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Come Scrivere un Libro per Guadagnare

smetteredilavorare.it/2016/06/come-scrivere-un-libro-per-guadagnare.html

Sarebbe bello no, vivere facendo lo scrittore? Ma come stanno veramente le cose e cosa serve fare per
scrivere un libro e guadagnarci del denaro? Alla vigilia dell'uscita del mio nuovo scritto ho pensato che potesse
essere utile condividere con voi la mia esperienza di scrittore, spiegare tutto quello che occorre fare per farsi notare
da una casa editrice, se conviene pubblicare da soli, come si fa e quanto bisogna aspettarsi di guadagnare.

Se la nostra idea quella di vivere scrivendo, allora questo post contiene tutto quello che serve sapere, ma bisogna
armarsi di pazienza, perch questa volta ho scritto veramente troppo.

Ho le qualit per fare lo scrittore?

Probabilmente questa la domanda che si pongono tutti coloro che hanno nel cassetto il sogno di scrivere un libro:
ho le capacit linguistiche e narrative per scrivere qualcosa di qualit, oppure sto sprecando il mio tempo? Beh, se
da un lato per confezionare uno scritto occorre almeno essere in grado di scrivere in italiano corretto, usare i tempi
dei verbi ed essere in grado di mettere in fila i concetti dando al tutto un filo logico, dall'altro bisogna dire che al
giorno d'oggi scrivono davvero tutti, soprattutto perch internet ha dato la possibilit ad ognuno di auto-pubblicarsi
senza alcun filtro (e senza spendere un centesimo).

Questo nuovo approccio all'editoria ha messo in luce un aspetto importante: non fa lo scrittore chi sa scrivere , ma
chi ha l'idea giusta nel momento giusto. Ho letto libri scritti malissimo che hanno venduto centinaia di migliaia di
copie e veri capolavori di stile che non se li filati nessuno, d'altronde il mercato dell'editoria cambiato cos com'
cambiato quello della musica, dove i talent show hanno influenzato addirittura chi partecipa a San Remo. Oggi, a
parte rari e spesso inspiegabili casi, i nuovi aspiranti scrittori che vendono di pi sono i personaggi famosi della TV, i
blogger e gli youtuber, che vendono pi per la loro popolarit che per i contenuti.

Quindi se vogliamo scrivere un libro non preoccupiamoci troppo del nostro stile di scrittura, l'unica cosa che conta
avere un po' di dimestichezza con l'Italiano e la pazienza di leggere e rileggere ci che abbiamo scritto cercando di
dargli una forma scorrevole e un senso sequenziale logico, per il resto (oggi) conta molto di pi avere un'idea o una
storia interessante, un concetto intrigante o alternativo e iniziare a concretizzarlo su carta (poi vedremo secondo
quali regole).

Di cosa posso scrivere?

Pi che altro la domanda giusta da porsi : perch sto scrivendo? E' importante chiederselo perch c' una bella
differenza tra lo scrivere un libro per passione o scrivere qualcosa che venda pi copie possibile.

Quando ho scritto "Smettere di lavorare" il mio intento non era di vendere molte copie e diventare ricco, altrimenti
non avrei scritto un manuale, ma una storiella fatta apposta per arrivare alla pancia della gente. Su questi argomenti
si vende molto bene se si scrive una storia d'effetto, piena di aforismi, di concetti profondi pi o meno copiati e
appositamente studiati per impressionare, ma totalmente privo di consigli pratici. Invece si vende molto meno se si
scrive un manuale ricco di concetti economici e formule, ed proprio questa la differenza che intercorre tra lo
scrivere per passione o con il preciso intento di guadagnare.

Se questa differenza particolarmente marcata per i saggi, lo un po' meno per i romanzi, ma il discorso che
faremo ha la stessa valenza; qualunque sia la tematica che ci piacerebbe trattare, se scegliamo di scrivere
liberamente avremo meno chance di vendere, se invece seguiamo certe regole su come scrivere un libro, allora
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avremo pi probabilit di guadagnare e di trovare una casa editrice che ci pubblichi.

Leggi anche: Come Scrivere Testi Online per Guadagnare

Come scrivere un libro

La regola di base molto semplice: immedesimarsi nel lettore. Sia in fase di prima stesura che di revisione finale
dobbiamo sforzarci di impersonare un ipotetico lettore e comprendere quali sentimenti sta provando a mano a
mano che prosegue nella lettura. In particolare, ad ogni passaggio, capitolo dopo capitolo, cerchiamo di
comprendere quali sono le domande che suscita ci che abbiamo appena scritto (e lui appena letto), in modo tale da
avere chiaro cosa sta frullando nella sua testa. Se le prossime righe che scriveremo risponderanno ai desideri e alle
aspettative del lettore, soddisfacendolo e introducendo ulteriori elementi di curiosit, stupore, rabbia o qualunque
altro sentimento forte, allora avremo ottenuto il nostro risultato: far leggere il libro.

Si tratta quindi di un continuo gioco di sentimenti, e questa forma di sensibilit veramente l'unica qualit richiesta
per scrivere un libro interessante. Questa tecnica cos efficace che ci sono libri che hanno venduto milioni di copie
pur raccontando storielle di poca sostanza o addirittura frottole prive di ogni fondamento, ma lo scrittore stato cos
bravo a risvegliare i sentimenti del lettore e trascinarlo nella direzione voluta, da impressionarlo e spingerlo a
parlarne bene e consigliarlo ad altri. Il massimo lo si ottiene quando il target d'utenza poco istruito (quindi molto
influenzabile ed impressionabile) e lo scrittore ha la capacit di esprimere concetti profondi in modo semplice e
capibile da tutti, siano essi esposti attraverso una storia che sotto forma di saggio.

Come in ogni campo queste strategie possono essere usate in modo buono, cio per portare messaggi utili o
suscitare sentimenti positivi attraverso racconti avvincenti, oppure raggirare le persone per guadagnare: non sta a
me giudicare gli altri, ci che conta che chi vuole sapere come scrivere un libro conosca le tecniche giuste.

Partendo da questa base, le strategie di scrittura sono a questo punto varie, ma diciamo che dare un ordine
preliminare alle cose aiuta molto a non perdersi per strada. Scrivere un libro richiede mesi e mesi di lavoro per cui
si finisce per non ricordarsi cosa si detto in precedenza o i dettagli di una vicenda narrata. In un saggio una buona
idea decidere prima i capitoli e per ognuno buttare gi poche righe sui contenuti che si vogliono esprimere; in
questo modo si evita di ripetersi e perdersi tra le parole. In un romanzo invece il discorso pi complesso, per una
buona idea quella di scrivere prima la storia in forma molto contratta, cio poche pagine, ovvero una specie di
riassunto globale, poi dividerla in capitoli e svilupparla introducendo personaggi, flashback, flashforward, storie
parallele e riferimenti tra un capitolo e l'altro.

Il terzo segreto fondamentale per scrivere un libro di successo quello di lavorarci in modo continuativo.
Probabilmente nel corso delle nostre giornate non troveremo mai molto tempo da dedicare alla scrittura, soprattutto
se lavoriamo o abbiamo famiglia, ma non importa, un libro si scrive un pezzettino per volta, per cui ogni giorno
dedichiamoci anche solo 10 minuti, ma non lasciamo tutto fermo per settimane, altrimenti perderemo il filo e saremo
costretti a ricominciare tutto daccapo. E' importante capire questo, perch se mai iniziamo mai finiamo, e le
condizioni perfette di pace e concentrazione non si verificheranno facilmente, per cui molto meglio scrivere anche
solo mezza paginetta piuttosto che non fare niente per giorni. Avremo in seguito il tempo di rileggere tutto e dare
una sistemata, non preoccupiamoci che tutto sia perfetto alla prima stesura, non lo sar mai, il libro andr letto e
riletto quattro o cinque volte, fino a limarlo in ogni aspetto e dargli la forma finale.

Youtube come sempre una fonte inesauribile di idee e tutorial su come fare le cose, e non ne mancano certo
innumerevoli su come scrivere un romanzo o un saggio, anche ad opera di scrittori illustri come Wilbur Smith.

Seguendo poi i video consigliati sulla colonna destra di Youtube, possiamo accedere a tanti consigli pratici e idee
preziose per raggiungere il nostro traguardo.
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Dal punto di vista tecnico, per la stesura del testo possiamo tranquillamente usare Word o ePub, che vanno bene
sia per le case editrici che per l'auto-pubblicazione. In quest'ultimo caso conviene fin da subito impostare il layout a
15,2 cm x 22,8 cm, perch poi sar pi facile, per i programmi automatici, impaginarlo.

Quanto tempo ci vuole?

Questo dipende molto da ognuno, da quanto siamo concentrati, abituati a scrivere, ispirati in quel preciso momento
e, non per ultimo, veloci nel battere sulla tastiera. Ormai scrivo ogni giorno da cinque anni, ci sono volte che
confeziono un articolo di tre pagine di Word in un'ora, altre che impiego una settimana; troppo difficile sapere a
priori quanto tempo impiegheremo per scrivere il nostro libro, per cui la cosa migliore da fare quella di decidere
una sequenza di date.

Una volta stabiliti i capitoli imponiamoci di scrivere i primi tre entro una certa data, poi altri tre entro un'altra e via
dicendo, in questo modo la scadenza ci sproner a trovare la forza e il tempo di scrivere, evitando di raccontarci
frottole e trovare mille scuse per non completare il libro.

Soprattutto quando si deve affrontare qualcosa di nuovo, la paura di fallire o di scoprire di non essere all'altezza ci
spinge a trovare mille motivi (spesso apparentemente molto validi) per non dedicarci a quell'attivit. Quando non
sono ispirato mi invento mille altre cose che devo fare per non restare davanti al monitor e sforzarmi di trovare
qualche idea, e so benissimo che lo faccio perch ho paura di ammettere a me stesso di non avere idee per la
testa. Ci che mi salva sono le scadenze, ad esempio in questo blog, pubblicare tutti i luned mi permette di
procrastinare per qualche giorno, ma poi quando la scadenza si avvicina non ho pi scuse e mi metto a scrivere
anche se non ne ho voglia. La buona notizia che la maggior parte delle volte si tratta solo di superare l'ostacolo
iniziale, poi, scrivendo, le idee vengono da s, e anche se inizialmente non sono brillanti, una volta messo in moto il
cervello la situazione migliora e s'inizia a buttare gi concetti di discreto interesse.

Nella prima fase quindi non preoccupiamoci di quando il libro sar pronto, stendiamo una tabella di marcia e
rispettiamo le scadenze; arriveremo alla fine senza nemmeno essercene accorti.

Da non perdere: Come Trovare pi Tempo per Scrivere

E' meglio pubblicare un libro con una casa editrice o in modo autonomo?

Lo so, non ho espresso nemmeno la met dei concetti che voglio trattare e ho gi scritto 1700 parole, ma
l'argomento talmente vasto che mi sembra sempre di tralasciare qualcosa. Da questo punto in poi l'articolo su
come scrivere un libro per guadagnare denaro prender la classica piega pratica, per cui arrivato il momento di
capire se conveniente pubblicare un libro attraverso una casa editrice e quando invece meglio arrangiarci.

Molti di noi sono convinti che uno scrittore non possa definirsi tale se non pubblicato da "qualcuno" , l'idea che
abbiamo in testa che una casa editrice dia prestigio e credibilit ad un autore e che in qualche modo lo consacri
come "arrivato", ma questo vero solo in parte. Di sicuro una casa editrice screma tra decine e decine di proposte
che gli vengono inviate, e pubblica solamente gli scritti che reputa pi validi, ma proprio il concetto di "validit" che
vale la pena approfondire. Nella maggior parte dei casi una casa editrice pensa principalmente al profitto, pertanto
tender a tenere in considerazione manoscritti che possono vendere molte copie, il che non certo sinonimo di
qualit. Se un VIP scrive un libro, vista la sua fama, la casa editrice sa che l'investimento per produrre le copie e
pubblicizzare lo scritto verr certamente ripagato e che probabilmente ci sar anche un buon margine di guadagno,
quindi anche se il contenuto non dei migliori, il libro verr pubblicato comunque. Insomma, io non credo che
Salvini sia una scrittore al pari di Paulo Coelho, eppure i libri di entrambi sono nelle vetrine di tutte le librerie.

Inoltre non tutte le case editrici sono serie; moltissime vengono aperte e gestite in modo improvvisato da persone
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che pubblicano qualunque schifezza facendo firmare all'autore un accordo secondo il quale s'impegna ad acquistare
(dalla casa stessa) almeno un certo numero di copie (immaginiamo 100). Quello che succede che la casa editrice
stampa 150 copie, 100 le da all'autore facendosele pagare a prezzo pieno, la casa editrice rientra delle spese e ha
pure guadagno. Il libro viene inserito in qualche catalogo online senza un minimo di promozione e quindi non
vende nemmeno una copia. Le rimanenti 50 copie rimangono cos in magazzino o (se va bene) vengono messe a
prender polvere sugli scaffali della libreria, s perch molti di questi signori sono librai che s'improvvisano editori, e
con questo trucchetto spillano soldi a chi sogna di scrivere un libro e diventare scrittore.

Ci sono poi le case editrici serie, sia di medio che di alto livello, che pubblicano solo scritti di valore, investono in
pubblicit, organizzano tour ed eventi, affittano sale nei grandi saloni internazionali e riescono a dare visibilit ai
propri autori. Il punto che anche loro (ovviamente) ci devono campare, pertanto non per niente facile entrare
nella loro grazie.

Ad ogni modo questa solo una delle possibili strade, l'altra quella di pubblicarsi in modo autonomo, cio scrivere
il libro, farsi produrre le copie da un qualche servizio online (poi ne vedremo uno), auto-promuoverselo sui social e
acquistare spazi pubblicitari. Non c' niente di male nel seguire questa strada, si guadagna certamente di pi per
ogni copia venduta (poi vedremo quanto) ma ci si prende carico di ogni aspetto, il che richiede molto tempo e
almeno una conoscenza base di marketing, soprattutto online. Inoltre va considerato che, nonostante esistano
sistemi molto evoluti e guide dettagliate, dovremo renderci carico di formattare correttamente il libro, creare la
copertina, la biografia ecc. aspetti che di solito vengono curati direttamente dalle case editrici.

In definitiva quindi non esiste una scelta universalmente migliore per pubblicare un libro , una casa editrice
seria pu dare quella visibilit che da soli non siamo in grado di ottenere, fare in modo che il libro sia presente in
tutte le librerie, organizzare presentazioni in eventi prestigiosi (Salone Internazionale del Libro, ad esempio) e aprire
una corsia preferenziale per apparire in TV o fare interviste su radio e giornali. In questo caso il prezzo da pagare
una percentuale piuttosto bassa sui guadagni. L'auto-promozione invece fa guadagnare almeno 10 volte di pi per
ogni copia venduta, ma il rischio di essere una goccia nel mare e vendere pochissimo perch non si ha il tempo o
le capacit di promuoversi in modo efficace.
Un blogger come me, ad esempio, che ha circa mezzo milione di lettori al mese, se puntasse al profitto farebbe
bene ad auto-promuoversi perch (i numeri del mio primo libro lo dicono chiaramente) le vendite online sono
infinitamente pi elevate di quelle offline, tuttavia bisogna anche considerare che pi furbo guadagnare meno, ma
differenziare le entrate, arrivare l dove da soli difficilmente ce la si farebbe, cio il cartaceo nelle librerie, e dare
valore al proprio nome perch appoggiati da una casa editrice di nota fama.

Come trovare una casa editrice

Considerando che oggi scrivono tutti, anche se il nostro libro di grande valore, dobbiamo aspettarci un
atteggiamento di indifferenza da parte delle case editrici, soprattutto quelle di medio ed alto livello. Quando ho
terminato di scrivere "Smettere di lavorare", ho passato una settimana a cercare su Google gli indirizzi di tutte le
case editrici italiane, collezionandoli in un foglio Excel che ancora conservo e di cui mostro un'immagine.

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Una volta raggruppati circa 200 destinatari, ho preparato una breve mail di presentazione, uno zip con il manoscritto
del libro e altri file importanti, e ho iniziato a bombardarli di richieste. Qui incollo il testo dell'email che ho mandato a
tutti, ed un'immagine del contenuto dello zip allegato:

Lo zip contiene:

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Biografia: cio una breve descrizione dell'autore, con i punti di forza, gli studi e i traguardi raggiunti
(comprende anche tutti i contatti, telefono, mail ecc.).
Sinossi: che altro non che un breve riassunto del libro, diciamo massimo un paio di pagine di word.
Prime 50 pagine: un pdf con le prime 50 pagine del libro, ma con l'indice completo, in modo da dare un'idea
globale del contenuto, poter essere valutati come scrittori, ma allo stesso tempo non "regalare" il libro.
Panoramica pubblico (o equivalente): per un blogger o per scrittori che hanno gi pubblicato conviene
allegare le statistiche del proprio blog per mostrare il potenziale bacino d'utenza e il livello di notoriet,
compresi i dati di vendita dei libri precedenti o di eventuali scritti auto-pubblicati.

Inutile dire che dopo un mese dall'invio del manoscritto mi avevano risposto in 5 e tutti e 5 dicendo "no", e pensare
che a conti fatti un blogger che fa 17.000 visitatori al giorno qualche copia probabilmente la vende, ma questo la
dice molto lunga sul grado di attenzione che viene dato e su quali sono le chance reali di essere presi in
considerazione. Si dice che i grandi gruppi editoriali non leggano nemmeno le email, e che pubblichino solo autori
gi affermati, personaggi famosi o chi in qualche modo riesce a superare il primo livello di filtro e parlare
direttamente con chi conta qualcosa nel grande ingranaggio.

Ad ogni modo una mattina squilla il telefono ed era la casa editrice "Il Punto d'Incontro" che gi conoscevo perch
piuttosto nota: mi chiamavano per comunicarmi che nel pomeriggio avrebbero avuto una riunione per decidere se
pubblicare o meno il mio scritto, e cos stato. Col senno di poi, visti i numeri, penso che molti editori si saranno
mangiati le mani.

Non so se la tecnica che ho utilizzato sia la migliore, ma con me ha funzionato, per cui mi andava di condividerla;
sono tuttavia curioso di conoscere altre esperienze e strategie utilizzate, che poi potrei integrare l'articolo.

Quanto si guadagna con una casa editrice

Ho gi accennato all'esistenza di case editrici truffaldine che chiedono soldi agli autori per pubblicare. Quando si
vuole comprendere come scrivere un libro per fare soldi occorre evitare queste societ, e tenere in considerazione
solo quelle che ci assicurano che pubblicheranno e diffonderanno il nostro libro senza costo alcuno per noi .
Inoltre devono garantirci un certo numero di copie omaggio (10 o 20) in modo che possiamo regalarle o utilizzarle
noi tessi per la promozione. Una casa editrice seria spedisce gratuitamente copie del nostro libro a riviste o portali
specializzati, anche su nostra richiesta.

In un contratto "standard" con una casa editrice ci garantisce una percentuale piuttosto bassa sui guadagni, che di
solito segue questa regola:

In riferimento alle copie pubblicate dall'EDITORE nelle varie edizioni, l'EDITORE s'impegna a 6/10
In riferimento alle copie pubblicate dall'EDITORE nelle varie edizioni, l'EDITORE s'impegna a
corrispondere all'AUTORE, per ogni copia venduta (al netto delle rese) le seguenti percentuali sul
prezzo di copertina, al netto dell'IVA: 7% fino a 3.000 copie vendute, 8% da 3.001 a 6.000 copie
vendute, 9% da 6.001 a 10.000 vendute, 10% da 10.001 copie in poi, ad esclusione delle copie
distribuite come omaggio promozionale e delle copie vendute all'AUTORE. Per ogni copia venduta
dell'edizione digitale (ebook) l'EDITORE riconoscer all'AUTORE il 20% sul netto percepito
dall'EDITORE (per un totale non inferiore al 50% del prezzo di vendita finale).

Dunque la percentuale di guadagno sul cartaceo piuttosto bassa, se immaginiamo di vendere il libro a 10 euro e
piazzare 10.000 copie (che sarebbe un traguardo eccezionale) il versamento netto sul nostro conto corrente
sarebbe di circa 8000 euro a fronte di un incasso della casa editrice pari a 100.000 euro.

Se invece le copie vendute fossero tutte in digitale (e-book per capirci) allora il guadagno sarebbe di 20.000 euro.

Per gli scrittori gi affermati queste percentuali, per il cartaceo, possono salire anche al 12% o addirittura al 15%,
ma con la formula dell'anticipo, cio la casa editrice da un anticipo in denaro all'autore (es. 5000 euro) e inizia a
pagargli le percentuali sulle vendite solo dopo (e se) si raggiungono un tot di copie vendute, altrimenti l'autore si
tiene l'anticipo, ma non recepisce nessuna percentuale sulle vendite.

Questi soldi, che sono definiti come proventi da diritto d'autore, sono in parte gi tassati alla fonte perch viene
applicata una ritenuta d'acconto del 20%, per cui ogni anno andranno dichiarati nella sezione III del Quadro RL del
modello Unico P.F., al rigo RL25, e poi va pagata la rimanente percentuale in base al nostro scaglione Irpef di
appartenenza. Ad esempio la stragrande maggioranza delle persone rientra nello scaglione Irpef del 27%, per cui,
visto che il 20% gi stato pagato, dovranno versare ancora un 7% di tasse.

Di 8000 euro ne rimangono quindi circa 7400, dei 20.000 per le copie digitali ne rimarrebbero circa 18.500.

Per concludere va considerato che questi redditi non sono soggetti ad alcuna contribuzione previdenziale,
quindi non vanno ad alimentare un'ipotetica pensione.

Come pubblicare da s

L'altra strada, dicevamo, quella di fare tutto da soli, o quasi, perch non vogliamo mica stampare i libri per conto
nostro e portarli fisicamente nelle librerie? Va sottolineato che questa attivit, anche se fosse, sarebbe da
considerarsi "attivit d'impresa" e richiederebbe l'apertura di una partita iva, con tutti i costi e gli oneri annessi. Auto-
pubblicare un libro in realt significa sostanzialmente appoggiarsi ad Amazon (inutile considerarne altri, Amazon
il pi grande, semplice e remunerativo), cio far fare quasi tutto a lui, tranne disegnare la copertina e scrivere la
propria biografia.

Ci sono due strade separate da seguire per pubblicare come e-book e in formato cartaceo: nel primo caso occorre
appoggiarsi a Kindle Direct Publishing nel secondo a CreateSpace, che sono comunque due societ del gruppo
Amazon.

e-book

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Tutto inizia dalle informazioni che possibile reperire sulla pagina del Kindle Direct Publishing dove viene
spiegato che la prima cosa da fare registrarsi a e seguire Questa Guida per "formattare" il libro in modo che sia
fruibile sotto forma di e-book. In parole povere il nostro libro deve essere scritto preferibilmente in Word o ePub (gli
altri formati li lasciamo stare perch troppo "tecnici"). A questo punto, attraverso un'apposita interfaccia, caricheremo
il nostro scritto e sceglieremo la fascia di prezzo a cui vendere. Sempre attraverso apposite voci presenti nel men
del nostro account indicheremo il conto corrente bancario sul quale vogliamo che ci vengano versati i soldi relativi
alle vendite.

In questo caso i tempi d pubblicazione sono molto brevi, dalle 24 alle 48 ore perch sia presente sul negozio online,
ed eventuali modifiche a testi, immagine di copertina, nome dell'autore, saranno applicati in circa 48 ore.

Cartaceo

Se il nostro traguardo finale scrivere un libro che poi venga pubblicato e sia acquistabile anche in formato
cartaceo, allora dobbiamo appoggiarci a CreateSpace, che permette di caricare il nostro scritto, scegliere un
template per essere correttamente formattato in fase di stampa e poi renderlo disponibile online per l'acquisto.
Chiunque acquisti una copia se la vedr recapitata in forma cartacea direttamente a casa, senza il nostro diretto
intervento.

Questo sistema non ha costi per noi perch si basa sul concetto di "print on demand" cio il libro viene
effettivamente stampato e inviato quando viene acquistato. La spedizione parte da tipografie fisicamente presenti in
Europa, quindi recapitata in massimo 5 giorni lavorativi. Il vantaggio di questo sistema rispetto a quello di stampare
da s quello di non spendere un centesimo e di guadagnare solo se vendiamo delle copie, altrimenti non
dobbiamo spendere un centesimo.

In entrambi i casi (e-book e cartaceo), Amazon crea una paginetta (con un indirizzo web) dalla quale possibile
acquistare il libro. I soldi ci verranno recapitati direttamente su un conto corrente italiano che forniremo.

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Scrivere un libro per poi auto-pubblicarlo quindi non ha costi iniziali, il problema maggiore risiede sicuramente
nella corretta formattazione del testo per la stampa e per il formato adatto agli ebook-reader, ma c' da dire che
vengono forniti anche strumenti molto potenti e con un po' di pazienza si riesce a completare con successo l'intero
procedimento.

Quanto si guadagna pubblicando da se (self publishing)

Sempre considerando di appoggiarsi ai servizi di Amazon, va detto che la percentuale di guadagno su ogni singola
copia venduta del 70%, cio circa 10 volte quello che si guadagna con una casa editrice classica (soprattutto
se si al primo libro).

Nell'ipotesi di vendere 10.000 copie, e di far pagare ogni copia 10 euro, i guadagni per noi sarebbero di 70.000
euro. Anche in questo caso il denaro va dichiarato nel Quadro RL del modello Unico P.F., che va a sommarsi a tutti
gli altri nostri redditi (ad esempio lo stipendio), quindi questi guadagni vengono tassati in base al nostro scaglione
Irpef. Se uno scrittore guadagnasse 70.000 da un libro auto-pubblicato, finirebbe per pagare il 41% di tasse, cio gli
rimarrebbero circa 41.000 euro.

Che numeri aspettarsi

Il recente successo di "Smettere di lavorare" che per un certo periodo stato anche primo assoluto nella classifica
di Amazon Italia, mi ha fatto capire che i numeri di vendita generale non sono per niente elevati. Se sono stato tra gli
scrittori pi letti di Amazon nel mese di settembre 2015 vendendo (in quel mese) qualcosa come mille copie,
significa che scrivere un libro e guadagnarci abbastanza per viverci molto difficile. A parte gli scrittori ormai
affermati e i rarissimi casi di scrittori esordienti che per motivi spesso incomprensibili fanno il botto con il primo libro,
la realt dei fatti che vendere anche solo 1000 copie oggi gi un traguardo straordinario.

Un blogger come il sottoscritto, che ha gi un pubblico piuttosto vasto e quindi un potenziale bacino d'utenza, gi

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tanto se vende 5000 copie di un libro in un anno, che dal punto di vista dei guadagni significa davvero una scarsa
fonte di reddito.

Conclusioni

Va bene, siamo arrivati alla conclusione di questo articolo su come scrivere un libro per guadagnarci. E' uno
degli articoli pi lunghi che abbia mai scritto, ho impiegato una settimana intera per prepararlo, per cui mi auguro che
almeno sia utile a tutti coloro che hanno intenzione di seguire la carriera dello scrittore e di prendere la direzione
giusta, in base alle proprie esigenze.

Come abbiamo visto pubblicare un libro richiede tempo e impegno e tutti questi sforzi non sono ripagati in maniera
adeguata, ma ce lo si poteva aspettare perch vivere facendo lo scrittore un privilegio di pochi.

Detto questo dobbiamo sempre ricordarci che scrivere una passione, se passiamo le notti davanti al computer o
se ci svegliamo quando tutti ancora dormono per trasferire su carta quei pensieri che il silenzio del mattino lascia
affiorare, probabilmente non lo stiamo facendo per denaro, ma perch abbiamo una grandissima passione a cui
vogliamo dare sfogo, e tutto questo ha poco a che vedere con il lurido denaro.

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