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ANGELUS
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ANGELUS
ANGELUS
Oggi domando, in modo del tutto particolare, a voi qui riuniti per
recitare con me lAngelus, che vi fermiate un momento a riflettere sul
mistero della liturgia del giorno.
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E bench questi due giorni mettano dinanzi agli occhi della nostra
anima lineluttabilit della morte, essi, nello stesso tempo, danno una
testimonianza della vita.
La solennit di Tutti i Santi mette dinanzi agli occhi della nostra fede
tutti coloro che hanno gi raggiunto la pienezza della loro chiamata
allunione con Dio. Il giorno che commemora i defunti fa convergere i
nostri pensieri verso coloro che, lasciato questo mondo, attendono
nellespiazione di raggiungere quella pienezza damore che lunione
con Dio richiede.
La messe grande.
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Non la messe del mondo, immagine passeggera, ma la messe di
Cristo, che dura nei secoli.
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Nel recinto del Conclave, dopo lelezione, pensavo: che cosa dir ai
Romani quando mi presenter dinanzi ad essi come il loro Vescovo,
provenendo da un Paese lontano, dalla Polonia? Mi venuta allora
in mente la figura di San Pietro. Ed ho pensato cos: Quasi duemila
anni fa anche i vostri Avi hanno accettato un Nuovo Venuto; adesso
quindi voi pure accoglierete un altro: accoglierete anche Giovanni
Paolo II, come avete accolto una volta Pietro di Galilea.
Per questo mi reco dai vostri Santi Patroni, ad Assisi, la citt di San
Francesco, e alla tomba di santa Caterina da Siena che si trova, come
sapete, nella Basilica di Santa Maria sopra Minerva a Roma
(purtroppo, il tramonto del sole nel mese di novembre non mi
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permette, nello stesso giorno, di andare anche a Siena, come avrei
tanto desiderato). In questo modo Giovanni Paolo II intende inserirsi
nella storia della salvezza che si impressa, in modo cos eloquente e
abbondante, nella storia dItalia ed in diversi luoghi di questo Paese.
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Desidero fin da ora, vedendovi cos numerosi in piazza San Pietro per
il consueto Angelus di mezzogiorno, porgere il mio cordialissimo
saluto a Roma, a tutti i Romani, che ormai sono diocesani del nuovo
Papa. Saluto le famiglie: i genitori e i loro figli!
Saluto i Giovani!
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Cos, questoggi, penso anche, con grande commozione, ad ogni
parrocchia di Roma. Penso a tutte queste comunit, cellule vive della
Chiesa di questa diocesi, che il Signore mi ha affidato in modo cos
mirabile.
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Oggi recitiamo lAngelus in occasione della domenica.
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Interrompete per un momento gli altri impegni e soffermatevi in
spirito qui, con noi. Recitiamo insieme lAngelus [...]
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Cristo risponde alla domanda del giudice e dimostra che laccusa
contro di lui infondata. Egli non tende al potere temporale.
3. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per
rendere testimonianza alla verit, dice Cristo Re davanti al
tribunale del governatore-giudice, in attesa della sentenza che di l a
poco sarebbe stata emessa.
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2. Oggi, per la prima volta, mi reco in visita pastorale ad una
parrocchia di Roma: la parrocchia di San Francesco Saverio, alla
Garbatella. Mi reco in questa parrocchia come Vescovo, per dare
testimonianza al mistero dellAvvento, che forma la vita della
parrocchia perch plasma la vita di ogni parrocchiano.
Pensiamoci sopra.
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testimonianza tanto eloquente a Cristo, nel suo Paese, il Vietnam, cos
lontano e al tempo stesso cos vicino al cuore della Chiesa.
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2. Ave, o piena di grazia. Che cosa significano queste parole?
LEvangelista Luca scrive che Maria (Miriam), a queste parole
pronunciate dallAngelo, rimase turbata e si domandava che senso
avesse tale saluto (Lc 1,29).
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Con questo saluto dellAngelo prega Roma, tutta la Chiesa e il mondo.
[In polacco:]
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Questo era ed il mio pi grande desiderio, fin dagli inizi del mio
pontificato. Sono riconoscente per le istanze e i suggerimenti che mi
sono venuti in proposito. Ma pur con rammarico, devo, almeno per
ora, rinunciare a questo pellegrinaggio, a questo particolare atto di
fede, il cui significato pu essere pi profondamente compreso dal
Vescovo di Roma, che Successore di Pietro. Infatti Pietro proviene
proprio di l: dalla Terra di Cristo e di Maria che egli venuto a
Roma.
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Desidero ora rivolgere un saluto agli iscritti allALMA, lassociazione
religiosa dei marchigiani residenti in Roma, qui convenuti per pregare
col Papa in occasione della festa della Madonna di Loreto, celeste
patrona della loro regione. Nel ricordo dellillustre Basilica, nella quale
una speciale Cappella dedicata alla Polonia, e del vicino Cimitero di
guerra, in cui riposano i resti di tanti miei connazionali, di cuore
benedico i fedeli presenti e la loro terra dorigine.
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2. Da Greccio, che, diventato come una nuova Betlemme, la
rappresentazione del presepio, sgorgata dal cuore di un Santo, capace
di realizzare nella vita la poesia pi sublime, si diffuse in tutta lItalia,
nellEuropa, nel mondo intero, conservando intatto, nelle diverse
espressioni delle culture e del folklore, il messaggio fondamentale,
autenticamente evangelico, che Francesco voleva che giungesse alle
anime dalla contemplazione del presepio, scuola di semplicit, di
povert, di umilt. La societ contemporanea non sempre,
purtroppo, fautrice e messaggera di tali atteggiamenti, che vengono
talvolta considerati addirittura come debolezze o come frustrazioni
della personalit umana. Eppure il Figlio di Dio, per venire incontro
alluomo, per camminare accanto a lui, per salvarlo ha scelto la
rinunzia al fulgore degli attributi della sua Persona divina, la totale
mancanza dei mezzi e degli strumenti umani, la lotta alla superbia e
alla tracotanza.
Ges Bambino, presente nel presepio della vostra casa, sia il segno
concreto di una fede limpida e schietta, che illumini, orienti e diriga la
vita vostra e quella dei vostri cari.
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Come chiediamo a Dio che la terra produca il raccolto, cos, e ancora
di pi, dobbiamo pure chiedere che le anime portino i frutti
particolarmente necessari alla vita spirituale di tutta la Chiesa. C un
grande bisogno di sacerdoti, di missionari, di suore, di missionarie, di
catechiste, di infermiere che curino i malati.
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Desidero che questi miei auguri arrivino in ogni casa, in ogni famiglia.
Nelle festivit natalizie si sente maggiormente il bisogno di essere
vicini ai propri familiari, nel calore del focolare domestico. Lasciate,
dunque, che anchio mi associ a questa vostra unione di cuori.
Busso alle porte delle diverse Istituzioni della vita comunitaria, nei
suoi molteplici aspetti, e dico: Pace agli uomini di buona volont,
perch questo messaggio che stato annunciato nella grotta di
Betlemme.
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La letizia del Natale vicino rende particolarmente viva la mia profonda
afflizione per la grave sciagura aerea avvenuta ieri notte nei pressi di
Palermo, causando numerose vittime, le quali sono in gran parte
costituite da emigrati, che ritornavano alle loro case per trascorrere in
famiglia le imminenti festivit.
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...Non capisco bene quello che dite. Voi non avete i microfoni.
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Domenica 31 dicembre 1978
Nel periodo del Natale i nostri pensieri e i nostri cuori sono orientati,
in modo particolare, ai bambini. Ed giusto, perch per noi nato a
Betlemme il Bambino Ges.
Oggi per vorrei che questi nostri pensieri, i nostri cuori e soprattutto
le nostre preghiere orientate ai pi piccoli e ai pi giovani, vadano ai
pi anziani. Ho in mente non tanto coloro che sono di mezza et (nella
pienezza delle forze fisiche), ma piuttosto quelli di et avanzata:
nonni, nonne; le persone anziane.
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Non possono essere trattati come se fossero ormai inutili. Anche se
qualche volta mancano ad essi le forze per poter svolgere le azioni pi
semplici, hanno per lesperienza della vita e la saggezza, che molto
spesso mancano ai giovani. Meditiamo le parole della Sacra Scrittura:
Come saddice il giudicare ai capelli bianchi, e agli anziani intendersi
di consigli! Come saddice la sapienza ai vecchi, il discernimento e il
consiglio alle persone eminenti! Corona dei vecchi unesperienza
molteplice, loro vanto il timore del Signore (Sir 25,4-6).
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