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Trascrizione eseguita a cura della ditta Real Time Reporting S.r.l. – Padova
Consiglio Comunale del 29.04.2008
Presidente: Diamo inizio al Consiglio Comunale. Passo la parola al dottor Macrì per
l’appello.
Punto n. 1: “Comunicazioni”
Presidente: Nel dare l’inizio alla seduta di questo Consiglio Comunale devo prima
fare una comunicazione al Consiglio tutto, dove è pervenuta la comunicazione della
costituzione di un nuovo Gruppo Consiliare da parte dei consiglieri Piovani e Luigi
Corapi, eletti nella Lista Insieme per le Libertà, dove dichiarano la costituzione del
nuovo Gruppo Consiliare come sopra denominato, che è denominato “Dalla Parte dei
Cittadini”. Per quello che invece riguarda la costituzione del Gruppo non vi sono
obiezioni, perché da regolamento due Consiglieri possono formare un nuovo Gruppo
Consiliare. Si tiene conto che però il Gruppo Consiliare non può essere denominato
con il nome che ho citato prima, perché viene denominato Gruppo Misto, così come
da regolamento. Detto questo passerei ad una proposta di variazione di… Prego,
consigliere Piovani.
Consigliere Piovani: Ormai sono senza Gruppo e anche senza microfono… Volevo
solo chiedere, vedo che nella posizione della disposizione della sala io ed il consigliere
Corapi stiamo ai due estremi dell’ala destra, chiedo al Presidente, eventualmente
consultatosi con il Segretario, di poter variare la disposizione dei posti nel modo che
ritiene più opportuno, in modo da permettere ai Consiglieri del medesimo Gruppo di
sedere a fianco. Grazie.
Presidente: Grazie, consigliere Piovani. Io provo a dare una risposta, poi dopo al
limite il Segretario, che è più arguto tecnicamente… E’ chiaro che lei e il consigliere
Corapi, eletti nelle liste Insieme per le Libertà e proponendo questa vostra nuova
composizione di Gruppo, siete voi che, come dire, abbandonate il Gruppo originario,
indi per cui dovreste essere voi a spostarvi e siccome per composizione di sua natura
genetica di inizio mandato eravate uno agli opposti degli altri, lei si deve avvicinare al
consigliere Corapi. Grazie. Perciò Di Salza, Vatalaro e Daniele scalano.
Presidente: Vi ringrazio.
Consigliere Daniele: Innanzitutto buonasera a tutti. A me pare che non sia - forse
sbaglio - competenza del Presidente stabilire il cambio dell’Ordine del Giorno, se mi
sbaglio correggetemi, io leggo l’articolo 39, pare che parli: spetta al Sindaco di
stabilire, rettificare o di integrare l’Ordine del Giorno con proprie autonome decisioni,
salvo l’obbligo di scrivere le proposte di cui al successivo quarto comma. Ora, passare
direttamente ad una votazione mi sembra alquanto frettoloso. Poi il perché cambiare
l’Ordine del Giorno, sinceramente, non riesco a capirlo, anche perché ci sono anche in
sala anche delle persone che magari interesserebbe sentire i primi punti all’Ordine del
Giorno e poi non gli altri. Ora, cambiare così, sic et simpliciter tutto, non mi sembra
una cosa opportuna, anche per rispetto per le persone che ci sono in sala, di tutte.
Quindi io, sinceramente, prima di passare alla votazione vorrei che il punto venga un
po’ approfondito, anche con l’intervento eventualmente del Segretario. Grazie.
Presidente: Grazie, consigliere Daniele. Visto che lei chiede l’intervento del
Segretario, sarà accontentato, passo la parola al dottor Macrì.
vista. Ha anche aggiunto che avrebbe chiesto agli altri Capigruppo se vi era questo
tipo di possibilità, mi ha risposto facendomi una seconda telefonata, in cui anche gli
altri Capigruppo erano d’accordo sul cambiamento dell’Ordine del Giorno, allora io
adesso a questo punto non riesco a capire l’intervento del consigliere Daniele, che
come ogni volta, voglio dire, stiamo qua a perdere del tempo per poter praticamente
capire o meno se è giusto o meno cambiare il punto all’Ordine del Giorno del
Consiglio Comunale. Mi pare che gli abbiano dato delle risposte gli altri Capigruppo,
gli altri Capigruppo erano favorevoli per poter cambiare l’Ordine del Giorno, non
vedo adesso perché dobbiamo stare qua praticamente a discutere di questa cosa.
Grazia.
Presidente: Voglio fare una premessa di questo tipo, cercando di risparmiare del
tempo, anche perché spesso e volentieri, come i cittadini sono qui presenti stasera, ci
perdiamo su queste cose. Io, per abitudine, informo tutti i Capigruppo delle situazioni
che avvengono, che potrebbero avvenire, che si prospettano nel corso del Consiglio
Comunale o di altre eventuali situazioni, li informo perché, come dire, non per
mettermi al sicuro, ma per avere, come dire, l’opinione di tutti, visto che per me tutti i
21 Consiglieri sono i rappresentanti del Consiglio Comunale di questo paese e, come
diceva il consigliere Caporaso, io non volevo entrare in questa situazione, anche
perché come diceva il consigliere Caporaso, io ho avvisato tutti e 4 i Capigruppo
rappresentanti in Consiglio Comunale, e avevo avuto questo… Ciò è legittimo che
però qualsiasi Consigliere possa porre delle situazioni e non c’è problema, potrebbe
anche succedere che il consigliere Daniele, che ha esposto la sua tesi, abbia dato
l’interpretazione, così come viva nel regolamento del Consiglio, che però come diceva
giustamente il Segretario, essendo stato adottato, questo regolamento, nella passata
Amministrazione, dove veniva prevista la figura del Presidente che fa le veci del
Sindaco in tutto e per tutto, perché sotto i 15.000 non era prevista la figura del
Presidente. Indi per cui io credo che non bisogna andare avanti in una discussione,
siccome i Capigruppo - e se c’è qualcuno che mi vuole smentire lo faccia subito - mi
hanno dato il loro placet, il consigliere Daniele ha già esposto la sua posizione, io
ribadisco, in qualità di Presidente di questo Consiglio Comunale, di avanzare questa
proposta e di metterla in votazione. La votazione, in maniera democratica, esprimerà
se il punto all’Ordine del Giorno diventerà il punto numero 2 o se rimarrà il punto
numero 6, punto.
Consigliere Daniele, velocemente, breve, perché non voglio perdere del tempo.
Grazie.
Consigliere Daniele: Innanzitutto non so perché perde del tempo, il suo dovere è stare
qui ed ascoltare i Consiglieri e fare il moderatore della serata. Poi questi continui
riferimenti alle persone sinceramente stanno un po’ stancando. Invito il Capogruppo
della Maggioranza a stare attento quando pronuncia nomi e cognomi, perché gli
attacchi personali sinceramente stanno stancando e stanno stancando anche tutta la
popolazione, di questi continui nomi, cognomi eccetera. E’ mio, penso, diritto esporre
una mia posizione, anche perché se il mio Capogruppo, Antonio Di Salza, l’avete
invitato alle sette, magari non abbiamo fatto in tempo a vederci e magari non
potevamo discuterne cinque minuti prima del Consiglio. Ora, le telefonate, non
telefonate… queste cose qui sono cose che a me non interessano proprio. Noto che
non avete neanche pubblicato ed attaccato i manifesti con la convocazione del
Consiglio Comunale se non oggi, quindi questi continui ritardi sinceramente stancano.
Io invito a non fare sempre riferimenti alle persone, perché io non ho mai fatto un
riferimento a qualcuno di voi. Questo non solo invito, lo pretendo, sinceramente,
perché in caso contrario, sinceramente, provvederò di conseguenza. Grazie.
Consigliere Guzzetti: Non sono abituato a scendere in basso, però quando ci vuole ci
vuole. Io confermo di essere d’accordo sullo spostamento del punto all’Ordine del
Giorno e chiedo che gli altri due Capigruppo facciano la mia dichiarazione o una
dichiarazione diversa dalla mia, così la chiudiamo ed andiamo avanti.
Presidente: Sì, va beh, se chiedono la parola gliela do, se non la chiedono vado
avanti. Metto in votazione lo spostamento del punto numero 6: “Presa d’atto conto
consuntivo 2007 e programma annuale 2008 Consorzio SERCOP”, spostandolo al
punto numero 2. Favorevoli? 18. Astenuti? 1. Contrari? Zero. Visto, come dicevo in
precedenza, la presenza del dottor Ciceri, direttore generale della SERCOP, lo invito
ad illustrarci il conto consuntivo 2007 ed il programma 2008. Grazie
corso, del Consorzio stesso. Quindi cercherò di andare veloce esponendo qualche dato
e qualche strategia saliente di questo primo esercizio. Un attimo una premessa, prima
di entrare nel Piano Programma, di fatto l’avvio del Consorzio rappresenta una
importante riorganizzazione di una parte dei servizi sociali dell’ambito del Rhodense,
ambito del Rhodense è composto dai nove Comuni per un totale di circa 165.000
abitanti. In che cosa consiste la riorganizzazione? In una ricerca di una maggiore
capacità di risposta ai bisogni dei cittadini utenti, quantomeno per i servizi che vanno
al Consorzio; una ricerca e quindi una tendenza alla qualità dei servizi; una
razionalizzazione della spesa pubblica sociale, e poi entrerò nel merito di che cosa
intendo per razionalizzazione, ed un’enfasi elevata - questo è uno dei punti strategici
centrali - sul controllo di gestione, quale strumento di orientamento delle scelte
politiche dei Comuni. Un corollario di questo è la piena consapevolezza da parte dei
Comuni soci, dei nove soci, dei volumi di servizio e di spesa dedicata, che mobilitano
ogni anno. Quindi per questo primo 2008, che rappresenta a tutti gli effetti un anno di
passaggio, un anno di inizio attività e quindi un anno anche con una serie di difficoltà
strutturali, di avviamento, gli obiettivi generali sono il trasferimento dei servizi che
vengono conferiti, che poi vi elencherò, la costruzione di una modalità di lavoro
omogenea, la costruzione di una chiarezza ed una definizione del ruolo di Enti, Enti
inteso Consorzio e Comuni soci, la costruzione della macchina di supporto del
Consorzio e soprattutto quello che accennavo prima, e che ripeterò in maniera
ridondante, la costruzione di un sistema di controllo di gestione. Mi preme sottolineare
brevemente, perché poi sono un po’ la base che ha consentito di lavorare sull’idea
Consorzio, i rapporti con i Comuni. SERCOP nasce come Ente strumentale di servizio
dei Comuni, ha senso solo in quanto strumento dei Comuni e può erogare servizi solo
in nome e per conto dei soci, quindi non può lavorare per l’esterno eccetera,
previsione statutaria, nasce come Ente strumentale dei Comuni. Quindi è uno
strumento fondamentalmente di gestione, che differenzia e che tiene separata in
maniera chiara la funzione di gestione dalla funzione di indirizzo politico, lo
strumento di gestione dei Comuni, per quali servizi? Perché, come vedremo dopo, non
vanno in gestione a SERCOP tutto il patrimonio dei servizi sociali dei Comuni, ma
solo alcuni servizi, quelli che richiedono interventi e competenze specializzate e
complesse. Specializzate e complesse, ovvero che richiedono competenze che il
singolo piccolo Comune, perché non solo Pero, che fa circa 10.000 abitanti, ma anche
Rho, per la produzione di determinati servizi, che invece ne fa circa 50.000, è un
Comune di dimensione relativamente piccola, cioè che non riesce a produrre in modo
ottimale questi servizi. Quindi andiamo incontro - e mi preme centrarmi su questa
parola - ad una riorganizzazione dei servizi dove i Comuni rimangono i centrali
definitori delle politiche sociali, possono assumere una maggiore sensibilità alla
capacità e raccolta del bisogno, perché? Perché sono sgravati dalla funzione di
gestione, che è la funzione che oggi assorbe buona parte delle energie e delle risorse
degli uffici e dei servizi, e quindi possono centrarsi anche maggiormente sulla
definizione delle priorità di intervento. Quindi insomma i Comuni hanno
un’opportunità di rinnovare il loro ruolo nella gestione dei servizi attraverso, appunto,
un minore impegno nelle gestioni specialistiche, che oggi, ahi loro, devono fare a volte
con fatica, ed una maggiore enfasi alla rilevazione del bisogno, alla definizione delle
politiche eccetera, che poi è il ruolo squisito della politica, quello della definizione
della priorità e del controllo e della verifica degli esiti. Quindi in buona sostanza il
Consorzio si propone già da subito di andare incontro ad una più netta suddivisione fra
Dottor Ciceri: Stavo dicendo che il Piano Programma di fatto è organizzato per
attività e servizi conferiti al Consorzio, tutti i servizi sono analizzati - che trovate sul
Piano Programma che vi è stato distribuito - attraverso delle schede descrittive, che
illustrano i caratteri salienti del servizio, le cifre eccetera e definiscono gli obiettivi di
gestione per il primo anno. Ve ne esemplifico una, che… certamente non si vede, e
quindi non ve la esemplifico, però servizio per servizio… vi dico solo i titoli: il
servizio tutela minori, che diciamo che a previsione… qua stiamo parlando di un
budget che vale per l’anno 2008, per l’intero Rhodense, 2.149.000 euro, poi ci sono le
fonti di entrata, si ragiona qual è la funzione del servizio, qual è la dislocazione
territoriale, quindi quali sono le sedi, qual è la modalità di gestione del servizio per il
primo anno, quindi si entra nelle strategie, quali sono i soggetti destinatari, quali sono
gli stakeholder, cioè i portatori di interessi esterni, gli altri soggetti con cui ci si
connette, qual è il valore aggiunto della gestione al Consorzio e soprattutto qual è il
programma di servizio per il 2008 e quali sono gli obiettivi di servizio per il 2008. Ad
esempio per la tutela minori - vi leggo solo questi - per il 2008, dal momento di avvio,
che dovrebbe essere se tutto si incastra il primo di luglio, quindi fra neanche due mesi,
sarà la presa in carico dei casi, l’informatizzazione del servizio che vi dicevo, i tempi
di risposta ai provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria, che sono posti entro 30 giorni
dal ricevimento del decreto ed un report semestrale ai Comuni, che risponde a
quell’obiettivo che vi dicevo prima, controllo di gestione, possibilità di intervento.
Come vedete ci sono degli obiettivi di sistema, ma anche degli obiettivi di servizio
importanti, tempi di risposta ai provvedimenti fanno, in primis, qualità del servizio.
Com’è composta la spesa, quindi quali sono i servizi conferiti al Consorzio?
Naturalmente i nove Comuni non hanno fatto necessariamente scelte omogenee di
conferimento dei servizi, ma in linea di massima, in linea generale sì. quindi il servizio
più importante del Consorzio è la tutela minori, composto da una équipe distrettuale,
per cui vedete il valore del budget per il primo anno, a previsione, che fa somma con
qualche strategia dei valori oggi dei Comuni, le fonti di finanziamento del servizio e
dei numeri che danno conto di quali sono i volumi di servizio con cui parte il
Consorzio, che naturalmente questi sono rilevati due mesi fa, ma sono in continua
evoluzione. Quindi noi cerchiamo di fare una fotografia statica di una roba che è
assolutamente e continuamente dinamica, penso che tutti i Comuni nell’ordinaria
attività di gestione dei servizi sociali, variazione del Bilancio eccetera ne abbiano
piena consapevolezza. Poi il servizio affidi, collocamento in affido, lo Spazio Neutro,
che sono servizi già gestiti attraverso il Piano di Zona, quindi già gestiti a livello
associato dai Comuni, senza sostanzialmente con pochi oneri a carico dei Comuni,
l’assistenza domiciliare minori, il trasporto disabili, che vedete che per importo vale
circa 1.300.000 euro, ed è il secondo servizio per importanza del Consorzio in alcuni
Comuni in continua espansione, il nucleo inserimenti lavorativi, l’assistenza
domiciliare anziani e disabili, che ha un importo limitato, perché non è stata conferita
da tutti i Comuni, è stata conferita da cinque Comuni su nove, sempre il servizio
assistenza domiciliare, tramite vaucher sociale, la gestione della programmazione,
l’assegno di cura per anziani e disabili, un coacervo di disposizioni che derivano dalle
leggi di settore, che sono già attribuite al Piano di Zona, servizio di mediazione
familiare, lo sportello stranieri ed il supporto. Il tutto per un valore a budget, per il
primo anno, di circa 7 milioni di euro di gestito. Vi do un numero, però, guardate che
il volume totale dei servizi del Rhodense dal Piano di Zona, quindi da dati 2004-2005,
ammonta invece a circa 19 milioni di euro, fra i 19 ed i 20 milioni di euro. Quindi il
Consorzio gestisce un po’ più di un terzo del volume dei servizi del Rhodense. Cosa
resta fuori in termini grosso di volumi? Gli asili nido, evidentemente, di volumi di
costi. E poi restano fuori naturalmente tutti i servizi, tipo i contributi, che continuano a
rimanere e rimarranno sempre di titolarità assoluta dei Comuni. Qual è il dato
economico grezzo che ci interessa di tutto questo? La sostenibilità. Cioè il rapporto tra
il costo dei servizi gestiti ed i costi fissi che il Consorzio genera alla sua nascita.
Questo rapporto ci dice che i costi fissi sono il 6,04% del costo dei servizi gestiti. E’un
rapporto, dal mio punto di vista, ampiamente sostenibile, buono, le aziende di servizi
in genere hanno un costo del supporto che varia tra il 10 ed il 15%, questo è così
basso, naturalmente, perché alcuni costi - che dopo vi esplicito - sono, come dire,
suddivisi dai Comuni a parte. Qual è la composizione delle fonti di finanziamento del
Consorzio, chi paga i servizi del Consorzio? Questo poi sul business plan ce l’avete in
dettaglio su tabelle e tabelle, ho fatto un po’ di sintesi. I Comuni pagano il 60% dei
servizi consortili, il fondo nazionale delle politiche sociali, cioè quello che è gestito
dal tavolo politico e dal Piano di Zona già da cinque anni paga il 26% per questo
primo anno, il fondo sociale regionale Viola paga l’11% ed un fondo della Provincia
paga il 3%. Quindi i 7 milioni hanno questa distribuzione e quindi proprietari della
spesa del Consorzio evidentemente sono i Comuni, in grande parte, che sono anche
pieni gestori del fondo nazionale delle politiche sociali. Qua va detta subito una cosa
importante, che fa un po’ pendant con quello che dicevo prima, di ricordare che la
quota dei Comuni rappresenta, quindi quel 60%, una variabile dipendente, le fonti di
finanziamento esterne, FNPS e fondo sociale regionale, sono attribuite anno per anno
dallo Stato e dalla Regione e possono variare, ma il volume dei servizi rimane quello.
Se quelle fonti variano, inteso si riducono, evidentemente il contributo dei Comuni
crescerà. Questo accade già usualmente nei servizi comunali, perché? Perché non
abbiamo fatto altro che riportare qua e fare sintesi di quanto c’è, certo che il Consorzio
lo porta evidentemente a maggiore evidenza, in più il 2008 ed il 2009 sono stati e sono
sicuramente anni di discreti finanziamenti da parte del fondo nazionale delle politiche
sociali. Avete visto una percentuale importante, il 26%. E’ difficile prevedere che
possa andare avanti a questi livelli. Mentre il fondo sociale regionale è
tendenzialmente stabilizzato su quella quota percentuale. Qua è quello che ho già
detto, che se… ci può essere la necessità di un maggiore impegno economico da parte
dei Comuni, che in questo caso però viene evidenziata. Poi un altro dato sulla spesa:
com’è suddivisa per le aree di intervento tipiche del sociale. I minori assorbono il 53%
della spesa, la tutela; i disabili il 29%, sono i trasporti; gli anziani, il vaucher, il 15% e
l’inclusione sociale il 3%. Guardate che questa percentuale consortile non rappresenta
la stessa percentuale di tutti i 19 milioni di euro di spesa sociale totale dei Comuni,
perché la percentuale dei minori cresce ancora, la percentuale di inclusione si riduce e
quella degli anziani cresce anch’essa sostanziosamente. Questi sono i dati che ci
stanno sui Piani di Zona poi… Il piano delle sedi, lo passo velocemente, per dire
che… naturalmente le sedi sono fatte di mattoni, ma questo piano delle sedi potrà,
negli anni - questo è un piano 2008 - evolvere con le sedi che metteranno a
disposizione i Comuni o con le sedi che il Consorzio… di cui il Consorzio, di cui i
proprietari sono i Sindaci dei Comuni, deciderà di dotarsi in relazione alle proprie
strategie. Queste sono quelle con cui parte, che sono conferite in prevalenza dai
Comuni, mentre la sede centrale è conferita dall’Azienda Sanitaria. Quindi abbiamo la
sede centrale a Rho, in via Beatrice d’Este, poi non vi passo in rassegna tutta la filiera
delle sedi. E’ ovvio che per questo… già per questo primo anno la tendenza era
cercare di stabilire almeno una sede, un luogo di presenza del Consorzio in tutti i nove
Comuni dell’ambito. Messo che… di fatto però l’accesso ai servizi, anche quelli
consortili, resta nei Comuni, poi di fatto una stanza dedicata al Consorzio c’è per
forza, ma per la gestione effettiva dei servizi consortili più o meno c’è una sede in
quasi tutti i Comuni. La dotazione organica: il Consorzio è una straordinaria, dal mio
punto di vista, occasione per valorizzare le risorse esistenti, che sono l’esperienza
preziosa trasmessa dai Comuni e quindi… che potrà trovare valorizzazione e
specializzazione, perché si lavora… naturalmente adesso esemplifico, un’assistente
sociale che lavora in un piccolo Comune ed è obbligata a lavorare su cinque servizi,
nel Consorzio potrà dedicarsi e specializzarsi ad un solo servizio, quindi in una parola
qualificazione, possibilità di qualificazione. E poi, d’altro canto, la ricerca mirata di
figure professionali nuove, centrare su quell’obiettivo: controllo di gestione. Il
Consorzio funziona secondo le regole delle aziende speciali, di conseguenza a tutti gli
effetti non gestisce una burocrazia comunale, non gestisce una contabilità finanziaria
bensì una contabilità analitica, quindi si centra su altre modalità di funzionamento e
quindi figure professionali nuove. La struttura organizzativa. La struttura
organizzativa è questa, è una struttura che in parte è definita dallo statuto, nelle prime
tre caselle in alto, assemblea consortile, CdA e direttore sono organi del Consorzio, e
quindi sono definiti dallo statuto, il resto invece è la struttura e la funzionigramma.
Notate in alto a sinistra, nel riquadro verde, l’originalità di questa cosa, cioè che esiste
un ruolo importante di connessione con i Comuni che ha portato dal tavolo delle
politiche sociali, quindi dal tavolo degli Assessori per i servizi gestiti… per i servizi
del Piano di Zona soprattutto, ma anche per gli altri, perché gli Assessori di fatto
rappresentano una continua connessione operativa con i propri Comuni, e dall’ufficio
di piano, che è il parallelo dei tecnici. Detto questo è una struttura aziendale con i
blocchi di sinistra, che sono gli ordinari servizi di supporto, amministrazione Bilancio
e Coge, la gestione amministrativa dei servizi e le consulenze, mentre a destra c’è una
struttura caratteristica consortile, che è la gestione di piano, così chiamata, è la
funzione di programmazione da un lato, e l’altra è una funzione sempre in staff di
progetti innovativi e found rising. Stiamo presentando delle progettazioni in
Fondazione Cariplo, questo è un altro dei valori aggiunti importanti del Consorzio, i
Comuni piccoli e grandi fanno fatica nella loro dimensione con i loro organici ad
andare alla ricerca di nuove risorse e nuovi finanziamenti, una struttura che lavora su
altri volumi ha la possibilità di destinare qualche risorsa e qualche persona alla ricerca
di soldi, detto proprio chiaramente. Quindi con Fondazione Cariplo stiamo lavorando,
ci verranno approvati dei progetti sull’area minori e via di seguito. Questo è quello che
già c’è. I blocchi in fondo invece rappresentano le caratteristiche aree di gestione, non
ve le leggo perché ve le ho già lette. Salto velocemente. Questo lo salto, perché mi
sembra che stiamo facendo tardi. La parte economica, così concludo. Ogni servizio
gestito nel business plan che avete davanti rappresenta un centro di costo, che
evidenzia il personale impiegato, ovviamente, ed i costi direttamente imputabili a quel
servizio. Quindi tendenzialmente sul business plan non trovate costi che sono ripartiti
tra più servizi. Quindi ad ogni servizio può essere attribuita una configurazione di
costo pieno. Poi ci sono i costi generali di funzionamento ed il volume totale ve l’ho
già detto prima. Questi servizi che vi faccio vedere su questa slide sono quelli che…
per i quali i Comuni non intervengono in alcun modo con le proprie risorse
economiche e finanziarie, e che di conseguenza entrano nel business plan come centro
di costo, ma non rientrano nella ripartizione degli oneri tra i Comuni, perché? Perché
sono finanziati interamente con il fondo nazionale delle politiche sociali. Vado a farvi
vedere quello che vi dicevo poc’anzi, un centro di costo. Quindi un centro di costo
costruito con in prima colonna le figure professionali, le ore annue, il numero di
operatori, il piano di lavoro, il costo orario previsto ed il costo previsto, per trovare
nell’ultima colonna in basso a destra il costo totale del servizio. Questo è il presidio
essenziale della cosa che dicevo prima del controllo di gestione, cioè se non c’è una
chiarezza di definizione del voler essere prima, anche del voler essere, diciamo, di
business, all’inizio, è molto difficile poi fare dei controlli ed evidenziare degli
eventuali scostamenti. Quindi la costruzione per centri di costo è l’essenziale elemento
che consentirà ai Comuni di misurare gli scostamenti e di valutare le cause degli
scostamenti e quindi mettendole in evidenza. Questo è complesso. Ultimo: le modalità
di ripartizione dei costi tra i Comuni. Le modalità di ripartizione dei costi tra i Comuni
sono basati fondamentalmente su quel costo del servizio che avevo evidenziato prima,
costruito con i centri di costo, che sono riportati come quota lorda da ripartire per ogni
servizio, e poi è costruita in base a due percentuali, che chiamiamo quota solidale e
quota consumo. La quota solidale è basata… ovviamente stiamo parlando sempre di
preventivo, poi in sede di consuntivo saranno aggiornate rispetto agli effettivi
consumi, comunque la quota solidale è misurata sul numero degli abitanti, e quindi è
tendenzialmente fissa, perché il numero degli abitanti viene ricalcolato di anno in
anno, mentre la quota consumo è misurata sui volumi di servizi effettivamente
acquistati dai Comuni. I volumi che trovate oggi sono quelli con cui i Comuni entrano
nel Consorzio, quindi quelli che hanno comunicato in febbraio-marzo come dati dei
servizi che conferiscono al Consorzio. Il mix di queste due quote attribuisce, e poi
questa tabella è lunga, servizio per servizio, io non la ripasso tutta, arrivo solo
all’ultima pagina, attribuisce un totale costo per ogni Comune, che è la somma di tutti
i servizi che avete visto in precedenza, a cui si aggiungono, naturalmente, l’onere dei
costi generali netti. C’è rappresentato sulla colonna, diciamo, sopra in azzurro, il costo
totale annuo, che consente ai Comuni di fare dei confronti con i loro eventuali…
rilevabili, perché non sempre sono facilmente rilevabili, costi attuali, e poi la quota
dell’esercizio 2008, che va dal primo luglio al 31 dicembre, come previsto… Io
tendenzialmente avrei terminato, solo un passo, questo Piano Programma è, ripeto,
l’atto su cui si chiede ai Comuni di prendere atto ogni anno in relazione agli indirizzi
strategici, mentre invece credo che nelle prossime settimane, diciamo dopo il 13, verrà
inviato ai Comuni il contratto di servizio, che è l’atto in base al quale i Comuni
effettivamente conferiscono i servizi al Consorzio e naturalmente il contratto di
servizio prenderà atto delle cifre che stanno scritte su questo Piano Programma o con
qualche aggiustamento dei volumi, che poc’anzi accennavo, di servizi che, purtroppo,
costantemente aumentano. Io vi ringrazio per la pazienza…
Presidente: Visto che il dottor Ciceri è stato così preciso e meticoloso, però
immagino, così come io, anche gli altri Consiglieri, abbiano da porre alcune domande.
Approfitterei ancora di lui nel caso qualcuno di voi voglia fare delle domande più
specifiche o nel merito sul Comune, appunto, dove noi viviamo, lui è a nostra
disposizione, così poi al limite, una volta esaurite le domande, lo liberiamo e se
l’assessore Mazzei vuole integrare la presentazione e la presa d’atto di questo
Consorzio, di questo programma, poi continuiamo la discussione con Mazzei. Grazie.
Prego, consigliere Piovani.
Dottor Ciceri: L’osservazione è corretta, però ribadisco e faccio dei distinguo, nel
senso che il Consorzio fornisce servizi ad esclusivo interesse dei Comuni, può, in
qualche occasione e però oggettivamente Spazio Neutro è l’unica occasione di un
servizio già gestito, di un servizio di elevatissima specializzazione, che non è che
abbia solo il Rhodense, ma hanno pochi ambiti e Comuni, ce n’è a Milano, c’è qualche
servizio privato in giro e poi si va nel Garbagnatese o nel profondo Legnanese,
rispetto ai quali quindi sia altri Comuni che CTU nominate dal Tribunale avevano, in
passato, chiesto l’intervento di Spazio Neutro. Quindi era… è un’esperienza, quella di
richiesta di intervento di Spazio Neutro, dall’esterno, è un’esperienza che è già stata
misurata. Fino a questo momento, e dato che Spazio Neutro è gestito attraverso
l’accordo di programma tra i Comuni del Rhodense, quindi con una struttura
organizzativa, perché… io esemplifico Spazio Neutro perché è esattamente un caso
particolare, per gli altri… per tutti gli altri servizi non si parla assolutamente di
prestazioni verso l’esterno. Ripeto, all’interno dell’accordo di programma dei Comuni
del Rhodense non era possibile o era estremamente complesso mettersi a fare un
potenziamento del servizio per farlo… per tariffarlo all’esterno. All’interno del
Consorzio, questo entro una percentuale estremamente limitata, su cui la dottrina sta
discutendo, ma che è il 10%, ma che noi non parliamo manco per lontano di queste
cifre, cioè si potrà parlare per le richieste che ci erano arrivate, di qualche migliaio di
euro all’anno, c’era la possibilità effettivamente di offrire servizi Spazio Neutro
sostanzialmente ad altri Comuni fuori dal Rhodense o al Tribunale, che non hanno
rapporto associativo, ma che non assume assolutamente prevalenza nelle prestazioni
del Consorzio, cioè è un dato assolutamente residuale, che consentiva di fare cosa?
Cioè c’è una ragione… consentiva di fare economia di scala. Cioè potenziare un
servizio e quindi consentire agli operatori… è un servizio, avete visto, che ha volumi
abbastanza bassi, che oggi rispondono però a tutta la domanda, sostanzialmente a tutta
la domanda che proviene dai Comuni del Rhodense. L’occasione di potenziare questi
Presidente: Grazie. Altre domande? Se non ci sono altre domande lascerei andare il
dottor Ciceri, visto che ha un altro impegno, come ci ha citato. Vorrei ringraziarla a
nome di tutto il Consiglio Comunale e sicuramente in futuro ci si ritroverà per
approfondire e per valutare la situazione, appunto, del Consorzio ed il suo andamento.
Grazie. Possiamo sospendere cinque minuti, il tempo che sbaracchiamo qui un attimo,
che poi se l’assessore Mazzei vuole integrare… Cinque minuti di sospensione, va
bene?
Presidente: Come dicevo in precedenza, una volta espletate le funzioni del dottor
Ciceri, se l’Assessore ritiene… Prego, Mazzei.
Assessore Mazzei: Credo che il dottor Ciceri sia stato abbastanza chiaro, ma credo
che sia opportuna qualche considerazione e qualche valutazione di tipo politico. Con
la presa d’atto, questa sera, del conto consuntivo 2007 e del Piano Programma 2008 e
la successiva approvazione del contratto dei servizi nel prossimo Consiglio Comunale,
questa sera si sancisce la fine dell’iter burocratico relativo alla costituzione del
Consorzio e dà l’avvio all’attività dello stesso Consorzio. In pratica si concretizza la
volontà dei Comuni dell’ambito, di dar vita ad un Piano Sociale o Integrato. La logica
è stata quella di mettere insieme intelligenze, programmi, esperienze e responsabilità
sì di soggetti diversi, ma tutti quanti accomunati dalla conoscenza del territorio per
quanto riguarda sia le risorse che i bisogni delle comunità. Per queste ragioni nasce
SERCOP. SERCOP nasce come un Ente strumentale al servizio dei Comuni, è uno
strumento di servizio di gestione per gli stessi Comuni, soprattutto per quanto riguarda
quei servizi che richiedono competenze complesse e specializzate e che i singoli
Comuni non riescono a permettersi nella gestione dei servizi, coniugando efficienza,
efficacia ed economicità, ma soprattutto appropriatezza di intervento relativamente ai
bisogni ed agli interessi degli utenti del servizio. Trasferire i servizi che riguardano la
persona al concorso delle politiche sociali permette di alleggerire la funzione di
gestione dei Comuni, e quindi permette agli stessi di orientarsi e di assumere una
maggiore sensibilità ed una maggiore capacità di intervento rispetto ad un lavoro di
raccolta del bisogno di un indirizzo dell’utente. Solo in questa prospettiva gli Enti
locali possono assumere e rafforzare il loro ruolo nella definizione delle politiche
sociali, concentrando la loro azione e le loro competenze nell’individuazione e
l’analisi dei bisogni in una gestione più professionale dei servizi sociali. Le
competenze del Consorzio sono competenze tecnico specialistiche, hanno il compito
di gestire i servizi con un preciso vincolo di strumentalità nei confronti dei Comuni
associati. Trasferendo i servizi al Consorzio, ai Comuni rimane uno spazio di libertà
per concentrare e concentrarsi sulla riqualificazione delle risorse territoriali in un
lavoro di servizio di segretariato sociale, di indirizzo di orientamento e di raccolta del
bisogno. Questo modello, questo schema è stato, come dire, creato appositamente per
le caratteristiche del Rhodense, che hanno assunto la forte titolarità dei Comuni nella
funzione di gestione di segretariato sociale. Il segretariato sociale, che comprende…
oltre a comprendere tutti i servizi che riguardano la persona, ha il compito anche di
orientare e di indirizzare gli utenti verso i servizi assistenziali, come la richiesta di
contributo, la richiesta di servizio a domicilio, la richiesta di supporto nel disagio
psicologico, relazionale ed abitativo. Il segretariato sociale è, ma sarà sempre di più il
punto di servizio e di vicinanza al cittadino, oggi ci troviamo di fronte ad una
riorganizzazione e riqualificazione dei servizi sociali, non solo del nostro Comune, ma
di tutti i Comuni dell’ambito, in pratica senza precedenti. Le attese da questa
riqualificazione. Le attese sono una maggiore capacità di ascolto rispetto ai bisogni dei
cittadini, una migliore qualità del servizio di offrire alla comunità ed una migliore
razionalità della spesa pubblica.
Presidente: Grazie, assessore Mazzei. Sono aperti gli interventi. Se non ci sono
interventi metto la presa d’atto in votazione. Consigliere Piovani.
presenti anche all’interno dei Comuni, mi domando e mi chiedo quali attività e quali
passi intende fare questa Amministrazione in questo senso. Grazie.
Assessore Mazzei: Sì, Consigliere, lei ha elencato una serie di situazioni, fatto una
serie di domande che in parte mi sfuggono la realtà e la consistenza, tenendo conto
della nota esplicativa che abbiamo a disposizione. Cercherò, per quello che mi è
possibile, di rispondere alle domande, almeno quelle comprensibili. Per quanto
riguarda gli indirizzi, gli indirizzi questo Consiglio Comunale li ha dati nel mese di
aprile… nel mese di marzo del 2007 approvando convenzione e statuto. Quindi da
allora la presenza al tavolo di lavoro dell’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di
Pero quindi è significativo, primo. Secondo: per quanto riguarda le sedi. Noi abbiamo
dato la disponibilità di una sede solo per quanto riguarda il servizio SAD, tutto il resto
che lei ha aggiunto, in tutta onestà, mi sfugge e non ho trovato riscontro nella nota
esplicativa. Per quanto riguarda invece l’operatività del Consorzio delle Politiche
Sociali, è vero che il dottore ha fatto riferimento ad una data, il 1 luglio, ma lei capisce
che si tratta di un meccanismo così complesso che se non inizia a luglio ma inizia la
prima di settembre, nulla cambia. Per quanto riguarda il conferimento, è chiaro che noi
nel trasferimento dei servizi andiamo incontro a dei costi, per quanto riguarda questo
conferimento è previsto anche il trasferimento di personale. C’è stata una richiesta
volontaria di un nostro collaboratore, di trasferirsi al Consorzio delle Politiche Sociali,
quindi il suo posto sarà poi scorporato dal costo generale che toccherà al Comune di
Pero. Queste sono state, Consigliere, le domande comprensibili e che sono state, come
dire, di conforto nella lettura della nota esplicativa.
Consigliere Piovani: Assessore, se non sono stato chiaro, cercherò di esserlo ancora
di più, oltre non posso andare, ma immagino che sia difficile far comprendere
qualcosa a chi non lo vuole comprendere. Per quanto riguarda le sedi, io la invito a
prendere atto del fatto la condizione essenziale per l’inizio dell’operatività rispetto allo
stesso piano che ci è stato sottoposto è appunto quello del reperimento delle sedi
operative entro aprile 2008; secondariamente per quanto riguarda le sedi che dovrà
offrire il Comune, la invito a leggere pagina 8 del Piano Programma 2008, per quanto
riguarda ad esempio il servizio tutela minori, laddove si dice che ogni Comune metterà
a disposizione un locale, anche in utilizzo ad altri servizi, al fine di agevolare utenti
del proprio territorio. La domanda diretta quindi che le faccio è se il Comune di Pero
ha messo a disposizione questi locali. Altra domanda diretta che le faccio è se, per
quanto riguarda ad esempio il servizio di mediazione familiare, i Comuni di Rho e di
Pregnana hanno messo a disposizione le sedi che il Piano Programma 2008 prevede, e
che nello stesso Piano Programma sono ancora lasciati in bianco. Poi sempre per
quanto riguarda le sedi le chiedo, e forse non sono stato abbastanza chiaro, se per
quanto riguarda il cosiddetto servizio SAD, se il Comune di Pero ha messo a
disposizione dei locali e, se sì, quali. Grazie.
Consigliere Di Salza: Sì, io come al solito, con tutto il rispetto, ritorno alla telefonata
che ho ricevuto per quanto riguarda spostare il punto 6 e portarlo al primo argomento.
Io ancora una volta faccio presente una cosa, poi magari mi daranno atto i Consiglieri
qui presenti, io ho espresso… ho detto di sì a questo cambiamento della presa d’atto
perché il Presidente del Consiglio mi aveva chiesto una cortesia perché il signor dottor
Ceci non poteva… Ceci, mi sembra… Ciceri, scusa, l’ho scritto male io allora…
Consigliere Di Salza: …non stava bene farlo attendere nella sala del Consiglio
Comunale, se era possibile dare questa precedenza. Io su questa proposta mi sono
subito… ho risposto di sì, però mi risulta che ancora in questo momento il dottor
Ciceri è ancora qui, nella sala del Consiglio Comunale, allora sia fatto veramente
capire che questo argomento si doveva spostare solamente per non portare al primo
Ordine del Giorno le interpellanze. Io sono sempre… come al solito sono un po’
sorpreso di questa cosa, adesso sono le undici e noi siamo ancora al primo argomento.
Io credo che, con tutta la buona volontà che io accetto queste cose, poi alla fine mi
trovo di fronte ad una situazione, sembra che è tutta una preparazione, per poi… ha
uno scopo. Io sinceramente sono sorpreso, mi dispiace, le prossime volte devo stare
molto attento ad essere più buono. Grazie.
lui, aveva un impegno da un’altra parte, e poi mi risulta abiti lontanissimi, se si poteva
spostare, anche perché, come lei ben sa, voglio dire, io… lui ha chiesto cortesemente,
attraverso l’assessore Mazzei ed al sottoscritto, ed io ho riportato questa proposta
prima del Consiglio Comunale per evitare la solita perdita di tempo. Ed io vi ringrazio
che voi avete accettato ma, voglio dire, non è che lei ha fatto una cortesia a me… cioè
noi abbiamo fatto una cortesia che ci ha chiesto cortesemente… Poi, per quanto
riguarda le interpellanze, le interpellanze le discutiamo, perché il regolamento
stabilisce un tempo per discutere le interpellanze, indi per cui si discutono, non è che
ce ne andiamo a casa. Detto questo, prego, fate altri interventi, se no metto in
votazione il punto. Se non ci sono interventi metto in votazione il punto. Punto
numero 2: “Presa d’atto conto consuntivo 2007 e programma annuale 2008 Consorzio
SERCOP”. Favorevoli? 15. Astenuti? 2: Di Salza e Daniele. Contrari? 2: Piovani,
Corapi.
Presidente: Come avete trovato in cartelletta, sempre su proposta del Presidente del
Consiglio, attraverso anche, come dire, l’interloquire con Consiglieri e Capigruppo,
ritengo… abbiamo ritenuto doveroso presentare un Ordine del Giorno anche per i fatti
accaduti nello scorso fine settimana, nei confronti di alcuni lavoratori della Polizia
locale, abbiamo maturato… come dire, sviluppato un Ordine del Giorno che io andrò a
leggere e che sicuramente mi auguro che sia condiviso da tutto il Consiglio Comunale,
perché qui è il Consiglio Comunale. Do lettura dell’Ordine del Giorno: “Il Consiglio
Comunale, appreso che in data 21 aprile sono apparsi sui muri esterni della sede del
Comando di Polizia locale del Comune di Pero scritte offensive e minacciose nei
confronti di alcuni agenti, valutata l’estrema gravità del gesto, considerato necessario
pronunciarsi in merito a questo atto di violenza che non può essere in alcun modo
tollerato in un contesto di relazioni libere e civili, esprime piena e sentita solidarietà
umana nei confronti dei lavoratori direttamente colpiti dalle minacce e dalle offese
apparse sui muri esterni della sede del Comando di Polizia locale del Comune di Pero;
condanna il grave gesto, la cui violenza e volgarità non possono in alcun modo trovare
giustificazioni né considerazioni; auspica che le autorità competenti facciano al più
presto piena luce sulla vicenda e che eventuali responsabilità siano individuate e
perseguite secondo le leggi dello Stato”. Ritengo che un Consiglio Comunale, che è
rispettoso delle Istituzioni e del servizio che vengono a prestare in questo caso i
lavoratori della Polizia locale indirizzatari di tali gesti, debba assumersi delle
responsabilità e condannare senza mezzi termini questo gesto. Chiedo pertanto
l’approvazione di questo Ordine del Giorno e do la parola a degli interventi. Prego,
consigliere Piovani.
Consigliere Piovani: Premetto, Presidente, farò mio, sul tema, qualsiasi documento
che il Consiglio Comunale ritenga di dover adottare. Rispetto a questo testo, che per
altri versi è perfetto, ritengo però che manchi un elemento, che comunque ritengo
opportuno stigmatizzare, che è questo: giustamente e forse non con abbastanza vigore
noi esprimiamo la nostra solidarietà nei confronti dei lavoratori, dei dipendenti di
questa Amministrazione, che sono stati coloro che sono stati materialmente oggetto di
minaccia, però questo documento trascura, a mio modo di vedere, un elemento: che la
persona offesa di questa minaccia non è soltanto il lavoratore, il dipendente comunale,
ma è l’Istituzione della Polizia comunale nella sua entità. Ritengo pertanto che questo
documento, proprio perché deve essere un’espressione di condanna a sostegno dei
lavoratori, ma anche a tutela e a difesa della nostra Polizia locale, che venga integrato
inserendo l’espressione di solidarietà non solo ai lavorati, ma anche al Corpo della
Polizia locale, la quale, per il tramite dei propri lavoratori, è stata altrettanto vilipesa e
l’onore leso, così com’è stato leso l’onore e vilipeso il singolo dipendente comunale
lavoratore. Ritengo quindi che vada integrato inserendo anche la dizione “Polizia
locale” all’interno del testo. Grazie.
Consigliere Vatalaro: Quello che è accaduto nei giorni scorsi è non soltanto da
condannare, e mi meraviglia che nel nostro territorio, avendo anche, secondo me, è la
mia opinione personale, un Corpo di Vigilanza Urbana molto attento alle tematiche
della sicurezza, ma anche della prevenzione, quindi non è soltanto repressione, ma è
anche proprio prevenzione, che ci siano dei personaggi che magari, infelicemente,
possono aver preso anche una multa o quant’altro, poi si ripercuote nel fare, imbrattare
e soprattutto fare segni proprio nel Corpo dell’Istituzione della Polizia Municipale.
Quindi non solo io mi associo a questo documento, ma volevo anch’io, leggendolo
con molta attenzione, fare due integrazioni, di cui una mi ha preceduto il consigliere
Piovani, io le avevo già segnate, che era… innanzitutto anche non soltanto ai
lavoratori in generale, questa solidarietà, ma proprio al Corpo di Polizia Municipale,
che con serietà, impegno e abnegazione svolge il proprio dovere nel nostro territorio,
con l’organico che tutti sappiamo e con i mezzi che tutti sappiamo. Quindi un encomio
proprio va al Corpo di Polizia Municipale, e quindi piena e sentita solidarietà umana e
politica, perché il Consiglio Comunale esprime anche una solidarietà politica ed
istituzionale. Quindi non basta soltanto la pacca della solidarietà umana. Quindi io
aggiungerei “solidarietà umana e politica nei confronti del Corpo di Polizia
Municipale” eccetera. Quindi aggiungerei “e politica” e poi “il Corpo di Polizia
Municipale”, l’ha già detto anche il collega, che io condivido questa posizione, di
ferma condanna. Grazie.
Consigliere Daniele: Premetto che anch’io farò mio qualsiasi documento che il
Consiglio Comunale intenderà adottare, però sinceramente l’ultima precisazione su
“solidarietà politica” io non me la sento proprio di condividerla, perché non so cosa
possa c’entrare questa solidarietà politica, sinceramente… Io il testo modificato con
“solidarietà politica” sinceramente non… non penso che sia neanche pertinente con
l’oggetto, senza fare polemiche, sia ben chiaro, non intendo fare alcuna polemica, però
la solidarietà politica secondo me in questo preciso contesto no né che sia del tutto
pertinente. Però volevo soltanto soffermarmi un attimino soltanto sugli eventuali
strumenti di prevenzione per il fatto che è avvenuto, perché ciò che è avvenuto, oltre
ad essere grave, dimostra comunque la facilità con cui queste persone si sono
intromesse all’interno del Comando di Polizia, anche perché hanno imbrattato i muri
sulla parte frontale, lungo la strada, quindi penso che qualsiasi tipo di strumento, se
fosse stato adottato, avrebbe perlomeno consentito di individualizzare questi soggetti.
Ora io mi chiedo… penso che tutti quanti noi dobbiamo fare uno sforzo in più per
spendere qualche soldo in più, diciamolo in soldoni, affinché queste cose non
avvengano, perché capisco se il Comando di Polizia fosse dislocato in campagna, ma
qui sinceramente, sulla parte frontale, di fronte al Comune, che una persona possa
scavalcare ed imbrattare il muro frontale, senza essere visto da nessuno, tantomeno
ripreso, mi sembra alquanto grave. Io sinceramente suggerisco di spendere qualche
soldo in più, visto che se ne destinano tanti, sulla prevenzione di questi fatti. Per
quanto riguarda il resto, premetto, sono d’accordo con le modifiche che intende fare il
Capogruppo del Gruppo Misto, però sulla solidarietà politica, sinceramente, se… se
gli altri sono d’accordo, io su quello dissento, perché non so cosa c’entri. Grazie.
Consigliere Di Salza: Io volevo solo aggiungere, in questi casi, in una situazione del
genere credo che tutti siamo consapevoli e tutti abbiamo una responsabilità a cui
siamo vicini a questa situazione che è avvenuta. Io sinceramente non mi sento di dare
indicazioni, le motivazioni, ma sicuramente sono uno dei primi vicini a questa realtà
che è accaduta, che possa non accadere più, che possa, qualcuno, diciamo quanto
prima è possibile, anche chi ha in mano la situazione di indagine, che possa venire a
luce di questo atteggiamento nei confronti poi - a quanto mi sembra di aver capito - è
specifico nome e cognome, di persona. E questo ce ne facciamo tutti carico, sperando
che quanto prima è possibile vengano alla luce questi atti. Grazie.
Sindaco: Visto l’argomento ritengo opportuno, anche da parte mia, e credo a nome di
tutta l’Amministrazione, esprimere ovviamente la solidarietà agli agenti coinvolti
direttamente e, ovvio, anche a tutto il Corpo della Polizia locale. Questa nostra
posizione è stata espressa con forza durante la manifestazione del 25 aprile, abbiamo,
fin dal mattino, portato la nostra immediata solidarietà ai lavoratori insieme alle
organizzazioni sindacali, perché riteniamo un fatto di una gravità assoluta. Mi preme
solo correggere una eventuale affermazione fatta dal consigliere Vatalaro, non credo,
non crediamo che un gesto, questo gesto sia dovuto al fatto che degli agenti abbiano
multato o fatto qualche verbale a dei cittadini, le motivazioni sono ben altre. E quindi
riteniamo che il fatto assuma ancor di più gravità. E’ per questo che saremo attenti, ci
auguriamo che le indagini portino a dei risultati e ovviamente, nel momento in cui
fossero individuati i responsabili, da parte nostra ci sarà la massima fermezza, e mi
sento ovviamente di condividere l’inserimento proposto dal consigliere Piovani.
Consigliere Piovani: Un’osservazione solo rispetto al testo che credo che lei abbia a
sue mani. Mi sono permesso di inserire nel testo da me presentato al Presidente del
Consiglio anche l’annotazione fatta dal consigliere Vatalaro rispetto alla solidarietà
politica. Per quanto mi riguarda, molto semplicemente dirò: ci può stare. Alcune
osservazioni possono essere corrette o meno, la solidarietà in quanto tale non avrebbe
bisogno di ulteriori aggettivi, se ne mettiamo una, che è un aggettivo, che è “umana”,
ricordando che comunque noi siamo un organo politico, ben può stare anche… però
lascio…
Presidente: Grazie, consigliere Piovani. Tra l’altro, voglio dire, anch’io riferisco a
quanto lei dice, è chiaro che noi, essendo un’autorità rappresentativa politica, è già
implicito, dal mio punto di vista, però, voglio dire, io mi rimetto, come dire, al
Consiglio, nel senso che non ho…
Presidente: Prego, prima c’era il consigliere Daniele, che aveva alzato la mano, poi
Guzzetti.
Consigliere Daniele: Solo una cosa, anche per un po’ di serietà. Io penso che temi di
tale importanza, di tale gravità non vadano strumentalizzati in un senso o nell’altro,
pertanto mi sembra ovvio che la solidarietà politica è implicita, a meno che noi non
rappresentiamo chissà che cosa, non siamo qua a titolo puramente personale… Quindi
non è tanto per non dover aggiungere qualcosa o meno, però diamo un attimino di
serietà alle cose. Qui la situazione è grave, strumentalizzarla io non sono affatto
d’accordo, pertanto io su quella solidarietà politica dissento da quanto detto dal
Capogruppo del Gruppo Misto, perché sinceramente è implicito, siamo tutti dei
Consiglieri, pertanto… qui nessuno è a titolo puramente personale e quindi non è che
dobbiamo, per accontentare qualcuno, per forza metterci dentro l’aggettivo o meno,
siamo tutti grandi, pertanto io ribadisco la mia posizione. Grazie.
Presidente: Sì, sì, bacheche per dire… Se siete d’accordo lo mettiamo in votazione.
Presidente: Lo rileggo tutto. Ordine del Giorno: “Il Consiglio Comunale, appreso che
in data 21 aprile sono apparse sui muri esterni della sede del Comando di Polizia
locale del Comune di Pero scritte offensive e minacciose nei confronti di alcuni agenti,
valutata l’estrema gravità del gesto, considerato necessario pronunciarsi in merito a
questo atto di violenza che non può essere in alcun modo tollerato in un contesto di
relazioni libere e civili, esprime piena e sentita solidarietà umana nei confronti dei
lavoratori direttamente colpiti dalle minacce e dalle offese apparse sui muri esterni
della sede del Comando di Polizia locale del Comune di Pero nonché piena e sentita
solidarietà al Corpo della Polizia locale; condanna il grave gesto, la cui violenza e
volgarità non possono in alcun modo trovare giustificazioni né considerazioni; auspica
che le autorità competenti facciano al più presto piena luce sulla vicenda e che
eventuali responsabilità siano individuate e perseguite secondo le leggi dello Stato”.
Favorevoli? 19. All’unanimità. Grazie.
Ora passiamo al punto 4.
Consigliera Bossi: Grazie. Buonasera a tutti quanti. Io cercherò di fare un po’ il punto
della situazione partendo da una breve cronistoria del lavoro svolto finora. Le
Commissioni sono state insediate tra il luglio ed il settembre del 2007 e da tale data
sono operative e funzionali al lavoro amministrativo. Ciascuna delle tre Commissioni
è composta attualmente dai soli Commissari di Maggioranza. Le Minoranze, per
scelta, hanno deciso di non partecipare alle Commissioni attualmente regolamentate,
con delibera datata 22 gennaio 1998. La Maggioranza ha ritenuto opportuno procedere
ad una revisione globale del regolamento delle Commissioni Consiliari permanenti al
fine di uniformarsi alla disciplina legislativa attualmente in vigore. All’interno del
Gruppo Consiliare Insieme per Pero si è discusso più volte in merito a tale questione
ed il risultato è stato quello di aver trovato un’idea comune che prevede la
partecipazione delle Minoranze ed il rispetto del criterio proporzionale. Abbiamo
preso in seria considerazione l’unica proposta di modifica pervenuta dal Consigliere di
Minoranza, Guzzetti, facendone dapprima un’attenta analisi e poi successivamente
valutandone il contenuto dal punto di vista politico, per dare poi concretezza alle idee
ed alle esigenze emerse in fase preliminare di discussione si è deciso di convocare
congiuntamente le tre Commissioni per elaborare una proposta di modifica del
regolamento in sinergia con il parere tecnico del Segretario Comunale. Al fine di
uniformare l’elaborato agli attuali dettami legislativi che prevedono uno snellimento
ed un alleggerimento dei regolamenti e procedure amministrative si è convenuto sulla
formulazione di un documento unitario, che comprendesse sia il regolamento delle
Commissioni che il regolamento del Consiglio Comunale. Per quanto concerne il
regolamento delle Commissioni, è stato esaminato ogni articolo che lo compone e
sono state formulate poi le relative proposte di modifica. Gli uffici stanno
provvedendo all’elaborazione di una bozza che verrà valutata nel suo complesso prima
dalla Maggioranza e poi successivamente consegnata ai Capigruppo. Le Commissioni
si stanno incontrando per esaminare attualmente il regolamento del Consiglio
Comunale, per poi procedere, appunto, alla stesura di questo documento unitario. Ci
aspettiamo di poter ottenere il documento completo entro un paio di mesi,
considerando che gli incontri avvengono, di regola, una volta la settimana e che le
modifiche da apportare sono consistenti. Quindi tenete conto che il regolamento è
datato 1998. Mi preme sottolineare l’impegno di questa Amministrazione nel voler
estendere la partecipazione alle Commissioni Consiliari permanenti anche ai
Consiglieri di Minoranza, pur ribadendo il fatto che allo stato attuale le Commissioni
sono regolarmente costituite e svolgono in maniera operativa il ruolo a cui sono
chiamate ad adempiere. Riteniamo fondamentale il confronto, propositivo ovviamente,
con le Minoranze, nel rispetto della democrazia ed estendiamo l’invito ai Consiglieri
di Minoranza a proseguire il lavoro di revisione dei regolamenti insieme ai
componenti delle attuali Commissioni già dal prossimo incontro. Grazie.
consentire un’espressione libera nel rispetto delle regole del vivere civile. Nell’ambito
dell’iniziativa Full Of Empty alcuni ragazzi hanno realizzato un dipinto che hanno
deciso di lasciare all’Amministrazione, quale testimonianza della buona riuscita
dell’iniziativa, come potete vedere è all’entrata della sala civica di via Turati. Ad oggi
questa Amministrazione non ha acquisto opere di alcun genere. Il Sindaco della
precedente Amministrazione aveva autorizzato alcuni ragazzi a dipingere murales sui
muri della scuola elementare di piazza Marconi, d’accordo con il dirigente scolastico,
inoltre aveva autorizzato l’utilizzo dello spazio comunale di via Turati, con proprio
provvedimento autorizzatorio del 03.11.2006, protocollo numero 19850. Sempre
nell’ambito del progetto “Strade varie” anche questa Amministrazione ritiene che
possa essere un buon modo per aprire un canale di comunicazione con i ragazzi che
dipingono murales, quello di aiutarli a verificare se i soggetti privati siano disponibili
a concedere i propri muri per tale attività, con lo scopo di contenere il più possibile il
fenomeno dell’imbrattamento indiscriminato dei muri del paese. E’ evidente che non
ci aspettiamo di irreggimentare questa forma di espressione giovanile, tipica dei nostri
tempi, semplicemente individuando degli spazi dedicati che possono essere utilizzati
anche con l’accordo dei privati. Tuttavia pensiamo che l’Istituzione pubblica debba
prendersi anche la responsabilità di interpretare i bisogni di una parte della
popolazione giovanile, seppur minoritaria, senza per questo rinunciare a condannare
eventuali episodi di vandalismo. Per le caratteristiche proprie di questa forma
espressiva, quindi murales, i tags, è impossibile immaginare di effettuare un
censimento degli autori né delle opere, che trovano nella mutazione ed evoluzione
continua una loro peculiarità. L’Amministrazione si riserva comunque di valutare
l’opportunità ed i costi,che sono in verifica con l’AMSA, per rimuovere scritte al di
fuori delle opere realizzate negli spazi concordati.
Consigliere Piovani: Signor Sindaco, Assessore, pubblico, è evidente che non posso
essere soddisfatto di questa risposta oggi fornitami, soprattutto perché è, ahimè,
davanti agli occhi di tutti e abbiamo prima fatto un Ordine del Giorno che tristemente,
pur per ragioni diverse e modalità diverse, è però comunque molto affine a quello per
cui è stata fatta questa interpellanza, cioè le scritte sui muri di Pero. Nonché non posso
evidenziare come lo stesso Settegiorni, uscito in edicola questa settimana, ponga
l’evidenza di talune scritte che sono presenti in piazza della Visitazione e una
sostanziale situazione di degrado che, a modo di vedere di questo Consigliere, diretta
conseguenza anche di questo modo di operare. Ma ciò che mi lascia assolutamente
esterrefatto dalla risposta dell’Assessore è prima di tutto l’indiretta conferma che per
quanto riguarda i murales presenti sulla scuola di piazza Marconi non esista un
provvedimento autorizzatorio in questo senso, attenendo l’altro provvedimento
soltanto ad altre opere e secondariamente che la rimozione di frasi e scritte ingiuriose,
e soprattutto l’assenza di un’autorizzazione comunale all’opera, se vogliamo
configurarla come tale, presente in via Figino, rappresenteranno un ulteriore costo per
questa Amministrazione, quindi lungi dall’essere un’espressione d’arte, è per la
cittadinanza soltanto un’espressione di ulteriore costo. E secondariamente perché non
ci si è pronunciati su una questione che comunque è fondamentale: questa
Amministrazione è disposta a tollerare che sui muri di Pero ci siano scritte che è bene
ribadirlo con forza e, a questo punto, con coraggio, l’affermazione e la frase che c’è su
quel muro è: “Merda, fratelli, questo negro vuole fotterci”. Ritengo che se
l’Amministrazione non prende provvedimenti nei confronti di questa pretesa opera
d’arte, che è soltanto un insulto all’intelligenza media di noi cittadini, beh, ritengo che
questa Amministrazione si dimostri assolutamente deficitaria e incapace di gestire al
meglio il proprio onere amministrativo.
Presidente: Grazie, consigliere Piovani, per essere stato nei tempi di risposta. Se non
ci sono risposte…
Presidente: No, no, non si può più rispondere… Chi è il proponente ha diritto cinque
minuti.
Presidente: No, non c’è dibattito. No, però la cosa che ci tengo a dire…
perdonatemi… mi perdoni, consigliere Piovani, l’Ordine del Giorno votato prima ha
una valenza al di là della parolaccia, ma ha una valenza di carattere personale ed anche
vigliacco nei confronti dei lavoratori. L’espressione dei writers, di coloro che scrivono
sui muri è un’altra cosa, io credo che, indipendentemente dalle parole scritte, secondo
me sono due cose ben distinte che non vadano… Grazie.
Altra interpellanza, la terza di questa serata, arrivata alla Presidenza in data sempre 7
aprile, numero di protocollo 006910, di cui ne do lettura, sempre sottoscritta dal
consigliere comunale Piovani: “Appreso che sul tema della mancata estinzione
anticipata al Consiglio Comunale del 31 gennaio 2008, il Sindaco riferiva le seguenti
testuali parole sul famoso mutuo che ‘non era stato possibile risolvere per l’errore
commesso dalla banca’, è arrivata il giorno 25 gennaio 2008 una comunicazione da
parte di Banca Intesa, con la quale in sostanza dichiarano di assumersi a loro carico i
maggiori oneri che risulteranno assunti dal Comune di Pero a seguito dell’estinzione
dei mutui al 30 giugno 2008 invece che al 31 dicembre, come noi avevamo
programmato, con modalità che saranno oggetto di successivi accordi; che in effetti la
lettura della citata lettera, che si allega alla presente interpellanza recita: in proposito,
pur evidenziando come il disguido risulti essersi verificato principalmente per
equivoci intercorsi al momento della consegna allo sportello del mandato in oggetto
(non pertanto peraltro espressa indicazione della data entro la quale il pagamento deve
essere effettuato), rappresentiamo comunque la nostra disponibilità ad assumere a
nostro carico oneri che risulteranno assunti dal Comune di Pero a seguito
dell’estinzione dei mutui al 30 giugno 2008 invece che al 31 dicembre 2007, con
modalità che saranno oggetto di successivi accordi; che a far luogo da tale data sono
ormai trascorsi oltre 60 giorni, interpella il Sindaco per sapere cosa sia stato fatto
successivamente a detta comunicazione di Banca Intesa del 25 gennaio 2008; quale sia
lo stato attuale dei successivi accordi riferiti dal Sindaco al Consiglio Comunale del 31
gennaio 2008 e menzionati nella lettera citata e se l’ammontare dei maggiori oneri sia
stato quantificato e riconosciuto da Banca Intesa; se e quali provvedimenti formali ed
informali in relazione a questa vicenda sono stati presi o sono in corso nei confronti di
personale dell’Amministrazione o nei confronti del tesoriere in convenzione. Maurizio
Piovani”. Parola all’assessore Vilardo.
Presidente: Prego. Scusi, Piovani… abbiamo già… siamo stati velocissimi, perché lui
lavora nel privato. Prego, assessore Vilardo, se vuole continuare.
Presidente: Da dove ti sei fermata. Almeno, non so, una riga prima.
informale e verbale, come riferito dallo stesso Assessore, quando ritengo sia più
opportuno o necessario che risponda o che si assuma le proprie responsabilità per
iscritto e non informalmente con una telefonata agli uffici. Secondariamente alla
domanda alla quale non è stata risposta, se sono stati presi provvedimenti formali o
informali sia nei confronti del tesoriere che nei confronti di eventuali dipendenti
dell’Amministrazione, prendo atto che nulla è stato fatto in questo senso, allorquando
invece c’è un regolamento di contabilità ed una convenzione di tesoreria che
impongono precisi obblighi ed oneri tanto alla struttura apicale dell’Amministrazione
ed ai dipendenti dell’Amministrazione per quanto riguarda i mandati di pagamento,
quanto per il tesoriere. Grazie.
(Ndt, intervento fuori microfono del consigliere Piovani: “Pensavo fosse scontato”)
Assessore Vilardo: Non mi pare che la banca non si sia assunta la responsabilità
dell’inadempimento che comunque si è verificato con il mancato pagamento dei
mutui. Risulta evidente già nella lettera che, come ha sottolineato lei, pare sia l’unica
allegata agli atti, che comunque ho… della quale ho dato lettura qui direttamente in
Consiglio Comunale. Poi comunque avremo modo di verificare il 30 giugno del 2008,
momento in cui ci sarà l’effettiva scadenza del pagamento e la verifica dell’assunzione
da parte della banca dell’inadempimento della mancata estinzione dei mutui, se
naturalmente adempirà e se naturalmente questo adempimento non ci sarà
assumeremo gli opportuni provvedimenti.
Assessore Valia: Buonasera. Allo stato le trattative aperte con la parte sindacale sono
le seguenti: , c’è il contratto decentrato integrativo 2007, il contratto decentrato
integrativo anno 2008, con lo stralcio del nido estivo, ed il trasferimento alla società
Wellfood del personale attualmente in comando e c’è una concertazione da avviare.
Per quanto riguarda il contratto decentrato integrativo del 2007 la discussione è
iniziata il 13 febbraio e l’11 marzo le parti hanno definito un’ipotesi di accordo in
merito alle regole per l’accesso alle progressioni orizzontali per il 2007, 2008 e 2009. I
termini di questa ipotesi di accordo rispondono in buona parte alle richieste del
sindacato. L’RSU è in possesso di una prima ipotesi completa del contratto decentrato
integrativo 2007, consegnata informalmente il 23 aprile 2008, che recepisce l’ipotesi
di accordo sulla quale la parte sindacale dovrà pronunciarsi nel prossimo incontro. Per
quanto riguarda il nido estivo 2008, le parti non hanno trovato ancora l’accordo
relativo all’importo di produttività da destinare alle educatrici, che si occuperanno
dell’apertura del nido estivo, 12 giorni di luglio, la parte sindacale chiede che si passi
dagli attuali 400 euro pro capite del 2007 ai 600 euro del 2008. L’Amministrazione ne
ha messo a disposizione poco più di 500 euro, ma la parte sindacale non ha accettato
tale proposta e seguiranno altri incontri. Trasferimento del personale in comando a
società Wellfood. La Legge Finanziaria 2008 impone di trasferire alle società
pubbliche, create per gestire servizi comunali, il personale adeguato a far funzionare il
servizio. A novembre l’Amministrazione aveva effettuato una ricognizione della
dotazione organica e verificato che non c’erano posti vacanti che potevano essere
coperti da personale in comando presso Wellfood. Ha invitato gli otto dipendenti in
comando a prendere in considerazione il trasferimento volontario presso la società
comunale, percependo un incentivo di quattro mensilità. Già a novembre era stato
preannunciato al personale che la nuova Finanziaria 2008 avrebbe poi costretto i
Comuni a fare questa operazione di trasferimento e che non ci sarebbe stato più spazio
per incentivare trasferimenti volontari. Nessun dipendente ha ritenuto di proporre il
proprio trasferimento. A questo punto è stata informata la parte sindacale, che
congiuntamente al Comune di Settimo Milanese, partner della società Wellfood, si
sarebbe aperto un tavolo di concertazione per trasferire il personale in base alle
prescrizioni della Legge Finanziaria del 2008. Come si può capire da questa breve
illustrazione, delle tematiche ancora sul tavolo di discussione, i contenuti ancora aperti
sono normali temi che le parti si trovano ad affrontare ogni anno e che ogni anno
cercano di risolvere trovando le necessarie mediazioni. Il tema dei dipendenti
comandati presso Wellfood è sicuramente il più delicato, tuttavia il Comune non può
fare altro che rispettare le leggi e garantire al meglio il servizio di ristorazione ai
bambini di Pero, impiegando il proprio personale che da anni svolge questo servizio.
Le relazioni con la parte sindacale si sono inasprite dal mese di novembre… di
dicembre 2007. Questa Amministrazione ha sempre agito nel rispetto dei ruoli del
sindacato ed ha mantenuto un comportamento lineare, disponibile ad ascoltare le
istanze della parte sindacale e di farle proprie, ferma nel portare avanti le proprie
decisioni sui temi di esclusiva competenza dell’Amministrazione, organizzazione dei
servizi e dotazione organica. Già l’8 febbraio la parte sindacale dichiarava lo stato di
agitazione, preannunciato il 31 gennaio, a due mesi dall’insediamento della nuova
RSU. Lo sciopero riguardava cinque punti. Il primo era: l’esito negativo della
concertazione riguardante il piano assunzioni 2008-2010. Su questo tema il contratto
nazionale di lavoro prevede che l’Amministrazione faccia un programma sulla base
dei propri obiettivi e la parte sindacale può chiedere un confronto, che può durare
massimo 30 giorni, dopo i quali l’Amministrazione è libera di recepire o meno le
osservazioni di parte sindacale, questo perché la responsabilità dell’organizzazione dei
servizi è di esclusiva competenza dell’Amministrazione. Resta il fatto che anche dopo
la dichiarazione dello stato di agitazione l’Amministrazione si è più volte resa
disponibile a rivedere il piano assunzioni, anche tenendo conto delle richieste di parte
sindacale, compatibili con i propri obiettivi strategici, da ultimo il verbale del 18
aprile. Poi abbiamo: il mancato rispetto dell’accordo del 23.10.2006, costituzione di
Wellfood, per la ricollocazione del personale in comando. L’accordo di cui si fa
riferimento in realtà recita: “Su richiesta dei lavoratori, in presenza di disponibilità dei
posti vacanti in dotazione organica, il personale comandato o distaccato potrà rientrare
verso la società Wellfood tutta una serie di garanzie che vi riassumo velocemente e in
sostanza questa Amministrazione proponeva, appunto, di riconoscere ai lavoratori che
richiederanno di essere trasferiti definitivamente alle dipendenze della società
concessionaria un compenso una tantum entro il limite stabilito nell’accordo
sottoscritto in data 23.10.2006, che parlava sostanzialmente di queste quattro
mensilità; di garantire, nel caso di scioglimento della società, il rientro degli organici
del Comune di Pero dei dipendenti trasferiti definitivamente con la conservazione
delle condizioni di miglior favore acquisite nella società; di definire, con la società
Settimo Pero Wellfood un piano di riqualificazione dei dipendenti trasferiti che potrà
consentire al personale che intenda accettare tale riqualificazione una migliore
professionalità accompagnata da un corrispondente adeguamento della categoria
giuridica; garantire ai dipendenti trasferiti la conservazione dei trattamenti economici
normativi previsti dal contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto Regioni
Enti locali e dei contratti integrativi decentrati in vigore all’atto del trasferimento. E’
chiaro che questo sicuramente era un indirizzo dove chiaramente andava a garantire
tutta una serie di situazioni ai lavoratori che purtroppo, però, è stata superata in parte
dall’articolo 3 del comma 27 e 32 della Finanziaria, che in qualche modo la
Finanziaria delinea quelle che sono le situazioni che noi dobbiamo adesso prendere in
considerazione e nell’articolo 30 recita: le Amministrazioni che nel rispetto del
comma 27 costituiscono società o Enti comunque denominati o assumono
partecipazioni in società, consorzi o altri organismi, anche a seguito di processi di
riorganizzazione, trasformazione o decentramento, adottano, sentite le organizzazioni
sindacali, e per gli effetti derivanti sul personale, provvedimenti di trasferimento delle
risorse umane, finanziarie e strumentali in misura adeguata alle funzioni esercitate
mediante i soggetti in cui al presente comma e prevedono alla corrispondente
determinazione della propria dotazione organica. E sostanzialmente qui il legislatore
parla chiaro, sostanzialmente nella fattispecie noi dobbiamo fare questo tipo di passo.
Ma se non lo facciamo che cosa succede? Allora, l’articolo 32, sempre del documento
di programma, dice: i collegi dei revisori e gli organi di controllo interno alle
Amministrazioni e dei soggetti interessati dai processi di cui al comma 30 e 31,
asseveranno il trasferimento delle risorse umane e finanziarie e trasmettono una
relazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Funzione
Pubblica, al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ragioneria Generale dello Stato
segnalando eventuali inadempimenti anche alle sezioni competenti della Corte dei
Conti. Cosa vuol dire? Che se noi entro il 30 di giugno non dovessimo, diciamo,
provvedere al trasferimenti, il collegio dei revisori dei conti è obbligato a fare le
dovute segnalazioni. Quindi sostanzialmente se loro avessero aderito entro il 31 di
gennaio 2008, che era la data che era stata stabilita dalla nostra delibera di indirizzo,
che era antecedente all’approvazione della Legge Finanziaria, avrebbero potuto
sostanzialmente avete tutta una serie di garanzie, oggi con chiaramente l’approvazione
della Legge Finanziaria questo ci obbliga a doverli trasferire senza dovergli dare
questa cosa. Tra l’altro noi poi con la delibera di Giunta Comunale D10 del
04.02.2008 abbiamo dovuto recepire i commi 30, 31 e 32 della Finanziaria, quindi
quelli che io vi ho letto. Per quanto riguarda invece…
Presidente: Scusi, Consigliere… se è più… così chiude nei cinque minuti ed abbiamo
tempo per un’altra interpellanza e così poi…
Assessore Valia: Va bene. Chiudo veloce. Per quanto riguarda il problema dei 400
euro del nido estivo, sostanzialmente sono aggiuntivi in quanto il calendario di
apertura del nido è diverso rispetto a chiaramente quello che loro applicano, che noi
abbiamo a Pero. Sostanzialmente loro per lavorare 12 giorni, per fare un’apertura
straordinaria di 12 giorni rispetto al calendario che viene stabilito, loro chiedono
un’indennità aggiuntiva di 600 euro rispetto ad una proposta che viene avanzata
dall’Amministrazione di oltre 500 euro. Per quanto riguarda invece le assunzioni che
richiamava il consigliere Caporaso, sostanzialmente… In data 17.03.2008 vi è un
verbale di incontro a seguito di richiesta di avvio della concertazione pervenuta,
appunto, dove la parte sindacale prende atto della proposta e approfonditi i temi chiede
il rinvio della discussione ad una prossima data. Nel verbale di incontro avviato…
della concertazione pervenuta in data 17.03.2008, questo è il 18 aprile, la parte
sindacale si esprime in modo favorevole rispetto alle assunzioni proposte,
specificando comunque la propria preferenza alle assunzioni esterne e al ricorso di
concorsi o utilizzo di graduatorie. Quindi sostanzialmente a distanza dal 21 marzo al
18 aprile, quindi rispetto la stessa tematica, ha risposto favorevolmente, quindi
inizialmente ha attivato l’istituto della concertazione, così comunque… che è previsto
dal contratto e successivamente chiaramente si è resa disponibile. Per quanto riguarda
il rapporto con le organizzazioni sindacali, l’ho richiamato prima…
Assessore Valia: La prima cosa che mi viene giusto da dire: ma se chi ha presentato
questa interpellanza ha di fatto letto la determina e la delibera, perché la determina e la
delibera sono molto chiare rispetto a quello che è stato fatto, quindi… Poi, ecco,
semmai se Corapi mi vuole spiegare meglio che cosa intendeva chiedermi, perché
nella determina appare chiaro che con la determinazione del 115/2008 non è stato
affidato alcun incarico a società esterne per la predisposizione di atti, si tratta molto
più semplicemente di un acquisto di materiale informativo che gli uffici effettuano in
base alle esigenze di approfondimento delle materie di loro competenza, acquisti di
riviste specializzate, libri e materiali di approfondimento, abbonamenti Internet, sono
forme normali di aggiornamento indispensabili per qualsiasi ufficio pubblico. Quindi
volevo capire se magari non ho capito il motivo della richiesta visto che la delibera e
la determina sono molto chiare.
Consigliere Corapi: Va bene, io prendo atto della sua risposta, signor Sindaco, signor
Assessore della Giunta, ma non posso certamente dirmi soddisfatto della risposta
fornitami. E’ infatti evidente che compito del buon amministratore è quello di ben
amministrare con gli atti della propria Amministrazione. Per la redazione degli stessi
chi governa deve servirsi degli uomini della propria organizzazione e solo costoro non
abbiano la capacità per svolgere tale compito è legittimo subappaltare la redazione
degli atti all’esterno. E’ pertanto chiaro che in un’organizzazione come quella attuale,
del Comune di Pero, nella quale il Sindaco ha deciso, con proprio provvedimento, di
confermare la fiducia ai due super dirigenti, uno dei quali si fregia anche del titolo di
Avvocato, non vi è giustificazione alcune per avere subappaltato all’esterno un lavoro
di così poco conto e valore economico. Assegnare poi all’esterno la predisposizione
del testo delle delibere di Giunta, atto politico prima che tecnico, è un fatto di grave
abdicazione delle proprie funzioni che evidentemente sfugge a questa
Amministrazione.
Assessore Valia: Sì, sì. No, però… tre minuti. Forse stiamo parlando di due cose
diverse, mi sembra che l’interpellanza si articolava su una richiesta ben specifica, ho
dato una risposta, ma probabilmente la controrisposta fatta dal Consigliere è di
contenuti ben diversi di quello che dobbiamo parlare. La delibera… la determina
115/2008 sostanzialmente ve la leggo, perché se no qua non facciamo chiarezza: dà
atto di acquistare della documentazione, quindi una raccolta normativa relativa ad
incarichi di studio, ricerche e consulenze, compresi pareri e pronunce - cioè è una…
sostanzialmente sono dei volumi -, lo schema di programma del Consiglio Comunale
per l’affidamento di incarichi di studio, di ricerca e di consulenza a soggetti estranei
all’Amministrazione… - cioè sono volumi, cioè non è un incarico esterno - e
determina di affidare direttamente la fornitura della documentazione - è ben scritto –
specifica in premessa alla ditta - e c’è il nome della ditta - per un importo di 100 euro.
Allora, innanzitutto non si tratta assolutamente di incarichi esterni, prima cosa, non
c’entra nulla la questione dei dirigenti con il fregio di Avvocato, perché sono cose
completamente estranee rispetto a questa roba, la terza cosa, io immagino che chi fa
attività pubblica o privata nella vita gli capita di dover acquistare dei volumi per poter
chiaramente capire le normative come si evolvono, eventualmente se ci sono dei
contratti tipo, se ci sono delle cose che… E’ chiaro, nessuno di noi è nato, come si
dice, imparato, qualcosa si impara a scuola, qualcosa uno lo apprende anche dai
volumi che vengono probabilmente editi da professionisti e da case editrici che
chiaramente aiutano a determinare i problemi. Quindi ritengo, appunto, che
probabilmente non ci siamo compresi o perlomeno il Consigliere non ha letto
attentamente di che cosa andava a parlare la determina. Mi dispiace, però capisco che
c’è l’esigenza di capire, però se stiamo un po’ più attenti quando si leggono i
documenti e gli atti nelle interpellanze probabilmente potremo perdere meno tempo.
Presidente: Grazie all’assessore Valia. Siccome c’erano altre due delibere… due
interpellanze in nota, però abbiamo passato il tempo di discussione, siccome i
proponenti erano il consigliere Guzzetti ed il consigliere Daniele, siccome… fra l’altro
ne abbiamo altre due che sono già in proposta di prossimo Consiglio Comunale, le
portiamo direttamente al Consiglio Comunale dopo così proseguiamo sui lavori
avendo esaurito l’ora di… Il consigliere Daniele non è d’accordo. Prego, parola al
consigliere Daniele.
Presidente: Io capisco, perché, voglio dire… tra l’altro oggi la prima interpellanza
trattata, del consigliere Guzzetti, era datata 28 febbraio, cioè voglio dire… Detto
questo, io ho rispetto, come lei, delle persone, ma comunque all’interno della
discussione delle interpellanze il regolamento parla di un’ora, siamo andati qualche
minuto oltre… Fra l’altro in tutti gli interventi nelle risposte sono stati tre minuti,
quattro minuti, la risposta dell’assessore Valia all’interpellanza del Capogruppo è
andata sette minuti, perché chiaramente il tema era complesso, dal mio punto di vista
lei può condividere o meno, mi spiace, però mi risulta fra l’altro che, appunto, il tema
è complesso e l’argomentazione era valida che… sette minuti, tra l’altro… stando
stretti, indi per cui… Io considero le interpellanze chiuse e le riportiamo al prossimo
Consiglio Comunale e andrei avanti con i lavori, perché giustamente i cittadini hanno
delle esigenze e sono venuti apposta, anche i Consiglieri sono qui… non è che sono
qui… Io spero che… voglio dire, ci sia un rispetto reciproco. Prego, Piovani, se vuole
intervenire, se no andiamo avanti che finiamo tutti prima. Proseguiamo con l’Ordine
del Giorno dei lavori.
Presidente: Scusi. Tutto da rifare, non avevo visto che il consigliere Piovani aveva
chiesto la parola. Prego, consigliere Piovani.
Consigliere Piovani: Ho sbagliato le date? No. Detto questo, dalla lettura del relativo
verbale ho avuto modo di porre in attenzione, in evidenza, il fatto che il verbale è
infedele, nel senso di non completo, in quanto dalla trascrizione stessa risultano non
essere stati correttamente trascritti, o meglio, non risultano essere stati affatto trascritti
tutti gli interventi dei cittadini e delle altre persone intervenute al Consiglio Comunale
stesso. In buona sostanza abbiamo un verbale di un Consiglio Comunale aperto, aperto
alla cittadinanza ed agli interventi, in realtà i cui interventi e le cui osservazioni,
peraltro anche in parte pertinenti sul tema Expo 2015, non sono stati ritrascritti. E’ un
fatto di per sé assolutamente grave, in quanto proprio… da un lato ci si espone
all’osservazione ed al dubbio che trattandosi di voci dissenzienti si sia preferito non
trascrivere, dall’altro lato - e sgombrando il campo da questa idea e da questo timore -
si pone comunque all’evidenza come questa Amministrazione Comunale si sia dotata
di strumenti… evidentemente si sia dotata di strumenti tecnici che alla prima
occasione si sono dimostrati del tutto inefficienti. Il che dico, per l’esperienza anche
professionale che ho, e che molte altre persone che siedono in questo Consiglio
Comunale hanno, svolgendo la mia stessa funzione, il mio stesso lavoro, ritengo
veramente difficile da concepire. Abbiamo un impianto audio totalmente nuovo e
collaudato, per il quale questa Amministrazione ha speso, nel 2007, una somma
ingente ed una somma che è stata integrata con un ulteriore capitolo di spesa per
prevedere ulteriori unità microfoniche; abbiamo l’assegnazione dell’incarico di
trascrizioni a società… prima mi pare fosse Athena e adesso un’altra azienda, che
curano quotidianamente le trascrizioni anche delle udienze penali presso i maggiori
Tribunali di tutto il nord Italia; sappiamo che il tecnico che ha in carico l’onere di
verificare la corretta registrazione delle trascrizioni ha un immediato ritorno in cuffia
di quello che viene trascritto, quello che viene materialmente copiato dalla macchina e
poi supportato su CD; sappiamo che in assenza di corretta o completa trascrizione vi è
lo strumento dei cosiddetti intercalari, e che pertanto vi è comunque la possibilità di
ricostruire e l’operatore diligente ed attento deve essere in grado di ricostruire quello
che è stato effettivamente dichiarato; abbiamo l’esperienza odierna, di questa serata,
laddove si è esaurito il nastro, immagino il supporto CD, la risposta dell’assessore
Vilardo ad una precedente interpellanza è stata interrotta per permettere la sostituzione
del supporto, ritengo quindi che sia assolutamente grave e meritorio di una più
approfondita indagine, eventualmente anche nominando una Commissione di indagine
per verificare quali siano le ragioni ed i motivi per cui non si ha una completa
trascrizione del verbale di Consiglio Comunale Expo 2015, eventualmente di revocare
l’incarico alla società che ha in appalto, in gestione le trascrizioni dei Consigli
Comunali in quanto evidentemente, se il problema è della società stessa, non è stata in
grado di fornire un adeguato strumento e servizio a questa Amministrazione, se il
problema invece è tecnico, dell’Amministrazione, è necessario che l’Amministrazione
corra ai più opportuni ripari. E già anticipo quella che sarà la nostra dichiarazione di
voto, il Gruppo Dalla Parte dei Cittadini voterà contro l’approvazione del verbale di
assemblea del 17 marzo e a favore degli altri verbali di assemblea. Grazie.
recepiva come per dire la registrazione veniva fatta, perché la sentiva, ma non era
detto che invece venisse registrata, così come… Tra l’altro ricordo bene che quel
Consiglio Comunale, come accennava appunto Piovani, le uniche registrazioni non
registrate erano quelle degli interventi dei cittadini che erano, come dire,
accompagnati dalla persona che gli dava il microfono, anche se però urlavano e si
sentivano, noi sentivamo. Detto questo votiamo i tre Consigli Comunali separati,
anche perché nel Consiglio del 17 non c’erano atti deliberativi, indi per cui, voglio
dire… non c’è niente di…
(Ndt, intervento fuori microfono del Segretario: “No, no, per carità…”)
Assessore Vilardo: Per quanto riguarda sempre il settore delle entrate, abbiamo altre
due voci rilevanti, che sono quelle relative ai proventi dei servizi cimiteriali e la voce
delle entrate diverse ed eventuali, che sono comunque attinenti a dei veri e propri
spostamenti tecnici, perché a seguito di una disposizione da parte dell’Agenzia delle
Entrate sono stati scorporati alcuni capitoli di spesa, scusate, alcuni capitoli di entrata.
Per quanto riguarda il settore invece delle spese correnti, abbiamo un incremento di
spesa per quanto riguarda il canone ANAS di 3.600, abbiamo un incremento di spesa
di circa 3.000 euro per quanto riguarda i servizi relativi alle scuole materne, abbiamo
un incremento di spesa per quanto riguarda la manifestazione sportiva che si terrà l’11
di maggio 2008 e poi abbiamo un incremento sempre di spesa per ciò che attiene
domande per prestazioni socio-assistenziali, quindi abbiamo avuto un incremento da
parte di utenti. Abbiamo sempre nell’ambito delle spese invece in conto capitale, una
spesa pari all’importo… spesa rientra nell’ambito, diciamo, delle spese in conto
capitale, perché non è altro che la restituzione di oneri di urbanizzazione, pari
all’importo di 75.100 euro, ed inoltre un incremento di spesa, sempre in conto
capitale, pari all’importo di 62.000 euro, per ciò che attiene un incremento che
riguarda più che altro la piccola manutenzione del territorio. Poi sempre comunque
magari prendendo anche in considerazione altre voci, sempre nell’ambito per esempio
delle entrate abbiamo un incremento per ciò che attiene la voce dei proventi derivanti
da ricoveri di inabili al lavoro, di 6.11.0, poi, va beh, abbiamo una piccola cifra, che è
di 285 euro, che sono proventi derivanti da corsi per anziani, mentre le altre due voci
sempre delle entrate, che comunque avevo menzionato precedentemente, sono degli
aggiustamenti tecnici veri e propri.
Consigliere Piovani: Capisco che per tutti l’ora è tarda e ognuno di noi manca un
po’… io per primo, manco di lucidità, quindi spero di essere abbastanza chiaro.
Abbiamo, e dico abbiamo, anche se né materialmente vi ho partecipato e né ho votato
a favore, abbiamo approvato un Bilancio non più di due mesi fa, facendoci vanto sulla
stampa… - mi dispiace che il Consigliere che se n’è fatto vanto in questo momento
non ci sia - di essere stati uno dei primi Comuni della zona ad averlo approvato, siamo
anche uno dei Comuni più piccoli e con Bilancio più modesto, e ciò nonostante ci
troviamo ad affrontare nell’arco di poco meno di due mesi la seconda variazione di
Bilancio. In questo caso ci troviamo ad affrontare una variazione di Bilancio che
tocca, se non ho contato male, 32 voci diverse, alcune delle quali poco significative ed
altre assolutamente significative, quanto al relativo importo, questa variazione di
Bilancio ad occhio e croce tocca… è una variazione di Bilancio di circa il 2%
dell’intero Bilancio, quindi è una voce, è un importo che comunque è consistente e
non deve quindi qualificarsi come una variazione tecnica, ma proprio come una
variazione al Bilancio stesso. Noi, come politici, siamo tenuti a dare al Bilancio una
valenza politica. Quando - e qui correttamente ha anche ragione il consigliere Daniele
– dice: il Bilancio dovrebbe essere fatto per capitoli in modo da avere una più chiara
indicazione di quelle che sono le singole voci di spesa. Osservazione che è corretta,
quella del consigliere Daniele, perché noi, come politici, dobbiamo essere in grado di
valutare e sostenere poi le scelte politiche che stanno alla base di queste voci. E vengo
subito al dunque. Di una variazione di Bilancio che apparentemente e dal punto di
vista contabile è poco significativa, ma che dal punto di vista politico è fortemente
significativa, che è appunto quella variazione che l’assessore Vilardo ha ritenuto di
dover far osservare nel Mare Magnum delle variazioni, excusatio non petita accusatio
manifesta, dicevano una volta, che è quella che attiene alla festa dello sport. Per
quanto attiene la festa dello sport, per quanto attiene la valenza politica della scelta di
Bilancio che è stata fatta a gennaio, era quella di assegnare alla festa dello sport la
somma di 5.000 euro. Non sono trascorsi 60 giorni quando, con delibera della Giunta
Comunale numero 41/2008, la Giunta ha ritenuto evidentemente… delle due l’una: o
ha osservato che la festa dello sport nel 2007 era costata ben più dei 5.000 euro che
aveva stanziato a Bilancio, ed in questo caso l’aver redatto un Bilancio prevedendo la
minor somma di 5.000 euro era un errore, oppure aveva scelto e fatta propria e
condiviso l’idea di stanziare per quella festa la somma di 5.000 euro. Sennonché con
la delibera che abbiamo evidenziato, che è del 7 aprile, ci si è resi conto che la festa
dello sport avrebbe avuto un costo che non era più di 5.000 euro, ma di 11.000 euro, e
da qui la necessità, il 7 di aprile, come si riporta nella stessa delibera di Giunta, di
reperire delle fonti di finanziamento privato per coprire i maggiori costi, fatto salvo il
principio che l’Amministrazione Comunale avrebbe comunque coperto i maggiori
costi che derivavano dalla gestione della festa dello sport. Ora, se il Bilancio deve
essere effettivo e le variazioni di Bilancio devono essere sostenute dal principio di
effettività, è chiaro che questa variazione che viene posta oggi in discussione, oggi 29
aprile, a 15 giorni da questa delibera del 7 aprile, e quando la… non solo la festa dello
sport non si è ancora tenuta, ma i termini per ricercare dei finanziamenti privati non
sono ancora in qualche modo decorsi, evidenziano o una mancata riflessione iniziale
nel momento della stesura di Bilancio oppure una diversa valutazione che è stata fatta
in corsa. Beh, in entrambi i casi non si può che evidenziare l’incapacità di prevedere e
di gestire le singole spese, e pertanto non si può dare un giudizio favorevole, anche
nella minore gradata forma dell’astensione, a questo progetto di variazione al Bilancio
che, da un lato, per la sua assenza di suddivisione in capitoli, non permette di
evidenziare le singole voci; dall’altro, proprio per com’è avvenuto per quanto riguarda
la festa dello sport, evidenzia che prevedere dei puri numeri che non sono sorretti da
un adeguato ragionamento che ne sta alla base, poi comporta una necessità di
variazione in corsa quando le contingenze si presentano in maniera differente. Grazie.
Presidente: La ringrazio per avermi sostituito nel momento del bisogno. Assessore
Vilardo, se vuole aggiungere qualcosa, se no poi metto in votazione. Grazie.
Assessore Vilardo: In alcuni casi si tratta di variazioni tecniche vere e proprie, dato
che vi sono state delle direttive da parte dell’Agenzia delle Entrate che hanno portato
a, come si può dire, scorporare alcuni capitoli determinando dei capitoli appositi per
solo ed esclusivamente alcuni tipi di entrate. Primo. Alcune entrate, alcune spese non
sono prevedibili, un esempio sono per esempio gli oneri di urbanizzazione che
derivano dai condoni edilizi, come per esempio la restituzione di oneri di
urbanizzazione per l’importo di 75.000 e passa euro. Quindi non è tutto… il Bilancio
non è statico, ci si deve lavorare sopra. Le variazioni naturalmente sono ammesse
dalla legge. Per quanto riguarda la questione poi relativa alla variazione in merito alla
questione della manifestazione sportiva, la variazione che riguarda appunto questa…
la festa dello sport non è una variazione che non… che esula da una riflessione
profonda contrariamente a quanto da lei asserito, anzi, si è voluto realizzare una
manifestazione, quest’anno, completamente differente rispetto agli altri anni,
dedicandola solo ed esclusivamente al settore sportivo, contrariamente a quanto invece
avveniva negli anni trascorsi, proprio per dare e cercare di dare rilevanza alle
associazioni sportive che operano nell’ambito del territorio di Pero. Si era partito con
un progetto iniziale, che prevedeva delle gare agonistiche, che comunque avrebbero
comportato delle spese non rilevanti, dopodiché con un confronto acceso, visto che
comunque sono anche l’Assessore alle politiche giovanili, con un confronto acceso
con per esempio la cooperativa che opera con i ragazzi di strada, quindi con “Strade
varie”, abbiamo cercato di verificare anche con loro come poter avvicinare al mondo
dello sport quegli utenti, diciamo, quei ragazzi che al mondo dello sport sono
completamente estranei. Se avessimo provveduto solo ed esclusivamente con delle
gare a livello agonistico sarebbe stata una manifestazione, una festa che avrebbe
comunque coinvolto solo gli addetti al settore, gli addetti al lavoro. Abbiamo cercato
di capire quale fosse il modo, che cosa avrebbe potuto avvicinare quelle persone,
perché comunque rilevo che è una manifestazione che è aperta a tutti, dai bambini agli
adulti, indistintamente, dove si prevede un programma molto corposo, dove ci saranno
una serie di strutture sportive, dove indistintamente, sia adulti che bambini, potranno
accedere in modo gratuito. E con profonde riflessioni anche con le associazioni
sportive stesse abbiamo, in un certo qual modo, programmato questa manifestazione al
fine di poter far promozione delle associazioni che operano sul territorio, che quindi
offrono alla cittadinanza la possibilità comunque di praticare attività fisica ed anche
fare in modo di avvicinare quella parte di popolazione, in particolar modo, diciamo, i
ragazzi, che non praticano nessun tipo di attività sportiva, allo sport vero e proprio.
Questo è stato, diciamo, l’intento, quindi non è stata una… La spesa in più che
abbiamo comunque sopportato non dipende da una incapacità o da una mancata
riflessione, anzi, tutt’altro.
esclusivamente a questi orti? Se è così io sinceramente ero dell’opinione che era bene
stendere un regolamento che potesse riguardare tutti gli orti esistenti sul territorio
comunale. E’ una domanda. Sto chiedendo se esiste un progetto e… se esiste, voi
potete dire: no, non esiste, allora ci soffermiamo l’attenzione soltanto su questo tipo di
regolamento e su questi orti. Io penso che sia opportuno prima verificare se ci sono e
perché non estendere, eventualmente, il regolamento a tutti gli orti. E questo è il primo
aspetto che mi urgeva chiedervi. Inoltre, per quanto riguarda il canone e la cauzione, si
fa riferimento a quelle segnalate nella scorsa Commissione, che prevedeva 200 euro,
se non erro, quindi viene confermato questo importo? Se sì, a mio parere è esagerato,
anche perché quanto… non penso che per il Comune di Pero… abbia necessariamente
bisogno di queste entrate, io sinceramente… Certo, poi occorrerà restituirla eccetera,
però a mio parere se si potesse intervenire riducendola, potrebbe essere un’opera
buona nei riguardi di, visto che parliamo di persone che eventualmente chiederanno
l’assegnazione, di ceto sicuramente non elevatissimo, ritengo, anche alla luce della
graduatoria che avete stilato. Inoltre nella graduatoria, tra l’altro, vedo che vengono
assegnati dei punti, parlo della graduatoria presentata nella scorsa Commissione, alla
quale ho partecipato come pubblico, preciso. Si parla di una pensione sociale. Io qua
gradire un po’ di precisazione, cosa intendete voi per pensione sociale, perché c’è la
pensione minima, c’è la pensione per invalidi, c’è l’assegno sociale, e perché non è
stato previsto, allora, un punteggio anche per la pensione minima? Per esempio io
suggerivo un punto tipo 4, visto che all’altro è stato dato 5, alla pensione sociale, e
quindi… io inserirei nella graduatoria anche coloro che beneficiano di una pensione
minima, che è diversa dalla pensione sociale, se non erro, ma penso di non sbagliare.
Ed ancora, in relazione al regolamento mi preme suggerire una serie di indicazioni,
che non necessariamente dovranno essere accolte, anche dal punto di vista… tutelare
un attimino anche dal punto di vista del Comune. Perché la copertura degli eventuali
danni che potrebbero sorgere in ordine alla tenuta degli orti non è che sia sufficiente,
quanto previsto, io suggerirei di prevedere un qualcosa che possa… che laddove
subentrano danni di rilevanza anche non modesta, che coloro che li arrecano li vanno
anche a riparare, e quindi…
di ultimazione, quindi poi si dovrà fare il bando eccetera, e quindi penso che ci sia, mi
auguro, la volontà di accogliere eventualmente suggerimenti migliorativi per dare
anche ai cittadini di qualsiasi età, comunque si parla di pensionati, che hanno questa
passione. Io inizierei innanzitutto dalla prima parte, ad esempio l’articolo 2. Va beh, i
cinque anni penso che sia una cosa ovvia, quindi farla di meno non è utile, ma per il
senso che anche chi fa quel tipo di passione a volte mette anche la piccola pianta,
penso di frutta, perché non può, uno che fa soltanto il fagiolo ed il pomodoro, non
mettere magari la piccola piante che oltre che ornamento possa anche raccogliere
magari qualche frutto, chiaramente. Indubbiamente alcune piante so che hanno una
determinata altezza, e quindi da regolamento dà un limite di una massima altezza
dell’1,60, però ormai nella botanica e nel giardinaggio tutti sanno che vi sono anche
piante, le cosiddette nane, che comunque non superano quell’altezza e comunque è a
cura, secondo me, di chi fa la passione dell’agricoltore o del coso di poterla potare in
maniera che comunque non superi quell’altezza, perché privare proprio - questa è una
mia personale valutazione avendo contatto con molta gente che ha l’orto - il
passionato e dirgli: tu la pianta piccola anche… non la puoi mettere, non la metti, è
penalizzante, è un po’ mortificante. Poi, ripeto, sarà l’interlocutore che potrà
esprimersi positivamente o negativamente, però io dico, in base alle considerazioni ed
all’esperienza so che comunque tutti ci terrebbero ad avere qualche pianta di frutta o
roba del genere, anche perché, ripeto, la botanica oggi insegna che vi sono anche
piante di una certa dimensione di altezza. Poi l’articolo sempre 2 dice: possono
presentare richiesta di assegnazione tutti i cittadini residenti che non siano proprietari,
affittuari o usufruttuari. Beh, in questo… cosa significa questa così generalizzata? Che
non siano proprietari, magari quello che ha la villetta magari ha il terreno ma non fa
l’orto, la passione dell’orto è il pensionato che dice: io voglio avere quella piccola area
e dedicarmi proprio lì a fare quello che non potrei fare altrove. Quindi questo non dico
razzismo, ma questo freno non lo vedo importantissimi, però si può anche farmi capire
perché è importantissimo che uno che abita in una villetta non debba avere l’orticello,
magari a 500 metri, e fare la sua cosa. Poi anche sull’articolo 3, le ultime due righe,
“superiori ad un metro”, ecco, quello che avevo detto adesso nell’introduzione, anche
queste misure giustamente mi sembrano un po’ troppo penalizzanti, un po’ troppo
rigide, sapendo benissimo, se si fa un po’ un giro un po’ di alcuni orti, anche se tra
virgolette non sono… alcuni magari sono su aree proprie, ma una buona parte sono su
aree di confine o di fiumi o di aree certamente non di propria proprietà. D’accordo che
l’Amministrazione Comunale dice: se non ci pensa la proprietà di quell’area a
sottolineare con un incitamento a lasciare la cosa, tutto va bene, fino ad un certo
punto, ci sono alcuni Comuni che però hanno dato ordine anche a quello, nel senso
che non si può vivere con una serie di baraccopoli che deturpano proprio, ripeto, anche
il nostro paesaggio, anche se magari qualcuno si metterà a sorridere, perché dice: non
c’è niente di aree da valorizzare o da dare il deturpamento. No, secondo me invece
bisogna cominciare a percorrere questa strada, cioè dargli anche un decoro in alcune
zone che certamente non si fa buona figura per chi lo vede. Poi vi è anche sempre
nell’articolo 3, io avevo sollevato: non allevare o detenere sul lotto animali di qualsiasi
specie. Non allevare senz’altro, perché in pochi metri, non so quant’è il lotto… 50
metri quindi è veramente poco, però chiaramente se un pensionato ha il proprio
cagnolino di compagnia, non penso che è vietato che lui possa portare il proprio cane e
non lasciarlo magari a casa da solo, ecco, io in quel senso parlavo della parola
“animali”, perché so che per alcune persone anziane l’animale, il cagnolino è proprio
Consigliere Vatalaro: No, no, questo senz’altro, è una casa che tutti mettono gli
attrezzi o ogni orto c’è una piccola… tipo come vendono a Castorama, piccolino, che
uno mette i propri attrezzi? Benissimo. Okay, allora quello mi sta bene, perché la
parola “comune” poteva dare senso di interpretazione…
Consigliere Vatalaro: Perché… beh, no, c’è la porta però per entrare nel suo
orticello. Quello la bicicletta quindi la lascia nel piazzale comune o la moto la lascia
nel piazzale comune, questo… l’importante che sia in questi termini. Termino su
un’altra questione, che però l’Assessore ha detto… è questo allegato che lei
giustamente… Più che altro in sostanza… le ultime due righe dice: in base a quanto
disposto dal bando. Quindi non entra genericamente all’assegnazione, perché dato che
decesso dell’assegnatario o roba del genere era l’articolo 2 comunque del coso, quindi
io nella prima fase lo vedevo giusto, però se voi non volete specificare ma fate
discorso generale… era più dettagliato forse prima, dicendo l’articolo 2, però…
comunque se non si intende fare questo… Però volevo aggiungere una cosa: nel caso
del decesso dell’assegnatario… va beh, questo ci facciamo le corna, perché è il caso
grave, però è anche rinuncia, perché qui non l’abbiamo messo, ad esempio, se il
pensionato dopo un anno, due, tre, possa, di sua iniziativa, rinunciare.
Consigliere Guzzetti: Di Giunta? Okay, a posto. Poi l’ultimo puntino nero prima
dell’articolo 4: nel caso di mancato pagamento entro le scadenze stabilite si procede a
revocare l’assegnazione dell’orto. E ci siamo. In caso di rinuncia all’utilizzo dell’orto
successiva al pagamento non è previsto alcun rimborso. E’ legale?
Consigliere Tanghetti: In parte… volevo soltanto dire che, appunto, quello che
andiamo ad approvare oggi è un regolamento, di conseguenza è un atto di carattere
generale, vengono definiti i caratteri generali che poi il bando, che è di competenza di
Giunta, andrà ad individuare i vari aspetti: tariffe e quant’altro. Di conseguenza
dobbiamo rimanere in questo ambito generale, non possiamo andare nel dettaglio. I
suggerimenti fatti da Guzzetti entrano in questo ambito, e vanno bene. Anch’io,
appunto, vorrei dare un suggerimento alla Giunta, quando andrà a stabilire le
graduatorie, i criteri per farlo, di avere un occhio di riguardo verso coloro che hanno
una pensione sociale, che magari fanno un po’ più fatica a dare i 200 euro, quelli che
potrebbero essere i 200 euro e la tariffa annuale, magari parametrarle sulla base del
reddito. Un’altra cosa che mi premeva dire era che è importante la funzione sociale di
chi coltiva la terra, sia nell’ambito di chi lo fa regolamentata, quindi con questi orti,
ma anche da parte di coloro che lo fanno in maniera… nell’ambito di quelli che
vengono definiti gli orti spontanei. Possono apparire deturpanti. Non
criminalizziamoli del tutto, perché comunque svolgono un lavoro che io definisco
anche meritorio, perché tengono, tra virgolette, ordinata un’area che probabilmente, se
non fosse occupata da questi orti, sarebbe diventata una discarica o comunque
sterpaglia, arbusti e quant’altro. Quindi non criminalizziamoli dicendo che deturpano
eccetera. Certo, ci sono situazioni dal punto di vista ambientale poco igieniche, questo
è un dato di fatto, però nella stragrande maggioranza dei casi tengono anche ordine.
Non sono d’accordo sul fatto di rinviare l’approvazione del regolamento, anche perché
la stagione è molto avanti, se si rinvia perché bisogna sistemare delle cose andiamo a
finire che qua ci coltivano le verze a novembre. E poi un altro suggerimento che
volevo fare era che: indicare o nel regolamento o nel bando, comunque, non so, in un
atto da inserire, comunque la disposizione che non si potranno effettuare degli
accorpamenti. Se sono due nuclei familiari si mettono d’accordo, prendono tre o
quattro appezzamenti e fanno un ortone di 200…
Consigliere Tanghetti: Appunto, e che non possono essere abbattute le reti o creare
corridoi interni. Grazie.
Consigliere Di Salza: Mah, io, come al solito, non sono così lungo, che porto la
discussione a ore… Sono dispiaciuto che… ho visto questa sera, nella sala, che
c’erano un po’ di anziani, che erano interessato al punto all’Ordine del Giorno, ormai
siamo soli, non penso che qualcuno di noi è interessato all’orto, però sicuramente
siamo interessati che questo… adesso io ho sentito 70 pezzi da 50 metri, sono utili
anche alla gente che passa il tempo, si ritiene utile ad un pensionato. Io chiedo
all’Amministrazione… chiedo che sia molto importante anche la destinazione di
questi appezzamenti, di valutare bene e di non creare come, spero che non accada, o
preferenze o cose che… vada destinato a persone che veramente hanno voglia e…
insomma, sono quei pensionati che ne hanno bisogno. Poi chiedevo un’altra cosa,
chiedevo…
Consigliere Di Salza: Stocchi… io non sono uno che parlo molto, però quelle tre
parole che dico chiedo la cortesia che stia attenta e sia corretta. Il discorso della
cosa… chiedo una cosa, chiedo che… si parla di regolamento, quello che non riesco a
capire è: poi questo regolamento chi lo fa rispettare? Chi andrà a verificare? Chi
darà…? Adesso si faceva il punto delle regole, animali e tutte queste cose qui. Chi
andrà a controllare? Chi farà presente al Comune di queste cose? Penso che queste
sono le tre cose che ho chiesto. Grazie.
Consigliere Daniele: Solo una precisazione: è bene che il Capogruppo del Gruppo
Misto parlasse del suo Gruppo, non anche del nostro, quello che riterremo di fare lo
decideremo noi, non certo il consigliere Piovani. Lui parlerà del suo Gruppo, prenderà
la sue decisioni e poi noi saremo in grado di valutare se approvare o meno il
regolamento. Abbiamo preso spunto anche di quello che lui ha osservato… ma non è
detto che noi siamo del suo parere. A noi premono, più che altro, le esigenze dei
cittadini peresi, non molte chiacchiere che poi non portano a nulla. Grazie.
Presidente: No, no, o si registra o niente. Prego, assessore Landro, dà qualche risposta
alle innumerevoli domande proposte da parte dei Consiglieri.
Consigliere Corapi: Io vorrei rispondere all’assessore Landro, vedo che questa sera
stanno ascoltando molto con attenzione, tutta la Giunta, delle parole dette di tutti i
Consiglieri di Minoranza. Non so se fanno finta a scrivere o riportano quello che i
Consiglieri dicono, però giustamente lei non può pretendere che… cioè prima dice: sì,
Guzzetti mi sta bene, è giusto quello che dice il consigliere Guzzetti, è giusto quello
che dice Piovani, è giusto quello che dice Vatalaro, è giusto quello che dice Daniele, è
giusto quello che dice Di Salza, però alla fine se non ci date la possibilità di portare
qualche variante, che voi dite che sono giuste, perché dobbiamo approvare questo
punto all’Ordine del Giorno stasera e non rimandarlo alla prossima discussione, visto
che non siamo presenti nemmeno nelle Commissioni e non voglio tornare al passato?
Cioè questo è un modo di lavorare, è un modo di democrazia, perché così facendo… è
inutile che ci dite sì e poi fate quello che volete.
Assessore Landro: No, noi non facciamo quello che vogliamo, noi presentiamo gli
atti in questo Consiglio Comunale e ne discutiamo, non facciamo quello che vogliamo.
Solo che ci sono anche altre forme per poter poi partecipare anche ad una stesura,
come voi dite, più corretta, ci sono gli emendamenti, c’è la possibilità di venire qui, in
Consiglio Comunale, anche preparati, non si può discutere, discutere, discutere,
discutere, insomma…
Presidente: Consigliera Fioroni. No, scusate, coloro che hanno già fatto gli interventi,
se non sono Capigruppo…
Presidente: Non lo so, non è stata spiegata, lei prenda le considerazioni in base al
voto… Prego, consigliera Fioroni.
Consigliera Fioroni: Io credo che per come ho vissuto la questione degli orti,
soprattutto le persone che hanno perso la possibilità di coltivare gli orti nelle aree dove
sono state eseguite delle opere pubbliche, viabilità Fiera 1, il parco, che venne
realizzato nell’area… in questa o in un’altra, ecco, per chi ha avuto modo di
relazionarsi, di frequentare queste persone si rende conto come la questione degli orti
sia una questione assolutamente urgente, ma assolutamente importante, per tutti i
motivi che sono stati ricordati qui stasera, per le persone… che cosa significa per una
persona avere la possibilità di passare del tempo in un’attività piacevole che lo
ricongiunge alle radici, alla sua cultura, alla sua terra, che gli crea socialità con gli
altri, scambi con gli altri con cui lavorano insieme. Con la possibilità di - è stato già
ricordato - coltivare del cibo, l’importanza del cibo, l’importanza di un cibo pulito,
adeguato è cosa… pensiamo all’Expo, che ha come tema il cibo, cioè se una tematica
come il cibo viene presa a tematica mondiale, di riflessione, quanto è importante poi
per le persone potersi coltivare del cibo da consumare, ma soprattutto integrare poi i
soldi della pensione e quindi la possibilità di arrivare alla fine del mese. Allora, il
benessere che la coltivazione degli orti produce nelle persone singole ed il presidio, il
benessere che quindi si riversa sulla collettività ed il presidio del territorio che si fa
con la presenza di orti, sono tutte cose già ricordate, già esaminate, le ricordo soltanto
per dire che io credo che questo regolamento vada approvato, perché approvarlo è per
il bene delle persone, non… per il bene delle persone che aspettano di avere
l’assegnazione degli orti, che aspettano di vivere questi momenti piacevoli della loro
vita, e quindi noi una risposta gliela dobbiamo. Faccio una richiesta: che nel bando si
tenga conto di coloro che hanno perso gli orti in questi mesi, proprio per le opere
pubbliche che sono state realizzate.
Presidente: Siccome… Giustamente, siccome c’è il Capogruppo gli fai fare la…
dici… okay, però adesso c’è la parola al consigliere Piovani, poi ci sono i Capigruppo
Di Salza, Guzzetti ed eventualmente Caporaso che hanno diritto a parlare, gli altri
hanno già espresso il loro intervento, chi di 25 minuti, chi di 18, chi di 10…
Presidente: Si vede che non vuole rispondere. Vota contrario, no? Scusa. Prego,
consigliere Piovani.
Consigliere Piovani: Molto brevemente, molto al di sotto dei limiti di tempo che
avrei. Assessore Landro, credo che tutto si possa dire sulla questione del regolamento
degli orti, tranne che questa Opposizione non sia preparata, quindi… L’osservazione
che prima ha fatto la ritengo del tutto fuori luogo. La consigliera Fioroni su certe cose
trova anche il mio appoggio, insisto nel dire che questo documento, se rappresenta lo
stato dell’arte, rappresenta lo stato di una pessima arte, e che se deve trovare
approvazione, che almeno - visto che questo è il frutto del massimo lavoro che è stato
fatto - ne venga sistemata la punteggiatura e la sintassi, perché se lo va a rivedere è
deficitaria sotto molti punti. Quindi se dobbiamo fare un atto, almeno curiamone la
punteggiatura.
Presidente: Prego.
Presidente: Va bene. Forse le risponde alla sua domanda. Prego, assessore Landro.
Assessore Landro: Noi abbiamo discusso, come dicevo prima, sia la domanda che i
criteri di graduatoria, tutto, abbiamo dato delle indicazioni. Noi terremo conto del
suggerimento che ha fatto il consigliere Daniele, che eventualmente una ulteriore
precisazione in merito… si può fare benissimo, e si farà nel bando, perché è il bando
poi che detterà anche alcuni criteri. Però è importante, perché… quello che
sottolineava prima la consigliera Fioroni è giusto, perché noi abbiamo simulato un po’
di tempi… se non procediamo ad approvare questo noi andremo effettivamente molto
in là, perché poi ci sono dei tempi da osservare per la pubblicazione del regolamento, i
15 giorni, la delibera, il bando, le domande, raccogliere le domande, valutarle, fare la
graduatoria, mettere in pubblicazione la graduatoria per eventuali ricorsi eccetera. Noi
terremo conto dei suggerimenti e li approfondiremo magari meglio, li puntualizzeremo
meglio attraverso il bando, ma questo regolamento va approvato per quello che ha
detto prima la consigliera Fioroni, e non aggiungo altro.
di Commissione non gli è stato consentito di porre in quella sede eventuali modifiche.
Sarebbe stato possibile fare anche eventuali emendamenti, visto che questa volta,
consigliere Daniele, abbiamo convocato anche il…
Consigliere Guzzetti: E’ ovvio che voto questa delibera, perché cioè sono anni che
questa cosa va messa in atto e deve circolare in città. Io sono stato uno sciocco, perché
quando in mezzo al 25 aprile, una palla ed un’altra, non ho pensato proprio
fisicamente di mettere giù gli emendamenti e la cosa è… è di oggi, e non facevo più in
tempo. Lo voto, sono sicuro che torna in Consiglio Comunale, gli do sei mesi, non di
più, torna in Consiglio Comunale perché durante la gestione la domanda ovvia che
salirà da parte dei conduttori degli orti ci obbligherà, o certi comportamenti ci
obbligherà a riportarlo in Consiglio. Di questo sono convinto.
Presidente: Scusate, Consiglieri, posso dare una lettura dei punti dove si prende
atto… no, perché così… tenendo conto che poi almeno votiamo tutto in un colpo solo
l’emendamento unico… Assessore Landro, lei stia attento, perché se poi io sbaglio…
All’articolo 3, la penultima riga, dice: è vietato l’uso di qualsiasi concime chimico…
Legge il Segretario.
Segretario: Il 6 era già sistemato, era un errore materiale, l’avevamo già sistemato.
L’articolo 7 viene modificato così: la mancata coltivazione del lotto di terreno,
l’inosservanza delle norme per la conduzione o la perdita dei requisiti per
l’assegnazione daranno luogo alla revoca dell’assegnazione da parte del responsabile
del servizio del Comune. Okay? Va bene?
Segretario: Del terriccio dei rifiuti organici all’interno dell’area comune. Okay.
Consigliere Di Salza: Ripeto, poche cose. Credo che come ho detto già prima, è una
cosa abbastanza delicata, come anche sottolineava la Fioroni, che ci sono persone, che
conosco anch’io, a Pero… tutti sappiamo che sono stati fatti orti abusivi dappertutto,
però è una grande passione, dove il tempo loro lo passano in quel pezzo di terra. Io di
questo ne sono al corrente, e questa sera sono anche molto contento che portiamo a
casa questa delibera in Consiglio Comunale. Un’altra cosa che chiedo è che… l’ho
chiesto già prima, che ci sia veramente un controllo perché non venga poi
abbandonato, come noi sappiamo, che poi qualcuno faccia quello che vuole, recupera
rottami e roba del genere, veramente di far sorvegliare, e questo credo che vale per
noi, vale per loro… E poi mi hanno convinto molto le parole che pronunciava il
Sindaco, che anche noi possiamo essere coinvolti anche… penso che tutti conosciamo
delle persone anziane che possono avere la possibilità di avere… di accedere a questo
pezzettino di terreno per passare il tempo. E con questo… noi voteremo a favore.
Consigliere Piovani: Signor Sindaco, signori della Giunta, noi per il Gruppo Dalla
Parte dei Cittadini voteremo a favore di questa delibera, e lo voteremo come atto di
fiducia nei confronti dell’Amministrazione, più che come convinzione per il testo che
è stato sottoposto, perché come correttamente hanno evidenziato molti Consiglieri, il
testo è sicuramente migliorabile ed era sicuramente migliorabile con la modifica di
poche frasi e poche osservazioni, che potevano ben essere accolte, così come
sostanzialmente è stata accolta la cassazione degli “eccetera”. Sulla solita questione
delle Commissioni, prendiamo atto, mi sembra persino però offensivo nei confronti
dei componenti delle Commissioni dire che il brainstorming del Consiglio Comunale è
in grado di fornire un risultato migliore delle Commissioni stesse, quindi in realtà
dovrebbe arrivare in Consiglio Comunale un atto già di per sé perfetto,
indipendentemente o meno dalla partecipazione delle Minoranze alle Commissioni
stesse, quindi… Forse non è opportuno addentrarsi su questo terreno. Comunque noi
voteremo a favore.
Presidente: Bene.