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PRIMO PIANO
Il cibo
va a teatro
di MILA DE FRANCO
IL CIBO CULTURA,
STORIA, RACCONTO, TANTO
I l cibo storia. Il cibo un racconto
fatto di tempo, occhi, mani e gesti. Il ci-
tazione sana e naturale fuori da quei
luoghi comuni convenzionali con cui
DA POTER CALCARE IL bo natura, terra, fuoco e animali. sono intessute le trame degli spot pub-
PALCOSCENICO, UN LUOGO Il cibo conoscenza, apprendimento e blicitari che ci bombardano in ogni
DI RAPPRESENTAZIONE memoria. Tra sperimentazioni e im- dove. Si cos prodotto uno spettacolo
FACILE E IMMEDIATA, pegno, lalimentazione dei giovani si memorabile, minimale e travolgente
fa protagonista di una piece teatrale come Gnam gnam, il latte dellumana
ALLA PORTATA DI TUTTI fuori dal comune, uno spettacolo af- tenerezza. Pensato e ripensato da gen-
PERCH IL TEATRO fascinante e coinvolgente, proposto ad te di teatro, del teatro di C luogo dar-
PAROLA AGITA CHE un pubblico speciale, quello dei bambi- te di Rimale, in provincia di Parma, che
SUSSURRA DIRETTAMENTE ni tra i 6 e gli 11 anni ma anche a quel anche azienda agricola e fattoria di-
AL CUORE. CE NE D pubblico adulto che ha voglia di trova- dattica.
CONFERMA GNAM GNAM, re nuove e interessanti argomentazioni Questo spettacolo teatrale vuole es-
LA PIECE TEATRALE, sulla storia del cibo per parlarne ai pro- sere una modalit ludica e coinvol-
CON I CIBI COME pri figli o ai propri allievi. Unidea nata gente per educare alla scelta del
PROTAGONISTI dallesigenza di educare a unalimen- cibo. Gnam Gnam parla alla pancia e
Dina si serve di un misterioso servitore, E qui il nocciolo della contraddizione, distanza corra tra il cibo della terra e
che non si vede, ma che con i gesti del- tra quello che la terra offre e quello che quello dellindustria, che si mangia,
le sue mani supporta e amplifica il lindustria della trasformazione crea. ma di cui non se ne conosce il conte-
dialogo del contadino con il pubbli- La terra soddisfa lesigenza di integra- nuto, al di l di quanto viene propinato
co dei bambini. Per loccasione, Chia- zione con la natura, lindustria la voglia negli slogan. Lo smarrimento iniziale
ra Scavia, mamma di Giacomo e Sofia di identit globale, fatta anche di cibo si trasforma via via in complicit per
si trasformata in attrice, e inizia a dia- omologato. La prima ha un suo percor- aver compreso e trasmesso limportan-
logare con il pubblico: se dico pizza, tu so di chiari passaggi, la seconda di tra- za di dare un nome alle cose che man-
cosa mi dici? La risposta recitata as- sformazioni pi oscure. La scena cam- giamo, e di riconoscere quello che ci
sieme: farina, acqua, pomodoro e for- bia e lagricoltore, uscito dalla stalla, va nutre. Lo spettacolo, semplice ed
maggio. Poi racconta la bellezza del incontro ai bambini per spingersi in- essenziale, diventa anche un alleato per
grano, la bont del latte, la ricchezza sieme a loro nel mondo sconosciuto gli adulti che si trovano smarriti nel
della frutta e della verdura. A un certo dove si producono immagini alimenta- gestire, di fronte ai bambini, le alettan-
punto quando alla contadina brillano ri e identit dei prodotti. Lo spettacolo- ti offerte di prodotti alimentari e gad-
gli occhi e la voce si fa pi melodiosa, i fiaba un invito a non lasciare soli i gets che il mercato propone per il setto-
ruoli si scambiano e a porre le doman- bambini nella scelta del cibo evitando re dellinfanzia.