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Il recupero dei Navigli Milanesi, memoria storica della citt

Di Antonio Iosa, Presidente della Fondazione Perini

Tracce storiche sul borgo di Ripa di Porta Ticinese Darsena

Sia in epoca romana che medioevale Milano, citt dacqua, si dotata di canali per una necessit
primaria di difesa militare e Conca del Naviglio e l strada storica, che partendo da Porta
Ticinese, collegava alla Darsena,
Il progetto del sistema dei Navigli inizi il suo percorso nel 1200 e, tra il 1400 e il 1500, il genio
di Leonardo da Vinci, ospite degli Sforza, contribu a risolvere il problema dei dislivelli con la
realizzazione delle conche a cominciare da quella dellIncoronata (oggi quartiere Garibaldi).
Porta Ticinese prende il nome dalla destinazione cui porta la strada, che conduceva al
Ticinum, nome originario della citt di Pavia, che anticamente si chiamava Ticinum Papia.
La porta nacque dalla prosecuzione della strada, che usciva da Porta Ticinese, zona Carrobbio di
epoca Romana ed entrava nel Corso di Porta Ticinese (angolo vie De Amici/Molino delle Armi),
subito dopo avere ammirato le Colonne della Basilica di San Lorenzo, il pi importante edificio
superstite della citt.
S. Lorenzo la Basilica paleocristiana, a pianta centrale, pi vasta e complessa dellOccidente.
Le 16 colonne dun tempio romano costituivano il pronao quadriportico, ora completamente
perduto.
La denominazione con laggettivo Porta cica deriva dal fatto che, nelle lingue locali dellAlta
Italia, le doppie si pronunciavano singole.
Letimologia controversa per alcuni laggettivo deriva da piccola, perch la Porta aveva solo
una volta; per altri da ciucco, che in italiano significa ubriaco, essendo la localit frequentata
da bevitori per la presenza di molte osterie; per gli altri, infine, dal termine spagnolo chica,
ossia ragazza prostituta, che batteva nella zona e ve ne erano tante.
Nel 1162 questa Porta, che risaliva alla Milano romana, ed era difesa dalla Cerchia dei Navigli,
fu distrutta da Federico I, il Barbarossa, che ne deleg ai Pavesi la demolizione.
Fu Azzone Visconti a ricostruirla integralmente e i resti della sua torre le vediamo tuttora e
possiamo individuarla in prossimit delle colonne di S. Lorenzo, angolo vie De Amicis Molino
delle Armi, ove si nota il rudere fortilizio di Azione, una delle 100 torri , poste a difesa della citt.
Il primo vessillo era completamente bianco, poi divenne argentato.
Nel secolo XIV fu apposto nel centro lo scagnel (sgabello) rosso, di colore naturale del legno.
Con la costruzione dei Bastioni, 1549 - 1560, Porta Ticinese fu ricostruita con lomonimo corso,
che collega allattuale Piazza XXIV Maggio, denominata Porta Genova.
Lattuale Porta una fedele ricostruzione dellOttocento e ha assunto un ruolo importante sia
per il suo ruolo storico, sia perch nodo vitale di traffico e di comunicazione, trovandosi al centro
della piazza, che unisce corso Ticinese a corso San Gottardo, in corrispondenza degli attuali
viali ex bastioni: Gian Galeazzo, Col di Lana, DAnnunzio, Gorizia e la Darsena ove
confluiscono i due Navigli Grande e Pavese.
Nel 1801 Porta Ticinese fu teatro dellingresso di Napoleone Bonaparte in Milano, dopo la
vittoria di Marengo sugli austriaci.
Per oltre un decennio (et napoleonica) fu ribattezzata Porta Marengo.
La Porta sul piano architettonico si presenta a fornice con un arco in marmo pregiato e possiede
un atrio monumentale dedicato a Napoleone I.
Ai due lati sono stati eretti due caselli porticali, le cui murature si presentano rivestite di
bugnato.
La porta, per, conosciuta come Porta Genova a seguito della costruzione della stazione
ferroviaria.
Ben tre sono le direttrici di traffico che segnano il tracciato moderno della rete viabilistica e
urbana.
La prima parte da piazza Arcole, che conduce da una parte alle vie del Naviglio Pavese e
dallaltra parte, alle vie pi a sud, che si collegano al quartiere Barona.
La seconda parte, sempre con riferimento piazza Arcole, conduce alla vie Segantini e al Naviglio
Pavese e verso sud il traffico si collega a piazza Belfanti La Spezia piazza Maggi sino alla via
del Mare, in direzione Genova.
La terza parte ha come epicentro piazza S. Eustorgio, che procede lungo il territorio della Zona
5, imboccando Corso San Gottardo e le vie Meda Montegani piazza Abbiategrasso dei
Missaglia, che conducono verso le localit Tre Rocchetti e Gratosoglio, al confine con Rozzano.
Non questa la sede per fare la narrazione della nascita dei Navigli milanesi.
Mi limito soltanto a un breve cenno sulla pi consistente traccia, che ha dato unidentit al
rione, rappresentato dalla storia della Chiesa di S. Maria delle Grazie al Naviglio, che sorge al n.
34 e a solo 300 metri dalla Darsena.
Nel 1556, sulla sponda destra del Naviglio Grande, il devoto popolo de la Riva costru una
cappella votiva, che accoglieva limmagine della Madonna.
La cappella fu poi demolita, a causa del moltiplicarsi della popolazione agricola e al suo posto fu
costruita una chiesa pi grande in stile barocco.
Nel 1719 un furioso incendio la devast e Quei de la Riva, la restaurarono e la resero pi bella
e la chiamarono la Gsa de la Riva al Ticinese!
Nel 1849, considerato il notevole aumento di contadini, commercianti e artigiani, che abitavano
il borgo, la chiesa fu elevata a rango di parrocchia.
Nel 1861, con lavvento dellunit dItalia, sintensific il processo di sviluppo demografico ed
economico di Milano e il borgo divenne sempre pi popoloso.
La rivoluzione industriale di fine ottocento e inizio novecento stravolse anche il territorio di
questa porzione di citt, che sub notevoli processi dinsediamenti manifatturieri e dapertura di
botteghe artigianali, che moltiplicavano i vari mestieri meneghini lungo le sponde dei Navigli .
E il periodo in cui il Vicolo dei Lavandai, attraverso un canaletto che attingeva lacqua dal
Naviglio, era pieno di anziane donne che, a pagamento, strofinavano sulle pietre i panni per la
lavatura ai signori della borghesia milanese.
Milano divenne la capitale e morale dItalia per il ritmo frenetico delle sue attivit industriali,
tecnologiche, commerciali e produttive, favorite dalla realizzazione dellEsposizione Universale
del 1906 sul tema della mobilit e dei trasporti.
Il rione Ticinese rappresentava lanima della storia e delle tradizioni popolari e un polo
interessante di sviluppo.
Lincremento della popolazione per la presenza di opifici e laboratori, gravitanti attorno alla
Stazione di Porta Genova, rese necessario la costruzione di un nuova e pi grande chiesa.
Nel 1901 iniziarono i lavori per costruire il luogo di culto a tre grandi navate in stile liberty e con
un alto campanile.
La sua costruzione, in stile neogotico, termin nel 1909, ma lintera facciata rimase incompiuta e
lo ancora oggi.
Nel 1988-1996 sono state realizzate vetrate policrome con 4 trifore e 12 bifore, che rappresentano
gli episodi pi importanti della vita di Ges.
Nel settembre 2003 sono finiti i lavori di ristrutturazione del campanile, della cupola, del tetto e
delle volte terminali. La chiesa dotata di 2 organi a canna!
Nellaprile del 2009 sono terminati i lavori absidali e del campanile alto m. 59.
Il borgo del Naviglio Grande si pu geograficamente racchiudere cos: a nord viale Gorizia; a
sud viale Cassala; a est il Naviglio Pavese e ad ovest la stazione di Porta Genova via Valenza e
il percorso del Naviglio Grande sino al numero 129, ove si incrociano le vie Lombardini,
Villoresi, Carlo DAdda, Crollalanza, Pastorelli, Carlo Torre, Sala tutte racchiuse entro il
perimetro del confine sud, che dal ponte di viale Cassala e parte di viale Liguria, conduce a viale
Gorizia nella parte nord.

Ingresso di Napoleone e Giuseppina da Porta Ticinese 8 maggio 1805.

Veduta di Porta Ticinese. Sullo sfondo svetta il


campanile di San Gottardo e il Portale di piazzale XXIV Maggio.
Naviglio Pavese - Naviglio Grande Aerofotogrammetria (Google).
Il Naviglio: sponda sinistra via Ascanio Sforza (Municipio 5) e sponda destra Alzaia Naviglio Pavese (Municipio 6).

La rinascita della Darsena e dei Navigli


La nuova Darsena, scampata alla distruzione ed rinata dopo trenta anni di abbandono ed ora
un simbolo del bel quartiere e del bel vivere!
Sapeva una volta di umidit e decadenza, oggi movida, aggregazione, divertimento, luogo di
cultura e di gastronomia, che ci fanno dimenticare lumidit e i disturbi della quiete notturna.
Dove una volta arrivavano e partivano e arrivavano i barconi carichi di sabbia e di ogni genere
di mercanzia della vecchia Milano, ora rivive lantico porto di Milano: dalle sponde di viale
Gorizia alle sponde opposte di Piazza Cantore - viale DAnnunzio.
Il quartiere semicentrale si sviluppato sul lato sinistro attorno alla Stazione di Porta Genova
sino al ponte di via Valenza e comprende anche il territorio e le residenze dal n. 1 al n. 93 di Ripa
di Porta Ticinese e dellAlzaia Naviglio Grande sino al n. 76 , con le vie collaterali gi citate.
A sud di viale Cassala - Liguria sono, infatti, localizzati altri borghi periferici della Zona 6, siti
lungo la via Lodovico il Moro con i ponti della Canottieri Olona, di San Cristoforo, di P. Ponti, e
del ponte levatoio in ferro (ex fabbrica Richard Ginori), che uniscono le due sponde del Naviglio.
La Darsena stata oggetto di un primo devastante progetto, che risale al 2003, quando il Sindaco
Gabriele Albertini, decise di trasformare la Darsena in un parcheggio privato sotterraneo per 700
posti macchina, cancellando un pezzo di storia della citt, suscitando accese polemiche e la
protesta della stragrande maggioranza degli abitanti.
Tale scempio oltraggiava, infatti, la storia e il territorio della citt.
Nel 2009 la Giunta Letizia Moratti revoca la concessione per costruire il garage, a causa dello
insorgere dello sdegno generale di cittadini, storici, architetti tecnici, residenti dei Navigli per lo
scempio urbanistico di un cuore storico di Milano.
Nel 2013, con la Giunta del Sindaco Giuliano Pisapia, partito il progetto di riqualificazione
della Darsena fra la sfiducia di molti milanesi.
Dopo 18 mesi di lavori e un investimento di 20 milioni di euro, la Darsena stata ripulita,
ampliata e restituita alla citt, come un regalo della societ AREXPO Spa, affidando la
direzione dei lavori al Comune di Milano.

La chiesa di Santa Maria delle Grazie al Naviglio Grande.

Linaugurazione del 26 aprile 2015 Darsena Liberata stata una grande e sorprendente festa
di popolo, durata tutto il giorno; una finestra riaperta per fare entrare aria, gioia e voglia di stare
insieme; una scommessa vinta di partecipazione, testimoniata da un incredibile bagno di folla,
che ha assistito a molteplici eventi culturali e ricreativi, con spettacoli, performance, concerti
canori, danze, mostre darte, maxischermo.
Colorate sciarpe di lana hanno adornato i parapetti della Darsena di viale Gorizia e i muretti
delle sponde e dei ponti naviglieschi del 500 e del 700 sul Ticinello, fra leuforia di gite in
Darsena e gradevoli soste per prendere laperitivo nelle birrerie e nei bar affollati o per
pranzare e cenare nei ristoranti tipici, che si specchiano nelle acque dei Navigli.
Milano ha superato un periodo dincertezze, incredulit, scontentezza e critiche, che esprimevano
rammarico e insoddisfazione per i milioni spesi in un progetto scarsamente condiviso.
Linaugurazione della nuova Darsena ha ritrovato un inaspettato consenso e un grande
entusiasmo dei milanesi critici, che hanno cambiato opinione, accettando e facendo propria una
civile tradizione nel sentirsi coinvolti nella vita, nellevoluzione e nei destini della citt.
Laccorrere di una fiumana di gente ha dimostrato, che gli abitanti credono nella resurrezione
della Darsena e si fermano a parlottare, commentare, criticare dare indicazioni sul ruolo del suo
antico porto, restituito alla citt, con i barcaioli del Ticinese e le sue radici fluviali.
Il nuovo mercato coperto verde, lo spazio sponsor Vodafone, la grande isola pedonale di 75 mila
mq., i ponti risistemati dei due Navigli, la caffetteria aperta dopo un bando sono stati gremiti di
visitatori, come pure le strade sono tuttora affollatissime sia di giorno che di notte.
La nuova Darsena, sino a due anni, fa presentava un bacino prosciugato, ridotto a uno squallido
mega parcheggio, ad una discarica disastrata e ad una palude maleodorante, ad un giardino
botanico di piante spontanee rare e ricercate, germogliate e cresciute sulle sponde abbandonate.
Dopo il fallimento dinterventi sbagliati, che hanno inflitto una ferita alla citt, nel 2013 la
Giunta Comunale ha scelto un progetto di riqualificazione pi completo e definitivo diviso in tre
macro interventi.
Il primo intervento riguarda larea di 75 mila mq. di specchio dacqua per il recupero e rendere
navigabile la Darsena, formando unisola ambientale racchiusa da viale DAnnunzio da un lato
da Piazza XXIV Maggio a piazza Cantore e dallaltro lato a viale Gorizia.
La seconda realizzazione riguarda la costruzione del mercato, con una struttura di acciaio di
colore verde, che si scompone in 30 grandi stalli e 11 pi piccoli, oltre al deposito delle merci.
La terza realizzazione riguarda la sistemazione di Piazza XXIV Maggio con masselli e cubetti di
granito, la pedonalizzazione, la nuova illuminazione e lo spostamento della viabilit ai margini
della piazza con lintroduzione di una rotonda.
Limponente arco del Gagnola stato liberato dallassedio del traffico e la piazza pedonalizzata,
come pure lenorme e secolare quercia, un vero monumento vegetale, domina tuttora lo spazio.
Lartista Maurizio Cattelan appese a questa quercia la sua opera, che simulava limpiccagione
di tre ragazzi. Di nottetempo qualcuno seg le corde e tutto and nel dimenticatoio.

Piazza XXIV Maggio - ieri e oggi.

Il ripristino della Darsena consente il ritorno del bacino alla navigabilit, grazie allo scoprimento
del canale Ticinello, interrato negli anni 30.
E questo il lascito pi importante che lAREXPO Spa ha fatto, unitamente ai lavori di
completamento della pavimentazione del Naviglio Grande, della sistemazione dei ponti pedonali,
della realizzazione di un nuovo ponte allaltezza di via Lombardini, del rifacimento della rete
fognaria e della chiusura al traffico delle vie Corsico e Casale destinate ad isole pedonali.
Sono state valorizzate anche le rive della Darsena sia lungo viale DAnnunzio, sia lungo viale
Gorizia.
Gli adiacenti Corso San Gottardo e Manusardi e la via Vigevano e tutte le altre strade sono state
valorizzate e anche larea Parco Baden Powel, al quale si pu accedere dal n. 83 di Ripa di Porta
Ticinese, si ripopolata di turisti, nonostante che il parco sia impedito al divieto di accesso alle
macchine e sia diventato un autoparcheggio da parte di abusivi, che vi entrano con moto e auto,
sostando persino sulle aiuole per lassenza di adeguati controlli.
La Darsena fu, fortuitamente, inserita nel dossier col quale Milano si aggiudic lExpo e come
punto di partenza delle Vie dAcqua per lEsposizione Universale.
Le vie dacqua, per, sono naufragate fra ritardi, contestazioni dei comitati di quartiere, cattiva
amministrazione e indagini giudiziarie, destino cui sfuggita la Darsena che, sul piano
scenografico, tornata ad essere un pezzo di storia e di museo a cielo aperto, ove passeggiano
i milanesi e i turisti stranieri, che possono ammirare intorno le chiatte, le piattaforme attraccate
alle banchine, sulle quali si effettuano concerti sponsorizzati.
Sono stati, inoltre, completati i lavori dammodernamento della Piazza XXIV Maggio, riaperta
alla fine di Marzo 2015, dopo lunghi mesi di notevoli disagi sopportati dai residenti, dai
commercianti e dagli automobilisti imbottigliati dal traffico.

La cartografia dei Navigli e di Porta Genova/Solari.

Il futuro dei Navigli

I Navigli di Milano hanno cessato dal 1926 la loro utilit economica di canali, che trasportavano
merci sino a Porta Genova (attuale viale Gorizia), mentre al posto dellattuale viale DAnnunzio
si snodavano i Bastioni di Porta Genova.
Il recupero culturale dei Navigli anche in funzione di future opportunit di espansione turistica,
si ingigantito in occasione dellExpo 2015, con la sistemazione di Piazza XXIV Maggio e la
riscoperta dellimportanza delle vie dacqua, che si dipartono dalla nuova Darsena, confluenza
dei due Navigli, ove insiste una grande concentrazione di esercizi commerciali e la movida si
esplica in una vasta zona pedonale, chiusa al traffico cittadino.
Lattualit della rivalutazione storica turistica dei Navigli, ha riaperto il dibattito sullo
scoprimento in superficie del tracciato della Cerchia dei Navigli nel Centro della citt, dopo che
una forsennata politica di copertura dei corsi dacqua, dal 1930, ha modificato lassetto
urbanistico e la storia di Milano, che risulta ora rinnovata, riordinata, ripulita, europea.
La Darsena con i suoi Navigli e i grattacieli sono i nuovi simboli per trovarsi, stare insieme,
sorridere e ridere insieme, creare un desiderio del futuro, che porta alla rinascita e alla speranza.
Oggi non si pone pi la rinuncia allo scorrimento dei canali storici con le acque a cielo aperto,
anzi ripresa la battaglia per la riapertura dei Navigli e riattivare la Conca dellIncoronata e la
Conca di Viarenna, entro il 2019.
Il progetto di navigabilit dellintero sistema dei Navigli ci ricorda che, grazie a tali corsi
dacqua, la citt cresciuta prima in forma stellare lungo i suoi cinque principali fiumi; poi in
forma quadrata; infine, a forma circolare monocentrica.
Il dato tecnico conferma che possibile riaprire i Navigli e renderli navigabili anche nei due
tratti sotterranei (il nuovo parco Garibaldi - Repubblica e in Conca del Naviglio).
Il trasporto su gomma ci ha fatto dimenticare che, cento anni fa, il sistema dei Navigli, ancora
navigabile, rappresentava una straordinaria opera ingegneristica.
La stoltezza e la mancanza di lungimiranza dei vecchi amministratori, a causa di motivi igienici e
per ragioni di potenziamento del traffico urbano, ridussero i Navigli a semplice canali
dirrigazione, dimenticando che Milano nata e si sviluppata su di un mare di acqua dolce con
i suoi canali, le sue alzaie, i suoi bacini, i suoi ponti. La modernit della crescita tumultuosa della
citt ha cancellato progressivamente, nel tempo, un pezzo significativo della sua storia.
Oggi il progetto di rendere navigabile il Naviglio Pavese mira a ripristinare ponti e conche,
ottenendo uno straordinario effetto paesaggistico per trasportare i turisti dalla Darsena, in
battello e collegarsi alla Certosa di Pavia e al porto della citt di Pavia, ove in fase di ripristino
la conca dellIsola dei Serafini, prima d immettersi nel Po; raggiungere il porto romano di
Piacenza e quello pi moderno di Cremona.
Per offrire presto gite turistiche in barca sul Naviglio Pavese e Naviglio Grande , bisogna
attivarsi per portare a termine il progetto complessivo di rilancio del modello turistico fluviale,
partendo dalla Darsena.
Tale progetto parzialmente fattibile subito, perch la Regione Lombardia ha stanziato i primi 32
milioni di euro. Sar forse possibile, nel lontano futuro, completare il recupero dellidrovia?
Sar possibile collegare da un lato la Svizzera con la navigazione da Locarno - Milano
attraverso il lago Maggiore e il Naviglio Grande; dallaltro lato la costruzione del canale
navigabile Milano Cremona per raggiungere la laguna veneta, gi progettato in epoca
mussoliniana e lavori iniziati, interrotti alla vigilia della Grande Guerra?

La vasta area tra i quartieri Corvetto, Rogoredo e Vigentino si chiamava Porto di Mare, da
dove avrebbe dovuto scorrere il nuovo canale navigabile, cio la grande via dacqua, che giunta a
Cremona potesse collegarsi a Venezia. Lutopia estetica della riapertura dei Navigli continua
oggi a farci sognare o una semplice visione vanesia?
Nel rispetto del referendum popolare, votato da 490 mila milanesi nel 2011, il Comune di Milano,
nel 2013, affid al Politecnico di Milano lo studio di fattibilit per valutare lipotesi dellapertura
del Sistema dei Navigli. Tale studio di fattibilit per riattivare canali e riaprire alla navigabilit
dei Navigli, stato presentato ufficialmente il 10 giugno 2015.
Il progetto contiene le soluzioni tecniche e le proposte avanzate dal Politecnico al Comune di
Milano, con un preventivo di costi complessivi di 406 milioni di euro.
Lintervento di fattibilit prefigura una rivoluzione sia sotto il profilo architettonico, viabilistico,
di trasporto, che geologico, idrogeologico ed idraulico, studiando anche il modello della barca
per la navigazione turistica.
Nel contempo il progetto migliora , sul piano dei benefici economici collettivi, la qualit urbana,
le attivit commerciali, lattrattiva turistica, lincremento dei redditi per effetto dellinvestimento.
Il Comune di Milano pensa di finanziare il progetto di riapertura dei Navigli con il Fondo
dinvestimenti sociali, di contributi europei destinati a tale scopo ed anche dei contributi privati.
La proposta del Politecnico parla di scoperchiare i canali chiusi dal 1926, per avere una
navigazione su un tratto di 12 chilometri nella citt dei quali, 7,6 da riaprire ex novo, con la
creazione di nuove conche, che si aggiungono a quelle antiche per superare il dislivello di 2 metri
e 40 del percorso delle acque per raggiungere la Darsena di Porta Ticinese, prioritariamente,
riattivando la conca di Viarenna, separando il Seveso dal canale Martesana e riportare le acque
pulite nella Cerchia, riaprendo il breve tratto da Cassina de Pomm a via Carissimi.
Si ricorda che, nel 1929, lultimo barcone, che risal lungo le acque della Martesana, riforn di
carta il Corriere della Sera, in via San Marco.
La riapertura della fossa creerebbe problemi anche al tracciato della M4, nel tratto piazza Vetra
via Senato, prevedendo di intercludere la circonvallazione interna, allargano lisola pedonale.
Si riapre, in sostanza, il Naviglio della Martesana da Cassina de Pomm in via Melchiorre Gioia
per raggiungere la Darsena, riattivando la vecchia Cerchia dei Navigli, sino al Pavese e al
Grande e immaginando i nuovi ponti per il percorso dellacqua nel centro di Milano, lungo via
Moscova - piazza Cavour - corso Monforte - corso Italia.
Oggi esistono tutti gli elementi per permettere alla politica di avviare fra il 2017 e il 2022 il
finanziamento dellopera, che deve avere un percorso realistico, scandendo i tempi di
realizzazione e tenendo conto dei problemi viabilistici, che incidono sulleconomia cittadina.
I cittadini milanesi sono in stragrande maggioranza favorevoli alla valorizzazione turistica della
citt, che ristabilisca un rapporto con le vie dacqua, anche se sar unimpresa quasi impossibile
riaprire la Fossa interna, che fu interrata e cementata negli anni 20.
La riapertura dei Navigli, ha come obiettivo primario di riportare lacqua non solo in una citt di
affari, ma dincentivazione turistica per svelare le sue bellezze architettoniche e artistiche.
La navigazione lungo i canali della vecchia Cerchia dei Navigli restituisce il fascino irresistibile
ad una citt di arte e cultura, di economia e di turismo.
La Milano padana, con i suoi canali e senza mare, pu confrontarsi e avere la sua specificit
turistica come Venezia o Amsterdam?
La nostalgia dei milanesi per i Navigli induce forse nellerrore di ritornare al passato con troppa
faciloneria romantica, senza calcolare quante altre centinaia di milioni di euro ci costeranno le
revisioni in corso dopera, con inevitabili sforamento del tetto di spesa e lo spreco di risorse.
Non ancora ci siamo resi conto quanto ingestibile diventer a Milano il traffico urbano e lo
strapotere degli automobilisti insorger per le inevitabili limitazioni.
Lo stilista Giorgio Armani, nella sua intervista concessa sulla Cronaca del Corriere Sera in data
26 giugno 2015, ha reso omaggio alla citt rinnovata e parlando, a sorpresa, della riapertura dei
Navigli ha espresso qualche dubbio: e poi cosa facciamo scherza giriamo in centro con le
barchette? Lipotesi di avere un fiume che scorra in centro romantica e sarebbe sicuramente
bello vederlo, ma in una citt piccola riflette potrebbe creare dei problemi di viabilit e penso
che sia pi giusto mettere i cittadini in condizioni di vivere con meno stress possibile. Per sulla
Darsena curioso: Mi dicono che sia diventata bellissima: ci devo andare.
Quante altre lamentele si alzeranno contro la riapertura dei Navigli, se diventeranno discariche a
cielo aperto?
Quante malattie, sul piano igienico, si diffonderanno se le acque diventeranno luoghi di
proliferazione di pi zanzare e pi puzza sotto casa, non solo dei residenti?
Siamo capaci di garantire a Milano laria pulita e non ammorbata da miasmi? E non bastano
ora le polveri sottili, che respiriamo giornalmente e diventano sempre pi nocivi per la nostra
salute?
In merito alla riattivazione della storica Cerchia dei Navigli, vale forse la pena ricordare la
massima del Manzoni Adelante Pedro cum judicio!
Cartina tratta dal Corriere della Sera - Milano cronaca - del 12/05/2015.
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La nuova Darsena.
Il Naviglio Grande.

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