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Rivista svizzera di architettura, ingegneria e urbanistica

Schweizerische Zeitschrift fr Architektur, Ingenieurwesen und Stadtplanung

T E S T I T E X T E | Marcello Abbiati | Matthias Alder, Silvana Clavuot


e Alessandro Nunzi | Alberto Caruso | Nott Caviezel | Diego Giovanoli
1 2017 P R O G E T T I P R O J E K T E | Armando Ruinelli
Armando Ruinelli e
larchitettura della Val Bregaglia SIA-Service festeggia 10 anni
Armando Ruinelli
und die Architektur im Bergell
1 2017
n. 1 febbraio 2017

Con TEC21, TRACS, Archi


e la piattaforma comune
www.espazium.ch
creiamo uno spazio di 2 ACC ADEMIA DI ARCHITE T TUR A A AM
riflessione sulla cultura a cura di Mercedes Daguerre
5 SCUOL A UNIVERSITARIA PROFES SIONALE SUPSI
della costruzione. a cura di Manuel Lscher
8 INTERNI E DESIGN a cura di Gabriele Neri
9 DIARIO DELLARCHITE T TO a cura di Paolo Fumagalli

Armando Ruinelli e
larchitettura della Val Bregaglia
Armando Ruinelli und die Architektur im Bergell
a cura di Debora Bonanomi e Laura Ceriolo

11 EDITORIALE ARCHITE T TUR A IN VAL BREG AGLIA


Dai progettisti per i progettisti!
Alberto Caruso
Spazio interdisciplinare,
interculturale, specialistico,
13 YOU MUST ABSOLUTELY BUILD A HOUSE
indipendente e critico. IN THE BREGAGLIA
Marcello Abbiati
17 LARCHITE T TUR A STORICA IN BREGAGLIA
Diego Giovanoli
22 L A FUNIVIA DELLALBIGNA
Matthias Alder, Silvana Clavuot e Alessandro Nunzi
30 ARMANDO RUINELLI, ARCHITE T TO DELL A VALLE
Alberto Caruso
34 COSTANZ A E COERENZ A
Nott Caviezel
Nel prossimo numero:
Progettare in sezione 36 CASA UNIFAMILIARE, CASTASEGNA
Armando Ruinelli
Dello stesso editore: 40 CIMITERO SAN LORENZO, SOGLIO
Armando Ruinelli
42 ATELIER DI MIRIAM CAHN, STAMPA
Armando Ruinelli
46 RISTRUT TUR A ZIONE CASA 63, SOGLIO
Armando Ruinelli
50 TR ASFORMA ZIONE E RICOSTRUZIONE DI DUE RUSTICI, ISOL A
Armando Ruinelli
54 RISTRUT TUR A ZIONE DI UNABITA ZIONE, SIL S MARIA
Armando Ruinelli
Tracs n.03 Tec21 n.5-6 56 APPAR ATI
Nant de Drance #2 WerkBundStadt II Laura Ceriolo
espazium.ch/traces Schweizer Beitrge
espazium.ch/tec21
58 COMUNIC ATI SIA a cura di Frank Peter Jger
62 COMUNIC ATI OTIA a cura di Daniele Graber
63 LIBRI a cura di Mercedes Daguerre
64 CONCORSI TI a cura di Teresa Volponi

National Holocaust Memorial and Learning Centre In copertina:


Resi noti i nomi dei finalisti selezionati per il concorso. Armando Ruinelli, Atelier di Miriam Cahn, Stampa. Foto Ralph Feiner
espazium.ch/archi
2

Design
ACC ADEMIA DI ARCHITE T T UR A A AM

in Italia:
1945-2016
Gabriele Neri
Docente del corso Design in Italia:
1945-2016

Limportanza dello studio della storia


del design allAccademia di architettura
di Mendrisio data innanzitutto da due
vicinanze. La prima disciplinare: il de-
sign, per come siamo abituati a intende-
re questa parola nella lingua italiana
in realt il concetto molto ampio e
complesso ha da sempre specifiche
connessioni con larchitettura e gli ar-
chitetti. Se ci appare evidente soprat-
tutto nel campo del furniture design, 1
cio dellarredo, il discorso si estende in
realt a molte altre categorie di prodotti
o ambiti di ricerca. tuali in cui spesso non possibile fare di- tro tra scale diverse, verso unorganicit
Non un caso che siano stati proprio stinzioni nette: penso allarchitettura del progetto che non divide per compar-
gli architetti, storicamente, a dare gran- degli interni, alla scenografia, allallesti- timenti stagni il lavoro dellarchitetto.
di impulsi a settori come il design grafi- mento di mostre ecc. Nella cultura pro- Gli aspiranti architetti dovrebbero
co, il design del prodotto, dellillumina- gettuale italiana queste contaminazioni quindi imparare a guardare anche un
zione ecc. Si pensi al lavoro di Peter sono particolarmente forti. Il design rap- po al di fuori dei loro pi ridotti confini
Behrens per la AEG, esempio fonda- presenta infatti una parte fondamentale disciplinari come del resto gi impara-
mentale per lo sviluppo del design del nellopera di maestri come Gio Ponti, no a fare da molti altri docenti in Acca-
prodotto e della corporate image; ai tele- Franco Albini, Vico Magistretti, Carlo demia in modo da essere coscienti e
visori e alle radio progettate da Marco Mollino e tanti altri: una dimensione consapevoli delle connessioni proget-
Zanuso per la Brionvega; alle lampade che non pu essere ridotta ad accesso- tuali, culturali e materiali di questi mon-
dei fratelli Castiglioni ecc. La lista sareb- rio della loro produzione architettonica, di. Credo inoltre che questa permeabili-
be infinita. E poi ci sono ambiti proget- ma che ha funzionato da punto di incon- t tra i vari ambiti del design (letto come

2 3
SEMPLICE-
MENTE PIU
VICINO
1 Pubblicit della poltrona Sgarsul
progettata da Gae Aulenti,
Poltronova, 1962 circa.
23 Manifesti di Giovanni Pintori per la
Olivetti.

progettazione) abbia un significato an-


cora maggiore allinterno di una scuo-
la che si propone di coltivare la figura
dellarchitetto generalista, cio di ope-
ratore totale capace di porre domande
ancor prima di dare risposte.
La seconda vicinanza, per lAccade- Davide Capobianco
mia, di carattere geografico: Mendri- Tecnico di servizio
sio si trova infatti a pochi chilometri da
una delle aree pi famose internazional-
mente per il design: quella rete eccezio-
nale di competenze, istituzioni, musei,
laboratori, industrie, ecc. che tra Milano
e la Brianza dai primi decenni del secolo
scorso ma con unaccelerazione cru-
ciale nel secondo dopoguerra si evo-
luta fino a diventare un punto di riferi-
mento globale. Si tratta di qualcosa che
non pu essere ignorato dai futuri archi-
tetti, e credo che ci rappresenti unop-
portunit anche per i nostri studenti che
vengono da molto lontano e che non
hanno unesatta idea del contesto al-
largato nel quale si trovano. Giusto per
citare qualche luogo: a Milano c il Pa-
lazzo dellArte, palcoscenico e backsta-
ge di tante manifestazioni culturali le-
gate alla promozione e allesposizione
del disegno industriale (e non solo); c
la Fondazione-Studio-Museo Vico Magi-
La manutenzione degli
stretti, la Fondazione Franco Albini e la
Fondazione Achille Castiglioni, per limi-
ascensori compito mio
tarsi a qualche nome. Spostandosi di po-
co c il Museo della Kartell a Noviglio,
tempio della plastica; il Museo Molteni Se cercate un partner forte e affidabile per la manuten-
di Giussano; il Museo Storico dellAlfa zione e la modernizzazione, affidate i vostri ascensori a
Romeo di Arese e la lista continua. me e ai miei colleghi. Noi ci distinguiamo per la nostra
A partire da queste premesse, attra-
verso un ciclo di lezioni a cui si aggiun- affidabilit e la nostra competenza multimarche.
gono delle visite guidate il mio corso
cerca di fornire delle basi storiche e teori- Parlatene con noi. Semplicemente.
che per inquadrare le vicende del design
italiano dal 1945 ai nostri giorni come ri-
sultato di una peculiare sommatoria di
4

4 Mobilificio Angelo
ACC ADEMIA DI ARCHITE T T UR A A AM

Molteni, Giussano, 1947


5 Marco Zanuso e Richard
Sapper, televisore Algol 11,
Brionvega 1964. Foto di
Serge Libiszewski, Milano

condizioni. Per capire la traiettoria che


ha portato dai primi esperimenti artigia-
nali al sistema design che si pu vede-
re oggi, ad esempio, al Salone del Mobile
di Milano, con le sue folle oceaniche di
visitatori e i grandi investimenti finan-
ziari, bisogna infatti analizzare precise
questioni economiche, politiche, didatti-
che, industriali, tecniche, culturali e ov-
viamente estetiche, che si riflettono nella
storia di progettisti, imprenditori, riviste,
musei, aziende, prodotti. Il mio obiettivo
dare agli studenti una maggiore con-
sapevolezza storico-culturale rispetto a
fenomeni progettuali molto variegati ma
anche assimilati da dinamiche comuni,
in modo che in futuro ma gi nellim-
mediato possano ricavare importanti
stimoli da un mondo che talvolta viene
percepito soltanto per le sue sfumature
pi superficiali e abbaglianti.

Meno preoccupazioni
per i lavoratori indipendenti
Lassicurazione per imprenditori della Suva tutela i lavoratori indipen-
denti dalle conseguenze economiche di eventuali infortuni sul lavoro,
malattie professionali o infortuni nel tempo libero. Tra laltro, la coper-
tura assicurativa pu essere estesa anche ai familiari che lavorano
nellazienda senza percepire uno stipendio soggetto ai contributi AVS.
Per maggiori informazioni visitate il sito www.suva.ch/afi.
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Il restauro zione. A partire da questo momento so- tre un anno, ha rilevato le condizioni ter-

SCUOL A UNIVERSITARIA PROF E S SIONALE SUPSI


come approccio
no state eseguite alcune tesi e una serie mo-igrometriche delledificio dimostran-
di cantieri di studio, che hanno visto la done la relativa stabilit, in termini di

inter-
partecipazione degli allievi del corso Ba- inerzia termica, al variare dei parametri
chelor in Conservazione sotto la guida ambientali esterni.

disciplinare
del docente Marco Somaini. I cantieri e Questo complesso lavoro di ricerca
le tesi sono stati focalizzati di volta in preliminare ha prodotto un quadro com-
volta sui vari cicli pittorici presenti allin- plessivo di conoscenze quanto mai este-
Giacinta Jean terno della chiesa e hanno permesso di so e articolato, grazie al quale stato pos-
Responsabile del corso di laurea raccogliere una serie di informazioni sibile mettere a punto, in modo mirato,
in conservazione e restauro sulla tecnica di esecuzione delle pitture lattuale progetto di restauro del dipinto
Paola Iazurlo e sullo stato di conservazione da queste raffigurante La pesca miracolosa, uno dei
Docente master in conservazione presentato. Gli studi diretti sulle superfi- pi rappresentativi allinterno della chie-
e restauro ci, qui come altrove, sono stati preceduti sa ma tra i pi compromessi a causa di un
e accompagnati dalla raccolta sistema- passato prolungato danneggiamento
Da ottobre 2016 la SUPSI ha intrapre- tica delle fonti bibliografiche e dalla let- delle coperture nella parte soprastante.
so il restauro del dipinto murale cinque- tura dei documenti darchivio, che ha Lintervento di restauro ha permesso
centesco raffigurante La pesca miracolo- consentito di chiarire limportanza arti- di evidenziare in primo luogo la straordi-
sa collocato allinterno della chiesa di stica e soprattutto la storia conservativa naria qualit della tecnica artistica del
Santa Maria del Sasso a Morcote, con gli delledificio e dei dipinti in esso presen- dipinto, maturata nellambito del rina-
allievi del Master in Conservazione e Re- ti. Nel lavoro di ricerca storico-artistica scimento lombardo, e basata sulla pie-
stauro. Lintervento, eseguito in forma di risultato fondamentale il supporto offer- na conoscenza da parte dellautore della
cantiere didattico, costituisce un signifi- to dallUfficio dei beni culturali, nella tecnica dellaffresco, un procedimento
cativo esempio di collaborazione interdi- persona di Lara Calderari, e dagli storici difficile che imponeva allartista una
sciplinare tra professionisti di diversi set- dellarte che hanno approfondito lo stu- grande abilit nel dipingere velocemen-
tori (esperti scientifici, storici dellarte, dio di questi beni, come Silvia Valle Par- te, ovvero prima della completa carbo-
architetti, conservatori-restauratori), non- ri. Molte notizie o fotografie storiche me- natazione della calce, su porzioni di into-
ch di quella necessaria gradualit di ap- no note sono state inoltre reperite naco predefinite. I dettagli delle figure
proccio resa possibile attraverso una pro- nellarchivio della Commissione federa- resi in punta di pennello, accanto a ste-
grammazione lungimirante del lavoro. le dei monumenti storici presso la Bi- sure veloci estremamente sintetiche nel
blioteca nazionale di Berna, dove sono paesaggio, ci presentano un artista mol-
La chiesa di Santa Maria del Sasso, in raccolti molti documenti sui beni di to consapevole della tecnica dellaffre-
splendida posizione panoramica su un importanza nazionale. Queste informa- sco e padrone dei propri mezzi espres-
promontorio a picco sul lago Ceresio, co- zioni sono state quindi comparate ai da- sivi. Ci ha indubbiamente favorito la
stituisce una delle pi preziose testimo- ti ottenuti dallosservazione ravvicinata conservazione delle pitture fino ad oggi,
nianze di epoca rinascimentale in Tici- sul posto nonch alle indagini scientifi- nonostante i gravi problemi subiti nel
no. Di origine medioevale, ledificio che (di tipo non invasivo o su micropre- corso del tempo. Tra questi, come ac-
stato pi volte modificato nel corso dei lievo di campione), effettuate allo scopo cennato, va ricordato in primo luogo il
secoli e reca tracce di fasi costruttive di- di chiarire alcuni aspetti particolari del- dissesto delle coperture nella parte im-
verse: una storia articolata e complessa la tecnica pittorica, dei materiali costitu- mediatamente soprastante la lunetta,
testimoniata anche dalla pluralit di sti- tivi e soprattutto dei problemi di degra- ben documentato da antiche foto dar-
li delle pitture murali presenti al suo inter- do riscontrati. Infine, una campagna di chivio, che ha comportato il percola-
no. La cappella della Pesca miracolosa si monitoraggio ambientale, eseguita da mento di acque meteoriche sulle pittu-
colloca nel pieno della fase rinascimenta- Andreas Kng dellIstituto Materiali e re, laffioramento di sali solubili e la
le, intorno al 1520: recenti studi attribui- Costruzioni della SUPSI ed estesa per ol- parziale perdita della pellicola pittorica
scono i dipinti allartista Bartolomeo da
Ponte Tresa, attivo in vari cicli pittorici
del territorio luganese tra cui la celebre
Cappella Camuzio in Santa Maria degli
Angeli a Lugano. A Santa Maria del Sas-
so il dipinto principale della cappella ri-
copre una notevole importanza non solo
dal punto di vista artistico ma anche
storico, in virt del tema raffigurato, allu-
sivo al godimento di quellhonor piscium
concesso dai duchi di Milano agli abi-
tanti di Morcote dal XV secolo, che con-
sentiva loro piena autonomia di pesca
nel lago e lesenzione dei dazi allinterno
del ducato.
Linteresse della SUPSI per la chiesa
di Santa Maria del Sasso data al 2013, su
sollecitazione del Comune di Morcote, a
cui spetta la pertinenza delledificio, e
dellUfficio dei beni culturali di Bellinzo-
na con il quale la Scuola mantiene da 1
sempre un rapporto di stretta collabora-
6
SCUOL A UNIVERSITARIA PROF E S SIONALE SUPSI

2 3 4

nella zona centrale pi esposta al dan-


no. A questa situazione di degrado si era
cercato di porre rimedio gi in passato
con interventi finalizzati al recupero del-
la cromia mediante lestesa applicazio-
ne di ravvivanti di natura organica, che
al momento del nostro intervento appa-
rivano ormai profondamente imbruniti.
La pulitura stata quindi una fase
estremamente delicata e articolata, in
quanto finalizzata alla rimozione non
solo dello sporco, accumulato sulla su-

1 Gli studenti in cantiere durante la pulitura.


Fonte SUPSI
2 Il dipinto con alcuni tasselli di sporco. Fonte SUPSI
3 Particolare dei segni di percolamento delle
acque meteoriche sul dipinto. Fonte SUPSI
4 Particolare del ravvivante applicato
in precedenti interventi. Fonte SUPSI
5 Un momento della fase di pulitura. Fonte SUPSI
5

Piastrelle
Mosaici
Pietre naturali
Arredo bagno

dal 1908 ... il valore del dettaglio bazzi.ch


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perficie del dipinto nel corso dei secoli, Legge sulla protezione dei beni culturali stabilendo priorit, impostando le fasi

SCUOL A UNIVERSITARIA PROF E S SIONALE SUPSI


ma anche dei pi recenti prodotti di re- del 13 maggio 1997, cap. 2 art. 19). di lavoro, scegliendo mezzi e modi ope-
stauro ormai alterati (e costituiti da rav- Allinterno di un simile piano di lavo- rativi, in stretta collaborazione con i re-
vivanti organici, estese ridipinture e ro pluriennale, il restauro si pone quindi sponsabili dellUfficio dei beni culturali.
stuccature grossolane). come momento conclusivo di un com- Qualora lintervento di restauro sia conce-
Al momento attuale il restauro an- plesso iter progettuale interdisciplinare, pito come parte di un pi ampio progetto
cora in corso: una sua conclusione pre- in cui si confrontano specialisti di diver- architettonico e strutturale, diviene fon-
vista per la fine di maggio. Lobiettivo fi- sa formazione. Dallo storico dellarte, damentale il raccordo con larchitetto,
nale sar non solo quello di stabilizzare che permette di impostare una corretta che chiamato a coordinare su ampia
le condizioni dellopera neutralizzando i ricerca storico artistica anche attraver- scala linsieme dei diversi interventi, va-
fattori di rischio (come i microsolleva- so il reperimento e il corretto uso delle lutando assieme obiettivi e tempi, lorga-
menti del colore imputabili alla presen- fonti o il confronto tra opere analoghe, nizzazione e la successione di lavorazio-
za dei sali) , ma anche il recupero della allesperto scientifico (chimico, petrogra- ni distinte, in funzione della qualit del
sua leggibilit, che risultava gravemen- fo, diagnosta), che aiuta a chiarire, attra- risultato. Il cantiere rispecchia in que-
te compromessa dalle passate vicende verso indagini mirate, i materiali costitu- sto modo il principio di interdisciplinari-
conservative: in questottica la fase di tivi dellopera1 ed eventuali fenomeni di t gi da tempo universalmente ricono-
pulitura e quella successiva di reinte- degrado ipotizzati.2 sciuto come fondamentale requisito della
grazione delle microcadute del colore Allinterno del team, il restauratore disciplina del restauro, e ben ribadito
(da compiersi con prodotti reversibili raccoglie le informazioni preliminari, dallart. 3.6 dei Principi per la tutela dei
nel tempo e il pi possibile stabili, se- avanza le ipotesi sui problemi di degra- monumenti storici in Svizzera redatti
condo i criteri di riconoscibilit delle la- do presenti sullopera, verificandone la dalla Commissione Federale dei Monu-
cune enunciati dalla teoria di restauro validit sulla base delle analisi scientifi- menti Storici del 2007.
di Cesare Brandi) consentir di equili- che opportunamente indirizzate in un
brare quelle gravi disomogeneit che continuo proficuo confronto con il chimi-
Note
caratterizzavano il dipinto determinan- co o lesperto scientifico, imposta quindi 1. Come lindagine XRF, eseguita a pi riprese da
done forti squilibri cromatici. Il restauro il progetto conservativo dellopera sulla Giovanni Cavallo e Francesca Piqu, SUPSI-IMC,
diviene in questo modo un mezzo per base dei dati raccolti, verificandone co- che ha permesso di caratterizzare la tavolozza
garantire non solo la corretta conserva- stantemente ladeguatezza in corso do- dellartista, orientando la successiva operazione
di pulitura.
zione dellopera ma anche la sua piena pera. Il restauratore pertanto non solo
2. Fondamentale in tal senso stata lindagine dei
valorizzazione, secondo un termine or- colui che puramente esegue linterven- sali solubili presenti sul dipinto, eseguita
mai diffuso nelle attuali politiche euro- to ma soprattutto colui che lo progetta da Andreas Kng, SUPSI- IMC, che ha permesso
pee dei beni culturali (e gi espresso nella alla luce delle necessit individuate, di accertare lantica origine del fenomeno.

La nuova forma.
Finestre per tetti piani VELUX con vetro curvo

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Hello Robot!
INTERNI E DE SIGN

Design e robotica
al Vitra Museum
Gabriele Neri

Il tema del rapporto tra uomo e mac-


china ormai vecchio di secoli ma di
continua attualit. Nelle sue infinite de-
clinazioni, tale liaison stimola con parti-
colare forza il mondo del design, chia-
mato a dare una forma nel senso pi
allargato del termine a questo incon-
tro, mediando tra ingegneria ed esteti-
ca, tra invisibili algoritmi e realt quoti-
diana, tra prestazioni ed emozioni.
Una mostra al Vitra Design Museum
di Weil am Rhein (fino al 14 maggio) af-
fronta questo complesso argomento e
pi in particolare il rapporto tra design e
robotica, disciplina che ci avvolge con le
sue svariate e ormai onnipresenti rami-
ficazioni. La robotica trascende infatti
lidea stereotipata del concetto di robot,
come ci spiega Amelie Klein, curatrice
della mostra: Di solito, quando si parla
di robot la gente pensa a singole unit
con le sembianze di un uomo, con due
gambe, una faccia, occhi e orecchie. In-
vece quando parliamo di robot siamo
oggi di fronte a qualcosa di molto pi
ampio. E quindi come possiamo ricono-
scere un robot? Non c una sola defini- 1
zione, ma in maniera molto generale 2
possiamo dire che un robot qualsiasi
cosa o qualsiasi luogo dotato di sensori
(intesi come strumenti per misurare dei
dati), intelligenza (quindi un software
per interpretare i dati) e attuatori, cio ri molto complessi. Emblematica, dal grado ulteriore di dialogo tra uomo e ro-
strumenti che possano dare una rispo- punto di vista simbolico, linstallazio- bot: quello che avviene nellambiente co-
sta ai dati ricevuti con un outcome, un ri- ne Robotlab, in cui si vede un robot che struito con edifici o citt capaci di im-
sultato: luci, suoni, movimento, o altro. compone manifesti mischiando insie- parare dallesperienza acquisita o dalle
Se lo pensi in questi termini, limmagine me vari termini e concetti presenti nella informazioni immagazzinate in tempo
classica del robot sparisce, perch ogni propria memoria. Ogni manifesto di- reale e ancor pi con lintegrazione della
cosa pu essere un robot, se ha i requisi- verso dallaltro, contraddicendo la natu- robotica nei nostri corpi biologici tramite
ti appena descritti. Anche una citt, o ra industriale del processo e lasciando a protesi e sensori sempre pi sviluppati.
lintero ambiente in cui viviamo. ogni visitatore linterpretazione di un la- Che ruolo ha il design in tutto que-
La mostra ci accompagna in maniera voro che da meccanico diventa qual- sto? Un ruolo pi importante di quello
graduale alla scoperta di questa variet, cosaltro: creativo? che sembra a prima vista: quello di fonda-
attraverso un percorso che va dai pi co- Con la terza sezione si entra final- mentale interprete e mediatore tra due
muni stereotipi fino agli orizzonti futuri. mente nel vivo della questione, con una mondi che non sono mai stati cos in-
Nella prima sezione si incontra infatti il carrellata di casi studio che dimostrano trecciati.
mondo novecentesco della fantascienza le applicazioni della robotica nella vita
e della pop culture, molto affascinante di tutti i giorni. Uno dei pi interessanti
ma spesso lontano dalla realt: oltre ai il documentario Alice Cares, di Sander
tanti robot giocattoli degli anni Cinquan- Burger, che fa vedere un esperimento
ta, Sessanta e Settanta, in mostra c an- scientifico fatto con tre signore anziane
che R2-D2, il celebre droide di Star Wars. bisognose di attenzione e cure, alle pre-
La seconda sezione guarda invece al se con una bambina-robot capace di
mondo dellindustria, in cui leffetto del- memorizzare, parlare, muoversi ecc.
la robotica stato dirompente non solo Guardando linterazione tra le signore e
dal punto di vista pratico: limpiego dei questa specie di bambola vengono evo- 1 Sander Burger, Alice Cares, 2015,
Fotogramma. Fonte KeyDocs/Alice Cares.
robot nel mondo del lavoro reca infatti cate molte questioni etiche e sociali in 2 Yves Gellie, Human Version 2.07 Nexi,
con s lo spettro della sostituzione e dun- cui anche il design fa la sua parte. Ed in- 2009. Fonte Yves Gellie, Galerie du jour agns b,
que della minaccia, evocando scena- fine, nella quarta sezione, si affronta un Galerie Baudoin Lebon
9
Io aggrego, stire queste incombenze, fondamental- tema ben diverso da quello precedente.

DIARIO DELLARCHITE T TO
tu aggreghi, noi
mente di carattere amministrativo e di Non si tratta infatti di aggregare tra loro
utilit pubblica. dei piccoli isolati comuni di una valle al-

aggreghiamo.
Benone. Ma. Ma con la fusione dei vil- pina, ma di unire un insieme di entit ur-
laggi di una valle, creata con questi soli bane gi contigue, dove ognuna di queste

E il progetto?
concetti, ho la pretesa di dire che ho for- cresciuta e si configurata per conto
mato un nuovo comune? Ma che cavo- suo, indifferente a quella vicina, finch la
lo di comune ne salta fuori? Forse un uni- sua sfilacciata periferia andata a sbatte-
Paolo Fumagalli co grande villaggio esteso dalla cima re contro la periferia del comune contiguo.
dei monti al fondo della valle, un insie- La faccenda quindi ben pi com-
Aggregare un Cantone: il Ticino me sfilacciato senza logica che mai tro- plessa. In realt sono stati fusi tra loro
Il Cantone Ticino si lanciato nellag- ver coerenza urbana? O forse questo non dei comuni, ma degli agglomerati.
gregare citt, borghi e villaggi. A oggi si nuovo comune in realt uno solo dei vale a dire dei comuni gi impastati tra
passati tra il 1980 e il 2016 da un Ti- villaggi quello pi grande con una loro, con lobiettivo dichiarato di voler
cino composto di 247 comuni a un Ticino serie di villaggi satelliti, dispersi un formare una nuova citt, con il comu-
di 130 comuni. E nuove aggregazioni so- po verso i monti, un po verso valle? E in ne pi popoloso a costituirne il polo cen-
no auspicate se non imposte per ridur- questo caso, quale il ruolo del villaggio trale, circondato dagli ex borghi e citta-
re ulteriormente il numero dei comuni. pi grande e rispettivamente quali le re- dine e villaggi divenuti dei quartieri.
Benissimo, si direbbe. Con queste fu- lazioni e la considerazione che il villag- Un bel grattacapo.
sioni si semplificano le strutture politi- gio satellite avr nel nuovo comune? Certo, si semplificata lamministra-
che e funzionali, dai Municipi ai Consigli Mah, vai a capirlo. zione, c un solo sindaco, un solo muni-
comunali, dalla contabilit alle pratiche I criteri che fanno da guida nella pro- cipio, un solo consiglio comunale, un solo
amministrative, e poi lorganizzazione mozione dellaggregazione sono perfetti ufficio abitanti e un solo ufficio tecnico.
dei servizi essenziali, la raccolta dei rifiu- dal punto di vista amministrativo, ma Ma si voluto innescare un processo li-
ti, la manutenzione di strade e parchi, le nulla dicono di altre questioni altret- mitato ai soli criteri di carattere ammini-
scuole, lassistenza agli anziani, e cos tanto importanti, o meglio detto fonda- strativo, ignorando invece come nelle
via. Ununica gestione centrale per prov- mentali di carattere identitario, di ca- valli gli altri criteri, quelli indispensabi-
vedere a questi compiti, fondamental- rattere sociale, di carattere urbano e li per creare una vera citt, inerenti la
mente di carattere politicogestionale, territoriale e paesaggistico. Si tratta in- qualit, vale a dire relativi al modello di
amministrativo e finanziario. somma di criteri legati alla qualit, di citt che si vuole creare, alle sue caratte-
con questi concetti che in diverse un ordine superiore rispetto a quelli ristiche e sue propriet e specificit.
fasi Lugano ha aggregato molti comuni puramente tecnici, amministrativi. Fon- Si tratta di questioni essenziali, la
che la circondano: dal 1972 al 2013 la cit- damentali. Ma ignorati. qualit che avrebbe dovuto essere di
t ha fagocitato 21 comuni, e si estende guida, primaria, rispetto alle questioni
dallalto della Valcolla fin su al monte Tu aggreghi una citt: come? politico-amministrative. Si proceduto
San Salvatore, fino a Carona. Quella che Se si unisce una citt con le cittadine invece solo con questultime.
chiamata nuova Lugano conta ora e i borghi e i villaggi che la attorniano, il La scorciatoia pi semplice, insomma.
circa 65000 abitanti. Analogo il proces-
so di aggregazione dellAlto Mendrisiot-
to: tra il 2004 e il 2013 il comune di Men-
drisio ha aggregato 9 comuni, e la nuova
Mendrisio conta ora oltre 15000 abitan-
ti. E poi le aggregazioni di alcune valli
del Sopraceneri, come la valle di Blenio
rimasta con due soli comuni, Acquaros-
sa e Blenio. E la formazione del comune
Blenio
di Serravalle, mentre un analogo pro-
cesso avviene nelle Centovalli e in Val-
lemaggia. Da ultimo la nuova citt di
Bellinzona, nata dallaggregazione di
Bellinzona, Camorino, Claro, Giubiasco,
Gnosca, Gorduno, Gudo, Moleno, Monte Acquarossa
Carasso, Pianezzo, Preonzo, SantAnto-
nio, Sementina.

Io aggrego una valle: come? Serravalle


Ovvio, se io aggrego tra loro i comuni
di una valle, ognuno con pochi abitanti,
per prima cosa semplifico la gestione
politico-amministrativa, quella delle fi-
nanze e quella funzionale. Affinch non
sia ogni singolo comune ad avere le sue
strutture con le difficolt nel trovare le
persone disponibili per Municipio e
Consiglio comunale e a provvedere ai
propri servizi essenziali, ma che ci sia 1
ununica coordinazione centrale per ge-
DIARIO DELLARCHITE T TO 10

che sia, luminare tuttofare. Ma occorre


creare un gruppo di lavoro composto da
persone con competenze specifiche e
differenti, certamente guidato da un ar-
chitetto per il suo ruolo generalista e le
sue pertinenze specifiche affiancato
da un politico a rappresentare gli inte-
ressi e le attese dei comuni e della popo-
Lugano lazione, e poi da un architetto del paesag-
Bellinzona gio, da un pianificatore, da un ingegnere,
un economista, uno storico. Solo cos si
potr affrontare e saldare tra loro le com-
petenze di ognuno per raggiungere un ri-
sultato ottimale. Con un ulteriore tassel-
lo, indispensabile, anche se difficile da
affrontare: coinvolgere la popolazione.
Ma prima di toccare la matita occor-
re come detto essere in chiaro su una
cosa: che citt si vuol creare. Si vuole
creare una citt omogenea in ogni sua
parte urbana, con una coerenza estesa
1 La valle di Belnio e i comuni aggregati
2 Larea di Bellinzona su tutta la sua superficie, oppure creare
3 Larea di Lugano una citt composta di quartieri, ognuno
4 Larea di Mendrisio con una propria identit? E come conci-
Mendrisio liare, nel primo caso, le individualit esi-
In nero i comuni aggregati,
stenti, sociali o urbane che siano? E co-
in verde i comuni che hanno
rinunciato. me dare senso e logica alla nuova citt,
se fatta di tanti quartieri, ognuno con
una propria individualit?

La guida a un architetto
esterno al Ticino
E infine, per affrontare questo compi-
2 3
to complesso, mi chiedo se chi guida il
4 gruppo di lavoro non debba essere un
architetto esterno al Cantone, non un ti-
Noi abbiamo aggregato: E poi: il progetto della nuova citt cinese. Qualcuno libero da ogni vincolo,
ma il progetto della citt non c dovr analizzare e determinare la geo- n con le amministrazioni n con gli abi-
Altro che unica citt, altro che grande grafia e il paesaggio della nuova citt, tanti, in grado di valutare il tutto senza
Lugano o grande Mendrisio o grande tenere conto delle forti disparit delle di- condizionamenti emotivi di chi ci abita
Bellinzona. verse entit urbane, degli elementi na- dentro, senza timori reverenziali e con-
Non lo si fatto prima come si dove- turali e antropici preminenti e quelli di dizionamenti di sorta, qualcuno esterno
va, occorre farlo adesso, cosa ben pi valore storico o di memoria, nonch pre- insomma agli interessi di parte, politici,
difficile: fare un progetto, il progetto del- vedere il possibile sviluppo edificatorio. economici, urbanistici.
la nuova citt. Basato su criteri che sia- E ancora: il progetto dovr essere atten- Importante: qualcuno che venga da
no chiari, fondati su quelle scelte che so- to a tutte le strutture inerenti il lavoro e le Gschenen in su dalla Svizzera france-
no fondamentali per sapere quale citt attivit economiche. Senza dimenticare se o tedesca che guardi leterogeneo
si vuole creare. Occorre definire tutto ci che finora stato ignorato: gli spazi impasto urbano e ne valuti il paesaggio
ci che pertinente allabitante, dei suoi negletti che esistono tra gli odierni con occhi nuovi: i nuclei abitati, il territo-
spazi di vita, delle sue abitudini, dei suoi quartieri, quegli spazi residui che con rio, la geografia, i valori storici e archi-
luoghi dincontro e di socializzazione. urgenza devono essere a loro volta pro- tettonici e paesaggistici. E ci che irri-
Definire tutto ci che pertinente alle gettati. Perch? Perch con la creazione solto, indecoroso, le brutture. E che con
relazioni gi esistenti tra di ex comuni della nuova citt sono proprio queste tali occhi sappia guidare il politico, lam-
oggi quartieri, e rispettivamente quali aree residue ad essere importanti, per- ministratore, larchitetto del paesaggio,
relazioni si vogliono modificare o creare ch tolti i limiti politici dei singoli comu- il pianificatore, lingegnere, leconomi-
verso il centro o meglio: i centri della ni, proprio il verde in senso lato, i prati, sta, lo storico che compongono il grup-
nuova citt. E poi specificare il valore i boschi, i pendii, le aree residue, a costi- po di lavoro.
dellidentit di ogni quartiere dentro la tuire in primo luogo il legante tra quar- Anche se, se sono ben informato, le
nuova citt, e come sintende procede- tiere e quartiere, nonch lo strumento cose stanno andando in tuttaltra dire-
re per non distruggerla, lidentit. E defi- per creare identit e qualit. zione.
nire, anzi determinare, quali garanzie Ahim.
avr il nuovo quartiere, come potr farsi Non solo larchitetto,
valere, difendere i suoi interessi e speci- non solo lurbanista
ficit, quale sar indipendentemente indispensabile fare il progetto della
dalla sua grandezza e popolazione il nuova citt. Ma non pu essere una so-
suo ruolo e la sua influenza decisionale la persona a decidere tutto, a tenere in
dentro la nuova citt. mano la matita architetto o urbanista
EDITORIALE LARCHITE T T UR A DELL A VAL BREG AGLIA 11
Architettura Senza provocare cesure
in Val Bregaglia e senza negare la
contemporaneit, la nostra
Le opere recenti architettura sobria e
modesta, non vuole lasciare
di Armando Ruinelli un segno esibito, ma
Alberto Caruso
diventare essa stessa fatto
normale per un determinato
Delle tre valli grigionesi di lingua italiana che formano, con il Canton Ticino, luogo, una traccia per ci
la Svizzera italiana, la Bregaglia la pi attraversata e, contemporaneamente, la meno che sar costruito dopo.
conosciuta. Dal punto di vista del paesaggio costruito, cos come viene percepito dal
Armando Ruinelli, 2012
viaggiatore in automobile, la Bregaglia offre due scenari diversi, separati dalla frontie-
ra di Castasegna. A sud della dogana, gli antichi borghi sono anticipati da periferie un
po disordinate, casette multicolori e piccoli capannoni prefabbricati, recinzioni e inse-
gne. A nord della dogana, i villaggi di Castasegna, Bondo, Promontogno, Vicosoprano,
Stampa e Casaccia sono compatti, austeri, monocromatici. Appena dopo la dogana di
Castasegna, la stazione di servizio Agip disegnata da Peppo Brivio nel 1963, con i sin-
golari manufatti a fungo, dichiara subito che la frontiera culturale netta, che qui il ter-
ritorio viene trattato con una colta cura. E poi c Soglio, che si raggiunge da Bondo,
salendo tra i castagni fino a un terrazzo dal quale si gode una estesa vista sulle alte
montagne innevate che dividono la Bregaglia dalla Valtellina e dalla Valmalenco.
Per la sua situazione, lontana dalla strada cantonale, la maggior parte dei viaggiato-
ri che attraversano la Bregaglia per andare in Engadina non conosce lesistenza del 1
villaggio medioevale di Soglio.
Negli antichi abitati della Bregaglia non ci sono fabbricati residenziali abban-
donati e degradati, n nuove casette sparse come pi spesso si registra nella parte
italiana della valle perch diffusa e consolidata la cultura della manutenzione. Le
antiche case dei villaggi, in pietra o rivestite di intonaco di colore bianco e con il tetto
in piode, sono in stato dignitoso, e gli innesti moderni si distinguono per la silenziosa
qualit con cui dialogano con il contesto. Leconomia non vivace ma solida. Alla
pastorizia, alla colture del castagno e della vite e alle tradizionali attivit artigianali si
aggiunto un turismo di appassionati di camminate e ascensioni in montagna, cultu-
ralmente molto diverso da quello che frequenta i costosi impianti sciistici engadinesi.
La Val Bregaglia una pausa di calma tra le sensazioni di disagio provocate
dal disordine insediativo del paesaggio italiano della Valchiavenna, che occulta al
viaggiatore la dura bellezza delle sue montagne, e le emozioni provocate dallo spet-
tacolo molto celebrato dei grandi laghi e delle cime del Bernina che dominano lalto-
piano dellalta Engadina, che le ripide rampe del Maloja separano dalla Bregaglia.
una pausa di riflessione, che invita i viaggiatori/osservatori meno frettolosi e pi
attenti al territorio a pensieri sui modi alternativi di costruire e vivere la montagna.
Larchitettura di Armando Ruinelli la compiuta espressione del modo di
costruire e vivere la montagna della Bregaglia. Ruinelli un architetto autodidatta,
la cui profonda cultura traspare in filigrana in ogni dettaglio dei suoi progetti. Abita
e lavora a Soglio, in una condizione singolarmente urbana. La elevata densit degli
edifici del villaggio gli ha fatto apprezzare la forte socialit delle relazioni umane, in-
sieme alla parsimonia dei mezzi costruttivi ed espressivi necessari allabitare. Una
condizione simile a quella che lega il lavoro di Gion Caminada al villaggio di Vrin, ma
che tuttavia differisce da quella, proprio perch i villaggi della Val Bregaglia non sono
solari come Vrin, formati da abitazioni aperte verso il paesaggio, ma sono vere citt in
miniatura che presidiano i percorsi della valle, con le strette strade sempre allombra,
che riparano dal vento dinverno e dal sole destate. Ogni lavoro di Ruinelli differisce
dal precedente, perch la sua ricerca avanza continuamente, ma soprattutto perch
ha messo a punto (insieme a Fernando Giovanoli, con il quale associato dal 2000) un
approccio progettuale finalizzato allappropriatezza della soluzione di ogni specifico
tema da risolvere. una qualit che, anche se con unaccezione un po diversa, Rui-
nelli chiama Massstblichkeit, ovvero misura, senso della scala, rispetto al contesto.
un approccio che obbliga ad affrontare ogni tema il cui contesto sempre diverso
dal precedente rimettendo in discussione le convinzioni precedentemente accu-
mulate, e ricorrendo ogni volta alle motivazioni fondative del progettare.
In diverse occasioni, rivolgendo la nostra attenzione alle prove architettoni-
che pi capaci di stabilire relazioni significative con il contesto, di offrire un contributo
materiale, costruttivo, allabitare come fatto sociale, abbiamo denunciato le tendenze
dominanti sulle riviste importanti e, ancora di pi, sui media online a esibire lar-
chitettura come forma di spettacolo ed espressione di individualismo. Le opere di Ar-
mando Ruinelli, che invitiamo i lettori di Archi a visitare, sollecitano invece riflessioni
sulle ragioni per cui ha un senso esercitare questo mestiere, e invitano allautocritica.
EDITORIALE LARCHITE T T UR A DELL A VAL BREG AGLIA 12

Architektur im Bergell ziehungen gemeinsam mit dem sparsamen Einsatz der zum
Die neuesten Arbeiten von Armando Ruinelli Wohnen erforderlichen Bau- und Ausdrucksmittel. Diese Si-
Alberto Caruso tuation erinnert an den Zusammenhang zwischen der Arbeit
von Gion Caminada und dem Dorf Vrin, ist jedoch anders, da
Unsere Architektur ist nchtern und bescheiden, die Drfer des Bergells nicht wie Vrin sonnenverwhnt sind
ohne Einschnitte zu bewirken oder das Zeitgenssische und aus zur Landschaft hin geffneten Husern bestehen.
zu negieren. Sie will kein fr sich stehendes Zeichen hinterlassen, Es handelt sich vielmehr um echte Miniaturstdte hoch ber
sondern selbst ein normaler Fakt fr einen bestimmten Ort den Wegen durch das Tal, mit engen Gassen im Schatten, die
werden, eine Spur fr das, was danach gebaut werden wird. im Winter vor dem Wind und im Sommer vor der Sonne
Armando Ruinelli, 2012 schtzen.
Jedes Bauvorhaben von Ruinelli unterscheidet sich
Unter den drei Graubndner Tlern italienischer Spra- von dem vorhergehenden, da er kontinuierlich weiter forscht
che, die gemeinsam mit dem Kanton Tessin die italienische und (gemeinsam mit Fernando Giovanoli, der seit 2000 sein
Schweiz bilden, ist das Bergell das am hufigsten durchquer- beruflicher Partner ist) einen Projektansatz entwickelt hat,
te und gleichzeitig das am wenigsten bekannte Tal. Im Hin- der auf die Angemessenheit der Lsung fr jede spezifische
blick auf die bebaute Landschaft, die der Reisende aus dem Aufgabenstellung abzielt. Diese Qualitt nennt Ruinelli,
Auto erlebt, bietet das Bergell zwei unterschiedliche Szenari- wenn auch mit einer etwas anderen Bedeutung, Massstb-
en, die durch die Grenze von Castasegna getrennt werden. lichkeit im Verhltnis zum Kontext. Es handelt sich um einen
Sdlich des Zollamtes liegen vor den alten Drfern ungeord- Ansatz, mit dem bei jedem Thema dessen Kontext immer
nete Vorstadtgebiete, bunte Huschen und kleine Fertigbau- unterschiedlich ist die in der Vergangenheit gewonnenen
hallen, Zune und Werbeschilder. Nrdlich des Zollamtes berzeugungen auf den Prfstand gestellt werden und die
bieten die Drfer Castasegna, Bondo, Promontogno, Vicoso- dem Entwerfen selbst zu Grunde liegenden Motivationen er-
prano, Stampa und Casaccia einen kompakten, strengen neuert werden.
und monochromatischen Anblick. Kurz hinter dem Zollamt Wir haben bereits zu verschiedenen Anlssen unsere
von Casatasegna markiert die 1963 von Peppo Brivio entwor- Aufmerksamkeit auf architektonische Werke gerichtet, die
fene Agip-Tankstelle mit den einzigartigen pilzfrmigen Bau- bedeutungsvolle Beziehungen zu ihrem Kontext aufbauen
ten eine klare kulturelle Grenze. Hier wird das Gebiet mit und einen materiellen und baulichen Beitrag zum Wohnen
Umsicht und Kenntnis verwaltet. als sozialem Handeln leisten, und die in den renommierten
Dann kommt Soglio, ein Dorf, das man von Bondo aus Fachzeitschriften und in noch strkerem Mass in Online-Me-
erreicht, indem man zwischen den Kastanien bis zu einer dien dominante Tendenz kritisiert, Architektur als Spektakel
Terrasse aufsteigt, von der aus man eine weite Sicht ber die und individuelle Ausdrucksform zu zelebrieren. Die Arbeiten
hohen, verschneiten Berge geniesst, die das Bergell vom von Armando Ruinelli, die wir unseren Lesern prsentieren,
Veltlin und dem Valmalenco trennt. Aufgrund der Lage weit laden dagegen zum Nachdenken ber den Sinn unseres Be-
entfernt von der Kantonsstrasse kennt der Grossteil der Rei- rufs und zur Selbstkritik ein.
senden, die das Bergell auf dem Weg ins Engadin durchque-
ren, das mittelalterliche Dorf Soglio nicht.
In den alten Ortszentren des Bergells gibt es weder ver-
lassene und zerfallene alte Wohngebude noch neue Huser
in zersiedelter Landschaft wie im italienischen Teil des Tals,
da die Erhaltungskultur hier verbreitet ist und sich seit lan-
gem bewhrt hat. Die alten Dorfhuser aus Stein oder mit
Verkleidung aus weissem Putz und Natursteinplattendach
befinden sich in gutem Zustand und die eingefgten Neu-
bauten zeichnen sich durch den stillen Dialog mit ihrem Kon-
text aus. Die Wirtschaft ist nicht dynamisch, aber solide.
Weidewirtschaft, Kastanien- und Weinanbau sowie traditio-
nelles Handwerk werden durch einen Tourismus von Berg-
wanderern ergnzt, die sich kulturell von den Besuchern der
kostspieligen Skigebiete im Engadin unterscheiden. 12 Peppo Brivio, stazione di rifornimento
Das Bergell bietet eine Ruhepause zwischen den von a Soglio, 1963. Foto Alberto Flammer
der unordentlichen Besiedlung der italienischen Landschaft
im Valchiavenna ausgelsten negativen Empfindungen, die
dem Besucher die harte Schnheit der Natur vorenthlt, und
den Gefhlen, die von dem hoch gelobten Bild der grossen
Seen und den Bernina-Gipfeln ausgelst werden, die die
Hochebene des Hochengadins dominieren, das durch die
steilen Wnde des Maloja vom Bergell getrennt wird. Eine
Ruhepause, die Reisende und Beobachter ohne Eile und mit
einem Blick auf die Landschaft zu berlegungen ber alter-
native Bau- und Lebensweisen in den Bergen einldt.
Die Architektur von Armando Ruinelli bringt die Bau-
und Lebensart in den Bergen des Bergells perfekt auf den
Punkt. Ruinelli ist als Architekt Autodidakt und seine umfas-
sende Bildung scheint filigran durch jedes Detail seiner Pro-
jekte. Er lebt und arbeitet in Soglio unter ungewhnlich urba-
nen Bedingungen. Dank der hohen Dichte der Dorfgebude 2
geniesst Ruinelli die engen zwischenmenschlichen Be-
LARCHITE T T UR A DELL A VAL BREG AGLIA 13
You must absolutely
build a house
in the Bregaglia
Habitat e abitanti
della Bregaglia
Marcello Abbiati
Storico dellarte

Spesso genericamente associata al nome di Alberto Giacometti, la Val Bre-


gaglia sembra rappresentare per il turista medio solamente un passaggio obbliga-
to per risalire il Maloja e recarsi a godere le bellezze paesaggistiche e culturali offer-
te dalla vicina Engadina.
Lampio e certamente pi ameno altopiano engadinese, contraddistinto da
un imprimatur artistico straordinario e un favoloso jet set, sembra costituire una
sorta di controcanto al solco ruvido e profondo della Val Bregaglia. Il leggiadro e
serio carattere collinoso, lacustre e selvoso di questaltopiano1 sempre apparso
ai viaggiatori in drammatico contrasto con il precipizio che si spalanca al di l del
Maloja, probabilmente la discesa in Italia pi brusca e insieme quella che tocca
di pi la sensibilit e la vitalit, come ebbe a definirla Ernst Bloch.2 Non deve stu-
pire dunque se la fama dellEngadina, anche in virt delle proprie bellezze paesag-
gistiche, abbia sempre superato di gran lunga quella della Bregaglia, anche quale
meta turistica: questa popolarit stata ulteriormente accresciuta dalla notoriet
di cui godono, a livello internazionale, le personalit artistiche che vi soggiornava-
no, mentre la Bregaglia viene spesso laconicamente ricordata solo come la patria
di Alberto Giacometti.
Eppure a livello geografico la Bregaglia rappresenta un unicum: estenden-
dosi dal lago di Sils fino alle porte di Chiavenna, si colloca a ridosso di quel tripli-
ce spartiacque che, pure a livello culturale, ha determinato la fisionomia del cuore
dellEuropa, identificando questa vallata quale luogo di transizione e di parziale se-
dimentazione dinfluenze multiculturali.
Personalmente trovo particolarmente stuzzicante il fatto che la Bregaglia,
a seconda del background culturale di chi la percorre, possa apparire tetra e gla-
ciale, oppure un sorridente preludio del Meridione latino: se il cancelliere bernese
Gottlieb Sigmund Gruner trovava la Bregaglia una spaventevole regione (...), le cui
cavit sono inzeppate di orribili carichi di ghiaccio e di neve,3 il parroco engadi-
nese Ernst Lechner gioiva invece della rigogliosa vegetazione arborea (...) fichi,
peschi, fiori appartenenti alla flora del mezzogiorno farfalle e scorpioni vestiti di
splendidi colori (...) che annunciavano al viandante di trovarsi alle soglie dellIta-
lia.4 La valle di Bregaglia ancora suddivisa in due parti Sopraporta e Sottoporta
dalla barriera fortificata costruita in tempi remoti a Promontogno, laggi dove la
Maira (il torrente di valle) si strozza in un canyon profondo. Territorialmente, queste
due aree risultano polarizzate in senso opposto: Sottoporta, comprendendo i comu-
ni di Bondo, Soglio e Castasegna, subisce maggiormente il clima meteorologico e
culturale della vicina Italia; Sopraporta, con i comuni di Vicosoprano, Casaccia e
Stampa, davvero terra di confine, e risente maggiormente della cultura di matrice
germanica della vicina Engadina. Cos anche le famiglie notabili che hanno fatto
la storia politica della Bregaglia: i Castelmur, i Prevosti e gli Stampa dominavano
lalta valle ed erano tradizionalmente alleati con il principe-vescovo di Coira; i Salis
risiedevano a Soglio e Bondo, appoggiando volentieri le rivendicazioni del vescovo
di Como prima, dei Visconti e degli Sforza poi.
Questa alternanza ondivaga di elementi culturali nordici o meridionali
sembra percorrere anche la storia economica e sociale della vallata: ricordo una fra-
se, forse di Ernst Scheidegger, che identifica Chiavenna quale capitale segreta della
Bregaglia. I borghi di valle infatti non potevano rivaleggiare in termini di ricchezza
e densit di popolazione con il capoluogo valchiavennasco, che oltretutto vantava
fiorenti industrie e un vivace artigianato locale, e quindi non di rado i traffici mercan-
tili che attraversavano la Bregaglia trovavano quale hub preferenziale proprio Chia-
venna, decentrando lasse economico a favore della Valchiavenna. Non quindi un
caso che in Bregaglia, nonostante lintroduzione della Riforma (pare gi dal 1529),
litaliano avesse preso il posto del tedesco come lingua della Chiesa e dellammini-
1
strazione: questo accadeva anche in ragione del fatto che numerosi ministri riforma- 2
ti uno tra tutti, Michelangelo Florio provenissero dallItalia, oltre ovviamente al
LARCHITE T T UR A DELL A VAL BREG AGLIA 14
1 Affiche del 1945 che pubblicizza
la corriera postale delle Alpi.
Fonte Museo della comunicazione, Berna
2 Thophile Alexandre Steinlen,
Tourne du Chat Noir de Rodolphe Salis.
Fonte Wikimedia Commons
3 Il villaggio di Soglio in autunno.
Foto Marcello Abbiati
4 Lantica rampa del Malgin, che gi
in epoca romana superava il Passo
del Maloja per raggiungere il Passo
del Settimo. Foto di Ernst Scheidegger
5 La nuova stazione della funivia
dellAlbigna, realizzata dallo studio
darchitettura Alder Clavuot Nunzi
nel 2016. Foto Alder Clavuot Nunzi
6 La chiesa gotica di San Gaudenzio
a Casaccia. Foto Marcello Abbiati
7 Palazzo Salis a Bondo.
Foto Marcello Abbiati

fatto innegabile che rifiutare il tedesco significava, per le au- ciottolate di Soglio, Bondo e Vicosoprano; i pi arditi tentano
tonomie locali, allontanarsi di fatto dal controllo del vesco- ascese verso lo spigolo nord del Badile; gli amanti della na-
vo di Coira. Ancora, dai resoconti di viaggio ottocenteschi tura vagabondano per boschi e alpeggi di media montagna,
emerge spesso come il tipico bregagliotto sembri assomma- raccogliendo fiori selvatici e ammirando i graniti perlacei
re fisionomie e temperamenti certamente latini a una mora- e i ghiacci della Bondasca. Si tratta soprattutto di turisti di
lit e un carattere tipicamente svizzero. mezza et o addirittura anziani, di amanti della montagna, e
Il passato tuttora presente nella Bregaglia contem- non di rado anche di artisti o intellettuali, venuti in valle sul-
poranea. le orme dei grandi che li hanno preceduti: Varlin, Max Ernst,
Infatti solo nel 2010 avvenuta la fusione dei cinque Balthus, Friedrich Drrenmatt, Ferdinand Hodler, Cuno
antichi comuni della valle Castasegna, Bondo, Soglio, Amiet, Nietzsche Spesso la Bregaglia diventa il buen ritiro
Stampa e Vicosoprano in ununica entit giuridica, an- per spiriti eletti o ritenuti tali, come gi Capalbio in Toscana
nullando di fatto la supremazia giurisdizionale dei borghi o Montemarcello in Liguria: evidentemente la severa pen-
maggiori (Soglio e Vicosoprano) a favore di una redistribu- sosit del suo paesaggio spinge a elucubrazioni assorte e
zione pi equa dei diritti e delle autonomie. Anche il desti- creative.
no dellimmigrazione percorre trasversalmente la storia del Poi in autunno, quando ombre lunghe e cerulee inizia-
territorio giungendo alloggi: fin dal Quattrocento vengono no a riempire gli anfratti tra le rocce, la valle nuovamente
registrate forti ondate migratorie che portavano i brega- si svuota e ripiomba nel silenzio. la stessa stagione in cui
gliotti a intraprendere attivit commerciali in tutta Europa, Alberto Giacometti, nato il 10 ottobre 1901 proprio a Stam-
gestendo pasticcerie, drogherie o caff, senza dimenticare pa in Bregaglia, usava ritornare a casa dalla madre Annetta,
il celebre cabaret parigino Le Chat Noir, fondato nel 1881 ormai anziana: pur avendo eletto Parigi sua patria adottiva,
dalloriundo Rodolphe Salis. Questo fenomeno non era cau- Alberto tornava in valle ogni autunno, quando quella lun-
sato solamente dalla povert diffusa, ma era dettato anche ga crepa nella roccia, dove erano incastrate anche le case
dal bisogno di sottrarsi al severo controllo sociale, ai duri la- di Stampa come efflorescenze minerali, si inzuppava
vori nei campi o dellallevamento, alla limitatezza delle scar- di penombra e () la signoria delle vette di granito, con i loro
se risorse agricole in rapporto a una situazione demografica schianti e le loro rovine, imponeva alluniverso lausterit geo-
di sovrappopolamento. Questultimo dato appare davve- logica e cosmica del grigio.5
ro sorprendente oggigiorno, se si pensa che il borgo di So- Proprio il 16 ottobre 2016 si chiusa la retrospettiva de-
glio (tra laltro insignito nel 2015 del titolo di pi bel villaggio dicata ad Alberto Giacometti, presso il Museo Cisa Granda
della Svizzera) contava nel 1801 408 abitanti, mentre ora e lAtelier Giacometti di Stampa, per i 50 anni dalla morte
abitato stabilmente da sole 114 persone: un trend negativo dellartista. Questa mostra solo un esempio delle nume-
che interessa peraltro tutta la vallata. rose iniziative culturali organizzate in Bregaglia durante la
La depressione demografica della Bregaglia che ca- stagione turistica: unofferta relativamente ricca in rappor-
ratteristica di numerose regioni dellarea alpina viene par- to allestensione e alla densit demografica della regione,
zialmente compensata dal massiccio flusso turistico (e re- di soli 251,45 km per una popolazione stimata, nel 2013, di
lativo indotto economico) dei mesi estivi, e generalmente si circa 1.564 residenti effettivi. I momenti di incontro cultu-
esaurisce quando i magnifici castagneti del versante solivo rale offerti dalla valle sono perlopi organizzati e sostenuti
abbandonano al suolo le loro livree dorate e brune. Lofferta da numerose associazioni e societ ufficiali non lucrative
alberghiera non particolarmente variegata ma spesso di presenti sul territorio, tra le quali vale per lo meno la pena
grande qualit, e certamente costituisce un introito rilevan- di annoverare la Societ Culturale di Bregaglia, sezione del-
te nelleconomia di valle: basti pensare alleclettico Hotel la Pro Grigioni Italiano, la cui mission la salvaguardia e la
Bregaglia di Promontogno (progettato dal celebre architetto promozione della cultura locale e regionale attraverso mani-
Sottovia nel 1875) oppure la settecentesca Casa Battista a festazioni e iniziative sul territorio a carattere socio-cultura-
Soglio, dove usavano soggiornare, tra gli altri, Giovanni Se- le. Limpressione che la Bregaglia di oggi sia una sorta di
gantini e Rainer Maria Rilke. curioso ecosistema culturale da difendere e tutelare, anche
Da giugno in poi francesi, tedeschi, anglosassoni, ita- attraverso robusti incentivi economici di cui si fa carico indi-
liani e anche giapponesi si riversano nelle tranquille vie ac- rettamente il Canton Grigioni, cui la valle a livello ammi-
LARCHITE T T UR A DELL A VAL BREG AGLIA 15
nistrativo appartiene. Anche nel 2016 il Governo grigione
ha infatti approvato un accordo di prestazioni con lUfficio
federale della cultura per il periodo 2017-2020, che prevede
contributi per un importo complessivo di circa 21,2 milioni
di franchi. In cambio, il Cantone deve adottare misure vol-
te a salvaguardare e a promuovere la lingua e la cultura ro-
mancia e italiana, sostenere organizzazioni e istituzioni
attive in questo settore, promuovere lattivit editoriale ed
erogare aiuti finanziari per la salvaguardia e la promozio-
ne della lingua italiana nei media. Questo piano strategico
coinvolge le organizzazioni linguistiche Lia Rumantscha e
Pro Grigioni Italiano, l Agentura da Novitads Rumantscha ,
riguardando anche le misure di salvaguardia e di promozio-
ne delle lingue adottate autonomamente dal Cantone.
Inizialmente popolata dai Celti e, forse, dagli Etruschi,
la Bregaglia divenne in seguito uno snodo nevralgico della
rete viaria romana, poich attraverso il Maloja e il passo del
Giulia (oggi Julierpass) o, in alternativa, attraverso il passo
del Settimo (Septimerpass), merci e persone potevano rag-
giungere agevolmente la dorsale della catena alpina e da l
scendere fino ai territori del bacino del Reno e del Danubio.
Si potrebbe affermare che da allora la situazione non drasti-
camente cambiata, poich la Bregaglia attualmente colle-
gata allEngadina e alla Valchiavenna dalla sola strada can-
tonale n. 3: per far fronte allaumento (modesto) del traffico
automobilistico, gi nel 1960 Vicosoprano si era dotata di una
circonvallazione, imitata nel 1975, 1991 e 2003 da Borgonovo,
Promontogno e Castasegna. In valle, diversamente dallEn-
gadina, non esistono aeroporti, e le stazioni ferroviarie pi vi-
cine sono Chiavenna, gestita da Trenord, e St. Moritz, gestita
dalla Ferrovia retica: per raggiungere la valle occorre quindi
montare sui pittoreschi autobus gialli de La Posta svizzera,
sperando di non soffrire il mal dauto e i tornanti. In realt un
progetto di collegamento ferroviario tra la Valtellina e lEnga-
dina, via Bregaglia, era gi stato valutato e poi accantonato
dal Governo federale svizzero a met Ottocento: la linea fer-
roviaria, a scartamento ridotto, avrebbe dovuto collegare Co-
ira la capitale del Canton Grigioni a Chiavenna, approfit-
tando della modesta altitudine del passo del Maloja (1815 4
m slm), passando per Thusis, Tiefencastel e lOberhalbstein. 5
Nel 1910, con linaugurazione della linea del Bernina (il cele-
bre trenino rosso), il Cantone perdeva definitivamente lin-
teresse per il progetto, in primis perch questa gi garanti-
va un collegamento con lItalia tramite la Val Poschiavo, ma La spinta economica che a met del secolo scorso ha
anche per la difficolt a rifornire denergia uneventuale linea dinamizzato la valle si era manifestata non solo a livello
ferroviaria elettrificata. Solo a met Novecento si avuto in dingegneria del territorio ma anche attraverso temi archi-
Bregaglia un periodo di espansione economica legato al tettonici, quando larchitetto bregagliotto naturalizzato zu-
settore energetico: nel giro di pochi anni veniva realizzato il righese Bruno Giacometti (fratello del pi celebre Alberto)
lago artificiale dellAlbigna, sopra Vicosoprano, grazie a una veniva chiamato a progettare nuovi alloggi per i lavoratori,
diga di sbarramento alta 115 metri, seguita dalla costruzio- tra gli antichi castagneti di Brentan presso Castasegna, non
ne di 5 centrali idroelettriche, 2 complessi residenziali per i lontano dal confine italiano. Si tratta di un insediamento di
dipendenti e un nuovo ospedale. Recentemente il complesso sapore modernista, costruito intenzionalmente a una certa
dellAlbigna, realizzato dalla societ elettrica di Zurigo nel distanza da nuclei urbani storici per smorzarne limpatto
1955-1959, stato oggetto di riqualificazione architettonica ambientale e consentirne unarticolazione pi libera, rispon-
da parte dello studio di architetti bregagliotti Alder Clavuot dente agli ideali urbanistici della citt ricca di verde, artico-
Nunzi, che ha curato il restyling della funivia che da Pran- lata e non monotona.
zaira porta alla diga, superando un dislivello di quasi 1000 Tralasciando questa parentesi moderna breve ma si-
metri. Quasi in contemporanea, una doppia mostra LAlbi- gnificativa larchitettura vernacolare bregagliotta sembra
gna di Emil Zbinden al Museo Cisa Granda e Una giornata generalmente rientrare nei parametri tipologici legati all
sullAlbigna di Urs Beyeler presso la Galleria Il Salice di Ca- economia agropastorale medio-alpina. La coltura del casta-
stasegna ha celebrato i sessantanni della costruzione gno, introdotta dai Romani, insieme alla pax, gi nel I seco-
della diga, attraverso la grafica darte e la fotografia di repor- lo d.C., e quella della vite affiancavano e integravano infatti
tage. Certamente suggestiva per dimensioni e posizione, la magra pastorizia alpestre. Landamento insediativo degli
questopera di alta ingegneria ha ispirato anche larchitetto abitati storici appare abbastanza denso, sostanzialmen-
bregagliotto Armando Ruinelli, che afferma di aver ripreso, te privo di episodi urbanistici contemporanei brutalizzanti
nei suoi calcestruzzi battuti, landamento delle linee isobari- ed eccessivamente invasivi, e tendenzialmente omogeneo
che di sedimentazione delle acque del bacino. nelle sue caratteristiche rurali: fanno eccezione alcune
LARCHITE T T UR A DELL A VAL BREG AGLIA 16

penetrazione spirituale puramente germanica 6 lungamen-


te e accanitamente osteggiata dai valligiani. In questa bre-
ve panoramica di peculiarit architettoniche occorre per lo
meno ricordare Villa Garbald, costruita nel 1862 (e rinnovata
nel 2004 dagli architetti Miller & Maranta) a Castasegna per
il funzionario di dogana Agostino Garbald dal celebre archi-
tetto amburghese Gottfried Semper, e naturalmente Palazzo
Salis a Bondo. Palazzo Salis nasceva dal capriccio della no-
bildonna inglese Mary Fane moglie dellinviato britannico
presso le Tre Leghe Girolamo Salis (nato nei Grigioni ma na-
turalizzato inglese) la quale, non sopportando la rigidezza
del clima e lambiente provinciale di Coira, aveva seccamen-
te indicato al marito di trasferire la propria residenza a sud
delle Alpi, il pi vicino possibile al sole dellItalia. If you are
risolved to stay here, you must absolutely build a house in
the Bregaglia, scriveva nel 1759 al marito lostinata contes-
sa inglese, e gi nel 1766 Girolamo si rassegnava ad avviare
i lavori per la costruzione dellunica villa settecentesca su
territorio grigione. Nonostante i contesti ambientali diversis-
simi, il sobrio edificio di gusto italiano appare per certi versi
cugino di certe tenute inglesi tardobarocche e neopalladia-
ne: realmente straniante leffetto della contrapposizione tra
la colta cifra architettonica e il selvaggio ambiente circostan-
te, caratterizzato da distese prative e meli selvatici, dominato
dalle ombre lugubri del massiccio della Bondasca.
Palazzo Salis, per me, simboleggia ed esprime lineffa-
bile fascino champtre della Bregaglia, dove genuinamente
si fondono ancora oggi ruralit, natura e arte.

Sie mssen unbedingt ein Haus im Bergell bauen


Das hufig mit dem Namen Alberto Giacomettis
in Zusammenhang gebrachte Bergell-Tal scheint fr den
durchschnittlichen Touristen nur eine Station auf der
Durchfahrt zu den landschaftlichen Schnheiten und dem
kulturellen Angebot des nahe gelegenen Engadins zu sein.
Unter dem geographischen Gesichtspunkt ist das Bergell
jedoch einzigartig. Es erstreckt sich vom Sils-See bis vor
die Tore Chiavennas und liegt daher an der dreifachen
6 Wasserscheide, die das Herz Europas auch in kultureller
7
Hinsicht geprgt hat. Die Vergangenheit ist auch im
heutigen Bergell noch prsent. Erst 2008 wurden die fnf
alten Gemeinden des Tals Castasegna, Bondo, Soglio,
Stampa und Vicosoprano zu einer rechtlichen Einheit
emergenze architettoniche di carattere gentilizio presenti a verschmolzen. Der derzeitige demografische Rckgang
im Bergell wird teilweise durch die zahlreichen Touristen
Vicosoprano e particolarmente a Soglio, dove il volume glo- in den Sommermonaten kompensiert, der normalerweise
bale del complesso palaziale rinascimentale della famiglia endet, wenn die prchtigen Kastanienwlder auf der
Salis emerge poderoso dalla trama del borgo rurale. Anche la Sonnenseite ihre goldenen und braunen Bltter abwerfen.
chiesa di San Gaudenzio a Casaccia oggi ancora in rovina Erst gegen Mitte des 20. Jahrhunderts kam es zu einem
dallepoca della profanazione cinquecentesca perpetrata dai von dem Energiesektor bewirkten wirtschaftlichen
Aufschwung. In wenigen Jahren wurde der Stausee von
riformati appare un unicum di forme tardogotiche, rappre- Albigna angelegt. Darauf folgten fnf Wasserkraftwerke,
sentando un prezioso indizio della sopravvivenza di quella zwei Wohnsiedlungen fr Mitarbeiter und ein neues
Krankenhaus. Abgesehen von diesem Ausflug in die
Moderne entspricht die traditionelle Architektur des
Note Bergells den klassischen Mustern der Weidewirtschaft
in den mittleren Alpen. Die Ausnahme bilden einige
1. L. Bonesio, Engadina e Bregaglia paesaggi Gebude adliger Familien in Vicosoprano, Soglio und
dellanima, in Notiziario della Banca Popolare natrlich der Palazzo Salis in Bondo. Trotz des unterschiedli-
di Sondrio, 99, dicembre 2005, p. 103. chen Umfeldes erscheint das nchterne, italienisch
2. E. Bloch, Da Maloja a Chiavenna, in Notiziario geprgte Bauwerk mit bestimmten englischen Gutshfen
della Banca Popolare di Sondrio, 102, des Sptbarock und des Neopalladianismus verwandt.
dicembre 2006, p. 104. Der Gegensatz zwischen der eleganten Architektur und
3. G.S. Gruner, Reisen durch die merkwrdigsten Gege- der wilden Umgebung, die in dem dsteren Schatten des
den Helvetien. Zweyter Teil, London 1778, p. 174. Bondasca-Massivs liegt und von weitrumigen Wiesen
4. E. Lechner, Das Thal Bergell (Bregaglia) in Grau- und wilden Apfelbumen geprgt ist, wird verfremdend.
bunden. Natur, Sage, Geschichte, Volk, Sprache Palazzo Salis symbolisiert und verkrpert den unvergngli-
etc. nebst Wanderungen, Leipzig 1874, p. 31. chen lndlichen Charme des Bergells, in dem auch heute
5. P. Bellasi, Il sogno che urla e comanda. Metafora noch lndlicher Charakter, Natur und Kunst miteinander
di una valle delle Alpi, in I Giacometti. verschmelzen.
La valle, il mondo, Milano 2000, p. 32.
6. G. Segantini, La Bregaglia, in Quaderni Grigioni
Italiani, anno V, n. I, ottobre 1936, p. 5.
LARCHITE T T UR A DELL A VAL BREG AGLIA 17
Larchitettura storica
in Bregaglia
Diego Giovanoli
Storico dellarchitettura

Durante le ricerche propedeutiche alla pubblicazione del volume Costruiro-


no la Bregaglia, uscito nel 2014, la valutazione del paesaggio abitato ha favorito la let-
tura delle abitazioni, in particolare degli edifici maggiormente diffusi, delle dimore
rurali e borghesi e dei rustici nei nuclei popolati, sui prati e sui monti.
La Val Bregaglia svizzera, dal 2010 amministrativamente unificata in un
unico comune da Maloja a Castasegna, un eccellente laboratorio storico di ricer-
ca architettonica che spazia da poco meno di 600 a oltre 2000 metri di area insedia-
ta e coltivata. Altrettanto interessanti per la loro sorprendente continuit culturale
sarebbero i fenomeni insediativi e architettonici che interessano, da Villa di Chia-
venna a Chiavenna, la porzione italiana della valle, non trattata in questo contributo.
Lo studio della storia delle case rivela che in epoca moderna ogni valle alpi-
na ha sviluppato una morfologia architettonica propria, diversa dai canoni medioe-
vali preesistenti. A tale patrimonio rinascimentale accumulato dal Cinquecento al
primo Ottocento verr accostato dopo la met del XIX secolo il linguaggio architet-
tonico europeo, accademico, applicato anche alle strutture comuni. Lequilibrio fra
il tutto e le parti, che governava fino ad allora la mente dei costruttori, venne sosti-
tuito dalla prospettiva riferita allasse centrale.
In linea di principio dal periodo rinascimentale a tutto il barocco i costrut-
tori locali adottarono il principio della ripartizione o divisione degli elementi edilizi,
contrariamente al principio delladdizione degli stessi elementi adottato in altre val-
li, ad esempio in Engadina.
Nel campo dei materiali, ledilizia in Bregaglia progredisce dal legno al sas-
so, dalla parete lignea rivestita a muro intonacato alledificio in muratura. Il patri-
monio edilizio medioevale pare essere stato meno diversificato delle morfologie e
delle tipologie sviluppate in epoca moderna.

Una valle alpina laboratorio di progettazione dello storico


Negli ultimi decenni il patrimonio storico locale stato riconosciuto, stu-
diato e qualificato di pari passo con la radicale trasformazione socio-economica del
territorio alpino. Oltre alle numerose pubblicazioni, basti ricordare la recente conse-
gna del premio Wakker dello Heimatschutz e la nomina di Soglio a pi bel villaggio
della Svizzera. Bondo e Vicosoprano non erano in gara, altrimenti avrebbero avuto
voti molto incoraggianti. Accanto e in parte dentro i nuclei storici le case nuove si
riferiscono al linguaggio internazionale con timbri regionali pi o meno percettibili.

Case Stalle Caseifici Metti Castagne


Con cucina e camera

(edificio annesso)
In buono stato

In buono stato

In buono stato
Case patrizie

Case nuove

Con casvl
Diroccate

Diroccate

Diroccate
Diroccati
Semplici

Doppie

Doppie

Soglio 83 3 6 6 79 4 1

Pianloco 75 8 2 7

Dir 20 5 8 62 2 13 5

Tombal/Pln Vest 19 4 10 29 2 34 2 1

Munt dent 17 4 12 63 36 1 2 1

Selva 74 4 9 73 12 6

Totale 139 16 6 6 30 382 20 2 99 9 3 74 12 6

1 Censimento edifici 1983. 167 533 12 92


Fonte Soglio, insediamenti e costruzioni,
804
Birkhuser 1997, p. 16 1
LARCHITE T T UR A DELL A VAL BREG AGLIA 18
A loro volta le case e le stalle del passato non sono oltre a parificare la dimora al rustico e a proporre la prote-
mera archeologia architettonica, anzi, attendono di essere zione delle stalle bovine, recita: Il valore protetto delledi-
riconsegnate alla storia debitamente restaurate o ristrut- ficio non risulta compromesso, in particolare se laspetto
turate. Lofferta di edifici storici da riqualificare spazia su esterno e la struttura edilizia basilare restano sostanzial-
tutta la gamma tipologica delle dimore: umili dimore uni- mente immutati. La regola che prescrive la conservazione
familiari, imponenti case residenziali del Settecento, baite sostanzialmente immutata una novit assoluta e inve-
sui monti e sul passo alpestre del Maloja. Sono fuori uso la rosimile nella storia dellarchitettura rurale. Negli insedia-
stragrande maggioranza delle stalle bovine e caprine di menti che superano la quota del 20% di abitazioni seconda-
paese, senza contare quelle che sorgono sui prati, nelle sel- rie, a condizione che gli edifici vengano preliminarmente
ve e sui monti. Ci risulta dalla composizione dellazienda protetti, gli edifici civili verranno conservati alla pari delle
agricola storica che contava una dimora in paese, una sui stalle rustiche. La prassi si ricollega alle prescrizioni fino-
monti e una terza in alpe, nonch una stalla e pi in paese, ra in vigore nei nuclei storici importanti. La conservazione
una o due stalle sui monti, una parte di stalla nella selva dellaspetto esterno e della struttura basilare di una stalla
e la relativa cascina di essiccazione. Nel 2015 linventario richiede un approccio progettuale diametralmente oppo-
del territorio di Bondo elencava in paese 92 dimore unita- sto a quello di una dimora storica, gi fondamentalmente
mente alle loro 74 stalle distribuite in piano, tutte o quasi predisposta alle funzioni abitative con le finestre e le porte
fuori uso, e due tipologie caratteristiche del luogo, 17 crotti riferite alla struttura dei piani delledificio. Dotare una stal-
e 11 cascine di essiccazione delle castagne (in italiano dot- la storica di finestre nega lidentit stessa delledificio ru-
to: metto); attualmente in funzione una sola cascina. In stico e delega la fatica insuperabile alla sensibilit dei pro-
queste cifre non figurano le baite e le stalle sui monti an- gettisti e alla pazienza delle commissioni edilizie. A partire
tichi, Laret, Splgh, Lera, Lumbardui, Selvartigh, Cugian, dal 1970 la trasformazione della destinazione duso degli
Cant, Ciresc, Lizol, tutti dotati di alcune baite con cantine edifici rustici, pur mantenendone laspetto originario, nel
a refrigerazione naturale e delle relative stalle bovine. Lin- frattempo divenuto una consuetudine.
ventario edilizio di Soglio pubblicato nel 1994 elenca un to-
tale di 395 edifici distribuiti sui 28 gruppi edilizi. Ipotesi di cantiere
Le regole pianificatorie dei nuclei storici postulano in
Situazione attuale via di principio la conservazione delledificio storico. com-
In Bregaglia e in particolare a Soglio, negli insedia- pito del committente e del progettista riconoscerne la pecu-
menti stanziali, le case di vacanza superano la quota del liarit e la struttura edilizia di base, i due aspetti di cui tener
20% prescritta dalla Legge sulle abitazioni secondarie del conto secondo le regole del nucleo storico vigenti da decenni
2 marzo 2015. Larticolo 9 del capitolo 4 della legge citata, e a norma della legge sulle abitazioni secondarie del 2015.

2
3

2 Un edificio anteriore al Seicento: la ridotta il giardino attiguo. Oltre alla manutenzione strutture patrizie della valle, emblema
struttura a locale unico sovrapposto del tetto di piode auspicabile il restauro delle dellegemonia territoriale dellalta valle
3 Tipologia diffusa da fine Seicento a met decorazioni esterne. Lintera struttura residen- nel settore dei trasporti
Settecento; umile dimora singola con stalla ziale ha carattere monumentale. La porzione 6 La casa datata 1727 il fulcro di unazienda
a lato. La dimora comprende un locale terreno delledificio costruita nel 1594 contiene agricola storica con orto e due stalle bovine.
in muratura parzialmente intonacata, due spa- tre abitazioni sovrapposte nellincastellatura Il volume di tre piani e solaio accorpa due
zi al primo piano solitamente in incastellatura lignea rivestita di muratura allesterno; abitazioni appaiate a lato dei corridoi centrali
lignea rivestita con una cortina muraria laggiunta sul retro datata 1685 una spa- che evolvono dal piano delle cantine a volta,
e camera precaria nel sottotetto. Il committen- ziosa dimora signorile con sala terrena, e con al livello nobile con le ste foderate e la cucina,
te chiede un grado di abitabilit confortevole sta, cucina e camera sopra. Lo spazio semin- alle stanze da letto sul terzo livello con un
nelle strutture storiche oppure la loro sostitu- terrato con soffitti voltati a croce sorretti da un capiente solaio di essiccazione dotato di
zione a nuovo. La sostituzione a nuovo pilastro centrale era usato come fondaco. ballatoio. La struttura ortogonale in pianta
legalmente realizzabile, ma, se propone Il palazzo una dimora patrizia del tardo e simmetrica in prospetto. Le due finestre con
la copia dellesistente, risulta avvilente. Cinquecento costruita dai Prevosti e ampliata inferriata inginocchiata e apertura quadrilobata
4 Una dimora composita del Seicento a Muntacc in epoca barocca dai von Salis, unaltra sotto il colmo sono il marchio architettonico
5 Le finalit della tutela delledificio di alto ceto, eminente famiglia locale. Con la Cisa locale della tipologia binata del Settecento
detto Gadina, situato a Casaccia, contempla- granda a Stampa e le case palaziali Prevosti e 7 Nel 1852 lemigrante Giovanni Pontisella fece
no il restauro conservativo del palazzo con Castelmur a Vicosoprano una delle maggiori erigere a Stampa una casa di conio borghese
LARCHITE T T UR A DELL A VAL BREG AGLIA 19
4 5
6 7

8 9 10

affiancata a una rimessa per la carrozza. crociera disimpegna in sovrapposizione due sono presenti decorazioni depoca, in questo
La struttura abitativa di tre livelli con mez- appartamenti verso mattina e due verso sera. caso graffiti di pregio. Le dimore si prestano
zanino sotto il tetto a tre spioventi stata Le cantine sono a struttura voltata, la sta per la riabilitazione conservativa possibilmen-
disegnata dal capomastro Giovanni Battista foderata a sud e la cucina dietro, le stanze te senza volumi aggiunti
Pedrazzini. Il piano terra contraddistinto da letto sul quarto piano e in soffitta. In futuro, 10 Le case affrescate, come la dimora doppia si-
da un insolito trio di porte che disimpegnano pur conservando laspetto esteriore e miglio- tuata al centro di Borgonovo, sono abbastanza
i locali a volta predisposti a destinazione rando la gi eccellente abitabilit, si pone la rare in Bregaglia. Ledificio di tre piani
commerciale. Le facciate con intonaco civile questione dellautonomia dei disimpegni alle e mezzo stato affrescato nel 1681 e restau-
scialbato sono impostate su registri simmetrici singole abitazioni senza interferire con rato in facciata nel 1978. Secondo la tradizione
di finestre rettangolari in cornice viva il substrato storico locale la successione dei piani propone le
8 La grande struttura abitativa binata, regolare 9 Una dimora a quattro livelli, tipologia ricorren- cantine a volta nel seminterrato, due abitazioni
e geometrica, con annessi laterali aggiunti te dal tardo Cinquecento a tutto il Seicento. sovrapposte nei piani superiori con sta,
nellOttocento, fu costruita nel 1741. Labito Tali dimore comprendono in successione verti- cucina e saletta voltata a botte e abbellita
esterno con intonaco civile scialbato e conci cale un locale interrato, uno spazio terreno da tre crociere. Le due ste sovrapposte sono
alterni a graffio sugli angoli singolare per in muratura parzialmente intonacata, due impreziosite da soffitti con trave mediana
via delle finestre a strombo. Lasse mediano spazi al primo piano solitamente in incastel- a sostegno dei travetti trasversali scorniciati
divide ledificio in due porzioni identiche. latura lignea rivestita con una cortina muraria
Il corridoio centrale con volta a triplice e camera precaria nel sottotetto. In facciata
LARCHITE T T UR A DELL A VAL BREG AGLIA 20

11 12
13 14

15 16 17

11 La tradizionale cascina abbina sotto il colmo 15 Le stalle singole sono volumi solitamente a
due unit private di essiccazione. La struttura, due livelli di 5 per 6 metri, alti 6-8 metri, con
databile intorno al 1850 e tuttora allo stato un piano terra in muratura intonacata.
originale, sorge a Castasegna Il pavimento del pianterreno, usato come stal-
12 I metati, ovvero le cascine di essiccazione la, era selciato oppure tavolato. Le travi della
delle castagne, disposti in gruppo come nella soletta al primo piano sorreggono tronchi interi
periferia di Bondo, rappresentano strutture o dimezzati, oppure grossi lastroni di pietra,
minori e di gran fascino tipiche del patrimonio negli esempi pi antichi. Porte esterne sui due
storico della bassa valle livelli, servite da scale, se necessario
13 La grande stalla singola a sei pilastri datata 16 La cascina in disuso per essiccare le castagne
1762 a Promontogno deve le sue dimensioni situata a Castasegna
alle opportunit del transito merci sulla strada 17 Ledificio costruito ad uso crotto per il vino e
cantonale. Il fienile tradizionalmente servito le derrate alimentari, con cella refrigerata da
da una scala esterna, il tetto coperto di piode sorgenti naturali di aria fresca, ricorre solo a
14 La stalla doppia situata sui prati di Promon- Bondo e in localit Guaita a Castasegna, ap-
togno appartiene a una tipologia rara con pena oltre il confine di Stato. Vi si conservava il
timpano sul fronte che accomuna i due rustici. proprio vino ed era ambito luogo di convivio.
Al momento concepibile solo la manutenzio- Un esempio della tipologia del crotto; lultimo
ne ordinaria di essi stato costruito a Bondo nel 1884 Foto D. Giovanoli
LARCHITE T T UR A DELL A VAL BREG AGLIA 21
Coordinate economico-culturali Il paesaggio storico
del territorio bregagliotto storico Alle differenze altimetriche e di conseguenza cli-
Mentre attualmente la suddivisione gestionale del matiche corrispondeva una divisione dei versanti vallivi in
territorio e la destinazione utilitaria di un tempo oggetto di fasce o gradini: il piano con le strutture stanziali, il monte e
progressivo oblio collettivo, lo spazio storico risulta regolato lalpe con le strutture gestite temporaneamente. Leconomia
da codici consuetudinari in parte codificati nei regolamenti agro-pastorale storica era costruita su pochi concetti essen-
delle comunit agricole. ziali: lindiviso contrapposto al diviso concerne la propriet
comune contrapposta al bene privato. A sua volta il traso
Motori economici del passato e settori di committenza permetteva luso collettivo dei terreni privati, il tenso limita-
Il patrimonio architettonico diffuso nei villaggi, sui va lo sfruttamento del bosco comunale.
maggesi e sugli alpeggi fu stimolato nei secoli in modo pre-
valente dalleconoma agricola, che ha generato la prepon- Nessi culturali
derante porzione rustica del costruito, centinaia di dimore Anche in Bregaglia le forme vernacolari del costruito
accanto ad altrettante stalle nei villaggi, le molteplici stalle storico mutano da abitato ad abitato e sono diverse alla pe-
bovine diffuse sui prati, le cascine nel castagneto, le nume- riferia del territorio rispetto alle case lungo la direttrice del
rose baite private con la relativa stalla sui maggesi e sugli transito, esattamente come i dialetti locali. Le stesse forme
alpeggi a gestione familiare, e le soste alpestri consortili. assimilano il passaggio climatico dal fondo della valle alle
Lungo la strada cantonale nei nuclei storici di Ca- zone alte.
saccia, Vicosoprano, Stampa, Promontogno e Castasegna
si assiepano le grandi case delleconomia di commercio e di
trasporto, dimore solitamente plurifamiliari costruite dai Die historische Architektur im Bergell
magnati locali, edilizia pregiata, di tipo patrizio nel Cinque e Unter dem Begriff architektonisches Kulturerbe versteht
nel Seicento, borghese nel Settecento, con le relative stalle di man die Gebude, die im Laufe der Jahrhunderte von der
buerlichen Wirtschaft geprgt wurden. Der Begriff Erbe
sosta dei cavalli. Il transito alpino influ solo indirettamente entstammt der modernen Wahrnehmung des Historikers.
sul tessuto edilizio storico, ma stimol in modo percepibile Die Alpendrfer bestehen aus Wohnhusern und landwirt-
ledilizia pubblica, il Pretorio e la Ca da Sett, e anche lofferta schaftlichen Gebuden, die organisiert und gestaltet
privata di soste, stalle, locande, osterie e negozi. Prima della wurden, um das gemeinsame Leben der Bauern und ihrer
met dellOttocento alle persone in cammino bastavano gli Tiere zu sichern. Sie werden von einem aus dem Mittelalter
bernommenen Gassengeflecht miteinander verbunden.
ospizi, le taverne e i rifugi documentati gi nel Cinquecento. Die Dorfpltze gehen auf strukturelle Eingriffe aus dem 18.
Nel Seicento e in modo particolare nel Sette e nellOt- Jahrhundert zurck.
tocento gli emigranti fortunati in commercio e artigianato Die landwirtschaftlichen Gebude knnen ihre Funktion
hanno investito cospicue fortune in palazzine e ville che co- heute fast nicht mehr erfllen, besitzen aber trotzdem einen
stituiscono tuttora larchitettura locale di gran pregio. In un unumstrittenen sthetischen Wert. Im Gegensatz zu dem,
was in der Renaissance fr die gehobene Architektur
primo tempo leconomia turistica si insedi a Maloja, Soglio geschah, lsst sich der lndliche Raum nicht vervollkomm-
e a Vicosoprano nelle grandi dimore nobiliari e origin dopo nen oder in eine architektonische Formsprache verwan-
il 1870 nuovi alberghi, pensioni e ristoranti in quasi tutti gli deln, die dessen Vorzge reflektiert oder hervorhebt. Das
abitati storici. Il settore delle case di vacanza nuove o ristrut- architektonische Kulturebene ist ein wertvolles und
turate tuttora dinamico. schtzenswertes Gut. Der Erhalt des Erbes auch in seiner
einfachsten Form entspricht einem neuen und gleichzeitig
offensichtlichen Ziel, dass noch vor einer Vorstellung fr
La trama urbana e la rete viaria storica seine konkrete Umsetzung formuliert wurde.
Il territorio insediato stanzialmente manifesta in
Bregaglia due sistemi antitetici: i villaggi di Bondo, Borgono-
vo, Casaccia, Castasegna, Soglio e Vicosoprano sono abitati Cenni bibliografici
fortemente agglomerati e strutturati da tendenze centripe- D. Giovanoli, Facevano case. 1450-1950.
te. Sono invece distribuiti a nodi edilizi elementari, composi- Saper vedere le dimore e i rustici nel Grigioni
italiano e nella limitrofa Lombardia,
ti o allineati a collana gli abitati di Caccior, Coltura, Muntac, Pro Grigioni Italiano, Coira 2009
Pungel, Roticcio e Stampa. Il canone centripeto o agglome- D. Giovanoli, Costruirono la Bregaglia,
rato opposto a quello diffuso a nodi di origine familiare Casanova, Coira 2014.
presente anche nella Bregaglia italiana e nelle valli alpine
contigue, la Mesolcina, la Val Poschiavo e la Valtellina.
A parte gli allargamenti della strada cantonale co-
struita intorno al 1840 e gli innesti delle strade campestri in
connessione con le migliorie fondiarie dopo il 1940, gli inse-
diamenti storici sono riferiti alla rete viaria medioevale com-
posta da un vicolo direttore e da ramificazioni secondarie.
In epoca medioevale tutte le piazze attuali nei nuclei storici
della Bregaglia non esistevano. Semmai non superavano le
dimensioni di un crocevia allargato, oppure appartenevano
al ceto alto e connotavano lo spazio architettonico privato
davanti alle case signorili costruite nel tardo medioevo, ad
esempio dai Salis a Soglio. In verit le piazze attualmente
esistenti sono attributi squisitamente settecenteschi ovve-
ro iniziative barocche dei ceti alti locali.
LARCHITE T T UR A DELL A VAL BREG AGLIA 22

La funivia dellAlbigna
Rinnovo e ridisegno
Matthias Alder, Silvana Clavuot e Alessandro Nunzi
Architetti

La diga dellAlbigna unopera di proporzioni monumentali inserita nella-


spro panorama montano della Val Bregaglia. Per quanto riguarda forma e aspetto,
segue la sua funzione e la necessaria logica statica.
Il rinnovamento integrale della funivia ha comportato per prima cosa la co-
struzione di una teleferica di cantiere, la cui funzione primaria era quella di assicu-

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rare il collegamento con la diga per la sua manutenzione con qualsiasi condizione
atmosferica.
Oltre alle esigenze funzionali, era necessario rendere ragione della grande
rilevanza e risonanza dellimpianto per lazienda elettrica ewz di Zurigo e per lopi-
nione pubblica.
Il punto di partenza della ricerca di una forma per le stazioni a monte e a
valle stata la volont di un rivestimento minimo ed economico della sala macchi-
ne. Attraverso lo stesso linguaggio industriale sono state organizzate, a fianco, le
restanti funzioni, riunendo linfrastruttura della funivia sotto un unico involucro e
conferendole una figura significativa a livello topografico.
Presso la stazione a valle, sita in posizione di spicco in unansa del fondo-
valle, lavvolgente struttura in acciaio stata piegata e rialzata per ospitare sotto di
s la funzione centrale di servizio lungo il muro della sala macchine. La deformazio-
ne scultorea contraddistingue ledificio, lo ncora al luogo e lo apre al tempo stesso
al visitatore in un gesto invitante. Sotto al bordo piegato dellinvolucro si sviluppa
uno spazio che si estende in verticale e collega in modo diretto il piano stradale alla
funivia. Attraverso una scala aggettante in calcestruzzo bocciardato si accede alla
costruzione in acciaio che ricorda le intercapedini della diga con il loro aspetto sa-
crale e che segna, con la progressiva salita, linizio della via verso lAlbigna.
La stazione a monte, sita circa 900 m pi in alto e distante quasi 2500 m di
fune, si contrappone con un corpo massiccio alle pieghe della sua corrispondente

N
O 1OO 2OO 5OO

GSEducationalVersion

1 Stazione a monte della funivia vista dalla


diga dellAlbigna
2 Diga e stazione a monte nel paesaggio
dellAlbigna

1
LARCHITE T T UR A DELL A VAL BREG AGLIA 23
a valle. Un basamento in calcestruzzo funge da contrappe- calcestruzzo si apre quindi verso il panorama alpino ai piedi
so al tiro delle funi e si colloca ai piedi della diga che si in- della diga.
nalza alle sue spalle. Su questo coronamento uno scheletro Nel piano tecnico si collocano la macchine e diversi
di acciaio completa la figura aprendosi verso valle e assot- locali accessori (sala trasformatore, generatore elettrico di
tigliandosi verso la diga allaltezza delle travi. Nella finitura emergenza, sala di controllo) per la tecnica degli impianti di
delle facciate la pesantezza del basamento in calcestruzzo trasporto a fune; inoltre si trovano i servizi sanitari, la sala
viene riportata in equilibrio attraverso il trattamento delle comandi, i locali di servizio e di deposito per lesercizio e il
superfici e linvolucro metallico, un equilibrio che media fra traffico turistico.
monumentalit e struttura filigranata, congiungendo a livel- Per quanto riguarda la struttura, quella principale
lo formale la diga e la stazione con tutti i suoi aspetti tecnici. in calcestruzzo e acciaio, con rivestimento delle facciate in
La cabina in arrivo si accosta alla pedana che appe- pannelli in lamiera ondulata. I locali riscaldati sono stati in-
sa alle travi del tetto e che, sotto alle funi, entra direttamen- seriti con una struttura isolata di montanti di legno e rivesti-
te nella sala macchine. Una scala conduce alla pancia del ti con pannelli di lamiera di acciaio zincata o lastre in fibro-
massiccio basamento e un portellone nella parete obliqua di cemento intonacate.

2
LARCHITE T T UR A DELL A VAL BREG AGLIA 24

GSEducationalVersion

3
4
GSEducationalVersion

5
6
LARCHITE T T UR A DELL A VAL BREG AGLIA 25
8

GSEducationalVersion

Stazione a monte
3 Pianta del piano di arrivo allimpianto
4 Pianta del piano tecnico
5 Pedana di arrivo
6 Vista frontale
7 Vista laterale
8 Prospetto laterale con rampa dingresso
9 Sezione trasversale

7
LARCHITE T T UR A DELL A VAL BREG AGLIA 26

0 10 50 100

GSEducationalVersion

2 1
5

4
6

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9 10
11
14
15
16
10 11 12 13 17

1 Gancio paraneve, modello Piccolo 18/76


2 Montana SP 18/76, rivestimento
3 COLORCOAT PRISMA 50 m, colore Orion
18 4 Montana SP 153/280
19 5 Longherone IPE 180
6 Trave tetto HEB 400
20
7 UNP 300 come coronamento in calcestruzzo
21 Longherone HEB 340
8 UNP 350 come coronamento in calcestruzzo
22 23 24 25 9 Soletta in calcestruzzo, 200 mm
10 Struttura a graticcio 2 x 50 mm
incrociata con lana di roccia 60 kg/m 3
11 Barriera antivapore Alu Sisalex 518
12 Lastra in gessofibra Fermacell, 12,5 mm
13 Vernice NCS S1010-R70B
14 Pannello in lamiera zincata rivettato
sul bordo inferiore, 2 mm
15 Bordo inferiore, retroaerazione, 30 mm
16 Tenuta antivento Gyso Vent FS 100
17 Finestra antincendio Janisol C4 EI90, RAL 7026
18 Intradosso F90 con impiallacciatura in castagno
19 Struttura a graticcio 2 x 50 mm
28 27 26 29 incrociata con lana di roccia 60 kg/m3
20 Tripla lastra di gessofibra da 12,5 mm per F90, 37,5 mm
21 Vernice NCS S1010-R70B
22 Noraplan Uni 2647, 2 mm
23 Stuoia termica posata in malta a letto sottile, 10 mm
24 Lastra Powerpanel TE Fermacell, 25 mm
25 Elementi di pavimento continuo in gessofibra Fermacel,
2 x 25 mm
26 Isolamento Swisspor XPS 500, 80 mm
30 27 Barriera antivapore Swissport Bikuvap LL Eva, 3,5 mm
28 Lastra di calcestruzzo, 300 mm
29 Porta in metallo Janisol Economy 50
30 Sostegno tetto HEB 340
12 31 Fondamenta in calcestruzzo
31
LARCHITE T T UR A DELL A VAL BREG AGLIA 27
13

Stazione a valle
10 Pianta del piano di partenza dellimpianto
11 Pianta del piano di entrata
01 5 10 12 Dettaglio sezione della facciata
13 Vista
14 Scale dingresso e sala dattesa
15 Sezione trasversale

Disegni Alder Clavuot Nunzi


Foto Giorgio Della Marianna, Alder Clavuot Nunzi

FUNIVIA ALBIGNA

14 15

GSEducationalVersion
LARCHITE T T UR A DELL A VAL BREG AGLIA 28

Stazione a valle
I carichi risultanti della funivia vengono scaricati nel
terreno di fondazione mediante una costruzione a pali e rin-
forzi di fondazione. La struttura di fondazione sotterranea
sporgente sotto ledificio della stazione si dimostrata una
soluzione vantaggiosa. Una variante di trasferimento del
carico tramite ancoraggi nella roccia stata rigettata per
questioni tecniche ed economiche.
Al fine di mantenere in esercizio il pi a lungo possibile
la vecchia funivia come impianto di cantiere per i lavori di
costruzione della stazione a monte e dei plinti di fondazio-
ne, nonch di ridurre al minimo i tempi di costruzione della
stazione a valle dopo il loro smantellamento, la fondazione a
pali di sinistra, posta fuori dalla vecchia stazione, stata re-
alizzata in anticipo. La parte adiacente delledificio e la fon-
dazione a pali di destra, che si sono trovati in parte nel pozzo
delle pulegge preesistente, hanno potuto essere adeguata-
mente realizzati dopo lo smontaggio del vecchio impianto a
fune e dopo lo smantellamento della vecchia stazione a val-
le, senza alcun intoppo e nel rispetto dei tempi.
La sottostruttura della facciata protesa in avanti
stata dimensionata come un telaio resistente a flessione,
sospeso senza sostegni nellarea di accesso. Per il dimensio-
namento della struttura del tetto sul lato monte, con i suoi
piloni obliqui lunghi circa 13 m disposti nel terzo anteriore,
sono stati considerati come criteri determinanti, oltre ai ca-
richi gravitazionali, anche il carroponte e gli effetti sismici.

Stazione a monte
La struttura costruttiva della stazione a monte am-
piamente comparabile con quella della stazione a valle. Sic-
come la stazione a monte doveva essere realizzata per pri-
ma e al di fuori dellarea delledificio preesistente, a livello di
pianta stato possibile evitare di dover procedere per fasi.
Presenta una peculiarit: lintercapedine della fondazione a
pali sfruttata come nuovo accesso invernale alla diga. 16
Degno di nota il fatto che, secondo lapposita perizia, 17
doveva essere considerato un valore caratteristico del cari-
co da neve pari a 13,2 kN2 con corrispondente accumulo di
neve per le parti aggettanti del tetto. Grazie a una struttura
resistente alla flessione prevalentemente incernierata e ai
16 Modellazione strutturale stazione a valle
pilastri che si rastremano verso il basso possibile trasferire 17 Modellazione strutturale stazione a monte
in maniera affidabile questi elevati carichi nelle pareti di cal- 18 Assonometria pilone 1. Fonte Garaventa AG
cestruzzo alte fino a 12 m. La struttura del portale ancorata 19 Sezione plinto pilone 1
in basso per assorbire le sollecitazioni.
Modellazioni Edy Toscano SA
La sottocostruzione dei locali di comando interni stata
anchessa realizzata prevalentemente in acciaio. Per questio-
ni operative stata ritenuta come la pi idonea una struttura
obliqua, per lo pi senza pilastri a livello dellofficina.

Questioni costruttive Piloni


Oltre alle consuete complicazioni delledilizia dal- Numero piloni 3
Altezza pilone 1 (altezza fune) 30,0 m
ta montagna, stata posta particolare attenzione alle tradi-
Altezza pilone 2 (altezza fune) 25,0 m
zionali superfici in calcestruzzo a vista bocciardato con re- Altezza pilone 3 (altezza fune) 17,0 m
lativo trattamento idrorepellente. Siccome per la stazione Uscita intermedia (lato unico) pilone 2
a monte il calcestruzzo stato realizzato sul posto, stata Forza di appoggio massima delle
imprescindibile unampia campionatura in loco. La minuzio- funi portanti al pilone 1 (per linea) 440 kN
sa pianificazione delle fughe di lavoro delle alte pareti di cal-
cestruzzo stata funzionale non solo allaspetto finale, ma Ancoraggio funi portanti
anche a uno svolgimento ragionato dei lavori. Sistema Ancoraggio fisso presso
Per i massicci elementi costruttivi stato scelto un cal- entrambe le stazioni
cestruzzo a indurimento lento con ridotta temperatura del Ancoraggio presso la stazione
a monte Colonna 2600 mm
calcestruzzo fresco. Grazie al rigoroso rispetto dei tempi di
Forza di trazione massima
disarmo, cos come alla durata e ai metodi di maturazione, di una fune traente 562 kN
stato possibile ottenere un calcestruzzo di ottima qualit. Forza di trazione massima
Grazie allo straordinario impegno di tutti i sogget- di una linea 1124 kN
ti coinvolti nata cos unopera complessivamente riuscita,
per non dire eccellente.
LARCHITE T T UR A DELL A VAL BREG AGLIA 29
Fondazione a plinti
Tutti i pilastri di fondazione poggiano su plinti. Questi
ultimi sono realizzati su misura degli ancoraggi e pertanto
completati con un getto di calcestruzzo di riempimento solo
dopo la posa.
La disposizione geometrica dei 4 punti di appoggio
consente in parte di realizzare una platea comune, riducen-
do cos le forze simmetriche in direzione trasversale a forze
interne pi vantaggiose dal punto di vista della certificazio-
ne di stabilit al ribaltamento e allo scorrimento.
La costruzione della fondazione per il pilastro 1 si rive-
lata un vero rompicapo progettuale e costruttivo. Il pilastro
in questione infatti posto in un punto molto ripido e difficil-
mente accessibile, nelle immediate vicinanze di un settore di
protezione delle acque. Si rivelata qui vantaggiosa una co-
struzione compatta. Questo principio costruttivo si rivelato
funzionale ai fini di un costo equilibrato dei lavori per le mo-
vimentazioni di terra e per la posa in opera del calcestruzzo.
Autore: Edy Toscano SA

Impianto di risalita
Si tratta di una moderna funivia a va e vieni con due
veicoli che presentano entrambi una capienza di 8 persone o
massimo 1200 kg.
Per il trasporto di materiale, le cabine per le persone
possono essere sostituite da dispositivi di sollevamento. In
questo caso il peso massimo arriva a 5000 kg, compreso il
dispositivo di sollevamento (carico in sospensione).

Procedura seguita per il cavo


Sono state riutilizzate le funi della vecchia funivia. Con
la vecchia linea sono state inoltre inserite due cosiddette
funi ausiliarie, ancorate davanti alle stazioni.
Dopo la costruzione di stazioni e piloni, le funi ausilia- 18 19
rie sono state congiunte con le nuove funi e tirate da valle a
monte mediante un verricello. La forza di trazione massima Der Seilbahn Albigna
del verricello a monte era pari a 16 t, mentre a valle stata Die von dem Zricher Energieunternehmen ewz in Auftrag
applicata come freno una forza massima pari a 8 t, affinch gegebene neue Seilbahn von Albigna fhrt bis zu dem
gleichnamigen Staudamm. Zur Modernisierung der
le funi portanti scorressero sopra il bosco senza impigliarsi Seilbahn mussten auch die Tal- und die Bergstation
negli alberi. erneuert werden, die bei begrenzten Investitonssummen
In corrispondenza delle stazioni le funi portanti sono das Unternehmen reprsentieren, Anklang bei der
state avvolte attorno alle colonne e successivamente tese ffentlichkeit finden und gut in die Landschaft eingebettet
alla massima forza di trazione. La fune traente stata suc- werden sollten. Aus diesem Grund wurde eine einfache
Wellblechhlle verwendet. Die Konstruktion besteht
cessivamente chiusa ad anello continuo a monte con il con- dagegen aus Stahl und ruht auf einem Betonsockel.
trappeso e a valle mediante lazionamento. Die beiden Stationen sind jedoch nicht identisch, sondern
Autore: Garaventa AG unterscheiden sich durch funktionale Anforderungen an
die Zugangstreppe und an das Dach, das bei der Talstation
ber die Fassade hinweg auskragt, in der sich die Seilbahn-
kabine befindet. Das Dach der Bergstation ist kompakter
gestaltet und entspricht im Wesentlichen dem Grundriss
am Boden. Unter einer geneigten und berstehenden Seite
der Talstation werden die Treppe und der Wartebereich
untergebracht.
Da es sich um ein Bauwerk fr das Hochgebirge handelt,

Ubicazione: Pranzaira, Vicosoprano Committente: ewz, wurde der aufgeraute Beton mit wasserabweisenden
Elektrizittswerk der Stadt Zrich, Zurigo Mitteln behandelt. Fr die Bergstation wurde er vor Ort
Architettura: Alder Clavuot Nunzi Architekten, Soglio Ingegneria unter Zusatz von Verzgerern gemischt. Nennenswert sind
civile: Edy Toscano SA, Pontresina Tecnica degli impianti di auch die Pfeiler der hchste ist 30 Meter hoch ,
trasporto a fune: Garaventa AG, Seilbahntechnik, Rotkreuz Date: die Aufstiegsanlagen und die fr die Inbetriebnahme
concorso 2014, realizzazione 2016 der Tragseile zum Einsatz gebrachten Verfahren.
LARCHITE T T UR A DELL A VAL BREG AGLIA 30

Armando Ruinelli
architetto della valle
Le prime opere
Alberto Caruso

Heinrich Tessenow spiegava che la semplicit e la povert non hanno


nulla in comune. La semplicit pu rappresentare una grande ricchezza espressi-
va, mentre la povert spesso leffetto della variet formale, che il contrario della
semplicit. Il percorso professionale di Armando Ruinelli, fin dalla met degli anni
Ottanta, si svolge interpretando la lezione di Tessenow, e dimostra come la sempli-
cit sia lesito finale di un faticoso processo razionale.
Nel 2012 il lavoro di Ruinelli+Partner stato pubblicato nella prestigiosa
collana De aedibus della lucernese Quart Verlag. Questo numero di Archi, che illu-
stra alcune delle opere pi recenti, ha lambizione di essere un aggiornamento della
pubblicazione di Quart. Per consentire, tuttavia, ai lettori di comprendere il percor-
so progettuale di Ruinelli, necessario offrire qualche informazione sul suo lavoro
precedente, dal quale abbiamo selezionato tre architetture.
La falegnameria di Spino, del 1990, un manufatto dalla distribuzione ele-
mentare, costituito da un basamento di beton e da unelevazione tripartita di legno.
La sua forma risolve in modo magistrale le questioni dellinserimento ambientale.
Pi solitamente, infatti, i fabbricati artigianali vengono costruiti lontano dai nuclei
antichi, per la difficolt di mettere in relazione la loro volumetria con i vecchi edifici.
Al critico di passaggio, la sua forma scalinata suggerisce unadesione dellautore al
vocabolario formale degli architetti Analog di Zurigo, ma in realt il suo disegno
ispirato ai terrazzamenti con i quali lavorata la montagna situata dietro alledifi-
cio, mentre la maggiore delle tre quote del tetto riproduce laltezza delle case alline-
ate sulla strada e si riduce verso il fiume assecondando la pendenza naturale.
La sala polivalente di Bondo, del 1995, situata sul bordo del letto del tor-
rente, in una situazione orograficamente complessa. Sul basamento di beton, il lun-
go corpo di fabbrica di legno illuminato da una grande finestra a nastro che corre
lungo il perimetro e, anche grazie allaggetto del volume verso la strada che corre a
valle, segnala leccezionalit dellattivit sociale ospitata. Gli ingressi e i raccordi
con le aree circostanti a quote diverse, le relazioni del manufatto con il contesto,
sono risolti in modo efficace. Verso sud, un lungo piazzale fa da grande atrio, mentre
a nord una passerella collega la sala allantico fabbricato oggi sede municipale.
La riqualificazione di una stalla a Soglio, del 2009, e la sua trasformazione
in abitazione , dei tre che presentiamo, il progetto pi complesso per il concetto di
recupero e di modifica duso che rappresenta e per le tecniche costruttive adotta-
te. Gi pubblicato in Archi 2/2011 (insieme alla casa e atelier per un fotografo, del
2003, sita nel terreno antistante), questo progetto un esercizio sulla possibilit di
operare trasformazioni radicali dei manufatti antichi che costituiscono linsieme
significativo dellabitato e che per questo vanno protetti adottando scelte spaziali
e strutturali adeguate e colte. Rimossa la copertura, ai quattro grandi muri angola-
ri di pietra stata accostata una nuova struttura portante in beton, che ha consen-
tito di concepire con libert spazi contemporanei resi stimolanti dalla relazione tra i
materiali antichi e quelli moderni. Le grandi aperture che ventilavano la stalla sono
state protette da tavole di legno a tutta altezza che, occultando i serramenti, con-
feriscono un aspetto figurativamente ambiguo alla costruzione, che acquista una
qualit architettonica nuova. la messa in opera di quella continuit che Ruinelli
persegue in ogni progetto, con il realismo che Tessenow definisce la misura che
ogni opera stabilisce con quanto lha preceduta.

1 Heinrich Tessenow, Casa Nau-Roeser,


Lostau 1912. Fonte Marco De Michelis, 1
Heinrich Tessenow 1876-1950, Milano 1991
LARCHITE T T UR A DELL A VAL BREG AGLIA 31
2

4
0 5 10 20
Foto Michael Bhler

Falegnameria a Spino
2 Pianta piano terra
3 Sezione longitudinale
4 Scorcio dal basso
5 Vista complessiva

Disegni Ruinelli Associati Architetti

0 5 10 25

5
Foto Franco Rigamonti
LARCHITE T T UR A DELL A VAL BREG AGLIA 32
Sala polivalente a Bondo
6 Vista crepuscolare
7 Sezione longitudinale
8 Pianta primo piano
9 Pianta piano terra
10 Vista complessiva

Disegni Ruinelli Associati Architetti


Foto Ralph Feiner

0 5 10 20

9
7

0 5 10

0 5 10

0 5 10 25

10
LARCHITE T T UR A DELL A VAL BREG AGLIA 33
Ex stalla a Soglio
11 Vista interna
12 Sezione longitudinale
13 Pianta piano terra
14 Scorcio esterno

Foto e disegni Ruinelli


Associati Architetti

11

12 13

0 1 5 10

Armando Ruinelli, Architekt des Tals


Der berufliche Werdegang von Armando Ruinelli konzent-
riert sich seit Mitte der achtziger Jahre auf eine Interpretati-
on der Lehren von Tessenov und zeigt, dass die Einfachheit
in der Architektur das Endergebnis eines mhsamen
rationellen Prozesses ist. Einige Informationen ber
Ruinellis frhe Arbeiten sind unverzichtbar, damit die Leser
die Entwicklung seiner Projekte verstehen knnen.
Die Schreinerei von Spino lst die Fragen der Einbettung
in den Kontext durch die dreigliedrige Form meisterhaft.
Der Multifunktionsraum von Bondo mit der Auskragung
des Baukrpers in Richtung Tal hebt die Besonderheit der
hier stattfindenden gesellschaftlichen Aktivitten hervor.
Die Umwidmung eines Stalls in Soglio ist aufgrund der
14
Renovierung und Nutzungsnderung und angesichts der
verwendeten Bautechniken ein komplexeres Vorhaben.

Foto Piero Conconi


LARCHITE T T UR A DELL A VAL BREG AGLIA 34

Costanza e coerenza
Lettera di Nott Caviezel
ad Armando Ruinelli
Caro Armando,

visto che si tratta di te e che il tuo lavoro non cessa di affascinarmi e cat-
turarmi, dopo qualche esitazione ho accettato di riflettere sulla tua opera metten-
do su carta i miei pensieri per Archi. Ritenevo infatti di aver detto tutto quello che
avevo da dire nel mio esteso contributo nella monografia a te dedicata edita dalla
Quart. Ora cercher di ripercorrere nella mente le tue opere e di considerare nuo-
vamente il tutto. Le mie impressioni di quel tempo sono ancora vivide. Chiss se la
Musa mi bacer regalandomi nuove consapevolezze? Mi sono forse sfuggiti aspetti
che varrebbe la pena di indagare?
Riflettere sullarchitettura pi semplice che non scrivere della stessa. I
pensieri volano e si esauriscono, le riflessioni incompiute rimangono un elemento
sfuggevole, nientaltro che una miniera di idee... Quanto misero limitarsi a medi-
tare sulle tue riuscite opere. Generate dalla mente, hanno infine preso forma su una
solida base: stabili, utili e belle. Lo sai di chi parlo. Il suo codice, spesso citato, non
riesce oggi pi a illuminarci in unepoca in cui in molti luoghi vengono erette costru-
zioni prive di bellezza, veri e propri insulti alla durabilit nella loro limitazione a una
breve vita utile. Naturalmente sei consapevole che una buona architettura fornisce
risposte convincenti a tutte le domande, che a loro volta, lo si voglia o no, seguono
determinati criteri che riguardano il tutto cos come il particolare. Un edificio sod-
disfa la funzione che gli viene assegnata? Possiede qualit esterne ed entra in una
relazione convincente con ci che lo circonda, con lambiente e con il paesaggio?
coerente come un tutto e genera una proficua interazione fra la sua parte interna ed
esterna? Le sue dimensioni sono adeguate? Sono adatti i materiali scelti e il modo
in cui realizzato? Se la risposta s, significa che gi stato fatto molto. Si tratta a
ogni modo di aspetti risolvibili in maniera del tutto razionale, se si ha confidenza col
mestiere che gli architetti dovrebbero padroneggiare. Chi esplora la tua architet-
tura percepisce lesistenza di ulteriori dimensioni che, pur realmente presenti, non
possono essere apprezzate dalla sola ragione.
Chi si dedica allosservazione delle tue opere e ne rileva la logica attraverso
la ragione, comprende una componente importante del loro aspetto materiale.
sempre evidente perch non si perde nelle chiacchiere di forme e materiali, altro-

Avendo il loro insegnamento


[degli antichi] come punto di
partenza cercheremo di
approntare soluzioni nuove e di
conseguire cos una gloria pari
alla loro, se possibile anche
maggiore.
Leon Battista Alberti,
De re edificatoria

Appunti di viaggio di un artista


fiammingo del Quattrocento.
Giovanni da Fano, Costruzione
del tempio Malatestiano,
miniatura dellHesperis
di Basinio da Parma, Parigi,
Bibliothque de lArsenal
LARCHITE T T UR A DELL A VAL BREG AGLIA 35
ve tanto diffuse. Sono forse un romantico se individuo nel- Castasegna e latelier/magazzino dellartista Miriam Cahn
la riduzione e nella limitazione laspetto pi veritiero delle a Stampa dimostrano la tua crescita attraverso lattenzio-
tue opere? Era Ruskin che nel XIX secolo parlava di verit ne per i compiti costruttivi sempre nuovi. Adeguati alla loro
e sincerit dellarchitettura aborrendo illusioni e menzogne. funzione e alla loro ubicazione, convincono ancora una volta
Percepisco anche in te la sua predilezione per lesistente, per la riduzione dei mezzi a livello di progetto, per i materiali
che porta in s storia e storie che animano il presente. Senza scelti nonch per lesecuzione. Con questa vicinanza alla ge-
alcun eccesso di pathos. Ne sono certo: anche tu ti addentri nuinit del mestiere, il Weiterbauen diviene con tutta evi-
in quanto ti circonda, nel luogo e nel paesaggio. In loro gia- denza un approccio progettuale credibile.
ce il ricordo, unesigenza primaria delluomo che per questo
motivo pu togliere tanto alleredit culturale. Al principio I miei pi cari saluti, Nott*
non c forse il sentimento in grado di percepire sensazioni Vienna, 19 dicembre 2017
ed esperire la sensualit? Voglio dire, su questa base anche
il tuo fiuto e la tua pronunciata intuizione per le dimensioni, * Nott Caviezel, gi caporedattore di werk, bauen+wohnen,
ilcorpo, la forma e i materiali creano, generando in fondo professore allUniversit tecnica di Vienna, presidente della
una forza poetica con grande ambizione. Commissione federale dei monumenti storici.
Traduzione di Andrea Bertocchi
Tutti parlano di costruzione continua, conferendo
tuttavia al concetto significati molto diversi fra loro. Men-
tre alcuni creano consapevolmente fratture mettendo in
scena le proprie opere e se stessi, tu hai scelto il percorso Konstanz und Konsistenz
opposto. Lopzione pi difficile, a parer mio, visto che non In Form eines Briefes ergnzt der Autor seinen vor
ti accontenti di unimitazione mimetica, non intendi la co- Jahren in einer Monografie erschienenen Text ber
Armando Ruinelli und dessen Werk. Auf der Basis jenes
struzione continua come banale affermazione, bens come Beitrags ist im Brief vom soliden Handwerk des Architekten
perfezionamento sotto il profilo qualitativo. Progettare par- die Rede. Fest, ntzlich und schn seien seine Gebude.
tendo dal patrimonio storico alta scuola, dimostrargli il do- Whrend Festigkeit und Ntzlichkeit rational berprft
vuto rispetto per te una necessit. In questo modo, ci che werden knnen, entzieht sich die Schnheit selbst bei
fai in un certo senso conservazione dei monumenti storici. Alberti der nchternen Betrachtung. Die sthetik der
Architektur Ruinellis liege wesentlich in ihrer Wahrhaftig-
Oltre un secolo fa Georg Dehio, Alois Riegl e Max Dvork, keit, die ihrerseits aus dem historischen Bestand heraus
tre antesignani della moderna conservazione del patrimo- Kraft und Poesie schpft. Insofern reihen sich seine Bauten
nio storico, invocavano che tale attivit non fosse mossa da im nobelsten Sinne in eine erneuernde Tradition der
una ricerca del piacere, ma divenisse un esercizio di piet. Geschichte einer Landschaft und eines Ortes ein, ehrlich
Piet verso opere passate dimostratesi in grado di resiste- und nicht geschwtzig. Hier anzuknpfen und nicht
mimetisch platt weiterzubauen, sondern aus den Zeit-
re sino al presente: singoli edifici, il paese, il paesaggio. Un schichten des Bestehenden heraus zu entwerfen, Weiter-
tale rispetto non comportava una cristallizzazione, quanto bauen nicht als hohles Statement zu proklamieren, sondern
piuttosto sviluppo e innovazione. Max Dvork, che non si als qualitative Weiterentwicklung zu verstehen, gehrt zur
occup solo di conservazione dei monumenti storici ma an- hohen Schule. Ruinellis Bauten tragen Erinnerung weiter,
che sapientemente dellavanguardia dellepoca, si espresse lassen Stimmungen und Sinnlichkeit zu erfahren. Wenn
sich Alt und Neu begegnen, ist der harmonische Kontrast
a favore di un armonico contrasto fra vecchio e nuovo. Che (Max Dvork) gefragt, den Ruinelli meisterhaft beherrscht,
ci non rappresenti una contraddizione lo dimostrano le tue weil er im Stande ist, zur Essenz der Dinge vorzustossen.
nuove costruzioni, i tuoi cambiamenti di destinazione duso Als zeitgenssischer Dialekt wird Ruinellis Architektur im
e le tue ristrutturazioni di edifici preesistenti. Anche questa trgen Fluss der althergebrachten Sprache verstndlich.
Die Anspielung auf Alberti weiterfhrend, erinnert der
alta scuola, visto che la ricerca di un contrasto adeguato
Brief schliesslich an den Begriff der Konformitt. Die
richiede innanzitutto di avvicinarsi allessenza delle cose. eigentlich so nahe liegende convenienza oder confor-
La tua architettura genera senso e influenza anche perch mit ist als wesentliches Harmonieprinzip der Architektur
in un certo modo si rende comprensibile quale dialetto con- heutzutage in Vergessenheit geraten, wo es doch gerade
temporaneo nel lento fluire del linguaggio tradizionale. beim Weiterbauen essentiell ist. Diesem alten Gebot
verpflichtet, bereichert die Architektur Ruinellis gleichge-
I nonconformisti godono di una certa attenzione, lad-
richtet und doch anders als der Bestand in Fortsetzung der
dove il conformismo gravato da uninsipida noia. Nel qua- Tradition die Gegenwart.
dro della storia dellarchitettura, uno dei valori fondamen-
tali fin da Vitruvio la conformit architettonica. Come
ebbe modo di formulare Georg Germann, anche Alberti,
che quindici secoli dopo riprende sotto molti aspetti Vitru-
vio, tratta la convenienza, se non addirittura la conformit,
quale armonico principio guida dellarchitettura. Il motivo
non qui la piet quanto piuttosto la convinzione che a li-
vello architettonico il nuovo debba essere custodito nel vec-
chio, e sua volta il vecchio nel nuovo. Di conseguenza, solo
la raggiunta consapevolezza della diversit del patrimonio
consente ladeguamento del nuovo. Cos come il ricordo, an-
che il desiderio di continuit unesigenza primaria delluo-
mo. Vista cos, caro Armando, la tua architettura vocata
alla conformit nel senso pi nobile, una conformit elogia-
ta gi molto tempo prima di noi da autorevoli architetti e
teorici. Preservando lo stesso orientamento del patrimonio
esistente pur sottolineando la propria diversit, la tua ar-
chitettura arricchisce il presente in quanto proseguimento
della tradizione. Hai un lungo respiro e dimostri costanza e
coerenza. Le tue opere pi recenti la casa unifamiliare di
LARCHITE T T UR A DELL A VAL BREG AGLIA 36

Armando Ruinelli La progettazione di questo nuovo edificio segue il ter-


foto Ralph Feiner reno e il suo pendio e trova delle soluzioni architettoniche
adeguate e espresse dalla sezione.

Casa unifamiliare, Il tetto nel suo fronte principale in contropendenza ri-


spetto al terreno, abbassandosi dal prospetto principale

Castasegna a sud verso la linea di impluvio della falda. Linnalzamento


della falda conferisce un effetto slanciato alledificio, che
compatto, lungo e stretto.
La composizione delle facciate risolta con bucature in
formati diversi, tra loro legati da rapporti proporzionali. La su-
perficie degli esterni ottenuta con intonaco monostrato in

Committenza: Siska Willaert e Arnout Hostens, Castasegna malta di calce, cemento e ghiaietto, applicato e lavato a mano.
Architettura: Ruinelli Associati Architetti - Armando Ruinelli, Allinterno, la lunga scala e il corridoio permettono di
Soglio Collaboratori: F. Giovanoli, A. Innocenti Ingegneria leggere ledificio in tutta la sua lunghezza e altezza.
civile: Moreno Giudicetti, Edy Toscano AG, St. Moritz
Fisica della costruzione: Kuster + Partner AG, Coira Fotografia: La costruzione essenziale, declina larchetipo del muro
Ralph Feiner, Malans Date: progetto e realizzazione 2012-2013 a tutto spessore, costituito da un unico mattone con funzio-
ne strutturale e isolante. Le solette sono in calcestruzzo a vista
e i pavimenti in betoncino autolivellante, finito ad olio, a mano
dagli stessi proprietari. La cucina concepita come un labora-
torio e realizzata in calcestruzzo nero, gettato sul posto.
Si tratta di una casa costruita con poche risorse e mate-
riali utilizzati al grezzo. Tuttavia il budget ridotto non ha com-
promesso n la qualit architettonica n la ricerca composi-
tiva, compresi il progetto del dettaglio e la cura artigianale.

A A Villa Garbald, 1862-1864, arch. Gottfried Semper,


restauro 2002/2003, arch. Miller & Maranta
B Roccolo, 2003/2004, arch. Miller & Maranta

N
0 20 50 100
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0
1
5
10
2
1

3
LARCHITE T T UR A DELL A VAL BREG AGLIA 39
A A Costruzione copertura inclinata
Calcestruzzo, 25 cm
Barriera al vapore (tipo EVA), 0.3 cm
Isolamento termico (tipo swissporPUR Alu lose), 16 cm
Impermeabilizzazione, guaina polimerica bituminosa
(tipo EGV3 lose), 0.3 cm
Impermeabilizzazione, guaina polimerica bituminosa
(tipo EP4 flam wf), 0.4 cm
Fibra sintetica/tessuto non tessuto
Ghiaia, 5 cm
B
B Costruzione muro perimetrale fuoriterra
Mattone di laterizio isolante (tipo Porotherm PTH T7 42.4), 42.5

C Costruzione copertura ingrsso


Calcestruzzo, pendenza 0.5% - 1%, spessore min 18 cm
Ghiaia, spessore max 12.5 cm

D Costruzione soletta controterra


Betoncino autolivellante, 9 cm
Strato di separazione (tipo Trenn/Gleitlage PE-Folie), 0.2 mm
Isolamento termico (tipo swissporPUR Alu), 14 cm
Impermeabilizzazione (tipo VA 4), 0.4 cm
Platea in calcestruzzo, 20 cm
Magrone, 5 cm

1 Pianta piano entrata


2 Pianta piano primo
3 Sezione longitudinale
4 Sezione di dettaglio

Testo e disegni Ruinelli Associati Architetti

0 50 100 200
LARCHITE T T UR A DELL A VAL BREG AGLIA 40

Armando Ruinelli Il progetto di restauro del cimitero prevede la sistema-


foto Ralph Feiner zione delle fosse, la pavimentazione dei percorsi e la predi-
sposizione per la tumulazione delle ceneri nel terreno.

Cimitero Negli ultimi anni sempre pi richiesta la possibilit


di inserire lurna cineraria direttamente nella terra, in modo

San Lorenzo, Soglio anonimo, in un contenitore che si dissolve disperdendo le


ceneri. Un elemento indipendente, come per esempio una ta-
vola o una grande pietra, riporta i nomi dei defunti.
Lidea di progetto di porre le iscrizioni in uno spec-
chio dacqua, nel quale, insieme ai nomi, si riflettono il cielo
e le montagne.

Committenza: Comune di Bregaglia, Comune di Soglio Abbiamo introdotto perci due fontane: una approvvi-
Architettura: Ruinelli Associati Architetti - Armando Ruinelli, giona lacqua per annaffiare i fiori, laltra contiene i nomi dei
Soglio Collaboratori: F. Giovanoli, S. Giovanoli defunti.
Ingegneria civile: Beat E. Birchler, Zernez Fotografia:
Ralph Feiner, Malans Date: progetto e realizzazione 2010 Le fontane sono collocate in corrispondenza del pas-
saggio di quota tra le due porzioni in cui strutturato il cimi-
tero, delimitando e precisando i due livelli. Il fondo della fon-
tana in leggera pendenza e, come su un leggio, si possono
leggere bene i nomi dei defunti incisi su una serie di piastre
di bronzo industriale. Le fontane sono in calcestruzzo scu-
ro perch leffetto specchiante accentuato da una vasca
nera riempita di acqua. Lacqua scorre continuamente nella
vasca, immessa sotto la superficie in modo silenzioso,vibra
leggermente per effetto del ventoche, senza far rumore, ge-
nerapoeticheimmaginianimatedi cielo e nuvole.

1 Sezione trasversale
2 Vista laterale

Testo e disegni Ruinelli Associati Architetti

foto Ruinelli Associati Architetti


0 0.5 1 2
0 0,5 1 2,5

1 2
LARCHITE T T UR A DELL A VAL BREG AGLIA 42

Armando Ruinelli Ledificio di nuova costruzione sia un contenitore per


foto Ralph Feiner materiali e opere sia uno spazio di lavoro per lartista.
Si tratta di un prisma monolitico e compatto, in agget-

Atelier to su un basamento arretrato, come se il pesante contenitore


fosse sospeso sul terreno in pendenza tra la strada e il fiume.

di Miriam Cahn, Si intendeva far emergere la destinazione duso ar-


tigianale delledificio e allo stesso tempo un certa qualit

Stampa dellarchitettura.
La soluzione suggerita risiede nella scelta del materia-
le: il calcestruzzo coniuga le due aspirazioni, un materiale
industriale, ma il progetto del cassero gli conferisce espres-
sivit architettonica. Viene utilizzato un calcestruzzo po-

Committenza: Miriam Cahn, Stampa Architettura: vero, dove il cassero lascia intravvedere limprecisione. La
Ruinelli Associati Architetti - Armando Ruinelli, Soglio ricerca della soluzione adatta al controllo dellimperfezione
Collaboratori: F. Giovanoli, T. Guerrazzi, A. Innocenti, P. Sterni stata molto impegnativa e condotta attraverso prove e mo-
Ingegneria civile: Beat E. Birchler, Zernez Fotografia: Ralph
Feiner, Malans Date: progetto e realizzazione 2014-2016 delli in scala 1:1. La scelta ricade su di un calcestruzzo bian-
co che porta il segno del cassero imperfetto in assi grezze;
le finestre delle facciate hanno un ordine gigante; i serra-
menti industriali sono in ferro.
La copertura in ghiaia; la lattoneria sostituita da
una gomma sintetica, per conferire alledificio uniformit di
colore e materiale.
LARCHITE T T UR A DELL A VAL BREG AGLIA 44

0
2
5
0
1

10
2
1

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10
LARCHITE T T UR A DELL A VAL BREG AGLIA 45
1 Pianta
2 Sezione trasversale
3 Dettaglio serramento filomuro

Testo e disegni Ruinelli Associati Architetti

Stratigrafia da interno verso esterno


Lastre truciolare 1,9 cm
Barriera vapore Ampatex DB 90
Lana di roccia 16 cm
Elemento in calcestruzzo prefabbricato 25 cm

3 0 10 50 100

0 0,2 0,5 1
LARCHITE T T UR A DELL A VAL BREG AGLIA 46

Armando Ruinelli Il progetto di restauro si concentrato sullarchitettura


foto Ruinelli Associati Architetti delledificio esistente che, sebbene modesto, presentava al-
cuni caratteri interessanti, da conservare.

Ristrutturazione Ambienti come la sta e le camere sono stati restaura-


ti, mentre ogni nuovo intervento ben visibile, come la cuci-

Casa 63, Soglio na, realizzata in lamiera su disegno, e il bagno, con il grande
tavolo nero in calcestruzzo gettato sul posto.
Risulta evidente che il progetto contemporaneo si di-
stingue come riconoscibile e successivo alla struttura origi-
naria.
Uno dei problemi riscontrati in fase progettuale sta-

Committenza: Fam. Schmid, Celerina Architettura: ta laltezza ridotta dei locali, perci sono state adottate delle
Ruinelli Associati Architetti - Armando Ruinelli, Soglio soluzioni adeguate per occupare poco spazio con le nuove
Collaboratori: F. Giovanoli, S. Giovanoli, T. Guerrazzi solette interpiano. La soletta in calcestruzzo tra il piano terra
Ingegneria civile: Beat E. Birchler, Zernez Fisica della
costruzione: Kuster + Partner AG, Coira Fotografia: e il primo piano ha uno spessore di soli 16 cm, in cui incluso
Ruinelli Associati Architetti, Soglio Date: progetto tutto, illuminazione, riscaldamento e trattamento finale (il
e realizzazione 2016 calcestruzzo stato lisciato a mano il meglio possibile). Lo
stesso principio stato adottato con la soletta in legno tra il
primo piano e il piano sottotetto, che, con uno spessore di 12
cm, svolge la funzione di soffitto e pavimento.
Lintervento ha tenuto conto degli aspetti energetici
con il minimo necessario, optando per una coibentazione in-
terna con intonaco isolante.
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0
1
5
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3 5
2 4
LARCHITE T T UR A DELL A VAL BREG AGLIA 49
1 Sezione trasversale
2 Pianta piano secondo
3 Pianta piano terreno
4 Pianta primo piano
5 Pianta piano seminterrato

Testo e disegni Ruinelli Associati Architetti


LARCHITE T T UR A DELL A VAL BREG AGLIA 50

Armando Ruinelli Il progetto affronta due temi, la trasformazione di una


foto Ruinelli Associati Architetti stalla con fienile in abitazione e la ricostruzione di un edifi-
cio ad esso adiacente e indipendente, originariamente uti-

Trasformazione lizzato come cascina per la produzione del formaggio. Lin-


tervento collega le due piccole costruzioni con un passaggio

e ricostruzione interrato, invisibile dallesterno per non turbare lequilibrio


dellinsediamento.

di due rustici, Isola I due edifici sono trattati in modo autonomo, pur aven-
do degli elementi che permettono di leggerli come interven-
to unitario, per esempio la continuit della pavimentazione.
La stalla presenta un basamento in pietra, consolidato
e intonacato a calce e cemento e rifinito in calce con laggiun-
ta di sabbia molto fine, e un fienile al piano superiore realizza-

Committenza: Fam. Meuli, Zurigo Architettura: Ruinelli to con sistema costruttivo ligneo (Blockbau) al cui interno
Associati Architetti - Armando Ruinelli, Soglio Collaboratori: stata inserita una stanza di larice massiccio, essenza tipica
F. Giovanoli, A. Curti, T. Guerrazzi, A. Innocenti, P. Sterni, della zona. Il portone del fienile, originariamente a due ante,
S. Giovanoli Ingegneria civile: Moreno Giudicetti, Edy Toscano
AG, St. Moritz Fisica della costruzione: Kuster + Partner AG, stato reinterpretato con una grande porta-finestra in larice,
Coira Fotografia: Ruinelli Associati Architetti, Soglio come tutti i serramenti della stalla, chiusa da un pannello
Date: progetto e realizzazione 2012 in corso scorrevole in legno intagliato. Le restanti aperture sono state
ricavate con interventi minimi sulla travatura.
La cascina mantiene posizione e forma originaria e so-
stituisce al muro in pietra intonacato un nuovo muro in cal-
cestruzzo, isolato e intonacato. Linterno in calcestruzzo a
vista, ottenuto con cemento bianco. Il cassero stato com-
posto con tavole a taglio sega di spessore variabile tra i 12 e
i 15 cm. Le aperture riprendono la tipologia preesistente di
finestre molto piccole (circa 25 x 40 cm), sguinciate, ad ecce-
zione di una grande finestra a ovest che incornicia il panora-
ma del lago di Maloja. Le parti in legno sono qui in quercia,
essenza che si accosta al calcestruzzo meglio del larice.
Lesterno in intonaco di calce e cemento, graffiato il
giorno dopo la posa per conferirgli un aspetto ruvido. Le ante
esterne sono qui in lamiera grezza. La pavimentazione di en-
trambi gli edifici in malta battuta, ottenuta con laggiunta
di polvere di marmo e impregnata di sapone di marsiglia.

N
0 10 25 50
LARCHITE T T UR A DELL A VAL BREG AGLIA 52

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3
LARCHITE T T UR A DELL A VAL BREG AGLIA 53
1 Sezione trasversale dei due edifici
2 Sezione della cascina, con vista della stalla
3 Pianta primo piano
4 Pianta piano terreno
5 Pianta piano interrato

Testo e disegni Ruinelli Associati Architetti


LARCHITE T T UR A DELL A VAL BREG AGLIA 54

Armando Ruinelli Il progetto consiste nella ristrutturazione di una parte


foto Ralph Feiner di edificio residenziale situato nella piazza di Sils Maria, ori-
ginariamente a destinazione rurale.

Ristrutturazione La casa stata sventrata, conservando i muri perime-


trali, isolati esternamente con un cappotto intonacato, e la

di unabitazione, struttura del tetto, ancora visibile. Le distribuzioni interne


sono state eseguite con nuove solette in calcestruzzo e con

Sils Maria le partizioni verticali necessarie per un programma degli


spazi molto articolato.
I pavimenti dei locali principali sono in parquet di ro-
vere, le pareti sono intonacate in grigio scuro, mentre i sof-
fitti hanno un leggero effetto lucido dato dal gesso bianco
trattato con cera dapi. Gli ambienti di servizio presentano

Committenza: Fam. Rittweger, Sils Maria Architettura: finiture in ceramica. La nuova scala, in rovere massiccio con
Ruinelli Associati Architetti - Armando Ruinelli, Soglio corrimano in legno e parapetto in rame, ha un andamento
Collaboratori: F. Giovanoli, A. Curti, P. Sterni, L. Wieland scultoreo, e mette in evidenza la cura del dettaglio. In que-
Ingegneria civile: Beat E. Birchler, Zernez Fisica della
costruzione: Kuster + Partner AG, Coira Fotografia: Ralph sta casa stato disegnato tutto: i letti, gli armadi e la cuci-
Feiner, Malans Date: progetto e realizzazione 2014 na, con un uso colto di materiali locali reinterpretati in veste
contemporanea.

N
0 20 50 100

0 2 5

2 3
1 Pianta sottotetto
0 1 5 10
2 Pianta primo piano
3 Pianta piano terreno

Testo e disegni Ruinelli Associati Architetti


LARCHITE T T UR A DELL A VAL BREG AGLIA 56

Apparati
Laura Ceriolo

Guida sentimentale alle Piccole architetture di montagna:


Val Bregaglia*
Non uninesattezza che laggettivo Piccole sia scritto in maiuscolo: le
architetture che vi presentiamo sono piccole solo in quanto a dimensioni, mentre
sono notevoli qualitativamente, sia quelle di nuova edificazione sia quelle storiche.
Non neppure vero che tutte abbiano piccole dimensioni, perch in questa guida,
sentimentale perch opera una scelta affettiva che non le comprende proprio tut-
te, alcune sono pi grandi, altre addirittura si presentano a scala territoriale, opere
di ingegneria come le dighe dellAlbigna (1959), la strada a serpentina del Maloja
(1828) e, in misura minore, la diga del Maloja (1980).

La diga ad arco del Maloja, situata nella valle del Forno, protegge i paesi
della Bregaglia dalle inondazioni del fiume Orlegna durante le stagioni di piena.
Limponente diga a gravit dellAlbigna, macro-struttura in calcestruzzo
ad andamento planimetrico spezzato appartenente ormai al paesaggio della Bre-
gaglia, che al suo interno somiglia a una cattedrale, non solo per la forma, ma anche
per latmosfera, un segno per chi percorre la valle e al tempo stesso si confonde
con le sue montagne. Fatta costruire dalla societ elettrica zurighese ewz, ali-
menta la centrale idroelettrica di Castasegna, dove, nel castagneto di Brentan, fu
costruito un intero villaggio di case, oltre a quelle di Vicosoprano, per i dipendenti
dellazienda, dette ancora oggi case ewz, della cui progettazione fu incaricato lar-
chitetto Bruno Giacometti.
La strada a tornanti che si arrampica inesorabilmente e tortuosamente al
passo Maloja, con i suoi alti muri in pietra naturale che la arginano, dotati di speroni
di rinforzo distribuiti sulla loro superficie, si presenta anchessa come un progetto a
grande scala che incide lerto versante della valle fino a raggiungere, oltre il passo,
lampia alta Engadina.

Negli anni Sessanta sono numerosi altri i progetti che modificano il volto
della valle: piccole architetture ora a scala urbana, in beton, si integrano in un
paesaggio s verde, ma fatto anche di montagne rocciose. La struttura a fungo,
ombrello in calcestruzzo per la protezione dei gestori e dei clienti della stazione di
rifornimento City SA a Farzett, progettata dal ticinese Peppo Brivio (1962), sorta
in occasione della costruzione delle circonvallazioni che liberarono dal traffico i vil-
laggi bregagliotti e rimane oggi un simbolo del passaggio degli italiani per la Bre-
gaglia dai lavoratori frontalieri ai villeggianti dellEngadina. Per ladeguamento
alla nuova viabilit fu costruito anche il casello rosso della dogana di Castasegna
(1959), ora ufficio postale, un lato a livello strada e laltro sospeso sulla scarpata e
sorretto da pilastri a sbalzo, altra opera di Bruno Giacometti.

Il tipo a torre, di cui la torre Belvedere che domina la valle dal passo del Ma-
loja antesignana in Bregaglia, riproposto in chiave contemporanea sia dallam-
pliamento di Villa Garbald, il Roccolo di Castasegna, ad opera di Miller e Maranta,
sia pi recentemente da Hans-Jrg Ruch, che costruisce in localit Roticcio presso
Vicosoprano il Rifugio Bregaglia. Si tratta di una dimora che sorge sul lato soleggia-
to della vallata, dal volume rettangolare verso il paese, ma che dal fondovalle appa-
re come una torre sottile. Le pareti esterne sono in calcestruzzo con inerti (emersi
dopo lavaggio ad alta pressione) derivanti da pietrisco locale da scavo, ci che ren-
de la costruzione ancora pi ancorata al luogo in cui sita.

Luso e la lavorazione dei materiali di cui sono costruite, dettagli a scala


macroscopica, contraddistinguono le architetture della Bregaglia. Dal legno alla
pietra naturale a quella artificiale, il calcestruzzo in particolare, composto a sua vol-
ta dallaggregazione di pietrisco locale, tutti i materiali sono lavorati con maestria
e originalit, pur nel rispetto dei luoghi, della tradizione e delle caratteristiche pro-
prie di ciascuno. Una bellezza e unarmonia fatta di architetture rarefatte, che sca-
turiscono dalla luce e dalle ombre di questa vallata.

* Le architetture non menzionate nel testo sono state commentate Carta topografica.
in altri saggi e progetti presentati in questo numero di Archi. Fonte Ufficio federale di topografia
Sils

Lago di Sils

Isola

Maloja

Casaccia

Coltura Vicosoprano
Soglio Stampa
Spino
Promontogno
Castasegna Bondo
Lago di Albigna
Piuro
Chiavenna

Opere*
1 Chiavenna, Palazzo Balbiani, Castello, XV sec. 18 Spino, Falegnameria, 1990, 32 Vicosoprano/Albigna, Diga, 1954-1959, ing. W. Zingg
2 Chiavenna, Collegiata di San Lorenzo, XI-XVIII sec. arch. Armando Ruinelli 33 Casaccia, Vestigia della Chiesa San Gaudenzio,
3 Chiavenna, Palazzo Salis, XVI sec. 19 Bondo, Sala polivalente, 1995, citata intorno al 840, costruita a nuovo nel
4 Chiavenna, Palazzo Pestalozzi-Pollavini, XVI sec. arch. Armando Ruinelli 1514-1518, consolidamenti e restauri 2009-2015
5 Chiavenna, Palazzo Pretorio, XVI sec. 20 Bondo, Palazzo Salis, 1766-1775, arch. Francesco 34 Diga del Maloja
6 Piuro, Palazzo Vertemate Franchi, XVI sec. Croce, restauro esterno 1997-1998 35 Maloja, la strada a serpentina del passo, 1827-1828,
7 Castasegna, Stazione di rifornimento a Farzett, 21 Bondo, Chiesa riformata San Martino, ingegneri Richard La Nicca e Ulysses von Gugelberg
1962-1963, arch. Peppo Brivio consacrata nel 1250, affreschi 1480, 36 Maloja, Case plurifamiliari, 2006-2014,
8 Castasegna, Casa unifamiliare, 2013, modificata nel 1617 e nel 1763, restauro 2011 arch. Renato Maurizio
Ruinelli Associati Architetti 22 Promontogno, Hotel Bregaglia, 1875-1877, 37 Maloja, Villa Segantini, villa della Chletfabrik
9 Castasegna, Villa Garbald, 1862-1864, arch. Giovanni Sottovia Kuoni 1882; atelier 1898, arch. Giovanni Segantini
arch. Gottfried Semper, restauro 2002-2003, 23 Promontogno, Mraia e Nossa Donna, XII-XIX sec. 38 Maloja, Hotel Kursaal Maloja, 1882-1884,
arch. Miller & Maranta 24 Coltura, Palazzo Castelmur, 1723, ampliamento arch. Jules Rau
10 Castasegna, Roccolo, 2003-2004, 1850-1854, arch. Giovanni Crassi Marliani 39 Maloja, Torre belvedere, arch. Ruch
arch. Miller & Maranta 25 Stampa, Museo di valle Cisa granda, 1581, 40 Isola, Trasformazione di una stalla e ricostruzione di
11 Castasegna, quartiere ewz, 1957-1959, restauro 1721 e 1953 una cascina, 2012-2017, Ruinelli Associati Architetti
arch. Bruno Giacometti 26 Stampa, Atelier Giacometti, stalla del XVIII sec. 41 Sils, Ristrutturazione casa unifamiliare, 2014,
12 Soglio, Palazzi Salis, XVI-XVIII sec. trasformata nel 1906 da Giovanni Giacometti Ruinelli Associati Architetti
13 Soglio, Cimitero San Lorenzo, 2010, 27 Stampa, Magazzino per lartista Miriam Cahn,
Ruinelli Associati Architetti 2014-2016, Ruinelli Associati Architetti In rosso le opere presentate nella rivista. In grigio
14 Soglio, Ristrutturazione casa 63, 2016, 28 Vicosoprano, localit Roticcio, Rifugio quelle visitabili, ma non pubblicate, elencate da sud a
Ruinelli Associati Architetti Val Bregaglia, 2014, Ruch & partner architekten nord, al confine con lEngadina, fino ad arrivare a Sils.
15 Soglio, Casa atelier fotografico, 2003, 29 Vicosoprano, Casa unifamiliare, 2012,
Ruinelli associati architetti (cfr. Archi 2/2011) arch. Renato Maurizio * Per opere intendiamo qui i manufatti di rilievo
16 Soglio, Riqualificazione stalla, 2009, 30 Vicosoprano, Pretorio, torre rotonda seconda met presenti in Val Bregaglia che geograficamente
Ruinelli associati architetti (cfr. Archi 2/2011) XIII sec., restauro 1592, pretorio riedificato nel 1583 si conclude a fondo valle con la citt italiana
17 Soglio, Casa unifamilare, 2015, 31 Vicosoprano, Nuove stazioni della Funivia dellAlbigna, di Chiavenna siano essi monumenti storici,
Ruch & partner architekten arch. Alder Clavuot Nunzi, localit Pranzaira ingegneristici o architettonici.
58

Basi per lorganizzazione di una procedura BIM tualmente in vigore. Il documento SIA

lapplicazione
con il suo componente principale, il pia- D0256 rappresenta dunque, per i suoi
no di sviluppo del progetto BIM. In que- contenuti, un importante complemento,
COMUNIC ATI

del metodo
sto ambito si approfondiscono aspetti orientato alla prassi, del quaderno tecni-
come la formulazione dellobiettivo, i co SIA 2051, il cui scopo principale crea-

BIM
contenuti dei modelli e la loro coordina- re una base di comprensione comune.
zione. Sono spiegate anche le forme e la
portata delle diverse possibilit di impie- Lacune nel modello IFC
Manfred Huber go del BIM e la conseguente integrazio- Il quaderno tecnico e la documenta-
Prof. Manfred Huber, arch. dipl. ETH SIA, presi- ne dei modelli di opere. Il quaderno tecni- zione agevolano in modo considerevole
dente commissione SIA 2051 BIM, contitolare co definisce le persone coinvolte e il loro limpiego del BIM nella prassi quotidia-
aardeplan Architekten ETH SIA, responsabile ruolo, assegnando le rispettive mansioni na, tuttavia per progettare con il BIM la
Kompetenzzentrum Digitales Entwerfen und e responsabilit. Il capitolo conclusivo, via non ancora del tutto priva di ostaco-
Bauen, FHNW intitolato Prestazioni, illustra in modo li: n il quaderno tecnico n la documen-
chiaro come la fornitura di prestazioni tazione definiscono infatti le caratteristi-
Con il quaderno tecnico SIA 2051 - possa cambiare con lapplicazione del che degli oggetti impiegati nei modelli
BIM, in consultazione, la SIA stila un metodo BIM. Questo aspetto viene spie- delle opere in formato digitale. Tali carat-
importante testo utile alla compren- gato con le quattro domande Quan- teristiche sono oggi descritte nel formato
sione di questo nuovo metodo. in do?, Cosa?, Chi? e Quanto?. Nel con- IFC (ISO 16739).
elaborazione anche un altro docu- tempo si definisce come tenere conto di Il formato IFC un modello di dati
mento sullimpiego pratico del BIM. possibili cambiamenti negli esistenti re- completo e solido, ma ha qualche lacuna.
golamenti per gli onorari. Si fa riferimen- Diverse caratteristiche (p. es. materiali) e
Il Building Information Modelling (BIM) to anche ai cambiamenti relativi alle di- attribuzioni relative alle fasi di progetta-
ormai sulla bocca di tutti, soprattutto sposizioni contrattuali e agli ambiti zione, costruzione e gestione, non sono
da quando si tenuta la fiera Swissbau giuridici coinvolti (p. es. diritto di utilizzo). standardizzate. Su scala europea, per eli-
2016. Gli architetti e i progettisti si con- minare tali lacune si stanno compiendo
frontano con questo nuovo metodo, sem- Nessun nuovo sistema sforzi considerevoli con il CEN TC 442
pre pi utilizzato. Anche i committenti ri- di classificazione BIM. Ciononostante la Svizzera dovr
chiedono sempre pi limpiego del BIM, Il quaderno tecnico SIA 2051 costitui- adattare caratteristiche e attribuzioni in
fiduciosi che questo strumento innovati- sce una base per lapplicazione del meto- base alla cultura della costruzione elveti-
vo apporti un netto miglioramento nei do BIM ed utile alla comprensione, per- ca, ad es. rendendole accessibili median-
processi di progettazione, costruzione e tanto esso non fa volutamente alcun te un database pubblico delle caratteri-
gestione, agevolando la realizzazione di riferimento ad altre norme o regolamen- stiche. Una soluzione che, tra laltro, in
opere qualitativamente migliori. ti. Nel documento si rinuncia espressa- Austria viene gi offerta agli utenti, con
Nel contempo, gli esperti del settore mente a stabilire un nuovo sistema di le generazioni di software pi allavan-
discutono sulle possibilit di impiego del classificazione, definire nuovi attributi o guardia. Senza unulteriore standardiz-
BIM. Le opinioni divergono fortemente, e fissare principi qualitativi o quantitativi zazione delle caratteristiche e delle cor-
per molti il nuovo metodo suscita qual- sulla fornitura di prestazioni e sulla rela- rispettive fasi, linteroperabilit rester
che perplessit. Con il quaderno tecnico tiva remunerazione, dimostrando invece limitata.
SIA 2051 Building Information Model- come il metodo possa essere gi impie-

ling (BIM) basi per lapplicazione del gato con le norme, i regolamenti e gli Il quaderno tecnico SIA 2051
metodo BIM, posto in consultazione a standard in vigore. In futuro tuttavia sar Sar presumibilmente pubblicato nellautunno
inizio luglio, la SIA apporta un importan- necessario adeguare gli strumenti di la- 2017. Non ancora stata definita la data in cui
il quaderno tecnico sar pubblicato in italiano.
te contributo atto a chiarire e oggettiva- voro esistenti o crearne di nuovi, tenendo Trovate la bozza e il relativo formulario su:
re la discussione in materia. Il quaderno conto della progressiva digitalizzazione www.sia.ch/vernehmlassungen
tecnico stato stilato da una commissio- delle procedure di progettazione e realiz-
ne di 18 specialisti, provenienti da tutti i zazione. Per farlo sar necessario racco-
gruppi professionali SIA. Nel documento gliere maggiori esperienze in materia di
sono confluiti anche know how ed espe- best practice.
rienze raccolti in seno a scuole universi- Contemporaneamente al quaderno
tarie, CRB e KBOB. tecnico in programma la pubblicazione
del documento SIA D0256 BIM. Stilato
Consenso a livello terminologico sotto la supervisione della commissione
La commissione si accordata, defi- SIA 2051, esso si compone di due parti:
nendo per il quaderno tecnico una serie nella prima si approfondiscono le sfide
di principi fondamentali. Il Building In- che limplementazione del BIM implica
formation Modelling un metodo che allinterno di unazienda; nella seconda,
utilizza i modelli delle opere in formato pi corposa, si illustra invece un progetto
digitale. Tali modelli sono una raccolta di modello, realizzato mediante il BIM. Qui
dati informativi, rappresentano unastra- lapplicazione del metodo BIM spiegata
zione della realt e illustrano nel contem- in modo concreto e pratico. Sono definiti i
po le caratteristiche delle opere. Per in- vari elementi del piano di sviluppo del
fondere, sin dallinizio, chiarezza a livello progetto BIM e il loro nesso con i modelli
terminologico, il quaderno tecnico defi- digitali. Per quanto concerne le presta-
nisce lacronimo BIM e numerosi altri ter- zioni, il documento mostra come sia pos-
mini utilizzati in concomitanza con lap- sibile armonizzare la retribuzione sulla
plicazione. Il documento descrive inoltre base dei regolamenti per gli onorari at-
59
Riflessioni
di fine anno

COMUNIC ATI
Stefan Cadosch
Presidente SIA

Sguardi, Svizzera 2050, Netzwerk


Digital anche nel 2017 la SIA parte-
cipa al dibattito pubblico in veste di
vettore e catalizzatore di un pensiero
responsabile, sostenibile e allavan-
guardia.

Qualche mese fa, la popolazione sviz-


zera ha detto no allabbandono accele-
rato dellenergia nucleare. C gi chi af-
ferma che con questo rifiuto, il popolo
sovrano abbia voluto dire no alla rinun-
cia allatomo. Io la penso diversamente, e Stefan Cadosch, presidente SIA, aprile 2016, a Zugo. Foto Manu Friederich
anche la nostra futura presidente della
Confederazione, Doris Leuthard, dello
stesso parere: La popolazione vuole lu- 2017. Proprio per questo attendo con tecnologie dellinformazione. Ci che tale
scita dal nucleare, ma labbandono av- grande impazienza uno degli appunta- trasformazione possa significare comin-
verr progressivamente, e non in modo menti cruciali di questo nuovo anno: la ciamo solo ora a immaginarlo, ma quel
precipitoso. cerimonia di premiazione, che si terr il che certo che levoluzione informatica
La lungimirante trasformazione del 22 marzo nella nuova ala del Museo na- avr ripercussioni profonde sul lavoro di
nostro sistema energetico dovr avvenire zionale di Zurigo. Sguardi uno stru- noi architetti, architetti paesaggisti, urba-
in modo ben riflettuto, partendo innanzi- mento di sensibilizzazione e una fonte nisti e ingegneri, cambiando sostanzial-
tutto dalla decarbonizzazione per rime- dispirazione, un invito a seguirci in que- mente il nostro profilo professionale e il
diare al riscaldamento climatico. Dob- sto cammino verso una lungimirante nostro ruolo nella societ. Personalmen-
biamo per anche allontanarci da un ciclo trasformazione del patrimonio costruito te vivo questi sviluppi come una sfida e
di produzione energetica che genera svizzero. trovo entusiasmante poter essere prota-
emissioni e comporta rischi imponderabi- gonisti di questo momento della storia.
li. Ci giustifica pienamente un abban- Progetto di ricerca Svizzera 2050 Se contribuiamo attivamente a forgiare
dono pianificato dellenergia nucleare, Rinnoviamo il nostro appello anche questo momento storico, con lintervento
come previsto dalla Strategia energeti- con un altro impegno importante: il pro- di Netzwerk Digital e dei gruppi profes-
ca 2050. getto di ricerca Svizzera 2050 - territori e sionali SIA, si presenteranno nuove vie e
opere. Lobiettivo quello di elaborare possibilit per larchitettura e lingegne-
Produzione di calore una visione unitaria dello sviluppo terri- ria e si apriranno altre prospettive. Dob-
a zero emissioni toriale, volutamente orientata allo stesso biamo per anche condurre un dibattito
Dato che il motore decisivo per lo svi- orizzonte temporale della Strategia ener- sui vantaggi, ma anche sui limiti di tale
luppo della produzione di energia rigene- getica, poich le trasformazioni in mate- evoluzione, soprattutto perch con la pro-
rativa la domanda stessa, questultima ria energetica e di pianificazione territo- gressiva digitalizzazione, vi anche una
che va aumentata. Ed qui che entriamo riale sono strettamente legate. Si tratta parte crescente di popolazione che si
in gioco noi, architetti e ingegneri. Il par- di un progetto fondamentale che, oltre preoccupa per il futuro.
co immobiliare svizzero consuma il 49% ad offrire una visione di quella che sar Colgo loccasione per rivolgere i miei
di energie fossili e il 14% di energia nuclea- la Svizzera nel 2050, ci fornir anche in- pi calorosi ringraziamenti a tutti coloro
re. Siamo quindi noi, con le nostre propo- formazioni preziose per la prassi profes- che hanno sostenuto la nostra Societ in
ste e soluzioni, a dovere convincere le sionale dei membri SIA. Inoltre ci permet- questanno trascorso, sia nellambito di
persone che continuano a riscaldare ter di capire in quale direzione articolare progetti come Sguardi o Svizzera 2050,
le proprie case a olio, gas e legna, ad op- le norme e orientare i nostri corsi di for- oppure Netzwerk Digital, ma anche
tare per le tecnologie a zero emissioni. mazione continua e perfezionamento pro- nellelaborazione delle nostre norme o col-
Attraverso le ottimizzazioni desercizio fessionale. Con questo progetto la SIA laborando in seno al Comitato, ai gruppi
possibile contenere enormemente il con- sottolinea, non da ultimo, il ruolo pionieri- professionali, alle sezioni, alle commis-
sumo di energia elettrica. Questi approc- stico che assume nellambito di unorga- sioni e allUfficio amministrativo. Costru-
ci non sono che singoli esempi di come nizzazione lungimirante, innovativa e di iamo insieme un futuro degno di essere
possiamo condizionare e limitare in mo- alto valore qualitativo dello spazio vitale vissuto!
do importante la dipendenza della nostra svizzero.
societ dallenergia fossile e nucleare.
Il fatto che sia possibile evitare emis- BIM: sfide e occasioni
sioni nocive e creare nel contempo un La terza sfida con cui la SIA dovr con-
plusvalore a livello sociale, economico e frontarsi la digitalizzazione. La fan-
di cultura della costruzione, lhanno di- tascienza che diventa fatto scientifico,
mostrato a chiare lettere, una volta di pi, queste le parole usate dal futurologo
anche i progetti candidati al riconosci- Gerd Leonhard in occasione del Dner
mento SIA Umsicht Regards Sguardi SIA 2016 per descrivere levoluzione delle
60

SIA-Service
festeggia
COMUNIC ATI

10 anni
Frank Peter Jger
Redattore responsabile Pagine SIA
frank.jaeger@sia.ch

Sono gi trascorsi dieci anni da


quando la SIA ha lanciato SIA-Servi-
ce, un ventaglio di prestazioni rivolte
alle ditte affiliate. Mike Siering (co-
fondatore) e David Fssler (responsa-
bile dal 2014) tirano un bilancio in- 1
termedio.

Come nasce lidea di SIA-Service panti si sentano a loro agio e possano si accingono ad assumere la mansione di
nel 2006? porre le proprie domande. Unaltra buona quadri, resto a bocca aperta nel vedere
Mike Siering: In quel periodo gli studi occasione di contatto il Dner SIA an- con quale entusiasmo affrontino oggi i
di progettazione avevano espresso lesi- nuale, con circa un centinaio di invitati. temi legati alla gestione aziendale. Per la
genza di ricevere informazioni che andas- maggior parte degli architetti e degli in-
sero anche oltre i temi tecnici e specialisti- Non sono state mai mosse critiche sul gegneri il management ha perso quel
ci legati alla costruzione. La richiesta fatto che, facendo una distinzione tra affilia- suo connotato negativo, ormai fa parte
verteva soprattutto sulla possibilit di ac- zione come membro individuale e come dit- del tutto. Dieci anni fa, le cose stavano di-
quisire un know how di base in materia ta, la SIA separi i membri in due categorie? versamente.
di gestione aziendale. Su iniziativa del no- Mike Siering: Non mi sono mai giunti David Fssler: Laumentato interesse
stro ex presidente, Daniel Kndig, abbia- commenti al riguardo, penso che lidea e confermato anche dal crescente nume-
mo messo a punto alcune prime offerte ri- le motivazioni di unampliata offerta di ro di partecipanti ai sondaggi. Questan-
volte alle ditte: consulenza in materia di servizi siano sempre state concepite co- no hanno partecipato al rilevamento sta-
gestione aziendale, rilevamento statisti- me plausibili. tistico ben 300 studi, quasi un centinaio
co e salariale, borsa dimpiego e cos via. in pi di due anni fa. Ci dimostra che
La quota per affiliarsi come ditta molto sempre pi ditte accordano unimportan-
Dal 2006, il profilo della SIA si trasfor- pi elevata? za crescente al fatto di saper gestire uno
mato in modo sostanziale. Ci ha avuto del- Mike Siering: Le quote sono calcolate studio anche dal punto di vista aziendale
le conseguenze per SIA-Service? in base alla somma salariale soggetta e finanziario. il pi bel risultato che po-
Mike Siering: vero, le prestazioni SIA allAVS. Per ogni ditta diverso. Pi lo tessimo ottenere.
si sono sempre pi diversificate, il che ha studio grande e pi collaboratori vi la-
certamente influito anche sulle offerte di vorano, tanto pi elevata sar anche la Che cosa avete in progetto per il futuro
SIA-Service. Inoltre, per alcuni servizi, si quota di affiliazione. prossimo?
sono ottimizzate alcune modalit, facili- Mike Siering: Sperimentare nuove vie,
tando lutenza, per esempio nel caso del Le prestazioni di SIA-Service potrebbero senza paura del cambiamento. Forse un
rilevamento statistico e salariale (prima essere adattate e offerte anche ai membri giorno riusciremo a stabilire un rapporto
disponibile in forma di dossier, oggi ac- individuali? pi stretto, quasi familiare, tra la SIA e le
cessibile per via elettronica). Ora basta- David Fssler: Alcuni di questi servizi ditte affiliate, fino a formare una vera e
no pochi clic per confrontare gli indici sono gi stati adattati, pensiamo ai corsi propria comunit di progettisti.
economico-aziendali della propria ditta di gestione aziendale proposti da SIA-
con la media del settore. Con SIA-Service Form. Comunque, penso che invece di
cerchiamo inoltre un dialogo diretto con uniformare i servizi, dovremmo mettere
le ditte affiliate. maggiormente a fuoco lo status delle dit-
te affiliate.
In che modo? Mike Siering: I vantaggi che apporta
David Fssler: Offrendo regolarmente unaffiliazione come ditta dovrebbero ri-
un ventaglio di prestazioni. Oltre ai rile- saltare in modo chiaro. Ecco perch an-
vamenti statistici e salariali, SIA-Service che in futuro importante che vi siano
organizza corsi e diverse altre opportuni- delle offerte rivolte espressamente alle 2
t di scambio, da cui nascono numerosi ditte affiliate, come le conferenze specia- 3
contatti. Una delle formule di maggiore listiche sullattuale situazione congiun-
successo lErfa, che sta per Erfahrung- turale nel settore. 1 Fanno parte del team SIA-Service, in seno
saustausch (scambio di esperienze). Una allUfficio amministrativo: Elisa Tirendi, David
volta allanno invitiamo in sede un relato- Attraverso le offerte di benchmarking e i Fssler e Henrietta Krger (da sinistra a destra).
2 Mike Siering, ing. arch. dipl. RWTH/SIA, ing.
re a parlare di temi specifici, in presenza corsi di gestione stato possibile promuo- econ. dipl., presso la SIA dal 2005, responsabile
di una decina di membri affiliati come vere tra i membri uno spirito pi imprendi- servizio Comunicazione e vicedirettore SIA.
ditta SIA. toriale? 3 David Fssler, avvocato, M.B.A./SIA, presso
Manteniamo volutamente piccolo il Mike Siering: S, ritengo di s. Se penso la SIA dal 2010, nel settore SIA-Service dal
gruppo di presenti, in modo che i parteci- ai partecipanti ai miei corsi, persone che 2011, dal 2014 in veste di responsabile.
61
Pari diritti che questi, per me tuttavia non danno cellenza insignita del premio Sguar-

nei mandati
sufficienti risposte, non spiegano in di nasce quasi sempre da procedure e
quale direzione debba evolvere il conte- approcci straordinari. Poi sar il tempo a

COMUNIC ATI
complessi
sto in cui viviamo. dire se le procedure scelte siano anche
vincenti.
Signora Voser, lei architetto paesaggi-
Ivo Vasella sta, ha uno studio a Zurigo, inoltre insegna
Comunicazione, responsabile Progetti ed eventi allAccademia di architettura di Mendri-
ivo.vasella@sia.ch sio. Che ruolo riveste larchitettura del pa-
esaggio nellambito del riconoscimento
Oggi la complessit dei mandati Sguardi?
richiede anche nuovi metodi di pro- Il tema del paesaggio, e non solo
gettazione ne parliamo con Marti- dellarchitettura del paesaggio, era pre-
na Voser, architetto paesaggista e sente in molti progetti presentati, il che
membro giurato di Sguardi. attesta, con grande evidenza, quanto sia
attuale e di rilievo questo tema, anche in
Signora Voser, questa stata la prima riferimento alla nostra identit, tenuto
edizione di Umsicht Regards Sguardi conto degli sviluppi a cui assistiamo a li-
che lha vista coinvolta in veste di mem- vello di pianificazione territoriale e di ur-
bro della giuria. Che cosa contraddistin- banistica. Numerosi articoli e pubbli-
gue la procedura di valutazione di questo cazioni dimostrano che attualmente si
riconoscimento rispetto ad altri in cui ha interessano allargomento anche molte
partecipato come membro giurato? altre discipline. Quel che non approvo
La giuria era composta da tredici che spesso il paesaggio si riduca a una Martina Voser ha studiato architettura al PF di
membri, tutti specialisti. stato entusia- sorta di immagine idealizzata. Soprat- Zurigo, in seguito si specializzata in architettura
smante trovarsi a far parte di ununione tutto in Svizzera infatti abbiamo sempre del paesaggio e urbanistica. titolare dello studio
mavo Landschaften, dove lavora a fianco di un
di competenze cos ampie e diversifica- a che fare con un paesaggio antropizza- team interdisciplinare. Dal 2009, Martina Voser
te. Tale interdisciplinarit rispecchia la to e costruito, caratterizzato da una lun- insegna architettura del paesaggio allAccademia
complessit dei progetti presentati. Cre- ga tradizione in materia di infrastruttu- di architettura di Mendrisio (USI) ed membro di
do che tale diversificazione sia una con- re, mobilit ecc. varie commissioni e giurie. La signora Voser vive e
dizione imprescindibile, visti gli impe- lavora a Zurigo e Mendrisio. Foto Beat Schweizer
gnativi criteri posti dal riconoscimento. Per trovare soluzioni valide indispensa-
Mi rimasto impresso il sopralluogo ef- bile lavorare in un team interdisciplinare?
fettuato insieme a un altro membro giu- S, ne sono convinta. I progetti davve-
rato. Visitando le opere in loco stato ro lungimiranti, accorti e coerenti pos-
possibile chiedere informazioni agli au- sono nascere soltanto dal lavoro di
tori, discutere e verificare con occhio cri- squadra. importante anche linterazio-
tico i dettagli. Tenuto conto dellampio ne tra progettisti, committenti e autorit
ventaglio di progetti presentati, davvero responsabili. Comunque, da ultimo, il
molto diversi tra loro, forse ci sarebbe successo dipende strettamente dalle
voluto ancora un po pi spazio di di- singole personalit coinvolte, che credo-
scussione. Ad ogni modo lintera proce- no nel progetto e portano avanti le pro-
dura stata incredibilmente appassio- prie convinzioni.
nante e arricchente. Considerata la complessit e anche
la lunga durata degli odierni mandati, ri-
In Svizzera i premi conferiti in ambito tengo indispensabile un lavoro tra pari,

architettonico ed edilizio non sono pochi. un partenariato tra specialisti con pari SvizzeraEnergia lancia nuove messe
Sono davvero necessari cos tanti ricono- diritti. avvincente quando nel corso di a concorso
scimenti e distinzioni? un progetto vi un passaggio di testi- SvizzeraEnergia lancia nuove messe a
concorso di progetti nel settore energia negli
La nostra societ, il contesto in cui vi- mone. Chi ha potere decisionale, ma an- edifici. In aggiunta agli strumenti esistenti
viamo e lavoriamo, e di conseguenza che i progettisti, deve oggi essere pron- (legislazione, incentivi, ricerca e sviluppo,
anche il nostro operato in veste di pro- to a rompere gli schemi e a interrogarsi informazione e consulenza ecc.),
gettisti, sottoposto a costanti cambia- in modo critico sul proprio ruolo e i me- SvizzeraEnergia vuole contribuire allottimizza-
menti. Proprio per questo sono convin- todi finora impiegati. Questo aspetto an- zione e allapplicazione delle tecnologie
avveniristiche, offrendo un sostegno diretto
ta che sia necessario un premio come drebbe trasmesso gi durante la forma- ai progetti innovativi. Nellopuscolo per i
Sguardi. Per me si tratta del riconosci- zione, ma forse qui deve passare ancora promotori dei progetti sono riportate tutte
mento pi ambito che si possa ricevere un po di acqua sotto i ponti. le informazioni necessarie.
perch contraddistingue i progetti lun- I membri SIA attivi in ambiti affini al settore
gimiranti, capaci di soddisfare tutti gli In che direzione potrebbe evolvere il ri- dellenergia possono partecipare ai bandi
lanciati da SvizzeraEnergia e assicurarsi cos,
aspetti contemplati dal costruire, sul conoscimento Sguardi nei prossimi anni? con un po di fortuna, un sostegno finanziario
piano sociale, culturale, tecnico ed eco- Probabilmente i criteri fissati nellam- per attuare il proprio progetto.
nomico. Sguardi risponde alla com- bito del riconoscimento avranno biso-
plessit che caratterizza oggi i diver- gno della morbidezza necessaria per po- Info-I:
si mandati. A volte mi chiedo se i premi tersi adattare allo sviluppo della societ. Per maggior informazioni consultare:
di stampo classico, conferiti essenzial- I problemi attuali richiedono anche nuo- www.svizzeraenergia.ch/page/it-ch/
Nuove-messe-a-concorso-nel-settore-
mente allopera in quanto tale, non siano ve dinamiche di collaborazione, diverse energia-negli-edifici
ormai superati. Forse sono necessari an- da progetto a progetto. Unopera dec-
62

Deontologia granconsiglieri, consiglieri comunali. Si Codice


riferita ai rap- deontologico,
trovano perci nella condizione di poter
attribuire lavori di progettazione e di co-

porti con gli non dimenti-


struzione: questa facolt impone dun-
que una grande attenzione per rispetta-
COMUNIC ATI

Enti pubblici chiamolo


re le norme deontologiche dellOTIA.
Architetti e ingegneri agiscono poi an-

in un cassetto
che come consulenti o come pianificato-
Giancarlo R ri e, in tale veste, possono influenzare le
Ingegnere scelte di un Esecutivo. Il sistema di mili-
zia, indispensabile in un microcosmo Nicola Nembrini
Il Consiglio dellOTIA mi invita a com- come il nostro Cantone, d inoltre visi- Gi presidente OTIA
mentare il problema della deontologia bilit a coloro che occupano una carica
da parte degli ingegneri, riferita ai rap- pubblica. Se questultimi sono ingegne- Si chiude con questa edizione linizia-
porti con gli Enti pubblici. Come premes- ri, architetti o altri professionisti della co- tiva di presentazione del codice deonto-
sa ricorder che il problema si pone, in struzione, possono trovarsi nella condi- logico degli ingegneri e degli architetti,
ugual misura sia per ingegneri sia per zione di dover decidere su progetti di voluta dal consiglio dellOrdine.
architetti e che il Codice deontologico cui, nella loro attivit privata, sono re- Iniziata nel 2015 con il primo testo in-
dellOTIA ne parla diffusamente allart. 7. sponsabili. Ho elencato alcuni casi che troduttivo e arricchita da 9 contributi di
Vale dunque la pena ricordare questo ar- possono verificarsi nellesercizio della professionisti, che nei vari articoli di Archi
ticolo che si riferisce ai rapporti con gli professione allo scopo di mettere in risal- hanno saputo evidenziare e arricchire
Enti pubblici. Il punto 7.2 afferma che to che il rispetto del Codice deontologico gli aspetti pi importanti di questo codi-
eventuali legami di parentela o amicizia dellOTIA richiede grande attenzione da ce etico e morale, questa iniziativa giun-
di ingegneri o architetti con membri di parte di ingegneri e architetti. Quali so- ge ora al termine con la speranza che
pubbliche amministrazioni non posso- no i rimedi alle situazioni descritte? In- quanto prodotto possa aver fatto riflette-
no essere utilizzati per trarne profitto, di- nanzitutto la tensione morale da parte re ingegneri e architetti su quanta im-
rettamente o indirettamente, nelleserci- del professionista che deve essere co- portanza, oltre allaspetto puramente
zio dellattivit professionale. Il punto sciente della necessit di rispettare il tecnico e commerciale, rivestano le pro-
7.3 afferma inoltre: Ingegneri o architet- Codice deontologico dellOTIA. Inoltre fessioni che rappresentiamo.
ti che rivestano cariche pubbliche non lEnte pubblico deve ricorrere sempre, Nei vari articoli sono stati approfondi-
possono trarre vantaggi, direttamente o quando attribuisce mandati, al concor- ti il tema del rispetto delle leggi, le nor-
indirettamente, per se stessi o per altri. so pubblico (salvo casi eccezionali). Il me sulla concorrenza, il modo di agire
Il punto 7.4 afferma infine: Ingegneri ed concorso ha il vantaggio di mettere tutti secondo coscienza, il senso del dovere, il
architetti che svolgono compiti di consu- i concorrenti nella stessa condizione di diritto dautore, lagire come prestano-
lenza per un Ente pubblico, in forma oc- partenza e di favorire laffermarsi di gio- me, le relazioni con il committente, le
casionale o continuativa, non possono vani professionisti che, altrimenti, avreb- modalit di comportamento per gli ap-
assumere incarichi professionali che sia- bero poche possibilit di mettersi in palti, le relazioni con lente pubblico e al-
no o siano stati oggetto della loro consu- evidenza. La SIA e lOTIA auspicano tri argomenti predominanti delle nostre
lenza. Il divieto si estende ai colleghi che da sempre che gli Enti pubblici attribui- professioni. In tutti i contributi si potu-
con il consulente abbiano in atto rappor- scano i mandati attraverso concorsi pub- to per evincere come la deontologia sia
ti di collaborazione. Il capitolo 7 del Co- blici. Cito infine, tra i possibili rimedi, la al di sopra di ogni regola, e formi una ca-
dice deontologico d dunque gi chiare necessit della massima trasparenza: lin- ratteristica che deve accomunare tutti i
indicazioni ai nostri professionisti su co- gegnere, larchitetto o limpresario, che si professionisti, un insieme di regole che
me si deve agire nei confronti degli Enti trova ad esercitare una carica pubblica, difficile da scrivere e pu essere anche
pubblici. Ci malgrado occorre ammet- deve sempre astenersi, segnalando il interpretato erroneamente: ognuno in-
tere che, in un piccolo Cantone come suo coinvolgimento, quando si tratta di fatti, nel proprio agire e in maniera sog-
il nostro, non sempre facile osservare attribuire un mandato per un progetto gettiva, solitamente sempre convinto
scrupolosamente le disposizioni citate in cui risulta coinvolto. Considerazioni di essere nel giusto al 100%, e anche
al capitolo 7. I legami di parentela e di analoghe valgono anche quando lar- ignorando una particolare legge con-
amicizia, politica e no, sono infatti diffusi chitetto o lingegnere si trova a dover de- vinto che il proprio modo di agire sia cor-
e perci si richiede, al professionista della cidere, quale rappresentante di un Ente retto e che non intacchi la morale o il
costruzione, una grande attenzione. LEn- pubblico, su di un progetto privato di cui buon comportamento.
te pubblico Confederazione, Cantone, responsabile. In questi casi si richiede Come per le leggi, dove lignoranza
Comuni, Consorzi ecc. inoltre inoltre addirittura di non partecipare alla di- non ammessa quando esse vengono
in grado di affidare mandati di progetta- scussione, e non solo al voto, e di lasciare infrante, lo stesso deve valere per il codi-
zione allo scopo di realizzare le infra- la sala. Non sempre facile rispettare il ce deontologico. Linvito quindi quello
strutture necessarie alla popolazione. Codice deontologico dellOTIA ma in- di non tenere il libricino che raccoglie il
Ovviamente questi mandati pubblici so- dispensabile farlo per salvaguardare la codice etico che OTIA ha distribuito a
no interessanti per i progettisti perch, credibilit delle nostre istituzioni. tutti i propri associati, in un cassetto: te-
attraverso gli stessi, possono ottenere niamolo di fianco al nostro PC, o di fian-
una visibilit superiore a quella che, di co al telefono, e ricordiamoci ogni tanto
solito, si ottiene con i mandati privati. Si di aprire una pagina a caso, leggiamone
aggiunga che, nel nostro sistema di mili- un paragrafo e chiediamoci se stiamo la-
zia, ingegneri, architetti, impresari e altri vorando in osservanza di questo nostro
professionisti della costruzione sono codice. Se lo stiamo facendo, oltre a otti-
spesso eletti come sindaci, municipali, mi professionisti, saremo anche delle ot-
time persone.
LIBRI 63
Libri capitolo dedicato al modernismo alpino quindi tre paradigmi teoricamente con-
(1917-2017). Entrambi i libri disegnano trapposti (a quello del pittoresco alpino
Mercedes Daguerre una complessa raffigurazione che esau- del primo volume, si sovrappongono il
stivamente documentata con un ricco ap- modernismo alpino novecentesco e lo-
parato iconografico indaga larco alpino dierna stagione patrimonialista). Tutta-
nel suo emergere come soggetto storico via come rileva lautore non solo essi si
autonomo sia dal punto di vista mate- compenetrano, ma la loro contrapposizio-
riale sia da quello simbolico individuan- ne non impedisce una continuit celata:
do le sue trasformazioni e le sue rappresen- quella per cui dallOttocento ad oggi ogni
tazioni in una fase temporale che dal paradigma stato portatore di un dover
Settecento ai primi anni del XX secolo essere della montagna che si traduceva
(momento in cui le societ urbane euro- in modelli, quasi sempre di matrice urba-
pee scoprono le Alpi e si afferma il concet- na, cui il territorio alpino doveva aderire e
to di pittoresco alpino) arriva alle proble- soggiacere. Pregio di questa ricerca
matiche della contemporaneit. Due quello di muoversi sempre su piani inter-
particolari fenomeni scandiscono il di- pretativi diversi, rivelandone le contrad-
venire dello spazio montano durante il dizioni e mettendo in discussione stereo-
Novecento: la diffusione del turismo con i tipi e semplificazioni. Si riescono cos a
processi di urbanizzazione e il rinnovo in- intravvedere sguardi comuni che supera-
frastrutturale a esso legati (linvenzione no le singole e fittizie visioni nazionali,
Antonio De Rossi delle stazioni invernali caratterizzate disegnando un profilo europeo di lunga
La costruzione delle Alpi dallarchitettura moderna alpina, stretta- durata che trova riscontro nellattuale
Il Novecento e il modernismo alpino mente connesse al consumo sciistico e progetto di una macroregione alpina.
(1917-2017) automobilistico del territorio cos come Infine, la bellissima fotografia di co-
Donzelli, Roma 2016 allimporsi di nuovi dispositivi salutistici pertina di Charlotte Perriand di spalle,
che condizionano lorganizzazione del vera eroina e icona della modernit tra le
tempo libero) e lo spopolamento (con il Alpi, nellatto di dominare le montagne
conseguente abbandono delle aree valli- innevate della Savoia, risulta eloquente
Come dimostra con lucidit questo vo- ve e la scomparsa di modi di abitare tradi- espressione del paradigma modernista
lume, la percezione stessa del paesaggio zionali), assieme ai tentativi di individua- trionfante, in cui il progettista diviene
alpino una costruzione culturale che ha re nuove possibilit di progettualit e di demiurgo, inventore e edificatore di pae-
implicato linterazione tra la trasformazio- sviluppo. Si focalizza in questo modo il saggi, Weltbaumeister costruttore del
ne fisica del territorio tramite la proget- manifestarsi di uninedita civilizzazione mondo. Essa si pone come dramma-
tualit e il lavoro umano e la costituzione di alta quota pratiche e immagini di tico contraltare dellultima illustrazio-
di uno specifico immaginario collettivo. quello che lautore definisce come moder- ne del volume, in cui due scure figure
Le Alpi vanno dunque concepite non solo nismo alpino, saldamente correlato alle ritraggono con i loro cellulari il desolan-
come una realt geografica ma anche co- dinamiche di urbanizzazione della pianu- te vuoto lasciato dalla scomparsa di un
me un universo mentale, ambito privile- ra e che sembra porsi in questo scenario ghiacciaio alpino.
giato per la narrazione di paesaggi straor- estremo come una specifica declinazio-
dinari e luogo deputato per lelaborazione ne della modernit. Sar invece alla fine
Servizio ai lettori
di nuove concezioni del rapporto tra uo- degli anni Settanta che il processo regi- Avete la possibilit di ordinare i libri
mo e natura. Notevole contributo a una strer una fase critica discendente, porta- recensiti allindirizzo libri@rivista-archi.ch
storia sans frontires che si colloca a ca- trice di radicali correzioni con lemergere (Buchstmpfli, Berna), indicando il titolo
vallo di varie discipline, la ricerca di Anto- di una nuova coscienza ecologica asso- dellopera, il vostro nome e cognome,
nio De Rossi su La costruzione delle Alpi, ciata a una rinnovata idea della monta- lindirizzo di fatturazione e quello di consegna.
Riceverete quanto richiesto entro 3/5 giorni
iniziata con la precedente pubblicazione gna che solleva la questione della patri- lavorativi con la fattura e la cedola di versa-
Immagini e scenari del pittoresco alpino monializzazione. Attraverso un articolato mento. Buchstmpfli fattura un importo
(1773-1914), si completa ora con un nuovo percorso storico-geografico, emergono forfettario di Fr. 8.50 per invio + imballaggio.

Antonio De Rossi Diego Giovanoli Nott Caviezel AA.VV.,


La costruzione delle Costruirono la Bregaglia Armando Ruinelli Reklamekunst und Reisetrume
Alpi. Immagini e scenari Denkmalpflege, Bndner + Partner Anton Reckziegel und die
del pittoresco alpino Monatsblatt, Chur 2014 De aedibus, Quart Verlag, Frhzeit des Tourismusplakates
(1773-1914) Lucerna 2016 Alpinen Museum der Schweiz,
Donzelli, Roma 2014 Scheidegger & Spiess, Zrich 2016
CONCORSI 64

Concorsi
espazium.ch/archi/concorsi

Nodo di interscambio dei trasporti Il collegio esperti ha suggerito di sviluppare


pubblici e valorizzazione urbanistica il concetto urbanistico e trasportistico
proposto dal progetto del
del comparto Muralto-Stazione FFS
Team Mario Botta Architetto
Muralto Mario Botta Architetto, Mendrisio
Settembre 2016
I team che hanno partecipato al concorso:
Team GP Gellera Tropeano
ARGE Gellera & Tropeano, Muralto

Team EMA/CPZ
EMA architectes associs, Ginevra
Conte Pianetti Zanetta architetti, Carabbia

Team Michele Arnaboldi architetti


Michele Arnaboldi architetti, Locarno

1 2017 Archi rivista svizzera di architettura, Redazione comunicati SIA Abbonamenti e arretrati
ingegneria e urbanistica Frank Peter Jger, frank.jger@sia.ch Stmpfli Publikationen AG, Berna
Fondata nel 1998, esce sei volte allanno. Impaginazione tel. 031 300 62 57, fax 031 300 63 90
ISSN 1422-5417 Silvana Alliata abbonamenti@staempfli.com
tiratura REMP diffusa: 2918 copie, Corrispondenti Abbonamento annuale (6 numeri)
di cui 2759 vendute Andrea Bassi, Ginevra Svizzera Fr. 135. / Estero Fr. 140.,
via Cantonale 15, 6900 Lugano Francesco Collotti, Milano Euro 119.50, Studenti Svizzera Fr. 67.50
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