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Parigi, settembre 1638

Tommaso Campanella, profeta fuori patria

secondo un documento depoca, tommaso campanella compone loro-


scopo per il neonato erede al trono di francia, il futuro luigi xiv.
tra utopia e universalismo: la citt del sole. il locale, il globale e
limpero: la geopolitica campanelliana

Nel 1638, il settantenne Tommaso Campanella era fi- bino Luigi XIII divenne re a nove anni rimasto per
nalmente un uomo libero. Abitava a Parigi, dove era giun- lungo tempo nellorbita della madre, la regina reggen-
to quattro anni prima dopo quasi un trentennio di pri- te Maria de Medici. Anche quando Luigi era riuscito a
gionia nelle carceri napoletane, seguito da sette anni di emanciparsi dallingombrante figura materna, la fami-
situazione ambigua vissuta a Roma, segnata dapprima glia reale era stata scossa dalla sorda ostilit esistente fra
dalla reclusione seppur blanda nel Palazzo del San- il sovrano e il fratello minore Gastone dOrlans, desti-
tUffizio e poi dalla libert, pi o meno vigilata, nel con- nato a succedergli qualora Luigi e la moglie Anna non
vento domenicano della Minerva. Nel 1634 era riuscito potessero avere una discendenza. Tali tensioni avevano
a fuggire dallo Stato pontificio grazie allaiuto dellam- offerto a Campanella loccasione per comporre, nel 1632,
basciatore francese, e probabilmente con il consenso im- quel Dialogo tra un francese, un veneziano e uno spagnolo
plicito del pontefice Urbano VIII; da quel momento il sopra i romori di Francia che rappresent la prima tappa
frate calabrese fu una specie di fuoriuscito politico che della sua adesione allo schieramento filofrancese.
godeva della protezione del cardinale Richelieu e prese Entro questo scenario, la nascita di un regal figlio si
dimora in un convento domenicano della capitale tran- presentava come un evento dirimente, dotato di signi-
salpina. ficati ben pi decisivi di quelli che si legavano a un par-
Nel 1637, forse grazie alla protezione della corte fran- to ordinario, fosse anche quello che dava alla luce un
cese, Campanella riusc ad avviare il progetto editoria- delfino di Francia. E quando, il 5 settembre 1638, An-
le agognato da una vita, cio la stampa della sua opera na dAustria partor un bambino, che fu chiamato Lui-
omnia in latino. E in uno dei volumi, quello che conte- gi e che era destinato a divenire Luigi XIV, si diffusero
neva la Philosophia realis, veniva pubblicato anche il trat- sentimenti di sollievo, quasi di liberazione dopo unat-
tato De politica con la sua appendice, ossia il dialogo tesa tanto lunga: la nascita dellerede maschio annun-
poetico intitolato Civitas solis (La citt del sole), nellu- ciava una svolta nella storia del paese e dischiudeva per
nica edizione che allautore fu dato di seguire personal- la corona nuovi orizzonti. Tuttavia, subito dopo, sorse-
mente. Nella lettera dedicatoria premessa a un altro suo ro nuovamente timori e interrogativi riguardo al futuro
testo, il De sensu rerum, pubblicato nello stesso anno, della dinastia borbonica; il re, infatti, era ormai anzia-
Campanella aveva invitato il cardinale Richelieu a edi- no e malato, mentre luomo forte del regno, il ministro
ficare quella citt del sole che egli aveva descritto mol- Richelieu, aveva oltrepassato la cinquantina, appressan-
to tempo prima: giacch la stesura manoscritta della pi dosi a quella che allepoca era ritenuta la vecchiaia.
famosa opera campanelliana risaliva al 1602, in un mo- La nascita dellerede fu dunque interpretata come
mento storico e con destinatari affatto diversi. un miracolo. Al momento del battesimo, il delfino rice-
Due anni dopo queste novit editoriali, nellautun- vette il secondo nome di Dieu-donn (Diodato), mentre
no 1638, la Francia era preoccupata da ben altro even- Campanella celebr il fausto avvenimento in unegloga
to: stava infatti per vedere la luce si sperava il so- in versi latini sulla quale torneremo pi avanti che
spirato erede al trono, aspettato da quasi trentanni, poi- con toni messianici definiva miracoloso [] il parto di
ch Luigi XIII aveva sposato la principessa Anna dAu- una donna sterile o prossima allet della sterilit, quan-
stria, figlia del sovrano spagnolo Filippo III, nel lonta- do ottenuto grazie alle preghiere ed annunciato grazie
no 1615. Lassenza di un erede maschio non era un af- alle profezie. N il frate calabrese fu il solo ad adope-
fare da poco in un regno che nei precedenti settantan- rare siffatti accenti di entusiasmo religioso: anche lin-
ni era stato sconvolto dalle guerre di religione e da due formatissima Gazette di Thophraste Renaudot, il pe-
regicidi (lassassinio di Enrico III nel 1589, di Enrico IV riodico settimanale che ragguagliava circa i principali av-
nel 1610), seguiti dallascesa al trono di un sovrano bam- venimenti della corte, attinse a esempi tratti dalla Bib-
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bia e paragon la nascita del delfino a quelle di Mos, di Siccome nei giorni successivi non diede notizie di s,
Samuele e di Giovanni Battista. Campanella venne richiamato a corte dallimpaziente re-
La politica internazionale non induceva alla tran- gina. Ritornato presso il bimbo, lo fece spogliare nuo-
quillit: tre anni prima della nascita miracolosa di Luigi vamente, per verificare la validit delle osservazioni pre-
Diodato, la Francia era entrata nella bolgia della guerra cedenti. Quando il cardinale insistette per sapere qual-
dei Trentanni, senza per riportare risultati notevoli sui cosa di esplicito, il frate avrebbe risposto stando al do-
campi di battaglia. Dunque, si poteva ben temere che en- cumento anonimo: Erit puer ille luxuriosus, sicut Hen-
tro breve tempo anche il regno francese avrebbe cono- ricus Quartus, et valde superbus. Regnabit diu, sed du-
sciuto la situazione di debilitante stallo militare e di gra- re, tamen feliciter, desinet misere, et in fine erit confu-
ve deficit finanziario sofferti dagli altri stati europei coin- sio magna in Religione et Imperio (Questo bambino sa-
volti nel conflitto. In una simile condizione, il futuro del- r lussurioso, come Enrico IV, e molto superbo. Regner
la corona andava tutelato adeguatamente. Chi teneva in a lungo, ma in maniera severa, e tuttavia fortunata, fi-
mano le redini del governo doveva essere in grado di nir miseramente e alla fine avverr una grande confu-
proiettarsi negli anni a venire, di prevedere per gover- sione nella Chiesa e nello Stato).
nare: di vedere discosto, per adoperare le parole di Lussuria, superbia, il pronostico di un lungo regno
Niccol Machiavelli. Si spiega cos la committenza di un ma segnato, al suo declinare, dalla confusione nella sfe-
oroscopo che illustrasse il destino dellerede al trono ap- ra religiosa e in quella politica: loroscopo composto da
pena nato: non si tratt di una civetteria cortigiana, n Campanella non fu un atto di cortigiania n un semplice
tantomeno della richiesta proveniente da un ambiente omaggio propagandistico, contrariamente a quanto suc-
famigliare superstizioso o affascinato da saperi segreti. cedeva spesso in analoghe circostanze. Lintera vicenda
Chi ordin la stesura delloroscopo per il delfino la daltronde abbastanza strana, al punto che certi stu-
concep come unesigenza di governo, un dispositivo fi- diosi hanno messo in dubbio, non senza qualche argo-
nalizzato a recuperare la padronanza sul tempo; la ri- mento, lautenticit stessa dellepisodio. Sulla previsio-
chiesta di una previsione astrale costitu, a tutti gli ef- ne formulata da Campanella non sappiamo altro; tutta-
fetti, un elemento del controllo statale della profezia che via, possibile ricavare qualche elemento ulteriore da
caratterizz laffermazione della modernit politica nel- unaltra sua opera dedicata alla nascita regale, lEgloga
lEuropa occidentale. Bisogna diffidare sempre delle ra- al delfino, che fu composta pochi mesi dopo loroscopo,
zionalizzazioni eccessive e delle analisi strumentali del nel dicembre 1638, e venne pubblicata a Parigi nel gen-
discorso sul futuro (oroscopo, pronostico o profezia) in naio dellanno successivo: con una tempestivit edito-
Antico Regime. Specialmente per il sapiente chiamato a riale che le opere di Campanella non avevano mai co-
stilarlo, la redazione di un oroscopo poteva assumere un nosciuto.
significato diverso dallabile manipolazione della creduli- A differenza delloroscopo, soltanto presunto e co-
t del destinatario: comporre un oroscopo aveva a che munque perduto, lEgloga un testo indiscutibilmente
fare con la scrittura di un destino individuale e, nel con- campanelliano. Fu lultima opera importante composta
tempo, con la sua iscrizione necessaria in una storia col- dallautore, che sarebbe passato a miglior vita nel mag-
lettiva. E tanto pi come nel caso specifico del 1638 gio 1639: il che conferisce al componimento un rilievo
allorch la richiesta delloroscopo era avanzata niente- non soltanto aneddotico. In particolare, lEgloga consen-
meno che dal primo ministro, il cardinale Richelieu, a te di comprendere quanto Campanella voleva vedere nel-
un personaggio controverso quale era Tommaso Cam- la nascita regale. In effetti, e indipendentemente dal suo
panella. effettivo coinvolgimento nella stesura di un pronostico
Purtroppo, il testo delloroscopo redatto da Campa- astrale, la nascita del sospirato erede al trono di Francia
nella non si conservato fino a noi. Ne conosciamo il con- certamente stimol in Campanella il desiderio di inter-
tenuto attraverso un documento anonimo e privo di da- venire sulla scena pubblica con uno scritto fortemente ve-
tazione precisa, il che lascia spazio a dubbi sulla sua cro- nato di profetismo. Come la nascita del delfino salvava
nologia e perfino sulla sua attendibilit. Questo docu- la monarchia e le restituiva una saldezza storica che si te-
mento racconta come il cardinale, spinto dalla regina, meva perduta, cos la redazione delloroscopo e soprat-
chiese il pronostico a un uomo aussi bon philosophe tutto quella dellegloga possono essere interpretate qua-
que savant a prdire lavenir, che Richelieu conosceva li chiavi di volta dellintera esistenza di Campanella:
per il suo talent pour les prdictions: il ministro chie- unesistenza votata alla scrittura come annuncio, per
deva al filosofo di non celare niente della verit. Cos il non dire come annunciazione.
frate domenicano, che non poteva tirarsi indietro di fron- Il componimento lirico dedicato alla nascita dellere-
te a una richiesta del suo protettore, si present a pa- de al trono consiste di 250 esametri latini accompagna-
lazzo, fece spogliare Luigi-Diodato, ne osserv il corpo, ti da un commento (era abitudine dellautore provvede-
infine si ritir per lavorare al vaticinio. re in prima persona a stabilire lesegesi della sua scrit-
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tura poetica), e reca il titolo completo di Ecloga Chri- del componimento), trasformando definitivamente il pro-
stianissimis Regi et Reginae in portentosam Delphini, orbis nostico e loroscopo in profezia.
christiani summae spei, nativitatem. Di fatto, Campanella Il trapasso dalloroscopo allegloga pu essere anche
trasform la logica delloroscopo e del pronostico tra- letto come la modalit scelta dallautore per riprendere
dizionalmente intesi come previsioni probabilistiche di il controllo sul processo di scrittura. Legloga infatti, a
un evento specifico (una data, un anno, un mese), cio differenza delloroscopo, non era composta su commis-
di un destino individuale uguale a quello di tanti altri sione, sicch Campanella pot svilupparne i contenuti
in una profezia che annunciava lavvento di unevolu- con maggior libert espressiva. Nel componimento, il fu-
zione collettiva di lunga durata, apportata da un desti- turo Luigi XIV viene presentato come il sovrano desti-
no personale straordinario: unautentica epifania, che nato a fondare Heliaca: la citt del sole, con unallu-
racchiudeva in s la volont divina di riforma del mon- sione diretta al dialogo poetico capolavoro del domeni-
do. Accostando particolari biografici dellautore e del cano calabrese. Lungi dal riuscire mero omaggio auto-
delfino (Campanella aveva compiuto settantanni pro- referenziale, il riferimento alla Citt del sole rappresen-
prio il giorno in cui il piccolo Luigi aveva visto la luce, ta il sigillo dellintera opera politico-profetica del frate,
ed entrambi erano nati di domenica), la poesia alludeva lattestazione della profonda unitariet che impronta il
a una sorta di trasferimento della missione messianica corpus delle opere di Campanella, a dispetto di caratte-
dallanziano profeta al neonato reale, mescolando cos il ristiche talmente multiformi da farle sembrare prive di
genere autobiografico a quello profetico, che pronosti- coerenza interna. In altre parole, limmagine del sole
cava il destino radioso del portentosus puer. tanto cara a Campanella e che, paradossalmente, si im-
Come le verruche che deturpavano il volto di Cam- pose nel discorso politico europeo proprio con lautori-
panella, e che in altri testi del frate erano interpretate tario Luigi XIV, il Re Sole riassumeva un po tutto il
come visibili segni della sua missione divina, cos la na- pensiero del domenicano: un pensiero messianico, im-
scita del delfino rappresentava un duplice segno: con- pregnato di futuro, eppure concretamente sensibile alla
fermava la missione del profeta Campanella e attribui- realt del suo tempo.
va al neonato la missione di attuare la profezia nella sto- Senza dubbio, la Citt del sole appare come una ri-
ria. Con il risultato di trasformare legloga ancor pi del- flessione intorno a uno spazio civico ideale, non collo-
loroscopo in un testo per lappunto messianico, che cato in una precisa ambientazione geografica. Questo
intrecciava, secondo la caratteristica impostazione degli uno dei motivi per cui Tommaso Campanella stato tra-
scritti campanelliani, lastrologia, la politica, la filosofia dizionalmente arruolato nel battaglione degli autori che
e la profezia. Al contempo, appropriandosene in una ma- si dedicarono al genere delle utopie politiche e sociali (uno
niera cos personale, Campanella prendeva le distanze schieramento, a dire il vero, che prima dellOttocento
dal genere tradizionale dei pronostici: genere che era sta- non fu particolarmente fitto), e tale interpretazione ha
to duramente criticato da pi parti, sia per la pericolosi- molto condizionato gli studi politico-filosofici dedicati
t insita nelle false predizioni, sia per la sua frequente al filosofo calabrese. La partecipazione del frate dome-
utilizzazione in chiave di propaganda politica, finendo nicano alla fallita congiura organizzata in Calabria nel
per essere esplicitamente proibito dalle autorit politi- 1599 contro le autorit spagnole ed ecclesiastiche moti-
che e da quelle ecclesiastiche. vava, daltronde, una lettura della Citt del sole scrit-
Allo stesso modo dei poemi filosofici giovanili di ta pochissimo tempo dopo quella congiura, nel 1602
Campanella (che sono andati perduti), lEgloga del 1638 nei termini di unutopistica profezia, mentre i ventiset-
prendeva a modello la celebre quarta egloga di Virgilio: te anni trascorsi in carcere a Napoli sembravano basta-
quella che la cultura cristiana aveva letto come profezia re a spiegare le riflessioni tutte teologiche e filosofiche,
relativa alla nascita di Cristo, che sarebbe avvenuta al- distaccate dalla realt del mondo circostante, alle quali
lorch i territori conquistati da Roma avessero ritrova- si era volto un uomo costretto a vivere in una cella e
to la pace e la prosperit sotto la guida dellimperatore spesso in regime di isolamento.
Augusto. Il ricorso al modello virgiliano consent al- Sia chiaro, una buona dose di universalismo utopico
lautore di introdurre nel testo una triade di richiami risulta innegabilmente nei maggiori testi campanelliani,
storici: lantico Virgilio prefigurava lo stesso Campa- a caratterizzare una lettura del mondo e del gran libro
nella, Luigi XIV rinviava ad Augusto, lunit del mon- della natura come un tutto a cui si dovevano adattare le
do antico sotto il dominio di Roma corrispondeva alle- numerose e variegate parti che lo componevano. Il de-
gemonia del regno di Francia sullEuropa seicentesca. siderio di Campanella di presentarsi come un profeta,
Inoltre, il nesso esplicitamente stabilito fra il contenu- colorando la propria immagine di risvolti addirittura
to delloroscopo e il genere dellegloga sottolineava lim- messianici, combaciava peraltro con una lettura delle sue
postazione profetica del testo (molto esplicita: redeunt opere in chiave di utopismo millenaristico. Limpero o
Saturnia regna la citazione virgiliana posta allinizio la monarchia universale le proposte politiche predi-
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lette dal domenicano apparivano come le traduzioni re che ogni richiamo allunit dei cristiani e ogni annun-
teoriche dellorizzonte radicalmente universalistico del cio dellet delloro prossima ventura sia una traduzio-
pensiero campanelliano, che a sua volta corrispondeva, ne storica del discorso dellutopia. vero piuttosto il
in un modo o nellaltro, alluniversalit che caratteriz- contrario: lutopia solo una delle modalit di un com-
zava la tradizione cattolica e in particolare il papato del- plesso discorso filosofico, poetico, teologico e storico.
let della Controriforma. Unaltra conseguenza opinabile simmetrica alla
Ma queste interpretazioni non tengono conto a suf- precedente consisterebbe nel racchiudere linterpre-
ficienza della molteplicit di significati dellidea di im- tazione di Campanella entro il facile discorso binario e
pero nellEuropa della prima et moderna: significati astratto che oppone ideale e realt, utopia e storia, vero-
che rinviavano a una variet di istituzioni e di tradizio- simiglianza e verit. Fare questo significherebbe nega-
ni insieme dinastiche ed elettive, romane e germaniche, re quanto esplicitamente affermato da Campanella me-
politiche e filosofiche, territoriali e giuridiche, religiose desimo nella sua antiaristotelica Poetica a proposito del-
e teologiche. Limpero poteva essere unautorit globa- lorizzonte di verit che incombe sulla poesia; n va di-
le e astratta, ma anche un regime giuridico di relazioni menticato che in quella proiezione verso la verit risie-
tra varie entit territoriali diverse e largamente autono- de per lautore la funzione sociale della poesia. Uno dei
me; oppure, era il termine adoperato per esprimere una maggiori bersagli di Campanella in tutti i suoi testi in-
visione apocalittica e messianica della storia dellEccle- fatti la menzogna, quella menzogna che condividono ipo-
sia, o ancora unesigenza spirituale (e addirittura misti- criti, sofisti, tiranni, machiavellisti. Limpegno di scrit-
ca), o infine unespressione che indicava la gerarchia de- tura un impegno gnoseologico, conoscitivo, che in quan-
gli eserciti. Stante questa complessit terminologica, la to tale diventa un impegno sociale e politico, appunto
coincidenza tra linclinazione utopistica e laspirazione nella misura in cui laccesso alla conoscenza consente di
universalistica non del tutto scontata, n in Campa- individuare il nemico da combattere.
nella n in altri autori del suo tempo. Proprio questo impegno fonda una scrittura radical-
La logica che prevale nella tensione verso lutopia mente polimorfa, necessaria per dire in tutti i modi pos-
infatti localistica, circoscritta, limitata nei propri confi- sibili quanto bisogna dire. I testi di Campanella sono
ni scelti e autoproclamati, poich il discorso si focalizza complementari non perch toccano campi diversi dello
sulle singolarit, le differenze, la rottura e la messa in scibile umano, secondo una logica enciclopedica, ma per-
disparte nei confronti della storia reale e dello spazio do- ch intendono dire la stessa cosa con modalit e ango-
ve essa si dispiega, in una forma di de-territorializza- lazioni diverse, lunit essendo rappresentata in ultima
zione dellargomentazione politica. La sua difficolt sta istanza dalla spinta profetica del discorso come iscrizio-
appunto nelliscriversi in una storia. Laspirazione uni- ne di esso nella storia. Anche per questo la Citt del so-
versalistica insiste invece sulla totalit, la comunit, la le un dialogo poetico: il testo deve definirsi come
continuit, la contiguit tra le varie parti del mondo e poesia e non come utopia per sfuggire allaccusa di men-
le varie forme della creazione: si tratta, in tal caso, di tire e accedere a una forma di veridicit superiore, sen-
pensare con la creazione divina e non di pensare contro za scadere nella prosa della favola. Lutopia deve im-
gli uomini, di imporre una doxa e non di costruire ap- porsi come la metafora, o piuttosto a Campanella non
poggiandosi a un paradosso, di presuppore una possibi- piacciono figure e tropi come lindizio o la traccia di
le fine della storia (la famosa et delloro) e non di au- uno stato temporale del mondo: i Solari vivono prima
spicare una soppressione della temporalit mediante una della rivelazione.
forma di ucronia. Si tratta di mettersi al centro, e non La sua lontananza nello spazio e la sua estraneit al-
di mettersi da parte; di favorire linclusione, non di ag- la storia della maggior parte degli uomini conferisce alla
girarla o accantonarla. citt del sole un ruolo di laboratorio da cui imparare
La connessione tra la spinta utopistica e laspirazio- qualcosa. In questa logica, le poche ma decisive allusio-
ne universalistica possibile idealmente soltanto in uno ni alla storia contemporanea a proposito di Napoli, o
spazio tutto astratto, nel quale il non-luogo dellutopia della conquista spagnola dellAmerica non sono erro-
e il luogo unico delluniversalismo escatologico non so- ri di composizione, n spie volontarie di un gioco dau-
no poi tanto diversi, giacch la de-territorializzazione tore. Costituiscono, piuttosto, sia dei ponti stabiliti fra
delluno potrebbe combaciare con lunificazione, misti- il luogo dellutopia e il tempo della storia, sia delle basi
ca quanto territoriale, dellaltro. Ma il problema ap- per attruibuire alla profezia un territorio e un tempo pro-
punto di sapere se lunico punto di congiungimento tra pri e immediati. Inoltre, viene soddisfatto in tal modo
universalismo e utopia risieda in questo gioco di destrez- un criterio importante del discorso profetico, cio il fat-
za ermeneutico. Se le cose stessero davvero cos, tutto to che non vi sia veramente bisogno di un riscontro sto-
il pensiero campanelliano si declinerebbe allinterno del rico (fosse solo perch la profezia sempre condiziona-
genere utopico. Ma sbaglierebbe chi volesse considera- ta, in nome della difesa del libero arbitrio umano, il qua-
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le comporta anche la possibilit di errare). In questa pro- to a esercitare sugli altri popoli la sua influenza (anzi, la
spettiva, la scrittura utopica e la scrittura poetica, o pi sua egemonia), ma non controlla direttamente il terri-
precisamente la scrittura utopica in quanto scrittura poe- torio altrui e, ovviamente, rimane sottomesso al papa.
tica, sono dei ponti lanciati fra storia e profezia. Nella riflessione circa le forme del dominio sul Nuovo
Campanella portato cos a rivisitare la categoria po- Mondo, sulla Fiandra e sullItalia territori tutti peri-
litica di impero, privilegiando la concezione di un do- ferici nellimpero degli Austrias si costruisce la conce-
minio imperiale indiretto, ossia di un dominio fondato zione campanelliana dellimpero. La tensione etica del
non sul controllo militare del territorio ma sullinfluenza discorso di Campanella risiede nellarticolazione fra un
e legemonia, nellambito di un equilibrio delle potenze linguaggio sapiente e una pratica socio-politica ancorata
in cui ritroviamo uno degli assi portanti della politica di nella storia. Si tratta quindi di tessere due fili: lanco-
Richelieu. Questo impero indiretto ha anche a che fare rarsi nella realt di uno spazio sempre chiuso e il proiet-
con un uso obliquo della categoria di potere indiretto tarsi in modo volontaristico verso uno spazio parados-
del pontefice, teorizzata dal cardinale Roberto Bellarmi- salmente indefinito. In questo modo, limprobabile con-
no: teoria nettamente ricusata da Campanella, per esem- giunzione di un relativismo epistemologico con il desi-
pio nellappendice alla Monarchia del Messia, il suo testo derio di armonizzazione del mondo tenta di aprire la
dedicato ai diritti dei sovrani spagnoli sul Nuovo Mon- strada allaltrettanto difficile connubio fra necessit del-
do. Tutto si svolge insomma come se la mediazione in- la storia e irriducibile speranza costitutiva della libert
diretta migrasse verso lo spazio del potere temporale del radicale delluomo.
monarca per salvaguardare il carattere radicalmente di- Ecco perch il Campanella parigino del 1638 ha bi-
retto del potere spirituale e temporale del pontefi- sogno di una persona fatale per impersonare il destino
ce. E il cristianissimo re di Francia risulta essere il so- unitario del mondo, e il ritorno dellet delloro che lui
vrano meglio preparato a esercitare tale dominio indi- stesso intende annunciare in quanto messia: nel mo-
retto, giacch pu regnare senza occupare il territorio e mento in cui il vecchio domenicano esiliato sente avvi-
senza governare. cinarsi la fine, memore della sua Calabria alla quale lE-
La visione del mondo che trova espressione nella geo- gloga fa spesso riferimento, si capisce come dopo il fal-
grafia mentale di Campanella si costruisce sulla linea di limento delle speranze riposte nei re spagnoli o nei pa-
una continua dialettica fra il globale e il locale, fra la sto- pi il miracoloso delfino rappresenti ai suoi occhi, al di
ria lunga (biblica o greco-romana che sia) e la storia bre- l di un oroscopo, unultima spiaggia.
ve degli eventi del suo tempo, fra lassunto di ununit jean-louis fournel
cattolica universale e la presa datto della pluralit dei
territori e dei costumi, fra la tensione verso linelutta- Sulloroscopo e legloga si veda, oltre al riferimento dobbli-
bile divino e le corse o le rincorse di uomini che hanno go ad Amabile, nonostante lentusiasmo a volte eccessivo di
diritto allerrore e allerranza perch sono forti del pro- questo ammiratore del frate di Stilo (l. amabile, Fra Tom-
prio libero arbitrio. Questo consente al pensiero cam- maso Campanella ne castelli di Napoli, in Roma ed in Parigi,
panelliano di cogliere una delle specificit del pensiero Morano, Napoli 1887, vol. II, Documenti, pp. 132-35 e 347-
europeo: voler dire nello stesso tempo s e gli altri, il 355), la recente edizione dellegloga pubblicata da Francesco
proprio spazio e il mondo, un mondo di cui si parla in Giancotti in t. campanella, Le poesie, Einaudi, Torino 1998,
nome di s e nei confronti di s. In tal senso, la tensio- pp. 611-66, nonch la thse complmentaire di Franc Du-
ne utopistica insita nei testi di Campanella appare come cros, il quale propone una traduzione francese e un commen-
to del testo dellegloga (Tommaso Campanella pote, Presses
il tentativo (per lo pi vano) di trovare uno spazio che
Universitaires de France, Paris 1969). Sulloroscopo ha scrit-
renda conto della seguente contraddizione: tentare di- to pagine importanti Michel-Pierre Lerner in Tommaso Cam-
speratamente di articolare tendenze centrifughe e vo- panella en France au xviie sicle (Bibliopolis, Napoli 1995, pp.
lont daffermazione centripeta. Lutopia, dunque, co- 83-90), pubblicando, anche, in edizione anastatica lunica trac-
me una provvisoria fuga dallEuropa, una confessione cia delloroscopo, non autografa, di cui disponiamo (Biblio-
della difficolt a parlare dallhic et nunc di una necessa- thque Nationale de France, Cabinet des Estampes, Qb1 1638).
ria determinazione spaziale. Lutopia non come discor- Una lettura politica delloroscopo e dellegloga si trova pure
so totalitario ma come discorso debole, che ammette la in j. meyer, La naissance de Louis XIV, ditions Complexes,
propria fragilit. Bruxelles 1989. Sullo stesso argomento si veda anche lultimo
Storicamente, e nonostante luniversalismo impe- volume dei Mmoires di Richelieu (XVIII, La naissance de Louis
rialistico tradizionale della Monarchia di Spagna, Cam- XIV: 1638, Palo, Clermont-Ferrand 2007, pp. 258-63). Due
panella non concede alla Spagna nessuna legittimit per tesi di dottorato di ricerca francesi, negli scorsi anni, hanno
lesercizio di un dominio in Europa al di l dei Pirenei, affrontato la questione dei pronostici e dellastrologia nel Sei-
segnatamente nei Paesi Bassi e in Italia. In tale prospet- cento: una, pubblicata, opera di Herv Drevillon, il quale met-
tiva, il re di Francia libera e non conquista: legittima- te in forse lautenticit del pronostico di Campanella (Lire et
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crire lavenir. Lastrologie dans la France du Grand Sicle, 1610- Infine, per un quadro delle tendenze della critica campanel-
1515, Champ Vallon, Seyssel 1996); unaltra, inedita, propone liana pi recente, si vedano oltre ai due numeri annui della ri-
uno studio degli oroscopi di Luigi XIV (r.-g. gurin, Lastro- vista Bruniana & Campanelliana il volume miscellaneo La-
logie au xviie sicle. tude sur la pratique des horoscopes, notam- boratorio Campanella. Biografia. Contesti. Iniziative in corso, a
ment travers ceux du Roi Soleil, 1638-1715, cole pratique cura di G. Ernst e C. Fiorani, Fondazione Camillo Caetani,
des hautes tudes, Ve section, Paris 1997). LErma di Bretschneider, Roma 2007.
Per la comprensione degli ultimi anni di vita di Campanella il
testo di riferimento la biografia intellettuale del frate scrit-
ta da g. ernst, Tommaso Campanella. Il libro e il corpo della na-
tura, Laterza, Roma-Bari 2002, nonch i numerosi saggi scrit-
ti dalla stessa Germana Ernst, raccolti in parte in Religione,
ragione e natura. Ricerche su Tommaso Campanella e il tardo Ri-
nascimento (Angeli, Milano 1991), e Il carcere, il politico, il pro-
feta. Saggi su Tommaso Campanella (Istituti editoriali e poligra-
fici internazionali, Pisa-Roma 2002). Sulla profezia politica in
generale si veda r. koselleck, Futuro passato. Per una seman-
tica dei tempi storici (1990), Marietti, Genova 19962. Sulluso
politico della profezia presso i re di Francia si veda a. y. haran,
Le lys et le globe. Messianisme dynastique et rve imprial en
France au xvie et xviie sicles, Champ Vallon, Seyssel 2000.
Su Anna dAustria e Luigi XIII si vedano r. kleinmann,
Anne of Austria, Queen of France, Ohio State University, Co-
lumbus 1985; p. chevallier, Louis XIII, Fayard, Paris 1979;
c. dulong, Anne dAutriche, mre de Louis XIV, Hachette, Pa-
ris 1980.
Per il testo della Citt del sole, si veda Citt del sole e questione
quarta sullottima repubblica, a cura di G. Ernst, Rizzoli, Mi-
lano 1993. Per la Monarchia di Spagna e la serie di testi filo-
francesi scritti negli anni trenta, chiamati ormai Monarchia di
Francia, si rinvia alledizione francese curata da Germana Ernst
(Presses universitaires de France, Paris 1997). Sulla questio-
ne imperiale si veda f. yates, Astrea. Lidea di impero nel Cin-
quecento (1975), Einaudi, Torino 1978, nonch il volume col-
lettivo curato da D. Armitage, Theories of Empire, 1450-1800,
Ashgate-Brookfield, Aldershot Vt. - Singapore 1998.
Sulla geopolitica campanelliana si vedano j.-l. fournel, Du
bon usage de lhrsie: la rvolte des Pays Bas et la question des
Flandres dans la pense politique de Campanella, in m. blanco-
morel e m.-f. pijus (a cura di), Les Flandres et la culture espa-
gnole et italienne aux xvie et xviie sicles, Universit de Lille III,
Villeneuve dAscq 1998, pp. 121-38; id., La prsence de lIta-
lie dans la pense politique de Campanella: les ambiguts dune
logique impriale, in f. crmoux e j.-l. fournel (a cura di),
Ides dEmpire en Espagne et en Italie (xive-xviie sicles), Pu-
blications de lUniversit de Rouen et du Havre, Rouen 2010;
id., Il nuovo mondo non nuovo, in Storica, XXXIII/XI
(2005), pp. 41-62; id., Limpossible thalassocratie: la mer dans
la pense politique de Campanella, in Bruniana & Campanel-
liana, XII (2006), n. 2, pp. 431-50; e id., La citt del sole e i
territori degli uomini, Albin Michel, Paris, in corso di stampa.
Sul pensiero del mondo e della geografia nel Rinascimento si
veda il bel libro di j.-m. besse, Les grandeurs de la terre. Aspects
du savoir gographique la Renaissance, ENS ditions, Lyon,
2003, nonch il n. 8 (2008) della rivista Laboratoire italien
(dossier Gographie et politique, curato da P. Carta e R. De-
scendre); cfr anche r. descendre, Ltat du monde. Giovanni
Botero entre raison dtat et gopolitique, Droz, Genve 2009.

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