Vous êtes sur la page 1sur 2

LUnit

dAbitazione - (Marsiglia, 1945)



Quando, nel 1945, Le Corbusier fu incaricato del progetto dellunit dAbitazione, per la prima
volta ebbe loccasione di esprimere compiutamente le sue idee riguardo labitazione moderna
in un contesto urbano.
Le Corbusier aveva lungamente riflettuto sullargomento che, nei decenni trascorsi aveva
dapprima assunto carattere di urgenza per il processo di un urbanesimo conseguente alla
industrializzazione e poi carattere di emergenza anche in conseguenza degli eventi bellici del
secondo conflitto mondiale; le convinzioni cui era pervenuto riflettevano sostanzialmente le
seguenti tre finalit :
- realizzare unadeguata distribuzione dei volumi edilizi sul territorio, nel massimo
rispetto di questa preziosa risorsa;
- consentire unadeguata riservatezza a livello di nucleo familiare e unefficace
organizzazione dei servizi collettivi;
- utilizzare al meglio i criteri delle modularit e della prefabbricazione per consentire
contemporaneamente economie, celerit costruttive e flessibilit duso.
Questo tema progettuale ha, in realt, pervaso tutta lattivit professionale di Le Corbusier che
aveva maturato la convinzione della sua importanza strategica sia sotto laspetto
dellorganizzazione della societ sia sotto quello della riflessione sul ruolo dellurbanistica.
Non si dimentichi, peraltro, il dibattito che si era svolto sui temi della citt per lunghi anni a
livello internazionale e il grande evento - cui forn un contributo personale rilevante lo stesso
Le Corbusier della definizione della Carta di Atene (1931).
Egli stesso fu incaricato di progettare altre Unit di Abitazione, come testimoniano i sei
progetti per Marsiglia (1945-52), Strasburgo (1951- non realizzata), Nantes-Rez (1953-
1955), Briey-en-Foret (1956-63), Berlino (1957) e Firminy (1959-67).
E importante definire preliminarmente il valore concettuale di questopera; un complesso
organizzato di residenze, infrastrutture e servizi che consenta al cittadino di soddisfare le sue
varie esigenze al di fuori dellattivit lavorativa.
Considerando lUnit in esame, si osserva innanzitutto che essa si sviluppa con una struttura
in cemento armato nella quale si distingue una zona basamentale, di aspetto molto plastico,
costituita da 17 coppie di pilotis che sorreggono una possente struttura orizzontale (cava per
alloggiare le canalizzazioni); su di essa si eleva un blocco (destinato prevalentemente ad
ospitare le cellule residenziali) sostenuto da una struttura a maglia ortogonale
tridimensionale.
Ledificio concluso da un piano di copertura, una sorta di piazza-giardino sulla cui superficie
sono ubicate le attrezzature socio-collettive (teatro, piscina, asilo, solarium, palestra, ecc.)
Lunit dAbitazione di Marsiglia comprende 337 alloggi duplex (ovvero sviluppati su due
piani) di 23 tipologie diverse e si articola su 17 piani; al settimo ed ottavo piano sono ubicati i
negozi di prima necessit oltre che un albergo.
E importante considerare che lidea di fondo di Le Corbusier quella di realizzare, a piani
alterni, delle strade che consentano laccesso ai vari appartamenti e servizi; su queste strade,
quindi vi sono gli accessi degli alloggi a destra e sinistra.
Rispetto allaccesso ciascun alloggio si sviluppa su due livelli dei quali uno corrispondente alla
quota dingresso (e riservata alla zona giorno) e laltro che si sviluppa per tutta la profondit
delledificio - a quota inferiore o superiore (e riservato alla zona notte).
In effetti si configurano, cos, delle cellule modulari che, contento due alloggi ciascuna,
impegna in tal modo tre livelli; in quello intermedio si svolge nella lunghezza delledificio la
strada interna.
In un alloggio si sale dalla zona del pranzo (attraverso la scala interna) alla zona notte;
nellalloggio del lato opposto si scende dal piano del pranzo alla zona notte.
Alcune interruzioni nella reiterazione passiva delle cellule consentono alla luce naturale di
illuminare alcuni dei percorsi interni.
Gli alloggi dellUnit dAbitazione al loro interno sono concepiti in modo da consentire un
utilizzo flessibile e si presentano con un carattere di grande fluidit.
Questo carattere dipende in qualche misura dalla superficie limitata degli alloggi mentre la
disposizione verso le pareti esterne vetrate delle zone a doppia altezza favorisce la
penetrazione delle luce sin nella parte interna degli alloggi.
Per la stessa necessit di favorire la maggiore luminosit possibile oltre che per esigenze di
funzionalit la separazione tra la zona pranzo e la cucina risolta attraverso arredi bassi, cos
come le camere da letto dei ragazzi sono separate da semplici divisori mobili.
Considerando che lUnit dAbitazione pu ospitare circa 1.500 abitanti, si pu osservare che
essa costituisce da sola un intervento a scala urbana avendo la consistenza di vero quartiere;
unopera tuttavia fatta per gli uomini, a misura umana, con lutilizzo intelligente delle tecniche
e delle tecnologie moderne.
Non secondaria losservazione, nei disegni di progetto (e, ovviamente, nella realizzazione) la
opportuna previsione (in ragione del numero di abitanti e dellaltezza delledificio) di scale di
soccorso al fianco di quelle di accesso e dei collegamenti meccanizzati.
E evidente che nella progettazione di questopera si sintetizza il complesso delle riflessioni
maturate da Le Corbusier sullutilizzo della nuova tecnica costruttiva del calcestruzzo armato,
sullutilit della modularit e della prefabbricazione, sulla necessit di una organizzazione
razionale degli spazi, sullesigenza di prevedere una rete impiantistica altrettanto razionale ai
fini delle successive manutenzioni.
Su due aspetti bisogna soffermarsi; il primo riguarda limportanza, per opere di questo
genere, di definire razionalmente dei nuovi parametri dimensionali che, risultando da un lato
anche pi conformi alle esigenze della persona, consentissero un generale pi economico
proporzionamento dei volumi edilizi (a questo scopo di importanza strategica risult il nuovo
sistema dimensionale definito da Le Corbusier; il modulor.
Il secondo riguarda lunitariet della concezione architettonica: il fatto che le varie differenti
funzioni fossero ubicate allinterno dello stesso edificio comportava di necessit che se ne
prevedesse la contestuale realizzazione e che quindi si soddisfacessero la contestuale
realizzazione e che quindi si soddisfacessero contemporaneamente le varie esigenze degli
abitanti.
Questopera, come le altre Unit dAbitazione concepite da Le Corbusier, rimane un
riferimento metodologico essenziale nellambito della progettazione modulare e della
prefabbricazione; contemporaneamente essa va considerata anche in riferimento alle
problematiche socio-economiche del suo tempo.

Vous aimerez peut-être aussi