Relazione intorno al seminario A proposito di donne
1) Donna non si nasce, lo si diventa (S. De Beauvoir). Commenti
questa frase alla luce della riflessione sugli attributi e sulle qualit del genere femminile che maturata lungo il ciclo di seminari.
Donna non si nasce, lo si diventa Si potrebbe commentare la
frase dicendo che donna non si nasce, esattamente come non si nasce uomo , che allorigine quando siamo solo dei piccoli esserini al sicuro nel covo materno, non possiamo essere altro che maschi e femmine, come lo qualsiasi specie animale non cos razionalmente caratterizzata, non cos influente sulle dinamiche del nostro pianeta, quale luomo. Dove uomo inteso come individuo, come specie e non come valore aggiunto di maschio ovvero specie animale dotata dellattributo sessuale maschile e nemmeno come una fase della crescita. Resiste una grande difficolt, ( difficolt quando si tratta di essere non solo politically correctma anche pi imparziali e neutrali possibile) confusione di etichette e definizioni quando si parla cercando di differenziare il maschio dalla femmina duomo, cos come quando si parla di unaltra area circoscritta dellessere umano: gli esseri umani che abbiano il colore della pelle diverso da quello bianco, il caucasico, leuropeo. La confusione nasce dallesigenza di parlare dellarea circoscritta dellessere umano, ovvero lessere donna. Ed altrettanto difficile occuparsi del problema, trattare largomento donna, senza andare finire con biglietto di sola andata nella scaffalatura, del reparto a margine, Letteratura Femminista, come se lo studio della donna non facesse parte degli studi che compiuti dagli uomini, hanno la finalit delluomo stesso, come se occuparsene fosse altro. Bene lo sapevano, le studiose come Chiara Lonzi che scrive in particolare per loggetto di studio della relazione : Sputiamo su Hegel e La donna clitoridea e la donna vaginale in cui confrontando fonti come Sigmund Freud, Wilhelm Reich, e il Kamasutra, dimostra come lorgasmo vaginale sia funzionale al patriarcato e come la Clitoride sia il vero organo sessuale femminile e Betty Friedan che scrisse nel 1963 Mistica della Femminilit che teorizz casa, marito figli come aspetto preponderante nella vita delle donne dellepoca, e attraverso varie interviste a donne frustrate, infelici della loro vita dimostr che questo non bastava, e che le donne desideravano altro. Che si smuoveva dentro di loro il senso che cera altro a cui potevano assurgere, e questa mancanza, questa energia inespressa si manifestava con un malessere abbastanza profondo. Per capire questesigenza bisognerebbe andare molto a fondo e indietro nella genesi, creazione o comparsa dellessere umano e capire perch la parte femminile dellessere umano sia stata tanto bistrattata, tenuta da parte e limitata nella sua azione sui tempi e sulla storia. Quando si parla della condizione femminile e alle tante limitazioni subite dalla donna nella sua autoaffermazione non si pu fare a meno di pensare alle amazzoni e alle societ matriarcali da cui lantropologia ufficiale prende le distanze. Cos successo dopo, dopo gli etruschi, quando la femmina duomo, allombra sicura del maschio patriarca, si lasciata mollemente carezzare dalla frescura prodotta dalla quercia- maschio-pater familias, perdendo,o rendendo latenti quelle caratteristiche che oggi le permettono di essere manager, responsabile della propria carriera e della propria autoaffermazione, Capo dello Stato e via discorrendo? Nei secoli, e anche nelle dottrine cristiane pi pure, la donna stata demonizzata come veicolo di peccato e di perdizione, orifizio che distoglieva luomo, il maschio, dal suo cammino ascensionale. Femmina duomo, da guerriera a oggetto di venerazione,a mera ombra del marito assegnatole dal padre, e in assenza di costui dal fratello, da intellettuale tuonante (Hubertine Auclert) che bussa alle porte delle istituzioni, ad individuo che liberamente (o quasi) pu lavorare alla propria autodeterminazione con le proprie qualit e sapere, arrivando ad oggi, dove la componente intellettuale persiste. Le donne certo, non bussano pi alle istituzioni alla ricerca di un riconoscimento, ma si mescolano alle donne che invece, si acculturano, ma che sostanzialmente mantengono lo status della matrona romana. Ebbene, donna si diventa quando si pu comparare (in produttivit, attivit, predisposizione alla socialit, preparazione, sapere, empatia, ) alluomo senza che si tenga di conto la componente biologica? Oppure la femmina duomo, diventa donna nel momento in cui si introduce in una cultura (qualunque essa sia) che ha gi predisposto per lei i suoi gusti, cosa deve accettare e ritenere (nonch riconoscere) come naturale, una cultura che abolisce e sopprime ogni possibile istinto che potrebbe essere totalmente divergente dallordine costituito, ancor prima che si manifesti un impulso naturale che sar volente o nolente per sempre influenzato? Il problema il senso che si da alla parola donna. Donna come valore aggiunto di femmina ? O Donna come termine riassuntivo e definitivo di una serie di aspettative che la societ incarna nellindividuo-persona dotato di organo genitale femminile?
2) Sguardo, immagine, dispositivo. Rifletta sulle rappresentazioni
del femminile e sulle autorappresentazioni femminili nella letteratura e nelle arti a partire dalla relazioni che hanno trattato di tale questione.
Durante il ciclo dei seminari si fatta una comparazione
partendo da semplici e neutrali aggettivi, e ad ognuno di questi aggettivi ci stato chiesto se istintivamente venivano associati alluniverso maschile o a quello femminile. Ne uscito che limmagine generica che si ha della donna condivisa anche dalle stesse donne, e limmagine aveva a che fare con aggettivi che attestavano la debolezza della donna, ma anche la sua caparbiet, la sua forza. Allaggettivo nevrotico lassociazione donna. Ma questo non vuol dire che non esistano uomini nevrotici o isterici. Lungi dallenucleare gli stereotipi che vigono consuetudinariamente nei meandri della nostra societ, emerge in questo preciso momento del seminario proprio il fatto che gli stessi stereotipi sono accettati (anche quasi passivamente) dalle stesse donne presenti in aula, per nulla infastidite dalla cosa. Ma la cosa preoccupante che se nel dopoguerra la discriminazione della femmina duomo era palese, ai giorni nostri la sua cosificazione (reificazione) divenuta, sempre in nome del politically correct, strisciante, quasi impercettibile, una pubblicit occulta che occulta non , ma che passa un messaggio ormai consolidato a cui nessuno pi (nemmeno le stesse donne ) fa pi caso: la donna come automobile, come cibo, come elettrodomestico, intercambiabile, gratis, disponibile, violabile, una donna che deve cambiare,alterarsi per poter piacere, ed essere accettata, e (altra cosa preoccupante) piacersi, al cospetto di un maschio, sempre pi sciatto e sentimentalmente apatico, che rappresenta la donna solo in un certo modo (esempio ne La Gerusalemme liberata, uno sguardo a Clorinda che sebbene totalmente coperta dalla sua armatura militare non pu nascondere la sua feminea virtus) fragile, destinata a perdere nel confronto della forza fisica con il maschio, perennemente dominante, perfino nelle parole di uso quotidiano si evince la tendenza a questa dominazione. La consapevolezza di vivere in un sistema androcentrico in un mondo ad uso e consumo del maschio. Un mondo declinato al maschile a cui poco importa cosa ha da dire una bocca se quella bocca appartiene ad una donna, considerazioni testimoniate dall assenza di voci femminili in pi campi e occupazioni dello scibile umano imbavagliate occultate, forse (si spera) non volontariamente, ma probabilmente ritenute non determinanti, non influenti, unassenza dunque come testimonianza di una presenza rimossa, (risale a soli tre anni fa Latlante della storia letteraria pubblicazione a cura di Stefano Bartezzaghi che alla letteratura femminile dedica un solo inserto a Grazia Deledda, privata oltretutto del suo cognome) perch le donne hanno sempre donato alla scrittura il proprio punto di vista critico, poetico, filosofico, letterario, artistico ed appunto di questo che si occupano i Gender Studies (studi di genere) cio di operare un recupero, portare alla luce queste voci e di assemblare costruzioni critiche basate sul punto di vista delle donne di varie epoche, per una restaurazione storica che sia finalmente completa. Per fare ci non occorre solo ricercare e documentarsi, occorre porre un occhio ancor pi critico sulle varie questioni dello scibile, e decostruirlo alla base dei nuovi dati assunti. Alla becera rappresentazione del femminile da parte di alcuni maschi, si contrappone per la vena forte delle letterate, filosofe, poetesse, artiste, che hanno controbattuto a gran voce, anche per le donne a cui non interessava limmagine della donna forte, attivista indipendente, giunge alluopo quindi citare Viginia Woolf Chi mai potr misurare il fervore e la violenza del cuore di un poeta quando rimane preso e intrappolato in un corpo di donna? la quale oltre a respirare a pieni polmoni dallambiente degli intellettuali depoca, contribu a fomentarlo, fondando un circolo, e scrivendo due opere (Una stanza tutta per s e Le tre Ghinee) che sono il simbolo della sua concezione, profonda, solitaria, psicologica della sua realt di intellettuale e scrittrice donna. Un altro contributo fondamentale della donna nella sua auto rappresentazione senza dubbio il contributo di Marina Abramovich , nellesempio vogliamo citare la sua iniziativa di documentare gli ultimi i lavoratori invisibili che nessuno vede mai, tra cui presente anche s stessa con gli oggetti che vengono convenzionalmente utilizzati dalle donne nei loro lavori domestici, ma stravolti nel loro uso, nella rappresentazione di s stessa con gli stessi oggetti. Unaltra donna di mirabile forza Artemisia Gentileschi che colpisce oltre che per la storia dello stupro ai suoi danni da parte di un amico del padre Orazio, per le sue tele drammatiche strabordanti, che per alcuni critici sono un chiaro segno di rivalsa nei confronti della chiusura per le donne dellepoca a qualsiasi mestiere, e per lo stupro (Giuditta decapita Oloferne) subito e che aveva comunque denunciato, con un regolare processo che non diede per gli esiti sperati. Uno dei critici che scrisse di lei si disse interdetto, esterrefatto al pensiero che non solo una donna potesse dipingere una scena di tale crudezza (Giuditta decapita Oloferne) ma che ne sapesse cos tanto di pittura da indovinare la traiettoria e lestensione delle macchie di sangue sul candido lenzuolo. (Roberto Longhi, Gentileschi padre e figlia, in "L'Arte", 1916). 3) Donne e violenza. Violenza perlopi subita, ma anche agita. In quali relazioni questo tema soprattutto emerso?
Nonostante le statistiche riportano dati preoccupanti in materia
di femminicidio negli ultimi anni, si pu dimostrare come nemmeno la violenza sia un fattore alieno alla delicata, composta, ormai consolidata immagine della convenzionalmente donna, un esempio lampante riportato dagli studi effettuati dalla prof. Anna Maria Zaccaria su rilevamenti compresi in periodi del e dal 2009 al 2011 sulla presenza delle donne allinterno della camorra e le funzioni che venivano chiamate a svolgere. Innanzitutto le donne non erano soggette al rito di affiliazione e vengono utilizzate come corrieri per i narcotraffici, nel racket della prostituzione, nellestorsione, nellusura e nellomicidio. Non si tratta di una realt divisa per generi, ma piuttosto fluida. Le donne allinterno della camorra godono di una grande libert di movimento, presenziano alle riunioni e sono a conoscenza di tutte le attivit (a differenza di quelle di mafia, la quale pi gerarchizzata e mascolinizzata). Un altro fattore importante che rende le donne di camorra degne di uno studio interdisciplinare che per anni sono state introdotte nelle celle dei loro mariti, fratelli al carcere duro, e per cui, essendo le uniche intermediarie tra il boss e il resto dellorganizzazione (clan) ne prendevano di fatto in mano le redini. Lo scopo dello studio consiste nel registrare sistematicamente dati e informazioni per analizzare e comprendere dimensioni e dinamiche di un fenomeno cos complesso come la camorra. Il mezzo per cui le donne entrano nella camorra la vicinanza e la conoscenza dell uomo giusto, come avviene per le donne manager (secondo uno studio degli anni 90). Il discorso cambia quando sono le stesse donne di camorra a detenere il potere, ed in effetti una delle faide pi sanguinolente ed efferate svoltasi alla luce del sole stata consumata da parte di sole donne di due clan avversari che con una violenza inaudita a bordo di unautomobile sparano allimpazzata con volont di uccidere, incuranti di qualsiasi cosa, con nella mente il solo desiderio di vendicarsi e di spargere il sangue dei loro nemici. Si tratta di Chiara Manzi una delle donne di camorra pi crudeli e sanguinose che aizz le donne del suo clan ad attuare una spedizione punitiva(action set) contro altre donne del clan avversario. Si tratta indubbiamente di studi che colpiscono molto limmaginario collettivo, col sussistente e successivo rischio che si possa tendere alla mitizzazione di queste figure che si fregiano anche di nomignoli (Teresa De Luca Bossa, detta Lady Camorra, per la sua caratteristica di aver sempre solo ordinato omicidi, mai materialmente compiuti ) volti ad evidenziare il proprio tocco personale nella gestione della loro attivit criminale e assassina, o paragonando le donne che si sono sottratte allintervento (in sede di sostituzione ai propri consorti) allinterno della camorra, rifiutandosi, ad Antigone che ,protagonista della tragedia di Sofocle, per disobbedienza succise, o esaltando le loro qualit estetiche come delle perfette eroine dei fumetti.
4) Quali aspetti relativi alla condizione femminile emersi nel ciclo di
seminari la hanno colpit* di pi, e perch?
Non sapevo dellesistenza di studi settorizzati per generi n tanto
meno di studi sulla letteratura femminile migrante, e questo ha mosso il mio interesse nellapprofondimento di tali tematiche. In passato mi capitato di fermarmi a pensare al perch nei manuali di studio (di qualsivoglia materia) le donne erano cos poco presenti ed ho effettuato per conto mio studi su alcune figure della letteratura come la Beatrice di Dante (perlopi aneddotica), Virginia Woolf o su figure storiche come Anna Bolena, o le amazzoni, e filosofe come Hannah Arendt, ma non sono mai riuscita a rispondere efficacemente alla domanda, ed essendo io una persona dagli aperti orizzonti, ho sempre creduto in una realt composita, e non cos suddivisa per categorie e sottogeneri, convinzione per altro suffragata da una malriposta fiducia intellettuale nei confronti di chi scrive manuali per lo studio. Solo, ad esempio, dopo aver sostenuto lesame di letteratura italiana alluniversit sono venuta a conoscenza dellesistenza Vittoria Colonna e altre figure di donne, il cui studio sicuramente cambia nettamente la visione della letteratura e delle epoche poste ad esame. Ritornando ancora una volta al tema trattato, le cose che mi hanno colpito, relativamente alla condizione femminile, sono state il notare, attraverso lanalisi di lezione in lezione, che quando si dice retoricamente come un leitmotiv siamo ben lungi dalluguaglianza si dice purtroppo il vero, che sono ancora molte le cose da cambiare non solo nel immaginario collettivo maschile, ma anche e soprattutto in quello delle donne. Ognuna si sente diversa, speciale, unica, e lungi da me dichiarare il contrario, proprio in virt di questo che penso che il cambiamento deve (o dovrebbe) partire dal singolo individuo donna, (o femmina duomo) con le proprie azioni, di giorno in giorno. Un altro aspetto che mi ha fatto riflettere il dissidio delle donne a cui sta a cuore questo cambiamento, un dissidio che si combatte su pi campi, limmagine, la volont di ogni donna di essere bella, attraente (e per molte in primis per s stesse) gli stereotipi a cui la societ ancora fortemente legata, il (potenziale, perch reso disponibile dalla natura stessa) ruolo della donna nella stessa societ, come prima scuola di nuovi individui e la sua realizzazione come individuo pensante e capace di agire e dare la propria impronta alla sua esistenza. E come di consueto, anche a questa riflessione, non ho risposte. Solo domande.