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12 CONTRATTI DI LAVORO ATIPICI E FORMATIVI

1 IL CONTRATTO DI APPRENDISTATO

Lapprendistato un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato caratterizzato


dallobbligo di formazione al fine di favorire linserimento nel mercato del lavoro dei giovani
(d.lgs. 81/2015). Inoltre lacquisizione dei titoli di istruzione nellapprendistato avviene secondo un
sistema duale di apprendimento basato sulla formazione negli istituti scolastici e
sulladdestramento ricevuto nellimpresa, inoltre gli standard formativi per la realizzazione di
questo sistema duale costituiscono i livelli essenziali delle prestazioni da garantire sul piano
nazionale. Si distinguono:
1. apprendistato di primo livello ( per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di
istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore) , con cui
possono essere assunti i giovani dai 15 ai 25 anni.
La sua durata in funzione della qualifica o del diploma da conseguire nel limite di 3 anni
( o 4 nel caso di diploma quadriennale regionale) relativamente agli aspetti formativi.
La formazione deve corrispondere agli standard stabiliti dalla Regione. Per lattivazione di
questo contratto, il datore deve stipulare un apposito protocollo con listituzione formativa a
cui lo studente iscritto. La formazione esterna allazienda impartita nellistituzione
formativa a cui lo studente iscritto;
2. apprendistato di secondo livello ( o apprendistato professionalizzante) , con cui si possono
assumere giovani di et compresa tra i 18 e i 29 anni, ed finalizzato al conseguimento di
una qualifica professionale a fini contrattuali.
La sua durata in funzione dellet e della qualifica da conseguire nel limite di 3 anni ( o 5
per le qualifiche professionali dellartigianato) relativamente agli aspetti formativi.
Il datore impartisce la formazione tecnica allinterno dellazienda secondo le modalit e la
durata stabilita dalla contrattazione collettiva in funzione del tipo di qualificazione
contrattuale da conseguire. Alla formazione interna si aggiunge quella pubblica proveniente
dalla Regione, finalizzata allacquisizione delle competenze di base e trasversale, nel limite
di 120 ore nel triennio.
3. apprendistato di terzo livello (o di alta formazione e di ricerca) con cui si assumono
giovani di et compresa dai 18 ai 29 anni, in possesso di un diploma di istruzione o diploma
professionale. Tale tipologia finalizzata al conseguimento di titoli di studio universitari e
dellalta formazione.
La formazione erogata secondo quanto stabilito dalla regione in accordo con le
associazioni territoriali dei datori di lavoro e dei prestatori di lavoro, le universit, gli istituti
tecnici e professionali e altre istituzioni formative o di ricerca. In assenza di
regolamentazioni regionali, la formazione pu essere regolata da apposite convenzioni
stipulate direttamente dai singoli datori di lavoro o dalle loro associazione con le universit,
gli istituti tecnici professionali etc. Le modalit e i contenuti della formazione sono definiti
in un apposito protocollo stipulato tra il datore di lavoro che intende effettuare lassunzione
e listituzione formativa o ente di ricerca a cui lo studente iscritto.

Lo svolgimento della formazione, nel contratto di apprendistato avviene in base alle disposizioni
della legge regionale e del contratto collettivo, e comunque nellosservanza dei principi general
stabiliti dal d.lgs. 81/2015.
La formazione impartita allapprendista deve essere registrata nel fascicolo elettronico del
lavoratore.
La disciplina del rapporto di lavoro in regime di apprendistato definita dai contratti cllettivi
naionali o da appositi accordi interconfederali.
I principi generali prevedono tra laltro:
divieto di retribuzione a cottimo;
la possibilit, nellapprendistato di primo e di terzo livello che la retribuzione sia rapportata
alle ore di lavoro effettivamente prestate e che le ore di formazione possano essere retribuite
parzialmente;
la possibilit di inquadrare il lavoratore fino a due livelli inferiori rispetto alla categoria
spettante;
lobbligo di un tutore o referente aziendale;
il prolungamento del periodo di apprendistato in caso di malattia, infortunio o altra causa di
sospensione involontaria del rapporto, superiore a 30 giorni, secondo quanto previsto dai
contratti collettivi;
il contratto di lavoro deve essere stipulato in forma scritta ai fini della prova. Nel contratto
di lavoro deve essere riportato, in forma sintetica, il piano formativo individuale
dellapprendista, anche sulla base di moduli e formulari stabiliti dalla contrattazione
collettiva o dagli enti bilaterali;
la durata del contratto determinata dalla formazione (fermo restando la durata minima,
nella generalit dei casi, di 6 mesi);
durante il periodo di formazione, le parti possono recedere dal contratto, dandone preavviso
in mancanza di recesso, il rapporto prosegue come un normale rapporto di lavoro
subordinato a tempo indeterminato.

Lassunzione degli apprendisti soggetta ad un limite di contingentamento. Nella generalit delle
imprese, il numero di apprendisti deve essere in rapporto di 3 a 2 ( possibile avere in organico 3
apprendisti ogni 2 lavoratori qualificati). Per i datori di lavoro con meno di 10 dipendenti possono
essere assunti tanti apprendisti quanti sono i dipendenti specializzati.

In caso di ricorso al contratto di apprendistato professionalizzante, si applica anche un limite di


stabilizzazione, nel caso di datori che occupano almeno 50 dipendenti, lassunzione di giovanicon
contratto di apprendistato professionalizzante subordinata alla verifica che, nei 36 mesi
precedenti, almeno il 20% degli apprendisti sia stata mantenuta in servizio alla scadenza. Se il
requisito di stabilizzazione non soddisfatto, il datore di lavoro pu assumere un solo ulteriore
apprendista.

In caso di violazione, gli apprendisti assunti a sovrannumero sono considerati lavoratori subordinati
a tempo indeterminato sin dalla data di costituzione del rapporto.

Lassunzione di apprendisti comporta per il datore di lavoro il vantaggio economico di una ridotta
contribuzione previdenziale e assicurativa, subordinata alleffettivit della formazione.
In caso di mancata attivit di formazione, il d.lgs. 81/2015, prevede a titolo di sanzione che il datore
di lavoro debba restituire, maggiorati, i benefici contributivi connessi allassunzione di apprendisti.
In particolare nel caso in cui si accerti un grave inadempimento dellobbligo formativo, tale da
impedire la realizzazione delle finalit del contratto, imputabile esclusivamente al datore di lavoro,
questi sanzionato con lobbligo di corrispondere agli istituti previdenziali la differenza tra la
(minore) contribuzione versata e quella prevista per la qualifica da far raggiungere allapprendista,
maggiorata del 100%.
4 IL LAVORO INTERMITTENTE

Il contratto di lavoro a intermittenza, quel contratto con cui un lavoratore si pone a disposizione di
un datore di lavoro che ne pu utilizzare la prestazione lavorativa in modo discontinuo o
intermittente.
Il contratto che pu essere a tempo determinato o indeterminato, determina la facolt per il datore di
chiamare una o pi volte il lavoratore, per lo svolgimento della prestazione (viene infatti definito
lavoro a chiamata).
Elemento peculiare di tale tipologia contrattuale che la prestazione non effettuata con continuit,
come accade in un normale rapporto di lavoro subodinato, ma solo su richiesta del datore che pu
utilizzare il lavoratore intermittente solo quando ne ha effettivamente bisogno.
Le esigenze per le quali legititmo il ricorso al lavoro intermittente sono individuate dai contratti
collettivi, anche con riferimento alla possibilit di svolgere le prestazioni in periodi predertimanti
nellarco della settimana, del mese o dellanno.

In mancanza di contratto collettivo, i casi di utilizzo del lavoro intermittente sono individuati con
decreto del ministro del lavoro e delle politiche sociali.

Oltre che nei casi previsti dai contratti collettivi, il contratto di lavoro intermittente attivabile con
soggetti con pi di 55 anni di et e con soggetti con meno di 24 anni di et. In quest ultimo caso, per
la stipulazione del contratto il lavoratore, non deve ancora aver compiuto 24 anni, mentre ai fini
della durata del rapporto, deve concludersi entro il compimento del 25 anno di et.
Il ricorso al lavoro intermittente, ammesso, comunque, per ciascun lavoratore con lo stesso datore
di lavoro, nel limite di un periodo complessivamente non superiore alle 400 giornate di effettivo
lavoro nellarco di 3 anni solari.
Tale limite non trova applicazione nei settori del tuismo, dei pubblici esercizi e dello spettacolo.

Leventuale superamento del limite in questione sanzionato con la trasformazione del rapporto in
un normale rapporto di lavoro a tempo pieno e indeterminato.
Il lavoro intermittente vietato;
per la sostituzione di lavoratori che esercitano il diritto di sciopero;
presso unit produttive nelle quali si proceduto, nei 6 mesi precedenti, a licenziamenti
collettivi;
ai datori di lavoro che non hanno effettuato la valutazione dei rischi in applicazione della
normativa di tutela della salute e ella sicurezza dei lavoratori.

Il contratto di lavoro intermittente deve essere stipulato in forma scritta ai fini della prova. Nel
contratto devono essere indicati:
la durata e ipotesi, oggettive o soggettive, che consentono la stipulazione del contratto;
trattamento economico e normativo spettante al lavoratore per la prestazione eseguita e
relativa indennit di disponibilit, ove prevista;
forme e modalit, con cui il datore di lavoro legittimato a richiedere lesecuzione della
prestazione di lavoro, nonch modalit di rilevazione della prestazione;
misure di sicurezza necessarie in relazione al tipo di attivit dedotta in contratto.
Nel contratto di lavoro devono essere indicati anche il luogo e le modalit della disponibilit,
eventualmente garantita dal lavoratore. Il contratto intermittente, infatti, non genera
automaticamente un obbligo del lavoratore di rispondere positivamente alla chiamata del datore.
Per far sussistere questo obbligo necessario che sia oggetto di apposita ed espressa previsione da
parte del contratto individuale.
Si distingue infatti:
lavoro intermittente con espressa pattuizione dellobbligo di disponibilit del lavoratore;
lavoro intermittente senza obbligo di disponibilit del lavoratore.
Il contratto deve anche indicare il preavviso a cui tenuto il datore di laoro pr la chiamata del
lavoratore, che non pu essere inferiore a un giorno lavorativo.
In caso di ricorso alle prestazioni del lavoratore intermittente, il datore di lavoro deve effettuare
anche una comunicazione amministrativa preventiva allente competente per territorio.

Il lavoratore intermittente ha diritto, per i periodi lavorati, a un trattamento economico e normativo


complessivamente non meno favorevole di quello di un lavoratore di pari livello, a parti di
mansioni svolte e in proporzione alla prestazione lavorativa effettivamente eseguita.
Nei periodi in cui non viene utilizzata la prestazione, il lavoratore non matura alcun trattamento
economico e normativo. Tuttavia quando il lavoratore obbligato contrattualmente a rispondere alla
chiamata del datore di lavoro, egli ha diritto a percepire una indennit mensile di disponibilit per i
periodi in cui in attesa di utilizzazione.
La misura dellindennit di disponibilit stabilita dalla contrattazione collettiva, nellosservanza
della misura minima fissata con decreto del ministro del lavoro.
Nel caso in cui sussista lobbligo a rispondere alla chiamata del datore, nellipotesi di temporanea
indisponibilit a rispondere alla chiamata (malattia o altro evento), il lavoratore non matura
lindennit ed tenuto a informare tempestivamente il datore di lavoro, pena la perdita del diritto
alla indennit per un periodo di 15 giorni, salva diversa previsione del contratto individuale.
Inoltre, il rifiuto ingiustificato alla chiamata del datore, pu comportare la risoluzione del contratto,
la restituzione della quota di indennit di disponibilit riferita al periodo successivo
allingiustificato rifiuto.

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