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statali e regionali per la difesa dell'ambiente, facenti capo a nuove, importanti leggi
ambientali (in materia di tutela dell'aria e dell'acqua dall'inquinamento, smaltimento dei
rifiuti, difesa della natura) e sono state organizzate nuove strutture tecnico-amministrative
autonome.
Dalla met degli anni '70, la politica ambientale stata dichiarata compito comunitario e
le direttive comunitarie hanno avuto un'importanza crescente, limitando gli spazi di
autonomia statale. Anche in questo ambito istituzionale, l'interesse per la difesa ecologica
dell'ambiente si affaccia successivamente a quello per la difesa tecnologica. Crescente
anche il peso delle Convenzioni internazionali in materia ambientale, tra cui alcune si
riferiscono alla difesa della natura (Bonn, Berna, ecc.).
Ovunque, la politica ambientale tende ad articolarsi in due settori funzionali, con
caratteristiche diverse: la difesa tecnologica, e la difesa ecologica.
La difesa tecnologica dell'ambiente si propone di rendere minimi i carichi su singole
componenti ambientali, le quali vengono difese dall'inquinamento, dall'esaurimento o
dalla distruzione connesse con gli usi antropici, per mezzo di metodi e processi tecnici.
Questa concezione ha portato allo sviluppo di numerose normative e strutture tecnico-
amministrative autonome, con una forte specializzazione settoriale, per la difesa dell'aria
e dell'acqua dall'inquinamento, la difesa dai rumori, lo smaltimento dei rifiuti, il
risparmio energetico.
La difesa ecologica dell'ambiente si propone di rendere minimi i carichi sugli ecosistemi
e i complessi di ecosistemi, ossia i paesaggi. Questa concezione, soprattutto nella realt
italiana, risulta meno sviluppata della precedente; le normative e strutture pi importanti
sono quelle per la difesa della natura (soprattutto nelle aree protette) e in misura minore
(per la predominante concezione estetica), quelle per la difesa del paesaggio, a loro volta
concentrate in un sistema specifico di aree protette.
La politica ambientale ha saputo sviluppare un sistema importante di principi, alcuni dei
quali di grande interesse quali:
il principio di prevenzione che mira a realizzare adeguate misure che consentano di
evitare o ridurre il pi possibile i danni ambientali derivanti dagli interventi
dell'economia e della societ, prima della loro manifestazione. Per realizzare pienamente
questo principio, occorre che la politica ambientale, pur sviluppandosi autonomamente,
non sia concepita in modo separato, come spesso in passato, ma integrata nelle politiche
settoriali che provocano il consumo e il degrado delle risorse ambientali;
il principio di sussidiariet che ha la funzione di garantire che le finalit e gli obiettivi
della politica ambientale vengano perseguiti al livello territoriale pi appropriato, tenuto
conto dell'identit e della sensibilit ambientale delle varie zone e della pi oculata scelta
degli strumenti da porre in atto a tutti i livelli istituzionali, con la tendenza ad assumere le
decisioni concrete il pi possibile vicino ai cittadini;
il principio di cooperazione che mira ad assicurare, la necessaria collaborazione per la
difesa dell'ambiente, migliorando le decisioni e il loro grado di accettazione ed
affermando uno spirito di corresponsabilit. In particolare esso richiede la pi ampia
collaborazione tra i vari livelli istituzionali, evitando di operare ad un livello ad
esclusione di altri, ma piuttosto combinando strumenti ed attori a livelli diversi.
Invece di avviare la procedura per mettere al bando il glifosato, dopo che lAgenzia
internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ne ha decretato la probabile
cancerogenicit, il nostro Governo si avvia a discutere e mettere in atto un piano di
azione nazionale per luso sostenibile dei prodotti fitosanitari che ne prevede ampio uso
anche per pratiche definite sostenibili e che saranno finanziate dai nuovi PSR. A
denunciarlo il Tavolo delle Associazioni ambientaliste e dellagricoltura biologica di cui
fanno parte 14 associazioni nazionali. Il glifosato lerbicida pi utilizzato al mondo.
Dal 1992 al 2012 il suo uso aumentato di 140 volte solo negli Stati Uniti. Oggi, inoltre,
il fitofarmaco pi collegato alle coltivazioni Ogm. Per questo Monsanto, la
multinazionale che lo produce sotto il marchio commerciale di RoundUp, ha definito il
rapporto dello IARC (che fa parte dellOrganizzazione Mondiale della Sanit)scienza
spazzatura e pochi giorni fa ha chiesto allOrganizzazione mondiale per la sanit il ritiro
del rapporto. Una reazione di panico giustificata dagli enormi guadagni portati
dallerbicida alla multinazionale. Il nostro Paese e lUnione europea devono rispondere
ad altri interessi dichiara la portavoce del Tavolo Maria Grazia Mammuccini cio agli
interessi di milioni di agricoltori esposti direttamente alluso del glifosato e alle centinaia
di milioni di cittadini che nel continente consumano prodotti trattati con questo
pesticida.
Il governo italiano per ora non ha raccolto nessuna richiesta che proviene dal
mondo delle associazioni ambientaliste e dellagricoltura biologica. Nel Piano di
azione nazionale non sono previste azioni concrete per ridurre luso dei pesticidi e invece
di favorire la diffusione di pratiche che non ne fanno uso come lagricoltura biologica e
biodinamica sostenendo gli agricoltori verso la conversione, si lavora solo per garantire
lobbligo di rispettare le prescrizioni in etichetta con un approccio che alla fine porter
come sempre un nuovo peso economico e burocratico sulle spalle degli agricoltori senza
eliminare nessun pesticida
Italia dei Valori. Nella homepage, vi sono alcune voci riguardanti salute e ambiente,
divise per: nucleare, inquinamento, sanit, salute e ambiente. Quello che si nota per la
disorganizzazione del sito, per cui di nucleare si parla anche sotto la voce inquinamento
e sotto la voce ambiente. Poi si parla del terremoto di LAquila, quasi fosse un
problema ambientale (!). Infine gli errori ad esempio parlando di Tav, si cita la citt di
Kiew (sic!) che denotano la scarsa accuratezza nella manutenzione del sito stesso. Ma
anche qui, quello che sconcerta che non c un programma, delle linee guida. Ci sono
gli interventi-spot su singole problematiche, come le piattaforme petrolifere o laspartame
che causerebbe il cancro.
Veniamo a Sinistra, ecologia e libert, non senza peraltro prima, permettetemi, aver
fatto un commento. Cosa centra lecologia? Lecologia una scienza. Sel si vuole
occupare di tutela dellambiente o di studiare lambiente? Boh, mistero. Comunque,
homepage, argomenti, ambiente: primo tema! Evviva. Peccato che anche qui si tratti di
singoli articoli che trattano specifiche problematiche, di modo che non c la possibilit
di capire se il partito abbia una propria linea in materia oppure no.
Lega Nord. Ecco, la Lega Nord c, ossia sotto la voce Le idee enuncia il suo
programma in alcuni campi ambientali, tipo le aree dismesse, oppure le infrastrutture. Si
pu ovviamente non essere daccordo con quanto affermato (anche perch in buona parte
non tutela affatto lambiente), ma almeno uno straccio di programma pare esistere.
https://conferenzaenergia.wordpress.com/