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"Ho sempre tanta voglia di vedere, di parlare, di fare

l'amore con mio fratello... "

Vivo una storia d'amore con Matteo. Il problema che Matteo mio fratello. So fino a quale punto una coppia cos
possa turbare gli altri. Tutta la mia vita ho avuto vergogna dei sentimenti che provavo, paura che qualcuno li scoprisse.
Doveva avere intorno 13 o 14 anni, quando ho compreso che i miei sentimenti per lui non erano "normali". All'epoca in
cui le mie amiche parlavano dei ragazzi che piacevano a loro, io non pensavo a nessuno, salvo che a Matteo. Allora ho
cominciato a mentire. A dire che nessuno mi piaceva oppure ad inventarmi a me stessa che provavo delle cotte per i
ragazzi della mia classe. Mi ero accorta dal suo atteggiamento e dai suoi sguardi, che lui provava la stessa cosa che
provavo io.

Quando lui era andato all'universit, nonostante la mancanza che provavo, pensavo che forse questa sarebbe una cosa
buona. Che con la separazione lo avrei dimenticato pi facilmente. Ma non stato per niente cos. Al contrario. Quando
ritornava a casa, provavo allo stesso tempo voglia e paura di essere con lui. Non ci evitiamo pi. Eravamo molto fisici
l'uno verso l'altro, ci tenevamo per mano, ci prendevamo sottobraccio. La gente che non ci conosceva, pensava che
fossimo una coppia. Ma ci facevamo attenzione a non sorpassare il limite e questo diventava gi pi difficile.

Quando avevo 19 anni, avevo ritrovato un ragazzo con cui ero uscita per circa un anno. Lo apprezzavo abbastanza, ma
non mi ero innamorata: pensavo a Matteo. Questo ragazzo era l'unico a notare che eravamo "troppo vicini" (queste
sono le parole che ha usato). Da parte sua, Matteo aveva delle brevi relazioni corti e mi sentivo male quando lo
immaginavo con queste ragazze.

Tutto cambiato durante le vacanze d'estate quattro anni fa. Entrambi eravamo studenti nelle citt che si trovavano
abbastanza lontane e passavamo una parte delle vacanze in casa dei nostri genitori. Erano usciti un fine settimana per
assistere ad un matrimonio e siamo rimasti da soli in casa. Penso che sapevamo (e speravamo) quello che stava per
accadere. Abbiamo cominciato a chiacchierare, ci prendevamo per mano, ci coccolavamo come facevamo spesso. E ci
baciavamo. E rapidamente abbiamo fatto l'amore. Non avevo mai sentito cos tanto piacere con i miei ex. So che dovrei
sentire vergogna, che dovrei pensare che bizzarro. Ma, in realt, non ero mai stata cos felice.

Da quel momento, viviamo una relazione nascosta ed episodica. Viviamo lontani uno dall'altro. E abbiamo cominciato a
frequentarci di nascosto. Lui veniva a vedermi oppure ero io quella che lo cercavo. Ci dispiaceva di non vederci pi
spesso e avevamo voglia di essere insieme.

Questa situazione durata due anni. Dopo aver conseguito la sua laurea, ha avuto la fortuna di trovare rapidamente un
lavoro in una grande citt lontana dai nostri genitori. Ed io avevo deciso di unirmi a lui. Ufficialmente, avevo cambiato
di universit per seguire un corso che mi interessava e condividevamo un appartamento per risparmiare denaro. A
questo punto, eravamo felici insieme. Lui mi faceva ridere, mi comprendeva, avevo tanta voglia di vederlo, di parlare e
di fare l'amore con lui.

Viviamo una doppia vita. Qui nessuno sa che siamo fratello e sorella. I suoi colleghi, e i miei colleghi di corso pensano
che siamo una coppia normale, anche se facciamo/prestiamo attenzione a ci che diciamo.

E dall'altra parte, mentiamo ai nostri genitori, a tutti della nostra famiglia, ai nostri amici. Queste bugie permanenti mi
pesano sempre di pi. Ma per me impensabile di rompere la relazione. Non riesco ad immaginarmi senza di lui,
lunico uomo che ho amato e che voglio. Per stare insieme, siamo pronti a sacrificarsi (dovremo vivere nascosti, non
sposarci mai, non avere mai dei bambini, rimanere per sempre singoli sotto gli occhi dei nostri parenti...)

Ma ogni volta che mento ai miei genitori, alle mie amiche, mi sento male. A volte mi piacerebbe lasciare che la verit
venisse scoperta, non dovere pi mentire n vivere nascosta, ma non voglio fare del male ai nostri genitori e temo il
giudizio degli altri. Immagino abbastanza bene quello che la gente potrebbe dire...

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