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Panoramica:
Informazioni su Windows 7
Gestione dei pi recenti requisiti di attivazione dei contratti multilicenza
Sviluppo di una guida di riferimento
Gestione delle nuove funzionalit di sicurezza distribuite
Virtualizzazione di desktop e infrastrutture
Rimozione dei diritti amministrativi locali degli utenti
Sommario
Figura 3 Microsoft Assessment and Planning Toolkit 4.0 - riepilogo valutazione (fare clic sull'immagine per
ingrandirla)
Figura 4 Microsoft Assessment and Planning Toolkit 4.0 - dettagli valutazione (fare clic sull'immagine per ingrandirla)
L'esecuzione di questo strumento non impone requisiti hardware particolarmente restrittivi. L'autore di questo articolo ha
utilizzato Windows 7 e Office 2007 su un computer desktop Celeron da 1,6 GHz con 512 MB di RAM e alcune applicazioni
line-of-business in esecuzione in background, ottenendo prestazioni perfettamente accettabili.
Il secondo strumento Microsoft Application Compatibility Toolkit (ACT) 5.5, disponibile all'indirizzo
tinyurl.com/appcompat55. Consente di ottenere statistiche software su un gruppo di desktop selezionati. Questo
strumento non si limita a scorrere l'elenco del software installato nel Registro di sistema, bens cerca in ogni meandro del
sistema applicazioni che sono rimaste sepolte dai vari programmi di installazione eseguiti in passato. Questa funzionalit
richiede un agente locale, che viene distribuito tramite un server di gestione ACT e restituisce report periodici per diversi
giorni prima di disinstallarsi automaticamente.
Come si evince dalla Figura 5, ACT esegue un processo di raccolta dei dati estremamente approfondito e accurato e
richiede pertanto un server con una discreta potenza di elaborazione. Per archiviare i dati, purch non riguardino migliaia
di computer, possibile utilizzare SQL Express. Se tuttavia i carichi software sono suddivisi per reparto o gruppo di lavoro
funzionale, possibile selezionare un numero ridotto di computer che rappresentino i singoli gruppi. Anche in presenza
di decine di migliaia di desktop, dovrebbe essere sufficiente campionarne dal 2 al 3% per ottenere un'idea delle azioni
future.
Figura 5 Microsoft Application Compatibility Toolkit 5.5 - report applicazioni (fare clic sull'immagine per ingrandirla)
Torniamo ora alla riunione. importante pianificarla in ogni minimo dettaglio, dal rifornimento di vettovaglie
all'individuazione di una stanza con lavagne che occupino un'intera parete. Se non possibile riunire tutti nella stessa
stanza, delimitare il perimetro della sala riunioni con grandi schermi, avviare un programma per l'esecuzione di riunioni in
rete e disporre microfoni e videocamere ovunque.
Dedicare la prima met della riunione a interrogare i partecipanti su come utilizzano Windows 7 per migliorare le attivit
quotidiane, individuando le funzionalit il cui apprendimento ha richiesto pi tempo e ascoltando le lamentele, per
raccogliere infine dall'esperienza di ciascuno una combinazione di funzionalit che saranno in grado di migliorare
materialmente la produttivit degli utenti, aumentare il livello di sicurezza, incoraggiare la mobilit e semplificare i
processi operativi.
La seconda met della riunione servir a delineare un piano di distribuzione. inutile tentare di risolvere in questa sede
potenziali problemi di compatibilit o interoperabilit. Qualsiasi organizzazione che utilizzi XP da diversi anni ha
sviluppato procedure che oggi stanno iniziando inevitabilmente a scricchiolare. Quello che occorre fare identificare i
problemi, classificarli e procedere oltre.
Si pu pensare a se stessi come a un geologo che debba testare un nuovo bacino petrolifero. Il bravo geologo si
concentrer sull'individuazione dei giacimenti pi grossi, e solo dopo penser a come effettuare l'estrazione.
Il risultato di questa riunione sar una guida di orientamento completa che stabilir quali funzionalit verranno distribuite,
chi si occuper delle attivit di preparazione, quanto tempo sar necessario, quali utenti saranno maggiormente coinvolti,
come sar possibile ottenere la cooperazione di tali utenti, quanto coster la distribuzione in termini di hardware e
software, dove sono i potenziali punti deboli, quali sono le risorse necessarie per il testing e, soprattutto, quando potr
iniziare l'intero processo. Questa guida, nella forma di una presentazione con cinque diapositive, dovr essere distribuita
a tutti i responsabili gestionali in modo da poter essere messa in pratica al pi presto.
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xmlns:msose="http://schemas.microsoft.com/opensearchext/2009/">
<ShortName>Bing</ShortName>
<Description>BinginWindows7.</Description>
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template="http://api.bing.com/rss.aspx?source=web&query=
{searchTerms}&format=rss"/>
<Urltype="text/html"template="http://www.bing.com/search?q={searchTerms}"/>
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Quando si fa clic su un file OSDX con il pulsante destro del mouse, in Esplora risorse viene visualizzato il menu delle
propriet con l'opzione Crea connettore di ricerca. Fare clic su tale opzione per aggiungere il connettore ai Preferiti.
Iniziare una ricerca selezionando il connettore e digitando i termini desiderati nel campo di ricerca nell'angolo superiore
destro della finestra di Esplora risorse. Il riquadro dei risultati verr popolato in pochi secondi. Fare clic su Anteprima per
visualizzare il contenuto della pagina selezionata. Nella Figura 6 viene illustrato un esempio.
Figura 6 Connettore di ricerca in Esplora risorse (fare clic sull'immagine per ingrandirla)
I connettori sono semplici da creare. Convincere quindi gli sviluppatori interni a crearne alcuni per i server della rete
Intranet (portale aziendale, farm di SharePoint e cos via). Per aiutarli possibile indirizzarli al lungo elenco di connettori
di esempio disponibile su SevenForums (tinyurl.com/srchcon), un sito indipendente estremamente utile per tutto ci che
riguarda Windows 7. Distribuire quindi questi connettori agli utenti aziendali utilizzando gli strumenti standard per la
distribuzione dei pacchetti. A questo punto sar possibile utilizzarli per creare una visualizzazione standard dei dati Web
distribuiti.
Bench la funzionalit di ricerca federata sia in grado di gestire i contenuti dei siti Web in modo abbastanza
soddisfacente, le organizzazioni si trovano poi in difficolt quando si tratta di eseguire ricerche nei terabyte di file
archiviati nei file server. Ci significa che gli utenti che possiedono solo vaghe nozioni sul mapping delle unit e
l'archiviazione dei dati in rete potrebbero sprecare ore nella ricerca, ad esempio, dei report scritti lo scorso mese.
qui che entrano in gioco le raccolte. Le raccolte consentono di aggregare file provenienti da una variet di fonti in
oggetti in cui possibile eseguire ricerche. Le librerie predefinite disponibili in Windows 7 includono l'assortimento
standard di percorsi e tipi di dati personali, quali Documenti, Musica, Immagini e Video, ma questo elenco pu essere
esteso facilmente fino a includere repository basati su server. sufficiente fare clic con il pulsante destro del mouse,
scegliere Nuova raccolta e aggiungere il percorso UNC di una cartella condivisa.
Tenere presente che la cartella di destinazione deve essere indicizzata. In Windows Server 2008 e versioni successive
installare il ruolo Servizi file, quindi in Servizi ruolo installare il servizio Windows Search. Nei server Windows Server 2003
SP2 installare Windows Search 4.0, scaricabile gratuitamente dall'indirizzo tinyurl.com/srch40dwnload. Inoltre, a causa di
una limitazione nell'interfaccia del servizio Windows Search, non possibile specificare percorsi DFS anche se la
destinazione di una cartella DFS un file server indicizzato.
Non esistono utilit da riga di comando per la creazione di raccolte e, al momento della stesura di questo articolo,
nemmeno cmdlet Windows PowerShell. In Windows 7 SDK, tuttavia, sono inclusi strumenti per l'utilizzo di librerie a livello
di programmazione, quindi non passer molto tempo prima che inizino a comparire alcune utilit con questa funzione.
Un'ultima nota sull'azione predefinita delle raccolte: in Esplora risorse le raccolte vengono visualizzate nella finestra di
dialogo File comuni per consentire agli utenti di salvare file in una raccolta tramite trascinamento. Se in una raccolta sono
presenti pi collegamenti, uno di essi deve essere configurato come destinazione predefinita.
7. Virtualizzare i desktop.
Si immagini una situazione in cui la creazione dell'immagine desktop standard di Windows 7 sia stata eseguita, i problemi
tecnici siano stati risolti e siano state individuate modalit semplici per spostare applicazioni e dati utente tra i computer,
riducendo l'impatto della migrazione. Utilit di migrazione stato utente, disponibile in Windows Automated Installation
Kit, rappresenta uno strumento utile per eseguire queste attivit. Per una dimostrazione dettagliata, visitare il sito Web
all'indirizzo tinyurl.com/usmtwt. Dopo che i tecnici sono stati formati e al personale del supporto tecnico sono state
fornite le indicazioni necessarie nel relativo sito di SharePoint, possibile iniziare l'implementazione.
opportuno tenere presente, tuttavia, che Windows 7 consente di eseguire l'installazione in file di unit disco rigido
virtuale (VHD, Virtual Hard Drive) nell'unit disco rigido anzich installare il sistema operativo direttamente nell'unit
disco rigido di ogni nuovo computer. Il sistema operativo viene avviato dal contenuto di tale file VHD, che diventa l'unit
C, mentre l'unit disco rigido effettiva viene vista come unit D. Con una pianificazione appropriata, un sistema operativi
installato in questo modo pu essere caratterizzato da un'elevata portabilit. Se un utente si sposta da Roma a Milano, il
tecnico di Roma pu copiare il file VHD nella rete per il tecnico di Milano, che a sua volta lo copia in un computer in
modo che l'utente sia in grado di lavorare nel proprio ambiente desktop nel minor tempo possibile.
Anche in una situazione di questo tipo le prestazioni si mantengono comunque molto elevate. Verificare i dati di
input/output relativi al disco sul sito del blog del team di virtualizzazione all'indirizzo tinyurl.com/nativevhd.
opportuno prestare attenzione ad alcuni aspetti. Il primo aspetto riguarda l'ibernazione, che non funziona nei computer
con avvio da file VHD e comporta pertanto l'impossibilit di utilizzare l'avvio da file VHD nei computer portatili.
necessario inoltre tenere presente che non possibile utilizzare tale tipo di avvio in un'unit crittografata con BitLocker,
aspetto che contribuisce a ridurne ulteriormente l'opportunit di impiego nei computer portatili.
Sebbene sembri che i vantaggi delle distribuzioni basate su file VHD non compensino la complessit di gestione,
comunque opportuno includerle nei piani di test. I passaggi per eseguire questa operazione sono troppo lunghi per
essere descritti in questo articolo, ma sono comunque disponibili alcuni siti in cui vengono fornite le istruzioni necessarie.
possibile utilizzare il semplice metodo di Max Knor, descritto nel sito Web all'indirizzo
tinyurl.com/win7bootvhdnativinstall, che essenzialmente prevede l'avvio dal CD di installazione di Windows 7, la gestione
dal prompt dei comandi, la creazione del file VHD e infine l'utilizzo di tale file come destinazione per l'installazione.
possibile seguire le istruzioni dettagliate sul sito TechNet all'indirizzo tinyurl.com/win7bootvhdwt o visualizzare il video di
TechNet all'indirizzo tinyurl.com/win7bootvhdvid.
Dopo avere acquisito familiarit con queste tecniche, visitare il blog Vista PC Guy di Kyle Rosenthal in cui sono disponibili
istruzioni per l'utilizzo degli strumenti di Ambiente preinstallazione di Windows per la creazione di immagini. Le
operazioni descritte in vistapcguy.net/?p=71 illustrano le modalit di creazione di un'unit flash USB di avvio mediante gli
strumenti di Ambiente preinstallazione di Windows e di un'immagine dell'installazione nell'unit stessa. Grazie a questo
strumento, possibile installare rapidamente l'immagine standard in un computer senza dover utilizzare alcun pezzo
fisico.
Bill Boswell (billb@microsoft.com) consulente senior per Microsoft Consulting Services a Phoenix, Arizona. Attualmente
Bill consulente per l'architettura e la pianificazione IT per un'importante compagnia aerea.
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