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“Siamo pienamente soddisfatti. Questo è un accordo storico che conferma il fatto che il
Sindacato è sulla rotta giusta”. Ad affermarlo è Massimo Taglialatela, segretario
Generale Uilcom Campania, di ritorno da Roma dove nella notte è stata trovata l’intesa
con il Gruppo Telecom per la salvaguardia dell’occupazione ed il rilancio dell’azienda.
“L’accordo – spiega Taglialatela – rappresenta una forte azione di discontinuità rispetto al
passato ed è frutto della volontà di tutto il fronte sindacale di mantenere alta la tensione e
compatta la delegazione al tavolo”.
Nel merito l’intesa raggiunta prevede, in sintesi, il mantenimento dell’intero perimetro
aziendale, il ricorso alla Formazione come strumento di riqualificazione professionale e
ammortizzatore sociale condiviso, la mobilità volontaria e il blocco delle esternalizzazioni.
Ma è lo stesso Taglialatela a spiegarne nel dettaglio i punti chiave: “Il Piano industriale
2010-2012 sarà articolato su due principali tronconi: quello occupazionale e quello del
rilancio globale dell’azienda. Per quanto riguarda l’aspetto occupazionale – spiega
l’esponente Uil – l’intesa raggiunta prevede che Telecom abbatta i costi derivanti dal
lavoro non più con licenziamenti collettivi o mobilità forzata, ma con il ricorso alla mobilità
volontaria per circa 3900 lavoratori, mentre per quelli già posti in mobilità sarà garantita la
copertura del 90% della retribuzione. Il ricorso ai contratti di solidarietà, quindi, sarà l’altro
strumento per evitare tagli al personale e questo verrà applicato per i lavoratori del 1254 e
di SSC. L’altro pilastro su cui si regge l’intesa è permeato tutto attorno alla riqualificazione
del personale. Per la prima volta viene attivato un importante processo di Formazione –
spiega il segretario generale Uilcom – propedeutico alla ricollocazione in altri settori
produttivi strategici per l’azienda come la Rete di tutti quei lavoratori, 1300 circa, dichiarati
inizialmente da Telecom esuberi strutturali e per i quali il destino sembrava inizialmente
segnato. L’utilizzo, quindi, della Formazione come nuovo ammortizzatore sociale, anche in
chiave di rilancio e acquisizione di nuove competenze, permetterà il rientro in azienda nel
settore Hr Services dei lavoratori della ex TILS, la società che per Telecom si occupava
proprio di Formazione. Con questo accordo – aggiunge Massimo Taglialatela, che al
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