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2 CAPACIT ELETTRICA E

DIELETTRICI

2.1 Capacit elettrica


Gi lanno dopo la costruzione della bottiglia di Leyda da parte di Kleist
e Musschenbroek ci si rese conto che lacqua contenuta nella bottiglia
poteva essere sostituita da fogli metallici disposti sia sulla faccia interna che
su quella esterna della bottiglia, ottenendo cos un dispositivo facilmente
trasportabile. Collegando tra loro separatamente le facce interne e quelle
esterne di una batteria di bottiglie di Leyda, Franklin comprese conto che
era possibile aumentarne gli effetti, inoltre Franklin scopr che si
ottenevano effetti uguali a quelli della bottiglia di Leyda caricando due
piani conduttori separati da un foglio sottile di vetro (quadro di Franklin).
Quadri di Franklin
Nel 1758 Beccaria verific che materiali resinosi o a base di zolfo potevano
efficacemente rimpiazzare il vetro dei quadri di Franklin, osservando inoltre che lintensit degli
effetti elettrici erano dipendenti dal materiale di separazione adoperato.
Sebbene gran parte dei suoi risultati non furono resi noti che nel 1879, circa
settantanni anni dopo la sua morte, il fisico inglese Henry Cavendish
intorno alla fine del 18 secolo aveva per primo introdotto una grandezza,
la capacit, in grado di fornire una misura degli effetti dovuti alla bottiglia
di Leyda e aveva studiato diverse geometrie per realizzare le bottiglie di
Leyda, stabilendone per ciascuna la relativa capacit. Alessandro Volta,
probabilmente ispirato da alcuni lavori pubblicati da Cavendish nel 1771,
nel 1782 prov che la differenza di potenziale tra due piatti metallici
separati da un sottile strato resinoso aumenta quando i due piatti vengono
allontanati; a questo sistema di conduttori Volta attribu il nome di
Henry Cavendish
condensatore. Inoltre Volta verific che la
differenza di potenziale ai capi del condensatore varia in ragione
inversa della capacit.
Consideriamo due conduttori tra i quali stabilita una certa
differenza di potenziale V; sperimentalmente si osserva che la
carica Q che essi assumono proporzionale alla differenza di
potenziale V. Il sistema costituito da due conduttori tra i quali c
induzione completa, cio il valore assoluto della carica su ciascun
conduttore lo stesso ma il segno opposto, prende il nome di Descrizione delluso dellapparato
(elettroforo) adoperato da Volta per lo
condensatore. Si definisce capacit elettrica C del condensatore il studio del condensatore
rapporto:

Q
C , (2.1)
V

inoltre tale rapporto risulta, in generale, indipendente dalla differenza di potenziale applicata ma
dipende unicamente dalla geometria dei conduttori e dalla caratteristiche del mezzo circostante; per
2-2 Capacit elettrica e dielettrici

il momento assumiamo che tale mezzo sia il vuoto. Lunit di misura della capacit il
C
Farad (F) e risulta 1 1 F 1C 1V . In figura mostrato il simbolo adoperato nella
schematizzazione dei circuiti elettrici per rappresentare il condensatore.

2.2 Calcolo di capacit


Tale calcolo si esegue assegnando un valore arbitrario di carica ai conduttori, che relativamente
ai condensatori prendono il nome di armature, e valutando la corrispondente differenza di
potenziale che si origina. Di seguito si svolger tale determinazione per alcune geometrie notevoli.

Esempio: (Capacit di un condensatore piano). Consideriamo due armature piane,


parallele, della stessa superficie S e distanti d. Se sulle armature sono presenti delle cariche
+Q -Q +Q e Q , la densit con cui distribuita la carica su ciascuna armatura , in valore
assoluto, Q S . Se la distanza tra le armature molto pi piccola della lunghezza e
larghezza delle armature, si possono trascurare gli effetti ai bordi ed assumere che il campo
elettrico nella regione compresa tra le armature sia uniforme e, dalla relazione (1.10) vale:

Q
E= =
d 0 0S
S

pertanto dalla (1.12) la differenza di potenziale tra le armature :

Q
V = Ed = d,
0S

cos, applicando la definizione (2.1), segue:

Q Q
C= = ,
V Q
d
0S

ovvero:

S. (2.2)
C = 0
d

Esempio: (Capacit di un condensatore cilindrico). Consideriamo due conduttori


cilindrici coassiali di raggi R1 e R2 , con R1 < R2 e sia l la lunghezza della
superficie su cui depositata la carica. Se sui conduttori sono presenti delle
cariche, come mostrato in figura, dalla relazione (1.8) il campo elettrico nella Apparato per lo studio delle carat-
teristiche del condensatore a facce
regione compresa tra le armature : piane e parallele.

1
Si noti che introducendo questa unit di misura si pu esprimere lunit della costante dielettrica del vuoto 0
come:

C2 C 1 C 1 F,
[ 0 ] = 2
= C = =
Nm Nm m V m m

e, in particolare:

pF .
0 8.85
m
Capacit elettrica e dielettrici 2-3

V2 1 ,
E= r
2 0 r
V1

dove la densit con cui distribuita la carica per unit di lunghezza e r, con
R1 < r < R2 , la distanza dal comune asse dei cilindri. La differenza di potenziale tra due
l punti sulle armature :
R1 R1
dr R
V1 V2 = E dr = = ln 2 .
R2
2 0 R2
r 2 0 R1
V2
Si noti che V1 V2 > 0 essendo larmatura interna a potenziale maggiore di quella esterna. La
V 1 R1
carica distribuita sulle superfici dei conduttori in valore assoluto l , cos dalla (2.1) si ha: R2
+Q
Q l 2 0 l
C= = = . -Q
V1 V2 R2 R2
ln ln
2 0 R1 R1

Se R1 , R2 d e la differenza R2 R1 d si mantiene costante, si ottiene:

2 0 l 2 0 l 2 0 l 2 0 l 2 lR1 S
C= = = = 0 = 0 ,
R R +d d d d d
ln 2 ln 1 ln 1 + R
R
1 R 1 R 1 1

dove S = 2 lR1 la superficie dellarmatura interna; cos, in questo limite, lespressione della capacit la stessa di
quella del condensatore piano (2.2).

Esempio: (Capacit di un condensatore sferico). Consideriamo due sfere conduttrici con carica,
in valore assoluto pari a Q e di raggi R1 e R2 , con R1 < R2 . Il campo elettrico interno al volume V2
R1
compreso tra le armature dalla (1.9) : V1
R2
1 Q +Q
E= r,
4 0 r 2 -Q

cos la differenza di potenziale tra il conduttore interno e quello esterno vale:


R1 R1
Q dr Q 1 1 Q R2 R1
V1 V2 = E dr = r = = ,
R2
4 0 R2
2
4 0 R1 R2 4 0 R1 R2

pertanto dalla relazione (2.1) la capacit vale:

Q Q RR
C= = = 4 0 1 2 .
V1 V2 Q R2 R1 R2 R1
4 0 R1 R2

Anche in questo caso, se R1 e R2 sono molto maggiori della differenza d = R2 R1 , si ha:

R1 R2 RR 4 R12 S
C = 4 0 = 4 0 1 2 0 = 0 ,
R2 R1 d d d

dove S = 4 R12 la superficie del conduttore interno; in questa maniera si ottiene quindi
Bottiglia di Leyda di
forma cilindrica.
lespressione della capacit del condensatore piano (2.2).
2-4 Capacit elettrica e dielettrici

Si pu definire la capacit di un conduttore isolato immaginandolo circondato da una superficie


conduttrice posta a distanza infinita, il cui potenziale sia nullo. Se Q la carica sul conduttore e V il
suo potenziale, allora dalla (2.1) segue C = Q V .

Esempio: Nel caso di una sfera di raggio R1 , mandando R2 allinfinito nellespressione della capacit del condensatore
sferico, si trova:

C = 4 0 R1.

Per valutare gli ordini di grandezza della capacit, se pensiamo la Terra come un conduttore, poich il suo raggio circa
6.4 106 m , la corrispondente capacit vale 667 F circa.

2.3 Collegamenti tra condensatori


Consideriamo due condensatori, rispettivamente di capacit C1 e C2 collegati C1
+Q1 -Q1
come mostrato in figura. Quando le armature sono sottoposte ad una comune
differenza di potenziale V la connessione detta in parallelo. Dalla relazione (2.1),
C2
le cariche presenti su ciascun condensatore sono: +Q2 -Q2

Q1 = C1V , V
Q2 = C2V ,

allora la carica totale Q immagazzinata su entrambe le coppie di armature dei due condensatori
collegati in parallelo , in valore assoluto pari a:

Q = Q1 + Q2 = ( C1 + C2 ) V = CV ,

ove si posto:

C C1 + C2 .

Cio i due condensatori connessi in parallelo sono equivalenti ad un unico condensatore di capacit
pari alla somma delle capacit di ciascun condensatore. Per un sistema di N condensatori in
parallelo, rispettivamente di capacit C1 , C2 , , CN , la capacit equivalente quindi:

N
C = Ci .
i =1

Consideriamo due condensatori originariamente scarichi, rispet- C1 C2


tivamente di capacit C1 e C2 collegati come mostrato in figura. In tale + Q + Q B
connessione, detta in serie, il valore assoluto della carica su ciascuna A - Q C - Q
armatura deve essere la stessa. Ci conseguenza del fatto che la carica V
totale racchiusa nel volume tratteggiato di figura deve essere nulla;
infatti la carica inizialmente presente su queste armature nulla e, siccome lapplicazione di una
differenza di potenziale determina la sola separazione delle cariche, la carica totale su queste
armature resta nulla. Se si esclude che attraverso i condensatori abbiano luogo delle scariche, non
Capacit elettrica e dielettrici 2-5

c alcuna possibilit che della carica penetri o fuoriesca dalla regione racchiusa dal volume
tratteggiato. Dalla relazione (2.1) si avr quindi:

Q
VA VC = ,
C1
Q
VC VB = ,
C2

cos la differenza di potenziale per la combinazione in serie :

1 1 Q
V = VA VB = (VA VC ) + (VC VB ) = Q + = ,
C1 C2 C

ove di posto:

1 C1C2
C = .
1 1 C1 + C2
+
C1 C2

Cio la capacit totale del sistema linverso della somma dei reciproci delle singole capacit. Per
un sistema di N condensatori in serie si ha:

1
C= N
.
1

i =1 Ci

2.4 Energia immagazzinata in un condensatore, energia del campo


elettrico
Consideriamo un condensatore costituito da due conduttori di forma V1
generica, uno con carica + q e potenziale V1 e laltro con carica q e
potenziale V2 , con V1 > V2 . Supponiamo di accrescere, attraverso un dispositivo +q

esterno, la carica in valore assoluto su entrambi i conduttori di una stessa


quantit dq , ossia, in particolare, di portare la carica del primo conduttore da V2
+ q a + q + dq e la carica del secondo conduttore da q a q dq . Ovvero
-q
come se la carica dq fosse stata spostata dallarmatura a potenziale minore
V1 allarmatura a potenziale maggiore. Tale processo non avrebbe modo di
dq svilupparsi in maniera spontanea ma richiede una certa energia affinch
possa essere svolto; infatti sarebbe spontaneo il processo inverso che
+ q + dq
porterebbe la carica dal conduttore a potenziale maggiore a quello a
potenziale minore. Il lavoro che necessario spendere contro la forza del
V2 campo elettrico dato dallespressione (1.11):

- q - dq dL = (V1 V2 ) dq
2-6 Capacit elettrica e dielettrici

dove, attraverso la relazione (2.1), la differenza di potenziale V1 V2 pu essere espressa tramite la


capacit C del sistema come:

q
V1 V2 = .
C

Il lavoro svolto incrementer in eguale misura lenergia potenziale U e del sistema, ovvero
dU e = dL , cos:

q
dU e = dq .
C

Lintegrazione del secondo membro di questa espressione tra una carica iniziale nulla ed una finita
Q corrisponde alla circostanza in cui da un conduttore originariamente neutro viene prelevata la
carica Q e trasportata su di un altro, anchesso originariamente neutro, per ottenere linduzione
completa tra i due conduttori. Assumendo che lenergia potenziale sia nulla quando entrambi i
conduttori sono scarichi, risulta:

Q
q 1 Q2
Ue = dq =
0
C 2 C

ed utilizzando la relazione (2.1) in cui V indica la differenza di potenziale tra i due conduttori,
questa energia pu anche essere espressa come

1 Q2 1 1
Ue = = CV 2 = QV , (2.3)
2 C 2 2

relazione scoperta da Hermann von Helmholtz nel 1847 nellambito di uno studio generale sugli
scambi energetici.
Consideriamo un condensatore piano tra le cui armature, di superficie S e separazione d,
applicata una differenza di potenziale V. La densit con cui accumulata lenergia nel campo
elettrico tra le armature :

Ue
ue = ,
V

dove V S d il volume compreso tra le armature, quindi, dalla relazione (2.2) si ha:

1 1 1 1 S 2 1 1 V2
ue = U e = CV 2 = 0 V = 0 .
Sd 2 Sd 2 d Sd 2 d 2

In questo caso, dalla (1.12) la differenza di potenziale V tra le armature vale,:

V = Ed

cos, sostituendo nella relazione precedente si trova:


Capacit elettrica e dielettrici 2-7

1 E 2d 2
ue = 0 2 ,
2 d

da cui segue:

1
ue = 0 E 2 .
2

Sebbene provata in un caso particolare, si verifica che tale relazione di validit generale ed indica
che in presenza di un campo elettrico esiste, allo stesso tempo, una distribuzione di energia con
densit ue . Pertanto, lenergia immagazzinata in un volume V in cui presente un campo elettrico
E pari allintegrale su tale volume dellespressione precedente:

1
U e = 0 E 2 dv .
2 V

2.5 Forze elettrostatiche sui conduttori


Un elemento di carica ds situato sulla superficie di un
conduttore soggetto al campo elettrico dovuto a tutte le altre
s cariche del conduttore stesso e, di conseguenza, soggetto ad una
- n
2e 0 s
n forza F . In condizioni di equilibrio elettrostatico tale forza si
2e 0
esplica perpendicolarmente alla superficie ds poich, se vi fosse
s una componente tangenziale determinerebbe il moto delle cariche
ds
n
2e 0 del conduttore. Per valutare lintensit della forza elettrostatica F
consideriamo un conduttore allequilibrio sul quale distribuita una
carica con densit superficiale ed il cui campo elettrico in prossimit della superficie valga E .
Dal teorema di Coulomb (1.10), tale campo vale ( 0 ) n . Tuttavia la forza sullelemento di carica
ds non E ds in quanto il campo che agisce sullelemento ds soltanto quello prodotto
dalle altre cariche del sistema considerato. Con riferimento alla figura, attraverso lapplicazione
della legge di Gauss, possiamo dedurre che il campo elettrico prodotto dallelemento di carica ds
vale ( 2 0 ) n in prossimit della superficie esterna del conduttore e ( 2 0 ) n in corrispondenza
della superficie interna. Quindi le altre cariche del conduttore determinano un campo pari a
( 2 0 ) n in modo che il campo complessivo in prossimit dellelemento di carica considerato,
dalla (1.10) valga ( 0 ) n allesterno e sia nullo allinterno.
Pertanto lintensit della forza dF , agente sullelemento di carica ds , data da

2
dF = ds = ds
2 0 2 0

e dalla (1.10), la densit di forza superficiale sul conduttore, o pressione elettrostatica, vale:
2
dF 2 1 1
p= = = 0 = 0 E 2 = ue ; (2.4)
ds 2 0 2 0 2
2-8 Capacit elettrica e dielettrici

cio la pressione elettrostatica pari alla densit di energia del campo elettrico. La forza
elettrostatica complessiva agente su un conduttore in equilibrio di superficie S, sul quale
distribuita una carica, data da:

1
F = 0 E 2 ds .
2 S

Poich il vettore ds punta verso lesterno del conduttore, la forza F sempre diretta verso
lesterno del conduttore, cio il campo elettrico esercita una pressione negativa sul conduttore.
La coincidenza espressa dalla relazione (2.4) non accidentale. Supponiamo che un conduttore
in equilibrio si espanda di un fattore dx per effetto della pressione elettrostatica; lespansione
determina un aumento del volume del conduttore di un fattore dV pari a S dx , dove S rappresenta
la superficie del conduttore. Siccome il campo elettrico allinterno di un conduttore allequilibrio
nullo, in corrispondenza dellespansione si ha una diminuzione dellenergia elettrostatica del
sistema; in particolare tale diminuzione vale:

dU e = ue dV .

Questa variazione dellenergia dovuta al lavoro dL esercitato dal campo elettrico sul conduttore
per determinarne lespansione:

dL = p dV

e, dal principio di conservazione dellenergia, siccome dU e = dL , segue la relazione (2.4). Questa


tecnica che consente di determinare una forza a partire dallespressione dellenergia del sistema in
termini di una certa variabile prende il nome di principio dei lavori virtuali.

Esempio: (Forza esercitata tra le armature di un condensatore) r


Stabiliamo la forza che si esercita tra le armature di un condensatore x F
carico attraverso lapplicazione dei principio dei lavori virtuali.
Consideriamo un condensatore piano con le armature di superficie S
poste a distanza x, alle quali collegato un dispositivo tale da dx
mantenere costante la differenza di potenziale e pari a V. V
Lapplicazione del principio dei lavori virtuali consiste nel valutare x
la variazione di energia del sistema, corrispondente ad un
cambiamento infinitesimo (virtuale) della geometria del
O
condensatore. Con riferimento alla figura supponiamo che una delle
due armature del condensatore sia mantenuta fissa e che sullaltra
agisca una forza F uguale in modulo e direzione ma opposta in
verso alla forza di attrazione tra le armature e tale da allontanare le armature di una quantit dx . Sia dU e la variazione
di energia elettrostatica del sistema, dL il lavoro eseguito dalla forza F e Vdq il lavoro fatto dal dispositivo esterno
per mantenere costante la differenza di potenziale tra le armature. Dalla relazioni (2.2), (2.3) e (1.12) la variazione di
energia elettrostatica del condensatore :
2
1 1 dC 1 d S 1 1 1 V 1
dU e = d CV 2 = V 2 dx = V 2 0 dx = V 2 0 2 Sdx = 0 Sdx = 0 E 2 Sdx .
2 2 dx 2 dx x 2 x 2
x 2

Siccome lo spostamento dx si esplica nella direzione della forza, il corrispondente lavoro vale:

dL = F ( x dx ) = F dx . (2.5)
Capacit elettrica e dielettrici 2-9

Infine, dalle relazioni (2.1), (2.2) (2.3) e (1.12) il lavoro del dispositivo esterno :
2
dC d S 1 V
Vdq = Vd (VC ) = V dx = V 2 0 dx = V 2 0 2 dx = 0 Sdx = 0 E 2 Sdx .
2

dx dx x x x

Dal principio di conservazione dellenergia risulta allora:

dU e = dL + qdV ,

cio:

1
0 E 2 Sdx = F dx 0 E 2 Sdx ,
2

da cui segue:

1
F = 0E 2S ,
2

che coincide con lespressione (2.4). Lo stesso risultato deve, ovviamente, ottenersi anche qualora si consideri il
condensatore carico isolato; in tale circostanza dalle relazioni (2.1), (2.2), (2.3) e (1.12) la variazione di energia
elettrostatica del condensatore vale:

2
1 Q2 1 2 d 1 1 2 d x 1 2 1 1 C 2V 2 1 V
dU e = d = Q dx = Q dx = Q dx = dx = 0 Sdx =
2 C 2 dx C 2 dx 0 S 2 0S 2 0S 2 x
1
= 0 E 2 Sdx .
2

che uguagliata al lavoro (2.5) porta al risultato gi conseguito.

2.6 Dielettrici polari e apolari


Un dielettrico un materiale isolante che, introdotto tra le armature di un H
condensatore ne determina un aumento della capacit. Se il dielettrico satura lo +e
spazio compreso tra le armature, la capacit aumenta di un fattore adimensionale
r che prende il nome di costante dielettrica relativa del materiale. I fenomeni - 2e 105
O
che hanno luogo in un materiale dielettrico coinvolgono i momenti di dipolo +e
H
elettrico elementari presenti normalmente nel materiale o indotti dallapplicazione
di un campo elettrico esterno. r
p2
Esempio: Nellacqua (si veda la figura) il momento di dipolo della molecola presente anche r
p
senza che vi sia applicato alcun campo elettrico esterno; siccome la molecola pu essere assimilata
ad un sistema rigido, i due momenti p1 e p2 associati a ciascun legame che gli atomi di idrogeno r
p1
formano con quello di ossigeno, si sommano vettorialmente producendo un momento di dipolo
intrinseco p di intensit pari a 6.2 103 Cm circa.

Le molecole caratterizzate da un momento di dipolo intrinseco si dicono polari; lapplicazione di


un campo elettrico E sui materiali costituiti da tali molecole determina lazione sui momenti di
dipolo elementari p di un momento torcente pari a p E che produce lorientazione dei dipoli
nella direzione parallela al campo. Esiste inoltre una classe di materiali le cui molecole sono prive
di momento intrinseco e sono dette, pertanto, apolari. In questi materiali lapplicazione di un campo
elettrico esterno pu determinare la generazione di un momento di dipolo. Consideriamo, ad
2-10 Capacit elettrica e dielettrici

esempio, una molecola monoatomica; questa pu essere schematizzata come


un nucleo centrale carico positivamente e circondato da una nube sferica
carica negativamente. In condizioni normali la molecola neutra ed inoltre i
baricentri delle cariche positive2 e negative coincidono. Lapplicazione di un
campo elettrico esterno determina una deformazione della molecola
provocando la separazione dei baricentri delle due cariche nella direzione del
campo applicato. Ci induce la formazione di un momento di dipolo - +
(momento di dipolo indotto).
r
p
r
E
2.7 Polarizzazione
Consideriamo un condensatore piano con le armature di superficie S separate da una distanza d;
la capacit C0 di tale condensatore, quando tra le armature c il vuoto, data dalla relazione (2.2):

0S
C0 = .
d

Supponiamo di riempire lintercapedine tra le armature con un materiale dielettrico; in tale


circostanza si verifica sperimentalmente che la capacit diventa:

C = r C0 ,

dove r > 1 una costante caratteristica del materiale dielettrico interposto e pertanto prende il
nome di costante dielettrica relativa. Ponendo:

0 r ,

lespressione della capacit del condensatore in questa nuova situazione vale:

0S S
C = r = , (2.6)
d d

dove prende il nome di costante dielettrica (assoluta) del materiale. Fissata la carica presente
sulle armature del condensatore, dalla relazione (2.1) si ha che laumento della capacit relativo
allinserimento del dielettrico tra le armature corrisponde alla diminuzione della differenza di
potenziale V presente tra le armature. Siccome V nel condensatore piano pari al prodotto del
campo elettrico tra le armature per la distanza d tra queste, ne segue che lintroduzione del
dielettrico comporta una diminuzione dellintensit del campo elettrico nella regione compresa tra
le armature del condensatore.

2
Il baricentro delle cariche definito in analogia col caso meccanico. Dato un sistema di cariche q1 , q2 , , qN ,
rispettivamente di vettori posizione r1 , r2 , , rN rispetto ad un opportuna origine O, il baricentro del sistema definito
come:

q1r1 + q2 r2 + + qN rN .
rC
q1 + q2 + + qN
Capacit elettrica e dielettrici 2-11

r
E0 Gli effetti microscopici che hanno luogo nella regione di dielettrico
compresa tra le armature del condensatore furono descritti
+
+
+
- + - + - + - + -
-
-
fenomenologicamente da Faraday nel 1837 e successivamente, in
+
+
+
- + - + - + - +

- + - + - + - +
-
-
-
termini analitici dal matematico italiano Ottaviano Fabrizio Mossotti
+ -
+
+
+
- + - + - + - +
-
-
-
nel 1846. Allapplicazione di una differenza di potenziale tra le
+
+
+
- + - + - + - + -
-
-
armature del condensatore, su queste si origineranno delle
+ - + - + - + - + -
+
+
+ - + - + - + - +
-
-
-
distribuzioni di carica superficiale di densit pari (in valore assoluto) a
. Il campo elettrico E0 che si genera di conseguenza determina
+ -
+ - + - + - + - + -
+ -
+ -
+ - + - + - + - + -
+
+
+ - + - + - + - +
-
-
-
lorientazione dei dipoli elementari nella propria direzione. Mentre le
+ -
+
+
+
- + - + - + - + -
-
-
cariche interne al materiale vengono a due a due bilanciate, le cariche
+ - + - + - + - + -
che si affacciano alle superfici delle armature restano scoperte. Si
sP < 0 sP > 0
s>0 s < 0 creano quindi due ulteriori distribuzioni di carica di densit pari (in
valore assoluto) a P ; in particolare P < 0 in corrispondenza dellarmatura carica positivamente
(dove > 0 ) e P > 0 in prossimit dellaltra armatura (dove < 0 ); si osservi che la carica
associata a P non libera, nel senso che non pu muoversi nel materiale ma solo un effetto
dellorientazione dei dipoli elementari. La presenza della carica di polarizzazione determina,
allinterno della regione compresa tra le armature, la creazione di un nuovo campo elettrico EP
diretto come E0 ma di verso opposto. Il campo totale presente allinterno del materiale quindi:

E = E0 + EP

e, in particolare, siccome E0 e EP sono paralleli:

E = E0 EP ,
+
+
+
r -
-

cos risulta che il campo elettrico agente sul materiale dielettrico ha +


+
E0 -
-
-
+ -
+ -
intensit inferiore a quella del campo prodotto dalle sole cariche libere. +
+
+
r -
-
-
+ EP -
Utilizzando la relazione (1.10) lintensit del campo E0 pu essere +
+
+
-
-
-
+
r -
espressa attraverso la densit della carica libera come 0 e
+ -
+ -
+
+ P -
-
+ -
lintensit del campo prodotto dalle cariche di polarizzazione pu +
+
+
-
-
-

essere espressa tramite la densit della carica di polarizzazione P + -


+ -
+ -
+
sP < 0 sP > 0 -
-
come P 0 . Pertanto la relazione precedente si esprime come:
+
+ -
+ -

s>0 s<0
P
E=
0 0

e, vettorialmente:

1
E = P n = ( P ) n , (2.7)
0 0 0

dove n rappresenta il versore normale alle armature del condensatore.


2-12 Capacit elettrica e dielettrici

2.8 Il vettore spostamento elettrico


Un materiale dielettrico caratterizzato da molecole dotate di un
momento di dipolo intrinseco o di un momento di dipolo prodotto
dallapplicazione di un campo elettrico esterno al materiale. Pertanto in
r assenza di un campo elettrico esterno applicato, i dipoli elementari o sono
r
p =0 orientati a caso oppure sono del tutto assenti. Si osservi che lazione di
allineamento del campo elettrico esterno risulta comunque incompleta per
effetto dellagitazione termica. Il grado di allineamento aumenta al diminuire
della temperatura e allaumentare dellintensit del campo elettrico. Il
r r risultato dellapplicazione di un campo esterno lacquisizione da parte di
p E0
ogni molecola di un momento di dipolo parallelo al campo esterno E0 . Sia n
il numero di molecole per unit di volume e p il momento di dipolo medio delle molecole, allora
una misura del grado di allineamento delle molecole di un dielettrico data dal vettore P definito
come:

Pn p .

Tale grandezza denominata vettore polarizzazione e si misura in C m 2 . Si noti che in generale,


per effetto di eventuali disomogenie nel materiale o per la presenza di cariche libere interne al
dielettrico, il vettore P pu anche variare puntualmente. E possibile stabilire lintensit del vettore
polarizzazione tra le armature del condensatore test descritto osservando che linsieme dei dipoli
allineati dal campo elettrico assimilabile ad un unico dipolo orientato nel verso del campo esterno
E0 , quindi il modulo del vettore polarizzazione la risultante di tutti i dipoli, ovvero il prodotto
della carica di polarizzazione per la distanza qP d diviso per il volume compreso tra le armature
Sd :

qP d qP
P= = =P; (2.8)
Sd S

vettorialmente, se n la normale (uscente) al dielettrico: + r


+
+
n' P
+
P = P n . (2.9) +
+
+ s <0
+ P
+
Si noti che, con riferimento alla figura, n coincide con x , allora, siccome +s>0

P < 0 , segue che il vettore P diretto nel verso positivo delle x. x

Sia n la normale alla superficie di unarmatura del condensatore, se rappresenta la densit di


carica presente su questa superficie, si definisce vettore spostamento elettrico il vettore D tale che:

D n ; (2.10)

dimensionalmente D si esprime in C m 2 . E possibile verificare che nel condensatore descritto


questo vettore ha la stessa direzione del campo elettrico E e del vettore polarizzazione P , quindi
D e n sono paralleli:
Capacit elettrica e dielettrici 2-13

D =

e inoltre, siccome il modulo di P vale P , sostituendo nella (2.7) si trova:

D = 0E + P .

Sebbene ricavata in una accezione unidimensionale, si prova che tale relazione ha validit generale
e risulta pertanto:

D = 0E + P . (2.11)

Nella maggior parte dei dielettrici P proporzionale al campo elettrico E :

P = 0 e E ; (2.12)

i dielettrici che soddisfano tale relazione in cui e uno scalare, sono detti lineari, e sono dei
materiali amorfi caratterizzati da isotropia spaziale. La quantit adimensionale e prende il nome di
suscettivit dielettrica del mezzo materiale e fornisce unindicazione della capacit che ha il mezzo
di polarizzarsi sotto lazione di un campo elettrico3. Consideriamo, per semplicit, un dielettrico
lineare; esprimendo la densit di carica di polarizzazione P tramite la (2.8) e la (2.12) come
0 e E e sostituendo tale quantit nella (2.7), si ottiene:

P 1
E= = E,
0 0 0 0 0 e

da cui segue:


E= ,
(1 + e ) 0

3
La relazione (2.12) viene anche scritta nella forma P = E , sottintendendo con tale espressione la relazione:

Px xx xy xz Ex
.
Py = yx yy yz E y

Pz zx zy zz Ez

In questo modo possibile descrivere i materiali in cui il vettore polarizzazione non si allinea nella direzione del campo
elettrico. La matrice:

xx xy xz

yx yy yz ,

zx zy zz

prende il nome di tensore di polarizzabilit. I dielettrici lineari sono quelli in corrispondenza dei quali il tensore di
polarizzabilit una matrice diagonale con gli elementi tutti uguali ( ii = jj , ij = 0 , per i, j = x, y, z e i j ).
2-14 Capacit elettrica e dielettrici

che esprime lintensit del campo elettrico nel condensatore piano col dielettrico. Daltra parte in un
condensatore piano la differenza di potenziale V tra le armature vale Ed , pertanto:

d Q d
V = Ed = = ,
(1 + e ) 0 S (1 + e ) 0
dove Q rappresenta la carica distribuita sulle armature. Dalla (2.1) si ha, infine:

Q S
C= = (1 + e ) 0 .
V d

Confrontando questa relazione con la (2.6) segue quindi:

r = 1 + e ; (2.13)

si prova che questa identit, sebbene ricavata per il condensatore piano, ha validit generale;
pertanto, sostituendo la (2.12) nella (2.11) e facendo uso di tale identit, si ha:

D = 0 E + P = 0 E + 0 e E = 0 (1 + e ) E = 0 r E . (2.14)
S
Consideriamo un conduttore sulla cui superficie S' presente una carica libera s, q
q distribuita con densit ; supponiamo che il conduttore sia immerso in un
S'
materiale dielettrico omogeneo ed isotropo, privo di cariche libere al suo interno, -sP
di costante dielettrica relativa r (si veda la figura). La carica q pu esprimersi
+sP
attraverso la densit come:

q = ds ;
S'

daltra parte, facendo uso dellespressione (2.10), siccome ds pari a n ds , si trova:

q = D n ds = D ds . (2.15)
S' S'

Questa relazione mostra come si possa esprimere la carica presente sulla superficie del conduttore
come il flusso del vettore D attraverso la stessa superficie S' . Daltra parte siccome il flusso di un
vettore attraverso una superficie una misura del numero di linee di forza che attraversano tale
superficie, evidente che se si considera una qualsiasi superficie S chiusa che contiene interamente
il conduttore sul quale presente la carica q, tale superficie risulter attraversata dalle stesse linee di
forza di D che originano da S' , ossia:

D ds = D ds
S' S

cos, sostituendo nella (2.15) si trova:

q = D ds . (2.16)
S
Capacit elettrica e dielettrici 2-15

Questa espressione, che rappresenta la legge di Gauss per i materiali dielettrici, pu essere
interpretata affermando che il flusso del vettore spostamento attraverso una superficie chiusa,
contenente in generale sia cariche libere che cariche di polarizzazione, dipende unicamente dalle
cariche libere presenti allinterno. Il valore della precedente relazione nel fatto che, in generale, la
superficie chiusa S pu intersecare il dielettrico, invece che contenerlo interamente, per cui la carica
di polarizzazione contenuta allinterno di S non , in generale, nulla. Sostituendo lequazione (2.14)
nella (2.16) si ha:

D ds = E ds = q ,
S
0 r
S

dove, facendo lipotesi che il mezzo sia omogeneo ed isotropo si portato fuori dal segno di
integrale la costante r . Quindi nei materiali dielettrici la legge di Gauss per il campo elettrico si
esprime come:

q
E ds =
S 0 r
. (2.17)

Alla luce di quanto appena mostrato, concludiamo che limpiego del vettore spostamento per la
descrizione dei dielettrici permette di non considerare la carica di polarizzazione.

Esempio: Consideriamo un blocco di materiale dielettrico omogeneo e isotropo di


costante dielettrica r , allinterno del quale praticata una cavit sferica. Supponiamo che r
al centro della cavit sia posta una carica puntiforme q positiva e stabiliamo la carica di
n' E
polarizzazione q pol che si origina sulla superficie della cavit. Indicando con P la
+q
densit di carica di polarizzazione, risulta:

q pol = 4 R 2 P ,

dove R il raggio della cavit. La densit P pu essere dedotta dal vettore polarizzazione P attraverso la relazione
(2.9), pertanto dalla (2.12), esprimendo la suscettivit dielettrica tramite la (2.13), segue:

P = 0 e E = 0 ( r 1) E

e moltiplicando ambo i membri per la normale alla superficie della cavit n , si ha:

P n = 0 ( r 1) E n .

Dalla (2.9) segue che il primo membro di questa identit pari a P , inoltre, siccome la carica positiva, il campo
elettrico E nel dielettrico diretto nel verso opposto a n , per cui E n = E ; pertanto, sostituendo, si ha:

P = 0 ( r 1) E .

Il campo elettrico nel dielettrico pu essere ricavato dallestensione della legge di Gauss (2.17) e si trova:

q 1
E= ,
4 0 r R 2

per cui, sostituendo nellespressione precedente e ricavando q pol , si ha:


2-16 Capacit elettrica e dielettrici

r 1
q pol = q .
r

Tale espressione prova che la carica di polarizzazione ha segno opposto rispetto a q e, in valore assoluto sempre
minore di q.

In generale, lespressione della legge di Gauss allinterno di un materiale dielettrico, in cui sono
presenti sia cariche libere q che di polarizzazione qP vale:

q + qP 1
E ds = ( + P ) dv ,
0 V
=
S
0

dove e P rappresentano rispettivamente la densit volumetrica delle cariche libere e la densit


volumetrica delle cariche di polarizzazione. Facendo uso del teorema della divergenza si verifica
che a tale relazione integrale corrisponde lespressione puntuale:

1 1
E = + P
0 0

e, alla relazione (2.16) corrisponde lespressione puntuale:

D = .

Daltra parte, applicando loperatore divergenza ad ambo i membri della (2.11) si ottiene:

D = 0 E + P (2.18)

cos, sostituendo E e D dalle precedenti relazioni si perviene allidentit:

1 1
= 0 + P + P ,
0 0

da cui segue:
- -
+
P = P .
+ -
(2.19) +
+
+
- +
- + -
-
-
+ - + -
+ - + -
+ - + -
+ - + -
+ -
La presenza di cariche volumetriche di polarizzazione, dipendendo dalla +
+
+
- +
- + -
-
-
- + -
+
variazione del vettore P con la posizione nel dielettrico, pertanto determinata +
+
+
-

-
+
- +
-
-
-
+
dalla presenza di disomogenie nel materiale che fanno si che alcune regioni si +
+
+ - +
- +
-
-
-
r
polarizzino diversamente da altre; oppure un valore di P non nullo pu essere P decrescente
causato dalla presenza di cariche libere interne al materiale che deformano la
regolarit dellallineamento dei dipoli elementari. In assenza di cariche libere +
+
- + - + - + - +
-
-
-
+ - + - + - + - + -
nel dielettrico D = 0 e inoltre, dalla (2.14), anche E = 0 e, di +
+
+ +-
+-
-
+
-
+ - +
-
-
-
+ -

conseguenza, dalla (2.18) P = P = 0 . Quindi in un dielettrico lineare la


+ - - - -
+ + + + -
+ - + - + + -
+ - - -
+ -
densit volumetrica della carica di polarizzazione nulla in assenza di cariche
+ +
+ - -
+ - + -
+ - -
+ + + -
libere e, in tal caso, le cariche di polarizzazione sono distribuite esclusivamente + -
- - + - - +
+ -
+ - - + - + - + + -
+ -
sulle superfici.
Capacit elettrica e dielettrici 2-17

Esempio: Consideriamo un condensatore piano la cui regione tra le armature


e r ( x)
riempita da un dielettrico non omogeneo, la cui costante dielettrica relativa varia
er2 in modo lineare da un valore r1 a r 2 passando dallarmatura positiva a quella
negativa. Cio, se h la distanza tra le armature, il valore della costante
dielettrica relativa al variare della distanza x tra le armature dato
dallespressione:
er1
r 2 r1
r ( x ) = r1 + x.
h
O h x
dx La capacit di tale condensatore si pu stabilire schematizzandolo come la serie
+
+
+
-
-
-
di infiniti condensatori caratterizzati, ciascuno, da una capacit il cui inverso vale
dx r ( x ) 0 S , dove S la superficie delle armature. Pertanto linverso della
+ -
+ -
+ -
+ -
+ -
+
+
-
- capacit del condensatore C vale:
+ -
+
+
+
r -
-
-
+ D -
1
h
dx 1
h
dx 1 h
=
+ -
+ - = = ln r 2 .
C 0 r ( x ) 0 S 0 S 0 + r 2 r 1 x 0 S r 2 r1 r1

+ -
+ -
+ -
+ - r1
+
+
-
-
-
h
+
+ -
+ -
+ -
+
+ Siccome il dielettrico non omogeneo, in questo caso la densit volumetrica delle
-
-
+ -
cariche di polarizzazione allinterno del dielettrico diversa da zero. Se q la
carica presente sullarmatura positiva, dalla (2.10) segue che il vettore spostamento vale:

q
D = x = x ,
S

poich = q S la densit con cui distribuita la carica libera sullarmatura positiva. Dalla (2.12), facendo uso della
(2.14) per esprimere il campo elettrico E nel dielettrico attraverso il vettore spostamento e adoperando inoltre la (2.13),
si ha:


D ( x) 1 q 1 q 1
P ( x ) = e ( x ) 0 E = r ( x ) 1 0 = r D = 1 x = 1 x ,
0 r ( x ) r ( x) S r ( x) S + r2 r1
x
r1
h

pertanto, dalla (2.19) segue che la densit volumetrica della carica di polarizzazione P vale:

dP ( x ) q ( r 2 r1 ) 1
P ( x ) = P = = 2
.
dx hS r 2 r1
r1 + x
h
2-18 Capacit elettrica e dielettrici

2.9 Condizioni di raccordo allinterfaccia tra due dielettrici


Consideriamo la superficie S di separazione tra due dielettrici
r
diversi di costanti dielettriche relative r1 e r 2 . Supponiamo che D1 er1
tale superficie sia priva di cariche libere. Consideriamo inoltre un dh
cilindro infinitesimo di basi ds parallele a S la cui altezza dh sia
n er2
un infinitesimo di ordine superiore a ds . Trascurando il flusso
attraverso la superficie laterale, il flusso del vettore D attraverso ds ds
lintera superficie del cilindro vale:
n
r
( )
d D = D1 n ds + D2 n ds = ( Dn1 Dn 2 ) ds , S D2

dove D1 e D2 rappresentano, rispettivamente, i vettori


spostamento nelle due regioni e Dn1 e Dn 2 rappresentano le proiezione lungo le normali alle basi
del cilindro dei vettori spostamento; questo flusso nullo in quanto, per ipotesi, la superficie di
interfaccia tra i due dielettrici priva di cariche libere, cos:

Dn1 = Dn 2 ,

inoltre dalla (2.14) segue:

r1 En1 = r 2 En 2 . (2.20) r r er1


E t1 E1

Cio, attraversando linterfaccia tra due dielettrici diversi la dn


t er2
componente del vettore spostamento, normale allinterfaccia, non
subisce alcuna discontinuit mentre la componente normale del dl dl
campo elettrico discontinua.
dn t
Consideriamo un percorso chiuso infinitesimo costituito da due r
tratti elementari dl paralleli alla superficie S e due tratti dn S E2 r
E t2
perpendicolari alla superficie, infinitesimi di ordine superiore a dl .
Trascurando il contributo dei due tratti dn , la circuitazione del
vettore E lungo tale percorso vale:

E dl = E1 t dl + E2 t dl = ( Et1 Et 2 ) dl ,

dove E1 e E2 rappresentano i campi elettrici nelle due regioni e Et1 e Et 2 rappresentano le


proiezioni lungo la tangente t al percorso specificato dei campi elettrici. Siccome il campo
elettrostatico conservativo, la circuitazione del vettore E lungo un qualsiasi percorso chiuso
nulla e pertanto:

Et1 = Et 2 , (2.21)

quindi, dalla (2.14):


Capacit elettrica e dielettrici 2-19

Dt1 Dt 2
= . er1 = 1
r
r1 r2 r E t2
E n1 r
r E
Cio, attraversando la superficie di separazione fra due dielettrici diversi E0
r J
la componente del campo elettrico parallela allinterfaccia non subisce
r E n2
alcuna discontinuit mentre la componente parallela del vettore E tt1
spostamento discontinua. er2 = 2
Pertanto, le relazioni di raccordo allinterfaccia tra due dielettrici
diversi sono, per il campo elettrico:

r1 En1 = r 2 En 2 ,
,
Et1 = Et 2

e per il vettore spostamento:

Dn1 = Dn 2 ,

Dt1 Dt 2
= .
r1 r2

Esempio: Una lastra di dielettrico di costante dielettrica relativa pari a 2 posta, nel vuoto, a 45 rispetto alle linee di
forza di un campo elettrico esterno uniforme E0 . A partire dalle condizioni di raccordo stabiliamo landamento delle
linee di forza allinterno della lastra. Dalla (2.20) segue:

r1
En 2 = E
r 2 n1

cos, sostituendo a r1 , 1 e a r 2 , 2, rispettivamente le costanti dielettriche relative del vuoto e del mezzo materiale
considerato, si ha:

1
En 2 = En1
2

quindi, facendo il rapporto membro a membro con la (2.21)

Et 2 = Et1 ,

siccome

En1 = Et1 ,

si ha:

Et 2 E
tan = = 2 t1 = 2 ,
En 2 En1

essendo langolo compreso tra la direzione del campo elettrico E nel dielettrico e la normale allinterfaccia, cos:

63 .
2-20 Capacit elettrica e dielettrici

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