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Nellinsegnamento delle lingue ci si preoccupa molto della correttezza formale e poco delladeguatezza comunicativa, cio del rispetto delle norme
pragmatiche, condivise dalla comunit linguistica, che garantiscano lefficacia di qualsiasi atto comunicativo. Di M aria Cristina Peccianti.
In classe
Il lavoro sugli aspetti pragmatici sar naturalmente condotto in modo graduale, secondo let degli alunni e il loro livello di competenza linguistica, proponendo attivit
riflessive su un paio di elementi alla volta fra quelli riguardanti levento comunicativo.
Possiamo cominciare con atti molto comuni riguardanti la vita quotidiana, come salutare, ringraziare, scusarsi, e costruire insieme agli alunni un tabellone con queste
coordinate:
- come salutare: chi, quando, dove, perch
- come ringraziare: chi, quando, dove, perch
- come scusarsi: con chi, quando, dove, perch
- ecc.
Ipotizziamo un destinatario, un tempo, un luogo e un motivo per ciascun atto e chiediamo agli alunni di scegliere la forma pi appropriata di saluto, ringraziamento o
scuse.
Se riteniamo che gli alunni non abbiano una conoscenza sufficiente delle formule, facciamo una ricognizione delle formule conosciute, scriviamole alla lavagna
arricchendo eventualmente il repertorio.
Successivamente proponiamo noi eventi del tipo incontrare un amico nel pomeriggio in piazza per scusarsi per un litigio avvenuto a scuola e facciamolo rappresentare
da due alunni a turno. Se gli alunni sono abbastanza grandi e/o competenti, invitiamo la classe ad osservare il tono, i gesti, le posture scelti dai compagni, a darne un
giudizio di adeguatezza e a chiederne eventualmente una riformulazione.
Dopo lo svolgimento dellattivit facciamo una riflessione guidata con domande stimolo del tipo: Esiste un solo modo per scusarsi.? Quali sono i principali elementi di
cui dobbiamo tenere conto nello scegliere modalit adeguate?
Questa riflessione potr anche essere presa come spunto per una successiva ricerca interculturale, raccogliendo ed osservando gli atti di scusa, o di altri
comportamenti verbali di tipo sociale, nelle lingue di origine degli alunni.
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