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TOMBA ETRUSCA ORIENTALIZZANTE

DEL VII VI SEC. a.C.


LA MONTAGNOLA

Come scrive il Prof G.. Camporeale la genesi e lo sviluppo di


una civilt sono in buona parte connessi con le risorse di cui
dispone la regione in cui la civilt fiorisce. Nel caso specifico dell
Etruria - la regione delimitata dal bacino dellarno a nord, dal corso
del Tevere a est e a sud ,dal mar Tirreno a ovest - le risorse del
suolo e del sottosuolo hanno favorito lo sviluppo della locale
civilt in un arco cronologico che va dal IX secolo a.C.al I sec.
a.C.
Poche e lacunose sono le fonti scritte che illustrano le notizie
dei primi secoli di storia Etrusca nellarea a nord orientale
dellEtruria, qualche testimonianza si pu avere dalla situazione
del territorio a nord ovest dellArno nellarea di Sesto Fiorentino,
per la presenza di tombe a tumulo monumentali del VII secolo
a.C. come la Montagnola la Mula e la Torrigiani., appartenenti
a famigli elitarie , che avranno derivato i loro profitti
essenzialmente dalle coltivazioni agricole della zona.,

Il tumulo della Montagnola toponimo usato nella


nomenclatura della topografia etrusca sinnalza. dal livello
della pianura nel terreno di propriet dei Signori Cantagalli,
lungo il torrente Zambra, in localit Quinto Fiorentino in via
Fratelli Rosselli, a circa 5 Km da Firenze, nel Comune di Sesto
Fiorentino

La Montagnola conserva la forma conica di un tumulo e in


basso presenta un terrapieno a tamburo in parte rivestito di ben
137 lastre dalberese, la stessa pietra del monte Morello.

La consapevolezza dellimportanza del monumento si avuta


il 24 giugno 1959, ma dentro alla tholos, gli scopritori insieme
al Soprintendente prof. Giacomo Caputo entrano il 3 luglio
successivo..
Il dromos ( corridoio ) scoperto lungo 14 metri e largo 2 metri,
alto nella parte in fondo 5,14 metri. Laccesso dato da quattro
gradoni ( lipotesi confermata al momento della scoperta della
tomba perch, ai piedi dei due muri, era visibile la costruzione a
dente con quattro riseghe ).
I muri di questo corridoio, di accesso, corrono paralleli e si
innalzano gradatamente fino a raggiungere laltezza della facciata
di fondo.
Lingresso costruito in forma trilittica ( cio formata da due
elementi verticali e uno appoggiato sopra orizzontale porta ), montato
da lastroni, quattro monolitici e un quinto, in due pezz.i
. La successione dei lastroni sporge sullarchitrave con un senso
dimponenza.

Il corridoio interno come una navata a doppio spiovente di


blocchi sgrossati, gli aggetti dei filari stringono gradatamente lo
spazio libero che viene sigillato dai lastroni di chiusura.
Le celle si aprono nel dromos con lastre messe di piatto Ante
laterali ; la porta sormontata da un architrave che aggetta
rispetto ai blocchi lungo le pareti, a sua volta sormontata
dallaggetto della copertura del dromos.
Allinterno delle celle, i filari aggettanti variano di altezza
rispetto al suolo.
Le pietre sono connesse con uno strato compatto di argilla e
rincalzate con scaglie di pietre.

Le Ante laterali delle celle sono coperte da graffiti e iscrizioni.


Fra i graffiti si riconoscono le stelle a cinque punte e alcune
figure di animali e piante, nelle ante della cella di destra sono
conservate tracce di velatura dipinta in colore terra di Siena e
azzurro .

Lingresso alla tholos ( cupola ) circa 2 metri di lunghezza ed


ottenuto con conci di arenaria che formano un doppio sistema di
mensole pseudoarcuate senza aggetti, laspetto non
simmetrico, lorlo di combaciamento reciproco dei conci
lavorato in modo da renderlo esatto grazie ad una banda di
accordo.
Al disopra di questi conci un paio di enormi blocchi di alberese
sono utilizzati per unificare laltezza. Sopra di essi un unico
lastrone grandissimo fa da architrave.
Superata la profondit di questa struttura in conci si nota
incassato in terra come un gradino di pietra; ai lati due pilastri di
arenaria, infilati di piatto dentro il vivo della costruzione, la faccia
stretta convessa e mostra i segni della lavorazione ( questi segni
hanno laspetto coloristico che conosciamo a Malta allingresso del
Tempio di Hal Tarxien.
Procedendo attraverso il vano si trova un nuovo complemento
di conci pseudoarcuati a mensola dello stesso materiale e aspetto
dellingresso dalla parte del dromos il lato di sinistra ha subito
un restauro, dopo la scoperta, perch lacunoso.
Frequenti sono apparsi i segni dintonaco di argilla ricoperto.
da uno strato pi compatto e pi giallo, colorato il pi spesso di
rosso, ( Questo particolare di colore si notava al momento della
scoperta, anche allinterno della tholos, a sinistra del passaggio .)
La parte interna della tholos una grande falda ( striscia)
trapezioidale, aggettante nei vari filari.
La tholos ha un diametro di circa 5,10 metri uguale
allaltezza: questa proporzione di pari misura si trova nelle tholoi
di Micene e perdurer anche in epoca romana ( archi del Colosseo,
cupola del Pantheon ).
La pianta della costruzione descrive un circolo, di piccoli
blocchi.
La Tholos si alza quasi verticale fino a una certa altezza, poi
inizia la gradazione di chiusura dello spazio, sigillato da una pietra
grandissima al disopra della costruzione della cupola.
Il pilastro centrale costruito in dadi di calcare, forse della
vicina Calenzano, alto quanto la Tholos, poggia su base pi larga
di metri 1,50 di lato, scende di 20 centimetri dal piano di calpestio,

su un pietrame di fondazione e drenaggio di 45 centimetri circa di


profondit.
Questo pilastro fa da centro alla circonferenza interna ( si pensa
che il centro sia stato calcolato con una cerimonia astronomica-
religiosa.)
Il pilastro rivestito da uno strato di argilla, su cui un duro
intonaco copre le giunture dei dati o conci dandogli, nella parte
inferiore, un falso aspetto monolitico.
Su tutti i lati del pilastro si nota lattacco di chiodi di ferro, queste
testimonianze, dei chiodi, fanno comprendere che intorno ai lati
erano attaccati, simmetricamente, vari oggetti analoghi fra loro.

Uniscrizione graffita nellintonaco duro, presente sulla faccia


di fronte allingresso. ( Questa iscrizione stata letta e
commentata dal prof.Massimo Pallottino, insieme a quelle graffite
sullanta di destra della cella .)

Il materiale adoperato per la costruzione del monumento


lalberese della zona di Monte Morello.

Di calcaree di Calenzano sono: il dado porta lebete nella


cella di sinistra ed il concio con anathyrosis ( speciale espediente
tecnico di scalpellatura interna ) davanti allingresso alla tholos.

Di arenaria sono: la lastra lavorata , sui tre lati, davanti


allingresso del Dromos interno (che servita come elemento di
chiusura); i conci del doppio prospetto del vano della tholos, i due
lastroni incastrati nel mezzo al vano dingresso alla Tholos ( sono
di arenaria scura e compatta). Di questa pietra anche il terzo
lastrone sopra allingresso alla tholos ( visto dallinterno ); il
grande supporto cilindrico ( porta lebete) e la lastra vassoio nella
tholos .Sembra che si tratti di una lastra -foculo, (lantenato dei
foculi Etruschi, o di un a tavola per atti di purificazione ).
Infine di arenaria sono quattro conci che aggettano fra loro
collocati allangolo del fianco destro della facciata dingresso,
allaltezza dellarchitrave, ( si pensa che siano stati utilizzati in
partenza per altro uso ).
Atri conci, con uno spigolo lavorato e un altro tagliato
semicircolare da una parte, sono stati trovati esternamente dalla
tomba (questi conci trovati sono stati tutti disegnati al momento
della scoperta e lasciati sulla collina ).
Rilievo del prof. arch. Frido Chiostri
e dellarch. Marcello Mannini c
ollaboratori alla scoperta della tomba nel 1959

ALCUNI OGGETTI FRAMMENTARI RINVENUTI AL


MOMENTO DELLA SCOPERTA:

Vasetto di vetro frammentario blu egiziano si data fine del VII


inizi del VI a.C., INV.. 92253, trovato addossato alla faccia ovest
del pilastro insieme a lastrine di avorio. Altre. lastrine davorio si
sono trovate lungo la circonferenza sud della tholos.

Fibula doro INV:.92149, trovata allaltezza di 0.50 centimetri


dal piano tombale alla destra di chi entra nella tholos insieme a
frammenti dosso contenuti in unolla cineraria frammentaria.
Sempre sul piano tombale, verso est, molti frammenti di avorio.

Pi a est del pilastro era una tenia doro con rosette INV..11043.
Nella cella di sinistra sono stati trovati frammenti di avorio e di
bronzo e frammenti ceramici forse di unolla.
Nel corridoio interno sotto una lastra squadrata giacevano uno
spiedo e un pugnale di ferro.
A circa quaranta centimetri dallingresso del dromos scoperto
stato trovato un dischetto doro con decorazione a sbalzo, INV
110431.
Sopra lo stesso piano sono stati raccolti un alabastros di
alabastro, insieme a frammenti incisi di uova di struzzo. un
pomello di ferro rivestito dargento INV. 110430 e placchette di
avorio.
Davanti allingresso del dromos interno altre lastrine davorio
lavorate.
Davanti alla cella di destra, sempre nel dromos interno i piedi di
avorio ( di cui uno ben conservato di una sedia tipo savonarola
inv.110422.), e altri frammenti di avorio lavorato e moltissimi
frammenti di ferro, altri frammenti di uova di struzzo ed elementi
di alabastron in bucchero.

Dentro la cella di destra non stato ritrovato niente, ma erano


visibili nelle pareti due fessure. Queste fessure testimoniano che la
tomba stata pi volte violata e depredata dal ricco corredo

Ricerche e progetto di Grazia Ugolini.


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APERTURA
Dal 16 luglio al 30 dicembre 2011

Orario: dalle ore 9 alle ore 12 Sabato e Domenica


(CHIUSA dal 12 al 26 agosto, 24,25 e 31 dicembre
Non visitabile in presenza di pioggia intensa, neve o ghiaccio)

VISITE GRUPPI: possibilit di visite riservate per gruppi o scuole


anche in giorni diversi. Possibilit di visite con guida. Necessario
Prenotazione (almeno 15 giorni prima).
INFORMAZIONI e PRENOTAZIONI:
PRO SESTO (Pro Loco) tel. 3313447471 e 3313447457
Email: info@prolocosestofiorentino.it
SESTOIDEE ufficio cultura tel. 0554496862
OPENING
from 16 july to 30 december 2011
HOURS: from 9 am to 12 pm - every Saturday and Sunday
(closed : august from 12 to 26; December 24, 25, 31 Not open
to visitors in precence of heavy rains, snow or ice)
GROUP VISITS: the possibility of private visits for groups or
schools in different days. Possiblity of guided tours. Reservation
must be (at least 15 days before)
INFORMATION and RESERVATION (only for group or school
group):
PRO SESTO (Pro Loco) tel. 3313447471 e 3313447457
Email: info@prolocosestofiorentino.it
SESTOIDEE ufficio cultura tel. 0554496862

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