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Nel 1824 Antonio Salieri, direttore della Cappella di Corte, veniva messo in pensione5, rendendosi
vacante il posto di vice-maestro. S. scrisse un esposto presentato per la carica. Egli appunto
desiderava un posto fisso, una carriera sicura e ben pagata Tuttavia l'istanza gli venne restituita con
parere negativo. In realt S. non desiderava affatto quel posto, inteso come lavoro e professione
qualificata, ma voleva un guadagno regolare per potersi dedicare liberamente alla composizione.
Non amava insegnare e, come uniche allieve ebbe, per qualche tempo, le due contessine Esterhazy;
non gradiva l'attivit di direttore d'orchestra; non volle esibirsi mai pubblicamente come pianista
solista, ma solo come accompagnatore. Non gli restava che una possibilit, le edizioni musicali. Ma
egli ebbe rapporti soltanto con piccoli editori viennesi , come Cappi e Diavelli, Sauer e Lwidesdord,
Haslinger, mentre il pi consistente Artaria gli pubblic soltanto un'opera nel q1827. I vari tentativi
di entrare in rapporto con i grossi editori tedeschi, naufragarono nel nulla. Egli non aveva il nome e
gli appoggi altolocati di Beethoven, e per di pi si trovava a vivere in un momento in cui la richiesta
di musica era un po' in ribasso , e si desideravano soprattutto dei virtuosi. E S. non era un virtuoso:
se riusc a vivere fino all'et di 31, questo fu possibile soltanto perch allora la vista a Vienna
costava molto poco, e perch alcuni amici lo ospitavano quasi regolarmente. Durante la sua breve
vita, S. riusc ad organizzare a Vienna un solo concerto pubblico a suo beneficio, nel 1828. Il
concerto venne organizzato dalla Societ degli Amici della Musica. Il programma comprendeva il
primo mov. Di un Quartetto op.161, alcuni Liedercantati da Vogl. Il concerto fu accolto con grande
successo. S. con i soldi racimolati pot pagare molti debiti e permettersi il lusso di andare al primo
dei concerti viennesi di Paganini. Ma questo strepitoso avvenimento musicale offusc totalmente il
successo schubertiano , e nessun giornale viennese ne fece cenno. Per la morte del musicista,
sopravvenuta otto mesi dopo, questo pur abbastanza fortunato concerto, rimase l'unico nella carriera
professionale di S.
I poeti di Schubert.
La cultura di S., fuori dalla musica, era modesta. Ma il suo fiuto, il suo buon gusto letterario erano
di prim'ordine, almeno per quanto riguarda la lirica. Il numero uno dei poeti a cui S. chiese in
prestito le parole per i suoi Lieder indubbiamente Goethe. S. , di ben 48 anni pi giovane, aveva
un timore reverenziale, un'ammirazione sconfinata per Goethe che , celebre in tutto il mondo,
regnava ormai da anni, maestoso e un po' scostante. Goethe per non ha dimostrato di meritare
tanto amore, tanta aggiunta di bellezza musicale alle sue gi musicalissime opere. Goethe infatti era
spesso sordo ai pi nuovi e originali valori in fatto di musica e arti figurativa, talvolta anche in
letteratura. Solo dopo la morte di S. cambi idea, si rese conto che quell'oscuro giovane viennese lo
lo aveva capito e trasfigurato come nessun musicista al mondo. Un altro poeta caro a S. fu Johann
Mayrhofer, che fu anche suo amico. Come poeta Mayrhofer non era una cima, tuttavia i suoi versi
erano toccanti e dignitosi: S. ne seppe ricavare dei capolavori. Di dieci anni pi anziano di lui il
poeta fu un fedelissimo di Franz: lo consigli e gli tenne compagni nei momenti lieti e dolorosi.
Aveva studiato teologia, poi si era accontentato di fare l'impiegato statale. Triste destino:
Quest'uomo amante della libert artistica, come tutti i poeti, ricopriva la carica di censore. Nel 1836
si butt dalla finestra del suo ufficio. Altro personaggio drammatico fu il poeta Christian Schubart,
del quale il suo quasi omonimo music La trota. Egli fin una prima volta in carcere per debiti da
giovanotto, poi lavor come organista. Ma un pubblico adulterio e alcune sue satire violente contro
il sovrano locale lo fecero espellere dalla regione. Oltre confine Schubart continu la sua lotta
contro l'arretratezza feudale in una rivista da lui fondata. Il duca del Wuttemberg, lo fece attirare nei
suoi domini, arrestare e rinchiudere in una fortezza. Solo nel 1787 il poeta venne liberato, ma fin i
suoi giorni pochi anni dopo, distrutto dalle sofferenze patite Il poeta prediletto di S. comunque, a
parte Goethe, fu Wilhel Mulller, serio studioso di letteratura tedesca antica e inglese. Dei veri e
propri grandi della poesia tedesca di allora, S. predilesse Heinrich Heine, l'ebreo che sarebbe morto
a Parigi dopo un'intera vita ttrascorra a combattere contro i pregiudizi, i vecchiumi, alternando
momenti di infinita dolcezza sentimentale ad altri di satira bruciante, di irrisione caustica e crudele.
S. si attenne al primo filone, quello propriamente romantico. Anche Friedrich Schiller ha toccato
l'ispirazione schubertiana. Ma S. comunque guard anche al di l dei confini linguistici tedeschi,
soprattutto verso l'Inghilterra, dove trov le fosche leggende nordiche del poema di Ossian, le
note ballatiste , avventurose e marziali di Scott , oltre alla tavolozza infinita, dal dolce al crudele,
dal familiare al comico di Shakespeare.