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Batteriologia Generale
Classificazione, Struttura e Replicazione dei Batteri
I batteri sono le cellule pi piccole e possono vedersi solamente con il microscopio; i
pi piccoli sono di 0,1-0,2 m (Chlamydia e Rickettsia), mentre i pi grandi sono di
alcuni m; comunque la maggior parte ha il diametro di 1 m. Il cromosoma
batterico tipico una singola molecola circolare di DNA con 5 milioni di coppie di
basi e una lunghezza di 1,3 mm; i batteri hanno un ribosoma pi piccolo, il 70S e
nella maggior parte dei batteri una barriera di peptidoglicano circonda le membrane
cellulari per proteggerle dall'ambiente esterno, cos che possano vivere in condizioni
estreme cui una cellula eucariote non potrebbe.
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dal sottile strato di peptidoglicano; i batteri Gram- sono quindi visualizzati grazie alla
colorazione di contrasto in rosso. A causa della degradazione del peptidoglicano, il
test di Gram non affidabile per i batteri in carenza di nutrienti (colture vecchie) o
trattati con antibiotici. I batteri non classificabili con Gram comprendono i
Micobatteri, che hanno una parete ricca di cere e lipidi e si possono osservare con una
colorazione di Ziehl-Nellsen con dei coloranti acido-resistenti, e i Micoplasmi, che nn
hanno il peptidoglicano.
Un altro livello di caratterizzazione di basa sul metabolismo, come la necessit di
ambienti anaerobi o aerobi, di sostanze nutritive specifiche e la produzione di
metaboliti specifici e di enzimi specifici. Un ceppo batterico pu essere identificato
utilizzando gli anticorpi per rilevare antigeni caratteristici presenti (sierotipizzazione).
Il metodo pi preciso di classificare batteri rappresentato dall'analisi del loro
materiale genetico. Distingue i batteri rilevando sequenze specifiche caratteristiche di
DNA, come Ibridazione del DNA, la sua amplificazione mediante reazione
polimerasica a catena (PCR).
- Struttura
Il Citoplasma formato all'80% da acqua. Le strutture cellule batteriche hanno DNA
cromosomiale, mRNA, ribosomi, proteine e metaboliti. Il DNA circolare chiuso
(cromosoma) in un'area separata non chiusa, il Nucleoide; ci sono i Plasmidi, del
DNA extracromosomiale circolare pi piccolo, maggiormente nei batteri Gram-, che
non sono essenziali, ma conferiscono resistenza ad uno o pi antibiotici. Per via
dell'assenza di membrana nucleare, traduzione e trascrizione sono accoppiate, infatti
i ribosomi possono legarsi all'mRNA e sintetizzare la proteina mentre l'mRNA in
corso di sintesi ed ancora legato al DNA. Il ribosoma di 70S (30+50) diverso
dall'80S (40+60). La membrana citoplasmatica lipidica a doppio strato , ma non
possiede steroli (eccezion fatta per i Micoplasmi) sostituiti dai Terpenoidi ed ha molte
funzioni, come il trasporto di e- e la produzione di energia. I componenti della aprete
cellulare sono peculiari del batterio e le loro strutture ripetitive stimolano negli esseri
umani risposte di tipo innato. Protegge dalla lisi osmotica; strati rigidi di
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peptidoglicano (mureina) circondano le membrane citoplasmatiche della maggior
parte dei procarioti.
BATTERI GRAM POSITIVI
Nei batteri Gram positivi presente una spessa parete cellulare multistrato formata
principalmente da Peptidoglicano (150-500 ) che circonda la membrana
citoplasmatica; questa essenziale per la sopravvivenza nelle condizioni ostili in cui
crescono i batteri, perch regola il passaggio dei metaboliti dall'esterno e si oppone
al passaggio di macromolecole idrofobiche come i sali biliari. E' degradabile se
trattato con Lisozima (presente nelle lacrime e nel muco) perch degrada il glicano
che protrude dalla membrana plasmatica come setole a formare dei legami crociati
con brevi catene polipeptidiche. Senza il peptidoglicano i batteri morirebbero a causa
della differenza di pressione osmotica notevole presente sulla membrana
citoplasmatica e si liserebbero. Sulla parete dei Gram positivi inoltre ci sono gli Acidi
Tecoici (glicerolo-fosfato legato al peptidoglicano) essenziali e gli Acidi Lipotecoici
(Acido tecoico legato a lipidi) ancorati sulla membrana citoplasmatica. Sono
importanti fattori di virulenza, sono antigeni di superficie e promuovono l'adesione
ad altri batteri.
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dimensioni e per le molecole idrofobiche, inoltre mantiene la struttura batterica e al
suo interno sono presenti enzimi che aggrediscono alcuni farmaci antibatterici
conferendo al batterio propriet di farmaco-resistenza. E' altamente asimmetrica
perch il foglietto esterno simile ad un normale strato lipidico di qualsiasi
membrana cellulare, ma il foglietto interno invece contiene LPS o Lipopolisaccaride
e si trova solo qui. Troviamo delle proteine transmembrana che attraversano la
membrana esterna, le Porine che consentono la diffusione passiva attraverso la
membrana di molecole idrofile di massa inferiore a 700 Da come glucidi, aminoacidi,
metaboliti e determinati ioni. La membrana esterna collegata al Peptidoglicano
grazie alla lipoproteina (che legata covalentemente al peptidoglicano e ancorata alla
membrana esterna), ed invece legata in siti adesione con la membrana
citoplasmatica. La membrana esterna tenuta insieme da legami di cationi bivalenti
come magnesio e calcio tra i fosfati sulle molecole di LPS e le interazioni idrofobiche
tra LPS e proteine. Questa membrana forte, ma pu essere spezzata da antibiotici
come la polimixina o dall'eliminazione di magnesio e calcio grazie alla chelazione con
tetraciclina; ci rompe la membrana e aumentando la permeabilit alle molecole
idrofobiche di grosse dimensioni indebolisce il batterio. L'aggiunta di Lisozima
produce sferoplasti, che come i protoplasti (nei Gram positivi) sono sensibili alla
differenza di pressione osmotica, che porta a lisi.
STRUTTURE ESTERNE
Sia batteri Gram positivi che negativi sono circondati da una Capsula, strato proteico
lasso o polisaccaridico, che nel caso in cui sia un materiale scarsamente aderente e
poco uniforme per densit e spessore viene detto strato mucoso. Ha 4 funzioni:
4) Previene l'essiccamento.
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una comunit strutturata di cellule batteriche racchiuse in una matrice polimerica
autoprodotta e adesa ad una superficie inerte o vivente, come le superfici connettivali
delle valvole cardiache oppure materiali inerti come fili di sutura e impianti protesici
quali i cateteri vescicali, le protesi vascolari, protesi valvolari cardiache, shunt artero-
venosi e lenti a contatto.
Troviamo i Flagelli, che sono costituiti da subunit di Flagellina avvolte ad elica che
forniscono motilit verso i nutrienti o di allontanarsi da sostanze tossiche.A seconda
della disposizione dei flagelli sulla cellula, i batteri vengono distinti in monotrichi,
quando hanno un unico flagello ad un polo, lofotrichi, quando hanno un ciuffo di
flagelli ad un polo, amfotrichi, con un ciuffo di flagelli ai due poli, e peritrichi quando
hanno flagelli distribuiti si tutta la superficie del batterio. Il flagello ancorato alla
membrana citoplasmatica, al peptidoglicano e alla parete esterna dei batteri da una
serie di anelli, indicati come L,P,S e M, all'interno dei quali il corpo basale dei flagelli
pu ruotare su s stesso fornendo un moto rotatorio a tutta la struttura flagellare che
genera la spinta per il movimento, La presenza di una sostanza chimica che esercita
un'attrazione (zuccheri, amminoacidi) captata da specifici recettori sulla membrana
cellulare che attivano processi bioenergetici che forniscono l'energia per la rotazione
dei flagelli permettendo al batterio di avvicinarsi alla sorgente di attrazione
(chemiotassi positiva). Una concentrazione di sostanze riconosciute dal batterio come
tossiche possono attivare al contrario la chemiotassi negativa che allontana il batterio
dalla fonte di sostanze repellenti.
Troviamo poi le Fimbrie o Pili, appendici superficiali formate da Pilina, che hanno un
diametro minore del flagello (3-8 nm rispetto a 10-20 nm) e non sono elicoidali come
il flagello; si trovano perimetralmente e sono importanti per l'aderenza al batterio o
all'ospite. Sono distinti in due classi : i pili ordinari, che rappresentano i fattori di
adesivit, in cui le punte delle fimbrie contengono proteine (lectine) che legano
specifici zuccheri (ad esempio mannosio) presenti sulla cellula dell'ospite . Il pilo
sessuale o F invece, responsabile dell'attacco della cellula donatrice alla cellula
ricevente nel fenomeno della coagulazione batterica con il quale avviene il
trasferimento di materiale genetico tra cellule batteriche.
Ancora vediamo le Adesine, delle proteine della parete cellulare esterna dei batteri
che riconoscono specifici recettori sulla cellula ospite e permettono al batterio di
aderire saldamente e colonizzare gli organi dell'ospite. Sia pili che adesine
favoriscono l'adesivit al batterio ad altri batteri per formare colonie o agli organi
dell'ospite per colonizzare i tessuti ed iniziare il processo infettivo. Sono importanti
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fattori di virulenza: le fimbrie di tipo 1, le fimbrie P e l'adesina Dr di alcuni ceppi di
Escherichia Coli uropatogeni si legano selettivamente sulle cellule della mucosa
urinaria. La pilina di Neisseria gonorrhoeae media l'attacco iniziale del batterio alle
cellule non ciliate dell'epitelio vaginale, delle tube di falloppio e della cavit buccale.
L'acido lipotecoico in associazione con la proteina M dello Streptococcus pyogenes
forma microfibrille che facilitano l'aderenza del batterio alle cellule epiteliali della
bocca. La tossina della pertosse o esotossina PT o Tox, oltre a diffondere
nell'ambiente extracellulare, quando ancorata alla parete della Bordetella pertussis,
una adesina che permette il legame all'epitelio ciliato e ai macrofagi.
PEPTIDOGLICANO
1) La Glucosamina viene convertita in NAM e viene attivata per via energetica da una
reazione con UTP, con produzione di UDP+NAM.
5) Fuori dalla cellula, ma molto vicino alla superficie della membrana, le catene
peptidiche dalle catene di glicano adiacenti sono reticolare le une alle altre da uno
"scambio di legame peptidico" o Transpeptidazione tra ammina libera
dell'amminoacido in terza posizione del pentapeptide (lisina) o il dominio N-
terminale della catena di pentaglicina agganciata e la D-Alanina in quarta
posizione, rilasciando la D-Alanina terminale (questa fase non richiede energia,
perch scambiati). La reazione di Reticolazione catalizzata da enzimi
Transpeptidasi legati alla membrana; le Carbossipeptidasi eliminano le D-Alanine
terminali; le Transglicosidasi catalizzano la transglicosilasi; le Endopeptidasi
catalizzano l'idrolisi dei legami peptidici interni alla catena. Questi quattro enzimi
sono chiamati PBP o Proteine leganti la Penicillina, perch sono bersagli per la
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penicillina e altri antibiotici -lattamici. I batteri penicillino-resistenti modificano
la struttura delle PBP; la Vancomicina interagisce con la struttura D-Alanina-D-
Alanina terminale per bloccare la formazione dei ponti; attiva contro i batteri
Gram positivi resistenti a -lattamici e contro stafilococchi oxacillina-resistenti;
inattiva invece su Gram negativi, perch una molecola grande che non passa la
membrana esterna di questi batteri.
ACIDO TECOICO E LIPOTECOICO
LPS o ENDOTOSSINA
una scissione binaria che avviene in tre fasi: una prima estensione della parete,
seguita dalla replicazione del materiale genetico, che nel caso dei batteri un'unica
molecola di DNA ancorata alla membrana citoplasmatica, ed infine, si forma il setto.
SPORULAZIONE
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una caratteristica solo di alcuni Gram positivi. La Spora una struttura disidratata,
pluristratificata e protettiva che permette al batterio di sopravvivere in uno stato di
vitalit sospesa. In condizioni ambientali difficili, come la mancanza di nutrienti,
possono passare dallo stato vegetativo a dormiente. In condizioni di delezione
nutrizionale, la cellula batterica forma un'unica spora interna che viene liberata
nell'ambiente esterno quando la cellula va incontro ad autolisi. La spora ha una
membrana interna, due strati di peptidoglicano e un rivestimento proteico cheratino-
simile che permettono al batterio quiescente di sopravvivere in condizioni sfavorevoli
per un lungo periodo di tempo, anche per anni; le spore possono sopravvivere infatti
all'essiccazione, ai disinfettanti ed alla bollitura per parecchie ore. La spora contiene
una copia completa del cromosoma, concentrazioni minime di proteine essenziali e
ribosomi, alta concentrazione di calcio legato all'acido dipicolinico. Quando le
condizioni ambientali tornano favorevoli, la spora germina (sporulazione) e forma una
nuova cellula vegetativa che riprende la divisione cellulare con conseguente
moltiplicazione del batterio. Le spore hanno un ruolo importante nell'epidemiologia
di infezioni umane quali l'Antrace, il Tetano e la Gangrena gassosa. Le spore hanno
come funzione quella di proteggere cos il DNA genomico dal calore, anche pi di
100 gradi , dalla penetrazione di sostanze esterne, dall'essiccamento e dalle radiazioni
UV e raggi .
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Metabolismo e Genetica dei batteri
METABOLISMO BATTERICO
I batteri per la crescita hanno bisogno di alcuni requisiti minimi, come C, N, H2O,
energia e ioni vari. I batteri patogeni ricavano energia dal metabolismo di zuccheri,
grassi e proteine. In base alla fonte di carbonio utilizzata per la crescita, i batteri
possono essere distinti in: Autotrofi, se utilizzano il solo carbonio inorganico (CO2), o
Eterotrofi, se utilizzano carbonio di composti organici.
L'O2 per quanto essenziale per l'ospite umano, in realt tossico per molti batteri.
Troviamo batteri Aerobi Obbligati, come il Mycobacterium Tuberculosis, che
necessitano di O2 molecolare per la propria crescita; ci sono gli Anaerobi Obbligati,
come il Clostridium Tetani, che crescono solo in completa assenza di O2; la maggior
parte per pu crescere sia in presenza che in assenza di O2 e quindi sono Anaerobi
Facoltativi.
Il termine metabolismo indica l'insieme delle reazioni biochimiche necessarie per
ricavare ed utilizzare energia immagazzinata in grosse molecole. Le cellule per
sopravvivere devono ricavare energia dalla disgregazione di substrati organici come
lipidi, carboidrati e proteine e la impacchettano come ATP. Questo processo di
disgregazione per formare energia detto Catabolismo; l'energia prodotta, ora, viene
utilizzata nella sintesi dei costituenti cellulari con l'Anabolismo. Questi due processi
correlati sono il Metabolismo intermedio. Lo scopo finale del metabolismo batterico
la duplicazione delle strutture necessarie per procedere alla divisione in due cellule
figlie. L'energia che impiega la cellula nelle reazioni di biosintesi quella rilasciata
dall'idrolisi dell'ATP in ADP. Per rigenerare ATP il batterio necessita di nuova
energia che ottiene dalla degradazione di vari substrati organici, quali carboidrati,
proteine e lipidi.
La sintesi dell'acido piruvico rappresenta un passaggio fondamentale sia dei processi
fermentativi che di quelli respiratori. I batteri possono utilizzare diverse vie
metaboliche per la sintesi del piruvato: la glicolisi (la pi comune, presente anche
nelle cellule eucariotiche e che si realizza in condizioni di anaerobiosi); lo shunt dei
pentosi; la via di Enter-Doudoroff.
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Il destino del piruvato pu essere poi:
La Fermentazione, un processo catabolismo che oltre a rifornite la cellula di ATP
determina l'accumulo nel mezzo ambiente di diversi prodotti terminali organici,
caratteristici delle diverse specie batteriche, come ad esempio l'acido lattico nel caso
dei lattobacilli, potenzialmente ancora ricchi di energia non ulteriormente utilizzabile
attraverso la via fermentativa . La Respirazione, un processo pi complicato che
richiede la presenza di O2 e che consente, attraverso il ciclo di Krebs, la completa
degradazione della sorgente energetica ad H2O e CO2, il che garantisce alla cellula
un apporto di ATP notevolmente maggiore rispetto alla fermentazione.
Abbiamo visto quindi che la fosforilazione dell'ADP in ATP pu avvenire attraverso
due meccanismi, la fosforilazione a livello di substrato (fermentazione) e la
fosforilazione mediante il trasporto di elettroni (respirazione)
FASI DELLA CRESCITA BATTERICA
1) Lag o latenza, dove le cellule aumentano di volume ma non di numero, i batteri si
adattano al nuovo ambiente.
2) Log o fase logaritmica, dove si moltiplicano con un tempo di duplicazione che
dipende dal ceppo e dall'ambiente.
3) Stat o fase stazionaria, dove i batteri smettono di crescere per mancanza di
metaboliti o per l'accumulo di sostanze tossiche.
4) Death o morte cellulare, una fase esponenziale ed una riduzione lineare del
numero di cellule vitali nel tempo. Il tasso di mortalit aumenta fino a raggiungere
un livello costante.
GENETICA BATTERICA
Nella cellula batterica presente del materiale genetico a livello di: Cromosoma
batterico, Plasmidi, Elementi genetici trasponibili e DNA fagico.
1) Il Cromosoma batterico un unico cromosoma presente nel Nucleoide ed ha
circa 5 milioni di coppie di basi per una lunghezza di 1,3 mm; circolare a doppio
filamento, superspiralizzato e non presenta istoni.
2) I Plasmidi sono elementi genetici extracromosomici, generalmente circolari che
hanno una replicazione indipendente dagli altri elementi genici; hanno circa
1000/2000 coppie di basi ed a seconda di quante coppie hanno sono divisi in
Plasmidi minori (5-10 Kb) e Plasmidi maggiori (50-200 Kb); alcuni plasmidi
denominati coniugativi possiedono un set di geni tra o "di trasferimento" che
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sono in grado di promuovere il loro trasferimento in cellule diverse (trasmissione
orizzontale) attraverso un ponte citoplasmatico ; codificano per funzioni non
indispensabili alla sopravvivenza della cellula batterica, ma garantiscono notevoli
vantaggi, come : Coniugazione, Plasmide F, meccanismo di trasferimento genico,
che porta ad un trasferimento unidirezionale di DNA da una cellula donatrice ad
una ricevente, attraverso il Pilo sessuale (il plasmide F definito coniugatuvo
perch trasporta tutti i geni necessari al proprio trasferimento, compresa la
capacit di produrre pili sessuali); la Resistenza agli antibiotici, Plasmide R,
plasmide contenente geni che conferiscono resistenza a numerosi farmaci
antibatterici, come alla degradazione enzimatica (penicillina),poi possono
contenere diversi altri geni tra cui geni che determinano resistenza a ioni
metallici, raggi ultravioletti, all'azione delle colicine, all'azione battericida del siero
umano, geni che permettono il metabolismo di diversi zuccheri ((lattosio,
saccarosio), geni che codificano per fattori Ent (fattori tossici che determinano la
produzione di enterotossine ed altri fattori di virulenza); la Virulenza, fattori di
invasione, produzione di tossine e colicine; Metabolismo e Catabolismo, produzione
di siderofori.
3) Elementi Genetici Trasponibili : Sono segmenti di DNA mobili in grado di traslocare
nell'ambito della stessa cellula; hanno un movimento casuale e non sono capaci di
autoreplicarsi; la trasposizione viene mediata da trasposasi in siti di
ricombinazione specifici. La maggior parte dei batteri patogeni pu scambiare
materiale genetico andando incontro a fenomeni di ricombinazione omologa e
non omologa e ci pu avvenire in tre diversi modi: Trasformazione, o
acquisizione di nuovi marcatori genetici attraverso l'incorporazione di DNA
esogeno (alcune specie come Neisseria, Streptococcus Pneumoniae, Bacillus e
Haemofilus Influenzae sono naturalmente capaci di assumere il DNA esogeno e
sono cos definiti competenti); Coniugazione, o scambio di materiale genetico da
un batterio donatore ad uno ricevente attraverso il pilo sessuale (il plasmide F
coniugativo perch trasporta tutti i geni necessari al proprio trasferimento
compresa la capacit di produrre pili sessuali e di iniziare la sintesi di DNA
all'origine del trasferimento Orit del plasmide - se la sequenza integrata nel
cromosoma batterico, la cellula viene designata cellula Hfr ad alta frequenza di
ricombinazione); Trasduzione, ricombinazione genetica attraverso un'infezione
fagica, quindi alcuni virus batterici o batteriofagi possono trasferire geni batterici
da una cellula all'altra (l'infezione pu portare lisi cellulare ed allora si parla di
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Ciclo litico oppure l'integrazione del genoma batterico pu non portare a lisi
cellulare ed allora si parla di Ciclo lisogenico.
PATOGENESI BATTERICA
Il corpo umano un insieme di nicchie ambientali che forniscono calore, umidit e
nutrimento necessari alla crescita del batterio. Molti meccanismi che utilizza il
batterio per conservare la sua nicchia e i prodotti metabolici che derivano dalla
crescita batterica, come acidi e gas, danneggiano e causano problemi all'ospite. Le
manifestazioni della malattia risultano spesso dalla combinazione del danno causato
dai batteri e dalle conseguenze delle risposte innate e immunitarie all'infezione. Non
tutti i batteri per sono patogeni, o meglio provocano una malattia, infatti il corpo
umano colonizzato da numerosi microrganismi (flora normale), la maggior parte dei
quali svolge funzioni importanti per l'ospite, come la digestione del cibo, la
produzione di vitamine o la protezione dalla colonizzazione da parte di
microrganismi patogeni; questi batteri risiedono normalmente nel tratto
gastrointestinale, nella bocca, nella pelle, nel tratto respiratorio superiore; in
condizioni normali, questi non invadono il corpo umano , ma pu accadere che
questi entrino in dei siti sterili causando una malattia. I batteri virulenti promuovono
la crescita nell'ospite a danno della funzionalit dei tessuti e degli organi per l'ospite;
i batteri opportunisti, per crescere, approfittano di patologie pre-esistenti, come
immunodepressione, che aumenta la suscettibilit ad una malattia. La malattia il
risultato del danno e della risposta infiammatoria dell'ospite.
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Nell'ambito delle interazioni ospite-microrganismo troviamo invece:
I microrganismi che colonizzano l'uomo sia per brevi periodi che in modo
permanente, in genere, non alterano le normali funzioni dell'ospite. La malattia si
instaura quando l'interazione tra microrganismo ed ospite induca un processo
patologico caratterizzato da un danno per l'ospite. Il processo patologico pu
dipendere da prodotti e fattori microbici, come ad esempio un danno causato dalla
moltiplicazione batterica, produzione di enzimi e tossine, oppure da un'alterata
risposta immunitaria dell'ospite contro il microrganismo. La patogenicit
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colonizzazione batterica nell'ospite, che la capacit di invadere e moltiplicarsi di un
batterio; questa strettamente associata a una serie di meccanismi di virulenza che
permettono al microrganismo di I) Aderire alle cellule dell'ospite, II) Invadere i
tessuti dell'ospite, III) Resistere all'immunit innata, IV) Evadere l'immunit
adattativa, V) Competere per i nutrienti.
La maggior parte delle infezioni causata da patogeni opportunisti facenti parte della
normale flora batterica apatogena dell'ingividuo (S.Aureus, E.Coli, Candida Albicans)
che scatenano malattia ad esempio quando si introducono in siti non protetti, tessuti
o circolo ematico, o a causa di terapie o immunodepressione.
1. Ingresso.
I batteri devono penetrare nel corpo umano affinch l'infezione abbia inizio,
superando i meccanismi di difesa naturale e le barriere, quali pelle, mucose, epitelio
ciliato e le secrezioni, che contengono sostanze ad azione antibatterica.
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Le principali vie di accesso al corpo umano sono:
- Cute, che rappresenta un'eccellente barriera fisica, la cui integrit deve essere
compromessa per permettere l'ingresso, come tagli, ferite e cos via.
- Congiuntiva, che rispetto alla cute pu essere oltrepassata anche se integra per
contatto con acqua o liquidi contaminati, per deposizione meccanica di
microrganismi (mani, fomiti, strumenti diagnostici) e per microtraumi o ferite.
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consorzio batterico, ed quantitativamente pi frequente di biofilm composti da
singole specie, pi rari e possibili solo a determinate condizioni. Ogni specie
presente nel consorzio svolge differenti funzioni metaboliche e presenta, solitamente,
diverso trofismo, richieste di ossigeno o nicchia ecologica. In questo modo, il
consorzio pi efficiente, senza che le diverse specie entrino in conflitto tra loro. Il
biofilm consolidato e protetto da una matrice di composti polimerici escreti. La
matrice protegge le cellule all'interno, e facilita la comunicazione tramite segnali fisici
o chimici (quorum sensing). Un beneficio del biofilm l'aumentata resistenza a
detergenti e antibiotici, dato che la densa matrice extracellulare e lo strato esterno
delle cellule protegge la parte interna della comunit. In alcuni casi, la resistenza agli
antibiotici pu aumentare di mille volte. Il biofilm pu comprendere una singola
specie microbica o pi specie, e pu formarsi su ampio range di superfici abiotiche o
biotiche. Nonostante i biofilm misti predominino in molti ambienti, quelli composti
da una singola specie hanno un forte interesse medico, in quanto causa di una
grande variet di infezioni, dal momento che possono formarsi sulla superficie di
impianti medici. Pseudomanas aeruginosa la specie pi studiata tra i batteri Gram
negativi che formano niofilm singoli, ma anche altri microrgamismi sono produttori
di biofilm, come P.fluorescens, E.Coli e Vibrio cholerae. Mentre tra i Gram positivi
troviamo Staphylococcus epidermidis, S.aureus e gli enterococchi. I biofilm sono composti
principalmente da cellule microbiche e matrice extracellulare (EPS). La percentuale
di EPS si aggira tra il 50% ed il 90% ed considerata la materia prima del biofilm.
Inoltre questa matrice pu associarsi con ioni metallici, cationi divalenti, ad altre
macromolecole, come proteine, DNA e lipidi. A causa della sua elevata idratazione, la
matrice previene l'essiccamento di alcuni biofilm naturali. Inoltre, pu contribuire
alla resistenza agli antibiotici, impedendo il trasporto di massa e la diffusione di
queste molecole attraverso il biofilm, probabilmente legando queste molecole
direttamente. Alcuni studi hanno mostrato che la stabilit della struttura del biofilm
legata alla presenza di zuccheri neutri, polisaccaridi acidi ed aminozuccheri. Molti
biofilm hanno notevoli implicazioni in medicina. La placca dentale un biofilm
prodotto dai batteri nel cavo orale, come Streptococcus sanguinis. Biofilm possono
crescere sulla superficie di impianti solidi nel corpo. Biofilm si propagano lungo tubi,
o fili impiantati, possono generare infezioni nei pazienti, Staphylococcus epidermidis
pu produrre ad esempio biofilm su cateteri venosi. Pseudomonas aeruginosa e
S.aureus possono produrre biofilm sull'epitelio respiratorio dei polmoni,
complicando il decorso dei pazienti affetti da fibrosi cistica. Le cellule del SI, come i
macrofagi, non sono infatti in grado di contrastare la presenza di biofilm, ma solo di
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generare un'infiammazione cronica. La terapia si basa su farmaci anti-infiammatori
(come alcuni FANS) e molecole disgreganti. Biofilm possono crescere anche su lenti a
contatto non sufficientemente pulite. Biofilm su pavimenti e superfici di lavoro
possono rendere difficile l'igiene nelle aree adibite alla preparazione del cibo.
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Recentemente stato dimostrato in modelli animali, che una sostanza sintetica, un
sale di furanone, capace di agire sul sistema regolatore quorum sensing di
Pseudomonas aeruginosa, inibendo la produzione di fattori di virulenza e lo sviluppo
del biofilm, riducendo in tal persistenza dei batteri infettanti nell'organismo animale.
Si intravede, pertanto, una nuova strategia di cura nell'infezione broncopolmonare,
prevenendo la formazione di biofilm dannoso.
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citosol della cellula ospite, facilita la formazione di un vacuolo che internalizza il
batterio.
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una serie di segni e di sintomi di gravit differente, a seconda delle diverse
circostanze.
Sono presenti vari tipi di meccanismi di evasione delle difese dell'ospite che i batteri
hanno sviluppato nel corso dell'evoluzione. Ad esempio, la capsula polisaccaridica,
di cui sono dotati alcuni batteri patogeni, sottrae le componenti antigeniche del
batterio al riconoscimento dei SI, ostacola la fagocitosi e protegge il batterio dal
fagolisosoma, nel macrofago o nel leucocita. Queste propriet, fanno della capsula,
un importante fattore di virulenza. Tra gli altri meccanismi di elusione della risposta
immunitaria troviamo, il cambiamento della struttura antigenica del batterio, la
produzione di enzimi o proteine contro le Ig, la distruzione dei fagociti, l'inibizione
della chemiotassi e della fagocitosi, l'elusione dal killing intracellulare attraverso
l'inibizione della fusione facolisosomica, la resistenza agli enzimi lisosomali e
l'adattamento alla replicazione intracitoplasmatica. Inoltre importante
l'inattivazione del complemento, prevenendo la formazione della C3 convertasi, cos
da non far produrre l'opsonina C3b; Neisseria meningitidis e S.Pyogenes producono
una capsula polisaccaridica, formata da Acido Sialico, che previene la lisi del
complesso di attacco alla membrana MAC; molti Gram negativi attaccano l'acido
sialico all'LPS e antigeni, per prevenire; S.pyogenes, produce proteasi che clivano C5a,
mentre Yersinia pestis, produce una proteina che degrada C3b.
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Alcuni batteri, hanno la capacit di legare proteine dell'ospite, mascherando quindi i
loro antigeni di superficie, non pi in grado di evocare una risposta immunitaria
(mascheramento antigenico). L'adesina FHA, di Bordetella pertussis, lega molecole
dell'ospite, quali eparina, glicoproteine, glicolipidi, Il batterio, pu inoltre produrre
molecole di superficie, che mimano i normali costituenti dell'ospite (mimetismo
antigenico). Ad esempio Helicobacter pylori, esprime un carboidrato di superficie,
Lewis X, che riduce la rispsta delle cellule T, essendo riconosciuto come antigene self.
Neisseria mningitidis, gruppo B, esprime un antigene capsulare, che cross-reagisce con
proteine dell'ospite. L'acido ialuronico, di Streptococcus pyogenes, presenta
determinanti antigenici comuni all'acido ialuronico, presente nel tessuto
connettivale. Una frequente strategia, per evadere la risposta immunitaria umorale,
rappresentata dalle variazioni antigeniche di alcune strutture, come pili, flagelli, LPS,
capsula, strato S, proteine della membrana esterna o di alcuni prodotti solubili, come
enzimi. Tali variazioni si osservano frequentemente, nei batteri che colonizzano le
superfici mucose, rispetto a quelli che crescono nel compartimento intracellulare.
Una delle pi frequenti variazioni antigeniche riguarda i pili di Neisseria gonorrhoeae.
Nel cromosoma, Neisseria, presenta numerosi geni, che codificano per diversi pili.
Evidentemente, si verificano continuamente, dei riarraniamenti genetici, che
condizionano l'espressione fenotipica di geni silenti, e la comparsa di una diversa
pilina. Tali variazioni sono responsabili di infezioni recidivanti, che si osservano in
soggetti guariti da precedenti infezioni. Le variazioni antigeniche delle proteine della
membrana esterna di Borrelia recuuuuurrentis, condizionano il particolare
andamento della malattia (febbre ricorrente). Un meccanismo addizionale, per
eludere le difese anticorpali, rappresentato dalla capacit di sintetizzare proteine
leganti le immunoglobuline: ad esempio la proteina A di Staphylococcus aureus,
proteina G e proteina H di Streptococchi e la proteina legante fibronectina (Fn) di
Streptococcus pyogenes: tali proteine leganti la regione Fc delle IgG rappresentano
esempi di un meccanismo che favorisce l'evasione immunitaria.
Microbiologia Preston 23
fattori opsonizzanti del complemento, inibendo la fagocitosi. Ci avviene attraverso il
legame preferenziale con componenti del complemento, che ne inibiscono
l'attivazione, come il fattore H. Inoltre, la capsula ricopre alcuni PAMPs, che
sarebbero altrimenti riconoscibili da parte di PRRs solubili, o presenti sulla
superficie del fagocita.. I patogeni dotati di capsula evadono l'internalizzazione da
parte dei fagociti, e possono resistere all'interno di compartimenti corporei ricchi di
sostanze antibatteriche, come il sangue. Alcuni patogeni, non solo non ostacolano il
processo di ingestione, ma lo utilizzano per sopravvivere all'interno delle cellule
dell'opsite, macrofagi compresi. Ci, possibile, perch questi microrganismi
riescono a controllare il proprio destino all'interno del fagocita, spostandosi in
compartimenti favorevoli, creandone di nuovi. Esistono due strategie principali:
evasione da vacuoli fagocitari e replicazione all'interno di vacuoli modificati. Esempi
della prima strategia, sono patogeni come Shigella o Listeria, che forano la membrana
del fagosoma, sfuggendo nel citosol, dove si replicano per poi diffondersi alle cellule
adiacenti. Spesso, i patogeni intracelulari, persistono in vari tipi di vacuoli modificati.
E' il caso di membri del genere Mycobacterium, Salmonella, Chlamydia, Brucella,
Leishmania e Toxoplasma. Queste specie, adottano strategie differenti per generare un
ambiente favorevole alla propria replicazione. Ad esempio, i micobatteri impediscono
l'acidificazione del fagosoma, che non pu quindi interagire con endosomi tardivi, o
con i lisosomi. Altri patogeni, come Chlamydia, intercettano le vescicole esocitiche,
prima che queste riversino all'esterno i propri contenuti secretori. Infine, Toxoplasma
gondii, Brucella e Legionella pneumophila, interagiscono con il reticolo endoplasmatico,
un ambiente ideale per la propria replicazione. L'IFN- riesce a sovvertire le strategie
evasive dei patogeni intracellulari, conferendo ai macrofagi un'amplificata capacit di
eliminazione. Questa citochina si lega a specifici recettori, presenti sul fagocita,
inducendo un'aumentata espressione di diversi geni. I pi importanti, sono quelli
che codificano per il complesso NADPH-ossidasi, per la NO sintetasi inducibile
(iNOS), per NRAMP1 (natural-resistance-associated-macrophage protein1), per IDO
(indoleamine 2,3-dioxygenase) e per la famiglia delle p47GTPasi. E' stato gi descritto
il ruolo di questi prodotti come fattori microbicidi (NADPH ossidasi e iNOS) o
nutriprivi (NRAMP ed IDO). Le p47GTPasi hanno destato molto interesse, in quanto
regolano la maturazione del fagosoma, e la fusione dei lisosomi con i fagosomi.
Queste funzioni dipendono dalla localizzazione delle varie p47GTPasi in
compartimenti cellulari diversi e dalla loro capacit di controllare il trasporto di
questi vacuoli e di regolare fattori che promuovono i processi di fusione e di
maturazione del fagosoma.
Microbiologia Preston 24
La capacit di molti batteri di indurre malattia, correlata alla produzione di una
capsula o di uno strato mucoide, che protegge l'agente infettivo dalla fagocitosi. Pur
non essendo in genere un potente antigene, l'ospite monta una risposta anticorpale
contro la capsula, che favorisce il processo di opsonizzazione e di lisi mediata dal
complemento. Un caso particolare rappresentato dall'Haemophilus influenzae di tipo
B (Hib). Il motivo per cui le patologie meningee da Hib sono particolarmente gravi
nei primi anni di vita, risiede nella struttura polisaccaridica della capsula, contro la
quale produce un particolare tipo di IgG, le IgG di tipo 2. Il bambino di et inferiore
a 24 mesi, per una fisiologica immaturit del proprio sistema immunitario, produce
una quantit estremamente bassa di IgG di tipo 2, per cui non in grado di
difendersi da patologie sostenute da batteri provvisti di capsula polisaccaridica.
Il danno, il quale sfocia nella malattia, il risultato di una serie di eventi diretti,
indiretti e su base immunitaria. Il danno diretto avviene a causa del metabolismo
batterico, enzimi batterici e relative tossine; il danno indiretto, causato da
infiammazione, attivazione del complemento, produzione delle citochine e induzione
dell'appoptosi, quindi di quei meccanismi che vanno a difendere il corpo, ma che
portano dei danni collaterali e quindi indirettamente causano danno; il danno su
base immunitaria, avviene ad opera di immunocomplessi, reazioni cellulo-mediate,
superantigeni e autoimmunit. In ogni caso, la risposta infiammatoria dell'ospite e
l'azione lesiva del batterio, cooperano a determinare il danno tissutale che si
manifester a livello clinico con una serie di segni e sintomi di gravit differente, a
seconda delle diverse circostanze.
Microbiologia Preston 25
I principali enzimi batterici sono:
-Aerobactina: sideroforo, che veicola il ferro all'interno del batterio, dopo essere stata
prodotta e secreta dallo stesso batterio.
-Coagulasi: che causa la formazione di fibrina, che pu depositarsi sulla superficie del
microrganismo ed inibire la fagocitosi.
Il metabolismo batterico, specialmente la fermentazione, produce acidi, gas e altre
sostanze dannose per i tessuti. Inoltre, molti batteri rilasciano enzimi degradativi per
danneggiare i tessuti e procurare cos il nutrimento per la loro crescita e promuovere
la loro diffusione. Ad esempio, clostridium perfringens, parte della normale flora
del tratto GI, ma si comporta come un patogeno opportunista, che pu infettare i
tessuti privi di ossigeno e causare una gangrena gassosa. Questi batteri anaerobici,
producono enzimi, tossine, acidi e gas, che danneggiano i tessuti.
Microbiologia Preston 27
tossina botulinica, che causa la diminuzione del rilascio di acetilcolina nelle sinapsi
periferiche, con paralisi flaccida, caratteristica del botulismo alimentare.
Microbiologia Preston 28
IL-12). Le citochine pro-infiammatorie innescano l'alterazione degli endoteli
vascolari, con collasso ipotensivo (sepsi ipotensiva), la cascata della coagulazione con
la formazione di diffuse coagulazioni intravasali (DIC) ed estesi fatti emorragici, con
la grave compromissione di diversi organi (shock settico) ed effetti fatali per il
paziente.
Shock Settico un termine utilizzato per raggruppare una serie di eventi
fisiopatologici, che portano al collasso del sistema circolatorio, causando il quadro
clinico della sindrome da insufficienza multipla di organi (MOFS), che pu provocare
la morte del paziente. Lo shock settico spesso causato da bacilli gram negativi,
acquisiti in ospedale e si manifesta comunemente in pazienti immunocompromessi e
in quelli con patologie croniche. In circa 1/3 dei pazienti, tuttavia, causato da cocchi
gram positivi e dalla Candida. Lo shock causato da tossine stafilococciche
denominato shock tossico, una condizione incontrata pi frequentemente nelle
ragazze. Inizialmente si verifica vasodilatazione della arterie e delle arteriole, che
fanno diminuire la resistenza arteriosa periferica, con una gettata cardiaca normale o
aumentata, anche se la frazione di eiezione pu risultare diminuita all'aumentare del
battito cardiaco. Successivamente, la gittata cardiaca diminuisce, e le resistenze
periferiche possono aumentare. Malgrado una gittata cardiaca aumentata, il flusso
sanguigno verso i capillari di scambio risulta diminuito, come diminuito il rilascio
dei substrati vitali, in particolare O2 e la rimozione della CO2 e dei prodotti del
catabolismo. Questa condizione di diminuita perfusione dell'organo colpisce
particolarmente, reni e cervello, con conseguente danneggiamento di uno o pi
organi viscerali. Alla fine, la gittata cardiaca diminuisce, e compare il quadro tipico
dello shock. Fattori predisponenti allo shock settico comprendono il diabete mellito,
cirrosi, stati leucopenici, specialmente quelli associati al tratto urinario, biliare o GI,
presidi invasivi, inclusi i cateteri, i tubi di drenaggio e altri corpi estranei. Inoltre,
costituiscono fattori predisponenti una precedente terapia con antibiotici,
corticosteroidi o interventi strumentali per la ventilazione. Lo shock settico si verifica
pi spesso nei neonati, nei pazienti con pi di 35 anni, nelle donne in gravidanza e
nelle persone con un grave grado di immunocompressione, indotto da patologie di
base o nei casi di complicanze iatrogene.
Microbiologia Preston 29
I Superantigeni, sono proteine batteriche ad azione tossino-simile, che attivano i
linfociti T CD4+, in genere senza presenza di Ag specifico, legandosi
contemporaneamente sia al TCR presente sui linfociti e all'MHC II presente sulle
cellule presentanti l'antigene. Il meccanismo d'azione quindi aspecifico, che stimola
un rilascio incontrollato di interleuchine, con danni cellulari irreversibili ed
alterazioni nella risposta immunitaria. I superantigeni attivano un grande numero di
linfociti T contemporaneamente ed inducono il rilascio di grandi quantit di
interleuchine (tempesta citochinica), quali IL-1, TNF e IL-2, causando una risposta
simile a quella autoimmunitaria, rischiosa per la vita del paziente. Mentre un antigene
stimola un clone di linfociti Ag-specifico, il superantigene pu quindi indurre uno
stato di attivazione di pi cloni linfocitari, inducendo nel linfocita uno stato cronico
di non responsivit o anergia (mancata responsivit dopo una stimolazione
antigenica- che viene causato quando ad esempio manca il segnale costimolatorio),
che pu portare ad apoptosi con conseguente perdita di un notevole numero di
linfociti T (specifici) e ad una deficienza della capacit di risposta immunitaria. I
superantigeni sono la tossina dello shock tossico di S.Aureus, le enterotossine
stafilococciche dello Staphylococcus Aureus, le tossine eritrogeniche A e C dello
S.pyogenes (tossine pirogeniche), le Sta (heat-stable toxins) di ceppi enterotossigenici
di Escherichia Coli (ETEC); superantigeni associati a Streptococcus Pyogenes possono
essere responsabili della psoriasi e antigeni di Mycobacterium tuberculosis, del virus
rabbico e di HIV possono essere considerati superantigeni.
MODALITA' DI TRASMISSIONE DEGLI AGENTI INFETTIVI
1) Ingestione di alimenti o bevande contaminate: Le malattie infettive che si
trasmettono per via alimentare, sono quelle nelle quali l'agente infettante viene
eliminato con le feci e, in presenza di cattive condizioni igieniche, riesce a
raggiungere il cibo, realizzando quel circuito di infezione che prende il nome di
trasmissione oro.fecale (colera, tifo, epatite di tipo A). Le intossicazioni alimentari,
invece, fanno seguito all'ingestione di cibi contaminati da batteri che si
moltiplicano negli alimenti, producendo la tossina: quindi le patologie sono
causate dall'ingestione di cibo contaminato dalla tossina, come ad esempio nel
botulismo o nelle patologie dovute alle tossine prodotte dallo Staphylococcus
aureus o dal Clostridium perfringens.
Microbiologia Preston 30
2) Via Aerea: Attraverso l'inalazione di microrganismi presenti nell'aria, su polveri o
immessi tramite goccioline di saliva eliminate con i colpi di tosse o gli starnuti. E'
la trasmissione oro-faringea caratteristica della tubercolosi, pertosse, influenza e
affezioni sostenute da virus respiratori.
Microbiologia Preston 31
Farmaci Antibatterici
Le caratteristiche ideali di un farmaco sono: in primis, quella di essere ad ampio
spettro, lo spettro antibatterico l'intervallo di attivit di un antimicrobico contro i
batteri, quindi un antibiotico ad ampio spettro pu inibire numerosi batteri gram
positivi e negativi, mentre uno antibiotico a spettro ristretto attivo solamente contro
un numero limitato di batteri, o positivi, o negativi; che non sia tossico per l'ospite e
che eviti di causare dei danni collaterali; che non sia allergico; che sia inattivo contro
la flora normale dell'ospite; che sia capace di penetrare nel sito di infezione; e che
abbia una bassa frequenza di induzione di una resistenza. Il farmaco pu essere
somministrato da solo, oppure in associazione ad altri farmaci e la potenza totale pu
variare; la combinazione di antibiotici pu essere utilizzata per ampliare lo spettro
antibatterico nella terapia empirica o per il trattamento di infezioni polimicrobiche,
per prevenire l'insorgenza di microrganismi resistenti durante la terapia, e per
ottenere un effetto antibatterico sinergico. Un farmaco pu essere addizionale, se la
somma dei due farmaci ad esempio come efficacia 2, come tra Penicillina e
Vancomicina; pu essere anche 0 la somma ed allora si parler di farmaco
antagonista; ancora due farmaci possono agire in modo sinergico, se la somma dei
due farmaci per efficacia 3 ad esempio, quindi viene amplificata al massimo
l'efficacia e la combinazione quindi aumenta moltissimo il rapporto di efficienza.
Microbiologia Preston 32
- 1) Inibizione della sintesi della parete cellulare
La maggior parte degli antibiotici, attivi sulla parete batterica, sono classificati come
-lattamici, che agiscono come battericidi, inducendo la morte della cellula batterica,
attraverso il blocco di specifici enzimi, detti proteine leganti la penicillina (PBP),
implicati nella sintesi del peptidoglicano, componente strutturale della parete delle
cellule batteriche. La reazione di formazione di legami crociati una
transpeptidizzazione, in cui i ponti pentapeptidici e i ponti di pentaglicina, sono
catalizzati da transpeptidasi, transglicosidasi, endopeptidasi e carbossipeptidasi,
enzimi definiti PBP. Le PBP sono quindi i bersagli per la penicillina e altri antibiotici
-lattamici ed i batteri penicillino-resistenti, vanno a modificare la struttura della
PBP. PBP-1A e PBP-1B, intervengono nei processi di accrescimento e l'inibizione
dell'attivit di questi enzimi determina una rapida lisi batterica. L'inibizione di PBP-2
porta alla formazione di corpi batterici sferici, facilmente lisabili. PBP-3 interessata
alla formazione del setto, per cui l'inibizione di questo enzima produce strutture
filamentose e lisi. PBP-4 non rappresenta un enzima essenziale, in quanto l'attivit
endopeptidasica, che consiste nella rottura del legame D-alanin-
mesodiaminopimelico del peptidoglicano, pu essere sostituita da altre PBPs. PBP-4
non svolge solo funzione idrolitica, ma in certe condizioni svolge attivit
transpeptidasica, catalizzando la formazione dei legami crociati tra le catene di
peptidoglicano. PBP-5 e PBP-6, catalizzano il processo di rimozione della D-alanina
terminale della catene pentapeptidiche dai filamenti di peptidoglicano neoformati. I
batteri sviluppano resistenza agli antibiotici -lattamici mediante tre meccanismi,
quali il blocco dell'interazione tra l'antibiotico e il PBP bersaglio, l'inibizione del
legame dell'antibiotico al PBP e l'idrolisi dell'antibiotico da parte della -lattamasi
(che inattivano gli antibiotici -lattamici).
Microbiologia Preston 33
- Penicilline
Sono degli antibiotici molto efficaci e con una tossicit bassa. Riconosciamo tre
gruppi di penicilline: penicilline naturali, penicilline penicillinasi-resistenti e
penicilline ad ampio spettro.
Le penicilline resistenti alle penicillinasi, come Meticillina sono utilizzate per trattare
infezioni causate da stafilococchi sensibili, sono come le naturali, ma sono attive
contro gli stafilococchi (di cui le naturali sono limitate).
Le penicilline ad ampio spettro sono come le naturali, ma sono attive contro i batteri
gram negativi (di cui le naturali sono limitate).
-Vancomicina
Altera la sintesi della parete cellulare nei batteri gram positivi in crescita. V ad
interagire con la D-alanina-D-alanina terminale delle catene laterali penta-
peptidiche, interferendo con la formazione dei ponti. E' utilizzata per il trattamento
di infezioni causate da stafilococchi oxacillino-resistenti e altri batteri gram positivi
resistenti ai -lattamici. E' per inattiva sui gram negativi, perch questa una
molecola grande, che non passa la membrana esterna dei gram negativi e raggiungere
cos il peptidoglicano. Alcuni microrganismi sono intrinsecamente resistenti alla
Vancomicina, come alcune specie di Enterococchi, quali Enterococcus gallinarum,
Enterococcus casseliflavus, ma anche Lactobacillus etc. ; alcuni batteri hanno evoluto
Microbiologia Preston 34
una resistenza alla Vancomicina, quali Enterocuccus faecalis ed Enterococcus faecium. La
resistenza alla Vancomicina avviene perch i batteri sostituiscono una D-alanina con
un D-lattato, che non lega l'antibiotico.
- Bacitracina
I Micobatteri hanno una parete cellulare particolare, diversa dai batteri gram positivi
e negativi; una struttura complessa di natura polisaccaridica e proteica, i cui lipidi
complessati con le cere, formate dagli acidi grassi a lunga catena (acidi micolici),
hanno una potente azione adiuvante la patogenicit. Lipidi con acidi micolici sono
presenti anche nei Corinebatteri e Nocardia. Per questo motivo serviranno degli
antibiotici diversi, da quelli utilizzati per i Gram positivi e negativi. Antibiotici attivi
sulla parete cellulare, utilizzati per il trattamento da infezioni di micobatteri.
Microbiologia Preston 35
- 2) Inibizione della sintesi proteica
- Amminoglicosidi
- Tetracicline
- Cloramfenicolo
Ha un ampio spettro, ma viene utilizzato solo nel trattamento della febbre tifoide,
perch tossico per le cellule del midollo, fino a produrre anemia aplastica. Hanno un
effetto batteriostatico con l'inibizione della sintesi proteica, attraverso il legame della
subunit ribosomale 50S e blocco dell'allungamento del peptide. Il principale
meccanismo di resistenza al cloramfenicolo, l'alterazione del legame alla subunit
50S, dopo acetilazione del gruppo ossidrilico della molecola antibiotica.
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- Macrolidi
- 3) Inibizione della sintesi degli acidi nucleici (DNA e RNA)
- Chinoloni
I Chinoloni sono una delle classi di antibiotici pi utilizzate a livello clinico. Sono dei
chemioterapici di sintesi che inibiscono la DNA topoisomerasi batterica di tipo II
(girasi) o la topoisomerasi di tipo IV, necessarie per la replicazione, la ricombinazione
e la riparazione del DNA. La subunit A della DNA girasi il principale bersaglio dei
chinoloni, nei batteri gram negativi, mentre la topoisomerasi di tipo IV, il bersaglio
principale nei batteri gram positivi. Tra i chinoloni riconosciamo l'acido nalidixico,
ciprofloxacina, levofloxacina, ofloxacina etc. L'acido Nalidixico ha uno spettro
ristretto, infatti attivo contro bacilli gram negativi, ma non verso gram positivi,
mentre sono ad ampio spettro Ofloxacina, Norfloxacina e Ciprofloxacina. I principali
meccanismi di resistenza ai chinoloni sono, la ridotta assunzione del farmaco per
alterazione delle porine di membrana e le modificazioni delle DNA girasi.
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- Rifampicina
- 4) Antimetaboliti
- Sulfamidici
Sono efficaci su un gran numero di gram positivi e gram negativi; sono utilizzati nel
trattamento di infezioni acute del tratto urinario provocate da batteri sensibili come
E.Coli. Competono con l'acido p-amminobenzoico, impedendo la sintesi di acido
folico, richiesto come vitamina dai mammiferi che non lo sintetizzano. I principali
meccanismi di resistenza ai sulfamidici sono, le barriere di impermeabilit e una
ridotta affinit per la idrolato riduttasi.
- I principali meccanismi di resistenza ai farmaci antibatterici sono:
Sterilizzazione, disinfezione e antisepsi
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Batteriologia Speciale
Staphylococcus e cocchi gram-positivi correlati
I cocchi gram-positivi sono un gruppo etereogeneo di batteri, con circa 16 specie
patogene per l'uomo; le caratteristiche che li accomunano sono la forma sferica, la
relazione alla colorazione di gram e l'assenza di endospore. Il nome Staphylococcus si
riferisce al fatto che questi cocchi gram-positivi crescono con una disposizione che
assomiglia ad un grappolo d'uva (staphyl: grappolo d'uva), anche se nel materiale
clinico possono apparire come singole cellule, appaiate o in corte catene (diagnosi
microscopica). Hanno un diametro compreso tra 0,5-1 m, sono immobili, sono
anaerobi facoltativi e catalasi-positivi (catalasi: enzima che catalizza la trasformazione
del perossido di idrogeno in acqua e ossigeno gassoso); inoltre sono in grado di
crescere in un terreno contenente un'alta concentrazione di sale (NaCl al 10%).
Questi batteri sono presenti sulla pelle dell'uomo e sulle mucose. Gli stafilococchi
sono patogeni importanti per l'uomo e lo Staphylococcus Aureus sicuramente il pi
virulento, di color giallo oro in coltura per i pigmenti carotenoidi, ed l'unico
batterio patogeno per l'uomo che produce l'enzima coagulasi. Riconosciamo inoltre
altre specie, quali, Stapylococcus epidermidis, saprophyticus, haemoliticus e lugdunensis.
Come detto, sono dei patogeni importanti per l'uomo, che possono portare a malattie
sistemiche anche letali, infezioni cutanee, infezioni opportunistiche e malattie del
tratto urinario. I microrganismi classificati come Micrococcus, sono quelli che
colonizzano pi frequentemente la superficie cutanea dell'uomo, sono simili agli
stafilococchi e possono essere confusi con i coagulasi-negativi.
Fisiologia e Struttura
Riconosciamo varie strutture nella parete di uno stafilococco, come la capsula,
peptidoglicano, acidi tecoici, proteina A (solo Aureus), coagulasi etc. .
Lo strato pi esterno della parete cellulare della maggior parte degli stafilococchi
rivestito da una capsula polisaccaridica. La capsula protegge i batteri, inibendo la
fagocitosi; lo S.aureus in grado di evitare la fagocitosi, di replicarsi e invadere i
tessuti fino a quando gli anticorpi contro il gruppo O-acetyl del polisaccaride non ne
Microbiologia Preston 40
pellicola chiamata strato gelatinoso, costituita da monosaccaridi, proteine e piccoli
peptidi, la quale lega i batteri ai tessuti e ai corpi estranei, come cateteri, trapianti,
valvole artificiali, protesi articolari e shunt.
Gli acidi tecoici sono un elemento fondamentale della parete cellulare e formano il
30-50% del suo peso secco. Il polisaccaride A un acido tecoico, che media l'attacco
alle superfici mucose attraverso il legame alla fibronectina; sebbene gli acidi tecoici,
come il polisaccaride A, non siano immunogeni o lo siano poco, quando sono legati
al peptidoglicano sono antigenici, perch stimolano una risposta anticorpale.
Met del peso della parete cellulare per costituito dal peptidoglicano,
caratteristica comune a tutti i batteri gram-positivi, formato da molti legami
Microbiologia Preston 41
trasversali, che rendono la parete pi rigida. Gli enzimi che catalizzano la costruzione
dello strato di peptidoglicano sono denominati proteine leganti le penicilline e sono
i bersagli delle penicilline e dei -lattamici.
Patogenesi e Immunit
La patologia delle infezioni stafilococciche dipende dall'abilit del batterio di eludere
la fagocitosi, produrre le proteine di superficie che mediano l'aderenza del batterio ai
tessuti dell'ospite (matrice) ed elaborare le tossine ed enzimi idrolitici.
- Citotossine -
1) , che altera il muscolo liscio dei vasi sanguigni ed tossica per molti tipi di
cellule del sangue, come eritrociti, leucociti e piastrine, nonch per cellule di altri
tessuti, come gli epatociti. Questa si integra nelle regioni idrofobiche della
membrana cellulare dell'ospite, formando pori di 1-2 nm, provocando cos lisi
osmotica. E' considerata un importante mediatore del danno tissutale e pu
causare necrosi.
Microbiologia Preston 42
3) , lisa gli eritrociti umani, di pecora, di coniglio e anche linfoblasti umani.
- Tossine Esfoliative -
Si stma che il 90% dei ceppi di S.aureus responsabili della sindrome dello shock
tossico (TSS) associata alla mestruazione e la met dei ceppi responsabili delle altre
forme di TSS, producano TSST-1. E' nota anche come esotossina pirogena, o
enterotossina F, una tossina che causa appunto la sindrome da shock tossico,
caratterizzata da febbre, ipotensione ed eruzione cutanea e coinvolgimento di diversi
apparati. E' un superantigene, che stimola il rilascio di citochine, producendo la
perdita di cellule endoteliali a basse concentrazioni e un effetto citotossico ad alte
concentrazioni. La capacit di TSST-1 di penetrare le barriere mucose, anche se
l'infezione resta localizzata alla vagina o al sito di una ferita, responsabile degli
effetti sistemici della TSS.
- Enterotossine -
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- Enzimi Stafilococcici -
Coagulasi, che forma uno strato di fibrina intorno all'ascesso provocato dagli
stafilococchi, localizzando l'infezione; Ialuronidasi, che idrolizza gli acidi ialuronici, i
mucopolissaccaridi della matrice acellulare del tessuto connettivo e facilita la
diffusione del batterio; Fibrinolisina, nota anche come stafilochinasi, attivatore del
plasminogeno e scioglie i coaguli di fibrina, un fattore di diffusione; Lipasi, che
idrolizzano i lipidi, essenziale per la sopravvivenza del batterio nelle zone sebacee, e
permettono di invadere i tessuti cutanei sviluppando infezioni cutanee superficiali
(favi e foruncoli); Penicillinasi o enzimi -lattamici, che conferiscono resistenza agli
antibiotici; infine Catalasi, che convertono il perossido di idrogeno in acqua e
ossigeno, contribuendo alla virulenza perch impedisce in questo modo il killing
intracellulare.
Epidemiologia
Gli stafilococchi sono ubiquitari, infatti tutti quanti hanno sulla pelle una certa
quantit di stafilococchi coagulasi-negativi ed comune una colonizzazione
passeggera delle pieghe umide della pelle da parte dello S.aureus, cos come la
colonizzazione del residuo del cordone ombelicale, della pelle e dell'area perineale.
Circa il 15% degli adulti sono portatori di S.aureus nel nasofaringe e tutti albergano il
batterio sulla pelle. Per gli operatori sanitari, sono necessarie opportune tecniche di
lavaggio. Gli stafilococchi sono sensibili alle elevate temperature, ai disinfettanti e agli
antisettici. Tuttavia, i microrganismi possono sopravvivere su superfici secche per
lunghi periodi. Essi possono essere trasferiti a un soggetto suscettibile sia mediante
contatto diretto, sia mediante oggetti (abiti contaminati, biancheria da letto). Per
questo motivo il personale medico deve usare adeguate tecniche di lavaggio delle
mani per prevenire il trasferimento di stafilococchi ai pazienti o tra i pazienti.
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- Sindrome stafilococcica della cute scottata (SSSS) -
- Sindrome da shock tossico (TSS) -
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tossina nel sangue. La produzione di tossina richiede un ambiente aerobico e un pH
neutro. Le manifestazioni cliniche iniziano improvvisamente e comprendono febbre,
ipotensione e una diffusa eruzione cutanea eritematosa maculare. Sono coinvolti
diversi apparati, quale l'apparato gastrointestinale, muscolare, renale, epatico, ematico
ed il sistema nervoso centrale; l'intera pelle si desquama, inclusi il palmo delle mani
e la pianta dei piedi. In passato, la percentuale di morte era molto alta (65%). Oggi le
conoscenze eziologiche ne limitano la letalit.
- Infezioni cutanee -
I foruncoli sono una derivazione della follicolite, sono grossi noduli ascessuali in
rilievo, con raccolta sottostante di tessuto necrotico. Possono essere multipli o solitari;
vengono drenati spontaneamente oppure mediante incisione chirurgica.
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un'infezione, se non quando sono presenti dei corpi estranei nella ferita (suture,
schegge, sporcizia). Le infezioni sono caratterizzate da edema, dolore e un accumulo
di materiale purulento. L'infezione pu essere facilmente gestita se la ferita
riaperta, estraendo il corpo estraneo ed il materiale purulento. Se la ferita non si
rimargina, o se si osservano segnali come la febbre, indicata una terapia antibiotica
specifica per lo S.aureus.
A seguito di traumi cranici o ferite profonde con corpi estranei, possiamo osservare
meningiti (anche da stafilococchi coagulasi-negativi). Gli ascessi cerebrali avvengono
in presenza di patogeni in un'area cerebrale ischemica o devitalizzata per danni
pregressi.
- Avvelenamento Alimentare provocato da stafilococchi -
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preformata e non con la replicazione dei batteri. Alcuni ceppi inoltre possono
causare enterocolite, che si manifesta con diarrea acquosa profusa e non
sanguinolenta e pu provocare febbre ed una disidratazione a causa di una
consistente perdita di liquidi. E' causata da battei che producono enterotossina A e
leucotossina. L'enterocolite si verifica soprattutto in quei pazienti sottoposti a terapia
di antibiotici ad ampio spettro, che uccidono la flora normale intestinale e
permettono cos la crescita di S.aureus. La diagnosi di enterocolite stafilococcica pu
essere compravata solo dopo che stata esclusa la pi comune causa di infezione, la
colite del Clostridium difficile.
- Infezioni sistemiche -
L'Endocardite acuta, con mortalit del 50%, una malattia grave provocata da
S.aureus; i pazienti inizialmente non mostrano segni specifici di tipo influenzale, ma le
loro condizioni si aggravano velocemente e possono provocare la distruzione di una
valvola cardiaca, con comparsa di emboli settici periferici. Senza un immediato
intervento medico e chirurgico, la prognosi negativa. Lo Staphylococcus Aureus
presenta sulla propria superficie proteine leganti il fibrinogeno (Clf) e leganti il
collagene (Cbp) per aderire alle strutture valvolari cardiache.
- Staphylococcus epidermidis e altri stafilococchi coagulasi negativi -
Gli stafilococchi sono una delle principali cause di endocardite delle valvole
artificiali, raramente delle naturali. I microrganismi vengono introdotti al momento
della sostituzione della valvola, e l'infezione ha un tipico decorso lento, con segni e
sintomi clinici che non si sviluppano prima di un anno dall'intervento.
Microbiologia Preston 49
Infezioni persistenti causano batteriemia (presenza di batteri o prodotti tossici nel
sangue), persistente che pu degenerare in sepsi e shock tossico.
Diagnosi di Laboratorio
Si effettua un esame microscopico inizialmente, in cui lo S.aureus pu apparire in
piccoli gruppi o singole cellule; tutto dipende dal tipo di infezione, e dalla qualit del
campione inviato per l'analisi. Viene fatta poi una coltura, un esame colturale, in cui
S.aureus viene isolato su terreni selettivi, come l'agar sale-mannitolo, contenente
NaCl (cloruro di sodio) al 7,5%, che inibisce la maggior parte degli altri batteri, e
mannitolo (che fermentato solamente da S.aureus, ma non dagli altri batteri).
Vengono effettuati dei test sierologici, con anticorpi diretti contro gli acidi tecoici .
Per identificare lo S.aureus, si possono usare test per la coagulasi, nucleasi
termostabile e fosfatasi alcalina.
Trattamento, profilassi e controllo
Gli stafilococchi, hanno sviluppato una resistenza alle penicilline naturali e
semisintetiche, come meticillina e oxacillina. Questa resistenza dovuta all'enzima
penicillinasi, che idrolizza l'anello -lattamico della penicillina. Oltre il 50% degli
isolati ospedalieri manifesta resistenza. La somministrazione di vancomicina per via
endovenosa il trattamento di elezione per le infezioni di stafilococchi resistenti alla
penicillina.
Microbiologia Preston 50
Streptococcus
Il genere Streptococcus un insieme
eterogeneo di cocchi gram-positivi,
disposti tipicamente in coppie o catenelle.
Sono degli anaerobi facoltativi, che
crescono in un terreno arricchito con
sangue o siero, cresce in agar-sangue.
Sono capsulati, immobili e asporigeni. I
carboidrati sono fermentati, con
produzione di acido lattico, metabolismo
omolattico, e, sono catalasi-negativi. La
classificazione di questo genere complicata. Ce ne sono tre di tipi di classificazione:
il primo riguarda le caratteristiche antigeniche o gruppi di Lancefield, poi le
caratteristiche emolitiche (gruppo con emolisi incompleta, gruppo con emolisi
completa e gruppo con emolisi assente) ed infine caratteristiche biochimiche. La
difficolt della classificazione degli streptococchi sta nel fatto che gli schemi di
classificazione non si escludono a vicenda.
Streptococcus
E' un cocco sferico, con diametro 0,5-1 micron, che in un campione clinico forma
catene corte e coltivate in terreni liquidi formano catene lunghe. La crescita
ottimale se il terreno arricchito con sangue, ma viene inibita dall'alta
concentrazione di glucosio; dopo 24h di incubazione si formano colonie con ampie
zone di -emolisi.
Microbiologia Preston 51
conservata, mentre l'estremit N-terminale
responsabile di pi di 80-100 sierotipi,
quindi responsabile della diversit
antigenica osservata tra sierotipi specifici
delle proteine M. Le proteine M sono
suddivise in due classi: la classe I, che
presenta gli antigeni esposti, e la classe II,
che non ha antigeni esposti; entrambi i
ceppi possono causare infezioni suppurative
e glomerulonefriti, ma solamente la classe I
pu causare febbre reumatica ed inoltre hanno sequenze omologhe con proteine
dell'ospite (che saranno responsabili di autoimmunit, perch si formeranno
anticorpi specifici diretti contro quell'epitopo specifico, condiviso con l'ospite). Le
proteine M costituiscono le fibrille e promuovono l'aggregazione delle cellule
batteriche, l'adesione e lega anche fattori del complemento. La proteina M lega il
fattore H serico, che destabilizza il C3b, quindi va ad impedire l'attivazione della via
alternativa del complemento, evitando che C3b si depositi sulla superficie del
batterio, evitando cos opsonizzazione e conseguente fagocitosi.
- Epidemiologia -
- Faringo-tonsillite -
Microbiologia Preston 54
giorni dalla comparsa dei primi sintomi di faringite,
appare sulla porzione superiore del torace una diffusa
eruzione eritematosa cutanea, quindi il periodo di
incubazione di 1-2 giorni. Successivamente si diffonde
alle estremit. Rash eritematoso, dolore al torace, addome
e diffusione dell'eritema, che risparmia solamente la
bocca (pallore circumorale), il palmo delle mani e la pianta
dei piedi. La lingua viene ricoperta da una patina bianco-giallastra e poi si spella,
andando a rivelare una superficie sottostante rossa e scorticata, o "lingua a fragola".
Il rash scompare dopo 5-7 giorni ed seguito da desquamazione. Troviamo rari
ascessi peritonsillari e retrofaringee, e le complicazioni rare interessano cervello,
cuore, ossa ed articolazioni.
- Piodermite -
- Erispela -
Erispela, o pelle rossa, un'infezione acuta della pelle, che si diffonde rapidamente
sul volto e sugli arti inferiori. I pazienti presentano edema della cute (tipicamente
sollevata), eritema marcato, dolori e segni sistemici di infezione, quali febbre e
Microbiologia Preston 55
linfoadenopatia. L'infezione intradermica, i batteri non sono
presenti sulla superficie cutanea. Abitualmente si verifica nei
bambini piccoli o negli anziani, nei quali ultimi il quadro pi
grave e va trattato immediatamente.
- Cellulite -
- Fascite Necrotizzante -
- Ostiomielite acuta -
E' un'infezione ossea, generalmente ematogena. Nei neonati, che hanno meno di un
mese, sono a causarla gli streptococchi di gruppo B, mentre negli adulti lo
S.pyogenes, che penetra dopo infezioni, traumi o interventi chirurgici; nei pazienti
diabetici il gruppo D, il gruppo degli enterococchi che causano questa patologia.
Microbiologia Preston 56
- Sindrome streptococcica da shock tossico -
Oltre a malattie streptococciche suppurative, ne abbiamo altre non suppurative, come
la Febbre reumatica, Glomerulonefrite acuta ed Eritema nodoso.
- Febbre reumatica o Reumatismo articolare acuto -
E' una complicanza non suppurativa della faringite provocata da S.pyogenes. E'
caratterizzata da alterazioni infiammatorie di cuore (danno cronico e progressivo
delle valvole cardiache), articolazioni e tessuti sottocutanei. E' una malattia
autoimmune, evocata dall'infezione streptococcica, dove alcuni epitopi della proteina
M del batterio sono comuni con proteine del tessuto cardiaco (miosina, fosforilasi ed
altre) e nei confronti del quale si scatena una risposta immunitaria anticorpale e
cellulo-mediata (lesioni dei tessuti valvolari) indotta dal batterio. La febbre reumatica
associata a faringite, ma non ad infezioni cutanee. E' molto comune in et scolare e
spesso un'infezione asintomatica o lieve, nel circa 1/3 dei pazienti. Presenta cinque
manifestazioni principali, quali eritema marginato, noduli sottocutanei, crea
(sindrome nervosa con movimenti involontari), poliartrite e cardite. La malattia
insorge dopo 3-4 settimane dall'infezione acuta, Spesso ricorrente se non si effettua
terapia antibiotica. La ricerca di anticorpi contro la streptolisina O utile per la
diagnosi di infezioni recenti, soprattutto nel sospetto di malattia reumatica.
Microbiologia Preston 57
- Glomerulonefrite acuta -
- Eritema nodoso -
Streptococcus Agalactiae
E' l'unica specie che presenta l'antigene di gruppo B, quindi detto anche
Streptococcus di gruppo B.
Microbiologia Preston 58
Le donne portatrici presentano un rischio che va dal 40 al 60% di trasmettere il
batterio al prodotto del concepimento durante il parto (canale infetto), con
conseguenze talora molto gravi quali, sindrome polmonare acuta, sepsi, meningite
neonatale purulenta (altri agenti eziologici di meningite neonatale sono
L.monocytogenes, E.Coli, H.influenzae di tipo B). Altri fattori di rischio sono la rottura
prolungata delle acque e la febbre durante il parto. La malattia nei neonati con meno
di 7 giorni chiamata malattia a esordio precoce, mentre a esordio tardivo se la
malattia nel periodo compreso tra 1 settimana e 3 mesi di vita.
Streptococcus Pneumoniae
E' un cocco gram-positivo capsulato, catalasi negativo.
Le cellule hanno una forma ovale e sono disposte a
coppia, diplococchi. Le colonie sono -emolitiche su
agar-sangue, se incubate in aerobiosi, ma se cresciute
in anaerobiosi possono essere -emolitiche. L'-
emolisi dovuta alla produzione di pneumolisina, un
enzima che degrada l'emoglobina, che produce una
sostanza di color verde. Ha come detto una capsula
polisaccaridica, il peptidoglicano (gram+) e acidi tecoici. L'acido tecoico presente in
Microbiologia Preston 59
due forme, una che esposta sulla superficie cellulare e l'altra che legata
covalentemente ai lipidi della membrana citoplasmatica. L'acido tecoico si lega al
peptidocglicano e si estende attraverso la capsula esterna. Questa struttura
chiamata polisaccaride C o sostanza C, acido tecoico legato alla fosforilcolina; questa
reagisce selettivamente con la proteina C-reattiva di fase acuta (CRP) dell'ospite,
prodotta durante il processo infiammatorio.
- Bronchite -
Microbiologia Preston 60
- Polmonite -
- Sinusite e Otite media -
Microbiologia Preston 61
- Meningite -
S.pneumoniae pu diffondere al
sistema nervoso centrale dopo
batteriemia, infezioni dell'orecchio o
dei seni nasali o un trauma cranico
che provoca una comunicazione tra
spazio eubaracnoideo e nasofaringe. E'
riscontrabile in neonati e adulti
immunodepressi. Generalmente
pediatrica.
DIAGNOSTICA
Microbiologia Preston 62
A scopo profilattico ci si pu vaccinare contro la maggior parte degli pneumococchi
in circolazione. Il vaccino costituito da 23 diversi polisaccaridi capsulari ed
raccomandato per adulti e bambini di et superiore a 2 anni.
Streptococchi Viridanti
E' un gruppo eterogeneo di streptococchi -emolitici e non emolitici. Il nome deriva
dal latino "virdis", verde, perch molti di questi batteri producono un pigmento verde
su agar-sangue. Sono presenti nell'orofaringe, nell'apparato gastroenterico e
genitourinario. Sono commensali del cavo orale, dove svolgono un ruolo essenziale
nella patogenesi della carie dentale, mentre diventano responsabili di gravi quadri
morbosi nel momento in cui penetrano accidentalmente nel torrente circolatorio.
Producono glucani responsabili dell'adesione allo smalto dentale, all'endocardio e
alle valvole cardiache. Le principali patologie che causano sono endocardite, ascessi
parodontali, cerebrali ed intestinali, oltre alle carie dentali. Gli streptococchi viridanti
sono generalmente sensibili alla penicillina.
Microbiologia Preston 63
Enterococcus
Vennero inizialmente classificati come streptococchi di gruppo D, poich possiedono
l'antigene di gruppo D nella parete cellulare; successivamente sono stati riclassificati
nel nuovo genere Enterococcus, che include 38 diverse specie di cui solo poche sono
patogene per l'uomo. Le specie pi comunemente isolate sono l'Enterococcus Faecalis
ed Enterococcus Faecium. Di minor importanza troviamo Enterococcus Gallinarum ed
Enterocuccus Casseliflavus, ma di rilievo perch resistenti alla vancomicina. Sono quasi
indistinguibili microscopicamente rispetto a Streptococcus pneumonie, vista la
disposizione in diplococchi, sferici, gram positivi e catalasi negativi; la caratteristica
che differenzia questi batteri sicuramente la capacit di crescita con alte
concentrazioni di NaCl e bile.
Non producono tossine potenti ed hanno una relativa potenzialit di causare una
malattia, tuttavia la resistenza agli antibiotici un fattore di rischio importante.
Questi batteri colonizzano normalmente il tratto gastrourinario ed il colon, e quindi
in pazienti che stanno facendo un trattamento con antibiotici, pu capitare che
questi diffondano in altre sedi causando patologia, causando difficolt nel curarli
vista la loro resistenza.
Microbiologia Preston 64
Bacillus
La famiglia delle Bacillaceae comprende diversi gruppi di batteri, vari; comprende
aerobi ed anaerobi, cocchi e bastoncini e gram (+ )e (-). L'unica caratteristica in
comune rappresentata dalla capacit di formare endospore. Sono molti i generi, ma
quelli di interesse sono due dal punto di vista clinico, e sono il Bacillus e il
Clostridium. Le due specie pi rappresentative del Bacillus sono il Bacillus anthracis e
il Bacillus cereus.
Bacillus anthracis
E' un microrganismo di grandi dimensioni (1x3-8 m), che appare disposto come
cellule singole, o a coppie o come lunghe catene serpentiformi (canna di bamb).
Sono gram positivi, sporigeni, capsulati aerobi/anaerobi facoltativi. Le spore non si
osservano nei campioni clinici, ma sono visibili dopo 2-3 giorni in coltura. Il ceppo
virulento ha sostanzialmente due caratteristiche altamente virulente, la tossina
prodotta e la capsula. La tossina non unica, sono di due tipi, formate
dall'associazione di due componenti proteiche. Un gene presente sul plasmide pXO1,
codifica infatti per tre proteine; queste proteine sono l'antigene protettivo (PA), il
fattore edematoso (EF) ed il fattore letale (LF); da sole non sono tossiche, ma
combinandosi danno origine a due tossine importanti. La proteina PA, una
proteina di 83 kDa, che va a legarsi a due recettori sulla superficie delle cellule ospiti
di numerosi tessuti e dopo che si lega, le proteasi dell'ospite la tagliano, rilasciando
un piccolo frammento di 20 kDa e trattenendo quello pi grosso di 63 kDa sulla
superficie della cellula. Questi frammenti si autoassemblano in una struttura
eptamerica (7 frammenti) per formare un "pre-poro"; questo complesso lega
entrambe le altre due proteine, quindi LF ed EF, contemporaneamente o
separatamente; dopo che si legano, viene stimolata l'endocitosi verso un
compartimento acido. In questo microambiente si forma un poro transmembrana ed
LF e/o EF vengono rilasciate nel citoplasma. PA, in associazione con LF, d origine
alla tossina letale, mentre in associazione con EF, d origine alla tossina edematosa.
LF una proteina zinco-dipendente, che taglia le MAP chinasi, e stimola i macrofagi
a produrre TNF-, IL-1 e citochine proinfiammatorie, conducendo alla morte, mentre
EF aumentando la concentrazione citoplasmatica di cAMP, aumentando la quantit
di liquidi, provoca edema. Sia LF, che EF, inibiscono il sistema immunitario innato
Microbiologia Preston 65
dell'ospite. Il secondo elemento di virulenza come detto la capsula polipeptidica,
codificata dai geni capA,capB e capC, localizzati sul plasmide pXO2. Il Bacillus
anthracis causa l'antrace. E' una malattia degli erbivori ed il contagio avviene con
animali infetti o con oggetti contaminati. E' alto il rischio nei paesi dove la
vaccinazione degli animali problematica, come in Africa e fino a che nel 2001
l'attacco terroristico alle stazioni postali degli USA non ha portato a molti casi, si
contavano 5 casi nell'arco di 20 anni. L'uomo pu infettarsi in tre modi:
1) L'antrace cutaneo, una patologia che si verifica dopo inoculazione di spore del
Bacillus attraverso la cute esposta ed il 95% delle infezioni da Bacillus anthracis.
Inizia con lo sviluppo di una papula non dolente nel punto di contaminazione, che
rapidamente diventa un'ulcera; la percentuale di mortalit di pazienti non trattati
del 20%.
Inoltre pu causare delle infezioni oculari, che si verificano dopo lesioni traumatiche
causate da penetrazione nell'occhio di un oggetto contaminato da terreno. Sono
implicate delle tossine diverse, la tossina necrotica, la cereolisina e la fosfolipasi C.
Microbiologia Preston 67
Listeria ed Erysipelothrix
Si tratta di un genere di incerta classificazione, ma sono dei bacilli gram-positivi,
aerobi, non sporigeni. Il pi importanti di questo tipo sono sicuramente Listeria ed
Erysipelothrix. Nel genere Listeria il pi importante sicuramente Listeria
monocyotogenes, mentre per il secondo genere Erysipelothrix Rhusiopathiae.
Listeria monocytogenes
Cos chiamato perch estratti della membrana stimolano la produzione di monociti
nei conigli, ma ci non stato dimostrato anche nell'uomo; Listeria deriva dal nome
del chirurgo inglese Lister. E' un bacillo corto, gram-positivo, senza ramificazioni,
anaerobio facoltativo, che cresce ad una grande concentrazione di sali; appaiono
singoli o in corte catene e possono essere confusi con S.pneumoniae e possono
entrambi causare meningite, quindi va fatta molta attenzione. Sono mobili a T
ambiente e presentano una debole -emolisi. E' ampiamente diffuso in natura e la
malattia ristretta a popolazioni definite, come neonati, anziani, donne in gravidanza
e pazienti con difetti dell'immunit cellulo-mediata. E' un patogeno facoltativo
intracellulare che, dopo l'ingestione di cibo contaminato, riesce a sopravvivere agli
enzimi proteolitici, sali biliari e acidi gastrici. L'infezione inizia negli enterociti o
nelle cellule M delle placche di Peyer. Quando penetrano, il pH del fagolisosoma
attiva un'esotossina, o listeriolisina O, e due fosfolipasi C, che causano il rilascio dei
batteri nel citosol della cellula, dove i batteri si replicano e si muovono verso la
membrana cellulare. Il batterio viene fagocitato dalla cellula adiacente per
ricominciare nuovamente questo ciclo di lisi del fagolisosoma, replicazione batterica
e movimento verso la membrana. L'ingresso dei macrofagi causa il trasporto dei
batteri al fegato e alla milza, causano la diffusione della malattia. L'immunit umorale
non cos attiva, in quanto questi batteri possono replicarsi all'interno delle cellule,
evitando cos l'attacco degli anticorpi e di conseguenza, quei pazienti che hanno un
deficit della risposta cellulo-mediata, sono particolarmente sensibili a infezioni gravi.
I fattori di virulenza pi importanti sono l'emolisina tiol-dipendente, la cui azione
emolitica ben evidenziabile in piastre di agar-sangue, ma non sembra rilevante per
l'attivit patogena in vivo; inoltre i lipidi della parete cellulare sono in grado di
alterare il metabolismo dei carboidrati, determinando una riduzione della
gluconeogenesi e un diminuito tasso di glucosio circolante, sia nelle proteine,
probabilmente antagonizzando l'azione degli ormoni adrenocorticali.
Microbiologia Preston 68
Il gliceride A, sembra inoltre responsabile dell'intensa risposta monocitica presente
in tutte le infezioni da Listeria. L.monocytogenes pu essere isolata da vari fonti
ambientali, come feci di animali, uccelli, insetti, suolo e materiale vegetale in
decomposizione, ubiquitario. Pu provocare nel 50% dei casi delle infezioni
perinatali, che si verificano in donne portatrici vaginali di Listeria, durante l'ultimo
periodo di gravidanza, a seguito di un notevole tropismo del batterio per il feto e gli
annessi fetali. Le infezioni intrauterine si traducono nell'interruzione della
gravidanza per una forma setticemica granulomatosa generalizzata, ma a volte
possono evidenziarsi clinicamente dopo il termine regolare della gravidanza con la
comparsa di meningite purulente. Le malattie neonatali sono a esordio precoce se
sono acquisite in utero per via transplacentare, oppure ad esordio tardivo se acquisita
all'atto della nascita o dopo. Negli adulti pu essere asintomatica o lievemente simil-
influenzale, ma la pi comune negli adulti sicuramente la meningite la forma pi
comune di infezione da Listeria. Questi microrganismi vengono identificati nei
materiali patologici mediante isolamento colturale in terreni comuni, facendo
precedere la semina del materiale in esame da un periodo di preincubazione in
brodo a 4C, talora anche per alcune settimane. E' importante effettuare la diagnosi
differenziale con i corinebatteri pseudodifterici e gli enterococchi: i primi sono
immobili, mentre gli enterococchi sono catalasi negativi. Il trattamento prevede la
combinazione di gentamicina con penicillina oppure ampicillina.
Erysipelothrix Rhusiopathiae
E' un bastoncino gram-positivo, asporigeno, diffuso negli animali che hanno
tendenza a formare dei filamenti lunghi 60 m, sili a capelli. Per questo motivo viene
chiamato thrix, da capello; un microrganismo sottile, simile a un capello che produce
un eritema o una lesione cutanea infiammatoria. E' un batterio ubiquitario del tubo
digerente o nelle tonsille degli animali, che sono responsabili di zoonosi, quindi di
diffusione dagli animali all'uomo; i contagi avvengono principalmente in popolazioni
specifiche, ad esempio veterinari, macellai, comunque persone a stretto contatto con
animali, che li lavorano. Le infezioni cutanee si sviluppano dopo che il batterio
stato inoculato sottocute attraverso un'abrasione. Pu essere confusa con l'erispela
streptococcica, ma da questa si differenzia per il fatto che non suppurativa; talvolta
pu diffondersi ed avere manifestazioni sistemiche. Pu causare endocardite. E'
sensibile alla penicillina, antibiotico di elezione, ma anche cefalosporine.
Microbiologia Preston 69
Corynebacterium e altri bacilli gram-positivi
La famiglia Mycobacteriaceae comprende quattro diversi generi di batteri, che sono
Corynebacterium, Nocardia, Rhodococcus e Mycobacterium.
Microbiologia Preston 71
La difterite una malattia diffusa in tutto il mondo, ed considerata una malattia
pediatrica. Colpisce gli adulti che da bambini non hanno eseguito una vaccinazione
completa. E' presente nella popolazione perch esistono dei portatori asintomatici,
che lo albergano nell'orofaringe. In altri casi, il C.diphtheriae si ritrova sulla pelle di
persone immuni; si trasmette da persona a persona attraverso goccioline di saliva o
per contatto cutaneo. L'essere umano la sola riserva nota per questo
microrganismo.
- Difterite respiratoria -
Microbiologia Preston 72
- Difterite cutanea -
Nocardia
Sono batteri Gram positivi, aerobi obbligati, che
formano filamenti ramificati in coltura, simili a
muffe, per questo anticamente classificati come
un fungo, ma sono Gram positivi, anche se si
colorano debolmente con la colorazione di Gram,
tali da apparire Gram negativi; questa
catratteristica dovuta al fatto che hanno una
parete cellulare simile ai Micobatteri, con acido
10-metilstearico (acido tubercolostearico), acido meso-diaminopimelico (meso-DAP),
arabinosio, galattosio e acidi micolici, anche se la lunghezza degli acidi micolici in
questi batteri pi breve rispetto ai Micobatteri, motivo per cui, Nocardia a
differenza di questi, descritto come debolmente acido-resistente, caratteristica
utilissima per distinguere questo batterio. Nocardia inoltre possiede il trealosio legato
a due molecole di acido micolico, o fattore cordale, un importante fattore di
virulenza. Sono catalasi-positive, ossidano i carboidrati e l'isolamento pu richiedere
anche 5 giorni per formare le prime colonie in coltura.
Non difficile prelevare dei campioni nelle infezioni, perch normalmente sono
distribuite negli ascessi, ma possono essere confuse con microrganismi del genere
Actinomyces, ma si differenziano per l'acido-resistenza. L'isolamento delle Nocardie,
pu essere effettuato con terreni usati per l'isolamento dei batteri del genere
Legionella (agar tamponato con estratto di lievito e carbone); inoltre se si sospetta
nocardiosi, bene segnalarlo al laboratorio, in quanto le colonie possono formarsi
anche dopo una settimana, mentre nei campioni normalmente si formano colonie
dopo 3 giorni.
Microbiologia Preston 75
Per il trattamento serve la combinazione di antibiotici in pazienti gravi, come
amikacina pi un carbapenemico o cafalosporine ad ampio spettro, comunque i test
di sensibilit devono essere da guida per la scelta dell'antibiotico adeguato. Per le
infezioni localizzate si usa il trimetoprimsulfametossazolo.
Rhodococcus (correlato a Nocardia)
E' un genere di batteri gram positivi, debolmente acido-resistenti, che inizialmente
sembrano bacilliformi, ma tornano cocchi successivamente, e non si osservano le
"ife" caratteristiche nelle nocardie (somiglianza alle muffe). Rhodococcus equi il pi
rilevante, patogeno veterinario, che colpiva sostanzialmente gli erbivori, ma causa una
malattia a veterinari ed allevatori e in pazienti immunocompromessi. E' un
microrganismo intracellulare facoltativo, che sopravvive all'interno dei macrofagi e
provoca un'infiammazione granulomatosa con formazione di ascessi. I pazienti
immunocompromessi presentano una malattia polmonare invasiva (polmonite e
ascessi polmonari), con disseminazione osservata nei siti ematici e distali (linfonodi,
meningi, pericardio e cute); nei pazienti immunocompetenti sono causa di infezioni
opportunistiche. Le lesioni da Rhodococcus sono difficili da curare, ma si
raccomandano antibiotici per via orale, come eritromicina; per le infezioni
disseminate e nei pazienti immunodeficienti, devono essere utilizzate combinazioni
di antibiotici endovenosi, come vancomicina, impenem, ciprofloxacina,
aminoglicosidi e rifampicina/eritromicina. L'efficacia deve essere confermata in vitro.
Gordonia e Tsukamurella
Sono classificati nel genere Rhodococcus, per somiglianza morfologica, acidi micolici e
parziale acido-resistenza. Presenti nel suolo e sono rari patogeni opportunisti per
l'uomo. Gordonia associato ad infezioni polmonari, cutanee e nosocomiali (cateteri
intravascolari), mentre Tsukamurella associato a infezioni da catetere.
Microbiologia Preston 76
Mycobacterium
Il genere Mycobacterium comprende bacilli immobili,
asporigeni, aerobi stretti, del diametro di 0,2-0,6x1-10
m. La parete cellulare ricca di lipidi, che rendono la
superficie idrofobica e i micobatteri resistenti a molti
disinfettanti e a comuni colorazioni di laboratorio. Una
volta colorati, questi bacilli non possono essere
decolorati con soluzioni acide, quindi vengono chiamati
batteri acido-resistenti. I batteri appartenenti a questo genere si classificano in base
a: acido-resistenza; presenza di acidi micolici contenenti 60-90 atomi di carbonio;
elevata concentrazione di G:C (61-71%) nel loro DNA. Crescono molto lentamente e
siccome impiegano 12-24 ore per ogni divisione, bisogna aspettare molto tempo per
notare una crescita, anche 8 settimane prima che venga rilevata la loro crescita.
Mycobacterium Tuberculosis
Hanno una parete cellulare ricca di lipidi e,
come detto un tempo di generazione di
12-24h, quindi le colonie sono visibili dopo 40
giorni. La loro parete ha una struttura
complessa, di natura polisaccaridica e
proteica, i cui lipidi complessati con le cere
formate da acidi grassi a catena lunga (acidi
micolici), hanno una potente azione adiuvante
la patogenicit. Lipidi con acidi micolici sono
presenti anche in Nocardia e Corynebacterium.
I lipidi conferiscono diverse propriet, come
gi detto, l'acido-resistenza, la lenta crescita, la resistenza ai detergenti, ai comuni
antibiotici, alle colorazioni tradizionali (utilizzata la colorazione con carbolfucsina,
metodo di Zihel-Neelsen) e l'antigenicit. I lipidi costituiscono il 60% del peso secco
della parete cellulare e il 30% del peso secco del corpo batterico. Le proteine di
trasporto e le porine sono disseminate nei vari strati della parete e costituiscono il
15% del peso secco della parete. Questa struttura della parete batterica non unica
del M.tuberculosis, ma condivisa anche dagli altri micobatteri, quali M.leprae,
M.bovis e MOTT o micobatteri non tubercolari (M.avium complex). Il fattore cordale
un particolare derivato degli acidi micolici, importante fattore di virulenza del
Microbiologia Preston 77
M.tuberculosis. Il Liparabinomannano (LAM), correlato all'antigene
lipopolisaccaridico O, una molecola della parete che facilita la sopravvivenza del
mycobacterium all'interno dei macrofagi.
I fattori di virulenza sono i componenti cellulari, dotati di azione tossica nei confronti
dei macrofagi, inibendo il killing macrofagico attraverso la mancata fusione del
fagosoma-lisosoma (bloccando la molecola ponte specifica, l'antigene endosomico
precoce 1 o EEA1), ma nel frattempo il fagosoma comunque in grado di fondersi
con altre vescicole intracellulari, fattore che favorisce la crescita e la replicazione
grazie a questo rifornimento di nutrienti; un secondo meccanismo la mancata
acidificazione del fagolisosoma; l'inibizione del killing premette la crescita
intracellulare in macrofagi alveolari inattivati. Quindi osserviamo ad un'infiltrazione
di macrofagi e linfociti T. La tubercolosi sebbene possa coinvolgere qualsiasi organo,
la maggior parte delle infezioni nei pazienti immunocompetenti limitata ai polmoni;
troviamo una tubercolosi primaria ed una tubercolosi post-primaria (o secondaria; ne
parler nell'epidemiologia della malattia); il contagio pu avvenire per l'inalazione di
aerosol infetti, per ingestione da parte dei macrofagi alveolari inattivi, blocco fusione
lisosoma-fagosoma (fattore cordale) e acidificazione del fagosoma e moltiplicazione di
patogenii intracellulari.
Microbiologia Preston 78
che determinano la possibilit di contrarre la TBC sono il numero di organismi
espulsi, la concentrazione degli organismi nell'aria, determinata dal volume dello
spazio e dalla ventilazione, oppure il tempo di esposizione all'aria contaminata ed
infine l'immunit individuale (HIV+ hanno maggiore probabilit di contrarre TBC).
Ogni paziente contagioso infetta 10-15 contatti l'anno.
Microbiologia Preston 79
produce IL-4, IL-5, IL-6, IL-10 e IL-12. Queste citochine sono in grado di attivare i
macrofagi, ora in grado di contrastare i micobattteri e limitare l'infezione primaria.
L'attivazione dei linfociti T-helper porta anche alla produzione di anticorpi, risposta
inefficace nel controllo della malattia, perch i micobatteri sono protetti dalla loro
localizzazione intracellulare. Le cellule Th-1 attivate rilasciano IFN- e IL-2, che
attivano i macrofagi; questo meccanismo amplifica la risposta dei macrofagi, che
adesso hanno una capacit aumentata di produrre intermedi metabolici dell'ossigeno
e cos possono uccidere i micobatteri; i linfociti Th-1 hanno un ruolo cruciale nelle
difese antibatteriche e antifungine, nei confronti di quei patogeni che permangono
all'interno dei macrofagi. I linfociti T citotossici possono anche lisare cellule
fagocitiche contententi micobatteri in replicazione, permettendo cos la fagocitosi e
l'uccisione dei micobatteri da parte dei fagociti attivati. Se esiste uno stimolo
antigenico, quando i macrofagi sono attivati, i bacilli possono essere limitati nella
crescita, con minimo danno tissutale. Se invece sono presenti molti bacilli, la risposta
immunitaria cellulo-mediata, provoca necrosi tissutale. Non si conoscono tossine o
enzimi batterici coinvolti nel danno tissutale. Lo sviluppo della risposta cellulo-
mediata riesce a contenere l'infezione attraverso l'attivazione di un caratteristico
processo infiammatorio di tipo granulomatoso, che si manifesta istologicamente
mediante la delimitazione dei batteri da parte di cellule epitelioidi e cellule giganti
multinucleate, derivanti dalla fusione di pi macrofagi. Macrofagi alveolari, cellule
epitelioidi e cellule giganti di Langhans (cellule epitelioidi fuse) con i micobatteri
intracellulari, formano il nucleo centrale di una massa necrotica che circondata da
una spessa parete di cellule T CD4+, CD8+, NK e macrofagi. Questa struttura,
chiamata granuloma, impedisce l'ulteriore diffusione dei batteri. Se il granuloma di
piccole dimensioni, i batteri intracellulari vengono efficacemente uccisi; granulomi di
grandi dimensioni o caseosi vengono incapsulati da fibrina che protegge
efficacemente i batteri dal killing macrofagico. Il granuloma ha dei pro e dei contro:
infatti riesce a delimitare l'infezione lasciando il batterio in uno stato di quiescenza
per molto tempo, tuttavia questo potrebbe riuscire a liberarsi qualora il sistema
immunitario deficitario o comunque compromesso; possono essere riattivati a
distanza di anni, quando la risposta del paziente cala come esito di et avanzata, di
una malattia immunosoppressiva o anche di una terapia. Questo processo la
ragione per cui, nei pazienti di M.tuberculosis, la patologia pu non svilupparsi fino a
tarda et. Il tubercolo, un denso infiltrato di cellule giganti polinucleate
(c.Langhans), cellule epitelioidi (macrofagi stipati a raggiera) e strato di fibroblasti che
Microbiologia Preston 80
producono grosse quantit di collagene. I tubercoli vanno poi incontro a fibrosi o
calcificazione. Nella zona centrale, il granuloma tubercolare, si instaura una necrosi di
tipo caseosa. Si definisce complesso primario la presenza, nel contesto delle vie
respiratorie, di un granuloma tubercolare, associato ad infiammazione dei linfonodi
corrispondenti e delle vie linfatiche che collegano il granuloma ai linfonodi (quindi
complesso primario=granuloma+linfoadenite+linfangite). La necrosi caseosa nel
granuloma tubercolare data dalla morte dei macrofagi che, fagocitati i batteri, non
riuscendo a ucciderli con i loro lisosomi, muoiono, per eccessiva produzione di
intermedi reattivi dell'ossigeno ROS e nitrossidi; questo materiale necrotico viene
Microbiologia Preston 81
Il M.tuberculosis pi virulento in pazienti infetti da HIV, rispetto a pazienti HIV-
negativi, perch in soggetti normoresponsivi, attivata l'immunit cellulare, la
replicazione batterica diminuisce o cessa nel giro di 3-6 settimane. Il 5% di soggetti
esposti svilupper la malattia entro 2 anni e un altro 5-10%
tardivaementetardivamente nella vita. Circa il 10% dei pazienti HIV positivi sviluppa
la malattia attiva entro un anno dall'esposizione. Nei pazienti HIV positivi l'infezione
(non controllata dall'immunit cellulo-mediata) diffonde rapidamente a sedi
polmonari ed extrapolmonari (midollo osseo, milza, reni e SNC) con esito fatale.
Pazienti AIDS in latenza clinica, le cellule CD4+ sono meno di 100 cellule per mm
cubico (valori normali 1000-1100 cellule per mm cubico); tutte le alterazioni
dell'immunit cellulo-mediata, in sostanza, sono dei fattori predisponenti. Nel caso in
cui il complesso primario non venga completamente sterilizzato, si pu assistere,
anche a distanza di parecchi anni, con l'insorgere di immunodeficienze, ad una
riattivazione del complesso primario (tubercolosi secondaria) con ripresa della
moltiplicazione batterica, la formazione di lesioni granulomatose multiple confluenti
e la possibilit che i micobatteri passino n circolo, determinando la diffusione
dell'infezione in altre sedi polmonari o extrapolmonari (tubercolosi miliare,
meningea, renale, ossea).
- MANIFESTAZIONI CLINICHE
Microbiologia Preston 82
laboratorio denota una lieve anemia e leucocitosi linfociica, lieve monocitosi ed
eosinofilia, a volte iponatriemia (per siadh).
Microbiologia Preston 83
La Tubercolosi linfonodale: scrofula. (25% delle extra-polmonari) E' una tumefazione
non dolente dei linfonodi, pi spesso laterocervicali e sovracervicali. All'inizio i
linfonodi sono ben delimitati e di consistenza parenchimatosa, successivamente per,
vanno incontro a rammollimento e si formano tramiti fistolosi. In genere sono assenti
i sintomi sistemici (presenti al contrario negli HIV+). L'RX del torace normale o
presenta le classiche lesioni calcificate o malattia polmonare. La diagnosi viene
effettuata tramite BAAR e esame colturale, pi agoaspirato, biopsia e granulomi
all'istologico.
Microbiologia Preston 84
La Tubercolosi del SNC (5%) avviene per diffusione ematogena dei bacilli tubercolari
a livello dello spazio subependimale, dove si formano dei piccoli tubercoli: dalla
localizzazione di questi e la capacit dell'organismo di contenere l'infezione dipende
dalla forma di TBC che si svilupper. La pi comune la meningite tubercolare.
Avviene pi spesso nei bambini piccoli e sieropositivi associato a disseminazione
miliare. I sintomi sono sistemici, pi sintomi respiratori; per il SNC, l'esordio dei
sintomi insidioso, con stato confusionale, cefalea, meningismo e paralisi dei nervi
cranici.
-DIAGNOSI
La diagnosi pu essere effettuata in varie fasi. Vediamo un'anamnesi che dovr essere
dettagliata, con l'individuazione di pazienti a rischio, come immigrati provenenti da
paesi ad elevata endemia, oppure individui con disagio sociale, carcerati e personale
sanitario; i sintomi e segni della malattia sistemici o organo specifici possono
indirizzare verso la tubercolosi; la storia delle malattie, infezioni o esposizione alla
tubercolosi. Ancora mediante il test della tubercolina, una intradermoreazione, o test
di Mantoux; la reattivit ad un'iniezione intradermica di antigeni micobatterici pu
distinguere le persone infettate da quelle non infettate, con una reazione positiva al
PPD che si sviluppa da 3 a 4 settimane dopo l'esposizione a M.tuberculosis. Le prove
di infezione ai micobatteri sono una reazione
cutanea positiva che perdura per tutta la vita e
un'evidenza radiografica di calcificazione di un
granuloma nei polmoni o in altri organi.
L'antigene tubercolinico attualmente
raccomandato un derivato proteico purificato
dalla parete cellulare micobatterica (PPD). In
questo test una quantit specifica di antigene (5
unit tubercoliniche di PPD) viene inoculato nello
strato intradermico della cute del paziente. La reattivit al test cutaneo, definita dal
diametro dell'area di indurimento, viene misurata dopo 48h; i normoresponsivi
positivi hanno un diametro di indurimento superiore a 15 mm; una reazione di
ipersensibilit di tipo IV o ritardata. La radiografia del torace, con le lesioni
calcifiche o fibrotiche nei lobi inferiori o medi, classici della TBC primaria, oppure
anormalit, spesso nei segmenti apicali o superiori, della TBC post-primaria.
Microbiologia Preston 85
L'esame microscopico si effettua con una colorazione attraverso il metodo di Ziehl-
Neelsen o dell'acido resistenza. L'esame colturale prevede la raccolta dell'escreato di
primo mattino per tre giorni consecutivi; la crescita in vitro complicata, come gi
detto, per via del fatto che hanno una crescita lenta e pu essere oscurata dai batteri a
rapida crescita che colonizzano normalmente determinati siti anatomici; quindi
l'escreato viene trattato con un agente contaminante (ad esempio idrossido di sodio)
per rimuovere i microrganismi che possono confondere. Per i batteri a crescita lenta,
gli attuali terreni arricchiti favoriscono la crescita dei micobatteri. Tanto che il tempo
medio di crescita passato dalle 3-4 settimane a 10-14 giorni. Vengono effettuate
sonde di acidi nucleici, un sistema di identificazione delle specie micobatteriche
tramite l'amplificazione di sequenze geniche specifiche, codificanti per l'RNA
ribosomale 16S seguita dall'analisi di sequenza; il metodo rapido, impiega circa 2
giorni.
Il trattamento per i micobatteri complesso. I micobatteri sono resistenti alla
maggior parte degli antibiotici che neutralizzano gli altri batteri. Le infezioni
micobatteriche devono essere trattate per pi di 6 mesi, fino a 9, affinch non si
formino dei ceppi antibiotico-resistenti. E' una terapia combinata con farmaci attivi
sulla parete (isoniazide, etionammide, etambutanolo e cicloserina) e sulla sintesi di
acidi nucleici (rifampicina e chinoloni come levofloxacina); isoniazide ed
etionammide influenzano la sintesi dell'acido micolico; etanbutanolo interferisce con
la sintesi dell'arabinogalattano; la cicloserina inibisce due enzimi, la D-alanina
sintetasi e l'alanina racemasi, che catalizzano la sintesi della parete.
Il vaccino con M.bovis attenuato comunemente usato in paesi dove la tubercolosi
endemica e responsabile di significative morbilit e mortalit. La vaccinazione con
M.bovis (bacillo di Calmette-Guerin, BCG) costituita da bacilli tubercolari di tipo
bovino, vivi e attenuati. E'somministrato o per via intradermica nel braccio, o per
punture multiple della pelle. Pu portare a notevole riduzione dell'incidenza se
Microbiologia Preston 86
somministrato in et giovanile; tuttavia, non pu essere utilizzata in pazienti
immunocompromessi.
Asia Africa
Resto del mondo
Dal momento che circa 1/3 della popolazione mondiale infettata dal M.tuberculosis,
altamente improbabile che la tubercolosi venga eliminata. India, Cina, Indonesia,
Nigeria e Sud-Africa sono le 5 nazioni con il numero di casi pi elevato. Nel 2007, nel
mondo vi sono stati 9.270.000 nuovi casi di TBC (attiva): tra questi il 14,8% (1.370.000)
a carico di individui HIV positivi (80% dei quali in Africa). La prevalenza
dell'infezione di 13.700.000 individui. La mortalit stata di 1.32 milioni di persone
nell'anno 2007, tra HIV negativi e 456.000 tra gli HIV+. In Italia invece dal 1995 al
2007 c' stato un decremento del 19% nell'incidenza della TBC; attualmente
l'incidenza di 7,7 su 100.00, quindi un paese a bassa prevalenza; la classe di et
prevalente quella di ultra 65enni.
Isoniazide per 9 mesi la terapia ottimale per la profilassi, che previene l'insorgenza
della tubercolosi per 20 anni nel 54-88% dei casi; oppure Rifampicina per 4 mesi
negli adulti e 6 mesi nei bambini.
Mycobacterium Avium Complex
E', al momento, la pi comune micobatteriosi nei pazienti affetti da AIDS.
L'infezione la conseguenza dell'ingestione di bacilli (cibi e acque contaminate). I
micobatteri, dopo l'esposizione, colonizzano in via asintomatica l'intestino e si
Microbiologia Preston 87
riproducono nei linfonodi loco-regionali, dove diffondono per via sistemica. E'
tipicamente disseminata senza che nessun organo sia risparmiato. Le manifestazioni
cliniche della patologia non sono osservate finch la massa dei batteri in replicazione
non compromette la normale funzione degli organi.
Mycobacterium Leprae
La lebbra, o malattia di Hansen, causata da questo micobatterio; i batteri si
moltiplicano molto lentamente, il periodo di incubazione prolungato, con sintomi
che si sviluppano anche 20 anni dopo l'infezione. Le manifestazioni cliniche
dipendono dalla risposta immunitaria dell'ospite. La lebbra si presenta clinicamente
in due forme: forma tubercoloide e la forma lepromatosa. La lebbra tubercoloide
varia da persona a persona mediante inalazione; i pazienti hanno una forte reazione
cellulo-mediata, con molti linfociti e granulomi presenti nei tessuti e relativamente
pochi batteri, mentre hanno una debole risposta anticorpale. In pazienti
immunocompetenti, i batteri inducono la produzione di citochine (IFN-, IL-2), che
mediano l'attivazione dei macrofagi, la fagocitosi e l'eliminazione dei bacilli. Si
osserva un'infiltrazione di linfociti attorno alle cellule epiteliali, la presenza di cellule
di Langhans; ha una bassa infettivit. I pazienti presentano macule cutanee
ipopigmentate. I pazienti con la forma lepromatosa hanno una forte risposta
anticorpale, ma un difetto specifico nella risposta cellulo-mediata verso gli antigeni
M.leprae; altamente contagiosa attraverso contatto con lesioni. Si osserva
un'abbondanza dei batteri nei macrofagi del derma e nelle cellule di Schwann dei
nervi periferici. Questa forma presenta macule eritematose, papule, noduli, facies
leonina, ha una distribuzione tissutale e in alcuni casi si osservano complicanze
neurologiche per i nervi con perdita di zone sensorialiNegli USA la lebbra rara,
circa 100 casi riportati annualmente; la maggior parte dei casi si verifica in Texas, dove
endemica negli armadilli e produce una patologia simile alla forma lepromatosa,
altamente infettiva degli umani. La lebbra si diffonde per contatto interpersonale; si
crede che si diffonda tramite inalazione di aerosol infetti o tramite contatto cutaneo,
con secrezioni respiratorie ed essudati di ferite; numerosi bacilli di questo batterio si
riscontrano nelle secrezioni nasali di pazienti con lebbra lepromatosa. La lebbra
un'infezione cronica che colpisce la cute e i nervi periferici. Lo spettro del
coinvolgimento tissutale influenzato dallo stato immune del paziente.
Microbiologia Preston 88
Neisseria e batteri correlati
Della famiglia Neisseriaceae sono importanti tre generi, Neisseria, Eikenella e Kingella.
Neisseria generalit
I batteri appartenenti a questa specie sono gram negativi, aerobi, di forma coccoide
(06-1 di diametro) e disposti in diplococchi, immobili, asporigeni, catalasi positivi e
ossidasi positivi. Producono acido dall'ossidazione dei carboidrati, dove per
N.gonorrhoeae deriva dal glucosio, mentre per N.meningitidis non solo glucosio, ma
anche maltosio.
La struttura tipica dei gram negativi, quindi con un sottile strato di peptidoglicano
compreso tra la membrana esterna e la membrana citoplasmatica interna. In
N.meningitidis, la capsula polisaccaridica un importante fattore di virulenza, mentre
N.gonorrhoeae non presenta una vera capsula di carboidrati, ma ha una carica
negativa simil-capsulare.
Sono presenti le porine, che sono codificate da due geni, porA e porB, ma in
N.gonohorreae il gene porA silente e questa proteina codificata da B rappresenta il
60% delle proteine della membrana, in N.memingitidis sono espressi entrambi. La
porina porB estremamente variabile, quindi un cattivo bersaglio per gli
antibiotici; nella forma gonorrhoeae un importante fattore di virulenza, perch
interferisce con la degranulazione dei neutrofili e proteggono il batterio dalla risposta
infiammatoria dell'ospite; in pi facilita l'espressione batterica delle cellule epiteliali
e rende il batterio resistente al complemento.
Sono presenti altre proteine, come Opa, o proteine di opacit e le proteine Rmp, o
proteine modificabili per riduzione. Le Opa mediano lo stretto legame con cellule
epiteliali e fagociti, e sono importanti per la segnalazione cellulare; le seconde, le
Microbiologia Preston 89
Rmp stimolano anticorpi che bloccano l'attivit battericida sierica contro le neisserie.
Il ferro essenziale per la crescita ed il metabolismo di questi batteri e questi batteri
hanno dei recettori che legano le transferrine dell'ospite, in modo tale da competere
per il ferro, motivo per il quale sono altamente patogeni.
Producono anche IgA1 proteasi, che scinde la regione cerniera delle IgA1.
Neisseria Meningitidis
Causa Meningite. Si accusano cefalea, rigidit nucale sepsi meningea, febbre, nausea,
confusione acuta, brividi e vomito); la mortalit raggiunge il 100% nei pazienti non
Microbiologia Preston 91
trattati, ma si riduce al 10% nei pazienti trattati. Sequele della meningite possono
trovarsi nel 10% dei casi, come alterazioni dell'udito fino a sordit (15-30%), paresi dei
nervi cranici (facciale e oculomotore), difficolt di apprendimento (5-20%), deficit
neurologici focali (5-10%), ernie cerebrali (3-20%), Idrocefalo (3%), alterazioni della
vista (<5%) e convulsioni (<5%).
Diagnosi
N.meningitidis pu essere facilmente osservato nel liquido cefalorachidiano (CSF) dei
pazienti con meningite, se il paziente non ha precedentemente ricevuto terapia
antibiotica. N.meningitidis sensibile alla penicillina, ma per i pazienti che non
possono assumerla si utilizza ceftriaxone o cloramfenicolo. Attenzione a reazioni
allergiche ed ai sulfamidici (riescono a raggiungere elevate concentrazioni liquorali,
mentre la penicillina ottiene lo stesso risultato solo quando i processi infiammatori
sono particolarmente estesi). Sono stati sviluppati vaccini diretti contro polisaccaridi
capsulari gruppo-specifici per l'immunoprofilassi anticorpo-mediata. Un vaccino
coniugato polivalente polisaccaride-proteina efficace contro i sierogruppi A,C,Y e
W135 stato approvato negli USA nel 2005; efficace a 2-3 settimane
dall'inoculazione, ma valevole solo per 2-3 anni.
Microbiologia Preston 92
1) Fulminante, con evoluzione rapida in coma e stato di shock quasi sempre
irreversibile.
5) Decapitata, forma il cui decorso attenuato per il precoce intervento con terapia
antibiotica. Per esempio la N.meningitidis molto sensibile agli antibiotici, per cui
la sintomatologia attenuata ed alta la frequenza di falsi negativi nelle indagini
culturali del microrganismo.
Microbiologia Preston 93
Eziologia. In base all'aspetto del liquor, le meningiti si dividono in due grandi gruppi,
che sono le meningiti a liquor torbido e le meningiti a liquor limpido. Per il gruppo
torbido vediamo dei batteri quali N.meningitidis, H.influenzae, S.pneumoniae, S.aureus,
S.epidermidis ed E.coli, per i miceti troviamo Candida e Mucor, mentre per i Protozoi
Naegleria e Acanthamoeba. Per il gruppo a liquor limpido batteri come M.tuberculosis,
Brucella spp., Tr.pallidum, L.monocytogenes e Leptospire, per i parassiti Toxoplasma e
Tripanosoma, per i virus Echovirus, Coxsackievirus, Poliovirus, Virus della parotite
epidemica, Virus herpes simplex di tipo 1 e 2, Cytomegalovirus, Virus della varicella-zoster,
Virus di Epstein-Barr, HIV e Parvovirus.
Gli agenti eziologici pi comuni hanno delle prevalenze nelle fasce di et. Nei
bambini da 0-1 mese prevalgono E.Coli, Streptococchi di tipo B e L.monocytogenes; per
i bambini da 1-3 mesi vediamo oltre a quelli appena citati, H.influenzae e
S.pneumoniae; per i bambini da 3-mesi a 7 anni H.Influenzae (meno di 2 anni),
N.meningitidis, S.pneumoniae e virus; per i pazienti da 7 a 18 anni N.meningitidis
(maggiormente), S.pneumoniae e virus; per i pazienti da 18 a 50 anni S.pneumoniae
(maggiormente) e N.meningitidis; per i pazienti con pi di 50 anni S.pneumoniae,
L.monocytogenes e Pseudomonas spp.
Diversi fattori, sia del germe patogeno, che dell'ospite, concorrono nella patogenesi
della meningite batterica. Per quanto riguarda il patogeno, presenta una capsula
polisaccaridica, un importante fattore di virulenza, che rende il batterio relativamente
resistente alle difese immuni "naturali" e ritarda l'instaurazione di una risposta
immune specifica. La sconfitta del batterio capsulato avviene grazie alla produzione
di anticorpi diretti contro i suoi agenti di superficie, che ricoprono il batterio
(opsonizzazione) e lo rendono suscettibile a difesa immune. La risposta dell'ospite
variabile, in considerazione dell'et dell'individuo. Nel bambino al di sotto dei 2-3
anni, la risposta anticorpale verso antigeni polisaccaridici deficitaria (a meno che
non si provveda a presentare gli stessi in associazione con antigeni proteici
fortemente immunogeni, come viene fatto nei vaccini combinati). Questo il motivo
per cui i primi anni di vita sono un'et di maggior rischio di vulnerabilit da parte di
questi batteri. Si tratta in questo caso per lo pi di casi sporadici, o piccole epidemie.
In et adulta, per lo pi, la presenza di una difesa specifica contro antigeni capsulati
di diversi ceppi rende minore il rischio di meningite. In alcuni casi per il batterio va
incontro a mutazioni, che rendono i suoi antigeni di superficie del tutto nuovi: la
risposta antibiotica si sviluppa troppo lentamente rispetto alla capacit di invasione
del patogeno, che pu dar luogo a meningite fulminante. Questi sono ceppi
Microbiologia Preston 94
responsabili della classica meningite epidemica. La carica infettante un altro fattore
che influenza la patogenesi. Ci si pu trovare nella condizione in cui non
dimostrabile un processo infettivo localizzato o a distanza dalle meningi, cui
attribuire la responsabilit primaria dell'infezione (non c' concomitante batteriemia
o viremia sistemica); oppure evidenziabile una estensione secondaria di
un'infezione contigua parameningea (otite, mastoidite,etc.) o in alternativa, la
localizzazione "metastatica", tramite il torrente circolatorio, di una qualsiasi altra
infezione (endocardite, pleuropolmonite, nefrite, etc.). I batteri quindi possono
raggiungere le meningi attraverso varie vie:
b) Ingresso diretto dal tratto respiratorio superiore o dalla cute attraverso un difetto
anatomico (frattura cranica, meningocele, etc.).
Microbiologia Preston 95
attivamente (mediante invasione diretta con o senza danneggiamento della cellula
ospite) o passivamente (attraverso fagocitosi) penetrano i tessuti sub-epiteliali e
successivamente entrano nel circolo ematico. E' noto per esempio che N.meningitidis
viene fagocitata dalle cellule epiteliali del nasofaringe.
Entrata nel Liquido Cefalorachidiano: Mentre sono nel circolo ematico, i batteri che
causano meningite devono evitare di essere fagocitati dai leucociti polimorfonucleati
e dalle cellule reticoloendoteliali e devono evitare di essere lisati dal complemento e
dagli anticorpi specifici. Una volta evitato l'attacco, i batteri si riversano nello spazio
subaracnoidale e, quindi, nel liquor. Le vie di ingresso preferenziali verso questo
spazio sono aree di resistenza minima, come i plessi coronoidei, i seni venosi durali,
la lamina cribrosa, i capillari cerebrali, siti di ferite chirurgiche, traumatiche o
congenite del SNC o siti di infezione parameningee (esempio un accesso epidurale).
Lo spazio subaracnoidale e il suo liquor sono relativamente senza difese nel fermare
l'invasione di batteri piogeni a causa della povert nel liquor di cellule fagocitiche e
basse concentrazioni del complemento e di Ig. Un'invasione a moltiplicazione
incontrollata di batteri nel liquor porta a meningite. L'infiammazione delle meningi
prende origine dalla presenza del lipopolisaccaride batterico, che pare conferisca
qualche particolare tropismo meningeo, probabilmente mediante recettori di
superficie. Gli antigeni batterici stimolano i monociti a produrre la citochina "IL-1" e
stimolano i macrofagi, gli astrociti, cellule della microglia, cellule ependimali e cellule
endoteliali nel SNC a produrre la citochina "Tumor Necrosis Factor" (o catechina). Il
TNF e l'IL-1 probabilmente agiscono sinergicamente per provocare le risposte
infiammatorie che si manifestano clinicamente come meningite.
Sintomatologia
Indipendentemente dall'eziologia, tutte le meningite presentano la stessa clinica.
L'esordio della malattia, almeno nelle forme purulente improvviso, con:
Cefalea e modesto rigor nucalis (questo nei primi mesi specie nei lattanti
sostituito dalla nuca molle o ciondolante)
Fotofobia
Microbiologia Preston 96
Agitazione psicomotoria e talora precoce compromissione del sensorio con
obnubilamento e torpore
2) Segni ipertonico-antalgici
3) Alterazioni psichiche
4) Segni motori
6) Segni neurovegetativi
Bradicardia relativa.
Papilla da stasi, solo nei casi di ipertensione che dura da diversi giorni.
La flessione del capo sul tronco causa dolore ed spesso impossibile, ne deriva
come atteggiamento antalgico una
iperestensione obbligata dal capo: Opistotono.
Crisi epilettiche.
Segni irritativi
Accessi convulsivi
Microbiologia Preston 98
Deficit
Iperalgesia profonda (pressione anello degli adduttori, emergenze dei nervi cranici,
ventri muscolari degli arti)
Fotofobia
Iperacusia
Ritenzione urinaria
DIAGNOSI:
Esame del Liquor:
Liquor torbido, esame diretto dopo colorazione di Gram, test al latex per evidenziare
gli antigeni, esame colturale ed identificazione di funghi o protozoi all-esame diretto
o con prove di isolamento.
Liquor limpido, esame diretto e colturale per BK, amplificazione del genoma
mediante PCR per BK, ricerca di anticorpi specifici anti/virus, isolamento del virus
dal liquor, PCR per virus ed identificazione di funghi o protozoi all-esame diretto con
prove di isolamento.
Microbiologia Preston 99
Sano Batterica Virale Tubercolare
Limpido incolore Smerigliato, Limpido o Solitamente limpido,
Aspetto talvolta giallino,
Lattescente, lievemente
raramente smerigliato
Purulento opalescente
(solo in fase
inizialissima reticolo
di maya)
Proteina C reattiva: aumentata il circa il 95% dei soggetti con meningite batterica e
non aumentata nella maggior parte dei pazienti con meningite virale.
EEG: risulta alterata anche precocemente per la comparsa di onde lente molo o
polimorfe, diffuse o lateralizzate, prevalentemente nelle regioni temporo-occipitali.
Microbiologia Preston 100
Metodi rapidi
Microscopia: Una quota di tutti i campioni di liquor viene colorata con la colorazione
di Gram (o altre colorazioni comparative) e esaminata microscopicamente. Per il fatto
che l'utilit diagnostica delle procedure di colorazione dipenda dalla concentrazione
batterica nel liquor (da 10 a 10^9 CFU/ml), tutti i campioni di liquor di quantit
sufficiente vengono trattati per concentrare i patogeni prima dell'osservazione al
microscopio e della coltura.
PROFILASSI E TERAPIA
Rifampicina: Adulti 600 mg ogni 12 ore per 2 giorni; bambini 10mg/kg; neonati 5mg/
kg.
Kingella Kingae
Piccoli coccobacilli gram- che risiedono nell'orofaringe umano; anaerobi facoltativi,
fermentano carboidrati e sono responsabili di artriti settiche in bambini ed
endocarditi in tutte le et. Sensibili alla penicillina e altri -lattamici.
Eikenella Corrodens
Di medie dimensioni, gram-, immobile, asporigeno, anaerobio facoltativo, un
normale commensale dell'orofaringe umano. Opportunista che causa infezioni in
pazienti immunocompromessi o affetti da patologie della cavit orale. Viene isolato
nelle ferite da morso e traumi da combattimento. Suscettibile a penicillina, ma
resistente a molti antibiotici, come eritromicina e oxacillina.
Gli enterobatteri sono gram negativi, di dimensioni che variano da 0,3-1 x 6m, sono
sia mobili (flagelli peritrichi) che immobili, sono asporigeni, sono aerobi o anaerobi
facoltativi, fermentano il glucosio, hanno la capacit di ridurre i nitrati a nitriti, sono
catalasi positivi ed ossidasi negativi. La capacit di fermentare il lattosio consente di
discriminare tra i ceppi, infatti Escherichia,
Klebisella, Enterobacter fermentano il
lattosio, mentre Salmonella, Shigella e
Yersinia no. Alcune specie sono capsulate,
come Klebisella.
Microbiologia Preston 102
- Patogenesi e Immunit
Sono molti i fattori di virulenza:
Endotossina: comune dei gram-, e la sua attivit dipende dal Lipide A, la
componente dell'LPS che viene rilasciata dalla lisi della cellula batterica. Provoca
inattivazione del complemento, rilascio di citochine, leucocitosi, trombocitopenia,
coagulazione intravascolare disseminata, shock e morte.
Capsula: protegge da fagocitosi, grazie agli antigeni capsulari idrofili, che quindi
hanno un effetto repulsivo nei confronti della superficie idrofobica dei fagociti;
interferisce con il legame degli anticorpi ai batteri.
Resistenza agli antibiotici: viene veicolata da plasmidi trasferibili tra specie e anche
famiglie batteriche diverse.
- Sindromi Cliniche
Gastroenterite: i ceppi di E.Coli sono suddivisi in cinque gruppi diversi
1) ETEC : sono i ceppi enterotossigeni di E.Coli, le cui infezioni colpiscono
maggiormente i bambini che vivono nei paesi in via di sviluppo e i viaggiatori
diretti in queste zone. L'infezione si acquisisce attraverso l'ingestione di alimenti o
acqua contaminati da materiale fecale. Non si trasmette da persona a persone. I
sintomi sono diarrea acquosa e crampi addominali (associati a volte a nausee a e
vomito) e non si osservano alterazioni istologiche n infiammazione della mucosa
intestinale. Questo ceppo produce due gruppi di enterotossine, le enterotossine
termolabili LT-I e LT-II, e le enterotossine termostabili STa e STb. LT-II non
patogena per l'uomo e la II simile alla tossina colerica, associata a malattia
Infezioni extraintestinali, comprendono infezioni urinarie, meningiti neonatali e
setticemia. La maggior parte dei bacilli gram negativi responsabili di UTI deriva dal
colon, contamina l'uretra, ascende nella vescica e pu colonizzare il rene e la
prostata; questi ceppi producono adesine che aderiscono all'epitelio vescicale e delle
vie urinarie superiori, ed emolisine HlyA, che lisa eritrociti. La maggioranza delle
infezioni neonatali del SNC nel 1 mese di vita sono causate da E.Coli. La setticemia
invece, deriva da infezioni urinarie o intestinali, come peritonite da perforazione
intestinale.
E' difficile prevenire le infezioni da enterobatteri, poich essi fanno part della flora
batterica endogena, per possono essere evitati fattori di rischio, come l'uso
indiscriminato di antibiotici e l'uso di cateteri urinari, se non sono necessari.
Shigella
Sono state individuate quattro specie di
questo genere, come S.sonnei, S.dysenteriae,
S.boydii e S.flexneri, che causano dissenteria e
shigelliosi. La patogenicit delle Shigelle
dovuta all'invasione dell'epitelio intestinale
del colon. Aderiscono alle cellule M delle
placche di Peyer e le invadono; il sistema di
secrezione di tipo III media l'iniezione nelle
cellule epiteliali e nei macrofagi di quattro
proteine Ipa A,B,C,D che promuovono
l'increspamento della membrana della cellula bersaglio, favorendo l'internalizzazione
del batterio. Le Shigelle lisano i vacuoli fagocitici e si replicano nel citoplasma (a
differenza della Salmonella); grazie al riarrangiamento dei filamenti di actina nella
cellula ospite, i batteri sono spinti attraverso il citoplasma nelle cellule adiacenti e
l'infezione cos passa da una cellula all'altra, proteggendo anche le Shigelle dal
sistema immunitario. Sopravvivono a fagocitori ed inducono apoptosi. Producono la
tossina di Shiga, formata da una subunit A e cinque B, che interagiscono con G3,
promuovendo l'internalizzazione nella cellula ospite della subunit A, che taglia
rRNA 28S della 60S, bloccando la sintesi proteica. A livello istologico vediamo
distruzione dell'epitelio intestinale.
Salmonella
Presenta le caratteristiche degli enterobatteri per
quanto riguarda la struttura. Esistono 2000 tipi
sierotipi, riassumibili in una singola specie,
Salmonella Enterica, di cui i pi importanti sono
S.thypi, S.enteritidis e S.cholerae-suis. Di S.anteriditis
esistono molti sierotipi ed la pi comune causa
di infezione da salmonella; i serbatoi sono pollame
e uova, mentre non esiste un serbatoio umano;
causa gastroenterite. La salmonella, dopo
l'ingestione e il passaggio attraverso lo stomaco,
attacca la mucosa dell'intestino tenue, invadendo
le cellule M delle placche di Peyer e gli enterociti. I
batteri, confinati nei vacuoli endocitosi, si replicano e possono essere trasportati
attraverso il citoplasma e rilasciati nei vasi sanguigni e linfatici. Troviamo due isole di
patogenicit PA1 che codifica le proteine di invasione e un sistema di secrezione di
tipo III, la PA2 codifica per l'evasione della sorveglianza immunitaria dell'ospite . Le
Salmonelle colonizzano tutti gli animali e l'uomo. I serbatoi animali sono alimentati
dal contagio diretto. Salmonella Typhi si adattato all'uomo e non patogeno per gli
animali, e possono sopravvivere nell'uomo all'interno della colecisti. La maggior
parte delle infezioni deriva dall'ingestione di alimenti contaminati e dalla
trasmissione diretta oro-fecale. Le pi comuni fonti di infezione della Salmonella
sono. pollame, uova, prodotti caseari e alimenti preparati su superfici contaminate.
Derivano anche dall'ingestione di acqua contaminata e di alimenti manipolati da
mani contaminate. La dose infettiva bassa e pertanto il contagio diretto da persona
a persona frequente.
Gastroenterite:
Setticemia:
Febbre Enterica:
Salmonella Typhi causa la febbre tifoide, mentre S.Parathypi di tipo A causa una forma
pi lieve detta febbre paratifoide.I batteri attraversano l'epitelio intestinale e vengono
fagocitati dai macrofagi, che li trasportano al fegato , alla milza e al midollo osseo,
dove si replicano. Dopo 10-14 giorni dall'ingestione dei batteri, i pazienti sviluppano
una febbre ingravescente, con sintomi aspecifici (cefalea, mialgia, malessere e
anoressia) che persistono per una settimana o pi. Questa fase iniziale seguita da
colonizzazione della colecisti ed infine reinfezione dell'intestino. La febbre enterica
una malattia grave e va sospettata in quei pazienti febrili con una storia recente di
viaggi nei Paesi in via di sviluppo dove la malattia endemica.
Colonizzazione Asintomatica:
Microbiologia Preston 110
Yersinia
I pi noti sono Yersinia Pestis, Y.enterocolitica e Y.pseudotuberculosis. Una caratteristica
comune di questa specie la resistenza al killing fagocitario, mediato dal sistema di
secrezione di tipo III. Al contatto con i fagociti, i batteri iniettano in queste cellule
una proteina che defosforila varie proteine necessarie alla fagocitosi, una proteina
citotossica che distrugge i filamenti di actina e una proteina che induce l'apoptosi dei
macrofagi; inoltre questo sistema sopprime la produzione di citochine, attenuando
cos la risposta. Y.pestis possiede due plasmidi contenenti i geni di virulenza, uno che
codifica per la capsula proteinca e l'altro per l'enzima proteasi attivatore del
plasminogeno, che degrada C3 e C5a impedendo opsonizzazione, chemiotassi e
fagocitosi.
Altre specie di Enterobacteriaceae
Klebisella
Ha una capsula prominente, pu causare polmonite lobare primaria, che spesso causa
necrosi degli spazi alveolari, con cavitazione e produzione di escreato striato di
sangue; causano anche infezioni delle ferite, dei tessuti molli e dell'apparato urinario.
K.granulomatis causa granuloma inguinale, malattia granulomatosa che interessa i
genitali e l'area inguinale. E' endemica in alcuni stati, come Caraibi e nNuova
Guinea. Si contrae in seguito a ripetute esposizioni attraverso rapporti sessuali o
trauma genitale. Dopo un'incubazione di mesi, appaiono noduli sottocutanei sui
genitali e area inguinale, che in seguito si rompono, rivelando una o pi lesioni
granulomatose indolenti, che possono estendersi e diventare confluenti.
Proteus
Le infezioni delle vie urinarie sono le patologie causate da questo batterio. Produce
elevate quantit di ureasi, che scinde l'urea in anidride carbonica ed ammoniaca.
Questo processo innalza il pH delle urine e induce la precipitazione dei sali di
magnesio e potassio, sotto forma di cristalli di apatite, con formazione di calcoli
renali. L'alcalinizzazione delle urine anche tossica per l'urotelio.
Microbiologia Preston 112
Vibrio
Sono un importante gruppo di bacilli ricurvi gram-negativi fermentanti, anaerobi
facoltativi, che vengono distinti dagli Enterobatteri in base alla loro positivit alla
reazione dell'ossidasi e alla presenza di flagelli polari, che conferisce a questo genere
la mobilit. I pi importanti sono Vibrio Cholerae, V.parahaemolyticus e V.vulnificus.
Vibrio Cholerae
Sono dei bacilli gram negativi, ossidasi positivi,
anaerobi facoltativi, asporigeni, acapsulati,
responsabili del Colera. Sono in grado di crescere in
diversi terreni semplici ed in un ampio spettro di
temperatura che va da 14 a 40C. V.cholerae pu
sopravvivere anche ad alte concentrazioni di sale, e la
maggior parte dei Vibrioni necessita di NaCl per
potersi sviluppare. Hanno un ampio range di pH (6,5 a
9), ma sono sensibili agli acidi gastrici. Sono dotati di un flagello polare, sono
monotrichi, un pilo co-regolato con la tossina, importante per la virulenza. La parete
cellulare quella tipica dei gram negativi ed la variabilit immunogenica del
polisaccaride O dell'LPS determina diversi sierogruppi, che sono 140. Di rilevanza
sono il sierogruppo O1 e O139, che producono la tossina colerica e sviluppano il
colera classico, mentre gli altri sierogruppi non sono capaci di produrla e non
causano il colera.
Il sierogruppo O1 viene ancora suddiviso in tre sierotipi e due biotipi. I tre sierotipi
sono Ogawa (A,B), Inaba (A,C) e Hikojima (A,B,C); i ceppi sono in grado di mutare
tra i primi due sierotipi, mentre il terzo uno stato di transizione, in cui gli antigeni
di Inaba e Ogawa vengono co-espressi. I biotipi sono El tor e il Vibrio classico,
distinti in base a caratteristiche fenotipiche e morfologiche.
Il batteriofago CTX codifica i geni per le due subunit della tossina colera, che
sono ctxA e ctxB; questo batterio si lega al pilo co-regolato con la tossina (tcp) e si
sposta all'interno della cellula batterica, integrandosi nel genoma di V.cholerae; il
locus cromosomico contiene fattori di virulenza, come il gene ace per l'enterotossina
accessoria, acf per i fattori di colonizzazione, hap per l'emoagglutinazione/proteasi e
il gene zot per le tossine della zonula occludens. La tossina colerica formata quindi
Vibrio Parahaemolyticus
Sono bacilli ricurvi, gram-negativi, che per crescere hanno bisogno di sale.
Producono una emolisina diretta termostabile, TDH, che induce secrezione di ioni
cloro a livello delle cellule epiteliali, tramite incremento della concentrazione
intracellulare di calcio. La maggior parte delle infezioni si manifesta con diarrea
acquosa esplosiva, autolimitante, dove il paziente guarisce solitamente senza
conseguenze. Sono reperibili in ambiente acquatico marino, in associazione con i
frutti di mare e sono la causa pi comune di gastroenterite associata al consumo di
prodotti ittici negli USA. Deve essere effettuato l'esame culturale e la malattia pu
essere prevenuta mediante cottura dei frutti di mare.
Aeromonas
E' un bacillo gram-negativo fermentante, anaerobio facoltativo. Sono presenti 16
specie di cui 11 patogene per l'uomo. Sono ubiquitari nelle acque dolci e salmastre e
le malattie associate sono gastroenterite e le infezioni di ferite. La gastroenterite si
presenta dopo ingestione di acqua e di cibo contaminato, mentre le infezioni delle
ferite sono causate dall'esposizione di queste ad acqua contaminata. I fattori di
virulenza sono endotossina, emolisine, enterotossine, proteasi, siderofori e fattori di
adesione (ma il ruolo non ancora ben spiegato). Le specie di Aeromonas causano
una malattia sistemica opportunista in pazienti immunocompromessi, diarrea nelle
persone sane e infezioni da ferite. La gastroenterite nei bambini acuta e grave,
mentre gli adulti tendono a presentare diarrea cronica. Nelle feci dei pazienti con
gastroenterite grave sono present sangue e leucociti. La diarrea acuta ha una
risuluzione spontanea, tuttavia, la terapia antibiotica si rende necessaria in pazienti
con diarrea cronica, nelle infezioni di ferite cutanee e nel caso di malattia sistemica.
Sono resistenti alle penicilline. La terapia nelle diarree croniche sono gentamicina,
cloramfenicolo. La ciprofloxacina attiva.
Plesiomonas
Bacilli gram-negativi, anaerobi facoltativi, ossidasi positivi, flagelli polari multipli che
si differenziano dall'Aeromonas per reazioni biochimiche. Vivono in acque dolci ed il
contagio avviene per ingestione di acqua, pesce o contatto con rettili e anfibi. Causa
gastroenterite e risoluzione spontanea che si manifesta entro 48h dall'esposizione al
microrganismo. E' sensibile al cloramfenicolo, alle cefalosporine, all'impinem, al
Bactrim e ai fluorochinoloni.
Microbiologia Preston 116
Campylobacter
Questo genere formato da piccoli bacilli
gram-negativi a virgola di dimensioni
0,2-0,5m di lunghezza x 0,5-5m di
larghezza, che sono mobili grazie ad un
flagello polare. Sono microaerobi, cio
crescono in un'atmosfera pi povera di O2
e ricca di H e CO2. Troviamo 25 specie di
cui solo 4 rilevanti: C.jejuni, C.coli,
C.upsaliensis e C.fetus. Le principali malattie
che causano sono la gastroenterite e la
setticemia.
Diagnosi
Sono sottili e difficilmente visibili con la colorazione di Gram, comunque sono "a
forma di S" o "a virgola". Possono essere isolati per filtrazione dai campioni fecali,
poich passano attraverso i filtri da 0,45m, mentre gli altri batteri vengono
trattenuti. L'isolamento richiede terreni speciali, con atmosfera microaerofila e
temperature elevate (C.fetus, invece, non termofilo e non cresce a 42C). Hanno una
crescita lenta e generalmente vanno incubati per 48-72 ore e pi.
Trattamento e Profilassi
Microbiologia Preston 118
Helicobacter
Nel 1982, ricercatori australiani dimostrarono
che un microrganismo gram-negativo la causa
dell'ulcera peptica. La scoperta di un batterio
stanziale nello stomaco (un distretto
"impossibile" da colonizzare) ha suscitato un
notevole interesse verso i meccanismi che
permettono questa particolare infezione.
Inizialmente, per la somiglianza morfologica e la
forma a spirale, stato classificato nel genere Campylobacter;solamente nel 1989
stato creato un genere autonomo per varie peculiarit di tipo ultrastrutturale,
biochimico e genomico. E' gram-negativo, microaerofilo, catalasi, ureasi (in grande
quantit) e ossidasi positivo, elicoidale e/o vibroide, nella forma di resistenza
coccoide, mentre in coltura pleiomorfo. Possiede da 2 a 7 flagelli terminanti a clava o
a bulbo, che consente ad HP un'elevata mobilit, propriet importante per
sopravvivere nell'ambiente acido dello stomaco e per spostarsi rapidamente,
attraverso lo strato viscoso di muco, verso ambienti a pH neutro; uno strato di
glicocalice riveste tutto il soma ed i flagelli, ed ha parete liscia. Sono state identificate
venti specie: nello stomaco dell'uomo H.pylori e H.Heilmannii (Gastrospirillum hominis)
quest'ultimo associato a carcinoma gastrico; altre specie colonizzano il retto e
provocano rettocolite acuta, batteriemia, cellulite ed artrite in pazienti
immunodepressi, mentre altre specie sono state isolate in topi di laboratorio, cani,
gatti e scimmie.
Trasmissione dell'infezione
E' una delle infezioni pi diffuse in tutto il mondo e l'uomo una riserva primaria e
la sua nicchia lo stomaco; H.pylori un parassita ben adattato all'ambiente gastrico,
producendo elevate concentrazioni di ureasi, di ammoniaca, possedendo flagelli
Microbiologia Preston 119
polari ed essendo rivestito da una guaina di difesa, possedendo adesine, fissazione su
recettori cellulari specifici. La trasmissione pu avvenire in quattro modalit
differenti.
Zoonosi: H.helmannii o Gastrospirillum homini nello stomaco dei gatti, cani, scimmie
e maiali; prevalenza dell'infezione alta nel personale dei mattatoi, veterinari e
pastori; durante la macellazione, il batterio, potrebbe contaminare la carne ed
essere quindi presente nelle preparazioni crude (salsiccia, salame, etc.) e quindi
infettare l'uomo.
Patogenesi
Helicobacter Pylori penetra nel lume gastrico grazie ai flagelli e alle ureasi; le ureasi
tamponano il pH acido, o neutralizzazione dell'acidit gastrica. L'adesione alle cellule
gastriche mediata dal riconoscimento di fosfolipidi e gangliosidi dell'ospite.
L'instaurarsi della colonizzazione favorito dall'inibizione della secrezione acida
gastrica da parte di una proteina batterica inibitoria e soprattutto dalla
neutralizzazione dell'acidit gastrica da parte dell'ammonio prodotto dall'ureasi
batterica.
Diagnosi
Endoscopia digestiva
1) Test del respiro (Breath test) con urea marcata con carbonio radioattivo (13/14^C);
emissione di CO2 dopo somministrazione di un pasto contenente urea marcata
con Carbonio 14
Regimi multipli sono stati messi a punto per la terapia delle infezioni da H.Pylori. la
terapia con tetraciclina, metrodinazolo, bismuto ed omoprazolo per due settimane
si dimostrata molto efficace.
Microbiologia Preston 123
Pseudomonas
Cos chiamato perch tipicamente disposti a
coppie di cellule che assomigliano ad una
singola cellula. Pseudomonas Aeruginosa la
specie pi importante. E' un batterio
ubiquitario, che si trova nel suolo, nella materia
organica in decomposizione, nella vegetazione,
nell'acqua e molto diffusi nell'ambiente
ospedaliero (riserve umide come alimenti, fiori
recisi, lavandini, servizi igenici, attrezzature per
la terapia respiratoria e dialisi. La loro facilit di sopravvivenza deriva dal fatto che
necessitano di semplici requisiti per la propria crescita. Possiedono molti fattori
strutturali, enzimi e tossine che ne rafforzano la virulenza e li rendono resistenti agli
antibiotici. Sono dei patogeni per piante, animali e uomo. Le infezioni sono
principalmente opportunistiche, in soggetti con difese organiche compromesse e
nell'ospite immunocompetente; inoltre sono una causa frequente di infezioni
nosocomiali.
Tossine
Enzimi
Patogenesi:
Epidemiologia:
Microbiologia Preston 126
Sindromi cliniche:
Terapia:
Sono resistenti alla maggior parte degli antibiotici; necessaria la valutazione della
sensibilit in vitro e l'impiego di associazioni di pi farmaci (amminoglicosidi+-
lattamici). E' utile la somministrazione di Ig.
Diagnosi di Laboratorio:
Per un esame culturale le esigenze di questa specie sono semplici, infatti cresce nei
terreni di coltura comuni, come agar-sangue in ambiente aerobio. L'identificazione
viene fatta in base alla morfologia, la grandezza, l'attivit emoloitica, la pigmentazione
e l'odore delle colonie, oltre ai test biochimici, quali la positivit all'ossidasi.
Pseudomonas ha come capacit quella di produrre biofilm. Esistono dei requisiti
perch si formino biofilm, come la presenza di interfacie tra fasi fisiche differenti
Burkhoderia
Precedentemente classificati come Pseudomonas, oggi formano un nuovo genere,
formato da diverse specie di cui B.cepacia complex, B.gladioli e B.psudomallei, sono le
pi conosciute, in quanto patogeni per l'uomo. Sono in grado di colonizzare una
variet di superfici ambientali umide e sono patogeni opportunisti. I pazienti affetti
da fibrosi cistica sono suscettibili ad infezione da parte di Bukhoderia. La
colonizzazione in questi pazienti ha una prognosi scarsa, tale da rappresentare una
controindicazione per il trapianto polmonare. E' responsabile anche di infezioni
urinarie in pazienti cateterizzati, di setticemia ed altre infezioni opportunistiche.
Stenotrophomonas Maltophilia
Inizialmente classificato come Pseudomonas anche lui, responsabile di infezioni in
pazienti debilitati, con meccanismi di difesa deficitari. E' resistente ai -lattamici e
aminoglicosidici pi comunemente utilizzati; i pazienti che portano avanti una terapia
a base di questi antibiotici per lungo tempo sono soggetti a rischio per acquisire tali
infezioni. Possono causare batteriemia e polmonite, con alta incidenza di complicanze
e morte. Le infezioni ospedaliere sono riconducibili a contaminazione di cateteri
endovenosi, soluzioni disinfettanti, apparecchiature per la ventilazione meccanica e
refrigeratori. La terapia antibiotica complicata e sono resistenti a carbapenemi,
come impenem; Trimetoprim-sulfametassazolo l'agente maggiormente indicato.
Acinetobacter
Grossi coccobacilli gram-negativi, strettamente aerobi, ossidasi negativi. Sono
ubiquitari, in natura, in ospedale e sopravvivono su superfici umide, come apparecchi
e cute umana. Sono parte della flora oro-faringea in persone sane. Sono patogeni
opportunisti, che causano infezioni del tratto respiratorio, delle vie urinarie e delle
ferite; possono causare setticemia. Pazienti con cure antibiotiche sono a rischio, come
quelli reduci da intervento chirurgico o ventilazione respiratoria. Il trattamento
difficile, perch spesso resistenti; necessita di test di suscettibilit.
Moraxella
Diplococchi, gram-negativi, aerobi, ossidasi positivi. Sono causa comune di bronchite
e broncopolmonite (anziani con m.polmonare cronica) e sinusite e otite. Producono
-lattamasi ed resistente alle penicilline; tuttavia sono sensibili alla maggior parte
degli altri antibiotici, come cefalosporine, eritromicina, tetracicline e trimetoptim-
sulfametossazolo.
Microbiologia Preston 131
Pasteurellaceae
Di questa famiglia fanno parte Haemophilus, Actinobacillus, Aggregatibacter e
Pasteurella. Fanno parte di questa famiglia per le dimensioni, infatti sono piccoli
(0,2-0,3x1,0-2,0m) bastoncelli anaerobi facoltativi, gram-negativi.
Haemophilus
Sono piccoli bastoncelli gram-negativi presenti sulle mucose dell'uomo. Haemophilus
influenzae la specie pi comunemente associata a malattia, con diametro 0,2-2 m,
asporigeno, immobile, anaerobio facoltativo. Presenti sulle membrane mucose
dell'uomo e di varie specie animali. Richiedono terreni arricchiti da uno o da
entrambi i seguenti i fattori: il fattore X (gruppo eme) coenzima termostabile,
trasportatore di idrogeno e di elettroni, presente anche nell'emoglobina (necessario
per la sintesi di enzimi, quali citocromi, citocromi-ossidasi, catalasi e perossidasi) e
fattore V (NAD o NADP) coenzima termolabile trasportatore di idrogeno e di elettroni
(utilizzato dalle deidrogenasi nei processi bioenergetici). Il sangue contiene entrambi
questi fattori, ma deve essere leggermente riscaldato (agar-cioccolato) per rilasciarli e
per inattivare gli inibitori del fattore V. La struttura della parete quella dei batteri
gram-negativi, quindi LPS con attivit endotossica, mentre nella membrana esterna
ci sono antigeni ceppo-specifici e specie-specifici. La superficie ricoperta da una
capsula polisaccaridica e in base al polisaccaride capsulare (M.W>150.000) sono stati
identificati 6 sierotipi antigenici (da a a f), pi di un gruppo di stipiti non tipizzabili
(NT) in quanto sprovvisti di capsula. La maggior parte delle malattie sistemiche
dell'infanzia (95%), prima della vaccinazione, erano dovute ad emofili con capsula di
tipo "b", la sola che contiene uno zucchero pentoso: PRP, o poliribosio-ribitolo-
fosfato. La specie H.influenzae suddivisa in 9 biotipi (dal I all' VIII e aegyptius) sulla
base di tre reazioni biochimiche, come la produzione di indolo, l'attivit ureasica e
l'attivit ornitin-decarbossilasica. Il biotipo aegyptius ed H.influenzae di biotipo III
sono identici sotto il profilo biochimico, ma causano patologie diverse, presentano
diversa capacit di crescita in vitro e diverso profilo proteico della membrana esterna.
Pili: favoriscono l'adesione alle cellule epiteliali; nella malattia sistemica, la cellula
batterica perde i pili.
Patogenesi dell'H.influenzae di tipo b: Viene trasmesso attraverso la via respiratoria.
Aderisce alla mucosa nasale attraverso i pili e forse attraverso le proteine della
membrana esterna. Passa attraverso le cellule epiteliali all'endotelio ed entra in
circolo. Se ha una capsula di tipo "b" dissemina. Rilascia nell'ambiente esterno circa
la met del materiale capsulare che sintetizza, al quale si legano gli anticorpi anti-
PRP. Nei primi 5 mesi di vita il neonato protetto da anticorpi materni, ma la
protezione non assoluta e la meningite pu comparire a partire dai 2 mesi di et.
Quando diminuisce il titolo anticorpale materno, i bambini diventano suscettibili
all'infezione e rimangono tali fino a quando non sintetizzano propri anticorpi anti-
PRP. I ceppi acapsulati (non tipizzabili NT) di H.influenzae sono patogeni opportunisti
e possono causare nel bambino otiti medie, sinusiti, bronchite cronica, congiuntiviti e
raramente causano malattia disseminata. I ceppi capsulati di H.influenzae (soprattutto
il sierotipo b) sono poco frequenti nelle vie respiratorie superiori e causano nel
bambino meningite, epiglottidite, bronchiolite e polmonite.
La cellulite inizia come infezione della mucosa buccale e diffonde alla faccia e al
collo, dove causa gonfiore, macchie rosso-bluastre sulle guance e nella regione
periorbitale e febbre. Si rende necessaria una diagnosi differenziale da erispela
(streptococchi), per escluderla come plausibile causa. La diffusione dai tessuti al
sangue pu causare sepsi e morte; l'incidenza notevolmente ridotta
dall'introduzione del vaccino.
L'epiglottite si manifesta col mal di gola, febbre, raucedine e forte tosse, seguita da
gonfiore ed indurimento della glottide, che pu progredire verso la completa
ostruzione delle vie aeree. Pu avere esito fatale. L'incidenza notevolmente ridotta
grazie all'introduzione del vaccino.
Haemophilus Ducrey
Scoperto da Ducrey nel 1889, l'agente eziologico dell'ulcera molle (cancroide)
localizzata sulla mucosa degli organi genitali. E' una malattia venerea caratterizzata da
una papula molle, con base eritematosa, che compare 5-7 giorni dopo il contatto.
Successivamente, compare un'ulcera dolente, con adenopatia inguinale, spesso
suppurativa. ' principalmente diffusa in Asia e in Africa, scarsamente in Europa. La
diagnosi viene effettuata mediante isolamento culturale. Diagnosi differenziale con
sifilide, Herpes simplex tipo 2 e linfogranuloma venereo. La terapia antibiotica
sulfamidica.
Haemophilus Aegyptius
Chiamato in passato bacillo di Koch-Weeks, l'agente eziologico di congiuntivite
purulenta; un ceppo agente eziologico della febbre purulenta purpurea brasiliana.
La malattia pediatrica fulminante, con iniziale congiuntivite, seguita da febbre alta,
vomito, dolori addominali, porpora emorragica (24h dall'inizio della sintomatologia)
ed elevata mortalit.
Actinobacillus
Sono piccoli bastoncelli gram-negativi, anaerobi facoltativi a crescita lenta.
Colonizzano l'orofaringe di esseri umani e animali e sono cause rare di periodontite,
endocardite, infezioni da morso ed infezioni opportuniste.
Aggregatibacter
Colonizza il cavo orale dell'uomo e possono propagarsi al sangue, quindi attaccarsi ad
una valvola cardiaca precedentemente danneggiata, o artificiale, portando
endocardite. E' difficile da diagnosticare, perch i sintomi si sviluppano lentamente e
i batteri crescono lentamente nelle colture. La terapia il ceftriaxone.
Pasteurella
Piccoli coccobacilli fermentanti anaerobi facoltativi, commensali dell'orofaringe di
animali sani. Le infezioni derivano dal contatto con animali (morsi o graffi).
P.multocida e P.canis sono i patogeni per l'uomo. Si riferiscono cellulite e linfoadenite,
dopo un morso o graffio di un animale, poi una malattia respiratoria cronica in
pazienti don disfunzione polmonare e un'infezione sistemica in pazienti
immunocompromessi. La penicillina l'antibiotico di scelta.
Microbiologia Preston 136
Bordetella
Di questo genere sono presenti quattro specie patogene
per l'uomo, Bordetella Pertussis, che causa pertosse,
Bordetella Parapertussis, che causa una forma lieve di
pertosse, Bordetella Bronchioseptica, che causa malattie
respiratorie occasionali nell'uomo, e Bordetella Holmesii,
una rara causa di sepsi.
Bordetella Pertussis
E' un coccobacillo gram-negativo, estremamente piccolo, di diametro 0,2-0,5m,
strettamente aerobio, immobili, asporigeni, crescono lenamente in terreni arricchiti
con sangue, albumina e amido, perch suscettibili a sostanze tossiche e metaboliti
presenti nei comuni terreni di laboratorio.
Epidemiologia: Ha un'alta infettivit. E' una malattia umana, con nessun serbatoio
animale. L'incidenza si ridotta grazie al vaccino, era considerata una malattia
pediatrica, ma si riscontrano oggi anche in adolescenti e adulti. Colpisce i bambini di
et inferiore ad 1 anno. Le persone a rischio di contrarre l'infezione sono quei
bambini non vaccinati o vaccinati in maniera inadeguata, e adulti con immunit
scarsa, esposti a pazienti sintomatici.
Fase catarrale:
Fase parossistica:
Durante questo periodo, le cellule epiteliali ciliate del tratto respiratorio vendono
distrutte, e la clearance del muco viene indebolita. La produzione di muco nelle vie
aeree comune ed responsabile dell'ostruzione di queste. I pazienti presentano
colpi di tosse fino a 40-50 al giorno per 2-4 settimane, i classici parossismi, o tosse
canina. Il parossismo termina con vomito e sfinimento. Osserviamo linfocitosi
marcata (40.000/ mm3). La morte giunge nello 0,04-3% dei casi.
Microbiologia Preston 138
Fase di convalescenza:
Microbiologia Preston 139
Francisella e Brucella
Sono agenti patogeni zoonotici, che possono causare malattia nell'uomo e sono
potenziali agenti di bioterrorismo. Sono coccobacilli molto piccoli, a crescita lenta e
sono sempre patogeni nell'uomo.
Francisella
Troviamo due specie, F.tularensis, l'agente eziologico della tularemia negli animali e
nell'uomo, e F.philomiragia, rarissimo opportunista associato all'esposizione di acqua
salata. Della specie Tularensis esistono due sottospecie, il tipo A, limitato al Nord-
America ed il tipo B (holarctica), endemica in tutto l'emisfero boreale. Le infezioni del
tipo A sono associate all'esposizione di conigli, lepri e gatti, mentre la B associata
all'esposizione di roditori e gatti.
L'incidenza della malattia bassa, e la maggior parte si verifica nei mesi estivi ed
invernali. Le persone a maggiore rischio sono i cacciatori, il personale di laboratorio
e gli individui esposti alle zecche ed ad altri artropodi
che pungono. La malattia si presenta in varie forme,
come ulceroghiandolare (ulcera cutanea e
ingrossamento dei linfonodi - la manifestazione pi
comune, che inizia come papula dolente, che si
sviluppa nel sito del morso della zecca, e che diventa
ulcerosa), oculoghiandolare (coinvolgimento degli
occhi e ingrossamento dei linfonodi cervicali),
ghiandolare (ingrossamento dei linfonodi senza altri
Brucella
Ci sono sei specie, di cui quattro patogene per l'uomo, B.abortus, B.melitensis, B.canis e
B.suis. Studi d'ibridazione degli acidi nucleici hanno dimostrato che esiste solo una
specie, la melitensis, mentre le altre sono variazioni sieroloiche. Causano febbre
ondulante o febbre maltese.
Causa patologie del tratto respiratorio in individui suscettibili che inalano aerosol
infetti. Sono parassiti intracellulari, che si moltiplicano nella natura all'interno di
amebe, e all'interno dell'uomo in macrofagi alveolari, monociti e cellule epiteliali
degli alveoli. I batteri legano il recettore C3 del complemento sui fagociti
mononucleati e poi migrano al loro interno per fagocitosi, inibiscono la formazione
del fagolisosoma (grazie alla loro citotossina). Le chemochine e citochine prodotte dai
macrofagi scatenano una grande risposta infiammatoria, caratteristica di queste
infezioni. I microrganismi proliferano all'interno del loro vacuolo producendo enzimi
proteolitici, fosfatasi, lipasi e nucleasi, che alla fine uccidono la cellula ospite quando
il vacuolo va incontro a lisi. I batteri non vengono uccisi finch la produzione di IFN-
, da parte degli Th1 attivati, intensifica la capacit microbicida dei macrofagi che li
hanno fagocitati.
Hanno una distribuzione mondiale, presenti in specchi d'acqua naturali, come laghi e
corsi d'acqua, quindi ambienti caratterizzati dalla presenza di acqua dolce, ma in
alcune circostanze mediante la contaminazione dell'acqua di umidificazione degli
impianti di condizionamento, o di quella usata a scopo industriale e domestico,
possono trasmettersi, per via inalatoria, all'uomo. I batteri possono sopravvivere a
lungo in ambienti umidi, a temperature relativamente elevate e in presenza di
disinfettanti, quali il cloro.
2) La febbre dei legionari una grave forma di polmonite, spesso associata a lesioni
renali ed epatiche. Le legionelle sono responsabili di circa il 5% di tutti i casi di
polmonite, e di queste, il 70-90% causata da L.pneumophila. Si verifica dopo un
periodo di incubazione di 2-10 giorni, dove compaiono i primi sintomi, febbre,
Microbiologia Preston 144
brividi, cefalea, tosse secca e non produttiva, che come gi detto, pu coinvolgere
pi organi, come reni e fegato.
Diagnosi: Si colorano poco con la colorazione di Gram, si colorano meglio per con
colorazioni non specifiche, come l'impregnazione argentica. Il metodo sicuramente
pi sensibile l'utilizzo di immunofluorescenza diretta. I test per l'amplificazione di
acido nucleico sono molto specifici e sensibili. La colticazione difficile, comunque
per la propria crescita necessitano di ferro e di L-cisteina (presenti nell'emoglobina e
nel pirofosfato ferrico). Il terreno pi utilizzato l'agar characoal yeast extract
tamponato (BCYE); crescono in atmosfera normale a 35C in 3-5 giorni.
Miscellanea di bacilli gram-negativi Da fare!
Bartonella
Presenta 19 specie, di cui 3 sono patogeni importanti per l'uomo, B.bacilliformis,
B.quintana e B.henselae. Sono gram-negativi, aerobi, corti, esigenti dal punto di vista
metabolico, crescono su agar-sangue arricchito a temperature di 37C. Si ritrovano in
serbatoi animali e l'infezione causata da questi batteri si trasmette agli esseri umani
tramite contatto diretto o tramite insetti vettori, come pulci, flebotomi e pulci, per
causare sostanzialmente febbre ricorrente.
Bacilliformis l'esemplare tipico del genere, che causa una patologia febbrile acuta
con grave anemia, seguita da una forma cutanea cronica (verruca peruviana). La
malattia confinata alle regioni montagnose andine di Per, Ecuador e Colombia.
E'causata da flebotomi che mordendo infettano il sangue, bartonella nel sangue si
Bartonella quintana causa la febbre delle trincee, causata dal morso dei pidocchi. Non
causa morte, ma la malattia pu essere molto grave. Malattia molto diffusa nella prima
guerra mondiale, che causa febbre, cefalea, astenia e dolore delle ossa lunghe. E'
associata anche a molte patologie in pazienti immunocompromessi, come
sieropositivi, che si manifesta sotto forma di febbri ricorrenti con batteriemia e
angiomatosi bacillare. La trasmissione dei batteri riguarda principalmente i
senzatetto.
Bartonella henselae causa angiomatosi bacillare che riguarda cute, linfonodi, fegato e
milza, ed trasmessa dal morso di pulci.Gli animali come i gatti costituiscono quindi
una riserva per questi insetti, che sono trasportati in maniera asintomatica
nell'orofaringe del gatto o possono causare batteriemia transitoria in questi gatti.
Questo batterio anche responsabile di malattia da graffio di gatto, infezione
pediatrica benigna, con adenopatia localizzata cronica del linfonodi.
Cardiobacterium
Cardiobacterium hominis, come dice il nome, causa endocardite nell'uomo. Sono
bastoncelli gram-negativi, piccoli, pleomorfi, immobili e aerobi facoltativi. Sono
presenti nel tratto respiratorio nel 70% di individui sani. La maggior parte delle
infezioni sono causate da cardiopatie pre-esistenti o patologie del cavo orale, infatti
questi batteri sono in grado di entrare nel sangue dall'orofaringe, di aderire al tessuto
caridaco e di moltiplicarsi, dando origine a malessere, febbricola. E' comune la
completa guarigione dopo un'adeguata terapia antibiotica, basata su penicillina ed
ampicillina per 2-6 settimane; sono eritromicina-resistenti.
Capnocytophaga
Bastoncelli filamentosi gram-negativi aerobi facoltativi, che colonizzano oro-faringe
umana (associati a periodontite e setticemie). Crescono lentamente, e servono due
Streptobacillus
Streptobacillus moniliformis l'agente responsabile della
febbre da morso di ratto, lungo sottile bacillo, gram-
negativo, che pu formare rigonfiamenti bulbosi e lunghi
filamenti. Si trova nel nasofarige di ratti e piccoli roditori;
le infezioni originano da morsi e molto meno
frequentemente a seguito di consumo di acqua o cibo
contaminati. Dopo un periodo di incubazione di 2-3
giorni, e compare febbre, cefalea, brividi, dolori muscolari
ed articolari; in seguito anche petecchie e rash cutaneo. E'
sensibile a numerosi antibiotici, compresi penicillina e tetraciclina.
Clostridium Perfringens
Sono bacilli di grandi dimensioni
(0,6-2,4x1,3-19,0 m), rettangolari, gram-positivi
ed immobili nonostante la notevole rapidit di
crescita. E' distinto in 5 tipi, da A ad E, di cui il
tipo A quello responsabile della maggior parte
delle infezioni nell'uomo. Pu essere
responsabile solo di colonizzazione, oppure di
varie malattie che vanno da gastroenterite a
distruzione devastante dei tessuti (mionecrosi).
Questa differenza di patogenicit viene attribuita al grande numero di tossine che
questo batterio riesce a produrre. Pu produrre 4 tossine letali (,,,), 6 tossine
minori, una enterotossina e una neuraminidasi.
Epidemiologia:
Clinica:
Enterite necrotizzante:
E' un processo di necrosi acuto, raro, che si verifica nel digiuno, caratterizzato da
dolori addominali, diarrea sanguinolenta, shock e peritonite. La mortalit nei pazienti
raggiunge il 50%. Responsabile il perfringens di tipo C, produttore della tossina ;
Papuasia e Nuova Guinea sono le zone dove pi comune l'enterite. Fattori di rischio
sono l'ingestione di carne poco cotta di maiale contaminato insieme a patate dolci,
che contengono un inibitore, resistente al calore, della tripsina, e la malnutrizione
(con perdita dell'attivit proteolitica della tripsina che inattiva l'enterotossina).
Setticemia
Diagnosi di Laboratorio:
Microbiologia Preston 150
Clostridium Tetani
E'un bacillo di piccole dimensioni, mobile,
che produce spore rotonde che si
localizzano all'estremit, conferendogli un
aspetto a bacchetta di tamburo. E' gram-
positivo, acapsulato; a differenza di altri
clostridi, cresce difficilmente in laboratorio,
anche perch, come stretto anaerobio, non
tollera la presenza di O2. Producendo delle
spore, riesce a sopravvivere a condizioni ambientali avverse. Produce due tossine
importanti, che sono la tetanolisina e la tetanospasmina. La tetanolisina una
emolisina ossigeno-labile analoga alla streptolisina O. La tetanospasmina una
neurotossina, responsabile delle manifestazioni cliniche del tetano, prodotta durante
la fase stazionaria. La tetanospasmina codificata da un plasmide, prodotta come
singola molecola di 150 kDa, che viene scissa da proteasi in due subunit peptidiche:
una subunit leggera o catena A e una subunit pesante o subunit B, tenute insieme
da un ponte disolfuro; la catena B si lega con l'estremit carbossi-terminale ad un
recettore sulla superficie dei neuroni motori, un ganglioside GM2 e anche ad acido
sialico. Le molecole di tossina intatte si localizzano poi all'interno degli endosomi e
vengono trasportate attraverso l'assone al soma del neurone motore nel midollo
spinale; qui l'endosoma viene acidificato, quindi la porzione N-terminale cambia
nella catena pesante, e si lega alla membrana endosomiale e la catena leggera della
tossina passa nel citoplasma cellulare. La catena leggera una zinco-peptidasi, che
viene internalizzata e risale dalle terminazioni periferiche al SNC tramite il trasporto
assonale retrogrado. La tetanospasmina inattiva le proteine che regolano il rilascio
dei neurotrasmiettitori inibitori come glicina e GABA, che porta cos ad una sregolata
attivit delle sinapsi eccitatorie dei neuroni motori, con conseguente paralisi
spastica. Il legame della tossina irreversibile, per cui il recupero dipende dalla
formazione di nuove terminazioni assoniche.
3) Altre forme di tetano sono la forma cefalica (interessa la testa ed implica i nervi
cranici) e la forma neonatale (si deve al tagli del cordone ombelicale con bisturi
infetti)
Clostridium Botulinum
E' l'agente eziologico del botulismo e rappresenta un gruppo eterogeneo di bacilli
sporigeni, anaerobi, di grandi dimensioni.
E' suddiviso in 4 gruppi (I e IV) sulla base del tipo di tossina prodotta e della sua
attivit proteolitica. I ceppi I e II sono responsabili della maggior parte della
patologia nell'uomo. Esistono 7 tossine distinte antigenicamente (A,B,C,,D,E,F,G); i
tipi A,B,E,F sono associati alla patologia nell'uomo. La tossina botulinica simile alla
tossina tetanica. La proteina intera ha un peso molecolare di 150 kDa ed formata da
2 o pi subunit (A-B). La subunit A una zinco-endopeptidasi con attivit
Tossina Botulinica
Botulismo
Intossicazione Botulinica
La dose letale per via endovenosa o intramuscolare della tossina botulinica di
0,09-0,15 g; per via inalatoria di 0,7-0,9 g e per via orale di 70 g.
Clostridium Difficile
E' responsabile di infezioni dell'apparato GI, associate all'uso di antibiotici, che
vanno dalla diarrea benigna e autolimitante, ad una colite pseudomembranosa
pericolosa per la vita. Le infezioni endogene hanno origine dopo trattamento con
antibiotici che provoca alterazione della popolazione microbica gastrointestinale
residente, con prevalere di C.difficile. Le infezioni esogene si trasmettono da persona
a persona soprattutto negli ospedali. Le spore possono rimanere infettive per pi
settimane o mesi. I soggetti pi a rischio sono pazienti ricoverati ,che ricevono
trattamento antibiotico (-lattamici e clindamicina), ed i soggetti non ospedalizzati in
Le SLP, o proteine dello strato superficiale del batterio, sono importanti per ol
legame del batterio all'epitelio intestinale. Le ialuronidasi hanno attivit citolicita. La
spora permette la sopravvivenza per mesi nell'ambiente ospedaliero.
Microbiologia Preston 156
Batteri anaerobi gram-positivi asporigeni
Cocchi gram-positivi anaerobi
Colonizzano il cavo orale, il tratto gastrointestinale, il sistema urogenitale e la cute.
Causano infezioni quando si propagano da questi siti ad altri normalmente sterili.
Sono sensibili alla penicillina e ai carbapenemici.
Actinomyces
Sono bacilli gram-positivi facoltativi e obbligati, che crescono lentamente in coltura,
e tendono a determinare infezioni croniche a sviluppo lento, sviluppando forme
filamentose o ife. Colonizzano il tratto respiratorio superiore, gastrointestinale e
quello genitale femminile. Non sono presenti sulla superficie cutanea ed hanno
scarsa virulenza e causano malattie solo quando le normali barriere delle mucose
vengono interrotte a causa di traumi, interventi chirurgici o infezioni in genere. La
patologia classica detta actinomicosi, caratterizzata da lesioni granulomatose
croniche. Sono visibili negli ascessi colonie macroscopiche di questi organismi, simili
a granelli di sabbia, perch sono formati da ammassi di strutture filamentose legate
insieme da fosfato di calcio, chiamati granuli di zolfo. L'actinomicosi poco
frequente, mentre Actinomyces responsabile, per lo pi, di infezioni del cavo orale,
ascessi dentali ed infezioni associate ad impianti. Le infezioni sono endogene e non
vi trasmissione da persona a persona. Le maggior parte delle infezioni sono quelle
cervicofacciali, compaiono in pazienti con scarsa igiene orale o che hanno subto un
trauma o un intervento odontoiatrico, invadendo il tessuto danneggiato e avviando il
processo infettivo. L'infezione pu essere piogenica acuta o indolore. L'actinomicosi
pu essere ancora toracica, con sintomi aspecifici, addominale, che invade tutti gli
organi, ed infine pelvica, con forma relativamente benigna di vaginite oppure con
distruzione del tessuto. L'actinomicosi pu anche riguardare il SNC, in cui si
osservano ascessi cerebrali. La terapia pu essere drenaggio di un ascesso localizzato,
o rimozione chirurgica dei tessuti coinvolti oppure ancora una terapia prolungata di
antibiotici quali penicillina, macrolidi o carbapenemici.
Mobiluncus
Sono bacilli gram-variabili, ricurvi, con estremit affusolate e anaerobi obbligati.
Sono sensibili alla vancomicina, eritromicina ed ampicillina. Crescono su terreni
arricchiti da siero di coniglio e di cavallo. Si ritrovano raramente nella vagina di
donne sane e abbondano in quelle affette da vaginosi batterica.
Lactobacillus
Sono anaerobi facoltativi o anaerobi obbligati. Parte della flora batterica normale del
cavo orale, stomaco, intestino e tratto urogenitale. Sono i batteri pi comuni
dell'uretra e sono incapaci di moltiplicarsi nelle urine. Il passaggio nel sangue si
verifica in batteriemia transitoria da una fonte urogenitale, endocardite e setticemia
opportunistica. Trattamento di elezione la combinazione tra una penicillina e un
aminoglicoside.
Microbiologia Preston 158
Batteri gram-negativi anaerobi
Gli anaerobi gram-negativi li possiamo riscontrare nelle vie aeree superiori, nel tratto
gastrointestinale e quello urogenitale. Troviamo generi quali Bacterioides,
Fusobacterium, Parabacterioides, Porphyromonas, Prevotella e Veillonella. Bacterioides
fragilis la specie pi importante ed ha dimensioni e morfologia variabile, che si
colora debolmente con Gram e cresce in coltura velocemente in campi addizionati
con bile. Hanno una struttura classica dei Gram negativi, con una capsula
polisaccaridica che ha LPS privo di attivit endotossica (dovuto al fato che il lipide A
non si lega tramite i gruppi fosfato ai radicali disaccaridici della glucosamina e risulta
ridotto quindi il numero di acidi grassi a catena lunga legati ad amino zuccheri).
Nonostante fragilis non sia il batterio predominante (tra i gram-negativi anaerobi) nel
tratto gastrointestinale, la maggior parte delle infezioni intraddominali associata a
questo batterio. E' in grado di aderire alle cellule epiteliali e alle molecole
extracellulari tramite fimbrie, e la capsula i oppone alla fagocitosi; gli acidi grassi a
catena corta (acido succinico) prodotti durante il metabolismo inibiscono la
fagocitosi; possono tollerare l'esposizione all'ossigeno, perch possiedono catalasi e
superossido-dismutasi, che inattivano il perossido d'idrogeno e i radicali liberi
dell'ossigeno. Producono una tossina termo-labile, consistente in una metalloproteasi
zinco-dipendente (BFT), che cambia l'epitelio intestinale tramite riorganizzazione di
actina F, con uscita di cloruri e perdita di liquidi (patologie diarroiche); contribuisce
al danno infiammatorio inducendo secrezione di IL-8. Normalmente sono presenti
con un ruolo protettivo, ma se vengono a ritrovarsi in luoghi sterili possono causare
patologia endogena. Le patologie del cavo orale e del cervello sono sostenute da
Prevotella, Porphyromonas, Fusobacterium e Bacterioides (non cervello); le infezioni
intra-addominali sono dominate da B.fragilis, come anche le infezioni ginecologiche,
le infezioni cutanee, gastroenteriti e le setticemie (1-3% delle totali). I campioni
devono essere trasportati in laboratorio con cura ed in ambiente anaerobio. Le
colonie sono visibili entro due giorni e per l'identificazione si effettua colorazione di
Gram, resistenza a vancomicina e crescita in presenza di bile al 20%. Il trattamento
migliore la terapia antibiotica a base di metronidazolo, carbapenemici e -lattamine
associate ad inibitori delle -lattamasi.
Microbiologia Preston 159
Spirochetales
Sono raggruppati dei batteri per le loro caratteristiche morfologiche, batteri gram-
negativi sottili, elicoidali, che presentano tre famiglie importanti, quali Treponema,
Borrelia e Leptospira. Sono batteri di forma allungata con corpo avvolto a spirale, non
visibili al microscopio in campo chiaro, visibili in campo scuro, a contrasto di fase e
dopo la colorazione con sostanze fluorescenti o impregnazione argentica. Sono molto
labili, non sopravvivono all'essiccamento o ai disinfettanti. Hanno una parete simile a
quella dei gram-negativi, ma flessibile ed esternamente alla membrana presente
uno strato di muco- L'apparato locomotore comprende endoflagelli, uno o pi fasci
di fibrille (ciascuna organizzata come un flagello batterico) ancorati ad un polo della
cellula ed inseriti longitudinalmente nello spazio periplasmatico. Le leptospire hanno
1-2 filamenti assiali, i treponemi virulenti ne hanno 3 e le borrelie da 7 a 20. Un tempo
erano considerati come anaerobi obbligati, oggi si sa che possono ossidare il glucosio
Treponema
Sono due le specie che causano malattie infettive nell'uomo, Treponema pallidum (con
tre sottospecie) e Treponema carateum. Il treponema pallidum presenta tre sottospecie,
1) pallidum, che causa sifilide a trasmissione sessuale, 2) endemicum, che causa la
sifilide endemica e 3) pertenue che causa lo yaws o framboesia; il Treponema carateum
causa la pinta o mal di Pinto.
Il fatto che cresca lentamente e ce in vitro non sia coltivabile, ha reso difficile
l'individuazione dei meccanismi di patogenicit. Per l'analisi del genoma ed alcune
caratteristiche strutturali hanno rivelato qualcosa. Ad esempio la membrana
Sifilide Primaria
Sifilide Secondaria
Microbiologia Preston 162
Sifilide Latente
Inizia 2-3 settimane dall'inizio dello stadio secondario e pu rimanere latente per
anni. I batteri si sviluppano in siti ectopici ed il sistema immunitario cerca di
distruggerli.
Sifilide Terziaria
Si sviluppa in circa 1/3 dei pazienti non trattati. Il paziente non pi infettivo, ma
presenta i danni della risposta immunitaria. Pu presentarsi in varie forme, come
Sifilide benigna tardiva o "gomma", Sifilide cardiovascolare, Neurosifilide e Sifilide
meningovascolare.
La sifilide benigna tardiva o "gomma", si presenta nel 15% dei pazienti non trattati, in
un periodo compreso tra 1-10 anni. Le lesioni granulomatose, o gomme, possono
trovarsi in pelle, cartilagine o ossa.
La sifilide cardiovascolare si sviluppa nel 10% dei pazienti non trattati, in cui c'
sostituzione del tessuto elastico dell'aorta con tessuto fibroso, auneurisma dell'aorta e
ostruzione delle coronarie. Compare circa 10 anni dopo la sifilide primaria.
Gli altri treponemi importanti causano come detto sifilide endemica, yaws e la pinta.
Treponema pallidum endemicum causa la sifilide endemica o bejel. E' diffusa
prevalentemente in Egitto, Medio Oriente e Australie. Si trasmette attraverso
abrasioni soprattutto da cucina o l'utilizzo promiscuo di oggetti contaminati. E'
principalmente una malattia pediatrica. Si osservano raramente lesioni primarie nel
cavo orale, ma invece troviamo lesioni secondarie come papule nel cavo orale ed
erosioni delle mucose.
Malattia di Lyme
Febbre ricorrente
Le borrelie possono essere osservate su preparati di sangue con Giemsa per febbre
ricorrente, mentre non consigliato l'esame microscopico di sangue con pazienti
affetti da Lyme. Possono essere coltivati in vitro su terreni specifici, ma questi non
sono prontamente disponibili, quindi raramente sono effettuati. Le tecniche di
amplificazione dell'acido nucleico sono limitanti. I test sierologici non sono utili per
la diagnosi. La ricerca degli anticorpi rappresenta il test diagnostico di scelta per il
paziente con Lyme. Utilizzare immunofluorescenza e test immunoenzimatici sono
usati comunemente. Come tutti i test sierologici, sono relativamente non sensibili
durante la prima fase acuta della malattia. Le IgM compaiono da due a quattro
settimane dopo l'insorgenza dell'eritema migrante in pazienti non trattati. I livelli
raggiungono i valori massimi dopo sei/otto settimane di malattia e quindi si
abbassano ad un valore normale da quattro a sei mesi dopo.
Leptospira
Sono spirochete sottili e incurvate a uncino su una o entrambe le estremit
affusolate; il corpo avvolto a spirale molto stretta e a sua volta ripiegato. La motilit
si realizza attraverso due flagelli periplasmatici che si estendono per la lunghezza dei
batteri e sono ancorati alle estremit opposte. Sono aerobi obbligati e possono essere
coltivati in vitro in terreno arricchito di siero di coniglio o BSA.
I Mycoplasmi sono i pi piccoli organismi capaci di vita autonoma. Sono unici perch
non hanno una parete batterica e perch la loro membrana non contiene steroli.
L'assenza della parete rende questi batteri resistenti alla penicillina e a tutti quegli
antibiotici che hanno come bersaglio la parete cellulare. Presentano pleomorfismo ed
hanno dimensioni che possono variare da 0,2 a 0,3m della forma coccoide, ma
anche 0,1-0,2m di larghezza e 1-2m di lunghezza nella forma bastoncellare. Molti
attraversano pori di 0,45m, quindi un tempo si immaginava fossero dei virus. Sono
batteri a tutti gli effetti, perch si dividono per scissione binaria (tipica di tutti i
batteri); raramente si dividono per gemmazione, nel qual caso la "gemma" pu non
ricevere un genoma completo e la replicazione del genoma e la divisione del
citoplasma possono non essere sincronizzate; crescono su terreni artificiali abiotici e
contengono sia DNA, che RNA. Sono gram-negativi ed anaerobi facoltativi, ma
pneumoniae aerobio obbligato. Hanno capacit di crescere molo lentamente
esclusivamente su terreni arricchiti di vitamine, di precursori degli acidi nucleici,
lipidi (steroli) che vengono forniti genrealmente dall'aggiunta di siero animale; in
coltura formano colonie particolarmente piccole. Le colonie sono a forma di "uovo
fritto", formate da una zona centrale opaca e granulare, corrispondente alla zona di
crescita del microrganismo, e da una zona periferica, di aspetto piatto e trasparente,
in cui avviene la moltiplicazione in superficie del microrganismi.
Microbiologia Preston 173
Rickettsia
E' un gruppo di batteri suddiviso in due generi, Rickettsia e Orientia. Sono di
dimensioni inferiori ai comuni batteri, pleomorfi, gram-negativi, immobili, acapsulati
e si colorano bene con Giemsa. Crescono solamente nel citoplasma della cellula
eucariote, e sono mantenute in serbatoi animali e artropodi e sono trasmesse da
artropodi, come zecche, acari, pidocchi e pulci. Gli uomini sono ospiti accidentali. I
batteri di questo genere sono suddivisi in due gruppi principali: gruppo della febbre
maculosa e gruppo del tifo. Del primo gruppo fanno parte Rickettsia ricketsii, che
causa febbre maculosa delle Montagne Rocciose, e Rickettsia akari, che causa
rickettsiosi vesciolare, e sono curate con Doxiciclina. Del secondo gruppo fanno
parte Rickettsia prowazekii e Rickettsia typhi curate con Tetracicline. Solamente una
specie appartiene al genere Orientia, Orientia tsutsugamushi. I batteri di questa
famiglia sono mantenuti in roditori ed artropodi, che fungono sia da vettori, che da
ospiti. L'azione patogena di questa famiglia si esplica principalmente mediante il
danno vascolare prodotto, in quanto tali batteri si moltiplicano all'interno delle
cellule endoteliali di arteriole e capillari, danneggiandole e determinando
l'insorgenza di processi vasculitici con conseguente trombosi, rottura vascolare e
necrosi tissutale. le lesioni vascolari sono particolarmente evidenti a livello cutaneo,
ma non risparmiano numerosi altri organi. A livello cerebrale e cardiaco, possibile
osservare la comparsa, in corrispondenza dei piccoli vasi, di noduli caratteristici
costituiti da aggregati di linfociti, polimorfonucleati e macrofagi. Hanno una struttura
esterna tipica dei bacilli gram-negativi, con peptidoglicano sottile e membrana
esterna con LPS, che per non ha grande attivit. Non hanno flagelli. Sono patogeni
intracellulari obbligati.
Rickettsia rickettsii
E' la pi comune causa del genere Rickettsia. E' l'agente eziologico della febbre
macuolsa delle Montagne Rocciose. La patogenicit sta nella capacit di questo
batterio di aderire alle cellule endoteliali grazie alla proteina A della membrana
esterna. Questi penetrano nelle cellule endoteliali, si moltiplicano liberamente nel
citoplasma e nel nucleo delle cellule infettate, e si spostano da una cellula a quella
adiacente. Il danno cellulare conseguente a questo meccanismo, cos come anche
l'aumento di permeabilit vascolare. L'ipovolemia e l'ipoproteinemia, causate
dall'efflusso di plasma nei tessuti, possono condurre a ridotta perfusione dei vari
Rickettsia akari
E' l'agente responsabile della rickettsiosi vescicolare, trasmessa da acari infetti.
Queste infezioni sono mantenute dai roditori attraverso la puntura da parte dei loro
parassiti e negli acari a trasmissione transovarica. L'uomo ospite accidentale con
acari infetti. La malattia bifasica. Prima vediamo una papula nel punto del morso,
seguita velocemente da un ulcera, per formare infine l'escara. In questo periodo il
batterio si diffonde a livello sistemico e dopo un periodo di incubazione di 7-24
giorni si passa alla seconda fase della malattia, con febbre alta, cefalea, brividi,
sudorazione, mialgia e fotofobia. In 2-3 giorni si sviluppa esantema papulovescicolare
generalizzato, che va incontro, con progressione simile a quella del vaiolo, vescicole e
poi croste. La presenza dell'esantema distingue questa patologia dal carbonchio. La
rickettsiosi vescicolare di solito lieve, e la guarigione compare dopo 2-3 settimane. Il
trattamento antibiotico Doxiciclina.
Rickettsia prowazekii
Appartiene al gruppo del tifo ed l'agente eziologico del tifo esantematico o tifo
epidemico. L'uomo il serbatoio principale di questa malattia ed il vettore il
pidocchio del corpo umano. Il tifo epidemico si verifica tra le persone che vivono in
situazioni di promiscuit e scarse condizioni igienico-sanitarie. Tutto ci favorisce la
diffusione dei pidocchi, che dopo 2-3 settimane dalla loro infezione muoiono. E'
presente in America Centrale, Africa e America Meridionale. Le sindromi si
sviluppano in media 8 giorni dopo il contatto, con sintomi aspecifici, ma in seguito
Rickettsia typhi
E' l'agente eziologico del tifo endemico o murino. La malattia ubiquitaria,
soprattutto nelle zone calde ed umide. I roditori rappresentano il serbatoio principale
e la pulce del ratto il vettore principale. Anche la pulce del gatto un importante
vettore. Il periodo di incubazione di 7-14 giorni, con sintomi che compaiono
improvvisamente, come febbre, cefalea, brividi, mialgie e nausea. Si pu sviluppare
esantema su torace e addome. Il decorso dura meno di 3 settimane anche nei pazienti
non trattati con antibioticoterapia. L'esame effettuato l'immunofluorescenza
indiretta, specifico per questo batterio. Le tetracicline sono efficaci nel trattamento.
Orientia tsutsugamushi
E' l'agente eziologico del tifo fluviale giapponese, malattia trasmessa dagli uomini
agli acari. Il serbatoio la popolazione di acari, nella quale i batteri sono trasmessi
per via transovarica. La malattia presente anche nei roditori. La patologia si
sviluppa improvvisamente dopo un periodo di incubazione di 6-8 giorni, con cefalea,
febbre e mialgie. Nei pazienti non trattati, la patologia scompare dopo 2-3 settimane,
mentre nei pazienti trattati con antibiotici, scompare velocemente. Non disponibile
un vaccino. La terapia antibiotica la Doxiciclina.
Microbiologia Preston 176
Ehrlichia, Anaplasma e Coxiella
I batteri della famiglia Anaplasmataceae sono raggruppati in due generi, Ehrlichia e
Anaplasma. Sono intracellulari obbligati che sopravvivono nei vacuoli citoplasmatici
delle cellule emopoietiche di mammifero.
Ehrlichia e Anaplasma
Infettano granulociti, monociti, eritrociti e piastrine. Restano nel vacuolo fagocitario
dopo l'ingresso nella cellula ospite. La fusione coi lisosomi viene impedita poich
viene interrotta l'espressione degli appositi recettori sulla superficie del vacuolo
fagocitario. I batteri si replicano per scissione binaria nel fagosoma, senza che
vengano esposti agli enzimi lisosomali. Alcuni giorni dopo che la cellula infettata, i
batteri in replicazione si assemblano in masserelle chiamate morule. L'infezione
porta a lisi cellulare e al rilascio dei batteri e alla successiva infezione di nuove
cellule. L'osservazione si pu effettuare con colorazione di Giemsa. Questi batteri
non possiedono i geni per la sintesi del peptidoglicano e dell'LPS. Sono
intracellulari e questo fatto li protegge dalla risposta anticorpale. La trasmissione
dell'infezione avviene attraverso le zecche. Le zecche infettano ad uno stadio
immaturo (larve o ninfe) ingeriscono sangue da un animale colonizzato da questi
batteri che, successivamente, li trasmettono ad un altro mammifero, che pu essere
occasionalmente l'uomo. L'ehrlichiosi umana monocitotropica causata da
E.chaffeensis in seguito ad infezione dei monociti del sangue e dei fagociti dei vari
tessuti e organi. Dopo 1-3 settimane dalla puntura di zecca, si manifesta malattia
simil-influenzale con febbre alta, cefalea, malessere e mialgia. Nel 40% si manifesta
esantema e si presentano leucocitopenia, trombocitopenia e valori alti delle
transaminasi sieriche. La mortalit bassa, anche se si rende necessario il ricovero.
L'ehrlichiosi granulocitaria del cane causata da E.ewingii e raramente causa
patologia nell'uomo, con febbre, mialgia e cefalee, ma anche leucocitopenia,
trombocitopenia e valori elevati delle transaminasi sieriche. L'anaplasmosi umana
causata da Anaplasma phagocytophilum. Colpiti principalmente i granulociti, con
malattia che si presenta da 5 a 11 giorni dopo l'esposizione come una malattia simil-
influenzale, pi esantema (10%), leucocitopenia, trombocitopenia e elevati livelli di
transaminasi sieriche; necessario ricovero ospedaliero. La diagnostica viene effettuata
con colorazione di Giemsa, PCR e ricerca di anticorpi. Il trattamento con
Doxiciclina, ma Rifampicina per trattare gli intolleranti alla Doxiciclina.
Microbiologia Preston 178
Chlamydia e Chlamydophila
La famiglia Chlamydiaceae rappresentata da Chlamydia e
Chlamydiophila. Tre specie di queste due sono patogene
per l'uomo: Chmalydia trachomatis, Chlamydophila
pneumoniae e Chlamydophila psittaci. Questi sono dei
parassiti intracellulari obbligati, che, data la loro
dimensione ridotta, venivano considerati virus. Per
hanno le caratteristiche dei batteri, quali la struttura di
gram-negativi, con membrana interna ed esterna, DNA e
RNA, possiedono ribosomi e sintetizzano proteine, acidi
nucleici e lipidi. Sono di forma rotondeggiante con
proiezioni a carico di un solo emisfero, di cui non se ne conosce il motivo. I batteri
sono resistenti in condizioni ambientali sfavorevoli, e sebbene non possiedano lo
strato di peptidoglicano, la zona centrale nucleare circondata da una membrana
citoplasmatica e da una membrana esterna a doppio strato. La parete cellulare
contiene LPS con scarsa attivit endotossica; importanti invece sono MOMP e OMP2.
MOMP la proteina maggiore della membrana esterna, una componente strutturale
importante e caratteristica di ciascuna specie, con probabile funzione di "porina".
OMP2 invece condivisa da tutti i generi ed ricca di cisteina; questa proteina
responsabile dei legami crociati disolfurici che stabilizzano i corpi elementari. Non
producono ATP, ma utilizzano quello della cellula parassitata. Il genoma di
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Hanno un ciclo di sviluppo particolare, che si verifica all'interno delle cellule ospiti
parassitate, e che d luogo a forme infettive, metabolicamente inerti, i corpi
elementari o CE per la sopravvivenza extracellulare, e a forme non infettive, ma
metabolicamente attive, i corpi reticolari o CR per la moltiplicazione intracellulare.
Inizia tutto con i corpi elementari. Sono piccoli, rotondeggianti e densi; si legano ai
recettori presenti sulla superficie delle cellule dell'epitelio mucoso (microvilli),
mediante legame delle MOMP, poi penetrano con un processo detto "endocitosi
selettiva per il parassita". Una volta penetrati, rimangono nel fagosoma; a questo
punto, se la membrana esterna del CE integra, inibiscono la fusione del fagosoma
con i lisosomi cellulari, impedendo il killing intracellulare; se la membrana invece
danneggiata, o i batteri sono inattivati dal calore o neutralizzati dagli anticorpi, si
forma il fagolisosoma ed il killing non pu essere inattivato.
Microbiologia Preston 179
In circa 6 ore dall'ingresso, i CE si idratano, si accrescono e si trasformano in corpi
pi grandi, e metabolicamente attivi, o corpi reticolari CR. I CR sintetizzano DNA,
RNA e proteine, ma utilizzano l'ATP dalla cellula, per questo motivo sono considerati
"parassiti energetici". Si dividono per scissione binaria per le successive 18-24 ore. Il
fagosoma in cui si accumulano viene detto "inclusione" ed visibile al microscopio
ottico. Dopo circa 24 ore, i corpi reticolari vanno incontro a condensazione
riformando CE pi piccoli, che vengono liberati quando la cellula si rompe. I corpi
reticolari sono sprovvisti di potere infettante, mentre i CE sono capaci di infettare
altre cellule.
Chlamydia trachomatis
Causa solo infezioni umane. Se ne conoscono 15 di sierotipi, o varianti sierologiche o
serovar, sulla base di differenze antigeniche della proteina principale della membrana
esterna o MOMP: i sierotipi A,B,Ba e C, sono responsabili del tracoma endemico; i
sierotipi D,E,F,G,H,I,J,K sono agenti eziologici di infezioni genitali; i sierotipi
L1,L2,L3 sono agenti eziologici del linfogranuloma venereo LGV.
Cellule della mucosa del tratto respiratorio, dell'uretra, della cervice, dell'endometrio,
delle tube di Falloppio, del retto e della congiuntiva possiedono i recettori per i CE. I
Le infezioni oculari possono svilupparsi anche in neonati infettati alla nascita. Viene
contratta, al passaggio attraverso il canale del parto, da circa il 25% dei neonati con
madri con infezione genitale attiva. Hanno un periodo di incubazione di 5-12 giorni
dalla nascita, dove la rima palpebrale diventa edematosa ed iperemica, con
abbondante secrezione purulenta. I neonati non trattati sono a rischio di polmonite.
Trattamento: i pazienti con LGV sono trattati con Doxiciclina per 21 giorni.
Eritromicina per bambini con meno di 9 anni, donne in gravidanza e pazienti
intolleranti alle tetracicline. Le infezioni oculari sono trattate con una dose di
Azitromicina o 7 giorni di Doxaciclina. La congiuntivite e la polmonite neonatale
sono trattate con Eritromicina per 10-14 giorni. E' difficile prevenire il tracoma,
perch la popolazione endemica non ha facile accesso all'assistenza medica.
Chlamydophila pneumoniae
E' stata isolata per la prima volta in un bambino di Taiwan, ed l'agente eziologico di
polmonite TWAR, trasmessa tramite secrezioni respiratorie e non stato identificato
alcun serbatoio animale. E' un patogeno umano che causa sinusite, faringite,
bronchite e polmonite. La maggior parte delle infezioni sono asintomatiche o lievi e
sono autolimitanti. Le infezioni pi gravi coinvolgono un solo lobo polmonare e non
sono distinguibili dalle altre polmoniti atipiche. Pu risultare pericolosa per adulti
debilitati e bambini piccoli. Questo batterio infetta e successivamente si replica
all'interno delle cellule muscolari lisce, endoteliali delle coronarie e macrofagi; sono
associate a lesioni aterosclerotiche. La diagnosi difficoltosa, attendibile solo
immunofluorescenza (MIF). La Doxiciclina il trattamento d'elezione.
Microbiologia Preston 183
Chlamidophila psittaci
E' l'agente eziologico della ornitosi umana o Psittacosi. Questa viene trasmessa dal
materiale fecale, anche essiccati di colombi, pappagalli, anatre o tacchini all'uomo.
L'uomo un ospite "a vicolo cieco" cio incapace di trasmettere l'infezione.
L'infezione si verifica tramite il tratto respiratorio, dal quale i batteri si diffondono
alle cellule reticoloendoteliali del fegato e della milza. Si moltiplicano in questi siti,
provocando necrosi locale. Si diffondono attraverso il sangue nei polmoni e negli
altri organi, causando risposta infiammatoria negli spazi interstiziali ed alveolari,
infiltrazione di macrofagi, necrosi e talvolta emorragia. I soggetti pi a rischio sono i
veterinari, i lavoratori degli zoo, lavoratori dei negozi di animali domestici e gli
addetti alla manipolazione del pollame. Hanno un periodo di incubazione di 2-3
settimane e la patologia si manifesta con cefalea, febbre alta, brividi, malessere e
mialgia. Osserviamo anche tosse non produttiva, rantoli e
addensamenti,epatomegalia, splenomegalia, nausea, vomito, diarrea e frequentemente
il coinvolgimento del SNC, sotto forma di cefalea ed in casi ben pi gravi, encefaliti,
convulsioni, coma e morte. La sierodiagnosi ha un valore diagnostico. Le infezioni
sono trattate con successo con Doxiciclina o Macrolidi.