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Isaia Clemente
N c = N 0 - DN eq. di equilibrio
Ap
N 0 = N c + DN = N c + N c n =
Ac
Ap A c + nA p
N 0 = N c 1 + n = Nc
Ac Ac
Da cui si ricava la compressione nel cls e relativa tensione sc
Ac N Ac N
Nc = N0 sc = 0 = 0
Ac + nA p Ac Ac + nA p Aid
Nel caso in cui larea dellacciaio da precompressione sia pari allun percento di Ac , si ha una
perdita di:
Nc Ac 100
= = = 0.93
N0 Ac + nA p 100 + 7 1
cio la compressione sul cls pari al 93% del carico iniziale applicato al cavo (7% di perdita).
Se il cavo non fosse baricentrico, bisognerebbe utilizzare le formule della pressione eccentrica.
N N e
sc = 0 0 y
A id J id
N0 N N e2
s p = s0 - n sc = -n 0 0
Ap A id J id
In questo caso, i cavi vengono tesati dopo la realizzazione dellelemento in c.a., agendo con
appositi martinetti alle testate del manufatto.
In ogni istante si ha uguaglianza fra lazione di trazione sul cavo e la compressione sul cls:
Nc = Np = N
N N
sc = sp =
Ac Ap
Nel caso di cavo eccentrico, si devono utilizzare le formule della pressione eccentrica:
N Ne N
sc = y sp =
Ac Jc Ap
Spesso, per semplicit, si vuole associare ad una generica precompressione, ossia ad una
possibile disposizione dei cavi, un sistema di carichi esterni equivalenti che producono nelle
struttura le stesse deformazioni e lo stesso regime tensionale; in questo modo la precompressione
viene trattata come se fosse un carico agente ed opportunamente combinato con le altre azioni:
m n
Fd = g jgGjk + gpPk + g1qQ1k + ( giqy0iQik )
j =1 i=2
Le nuove Norme tecniche D.M. 14.01.2008 fissano il coefficiente parziale di sicurezza gp = 1.0,
mentre il D.M. 1996 fissava i seguenti valori:
gp = 0.9 (1.2 se il suo contributo diminuisce la sicurezza)
Si noti che i carichi equivalenti sono per loro natura equilibrati, nel senso che in un sistema
staticamente determinato (isostatico) non inducono reazioni vincolari; nei sistemi iperstatici,
invece, i carichi equivalenti (e perci anche la precompressione) producono in generale reazioni
vincolari per comunque auto-equilibrate.
Si definisce Cavo Risultante (indicato come C.R.) il cavo fittizio che esercita in ogni sezione uno
sforzo uguale alla risultante delle forze di precompressione e con la stessa eccentricit, cio
genera lo stesso effetto dei cavi reali.
Se la tensione di trazione ssp la medesima in tutti i cavi, il Cavo Risultante si trover nel
baricentro del sistema di cavi effettivi:
n n
P = ( A pi spi ) = sp A pi
i =1 i =1
Consideriamo una trave in c.a.p. a cavi post-tesi, con Cavo Risultante baricentrico.
In corrispondenza degli ancoraggi di estremit si ha la trasmissione delle forze dal dispositivo di
bloccaggio al cls: la trave risulta compressa con un carico P e, ad una certa distanza dal
dispositivo, le tensioni nel calcestruzzo sono uniformi:
le tensioni nel
calcestruzzo sono
costanti e pari a
P
sc =
Ac
la risultante delle forze agisce in corrispondenza del baricentro, quindi compressione centrata.
Tale soluzione si applica quando trave soggetta ad una forza esterna di trazione uniforme.
Corso di Progetto di Strutture - a.a. 2016/17 - Pag. 6.35 -
Elementi strutturali in Cemento Armato Precompresso
Consideriamo una trave in c.a.p. a cavi post-tesi, con Cavo Risultante orizzontale eccentrico e.
La risultante delle compressioni P con eccentricit e equivalente ad un sistema a risultante P
centrata ed un momento pari a M = P e: in tal caso la trave soggetta a pressoflessione (P , M).
P Pe
sc = y
A J
Anche in questo caso si ha: Cavo Risultante C.R. Linea delle Pressioni
Tale soluzione si applica quando trave soggetta a due momenti uguali alle estremit.
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Consideriamo una trave in c.a.p. a cavi post-tesi, con Cavo Risultante inclinato di un angolo a
rispetto alla linea dasse ed eccentricit agli estremi pari a e (e1 = e2).
Anche in questo caso si ha: Cavo Risultante C.R. Linea delle Pressioni
6.5.5. Cavo parabolico, ancorato allestremit nei baricentri delle sezioni (post-teso)
Consideriamo una trave in c.a.p. a cavi post-tesi, con Cavo Risultante a tracciato parabolico,
simmetrico rispetto alla mezzeria, ancorato in corrispondenza dei baricentri delle sezioni di
estremit e freccia pari a f in mezzeria.
In questo caso le caratteristiche della sollecitazione dipendono dalla posizione relativa tra il cavo
e il baricentro della sezione.
y = a x2
2 4f
x=L y = a L =f a=
2 ( 2) L2
4f 2
y= x
L2
La funzione y(x) rappresenta leq. del cavo nel sistema di riferimento rappresentato in figura.
Poich generalmente la lunghezza L predomina sulle altre due dimensioni (elementi snelli), si
pu pensare a piccolo e quindi:
y(x) @ tan a(x) tan a @ sin a @ a cos a @ 1 y''=1/R
In questo caso si ha:
dy 8f d 2 y 8f
y' = = 2x y '' = 2 = 2
dx L dx L
8f L 4f
y '(L / 2) = 2 =
L 2 L
4f
tan a ( L / 2 ) @ sin a ( L / 2 ) @
L
Quindi:
4f
Taglio pari a: P sin a(L/2) @ P
L
Compressione pari a: P cos a(L/2) @ P
P 8f
il carico ripartito sulla superficie curva: p(s) = @ Py '' = 2 P
R L
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P P
P P
p(s) rappresenta lazione distribuita che il cls esercita sul cavo a causa della sua continua
deviazione; a sua volta il cavo esercita una pressione uguale ed opposta sul cls. Queste pressioni
radiali sono a componente orizzontale nulla (per simmetria), pertanto efficace solamente la
componente verticale p ( in modulo circa uguale a p(s) per a piccoli).
T T
P
P
P
Scrivendo gli equilibri alla traslazione verticale, orizzontale e alla rotazione si dimostra che il
sistema equivalente equilibrato.
Eq. Traslazione H P-P =0
4f 4f 8f
Eq. Traslazione V P + P - P 2 L = 0
L L L
4f 8f L
Eq. Rotazione P L - P 2 L = 0
L L 2
Affinch siano rispettate le ipotesi (a piccolo) la freccia f deve essere piccola, cio il cavo deve
essere molto schiacciato.
Nelle figure seguenti sono riportati i Carichi Equivalenti alla precompressione nel caso di cavo
parabolico ancorato in sezioni intermedie allestradosso della trave.
Nel caso di una struttura iperstatica il sistema di carichi equivalenti alla precompressione mostra
tutte le sue potenzialit. Invece di utilizzare i metodi classici per valutare le reazioni iperstatiche
dovute alla precompressione, si pu infatti adottare il sistema equivalente che permette di
studiare la precompressione come una serie di carichi distribuiti e concentrati trattabili al pari dei
carichi esterni. Essa per dar in generale luogo a reazioni iperstatiche che compaiono anche in
assenza di forze esterne (stato di coazione).
Si consideri ad esempio la trave a due campate con una Cavo Risultante rettilineo ed eccentricit
pari a e:
Si tratta di una trave iperstatica con uno sforzo normale e due coppie agenti alle estremit; per
determinare lincognita iperstatica X si fa uso del Metodo delle Forze: si rende la struttura
isostatica rimuovendo un vincolo, si impone al suo posto una forza incognita determinata con le
equazioni di congruenza
Eq. congruenza hB = 0
hB = hB ( P, P e ) + hB ( X )
3
X ( 2L )
hB (X) =
48EJ
hB (P e) =
( P e )( 2L )
16EJ
3 2
X ( 2L )
-2
hB =
( P e )( 2L ) = 0
48EJ 16EJ
X ( L) ( P e)
hB = - =0
24 8
3( P e)
X=
L
Di seguito si riportano i diagrammi delle caratteristiche della sollecitazione dovute solamente alla
precompressione P:
Corso di Progetto di Strutture - a.a. 2016/17 - Pag. 6.49 -
Elementi strutturali in Cemento Armato Precompresso
La Linea delle Pressioni quella linea (in generale una curva) che congiunge tutti i centri di
pressione siti nelle sezioni dellelemento, cio la direzione della risultante degli sforzi di
compressione.
Corso di Progetto di Strutture - a.a. 2016/17 - Pag. 6.50 -
Consideriamo ora diversi tracciati poligonali del C.R. con la stessa eccentricit agli estremi:
Per piccole eccentricit, si pu assumere a piccolo e pertanto si ha: cosa = 1, sina = tga
Attraverso gli equilibri alla traslazione e alla rotazione si dimostra che il sistema equivalente
ancora equilibrato, ma presenta reazioni vincolari diverse in funzione dellangolo a.
In una trave iperstatica si definisce famiglia di Cavi Equivalenti tutti quei cavi che presentano
- la stessa eccentricit agli estremi;
- la medesima linea delle pressioni;
- comportano reazioni vincolari diverse in funzione di tga.
Corso di Progetto di Strutture - a.a. 2016/17 - Pag. 6.52 -
In altre parole tutti i Cavi Equivalenti di una famiglia differiscono tra loro solamente per
leccentricit in corrispondenza dellappoggio intermedio e le conseguenti reazioni vincolari.
Inoltre, data una famiglia di cavi equivalenti, la loro comune linea delle pressioni si chiama
Curva Stabile delle Pressioni.
Infine, data una famiglia di cavi equivalenti, si pu passare da un cavo allaltro mediante una
Trasformazione Lineare che lascia invariate le eccentricit terminali e le curvature dei cavi,
alterando solo le eccentricit agli appoggi intermedi.
Consideriamo ora un particolare cavo equivalente tale che leccentricit in mezzeria pari a e/2:
Anche questo tracciato del C.R. presenta la stessa linea delle pressioni L.P. ma diverse reazioni
vincolari: pi precisamente il tracciato del cavo coincide con la L.P. e si dimostra che le reazioni
vincolari sono nulle:
la reazione in B vale:
Le reazioni sono nulle, cio i vincoli non
3Pe 3Pe 3e 2
- 2P tga = - 2P =0 intervengono.
L L L
Si definisce Cavo Concordante C.C. quel Cavo Risultante C.R. appartenente ad una famiglia di
Cavi Equivalenti tale che, in una struttura iperstatica, non fa reagire i vincoli; ci avviene quando
il cavo coincide con la Linea delle Pressioni L.P.
Riassumendo:
- nelle strutture iperstatiche, in genere: Cavo Risultante C.R. Linea delle Pressioni
- nelle strutture iperstatiche, quando un Cavo Risultante coincide con la Curva (Linea) delle
Pressioni non provoca reazioni vincolari e viene detto Cavo Concordante
OSS:
In generale si cerca di progettare un tracciato del cavo che eviti la formazione di reazioni
iperstatiche senza per alterare il sistema equivalente (Cavo Concordante).
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Elementi strutturali in Cemento Armato Precompresso
Dopo aver analizzato la tecnologia della precompressione, i materiali utilizzati ed esposto alcuni
casi semplici per determinare i carichi equivalenti, necessario analizzare tutti quei fenomeni
che tendono a ridurre leffetto della precompressione.
posto a piccoli:
da da da
ds = Rda sin @ cos @1
2 2 2
dN
Lequazione differenziale: = f c da
N
N1
= efc a N1 > N 2
N2
integrata fra i limiti N1 e N2 fornisce la seguente soluzione:
N 2 = N1e- fca (incognita)
Per il coefficiente di attrito fc, in assenza di dati sperimentali, si possono assumere i seguenti
valori in funzione del tipo di guaina e superficie di appoggio:
cavo su calcestruzzo liscio fc = 0.50
cavo in guaina metallica fc = 0.30
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Queste perdite dipendono essenzialmente dalla cura posta nella disposizione dei cavi allinterno
del cassero prima del getto, cercando di evitare il serpeggiamento in pianta.
La perdita di tensione in rettilineo dipende linearmente da carico di trazione applicato e dalla
lunghezza del tratto considerato:
DN = N1 f L x
N 2 = N1 (1 - f L x )
DN
= fL x
N1
Per il coefficiente di attrito fL, in assenza di dati sperimentali, si possono assumere i seguenti
valori in funzione del tipo di superficie:
calcestruzzo liscio fL = 5x10-3
guaina metallica fL = 3x10-3
In conclusione, la tesatura da un solo lato particolarmente svantaggiosa: per tale motivo, se non
possibile la doppia tesatura, in fase di esecuzione bene prevedere almeno una tesatura
alternata dei cavi, cos da ottenere una sollecitazione di precompressione sufficientemente
uniforme.
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Esempio
20p
a = 20 = = 0.349 rad fc = 0.30 f L = 3x10-3
180
s A = 1000 MPA
Quindi in totale:
sA = 1000 MPa s E = 726 MPa
Ds = 1000 - 726 = 274 MPa
cio pari a 27.4%
Armatura post-tesa
Supponiamo di avere N cavi: alla tesatura del secondo cavo, il primo, gi tesato, subir una
perdita pari a:
Dsc sc
Dsp,1 = E p De p,1 = E p Dec Dec = =
Ec N Ec
dove:
Dec laccorciamento del cls (fibra baricentrica) dovuto alla tesatura di un solo cavo;
Dsc tensione di compressione nel cls dovuta alla tesatura di un solo cavo;
sc tensione di compressione nel cls finale dovuta alla tesatura degli N cavi.
Complessivamente, si osserva che il primo cavo subisce (N-1) perdite, il secondo (N-2). il
penultimo (N-(N-1)) perdite e ovviamente lultimo cavo NON subisce perdite.
Dsp,media =
( N - 1) n sc
La perdita di tensione media negli (N-1) cavi risulta pari a: 2 N
Armatura pre-tesa
Nei sistemi ad armatura pre-tesa il fenomeno diverso: infatti non corretto pensare che
laccorciamento del cls produca una perdita di coazione.
Il valore medio del ritiro da essiccamento a tempo infinito (D.M.14/01/2008) dato da:
ecd = k h ec0
ec0 pu essere valutato mediante le seguenti tabelle in funzione della resistenza caratteristica a
compressione, dellumidit relativa e del parametro h0:
h0 [mm] kh
100 1.00
200 0.85
300 0.75
500 0.70
per valori intermedi dei parametri indicati consentita linterpolazione lineare.
Lo sviluppo nel tempo della deformazione ecd (t) pu essere valutato come:
bds ( t, t s ) =
( t - ts )
( t - t s ) + 0.04 h 30
ts bds ( t, t s ) 1
dove:
t let del calcestruzzo nel momento considerato (in giorni);
ts let del calcestruzzo a partire dalla quale si considera leffetto del ritiro da
essiccamento, normalmente il termine della maturazione, espresso in giorni;
kh un coefficiente che dipende dalla dimensione fittizia h0;
h0 la dimensione fittizia (in mm) pari al rapporto 2Ac / u , con:
Ac larea della sezione in calcestruzzo;
u il perimetro della sezione in calcestruzzo esposto allaria.
Lo sviluppo nel tempo della deformazione eca (t) pu essere valutato come:
eca = bas ( t ) e ca,
Secondo la normativa precedente D.M. 1996, la deformazione finale da ritiro ecs(tx,t0) si valuta
con le seguenti tabelle:
dove:
t0 let del calcestruzzo a partire dalla quale si considera leffetto del ritiro, espresso in
giorni;
a la dimensione fittizia (in mm) pari al rapporto 2Ac / u , con:
Ac larea della sezione in calcestruzzo;
u il perimetro della sezione in calcestruzzo esposto allaria.
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Dsrit = E p e rit
Esempio:
si considera una struttura precompressa prima dei 14gg:
e r = 0.0003 = e c = e p
Dsp = E p e p = 210000 0.0003 = 63 MPa perdita di tensione nellacciaio
Per livelli tensionali nel calcestruzzo inferiori a 0.45 fck lecito considerare le deformazioni
viscose lineari con le tensioni, parlando di viscoelasticit lineare. In tal caso vale il principio di
sovrapposizione degli effetti, che permette tra laltro di sommare le deformazioni viscose dovute
a due o pi carichi differenti applicati in tempi differenti:
s s
ec (t) = c,1 [1 + F (t, t1 ) ] + c,2 [1 + F(t, t 2 ) ] t 2 t1
Ec Ec
Annullando le tensioni applicate sc=0 (allo scarico), si osserva il recupero istantaneo della
deformazione elastica, un lento recupero di una aliquota della deformazione viscosa in tempi
lunghi, ma permane un residuo di deformazione plastica: a tempo infinito permane una
deformazione non pi recuperabile.
Anche in questo caso si possono distinguere due meccanismi che determinano la viscosit del
calcestruzzo (Neville nel 1981 ha introdotto una nomenclatura usata ancora oggi):
1. si definisce basic creep la deformazione dipendente dal tempo che si determina quando il
calcestruzzo viene sollecitato in assenza di scambio di umidit con lambiente (provini
sigillati);
2. si definisce drying creep la deformazione aggiuntiva rispetto al basic creep che si osserva
quando lo stesso calcestruzzo viene sollecitato in ambiente che consente lessicamento. A
differenza del basic creep, il drying creep dipende dalle dimensioni e dalla forma
dellelemento strutturale per linfluenza che esse hanno sullo sviluppo del processo
dessiccamento.
Secondo il D.M. 1996, la viscosit del calcestruzzo pu essere valutata attraverso le seguenti
tabelle, a patto che lo stato tensionale del calcestruzzo, al tempo t0 = j di messa in carico, non sia
superiore a 0,30fckj, (a = 2Ac/u dimensione fittizia gi definita in precedenza)
Esempio:
si considera una stato tensionale nel calcestruzzo dovuta alla precompressione pari a sc=10 MPa
sc 10 F (, t 0 )
e visc = F (, t 0 ) = F ( , t 0 ) =
E c,28 30000 300
dove:
spi la tensione iniziale nelli-esimo cavo;
r1000 la perdita per rilassamento (in %) a 1000 ore dopo la messa in tensione, a 20C e a
partire da una tensione iniziale pari a 0.70 fp del campione provato;
m = spi/fpk
fpk la tensione caratteristica dellacciaio da precompressione;
t il tempo misurato in ore (h) dalla messa in tensione.
Le prime due espressioni si applicano, rispettivamente, ai fili, trecce e trefoli a normale
rilassamento ed a basso rilassamento. La terza espressione si applica alle barre laminate a caldo.
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Elementi strutturali in Cemento Armato Precompresso
Secondo il D.M. 1996, la caduta di tensione Dspr dovuta al rilassamento dellacciaio a tempo
infinito (t=), ad una temperatura di 20C e per una tensione iniziale di 0.75 fptk, pu essere
valutata attraverso la seguente tabella:
Esempio:
si considera una tensione di trazione in una treccia da precompressione pari a sp=1000 MPa
La caduta totale di tensione per i fenomeni differiti nel tempo nel calcestruzzo e nellacciaio non
la somma delle cadute nel calcestruzzo (ritiro e viscosit) e di quelle dovute al rilassamento
nellacciaio: a causa del ritiro e della viscosit, le travi in c.a.p. si accorciano gradualmente verso
un valore limite e con esse si accorciano le armature, diminuendo le perdite per rilassamento (i
valori da normativa sono ricavati da prove di laboratorio a deformazione costante).
Secondo il D.M. 1996, per tener conto dellinfluenza reciproca fra le tre cadute di tensione, si
definisce una caduta per rilassamento ridotta Ds*pr, cos valutata (4.3.4.3.):
Esempio:
Dsrit = 63 MPa
Dsvisc = 161 MPa
Dsril = 200 MPa
Le cadute di tensioni lente si aggirano attorno al 30 % del tiro iniziale; a queste vanno aggiunte le
perdite istantanee, per un totale in generale di circa 40% sspi.
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LEurocodice 2 , riporta la seguente espressione per tenere conto delle cadute di tensione lente
(ritiro, viscosit e rilassamento):