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La rivolta nel deserto


postideologico
Slavoj iek
econdo Hegel la ripetizione svolge un ruolo pedito di partecipare alla produzione sociale, e che

S preciso nella storia: un evento che capita quindi pu esprimere il suo malcontento solo con scop
una volta sola pu esser liquidato come un pi irrazionali di violenza distruttiva: quella che Hegel
semplice accidente, qualcosa che si sareb chiamava negativit astratta.
be potuto evitare gestendo meglio la situa C una vecchia storiella che parla di un operaio so
zione. Ma quando lo stesso evento si ripete spettato di furto. Ogni sera esce dalla fabbrica spingen
segno che siamo di fronte a una necessit storica pi do una carriola. La carriola viene accuratamente per
profonda. Nel 1813, quando Napoleone sub la sua pri quisita, ma le guardie non trovano niente: sempre
ma sconitta, sembr che fosse stato semplicemente vuota. Alla ine si scopre che loperaio sta rubando pro
sfortunato. Quando sub la seconda, a Waterloo, fu prio le carriole. Alle guardie che le perquisivano in cer
chiaro che il suo tempo era inito. Non ca di qualche contenuto sospetto sfuggi
vale forse lo stesso per la crisi inanzia diicile leggere gli va cio lo stesso dato evidente che sfugge
ria? La prima volta che si abbattuta sui scontri in Gran a chi oggi analizza le rivolte britanniche
mercati, nel settembre del 2008, sem Bretagna usando la in cerca del loro signiicato nascosto. Ci
brata un incidente da correggere con una categoria marxiana sentiamo dire che gli avvenimenti del
regolamentazione pi eicace. Ora che di soggetto 1990, cio la disintegrazione dei regimi
continuano i segnali di un nuovo crollo rivoluzionario comunisti, hanno segnato la morte delle
inanziario, chiaro che siamo di fronte a emergente. Gli si ideologie; che inito il tempo dei pro
una necessit strutturale. getti ideologici su vasta scala, la cui at
adatta molto meglio
A rendere strana questa crisi lassio tuazione sfocia in catastroi totalitarie;
il concetto hegeliano
ma fatto proprio dalla maggior parte de che siamo entrati in una nuova era dove
gli esperti e dei politici. Ci sentiamo
di plebaglia la politica pragmatica e razionale. Ma
ripetere che viviamo in tempi diicili, di se questo luogo comune secondo cui vi
deicit e di indebitamento, in cui tutti dobbiamo porta viamo in unera postideologica ha un senso, proprio
re il fardello e tirare la cinghia insieme: tutti tranne i qui che lo si vede, negli scoppi di violenza a cui stiamo
(molto) ricchi. Lidea di fargli pagare pi tasse assolu assistendo. Gli autori delle proteste non avanzano nes
tamente tab: se lo facciamo ci viene detto i ricchi suna richiesta in particolare: siamo di fronte a una pro
perderanno lincentivo a investire, smetteranno di cre testa di grado zero, un atto di protesta violenta che non
are nuovi posti di lavoro e tutti quanti ne subiremo le chiede niente. Cera un che dironico nellosservare so
conseguenze. Lunica via duscita da questi tempi duri ciologi, intellettuali e commentatori alle prese con il
che i poveri diventino ancora pi poveri e i ricchi an tentativo di capire le agitazioni e di trovare un rimedio:
cora pi ricchi. E allora cosa possono e devono fare i si sforzavano disperatamente di tradurre le proteste in
poveri? quel che intendevano loro e cos facendo oscuravano
Anche se le rivolte scoppiate in Gran Bretagna sono proprio lenigma centrale della rivolta.
state scatenate dalla morte sospetta di Mark Duggan, I rivoltosi, anche se erano efettivamente diseredati
opinione difusa che siano espressione di un disagio pi e di fatto emarginati, non erano afatto persone ridotte
profondo. Ma che genere di disagio ? Come quel che alla fame o a un livello di mera sussistenza. Persone che
SLAVOJ IEK successo nel 2005 nelle banlieues parigine con le auto vivono in condizioni materiali molto pi spaventose, se
un ilosofo e mobili date alle iamme, i protagonisti delle proteste non addirittura in uno stato di oppressione isica o ideo
studioso di britanniche non avevano nessun messaggio speciico logica, sono state capaci di organizzarsi trasformando
psicoanalisi sloveno. da dare. evidente il contrasto con le grandi manife si in attori politici con programmi chiari. Qui di pro
Il suo ultimo libro stazioni studentesche del novembre 2010, che a un grammi non ce ne sono, ed proprio questo il dato che
Vivere alla ine dei
certo punto erano diventate violente. Quelle un mes va interpretato. La dice lunga sulla triste condizione
tempi (Ponte alle
saggio ce lavevano: il riiuto della riforma dellistruzio ideologicopolitica in cui ci troviamo: che razza di uni
grazie 2010). Questo
articolo uscito sulla
ne superiore. Ecco perch diicile leggere gli scontri verso quello che abitiamo, che si autocelebra come
London Review in Gran Bretagna usando la categoria marxiana di sog una societ della scelta, ma in cui lunica alternativa
of Books con il getto rivoluzionario emergente. Gli si adatta molto disponibile a un consenso democratico forzato un
titolo Shoplifters of the meglio il concetto hegeliano di plebaglia, gente posta cieco passaggio allazione? Il fatto triste che unop
world unite. al di fuori dello spazio sociale organizzato e a cui im posizione al sistema non riesca a proporre unalternati

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ANgELo MoNNE
va realistica, o almeno un progetto utopico signiicati- come alloriente. La dimensione globale del capitali-
vo, ma solo uno scoppio insensato di violenza, un smo verit senza senso.
grave atto daccusa alla nostra situazione. A che serve La prima conclusione che si pu ricavare da queste
questa tanto decantata libert di scelta, quando lunica rivolte, quindi, che sia le reazioni conservatrici sia
scelta possibile giocare secondo le regole oppure dar- quelle progressiste sono inadeguate. La reazione con-
si alla violenza (auto)distruttiva? servatrice scontata: vandalismi del genere non han-
Alain Badiou ha scritto che viviamo in uno spazio no giustiicazione, per ripristinare lordine vanno usa-
sociale vissuto sempre pi come senza mondo. In ti tutti i mezzi necessari, e per impedire ulteriori esplo-
questo spazio, lunica forma che la protesta pu assu- sioni di violenza non servono pi tolleranza e pi inte-
mere la violenza insensata. Forse proprio qui che va grazione sociale, ma pi disciplina, duro lavoro e senso
visto uno dei pericoli principali del capitalismo: pur es- di responsabilit. Il difetto di questa lettura non solo
sendo globale e abbracciando il mondo intero, sostiene che trascura la situazione sociale disperata che spinge
una costellazione ideologica senza mondo, che priva i giovani a questi scoppi di violenza, ma il fatto ancora
la stragrande maggioranza delle persone di qualsiasi pi importante che queste violenze fanno eco a una
mappa cognitiva dotata di senso. Il capitalismo il pri- premessa implicita dellideologia conservatrice: la ri-
mo ordine socioeconomico che detotalizza il senso: afermazione dei barbarici istinti primari in agguato
non globale a livello del senso. Perch in fondo non sotto lapparenza della civile societ borghese. E negli
esiste una visione capitalista del mondo globale, non scoppi di violenza non incontriamo forse gli stessi
esiste una civilt capitalista vera e propria: linsegna- istinti primari della stessa ideologia capitalistica ege-
mento fondamentale della globalizzazione proprio monica? Negli anni sessanta, per spiegare la rivolu-
che il capitalismo pu adattarsi a tutte le civilt, da zione sessuale, cio la rimozione degli ostacoli tradi-
quella cristiana a quella ind o buddista, alloccidente zionali alla libera sessualit, Herbert Marcuse ha in-

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trodotto il concetto di desublimazione repressiva: a funzionare allinterno del sistema contro quelli che
gli istinti umani possono essere desublimati, cio pri sono troppo frustrati per continuare a farlo e riescono
vati del loro rivestimento civilizzato, ma conservare il solo a menar colpi contro laltro polo della loro stessa
loro carattere repressivo. Quel che vediamo per le stra comunit di appartenenza. La violenza dei rivoltosi in
de britanniche in questi giorni non forse lo stesso Gran Bretagna stata diretta quasi esclusivamente
genere di desublimazione repressiva? Non vediamo contro la loro stessa gente. Le auto date alle iamme e i
uomini ridotti a bestie, ma la bestia storicamente negozi saccheggiati non erano quelli dei quartieri ric
determinata che viene prodotta dalla stessa ideologia chi: facevano parte delle propriet conquistate a caro
capitalistica egemonica, il grado zero del soggetto ca prezzo da persone che appartengono agli stessi strati
pitalistico. sociali dei rivoltosi. Il conlitto alla base delle violenze,
Nel frattempo i progressisti di sinistra, non meno insomma, non semplicemente un conlitto tra com
prevedibili dei conservatori, restano attaccati al loro ponenti della societ: nelle sue espressioni pi radicali
mantra sugli aiuti sociali e i programmi dintegrazione il conlitto tra quelli che non hanno niente da perdere
trascurati, che avrebbero privato gli immigrati delle e quelli che hanno tutto da perdere.
giovani generazioni di qualsiasi prospettiva economi

M
ca e sociale chiara: gli scoppi di violenza sono lunico a perch i rivoltosi sono stati in
modo che hanno per esprimere il loro malcontento. dotti a questo genere di violenza?
Quindi, invece di cedere a fantasie vendicative, do Qui ha visto giusto Zygmunt Bau
vremmo sforzarci di capire le cause profonde di questi man quando ha deinito le som
scoppi di violenza. Riusciamo a immaginare cosa si mosse degli atti di consumatori
gniica essere un giovane che abita in una periferia difettosi e delegittimati: pi di
povera e multirazziale, sospettato a priori e tartassato ogni altra cosa, sono state una festa consumista di di
dalla polizia, diseredato e magari proveniente da una struzione, un desiderio consumistico espresso con vio
famiglia disgregata, non soltanto disoccupato ma lenza nel momento in cui non pu realizzarsi nel modo
spesso non occupabile, senza speranze per il futuro? giusto, cio facendo shopping. Naturalmente, in
Nel momento stesso in cui prendiamo in considerazio quanto tali queste sommosse contengono anche un
ne tutto ci, i motivi per cui questo ragazzo scende in momento di autentica protesta, una sorta di risposta
piazza diventano evidenti. Ebbene, il problema di que ironica allideologia consumistica da cui siamo bom
sta lettura che si limita a elencare le condizioni ogget bardati nella vita quotidiana: Voi ci chiamate a consu
tive che favoriscono le rivolte, ignorandone la dimen mare e al tempo stesso ci private della possibilit di
Storie vere sione soggettiva: scatenarsi fare unafermazione farlo nel modo giusto: e allora noi lo facciamo nelluni
Non capisco perch soggettiva, dichiarare implicitamente in che modo co modo che abbiamo!. In un certo senso, quindi, le
abbiano fatto passare uno si confronta con le sue condizioni oggettive, in che rivolte mettono in scena la verit della societ postideo
mia madre per una modo uno le soggettivizza. logica, evidenziando in modo dolorosamente palpabi
procedura del genere.
Nellepoca di cinismo in cui viviamo, pensiamo di le la forza materiale dellideologia. Il problema di que
Non pensavo che
poter chiedere a un giovane teppista preso a saccheg ste sommosse non la loro violenza in quanto tale, ma
negli Stati Uniti
succedessero cose
giare un negozio e a darlo alle iamme qual il motivo il fatto che questa violenza non veramente autoasser
simili. il della sua violenza e ci aspettiamo che si metta di colpo tiva. rabbia e disperazione impotente mascherata da
commento di Jean a parlare come un assistente sociale, un sociologo o esibizione di forza, invidia mascherata da carnevale
Weber, di Destin, in un sociopsicologo di ridotta mobilit sociale, aumen trionfante.
Florida, dopo che ha to dellinsicurezza, crisi dellautorit paterna, mancan Il pericolo che la religione venga a colmare questo
fatto prendere un za di amore materno nella sua prima infanzia. Insom vuoto e a ripristinare un senso. In altri termini, occorre
aereo alla madre, che ma, come uno che sa benissimo quello che sta facendo, collocare le sommosse in una sequenza con gli attacchi
ha 95 anni, si muove ma continua a farlo. terroristici diretti e gli attentati suicidi. In entrambi i
su una sedia a rotelle
Non ha senso chiedersi quale delle due reazioni alle casi, violenza e controviolenza sono prigioniere di un
e, malata di leucemia,
rivolte di queste settimane sia peggiore, se quella con circolo vizioso mortale: ciascuna delle due genera pro
in in di vita.
dovuta passare per
servatrice o quella progressista. Come avrebbe detto prio le forze che cerca di combattere. In entrambi i casi
un controllo di Stalin, sono entrambe peggiori, e questo vale anche la violenza unimplicita ammissione dimpotenza. La
sicurezza speciale: per il monito lanciato da conservatori e progressisti sul diferenza che le rivolte parigine o britanniche sono
45 minuti durante i vero pericolo di queste violenze, cio la prevedibile state una protesta di grado zero esplosioni violente
quali stata spogliata reazione razzista. Questa reazione c gi stata, sotto che non chiedevano niente mentre gli attentati terro
completamente e le forma di attivit tribale: la nascita improvvisa di forme ristici agiscono in nome e per conto di quel senso asso
stato anche tolto il di autodifesa organizzata da parte delle comunit loca luto che la religione fornisce.
pannolone. Un li, siano esse turche o caraibiche o sikh. Anche qui Ma le rivolte nei paesi arabi sono state forse un atto
portavoce
meglio riiutare di scegliere da che parte stare: i piccoli di resistenza collettivo che ha evitato questa falsa alter
dellagenzia per la
esercenti sono la difesa della piccola borghesia contro nativa tra violenza autodistruttiva e integralismo reli
sicurezza degli
aeroporti ha detto
una protesta antisistema spontanea bench violenta, gioso? Purtroppo, lestate egiziana del 2011 passer alla
solo che se durante i oppure sono rappresentanti dellautentica classe ope storia come il tempo della ine della rivoluzione, come
controlli di sicurezza raia contro le forze della disgregazione sociale? La tri il sofocamento delle sue potenzialit emancipatrici. I
c un allarme, noi ste verit di questa situazione sta proprio nel conlitto suoi becchini sono lesercito e gli islamisti. I contorni
dobbiamo risolverlo. tra i due poli dei diseredati: quelli che riescono ancora del patto tra lesercito (lo stesso buon vecchio esercito

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di Mubarak, gran beneiciario degli aiuti inanziari sta-
tunitensi) e gli islamisti (che nei primi mesi dellinsur-
rezione sono rimasti completamente emarginati, ma
stanno acquistando terreno) sono sempre pi evidenti:
gli islamisti sono disposti a tollerare i privilegi materia-
li dellesercito e in cambio accresceranno la loro ege-
monia ideologica. Gli sconitti saranno i progressisti
iloccidentali (troppo deboli nonostante i inanziamen-
ti della Cia che intascano per promuovere la democra-
zia) e soprattutto i veri protagonisti delle proteste di
primavera, cio la sinistra laica emergente, che si di-
speratamente sforzata di organizzare una rete di asso-
ciazioni della societ civile, dai sindacati alle femmini-
ste. A complicare ulteriormente le cose c il rapido
deterioramento della situazione economica, che prima
o poi spinger in piazza milioni di poveri rimasti larga-
mente assenti durante le rivolte di primavera, domina-
te dalla giovent del ceto medio istruito. Questa nuova

ANGELo MoNNE
esplosione sar una ripetizione di quella della primave-
ra, la condurr alla sua verit, imponendo ai soggetti
politici una scelta diicile. Quale forza indirizzer la
rabbia dei poveri e la tradurr in un programma politi-
co, la nuova sinistra laica o gli islamisti? ne? Lintera classe politica, destra e sinistra, viene liqui-
La reazione prevalente dellopinione pubblica occi- data come corrotta e dominata dalla brama di potere,
dentale al patto tra islamisti ed esercito sar sicura- eppure il manifesto consta di una serie di richieste. Ri-
mente unesibizione trionfante di saggezza cinica. Ci volte a chi? Non al popolo stesso: gli indignados non
diranno e ridiranno che, comera gi evidente in Iran sostengono (per ora) che nessun altro lo far per conto
(paese non arabo), le sollevazioni popolari nei paesi loro, che dovranno essere loro stessi, parafrasando
arabi iniscono sempre in un islamismo militante, e a Gandhi, il cambiamento che vogliono produrre. qui,
posteriori Mubarak apparir come un male molto mi- in questo punto cruciale, che troviamo la fatale debo-
nore: meglio tenersi il male minore gi noto e non gio- lezza delle proteste: esprimono una rabbia autentica
care troppo con lemancipazione. Contro questa tenta- che per non riesce a trasformarsi in un programma
zione cinica, bisogna restare incondizionatamente fe- positivo minimo di cambiamento sociopolitico. Espri-
deli al nucleo radicale-emancipatore della sollevazione mono uno spirito di rivolta senza rivoluzione.
egiziana. Ma bisogna anche evitare la tentazione del Pi promettente appare la situazione della Grecia,
narcisismo della causa persa, che si compiace della su- forse a causa della recente tradizione di autorganizza-
blime bellezza delle insurrezioni destinate al fallimen- zione democratica, che in Spagna scomparsa dopo la
to. Nella sinistra il problema ancora pi diicile: qua- caduta del regime franchista. In Grecia in ascesa an-
le nuovo ordine positivo dovrebbe prendere il posto di che il nazionalismo di destra, che attacca sia lUnione
quello vecchio il giorno dopo, quando si ormai spento europea sia gli immigrati africani, e la sinistra fa eco a
il sublime entusiasmo della rivolta? questa svolta nazionalista e insorge contro lUnione
Guardiamo pi da vicino, per esempio, il manifesto europea, invece di rivolgere uno sguardo critico al pro-
degli indignados spagnoli e troveremo una sorpresa. La prio passato, magari per capire che il governo di
prima cosa che salta allocchio il tono marcatamente Andreas Papandreou ha rappresentato una fase crucia-
apolitico: Alcuni di noi si considerano progressisti, al- le verso la fondazione dello stato clientelare greco. Co-
tri conservatori. Alcuni di noi sono credenti, altri no. munque, anche in Grecia il movimento di protesta
Alcuni di noi hanno ideologie chiaramente deinite, sembra raggiungere il suo culmine nellautorganizza-
altri sono apolitici. Ma tutti siamo preoccupati e indi- zione del popolo: i manifestanti appoggiano uno spazio
gnati per la situazione politica, economica e sociale che di libert egualitaria senza autorit centrale, uno spa-
vediamo intorno a noi: una corruzione tra i politici, gli zio pubblico in cui a ciascuno sono assegnati gli stessi
uomini dafari e i banchieri che ci lascia impotenti e tempi di parola, eccetera. Quando i partecipanti alle
senza voce. Gli indignados esprimono la loro protesta proteste hanno cominciato a discutere di cosa fare, co-
a nome delle verit inalienabili che dobbiamo rispet- me andare oltre la forma della pura e semplice protesta,
tare nella nostra societ: il diritto alla casa, al lavoro, la maggioranza stata daccordo sul fatto che non ser-
alla cultura, alla salute, allistruzione, alla partecipazio- viva un nuovo partito politico n un tentativo diretto di
ne politica, al libero sviluppo della persona e ai diritti prendere il potere, ma un movimento della societ ci-
del consumatore per una vita sana e felice. Riiutando vile per fare pressione sui partiti politici. Questo chia-
la violenza, invocano una rivoluzione etica. Invece di ramente non basta per imporre una nuova riorganizza-
mettere il denaro al disopra degli esseri umani, noi lo zione di tutta la vita sociale. Per riuscirci occorre una
rimetteremo al nostro servizio. Siamo persone, non collettivit forte, capace di prendere decisioni rapide e
prodotti. E chi sar lagente attivo di questa rivoluzio- di attuarle con tutta la durezza necessaria. u ma

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