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La trasmissione del sapere

nella preistoria e protostoria


La protostoria contarli. Infine, la precoce ipotizzato che si tratti di
e la scrittura presenza di singole lettere un oggetto scolastico, non
Con let del Ferro la scrit- e brevi iscrizioni su oggetti di propriet di uno scolaro,
tura fu adottata anche nel- tradizionalmente riservati ma della tavoletta di un in-
la penisola italiana, dove il alla sfera femminile, come segnante, che vi tracciava
primo popolo a scrivere fu rocchetti e fusaiole funzio- i testi da proporre come
quello degli Etruschi, che nali alla filatura, prova lac- modello agli allievi. Il fat-
appresero precocemente la cesso alla scrittura anche da to che questo alfabetario
scrittura dai Greci e ini- parte delle donne. fosse deposto in una tomba
ziarono a registrare nomi Alfabetari e alfabetari-sil- femminile conferma che in
su beni di prestigio, doni, labari ritrovati in vari siti questo periodo, in ambito
vasellame e oggetti dei cor- etruschi forniscono impor- italico, le donne di alto ran-
redi tombali. Per un lungo tanti informazioni sui mec- go avevano non solo acces-
periodo, durato per tutto canismi concreti dellinse- so alla scrittura, ma proba-
lVIII secolo a.C. e oltre, gnamento e apprendimen- bilmente un ruolo di primo
maestri di scrittura greci o to della scrittura. La tavo- piano anche nella pratica e
etruschi bilingui furono at- letta davorio di Marsiliana nellinsegnamento.
tivi sul suolo italiano, alla dAlbegna (fig. 1), con i Interessanti sono anche le
corte delle famiglie aristo- margini rialzati per con- indicazioni relative allap-
cratiche per insegnare lal- tenere la cera, insieme agli prendimento della scrittura
fabeto e i sistemi per appli- stili per inciderla e ai ra- che ci forniscono lalfabe-
carlo alla lingua locale. schiatoi per cancellare face- tario-sillabario di Cerve-
Le officine artigiane al ser- va parte di un servizio com- teri e il vaso in bucchero
vizio delle case aristocrati- pleto destinato agli esercizi a forma di gallo da Viter-
che si dotarono di scribi in di scrittura per i facilitare i bo. Nel primo caso (fig. 2)
grado di soddisfare la ri- quali, sul bordo esterno, siamo di fronte ad un vero Fig. 2. Vaso in bucchero con al-
fabetario-sillabario da Cerveteri,
chiesta di iscrizioni di dono stata incisa la serie alfabeti- e proprio abecedario etru- necropoli del Sorbo. 650-600 a.C.
e di propriet e la scrittura ca completa cui visivamen- sco, dove intorno al corpo Citt del Vaticano, Musei Vatica-
entr a far parte dei saperi te si poteva fare riferimento sono riportate in sequenza ni, Museo Gregoriano Etrusco (da
Les Etrusques et lEurope, 1993)
tecnici necessari per le pro- nel momento stesso delle- e combinate con le vocali le
duzioni artistiche che ga- sercizio. La materia prezio- consonanti usate comune-
rantivano il prestigio delle sa, la decorazione raffinata mente nella lingua parlata, dallambito del dono ari-
classi sociali elevate. Gli ar- e le piccole dimensioni fan- mentre nellanello di base stocratico a quello del dono
tigiani fecero uso del mez- no pensare alla tavoletta di graffita la sequenza alfa- votivo e i luoghi di culto
zo scrittorio anche per con- un esperto, non a quella di betica greca adottata nella divennero anche depositari
trassegnare gli oggetti o per un principiante, per cui si scrittura etrusca. Anche il e propagatori della cultu-
vaso di Viterbo (fig. 3, a-b) ra: questo comport la na-
reca sul corpo lalfabeto scita di scuole di scrittura
etrusco. nellambito dei principali
Attraverso linsegnamento, luoghi di culto, con lo svi-
fatto inizialmente allinter- luppo di un vero e proprio
no delle case e dei palazzi, metodo di insegnamento e
la scrittura divenne patri- apprendimento ormai al di
monio usuale delle aristo- fuori delle cerchie aristo-
crazie etrusche. cratiche che avevano ca-
Successivamente, dal VI se- ratterizzato gli inizi della
colo a.C., con la formazio- scrittura nellItalia antica.
ne di strutture istituzionali A loro volta gli Etruschi,
Fig. 1. Tavoletta di avorio da Marsiliana dAlbegna (GR), Necropoli di urbane e la nascita degli attraverso i numerosi rap-
Banditella, Circolo degli Avori. 675-650 a.C. Grosseto, Museo Archeo-
logico e darte della Maremma (da Principi Etruschi tra Mediterraneo edifici di culto nei santuari, porti commerciali e di
ed Europa, 2000) luso della scrittura si estese interscambio culturale,
etrusca di senso compiuto: druidi: .Si dice che impa-
zicu, scriba. senzaltro rino un gran numero di versi.
suggestivo immaginare che Perci molti rimangono agli
il rapporto damicizia tra il studi anche per venti anni. E
celta e letrusco sia matura- non ritengono lecito scriver-
to nellambito professionale li, sebbene in quasi tutti gli
di questultimo, che opera- altri atti pubblici e privati
va come maestro di scrittu- utilizzino la scrittura gre-
ra sulle sponde del Ticino. ca. Secondo me stato deciso
Anche quando, con la dif- cos per due ragioni: perch
fusione della scrittura la non vogliono che questo sa-
cultura, da orale, si tra- pere venga divulgato e perch
sform in alfabetizzata, la temono che, confidando nella
tradizione orale e i percor- scrittura, gli allievi studino
si educativi dedicati allac- di meno, perch accade che la
quisizione mnemonica maggior parte delle persone,
Fig. 3 a-b. Vaso in bucchero a forma di gallo con alfabetario, da Viterbo. delle conoscenze rimase un confidando nellaiuto della
630-620 a.C. New York, Metropolitan Museum of Art (da Les Etrusques aspetto fondamentale, so- scrittura, diminuiscano lim-
et lEurope, 1993) prattutto in alcune culture. pegno e le capacit mnemo-
In particolare, nel mondo niche nellapprendimento.
trasmisero la scrittura ai sto Calende ha restituito celtico, come racconta Giu- Cesare ci informa inoltre
popoli vicini e, per qual- un bicchiere di produzione lio Cesare nella sua opera che i druidi erano i custodi
che generazione, furono i locale sul quale erano sta- La guerra gallica (Libro riconosciuti della tradizio-
maestri etruschi ad adattare te graffite due iscrizioni ai VI), luso della scrittura era ne orale dei testi religiosi,
lalfabeto greco, ormai fatto lati opposti del bordo (fig. proibito per la trasmissione dei miti, pi in generale del
proprio, alle esigenze delle 4). Ci che rende del tutto del sapere, mentre la scrit- sapere; avevano il potere di
lingue locali. eccezionale il documento tura era utilizzata, con un giudicare ed erano respon-
In Italia settentrionale la la circostanza che uno dei alfabeto di tipo greco, per sabili delleducazione dei
scrittura fu introdotta pre- due nomi, per quanto pur- gli altri affari, sia pubblici giovani, allinterno dei qua-
cocemente nellEtruria Pa- troppo di difficile lettura, che privati. li, quelli particolarmente
dana e poi nelle aree occi- celtico, di tradizione locale, Cesare narra interessanti dotati potevano entrare a far
dentali e orientali. mentre laltro una parola dettagli sulleducazione dei parte della casta druidica.
NellItalia nordoccidentale

Realizzazione: studiograffioit - Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del MAE - 2012. Tutti i diritti di riproduzione sono riservati.
a ricevere la scrittura etru-
sca gi prima della fine del
VII secolo a.C., furono le
popolazioni celtiche che
abitavano il territorio della
c.d. Cultura di Golasecca,
cio larea tra il Ticino e il
lago di Como.
Un ritrovamento epigrafico
recente fornisce uninattesa
prova dei rapporti intrat-
tenuti dagli scribi golasec-
chiani con i propri maestri Fig. 4. Bicchiere in impasto con iscrizione da Sesto Calende (VA), via Sculati, tomba 12/1993. 600-575 a.C.
etruschi: una tomba di Se- Sesto Calende, Museo Archeologico (da Etruschi. Lideale eroico e il vino lucente, 2012)

GIORNATE EUROPEE
DEL PATRIMONIO 2012
LItalia tesoro dEuropa

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