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larghezza aiuola 1, 0m
Re raggio d'entrata
Ru raggio d'uscita
Rr raggio di raccordo
ANN larghezza dell'anello
Ri raggio interno
le larghezza della corsia d'entrata
lu larghezza della corsia d'uscita
A seconda della dimensione della rotatoria si sono assunti diversi valori per
tali parametri. Per la rotatoria di raccordo fra la variante e la SP 11 si sono
assunti i seguenti valori:
De = 50m
Ri = 17m
Re = 15m
Ru = 25m
AN N = 8m
Rr = 80m
Tali valori sono riferiti alla normativa vigente.
La sistemazione delle entrate ed uscite dal parcheggio adiacente al polo at-
trattore commerciale si sono utilizzate delle isole di traco e delle vie di
preselezione. I parametri utilizzati per il dimensionamento di tali accorgi-
menti tecnici sono stati ricavati dalle Linee Guida della Regione Lombardia
e sono di seguito elencati:
Lr lunghezza di raccordo
Lm lunghezza tratto di immmissione in mezzeria
Ld lunghezza tratto di decelerazione
La lunghezza tratto di accelerazione
I valori assegnati a tali parametri sono riportati nelle quote in cartograa;
nella gura 1 sono riportati tali parametri. Nel secondo segmento stata in-
trodotta una chicane come elemento moderatore di velocit dimensionata sul-
la base della normativa tedesca. I parametri utilizzati per il dimensionamento
della chicane sono stati:
Figura 1: Parametri per il dimensionamento delle corsie di preselezione
a = 1, 0m, visibilit;
l = 37m, lunghezza;
Scopo dell'inserimento di questa chicane quello di introduzione ad un com-
portamento di guida pi consono alla zona centrale.
L'ultimo segmento inne stato dotato di tre attraversamenti pedonali rial-
zati, per favorire questo tipo di utenza. La porta d'accesso al centro storico
nella zona Sud stata dotata di una rotatoria con le seguenti caratteristiche:
De = 26, 0m, diametro esterno;
rilievo.
mostrato nella gura 5, dove viene evidenziato il dimensionamento delle
opere progettuali in relazione al contesto catastale.
. La distanza massima in linea d'aria coperta dal punto nale del primo
segmento e l'intersezione con la SP 11 pari a 900 1000m circa, ben al di
sotto del limite normativo, per cui non c' stata la necessit di inserire alcun
elemento di interruzione del rettilo.
Per i dettagli geometrici della progettazione della variante si veda la gura
5.
Figura 4: Ortofoto progetto della variante
SP8
SP8
segmento1
SP8
variante
segmento2
SP11
1:10000
Figura 5: Costruzione geometrica della variante
Verica della capacit di una rotatoria, con il metodo del
CERTU
La verica della capacit di una rotatoria pu essere un calcolo molto utile
al ne di individuare il grado correttezza delle scelte progettuali eettuate.
In tale ambito ci riferiamo al calcolo della capacit di una rotatoria fornito
attraverso la metodologia francese proposta dal CERTU e contenuta nelle Li-
nee Guida per la progettazione delle intersezioni della Regione Lombardia.
I dati utilizzati per tale calcolo sono quelli raccolti durante il rilievo eet-
tuato nell'Ottobre 2015. La verica viene eettuata sulla rotatoria posta
in prossimit del polo attrattore commerciale, con riferimento alla matrice
origine-destinazione determinata in base al rilievo nella stessa intersezione.
La metodologia calcolo seguita specica per l'ambito urbano.
Si deniscono:
Qe = (1500 0, 83Qd ) veic
h
, la capacit di un braccio entrante;
= 1;
Qd = Qc + 0, 2Qu veic
h
, il traco di disturbo;
con
= 1, dato che AN N = 8m e R = 20m.
Posto che:
Qc = 546 veic
h
;
Qu = 321, 6 veic
h
;
allora diviene:
Qd = 610, 32 veic
h
;
Qe = 993, 43 veic
h
;
Per cui la riserva di capacit,
Qe Qu
r=
Qe
viene pari a circa 67 per cento, ovvero compresa nel range della riserva di
capacit ottimale.
Visum
Un ultimo passo stato quello della simulazione dei ussi di traco eettua-
ta mediante l'utilizzo del software PTV Visum. Utilizzando la matrice OD
creata in fase di rlievo nell'esercitazione 4, stato possibile ricreare i ussi
di traco in volumi di veicoli-ora transitanti per ciascun tratto considerato.
In tal modo si potuto fornire una simulazione del volume di traco transi-
tante nella variante. Utilizzando come base cartograco il progetto realizzato
si sono inseriti nodi e archi che costituiscono una rappresentazione ideale di
intersezioni e segmenti. La matrice OD utlizzata stata creata consideran-
do il T GM O, ovvero il traco medio giornaliero omogeneizzato attraverso i
coecienti ANAS, come illustrato nella relazione 4. In gura 6 mostrata
tale matrice. I risultati ottenuti con tale simulazione sono disponibili nella
Figura 6: Matrice OD