Vous êtes sur la page 1sur 11

02 ri-vista

Ricerche per la progettazione del paesaggio


2016
seconda serie

FIRENZE
UNIVERSITY
PRESS
Fondatore
Giulio G. Rizzo
Direttori scientifici I serie
Giulio G. Rizzo (2003-2008)
Gabriele Corsani (2009-2014)
Anno XIV n. 2/2016
Direttore responsabile II serie Registrazione Tribunale di Firenze
Saverio Mecca n. 5307 del 10.11.2003
Direttore scientifico II serie
Gabriele Paolinelli ISSN 1724-6768

COMITATO SCIENTIFICO
Daniela Colafranceschi (Italia) Jean Paul Mtaili (France)
Christine Dalnoky (France) Valerio Morabito (Italia / USA)
Pompeo Fabbri (Italia) Carlo Natali (Italia)
Enrico Falqui (Italia) Carlo Peraboni (Italia)
Roberto Gambino (Italia) Maria Cristina Treu (Italia)
Gert Groening (Germany) Kongjian Yu (Cina)
Hassan Laghai (Iran)

REDAZIONE
Debora Agostini, Gabriele Corsani, Elisabetta Maino, Emanuela Morelli,
Michela Moretti, Emma Salizzoni, Antonella Valentini

CONTATTI
Ri-Vista. Ricerche per la progettazione del paesaggio on-line: www.fupress.net/index.php/ri-vista/
ri-vista@dida.unifi.it
Ri-Vista, Dipartimento di Architettura
Via della Mattonaia 14, 50121, Firenze

in copertina
Terzo Giardino, Riva dellArno, Firenze. Intervento nello spazio pubblico (Studio ++).

The Author(s) 2016. This is an open access article distributed under the terms of the Creative
Commons Attribution-ShareAlike 4.0 International License (CC BY-SA 4.0). If you remix, transform,
or build upon the material, you must distribute your contributions under the same license as the
original (CC BY-SA 4.0: https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/legalcode).

progetto grafico
Laboratorio 2016 CC 2016 Firenze University Press
Comunicazione DIDA Dipartimento di Architettura Universit degli Studi di Firenze
e Immagine Universit degli Studi di Firenze Firenze University Press
Dipartimento di Architettura via della Mattonaia, 14 Borgo Albizi, 28, 50122 Firenze, Italy
Universit degli Studi di Firenze 50121 Firenze www.fupress.com
Indice Riuso e condivisione
degli spazi aperti urbani 02
2016

Editoriale Notizie | News


Riuso e condivisione degli spazi aperti urbani 5
La rigenerazione urbana: una disciplina da
Antonella Valentini
fondare 132
Dispositivi di paesaggio per il contrasto alla Carlo Patrizio
marginalit urbana 12
Pocket Parks for All. La valorizzazione degli spazi
Cristina Imbroglini
residuali come opportunit per la citt inclusiva 140
Il ruolo delle pratiche di riuso e condivisione degli Mirko Romagnoli
spazi aperti nei processi di commoning urbano 26
Convegno Diffuso La citt in campagna e la
Giuseppe Caridi
campagna in citt 13/17settembre 2016 San
Centralities in the city border: a method to Venanzo (Terni)
identify strategic urban-rural interventions 38 Quarta edizione Architettura e Natura 2016,
Roco Prez-Campaa, Francisco Javier Abarca- Premio Simonetta Bastelli manifestazione
Alvarez, Rubn Talavera-Garca organizzata dallAssociazione culturale Architetto
Simonetta Bastelli 150
Urban rainwater. A liquid asset 54
Claudia Sardella
Johanna Gibbons
OPEN SESSIONS ON LANDSCAPE: verso un nuovo
Pianificazione ambientale e paesaggistica modello di formazione al progetto paesaggistico 156
nellarea metropolitana di Torino. Nascita e Enrico Falqui
sviluppo di uninfrastruttura verde 1995-2015 68
Claudia Cassatella Vita e paesaggio
Chiediamo ai ++ come la vedono 162
Mirafiori sud: la citt fordista oltre la Fabbrica. Fabio Ciaravella, Umberto Daina, Vincenzo Fiore
Scenari e progetti per (la costruzione di) una Gabriele Paolinelli
nuova identit 88
Francesca de Filippi, Ianira Vassallo
Briciole di paesaggio alla Soterna 100
Adele Caucci
Per una nuova cultura dellArno 114
Antonio Capestro
seconda serie

4
2016
02
ri-vista
Editoriale

Valentini
Riuso e condivisione degli spazi aperti urbani
Antonella Valentini
Dipartimento di Architettura, Universit degli Studi di Firenze valentini@paesaggio2000.com

pagina a fronte
Lyon Confluence.

La citt cambia, rapidamente. Forse troppo rapi- bilit attiva delluomo nella costruzione del proprio
damente, tanto che talvolta ci trova impreparati a ambiente di vita (leggasi paesaggio, sensu Conven-
fronteggiare le tante sfaccettature sociali, politi- zione Europea).
che, urbanistiche, architettoniche che il processo di TAKING CARE Progettare per il bene comune anche
trasformazione implica. Lo stesso Papa Francesco il titolo del Padiglione Italia della XV Mostra Interna-
mette in luce i rischi di questo fenomeno che defini- zionale di Architettura Reporting from the front, ti-
sce 'rapidizzazione' nella sua Lettera enciclica le cui tolo suggestivo che rimanda alla battaglia costante
parole mi trovo, laicamente, a condividere: e continua che gli architetti combattono, quasi fos-
Bench il cambiamento faccia parte della dinamica sero sul fronte (e in alcune situazioni raccontate in
dei sistemi complessi, la velocit che le azioni uma- Biennale lo sono davvero) per migliorare la qualit
ne gli impongono oggi contrasta con la naturale len- dellambiente urbano e la vita delle persone che vi
tezza dellevoluzione biologica. A ci si aggiunge il
problema che gli obiettivi di questo cambiamento abitano2.
veloce e costante non necessariamente sono orien-
TAKING CARE is a response towards unlimited
tati al bene comune e a uno sviluppo umano, soste-
growth and exploitation; it is a precise will for archi-
nibile e integrale. Il cambiamento qualcosa di au-
tectural design rooted in mutual respect towards
spicabile, ma diventa preoccupante quando si muta
human beings and environmental tasks, as archi-
in deterioramento del mondo e della qualit della vi-
tecture concerns both of them3
ta di gran parte dellumanit1.

Nellenciclica si richiamano due concetti importan- scrivono i TAMassociati curatori del Padiglione Italia.
ti, quello di cura, che sottende molteplici azioni che In questottica, il recupero delle aree degradate, di-
vanno oltre lesigenza primaria di salvaguardia, e smesse o abbandonate diventa loccasione di nuo-
quello di bene comune (la terra come 'casa comune') ve prospettive in grado di apportare innovative di-
che suggerisce il senso di condivisione di un patri- namiche sociali e creare luoghi pubblici condivisi.
monio. Entrambi implicano lidea di una responsa- Lo spazio pubblico come bene comune quanto

Received: October 2016 / Accepted: October 2016


The Author(s) 2016. This is an open access article distributed under the terms of the Creative Commons
Attribution-ShareAlike 4.0 International License (CC BY-SA 4.0). If you remix, transform, or build upon the material,
you must distribute your contributions under the same license as the original.
DOI: 10.13128/RV-19367 - www.fupress.net/index.php/ri-vista/ 5
ri-vista

02
2016
seconda serie

Fig. 1 Bordeaux una delle citt francesi che negli pagina a fronte
anni 2000 stata teatro di un interessante processo di Fig. 2 Il progetto del lungofiume a Bordeaux consente di
rinnovamento urbano. Tra le realizzazioni pi note, la realizzare un sistema continuo di spazi pubblici e comprende,
sistemazione delle rive della Garonne su progetto di Michel accanto ai progetti iconici come il Mirroir deau, il restauro degli
Corajoud (foto: Antonella Valentini). edifici settecenteschi che si affacciano sulla Garonne e il recupero
e riuso degli hangar del porto vecchio (foto: Antonella Valentini).

chiaramente emerge dalla Carta dello spazio pubbli- go da rigenerare e generatore di relazioni tra citt e
co adottata a Roma nel 2013 in occasione della se- territorio alla base della riflessione di Antonio Ca-
conda Biennale dedicata a questo tema4 e la sua ri- pestro sul rapporto tra Firenze e il suo fiume. il te-
levanza per la qualit della vita si manifesta, con la ma centrale del contributo di Giuseppe Caridi che af-
stessa forza, dalla New Urban Agenda adottata dal- fronta proprio il commoning, il processo politico-so-
la recente Conferenza mondiale Habitat III5. ciale istitutivo dei beni comuni, proponendo una let-
Il concetto di cura e di bene comune permea molti tura dei vuoti urbani come brani di suolo comune.
contributi presenti in questo numero di Ri-Vista. Ri- La progettazione e pianificazione degli spazi pubbli-
sulta dal racconto di De Filippi e Vassallo sul pro- ci attraverso il recupero e la riconversione di parti di
cesso di presa in cura e rinascita che ha investito citt ha, dunque, come orizzonte la loro ricucitura,
il quartiere operaio torinese di Mirafiori ed sta- valorizzazione e ridisegno in un sistema di relazioni
to portato avanti dalla comunit locale attraverso spaziali multifunzionali ecologiche, culturali, frui-
progettualit minori, vedendo la sperimentazio- tive, produttive. Questo obiettivo mette in evidenza
ne di diverse forme di patrimonializzazione. insito altri due concetti chiave: condivisione e accessibilit.
6 nella considerazione dellArno come risorsa e luo- A partire infatti dalla considerazione che la citt con-
Valentini
temporanea risulta sempre pi spesso caratterizza- divisione di spazi (ma anche attrezzature, servizi o
ta da dispositivi di esclusione che portano ad una conoscenze), partendo dai reali bisogni dei cittadini,
completa espropriazione di ogni significato collet- agevola la socializzazione e la mutualit tra gli indi-
tivo (Caridi), vuoi per la privatizzazione degli spazi vidui e favorisce comportamenti virtuosi che dimi-
pubblici o la semplice perdita della loro funzione ori- nuiscono anche limpatto ambientale della comuni-
ginaria, oppure per la creazione di quartieri esclusi- t6. La Sharing Economy pu essere una strategia di
vi (seppure ecologici ma a disposizione di pochi), ne riuso e riattivazione della struttura urbana e del con-
consegue che laccessibilit riveste "un ruolo decisi- testo sociale. Lo dimostra lesperienza sperimenta-
vo nella costruzione di nuove forme di appartenen- le condotta al Corviale di Roma dove hanno trovato
za, contribuendo a creare nuovi tipi di territori me- applicazione nuove forme di cohousing, pi o meno
tropolitani e nuovi tipi di abitanti" (Imbroglini). formalizzate che "investono in particolare gli spazi
Al tema dellaccessibilit fa riferimento anche Ro- abbandonati e sottoutilizzati: appartamenti abban-
magnoli quando sottolinea la presenza di quel For donati, androni, sottotetti, lavatoi" (Imbroglini).
all accanto a Pocket Park per presentare largo- prevista come metodo di lavoro da Adele Caucci
mento della ricerca condotta dallUniversit di Fi- per promuovere il rinnovamento sia economico che
renze e volta a indagare come la rigenerazione di qualitativo di un ex quartiere industriale di Borgo
spazi residuali possa diventare occasione per la ri- San Lorenzo, citt toscana che ha aderito allaccordo
definizione dello spazio urbano in relazione al be- tra Regione e ANCI per definire interventi di rigene-
nessere di tutte le persone. razione in aree degradate7.
Se laccessibilit dunque una istanza sociale, la Quello della rigenerazione urbana8 un tema forte-
condivisione una strategia di sostenibilit. La con- mente attuale, talvolta anche di moda e abusato, 7
ri-vista

02
2016
seconda serie

che apre alla riflessione sul ruolo degli spazi aperti no questo cambiamento di prospettiva che riporta
in citt. A partire dagli anni Ottanta lEuropa sta- le comunit locali al centro del processo di trasfor-
ta interessata da progetti di rinnovamento urbano, mazione urbana. Attraverso il disegno dello spazio
in particolare in seguito alla dismissione industria- pubblico come percorso inclusivo, i progetti relativi
le che ha innescato processi di degrado economico si distinguono per la capacit di generare cambia-
e sociale in particolare delle aree periferiche. Pur- menti nelle comunit locali e la riqualificazione degli
troppo alcune operazioni si sono rilevate fallimenta- spazi degradati assume anche funzione terapeuti-
ri perch sono state strumento per speculazioni, pri- ca9, legando la dimensione urbanistico-architetto-
vatizzazioni, distruzione del contesto architettoni- nica del recupero a quella sociale.
co e sociale. la strategia del rammendo urbano, definizione
Per fare rigenerazione urbana, infatti, sostiene nel coniata da Renzo Piano per descrivere il lavoro che
suo articolo Carlo Patrizio, non sufficiente inter- da oltre trentanni sta conducendo sul tema delle
venire sui tessuti esistenti sostituendoli attraverso periferie, che
un piano inteso in senso classico, ma occorre atti- non affatto un lavoro di seconda mano, ma ha un
vare un processo. Questo presuppone un approccio grande significato sociale ed economico. [] Lo ab-
metodologico nuovo fondato sui caratteri essen- biamo chiamato rammendo delle periferie perch
c bisogno di un lavoro diffuso e fatto con cura. Pic-
ziali del progetto integrato e comporta il trasfe- coli cantieri che non allontanino gli abitanti dalle loro
rimento delliniziativa progettuale dal progettista abitazioni, anzi essi stessi devono poter partecipare
agli abitanti e agli operatori interessati. per lavorare alla loro casa, scuola o parco pubblico10.
8 Molte esperienze contemporanee testimonia-
pagina a fronte

Valentini
Fig. 3 Anche Lione ha visto agli inizi del 2000
significativi interventi di trasformazione urbana,
sia sugli spazi aperti del centro storico che lungo le
rive di Rodano e Sane. La realizzazione del parco
promenade Les Berges du Rhne ha portato alla
creazione di nuovi spazi pubblici di relazione tra
citt e fiume (foto: Emanuela Morelli).

Lattenzione alle istanze delle comunit insedia- Urban Drainage System (SuDS), che non semplice-
te che implica un approccio partecipativo, finanche mente un dispositivo tecnico, ma una vera e propria
una vera e propria progettualit collettiva, emerge filosofia progettuale11, come scrive Johanna Gibbons:
dal racconto del quartiere romano del Corviale (Im-
Sustainable drainage is not only the solution but a
broglini) o di quello torinese di Mirafiori (De Filippi, fundamental philosophy to do with nurturing our
Vassallo). Invece, la complessa vicenda di riconver- sense of identity and re-connection with nature.
sione avviata dagli anni Novanta a seguito della crisi
La proiezione dello spazio pubblico in una dimensio-
industriale nella citt di Torino, descritta da Claudia
ne di sostenibilit, sia in relazione alla sua progetta-
Cassatella, mette in evidenza il ruolo cruciale svolto
zione che alla sua gestione, ha inoltre richiesto stra-
dalla Regione Piemonte per lattivazione e la buo-
tegie che possono intervenire capillarmente con un
na riuscita di un processo che integra pianificazio-
lavoro di fino il rammendo di Piano nel tessu-
ne strategica, paesaggistica e urbanistica, in modo
to della citt. Queste strategie sono conosciute an-
inter-scalare e multi-attoriale. Infatti, come sotto-
che con il nome di agopuntura urbana12: lattiva-
lineano sia Patrizio che Caridi, la funzione esercita-
zione capillare di progetti, di piccole dimensioni, in
ta da un soggetto pubblico essenziale per questo
grado di provocare trasformazioni urbane e sociali
tipo di interventi, non solo operativamente, ma an-
pi significative. Il senso di questo approccio chia-
che per la capacit di rappresentare una collettivit.
ro nelle parole del suo inventore:
Il processo di riqualificazione deve dunque necessa-
riamente promuovere azioni integrate di sostenibi- bisogna sollecitare un luogo in modo tale che esso
lit territoriale, economica e sociale. possa rigenerarsi, migliorare, suscitare reazioni po-
sitive a catena [] Sappiamo che la pianificazione
Ripensare lo spazio pubblico in unottica di sosteni- un processo. Per quanto ben studiata, non riesce a
bilit ha spesso portato allindividuazione di strate- produrre trasformazioni immediate. Quasi sempre
gie fondate sul concetto del riuso e del riciclo anche una scintilla che avvia unazione e la sua conseguen-
te propagazione. questo ci che chiamo una buona
per quanto riguarda la risorsa idrica. Sempre pi ne-
agopuntura. Una vera e propria agopuntura urbana13.
gli ultimi anni, anche in seguito agli effetti dei cam-
biamenti climatici in corso, posta attenzione al Lunit di ricerca fiorentina, richiamandosi esplicita-
problema della gestione delle acque in ambito urba- mente ai principi e alla filosofia di Jamie Lerner, pre-
no facendo emergere limportanza del Sustainable suppone interventi alla micro-scala inseriti in una 9
pagina a fronte
ri-vista

Fig. 4 In una vasta area prima interessata da attivit


industriali alla confluenza dei due fiumi in atto la
trasformazione in un nuovo quartiere, improntato sui
principi di sostenibilit anche per quanto riguarda il
trattamento delle acque (foto: Antonella Valentini).

02
2016
strategia di rete e individua nei pocket park una cessibilit e mobilit sostenibile, presidio dello spa-
seconda serie

possibile soluzione al problema degli spazi residuali zio aperto e valorizzazione di territori agricoli urbani
della citt (Romagnoli). e periurbani, mentre i secondi hanno carattere pun-
Caridi definisce invece una strategia dazione vol- tuale e si localizzano nei quartieri pi disagiati at-
ta a promuovere la riconversione dei vuoti urbani traverso il recupero di strutture e spazi sotto-utiliz-
in brani di suolo comune e individua puntualmen- zati e abbandonati (Imbroglini).
te alcuni passi da compiere allinterno del proces- La citt si trasforma, abbiamo scritto allinizio. Gli
so di pianificazione per dare attuazione a questo di- interventi contenuti in questo numero 2/2016 di
segno. Ri-Vista propongono dunque strategie di azione,
Viceversa, i ricercatori spagnoli delluniversit di ragionando intorno alle trasformazioni urbane che
Granada Prez-Campaa, Abarca-Alvarez e Tala- hanno come oggetto gli spazi aperti. Ne deriva la
vera-Garca propongono un metodo operativo per percezione della rilevanza del progetto di paesag-
la fase analitica che sia di supporto alla definizio- gio in grado di conferire loro la dignit di territori di
ne delle scelte strategiche. Fondato sul concetto condivisione, scambio, interazione, espressione del-
di centralit e la sua identificazione nei territori di la collettivit.
transizione urbano-rurale, questo metodo finaliz- Per fornire un quadro completo dei contributi, ac-
zato ad individuare tra tutte le aree abbandonate, canto a quelli gi citati, nella Sezione News sono
dismesse o semplicemente ignorate che sono defi- presenti le riflessioni su due eventi che si sono svol-
nite b-sites, quelle che hanno maggiori potenziali- ti nel 2016: il convegno diffuso La citt in campa-
t per costituire nodi di una rete in grado di portare gna e la campagna in citt di San Venanzo (Sardel-
complessit e identit ai paesaggi di margine. la) e il programma di conferenze internazionali Open
Il gruppo ricerca delluniversit La Sapienza sugge- Sessions on Landscape che si sono tenute a Firenze
risce strategie di paesaggio per la riattivazione am- (Falqui). Chiude il numero, lintervista a Studio ++,
bientale e sociale degli insediamenti metropolita- collettivo di giovani artisti che discutono delle rela-
ni, in particolare degli spazi periferici, che trovano zioni tra vita e paesaggio (Paolinelli).
concretizzazione in due dispositivi: le infrastruttu-
re verdi e i nuovi condensatori sociali. Le prime so-
10 no paesaggi lineari volti a integrare esigenze di ac-
Valentini
Note
1
Papa Francesco 2015, Laudato s. Lettera enciclica sulla cu- ne urbana che ha portato allindividuazione di 27 aree degra-
ra della casa comune, Edizioni Dehoniane, Bologna, pp. 19-20. date in 20 Comuni toscani.
2
Reporting from Marghera and other waterfronts, in Reporting 8
Il termine inglese urban regeneration nasce alla met de-
from the front. Biennale Architettura 2016. Partecipazioni na- gli anni Ottanta sulla scia delle esperienze americane di urban
zionali. Eventi collaterali, Marsilio, Venezia 2016, p. 144. renewal degli anni Quaranta.
3
http://www.tamassociati.org/PAGES/about_profile.html 9
La riqualificazione degli spazi degradati si rivela uno spazio
4
La Biennale dello Spazio pubblico si tenuta a Roma nel 2011, terapeutico, che permette di avviare un processo di recupero
2013 e 2015. della persona disagiata la riqualificazione della propria vita,
5
La Conferenza mondiale Habitat III dedicata al tema dellhou- sembra camminare di pari passo con quella dellarea verde.
sing e dello sviluppo urbano sostenibile, le cui precedenti edi- (Viviani E.A. 2011, Cura dei luoghi, in Centouno voci per i pae-
zioni si sono svolte a Vancouver (1976) e Istanbul (1996), si saggi quotidiani, a cura di A. Lambertini, M. Corradi, Editrice
svolta a Quito (Ecuador) nellottobre 2016. Principle 100 is compositori, Bologna 2011, p. 80).
a clear statement of support for state-of-the-art thinking 10
Piano R. 2016, Occuparsi delle periferie sorte negli ultimi de-
about public space and its importance in establishing sustai- cenni, in Reporting from the front. Biennale Architettura 2016.
nable urban development that results in good quality of li- Mostra, Marsilio, Venezia, p. 151.
fe. The scope of this consideration goes beyond urban open 11
Questo approccio si sviluppato partire dagli anni Novanta
spaces or parks, beyond the boundary of architecture to arri- in Australia (Water Sensitive Urban Design WSUD) mentre
ve at an idea of a continuous public urban surface. Health and in Europa ha visto, sempre negli stessi anni, applicazione in
safety, mobility and urban economy, are all part of the pur- particolare in Gran Bretagna (Sustainable Urban Drainage Sy-
view of principle 100s prioritization of public space as part of stem SuDS).
the New Urban Agenda. Habitat III, The New Urban Agenda 12
Definizione coniata dallarchitetto urbanista Jamie Lerner e
explainer, p. 4. messa in pratica nella citt brasiliana di Curitiba di cui sta-
6
Come ad esempio il car sharing. Tante sono le piattaforme to sindaco per un ventennio, dagli anni Settanta agli anni No-
collaborative attivate con successo negli ultimi anni per la vanta del secolo scorso.
condivisione di viaggi o alloggi, come Bla Bla Car o Airbnb. 13
Traduzione del testo di Lerner contenuta in Lambertini A.
7
Nel 2013 stato firmato un accordo tra Regione Toscana e 2011, Agopuntura urbana, in A. Lambertini, M. Corradi, op. cit.,
ANCI per sostenere lattivit dei Comuni finalizzata alla rico- p. 31.
gnizione delle aree urbane in condizioni di degrado urbanistico
e socio-economico da sottoporre ad interventi di rigenerazio- 11

Vous aimerez peut-être aussi