La tecnica ProTaper:
Endodonzia pi facile
Clifford J. Ruddle, DDS
Lo scopo della serie di articoli sugli stru-
menti ruotanti quello di fornire infor-
mazioni utili che consentano ai dentisti
di sagomare in maniera prevedibile i
canali radicolari in funzione dellottura-
zione tridimensionale. Le informazioni
riportate in questi articoli servono ad
aiutare i clinici a capire meglio come
usare in maniera sicura gli strumenti
ruotanti in Nichel Titanio. Nei prece-
denti articoli sono stati descritti i con-
cetti che stanno alla base della prepara-
zione dei canali radicolari.1,2 Questo arti-
colo riprende brevemente in considera-
zione le lime ProTaper e quindi descrive
la tecnica di sagomatura con i ProTaper
e i criteri per rifinire la preparazione, in
accordo con gli obiettivi meccanici della
sagomatura dei canali radicolari, in fun-
zione dellotturazione tridimensionale.3
Le lime ProTaper
I nuovi strumenti ProTaper (Dentsply
Tulsa Dental, Tulsa, Oklahoma) rappre-
sentano un progresso rivoluzionario
nella fase di preparazione dei canali radi-
colari4 (Fig. 1).
Il sistema ProTaper stato disegnato per
fornire il minor numero di strumenti,
che garantiscono una maggiore flessibi-
lit, efficacia e maggior sicurezza.
Inoltre, i concetti che stanno alla base
delluso dei ProTaper sono logici, la
sequenza degli strumenti facile da
Figura 1
Il sistema di strumenti ruotanti in
nickel-titanio ProTaper comprende
solo tre lime per sagomare e tre lime
1
per rifinire.
Pag. - 14
capire e la tecnica facile da imparare.
La serie comprende tre strumenti Sha-
ping e tre strumenti Finishing. Le lime
Shaping hanno delle conicit progressi-
vamente maggiori lungo la lunghezza
delle loro lame, consentendo cos ad
ogni strumento di impegnarsi, tagliare e
preparare una zona specifica del canale
radicolare.
Gli strumenti Finishing hanno un dia-
metro variabile in D0 e conicit variabi-
li e sono stati disegnati per rifinire in
maniera ottimale il terzo apicale e per
raccordare la sagomatura profonda del
terzo apicale con quella del terzo medio
del canale. Anche se i sistemi ruotanti
ProTaper sono stati commercialmente
indicati per preparare i canali anatomi-
camente difficili e significativamente
curvi, in realt questi strumenti possono
alla stessa maniera essere utilizzati nei
canali diritti. Per capire meglio ed ap-
prezzare interamente le geometrie degli
strumenti ProTaper, le loro caratteristi-
che e vantaggi nonch le linee guida per
il loro uso, si suggerisce di rivedere il
precedente articolo intitolato: Il siste-
ma ProTaper: geometrie, caratteristiche
e modalit duso.5
La tecnica ProTaper
E ormai ben noto il fatto che il completo
successo in endodonzia sia possibile che
ottenibile.6-8 Certamente un set di lime
endodontiche da sole non pu n pulire
un sistema di canali radicolari n garanti-
re il successo. Tuttavia, lutilizzo di una
serie valida di strumenti e contempora-
neamente laderire ai principi fondamen-
tali porta in maniera pi costante verso il
successo. Questo articolo sottolinea
limportanza della tecnica e della rifinitu-
ra ProTaper, che pu essere utilizzata per
preparare in maniera prevedibile i canali
radicolari in funzione dellotturazione tri-
dimensionale (Fig. 2).3
LInformatore
Endodontico
Vol. 5, Nr. 1 2002
Importanza dellaccesso
La preparazione di un canale radicolare
pu cominciare dopo il completamento
di un accesso rettilineo verso gli orifizi.9
Nei denti che mostrano calcificazioni, la
dentina pu essere rimossa in maniera
precisa e gli orifizi possono essere pi
facilmente identificati, utilizzando stru-
menti ultrasonici angolati con pareti
parallele e abrasivi (ProUltra Endo Tips,
Dentsply Tulsa Dental, Tulsa, Oklaho-
ma). 10 In combinazione, microscopi e
ultrasuoni consentono di utilizzare le
tecniche microsoniche che migliorano
in maniera drammatica il reperimento
degli orifizi canalari. Una volta che ogni
orifizio stato localizzato, pu essere
svasato in maniera vantaggiosa con una
o pi frese di Gates Glidden (Dentsply
Maillefer, Tulsa, Oklahoma). Rifinire
con particolare attenzione la cavit dac-
cesso facilita la successiva sagomatura
dei canali radicolari. La cavit daccesso
pu essere definita ben rifinita quando
una lima manuale pu esser introdotta
in maniera conveniente attraverso la
cavit, scivolare lungo le pareti lisce, che
si continuano senza interruzioni allin-
terno dellorifizio svasato, e quindi esse-
re inserita senza sforzo allinterno del
sottostante canale radicolare ( Fig. 3).
Preparazione dei due terzi coronali
I maggiori vantaggi derivanti dal nego-
ziare prima e sagomare poi i due terzi
coronali di un canale prima di sondare e
rifinire il terzo apicale, sono perlomeno
tre.3-11 Infatti i canali pre-allargati (1)
aumentano il volume di irrigante e
quindi le capacit di detersione; (2) crea-
no un miglior cammino per una rimo-
zione pi efficace dei residui; (3) forni-
scono un accesso ottimale e un maggior
controllo per la preparazione della
micro-anatomia del terzo apicale. Il con-
cetto di pre-allargare inizialmente un
Figura 2
I canali di questo secondo premolare
superiore sono stati sagomati in
maniera artistica con le lime ProTaper
e otturati con guttaperca calda (per
gentile concessione del Dr. Fabio
2
Gorni, Milano).
Figura 3
La foto a 12 ingrandimenti mostra una
cavit daccesso eseguita attraverso
una corona preparata protesicamente.
Si noti il profilo esterno, le pareti
3
assiali lisce e i quattro orifizi canalari.
canale e successivamente rifinire il suo
terzo apicale analogo a quello di una
preparazione di una corona protesica, in
cui il dente viene inizialmente ridotto
prima della rifinitura dei margini.
Esplorazione dei due terzi coronali
Una volta completato laccesso rettili-
neo, lattenzione rivolta verso la prepa-
razione del canale radicolare. La camera
pulpare completamente riempita con
ipoclorito di sodio al 5,25% o con un
chelante viscoso. Basandosi sulle infor-
mazioni fornite dalla radiografia preope-
ratoria, le pi piccole lime in acciaio
vengono misurate e precurvate per adat-
tarsi alla lunghezza e alla curvatura del
canale radicolare. Gli strumenti di ele-
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 PROFILO DELLAUTORE. Il Dr. Ruddle fondatore e direttore dellAdvanced Endodontics, un
centro internazionale per laggiornamento in Endodonzia, con sede in Santa Barbara,
California. E Assistant Professor of Graduate Endodontics presso la Loma Linda University
ed Adjunct Professor of Endodontics presso la University of the Pacific School of Dentistry, a
San Francisco. Il Dr. Ruddle autore di due capitoli della nuova edizione del testo Pathways
of the Pulp: Detersione e sagomatura del sistema dei canali radicolari e I ritrattamenti in

zione per lesplorazione dei due terzi
coronali di un canale radicolare sono le
lime in acciaio con conicit ISO 0,02 del
calibro 10 e 15 (Dentsply Maillefer,
Tulsa, Oklahoma). Lesplorazione di que-
sta porzione del canale radicolare con
lime piccole fornisce immediatamente
informazioni riguardo il diametro esi-
stente del canale radicolare, se c un
accesso coronale e radicolare diritto, che
pu essere confermato osservando se il
manico della lima o non in asse con
il dente. Inoltre, questa esplorazione pu
fornire informazioni circa lesistenza di
un canale diritto o di unanatomia com-
plessa allinterno di questa porzione del
canale radicolare. Le lime esploratrici
vengono quindi utilizzate per creare o
per verificare lesistenza di uno spazio
sufficiente e infine per confermare lesi-
stenza di una percorribilit liscia e ri-
producibile per gli strumenti ruotanti
che seguiranno.
Una volta preparata la cavit daccesso,
la maggior parte dei canali possono
accogliere una lima del calibro numero
10 in una certa porzione della loro lun-
ghezza. La lima 10 viene inserita al-
linterno del canale e mossa passivamen-
te in direzione apicale, ruotando gentil-
Figura 4
Una lima sottile conferma la presenza
o lassenza di un accesso rettilineo e
d informazioni circa il diametro e
4
lanatomia del canale radicolare.
mente il suo manico in una direzione e
nellaltra. Il movimento dato al manico
della lima di solito di circa 15 in
senso orario e 15 in senso antiorario. A
questo movimento dato al manico si
accompagna un simile movimento alla
porzione apicale della lima, che automa-
ticamente fa scendere lo strumento
allinterno del canale (Fig. 4). Dal punto
di vista clinico, quando si cerca di son-
dare il canale radicolare, si hanno due
sole possibilit:
1) In canali diritti un movimento tipo
caricamento dorologio dato al manico far
scendere passivamente la lima attraverso il
canale fino alla lunghezza di lavoro.
2) In canali pi sottili e curvi il movi-
mento apicale dello strumento spesso
limitato a causa della conicit della lima,
che spesso supera la conicit del canale.
In entrambe le circostanze non si deve
fare alcun tentativo per raggiungere il
termine del canale durante la fase iniziale
di esplorazione del canale stesso. Anche
se la lima numero 10 si muove con faci-
lit attraverso i due terzi coronali del
canale e il clinico giudica che pu andare
alla lunghezza di lavoro, non ci va porta-
ta. E necessario in questo caso semplice-
mente passare alla lima successiva di cali-
bro maggiore. E importante ricordare
che le lime manuali creano o verificano
uno spazio prevedibile in una porzione
limitata del canale e aprono il cammino
agli strumenti ruotanti che seguiranno.
In canali pi sottili e calcificati, la lima
10 spesso cessa di muoversi attraverso
dei veri e propri canion di costrizioni
di dentina e cessa di avanzare passiva-
mente pi in profondit allinterno del
canale. Questa circostanza nota come
forte resistenza e avviene perch la
conicit della lima supera la conicit del
canale radicolare. Ci non deve rappre-
sentare un problema in quanto, seguen-
do questo metodo di preparazione cana-

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endodonzia ortograda. Endodontista e relatore di fama internazionale, noto per le sue qua-
lit di eccellente insegnante sia per le sue partecipazioni a congressi sia per i suoi articoli clini-
ci, per i suoi manuali e i suoi prodotti multimediali.
Il Dr. Ruddle ha recentemente completato un nuovo video intitolato Clean-shape-pack. Pu
essere contattato al numero (800) 753 3636 o presso il suo sito internet
www.endoruddle.com.
lare, non esiste alcuna profondit prede-
finita alla quale ogni lima debba arriva-
re. Quando il clinico ha la sensazione
che il manico della lima sia impegnata,
necessario allontanarsi dalla resistenza
estraendo la lima coronalmente di uno o
due millimetri. Molto importante il
fatto che il movimento in uscita assicura
che lo strumento tagli lontano dalla sua
estremit, con le sue sezioni trasverse via
via crescenti e mentre esce fuori dal
canale. Successivamente si imbocca la
lima un po' pi profondit allinterno
del canale fino a che il manico non
impegnato e un leggero movimento in
uscita in direzione coronale completa un
altro ciclo di taglio. Bisogna prendere
passivamente ci che il canale ci d e
continuare con la lima numero 10 fino a
che non sono stati eseguiti cinque o sei
cicli di taglio. Ogni ciclo rimuove costri-
zioni dentinali, porta maggior irrigante o
chelante pi in profondit e migliora il
cammino percorribile allinterno del
canale. Nel caso in cui la lima esploratri-
ce del calibro 10 si muova facilmente
attraverso il canale e arrivi fino a 2 o 3
millimetri dalla lunghezza di lavoro dia-
gnosticata, allora si pu passare diretta-
mente alla lima del calibro 15.
La lima 15 viene utilizzata in maniera
analoga alla lima 10. Nei canali pi
stretti pu succedere che la lima del
calibro 15 non raggiunga facilmente la
profondit precedentemente sondata, in
quanto in D0 del 50% pi larga della
lima 10. La lima manuale 15 con coni-
cit 0,02 pu comunque creare molto
pi spazio di quello che il suo nome
numerico pu suggerire, se ricordiamo
che questo strumento 0,15 mm in D0,
aumenta di 0,32 mm nei suoi 16 mm di
lame lavoranti e quindi di 0,47 in
D16. Ogni volta che lo strumento vieni
quindi introdotto, fatto lavorare e ri-
mosso, taglia, rifinisce e migliora il sen-
LInformatore
Endodontico
Vol. 5, Nr. 1 2002
tiero di scorrimento attraverso i due ter-
zi coronali del canale. Una cosa im-
portante da tenere presente che ogni
ciclo di lavoro crea pi conicit coronale,
migliora lo spazio per lirrigazione e
facilita la rimozione dei frustoli. Dopo
luso della lima 15, in genere c abba-
stanza spazio per alloggiare le lime ruo-
tanti ProTaper. Si irriga quindi in ma-
niera abbondante e passiva con ipoclori-
to di sodio e si ricapitola con la lima
numero 10, allo scopo di portare del
nuovo irrigante pi in profondit e por-
tare una maggior quantit di fango in
soluzione, staccandolo dalle pareti. In
genere la lima numero 10 a questo pun-
to si muove pi facilmente attraverso
zone del canale che precedentemente
erano pi strette e, in maniera tipica nel
caso di un canale pi calcificato, riuscir
a scendere pi in profondit. Una volta
che questa lima numero 10 scesa api-
calmente rispetto alla sua profondit ori-
ginale, si useranno diversi movimenti
brevi, gentili e ripetuti, di va e vieni, di
1-2 mm di escursione. Questo sottile
movimento sgretola il fango e consente
allo strumento di scendere e scivolare. A
questo punto, si aumenta a 2-3 millimetri
lampiezza dellescursione nel movimento
di va e vieni e se la lima scivola e scende
lungo questa porzione del canale, dopo si
irriga di nuovo per rimuovere i frustoli
che sono stati portati in soluzione.
Sagomatura dei due terzi coronali
Gli strumenti ProTaper possono comin-
ciare ad essere utilizzati quando c un
accesso coronale rettilineo, una riserva di
irrigante fresco e una percorribilit cana-
lare riproducibile nei due terzi coronali
del canale. Si sceglie lo Shaping File S1,
che ha nel suo gambo un colore di iden-
tificazione color porpora, il diametro in
D0 di 0,17 mm e dodici conicit via via
crescenti lungo i suoi quattordici milli-
Pag. - 17
 La tecnica ProTaper:
Endodonzia pi facile
metri di lame lavoranti. Questa lima
ruotante potr quindi seguire facilmente
la percorribilit canalare riproducibile
stabilita dai pi piccoli strumenti ma-
nuali usati in precedenza. Si porta quin-
di S1 allinterno del canale e lo si fa
muovere appena corto rispetto alla pro-
fondit alla quale sono scesi gli stru-
menti manuali precedenti. In un caso
pi difficile, pu essere necessario rica-
pitolare una o due volte lo strumento S1
per allargare la porzione del canale che
era stata precedentemente esplorata con
le lime manuali numero 10 e 15 (Fig.
5). Dopo aver rimosso la lima S1 dal
canale, si controlla dov localizzato il
fango dentinale lungo la sue lame per
apprezzare meglio la regione canalare
che stata preparata. Dopo lutilizzo
della lima S1 si irriga, si ricapitola con
la lima 10 per rimuovere il fango denti-
nale e riportalo in soluzione e quindi si
irriga di nuovo.
Il prossimo strumento ruotante scelto
lo Shaping File ausiliario, chiamato
Shaper X o SX. La lima SX si riconosce
facilmente in quanto non ha alcun anel-
lo di identificazione sul suo gambo color
oro, ha una lunghezza totale di 19 mm e
garantisce un accesso eccellente alle zone
Figura 5
La lima S1 ha un diametro in D0 di
0,17 mm e una punta guida modificata
che segue facilmente il canale prece-
5
dentemente esplorato.
Pag. - 18
ristrette. La lima SX ha un diametro in
D0 di 0,19 mm, una punta guida modi-
ficata e un diametro in D 14 di circa
1,20 mm. E importante notare come
lSX taglia in maniera ottimale la denti-
na utilizzando le lame del suo terzo
medio, dove i diametri in D6, D7, D8 e
D9 sono rispettivamente di circa 0,50,
0,70, 0,90 e 1,10 mm.
Nei denti con biforcazioni si nota spesso
che i manici delle lime manuali 10 e 15
si trovano fuori asse rispetto allasse
lungo del dente, a causa della presenza
di un triangolo interno di dentina (Fig.
6a). In questi casi la lima SX pu essere
utilizzata per rimuovere selettivamente
la dentina e riposizionare in maniera
sicura il canale lontano dalla concavit
radicolare esterna. LSX portato passi-
vamente allinterno del canale finch
incontra una leggera resistenza, viene
quindi rimosso di 1-2 mm in maniera
da perdere il contatto con le pareti cana-
lari ed utilizzato per tagliare dentina nei
movimenti in uscita (Fig. 6b). Lo Shaper
X utilizzato come un pennello per al-
largare la sagomatura e migliorare lac-
cesso radicolare rettilineo.
Una volta ottenuta la sagomatura desi-
derata nella porzione pi coronale del
canale, lSX pu essere passivamente
introdotto un pochino pi in profondit
allinterno del canale fino a che incontra
nuovamente una leggera resistenza,
quindi ci si allontana da quella resisten-
za e si lavora con movimento di pennel-
latura in uscita in direzione apico-coro-
nale. Si continua quindi a lavorare con
lo Shaper X fino a che circa 2/3 della sua
lunghezza totale sono al di sotto dello-
rifizio (Fig. 6c). Dal momento che lo
Shaper X taglia molto efficacemente e
produce rapidamente fango dentinale,
necessario irrigare frequentemente, rica-
pitolare e irrigare di nuovo. Durante
queste multiple onde di sagomatura, il

6a
clinico noter che i manici delle lime
esploratrici vanno progressivamente ad
essere raddrizzate ed il processo si conti-
nua fino a che essi non stanno diritti in
corrispondenza del loro punto di repere.
Dal momento che la lima SX utilizzata
con movimento di pennello, si riesce a
creare maggior sagomatura canalare di
quello che le dimensioni della lima sug-
geriscono. Con un po di pratica, la lima
SX pu rapidamente e selettivamente
tagliare dentina e produrre una sagoma-
tura ottimale nei due terzi coronali di
ogni canale radicolare.
Preparazione del terzo apicale
Una volta allargati i due terzi coronali
del canale, abbiamo un ottimo accesso
per sondare e rifinire il terzo apicale del
canale radicolare. Prima di introdurre le
lime manuali allinterno di questa regio-
ne canalare, conviene controllare le ra-
diografie preparatorie prese con angola-
zioni orto-radiale e con angolazioni an-
golate mesiali e distali. Queste tre di-
verse angolazioni forniscono un modello
pi tridimensionale del dente rispetto
ad una singola radiografia.
Le fasi di allargamento precoce, inoltre,
forniscono un passaggio pi diretto ver-
so il terzo apicale del canale e pertanto
sar facile rendersi conto del fatto che la
LInformatore
Endodontico
Vol. 5, Nr. 1 2002
6b 6c
lunghezza di lavoro finale generalmen- Figura 6a
te pi corta di quella diagnosticata dalla I denti con biforcazioni hanno dei
triangoli interni di dentina che devono
radiografia preoperatoria. essere rimossi durante le prime fasi di
A questo punto si posiziona sulla lima trattamento per facilitare le successi-
esploratrice lo stop di gomma direziona- ve fasi di sagomatura.
le e si precurva la porzione apicale di Figura 6b
questo strumento per simulare la natu- La lima SX viene utilizzata con movi-
rale curvatura del canale radicolare. Lo mento tipo pennello per tagliare den-
tina e riposizionare in maniera sicura
stop direzionale viene quindi posiziona- gli orifizi canalari lontano dalle conca-
to alla lunghezza di lavoro e orientato vit esterne della radice.
nella direzione della precurvatura data Figura 6c
alla porzione apicale dello strumento. La lima SX viene usata inizialmente
per creare spazio laterale, cosicch le
Esplorazione del terzo apicale sue lame con accentuata conicit pos-
sono sagomare progressivamente pi
Avendo la camera pulpare completa- in profondit allinterno del canale.
mente riempita di un chelante o di ipo-
clorito di sodio, la lima manuale di cali-
bro 10 precurvata e misurata alla lun-
ghezza di lavoro viene introdotta allin-
terno del canale. Il manico dello stru-
mento viene dolcemente ruotato in una
direzione e nellaltra di circa 30.
Questo movimento attiva la lima e facili-
ta tipicamente la sua discesa in profon-
dit allinterno del canale. Quando lo
stop di gomma a circa 1-2 mm rispetto
al punto di repere, il movimento di rota-
zione diminuisce e la lima viene gentil-
mente spinta alla lunghezza di lavoro.
In alcuni casi la lima pu essere facil-
mente posizionata sino a pochi millime-
tri dal termine del canale e poi allim-
Pag. - 19

Figura 7a
La radiografia intraoperatoria di que-
sto secondo molare inferiore mostra
una lima n10 che segue una curva a
180 e i canali mesio-vestibolare e
mesio-linguale gi otturati.
Figura 7b
La radiografia post-operatoria confer-
ma che gli obiettivi meccanici della
sagomatura di questo sistema canalare
sono stati raggiunti.
Figura 8
Dopo lallargamento coronale preco-
ce e la conferma della lunghezza di
lavoro, la lima n10 viene mossa gen-
tilmente attraverso il forame per sta-
bilire e mantenere la perviet apicale.
7a
Pag. - 20
La tecnica ProTaper:
Endodonzia pi facile
provviso incontra resistenza. Questa
situazione nota come resistenza libe-
ra e pu indicare che un canale apparen-
temente diritto si divide in due o pi ra-
mificazioni o cambia direzione improv-
visamente prima del forame. In ogni
caso, necessario rimuovere la lima e
posizionare una precurvatura pi ac-
centuata nella porzione pi apicale dello
strumento e reintrodurre lo strumento
stesso allinterno del canale.
Avendo precedentemente allargato i due
terzi coronali del canale, sar possibile
introdurre la lima precurvata attraverso
il canale precedentemente allargato. Le
fasi di preallargamento migliorano si-
gnificativamente la sensibilit tattile e
facilitano lesplorazione dei canali radi-
colari (Fig. 7). Una volta che la lima
stata portata allintera lunghezza di
lavoro, il suo manico viene facilmente
mosso con un movimento di va e vieni
con minime escursioni di 0,5-1 mm di
ampiezza. Questo movimento viene
ripetuto fino a che lo strumento non
libero e si muove in maniera prevedibile
allinterno di questa regione del canale.
Una volta che lo strumento pu essere
mosso facilmente, a quel punto si posso-
no eseguire escursioni pi ampie di 1-2
mm per confermare il fatto che la lima
pu scivolare alla lunghezza di lavoro.
7b
Una volta raggiunte queste escursioni,
queste possono essere aumentate a 2-3
mm per verificare che lo strumento sci-
vola attraverso il terzo apicale del canale.
Se la lima 10 non pu muoversi in
maniera prevedibile attraverso la porzio-
ne terminale del canale e quindi alla
lunghezza di lavoro, allora necessario
usare un chelante per raggiungere i
nostri scopi.
Perviet apicale
La perviet apicale si stabilisce inserendo
intenzionalmente e passivamente la
punta di una lima 10 al forame e quindi
1 mm attraverso il forame stesso (Fig.
8). Ricordiamoci che in D1una lima del
calibro 10 con conicit 0,02 equivalen-
te ad uno strumento di calibro 12 mm.
Nei casi in cui gli ultimi millimetri api-
cali del canale hanno dei diametri ri-
stretti, basta muovere una lima 10 con
conicit 0,02 gentilmente 1 mm oltre
apice per apprezzare che questo ridurr
la percentuale di cambiamento in D0 tra
la lima 10 e la lima 15 dal 50% al 25%.
Lo stabilire e quindi mantenere la per-
viet apicale un evento biologicamente
innocuo, soprattutto se si pensa allap-
porto sanguigno e alle capacit immu-
nologiche presenti nei tessuti periradi-
colari.3
8

Conferma della lunghezza di lavoro
Dopo aver stabilito la perviet apicale, il
forame mantenuto pervio durante le
successive fasi di sagomatura per consen-
tire allirrigante di raggiungere il termi-
ne del canale e di circolare allinterno
dellanatomia laterale.12 Per raggiungere
gli obiettivi meccanici della detersione e
sagomatura si posiziona delicatamente la
lima pi sottile e pi flessibile al termi-
ne radiografico del canale, pur ricono-
scendo che lo strumento leggermente
lungo. Detergere il canale fino al termi-
ne radiografico del canale favorisce il
raggiungimento degli obiettivi biologici
della rimozione di tutta la polpa e, se
presenti, dei batteri e relativi irritanti.
Mantenere il termine del canale pervio
ogni volta riduce fortemente il pericolo
di intasamenti, gradini e perforazioni.10
Una volta che la lima 10 ha confermato
lesistenza di una percorribilit per tutta
la lunghezza, si procede con la lima
numero 15. Nel caso in cui lo strumento
impegnato, si ripete il movimento di va e
vieni fino a che la lima 15 si muove facil-
mente fino alla lunghezza di lavoro desi-
derata. Si conferma il posizionamento
della lima 15 al termine radiografico del
canale sia con radiografia che con lutiliz-
zo di un localizzatore elettronico apicale.13
Verifica della percorribilit canalare
Il terzo apicale di un canale radicolare
pu essere sagomato e rifinito dopo che
lintera sua lunghezza stata sondata
con le lime numero 10 e 15, dopo che
stata stabilita la perviet apicale e dopo
che stata confermata con accuratezza la
lunghezza di lavoro. A questo punto
deve essere presa una decisione e cio se
il terzo apicale del canale deve essere
rifinito con strumenti ruotanti o manua-
li. Se in qualsiasi canale una lima 15
nuova pu essere gentilmente spinta per
alcuni millimetri e scivolare passiva-
LInformatore
Endodontico
Vol. 5, Nr. 1 2002
mente fino alla lunghezza di lavoro, ci
significa che confermata lesistenza di
una percorribilit riproducibile. In que-
sti casi, laddove cio confermata lesi-
stenza di una percorribilit canalare,
possono essere utilizzati gli strumenti
ruotanti in nickel-titanio per rifinire il
terzo apicale del canale. Tuttavia, alcuni
canali mostrano delle difficolt anatomi-
che che necessitano di dare un movi-
mento tipo caricamento di orologio al
manico dello strumento, allo scopo di
portare la lima precurvata del calibro 10
e 15 alla lunghezza di lavoro. Quando
esiste un cammino irregolare lungo il
canale, in questi casi il terzo apicale
deve essere rifinito con strumenti
manuali (Figg. 9 a, b) (questo argomen-
to verr descritto in uno dei prossimi
articoli).
I canali che confluiscono in maniera im-
provvisa, che presentano curve eccessive,
doppie curvature o biforcazioni spesso
dimostrano un cammino irregolare al-
linterno del canale. Talvolta, i canali
difficili possono essere progressivamente
allargati con piccole lime manuali fino a
che non si stabilisce una predicibile per-
corribilit fino al termine del canale e in
questi casi possono essere utilizzati an-
che gli strumenti ruotanti per completa-
re la rifinitura.
Rifinitura del terzo apicale
Una volta ottenuta una percorribilit
liscia e riproducibile ed unaccurata lun-
ghezza di lavoro, il terzo apicale del
canale pu essere finito in maniera otti-
male con le lime ProTaper. Si riempie
completamente la camera pulpare con
ipoclorito di sodio, si sceglie la lima
ProTaper S1 che sar sempre il primo
strumento ProTaper che si porta allinte-
ra lunghezza di lavoro. Quando nel
canale esiste una percorribilit liscia e
riproducibile, la lima S1 scender al-
Pag. - 21
 La tecnica ProTaper:
Endodonzia pi facile
Figura 9a
Il primo premolare superiore trattato
endodonticamente mostra un sistema
canalare che si divide per terminare
in tre porte di uscita apicali.
Figura 9b
Il secondo premolare inferiore
trattato endodonticamente mostra
un unico canale diritto che si divide
in profondit in tre porte
9a
di uscita apicali.
linterno del canale e si muover facil-
mente fino alla lunghezza desiderata
(Fig. 10).
Nel caso in cui il movimento in direzio-
ne apicale della lima S1 si interrompa
prima di raggiungere la lunghezza di
lavoro, in questo caso si rimuove lo stru-
mento S1, si irriga, si ricapitola con la
lima 10 per confermare la percorribilit
del canale e si irriga nuovamente. Di
solito sono richiesti soltanto uno o due
passaggi per portare facilmente la lima
S1 alla lunghezza di lavoro. Dopo luti-
lizzo del ProTaper S1 si irriga, si ricapi-
tola e si irriga nuovamente.
Il prossimo strumento che verr utilizza-
to lo Shaping File numero 2, chiamato
S2, che presenta un anello bianco di
identificazione sul manico, un diametro
in D0 di 0,20 mm e nove conicit via
via crescenti in percentuale nei suoi 14
mm di lame lavoranti. La lima S2 si
muove passivamente fino alla lunghezza
desiderata fin dal primo passaggio (Fig.
11). La lima S2 viene utilizzata nella
stessa maniera della lima S1 e quando
raggiunge il termine del canale deve
essere immediatamente rimossa. La lima
S2 segue facilmente il cammino percorso
precedentemente dalla lima S1 e pro-
gressivamente porta unaltra onda di
sagomatura pi in profondit verso la
porzione apicale del canale.
Quando le lima S1 e S2 sono portate alla
completa lunghezza di lavoro, esse sago-
Pag. - 22
9b
mano in maniera ottimale i due terzi
coronali di ogni canale, in quanto le loro
conicit progressive assicurano che ogni
strumento esegue il suo lavoro con
approccio crown-down. Le lime S1 e S2
devono essere portate alla completa lun-
ghezza di lavoro soltanto una volta e per
non pi di un secondo.
Dopo lutilizzo della lima S2 si irriga, si
ricapitola e si irriga nuovamente. In
canali molto curvi e soprattutto durante
la fase di apprendimento conviene ricon-
fermare la lunghezza di lavoro dopo
lutilizzo delle lime S1 e S2, in quanto
stato creato un cammino pi diretto
verso il termine del canale.
A questo punto del trattamento, la pre-
parazione pu essere rifinita. Lo scopo
della preparazione quello di produrre
un canale completamente conico che
mostri una sagomatura uniforme lungo
tutta la sua lunghezza. Per raggiungere
questo obiettivo, abbiamo a disposizione
tre lime di rifinitura chiamate F1, F2 e
F3 che hanno rispettivamente un anello
di identificazione giallo, rosso e blu sul
loro manico e che presentano diametri
in D0 rispettivamente di 0,20, 0,25 e
0,30 mm. Inoltre, le porzioni apicali
delle lime F1, F2 e F3 hanno conicit
fisse rispettivamente di 7%, 8% e 9%.
La prima lima di rifinitura che viene
scelta la F1, che viene introdotta al-
linterno del canale e lasciata muovere
passivamente per arrivare leggermente

10
corta rispetto alla lunghezza di lavoro
precedentemente determinata (Fig. 12).
Quando la lima F1 raggiunge questa
profondit, viene immediatamente ri-
mossa e le sue lame apicali vengono con-
trollate per la presenza di fango dentina-
le, per apprezzare lesatta sede in cui lo
strumento sta tagliando allinterno del
canale. Le lime ProTaper non vengono
mai utilizzate con movimento di spinta,
n vengono mai lasciate indugiare alla
lunghezza di lavoro. Dopo lutilizzo
della lima F1, si inonda il canale con la
soluzione irrigante, si ricapitola e si con-
ferma la perviet; quindi si irriga di
nuovo per riportare in sospensione i fru-
stoli di dentina allinterno del canale. E
importante capire completamente e
apprezzare interamente il fatto che le
lime sagomano un canale radicolare,
mentre gli irriganti detergono il canale
stesso. Pertanto, il lavoro della soluzione
irrigante potenziato e sfruttato al mas-
simo quando la soluzione viene riscalda-
ta, portata in profondit allinterno dei
canali sagomati e lasciata agire per il
tempo necessario.3,14
Criteri per la rifinitura ProTaper
Il diametro in D0 della lima F1 equivale
a 0,20 mm e la sua porzione pi apicale
ha una conicit fissa del 7%. Dopo aver
LInformatore
Endodontico
Vol. 5, Nr. 1 2002
11 12
utilizzato la lima F1 leggermente corta Figura 10
rispetto alla lunghezza di lavoro, La lima S1 scende facilmente in un
canale in cui stata confermata lesi-
necessario controllare e misurare il dia- stenza di una percorribilit liscia e
metro del forame apicale per verificare riproducibile.
se di dimensioni 0,20 mm o pi am-
Figura 11
pio. Per misurare il reale diametro del La lima S2 disegnata per eseguire da
forame apicale si sceglie una lima ma- sola la sua crown-down e portare
nuale del calibro 20 e si fa scivolare alla unaltra onda di sagomatura pi in
profondit allinterno del canale.
lunghezza di lavoro. Se la lima 20 si
impegna alla lunghezza, ci vuol dire Figura 12
che il canale completamente sagomato La lima flessibile F1 porta la conicit
del 7% in profondit e la raccorda con
e pronto per lotturazione (Fig. 13). La la sagomatura del terzo medio del
lima F1 produce un canale la cui sago- canale.
matura profonda accetta facilmente sia
un cono non standardizzato fine-
medium, sia un cono 20/.06 in funzione
della futura otturazione canalare, che
verr eseguita utilizzando preferibilmen-
te la tecnica di condensazione verticale
della guttaperca calda. In effetti, il cana-
le radicolare pu essere riempito con
qualsiasi tecnica di guttaperca calda,
compresa la tecnica Thermafil.
Se la lima 20 non si impegna alla lun-
ghezza, allora si procede con gli stru-
menti ruotanti Finishing n2, il cui dia-
metro in D0 di 0,25 mm e che ha una
conicit nel suo terzo apicale dell8%.
Avendo la camera pulpare completa-
mente riempita di soluzione irrigante, si
porta la lima F2 allinterno del canale e
quando arrivata a circa 1 mm dalla
Pag. - 23
 La tecnica ProTaper:
Endodonzia pi facile
lunghezza di lavoro, si rimuove imme-
diatamente. A causa dellefficacia di
taglio delle lime ProTaper, la lunghezza
di lavoro diminuisce progressivamente
nei canali pi curvi, in quanto ogni
strumento ruotante crea un cammino
pi diretto verso il termine del canale.
Possiamo a questo punto apprezzare il
fatto che stata creata una forma pro-
gressivamente conica per tutta la lun-
ghezza del canale, il che garantisce una
buona forma di resistenza e quindi un
buon controllo apicale durante la fase di
otturazione (Fig. 14). Controllare la lun-
ghezza di lavoro in questa fase del trat-
tamento importante e pu essere fatto
facilmente utilizzando i localizzatori
elettronici apicali o i coni di carta.
Dopo aver utilizzato la lima F2, si misu-
ra il diametro del forame apicale con una
lima manuale del calibro 25 (Fig. 15).
Se la lima 25 si impegna alla lunghezza,
il canale sagomato e pu essere scelto
sia un cono di guttaperca fine-medium
non standardizzato che un cono me-
dium, a seconda della lunghezza e curva-
tura della preparazione. Se la lima ma-
nuale 25 non si impegna alla lunghezza,
allora si procede con la lima ruotante
Finishing n3, il cui diametro in D0
di 0,30 mm e la conicit fissa nel terzo
apicale del 9%.
La lima F3 viene portata passivamente
fino a circa 2 mm dalla lunghezza di
Figura 13
Dopo lutilizzo dello strumento ruo-
tante F1 20/.07 alla lunghezza di lavo-
ro, si misura il diametro del forame
con una lima manuale 20/.02.
Figura 14
Il secondo molare superiore otturato
tridimensionalmente mostra la dolce e
uniforme conicit che, in maniera
costante, le lime ProTaper creano
(per gentile concessione del Prof. Elio
Berutti, Torino). 13
Pag. - 24
lavoro e cio si avvicina fortemente al
termine fisiologico del canale, dopo di
che viene rimossa immediatamente. Si
misura quindi il diametro del forame
apicale utilizzando una lima manuale
del calibro 30 (Fig. 16). Se la lima 30 si
impegna alla lunghezza, si pu utilizza-
re un cono non standardizzato della
misura medium per la fase successiva di
otturazione. In genere, questa la lima
pi grande che viene utilizzata per rifi-
nire in maniera ottimale canali difficili
e/o significativamente curvi.
Nel caso in cui la lima 30 non si impe-
gni alla lunghezza, esistono numerosi
metodi e strumenti che possono essere
scelti per completare rapidamente questi
casi con canali pi ampi e diritti.
Conclusioni
Questo articolo ha descritto la tecnica di
sagomatura ProTaper che pu essere uti-
lizzata per preparare la grande maggio-
ranza di canali radicolari. Gli strumenti
ProTaper possono essere utilizzati in
maniera sicura ed efficace sia da mani
esperte che da mani inesperte sullutiliz-
zo degli strumenti ruotanti in nichel
titanio.
Numerose scuole di Odontoiatria hanno
gi adottato gli strumenti ProTaper nei
loro programmi di insegnamento e gli
studenti di Odontoiatria sono stati capa-
ci di preparare in maniera consistente,
14

15
sicura e facile i canali radicolari per po-
terli poi otturare. Quando i clinici se-
guono le linee guida per lutilizzo di
questi strumenti, il sistema delle lime
ruotanti ProTaper garantisce una ine-
guagliabile efficacia, flessibilit e sem-
plicit duso.
Il prossimo articolo sugli strumenti ruo-
tanti prender in considerazione lutiliz-
BIBLIOGRAFIA
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Review of existing instruments and geometries.
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LInformatore
Endodontico
Vol. 5, Nr. 1 2002
Figura 15
Dopo lutilizzo della lima ruotante F2
25/.08 alla lunghezza di lavoro, si
misura il diametro del forame con una
lima manuale 25/.02.
Figura 16
Dopo lutilizzo dello strumento
ruotante F3 30/.09 alla lunghezza di
lavoro, si misura il diametro del
forame con lutilizzo della lima
16 manuale 30/.02.
zo delle lime ProTaper in casi clinici
particolari.
Traduzione dellarticolo originale:
The ProTaper Technique: Endodontics Made
Easier.
Dentistry Today, 2001, 20(11):58-68
Copyright 2001 Dentistry Today Inc.
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tron microscopic evaluation of the debride-
ment capability of sodium hypochlorite at dif-
ferent temperatures. J. Endod., 22(9): 467-
470, 1996.
Pag. - 25
 La tecnica di
condensazione
termoidraulica
Yoseph Nahmias, DDS
Terence Mah, DDS, Ms
Joseph S. Dovgan, BSc, DDS
In Odontoiatria si sempre alla ricerca
di progressi e miglioramenti tecnologici
delle esistenti tecniche. Chi non deside-
ra fare le cose meglio, in minor tempo e
con maggior efficacia? Per interi decenni
si cercato di migliorare i concetti del-
lotturazione, gli strumenti e le proce-
dure per cercare di renderli sempre pi
semplici e migliori.
Nel 1967 il Dr. Herbert Schilder1 ha de-
scritto una tecnica per otturare in ma-
niera prevedibile in tre dimensioni i ca-
nali radicolari, usando guttaperca ram-
mollita dal calore e cemento. Ha dimo-
strato infatti come la sua tecnica potesse
generare delle forze idrauliche capaci di
riempire i canali laterali, le comunica-
zioni, i cul di sacco e molte delle irrego-
larit anatomiche complesse esistenti
allinterno del sistema dei canali radico-
lari. Ciononostante, la tecnica di Schil-
der ha dimostrato di essere di non facile
apprendimento e di richiedere una certa
quantit di tempo. La sua tecnica origi-
nale comprende luso di un portatore di
calore, che veniva scaldato su di una
fiamma fino al color rosso ciliegia.
Questo strumento veniva quindi rapida-
mente immerso nel cono di guttaperca,
precedentemente provato allinterno del
canale, e quindi rimosso per lasciare
materiale rammollito dal calore, che
veniva quindi condensato in direzione
apicale con un plugger.
Figura 1
Il Touch n Heat della Analytic
1
Technology, Orange, California.
Pag. - 28
Questa sequenza veniva ripetuta nume-
rose volte con lutilizzo dei vari plugger
precedentemente tarati allinterno del
canale, finch la guttaperca non veniva
condensata a 5-7 mm dal termine radio-
grafico del canale.
Il canale veniva quindi riempito in dire-
zione coronale, utilizzando numerosi
pezzettini di guttaperca, nuovamente
con cicli di riscaldamento e di condensa-
zione, fino a che il canale non era com-
pletamente otturato.
Negli anni, sono stati fatti numerosi
miglioramenti tecnologici che hanno
notevolmente migliorato la capacit del
clinico di eseguire la condensazione ver-
ticale della guttaperca calda.
Nel 1982 stato introdotto il portatore
di calore Touchn Heat (Fig. 1), che ha e-
liminato la necessit della fiamma a gas.
Anche i pazienti hanno preferito questa
innovazione. Essa infatti ha ridotto lin-
cidenza di ustioni alle labbra, in quanto
il portatore di calore viene attivato solo
prima che la punta entri allinterno del
canale, invece di essere trasferito nella
zona di lavoro quando riscaldato al
color rosso ciliegia. Con questa tecnolo-
gia i canali potevano essere quindi ottu-
rati efficacemente e rapidamente.
Nel 1987 il Dr. Stephen Buchanan ha
sviluppato la tecnica dellOnda Conti-
nua di Condensazione,2 che ha ulterior-
mente migliorato la tecnica di otturazio-
ne di Schilder. Ha infatti eliminato il
bisogno di tarare pi plugger e ha con-
sentito lotturazione della guttaperca in
un unico movimento di compattazione
in direzione apicale. Questa tecnica con-
sente ad un unico singolo plugger di
forma conica di catturare unonda di
condensazione allorifizio del canale e di
trasportarla, senza perdere di efficacia,
in direzione apicale in un unico conti-
nuo movimento di compattazione. In
questa maniera, si genera unonda conti-
PROFILO DELLAUTORE. Il Dr. Yoseph Nahmias DDS, MS, ha attualmente uno studio pri-
vato ad Oakville, Ontario, Canada, dove esercita la professione limitatamente allEndo-
donzia. E istruttore nel reparto di Endodonzia dellUniversit di Toronto. E creatore e diret-
tore responsabile del giornale endodontico consultabile su Internet www.endoweb.com. E autore
di molte pubblicazioni su argomenti endodontici e ha tenuto corsi e conferenze in USA, Mes-
sico, Canada, Sud America sulla microendodonzia e sulle nuove tecnologie. Il Dr. Nahmias
membro dellOntario Dental Association, dellAmerican Association of Endodontists, della
Canadian Dental Association, della Canadian Academy of Endodontics, dellAlpha-Omega,
del George Hare Study Club, dellApical Excellence Study Club e dellACE Group.

Figura 2
Il portatore di calore System B per la
tecnica di otturazione della guttaper-
ca calda (Analytic Technology,
Orange, California).
Figura 3
I plugger di Buchanan (F, F-M, M, M-L)
disegnati per essere utilizzati con la
2 3 sorgente di calore System B.

nua di forza idraulica che pu spingere
la guttaperca riscaldata e il cemento al-
linterno delle irregolarit anatomiche e
dei canali laterali.
Nella tecnica di Schilder questonda
interrotta numerose volte e cos londa
di pressione e il calore sono perduti ogni
volta che la condensazione si ferma e la
guttaperca si raffredda.
Questa tecnica usa uno strumento chia-
mato System B, che non altro che una
modifica delloriginale Touch n Heat
(Fig. 2).
Attraverso la sorgente di calore System
B possibile controllare la temperatura
alla punta del portatore di calore stesso,
rilasciando una precisa quantit di calore
per un lungo periodo di tempo.
I portatori di calore, o plugger di Bu-
chanan (Fig. 3), sono stati disegnati con
delle geometrie che si avvicinano molto
alle sagomature delle preparazioni coni-
che canalari. Questi plugger esistono in
quattro dimensioni: fine, fine-medium,
medium e medium-large, che ricordano
le conicit dei coni non standardizzati.
Inoltre, questi plugger costruiti in ac-
ciaio relativamente tenero sono legger-
mente flessibili e consentono una pi
profonda condensazione, specialmente in
canali sottili e curvi. Questi portatori di
calore sono stati disegnati per rammolli-
re la guttaperca e, allo stesso tempo,
condensarla.
La temperatura delle punte del System B
pu essere regolata fino a 600 C.
Hand e coll.3 hanno dimostrato che un
rapido riscaldamento a temperature ele-
vate fino a 360 C provoca una breve e
debole infiammazione a livello dei tessu-
ti parodontali, non pi visibile dopo 12
ore. Pertanto, temperature elevate fino a
350 C per brevi periodi di tempo non
causano alcun danno periradicolare irre-
versibile.
Condensazione Termo-Idraulica
Recentemente stata sviluppata una
nuova tecnica di otturazione che utilizza
lo strumento System B. Questa tecnica
stata nominata Tecnica di Conden-
sazione Termo-Idraulica.
Questa tecnica sfrutta i vantaggi del
System B, modificando le fasi originali
di otturazione dettate dal Dr. Buchanan,
con il risultato di unaumentata pressio-
ne idraulica durante la fase di condensa-
zione corono-apicale.
Laumentato sviluppo di pressione
idraulica derivante dalla tecnica termo-
idraulica porta allotturazione di un
maggior numero di canali laterali (Fig.
4a, 4b).
Si pensa che ci sia dovuto allaumento
di tempo in cui la guttaperca scorre in
direzione apicale e laterale sotto la pres-
sione sviluppata durante questa proce-
dura.

Pag. - 29
 PROFILO DELLAUTORE. Il Dr. Terence Mah DDS, MS, ha uno studio privato a Toronto,
Ontario e a Chicago, Illinois, dove esercita la parodontologia e limplantologia. E stato
Assistant Professor of Periodontology and Stomatology presso la Northwestern University e ha
tenuto conferenze sia in Canada che negli USA. Il Dr. Mah anche laureato in Discipline
Endodontiche presso lUniversit di Toronto, Canada.
Figura 4
Lotturazione del dente di plastica (a)
e del dente naturale (b) eseguita con
la tecnica di condensazione termo-
idraulica, mostra evidenti numerosi
canali laterali riempiti con cemento
4a
e/o guttaperca.
4b
La tecnica tradizionale del System B usa
delle temperature elevate, con il risulta-
to che la punta scioglie la guttaperca
rapidamente come farebbe un coltello
caldo in un panetto di burro. Secondo il
Figura 5
Per controllare che il canale sia stato
preparato in maniera adeguata per
lotturazione da eseguirsi con la tecni-
ca termo-idraulica, il plugger di
Dovgan deve scendere fino a 3-5 mm
5
dal termine della lunghezza di lavoro.
Pag. - 30
parere degli Autori, ci non garantisce
abbastanza tempo alla cementoperca
per scorrere in maniera adeguata.
Allo scopo di otturare il sistema dei ca-
nali radicolari con la tecnica termo-
idraulica, necessario raggiungere alcu-
ni obiettivi:
1) Mantenere la costrizione apicale la
pi piccola che sia pratico.
2) Il cono di guttaperca precedentemen-
te provato deve avere un forte impegno
fino a 0,5 mm dal termine radiografico
del canale.
3) Il canale deve avere una conicit gra-
duale.
4) Il canale deve consentire a un plugger
in nichel titanio di Dovgan con conicit
.04 (Fg. 5) e al plugger del System B di
scendere fino a 3-5 mm dalla lunghezza
di lavoro.
Materiali
1) Coni di guttaperca non standardizzati
(F-M, M, M-L) e coni standardizzati per
quei canali preparati con la tecnica delle
forze bilanciate di Roane.
2) Pulp Canal Sealer Kerr.
3) System B con plugger di Buchanan
(F, F-M, M, M-L).
4) Plugger di Dovgan
5) Obtura II con ago del calibro 23.
Tecnica
1) Si prova un cono di guttaperca non
standardizzato (F-M, M, M-L) che scen-
da fino a 1 mm dalla lunghezza di lavo-
ro (Fig. 6).
2) Si sceglie un plugger di Buchanan, in
accordo con la misura del cono di gutta-
perca scelto. Se stato provato un cono
della misura medium, verr utilizzato
un plugger della stessa misura medium.
Le punte di tutti i plugger hanno un
diametro di 0,5 mm e devono scendere
fino a 4-7 mm dal termine della prepa-
razione apicale.
PROFILO DELLAUTORE. Il Dr. Joseph Dovgan si laureato in Endodonzia presso la
Creighton University con i titoli di Bachelor of Science (Physics) e DDS, e ha ottenuto il
Certificate in Endodontics and Master of Science presso lUniversit di Iowa. E anche
Diplomate, American Board of Endodontics, ed esercita esclusivamente lEndodonzia nel suo
studio privato in Paradise Valley, Arizona. Inventore di oltre 15 strumenti per lendodonzia,
pu essere contattato allindirizzo di posta elettronica joe@endodovgan e presso il sito
www.endodovgan.com.
LInformatore
Endodontico

Vol. 5, Nr. 1 2002

Figura 6
Il cono di guttaperca viene provato in
maniera che arrivi 1 mm corto rispet-
to alla lunghezza di lavoro.

Figura 7
Si prova il plugger di Buchanan nel
canale preparato (a) e si verifica che si
impegni entro 4-7 mm dal termine
6 7a 7b
apicale del canale (b).

Si prova il plugger prima per verificare guttaperca di diventare plastica senza

che il suo punto di impegno allinterno
del canale sia fra 4 e 7 mm (Figg. 7a,
7b). Si posiziona quindi uno stop di
gomma sul plugger a livello del punto
di repere.
3) Si asciuga il canale e si posiziona il
cono allinterno.
4) Si accende la Siringa Obtura II e si
regola la temperatura a 200C (Fig. 8a).
Si posiziona la punta riscaldata allorifi-
zio e si seziona la porzione coronale del
cono mentre si inietta la guttaperca ter-
moplastica allinterno del canale (Fig.
8b). Si iniettano circa 2-3 mm di mate-
riale e si condensa la guttaperca con i
plugger di Schilder (si sceglie un plug-
ger di misura leggermente pi piccola
rispetto allorifizio). Questo serve a crea-
re una massa di guttaperca allimbocco
del canale che contribuisce a rendere
massima la pressione idraulica che si svi-
lupper durante la fase di compattazione
in direzione apicale.
5) Si accende la sorgente di calore System
B e si regola in posizione uso e nella
modalit touch. Si seleziona la tempe-
ratura a 100 C e la potenza al massimo.
Questa temperatura bassa consentir alla
bruciarsi. Si stabilisce quindi il contatto e
si guida delicatamente il plugger preri-
scaldato attraverso la guttaperca, fino a Figura 8
che non si raggiunge una distanza di a. La Siringa Obtura II per liniezione
della guttaperca termoplastica. b. La
circa 3-4 mm dal punto di impegno. Si porzione pi coronale del cono di
avverte un aumento di resistenza alla guttaperca viene sezionata a livello
nostra ulteriore spinta o addirittura la dellorifizio del canale, utilizzando la
punta dellago della siringa Obtura
punta pu anche fermarsi (Fig. 9). Que- mentre si inietta guttaperca termopla-
sto richiede allincirca 2 secondi, dopo di stica allinterno del canale.
che si interrompe il contatto a livello
della molla del manipolo.
6) A questo punto la nostra assistente
immediatamente aumenta la temperatu-
ra a 300C, si attiva nuovamente il calo-
re e si applica pressione per spingere il
plugger fino al punto di impegno, quin-
8a 8b

Pag. - 31

9 10
Figura 9
Il plugger di Buchanan preriscaldato
a 100C e portato allinterno del
cono di guttaperca fino a che non si
incontra resistenza.
Figura 10
La temperatura del System B viene
elevata a 300C e si applica pressione
apicale al plugger fino a che non si
arriva al punto di impegno.
Il plugger quindi viene immediata-
mente rimosso.
Figura 11
Per condensare la guttaperca termo-
plastica con movimenti di su e gi, si
utilizza il plugger di Dovgan prece-
dentemente tarato e quindi si applica
pressione costante per circa 10
secondi, mentre il materiale si raf-
fredda.
Figura 12
Lotturazione stata completata con
il riempimento apico-coronale del
canale utilizzando la Siringa Obtura
Pag. - 32
La tecnica di condensazione termoidraulica
11
di rapidamente si rimuove il plugger dal
canale. Questo riscaldamento di separa-
zione richiede circa 1,5 secondi (Fig.
10). Il calore portato fino a 300C per
rendere plastica la guttaperca nella por-
zione pi apicale del canale.
7) Usando il plugger di Dovgan, che
scende fino a 3-5 mm dalla lunghezza di
lavoro, si applica pressione e si condensa
la guttaperca per alcuni secondi. Mentre
il materiale si raffredda, si continua la
condensazione e si applica una pressione
apicale per circa 10 secondi; ci serve a
prevenire la retrazione del materiale
stesso (Fig. 11).
8) Il canale ora pronto per lotturazio-
ne apico-coronale. Gli Autori racco-
mandano di eseguire il back-packing
utilizzando il sistema di iniezione di
guttaperca termoplastica della siringa
Obtura II.
Ci pu essere ottenuto iniettando pic-
cole quantit di guttaperca (2-3 mm)
allinterno del canale e compattandole
verticalmente con un plugger (Fig. 12).
La procedura viene ripetuta fino a che
lintero canale non stato riempito. Se
non disponibile lObtura II, pu esse-
re utilizzata qualsiasi altra tecnica.
12
Vantaggi della Tecnica di Condensa-
zione Termo-Idraulica
1) Eccellente controllo apicale.
2) Completa condensazione dei canali
principale e laterali.
3) Pi facilmente eseguibile rispetto alla
tecnica di Schilder classica.
4) Lotturazione corono-apicale viene
eseguita in un unico movimento.
5) E veloce, facile e d risultati prevedi-
bili.
Svantaggi della tecnica
1) Deve esistere una buona sagomatura
ed una buona forma di resistenza apicale.
2) E necessario possedere il System B,
lObtura II e i plugger di Dovgan.
In conclusione, la Tecnica di Condensa-
zione Termo-Idraulica introduce una
tecnica di condensazione di guttaperca
calda di terza generazione, utilizzando il
System B, lObtura II e i plugger in ni-
chel-titanio di Dovgan.
Utilizzando la temperatura pi bassa
per un periodo di tempo leggermente
superiore, si genera una maggiore pres-
sione idraulica che consente di ottenere

13
14b
il massimo dei risultati nella fase di
otturazione.
Tutto ci porta allo scorrimento della
cementoperca, che dimostra la com-
plessit dei casi trattati (Figg. 13, 14).
BIBLIOGRAFIA
1) - Schilder, H.: Filling root canals in three
dimension. Dent. Clin. North Amer., 723-44,
1967.
2) - Buchanan, L.S.: The continuous wave of
condensation technique: a convergence of
conceptual and procedural advances in obtu-
14a
14c
Traduzione dallarticolo originale:
The Thermo-Hydraulic Condensation techni-
que
Endodontic Practice, 5, 1:12-18, 2002
ration. Dentistry Today, 13(10):80, 82, 84-85,
1994.
3) - Hand, R.E.: Effects of a warm gutta-per-
cha technique on the lateral periodontium.
Oral Surg., 42(3):395-401, 1976.
LInformatore
Endodontico
Vol. 5, Nr. 1 2002
Figura 13
Premolare superiore che mostra
canali laterali riempiti con la tecnica
termo-idraulica.
Figura 14
a. Originariamente era stato trovato
un solo canale, che era stato quindi
preparato ed otturato con la tecnica
termo-idraulica. Si noti la presenza
dellaltro canale, che stato riempito
dal cemento grazie alla pressione
idraulica generata nel corso di questa
tecnica di otturazione. b. Con laiuto
del microscopio operatorio stato
possibile visualizzare questo canale
sovrannumerario. c. Il canale sovran-
numerario stato quindi preparato ed
otturato.
Pag. - 33
 I ritrattamenti ortogradi
in Endodonzia
David Rosenberg, DDS
LEndodonzia ortograda una disciplina
che comporta una moltitudine di moda-
lit terapeutiche. I ritrattamenti orto-
gradi offrono un numero ancora maggio-
re di possibilit terapeutiche.
Questo articolo esamina certi aspetti dei
ritrattamenti ortogradi e le metodiche
per trasformare gli insuccessi endodonti-
ci in successi. In particolare, questo arti-
colo si concentra sulle difficolt presen-
tate dalla strumentazione.
Allo scopo di comprendere dove e per-
ch il ritrattamento ortogrado rappre-
senta la terapia di elezione, vengono
discussi certi aspetti dellendodonzia
ortograda. A causa delle difficolt esi-
stenti nel decifrare la complessa anato-
mia contenuta nel sistema dei canali
radicolari, si sono sviluppate numerose
tecniche endodontiche. Se potessimo
semplificare lanatomia del sistema dei
canali radicolari, ci potremmo acconten-
tare di avere a disposizione solo una o
due tecniche endodontiche; al contrario,
abbiamo una vera e propria pletora di
Figura 1
Lanatomia apicale spesso comples-
so. Esistono forami multipli con multi-
pli canali che vi sboccano. Questa
complessit non insolita e non
confinata soltanto alla porzione apica-
le della radice. E possibile detergere
questo sistema canalare solo con le
lime? Quanto necessario lavorare
corti e da quale forame o costrizione
apicale per trattare questo sistema ed
avere la guarigione? Da questa imma-
gine evidente perch gli irriganti
sono necessari per digerire il conte-
nuto del sistema dei canali radicolari.
Sarebbe bello poter detergere e sigil-
lare tutte le ramificazioni della polpa
ed possibile ottenere ci o, per lo
meno, arrivarci molto vicini (per gen-
1
tile concessione del Dr. Gary Carr).
Pag. - 36
tecniche: crown-down contrapposta alla
step-back, compattazione verticale a
caldo contrapposta alla condensazione
laterale a freddo, sistemi di otturazione
con carrier e materiali da otturazione
iniettabili, etc.
Con alcuni tipi di trattamento non
necessario compiere alcuno sforzo per
comprendere lanatomia del sistema dei
canali radicolari (vedi tecnica di Sar-
genti). Molte procedure falliscono nel
prendersi cura dellintero sistema dei
canali radicolari a causa della irrigazione
inefficace, delle tecniche di misurazione
inaccurate o per la limitata visibilit a
causa di una cavit di accesso errata.
C un notevole disaccordo circa il grado
al quale il sistema dei canali radicolari
deve essere strumentato, irrigato e ottu-
rato. Alcuni endodontisti raccomandano
di portare lime di grosso diametro alla
lunghezza di lavoro, allo scopo di pulire
meccanicamente il sistema dei canali
radicolari. Altri, invece, compreso lAu-
tore, considerano ci impossibile e si
affidano agli irriganti per detergere il
sistema dei canali radicolari. Le nostre
lime, infatti, sono usate essenzialmente
allo scopo di portare gli irriganti attra-
verso il sistema dei canali radicolari e
per creare una sagomatura e non per
pulire.
Molte scuole insegnano che la strumen-
tazione e lotturazione devono terminare
da 0,5 a 1,5 mm corte rispetto allapice
radiografico o alla costrizione apicale.
Entrambi questi termini del trattamen-
to hanno una rilevanza clinica limitata.
Il forame apicale di solito non localiz-
zato allapice radiografico e la costrizio-
ne apicale difficile da identificare in
maniera costante clinicamente (Fig. 1).
Il motivo della scelta di questi termini
sta nel desiderio di non sovraestendere i
materiali da otturazione al di l della
radice.
LInformatore
Endodontico
Vol. 5, Nr. 1 2002
2 3
4 5
I materiali da otturazione sovraestesi
non contribuiscono al successo in endo-
donzia ma, daltra parte, non sono nean-
che causa di fallimento (Figg. 2, 3).
Il non trattare il sistema dei canali radi-
colari nella sua interezza porta invece al
fallimento endodontico. Non certa-
mente nellinteresse del paziente posi-
zionare dei restauri sofisticati e costosi
su denti con trattamenti endodontici
incompleti. Non dicendo ai nostri
pazienti che hanno un ascesso due anni
dopo che i loro denti sono stati restaura-
ti, che si aumenta il numero dei pazienti
nei nostri studi.
Dire loro che c bisogno di eseguire
ancora terapie canalari per salvare le
loro protesi (in realt per salvare i
nostri manufatti e la nostra reputazio-
ne), non certamente ci che vogliono
sentirsi dire (Figg. 4, 5). E cos, la scel-
ta di subire unestrazione o un inter-
Figura 2
Questa radiografia post-operatoria
mostra del materiale in eccesso.
Figura 3
La radiografia eseguita a distanza di 5
anni mostra la completa guarigione e
la completa scomparsa del materiale
in eccesso.
Figura 4
La terapia endodontica incompleta sta
fallendo dopo che un perno moncone
fuso e una corona sono stati cementa-
ti permanentemente. La vicinanza del
forame mentoniero rende difficile per
molti di noi la terapia chirurgica di
questo premolare.
Figura 5
La corona stata rimossa con il
Coronaflex Kavo. Il perno moncone
stato rimosso con gli ultrasuoni. La
radiografia eseguita dopo 6 mesi dal
ritrattamento mostra lotturazione
dellanatomia precedentemente non
trattata e la guarigione. Il perno mon-
cone originale e la vecchia corona
sono stati ricementati definitivamente.
vento chirurgico non suona bene alle
orecchie dei pazienti.
A causa della complessa anatomia del
sistema dei canali radicolari, la chirurgia
ha dei limiti (Figg. 6, 7). Il ritrattamen-
to spesso il migliore approccio per
risolvere il problema. Daltra parte, esi-
stono anche dei limiti al raggiungimen-
to del successo in corso di ritrattamenti.
Il fallimento endodontico di un pilastro
di ponte pu compromettere severamen-
te lintegrit dellintero restauro. Se de-
ve essere eseguito un ritrattamento orto-
grado, spesso le corone devono essere
aperte con cavit daccesso abbastanza
ampie da consentire la rimozione di
perni. Nei denti anteriori con ricopertu-
re fatte in porcellana su metallo, lesteti-
ca pu risultare spesso compromessa.
Per ottenere un adeguato accesso, che
consenta la rimozione di un perno, il
margine incisale pu essere interessato.
Pag. - 37
 PROFILO DELLAUTORE. Il Dr. Rosenberg Diplomate of the American Board of Endodontics
e Fellow of the American College of Dentists. Tiene corsi di Endodonzia a Vero Beach,
Florida, dove ha lo studio privato in cui svolge lattivit limitata allEndodonzia.
Il Dr. Rosenberg tiene anche corsi pratici su ritrattamenti presso la Dental Education
Laboratories di Santa Barbara.

Figura 6
Il primo molare inferiore mostrato in que-
sta radiografia, eseguita dopo 2 anni dal
termine della terapia, presenta un fallimen-
to. E in questo caso indicata lendodonzia
chirurgica? Nel corso della visita stata
sospettata lesistenza di una perforazione
ed stato quindi programmato il ritratta-
mento ortogrado e la riparazione della
perforazione.

Figura 7
La radiografia di controllo dopo un anno
mostra la guarigione. La riparazione della
perforazione stata eseguita utilizzando il
Mineral Trioxide Aggregate. E stato sigil-
lato anche un canale laterale nella radice
distale. Se fosse stata eseguita la chirurgia,
fino a quale livello la radice avrebbe dovu-
to essere consumata? Dal momento che la
perforazione era nel terzo coronale della
radice mesiale, sarebbe stato necessario
amputare lintera radice. La radice distale
avrebbe dovuto essere sezionata coronal-
mente fino al forame precedentemente
non sigillato associato allesistenza del
canale laterale. Questo canale laterale fuo-
riesce circa a met altezza della radice e
pertanto sarebbe stato necessario rimuo-
vere una grossa quantit di radice.
Difficilmente sarebbe stato possibile iden-
tificare il forame del canale laterale duran-
te la chirurgia. Non sapendo dove questo
forame localizzato, la sezione della radi-
ce verrebbe eseguita a caso, il ch equiva-
le a dire trattare i canali 1,5 mm corti.
6 7
In un dente anteriore mandibolare ci
pu distruggere lintera estetica. In al-
cuni casi di ritrattamento il paziente
deve acconsentire di poter correre il ri-
schio di dover affrontare la spesa di un
nuovo ponte.
Lendodonzia chirurgica di un sistema di
canali radicolari non trattato o trattato
in maniera parziale con le conseguenti
minori percentuali di successo, pu tal-
volta essere lunica scelta accettabile per
il paziente. Ovviamente, il miglior trat-
tamento consiste nellevitare il fallimen-
to endodontico.
Sono molti i fattori che possono contri-
buire al fallimento in endodonzia: diffi-
colt nella strumentazione, cavit dac-
cesso incompleta, irrigazione inefficace e
otturazione incompleta sono spesso asso-
ciate con i fallimenti endodontici.
Difficolt di strumentazione:
Curve, gradini e intasamenti canalari
Lanatomia del sistema dei canali radico-
lari presenta spesso delle difficolt al-
lottenimento di una completa strumen-
tazione. Quando una lima cessa di avan-
zare, quasi naturale cercare di forzarla
per spingerla pi apicalmente. Con que-
sto tipo di approccio, la lima raramente
avanza lungo il naturale percorso del
canale radicolare.
Quando la progressione apicale di una
lima diventa difficile, dobbiamo fermar-
ci e diagnosticare la causa di quella diffi-
colt.
Curvature improvvise e gradini di solito
sono le cause dellimpedimento allavan-
zamento apicale della lima. La loro pre-
senza deve essere sospettata quando le
nostre lime incontrano dei punti di resi-
stenza. Se noi siamo frustrati e cerchia-
mo di forzare o avvitare lime pi grosse
e pi rigide fino al punto di resistenza o
al di l, il risultato sar una perforazione
o un gradino (Figg. 8, 9). La presenza di
gradini e curvature pu essere determi-
nata sia radiograficamente che con la
sensibilit tattile. La radiografia ci dice
approssimativamente a quale livello del-
la radice esiste una curvatura o stato
creato un gradino durante la preparazio-
ne dello spazio per un perno.
Dal punto di vista tattile, una curva o
un gradino si comportano in maniera
diversa rispetto ad un intasamento cana-
lare. I canali intasati, infatti, consento-
no ad una lima sottile e diritta di avan-
zare apicalmente con la tecnica delle
forze bilanciate. In presenza di una cur-
vatura improvvisa o di gradini, le forze
bilanciate applicate alle lime sottili non
consentono alcuna progressione apicale
al di l del punto di resistenza.
Nei canali con gradini o curvature im-
provvise, di solito si vede che le lime pi
sottili arrivano al punto di resistenza
senza alcun impedimento e improvvisa-

Pag. - 38

mente si fermano alla stessa profondit
delle lime di calibro maggiore. Con una
curva o un gradino non possibile uti-
lizzare le forze bilanciate per far avanza-
re lime pi grandi o pi piccole al di l
del punto di resistenza, a meno che non
si precurvi la lima.
I canali curvi o i gradini iatrogeni ri-
chiedono un tocco leggero e gentile per
essere bypassati.
Per superare queste complessit anato-
miche, funziona molto bene la tecnica
che io chiamo la danza endodontica.
Per eseguire la danza endodontica, si
precurva con lEndobender (Analytic
Technology) una K file del calibro 06,
08 o 10 (Fig. 10). Per controllare la
direzione della precurvatura si utilizza
sulla lima uno stop di gomma direziona-
le. Con laiuto di un lubrificante come il
Glyde (Dentsply, Maillefer) si inserisce
la lima precurvata allinterno del canale
fino a che si ferma. Una volta arrestata la
progressione apicale, si estrae la lima di
pochi millimetri, si ruota di pochi gradi
e si reinserisce fino a che la lima avanza
ulteriormente o si ferma di nuovo. Si
ripetono questi passaggi fino a che la
curva o il gradino non sono bypassati.
Una volta superato il punto di resisten-
za, non si deve rimuovere immediata-
mente la lima: va osservata la direzione
in cui diretta la precurvatura del file e
si deve quindi collegare il localizzatore
elettronico apicale per aiutarci ad avere
unidea della profondit alla quale ci
troviamo allinterno del sistema dei ca-
nali radicolari.
Questa lettura di grande aiuto. Se il
localizzatore elettronico apicale d una
lettura che sembra lunga, deve essere
scattata una radiografia per verificare
che la lima sia allinterno del canale. Se
la lima non allinterno del canale, pos-
siamo avere davanti una perforazione o
essere allinterno di una canale laterale. I
LInformatore
Endodontico
Vol. 5, Nr. 1 2002
Figura 8
8
Il secondo molare superiore mostra il
fallimento della precedente terapia
endodontica. E stato programmato il
ritrattamento endodontico ortogrado.
Figura 9
Dopo avere eseguito la cavit dacces-
so e aver rimosso la guttaperca,
lesame al microscopio ha rivelato la
presenza di un gradino. E stato possi-
bile visualizzare anche lorifizio del
canale originale coronale al gradino
stesso. Molto probabilmente, questo
gradino stato eseguito dal collega in
preda alla frustrazione. La porzione
curva del canale stato impossibile
9
sondarla, per cui le lime pi grosse e
pi rigide sono state fatte lavorare alla
stessa lunghezza nel tentativo, peral-
a b c d tro fallito, di raggiungere lapice.
La strumentazione di questo sistema
canalare stata completata utilizzan-
do il movimento della danza endo-
dontica.
Figura 10
K file e lime in nichel titanio precurva-
te con lEndobender possono essere
portate alla lunghezza di lavoro anche
in canali con curve improvvise. a.
Radice. b. K file. c. Lima in nichel-tita-
nio. d. Strumento ruotante alla lun-
10
ghezza di lavoro.
canali laterali vengono trattati come ca-
nali normali. Le perforazioni devono
essere trattate prima possibile.
Una volta accertatici che la lima precur-
vata allinterno del canale e in qualche
modo ha superato il punto di resistenza,
possono essere utilizzate le forze bilan-
ciate per fare avanzare la lima in direzio-
ne apicale.
La lima deve quindi procedere fino a che
Pag. - 39

Figura 11
Il paziente avverte dolore e lo localiz-
za a livello del primo molare superio-
re. E stato programmato il ritratta-
mento ortogrado data lesistenza di
unotturazione corta nella radice
mesio-vestibolare. Dal momento che
la maggior parte dei molari superiori
ha pi di un canale nella radice
mesio-vestibolare, si sospettata la
presenza di un secondo canale
dimenticato in questa radice.
Figura 12
La danza endodontica stata utilizzata
per portare un K file precurvato al di
l del punto di resistenza creato dalla
curvatura del canale mesio-vestibola-
re. La radiografia e la sede eccentrica
della punta della lima suggeriscono la
presenza di un secondo canale nella
radice mesio-vestibolare.
Pag. - 40
I ritrattamenti ortogradi in Endodonzia
11
non si raggiunge la lunghezza di lavoro
o fino a che la progressione apicale non
si interrompe nuovamente. Possono
quindi essere richiesti nuovi file di cali-
bro pi piccolo per avanzare ulterior-
mente fino alla lunghezza di lavoro.
Nel caso di un canale intasato, le forze
bilanciate consentiranno lavanzamento
apicale di lime via via di calibro minore.
Tuttavia, se si incontra unaltra curva o
un nuovo gradino, la progressione apica-
le con luso delle forze bilanciate pu
cessare anche con le lime di calibro pi
piccolo. La causa di questo nuovo impe-
dimento alla progressione apicale deve
essere quindi diagnosticata e trattata,
come gi descritto, con la danza endo-
dontica (Figg. 11, 12).
Usando le forze bilanciate, la lunghezza
di lavoro deve essere stabilita con un K
file del calibro 20. Possono essere richie-
ste molte ricapitolazioni. Questo crea un
sentiero di scorrimento che i nostri file
in nichel-titanio di maggiore conicit
possono seguire. Laver memorizzato la
direzione di inserzione del K file n 20
per raggiungere la lunghezza di lavoro,
pu aiutare nel portare le lime in nichel
titanio al di l del punto di resistenza.
Un trucco per portare queste lime in
nichel titanio al di l di curvature e gra-
dini consiste nel precurvare questi stru-
menti con lutilizzo dellEndobender. Il
sentiero di scorrimento precedentemente
12
stabilito facilita notevolmente lutilizzo
delle lime in nichel-titanio. Il GT file in
nichel titanio precurvato viene quindi
introdotto allinterno del canale. Segue
il cammino di inserzione determinato
con le lime K file e quindi pu essere
inserito senza rotazione, fino a che si
ferma. Questo valido sia per gli stru-
menti manuali che per quelli ruotanti.
A questo punto il GT file pu essere
spinto leggermente per superare con la
sua punta anche di poco il precedente
punto di resistenza. La lima pu quindi
essere portata alla lunghezza sia manual-
mente che con un manipolo ruotante
(Figg. 13-15).
Il trattamento delle curve e dei gradini
oggi enormemente semplificato
dalluso delle lime in nichel titanio a
conicit aumentata. Il loro utilizzo eli-
mina il bisogno di ricorrere a molti K
file precedentemente utilizzati per crea-
re sagomatura in queste complessit
anatomiche difficili da trattare. Mentre i
K file aumentano di misura, diventano
pi rigidi, pi difficili da precurvare e
pi difficili da controllare. Portare que-
ste grosse lime (del calibro 30 e oltre)
attorno a curve e gradini difficile.
Usare grossi file per creare una sagoma-
tura in vicinanza dellapice di canali
curvi aumenta il rischio di creare gradi-
ni o di stirare il forame, a causa delle
caratteristiche delle lime in acciaio.

Lavorare, anche non intenzionalmente,
con lime di calibro via via maggiore alla
stessa lunghezza di lavoro pu creare un
gradino allinterno del canale o stirare
lapice, se gli strumenti lavorano fuori
del canale. Questo pu avvenire facil-
mente se il punto di repere difficile da
leggere o lo stop di gomma si muove o
loperatore distratto.
Le lime a conicit aumentata hanno
incluso nel loro disegno limpossibilit a
formare gradini. Esiste un aumento
dolce nel diametro di queste lime oppo-
sto allimprovviso aumento del diametro
in punta esistente nelle successive K file.
Con le lime a conicit aumentata gli
errori nella misurazione della lunghezza
di lavoro risulteranno in un alterato dia-
metro apicale, ma non nella formazione
di gradini. Quando utilizzati al di l di
un gradino, le lime a conicit aumentata
creano efficacemente una corretta sago-
matura ed un cammino percorribile.
Questo elimina la resistenza alla pro-
gressione apicale associata alla presenza
di gradini.
Rimozione delle ostruzioni
Sfortunatamente, le lime in nichel tita-
nio si fratturano. Se le lime si fratturano
con regolarit, necessario modificare la
tecnica. Molte volte gli strumenti frat-
turati in nichel titanio e in acciaio, in-
sieme ai perni, i coni dargento e altre
ostruzioni create dalluomo, possono
essere bypassati o rimossi senza grossola-
ne sovrastrumentazioni del canale radi-
colare.
Quando una lima si frattura, la prima
cosa da fare restare calmi e quindi
metodicamente valutare la situazione. La
visione la chiave della soluzione dei
problemi. Si irriga con ipoclorito di
sodio, EDTA e alcool. Ad ogni soluzione
irrigante si applica lenergia degli ultra-
suoni, utilizzando una punta UT 4. Il
LInformatore
Endodontico
Vol. 5, Nr. 1 2002
Figura 13
Sfruttando il sentiero di scorri-
mento creato dal K-file n. 20,
stata portata alla lunghezza di
lavoro una lima GT-file in nichel-
13 titanio precurvata.
Figura 14
E stato localizzato il secondo
canale della radice mesio-vestibo-
lare, che stato preparato usan-
do K-file e lime in nichel-titanio
con la danza endodontica. La
radiografia mostra anche la prova
del cono nel canale mesio-vesti-
14
bolare.
Figura 15
Radiografia post-operatoria dopo
il ritrattamento ortogrado con
scomparsa dei sintomi da parte
15
del paziente.
canale deve essere pulito ed asciutto. Si
deve quindi cercare la porzione coronale
dello strumento. Se pu essere visualiz-
zata, pu essere preparato un piano di
trattamento per la sua rimozione. Se lo
strumento non pu essere visualizzato,
la rimozione molto pi difficile, ma
ancora possibile.
Immaginiamo che la porzione corona-
le della lima possa essere visualizzata
Pag. - 41
 I ritrattamenti ortogradi in Endodonzia

forze bilanciate fino al di l della porzio-

ne apicale della lima fratturata. In que-
sta maniera la lima pu essere liberata
dal suo impegno, si pu creare spazio
per una lima pi grande o per altre lime.
Figura 16 Due o tre file quindi possono essere por-
La porzione coronale di uno
strumento fratturato in nichel-titanio tati insieme intorno al frammento nel
pu essere visualizzata nel canale tentativo di rimuoverlo. Pu essere inse-
mesio-palatino. Si vede anche una rita una lima di Hedstrom nel tentativo
linea scura corrispondente allistmo
che unisce i due canali della radice di agganciare il frammento per rimuo-
16
mesio-vestibolare. verlo, cos come un tiranervi aggancia la
polpa.
Esistono anche altre maniere per avvici-
nare lo strumento. E possibile rimuove-
re un istmo di tessuto per consentire una
migliore visibilit diretta e un accesso
allo strumento fratturato?
Spesso c un istmo di tessuto calcificato
Figura 17
fra i due canali di una stessa radice, co-
La radiografia mostra uno strumento me nella radice mesiale dei molari infe-
fratturato nel canale mesio-palatino riori. Questo istmo pu essere rimosso
del secondo molare superiore con le frese e con strumenti ad ultrasuo-
mostrato in Fig. 16. Si noti come la 17
porzione pi coronale della lima sia in ni per creare una migliore visibilit e
posizione molto apicale. spazio per ottenere la rimozione dello
strumento (Fig. 18).
La rimozione dellistmo pu e deve av-
venire allinterno dei confini della radi-
ce. La creazione di una perforazione nel
tentativo di rimuovere uno strumento
fratturato come uccidere il paziente
igura 18 per curare la sua malattia. E necessario
Dopo la rimozione dellistmo con una fermarsi prima di fare una perforazione.
fresa e con una punta da ultrasuoni La chirurgia sempre unopzione, cos
UT 4, si vede come i due canali della
radice mesio- vestibolare confluivano come lindirizzare il paziente allo specia-
18
in un canale comune. lista.
Se non sono disponibili una migliorata
(Figg. 16, 17). E possibile riconoscere le illuminazione, un maggiore ingrandi-
lame della lima? C spazio per le lime mento (vedi microscopio) e lo strumen-
in acciaio per lavorare vicino ed attorno tario richiesto per la rimozione dello
alle lame del frammento fratturato nel strumento fratturato, il paziente deve
tentativo di liberarlo? Talvolta due o tre essere informato della situazione e indi-
lime possono essere inserite intorno alle rizzato allo specialista.
lame del frammento per agganciarlo Le frese di Gates-Glidden possono essere
tutto insieme e svitare lo strumento. consumate fino allaltezza del loro equa-
Talvolta, una lama consente a una picco- tore per essere quindi utilizzate per crea-
la lima (06, 08 o 10) di lavorarci con le re una piattaforma al di sopra dello stru-

Pag. - 42

19
mento fratturato. Devono essere utiliz-
zate frese di Gates-Glidden modificate
che abbiano un diametro leggermente
maggiore rispetto allo strumento frattu-
rato. Questa unaltra maniera per
migliorare la visibilit e laccesso verso
lo strumento.
E possibile utilizzare le sonde per ren-
dere lo strumento libero allinterno del
canale?
Quando il frammento in nichel-titanio o
in acciaio libero, si possono utilizzare
gli ultrasuoni per rimuoverlo dal canale.
Pu essere utilizzata la punta CT 4 con
uno spray di acqua al massimo della
potenza, come dimostrato in Figura 19.
Se si ha un accesso rettilineo verso il
frammento, la lima pu essere rimossa.
Gli strumenti in nichel titanio possono
spesso essere liberati ma, a causa della
tendenza del nichel titanio a rimanere
diritto, sono spesso difficili da far uscire
da una curva. Talvolta, lenergia ultraso-
nica pu essere utilizzata per fratturare
la porzione pi coronale dello strumento
in nichel-titanio. Questa porzione della
lima in nichel titanio pu ora essere
facilmente rimossa con lirrigazione, con
gli ultrasuoni, con laspirazione o con
lutilizzo di lime di Hedstrom. La rima-
nente porzione della lima in nichel tita-
nio pu ora essere fatta scivolare coro-
nalmente, fino a che il suo movimento
non impedito dalla naturale curvatura
LInformatore
Endodontico
Vol. 5, Nr. 1 2002
Figura 19
Dopo aver applicato gli ultrasuoni con
una punta CT 4, il frammento di lima
in nichel-titanio pu essere finalmente
rimosso.
Figura 20
Radiografia post-operatoria. Lo stru-
mento stato rimosso dalla radice
mesio-vestibolare di questo secondo
molare superiore senza un eccessivo
20
allargamento del sistema canalare.
della radice e questo frammento pu
ancora una volta essere fratturato con le
punte da ultrasuoni e quindi rimosso.
Talvolta, uno spreader D11T (quello una
volta utilizzato per la condensazione
laterale) pu essere modificato, piegan-
dolo nella sua punta. La punta pu esse-
re usata come un uncino per agganciare
la lima. Quando la lima agganciata, si
pu fare il tentativo di rimuoverla o pu
essere mantenuta in posizione per con-
sentire un pi facile posizionamento
degli ultrasuoni o di altre lime.
Una volta che lostruzione stata rimos-
sa, il ritrattamento ortogrado pu essere
continuato fino al suo completamento
(Fig. 20).
Conclusioni
Sono molti gli aspetti dei ritrattamenti
endodontici ortogradi. Questo articolo
ha discusso solo una parte dellargomen-
to. Altri aspetti del ritrattamento sono
stati solo brevemente menzionati, ma
sono molto importanti per la diagnosi di
successo e la terapia di successo.
Questi verranno discussi nel prossimo
articolo.
Tradotto dallarticolo originale:
Nonsurgical Endodontic Re-treatment, part 1
Dentistry Today, 2001, 20(9):82-87
Copyright 2001 Dentistry Today Inc.
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 Introduzione di un
nuovo sistema ruotante
per Endodonzia:
le lime con conicit progressiva ProTapers
John D. West, DDS

Figura1a
Shaper SX, Shaper S1 e Shaper S2 a
sinistra. Finisher F1, Finisher F2 e
Finisher F3 a destra.
1a
La necessit la madre dellinvenzione.
Nella storia dellendodonzia, il bisogno
di eseguire una sagomatura pi facile,
pi sicura e migliore si fatto pi evi-
dente nellultima decade del ventesimo
secolo. Innanzitutto, il bisogno sempre
crescente di sagomature canalari miglio-
ri dipende dal fatto che gli endodontisti
e i conservatori sono costretti a trattare
endodonticamente denti sempre pi tec-
nicamente difficili.
I motivi di ci sono essenzialmente due.
Primo, la vita media dei pazienti sem-
pre pi in aumento. 1 Ci significa
unaumentata quantit di dentina secon-
daria in tutti denti. In secondo luogo,
lanatomia endodontica va incontro a
degenerazione calcifica riparativa a causa
dei molteplici insulti che la microcirco-
lazione pulpare anatomicamente vulne-
rabile riceve (carie, restauri, carie ricor-
renti, nuovi restauri, etc). Per esempio,
clinicamente si pu incontrare un siste-
ma canalare di 80 anni in un paziente di
soli 30 anni.
Il risultato finale che necessario ri-
muovere una maggiore quantit di den-
tina nei due terzi coronali di una anato-
mia endodontica, allo scopo di disegnare
delle sagomature adeguate per potere
eseguire otturazione prevedibili.
In alcuni casi pu sembrare impossibile
riuscire a detergere e sagomare il terzo
apicale di alcuni sistemi canalari e tal-
volta ci porta via molto tempo.
Come risultato finale, i profili delle
sagomature eseguite non sono sempre
lisci. Questo rappresenta un problema,
poich le pareti lisce rappresentano un
parametro importante nella lista della
rifinitura, per ottenere unadeguata pres-
sione idraulica che consenta una corretta
otturazione.2 E essenziale che la gutta-
perca e il cemento possano facilmente
scivolare allinterno dellanatomia situa-
ta in qualsiasi tratto della superficie del
canale preparato. Dal momento che
tutta lanatomia endodontica poten-
zialmente importante, ecco che una pre-
parazione liscia ancora pi impor-
tante.3
I clinici non vogliono indovinare dove
potrebbe nascondersi unimportante
anatomia, ma piuttosto desiderano foca-
lizzare la loro attenzione sulle corrette
sagomature, in maniera che durante la
fase di otturazione si riesca ad ottenere
una sufficiente pressione idraulica per
sigillare lintero sistema canalare. E in
effetti, la vera anatomia del sistema ca-
nalare viene spesso scoperta proprio du-
rante la fase di otturazione.
Recentemente stata sviluppata una nuo-
va generazione di strumenti ruotanti per
lendodonzia, allo scopo di poter creare
costantemente sagomature progressiva-
mente riproducibili per unotturazione
tridimensionale da eseguire con qualsiasi
tecnica.
Questo articolo descrive il che cosa, dove,
quando, perch e come, del sistema
ProTaper recentemente introdotto per la
detersione e sagomatura.

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LInformatore
Endodontico

Vol. 5, Nr. 1 2002

Che cosa?
Sei strumenti con conicit progressiva
Il che cosa del sistema ProTaper per la
detersione e sagomatura semplice.
Questa serie consiste di sei strumenti
progressivamente conici. Tre Shaper e
tre Finisher (Figg. 1a-1c). La principale
differenza fra gli altri strumenti ruotanti
e i ProTaper innanzitutto il fatto che
questi strumenti non hanno una conicit
fissa.
Lo scopo di consentire un taglio il pi
sicuro possibile in porzioni piccole del
sistema canalare e di migliorare la sensi-
bilit tattile. In secondo luogo, la coni-
cit progressiva aumenta la flessibilit
dello strumento, consentendogli di se-
guire un sentiero di scorrimento, o cam-
mino riproducibile, creato dal clinico.
Prima i clinici non potevano determina-
re quali punti potessero essere uniti
nella preparazione, allo scopo di genera-
re un profilo che incontrasse gli obietti-
vi meccanici della detersione e sagoma-
tura.
Quel profilo rappresentato da una for-
ma uniformemente conica, che mantiene
la naturale scorrevolezza anatomica e la
naturale posizione e dimensione del fo-
rame apicale.
Il sistema di strumenti ProTaper stato
inizialmente introdotto nelle tradiziona-
li lunghezze di 21 e 25 mm. Le lunghez-
ze pi appropriate di 23 e 28 mm
appariranno forse in un prossimo futuro.
Ci servir a ridurre il numero di stru-
menti richiesti e consentir ai clinici di
trattare canali delle varie lunghezze, man-
tenendo al tempo stesso la facilit di posi-
zionamento dello stop di gomma lungo il
gambo della lima.
Le lime con conicit progressiva deriva-
no da geometrie progressivamente varia-
bili (Figg. 2a-2e). I tre Shaper presenta-
no conicit multiple allinterno di ogni
strumento e paragonati tra di loro pre-
1b
sentano diverse conicit paraboliche.
Inoltre, cambia anche il diametro in
punta sia degli Shaper che dei Finisher:
SX= 0,190 in D0.
S1 = 0,170 in D0
S2 = 0,200 in D0
F1 = 0,200 in D0
F2 = 0,250 in D0
F3 = 0,300 in D0.
Dove?
Canali calcificati e curvi
Grazie allangolo delle lame, il disegno
con conicit progressiva ideale per i
1c
canali difficili, come quelli con dentina
calcificata nei due terzi coronali a causa
dellet e dei vari insulti e restauri subiti Figura 1b
dalla polpa. Io penso che in futuro le La forma originale del canale al cen-
lime con conicit progressiva verranno tro della figura e gli strati di dentina
rimossa dagli strumenti ProTaper
utilizzate prima nei canali difficili, poi dimostrata al disopra. Si noti come
in quelli pi facili e a un certo punto nessuno strumento si impegna intera-
nella maggior parte dei canali. mente lungo le pareti del canale radi-
colare. Pertanto il rischio di blocco da
conicit (Taper Lock) minimo.
Quando?
Per unire i vari punti Figura 1c
La torre Eiffel con le sue multiple geo-
Gli strumenti con conicit progressiva metrie stata dispirazione per il dise-
devono essere usati inizialmente come gno del sistema ProTaper.

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 PROFILO DELLAUTORE. Il Dr. West il fondatore e direttore del Centro di Endodonzia in
Takoma, Washington. E membro della American Academy of Esthetic Dentistry e
dellInternational College of Dentists; Editorial Advisory del Journal of Esthetic
Dentistry e Direttore Scientifico del Boston University Communique.
E Professore Associato della University of Washington School of Graduate Endodontics e
istruttore clinico alla Boston University Henry Goldman School of Dental Medicine, dove

Figura 2a
Lo strumento SX con le sue geome-
trie compresse uno strumento
eccellente per la rimozione della den-
tina nei canali corti, in maniera simile
a quello che fanno le frese di Gates
Glidden. Gli orifizi possono essere
facilmente raddrizzati, allo scopo di
creare un accesso rettilineo verso il
terzo apicale del canale.
Figura 2b
Lo Shaper S1 rimuove la dentina del
terzo coronale e si avvicina al terzo
medio.
Figura 2c
Lo Shaper S2 unisce i punti nel
terzo medio del canale. Si noti la lima-
tura dentinale tra le lame di ogni stru-
mento. Lo Shaper S2 spesso respon-
sabile della rimozione critica di denti-
na nella porzione coronale del terzo
apicale del canale (vedi Figg. 3a-3h).
Figura 2d
Il Finisher F1.La sagomatura definitiva
spesso ottenuta con un passaggio o
due. I Finisher F1, F2 e F3 completano
i sei strumenti della serie del sistema
ProTaper.
Figura 2e
La figura mostra come la diversa
inclinazione delle lame consente la
facile rimozione di detriti, polpa e
dentina in direzione coronale.
Si noti come le lame siano
intasate e cariche di materiale.
2a
strumenti di rifinitura per raccordare
la sagomatura abbozzata dagli stru-
menti manuali. Le linee guida per luso
di questi strumenti richiedono che il cli-
nico segua inizialmente il canale fino al
suo termine e crei un sentiero di scorri-
2c
mento riproducibile attraverso luso di
2e
piccole lime prima di utilizzare lo
Shaper SX o lo Shaper S1. E importante
ottenere una completa conoscenza della
sondabilit e della scorrevolezza del
canale e accertarsi che questo possa esse-
re facilmente seguito prima di utilizzare
gli Shaper. Deve sempre essere utilizzata
una copiosa irrigazione con ipoclorito di
sodio. Si raccomanda poi di utilizzare un
manipolo elettrico (Technika, Dentsply
Tulsa Dental) alla velocit di 200 o 300
giri al minuto. Inoltre, il prerequisito
per ottenere una detersione ed una sago-
matura di successo avere un accesso
rettilineo allimbocco di ogni canale.
Uno dei migliori metodi per raddrizzare
lorifizio canalare nei pluriradicolati
2b
2d
consiste nellutilizzare lo Shaper SX.
Questo infatti presenta delle geometrie
complesse nei suoi 9 mm di lunghezza,
che consentono al clinico di spostare gli
orifizi lontano dalle zone pericolose delle
biforcazioni e raddrizzare gli orifizi stes-
si, per ottenere un pi facile accesso ret-
tilineo.
Lo strumento inoltre consente di ottene-
re una sagomatura coronale simile a
quella che si otterrebbe con le frese di
Gates Glidden dalla numero 1 alla nu-
mero 6. Inoltre, lo Shaper SX rimuove
batteri, frustoli e le restrizioni coronali
di dentina.
Una volta che il clinico ha ottenuto la
percorribilit canalare e ha determinato
la lunghezza di lavoro, a quel punto lo
Shaper S1 rifinisce la sagomatura del
terzo coronale del canale. Lo Shaper S2
quindi rifinisce la sagomatura del terzo
medio e i Finisher F1, F2 e F3 vengono
utilizzati per unire i punti della forma
definitiva, raccordando il terzo apicale
con i due terzi coronali. Si prova quindi
un cono di guttaperca medium o fine
medium e quindi si procede con lottu-
razione canalare. Queste sagomature
sono ideali anche per la tecnica di ottu-
razione Thermafil.

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stato premiato nel 1995 ricevendo il Distinguished Alumni Award. E co-Autore del capi-
tolo Obturation of the radicular space del testo del Dr. John Ingle nelledizione del 1994
e nelledizione del 2000 e Autore del capitolo Cleaning and Shaping the Root Canal
System nel testo di Cohen e Burns, Pathways of the Pulp, nelle edizioni del 1994 e del
1998.
Il Finisher F1 ha il diametro in punta
20 e la conicit 0,07 negli ultimi 3 mm,
mentre pi coronalmente presenta coni-
cit inferiori.
Il Finisher F2 ha la punta del calibro 25,
la conicit 0,08 negli ultimi 3 mm e
quindi anchesso si riduce in conicit
leggermente inferiori. Il Finisher F3 ha
la punta del calibro 30 con una conicit
di 0,09 negli ultimi 3 mm e pi coro-
nalmente una conicit inferiore (Figg.
1a-1c).
Una ricerca condotta nellanno 2000 ha
rivelato che la maggior parte degli endo-
dontisti sono daccordo sul fatto che il
terzo apicale di un canale curvo la por-
zione pi difficile da preparare2 (Figg. 3a-
3h). La mia esperienza clinica mi dice che
in realt la porzione pi coronale del
terzo apicale che fa la distinzione fra
risultati medi e risultati eccellenti. Il
vantaggio del sistema ProTaper, dovuto
alle sue geometrie progressivamente coni-
che, consiste proprio nel raccordare questi
due punti critici.
Queste geometrie infatti consentono di
tagliare passivamente proprio in questa
zona.
Perch?
Il dilemma delle restrizioni di dentina
Io ho esercitato lendodonzia per oltre
25 anni e anche dopo 100.000 canali
non posso predire con assoluta accura-
tezza che il risultato tecnico di qualsiasi
caso sar eccellente se paragonato alla
lista della rifinitura.2
Per esempio, in un molare con quattro
canali, pu spesso succedere che uno dei
canali venga sagomato in eccesso, sago-
mato in difetto, o che abbia un profilo
radiografico che non liscio, o che forse
non venga rispettato uno degli obiettivi
meccanici della detersione e sagoma-
tura.4
Lo scopo del sistema ProTaper quello
LInformatore
Endodontico
Vol. 5, Nr. 1 2002
Figura 3a
Il canale diviso in tre porzioni: terzo
coronale, terzo medio e terzo apicale.
Lo scopo della sagomatura quello di
rimuovere dentina da ogni porzione
del canale, in maniera da poter prova-
re un cono Fine-Medium o Medium e
quindi utilizzarlo per una prevedibile
otturazione tridimensionale. Quale
delle tre porzioni del canale la pi
3a
difficile da sagomare?
Figura 3b
Dentina calcificata del terzo coronale.
Se un paziente si presenta con un
canale del genere, la sagomatura
3b
relativamente facile.
Figura 3c
Lunione dei punti pu essere ottenu-
ta con le frese di Gates Glidden o con
uno strumento ruotante con conicit
3c
.04, con relativa facilit.
di risolvere una difficolt che si presenta
da oltre 100 anni: come ottenere delle
sagomature riproducibili e costanti, che
consentano di otturare in maniera at-
tenta e completa il sistema dei canali
radicolari nelle sue tre dimensioni.
Il principio basilare dellendodonzia ci
dice che ogni dente con compromissione
endodontica pu essere trattato con suc-
cesso, se il sistema canalare sigillato,
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 Introduzione di un nuovo
sistema ruotante per Endodonzia:
le lime con conicit progressiva ProTapers

Figura 3d
Esempio di canale ristretto nel terzo
medio: lunione dei punti in questo
paziente, anchessa relativamente
facile.

Figura 3e
Lunione dei punti pu essere ottenu-
ta con successo con uno strumento
con conicit .04.
Figura 3f
Schema di una costrizione apicale.
Figura 3g 3d 3e
Lunione dei punti qui sembra relativa-
mente facile. In realt pi difficile,
perch langolo daccesso e lincidenza
sono pi profondi allinterno del siste-
ma canalare. La giunzione della por-
zione pi coronale del terzo apicale
difficile da rifinire, in quanto loperato-
re non pu vedere o sentire questa
giunzione. Pertanto la vera zona criti-
ca rappresentata dallinizio del terzo
apicale.

3f 3g

Figura 3h Capacit di taglio. Il disegno delle lame

La zona chiave di tutta la fase di
detersione e sagomatura rappresen- consente una sagomatura tipo reamer e
tata dalla porzione pi coronale del facilita il trasporto dei frustoli coronal-
terzo apicale. Questa giunzione o mente.
gomito fa la distinzione tra i risultati Il disegno delle lame impedisce anche
endodontici medi e quelli eccellenti. E
questa la zona in cui i ProTaper ren- che il fango dentinale venga spinto con-
dono facile la sagomatura, grazie a una tro le pareti della preparazione. Il fango
rimozione precoce di dentina e al rac- dentinale pu intasare i canali laterali e
cordo della porzione coronale del
terzo apicale con i due terzi pi apicali
impedire che vengano detersi e quindi
e di questi con le porzioni coronali otturati.
3h
del canale.
Numero di strumenti richiesti. Grazie al-
sia per via ortograda che per via chirur- lefficacia di taglio, ogni strumento crea
gica, se il dente parodontalmente sano pi facilmente la sagomatura coronale e la
e restaurabile, o se pu essere sanato.5 sagomatura profonda apicale.
I vantaggi derivanti dalluso dei Pro- Come?
Taper sono i seguenti: Direttive per il loro uso
Le linee guida per il corretto uso del
Flessibilit. Grazie ai suoi diametri tra- sistema ProTaper sono le seguenti:
sversi e al disegno delle sue lame, questi 1. Stabilire una nota e riproducibile per-
strumenti sono estremamente flessibili. corribilit, con una cavit daccesso che
consenta un accesso rettilineo allim-

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bocco dei canali.
2. Utilizzare S1 passivamente per non
pi di tre quarti della presunta lunghez-
za canalare.
3. Usare SX passivamente con un movi-
mento di pennellatura, per spostare la-
spetto coronale del canale lontano dalle
biforcazioni e/o per creare una maggior
sagomatura coronale se necessario.
4. Confermare la perviet apicale e de-
terminare la lunghezza di lavoro.
5. Utilizzare S1 alla lunghezza di lavoro,
sempre con movimento passivo.
6. Utilizzare S2 alla lunghezza di lavoro
con movimenti progressivi e passivi.
7. Utilizzare F1 per preparare il forame
e raccordare la sagomatura.
8. Utilizzare F2 e F3 se il forame pi
ampio del calibro 20. Di solito un unico
passaggio sufficiente per ottenere la
sagomatura finale.
9. Provare il cono ed eseguire lottura-
zione.
E necessario fare attenzione al fatto che,
siccome le restrizioni di dentina vengono
rimosse molto rapidamente, la lunghezza
canalare si accorcia pi rapidamente di
quanto non sia mai successo fino ad ora.
E pertanto importantissimo controllare
la lunghezza di lavoro attentamente con
lutilizzo delle radiografie, dei localizza-
tori apicali e dei coni di carta.
Un localizzatore apicale, pu anche essere
posizionato sulla lima ProTaper ed essere
utilizzato efficacemente a mano. E anche
importante notare che spesso necessario
un unico passaggio con i Finisher per
creare la corretta sagomatura apicale.
Introduzioni multiple e pi profonde
porteranno ad uno stiramento del fora-
me apicale a causa dellaccorciamento
canalare che risulta dalla facile rimozio-
ne di dentina. La violazione di questo
obiettivo meccanico e il trasporto del
forame possono essere evitati controllan-
do attentamente la lunghezza di lavoro.
LInformatore
Endodontico
Vol. 5, Nr. 1 2002
Riassumendo, le linee guida per luso
del sistema ruotante ProTaper sono le
seguenti:
1. Utilizzare cavit daccesso che consen-
tano unintroduzione rettilinea.
2. Stabilire e controllare una percorribi-
lit canalare.
3. Usare un mezzo ingrandente o un
microscopio, per osservare i micromovi-
menti dello strumento ruotante. Questo
aumenta la delicatezza del nostro lavoro.
Guardare i movimenti dello strumen-
to ruotante apicale pi sicuro che sen-
tire il movimento apicale.
4. Utilizzare un motore elettrico da 200
a 300 giri al minuto.
5. Essere dieci volte pi gentili che con
gli strumenti manuali.
6. Procedere lentamente. Ogni strumen-
to deve fare un lavoro minimo. Non
andate immediatamente alla lunghezza
di lavoro con nessun passaggio. Ral-
lentate. Due, tre o quattro passaggi pos-
sono essere richiesti allo strumento per
impegnarsi nella dentina e tagliare la
sagomatura alla profondit desiderata.
7. Controllare frequentemente le lame
sotto ingrandimento e pulirle. Gli stru-
menti si fratturano quando le lame sono
cariche di detriti, quando gli strumenti
vengono forzati, o quando non esiste una
percorribilit canalare.
8. Gli strumenti sono monouso e come
tutte le lime e gli allargacanali in endo-
donzia, sono disegnati per essere utiliz-
zati nel singolo paziente. Talvolta ne-
cessario addirittura cambiare strumento
nello stesso paziente, come per esempio
nel caso di un molare con quattro canali.
9. Irrigare con EDTA al 17% durante
luso dei ProTaper.
10. Posizionare gli stop del Finisher F2
e del Finisher F3 progressivamente pi
corti rispetto alla lunghezza di lavoro
del Finisher F1, in quanto le lunghezze
canalari vengono rapidamente accorciate
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 Introduzione di un nuovo
sistema ruotante per Endodonzia:
le lime con conicit progressiva ProTapers

Figura 4a
Radiografia preoperatoria del primo
molare inferiore destro in necrosi e
gangrena. La causa della necrosi era
rappresentata da una incrinatura smal-
to-dentinale, che ha portato alla sin-
drome del dente incrinato con suc-
cessiva necrosi pulpare. E stata posi-
zionata una banda ortodontica, allo
scopo di diagnosticare lestensione
della frattura. Il dolore alla masticazio-
ne stato eliminato, ma la necrosi
pulpare ha richiesto la terapia endo-
dontica.
4a 4b
Figura 4b
I canali detersi, sagomati e otturati
mostrano la fluidit e la scorrevolez-
za delle loro pareti.

Figura 4c
Il molare mandibolare con quattro
canali mostra il raggiungimento radio-
grafico degli obiettivi meccanici della
detersione sagomatura.

Figura 4d
Radiografia del molare superiore con
quattro canali, prima di completare il
riempimento apico-coronale del cana-
le mesiopalatino. Si notino i due canali
separati della radice mesiovestibolare,
in cui stata eseguita una corretta
sagomatura e la curvatura disto-vesti-
bolare della radice distale.
4c
dopo dallutilizzo del Finisher F1.
11. Utilizzare lo strumento SX nei cana-
li corti o nella sagomatura precoce di
canali calcificati e lunghi.
Conclusioni
Le lime ProTaper hanno un disegno com-
pletamente innovativo nel campo della
strumentazione endodontica ruotante. Il
disegno delle lame e la conicit progres-
siva sono particolarmente utili nel trat-
tamento di canali difficili (Figg. 4a-4d).
I risultati clinici hanno dimostrato pare-
ti canalari costantemente lisce e sagoma-
ture adeguate in tutta la lunghezza
canalare. Il particolare disegno delle
lame garantisce un taglio efficace, flessi-
bilit e, quando usati con delicatezza,
ridotto rischio di frattura. Lo scopo del
sistema ProTaper quello di dare al clini-
co la possibilit di detergere e sagomare
in maniera efficace lintero sistema cana-
4d
lare con un minor numero di strumenti e
una maggior fiducia nei risultati.
Infine, la vera magia non sta nella lima,
la vera magia sempre stata nel clinico.
Sagomature eccellenti possono essere
prodotte da qualsiasi lima manuale o
sistema ruotante che sia sempre esistito.
Tutto quello che richiesto la cono-
scenza, lintenzione, la volont e un po
di tempo. Il sistema ProTaper non un
sistema robotico. Questi strumenti non
hanno un cervello e non possono fare
quello che il clinico non sa fare o non
vuole fare. Essi tuttavia sono capaci di
seguire le istruzioni.
Pertanto, cerchiamo di avere estrema fa-
miliarit con lanatomia del sistema ca-
nalare e cerchiamo di essere capaci di di-
re a noi stessi che siamo pronti a sagoma-
re quel canale, prima dintrodurvi gli
strumenti ruotanti.
Allinizio dellera della strumentazione

Pag. - 10

ruotante, i clinici hanno spesso utilizza-
to gli strumenti ruotanti troppo presto,
troppo velocemente e in maniera troppo
aggressiva.
Cambiamo questa abitudine e cambier
la nostra esperienza e allora detergere e
sagomare sar divertente.
BIBLIOGRAFIA
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21st century endodontics: visions of a new
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3) - West, J.D.: The incidence of underfilled
foramina in endodontic failures (thesis).
LInformatore
Endodontico
Vol. 5, Nr. 1 2002
Traduzione dellarticolo originale:
Introduction of a New Rotary Endodontic
System: Progressively Tapering Files
Dentistry Today, 2001, 20(5):50-57
Copyright 2001, Dentistry Today Inc.
Boston, Mass.: Boston University School of
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