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CENTRO META (PATRONATO BERGAMO)

Progetto “IL FUTURO IN UNO SCATTO”

Approccio alla fotografia creativa e al mondo dei videomakers - L’arte di “Rendere visibile ciò che è invisibile”

A cura di: Giuseppe Bonfanti


Durata : ogni Lunedì dalle ore 14.00 alle ore 17.00 da settembre a dicembre 2017

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RIEPILOGO ESECUTIVO

Scopo
Vedere il futuro o fotografare il futuro, immaginare … È un richiamo all’importanza di cercare di realizzare i
propri sogni senza distaccarsi troppo dalla realtà e dal fare, accettando talvolta anche i limiti delle proprie
aspirazioni ma senza cadere nel vizio dell’accidia, ossia senza adagiarsi troppo. Lo stimolo ci viene da una
risposta ad una lettera apparsa su un giornale dal titolo: “Ai tanti «zombie» da smartphone si deve mostrare la
bellezza nel quotidiano”. Nella risposta Marina Corradi lascia intravedere una emergenza educativa e una via
d’uscita. Scrive: “Bisogna davvero saper mostrare la bellezza della realtà, degli affetti, di ciò che ci circonda,
per chiamar fuori un ragazzo dall’abulìa digitale. Non è facile”.
Lo scopo è quello di far raccontare come si può vincere la noia, l’accidia, come fotografare il rischio di cadere
nella trappola della ludopatia da smartphone o come utilizzare questi stessi strumenti per l’arte, per qualcosa
che fa riflettere e mette in relazione con sé, gli altri e l’ambiente.

Obiettivi
Attraverso l’incontro e il confronto, l’ascolto e la creatività si propone ai ragazzi un approccio alla fotografia
creativa stimolando la motivazione, la tenacia e la pazienza per resistere ai tempi lunghi e incentiva capacità
progettuali organizzative e collaborative. Si cerca di accennare ad una tecnica, alla percezione e soprattutto
ad un linguaggio. Nel lavoro di gruppo si facilita un'idea forte e un modo efficace per raccontare ciò che si
vuole creare. Obiettivo è preparare con cura i procedimenti (metodo di apprendimento, capacità di risolvere i
problemi) e con precisione e concentrazione realizzare fotomontaggi con vari software avendo chiaro il
traguardo comunicativo ... La fotografia introduce inoltre ad altri strumenti espressivi potenziati dalle possibilità
comunicative messe a disposizione dal web e dai social network.

Soluzione
Al termine del laboratorio i ragazzi produrranno un mostra virtuale sulla percezione di sé, degli altri e
dell’ambiente ed un video

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Traguardi disciplinari Traguardi educativi

Gestione delle caratteristiche basilari della fotografia.


tendere a valorizzare la procedura per operare, la
Capacità di scelta tra vari tipi di fotocamere (bridge,
fiducia in sé e migliorare il confronto con gli altri
mirrorless, reflex)

sollecitare a sentirsi accolti, sicuri, parte positiva e


dinamica all’ambiente che ci ospita, capaci di
Come risvegliare la creatività, dialogare, utilizzare
riscattarsi dalle “povertà”.
delle mappe concettuali e abbozzare un progetto.
(anche il microcosmo di una scuola è portatore di
(ex. : Xmind)
una cultura, di una vision del mondo e della vita, di
una “dichiarazione d’intenti”)

Gestione delle immagini con il Pc/Mac riconoscere e accettare benevolmente sé stessi


(gratuti : per es. Photoscape, Gimp, siti per scaricare (riferimento alla triade etica di Paul Ricoeur “cura di
foto free, per es. unsplash; e commerciali: per es. sé, cura degli altri, cura delle istituzioni”)
Photoshop, Affinity).

Editor di immagini online apprezzare l’armonia anche del sentire interiore nel
Fotoritocco online realizzare una composizione artistica

stimolare alla curiosità, alla “fabbrica dell’essere”


Riferimenti ai maestri della fotografia perché ogni uomo diventa ciò di cui si ha cura (cfr.
Heidegger)

Conoscere il valore espressivo dell’immagine ferma e


incrementare la creatività, cooperative learning e
quella in movimento, riconoscere il processo
problem solving.
comunicativo, decodificare.

Avere un progetto e cercare finanziamenti con il Saper trovare nell’espressione artistica un “cammino”
sistema di fundraising, crowfunding. e aprirne uno nuovo

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Struttura del progetto

• Introduzione - Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione sono un fattore propulsivo della vita
quotidiana e dell’attività economica. Provate a pensare a quanti soldi girano attorno a queste innovazioni e a
quanta sofferenza e inganni quando si usano male. L’integrazione del computer nel mondo dell’istruzione è
comunque un metodo di studio e di ricerca che va insegnato, un metodo da non temere, ma da
valorizzare, perché questa strumentazione tecnologica, che oggi abbiamo tra le mani, potenzia sia
l’autonomia nello studio e sia la formazione di un autonomo profilo culturale che va condiviso.
Sperimentazione con Photoscape, un programma gratuito per Windows che permette di lavorare con le
foto digitali a 360 gradi attraverso una serie di strumenti in grado di soddisfare varie esigenze. Il software
permette infatti di visualizzare e catalogare le foto digitali in tutti i principali formati di file, rinominare le
immagini, creare collage e ritoccare le foto usando vari filtri. Il principale pregio di questo programma
consiste nel fatto che può essere usato facilmente anche da chi non ha mai impiegato un software di grafica
in vita sua: basta cliccare sul pulsante relativo all’effetto da applicare alla foto selezionata e l’applicazione si
occupa del resto. Sito ufficiale http://www.photoscape.org (per windows 10 e Mac : http://
x.photoscape.org)

• Illustrazione di alcuni consigli basilari della fotografia presi in prestito da alcuni maestri, per
esempio : Henri Cartier-Bresson che sosteneva: “Le fotografie possono raggiungere l’eternità attraverso il
momento”; Robert Capa che suggerisce: “Se le tue foto non erano buone, vuol dire che non eri
abbastanza vicino”; Steve McCurry che con la macchina fotografica racconta storie, fa lo “storytelling”;
Ansel Adams, un tipo interessante perché nutriva un rispetto così grande per il mondo della wilderness
(natura selvaggia), che non gli ha mai dato colori diversi se non quelli del bianco e nero, poiché le
considerava “le tonalità con cui osserva il cuore”; Anne Geddes, per lei la Natura è fonte di ispirazione e
lavora sempre in studio; Sebastião Salgado che sostiene che le sue foto “non nascono per essere oggetto
d’arte, ma come un insieme di immagini per informare, per provocare discussioni, dibattiti. Sono prima di
tutto un giornalista e un fotoreporter”; Alex Majoli, per lui “Flessibilità è la parola chiave per poter
fotografare in strada”, si tratta di reportage; Gabriele Micalizzi, reporter di guerra; Oliviero Toscani che
lavora nel mondo della pubblicità e per lui ciò che distingue il professionista dal dilettante è l’intenzione, “lo
scopo che c’è dietro la foto e che essa deve essere in grado di esprimere e di comunicare … senza scopo
non è possibile fare buone foto, anche se si possiede la migliore preparazione tecnica del mondo”; Letizia
Battaglia che fotografa la mafia; Paolo Pellegrin che ama la versatilità. Sulle orme dei maestri si più
imparare cosa c’è bisogno per diventare un buon fotografo: a) capacità di osservazione e interesse per tutto
ciò che compete la storia umana; b) una buona attrezzatura e una buona preparazione non solo in tecniche
fotografiche, ma nelle scienze umane in generale; c) molta curiosità e pochissima paura; d) camminare
molto, viaggiare.
Scelta individuale tra i vari generi fotografici: ritratto, reportage, street photography, ambiente, paesaggio,

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natura e macro, sport, still life, architettura, astronomica, foto elaborate.

• Breve illustrazione della storia di fotografi bergamaschi (per esempio Eugenio Goglio) e tentativo di
abbozzo per un progetto di futura pubblicazione sui racconti degli attuali fotografi bergamaschi (per
esempio quelli dei giornali e riviste sul territorio) ipotizzando una intervista da effettuare nel caso capitasse di
incontrarli e fotografarli.
Manipolazione di tecniche nell’uso delle fotocamere digitali e differenza tra i diversi modelli; differenza tra
digitale e analogica; caratteristiche delle immagini digitali; scelta della sensibilità Iso, tempo/diaframma,
compensazione esposizione, profondità di campo, modalità manuale. Il flusso di lavoro: dallo scatto allo
scarto. Elaborazione con specifici programmi per migliorare la nitidezza, luminosità e contrasto, ritagliare
una foto, eliminare imperfezioni, cambiare dimensioni e formato, raddrizzare e ruotare, trasformare la foto
con filtri ed effetti.
Concetto di risoluzione schermo e risoluzione ppi, i pixel e la qualità dell’immagine. Caratterische di una
fotocamera digitale: obiettivo e diaframma, sensore, la dimensione dei pixel e il problema di aliasing e foto
poco nitide e la questione dell’ottica utilizzata.
• Ideazione e realizzazione di un progetto. Cosa fotografare?
Fase propedeutica: i colori (per esempio si stabilisce il rosso e si “studia” la percezione che ognuno ha nel
fotografare gli oggetti che ci circondano con quel colore o parte di esso); le forme; le distanze, gli sguardi, gli
specchi o i vetri, le figure intere etc…
Fase di realizzazione: si sceglie un tema o un problema epocale. Per esempio: si vuole mostrare l’accidia, il
male paralizzante del nostro tempo nei suoi vari aspetti (pigrizia, apatia, disinteresse nei confronti degli altri
e della vita). Giovanni Bellini, per esempio, rappresentava l’accidia come un uomo-mollusco (vedasi
l’allegoria invidia-accidia-rinascita). Con immagini di conchiglie e le immagini dei particolari delle persone si
possono fare delle rielaborazioni fotografiche interessanti prendendo spunto dal dipinto di Bellini e dalla
illustrazione di Mali Fischer

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• Le nozioni della fotografia nel video
Sperimentazione delle inquadrature, luci e altri parametri con la videocamera

• Videomaker, L'artigiano del nostro millennio


Fasi programmatiche di un videomaker quando deve filmare un matrimonio, un convegno, un evento.

• La macchina da presa e i suoi movimenti. Impostazioni della videocamera


Il mondo degli youtuber. Stili e contenuti.

• L'audio e i microfoni
Il campo più difficile. Quale musica scegliere come traccia audio per un videoclip o come crearne una
nuova? Visione di FLstudio

• Scrivere le sceneggiature e montaggio


Sperimenatazione con Celtx, Movie Maker, Final cut …

• “influencer” con la multimedialità, ossia le regole della pubblicità.


Tecniche di comunicazione per essere credibili.

• Creatività e tecniche di animazione con smartphone e tablet


Utilizzo di Stop Motion Studio e AnimationDesk

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