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Disegno di Legge S.

2960-B
Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il
triennio 2018-2020

LEGGE DI STABILITÀ 2018

Approvato definitivamente dal Senato in data 23 dicembre 2017

Entrata in vigore: -

A cura di GIUSEPPE BUFFONE

1. Contratti di fornitura di energia elettrica e gas (prescrizione) 002


2. Trasporto ferroviario (primo soccorso) 003
3. Qualifica dirigenziale nelle Agenzie (entrate, dogane, monopoli) 005
4. Benefici per assistenza a familiari 006
5. Pagamento prestazioni previdenziali 009
6. Assunzioni assistenti sociali 009
7. Crediti di cittadini italiani in Venezuela e Libia 009
8. Azioni giudiziali di dipendenti vittime di molestia 010
9. Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione 012
10. Caregiver familiare 014
11. Disposizioni anticipate di trattamento 015
12. Fondi per gli Uffici giudiziari e la giustizia penale 015
13. Trasfusioni con sangue infetto 016
14. Società tra Avvocati 017
15. Avvocati: equo compenso 019
16. Notificazioni a mezzo posta (modifiche alla l. 890/1982) 022
17. Notificazioni: entrata in vigore delle nuove norme 029
18. Notificazioni: altre modifiche 031
19. Disposizioni attuazioni c.p.c. – tutela Avvocato in gravidanza 032
20. Codice procedura penale – tutela Avvocato in gravidanza 033
21. Attivazione procedure di conversione delle pene pecuniarie non pagate 034
22. Modifiche al codice civile 035
23. Giustizia Amministrativa 038
24. Avvocatura dello Stato 039
25. Assunzione funzionari di servizio sociale e mediatore culturale 040
26. Modifica art. 37 d.l. n. 98 del 2011 042
27. Notariato 043
28. Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico: ARERA 048
29. Rimpatrio volontario assistito 048
30. Codice dei contratti pubblici 049
31. Codice della navigazione 050
32. Controversie relative ai rapporti di lavoro del personale della scuola 052
33. Retribuzioni tracciabili 052
34. Smaltimento processi tributari pendenti presso la Corte di Cassazione 053
35. Destinazione dei magistrati del massimario alla sezione tributaria 054
36. Imposta sulle transazioni digitali 055
37. Adeguamento ordinamento interno al regolamento (UE) 2016/679 056
38. Pubblicità delle vendite giudiziarie immobiliari 057
39. Pubblicità delle gare in caso di subappalto 057
40. Modifiche al TU in materia bancaria e creditizia 058
41. Modifiche al TU in materia di intermediazione finanziaria 061
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CONTRATTI DI FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA E GAS
Art. 1 comma 4

Contratti di fornitura di energia elettrica e gas


Contratti di fornitura del servizio idrico

DIRITTO AL CORRISPETTIVO

Prescrizione: 2 anni

REGOLA. «Nei contratti di fornitura di energia elettrica e gas, il diritto al corrispettivo si prescrive in due
anni, sia nei rapporti tra gli utenti domestici o le microimprese, come definite dalla raccomandazione
2003/361/CE della Commissione, del 6 maggio 2003, o i professionisti, come definiti dall'articolo 3,
comma 1, lettera c), del codice del consumo, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206, e il
venditore, sia nei rapporti tra il distributore e il venditore, sia in quelli con l'operatore del trasporto e con
gli altri soggetti della filiera. Nei contratti di fornitura del servizio idrico, relativi alle categorie di cui al
primo periodo, il diritto al corrispettivo si prescrive in due anni. L'Autorità per l'energia elettrica, il gas e
il sistema idrico, ridenominata ai sensi del comma 528, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore
della presente legge, definisce le misure in materia di tempistiche di fatturazione tra gli operatori della
filiera necessarie all'attuazione di quanto previsto al primo e al secondo periodo. Nei contratti di cui al
primo e al secondo periodo, in caso di emissione di fatture a debito nei riguardi dell'utente per conguagli
riferiti a periodi maggiori di due anni, qualora l'Autorità garante della concorrenza e del mercato abbia
aperto un procedimento per l'accertamento di violazioni del codice del consumo, di cui al decreto
legislativo 6 settembre 2005, n. 206, relative alle modalità di rilevazione dei consumi, di esecuzione dei
conguagli e di fatturazione adottate dall'operatore interessato, l'utente che ha presentato un reclamo
riguardante il conguaglio nelle forme previste dall'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico,
ridenominata ai sensi del comma 528, ha diritto alla sospensione del pagamento finché non sia stata
verificata la legittimità della condotta dell'operatore. Il venditore ha l'obbligo di comunicare all'utente
l'avvio del procedimento di cui al periodo precedente e di informarlo dei conseguenti diritti. È in ogni
caso diritto dell'utente, all'esito della verifica di cui al quarto periodo, ottenere entro tre mesi il rimborso
dei pagamenti effettuati a titolo di indebito conguaglio»

ECCEZIONE. Le disposizioni di cui sopra non si applicano qualora la mancata o erronea


rilevazione dei dati di consumo derivi da responsabilità accertata dell'utente.

ENTRATA IN VIGORE

Settore Entrata in vigore

Settore elettrico Fatture la cui scadenza è successiva al: 1.3.2018

Settore del gas Fatture la cui scadenza è successiva al: 1.1.2019

Settore idrico Fatture la cui scadenza è successiva al: 1.1.2020

2
TRASPORTO FERROVIARIO
Art. 1 commi 77, 78

Art. 1 comma 77

I treni adibiti al trasporto di passeggeri sono dotati


di adeguate misure atte a garantire il primo
soccorso ai passeggeri in caso di emergenza.

(comma 78) Con decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e
dei trasporti, da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge,
previo parere della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province
autonome di Trento e di Bolzano di cui all'articolo 12 della legge 23 agosto 1988, n. 400, sono
individuati le dotazioni minime di primo soccorso, in relazione alle specifiche caratteristiche dei
servizi ferroviari, nonché i tempi e le modalità di attuazione della disposizione del comma 77. Le
dotazioni di primo soccorso potranno essere acquisite dalle società di trasporto ferroviario anche
tramite convenzioni o sponsorizzazioni da parte di soggetti privati. Il decreto di cui al presente comma
individua altresì le modalità e i criteri per la formazione del personale viaggiante.
A titolo di contributo per la realizzazione delle misure di cui al comma 78, la dotazione del Fondo
nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale, di cui
all'articolo 16-bis del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7
agosto 2012, n. 135, è incrementata di 500.000 euro per l'anno 2018, di 2 milioni di euro per l'anno
2019 e di 1 milione di euro per l'anno 2020.

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QUALIFICA DIRIGENZIALE NELLE AGENZIE
Art. 1 comma 93

Le Agenzie:
- delle Entrate
- delle Dogane e dei Monopoli,

mediante i rispettivi regolamenti di amministrazione di cui all'articolo 71 del decreto legislativo 30


luglio 1999, n. 300, possono:

a) istituire posizioni organizzative per lo svolgimento di incarichi di elevata responsabilità, alta


professionalità o particolare specializzazione, ivi compresa la responsabilità di uffici operativi
di livello non dirigenziale, nei limiti del risparmio di spesa conseguente alla riduzione di
posizioni dirigenziali; tale riduzione non rileva ai fini del calcolo del rapporto tra personale
dirigenziale di livello generale e personale dirigenziale di livello non generale, di cui
all'articolo 23-quinquies, comma 1, lettera a), numero 2), del decreto-legge 6 luglio 2012, n.
95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135;

b) disciplinare il conferimento delle posizioni a funzionari con almeno cinque anni di esperienza
nella terza area mediante una selezione interna che tiene conto delle conoscenze professionali,
delle capacità tecniche e gestionali degli interessati e delle valutazioni dagli stessi conseguite
negli anni precedenti;

c) attribuire ai titolari delle posizioni il potere di adottare atti e provvedimenti amministrativi,


compresi gli atti che impegnano l'Agenzia verso l'esterno, i poteri di spesa e quelli di
acquisizione delle entrate rientranti nella competenza dei propri uffici, di livello non
dirigenziale, e la responsabilità dell'attività amministrativa, della gestione e dei relativi
risultati nonché la gestione finanziaria, tecnica e amministrativa mediante autonomi poteri di
organizzazione delle risorse umane e strumentali e di controllo;

d) prevedere l'articolazione delle posizioni secondo diversi livelli di responsabilità, con


conseguente graduazione della retribuzione di posizione e, in caso di valutazione positiva,
l'attribuzione della retribuzione di risultato sulla base del livello di valutazione annuale
riportata;

e) disciplinare l'accesso alla qualifica dirigenziale dei rispettivi ruoli mediante procedura
concorsuale pubblica per titoli ed esami. Gli esami consistono in una prova scritta, di carattere
tecnico-pratico, e in una orale, finalizzate a individuare, secondo modalità e descrizione dei
contenuti specificate con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con
il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, le capacità cognitive e le
competenze manageriali attinenti alle diverse tipologie di compiti istituzionali dell'Agenzia
che bandisce il concorso, con la possibilità di prevedere una prova preselettiva con quesiti a
risposta chiusa qualora il numero di candidati superi il limite indicato nel bando. Sono
esonerati dalla prova preselettiva i candidati dipendenti dell'Agenzia delle entrate e
dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli che abbiano svolto per almeno due anni, alla data
di pubblicazione del bando, funzioni dirigenziali ovvero incarichi di responsabilità relativi a
posizioni organizzative di elevata responsabilità, alta professionalità o particolare
specializzazione, di cui alla lettera a) del presente comma, o a quelle di cui all'articolo 23-

4
quinquies, comma 1, lettera a), numero 2), del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito,
con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, e all'articolo 4-bis del decreto-legge 19
giugno 2015, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2015, n. 125, nonché
il personale assunto mediante pubblico concorso e in servizio presso l'Agenzia delle entrate o
l'Agenzia delle dogane e dei monopoli, con almeno dieci anni di anzianità nella terza area,
senza demerito. Le commissioni di valutazione sono composte da magistrati ordinari,
amministrativi o contabili, avvocati dello Stato, professori di prima fascia di università
pubbliche o private, dirigenti di prima fascia dell'Agenzia che bandisce il concorso anche in
quiescenza da non oltre due anni alla data di pubblicazione del bando, tra i quali è scelto il
presidente, da persone di comprovata competenza nelle aree tematiche attinenti alle funzioni
dirigenziali delle agenzie fiscali e da esperti di comprovata qualificazione ed esperienza nella
selezione delle professionalità manageriali. La commissione può avvalersi dell'ausilio di
soggetti specializzati, anche esterni alla pubblica amministrazione, per la predisposizione e
l'esecuzione delle prove preselettive e scritte. Sono valutati i titoli secondo i criteri definiti nei
bandi, dando rilievo anche alle esperienze lavorative pregresse. Fino al 50 per cento dei posti
messi a concorso può essere riservato al personale assunto mediante pubblico concorso e in
servizio presso l'Agenzia delle entrate o l'Agenzia delle dogane e dei monopoli, con almeno
dieci anni di anzianità nella terza area, senza demerito

N.B. il caso degli incarichi dirigenziali illegittimi

“Il conferimento di incarichi dirigenziali nell’ambito di un’amministrazione pubblica deve


avvenire previo esperimento di un pubblico concorso, e il concorso è necessario anche nei casi
di nuovo inquadramento di dipendenti già in servizio. Anche il passaggio ad una fascia
funzionale superiore comporta l’accesso ad un nuovo posto di lavoro corrispondente a funzioni
più elevate ed è soggetto, pertanto, quale figura di reclutamento, alla regola del pubblico
concorso. L’art. 8, comma 24, del d.l. n. 16 del 2012, come convertito, ha contribuito
all’indefinito protrarsi nel tempo di un’assegnazione asseritamente temporanea di mansioni
superiori, senza provvedere alla copertura dei posti dirigenziali vacanti da parte dei vincitori di
una procedura concorsuale aperta e pubblica. Per questo, ne va dichiarata l’illegittimità
costituzionale per violazione degli artt. 3, 51 e 97 Cost.
La Consulta:
1) dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 8, comma 24, del decreto-legge 2 marzo 2012,
n. 16 (Disposizioni urgenti in materia di semplificazioni tributarie, di efficientamento e
potenziamento delle procedure di accertamento), convertito, con modificazioni, dall’art. 1,
comma 1, della legge 26 aprile 2012, n. 44;
2) dichiara, ai sensi dell’art. 27 della legge 11 marzo 1953, n. 87, l’illegittimità costituzionale
dell’art. 1, comma 14, del decreto-legge 30 dicembre 2013, n. 150 (Proroga di termini previsti
da disposizioni legislative), convertito, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, della legge 27
febbraio 2014, n. 15;
3) dichiara, ai sensi dell’art. 27 della legge 11 marzo 1953, n. 87, l’illegittimità costituzionale
dell’art 1, comma 8, del decreto-legge 31 dicembre 2014, n. 192 (Proroga di termini previsti da
disposizioni legislative)”

Corte Cost., sentenza 17 marzo 2015 n. 35


(Pres. Criscuolo, est. Zanon)

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BENEFICI PER ASSISTENZA A FAMILIARI
Art. 1 comma 162

Legge 11 dicembre 2016, n. 232 Legge 11 dicembre 2016, n. 232


Bilancio di previsione dello Stato per l'anno Bilancio di previsione dello Stato per l'anno
finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il
triennio 2017-2019. triennio 2017-2019.

Vecchio testo Vecchio testo


Nuovo

Art. 1 - Comma 179 Art. 1 - Comma 179

In via sperimentale, dal 1º maggio 2017 e fino al In via sperimentale, dal 1º maggio 2017 e fino al
31 dicembre 2018, agli iscritti all'assicurazione 31 dicembre 2018, agli iscritti all'assicurazione
generale obbligatoria, alle forme sostitutive ed generale obbligatoria, alle forme sostitutive ed
esclusive della medesima e alla Gestione separata esclusive della medesima e alla Gestione separata
di cui all'articolo 2, comma 26, della legge 8 di cui all'articolo 2, comma 26, della legge 8
agosto 1995, n. 335, che si trovano in una delle agosto 1995, n. 335, che si trovano in una delle
condizioni di cui alle lettere da a) a d) del presente condizioni di cui alle lettere da a) a d) del presente
comma, al compimento del requisito anagrafico comma, al compimento del requisito anagrafico
dei 63 anni, è riconosciuta, alle condizioni di cui dei 63 anni, è riconosciuta, alle condizioni di cui
ai commi 185 e 186 del presente articolo, ai commi 185 e 186 del presente articolo,
un'indennità per una durata non superiore al un'indennità per una durata non superiore al
periodo intercorrente tra la data di accesso al periodo intercorrente tra la data di accesso al
beneficio e il conseguimento dell'età anagrafica beneficio e il conseguimento dell'età anagrafica
prevista per l'accesso al trattamento pensionistico prevista per l'accesso al trattamento pensionistico
di vecchiaia di cui all'articolo 24, comma 6, del di vecchiaia di cui all'articolo 24, comma 6, del
decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito,
con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011,
n. 214: n. 214:

a) si trovano in stato di disoccupazione a seguito a) si trovano in stato di disoccupazione a seguito


di cessazione del rapporto di lavoro per di cessazione del rapporto di lavoro per
licenziamento, anche collettivo, dimissioni per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per
giusta causa o risoluzione consensuale nell'ambito giusta causa o risoluzione consensuale nell'ambito
della procedura di cui all'articolo 7 della legge 15 della procedura di cui all'articolo 7 della legge 15
luglio 1966, n. 604, hanno concluso integralmente luglio 1966, n. 604 ovvero per scadenza del
la prestazione per la disoccupazione loro spettante termine del rapporto di lavoro a tempo
da almeno tre mesi e sono in possesso di determinato a condizione che abbiano avuto,
un'anzianità contributiva di almeno 30 anni; nei trentasei mesi precedenti la cessazione del
rapporto, periodi di lavoro dipendente per
almeno diciotto mesi, hanno concluso
integralmente la prestazione per la disoccupazione
loro spettante da almeno tre mesi e sono in
possesso di un'anzianità contributiva di almeno 30
anni;

b) assistono, al momento della richiesta e da b) assistono, al momento della richiesta e da


almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo
6
grado convivente con handicap in situazione di grado convivente con handicap in situazione di
gravità ai sensi dell'articolo 3, comma 3, della gravità ai sensi dell'articolo 3, comma 3, della
legge 5 febbraio 1992, n. 104, e sono in possesso legge 5 febbraio 1992, n. 104 , ovvero un parente
di un'anzianità contributiva di almeno 30 anni; o un affine di secondo grado convivente
qualora i genitori o il coniuge della persona con
handicap in situazione di gravità abbiano
compiuto i settanta anni di età oppure siano
anch'essi affetti da patologie invalidanti o siano
deceduti o mancanti, e sono in possesso di
un'anzianità contributiva di almeno 30 anni;

c) hanno una riduzione della capacità lavorativa, c) hanno una riduzione della capacità lavorativa,
accertata dalle competenti commissioni per il accertata dalle competenti commissioni per il
riconoscimento dell'invalidità civile, superiore o riconoscimento dell'invalidità civile, superiore o
uguale al 74 per cento e sono in possesso di uguale al 74 per cento e sono in possesso di
un'anzianità contributiva di almeno 30 anni; un'anzianità contributiva di almeno 30 anni;

d) sono lavoratori dipendenti, al momento della d) sono lavoratori dipendenti, al momento della
decorrenza dell'indennità di cui al comma 181, decorrenza dell'indennità di cui al comma 181,
all'interno delle professioni indicate nell'allegato all'interno delle professioni indicate nell'allegato
C annesso alla presente legge che svolgono da C annesso alla presente legge che svolgono da
almeno sei anni in via continuativa attività almeno sette anni negli ultimi dieci ovvero
lavorative per le quali è richiesto un impegno tale almeno sei anni negli ultimi sette attività
da rendere particolarmente difficoltoso e rischioso lavorative per le quali è richiesto un impegno tale
il loro svolgimento in modo continuativo e sono in da rendere particolarmente difficoltoso e rischioso
possesso di un'anzianità contributiva di almeno 36 il loro svolgimento in modo continuativo e sono in
anni possesso di un'anzianità contributiva di almeno 36
anni

Comma 179-bis.

Ai fini del riconoscimento dell'indennità di cui


al comma 179, i requisiti contributivi richiesti
alle lettere da a) a d) del medesimo comma sono
ridotti, per le donne, di dodici mesi per ogni
figlio, nel limite massimo di due anni

Art. 1 - Comma 199 Art. 1 - Comma 199

A decorrere dal 1º maggio 2017, il requisito A decorrere dal 1º maggio 2017, il requisito
contributivo di cui all'articolo 24, comma 10, del contributivo di cui all'articolo 24, comma 10, del
decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito,
con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011,
n. 214, come rideterminato ai sensi del comma 12 n. 214, come rideterminato ai sensi del comma 12
del medesimo articolo 24 per effetto degli del medesimo articolo 24 per effetto degli
adeguamenti applicati con decorrenza 2013 e adeguamenti applicati con decorrenza 2013 e
2016, è ridotto a 41 anni per i lavoratori di cui 2016, è ridotto a 41 anni per i lavoratori di cui
all'articolo 1, commi 12 e 13, della legge 8 agosto all'articolo 1, commi 12 e 13, della legge 8 agosto
1995, n. 335, che hanno almeno 12 mesi di 1995, n. 335, che hanno almeno 12 mesi di
contribuzione per periodi di lavoro effettivo contribuzione per periodi di lavoro effettivo
precedenti il raggiungimento del diciannovesimo precedenti il raggiungimento del diciannovesimo
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anno di età e che si trovano in una delle seguenti anno di età e che si trovano in una delle seguenti
condizioni di cui alle lettere da a) a d) del presente condizioni di cui alle lettere da a) a d) del presente
comma, come ulteriormente specificate ai sensi comma, come ulteriormente specificate ai sensi
del comma 202 del presente articolo: del comma 202 del presente articolo:

a) sono in stato di disoccupazione a seguito di a) sono in stato di disoccupazione a seguito di


cessazione del rapporto di lavoro per cessazione del rapporto di lavoro per
licenziamento, anche collettivo, dimissioni per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per
giusta causa o risoluzione consensuale nell'ambito giusta causa o risoluzione consensuale nell'ambito
della procedura di cui all'articolo 7 della legge 15 della procedura di cui all'articolo 7 della legge 15
luglio 1966, n. 604, e hanno concluso luglio 1966, n. 604, e hanno concluso
integralmente la prestazione per la disoccupazione integralmente la prestazione per la disoccupazione
loro spettante da almeno tre mesi; loro spettante da almeno tre mesi;

b) assistono, al momento della richiesta e da b) assistono, al momento della richiesta e da


almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo
grado convivente con handicap in situazione di grado convivente con handicap in situazione di
gravità ai sensi dell'articolo 3, comma 3, della gravità ai sensi dell'articolo 3, comma 3, della
legge 5 febbraio 1992, n. 104; legge 5 febbraio 1992, n. 104, ovvero un parente
o un affine di secondo grado convivente
qualora i genitori o il coniuge della persona con
handicap in situazione di gravità abbiano
compiuto i settanta anni di età oppure siano
anch'essi affetti da patologie invalidanti o siano
deceduti o mancanti;

c) hanno una riduzione della capacità lavorativa,


c) hanno una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il
accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell'invalidità civile, superiore o
riconoscimento dell'invalidità civile, superiore o uguale al 74 per cento;
uguale al 74 per cento;
d) sono lavoratori dipendenti di cui alle
d) sono lavoratori dipendenti di cui alle professioni indicate all'allegato E annesso alla
professioni indicate all'allegato E annesso alla presente legge che svolgono, al momento del
presente legge che svolgono, al momento del pensionamento, da almeno sette anni negli ultimi
pensionamento, da almeno sei anni in via dieci ovvero almeno sei anni negli ultimi sette
continuativa attività lavorative per le quali è attività lavorative per le quali è richiesto un
richiesto un impegno tale da rendere impegno tale da rendere particolarmente
particolarmente difficoltoso e rischioso il loro difficoltoso e rischioso il loro svolgimento in
svolgimento in modo continuativo ovvero sono modo continuativo ovvero sono lavoratori che
lavoratori che soddisfano le condizioni di cui soddisfano le condizioni di cui all'articolo 1,
all'articolo 1, commi 1, 2 e 3, del decreto commi 1, 2 e 3, del decreto legislativo 21 aprile
legislativo 21 aprile 2011, n. 67. 2011, n. 67.

N.B. Dove ricorre la parola «coniuge», la disposizione si applica anche ad ognuna delle parti dell’unione civile
tra persone dello stesso sesso (art. 1 comma 20, l. n. 76 del 2016)

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PAGAMENTO PRESTAZIONI PREVIDENZIALI
Art. 1 comma 184

A decorrere dal mese di gennaio 2018, al fine di razionalizzare e uniformare le procedure e i tempi di
pagamento delle prestazioni previdenziali corrisposte dall'INPS, i trattamenti pensionistici, gli
assegni, le pensioni e le indennità di accompagnamento erogati agli invalidi civili, nonché le rendite
vitalizie dell'INAIL sono posti in pagamento il primo giorno di ciascun mese o il giorno successivo
se il primo è festivo o non bancabile, con un unico mandato di pagamento ove non esistano cause
ostative, fatta eccezione per il mese di gennaio in cui il pagamento avviene il secondo giorno
bancabile

ASSUNZIONI ASSISTENTI SOCIALI


Art. 1 comma 200

Al fine di garantire il servizio sociale professionale come funzione fondamentale dei comuni, secondo
quanto stabilito dall'articolo 14, comma 27, lettera g), del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78,
convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e, contestualmente, i servizi di cui
all'articolo 7, comma 1, del decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147, a valere e nei limiti di un
terzo delle risorse di cui all'articolo 7, comma 3, del medesimo decreto legislativo attribuite a ciascun
ambito territoriale, possono essere effettuate assunzioni di assistenti sociali con rapporto di lavoro a
tempo determinato, fermo restando il rispetto degli obiettivi del pareggio di bilancio, in deroga ai
vincoli di contenimento della spesa di personale di cui all'articolo 9, comma 28, del citato decreto-
legge n. 78 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 122 del 2010, e all'articolo 1,
commi 557 e 562, della legge 27 dicembre 2006, n. 296.

CREDITI DI CITTADINI ITALIANI IN VENEZUELA E LIBIA


Art. 1 comma 268

Ai cittadini italiani nonché agli enti e alle società italiane già operanti in Venezuela e in Libia, che
alla data in entrata in vigore della presente legge abbiano crediti che abbiano subìto svalutazione o
che siano divenuti inesigibili a seguito della situazione politico-economica determinatasi in
Venezuela dall'anno 2013 e in Libia dall'anno 2011, può essere concesso un contributo a parziale
compensazione delle perdite subíte, previa ricognizione delle richieste e ripartizione proporzionale
delle risorse disponibili. A seguito della liquidazione del contributo, lo Stato subentra, di diritto e in
proporzione all'entità del contributo erogato, nella titolarità del credito vantato dagli aventi diritto. A
tal fine, è istituito nello stato di previsione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione
internazionale un fondo con la dotazione di un milione di euro per l'anno 2018, di 5 milioni di euro
per l'anno 2019 e di 10 milioni di euro per l'anno 2020. Con uno o più decreti del Ministro degli affari
esteri e della cooperazione internazionale, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze,
da emanare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono stabiliti i
termini e le modalità per la presentazione al Ministero degli affari esteri e della cooperazione
internazionale delle istanze dirette al conseguimento del contributo nonché, nel rispetto del limite di
spesa, i criteri e le modalità di corresponsione del contributo medesimo.

9
AZIONI GIUDIZIALI DI DIPENDENTI VITTIME DI MOLESTIA
Art. 1 comma 218

D.Lgs. 11 aprile 2006, n. 198 D.Lgs. 11 aprile 2006, n. 198

Codice delle pari opportunità tra uomo e Codice delle pari opportunità tra uomo e
donna, a norma dell'articolo 6 della legge 28 donna, a norma dell'articolo 6 della legge 28
novembre 2005, n. 246 novembre 2005, n. 246

Vecchio testo Nuovo testo

Art. 26. Art. 26.


Molestie e molestie sessuali Molestie e molestie sessuali

1. Sono considerate come discriminazioni anche le 1. Sono considerate come discriminazioni anche le
molestie, ovvero quei comportamenti indesiderati, molestie, ovvero quei comportamenti indesiderati,
posti in essere per ragioni connesse al sesso, aventi posti in essere per ragioni connesse al sesso, aventi
lo scopo o l'effetto di violare la dignità di una lo scopo o l'effetto di violare la dignità di una
lavoratrice o di un lavoratore e di creare un clima lavoratrice o di un lavoratore e di creare un clima
intimidatorio, ostile, degradante, umiliante o intimidatorio, ostile, degradante, umiliante o
offensivo. offensivo.

2. Sono, altresì, considerate come discriminazioni 2. Sono, altresì, considerate come discriminazioni
le molestie sessuali, ovvero quei comportamenti le molestie sessuali, ovvero quei comportamenti
indesiderati a connotazione sessuale, espressi in indesiderati a connotazione sessuale, espressi in
forma fisica, verbale o non verbale, aventi lo forma fisica, verbale o non verbale, aventi lo
scopo o l'effetto di violare la dignità di una scopo o l'effetto di violare la dignità di una
lavoratrice o di un lavoratore e di creare un clima lavoratrice o di un lavoratore e di creare un clima
intimidatorio, ostile, degradante, umiliante o intimidatorio, ostile, degradante, umiliante o
offensivo. offensivo.

2-bis. Sono, altresì, considerati come 2-bis. Sono, altresì, considerati come
discriminazione i trattamenti meno favorevoli discriminazione i trattamenti meno favorevoli
subiti da una lavoratrice o da un lavoratore per il subiti da una lavoratrice o da un lavoratore per il
fatto di aver rifiutato i comportamenti di cui ai fatto di aver rifiutato i comportamenti di cui ai
commi 1 e 2 o di esservisi sottomessi. commi 1 e 2 o di esservisi sottomessi.

3. Gli atti, i patti o i provvedimenti concernenti il 3. Gli atti, i patti o i provvedimenti concernenti il
rapporto di lavoro dei lavoratori o delle lavoratrici rapporto di lavoro dei lavoratori o delle lavoratrici
vittime dei comportamenti di cui ai commi 1 e 2 vittime dei comportamenti di cui ai commi 1, 2 e
sono nulli se adottati in conseguenza del rifiuto o 2-bis sono nulli se adottati in conseguenza del
della sottomissione ai comportamenti medesimi. rifiuto o della sottomissione ai comportamenti
Sono considerati, altresì, discriminazioni quei medesimi. Sono considerati, altresì,
trattamenti sfavorevoli da parte del datore di discriminazioni quei trattamenti sfavorevoli da
lavoro che costituiscono una reazione ad un parte del datore di lavoro che costituiscono una
reclamo o ad una azione volta ad ottenere il reazione ad un reclamo o ad una azione volta ad
rispetto del principio di parità di trattamento tra ottenere il rispetto del principio di parità di
uomini e donne. trattamento tra uomini e donne.
10
3-bis. La lavoratrice o il lavoratore che agisce
in giudizio per la dichiarazione delle
discriminazioni per molestia o molestia
sessuale poste in essere in violazione dei divieti
di cui al presente capo non può essere
sanzionato, demansionato, licenziato, trasferito
o sottoposto ad altra misura organizzativa
avente effetti negativi, diretti o indiretti, sulle
condizioni di lavoro, determinati dalla
denuncia stessa. Il licenziamento ritorsivo o
discriminatorio del soggetto denunciante è
nullo. Sono altresì nulli il mutamento di
mansioni ai sensi dell'articolo 2103 del codice
civile, nonché qualsiasi altra misura ritorsiva o
discriminatoria adottata nei confronti del
denunciante. Le tutele di cui al presente comma
non sono garantite nei casi in cui sia accertata,
anche con sentenza di primo grado, la
responsabilità penale del denunciante per i
reati di calunnia o diffamazione ovvero
l'infondatezza della denuncia.

3-ter. I datori di lavoro sono tenuti, ai sensi


dell'articolo 2087 del codice civile, ad
assicurare condizioni di lavoro tali da garantire
l'integrità fisica e morale e la dignità dei
lavoratori, anche concordando con le
organizzazioni sindacali dei lavoratori le
iniziative, di natura informativa e formativa,
più opportune al fine di prevenire il fenomeno
delle molestie sessuali nei luoghi di lavoro. Le
imprese, i sindacati, i datori di lavoro e i
lavoratori e le lavoratrici si impegnano ad
assicurare il mantenimento nei luoghi di lavoro
di un ambiente di lavoro in cui sia rispettata la
dignità di ognuno e siano favorite le relazioni
interpersonali, basate su princìpi di
eguaglianza e di reciproca correttezza

11
CODICE DELLE LEGGI ANTIMAFIA E DELLE MISURE DI PREVENZIONE
Art. 1 comma 244 e comma 1142

Dlgs 6 settembre 2011 n. 159 Dlgs 6 settembre 2011 n. 159


codice delle leggi antimafia e delle misure di codice delle leggi antimafia e delle misure di
prevenzione prevenzione
Vecchio testo Nuovo testo

Art. 5 comma 4 Art. 5 comma 4


4. La proposta di cui al comma 1 deve essere depositata 4. La proposta di cui al comma 1 deve essere depositata
presso la cancelleria delle sezioni o dei collegi del presso la cancelleria delle sezioni o dei collegi del
tribunale del capoluogo del distretto, nel territorio del tribunale del capoluogo del distretto, nel territorio del
quale la persona dimora, previsti dal comma 2-sexies quale la persona dimora, previsti dal comma 2-sexies
dell'articolo 7-bis dell'ordinamento giudiziario, di cui al dell'articolo 7-bis dell'ordinamento giudiziario, di cui al
regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12. Limitatamente ai regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12. Limitatamente ai
tribunali di Trapani e Santa Maria Capua Vetere, la tribunali di Trapani e Santa Maria Capua Vetere, la
proposta di cui al comma 1 è depositata presso la proposta di cui al comma 1 è depositata presso la
cancelleria delle sezioni o dei collegi specializzati in cancelleria delle sezioni o dei collegi specializzati in
materia di misure di prevenzione ivi istituiti ai sensi del materia di misure di prevenzione ivi istituiti ai sensi del
citato comma 2-sexies, ove la persona dimori nel citato comma 2-sexies, ove la persona dimori nel
corrispondente circondario. territorio, rispettivamente, delle province di Trapani e
di Caserta.

Art. 85 Art. 85
Soggetti sottoposti alla verifica antimafia Soggetti sottoposti alla verifica antimafia
1. La documentazione antimafia, se si tratta di imprese 1. La documentazione antimafia, se si tratta di imprese
individuali, deve riferirsi al titolare ed al direttore tecnico, individuali, deve riferirsi al titolare ed al direttore tecnico,
ove previsto. ove previsto.

2. La documentazione antimafia, se si tratta di 2. La documentazione antimafia, se si tratta di


associazioni, imprese, società, consorzi e raggruppamenti associazioni, imprese, società, consorzi e raggruppamenti
temporanei di imprese, deve riferirsi, oltre che al direttore temporanei di imprese, deve riferirsi, oltre che al direttore
tecnico, ove previsto: tecnico, ove previsto:
a) per le associazioni, a chi ne ha la legale rappresentanza; a) per le associazioni, a chi ne ha la legale rappresentanza;

b) per le società di capitali anche consortili ai sensi b) per le società di capitali, anche consortili ai sensi
dell'articolo 2615-ter del codice civile, per le società dell'articolo 2615-ter del codice civile, per le società
cooperative, di consorzi cooperativi, per i consorzi di cui cooperative, per i consorzi di cooperative, per i
al libro V, titolo X, capo II, sezione II, del codice civile, consorzi di cui al libro quinto, titolo X, capo II, sezione
al legale rappresentante e agli eventuali altri componenti II, del codice civile, al legale rappresentante e agli
l'organo di amministrazione e a ciascuno dei consorziati; eventuali altri componenti l'organo di
amministrazione nonché a ciascuno dei consorziati che
nei consorzi e nelle società consortili detenga, anche
indirettamente, una partecipazione pari almeno al 5
per cento;

c) per le società di capitali, anche al socio di maggioranza c) per le società di capitali, anche al socio di maggioranza
in caso di società con un numero di soci pari o inferiore a in caso di società con un numero di soci pari o inferiore a
quattro, ovvero al socio in caso di società con socio unico; quattro, ovvero al socio in caso di società con socio unico;
d) per i consorzi di cui all'articolo 2602 del codice civile d) per i consorzi di cui all'articolo 2602 del codice civile
e per i gruppi europei di interesse economico, a chi ne ha e per i gruppi europei di interesse economico, a chi ne ha
la rappresentanza e agli imprenditori o società la rappresentanza e agli imprenditori o società
consorziate; consorziate;
e) per le società semplice e in nome collettivo, a tutti i e) per le società semplice e in nome collettivo, a tutti i
soci; soci;
12
f) per le società in accomandita semplice, ai soci f) per le società in accomandita semplice, ai soci
accomandatari; accomandatari;
g) per le società di cui all'articolo 2508 del codice civile, g) per le società di cui all'articolo 2508 del codice civile,
a coloro che le rappresentano stabilmente nel territorio a coloro che le rappresentano stabilmente nel territorio
dello Stato; dello Stato;
h) per i raggruppamenti temporanei di imprese, alle h) per i raggruppamenti temporanei di imprese, alle
imprese costituenti il raggruppamento anche se aventi imprese costituenti il raggruppamento anche se aventi
sede all'estero, secondo le modalità indicate nelle lettere sede all'estero, secondo le modalità indicate nelle lettere
precedenti; precedenti;
i) per le società personali ai soci persone fisiche delle i) per le società personali ai soci persone fisiche delle
società personali o di capitali che ne siano socie. società personali o di capitali che ne siano socie.

2-bis. Oltre a quanto previsto dal precedente comma 2, per 2-bis. Oltre a quanto previsto dal precedente comma 2, per
le associazioni e società di qualunque tipo, anche prive di le associazioni e società di qualunque tipo, anche prive di
personalità giuridica, la documentazione antimafia è personalità giuridica, la documentazione antimafia è
riferita anche ai soggetti membri del collegio sindacale o, riferita anche ai soggetti membri del collegio sindacale o,
nei casi contemplati dall'articolo 2477 del codice civile, al nei casi contemplati dall'articolo 2477 del codice civile, al
sindaco, nonché ai soggetti che svolgono i compiti di sindaco, nonché ai soggetti che svolgono i compiti di
vigilanza di cui all'articolo 6, comma 1, lettera b) del vigilanza di cui all'articolo 6, comma 1, lettera b) del
decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231. decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231.

2-ter. Per le società costituite all'estero, prive di una sede 2-ter. Per le società costituite all'estero, prive di una sede
secondaria con rappresentanza stabile nel territorio dello secondaria con rappresentanza stabile nel territorio dello
Stato, la documentazione antimafia deve riferirsi a coloro Stato, la documentazione antimafia deve riferirsi a coloro
che esercitano poteri di amministrazione, di che esercitano poteri di amministrazione, di
rappresentanza o di direzione dell'impresa. rappresentanza o di direzione dell'impresa.

2-quater. Per le società di capitali di cui alle lettere b) e c) 2-quater. Per le società di capitali di cui alle lettere b) e c)
del comma 2, concessionarie nel settore dei giochi del comma 2, concessionarie nel settore dei giochi
pubblici, oltre a quanto previsto nelle medesime lettere, la pubblici, oltre a quanto previsto nelle medesime lettere, la
documentazione antimafia deve riferirsi anche ai soci documentazione antimafia deve riferirsi anche ai soci
persone fisiche che detengono, anche indirettamente, una persone fisiche che detengono, anche indirettamente, una
partecipazione al capitale o al patrimonio superiore al 2 partecipazione al capitale o al patrimonio superiore al 2
per cento, nonché ai direttori generali e ai soggetti per cento, nonché ai direttori generali e ai soggetti
responsabili delle sedi secondarie o delle stabili responsabili delle sedi secondarie o delle stabili
organizzazioni in Italia di soggetti non residenti. organizzazioni in Italia di soggetti non residenti.
Nell'ipotesi in cui i soci persone fisiche detengano la Nell'ipotesi in cui i soci persone fisiche detengano la
partecipazione superiore alla predetta soglia mediante partecipazione superiore alla predetta soglia mediante
altre società di capitali, la documentazione deve riferirsi altre società di capitali, la documentazione deve riferirsi
anche al legale rappresentante e agli eventuali componenti anche al legale rappresentante e agli eventuali componenti
dell'organo di amministrazione della società socia, alle dell'organo di amministrazione della società socia, alle
persone fisiche che, direttamente o indirettamente, persone fisiche che, direttamente o indirettamente,
controllano tale società, nonché ai direttori generali e ai controllano tale società, nonché ai direttori generali e ai
soggetti responsabili delle sedi secondarie o delle stabili soggetti responsabili delle sedi secondarie o delle stabili
organizzazioni in Italia di soggetti non residenti. La organizzazioni in Italia di soggetti non residenti. La
documentazione di cui al periodo precedente deve riferirsi documentazione di cui al periodo precedente deve riferirsi
anche al coniuge non separato. anche al coniuge non separato.

3. L'informazione antimafia deve riferirsi anche ai 3. L'informazione antimafia deve riferirsi anche ai
familiari conviventi di maggiore età dei soggetti di cui ai familiari conviventi di maggiore età dei soggetti di cui ai
commi 1, 2, 2-bis, 2-ter e 2-quater. commi 1, 2, 2-bis, 2-ter e 2-quater.

Art. 1 comma 1142. Le disposizioni degli articoli 83, comma 3-bis, e 91, comma 1-bis, del codice delle leggi
antimafia e delle misure di prevenzione, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, in materia di
acquisizione della documentazione e dell'informazione antimafia per i terreni agricoli, non si applicano alle
erogazioni relative alle domande di fruizione di fondi europei presentate prima del 19 novembre 2017. Le
predette disposizioni, limitatamente ai terreni agricoli che usufruiscono di fondi europei per importi non
superiori a 25.000 euro, non si applicano fino al 31 dicembre 2018.

13
CAREGIVER FAMILIARE
art. 1 commi 254 - 256

FONDO PER IL SOSTEGNO DEL RUOLO DI CURA E DI ASSISTENZA DEL CAREGIVER FAMILIARE
È istituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali il Fondo per il sostegno del ruolo di
cura e di assistenza del caregiver familiare, con una dotazione iniziale di 20 milioni di euro per
ciascuno degli anni 2018, 2019 e 2020. Il Fondo è destinato alla copertura finanziaria di interventi
legislativi finalizzati al riconoscimento del valore sociale ed economico dell'attività di cura non
professionale del caregiver familiare, come definito al comma 255.

(comma 255) - Si definisce caregiver familiare la persona che assiste e si prende cura
del coniuge, dell'altra parte dell'unione civile tra persone dello stesso sesso o del
convivente di fatto ai sensi della legge 20 maggio 2016, n. 76, di un familiare o di un
affine entro il secondo grado, ovvero, nei soli casi indicati dall'articolo 33, comma 3,
della legge 5 febbraio 1992, n. 104, di un familiare entro il terzo grado che, a causa di
malattia, infermità o disabilità, anche croniche o degenerative, non sia autosufficiente
e in grado di prendersi cura di sé, sia riconosciuto invalido in quanto bisognoso di
assistenza globale e continua di lunga durata ai sensi dell'articolo 3, comma 3, della
legge 5 febbraio 1992, n. 104, o sia titolare di indennità di accompagnamento ai sensi
della legge 11 febbraio 1980, n. 18.

CAREGIVER FAMILIARE
la persona che assiste e si prende cura di:

CONIUGE

UNITO CIVILMENTE

CONVIVENTE DI FATTO

FAMILIARE

AFFINE ENTRO IL SECONDO GRADO

FAMILIARE ENTRO IL TERZO GRADO CON INVALIDITÀ

14
DISPOSIZIONI ANTICIPATE DI TRATTAMENTO

art. 1 commi 418 - 419


BANCA DATI DELLE DAT

418. È istituita presso il Ministero della salute una banca dati destinata alla
registrazione delle disposizioni anticipate di trattamento (DAT) attraverso le quali
ogni persona maggiorenne e capace di intendere e di volere, in previsione di
un'eventuale futura incapacità di autodeterminarsi, può esprimere le proprie volontà
in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto rispetto ad
accertamenti diagnostici o scelte terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari. Per
l'attuazione del presente comma è autorizzata la spesa di 2 milioni di euro per l'anno
2018.

419. Entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, con
decreto del Ministro della salute, previa intesa in sede di Conferenza permanente per
i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano e
acquisito il parere del Garante per la protezione dei dati personali, sono stabilite le
modalità di registrazione delle DAT presso la banca dati di cui al comma 418.

FONDI PER GLI UFFICI GIUDIZIARI E PER LA GIUSTIZIA PENALE

457. È istituito, nello stato di previsione del Ministero della giustizia, un fondo con una
dotazione finanziaria di 20 milioni di euro per l'anno 2018, da ripartire con decreto del
Ministro della giustizia, destinato al finanziamento di interventi urgenti per assicurare la
funzionalità degli uffici giudiziari e degli istituti penitenziari, con particolare riferimento alle
aree colpite da eventi sismici, nonché al sostegno delle attività amministrative del consiglio
direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari.

459. Al fine di garantire la funzionalità degli uffici giudiziari, i termini di cui all'articolo 1,
comma 181, secondo e terzo periodo, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, sono prorogati di
dodici mesi dalla data di pubblicazione della delibera di assegnazione del finanziamento.

279. È istituito presso il Ministero della giustizia un fondo, con una dotazione di 10 milioni di
euro per l'anno 2018, di 20 milioni di euro per l'anno 2019 e di 30 milioni di euro annui a
decorrere dall'anno 2020, da destinare con decreti del Ministro dell'economia e delle finanze
all'attuazione delle disposizioni di cui alla legge 23 giugno 2017, n. 103, in materia di riforma
del processo penale e dell'ordinamento penitenziario.

282. Il Ministero della giustizia è autorizzato nell'anno 2018, in aggiunta alle facoltà
assunzionali previste dalla normativa vigente, ad assumere magistrati ordinari vincitori di
concorso già bandito alla data di entrata in vigore della presente legge.

489. Al fine di favorire la piena funzionalità degli uffici giudiziari, il Ministero della giustizia
è autorizzato, con le modalità di cui all'articolo 1, commi 2-bis e 2-ter, del decreto-legge 30
giugno 2016, n. 117, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 agosto 2016, n. 161, ad
assumere, nell'ambito dell'attuale dotazione organica, per il triennio 2018-2020, con contratto
di lavoro a tempo indeterminato, un ulteriore contingente massimo di 1.400 unità di personale
amministrativo non dirigenziale da inquadrare nei ruoli dell'Amministrazione giudiziaria.

15
TRASFUSIONI CON SANGUE INFETTO

art. 1 commi 439, 440

Familiari dei deceduti danneggiati D.l. 24 giugno 2014 n. 90, convertito dalla L. 11 agosto
2014 n. 114
Fra i beneficiari dell'equa riparazione prevista
dall'articolo 27-bis del decreto-legge 24 giugno Art. 27-bis
2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla (Procedura per ristorare i soggetti danneggiati da
legge 11 agosto 2014, n. 114, sono inclusi trasfusione con sangue infetto, da somministrazione di
anche i familiari dei deceduti danneggiati, emoderivati infetti o da vaccinazioni obbligatorie)
anche se agiscono solo iure proprio, a
condizione che abbiano fatto domanda di 1. Ai soggetti di cui all'articolo 2, comma 361, della legge 24
accesso all’iter transattivo di cui all'articolo 33 dicembre 2007, n. 244, che hanno presentato entro la data del 19
gennaio 2010 domanda di adesione alla procedura transattiva,
del decreto-legge 1° ottobre 2007, n. 159, nonché ai loro aventi causa nel caso in cui nelle more sia
convertito, con modificazioni, dalla legge 29 intervenuto il decesso, è riconosciuta, a titolo di equa riparazione,
novembre 2007, n. 222, e all'articolo 2, comma una somma di denaro, in un'unica soluzione, determinata nella
361, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, entro misura di euro 100.000 per i danneggiati da trasfusione con sangue
la data del 19 gennaio 2010. infetto e da somministrazione di emoderivati infetti e nella misura
di euro 20.000 per i danneggiati da vaccinazione obbligatoria. Il
riconoscimento è subordinato alla verifica del possesso dei
Art. 1 comma 439. requisiti di cui all'articolo 2, comma 1, lettere a) e b), del
All'articolo 12 della legge 21 ottobre 2005, n. 219, regolamento di cui al decreto del Ministro del lavoro, della salute
dopo il comma 4 sono inseriti i seguenti: e delle politiche sociali 28 aprile 2009, n. 132, e alla verifica della
«4-bis. Al fine di rafforzare, in tutto il territorio ricevibilità dell'istanza. La liquidazione degli importi è effettuata
nazionale, la garanzia di uniformi e rigorosi livelli entro il 31 dicembre 2017, in base al criterio della gravità
di qualità e sicurezza dei processi produttivi dell'infermità derivatane agli aventi diritto e, in caso di pari entità,
attinenti alle attività trasfusionali, il Centro secondo l'ordine del disagio economico, accertato con le modalità
nazionale sangue svolge, in accordo con le regioni, previste dal regolamento di cui al decreto del Presidente del
Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159, nei limiti della
attività di supporto alla verifica e al controllo ai fini
disponibilità annuale di bilancio.
della certificazione di conformità delle attività e dei
2. Fatto salvo quanto previsto al comma 3, la corresponsione delle
prodotti dei servizi trasfusionali alle disposizioni somme di cui al comma 1 è subordinata alla formale rinuncia
normative nazionali ed europee, quale garanzia all'azione risarcitoria intrapresa, ivi comprese le procedure
propedeutica al rilascio dell'autorizzazione e transattive, e a ogni ulteriore pretesa di carattere risarcitorio nei
dell'accreditamento da parte delle regioni e delle confronti dello Stato anche in sede sovranazionale. La
province autonome, previsti dall'articolo 20 della corresponsione è effettuata al netto di quanto già percepito a titolo
presente legge e dall'articolo 4 del decreto di risarcimento del danno a seguito di sentenza esecutiva.
legislativo 20 dicembre 2007, n. 261, e a supporto 3. La procedura transattiva di cui all'articolo 2, comma 361, della
delle stesse. legge 24 dicembre 2007, n. 244, prosegue per i soggetti che non
4-ter. Con decreto del Ministro della salute, previa intendano avvalersi della somma di denaro, a titolo di equa
riparazione, di cui al comma 1 del presente articolo. Per i medesimi
intesa in sede di Conferenza permanente per i
soggetti si applicano, in un'unica soluzione, nei tempi e secondo i
rapporti tra lo Stato, le regioni e le province criteri di cui al medesimo comma 1, i moduli transattivi allegati al
autonome di Trento e di Bolzano, da emanare entro decreto del Ministro della salute 4 maggio 2012, pubblicato nella
novanta giorni dalla data di entrata in vigore della Gazzetta Ufficiale n. 162 del 13 luglio 2012.
presente disposizione, sono definite le modalità di
funzionamento, in seno al Centro nazionale sangue,
del sistema nazionale di verifica, controllo e
certificazione, anche con riferimento ai rapporti con
le regioni e con le province autonome di Trento e di Bolzano.
4-quater. Per le finalità di cui al comma 4-bis è destinata, in modo vincolato, alle attività del Centro
nazionale sangue la somma di 1,5 milioni di euro annui, a decorrere dal 1° gennaio 2018, a valere sulle
quote vincolate del Fondo sanitario nazionale, di cui all'articolo 1, comma 34, della legge 23 dicembre
1996, n. 662».

16
ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE FORENSE IN FORMA SOCIETARIA
Art. 1 comma 443

n.b. L’articolo 4-bis è stato inserito dall'art. 1, comma 141, lett. b), L. 4 agosto 2017, n. 124.

Legge 31 dicembre 2012, n. 247 Legge 31 dicembre 2012, n. 247


Nuova disciplina dell'ordinamento della Nuova disciplina dell'ordinamento della
professione forense professione forense

Vecchio testo Nuovo testo

Art. 4-bis Art. 4-bis


Esercizio della professione forense in forma Esercizio della professione forense in forma
societaria societaria

1. L'esercizio della professione forense in forma 1. L'esercizio della professione forense in forma
societaria è consentito a società di persone, a societaria è consentito a società di persone, a
società di capitali o a società cooperative iscritte società di capitali o a società cooperative iscritte
in un'apposita sezione speciale dell'albo tenuto in un'apposita sezione speciale dell'albo tenuto
dall'ordine territoriale nella cui circoscrizione ha dall'ordine territoriale nella cui circoscrizione ha
sede la stessa società; presso tale sezione speciale sede la stessa società; presso tale sezione speciale
è resa disponibile la documentazione analitica, per è resa disponibile la documentazione analitica, per
l'anno di riferimento, relativa alla compagine l'anno di riferimento, relativa alla compagine
sociale. E' vietata la partecipazione societaria sociale. E' vietata la partecipazione societaria
tramite società fiduciarie, trust o per interposta tramite società fiduciarie, trust o per interposta
persona. La violazione di tale previsione comporta persona. La violazione di tale previsione comporta
di diritto l'esclusione del socio. di diritto l'esclusione del socio.

2. Nelle società di cui al comma 1: 2. Nelle società di cui al comma 1:


a) i soci, per almeno due terzi del capitale sociale a) i soci, per almeno due terzi del capitale sociale
e dei diritti di voto, devono essere avvocati iscritti e dei diritti di voto, devono essere avvocati iscritti
all'albo, ovvero avvocati iscritti all'albo e all'albo, ovvero avvocati iscritti all'albo e
professionisti iscritti in albi di altre professioni; il professionisti iscritti in albi di altre professioni; il
venire meno di tale condizione costituisce causa di venire meno di tale condizione costituisce causa di
scioglimento della società e il consiglio dell'ordine scioglimento della società e il consiglio dell'ordine
presso il quale è iscritta la società procede alla presso il quale è iscritta la società procede alla
cancellazione della stessa dall'albo, salvo che la cancellazione della stessa dall'albo, salvo che la
società non abbia provveduto a ristabilire la società non abbia provveduto a ristabilire la
prevalenza dei soci professionisti nel termine prevalenza dei soci professionisti nel termine
perentorio di sei mesi; perentorio di sei mesi;
b) la maggioranza dei membri dell'organo di b) la maggioranza dei membri dell'organo di
gestione deve essere composta da soci avvocati; gestione deve essere composta da soci avvocati;
c) i componenti dell'organo di gestione non c) i componenti dell'organo di gestione non
possono essere estranei alla compagine sociale; i possono essere estranei alla compagine sociale; i
soci professionisti possono rivestire la carica di soci professionisti possono rivestire la carica di
amministratori. amministratori.

17
3. Anche nel caso di esercizio della professione 3. Anche nel caso di esercizio della professione
forense in forma societaria resta fermo il principio forense in forma societaria resta fermo il principio
della personalità della prestazione professionale. della personalità della prestazione professionale.
L'incarico può essere svolto soltanto da soci L'incarico può essere svolto soltanto da soci
professionisti in possesso dei requisiti necessari professionisti in possesso dei requisiti necessari
per lo svolgimento della specifica prestazione per lo svolgimento della specifica prestazione
professionale richiesta dal cliente, i quali professionale richiesta dal cliente, i quali
assicurano per tutta la durata dell'incarico la piena assicurano per tutta la durata dell'incarico la piena
indipendenza e imparzialità, dichiarando possibili indipendenza e imparzialità, dichiarando possibili
conflitti di interesse o incompatibilità, iniziali o conflitti di interesse o incompatibilità, iniziali o
sopravvenuti. sopravvenuti.

4. La responsabilità della società e quella dei soci 4. La responsabilità della società e quella dei soci
non esclude la responsabilità del professionista non esclude la responsabilità del professionista
che ha eseguito la specifica prestazione. che ha eseguito la specifica prestazione.

5. La sospensione, cancellazione o radiazione del 5. La sospensione, cancellazione o radiazione del


socio dall'albo nel quale è iscritto costituisce causa socio dall'albo nel quale è iscritto costituisce causa
di esclusione dalla società di cui al comma 1. di esclusione dalla società di cui al comma 1.

6. Le società di cui al comma 1 sono in ogni caso 6. Le società di cui al comma 1 sono in ogni caso
tenute al rispetto del codice deontologico forense tenute al rispetto del codice deontologico forense
e sono soggette alla competenza disciplinare e sono soggette alla competenza disciplinare
dell'ordine di appartenenza dell'ordine di appartenenza

6-bis. Le società di cui al comma 1, in


qualunque forma costituite, sono tenute a
prevedere e inserire nella loro denominazione
sociale l'indicazione “società tra avvocati”
nonché ad applicare la maggiorazione
percentuale, relativa al contributo integrativo
di cui all'articolo 11 della legge 20 settembre
1980, n. 576, su tutti i corrispettivi rientranti
nel volume di affari ai fini dell'IVA; tale
importo è riversato annualmente alla Cassa
nazionale di previdenza e assistenza forense.

6-ter. La Cassa nazionale di previdenza e


assistenza forense, con proprio regolamento da
emanare entro un anno dalla data di entrata in
vigore della presente disposizione, provvede a
definire termini, modalità dichiarative e di
riscossione, nonché eventuali sanzioni
applicabili per garantire l'applicazione delle
disposizioni del comma 6-bis. Il regolamento di
cui al primo periodo è sottoposto ad
approvazione ai sensi dell'articolo 3, comma 2,
lettera a), del decreto legislativo 30 giugno
1994, n. 509

18
ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE FORENSE: EQUO COMPENSO
Art. 1 comma 487

n.b. L’articolo 13-bis è stato inserito dall'art. 19-quaterdecies, comma 1, D.L. 16 ottobre 2017, n. 148,
convertito, con modificazioni, dalla L. 4 dicembre 2017, n. 172; per l'applicabilità di tale disposizione
vedi l'art. 19-quaterdecies, comma 2, del medesimo D.L. n. 148/2017.

Legge 31 dicembre 2012, n. 247 Legge 31 dicembre 2012, n. 247


Nuova disciplina dell'ordinamento della Nuova disciplina dell'ordinamento della
professione forense professione forense

Vecchio testo Nuovo testo

Art. 13-bis Art. 13-bis


Equo compenso e clausole vessatorie Equo compenso e clausole vessatorie

1. Il compenso degli avvocati iscritti all'albo, nei 1. Il compenso degli avvocati iscritti all'albo, nei
rapporti professionali regolati da convenzioni rapporti professionali regolati da convenzioni
aventi ad oggetto lo svolgimento, anche in forma aventi ad oggetto lo svolgimento, anche in forma
associata o societaria, delle attività di cui associata o societaria, delle attività di cui
all'articolo 2, commi 5 e 6, primo periodo, in all'articolo 2, commi 5 e 6, primo periodo, in
favore di imprese bancarie e assicurative, nonché favore di imprese bancarie e assicurative, nonché
di imprese non rientranti nelle categorie delle di imprese non rientranti nelle categorie delle
microimprese o delle piccole o medie imprese, microimprese o delle piccole o medie imprese,
come definite nella raccomandazione 2003/361CE come definite nella raccomandazione 2003/361CE
della Commissione, del 6 maggio 2003, è della Commissione, del 6 maggio 2003, è
disciplinato dalle disposizioni del presente disciplinato dalle disposizioni del presente
articolo, con riferimento ai casi in cui le articolo, con riferimento ai casi in cui le
convenzioni sono unilateralmente predisposte convenzioni sono unilateralmente predisposte
dalle predette imprese. dalle predette imprese.

2. Ai fini del presente articolo, si considera equo il 2. Ai fini del presente articolo, si considera equo il
compenso determinato nelle convenzioni di cui al compenso determinato nelle convenzioni di cui al
comma 1 quando risulta proporzionato alla comma 1 quando risulta proporzionato alla
quantità e alla qualità del lavoro svolto, nonché al quantità e alla qualità del lavoro svolto, nonché al
contenuto e alle caratteristiche della prestazione contenuto e alle caratteristiche della prestazione
legale, tenuto conto dei parametri previsti dal legale, e conforme ai parametri previsti dal
regolamento di cui al decreto del Ministro della regolamento di cui al decreto del Ministro della
giustizia adottato ai sensi dell'articolo 13, comma giustizia adottato ai sensi dell'articolo 13, comma
6. 6.

3. Le convenzioni di cui al comma 1 si presumono 3. Le convenzioni di cui al comma 1 si presumono


unilateralmente predisposte dalle imprese di cui al unilateralmente predisposte dalle imprese di cui al
medesimo comma salva prova contraria. medesimo comma salva prova contraria.

4. Ai fini del presente articolo si considerano 4. Ai fini del presente articolo si considerano
vessatorie le clausole contenute nelle convenzioni vessatorie le clausole contenute nelle convenzioni
di cui al comma 1 che determinano, anche in di cui al comma 1 che determinano, anche in

19
ragione della non equità del compenso pattuito, un ragione della non equità del compenso pattuito, un
significativo squilibrio contrattuale a carico significativo squilibrio contrattuale a carico
dell'avvocato. dell'avvocato.

5. In particolare si considerano vessatorie, salvo 5. In particolare si considerano vessatorie, salvo


che siano state oggetto di specifica trattativa e che siano state oggetto di specifica trattativa e
approvazione, le clausole che consistono: approvazione, le clausole che consistono:
a) nella riserva al cliente della facoltà di a) nella riserva al cliente della facoltà di
modificare unilateralmente le condizioni del modificare unilateralmente le condizioni del
contratto; contratto;
b) nell'attribuzione al cliente della facoltà di b) nell'attribuzione al cliente della facoltà di
rifiutare la stipulazione in forma scritta degli rifiutare la stipulazione in forma scritta degli
elementi essenziali del contratto; elementi essenziali del contratto;
c) nell'attribuzione al cliente della facoltà di c) nell'attribuzione al cliente della facoltà di
pretendere prestazioni aggiuntive che l'avvocato pretendere prestazioni aggiuntive che l'avvocato
deve eseguire a titolo gratuito; deve eseguire a titolo gratuito;
d) nell'anticipazione delle spese della controversia d) nell'anticipazione delle spese della controversia
a carico dell'avvocato; a carico dell'avvocato;
e) nella previsione di clausole che impongono e) nella previsione di clausole che impongono
all'avvocato la rinuncia al rimborso delle spese all'avvocato la rinuncia al rimborso delle spese
direttamente connesse alla prestazione dell'attività direttamente connesse alla prestazione dell'attività
professionale oggetto della convenzione; professionale oggetto della convenzione;
f) nella previsione di termini di pagamento f) nella previsione di termini di pagamento
superiori a sessanta giorni dalla data di superiori a sessanta giorni dalla data di
ricevimento da parte del cliente della fattura o di ricevimento da parte del cliente della fattura o di
una richiesta di pagamento di contenuto una richiesta di pagamento di contenuto
equivalente; equivalente;
g) nella previsione che, in ipotesi di liquidazione g) nella previsione che, in ipotesi di liquidazione
delle spese di lite in favore del cliente, all'avvocato delle spese di lite in favore del cliente, all'avvocato
sia riconosciuto solo il minore importo previsto sia riconosciuto solo il minore importo previsto
nella convenzione, anche nel caso in cui le spese nella convenzione, anche nel caso in cui le spese
liquidate siano state interamente o parzialmente liquidate siano state interamente o parzialmente
corrisposte o recuperate dalla parte; corrisposte o recuperate dalla parte;
h) nella previsione che, in ipotesi di nuova h) nella previsione che, in ipotesi di nuova
convenzione sostitutiva di altra precedentemente convenzione sostitutiva di altra precedentemente
stipulata con il medesimo cliente, la nuova stipulata con il medesimo cliente, la nuova
disciplina sui compensi si applichi, se comporta disciplina sui compensi si applichi, se comporta
compensi inferiori a quelli previsti nella compensi inferiori a quelli previsti nella
precedente convenzione, anche agli incarichi precedente convenzione, anche agli incarichi
pendenti o, comunque, non ancora definiti o pendenti o, comunque, non ancora definiti o
fatturati; fatturati;
i) nella previsione che il compenso pattuito per i) nella previsione che il compenso pattuito per
l'assistenza e la consulenza in materia contrattuale l'assistenza e la consulenza in materia contrattuale
spetti soltanto in caso di sottoscrizione del spetti soltanto in caso di sottoscrizione del
contratto. contratto.

6. Le clausole di cui al comma 5, lettere a) e c), si 6. Le clausole di cui al comma 5, lettere a), b), c),
considerano vessatorie anche qualora siano state d), e), g), h) e i) si considerano vessatorie anche
oggetto di trattativa e approvazione. qualora siano state oggetto di trattativa e
approvazione.
7. Non costituiscono prova della specifica
trattativa ed approvazione di cui al comma 5 le 7. Non costituiscono prova della specifica
dichiarazioni contenute nelle convenzioni che trattativa ed approvazione di cui al comma 5 le
20
attestano genericamente l'avvenuto svolgimento dichiarazioni contenute nelle convenzioni che
delle trattative senza specifica indicazione delle attestano genericamente l'avvenuto svolgimento
modalità con le quali le medesime sono state delle trattative senza specifica indicazione delle
svolte. modalità con le quali le medesime sono state
svolte.

8. Le clausole considerate vessatorie ai sensi dei 8. Le clausole considerate vessatorie ai sensi dei
commi 4, 5 e 6 sono nulle, mentre il contratto commi 4, 5 e 6 sono nulle, mentre il contratto
rimane valido per il resto. La nullità opera soltanto rimane valido per il resto. La nullità opera soltanto
a vantaggio dell'avvocato. a vantaggio dell'avvocato.

9. L'azione diretta alla dichiarazione della nullità 9. L'azione diretta alla dichiarazione della nullità
di una o più clausole delle convenzioni di cui al di una o più clausole delle convenzioni di cui al
comma 1 è proposta, a pena di decadenza, entro comma 1 è proposta, a pena di decadenza, entro
ventiquattro mesi dalla data di sottoscrizione delle ventiquattro mesi dalla data di sottoscrizione delle
convenzioni medesime. convenzioni medesime.

10. Il giudice, accertate la non equità del 10. Il giudice, accertate la non equità del
compenso e la vessatorietà di una clausola a norma compenso e la vessatorietà di una clausola a norma
dei commi 4, 5 e 6 del presente articolo, dichiara dei commi 4, 5 e 6 del presente articolo, dichiara
la nullità della clausola e determina il compenso la nullità della clausola e determina il compenso
dell'avvocato tenendo conto dei parametri previsti dell'avvocato tenendo conto dei parametri previsti
dal regolamento di cui al decreto del Ministro dal regolamento di cui al decreto del Ministro
della giustizia adottato ai sensi dell'articolo 13, della giustizia adottato ai sensi dell'articolo 13,
comma 6. comma 6.

11. Per quanto non previsto dal presente articolo, 11. Per quanto non previsto dal presente articolo,
alle convenzioni di cui al comma 1 si applicano le alle convenzioni di cui al comma 1 si applicano le
disposizioni del codice civile. disposizioni del codice civile.

n.b. L’articolo 13-bis è stato introdotto dall’articolo 19-quaterdecies del decreto-legge 16 ottobre 2017, n.
148, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 2017, n. 172. In questa disposizione, l’articolo 1
comma 488 della l. stabilità 2018 introduce, dopo il comma 4, il seguente:

4-bis. Le disposizioni del presente articolo non si applicano agli agenti della
riscossione, che garantiscono, comunque, al momento del conferimento
dell’incarico professionale, la pattuizione di compensi adeguati all’importanza
dell’opera, tenendo conto, in ogni caso, dell’eventuale ripetitività delle
prestazioni richieste

21
NOTIFICAZIONI A MEZZO POSTA

art. 1 comma 461

Al fine di dare completa attuazione al processo di liberalizzazione di cui all'articolo 1, commi 57 e 58,
della legge 4 agosto 2017, n. 124, e di assicurare, a decorrere dall'anno 2018, l'effettività dei risparmi
di spesa da esso derivanti, nonché l'efficiente svolgimento del servizio di notificazioni a mezzo posta,
a tutela della funzionalità dell'amministrazione giudiziaria e della finanza pubblica, sono apportate
modifiche alla legge 23 dicembre 2014, n. 190 e, di conseguenza, modifiche alla legge n. 890 del 1982.

L. 20 novembre 1982, n. 890 L. 20 novembre 1982, n. 890

Notificazioni di atti a mezzo posta e di Notificazioni di atti a mezzo posta e di


comunicazioni a mezzo posta connesse comunicazioni a mezzo posta connesse
con la notificazione di atti giudiziari con la notificazione di atti giudiziari

VECCHIO TESTO NUOVO TESTO

Articolo 1 Articolo 1

1. In materia civile, amministrativa e penale, 1. In materia civile, amministrativa e penale,


l'ufficiale giudiziario può avvalersi del l'ufficiale giudiziario può avvalersi del
servizio postale per la notificazione degli servizio postale per la notificazione degli
atti, salvo che l'autorità giudiziaria disponga atti, salvo che l'autorità giudiziaria disponga
o la parte richieda che la notificazione sia o la parte richieda che la notificazione sia
eseguita personalmente eseguita personalmente

2. L'ufficiale giudiziario deve avvalersi del 2. L'ufficiale giudiziario deve avvalersi del
servizio postale per la notificazione degli atti servizio postale per la notificazione degli atti
in materia civile ed amministrativa da in materia civile ed amministrativa da
eseguirsi fuori del comune ove ha sede eseguirsi fuori del comune ove ha sede
l'ufficio, eccetto che la parte chieda che la l'ufficio, eccetto che la parte chieda che la
notificazione sia eseguita di persona. notificazione sia eseguita di persona.

3. Il servizio deve essere erogato da


operatori postali in possesso della licenza
di cui all'articolo 5, comma 2, secondo
periodo, del decreto legislativo 22 luglio
1999, n. 261, e deve rispettare gli obblighi
di qualità minima stabiliti dall'Autorità
per le garanzie nelle comunicazioni ai
sensi della legge 4 agosto 2017, n. 124

Articolo 2 Articolo 2

Gli ufficiali giudiziari, per la notificazione Gli ufficiali giudiziari, per la notificazione
degli atti a mezzo del servizio postale e per degli atti a mezzo del servizio postale e per
le comunicazioni a mezzo di lettera le comunicazioni a mezzo di lettera
raccomandata connesse con la notificazione raccomandata connesse con la notificazione
di atti giudiziari, fanno uso di speciali buste di atti giudiziari, fanno uso di speciali buste
e moduli, per avvisi di ricevimento, entrambi e moduli, per avvisi di ricevimento, entrambi
di colore verde, di cui debbono fornirsi a di colore verde, di cui debbono fornirsi a
22
propria cura e spese, conformi al modello propria cura e spese, conformi al modello
prestabilito dall'Amministrazione postale. approvato dall'Autorità per le garanzie
Sulle buste non sono apposti segni o nelle comunicazioni, sentito il Ministero
indicazioni dai quali possa desumersi il della giustizia. Sulle buste non sono apposti
contenuto dell'atto segni o indicazioni dai quali possa desumersi
il contenuto dell'atto

Articolo 3 Articolo 3

L'ufficiale giudiziario scrive la relazione di L'ufficiale giudiziario scrive la relazione di


notificazione sull'originale e sulla copia notificazione sull'originale e sulla copia
dell'atto, facendo menzione dell'ufficio dell'atto, facendo menzione del punto di
postale per mezzo del quale spedisce la accettazione dell’operatore postale per
copia al destinatario in piego raccomandato mezzo del quale spedisce la copia al
con avviso di ricevimento. destinatario in piego raccomandato con
avviso di ricevimento.

Presenta all'ufficio postale la copia dell'atto Presenta al punto di accettazione


da notificare in busta chiusa, apponendo su dell’operatore postale la copia dell'atto da
quest'ultima le indicazioni del nome, notificare in busta chiusa, apponendo su
cognome, residenza o dimora o domicilio quest'ultima le indicazioni del nome,
del destinatario, con l'aggiunta di ogni cognome, residenza o dimora o domicilio
particolarità idonea ad agevolarne la ricerca; del destinatario, con l'aggiunta di ogni
vi appone, altresì, il numero del registro particolarità idonea ad agevolarne la ricerca;
cronologico, la propria sottoscrizione ed il vi appone, altresì, il numero del registro
sigillo dell'ufficio. Nei casi in cui l'ufficiale cronologico, la propria sottoscrizione ed il
giudiziario si avvalga per la notificazione di sigillo dell'ufficio. Nei casi in cui l'ufficiale
sistemi telematici, la sottoscrizione è giudiziario si avvalga per la notificazione di
sostituita dall'indicazione a stampa sul sistemi telematici, la sottoscrizione è
documento prodotto dal sistema sostituita dall'indicazione a stampa sul
informatizzato del nominativo dell'ufficiale documento prodotto dal sistema
giudiziario stesso. informatizzato del nominativo dell'ufficiale
giudiziario stesso.

Presenta contemporaneamente l'avviso di Presenta contemporaneamente l'avviso di


ricevimento compilato con le indicazioni ricevimento compilato con le indicazioni
richieste dal modello predisposto richieste dal modello predisposto ai sensi
dall'Amministrazione postale, con l'aggiunta dell’articolo 2 con l'aggiunta del numero del
del numero del registro cronologico. registro cronologico.

Per le notificazioni di atti in materia civile e Per le notificazioni di atti in materia civile e
amministrativa effettuate prima amministrativa effettuate prima
dell'iscrizione a ruolo della causa, o del dell'iscrizione a ruolo della causa, o del
deposito del ricorso, l'avviso di ricevimento deposito del ricorso, l'avviso di ricevimento
deve indicare come mittente la parte istante deve indicare come mittente la parte istante
o il suo procuratore quando sia stato già o il suo procuratore quando sia stato già
nominato; per le notificazioni in materia nominato. Per le notificazioni in materia
penale e per quelle in materia civile e penale e per quelle in materia civile e
amministrativa, effettuate in corso di amministrativa effettuate in corso di
procedimento, l'avviso deve indicare come procedimento, sull'avviso di ricevimento e
mittente l'ufficio giudiziario e, quando sul piego devono essere indicati come
esiste, la sezione dello stesso ufficio e il mittenti, con indicazione dei relativi
numero del procedimento cui la notifica si indirizzi, ivi compreso l'indirizzo di posta
riferisce. Nei casi in cui il cancelliere deve elettronica certificata ove il mittente sia

23
prendere nota sull'originale del obbligato per legge a dotarsene, la parte
provvedimento dell'avvenuta notificazione istante o il suo procuratore o l'ufficio
di un atto di impugnazione o di opposizione, giudiziario, a seconda di chi abbia fatto
la ricevuta di ritorno deve indicare come richiesta della notificazione all'ufficiale
mittente l'ufficiale giudiziario tenuto a dare giudiziario. In ogni caso il mittente che
avviso dell'impugnazione o non sia gravato dall'obbligo di cui al
dell'opposizione. periodo precedente può sempre indicare
un indirizzo di posta elettronica
certificata ai fini della trasmissione della
copia dell'avviso di ricevimento ai sensi
dell'articolo 6. Nei casi in cui il cancelliere
deve prendere nota sull'originale del
provvedimento dell'avvenuta notificazione
di un atto di impugnazione o di opposizione,
la ricevuta di ritorno deve indicare come
mittente l'ufficiale giudiziario tenuto a dare
avviso dell'impugnazione o
dell'opposizione.

È facoltà dell'operatore postale richiedere


una nuova compilazione dell'avviso o il
riconfezionamento del piego che risultino
effettuati in modo non conforme alla
modulistica di cui all'articolo 2. Nel caso
in cui il mittente non provveda,
l'operatore può rifiutare l'esecuzione del
servizio.

L'ufficiale giudiziario corrisponde le tasse L'ufficiale giudiziario corrisponde le tasse


postali dovute, compresa quella per l'avviso postali dovute, compresa quella per l'avviso
di ricevimento e della raccomandazione di di ricevimento e della raccomandazione di
essa, all'ufficio postale di partenza. essa, al punto di accettazione
dell’operatore postale..

Articolo 4 Articolo 4

L'avviso di ricevimento del piego L'avviso di ricevimento del piego


raccomandato, completato in ogni sua parte raccomandato, completato in ogni sua parte
e munito del bollo dell'ufficio postale e munito del bollo dell'ufficio postale
recante la data dello stesso giorno di recante la data dello stesso giorno di
consegna, è spedito in raccomandazione consegna, è spedito in raccomandazione
all'indirizzo già predisposto dall'ufficiale all'indirizzo già predisposto dall'ufficiale
giudiziario. giudiziario.

L'avviso di ricevimento può essere L'avviso di ricevimento può essere


trasmesso per telegrafo o in via telematica, trasmesso per telegrafo o in via telematica,
quando l'autorità giudiziaria o la parte quando l'autorità giudiziaria o la parte
interessata alla notificazione dell'atto ne interessata alla notificazione dell'atto ne
faccia richiesta, purché il mittente anticipi la faccia richiesta, purché il mittente anticipi la
spesa oltre il pagamento della tassa normale. spesa oltre il pagamento della tassa normale.
Il telegramma deve essere spedito a cura Il telegramma deve essere spedito a cura
dell'agente postale e contenere le generalità dell'agente postale e contenere le generalità
del destinatario o della persona abilitata che del destinatario o della persona abilitata che
ha ricevuto il piego con l'indicazione della ha ricevuto il piego con l'indicazione della

24
relativa qualifica, i quali, all'atto della relativa qualifica, i quali, all'atto della
consegna del piego, debbono firmare il consegna del piego, debbono firmare il
relativo registro. relativo registro.

L'avviso di ricevimento costituisce prova L'avviso di ricevimento costituisce prova


dell'eseguita notificazione. dell'eseguita notificazione, fermi restando
gli effetti di quest'ultima per il notificante
al compimento delle formalità a lui
direttamente imposte dalle vigenti
disposizioni.

I termini, che decorrono dalla notificazione I termini, che decorrono dalla notificazione
eseguita per posta, si computano dalla data eseguita per posta, si computano dalla data
di consegna del piego risultante dall'avviso di consegna del piego risultante dall'avviso
di ricevimento e se la data non risulti, ovvero di ricevimento e se la data non risulti, ovvero
sia comunque incerta, dal bollo apposto sia comunque incerta, da quanto attestato
sull'avviso medesimo dall'ufficio postale che sull'avviso medesimo dall'ufficio postale che
lo restituisce. lo restituisce.

Articolo 6 Articolo 6

Lo smarrimento dell'avviso di ricevimento Lo smarrimento dell'avviso di ricevimento


non dà diritto ad alcuna indennità. non dà diritto ad alcuna indennità, ma
L'Amministrazione postale è però tenuta a l'operatore postale incaricato è tenuto a
rilasciare senza spesa un duplicato ed a farlo rilasciare, senza spese, un duplicato o
avere al mittente nel più breve tempo altro documento comprovante il recapito
possibile. del piego in formato cartaceo e a farlo
avere al mittente. Quando il mittente ha
Per ogni piego smarrito l'Amministrazione indicato un indirizzo di posta elettronica
postale paga l'indennità stabilita dalle norme certificata, l'operatore forma una copia
di cui all'articolo 48 del codice postale e per immagine su supporto analogico
delle telecomunicazioni, approvato con dell'avviso di ricevimento secondo le
decreto del Presidente della Repubblica 29 modalità prescritte dall'articolo 22 del
marzo 1973, n. 156. codice di cui al decreto legislativo 7 marzo
2005, n. 82, e provvede, entro tre giorni
Il pagamento dell'indennità è effettuato dalla consegna del piego al destinatario, a
all'ufficiale giudiziario, il quale ne trasmettere con modalità telematiche la
corrisponde l'importo alla parte che ha copia dell'avviso al mittente. In
richiesto la notificazione dell'atto, alternativa, l'operatore postale genera
facendosene rilasciare ricevuta. l'avviso di ricevimento direttamente in
formato elettronico ai sensi dell'articolo
Quando la notificazione sia stata disposta 21 del codice di cui al decreto legislativo
dall'autorità giudiziaria, l'importo n. 82 del 2005 e lo trasmette in conformità
dell'indennità, detratta a favore dell'ufficiale a quanto previsto dal secondo periodo del
giudiziario la spesa della raccomandazione, presente comma. L'originale dell'avviso
è versata a favore dell'erario. di ricevimento trasmesso in copia è
conservato presso l'operatore postale,
dove il mittente può ritirarlo.

Per ogni piego smarrito, l'operatore


postale incaricato corrisponde un
indennizzo nella misura prevista
dall'Autorità per le garanzie nelle
comunicazioni.

25
Articolo 7 Articolo 7

L'agente postale consegna il piego nelle 1. L'operatore postale consegna il piego


mani proprie del destinatario, anche se nelle mani proprie del destinatario, anche se
dichiarato fallito. dichiarato fallito.

Se la consegna non può essere fatta 2. Se la consegna non può essere fatta
personalmente al destinatario, il piego è personalmente al destinatario, il piego è
consegnato, nel luogo indicato sulla busta consegnato, nel luogo indicato sulla busta
che contiene l'atto da notificare, a persona di che contiene l'atto da notificare, a persona di
famiglia che conviva anche famiglia che conviva anche
temporaneamente con lui ovvero addetta alla temporaneamente con lui ovvero addetta alla
casa ovvero al servizio del destinatario, casa ovvero al servizio del destinatario,
purché il consegnatario non sia persona purché il consegnatario non sia persona
manifestamente affetta da malattia mentale o manifestamente affetta da malattia mentale o
abbia età inferiore a quattordici anni. abbia età inferiore a quattordici anni. In
In mancanza delle persone suindicate, il mancanza delle persone indicate al periodo
piego può essere consegnato al portiere dello precedente, il piego può essere consegnato al
stabile ovvero a persona che, vincolata da portiere dello stabile ovvero a persona che,
rapporto di lavoro continuativo, è comunque vincolata da rapporto di lavoro continuativo,
tenuta alla distribuzione della posta al è comunque tenuta alla distribuzione della
destinatario. posta al destinatario.

L'avviso di ricevimento ed il registro di 3. L'avviso di ricevimento ed i documenti


consegna debbono essere sottoscritti dalla attestanti la consegna debbono essere
persona alla quale è consegnato il piego e, sottoscritti dalla persona alla quale è
quando la consegna sia effettuata a persona consegnato il piego e, quando la consegna
diversa dal destinatario, la firma deve essere sia effettuata a persona diversa dal
seguita, su entrambi i documenti destinatario, la firma deve essere seguita, su
summenzionati, dalla specificazione della entrambi i documenti summenzionati, dalla
qualità rivestita dal consegnatario, con specificazione della qualità rivestita dal
l'aggiunta, se trattasi di familiare, consegnatario, con l'aggiunta, se trattasi di
dell'indicazione di convivente anche se familiare, dell'indicazione di convivente
temporaneo. anche se temporaneo.

Qualora il consegnatario non sappia firmare 4. Se il destinatario o le persone alle quali


o ne sia impossibilitato, l'agente postale fa può farsi la consegna rifiutano di firmare
menzione di tale circostanza sia sul registro l'avviso di ricevimento pur ricevendo il
di consegna sia sull'avviso di ricevimento, piego, ovvero se il destinatario rifiuta il
apponendovi la data e la propria piego stesso o di firmare documenti
sottoscrizione. attestanti la consegna, il che equivale a
rifiuto del piego, l'operatore postale ne fa
Se il piego non viene consegnato menzione sull'avviso di ricevimento
personalmente al destinatario dell'atto, indicando, se si tratti di persona diversa
l'agente postale dà notizia al destinatario dal destinatario, il nome ed il cognome
medesimo dell'avvenuta notificazione della persona che rifiuta di firmare
dell'atto a mezzo di lettera raccomandata nonché la sua qualità, appone la data e la
propria firma sull'avviso di ricevimento
che è subito restituito al mittente in
raccomandazione, unitamente al piego nel
caso di rifiuto del destinatario di
riceverlo. Analogamente, la prova della
consegna è fornita dall'addetto alla
notifica nel caso di impossibilità o

26
impedimento determinati da
analfabetismo o da incapacità fisica alla
sottoscrizione.

Articolo 8 Articolo 8

Se il destinatario o le persone alle quali può 1. Se le persone abilitate a ricevere il piego


farsi la consegna rifiutano di firmare l'avviso in luogo del destinatario rifiutano di
di ricevimento, pur ricevendo il piego, riceverlo, ovvero se l'operatore postale
ovvero se il destinatario rifiuta il piego non può recapitarlo per temporanea
stesso o di firmare il registro di consegna, il assenza del destinatario o per mancanza,
che equivale a rifiuto del piego, l'agente inidoneità o assenza delle persone sopra
postale ne fa menzione sull'avviso di menzionate, il piego è depositato lo stesso
ricevimento indicando, se si tratti di persona giorno presso il punto di deposito più
diversa dal destinatario, il nome ed il vicino al destinatario.
cognome della persona che rifiuta di firmare
nonché la sua qualità; appone, quindi, la data 2. Per il ritiro della corrispondenza
e la propria firma sull'avviso di ricevimento inesitata l'operatore postale di
che è subito restituito al mittente in riferimento deve assicurare la
raccomandazione, unitamente al piego nel disponibilità di un adeguato numero di
caso di rifiuto del destinatario di riceverlo. punti di giacenza o modalità alternative di
La notificazione si ha per eseguita alla data consegna della corrispondenza inesitata
suddetta. al destinatario, secondo criteri e tipologie
definite dall'Autorità per le garanzie nelle
Se le persone abilitate a ricevere il piego, in comunicazioni, tenuto conto delle
luogo del destinatario, rifiutano di riceverlo, esigenze di riservatezza, sicurezza,
ovvero se l'agente postale non può riconoscibilità ed accessibilità richieste
recapitarlo per temporanea assenza del dalla natura del servizio.
destinatario o per mancanza, inidoneità o
assenza delle persone sopra menzionate, il 3. In ogni caso, deve essere assicurata la
piego è depositato lo stesso giorno presso diretta supervisione e responsabilità
l'ufficio postale preposto alla consegna o dell'operatore postale, presso i punti di
presso una sua dipendenza. Del tentativo di giacenza o sulle modalità alternative di
notifica del piego e del suo deposito presso consegna della corrispondenza inesitata,
l'ufficio postale o una sua dipendenza è data in relazione alla custodia ed alle altre
notizia al destinatario, a cura dell'agente attività funzionali al ritiro o alla consegna
postale preposto alla consegna, mediante degli invii.
avviso in busta chiusa a mezzo lettera
raccomandata con avviso di ricevimento 4. Del tentativo di notifica del piego e del
che, in caso di assenza del destinatario, deve suo deposito è data notizia al destinatario,
essere affisso alla porta d'ingresso oppure a cura dell'operatore postale, mediante
immesso nella cassetta della corrispondenza avviso in busta chiusa a mezzo lettera
dell'abitazione, dell'ufficio o dell'azienda. raccomandata con avviso di ricevimento
L'avviso deve contenere l'indicazione del che, in caso di assenza del destinatario,
soggetto che ha richiesto la notifica e del suo deve essere affisso alla porta d'ingresso
eventuale difensore, dell'ufficiale oppure immesso nella cassetta della
giudiziario al quale la notifica è stata corrispondenza dell'abitazione,
richiesta e del numero di registro dell'ufficio o dell'azienda. L'avviso deve
cronologico corrispondente, della data di contenere l'indicazione del soggetto che
deposito e dell'indirizzo dell'ufficio postale ha richiesto la notifica e del suo eventuale
o della sua dipendenza presso cui il deposito difensore, dell'ufficiale giudiziario al
è stato effettuato, nonché l'espresso invito al quale la notifica è stata richiesta e del
destinatario a provvedere al ricevimento del numero di registro cronologico
piego a lui destinato mediante ritiro dello corrispondente, della data di deposito e

27
stesso entro il termine massimo di sei mesi, dell'indirizzo del punto di deposito,
con l'avvertimento che la notificazione si ha nonché l'espresso invito al destinatario a
comunque per eseguita trascorsi dieci giorni provvedere al ricevimento del piego a lui
dalla data del deposito e che, decorso destinato mediante ritiro dello stesso
inutilmente anche il predetto termine di sei entro il termine massimo di sei mesi, con
mesi, l'atto sarà restituito al mittente. l'avvertimento che la notificazione si ha
comunque per eseguita trascorsi dieci
giorni dalla data di spedizione della
lettera raccomandata di cui al periodo
precedente e che, decorso inutilmente
anche il predetto termine di sei mesi, l'atto
sarà restituito al mittente.

5. La notificazione si ha per eseguita dalla


data del ritiro del piego, se anteriore al
decorso del termine di dieci giorni di cui
al comma 4. In tal caso, l'impiegato del
punto di deposito lo dichiara sull'avviso di
ricevimento che, datato e firmato dal
destinatario o dal suo incaricato che ne ha
curato il ritiro, è, entro due giorni
lavorativi, spedito al mittente in
raccomandazione.

Trascorsi dieci giorni dalla data di 6. Trascorsi dieci giorni dalla data di
spedizione della lettera raccomandata di cui spedizione della lettera raccomandata, di
al secondo comma senza che il destinatario cui al comma 4, senza che il destinatario o
o un suo incaricato ne abbia curato il ritiro, un suo incaricato ne abbia curato il ritiro,
l'avviso di ricevimento è immediatamente l'avviso di ricevimento è, entro due giorni
restituito al mittente in raccomandazione lavorativi, spedito al mittente in
con annotazione in calce, sottoscritta raccomandazione con annotazione in
dall'agente postale, della data dell'avvenuto calce, sottoscritta dall'operatore postale,
deposito e dei motivi che l'hanno della data dell'avvenuto deposito e dei
determinato, dell'indicazione «atto non motivi che l'hanno determinato,
ritirato entro il termine di dieci giorni» e dell'indicazione ‘atto non ritirato entro il
della data di restituzione. Trascorsi sei mesi termine di dieci giorni’ e della data di
dalla data in cui il piego è stato depositato restituzione. Trascorsi sei mesi dalla data
nell'ufficio postale o in una sua dipendenza in cui il piego è stato depositato, il piego
senza che il destinatario o un suo incaricato stesso è restituito al mittente in
ne abbia curato il ritiro, il piego stesso è raccomandazione con annotazione in
restituito al mittente in raccomandazione calce, sottoscritta dall'operatore postale,
con annotazione in calce, sottoscritta della data dell'avvenuto deposito e dei
dall'agente postale, della data dell'avvenuto motivi che l'hanno determinato,
deposito e dei motivi che l'hanno dell'indicazione ‘non ritirato entro il
determinato, dell'indicazione «non ritirato termine di sei mesi’ e della data di
entro il termine di centottanta giorni» e della restituzione. Qualora la data delle
data di restituzione. eseguite formalità manchi sull'avviso di
ricevimento o sia, comunque, incerta, la
La notificazione si ha per eseguita decorsi notificazione si ha per eseguita alla data
dieci giorni dalla data di spedizione della risultante da quanto riportato sull'avviso
lettera raccomandata di cui al secondo stesso.
comma ovvero dalla data del ritiro del piego,
se anteriore. 7. Fermi i termini sopra indicati,
l'operatore postale può consentire al
destinatario di effettuare il ritiro digitale

28
Nel caso, invece, che durante la permanenza dell'atto non recapitato assicurando
del piego presso l'ufficio postale o una sua l'identificazione del consegnatario ed il
dipendenza il destinatario o un suo rilascio da parte di quest'ultimo di un
incaricato ne curi il ritiro, l'impiegato postale documento informatico recante una firma
lo dichiara sull'avviso di ricevimento che, equipollente a quella autografa.
datato e firmato dal destinatario o dal suo
incaricato, è subito spedito al mittente, in
raccomandazione.

[La notificazione si ha per eseguita alla data


del ritiro del piego] (abrogato dal dl 35/2005)

Qualora la data delle eseguite formalità


manchi sull'avviso di ricevimento o sia,
comunque, incerta, la notificazione si ha per
eseguita alla data risultante dal bollo di
spedizione dell'avviso stesso.

Articolo 9 Articolo 9

Salvo quanto disposto dall'articolo 171 del 1. Fermo restando quanto previsto
codice di procedura penale, nel caso di dall'articolo 201, comma 3, del codice
cambiamento di residenza o di dimora o di della strada, di cui al decreto legislativo 30
domicilio del destinatario nello stesso aprile 1992, n. 285, sono restituiti al
comune, l'agente postale, qualora sia venuto mittente in raccomandazione e con
a conoscenza del nuovo indirizzo, provvede, indicazione del motivo del mancato
nei modi indicati dal primo, secondo e terzo recapito gli invii che non possono essere
comma dell'articolo 7, alla immediata consegnati per i seguenti motivi:
consegna direttamente o, se ciò non sia destinatario sconosciuto, trasferito,
possibile, a mezzo dell'agente incaricato del irreperibile, deceduto, indirizzo inesatto,
servizio nel settore ove è la nuova residenza indirizzo insufficiente, indirizzo
o la nuova dimora o il nuovo domicilio del inesistente.
destinatario.

Se le persone indicate nel secondo e nel terzo


comma dell'articolo 7 rifiutano di ricevere il
piego o di firmare il registro di consegna o
mancano o sono inidonee o assenti, il piego
è restituito in raccomandazione al mittente.
Se la nuova residenza, la nuova dimora o il
nuovo domicilio sono fuori della
circoscrizione del comune, l'agente postale
lo indica a tergo della busta che restituisce
subito in raccomandazione al mittente.

Analoga indicazione, datata e sottoscritta, fa


sull'avviso di ricevimento in caso di
irreperibilità del destinatario, restituendolo,
subito, al mittente col piego, in
raccomandazione.

Articolo 11 Articolo 11

29
Per la notificazione di atti giudiziari a mezzo Per la notificazione di atti giudiziari a mezzo
della posta nei procedimenti davanti ai della posta nei procedimenti davanti ai
giudici conciliatori, le norme degli articoli giudici conciliatori, le norme degli articoli
precedenti si estendono al messo di precedenti si estendono al messo di
conciliazione, in quanto applicabili. conciliazione, in quanto applicabili.

Articolo 12 Articolo 12

Le norme sulla notificazione degli atti Le norme sulla notificazione degli atti
giudiziari a mezzo della posta sono giudiziari a mezzo della posta sono
applicabili alla notificazione degli atti applicabili alla notificazione degli atti
adottati dalle pubbliche amministrazioni di adottati dalle pubbliche amministrazioni di
cui all'articolo 1, comma 2, del decreto cui all'articolo 1, comma 2, del decreto
legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, e legislativo 30 marzo 2011 n. 165, e
successive modificazioni, da parte successive modificazioni, da parte
dell'ufficio che adotta l'atto stesso. dell'ufficio che adotta l'atto stesso.

Nel caso in cui il predetto ufficio possa Nel caso in cui il predetto ufficio possa
avvalersi del disposto dell'articolo 54 del avvalersi del disposto dell'articolo 54 del
codice postale e delle telecomunicazioni, le codice postale e delle telecomunicazioni, le
tasse di spedizione dei pieghi sono poste a tasse di spedizione dei pieghi sono poste a
carico del destinatario. carico del destinatario.

Se il destinatario o le persone alle quali è Se il destinatario o le persone alle quali è


autorizzata la consegna del piego rifiutino di autorizzata la consegna del piego rifiutino di
pagare le predette tasse, il piego si considera pagare le predette tasse, il piego si considera
rifiutato e la notificazione si ha come rifiutato e la notificazione si ha come
eseguita. eseguita.

Art. 16-bis.

1. Per quanto non disciplinato dalla


presente legge si applicano le disposizioni
internazionali vigenti tra gli Stati.

Entrata in vigore delle nuove norme


(v. art. 97-quinquies, l. n. 190 del 2014)

Regola Generale Si applicano a decorrere dalla data di entrata in


Modifiche apportate alla legge n. 890 del 1982 vigore del provvedimento del Ministero dello
sviluppo economico che disciplina le procedure
per il rilascio delle licenze di cui all'articolo 5,
comma 2, secondo periodo, del decreto
legislativo 22 luglio 1999, n. 261.

Eccezione A decorrere dall’1 giugno 2018


Nuovo art. 6 legge n. 890 del 1982

Segue: notificazioni
30
All’articolo 1 della legge 23 dicembre 2014, n. 190, dopo il comma 97 sono inseriti i seguenti:

(n.b. Art. 97-bis = modifiche alla Legge n. 890 del 1982)

Ufficio Postale
97-ter. Ai fini delle notificazioni a mezzo posta, = «punto di accettazione»
qualunque riferimento della legislazione vigente
all’ufficio postale per mezzo del quale è effettuata la Ufficio postale preposto alla consegna
spedizione si intende riferito al “punto di accettazione” =«punto di deposito»
e all’ufficio postale preposto alla consegna si intende
riferito al “punto di deposito.

97-quater. All'articolo 18 del decreto legislativo 22


luglio 1999, n. 261, al comma 1 è aggiunto, in fine, il Le persone addette ai servizi di
seguente periodo: “Le persone addette ai servizi di notificazione a mezzo posta sono
notificazione a mezzo posta sono considerate pubblici
considerate pubblici ufficiali a tutti gli
ufficiali a tutti gli effetti” e, alla rubrica, sono aggiunte,
in fine, le seguenti parole: “e persone addette ai servizi effetti
di notificazione a mezzo posta.

97-quinquies. Le disposizioni di cui ai commi da 97-


bis a 97-quater si applicano a decorrere dalla data di Entrata in vigore
entrata in vigore del provvedimento del Ministero dello Con l’emanazione del provvedimento del
sviluppo economico che disciplina le procedure per il Ministero dello sviluppo economico che
rilascio delle licenze di cui all'articolo 5, comma 2, disciplina le procedure per il rilascio delle
secondo periodo, del decreto legislativo 22 luglio 1999, licenze di cui all'articolo 5, comma 2, secondo
n. 261. Le disposizioni di cui alla lettera e) del comma periodo, del decreto legislativo 22 luglio 1999,
97-bis si applicano a decorrere dal 1° giugno 2018 n. 261.

Art. 1 comma 462. Al fine di perseguire l'obiettivo della coesione sociale e territoriale, senza discriminazioni
tra gli utenti, in conformità alla normativa europea e nazionale, e fermo restando il rispetto della normativa
regolatoria di settore, il contratto di programma tra il Ministero dello sviluppo economico e il fornitore del
servizio postale universale può comprendere, su richiesta di una delle parti, a partire dal 1° gennaio 2020,
nell'offerta complessiva dei servizi postali, tenuto conto di ragioni di efficienza e razionalizzazione della fornitura
dei medesimi servizi e valorizzando la presenza capillare degli uffici postali appartenenti allo stesso fornitore
del servizio postale universale, le attività di raccolta, trasporto, smistamento e distribuzione di invii postali fino
a 5 chilogrammi.
Articolo 1 comma 463. Ai sensi dell'articolo 9, commi 2 e 3, della legge 6 ottobre 2017, n. 158, i piccoli comuni
possono stipulare appositi protocolli aggiuntivi con il fornitore del servizio postale universale per ridurre l'attuale
discriminazione relativa ai tempi di consegna effettivi rispetto ai grandi centri abitati e per il conseguimento degli
obiettivi di cui al comma 462 del presente articolo. Il fornitore del servizio postale universale, nel perseguire
obiettivi di efficienza e razionalizzazione della fornitura del servizio, anche tenuto conto degli obiettivi di
coesione sociale ed economica, si impegna a valutare prioritariamente eventuali iniziative degli enti territoriali
che possano potenziare l'offerta complessiva dei servizi in specifici ambiti territoriali, anche al fine di valorizzare
la presenza capillare degli uffici postali.
Articolo 1 comma 464. Con uno o più regolamenti adottati con decreti del Ministro dell'economia e delle
finanze, ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, sono stabilite le modalità tecniche
per l'attuazione dei commi 462 e 463 con riferimento ai singoli regimi interessati

31
DISPOSIZIONI PER L’ATTUAZIONE DEL CODICE DI PROCEDURA CIVILE
(art. 1 comma 465)

Tutela dell’Avvocato in caso di gravidanza

Disposizioni per l'attuazione del codice di Disposizioni per l'attuazione del codice di
procedura civile e disposizioni transitorie procedura civile e disposizioni transitorie

regio decreto 18 dicembre 1941, n. 1368 regio decreto 18 dicembre 1941, n. 1368
Vecchio testo Nuovo testo

Art. 81-bis. Art. 81-bis.


(Calendario del processo) (Calendario del processo)
Il giudice, quando provvede sulle richieste Il giudice, quando provvede sulle richieste
istruttorie, sentite le parti e tenuto conto della istruttorie, sentite le parti e tenuto conto della
natura, dell'urgenza e della complessità della natura, dell'urgenza e della complessità della
causa, fissa, nel rispetto del principio di causa, fissa, nel rispetto del principio di
ragionevole durata del processo, il calendario ragionevole durata del processo, il calendario
delle udienze successive, indicando gli delle udienze successive, indicando gli
incombenti che verranno in ciascuna di esse incombenti che verranno in ciascuna di esse
espletati, compresi quelli di cui all'articolo 189, espletati, compresi quelli di cui all'articolo 189,
primo comma. I termini fissati nel calendario primo comma. I termini fissati nel calendario
possono essere prorogati, anche d'ufficio, quando possono essere prorogati, anche d'ufficio, quando
sussistono gravi motivi sopravvenuti. La proroga sussistono gravi motivi sopravvenuti. La proroga
deve essere richiesta dalle parti prima della deve essere richiesta dalle parti prima della
scadenza dei termini. scadenza dei termini.

Il mancato rispetto dei termini fissati nel Il mancato rispetto dei termini fissati nel
calendario di cui al comma precedente da parte calendario di cui al comma precedente da parte
del giudice, del difensore o del consulente del giudice, del difensore o del consulente
tecnico d'ufficio può costituire violazione tecnico d'ufficio può costituire violazione
disciplinare, e può essere considerato ai fini della disciplinare, e può essere considerato ai fini della
valutazione di professionalità e della nomina o valutazione di professionalità e della nomina o
conferma agli uffici direttivi e semidirettivi. conferma agli uffici direttivi e semidirettivi.

Quando il difensore documenta il proprio


stato di gravidanza, il giudice, ai fini della
fissazione del calendario del processo
ovvero della proroga dei termini in esso
previsti, tiene conto del periodo compreso
tra i due mesi precedenti la data presunta
del parto e i tre mesi successivi. La
disposizione del primo periodo si applica
anche nei casi di adozione nazionale e
internazionale nonché di affidamento del
minore avendo riguardo ai periodi
previsti dall'articolo 26 del testo unico
delle disposizioni legislative in materia di
tutela e sostegno della maternità e della
paternità, di cui al decreto legislativo 26
marzo 2001, n. 151. Dall'applicazione del
presente comma non può derivare grave
pregiudizio alle parti nelle cause per le
quali è richiesta un'urgente trattazione.

32
CODICE DI PROCEDURA PENALE
(art. 1 comma 466)

Codice di procedura penale Codice di procedura penale

Vecchio testo Nuovo testo

Art. 420-ter. Art. 420-ter.


Impedimento a comparire dell'imputato o del Impedimento a comparire dell'imputato o del
difensore. difensore.

OMISSIS OMISSIS

5. Il giudice provvede a norma del comma 1 nel 5. Il giudice provvede a norma del comma 1 nel
caso di assenza del difensore, quando risulta che caso di assenza del difensore, quando risulta che
l'assenza stessa è dovuta ad assoluta l'assenza stessa è dovuta ad assoluta
impossibilità di comparire per legittimo impossibilità di comparire per legittimo
impedimento, purché prontamente comunicato. impedimento, purché prontamente comunicato.
Tale disposizione non si applica se l'imputato è Tale disposizione non si applica se l'imputato è
assistito da due difensori e l'impedimento assistito da due difensori e l'impedimento
riguarda uno dei medesimi ovvero quando il riguarda uno dei medesimi ovvero quando il
difensore impedito ha designato un sostituto o difensore impedito ha designato un sostituto o
quando l'imputato chiede che si proceda in quando l'imputato chiede che si proceda in
assenza del difensore impedito assenza del difensore impedito

5-bis. Agli effetti di cui al comma 5 il difensore


che abbia comunicato prontamente lo stato di
gravidanza si ritiene legittimamente impedito
a comparire nei due mesi precedenti la data
presunta del parto e nei tre mesi successivi ad
esso

33
ATTIVAZIONE DELLE PROCEDURE DI CONVERSIONE DELLE PENE PECUNIARIE NON PAGATE
Art. 1 comma 473

TU spese di Giustizia
d.P.R.30 maggio 2002, n. 115

Art. 238-bis (L). – (Attivazione delle procedure di conversione delle pene pecuniarie non pagate).

1. Entro la fine di ogni mese l'agente della riscossione trasmette all'ufficio, anche in via telematica, le
informazioni relative allo svolgimento del servizio e all'andamento delle riscossioni delle pene
pecuniarie effettuate nel mese precedente. L'agente della riscossione che viola la disposizione del
presente comma è soggetto alla sanzione amministrativa di cui all'articolo 53 del decreto legislativo
13 aprile 1999, n. 112, e si applicano le disposizioni di cui agli articoli 54, 55 e 56 del predetto decreto.

2. L'ufficio investe il pubblico ministero perché attivi la conversione presso il magistrato di


sorveglianza competente, entro venti giorni dalla ricezione della prima comunicazione da parte
dell'agente della riscossione, relativa all'infruttuoso esperimento del primo pignoramento su tutti i beni.

3. Ai medesimi fini di cui al comma 2, l'ufficio investe, altresì, il pubblico ministero se, decorsi
ventiquattro mesi dalla presa in carico del ruolo da parte dell'agente della riscossione e in mancanza
della comunicazione di cui al comma 2, non risulti esperita alcuna attività esecutiva ovvero se gli esiti
di quella esperita siano indicativi dell'impossibilità di esazione della pena pecuniaria o di una rata di
essa.

4. Nei casi di cui ai commi 2 e 3, sono trasmessi al pubblico ministero tutti i dati acquisiti che siano
rilevanti ai fini dell'accertamento dell'impossibilità di esazione.

5. L'articolo di ruolo relativo alle pene pecuniarie è sospeso dalla data in cui il pubblico ministero
trasmette gli atti al magistrato di sorveglianza competente.

6. Il magistrato di sorveglianza, al fine di accertare l'effettiva insolvibilità del debitore, può disporre le
opportune indagini nel luogo del domicilio o della residenza, ovvero dove si abbia ragione di ritenere
che lo stesso possieda altri beni o cespiti di reddito e richiede, se necessario, informazioni agli organi
finanziari.

7. Quando il magistrato di sorveglianza competente accerta la solvibilità del debitore, l'agente della
riscossione riavvia le attività di competenza sullo stesso articolo di ruolo.

8. Nei casi di conversione della pena pecuniaria o di rateizzazione della stessa o di differimento della
conversione di cui all'articolo 660, comma 3, del codice di procedura penale, l'ufficio ne dà
comunicazione all'agente della riscossione, anche ai fini del discarico per l'articolo di ruolo relativo.

9. Le disposizioni di cui ai commi 1, 2 e 3 trovano applicazione anche per le partite di credito per le
quali si è già provveduto all'iscrizione a ruolo alla data di entrata in vigore delle medesime.

34
CODICE CIVILE
Art. 1 comma 474

Codice Civile Codice Civile


Vecchio testo Nuovo testo

Art. 2542. Art. 2542.


Consiglio di amministrazione. Consiglio di amministrazione.

La nomina degli amministratori spetta La nomina degli amministratori spetta


all'assemblea fatta eccezione per i primi all'assemblea fatta eccezione per i primi
amministratori che sono nominati nell'atto amministratori che sono nominati nell'atto
costitutivo e salvo quanto disposto costitutivo e salvo quanto disposto
nell'ultimo comma del presente articolo. nell'ultimo comma del presente articolo.

L'amministrazione della società è affidata


ad un organo collegiale formato da
almeno tre soggetti. Alle cooperative di
cui all'articolo 2519, secondo comma, si
applica la disposizione prevista
dall'articolo 2383, secondo comma.

La maggioranza degli amministratori è La maggioranza degli amministratori è


scelta tra i soci cooperatori ovvero tra le scelta tra i soci cooperatori ovvero tra le
persone indicate dai soci cooperatori persone indicate dai soci cooperatori
persone giuridiche. persone giuridiche.

L'atto costitutivo può prevedere che uno o L'atto costitutivo può prevedere che uno o
più amministratori siano scelti tra gli più amministratori siano scelti tra gli
appartenenti alle diverse categorie dei soci, appartenenti alle diverse categorie dei soci,
in proporzione dell'interesse che ciascuna in proporzione dell'interesse che ciascuna
categoria ha nell'attività sociale. In ogni categoria ha nell'attività sociale. In ogni
caso, ai possessori di strumenti finanziari caso, ai possessori di strumenti finanziari
non può essere attribuito il diritto di eleggere non può essere attribuito il diritto di eleggere
più di un terzo degli amministratori. più di un terzo degli amministratori.

La nomina di uno o più amministratori può La nomina di uno o più amministratori può
essere attribuita dall'atto costitutivo allo essere attribuita dall'atto costitutivo allo
Stato o ad enti pubblici. In ogni caso, la Stato o ad enti pubblici. In ogni caso, la
nomina della maggioranza degli nomina della maggioranza degli
amministratori è riservata all'assemblea. amministratori è riservata all'assemblea.

Art. 2545-sexiesdecies. Art. 2545-sexiesdecies.


Gestione commissariale. Gestione commissariale.

In caso di irregolare funzionamento delle In caso di gravi irregolarità di


società cooperative, l'autorità di vigilanza funzionamento o fondati indizi di crisi
può revocare gli amministratori e i sindaci, e delle società cooperative, l'autorità di
affidare la gestione della società ad un vigilanza può revocare gli amministratori e i
commissario, determinando i poteri e la sindaci, e affidare la gestione della società ad
durata. Ove l'importanza della società un commissario, determinando i poteri e la
35
cooperativa lo richieda, l'autorità di durata. Ove l'importanza della società
vigilanza può nominare un vice commissario cooperativa lo richieda, l'autorità di
che collabora con il commissario e lo vigilanza può nominare un vice commissario
sostituisce in caso di impedimento. che collabora con il commissario e lo
sostituisce in caso di impedimento.

Al commissario possono essere conferiti per Al commissario possono essere conferiti per
determinati atti anche i poteri determinati atti anche i poteri
dell'assemblea, ma le relative deliberazioni dell'assemblea, ma le relative deliberazioni
non sono valide senza l'approvazione non sono valide senza l'approvazione
dell'autorità di vigilanza. dell'autorità di vigilanza.

Se l'autorità di vigilanza accerta irregolarità Se l'autorità di vigilanza accerta irregolarità


nelle procedure di ammissione dei nuovi nelle procedure di ammissione dei nuovi
soci, può diffidare la società cooperativa e, soci, può diffidare la società cooperativa e,
qualora non si adegui, assumere i qualora non si adegui, assumere i
provvedimenti di cui ai commi precedenti. provvedimenti di cui al quarto comma.

Laddove vengano accertate una o più


irregolarità suscettibili di specifico
adempimento, l'autorità di vigilanza,
previa diffida, può nominare un
commissario, anche nella persona del
legale rappresentante o di un componente
dell'organo di controllo societario, che si
sostituisce agli organi amministrativi
dell'ente, limitatamente al compimento
degli specifici adempimenti indicati

Art. 2751-bis. Art. 2751-bis.


Crediti per retribuzioni e provvigioni, Crediti per retribuzioni e provvigioni,
crediti dei coltivatori diretti, delle crediti dei coltivatori diretti, delle
società od enti cooperativi e delle società od enti cooperativi e delle
imprese artigiane. imprese artigiane.

Hanno privilegio generale sui mobili i Hanno privilegio generale sui mobili i
crediti riguardanti: crediti riguardanti:

1) le retribuzioni dovute, sotto qualsiasi 1) le retribuzioni dovute, sotto qualsiasi


forma, ai prestatori di lavoro subordinato forma, ai prestatori di lavoro subordinato
e tutte le indennità dovute per effetto e tutte le indennità dovute per effetto
della cessazione del rapporto di lavoro, della cessazione del rapporto di lavoro,
nonché il credito del lavoratore per i nonché il credito del lavoratore per i
danni conseguenti alla mancata danni conseguenti alla mancata
corresponsione, da parte del datore di corresponsione, da parte del datore di
lavoro, dei contributi previdenziali ed lavoro, dei contributi previdenziali ed
assicurativi obbligatori ed il credito per assicurativi obbligatori ed il credito per
il risarcimento del danno subito per il risarcimento del danno subito per
effetto di un licenziamento inefficace, effetto di un licenziamento inefficace,
nullo o annullabile; nullo o annullabile;

36
2) le retribuzioni dei professionisti e di 2) le retribuzioni dei professionisti,
ogni altro prestatore d'opera intellettuale compresi il contributo integrativo da
dovute per gli ultimi due anni di versare alla rispettiva cassa di
prestazione; previdenza ed assistenza e il credito di
rivalsa per l'imposta sul valore
aggiunto, e di ogni altro prestatore
d'opera intellettuale dovute per gli ultimi
due anni di prestazione;

3) le provvigioni derivanti dal rapporto 3) le provvigioni derivanti dal rapporto


di agenzia dovute per l'ultimo anno di di agenzia dovute per l'ultimo anno di
prestazione e le indennità dovute per la prestazione e le indennità dovute per la
cessazione del rapporto medesimo ; cessazione del rapporto medesimo ;

4) i crediti del coltivatore diretto, sia 4) i crediti del coltivatore diretto, sia
proprietario che affittuario, mezzadro, proprietario che affittuario, mezzadro,
colono soccidario o comunque colono soccidario o comunque
compartecipante, per i corrispettivi della compartecipante, per i corrispettivi della
vendita dei prodotti, nonché i crediti del vendita dei prodotti, nonché i crediti del
mezzadro o del colono indicati mezzadro o del colono indicati
dall'articolo 2765; dall'articolo 2765;

5) i crediti dell'impresa artigiana, 5) i crediti dell'impresa artigiana,


definita ai sensi delle disposizioni definita ai sensi delle disposizioni
legislative vigenti, nonché delle società legislative vigenti, nonché delle società
ed enti cooperativi di produzione e ed enti cooperativi di produzione e
lavoro per i corrispettivi dei servizi lavoro per i corrispettivi dei servizi
prestati e della vendita dei manufatti; prestati e della vendita dei manufatti;

5-bis) i crediti delle società cooperative 5-bis) i crediti delle società cooperative
agricole e dei loro consorzi per i agricole e dei loro consorzi per i
corrispettivi della vendita dei prodotti; corrispettivi della vendita dei prodotti;

5-ter) i crediti delle imprese fornitrici di 5-ter) i crediti delle imprese fornitrici di
lavoro temporaneo di cui alla legge 24 lavoro temporaneo di cui alla legge 24
giugno 1997, n. 196, per gli oneri giugno 1997, n. 196, per gli oneri
retributivi e previdenziali addebitati alle retributivi e previdenziali addebitati alle
imprese utilizzatrici. imprese utilizzatrici.

37
GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA

Indennità per Consiglieri di Stato residenti nella Provincia di Bolzano


Art. 1 comma 468.
Ai consiglieri di Stato di cui all'articolo 14 del decreto del Presidente della Repubblica 6 aprile 1984,
n. 426, spetta il rimborso delle spese, ai sensi della legge 18 dicembre 1973, n. 836, o, a scelta
dell'interessato, l'indennità di trasferta, ai sensi dell'articolo 3, comma 79, della legge 24 dicembre
2003, n. 350, e successive modificazioni, a titolo risarcitorio indennitario, in relazione al mantenimento
della residenza nel territorio della provincia di Bolzano, nel limite di spesa pari a 50.000 euro annui a
decorrere dal 2018.

Aumento organico della magistratura amministrativa


Art. 1 commi 480 - 484.
480. Al fine di agevolare la definizione dei processi amministrativi pendenti e di ridurre ulteriormente
l'arretrato, a decorrere dal 1° gennaio 2018, nella tabella A allegata alla legge 27 aprile 1982, n. 186,
il numero dei presidenti di sezione del Consiglio di Stato è aumentato di una unità, quello dei
consiglieri di Stato di sette unità, quello dei referendari dei tribunali amministrativi regionali di
quindici unità.

Organico Aumento

Consiglio di Stato – Presidenti 1 unità

Consiglio di Stato – Consiglieri 7 unità

TAR – referendari 15 unità

481. Per le finalità di cui al comma 480, è autorizzata, a decorrere dal 1° gennaio 2018, l'indizione di
concorsi pubblici e, conseguentemente, l'assunzione delle corrispondenti unità di magistrati.
482. In considerazione della riduzione dell'arretrato conseguente all'applicazione del comma 481, a
decorrere dal 1° gennaio 2023, nella tabella A allegata alla legge 27 aprile 1982, n. 186, come
incrementata per effetto del comma 480, il numero dei presidenti di sezione del Consiglio di Stato è
ridotto di una unità, quello dei consiglieri di Stato di due unità, quello dei referendari dei tribunali
amministrativi regionali di cinque unità e le relative posizioni, se coperte da personale in servizio, sono
considerate soprannumerarie.
483. Per l'attuazione dei commi da 480 a 482 è autorizzata la spesa di euro 3.502.809,62 per l'anno
2018, di euro 3.539.585,64 per l'anno 2019, di euro 3.565.894,07 per l'anno 2020, di euro 3.924.157,49
per l'anno 2021, di euro 4.129.297,51 per l'anno 2022, di euro 4.153.105,16 per l'anno 2023, di euro
4.183.938,58 per l'anno 2024, di euro 4.267.480,74 per l'anno 2025, di euro 4.967.696,29 per l'anno
2026 e di euro 4.972.102,54 a decorrere dall'anno 2027.
484. Agli oneri di cui al comma 483 si provvede mediante corrispondente utilizzo delle risorse
provenienti dall'attuazione delle disposizioni di cui all'articolo 37, comma 10, secondo periodo, del
decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111,
iscritte nel bilancio autonomo del Consiglio di Stato, per la quota destinata alle spese di funzionamento
degli uffici giudiziari.

38
AVVOCATURA DELLO STATO
Art. 1 commi 485 - 486

Al fine di assicurare all'Avvocatura dello Stato l'espletamento dei compiti ad essa assegnati dalla legge,
le dotazioni organiche degli avvocati dello Stato e dei procuratori dello Stato sono aumentate,
rispettivamente, di venti unità. La tabella A di cui alla legge 3 aprile 1979, n. 103, è conseguentemente
modificata. Le procedure concorsuali per le conseguenti assunzioni, disciplinate con decreto
dell'Avvocato generale dello Stato, sono disposte anche in deroga ai vincoli in materia di reclutamento
nelle pubbliche amministrazioni, nonché in deroga ai limiti assunzionali previsti dalla normativa
vigente in materia di turn over. A tal fine è autorizzata la spesa nel limite di euro 2.744.515 per l'anno
2018, di euro 4.048.015 per l'anno 2019, di euro 4.444.391 per l'anno 2020, di euro 4.717.550 per
l'anno 2021, di euro 4.756.454 per l'anno 2022, di euro 5.272.762 per l'anno 2023, di euro 5.309.054
per l'anno 2024, di euro 5.440.072 per l'anno 2025, di euro 6.406.433 per l'anno 2026 e di euro
6.456.286 a decorrere dall'anno 2027.

Decreto Legge 24 giugno 2014, n. 90, Decreto Legge 24 giugno 2014, n. 90,
Misure urgenti per la semplificazione e la Misure urgenti per la semplificazione e la
trasparenza amministrativa e per l'efficienza trasparenza amministrativa e per l'efficienza
degli uffici giudiziari. degli uffici giudiziari.

Vecchio testo Nuovo testo

Art. 9 Art. 9
(Riforma degli onorari dell'Avvocatura (Riforma degli onorari dell'Avvocatura
generale dello Stato e delle avvocature degli generale dello Stato e delle avvocature degli
enti pubblici) enti pubblici)

Comma 4 Comma 4

4. Nelle ipotesi di sentenza favorevole con 4. Nelle ipotesi di sentenza favorevole con
recupero delle spese legali a carico delle recupero delle spese legali a carico delle
controparti, il 50 per cento delle somme controparti, il 75 per cento delle somme
recuperate è ripartito tra gli avvocati e recuperate è ripartito tra gli avvocati e
procuratori dello Stato secondo le previsioni procuratori dello Stato secondo le previsioni
regolamentari dell'Avvocatura dello Stato, regolamentari dell'Avvocatura dello Stato,
adottate ai sensi del comma 5. Un ulteriore adottate ai sensi del comma 5. Un ulteriore
25 per cento delle suddette somme è 25 per cento delle suddette somme è
destinato a borse di studio per lo destinato a borse di studio per lo
svolgimento della pratica forense presso svolgimento della pratica forense presso
l'Avvocatura dello Stato, da attribuire previa l'Avvocatura dello Stato, da attribuire previa
procedura di valutazione comparativa. Il procedura di valutazione comparativa. Il
rimanente 25 per cento è destinato al Fondo rimanente 25 per cento è destinato al Fondo
per la riduzione della pressione fiscale, di cui per la riduzione della pressione fiscale, di cui
all'articolo 1, comma 431, della legge 27 all'articolo 1, comma 431, della legge 27
dicembre 2013, n. 147, e successive dicembre 2013, n. 147, e successive
modificazioni. modificazioni.

39
Assunzione di funzionari della professionalità giuridico pedagogica, di servizio sociale e
mediatore culturale

Art. 1 comma 492

Decreto Legge 17 febbraio 2017 n. 13 Decreto Legge 17 febbraio 2017 n. 13


Convertito dalla Legge 13 aprile 2017 n. 46 Convertito dalla Legge 13 aprile 2017 n. 46

Disposizioni urgenti per l'accelerazione dei Disposizioni urgenti per l'accelerazione dei
procedimenti in materia di protezione procedimenti in materia di protezione
internazionale, nonché per il contrasto internazionale, nonché per il contrasto
dell'immigrazione illegale dell'immigrazione illegale

Vecchio testo Nuovo testo

Art. 13. Assunzione di funzionari della Art. 13. Assunzione di funzionari della
professionalità giuridico pedagogica, di professionalità giuridico pedagogica, di
servizio sociale e mediatore culturale servizio sociale e mediatore culturale

1. Al fine di supportare interventi educativi, 1. Al fine di supportare interventi educativi,


programmi di inserimento lavorativo, programmi di inserimento lavorativo,
misure di sostegno all'attività trattamentale e misure di sostegno all'attività trattamentale e
al fine di consentire il pieno espletamento al fine di consentire il pieno espletamento
delle nuove funzioni e compiti assegnati al delle nuove funzioni e compiti assegnati al
Dipartimento per la giustizia minorile e di Dipartimento per la giustizia minorile e di
comunità in materia di esecuzione penale comunità in materia di esecuzione penale
esterna e di messa alla prova, il Ministero esterna e di messa alla prova, il Ministero
della giustizia, è autorizzato ad avviare nel della giustizia, è autorizzato ad avviare nel
biennio 2017-2018 le procedure concorsuali, triennio 2017 - 2019 le procedure
anche previo scorrimento di graduatorie in concorsuali, anche previo scorrimento di
corso di validità alla data di entrata in vigore graduatorie in corso di validità alla data di
del presente decreto, per l'assunzione di un entrata in vigore del presente decreto, per
numero massimo di 60 unità di personale da l'assunzione di un numero massimo di 296
inquadrare nella Area III dei profili di unità di personale da inquadrare nella Area
funzionario della professionalità giuridico III dei profili di funzionario della
pedagogico, di funzionario della professionalità giuridico pedagogico, di
professionalità di servizio sociale nonché di funzionario della professionalità di servizio
mediatore culturale e, comunque, sociale nonché di mediatore culturale e,
nell'ambito dell'attuale dotazione organica comunque, nell'ambito dell'attuale dotazione
del Dipartimento per la giustizia minorile e organica del Dipartimento per la giustizia
di comunità. minorile e di comunità.

2. Le procedure di cui al comma 1, sono 2. Le procedure di cui al comma 1, sono


disposte in deroga ai limiti assunzionali disposte in deroga ai limiti assunzionali
previsti dalla normativa vigente in materia di previsti dalla normativa vigente in materia di
turn over, alle previsioni di cui all'articolo 4, turn over, alle previsioni di cui all'articolo 4,
comma 5, del decreto-legge 31 agosto 2013 comma 5, del decreto-legge 31 agosto 2013
n. 101, convertito, con modificazioni, dalla n. 101, convertito, con modificazioni, dalla
legge 30 ottobre 2013, n. 125, nonché in legge 30 ottobre 2013, n. 125, nonché in
deroga all'articolo 30, comma 2-bis, del deroga all'articolo 30, comma 2-bis, del
decreto legislativo n. 165 del 2001. decreto legislativo n. 165 del 2001.
40
3. Per le finalità di cui al comma 1, è 3. Per le finalità di cui al comma 1, è
autorizzata la spesa di euro 1.200.000 per autorizzata la spesa di euro 1.200.000 per
l'anno 2017 e di euro 2.400.000 a decorrere l'anno 2017, di euro 3.966.350 per l'anno
dall'anno 2018. 2018 e di euro 11.798.099 a decorrere
dall'anno 2019.

3.1. Per lo svolgimento delle procedure


concorsuali di cui al comma 1 è
autorizzata la spesa di euro 500.000 per
l'anno 2018

3-bis. Al fine di assicurare la celerità di 3-bis. Al fine di assicurare la celerità di


espletamento delle procedure assunzionali espletamento delle procedure assunzionali
di cui al presente articolo, non si applica il di cui al presente articolo, non si applica il
limite per l'integrazione del numero di limite per l'integrazione del numero di
componenti di cui all'articolo 9, comma 3, componenti di cui all'articolo 9, comma 3,
del regolamento di cui al decreto del del regolamento di cui al decreto del
Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, Presidente della Repubblica 9 maggio 1994,
n. 487, e a ciascuna delle sottocommissioni, n. 487, e a ciascuna delle sottocommissioni,
presieduta dal componente più anziano, non presieduta dal componente più anziano, non
può essere assegnato un numero inferiore a può essere assegnato un numero inferiore a
250 candidati. 250 candidati.

41
MODIFICHE ALL’ART. 37, D.L. N. 98 DEL 2011

Art. 1 comma 494

Decreto Legge 6 luglio 2011 n. 98 Decreto Legge 6 luglio 2011 n. 98


Convertito dalla Legge 15 luglio 2011 n. Convertito dalla Legge 15 luglio 2011 n.
111 111

Disposizioni urgenti per la stabilizzazione Disposizioni urgenti per la stabilizzazione


finanziaria finanziaria

Vecchio testo Nuovo testo

Art. 37
Art. 37 Disposizioni per l'efficienza del sistema
Disposizioni per l'efficienza del sistema giudiziario e la celere definizione delle
giudiziario e la celere definizione delle controversie
controversie

Comma 13 Comma 13
Il Ministro della Giustizia, sentito il L'organo di autogoverno della
Consiglio superiore della magistratura, e magistratura tributaria provvede al
l'organo di autogoverno della magistratura riparto delle somme di cui al comma 11
tributaria provvedono al riparto delle somme tra gli uffici giudiziari che hanno
di cui al comma 11 tra gli uffici giudiziari raggiunto gli obiettivi di smaltimento
che hanno raggiunto gli obiettivi di dell'arretrato di cui al comma 12, secondo
smaltimento dell'arretrato di cui al comma le percentuali di cui al comma 1, e tenuto
12, secondo le percentuali di cui al comma conto delle dimensioni e della produttività
11 e tenuto anche conto delle dimensioni e di ciascun ufficio. Il Presidente del
della produttività di ciascun ufficio. Il Consiglio di Stato, sentito l'organo di
Presidente del Consiglio di Stato, sentito autogoverno della magistratura
l'organo di autogoverno della magistratura amministrativa, provvede al riparto delle
amministrativa, provvede al riparto delle risorse di cui al comma 11-bis tra gli uffici
risorse di cui al comma 11-bis tra gli uffici della giustizia amministrativa, tenendo
della giustizia amministrativa, tenendo conto della produttività e delle dimensioni
conto della produttività e delle dimensioni di di ciascun ufficio. Per gli anni 2015, 2016
ciascun ufficio. e 2017, il Ministro della giustizia, sentito il
Consiglio superiore della magistratura,
provvede al riparto delle somme di cui al
comma 11 tra gli uffici della giustizia
ordinaria in conformità ai criteri di cui al
primo periodo.

42
NOTARIATO
Art. 1 commi 495 e ss

Legge 16 febbraio 1913, n. 89 Legge 16 febbraio 1913, n. 89

Sull'ordinamento del notariato e degli Sull'ordinamento del notariato e degli


archivi notarili archivi notarili

Vecchio testo Nuovo testo

Art. 4 Art. 4

1. Il numero e la residenza dei notai per 1. Il numero e la residenza dei notai per
ciascun distretto sono determinati con ciascun distretto sono determinati con
decreto del Ministro della giustizia emanato, decreto del Ministro della giustizia emanato,
uditi i Consigli notarili e le Corti d'appello, uditi i Consigli notarili e le Corti d'appello,
tenendo conto della popolazione, tenendo conto della popolazione,
dell'estensione del territorio e dei mezzi di dell'estensione del territorio e dei mezzi di
comunicazione, e procurando che di regola comunicazione, e procurando che di regola
ad ogni posto notarile corrisponda una ad ogni posto notarile corrisponda una
popolazione di almeno 5.000 abitanti. popolazione di almeno 5.000 abitanti.

2. La tabella che determina il numero e la 2. La tabella che determina il numero e la


residenza dei notai dovrà, udite le Corti residenza dei notai deve, udite le Corti
d'appello e i Consigli notarili, essere rivista d'appello e i Consigli notarili, essere
ogni sette anni, e potrà essere modificata rivista ogni sette anni, sulla base dei
parzialmente anche entro un termine più criteri indicati al comma 1 e tenuto anche
breve, quando ne sia dimostrata conto della variazione statistica
l'opportunità tendenziale del numero e della tipologia
degli atti ricevuti o autenticati dai notai, e
può essere modificata parzialmente anche
entro un termine più breve, quando ne sia
dimostrata l'opportunità.

Art. 5 Art. 5

1) essere cittadino italiano o di un altro Stato 1) essere cittadino italiano o di un altro Stato
membro dell'Unione europea ed aver membro dell'Unione europea ed aver
compiuto l'età di anni 21; compiuto l'età di anni 21;
2) essere di moralità e di condotta sotto ogni 2) essere di moralità e di condotta sotto ogni
rapporto incensurate; rapporto incensurate;
3) non aver subìto condanna per un reato non 3) non aver subìto condanna per un reato non
colposo punito con pena non inferiore nel colposo punito con pena non inferiore nel
minimo a sei mesi, ancorché sia stata inflitta minimo a sei mesi, ancorché sia stata inflitta
una pena di durata minore; una pena di durata minore;

43
4) essere fornito della laurea in 4) essere fornito della laurea in
giurisprudenza o della laurea specialistica o giurisprudenza o della laurea specialistica o
magistrale in giurisprudenza date o magistrale in giurisprudenza date o
confermate da una università italiana o di confermate da una università italiana o di
titolo riconosciuto equipollente ai sensi della titolo riconosciuto equipollente ai sensi della
legge 11 luglio 2002, n. 148; legge 11 luglio 2002, n. 148;

5) avere ottenuto l'iscrizione fra i praticanti 5) avere ottenuto l'iscrizione fra i praticanti
presso un Consiglio notarile ed aver fatto la presso un Consiglio notarile ed aver fatto la
pratica per diciotto mesi, di cui almeno per pratica per diciotto mesi, di cui almeno per
un anno continuativamente dopo la laurea. un anno continuativamente dopo la laurea
La pratica si effettua, dopo l'iscrizione nel anche dopo la cancellazione dal registro
registro dei praticanti, presso un notaro del dei praticanti in conformità al
distretto, designato dal praticante, col regolamento di cui al decreto del
consenso del notaro stesso e con Presidente della Repubblica 7 agosto
l'approvazione del Consiglio. Su richiesta 2012, n. 137. La pratica si effettua, dopo
dell'interessato spetta al consiglio notarile la l'iscrizione nel registro dei praticanti, presso
designazione del notaio presso cui effettuare un notaro del distretto, designato dal
la pratica. L'iscrizione nel registro dei praticante, col consenso del notaro stesso e
praticanti può essere ottenuta dopo con l'approvazione del Consiglio. Su
l'iscrizione all'ultimo anno del corso di richiesta dell'interessato spetta al consiglio
laurea o di laurea specialistica o magistrale notarile la designazione del notaio presso cui
in giurisprudenza. Il periodo di pratica si effettuare la pratica. L'iscrizione nel registro
deve comunque completare entro trenta mesi dei praticanti può essere ottenuta dopo
dall'iscrizione nel suddetto registro. In caso l'iscrizione all'ultimo anno del corso di
di scadenza del suddetto termine il periodo laurea o di laurea specialistica o magistrale
effettuato prima del conseguimento della in giurisprudenza. Il periodo di pratica si
laurea non è computato. Il periodo anteriore deve comunque completare entro trenta mesi
al conseguimento della laurea può essere dall'iscrizione nel suddetto registro. In caso
computato, ai fini del raggiungimento dei di scadenza del suddetto termine il periodo
diciotto mesi di pratica, per un massimo di effettuato prima del conseguimento della
sei mesi, indipendentemente dalla sua laurea non è computato. Il periodo anteriore
effettiva durata. Per coloro che sono stati al conseguimento della laurea può essere
funzionari dell'ordine giudiziario almeno per computato, ai fini del raggiungimento dei
un anno, per gli avvocati in esercizio da diciotto mesi di pratica, per un massimo di
almeno un anno, è richiesta la pratica per un sei mesi, indipendentemente dalla sua
periodo continuativo di otto mesi; effettiva durata. Per coloro che sono stati
funzionari dell'ordine giudiziario almeno per
un anno, per gli avvocati in esercizio da
almeno un anno, è richiesta la pratica per un
periodo continuativo di otto mesi;

6) avere sostenuto con approvazione un 6) avere sostenuto con approvazione un


esame di idoneità, dopo compiuta la pratica esame di idoneità, dopo compiuta la pratica
notarile; notarile;

6-bis) aver espletato per almeno centoventi 6-bis) aver espletato per almeno centoventi
giorni, dopo l'avvenuto superamento della giorni, dopo l'avvenuto superamento della
prova orale, un periodo di tirocinio prova orale, un periodo di tirocinio
obbligatorio presso uno o più notai, che obbligatorio presso uno o più notai, che
devono certificarne la durata. Tale periodo devono certificarne la durata. Tale periodo
deve essere registrato presso i consigli deve essere registrato presso i consigli
notarili dei distretti in cui viene effettuato. Il notarili dei distretti in cui viene effettuato. Il
candidato notaio può richiedere la candidato notaio può richiedere la
designazione del notaio al presidente del designazione del notaio al presidente del

44
consiglio notarile del distretto nel quale è consiglio notarile del distretto nel quale è
stato ultimato il periodo di pratica ovvero stato ultimato il periodo di pratica ovvero
può espletarlo presso notai dello stesso o di può espletarlo presso notai dello stesso o di
altri distretti, i quali lo abbiano designato altri distretti, i quali lo abbiano designato
direttamente. L'eventuale periodo di direttamente. L'eventuale periodo di
coadiutorato è computato quale tirocinio coadiutorato è computato quale tirocinio
obbligatorio. obbligatorio.

I requisiti di cui ai numeri 4° e 5° del primo I requisiti di cui ai numeri 4° e 5° del primo
comma possono essere sostituiti dal comma possono essere sostituiti dal
possesso del decreto di riconoscimento possesso del decreto di riconoscimento
professionale emanato in applicazione del professionale emanato in applicazione del
decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 115 decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 115

Art. 65 Art. 65

Il notaro ha l'obbligo di trasmettere Il notaro ha l'obbligo di trasmettere


all'archivio notarile distrettuale, ogni mese, all'archivio notarile distrettuale, ogni mese,
una copia dei repertori limitatamente alle una copia dei repertori limitatamente alle
annotazioni degli atti ricevuti nel mese annotazioni degli atti ricevuti nel mese
precedente, con l'importo delle tasse dovute precedente, con l'importo delle tasse dovute
all'archivio, compresa la parte del diritto di all'archivio, compresa la parte del diritto di
iscrizione a repertorio di che all'art. 24 iscrizione a repertorio di che all'art. 24
dell'annessa tariffa. dell'annessa tariffa.

Tale copia sarà scritta in carta libera, Tale copia sarà scritta in carta libera,
sottoscritta dal notaro, e munita sottoscritta dal notaro, e munita
dell'impronta del suo sigillo. dell'impronta del suo sigillo.

Qualora nel mese il notaro non abbia Qualora nel mese il notaro non abbia
ricevuto alcun atto, trasmetterà, sempre nel ricevuto alcun atto, trasmetterà, sempre nel
termine suindicato, un certificato negativo. termine suindicato, un certificato negativo.

A decorrere dalla data stabilita con il


decreto di cui al nono comma, il notaio
trasmette in via telematica all'Ufficio
centrale degli archivi notarili, in formato
digitale, per l'inserimento nell'archivio
centrale informatico, la copia mensile dei
repertori, di cui al primo comma, nonché
la copia trimestrale del registro somme e
valori, ovvero la certificazione negativa,
ed ogni altra documentazione connessa ed
esegue i versamenti ai quali è tenuto, a
mezzo degli archivi notarili distrettuali,
su conto corrente postale gestito
dall'Ufficio centrale.

L'Amministrazione degli archivi notarili


versa, nei termini previsti per gli archivi
notarili distrettuali dalla normativa
vigente, le somme riscosse per conto del
Consiglio nazionale del notariato e della
Cassa nazionale del notariato,

45
trattenendo un aggio nella misura del 2
per cento.

Il controllo della liquidazione delle tasse e


dei contributi e degli importi versati dai
notai e l'applicazione e la riscossione delle
sanzioni previste per tardivo o mancato
pagamento spetta all'archivio notarile
distrettuale.

I dati estratti dalle copie dei repertori


tenuti nell'archivio centrale informatico
sostituiscono l'indice delle parti
intervenute negli atti, previsto
dall'articolo 114.

L'Amministrazione degli archivi notarili


provvede alla dematerializzazione delle
copie mensili di cui al presente articolo
conservate su supporto cartaceo dagli
archivi notarili.

Con uno o più decreti del Ministro della


giustizia, di concerto con il Ministro
dell'economia e delle finanze e il Ministro
per la semplificazione e la pubblica
amministrazione, sentiti il Consiglio
nazionale del notariato, il Garante per la
protezione dei dati personali e l'Agenzia
per l'Italia digitale, sono determinate, nel
rispetto del codice di cui al decreto
legislativo 7 marzo 2005, n. 82, le norme
di attuazione delle disposizioni che
riguardano le modalità di formazione e
trasmissione telematica delle copie di cui
al quarto comma, i versamenti di cui al
quarto e quinto comma, la conservazione,
la ricerca e la consultazione dei documenti
e dei dati inseriti nell'archivio centrale
informatico. Sono altresì stabilite le date
di entrata in vigore delle predette
disposizioni e le date della cessazione
dell'obbligo di eseguire i corrispondenti
adempimenti presso gli archivi notarili
distrettuali.

Art. 93-ter Art. 93-ter

1. Se viene rilevata l'inosservanza di leggi, 1. Se viene rilevata l'inosservanza di leggi,


di regolamenti, di principi e norme di regolamenti, di principi e norme
deontologiche elaborati dal Consiglio deontologiche elaborati dal Consiglio
nazionale del notariato ovvero la violazione nazionale del notariato ovvero la violazione
di altri doveri da parte del notaio, il di altri doveri da parte del notaio, il
Consiglio notarile del distretto al quale il Consiglio notarile del distretto al quale il

46
notaio è iscritto promuove, per il tramite del notaio è iscritto promuove, per il tramite del
presidente, procedimento disciplinare ai presidente, procedimento disciplinare ai
sensi dell'articolo 153 ovvero se, al tempo sensi dell'articolo 153 ovvero se, al tempo
della commissione del fatto, il notaio era della commissione del fatto, il notaio era
iscritto al collegio di altro distretto, ne dà iscritto al collegio di altro distretto, ne dà
notizia al consiglio di tale distretto. notizia al consiglio di tale distretto.

1-bis. Agli atti funzionali al


promovimento del procedimento
disciplinare si applica l'articolo 8, comma
2, della legge 10 ottobre 1990, n. 287.

Legge 6 agosto 1926, n. 1365 Legge 6 agosto 1926, n. 1365

Norme per il conferimento dei posti Norme per il conferimento dei posti
notarili notarili

Vecchio Testo Nuovo Testo

1. I notai sono nominati con decreto reale in 1. I notai sono nominati con decreto reale in
seguito a concorso per esame, che sarà seguito a concorso per esame, che sarà
tenuto in Roma almeno una volta all'anno, tenuto in Roma almeno una volta all'anno,
per quel numero di posti che sarà per quel numero di posti che sarà
determinato dal Ministro per la giustizia. determinato dal Ministro per la giustizia.

L'esame avrà carattere teorico pratico e le L'esame avrà carattere teorico pratico e le
modalità relative saranno stabilite con modalità relative saranno stabilite con
decreto del Ministro stesso. decreto del Ministro stesso.

Per l'ammissione al concorso gli aspiranti Per l'ammissione al concorso gli aspiranti
devono: devono:
a) essere in possesso dei requisiti di cui a) essere in possesso dei requisiti di cui
all'articolo 5 della legge 16 febbraio 1913, n. all'articolo 5 della legge 16 febbraio 1913, n.
89, e successive modificazioni; tuttavia 89, e successive modificazioni; tuttavia
l'esercizio dell'azione penale per un reato l'esercizio dell'azione penale per un reato
non colposo punito con pena inferiore nel non colposo punito con pena inferiore nel
minimo a sei mesi non impedisce la minimo a sei mesi non impedisce la
partecipazione al concorso; partecipazione al concorso;

b) non aver compiuto gli anni cinquanta alla b) non aver compiuto gli anni cinquanta alla
data del bando di concorso; data del bando di concorso;

b-bis) non essere stati dichiarati non idonei b-bis) non essere stati dichiarati non idonei
in tre precedenti concorsi; l'espulsione del in cinque precedenti concorsi; l'espulsione
candidato dopo la dettatura dei temi equivale del candidato dopo la dettatura dei temi
a dichiarazione di inidoneità. equivale a dichiarazione di inidoneità.

47
ARERA
Art. 1 comma 528

Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente


La denominazione «Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico» è sostituita,
ovunque ricorre, dalla denominazione «Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente»
(ARERA). I componenti di detta Autorità sono cinque, compreso il presidente, e sono
nominati, ai sensi dell'articolo 2, commi 7 e 8, della legge 14 novembre 1995, n. 481, su
proposta del Ministro dello sviluppo economico d'intesa con il Ministro dell'ambiente e della
tutela del territorio e del mare. Conseguentemente, la lettera c) del comma 1 dell'articolo 23
del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22
dicembre 2011, n. 214, è abrogata.

RIMPATRIO VOLONTARIO ASSISTITO (RVA)


Art. 1 comma 1122, lettera b

Al fine di incrementare il ricorso alla misura del rimpatrio volontario assistito (RVA) di cui
all'articolo 14-ter del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione
e norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, è
previsto l'avvio, in via sperimentale, di un Piano nazionale per la realizzazione di interventi di
rimpatrio volontario assistito comprensivi di misure di reintegrazione e di reinserimento dei
rimpatriati nel Paese di origine, per il periodo 2018-2020 e nel limite di spesa di 500.000 euro
per il 2018, di 1.500.000 euro per il 2019 e di 1.500.000 euro per il 2020. Tale Piano prevede
l'istituzione fino a un massimo di trenta sportelli comunali che svolgono, in concorso con le
associazioni più rappresentative degli enti locali e in accordo con le prefetture-uffici
territoriali del Governo, con le questure e con le organizzazioni internazionali, attività
informative, di supporto, di orientamento e di assistenza sociale e legale per gli stranieri che
possono accedere ai programmi di RVA esistenti; assicurano la formazione di personale
interno; curano l'informazione sui progetti che prevedono, in partenariato, la reintegrazione
nei Paesi di origine dei destinatari dei programmi di RVA. Entro tre mesi dalla data di entrata
in vigore della presente legge, con decreto del Ministro dell'interno, sono stabilite le linee
guida e le modalità di attuazione del suddetto Piano

48
CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI
Art. 1 comma 528

D.lgs. 18 aprile 2016 n. 50 D.lgs. 18 aprile 2016 n. 50


Codice dei contratti pubblici Codice dei contratti pubblici
Vecchio Testo Nuovo Testo

Art. 113-bis Art. 113-bis


Termini per l'emissione dei certificati di Termini per l'emissione dei certificati di
pagamento relativi agli acconti pagamento relativi agli acconti

1. Il termine per l'emissione dei certificati di 1. I certificati di pagamento relativi agli


pagamento relativi agli acconti del acconti del corrispettivo di appalto sono
corrispettivo di appalto non può superare i emessi nel termine di trenta giorni
quarantacinque giorni decorrenti decorrenti dall'adozione di ogni stato di
dall'adozione di ogni stato di avanzamento avanzamento dei lavori, salvo che sia
dei lavori. diversamente ed espressamente
concordato dalle parti e previsto nella
OMISSIS documentazione di gara e purché ciò non
sia gravemente iniquo per il creditore

OMISSIS

Art. 177 Art. 177


Affidamenti dei concessionari Affidamenti dei concessionari

1. Fatto salvo quanto previsto dall'articolo 7, 1. Fatto salvo quanto previsto dall'articolo 7,
i soggetti pubblici o privati, titolari di i soggetti pubblici o privati, titolari di
concessioni di lavori, di servizi pubblici o di concessioni di lavori, di servizi pubblici o di
forniture già in essere alla data di entrata in forniture già in essere alla data di entrata in
vigore del presente codice, non affidate con vigore del presente codice, non affidate con
la formula della finanza di progetto, ovvero la formula della finanza di progetto, ovvero
con procedure di gara ad evidenza pubblica con procedure di gara ad evidenza pubblica
secondo il diritto dell'Unione europea, sono secondo il diritto dell'Unione europea, sono
obbligati ad affidare, una quota pari obbligati ad affidare, una quota pari
all'ottanta per cento dei contratti di lavori, all'ottanta per cento dei contratti di lavori,
servizi e forniture relativi alle concessioni di servizi e forniture relativi alle concessioni di
importo di importo pari o superiore a importo di importo pari o superiore a
150.000 euro e relativi alle concessioni 150.000 euro e relativi alle concessioni
mediante procedura ad evidenza pubblica, mediante procedura ad evidenza pubblica,
introducendo clausole sociali e per la introducendo clausole sociali e per la
stabilità del personale impiegato e per la stabilità del personale impiegato e per la
salvaguardia delle professionalità. La salvaguardia delle professionalità. La
restante parte può essere realizzata da restante parte può essere realizzata da
società in house di cui all'articolo 5 per i società in house di cui all'articolo 5 per i
soggetti pubblici, ovvero da società soggetti pubblici, ovvero da società
direttamente o indirettamente controllate o direttamente o indirettamente controllate o
collegate per i soggetti privati, ovvero collegate per i soggetti privati, ovvero
tramite operatori individuati mediante tramite operatori individuati mediante
procedura ad evidenza pubblica, anche di procedura ad evidenza pubblica, anche di
tipo semplificato. tipo semplificato. Per i titolari di
49
concessioni autostradali, ferme restando
le altre disposizioni del presente comma,
la quota di cui al primo periodo è pari al
sessanta per cent

2. Le concessioni di cui al comma 1 già in 2. Le concessioni di cui al comma 1 già in


essere si adeguano alle predette disposizioni essere si adeguano alle predette disposizioni
entro ventiquattro mesi dalla data di entrata entro ventiquattro mesi dalla data di entrata
in vigore del presente codice. in vigore del presente codice.

3. La verifica del rispetto del limite di cui al 3. La verifica del rispetto dei limiti di cui
comma 1, pari all'ottanta per cento, da parte al comma 1 da parte dei soggetti preposti
dei soggetti preposti e dell'ANAC, viene e dell'ANAC viene effettuata
effettuata, annualmente, secondo le modalità annualmente, secondo le modalità
indicate dall'ANAC stessa in apposite linee indicate dall'ANAC stessa in apposite
guida, da adottare entro novanta giorni dalla linee guida, da adottare entro novanta
data di entrata in vigore del presente codice. giorni dalla data di entrata in vigore della
Eventuali situazioni di squilibrio rispetto al presente disposizione. Eventuali
limite indicato devono essere riequilibrate situazioni di squilibrio rispetto ai limiti
entro l'anno successivo. Nel caso di reiterate indicati devono essere riequilibrate entro
situazioni di squilibrio per due anni l'anno successivo. Nel caso di situazioni di
consecutivi il concedente applica una penale squilibrio reiterate per due anni
in misura pari al 10 per cento dell'importo consecutivi, il concedente applica una
complessivo dei lavori, servizi o forniture penale in misura pari al 10 per cento
che avrebbero dovuto essere affidati con dell'importo complessivo dei lavori,
procedura ad evidenza pubblica. servizi o forniture che avrebbero dovuto
essere affidati con procedura ad evidenza
pubblica

CODICE DELLA NAVIGAZIONE


Art. 1 comma 575

Codice della navigazione Codice della navigazione


R.D. 30 marzo 1942, n. 327 R.D. 30 marzo 1942, n. 327
Vecchio testo Nuovo testo

Art. 703. Art. 703.


Devoluzione delle opere non amovibili Devoluzione delle opere non amovibili

OMISSIS OMISSIS

L'ENAC ha facoltà, d'intesa con le autorità L'ENAC ha facoltà, d'intesa con le autorità
che hanno rilasciato la concessione, di che hanno rilasciato la concessione, di
ordinare la demolizione delle opere con la ordinare la demolizione delle opere con la
restituzione del bene demaniale nel pristino restituzione del bene demaniale nel pristino
stato. stato.

Nell'ipotesi di cui al comma precedente, Nell'ipotesi di cui al comma precedente,


l'ENAC, ove il concessionario non esegua l'ENAC, ove il concessionario non esegua

50
l'ordine di demolizione, può provvedervi l'ordine di demolizione, può provvedervi
d'ufficio ai sensi dell'articolo 54. d'ufficio ai sensi dell'articolo 54.

Alla scadenza naturale della concessione, il Alla scadenza naturale della concessione, il
concessionario subentrante ha l'obbligo di concessionario subentrante ha l'obbligo di
corrispondere al concessionario uscente il corrispondere al concessionario uscente il
valore di subentro. Ove non diversamente valore di subentro. Ove non diversamente
stabilito nell'atto di concessione, tale valore, stabilito nell'atto di concessione, tale valore,
per gli immobili e gli impianti fissi insistenti per gli immobili e gli impianti fissi insistenti
sul sedime aeroportuale e sulle aree ivi sul sedime aeroportuale e sulle aree ivi
ricomprese per intervenuto ampliamento ricomprese per intervenuto ampliamento
dello stesso sedime aeroportuale, realizzati dello stesso sedime aeroportuale, realizzati o
dal concessionario uscente con proprie acquisiti dal concessionario uscente con
risorse, inseriti nel contratto di programma e proprie risorse, inseriti nel contratto di
approvati dall'ENAC, è pari al valore delle programma e approvati dall'ENAC, è pari al
opere alla data di subentro, al netto degli valore delle opere alla data di subentro, al
ammortamenti e di eventuali contributi netto degli ammortamenti e di eventuali
pubblici, limitatamente alla quota di detti contributi pubblici, limitatamente alla quota
beni ascritta ai servizi soggetti a regolazione di detti beni ascritta ai servizi soggetti a
tariffaria rilevabile dalla contabilità analitica regolazione tariffaria rilevabile dalla
regolatoria certificata presentata dal contabilità analitica regolatoria certificata
concessionario uscente per l'annualità presentata dal concessionario uscente per
immediatamente precedente. l'annualità immediatamente precedente.

Gli immobili e gli impianti fissi insistenti Gli immobili e gli impianti fissi insistenti
alla data del subentro sul sedime alla data del subentro sul sedime
aeroportuale, realizzati dal concessionario aeroportuale, realizzati o acquisiti dal
uscente con proprie risorse e destinati allo concessionario uscente con proprie risorse e
svolgimento di attività di natura destinati allo svolgimento di attività di
commerciale, come tali non soggette a natura commerciale, come tali non soggette
regolazione tariffaria, restano di proprietà a regolazione tariffaria, restano di proprietà
del demanio dello Stato, senza che sia del demanio dello Stato, senza che sia
dovuto alla società concessionaria alcun dovuto alla società concessionaria alcun
rimborso. rimborso, salvo che per gli immobili e
impianti fissi di natura commerciale per
cui sia stata autorizzata dall'ENAC la
realizzazione o l'acquisizione degli stessi,
in quanto funzionali all'attività
aeroportuale e alla valorizzazione
dell'aeroporto, per i quali spetta un
rimborso pari al valore contabile residuo
da contabilità analitica regolatoria.

Il concessionario uscente è obbligato a Il concessionario uscente è obbligato a


proseguire nell'amministrazione proseguire nell'amministrazione
dell'esercizio ordinario dell'aeroporto alle dell'esercizio ordinario dell'aeroporto alle
stesse condizioni fissate all'atto di stesse condizioni fissate all'atto di
concessione sino al subentro del nuovo concessione sino al subentro del nuovo
concessionario, previo pagamento del concessionario, previo pagamento del
relativo valore di subentro dovuto dallo relativo valore di subentro dovuto dallo
stesso, salvo diversa e motivata stesso, salva diversa determinazione
determinazione dell'ENAC, in ordine al dell'ENAC motivata, in ordine al corretto
corretto svolgimento del servizio. svolgimento del servizio.

OMISSIS OMISSIS

51
CONTROVERSIE RELATIVE AI RAPPORTI DI LAVORO DEL PERSONA DELLA SCUOLA

607. Al fine di ridurre gli adempimenti burocratici a carico delle istituzioni scolastiche autonome per
lo svolgimento di attività amministrative non strettamente connesse alla gestione del servizio
istruzione, rafforzando le funzioni istituzionali di supporto alle medesime dell'Amministrazione
centrale e periferica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca in materie che
richiedono competenze tecniche specialistiche non facilmente reperibili all'interno delle stesse
istituzioni scolastiche, quale, a titolo di esempio, la gestione del contenzioso, il Ministero
dell'istruzione, dell'università e della ricerca è autorizzato ad avviare le procedure concorsuali per il
reclutamento, a decorrere dall'anno 2018, nei limiti della vigente dotazione organica, di 258 unità di
personale, dotate di competenze professionali di natura amministrativa, giuridica e contabile, di cui 5
dirigenti di seconda fascia e 253 funzionari, area III, posizione economica F1.
608. Fermo restando quanto stabilito dal secondo comma dell'articolo 417-bis del codice di procedura
civile, a seguito delle assunzioni del personale all'esito delle procedure concorsuali di cui al comma
607, per la gestione delle controversie relative ai rapporti di lavoro del personale della scuola, i
dirigenti territorialmente competenti e i direttori generali degli uffici scolastici regionali possono
avvalersi dei dirigenti delle istituzioni scolastiche nella fase istruttoria della predisposizione della
documentazione difensiva e, compatibilmente con il numero di unità di personale a disposizione, non
delegano ai medesimi la rappresentanza e la difesa in giudizio dell'Amministrazione

RETRIBUZIONI TRACCIABILI

910. A far data dal 1° luglio 2018 i datori di lavoro o committenti corrispondono ai lavoratori la retribuzione,
nonché ogni anticipo di essa, attraverso una banca o un ufficio postale con uno dei seguenti mezzi:
a) bonifico sul conto identificato dal codice IBAN indicato dal lavoratore;
b) strumenti di pagamento elettronico;
c) pagamento in contanti presso lo sportello bancario o postale dove il datore di lavoro abbia aperto un conto
corrente di tesoreria con mandato di pagamento;
d) emissione di un assegno consegnato direttamente al lavoratore o, in caso di suo comprovato impedimento, a
un suo delegato. L'impedimento s'intende comprovato quando il delegato a ricevere il pagamento è il coniuge, il
convivente o un familiare, in linea retta o collaterale, del lavoratore, purché di età non inferiore a sedici anni.
911. I datori di lavoro o committenti non possono corrispondere la retribuzione per mezzo di denaro contante
direttamente al lavoratore, qualunque sia la tipologia del rapporto di lavoro instaurato.
912. Per rapporto di lavoro, ai fini del comma 910, si intende ogni rapporto di lavoro subordinato di cui
all'articolo 2094 del codice civile, indipendentemente dalle modalità di svolgimento della prestazione e dalla
durata del rapporto, nonché ogni rapporto di lavoro originato da contratti di collaborazione coordinata e
continuativa e dai contratti di lavoro instaurati in qualsiasi forma dalle cooperative con i propri soci ai sensi della
legge 3 aprile 2001, n. 142. La firma apposta dal lavoratore sulla busta paga non costituisce prova dell'avvenuto
pagamento della retribuzione.
913. Le disposizioni di cui ai commi 910 e 911 non si applicano ai rapporti di lavoro instaurati con le pubbliche
amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, a quelli di cui alla
legge 2 aprile 1958, n. 339, né a quelli comunque rientranti nell'ambito di applicazione dei contratti collettivi
nazionali per gli addetti a servizi familiari e domestici, stipulati dalle associazioni sindacali comparativamente
più rappresentative a livello nazionale. Al datore di lavoro o committente che viola l'obbligo di cui al comma
910 si applica la sanzione amministrativa pecuniaria consistente nel pagamento di una somma da 1.000 euro a
5.000 euro.
914. Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge il Governo stipula con le associazioni
sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro maggiormente rappresentative a livello nazionale, con
l'Associazione bancaria italiana e con la società Poste italiane Spa una convenzione con la quale sono individuati
gli strumenti di comunicazione idonei a promuovere la conoscenza e la corretta attuazione delle disposizioni di
cui ai commi 910, 911 e 912. Gli obblighi di cui ai commi 910, 911 e 912 e le relative sanzioni si applicano a
decorrere dal centottantesimo giorno successivo alla data di entrata in vigore della presente legge. La Presidenza
del Consiglio dei ministri, in collaborazione con il Ministero dell'economia e delle finanze, predispone campagne
informative, avvalendosi dei principali mezzi di comunicazione, nonché degli organi di comunicazione e di
stampa e di soggetti privati. Ai fini dell'attuazione delle disposizioni di cui al presente comma, è autorizzata la
spesa di 100.000 euro per l'anno 2018.

52
SMALTIMENTO PROCESSI TRIBUTARI PENDENTI PRESSO LA CORTE DI CASSAZIONE
Art. 1, commi 961 e ss

NOMINA DI 50 MAGISTRATI AUSILIARI, IN SERVIZIO ONORARIO


Al fine di agevolare la definizione dei procedimenti civili in materia tributaria pendenti presso
la Corte di cassazione si procede alla nomina, in via straordinaria e non rinnovabile, di
magistrati ausiliari nel numero massimo di cinquanta, per lo svolgimento di servizio onorario.
I magistrati ausiliari sono nominati con decreto del Ministro della giustizia, previa
deliberazione del Consiglio superiore della magistratura, su proposta formulata dal consiglio
direttivo della Corte di cassazione nella composizione integrata a norma dell'articolo 16 del
decreto legislativo 27 gennaio 2006, n. 25. Essi sono assegnati all'ufficio del massimario e del
ruolo della Corte per essere destinati esclusivamente a comporre i collegi della sezione cui
sono devoluti i procedimenti tributari. Di ciascun collegio giudicante non possono far parte
più di due magistrati ausiliari.

CONDIZIONI E PRESUPPOSTI PER LA NOMINA


Possono essere chiamati all'ufficio onorario di magistrato ausiliario i magistrati ordinari,
compresi i consiglieri di cassazione nominati per meriti insigni, a riposo da non più di cinque
anni al momento di presentazione della domanda, che abbiano maturato un'anzianità di
servizio non inferiore a venticinque anni.
Per la nomina a magistrato ausiliario sono necessari i seguenti requisiti:
a) essere cittadino italiano;
b) avere l'esercizio dei diritti civili e politici;
c) non aver riportato condanne per delitti non colposi;
d) non essere stato sottoposto a misura di prevenzione o di sicurezza;
e) avere idoneità fisica e psichica;
f) non avere precedenti disciplinari diversi dalla sanzione più lieve prevista dalle leggi di
ordinamento giudiziario.
Al momento della presentazione della domanda il candidato non deve aver compiuto i
settantatre anni di età.
Non possono essere nominati magistrati ausiliari coloro che, al momento della domanda e nel
triennio precedente:
a) siano o siano stati membri del Parlamento nazionale ed europeo, deputati o consiglieri
regionali, membri del Governo, presidenti delle regioni e delle province, membri delle giunte
regionali e provinciali;
b) siano o siano stati sindaci, assessori comunali, consiglieri provinciali, comunali e
circoscrizionali;
c) ricoprano o abbiano ricoperto incarichi direttivi o esecutivi nei partiti politici.

BANDO PER IL RECLUTAMENTO


Entro un mese dalla data di entrata in vigore della presente legge, il Ministro della giustizia,
sentito il Consiglio superiore della magistratura, determina, con proprio decreto, le modalità
e i termini di presentazione della domanda, prevedendo che alla selezione si procede, ove
necessario, mediante due interpelli pubblicati nel rispetto di un intervallo temporale non
superiore a sei mesi Per la nomina a magistrato ausiliario è riconosciuta preferenza,
nell'ordine, al pregresso esercizio di funzioni di legittimità e alla minore anzianità anagrafica.
Della pubblicazione del bando è dato avviso nel sito internet istituzionale del Ministero della
giustizia. Le domande dei candidati sono trasmesse, senza ritardo, al consiglio direttivo della
Corte di cassazione che formula le proposte motivate di nomina.

53
DURATA DELL’INCARICO
Il magistrato ausiliario è nominato con decreto del Ministro della giustizia per la durata di tre
anni, non prorogabili.

OGGETTO DELL’INCARICO: Definire almeno centocinquanta procedimenti per anno

CESSAZIONE DALL’INCARICO
Il magistrato ausiliario cessa dall'incarico nelle ipotesi di decadenza, dimissioni e revoca.
Decadenza. I magistrati ausiliari cessano dall'ufficio quando decadono perché viene meno
taluno dei requisiti richiesti per la nomina, in caso di revoca e di dimissioni ovvero quando
sussiste una causa di incompatibilità.
Revoca. In ogni momento il primo presidente della Corte di cassazione propone
motivatamente al consiglio direttivo la revoca del magistrato ausiliario che non è in grado di
svolgere diligentemente e proficuamente il proprio incarico. È proposta la revoca del
magistrato ausiliario che non abbia definito, anche in parte o nei confronti di alcune delle parti,
un numero di procedimenti almeno pari a centocinquanta per anno. In questi casi, il consiglio
direttivo, sentito l'interessato e verificata la fondatezza della proposta, la trasmette al Consiglio
superiore della magistratura unitamente ad un parere motivato. I provvedimenti di cessazione
sono adottati con decreto del Ministro della giustizia, su deliberazione del Consiglio superiore
della magistratura

IMPARZIALITÀ
Il magistrato ausiliario non può esercitare la professione di avvocato per tutto il periodo del
mandato.
magistrato ausiliario ha l'obbligo di astenersi e può essere ricusato a norma dell'articolo 52 del
codice di procedura civile, oltre che nei casi previsti dall'articolo 51, primo comma, del
medesimo codice, quando è stato associato o comunque collegato, anche mediante il coniuge,
i parenti o altre persone, con lo studio professionale di cui ha fatto o fa parte il difensore di
una delle parti.

COMPENSO
Ai magistrati ausiliari è attribuito, a titolo di rimborso spese forfettario, un importo
onnicomprensivo di euro 1.000 mensili, per undici mensilità all'anno. L'importo di cui al
presente comma non costituisce reddito e non è soggetto a ritenute previdenziali né
assistenziali.

Destinazione dei magistrati del massimario alla sezione tributaria (comma 980)
Al fine di agevolare la definizione dei procedimenti civili in materia tributaria pendenti presso
la Corte di Cassazione, sino alla scadenza del terzo anno successivo alla data di entrata in
vigore dei commi da 961 a 981 i magistrati ordinari addetti all'ufficio del massimario e del
ruolo della Corte di cassazione in possesso dei requisiti di cui al terzo comma dell'articolo 115
dell'ordinamento giudiziario, di cui al regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12, sono applicati, a
norma del predetto comma, esclusivamente alla sezione alla quale sono devoluti i
procedimenti tributari.

N.B. Art. 11, comma 3, r.d. n. 12/1941: magistrati addetti all'ufficio del massimario e del ruolo con
anzianità di servizio nel predetto ufficio non inferiore a due anni, che abbiano conseguito almeno la
terza valutazione di professionalità.

54
IMPOSTA SULLE TRANSAZIONI DIGITALI
Articolo 1 commi 1011 e ss

È istituita l'imposta sulle transazioni digitali, relative a prestazioni di servizi effettuate tramite
mezzi elettronici rese nei confronti di soggetti residenti nel territorio dello Stato indicati
all’articolo 23, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n.
600, diversi dai soggetti che hanno aderito al regime di cui all'articolo 1, commi da 54 a 89,
della legge 23 dicembre 2014, n. 190, e dai soggetti di cui all'articolo 27 del decreto-legge 6
luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, nonché
delle stabili organizzazioni di soggetti non residenti situate nel medesimo territorio.

Le prestazioni di servizi di cui sopra sono individuate con decreto del Ministro dell'economia
e delle finanze da emanare entro il 30 aprile 2018. Si considerano servizi prestati tramite
mezzi elettronici quelli forniti attraverso internet o una rete elettronica e la cui natura
rende la prestazione essenzialmente automatizzata, corredata di un intervento umano
minimo e impossibile da garantire in assenza della tecnologia dell'informazione.

L'imposta si applica con l'aliquota del 3 per cento sul valore della singola transazione. Per
valore della transazione si intende il corrispettivo dovuto per le prestazioni di cui sopra, al
netto dell'imposta sul valore aggiunto, indipendentemente dal luogo di conclusione della
transazione. L'imposta si applica nei confronti del soggetto prestatore, residente o non
residente, che effettua nel corso di un anno solare un numero complessivo di transazioni
digitali superiore a 3.000 unità.

L'imposta è prelevata, all'atto del pagamento del corrispettivo, dai soggetti committenti dei
servizi prestati tramite mezzi elettronici, con obbligo di rivalsa sui soggetti prestatori, salvo il
caso in cui i soggetti che effettuano la prestazione indichino nella fattura relativa alla
prestazione, o in altro documento idoneo da inviare contestualmente alla fattura,
eventualmente individuato con il provvedimento ministeriale, di non superare i limiti di
transazioni indicati. I medesimi committenti versano l'imposta entro il giorno 16 del mese
successivo a quello del pagamento del corrispettivo.

Con il decreto ministeriale sono stabilite le modalità applicative dell'imposta, ivi compresi gli
obblighi dichiarativi e di versamento, nonché eventuali casi di esonero. Con uno o più
provvedimenti del direttore dell'Agenzia delle entrate possono essere individuate ulteriori
modalità di attuazione della disciplina.

L'imposta è corrisposta mediante versamento diretto nei termini e nei modi previsti per il
versamento delle imposte sui redditi. L'imposta è corrisposta dai soggetti non residenti senza
stabile organizzazione nel territorio dello Stato con le modalità previste.

Le nuove disposizioni si applicano a decorrere dal 1º gennaio dell'anno successivo a quello


della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del decreto ministeriale.

55
ADEGUAMENTO ORDINAMENTO INTERNO AL REGOLAMENTO (UE) 2016/679
Articolo 1 commi 1020 e ss

1020. Al fine di adeguare l'ordinamento interno al regolamento


(UE) 2016/679 – cd. «regolamento RGPD» -, il Garante per la DIRITTO EUROUNITARIO
protezione dei dati personali assicura la tutela dei diritti
fondamentali e delle libertà dei cittadini. Regolamento (UE) 2016/679 del
Parlamento europeo e del Consiglio,
1021. Ai fini di cui al comma 1020, il Garante per la protezione dei del 27 aprile 2016, relativo alla
dati personali, con proprio provvedimento da adottare entro due protezione delle persone fisiche con
mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge: riguardo al trattamento dei dati
a) disciplina le modalità attraverso le quali il Garante stesso
personali, nonché alla libera
monitora l'applicazione del regolamento RGPD e vigila sulla sua
circolazione di tali dati e che abroga
applicazione;
b) disciplina le modalità di verifica, anche attraverso l'acquisizione
la direttiva 95/46/CE (regolamento
di informazioni dai titolari dei dati personali trattati per via generale sulla protezione dei dati)
automatizzata o tramite tecnologie digitali, della presenza di
adeguate infrastrutture per l'interoperabilità dei formati con cui i Entrata in vigore: 25.5.2018
dati sono messi a disposizione dei soggetti interessati, sia ai fini
della portabilità dei dati ai sensi dell'articolo 20 del regolamento RGPD, sia ai fini dell'adeguamento
tempestivo alle disposizioni del regolamento stesso;
c) predispone un modello di informativa da compilare a cura dei titolari di dati personali che effettuano
un trattamento fondato sull'interesse legittimo che prevede l'uso di nuove tecnologie o di strumenti
automatizzati;
d) definisce linee-guida o buone prassi in materia di trattamento dei dati personali fondato sull'interesse
legittimo del titolare.

1022. Il titolare di dati personali, individuato ai sensi dell'articolo 4, numero 7), del regolamento
RGPD, ove effettui un trattamento fondato sull'interesse legittimo che prevede l'uso di nuove
tecnologie o di strumenti automatizzati, deve darne tempestiva comunicazione al Garante per la
protezione dei dati personali. A tale fine, prima di procedere al trattamento, il titolare dei dati invia al
Garante un'informativa relativa all'oggetto, alle finalità e al contesto del trattamento, utilizzando il
modello di cui al comma 1021, lettera c). Trascorsi quindici giorni lavorativi dall'invio
dell'informativa, in assenza di risposta da parte del Garante, il titolare può procedere al trattamento.

1023. Il Garante per la protezione dei dati personali effettua un'istruttoria sulla base dell'informativa
ricevuta dal titolare ai sensi del comma 1022 e, ove ravvisi il rischio che dal trattamento derivi una
lesione dei diritti e delle libertà dei soggetti interessati, dispone la moratoria del trattamento per un
periodo massimo di trenta giorni. In tale periodo, il Garante può chiedere al titolare ulteriori
informazioni e integrazioni, da rendere tempestivamente, e, qualora ritenga che dal trattamento derivi
comunque una lesione dei diritti e delle libertà del soggetto interessato, dispone l'inibitoria all'utilizzo
dei dati.
1024. Il Garante per la protezione dei dati personali dà conto dell'attività svolta ai sensi del comma
1023 e dei provvedimenti conseguentemente adottati nella relazione annuale di cui all'articolo 154,
comma 1, lettera m), del codice in materia di protezione dei dati personali, di cui al decreto legislativo
30 giugno 2003, n. 196.

Art. 1 comma 1162. Al fine di garantire la piena attuazione degli adempimenti previsti dal regolamento (UE) 2016/679 del
Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al
trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE, nonché dalla
direttiva (UE) 2016/680 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativa alla protezione delle persone
fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali da parte delle autorità competenti a fini di prevenzione, indagine,
accertamento e perseguimento di reati o esecuzione di sanzioni penali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga
la decisione quadro 2008/977/GAI del Consiglio, e per far fronte agli oneri determinati dall'applicazione della legge 29
maggio 2017, n. 71, il fondo di cui all'articolo 156, comma 10, del codice di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196,
è ulteriormente incrementato nella misura di 4 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2019.

56
Pubblicità delle vendite giudiziarie immobiliari
(art. 1 comma 1101)

Obbligo di pubblicità
La pubblicità delle vendite giudiziarie immobiliari, gestite
dagli uffici dei tribunali competenti in materia di
esecuzioni immobiliari, è assicurata mediante i quotidiani
cartacei più diffusi sul territorio nazionale e attraverso i
siti web, come previsto a legislazione vigente.

Regolamento ministeriale attuativo


Con decreto del Ministro della giustizia, da adottare entro
novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente
legge, sono definiti i criteri e le modalità di attuazione del
presente comma.

Pubblicità delle gare in caso di subappalto


(art. 1 comma 1102)

Al fine di assicurare la trasparenza in materia di appalti, la pubblicità delle gare in caso di


subappalto è assicurata attraverso i quotidiani cartacei più diffusi sul territorio nazionale e dai
siti web, così come previsto dalla normativa vigente.

57
Modifiche al TU in materia bancaria e creditizia
Art. 1, comma 1103

D.LGS. 1 SETTEMBRE 1993, N. 385 D.LGS. 1 SETTEMBRE 1993, N. 385


TESTO UNICO DELLE LEGGI IN MATERIA TESTO UNICO DELLE LEGGI IN MATERIA
BANCARIA E CREDITIZIA BANCARIA E CREDITIZIA

VECCHIO TESTO NUOVO TESTO

Art. 12 Art. 12
Obbligazioni e titoli di deposito Obbligazioni e titoli di deposito
emessi dalle banche emessi dalle banche

1. Le banche, in qualunque forma 1. Le banche, in qualunque forma


costituite, possono emettere costituite, possono emettere
obbligazioni, anche convertibili, obbligazioni, anche convertibili,
nominative o al portatore. nominative o al portatore.

2. abrogato 2. abrogato

3. L'emissione delle obbligazioni non 3. L'emissione delle obbligazioni non


convertibili o convertibili in titoli di altre convertibili o convertibili in titoli di altre
società è deliberata dall'organo società è deliberata dall'organo
amministrativo; non si applicano gli amministrativo; non si applicano gli
articoli 2410, 2412, 2413, 2414, primo articoli 2410, 2412, 2413, 2414, primo
comma, n. 3, 2414-bis, 2415, 2416, comma, n. 3, 2414-bis, 2415, 2416,
2417, 2418 e 2419 del codice civile. 2417, 2418 e 2419 del codice civile.

4. Alle obbligazioni convertibili in 4. Alle obbligazioni convertibili in


azioni proprie si applicano le norme del azioni proprie si applicano le norme del
codice civile, eccetto l'articolo 2412. codice civile, eccetto l'articolo 2412.

4-bis. I commi 3 e 4 si applicano anche 4-bis. I commi 3 e 4 si applicano anche


agli strumenti finanziari assoggettati alla agli strumenti finanziari assoggettati alla
disciplina delle obbligazioni prevista dal disciplina delle obbligazioni prevista dal
codice civile. codice civile, inclusi gli strumenti di
debito chirografario di secondo livello
di cui all'articolo 12-bis.

5. La Banca d'Italia disciplina 5. La Banca d'Italia disciplina


l'emissione da parte delle banche delle l'emissione da parte delle banche delle
obbligazioni non convertibili o obbligazioni non convertibili o
convertibili in titoli di altre società convertibili in titoli di altre società
nonché degli strumenti finanziari diversi nonché degli strumenti finanziari diversi
dalle partecipazioni. dalle partecipazioni.

6. Le banche possono emettere titoli di 6. Le banche possono emettere titoli di


deposito nominativi o al portatore. La deposito nominativi o al portatore. La

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Banca d'Italia può disciplinarne le Banca d'Italia può disciplinarne le
modalità di emissione. modalità di emissione.

7. La Banca d'Italia disciplina le 7. La Banca d'Italia disciplina le


emissioni da parte delle banche di emissioni da parte delle banche di
prestiti subordinati, irredimibili ovvero prestiti subordinati, irredimibili ovvero
rimborsabili previa autorizzazione della rimborsabili previa autorizzazione della
medesima Banca d'Italia. Tali emissioni medesima Banca d'Italia. Tali emissioni
possono avvenire anche sotto forma di possono avvenire anche sotto forma di
obbligazioni o di titoli di deposito. obbligazioni o di titoli di deposito.

Art. 12-bis.
(Strumenti di debito chirografario di
secondo livello)

1. Sono strumenti di debito chirografario


di secondo livello le obbligazioni e gli
altri titoli di debito, emessi da una banca
o da una società del gruppo bancario,
aventi le seguenti caratteristiche:
a) la durata originaria degli strumenti di
debito è pari ad almeno dodici mesi;
b) gli strumenti di debito non sono
strumenti finanziari derivati, come
definiti dall'articolo 1, comma 3, del
testo unico di cui al decreto legislativo
24 febbraio 1998, n. 58, non sono
collegati a strumenti finanziari derivati,
né includono caratteristiche ad essi
proprie;
c) la documentazione contrattuale e, se
previsto, il prospetto di offerta o di
ammissione a quotazione degli strumenti
di debito indicano che il rimborso del
capitale e il pagamento degli interessi e
di eventuali altri importi dovuti ai titolari
sono disciplinati secondo quanto
previsto dall'articolo 91, comma 1-bis,
lettera c-bis).

2. L'applicazione dell'articolo 91,


comma 1-bis, lettera c-bis), è
subordinata al rispetto delle condizioni
di cui al comma 1. Le clausole che
prevedono diversamente sono nulle e la
loro nullità non comporta la nullità del
contratto.

3. Una volta emessi, gli strumenti di


debito chirografario di secondo livello
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non possono essere modificati in
maniera tale da far venire meno le
caratteristiche indicate al comma 1. È
nulla ogni pattuizione difforme.

4. La Banca d'Italia può disciplinare


l'emissione e le caratteristiche degli
strumenti di debito chirografario di
secondo livello

Art. 91
Restituzioni e riparti Art. 91
Restituzioni e riparti
1. I commissari procedono alle
restituzioni dei beni nonché degli 1. I commissari procedono alle
strumenti finanziari relativi ai servizi di restituzioni dei beni nonché degli
cui al decreto legislativo 24 febbraio strumenti finanziari relativi ai servizi di
1998, n. 58, e, secondo l'ordine stabilito cui al decreto legislativo 24 febbraio
dall'articolo 111 della legge fallimentare 1998, n. 58, e, secondo l'ordine stabilito
fatto salvo quanto previsto dal comma 1- dall'articolo 111 della legge fallimentare
bis, alla ripartizione dell'attivo liquidato. fatto salvo quanto previsto dal comma 1-
Le indennità e i rimborsi spettanti agli bis, alla ripartizione dell'attivo liquidato.
organi della procedura di Le indennità e i rimborsi spettanti agli
amministrazione straordinaria e ai organi della procedura di
commissari della gestione provvisoria amministrazione straordinaria e ai
che abbiano preceduto la liquidazione commissari della gestione provvisoria
coatta amministrativa sono equiparate che abbiano preceduto la liquidazione
alle spese indicate nell'articolo 111, coatta amministrativa sono equiparate
comma primo, numero 1), della legge alle spese indicate nell'articolo 111,
fallimentare. Il pagamento dei crediti comma primo, numero 1), della legge
prededucibili è effettuato previo parere fallimentare. Il pagamento dei crediti
favorevole del comitato di sorveglianza. prededucibili è effettuato previo parere
favorevole del comitato di sorveglianza.
1-bis. In deroga a quanto previsto
dall'articolo 2741 del codice civile e 1-bis. In deroga a quanto previsto
dall'articolo 111 della legge fallimentare, dall'articolo 2741 del codice civile e
nella ripartizione dell'attivo liquidato ai dall'articolo 111 della legge fallimentare,
sensi del comma 1: nella ripartizione dell'attivo liquidato ai
a) i seguenti crediti sono soddisfatti con sensi del comma 1:
preferenza rispetto agli altri crediti a) i seguenti crediti sono soddisfatti con
chirografari: preferenza rispetto agli altri crediti
1) la parte dei depositi di persone fisiche, chirografari:
microimprese, piccole e medie imprese 1) la parte dei depositi di persone fisiche,
ammissibili al rimborso e superiore microimprese, piccole e medie imprese
all'importo previsto dall'articolo 96- ammissibili al rimborso e superiore
bis.1, commi 3 e 4; (388) all'importo previsto dall'articolo 96-
2) i medesimi depositi indicati al numero bis.1, commi 3 e 4; (388)
1), effettuati presso succursali 2) i medesimi depositi indicati al numero
extracomunitarie di banche aventi sede 1), effettuati presso succursali
legale in Italia;
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b) sono soddisfatti con preferenza extracomunitarie di banche aventi sede
rispetto ai crediti indicati alla lettera a): legale in Italia;
1) i depositi protetti; b) sono soddisfatti con preferenza
2) i crediti vantati dai sistemi di garanzia rispetto ai crediti indicati alla lettera a):
dei depositanti a seguito della surroga 1) i depositi protetti;
nei diritti e negli obblighi dei depositanti 2) i crediti vantati dai sistemi di garanzia
protetti; dei depositanti a seguito della surroga
c) sono soddisfatti con preferenza nei diritti e negli obblighi dei depositanti
rispetto agli altri crediti chirografari ma protetti;
dopo che siano stati soddisfatti i crediti c) sono soddisfatti con preferenza
indicati alle lettere a) e b), gli altri rispetto agli altri crediti chirografari ma
depositi presso la banca. dopo che siano stati soddisfatti i crediti
indicati alle lettere a) e b), gli altri
OMISSIS depositi presso la banca.

c-bis) i crediti per il rimborso del


capitale e il pagamento degli interessi
e di eventuali altri importi dovuti ai
titolari degli strumenti di debito
chirografario di secondo livello
indicati dall'articolo 12-bis sono
soddisfatti dopo tutti gli altri crediti
chirografari e con preferenza rispetto
ai crediti subordinati alla
soddisfazione dei diritti di tutti i
creditori non subordinati della società

OMISSIS

61
Modifiche al TU in materia di intermediazione finanziaria
Art. 1, comma 1104

D.LGS. 24 FEBBRAIO 1998, N. 58 D.LGS. 24 FEBBRAIO 1998, N. 58


TESTO UNICO DELLE DISPOSIZIONI IN TESTO UNICO DELLE DISPOSIZIONI IN
MATERIA DI INTERMEDIAZIONE MATERIA DI INTERMEDIAZIONE
FINANZIARIA FINANZIARIA
VECCHIO TESTO NUOVO TESTO

Art. 60-bis.4-bis
(Strumenti di debito chirografario di
secondo livello)

1. Le Sim indicate all'articolo 55-bis,


comma 1, possono emettere gli strumenti
di debito chirografario di secondo livello
ai sensi dell'articolo 12-bis del Testo unico
bancario. Si applica l'articolo 91, comma
1-bis, lettera c-bis), del Testo unico
bancario

Art. 1 comma 1105.


Il valore nominale unitario degli strumenti di debito chirografario di secondo livello previsti
dall'articolo 12-bis del testo unico di cui al decreto legislativo n. 385 del 1993 è pari ad almeno 250.000
euro. I medesimi strumenti di debito possono essere oggetto di collocamento, in qualsiasi forma
realizzato, rivolto a soli investitori qualificati.

Art. 1 comma 1106.


Nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze è istituito un Fondo di ristoro
finanziario con una dotazione finanziaria di 25 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018, 2019,
2020 e 2021 per l'erogazione di misure di ristoro in favore di risparmiatori che hanno subìto un danno
ingiusto, riconosciuto con sentenza del giudice o con pronuncia degli arbitri presso la camera arbitrale
per i contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture di cui all'articolo 210 del codice dei contratti
pubblici, di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, in ragione della violazione degli obblighi
di informazione, diligenza, correttezza e trasparenza previsti dal testo unico delle disposizioni in
materia di intermediazione finanziaria, di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, nella
prestazione dei servizi e delle attività di investimento relativi alla sottoscrizione e al collocamento di
strumenti finanziari emessi da banche aventi sede legale in Italia sottoposte ad azione di risoluzione ai
sensi del decreto legislativo 16 novembre 2015, n. 180, o comunque poste in liquidazione coatta
amministrativa, dopo il 16 novembre 2015 e prima della data di entrata in vigore della presente legge.
Il Fondo opera entro i limiti della dotazione finanziaria e fino al suo esaurimento secondo il criterio
cronologico della presentazione dell'istanza corredata di idonea documentazione. Il Ministro
dell'economia e delle finanze presenta una relazione alle Camere sullo stato di attuazione del presente
comma.

Compensatio lucri cum damno


1107. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'economia e
delle finanze, da adottare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono
stabiliti requisiti, modalità e condizioni necessarie all'attuazione di quanto disposto dai commi da 1106
a 1109. Dall'ammontare della misura di ristoro sono in ogni caso dedotte le eventuali diverse forme di
risarcimento, indennizzo o ristoro di cui i risparmiatori abbiano già beneficiato
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