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Traduzione di
Giordana Rossetti
CambiaMenti
Titolo originale:
Isis Sophia III: Our relationship with the Stars
© 2003 Astrosophy Research Center, Inc.
Meadow Vista, CA
Questa edizione [Americana] di Isis Sophia III: Our relationship with the Stars
venne pubblicata la prima volta nel 1952 in forma di manoscritto col titolo di
Man and the Stars [L’Uomo e le Stelle].
Il libro ha subito una lieve opera redazionale per renderlo conforme con un più moderno
stile di punteggiatura, maiuscole, e uso di genere. Qualsiasi annotazione o aggiunta da parte
degli editori sarà tra [parentesi].
Editing
Giuseppina Pistillo
Traduzione
Giordana Rossetti
CambiaMenti
INDICE
Prefazione pag. 11
Parte prima
Capitolo I Riflessione e Deflessione degli eventi storici nel Cosmo pag. 15
Parte seconda
Capitolo I L’impatto del Cosmo sulla Terra. pag. 85
Studi astronomici
Capitolo II Idee su embriologia e Stelle. pag. 99
Parte terza
Capitolo I Cosmologia ed embriologia pag. 151
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La Costellazione Leone pag. 191
Parte Quarta
Capitolo I Ritmi cosmici ed evoluzione pag. 237
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Willi Sucher nel testo distingue i Segni zodiacali dalle Costellazioni
zodiacali utilizzando la nomenclatura latina per i Segni,
e la lingua corrente per le Costellazioni (vedi tabella)
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Iside Sophia III - La nostra relazione con le Stelle
Simboli Costellazioni
Ariete Bilancia
Toro Scorpione
Gemelli Sagittario
Cancro Capricorno
Leone Acquario
Vergine Pesci
simboli segni
Aries Libra
Taurus Scorpio
Gemini Sagittarius
Cancer Capricornus
Leo Aquarius
Virgo Pisces
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Iside Sophia III - La nostra relazione con le Stelle
Prefazione
Molte ere fa, noi esseri umani vivevamo in uno stato di
coscienza, ma non di autocoscienza, guidati in tutti gli aspetti della
nostra vita comunitaria da Entità Angeliche. Istintivamente, noi
comprendevano la loro Divina Sapienza, la loro “Sapienza delle
Stelle”, la loro Astrosofia. Evolvendo attraverso innumerevoli
stadi evolutivi, siamo “caduti in stato di sonno” nei confronti dei
rapporti cosmici dai quali siamo stati generati, e siamo diventati
autocoscienti: individui chiaramente pensanti.
Gradino dopo gradino, e stadio dopo stadio, tuttavia, l’essenza del
nostro essere è stata condotta sempre più vicina alla realizzazione
autocosciente della essenza cosmica del nostro Sé. Evolvendo
nuove capacità animiche, chiamate nella Scienza dello Spirito,
immaginazione, ispirazione, e intuizione: che permettono alla
Sapienza Celeste – la Divina Sophia – di ridestarsi come la novella
ASTROSOFIA negli spiriti degli esseri umani autocoscienti. Se
cogliamo la grandiosità di questa idea, noi siamo posti di fronte
alla tremenda importanza del nostro Sistema solare e di noi stessi
nel grande universo.
Willi Sucher fu uno dei primi a ricercare una nuova comprensione
dei nostri rapporti con le Stelle adoprando gli strumenti
dell’immaginazione, dell’ispirazione, e dell’intuizione. Basando la
sua opera sui fatti dell’Astronomia e ponendoli in relazione alle
scoperte nel campo della Scienza dello Spirito di Rudolf Steiner,
creò un vasto corpo di ricerca, che portò alla luce in numerosi libri
e conferenze.
Egli comprendeva, a proposito dello spirito umano, le rigorose
richieste che questo esigerebbe da tutti coloro che volessero
lavorare in maniera responsabile in tale direzione, ma aveva
fiducia nei nuovi poteri elargiti ad una Umanità anelante alla
verità spirituale.
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Egli descrisse, in tutte le sue numerose vie di ricerca, il senso
degli esseri umani individuali che si reincarnano nel loro
rapporto con gli Esseri cosmici.
Egli parlò in maniera speciale di Uno, il Quale si incarnò
nel corpo di Gesù: l’Uno che noi chiamiamo il Christo, le
cui azioni sulla Terra resero possibili queste nuove capacità
nell’Umanità. Soprattutto, egli riconobbe che ogni persona
deve rendere individualmente reali queste verità attraverso
lo sforzo personale, che le verità esistono e possono essere
realizzate.
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Iside Sophia III - La nostra relazione con le Stelle
CAPITOLO I
Riflessione e deflessione degli eventi storici nel Cosmo
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mezzi di una disciplina strettamente scientifica, darà la possibilità
di svelare, allo stesso tempo, le origini dell’universo ed il significato
e lo scopo di tutta la creazione.
Una certa quantità di lavoro di ricerca diretto a fondare un tale
tipo di indagine cosmologica, è già stata compiuta. Esiste anche
un certo numero di pubblicazioni che descrivono i risultati iniziali
in tale direzione. Possiamo indicare, tra gli altri, i libri della signora
L. Kolisko e del dottor Hauschka.
La nostra preoccupazione, in questo libro, sarà specialmente
quella di presentare i risultati dell’indagine che riguarda
l’interrelazione tra l’essere umano e le Stelle.
Vorremmo, comunque, sottolineare che non intendiamo
associare i nostri sforzi a certe credenze astrologiche.
L’Astrologia, quale esiste oggi, è fondata su tradizioni e metodi
di conoscenza antichissimi. Non intendiamo entrare in merito
riguardo a questi antichi metodi di conoscenza, ma vogliamo
fondare una conoscenza che sia in armonia con il carattere e le
esigenze dell’epoca moderna. L’intero universo è sicuramente in
uno stato di ininterrotta evoluzione e noi, quale parte dell’universo,
mutiamo e ci evolviamo costantemente riguardo alla nostra intera
costituzione e la nostra coscienza.
Per questa ragione, ci sembra impossibile imporre, in
quest’epoca moderna, metodi di approccio che erano giustificati
molte migliaia di anni fa. L’evoluzione ci richiede di essere pronti
a tipologie sempre nuove di approccio.
Baseremo le nostre considerazioni, in questo libro, su due
questioni fondamentali: 1) vi è una qualche prova possibile di
un rapporto tra i movimenti e i ritmi delle Stelle e l’Umanità così
come noi la viviamo sulla Terra? e 2) qual è il carattere di tale
relazione nelle condizioni attuali, se esiste?
Per trovare un approccio più generale ed umanamente ampio,
porremo ora, fianco a fianco, certi eventi storici e certi ritmi cosmici.
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Iside Sophia III - La nostra relazione con le Stelle
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Prima che la Russia si fosse dissolta quale avversario della
Germania, anche gli Stati Uniti d’America erano entrati in
guerra. Gradualmente, le enormi armate americane giunsero sul
suolo continentale, verso la fine del 1917 e all’inizio del 1918.
Successivamente, i Bolscevichi firmarono l’umiliante trattato di
pace di Brest - Litovsk.
Durante quei mesi del 1917, Saturno si stava muovendo
attraverso la costellazione Cancro e, in luglio, esso si trovava
al incirca nel 122° grado dell’eclittica. Quelle due posizioni di
Saturno, il 1° Agosto 1914 e nel luglio del 1917, sono indicate
nella carta dello Zodiaco nella Figura 1.
Figura 1
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relativa inattività, a parte le incursioni aeree sull’Inghilterra,
ecc. Soltanto nel giugno 1941, la guerra prese una nuova piega.
Il 22 Giugno, la Germania attaccò la Russia. Saturno era allora
a 53°,5 gradi dell’eclittica. Esso era in transizione da Ariete a
Toro. Questo venne seguito da eventi drammatici sul fronte
orientale.
Fino a quel momento, gli Stati Uniti si erano mantenuti
fuori dalla guerra, ma vennero forzati a decidere con il famoso
attacco di Pearl Harbour, il 7 dicembre 1941. Saturno si era
spostato nuovamente a 53°,5 gradi dell’eclittica. (Durante
l’estate precedente, Saturno era in [stato retrogrado], formando
dunque un anello stazionario e spostandosi non molto lontano
dalla posizione del 22 giugno).
Iniziò un lungo periodo di relativo stallo fino al 1944, quando
la guerra sembrò entrare in una fase decisiva. Il 6 giugno 1944,
si verificò la famosa invasione degli Alleati in Francia. Circa
nello stesso tempo, i Russi premevano ad oriente. Tutti questi
eventi resero la posizione della Germania sempre più disperata
fino a quando, nel 1945, il suo collasso definitivo portò la
guerra al termine. Il 6 giugno 1944, Saturno era nell’87° grado
dell’eclittica. Era tornato quasi esattamente nello stesso punto
del cielo nel quale si trovava il 1° Agosto 1914.
Tutte queste posizioni di Saturno sono tracciate nella nostra
carta dello Zodiaco, nella Figura 1 (a pag. 18). Ora diveniamo
coscienti di una sorprendente serie di fatti: gli eventi sul lato
destro della nostra carta (I Guerra Mondiale) corrispondono,
in ordine inverso, agli eventi sul lato sinistro (II Guerra
Mondiale).
Esaminiamo i punti del 28 giugno 1919 (Trattato di Pace
di Versailles) e del 3 settembre 1939 (inizio della II Guerra
Mondiale). A quella data del 1919, Saturno si trovava nel 57°
grado a destra della posizione iniziale, il 1° agosto 1914 (inizio
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Iside Sophia III - La nostra relazione con le Stelle
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Allo stesso modo, possiamo ora dire che il fallimento del
1919 provocò lo scoppio della II Guerra Mondiale. Non è
questo il luogo per indicare i molti dettagli del deterioramento
economico e sociale causato dall’impotenza del Trattato di
Versailles.
Noi osserviamo soltanto le implicazioni cosmiche, sebbene
non possiamo ancora intendere il loro operare. Vi è il Trattato
del 1919, accompagnato dalla posizione di Saturno in Leone; e
nel punto di riflessione, forse meglio di “deflessione”, quando
Saturno era in Ariete (settembre 1939), le potenze occidentali,
vennero forzate ad entrare in una nuova guerra. Tutto il
mosaico politico successivo al Trattato di Versailles, non fu di
alcun giovamento.
Non siamo qui posti di fronte ad un esempio magistrale di
come l’Umanità moderna plasmi il suo destino? È possibile
sostenere che il Trattato di Pace di Versailles sia stato causato
da eventi precedenti.
Certamente la mentalità delle personalità dirigenti nella
politica tedesca, prima e durante la I Guerra Mondiale, non
rese la situazione più facile. Invece di suggerimenti positivi,
negli ambienti politici dell’Europa Centrale, regnava il caos.
Idee costruttive, come quella della Tripartizione dell’Organismo
Sociale di Rudolf Steiner, non furono accettate dalle nazioni di
lingua tedesca, sebbene esse venissero espresse alquanto prima
del crollo del 1918. Tuttavia, si potrebbe immaginare come
anche atteggiamenti maggiormente preveggenti e coraggiosi di
quelli degli artefici del Trattato di Pace sarebbero potuti andare
in frantumi nel cerchio fatale di causa ed effetto della storia.
Le realtà cosmologiche, che abbiamo decifrato fino ad ora,
suggeriscono un’attività “deflessiva” compiuta da Saturno.
Se immaginiamo una linea retta tracciata dalla posizione di
Saturno, il 1° agosto 1914, al punto opposto dello Zodiaco,
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Iside Sophia III - La nostra relazione con le Stelle
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Da un altro estremo punto di vista, si potrebbe affermare che
questa cosmica deflessione degli eventi terrestri sia soltanto
una prova dell’assoluto dominio del Cosmo sulla intera storia
umana e terrena. Sarebbe possibile, per esempio, guardare agli
avvenimenti del 1914, del 1919, del 1939, come ad avvenimenti
che siano stati completamente fuori dalla portata della libera
attività umana e che siano stati imposti all’Umanità come il
movimento di una macchina è sovraimposto al suo materiale.
Questo sarebbe il punto di vista di un estremo fatalismo
astrologico.
Comunque, il problema se noi siamo liberi oppure no riguardo
le nostre semiattività, è un problema interamente filosofico.
Partendo da punti di vista molto diversi, che indicheremo anche
in questo libro, siamo giunti alla conclusione che una genuina
Cosmologia spirituale non può fare altro che ammettere la
possibilità di un campo teoricamente illimitato della libertà
umana, all’interno dalla trama di influenze cosmiche nella quale
ci troviamo. Si è quindi giustificati nel dire che se qualcuno,
nel 1919, avesse trovato una soluzione maggiormente pratica in
luogo del Trattato di Versailles, gli eventi del 1939 avrebbero
potuto prendere una piega diversa.
Osserviamo nella Figura 1 (a pag. 18) il significato della linea
cosmica di deflessione: della linea che va da Gemelli a Sagittario.
In Gemelli questa linea era contraddistinta dalla posizione di
Saturno nel 1914. È molto illuminante il considerare anche
le implicazioni di Sagittario. Saturno si trovava in Sagittario
nel 1929; in effetti, esso attraversò quel punto, esattamente
opposto a quello del 1° agosto 1914, tre volte con movimento
retrogrado.
Quello fu l’anno della grande crisi economica, a partire
dagli Stati Uniti, in tutto il mondo. Essa sconvolse la struttura
sociale in molti paesi; per esempio, la Germania non riuscì mai
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Ciò portò un temporaneo sollievo ai Tedeschi, ma pose
l’Umanità di fronte alla gigantesca minaccia del bolscevismo
aggressivo. Un tale impatto proruppe velocemente di nuovo
sulla scena della storia mondiale nel 1941, quando Saturno
si trovava nel punto di deflessione corrispondente a quello
del 1917. Così come la Russia si era dissolta a causa della I
Guerra Mondiale nel 1917, così essa entrò nella II Guerra
Mondiale nel 1941; e persino oggi non possiamo giudicare
pienamente le future conseguenze di questa intera serie di
sviluppi storici. Oltre a ciò, le date dell’entrata degli Stati
Uniti d’America nella I e nella II Guerra Mondiale (1917 -
1941), corrispondono in senso similare, sebbene, in questo
caso, non possiamo parlare di un’inversione degli eventi.
La decisione finale della I Guerra Mondiale giunse quando
i Tedeschi furono battuti nel corso del 1918, nelle battaglie
di Chateau Thierry, nell’agosto. Saturno allora si era mosso al
138° grado dell’eclittica, che è a 50° gradi a destra della sua
posizione iniziale, il 1° agosto 1914 (vedi Figura 1).
Il punto di deflessione, 50° a sinistra, si riferisce al maggio
del 1940. In quel periodo, i Tedeschi allestirono il loro
grande attacco all’Olanda, al Belgio e alla Francia. Di nuovo,
troviamo un’inversione completa degli eventi.
La più stupefacente deflessione avvenne, tuttavia, allorché
Saturno ritornò al punto della sua posizione del 1° agosto
1914. Ciò si verificò il 3 giugno 1944. (A Saturno occorrono
circa 30 anni per tornare alla stessa posizione nell’eclittica).
Tre giorni dopo, ebbe luogo il famoso sbarco delle Forze
Alleate sulla costa francese. Il pianeta si era già portato oltre
di una frazione di grado, facendo apparire il nostro calcolo
non del tutto corretto. Tuttavia, in seguito, venne reso noto
che lo sbarco avrebbe dovuto aver luogo il 3 giugno e venne
rinviato a causa del maltempo nel Canale della Manica.
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L’inimmaginabile immensità dell’universo che la moderna
scienza astronomica proclama, suggestiona a pensare
all’assoluta insignificanza del pianeta Terra e della razza
umana. Noi sembriamo essere un prodotto del caso e dominati
interamente dall’influenza del grande universo, comunque si
sia lontani dall’ammettere la sua influenza. Abbiamo voluto
esporre i fatti che le nostre ricerche hanno rivelato, contro una
tale, possibile, concezione del mondo. L’esempio che abbiamo
portato, indica che vi è una àmbito [sufficiente] per impiegare
la libera attività umana nel corso degli eventi storici.
Se, tuttavia, non utilizziamo la nostra capacità di pensare
costruttivo e ci muoviamo unicamente nei canali di consunte,
concezioni tradizionali, allora il Cosmo delle stelle sembra
riversare su di noi le conseguenze dei nostri fallimenti.
La domanda se noi siamo dominati dai movimenti delle stelle
trova, dunque, una risposta relativamente semplice. Il grado in
cui sviluppiamo fantasia morale, nuove idee ed attività spirituale
[libera], è la misura in cui siamo noi i dominatori delle stelle. Se
non coltiviamo le nostre dormienti facoltà spirituali, allora siamo
soggetti al dominio del mondo cosmico che semplicemente ci
mette di fronte alla deflessione delle nostre mancanze. Talvolta
è molto angosciante vedere l’Umanità dominata e punita dalle
sue insufficienze, deflesse attraverso i movimenti ed i gesti delle
Stelle. Se non penetriamo nell’autentico retroscena della nostra
relazione con il Mondo delle Stelle, è troppo facile considerare
la nostra storia come interamente dominata dal Cosmo. Tali
mezze verità creeranno solo confusione e sbarreranno la strada
verso un reale progresso spirituale.
Nel capitolo seguente, presenteremo un’altra relazione
dell’essere umano con il Cosmo delle stelle che, speriamo,
getterà maggiore luce su questo delicato problema.
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CAPITOLO II
La nostra relazione con le Stelle al momento della Morte
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L’embriologia moderna ha scoperto fatti estremamente
illuminanti riguardo all’evoluzione prenatale. Non vi è niente,
nella vita dopo la nascita, che possa essere paragonato a questi
cambiamenti estremamente radicali, specialmente nei periodi
iniziali della gestazione.
Di conseguenza, sembra essere sommamente inconsistente
il prendere in considerazione unicamente il momento della
nascita, allorché la parte decisiva della nostra evoluzione
fisiologica è giunta a un termine. È possibile trovare prova
del nostro rapporto con i movimenti dei Pianeti durante il
periodo di gestazione. Abbiamo compiuto un vasto studio
su ciò e speriamo di presentare i fatti, un giorno, in future
pubblicazioni.
Ora descriveremo la nostra relazione con il mondo delle
stelle, al momento della morte. Questo ci darà la possibilità
di mostrare, da una diversa angolazione, un punto di vista
fondamentalmente nuovo. L’idea di una tale relazione tra la
morte di ciascuno e l’immagine dell’universo in quel momento
– o, come possiamo chiamarlo per brevità, l’asterogramma
della morte – è qualcosa di completamente nuovo. Rudolf
Steiner ha richiamato l’attenzione su questa realtà, in alcune
sue conferenze.
Abbiamo scelto come esempio l’asterogramma della morte
di Tycho Brahe, il famoso astronomo danese del 16° secolo.
Egli nacque il 14 dicembre 1546 (secondo il vecchio calendario
giuliano) e morì a Praga il 24 Ottobre 1601 (secondo il nuovo
calendario gregoriano). Secondo i suoi biografi, egli morì al
mattino, prima dell’alba.
Nella Figura 2 (a p. 32), abbiamo tentato di dare un’immagine
prospettica del cielo in quel giorno, fino alle posizioni dei
Pianeti nello Zodiaco e le loro rispettive angolazioni con
l’orizzonte di Praga, durante le ore del mattino in questione.
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Figura 2
Figura 3
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