19

Urbino
MERCOLEDÌ 24 GENNAIO 2018 ••

CENTRO STORICO LAVAGINE CHIUDE PER LAVORI

SARÀ CHIUSO da oggi alla circolazione e alla sosta il primo tratto di via
Cesare Battisti, dall’intersezione con piazza della Repubblica fino
all’ingresso di piazza sant’Andrea. Iniziano infatti i lavori per la
riqualificazione della pavimentazione con cubetti di porfido.
I lavori saranno realizzati a tranche: dopo il primo tratto il Comune
interverrà per la sistemazione dei punti ammalorati fino a porta
Lavagine.

Cottarelli all’Ateneo: «Poca trasparenza sui dati del nostro debito pubblico»
LECTIO MAGISTRALIS Carlo Cottarelli con il rettore Vilberto Stocchi
«IL DEBITO PUBBLICO italiano è tra i più alti
d’Europa, secondo solo alla Grecia. Ora ci sono le ele-
zioni e i politici fanno tantissime promesse, ma nes-
suno dice come le finanzierà», Carlo Cottarelli, diret-
tore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici dell’Uni-
versità Cattolica del Sacro Cuore, ha esposto nell’au-
la magna del Rettorato la situazione che il nostro
Paese sta vivendo, ma senza gridare alla catastrofe.
«NON DOBBIAMO essere pessimisti nei confron-
ti del debito pubblico – ha detto l’economista –: se
guardiamo la spesa dal 2010 in poi, l’Italia è riuscita
a contenere il proprio tasso di crescita della spesa,
che è aumentato ogni anno, in media, dello 0,3 per
cento, quindi molto meno che all’estero. Però questo
è stato realizzato spesso facendo tagli lineari, senza
andare a distinguere reparti della pubblica ammini-
strazione che erano già efficienti e quelli che non lo
erano. L’altra cosa che si è fatto è stato tagliare le tas-
se senza tagliare la spesa, il che ha rallentato il proces-
so di aggiustamento dei conti pubblici». Cottarelli
ha lamentato la mancanza di trasparenza per quanto
riguarda l’aumento del debito nei prossimi anni:
«Nei dati del Bilancio 2018-19-20, il debito aumenta
più di quanto sarebbe giustificato dall’andamento
del deficit e dalle entrate da privatizzazione. Aumen-
ta di 55 miliardi in più su 3 anni, che sono una bella
cifra, ma si sa ben poco del perché ci sia questo au-
mento: una parte sarebbe il costo dei derivati che
non entrano nel deficit ma fanno aumentare il debi-
to, per il resto ci sono poche informazioni e questa
cosa è sfuggita nel dibattito parlamentare – ha detto
ancora –. Io non sono preoccupato per l’immediato:
i tassi di interesse sono bassi, non dobbiamo farci
prendere dal panico. In un periodo in cui i tassi sono
bassi, bisogna approfittare senza fare macelleria so-
ciale, troppa austerità per raggiungere il pareggio di
bilancio. In tre anni basterebbe congelare la spesa
pubblica in termini di potere d’acquisto, senza nem-
meno tagliarla. Se invece si vogliono tagliare le tasse,
e credo si dovrebbe fare, si deve allora ridurre la spe-
sa in termini reali».
Lara Ottaviani