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ECCE QUAM BONUM 2 /LEX AUREA 55- 22 Settembre 2014 – Libera Rivista di Formazione Esoterica

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Ecce Quam Bonum 2


Convento di Padova 27 Settembre 2014
Lex Aurea 55 – numero speciale -

Articoli:
Ecce Quam Bonum

Paracelso

I Colori nel Martinismo

La Loggia Martinista

Il Ruolo della Donna

Il Rituale Giornaliero

L.C.d.S.M e la Via Cardiaca

Manifesto del C:::G:::M:::

Il Convento di Padova

L‟Ordine Martinista

Il Quattre de Chiffre

La Dottrina di Martinez

Iter Operativo Martinista

Eventi:

Convento Martinista
Padova 27 Settembre

Ecce Quam Bonum


.:.22 Settembre 2014.:.
Direttore Unico Filippo Goti
Registrazione Tribunale di Prato 2/2006
www.fuocosacro.com - lexaurea@fuocosacro.com

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Convivium Gnostico Martinista


Indice

Articoli: Autore Pag.

Ecce Quam Bonum Elenandro XI 4


Paracelso 5
I Colori nel Martinismo Iperion 13
La Loggia Martinista Elenandro XI 14
Il Ruolo della Donna Artemide 16
Il Rituale Giornaliero Beatrice 17
L.C.d.S.M e la Via Cardiaca Talia 20
Manifesto del C:::G:::M::: 26
Il Convento di Padova Apis 29
L‟Ordine Martinista 31
Il Quattre de Chiffre R.Guénon 42
La Dottrina di Martinez Ambelain 35
Iter Operativo Martinista F.Brunelli 37

Viene fatto divieto di riprodurre la rivista nella sua interezza o in singole


parti, senza richiedere consenso alla redazione della stessa.
Per contributi e collaborazioni: lexaurea@fuocosacro.com o f.goti@me.com

Per informazioni sul martinismo:


http://www.fuocosacro.com/pagine/maestri/martinismohomepage.htm

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Martinismo Convento partecipare


fratelli e
ai
le
lavori,
sorelle
mentre i
Superiori
di Padova 27 Incogniti Iniziatori che non
riconoscono in tali strutture devono
si

Settembre 2014 essere necessariamente accreditati


per poter essere ammessi al Convento.
L’accreditamento si può ottenere
solamente attraverso la Segreteria
del Convento, la quale è costituita
dai fratelli Agostino Giacomazzo,
Fabrizio Fiorini, e Filippo Goti ai
cui indirizzi email dovranno essere
inviate le richieste. In alternativa
è possibile inoltre la richiesta a
fuocosacroinforma@fuocosacro.com .

PROGRAMMA

Ore 10.00 Ore 15.20


apertura dei riunione dei
Lavori e saluto Grandi Maestri
ai partecipanti
Ore 19.00 Tornata
Ore 10.30 Rituale in grado
Attualità del Messaggio Martinista relazioni dei di Associato
nella Società Contemporanea Grandi Maestri Incognito
In data 27 Settembre 2014 si terrà in Ore 13.00 pausa Ore 20.45 agape
Padova il Convento riservato agli pranzo bianca fraterna
Ordini Martinisti aderenti: (non Rituale).
Ore 15.00 ripresa
L’UNIONE MARTINISTA dei lavori. A seguire i
ORDINE MARTINISTA EGIZIO ISIACO saluti ai
OSIRIDEO Ore 15.15 partecipanti
ORDINE MARTINISTA MEDITERRANEO Formazione dei
CONVIVIUM GNOSTICO MARTINISTA Gruppi di Lavoro
ANTICO ORDINE MARTINISTA
ORDINE MARTINISTA FILIAZIONE VENTURA
ORDINE MARTINISTA TRADIZIONALE Gli atti del Convento saranno
ORDINE MARTINISTA UNIVERSALE pubblicati in un numero speciale di
ORDINE MARTINSITA DI ROMANIA Lex Aurea, liberamente scaricabile in
O.M.S. DI FRANCIA formato pdf.
ORDINE MARTINISTA DEI CAVALIERI DI
CRISTO

I fratelli e le sorelle affiliati a


questi ordini hanno la possibilità di

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Ecce Quam Bonum teosofiche dove molti hanno fatto arenare le


proprie strutture. Al contempo questa
Elenandro XI comunicazione deve ricordare che il
S.R. Convivium Gnostico Martinista martinismo non è per tutti, che l‟iniziazione
martinista non può essere un qualcosa che
viene elargito con leggerezza, o per far cassa, o
mettere sotto tutela. L‟iniziazione martinista è
Ecce quam bonum et quam jucundum correttamente compresa e capace di dispiegare
habitare fratres in unum! i suoi benefici effetti, solamente se è
Sicut unguentum in capite, quod descendit in sostanziale il collegamento fra colui che la
barbam, in barbam Aaron, quod descendit in impartisce e un perimetro magico, simbolico,
oram vestimenti eius; sicut ros Hermon, qui filosofico integro con la tradizione cristiana, in
descendit in montem Sion; quoniam illic modo da poter beneficiare di quel patrimonio
mandavit Dominus benedictionem et vitam che nei millenni è in essa affluito. Non vi può
usque in saeculum. essere posto, anche osservando la genesi e il
professato dei Nostri Maestri Passati, per chi
Prossimi all‟appuntamento del Convento di gioca a confondersi in un indistinto
Padova prende forma questa prima rivista relativismo, in quanto così facendo si
espressione dei fratelli e delle sorelle del appiattisce il martinismo ad una semplice voce
Convivium Gnostico Martinista, a sottolineare fra le voci. Ecco perché nel panorama
l‟aspetto divulgativo che, fra gli altri, martinista italiano, alle volte fin troppo
caratterizza l‟azione e l‟essenza stessa del livellato, e nella futura Fratellanza Martinista
nostro Ordine. In una società come la nostra Italiana, il Convivium Gnostico Martinista non
che trova proprio nell‟informazione, e nelle arretrerà minimamente attorno a quelle
varie forme in cui essa si caratterizza, uno degli questioni fondamentali che ritiene devono
elementi fondamentali di orientamento e essere affrontante in campo divulgativo:
creazione della coscienza delle masse, è identità martinista, rapporto fra martinismo e
doveroso per una struttura tradizionale che ha società contemporanea, martinismo come
la pretesa di essere depositaria e baluardo di deposito e baluardo della tradizione
un insegnamento, di un sistema di valori e occidentale.
simboli, cercare di irradiare una luce, che Altro elemento da chiarificare, onde
seppur flebile è preesistente a queste tenebre permettere a colui che desidera bussare di
moderne. Ciò che però a tanti, troppi, fratelli farlo con una certa cognizione di causa, è la
sfugge è che al profano, così come all‟iniziato necessità di sottolineare, quale che sono le
di oggi, non è possibile offrire come segno peculiarità dei singoli Ordini Martinisti. Trovo
distintivo della comunicazione, un messaggio disdicevole che elemento di nota non sia tanto
che trovi forma, radice, e contenuto nel solo la filosofia e gli strumenti proposti, quanto
passato, e che spesso è una piatta piuttosto i personalismi decennali che hanno
riproposizione di antiche divisioni, o di oziose portato alla frantumazione. Il Convivium
disquisizioni attorno alla via secca e alla via Gnostico Martinista rappresenta una realtà, si
umida, o su quali devono o non devono essere veda il manifesto, che trova fondamento sulla
le operazioni mariniste. I siti internet sono Santa Gnosi Cristiana. Questa non solo è la
rigurgitanti di siffatte notizie, e il giovane di linfa, assieme alla linea martinista, che anima la
oggi, che spesso senza criterio fagocita ogni nostra scuola, ma infonde potere ai nostri
cosa, senza avere la possibilità di sintetizzarla strumenti di lavoro. E‟ ovvio che, stante tale
nella pratica, troverà continua insoddisfazione evidenza, non possiamo essere interessati ad
nella sua ricerca. La comunicazione deve alcuni scioglimento all‟interno di un niente
offrire un forte messaggio IDENTITARIO, indifferenziato. Bensì immaginiamo un mondo
che chiaramente spieghi ed indichi il martinista dove ciò che è doppio abbia a
patrimonio filosofico e spirituale di riferimento scomparire, e ciò che è peculiare abbia ad
del Martinista, e che fughi ogni sospetto esaltarsi. Questo è il mio auspicio.
attorno alle fumose derive massoniche e

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Paracelso degli antichi, e tuttavia subito dopo come un


pazzo sembra conversi con démoni convinto
del loro potere assoluto; digiuno al mattino,
ubriaco alla sera, presenta esattamente ogni
idea nell‟ordine in cui gli è venuta in mente.
Philippus Aureolus Theophrastus Bombastus Ecco Paracelso!”.
von Hohenheim detto Paracelso nacque ad Queste discordanze si rispecchiano nei
Einsiedeln, presso Zurigo, il 17 dicembre 1493 racconti sulla sua vita.
e morì a Salisburgo il 24 settembre del 1541 Cristoph Martin Wieland (1733-1813),
all‟età di quarantotto anni. scrittore tedesco del XVIII secolo faceva
Non è facile parlare di questa persona notare che “Anche Paracelso andò incontro al
particolare che si riteneva “diverso” e chiedeva destino di tutte le persone straordinarie: essere
al prossimo di non turbarsi per la sua diversità. lodate stupidamente e stupidamente criticate”.
Purtroppo coloro che entravano in relazione Il XVI secolo viene identificato come un
con lui rimanevano spesso confusi. Paracelso secolo di riforme religiose e politiche, oltre che
turbò medici e preti, autorità cittadine, re e scientifiche. Per tradizione, i riformatori in
principi, luterani, umanisti, campo scientifico sono Niccolò
mercanti, speziali, filosofi e Copernico (1473-1543), che
teologi. Egli turbò amici e rivoluzionò l‟Astronomia, e
collaboratori, generazioni di fisici Andrea Vesalio (1514-1564), che
e di chimici vissuti sotto la sua fece altrettanto per l‟anatomia:
ombra che incombeva su di loro. entrambi ridefinirono il mondo
Questo dottore in medicina e esteriore ed interiore del genere
teologia, precorrendo i tempi, umano. Tutt‟oggi gli scienziati si
aveva elaborato nel XVI secolo attengono a questa versione in
una filosofia dell‟universo e dei quanto collega il Rinascimento
suoi processi molto eccentrica, con il mondo che conosciamo,
che purtroppo pochi tra i suoi nel quale la Terra gira attorno al
contemporanei riuscirono a capire e meno Sole, e vene ed organi del corpo sono collocati
ancora a comprendere. al loro posto.
Le ambiguità, si potrebbe anche dire gli arcani,
della sua visione filosofica sembrano Tuttavia vi è un‟altra interpretazione del
rispecchiarsi sulla sua stessa persona. Paracelso Cinquecento, al cui centro si pone l‟alchimista
era volubile, si mostrava come un insieme di Paracelso. E‟ una visione diversa poiché, nel
contraddizioni e paradossi: un umile gradasso, suo sistema filosofico, scienza e ragione non
un saggio infantile, un indomabile perdente, sono in conflitto con misticismo e magia, ma si
un vile coraggioso, un pio eretico, un onesto fondono dando origine ad un mondo che
ciarlatano, spinto da un amore profondo e da appare al tempo stesso meraviglioso e bizzarro.
un odio sprezzante. Pranzava con principi e Fu proprio il pensiero di Paracelso, molto più
dormiva nei fossi, impersonando e nel delle teorie di Copernico e Vesalio, a mettere
contempo sfidando la follia del mondo al in discussione le certezze erronee ed
quale apparteneva. opprimenti del tardo Medio Evo, con le loro
Ferdinando Hoefer nella sua Histoire de la interpretazioni ristrette e dogmatiche della
chimie (Storia della chimica, 1843) ne descrive concezione classica dell‟universo. Affermare
il ritratto con le seguenti parole: che Copernico non rappresentasse gli
“Immaginate un uomo che in alcuni momenti astronomi del Rinascimento o Vesalio fosse un
dà prova di un intuito notevole, e in altri delira medico di eterodossia rivoluzionaria non toglie
nel modo più pietoso; un uomo che un nulla al genio di nessuno dei due. Se si vuole
momento, dedito al progresso della scienza, comprendere che cosa animava veramente il
proclama l‟assoluta autorità dell‟esperienza e dibattito filosofico, e intendere il fermento
scaglia i più violenti anatemi contro le teorie intellettuale all‟epoca di Martin Lutero e della
Controriforma, è opportuno volgere lo

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sguardo alla vita di Paracelso, un uomo che pendici della Alpi, corrotto successivamente in
veramente rappresenta il prisma del suo Arpenus o Arpinas, da cui deriva Orpinas e
tempo, un uomo che individua i paradossi, i poi Orfeo, figura molto importante nella
terrori, le tensioni esistenti tra filosofia grande tradizione della magia naturale, che
naturale, religione, Umanesimo e politica. riuscì a sconfiggere la morte.
Questa è una delle possibili interpretazioni La leggenda accompagna costantemente la vita
della vicenda: purtroppo le testimonianze di Paracelso. Il suo spadone custodisce
attendibili sulla sua vita sono scarse, visto che i straordinari segreti, nel pomo è nascosto il
pochi fatti pervenuti fino a noi sono stati misterioso laudanum, la sua medicina più
deformati dalla leggenda, dalle calunnie e potente ed arcana e forse si nasconde anche
dall‟agiografia. Lo stesso Paracelso ha un demone scaltro. Samuel Butler (1612-
contribuito non poco ad infittire il mistero con 1680), nel suo poema satirico Hudibras (parte
le numerose e contradditorie versioni del suo II, 1664) scrive che: “Bombastus teneva un
testamento. uccello del diavolo chiuso nel pomo della sua
Paracelso è vissuto dal 1493 al 1541: un spada, che gli insegnò tutti gli scherzi e le
periodo cruciale della storia occidentale, l‟alba astuzie dei passati e futuri”.
dell‟era moderna. Era un mondo di magia, di Paracelso non apparteneva alla colta élite
démoni nascosti dietro ogni angolo scuro, dell‟Europa cinquecentesca, tuttavia ne
governato dalla sola volontà di Dio; tuttavia in frequentò gli ambienti, pur restando fiero delle
quegli anni l‟umanità iniziava a penetrare i sue umili origini delle quali era molto
codici della natura e a tracciare una mappa orgoglioso.
della configurazione del cielo e della terra. Uno dei suoi aforismi recita: “Non sia schiavo
Nato in Svizzera viaggiò per tutta altrui chi può essere signore di
l‟Europa rinascimentale, se stesso”. L‟essenza di
sperimentando sulla propria Paracelso può essere
pelle guerre e lotte di potere, individuata in questa miscela di
orrori e sofferenze inaudite di orgoglio, intransigenza,
quel mondo. Il suo era un presunzione, indipendenza e
carattere polemico che gli dignità ferita. Egli si dimostrò
procurò non poche difficoltà coerente con le sue parole
nelle relazioni ovunque si poiché nel corso dei suoi
recasse. numerosi incarichi, dei lunghi
Philpp Theophfrastus Bombast viaggi, delle feroci battaglie e
von Hohenheim era il suo nome delle accese dispute, fu sempre
di battesimo; seguivano altri e soltanto l‟unico padrone di se
appellativi. Nell‟Europa centrale stesso.
si diffuse una favola che racconta Leggendo le tradizionali storie
come il dottor Theophrastus si della scienza si rileva che
alleò col diavolo, giungendo a Paracelso viene considerato
carpire il segreto della vita eterna; come colui che ha contribuito a formare il
alla fine il dottore venne ucciso avvelenato dai percorso della chimica e della medicina, in
suoi nemici. Aveva un cavallo bianco, così si un‟epoca in cui queste due discipline stavano
raccontava in Transilvania, donatogli da abbandonando la loro forma antica per
Satana, che poteva coprire lunghissime assumerne una moderna. Questa affermazione
distanze senza stancarsi. A volte viene è indubbiamente vera nel senso che Paracelso
chiamato Teofrastus, o Frasticus, o Frastus, e è stato un antesignano della scienza, tuttavia
questo conduce a Faustus o Faust, il ciarlatano per comprendere maggiormente la sua
errante che si diceva avesse barattato l‟anima personalità è necessario collocarlo nel remoto
con un sapere proibito, al quale è stato legato il ed inconsueto panorama del Rinascimento la
nome di Paracelso. cui filosofia era impregnata di magia e di
In altri casi, Paracelso prende il soprannome cultura ermetica.
di Alpenus, ovvero uomo che proviene dalle

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Soltanto recentemente la scienza ha iniziato a Indubbiamente la magia era legata anche alla
considerare che anche in tale ambito vi sono superstizione medievale, ma era anche un
radici magiche. Fino a pochi decenni fa, le primo passo per la scienza e quella che
storie della scienza cominciavano con la teoria possedeva il XV secolo era proprio la “scienza
eliocentrica di Copernico, oppure si esaltava il della magia”.
razionalismo di Aristotele, per poi saltare L‟economista John Maynard Keynes (1883-
completamente il Medio Evo in quanto veniva 1946) provò ad affermare tale principio
considerato un periodo durante il quale definendo Newton come “l‟ultimo dei maghi”.
regnava l‟ignoranza e la superstizione. In realtà Newton non fu l‟ultimo di una
Tutt‟alpiù venivano espressi, con parsimonia, genealogia di maghi e neppure il primo anello
elogi per le opere di Avicenna, Guglielmo di di una nuova generazione di scienziati, egli
Occam, Alberto Magno e Ruggero Bacone; semplicemente condivideva con i suoi
ma queste sparute gemme dovevano essere contemporanei una visione del mondo che
depurate da incrostazioni indesiderate. non era una stravagante coesistenza di scienza
In realtà la scienza moderna non si è e magia, bensì un edificio nel quale tutti i
manifestata all‟improvviso nelle menti di mattoni provenivano dallo stesso stampo.
Copernico piuttosto che William Harvey Attualmente si considerano alcuni personaggi i
(1578-1657) e altri loro omologhi. Dai dati fondatori della moderna scienza mentre molti
storici era facile intuire che il pensiero di altri vengono lasciati nell‟oblio perché vengono
questi uomini fosse di natura differente da considerati inutili relitti di un‟epoca ormai
quella di quanti li avevano preceduti e che la passata, non volendo accettare il fatto che
scienza sorgesse come un albero miracoloso senza questi ultimi l‟edificio della scienza
nel deserto medievale. Inserito in questo sarebbe crollato. Il “mago rinascimentale” è
contesto, Paracelso diventa agli occhi del invece il diretto progenitore dello scienziato
positivista scientifico un vero e proprio incubo del secolo XVII°.
poiché l‟intera sua opera inizia e finisce nella La scienza non è dunque il frutto della fuga
magia; tutto è permeato dalle sue credenze razionale dalla superstizione medievale poiché
religiose, che creano un univedrso ricco di a ben vedere gli scolastici medievali
segni e simboli occulti, e a volte indecifrabili. eccellevano nella pedante razionalità. La
L‟Alchimista Paracelso afferma di aver scienza moderna ha preso forma in seguito
ottenuto la Pietra Filosofale, crede a ninfe all‟abbandono del principio aprioristico
giganti e spiriti, racconta che gli uomini fondato sul concetto aristotelico secondo il
possono vivere senza nutrirsi se vengono quale partendo da una argomentazione logica
piantati nella terra, interpreta le comete come ed astratta, tutto può essere dedotto dai
portenti, sguazza nella numerologia della principi primi, senza preoccuparsi se quei
Cabala, afferma di essere in grado di guarire principi primi sono arbitrari. Prima che la
ogni e qualsiasi male. Il suo è il mondo dal fertile logica di un razionalismo
quale successivamente la scienza ci ha tratto in autenticamente scientifico potesse affermarsi, il
salvo. solido e sterile terreno del dogma classico
Se vogliamo scoprire le origini della scienza doveva cedere il passo ad una forma di
non possiamo partire dalla attuale prospettiva. empirismo che accettasse la realtà di alcuni
Anche Newton (1643-1727) credeva fenomeni ignoti ed inesplicabili come frutto di
all‟alchimia e non era di certo uno sciocco. forze occulte. In questa ottica, uomini come
Attualmente sono ancora in molti a Paracelso ed il suo collega, anticonformista e
considerare in modo superficiale l‟astrologia e seguace dell‟iconoclastia, Cornelio Agrippa
la magia; ma nel XVI secolo questo era un (1486-1535) erano degli scettici: erano disposti
lusso che non ci si poteva permettere, in cioè a mettere in dubbio quanto era stato
quanto tali credenze erano i punti di ritenuto valido fino ad allora, per scoprirne le
riferimento dell‟epoca: la scienza non è il ragioni da soli, invece di accettare i dogmi
risultato degli sforzi per liberarsi di queste altrui.
idee, bensì dei tentativi di dar loro un senso. Paradossalmente Paracelso e Agrippa
dovettero pagare il prezzo di una maggiore

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credulità perché, rinunciando alle vecchie interno e non è necessario inquadrarli in un


certezze corsero il rischio di credere a più ampio contesto.
qualunque cosa. Non essendosi costruiti una Quale era l‟origine dei quattro umori, i fluidi
metodologia sistematica che li guidasse verso corporei che si riteneva governassero la salute?
un sapere più nuovo e più solido traevano Né Galeno (129-216 d.C.) né Ippocrate (460
insegnamento ovunque fosse possibile, a.C. circa – 377 a.C), i due principali medici
convinti che l‟umanità avesse un tempo dell‟antichità, sono stati in grado di spiegarlo:
posseduto grandi conoscenze, ma che questa presumono che sia così e questo può bastare.
conoscenza si fosse corrotta nel periodo che La cosmologia di Paracelso non avrebbe mai
separava la mitica antichità dai loro giorni. potuto essere davvero scientifica, perché
La magia di Paracelso era probabilmente comprendeva, e non poteva escludere, la
molto più eclettica di quella di qualsiasi grande teologia. Il mondo di Aristotele era spesso un
pensatore del Rinascimento. L‟eclettismo non circolo vizioso (gli oggetti cadevano verso il
sempre è una virtù o un segno di apertura suolo perché questo era il luogo sul quale era
mentale, benchè dimostri una innegabile naturale che si posassero); ma quello di
indipendenza intellettuale e di pensiero. Il Paracelso era più esplicitamente teologico: il
fatto che Paracelso inseriva nella sua grandiosa mondo rispondeva ad un disegno marchiato in
visione tutto quanto attirasse la sua curiosità e ogni sua parte dalla firma di un artefice.
attenzione, spesso si trattava di una forzatura e Tuttavia ciò non significa che a Paracelso
non tutte le argomentazioni combaciavano, mancasse quanto sarebbe stato in seguito
presentando molti lati oscuri o considerato lo “spirito scientifico”; al contrario,
incomprensibili. era fermamente convinto che le cose accadono
Paracelso fu innanzitutto un medico, e per una ragione precisa, che la natura è
considerava magici i suoi rimedi. Secondo lui, meccanicistica e segue regole ben determinate,
però, non si trattava affatto di superstizione, che l‟uomo può comprendere e dedurre
perché il dottore concentrava e manipolava mediante l‟osservazione e la sperimentazione.
con metodo le forze magiche invisibili e le Per queste ragioni non accettò il luteranesimo,
“virtù” della natura. Egli provò ad inserire che considerava le strade di Dio
questa “nuova medicina” all‟interno di un più imperscrutabili in eterno, e di conseguenza
vasto sistema di filosofia naturale, devotamente blasfemo tentare di decifrarle. Una visione
cristiana. Sotto questo profilo il suo scopo non meccanicistica della natura può essere fatta
era diverso da quello della scienza risalire ai grandi filosofi razionalisti del XII e
contemporanea: tutto deve corrispondere. XIII secolo: uomini come Teodorico di
Attualmente si insiste sul fatto che gli atomi Chartes, Guglielmo di Conches e Giovanni di
che formano geni, virus e cellule sono identici Salisbury, i quali sostenevano che Dio non
a quelli che costituiscono montagne e oceani, e guidasse il mondo tramite un controllo
sono governati dalle stesse forze fisiche; le leggi costante, ma stabilisse delle regole, lasciando
della fisica valgono allo stesso modo per tutto: poi che funzionassero per conto loro.
per le stelle come per i fiori; botanica e Un guaritore mistico come Paracelso credeva
astronomia sono scienze distinte, ma se fra le che le regole universali potessero essere
due si manifestassero delle incongruenze scoperte solo studiando la natura, grazie alla
radicali, allora nelle nostre teorie ci sarebbe sperimentazione diretta. Gli adepti alla magia,
qualche cosa di infondato. Nel passato classico come lo era Paracelso, si distinguevano dagli
non si avvertiva la necessità di una visione così accademici delle università perché questi
onnicomprensiva. Aristotele si accontentò di ultimi invece pensavano che le regole
dedurre analogie tra fenomeni disparati, universali fossero state dedotte dagli antichi
omettendo di esprimersi su alcuni argomenti, e grazie alla forza del pensiero e alla logica.
non sentì un gran bisogno di coerenza e Alcuni storici hanno collocato le origini della
continuità. Per gli enciclopedisti come Plinio il scienza nel razionalismo dei Greci e nei loro
Vecchio (24 – 79 d.C.) erano sovente tentativi di stabilire i “principi primi”. Lo
sufficienti spiegazioni circoscritte dei spirito della ricerca empirica, senza il quale la
fenomeni: questi sono giustificati al proprio scienza è impossibile, iniziò però a fiorire in

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seno alla magia naturale del Rinascimento. Il gravità senza credere nelle forze occulte: una
vero mago, secondo Marsilio Ficino, è “un convinzione che si basava sul suo profondo
contemplatore della scienza divina e di quella interesse per la magia. In effetti, il suo rivale, il
celeste, un attento osservatore ed espositore matematico Leibniz (1646-1716), lo accusò di
delle cose divine”. ricorrere ad una “qualità scolastica occulta”. A
Il fatto che la magia fosse un‟arte occulta mette questa accusa il difensore di Newton, Samuel
a disagio molti scienziati sul ruolo da essa Clarke (1675-1729) così rispondeva: “(Viene)
svolto nella storia della loro disciplina, in parte definita occulta una qualità manifesta (…)
se ne vergognano. Oggi il termine “occulto” perché la sua causa efficiente immediata
viene associato a superstizione, irrazionalità, (forse) è occulta?”. La rivoluzione scientifica
ciarlataneria. Ma in un‟ottica rinascimentale, era fondata sull‟abbandono dell‟idea
cioè se analizziamo l‟oggi con gli occhi aristotelica che per essere comprensibile un
dell‟uomo rinascimentale, anche gran parte meccanismo causale doveva essere “sensibile”.
della scienza contemporanea è occulta, in Questi stessi argomenti vennero ripresi alla
quanto é “nascosta” ai nostri sensi, fine del XIX secolo quando alcuni eminenti
coerentemente con il significato letterale della scienziati, tra cui Ernst Mach (1838-1916) e
parola. Oggi spieghiamo i fenomeni in termini Wilhelm Ostwald (1853-1952), respinsero il
di atomi o molecole, troppo piccoli per essere concetto di atomo basandosi sul fatto che non
visibili, o campi elettromagnetici, campi se ne era mai visto uno e non si poteva
quantici, o fotoni, che, per la maggior parte, produrre una prova diretta della esistenza. Per
sono davvero invisibili, o altri campi e forze, questa loro presa di posizione si tende a
come ad esempio quella della gravità, che considerare Mach e Ostwald dei pedanti,
ancora ci sforziamo di comprendere mentre sarebbe più corretto riconoscere che
pienamente. Secondo i criteri rinascimentali, stavano semplicemente manifestando dei
questi fenomeni non sono meno occulti delle sospetti nei confronti dell‟occulto.
influenze astrologiche esercitate da una stella o In generale, la scienza del Rinascimento e del
dell‟intervento attribuito a dèmoni. Proprio primo Illuminismo non è un mondo molto
come un moderno ingegnere manipola le forze distante da non permettere di distinguerne le
di elettricità, gravità, pressione idraulica e così maggiori personalità. Nessuno nega che
via, così il guaritore manipolava forze occulte Copernico e Galileo Galilei (1564-1642)
per mezzo della magia naturale. abbiano mutato l‟immagine dell‟universo, o
Lo sviluppo della scienza moderna non tolse il che Newton abbia svelato come stesse insieme.
valore al concetto di forze occulte; anzi, Nella nostra comprensione sempre più ampia
accolse e formalizzò quelle che apparivano del mondo interno dell‟anatomia e della
utili – come magnetismo e gravità – fisiologia umane, la reputazione di Vesalio e di
relegandone altre – telepatia, telecinesi e così Harvey è inattaccabile. L‟importanza di Robert
via – in un cumulo di nozioni fuori moda che, Boyle (1627-1691) per la chimica non è
mantenendo l‟etichetta di “occulto”, resero via contestata a causa della sua passione per
via spregevole il termine. La scienza avrebbe l‟alchimia. Il lavoro del fisico e medico
tuttavia incontrato notevoli ostacoli senza personale di Elisabetta I di Inghilterra,
questa fede nell‟occulto; prima che la magia William Gilbert, sul magnetismo è ovviamente
rinascimentale stimolasse un nuovo interesse molto significativo.
nei suoi confronti, le forze della natura Quando però si considera Paracelso, la
venivano liquidate come fenomeni che situazione cambia, non solo perché è stata
andavano oltre la capacità di comprensione messa in dubbio la sua importanza nella storia
umana: per Tommaso d‟Aquino il della scienza, ma soprattutto perché si è tentato
magnetismo è una virtù occulta che l‟uomo di cancellare del tutto la sua figura. Anche ai
non è in grado di spiegare. Il suo è un punto di suoi tempi pochissime persone condividevano
vista palesemente antiscientifico, una le sue idee. In genere, il mondo lo ignorò,
ammonizione a non sondare con presunzione i alcuni lo irrisero e lo schernirono, altri
meccanismi del creato. Isaac Newton non fustigarono questo uomo basso e brutto
avrebbe potuto formulare la sua teoria sulla

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denunciandolo come discepolo di Satana. non sempre, soltanto vaghissime definizioni.


Però è ancora lì. Lo storico della chimica James Partington
Nelle denuncie scritte durante il secolo (1886-1965) probabilmente non è molto
successivo alla sua morte si può scoprire un lontano dal vero quando insinua che a volte
livore nato da battaglie ancora in corso: nel Paracelso coniasse nuovi termini soltanto per
tardo XVI secolo Erasto (Thomas Lieber – apparire più autorevole. Daniel Pickering
teologo e medico svizzero (1524-1583) lo Walker (1914-1985), uno storico ben disposto
definì un “porco ateo” e duecento anni dopo il verso l‟importanza della magia rinascimentale,
medico svizzero Johan Georg Zimmermann è ancora più esplicito: “Nutro dei dubbi
(1728-1795) un “somaro”. E‟ tipico dei loro sull‟intelligibilità degli scritti filosofici di
tempi; ma il disprezzo che trapela dalle Paracelso, ossia sulla presenza in essi di un
osservazioni di parecchi commentatori più coerente sistema di pensiero”.
recenti deve far nascere il sospetto che Tuttavia l‟incoerenza e l‟incontinenza
Paracelso li abbia davvero sconvolti e irritati. Si linguistica non sono sufficienti a spiegare del
prenda H.P.Bayon, che parlava alla Royal tutto l‟avversione che suscita; non è nemmeno
Society of Medicine sessant‟anni fa: chiaro perché le maldicenze dei suoi
“Non si può dire che le deliranti farneticazioni contemporanei siano state riprese con tanto
di Paracelso abbiano contribuito al progresso entusiasmo in periodi successivi, come in
generale della scienza e della medicina iniziato questo scritto di Zimmermann:
nel XVI secolo soprattutto come risultato della “Inoltre viveva come un maiale, sembrava un
diffusione delle conoscenze accurate per carrettiere e provava piacere in compagnia
mezzo di libri a stampa. Infatti egli era un della plebaglia più abietta e dissoluta (…).
rozzo oscurantista contorto, non un araldo di Paracelso trascorse la maggior parte della sua
luce, conoscenza e progresso”. turpe vita ubriaco, e in effetti sembra che tutti i
E, Bayon conclude, “aveva un atteggiamento suoi scritti siano stati redatti in stato di
fortemente distruttivo, e solo di rado le sue eberrezza”.
critiche erano costruttive; e quand‟anche era Il fatto che queste accuse odiose siano state
nel giusto, il suo pensiero non era mai rispolverate e riciclate nei secoli rivela
originale”. Ma John Ferguson (1838-1916), l‟irritazione e l‟imbarazzo suscitato da
professore di chimica a Glasgow, nella Paracelso tra gli storici della scienza. Secondo
quattordicesima edizione dell‟Enciclopedia uno di essi, Charles Webster Leadbeater
Britannica: “E‟ impossibile conciliare (1847-1934), “Paracelso, unico fra i principali
l‟ignoranza, la superstizione, le osservazioni pensatori della rivoluzione scientifica,
erronee di Paracelso con il suo alto concetto mantiene il suo status di iconoclasta e outsider
dei fini della medicina”. mentre altri sono stati assorbiti senza difficoltà
Chi abbia letto le opere di Paracelso può nel sistema del sapere moderno”. Tuttavia gli
concordare con queste affermazioni, a meno insulti e le calunnie non sono mai riusciti a
che la sua prospettiva non sia stata offuscata da respingerlo nell‟oscurità e nell‟ignominia,
agiografie romanzate. I suoi scritti abbondano quindi non è possibile semplicemente
di ridicole vanterie e sono spesso oscuri, se liquidarlo come uno sciocco credulone
non a volte incoerenti; strampalati e (almeno non sempre). La sua figura è
sconclusionati, sembrano appartenere più ad imbarazzante perché si prende gioco della
un mondo di favole e superstizioni che alla convinzione, una volta profondamente sentita
scienza e alla ragione. sia dagli scienziati sia dagli storici, che la storia
Leggendoli oggi, è inevitabile domandarsi: è delle idee dovrebbe seguire da uno sviluppo
l‟opera di un ciarlatano o, addirittura di un ordinato e unidirezionale. La personalità che
folle? traspare dai suoi scritti è aspra e imperiosa, e
Paracelso non è solo verboso, caotico e all‟apparenza indifferente ai conflitti e alle
sgrammaticato: mescola anche le sue contraddizioni che presentano; se ci si trova in
eccentricità stilistiche con altre lessicali, contrasto con lui, è perché non si può fare a
inventando neologismi dei quali fornisce, ma meno di trovarsi in contrasto con i suoi tempi,

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quando la gente poneva domande diverse ed fede. Il giovane Johannes Grisebach si


era alle prese con dilemmi diversi da quelli presenta alla porta di Paracelso chiedendo di
attuali. La nascita del mondo moderno, diventare suo discepolo, ma prima esige che il
raccontano questi contrasti, non fu né facile né maestro gli dimostri la sua abilità nelle arti
indolore, ma al contrario turbolenta, confusa e occulte facendo ricomparire una rosa dopo
burrascosa. che è stata consumata dal fuoco; Grisebach
getta il fiore – un simbolo mistico spesso
Non è certo una coincidenza che, più gli
associato a Paracelso – nel caminetto, ma
scienziati disprezzavano Paracelso, più i poeti
l‟altro risponde che non può fare quanto il
lo adoravano. Per Goethe (1749-1832) e i
giovane gli chiede. Deluso perché dopotutto il
romantici era addirittura un nobile eroe, e
suo ospite non è un mago. Griesebach se ne va
secondo William Blake (1757-1827) qualsiasi
sconsolato; poi Paracelso, rimasto solo, “disse
uomo dotato di talenti meccanici, elaborando
una parola a bassa voce. La rosa risorse”
gli scritti di Paracelso o di Jacob Bohme, il
(J.L.Borges, La rosa di Paracelso, tutte le
mistico tedesco del XVII secolo, poteva
opere, a cura di Domenico Porzio,
produrre una quantità di volumi di valore pari
Mondadori, Milano 1988, vol.II, pag.1131).
a quelli si Emanuel Swedenborg (1653-1735).
La leggenda di Paracelso si ritrova anche nella
Fu in questo clima che nel 1834 Robert
nostra contemporaneità e non in modo molto
Browning (1812-1889) iniziò il suo poema
romantico:
epico sulla vita di Paracelso, riversandovi il
“Io non andrei da quella parte se fossi in te”
proprio vissuto tanto da farlo divenire, in
disse Nick-Quasi-Senza-Testa attraversando
modo un po‟ paradossale, il racconto di un
una parete appena davanti a Harry che
viaggio di un‟anima all‟interno dell‟amore. I
scendeva per il corridoio. “Pix sta tramando
paladini romantici di Paracelso dal tardo XIX
uno spassoso scherzo ai danni della prossima
secolo ai primi del XX si lanciarono nelle
persona che passerà davanti al busto di
affermazioni più ridicole in favore del loro
Paracelso a metà del corridoio.”
eroe, attribuendogli intuizioni in ogni campo
“Consiste nello scaraventare Paracelso in testa
della scienza e della medicina moderne, dai
alla persona, per caso?” chiese Harry
farmaci “miracolosi” alla fisica quantistica.
(J.K.Rowling, Harry Potter e l‟ordine della
Per i romantici vittoriani divenne di rigore
Fenice, trad.Beatrice Masini e altri, Salani,
citarlo in ogni occasione. Nel romanzo
Milano 2003, pp.273-4).
“Possessione” di Antonia Byatt, il poeta
Che cosa ne pensa di lui questa generazione di
vittoriano Randolph Henry Ash spera che la
bambini a caccia della potente carta di
sua giovane corrispondente e futura amante
Paracelso sul gioco di Harry Potter del Game
Christabel LaMotte abbia abbastanza
Boy, dopo aver appreso che è inserito
familiarità con le opere di Paracelso da
nell‟elenco delle streghe e dei maghi famosi
conoscere la sua descrizione degli spiriti
assieme a Hengist di Woodcroft, “Alberic
chiamati Melusine, “numerosi nei deserti,
Grunnion”, Circe, Merlino e Nicolas Flamel?
nelle foreste, tra le rovine e le tombe, nelle
Un po‟ alla volta, è diventata una creatura
cripte vuote, e sulle rive del mare”. In effetti,
favolosa nel vero senso del termine, un
risponde la signorina LaMotte, ansiosa di
simbolo della conoscenza arcana e occulta, per
dimostrare ad Ash la propria erudizione, il
il romanticismo del XX secolo, per
brano le è noto.
l‟iconoclastia e per la magia pura e semplice.
Anche Ivan Turgenev in Padri e figli (1862) fa
Tuttavia, questo interesse letterario per
dire all‟anziano medico, mentre vaga nel suo
Paracelso ha un passato rivelatore:
giardino: “Il vecchio Paracelso enunciò una
“Quando avevo tredici anni, facemmo tutti
santa verità” (I.S.Turgenev, Padri e figli (1862),
trad. Silvio Polledro, Bur, Milano 2003,
insieme una gita di piacere ai bagni nei pressi
pag.140).
Il fascino romantico della magia senza dubbio
di Thonon; il tempo inclemente ci costrinse a
permea il racconto di Jorge Luis Borges (1899-
1986), La rosa di Paracelso, una parabola sulla
restare un giorno intero nella locanda.

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Lì trovai per caso un volume delle opere di presentò spontaneamente una storia
Cornelio Agrippa (… Mio padre) diede “assolutamente spaventosa”, comprese
un‟occhiata distratta al titolo del libro e disse: chiaramente perché dovesse aver avuto origine
“Ah! Cornelio Agrippa! Mio caro Victor non nelle vite di quelle figure misteriose
sprecare tempo: è solo robaccia”. (…) appartenenti a un passato leggendario:
Ma lo sguardo sprezzante che mio padre gettò Cornelio Agrippa di Nettesheim e il suo
sul mio volume mi fece credere che egli non compagno vagabondo Theophrastus
ne conoscesse il contenuto; così continuai a Paracelsus Bombast von Hohenheim.
leggere con enorme avidità.
Tornato a casa, mi preoccupai per prima cosa
di procurarmi l‟opera omnia di questo autore,
cui fecero seguito Paracelso e Alberto Magno.
Leggevo e studiavo le folli fantasie di questi
scrittori con delizia; mi apparivano come tesori
noti a pochi altri oltre me”. (Mary
Wollstonecraft Godwin, sposata Shelley, dal
romanzo “Frankestein”)
Così cominciò la carriera di Victor
Frankestein, che tentò l‟inenarrabile in nome
della scienza e del sapere, e alla fine ricevette
la sua punizione faustiana. Per il lettore
occasionale del classico di Mary Shelley (1797-
1851) si tratta solo di nomi dal suono strano
provenienti da un‟epoca a malapena ricordata,
una promessa sussurrata di frutti proibiti, ma
Mary Shelley la sapeva più lunga. Suo padre
William Godwin (1756-1836), aveva un punto
di vista diverso rispetto a Frankenstein senior.
Nel 1834 pubblicò Live of the Necromancers
(Vite dei negromanti), con alcuni capitoli
dedicati a Paracelso, Agrippa e Faust, e la sua
visione di Paracelso era più sottile, anche se
non proprio lusinghiera: “L‟unione di un
ciarlatano, un impostore presuntuoso e
impudente con un considerevole grado di
sagacia e astuzia naturali”.
Nel 1812, Percy Bysshe Shelley (1732-1822),
marito di Mary scrisse al suocero William
Godwin dicendo che aveva meditato su tutte le
fantasie di Alberto Magno e Paracelso. Non è
quindi difficile indovinare alcuni dei discorsi
cui allude Mary nel suo resoconto delle
eccitanti serate in Svizzera, che ispirarono la
sua favola ammonitrice. “Tra Lord Byron e
Shelley, ci furono molte lunghe
conversazioni,” diceva “di cui fui devota ma
quasi muta ascoltatrice. Durante una di queste,
si discussero alcune dottrine filosofiche (…); la
notte trascorse in questa conversazione, e
anche l‟ora delle streghe era passata quando ci
ritirammo a dormire.” Così, quando Mary
Shelley posò la testa sul cuscino e le si

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I Colori nel riferito all‟Uomo di Desiderio, all‟aspirazione


di redenzione e rinascita, e il colore rosso
Martinismo rappresenta l‟Uomo Nuovo, lo stato di unione
di Iperion Loggia Silentium (Abruzzo) indissolubile fra la coscienza umana e l‟anima
spirituale.
Per i colori che contraddistinguono i cordoni
Per chi ha avuto modo di soffermarsi sull‟uso dei vari gradi, deve essenzialmente farsi
dei colori all‟interno dell‟Ordine Martinista riferimento al principio gerarchico legato alla
avrà avuto modo di notare che vi è progressiva percezione della luce, comune, fra
un‟apparente discordanza fra la sequenza l‟altro, ad ogni società iniziatica tradizionale.
ascendente dei colori dei tre tappetini Pertanto, si passa da uno stato iniziale di
operatori (nero, bianco e rosso) posti sul tavolo carenza di luce (nero), ad uno successivo di
iniziatico del Ph::: I::: e i colori dei cordoni che baluginio segnato dal sorgere del sole
contraddistinguono i gradi degli appartenenti all‟orizzonte (rosso), per pervenire, infine, ad
all‟Ordine (nero per gli Associati, rosso per gli uno stato di plenitudine dettato dalla luce del
Iniziati e bianco per i Superiori Incogniti). sole ormai alto nel cielo (bianco). Un‟analogia
In effetti, seppur l‟osservazione sia a prima la si riscontra anche negli abiti talari adottati
vista legittima, è evidente che tale diversità dalla Chiesa Cattolica, in relazione del grado
sussiste solo in quanto, simbolicamente, si gerarchico: nero per il clero, rosso per i
vuole fare riferimento a concetti differenti. cardinali e bianco per il papa.
Nel primo caso la sequenza dei colori dei Anche per la successione dei colori dei
tappetini (nero in basso, bianco sul nero e cordoni, appena vista, può farsi riferimento al
rosso sul bianco) fa riferimento alla Filosofo di Amboise. Nel libro I Numeri, così
successione delle tre principali fasi alchemiche scrive: “… lo spirito non si considera che per le
(nigredo, albedo e rubedo) tant‟è che spesso sue operazioni ed i colori che gli servono da
vengono anche chiamati “tappetini ermetici”. segno”, mentre nell‟opera Le lezioni di Lione,
Analogicamente, il nero è collegato all‟iniziale aveva già scritto: “Il nero ci richiama la notte, o
fase di intro-ispezione, di discesa le tenebre dove l‟uomo fu immerso quando
nell‟inconscio, che dovrà attivare il novizio, cessò d‟essere in vista del principio divino … il
fase comune ad ogni Schola, a cui segue il colore rosso ci indica il colore del sangue, o
bianco, la percezione di quella luce che segna del principio corporeo della nostra forma che
una presa di coscienza del sé, per concludersi ha la sua sede nel sangue … il bianco ci indica
nella fissazione stabile di questo sé, che fa dire il colore del Sole, emblema dell‟essere unico
all‟adepto: io sono. primo”.
È evidente, che In conclusione, riprendendo quanto prima
questo è solo uno accennato, con i colori dei tappetini operatori
degli aspetti si vogliono rappresentare le fasi che
possibili dell‟iter contraddistinguono l‟iter operativo, mentre i
operativo che colori dei cordoni evidenziano le differenti
comunque deve manifestazioni dello spirito individuale durante
essere vissuto, sulla l‟operatività propria del Martinismo.
propria persona,
sub specie
interioritatis. La
disposizione dei
tappetini può anche
essere ricondotta,
all‟opera di L.C. de
Saint-Martin, dove
il colore nero corrisponde all‟Ecce Homo, alla
condizione di mortificazione, il colore bianco è

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La Loggia del 2. L‟ambiente profano deputato a raccogliere


la Loggia deve essere debitamente purificato. I
Convivium Gnostico Paramenti indispensabili sono: Trilume posto
Martinista al centro, davanti ad esso il vangelo di San
di Elenandro XI Loggia Abraxas Giovanni, sopra al Vangelo di San Giovanni il
(Toscana) Pantacolo in grado appropriato, dietro al
trilume il turibolo, la maschera a sinistra, il
mantello sotto la maschera, il cordone davanti
alla maschera, a destra del trilume i tre lembi
di stoffa con sopra la spada di loggia e la croce,
La Loggia del Convivium Gnostico Martinista le due colonne ai lati del tavolo, cero maestri
è il luogo deputato ad una laboriosa opera tesa passati, fiammiferi/incenso/sale a destra
all‟accrescimento spirituale dei fratelli e ravvicinati al filosofo, (se presenti olio a destra
sorelle, che trovano così, in essa, ravvicinato, coppa eucaristica sotto il trilume,
perfezionamento di quanto puntualmente e acqua vicino alla coppa). Sx colonna (B)
doverosamente posto in essere con la pratica Superiore, Dx colonna iniziato (N). E'
individuale Luni-Solare. Essendo la struttura consigliabile posto dietro all'Oriente
del Convivium Gnostico Martinista Ordinata e l'immagine di uno dei Maestri Passati.
Rituale, e sorretta da un centro reale e
presente, si dispongono le seguenti regole atte 3. Il rituale di loggia, nel grado opportuno, è
ad uniformare i lavori di tutte le logge, ed tassativamente il rituale del Convivium
evitare così perniciose devianze e divaricazioni Gnostico Martinista così come consegnato e
atte ad incrinare l‟Unita Eggregorica. E‟ altresì timbrato dal Reggente al
indubbio che la puntuale e stretta Filosofo. Nel caso in cui siano
osservanza degli elementi formali ospitati fratelli e sorelle di altri
e sostanziali del rituale di Loggia raggruppamenti martinisti verrà
comporta una convergenza utilizzato il detto rituale. Nel
Eggregorica di cui ne beneficerà caso in cui sia presente una
tutto l‟Ordine, e i fratelli e le delegazione ufficiale di altro
sorelle partecipanti ai lavori. Ordine Martinista verrà valutato
Essendo il martinismo un Ordine l'utilizzo del rituale
Povero, che gli strumenti utilizzati maggiormente opportuno.
in loggia rispecchino tale filosofia.
Gli arredi siano possibilmente 4. Ogni visita ufficiale di
frutto dell‟opera artigiana dei delegazione di altro Ordine
fratelli e sorelle versati in tale Martinista deve essere in
tradizionale impegno, in precedenza comunicata, e da
materiale comune. La povertà del questi approvata, al Delegato Magistrale
materiale non sia però a discapito territorialmente competente.
dell‟omogeneità della fattura, della
corrispondenza cromatica tradizionale, e della 5. E' fatto divieto assoluto di partecipazione ai
loro funzionalità. La Loggia sia espressione di nostri sacri lavori da parte di profani.
corale abnegazione, e non un luogo dove
primeggiare a discapito del fraterno amore. 6. Solamente i fratelli e sorelle che hanno
compiuto la purificazione mensile sono
Costituzione della Loggia ammessi alla Loggia. Quindi ogni fratello e
sorella prima di accedere in Loggia deve
1. La Loggia Martinista del Convivium comunicare al Filosofo o al Superiore
Gnostico Martinista è regolarmente costituita Incognito delegato, sotto forma di giuramento,
se presenti il Filosofo, o il Superiore Incognito di essere ritualmente purificato secondo i
delegato, e almeno altri tre fratelli o sorelle. precetti del Convivium Gnostico Martinista.

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7. Salvo rarissime e motivate eccezioni le


tornate di loggia saranno tenute in fase di luna Svolgimento dei Lavori di Loggia
crescente e possibilmente alla domenica.
18. In loggia quando non all'ordine i fratelli e
8. All‟Oriente siede il Filosofo, alla destra del le sorelle terranno la posizione seduta del
Filosofo siede il fratello o la sorella che faraone.
rappresenta il grado di Iniziato, mentre alla
sinistra il fratello o la sorella che rappresenta il 19. Ogni volta che l‟Esperto squadra il
grado di Superiore. E‟ possibile disporre i due perimetro della Loggia tutti i fratelli e le sorelle
cori anche altrove rispetto all‟altare, basta che si alzano al suo passaggio mettendosi
sia mantenuta una simmetria della Loggia. all‟ordine, per poi porsi nuovamente nella
Durante le riunioni di loggia sono previste le posizione del faraone dopo il suo passaggio.
figure, che si possono riassumere anche nello
stesso fratello/sorella, dell‟Esperto e del 20. Chiunque si rivolge all‟Oriente si deve
Segretario. alzare, dopo aver ricevuto cenno dal Filosofo o
dall‟Esperto, e portarsi all‟ordine.
Ingresso in Loggia
21. Il Filosofo o l'Esperto possono
interrompere, con giudizio, i lavori qualora il
9. In Loggia i fratelli e le sorelle dovranno comportamento dei fratelli e delle sorelle lo
essere provvisti di alba, cordone, calzari richieda.
bianchi, maschera, collare appropriato e
gioiello. 22. A discrezione del Filosofo si useranno i
nomi profani o iniziatici durante i lavori di
10. In loggia non sono ammessi 1) orologi 2) loggia.
denari 3) strumenti elettrici o elettronici 4)
gioielli in vista. 23. L'unico autorizzato a parlare in loggia è il
Filosofo, il quale concede la parola, se lo
11. L‟ingresso in Loggia avviene ritualmente riterrà opportuno ai fratelli e alle sorelle.
per ordine di grado crescente, qualora vi siano
due gradi eguali si segue l‟ordine dell‟età di 24. Ogni riunione di loggia ha carattere
associazione crescente. operativo quindi al centro del rituale di loggia
sarà tassativamente presente uno o più di uno
12. I Fratelli e le Sorelle prima di entrare in di questi elementi: iniziazione, meditazione,
Loggia osservano il Silenzio e la Meditazione preghiera, recita di parole sacre, ed eucarestia.
interiore. In Loggia non si fa conversazione essendo essa
un Luogo di Sacri lavori.
13. I Fratelli e le Sorelle prima di entrare in
Loggia sono mondati dal Filosofo o dal 25. A discrezione del filosofo è permessa la
Superiore Incognito delegato tramite i fumi di lettura di una tavola avente sempre e
incenso. comunque attinenza ai lavori del Convivium
Gnostico Martinista.
14. Rispetto ad Oriente l'ingresso in Loggia è
in senso Orario. Ogni Fratello e Sorella 26. Qualora vi siano delle comunicazioni
occupa il posto immediatamente più prossimo queste verranno rese note alla Loggia
al proprio grado ed ruolo in Loggia, TERMINATA LA FASE OPERATIVA, e
fermandosi in piedi ed all'Ordine innanzi ad prima di dare inizio alla chiusura dei lavori.
esso. Il Filosofo squadra completamente il Qualora queste comunicazioni provengano dal
perimetro della Loggia prima di porsi ad Reggente o dalla Grande Maestranza i fratelli e
Oriente. Solamente quando il Filosofo è le Sorelle si pongono in piedi e all'Ordine.
seduto, e dietro il suo ordine, la Loggia si
siede.

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Il Ruolo della Donna che tanto ci spaventa e ci mette in crisi. Ciò


di Artemide Gruppo Ambelain significa che è necessario confrontarsi con
Lombardia l'”altro” per tentare di integrare in noi
l'opposto, che in quanto tale è anche
complementare. E questo non soltanto da una
prospettiva relazionale, ma anche e soprattutto
energetica e psicologica. Per questa ragione la
La questione del ruolo femminile negli ordini presenza femminile è importante in un ordine
iniziatici è sempre stata piuttosto controversa. iniziatico. Consentire al femminile l'accesso al
Tempio e permetterle di misurarsi con sé
Sono piuttosto numerose le realtà in cui le stessa, con il suo opposto naturale e con il
donne non sono ammesse o, se ammesse non proprio percorso di reintegrazione in una
viene loro concesso di accedere a ruoli ed forma più elevata rispetto alle istanze del
operazioni tipicamente 'osiridei', adducendo mondo profano, costituisce un passo
come motivazioni la presupposta impurità importante anche per l'uomo: passo che, se
femminile, la donna in quanto causa della fatto, evidenzia disponibilità ed apertura verso
caduta nel quaternario, la donna in quanto “l'altra metà del cielo” e rivela maturità
recettore e non emittente e pertanto destinata spirituale, comprensione umana e onestà, non
unicamente all'operatività lunare. E si potrebbe solo intellettuale. Personalmente, e in un
proseguire. mondo perfetto, ritengo che il miglior
iniziatore possibile (o teurgo) non debba essere
Ne hanno parlato e discusso grandi esoteristi, esclusivamente solare, semmai equilibrato,
alcuni fornendo degli spunti di riflessione perfettamente soli-lunare. Deve aver realizzato
interessanti e da non sottovalutare, prendendo quell'armonia interna che da sola è in grado di
anche in considerazione la costituzione occulta schiudere l'accesso ad un livello di coscienza
ed energetica degli esseri umani uomini e superiore.
donne, pesando e confrontando le differenze
che, indiscutibilmente e necessariamente, Il nostro lavoro è un lavoro prevalentemente
esistono tra i due generi. personale ed interiore, un continuo lavoro di
indagine atto ad identificare luci e soprattutto
Se è vero che in ambito mistico tali differenze ombre, con lo scopo di conoscere la verità su
sono spesso irrilevanti, è altrettanto vero che in noi stessi, di apprendere e comprendere la
ambito magico-turgico la questione si pone, ed nostra VERA natura, natura dalla quale
è doveroso cercare di trovare risposte che non nessuno di noi può prescindere. Se sono un
abbiano un sapore unicamente discriminatorio melo, non posso pretendere di produrre
e di comodo. pesche.
Nel Convivium le donne possono accedere al Questa consapevolezza, una volta raggiunta, è
grado di S.I.I. Non tutte, certamente, così una forma di liberazione che ci consente di
come non tutti gli uomini. Esiste una questione intuire, se non conoscere realmente, i nostri
di inclinazione personale, una di merito ed limiti, magari imparare a superarli e a
una energetica. Ed evidentemente non è comprendere in forma piena e pacificata cosa
possibile stabilire a priori uno schema di è per noi e cosa non lo è. Incluso il fatto di
selezione e di scelta. Ogni caso è un caso a sé, poter evocare spiriti ed entità o di poter dare
e deve essere valutato con attenzione, serenità iniziazioni. Tutto questo lavoro interiore non
e amore per la verità. darà i suoi frutti soltanto sul piano psicologico,
ma anche energetico, perchè sarà attraverso
E' importante comprendere che noi tutti siamo quella stessa consapevolezza che potremo
chiamati a lavorare su più piani scoprire come siamo effettivamente ed
contemporaneamente. Partendo dal oggettivamente polarizzati, senza alcun senso
quaternario per arrivare all'individuale, è di superiorità od inferiorità. Non è, non è mai
necessario passare dal binario, da quel DUE

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stata, e mai sarà, una questione legata al genere Il Rituale


di appartenenza.
Giornaliero come
Inoltre, non dimentichiamoci che Strumento di Lavoro
apparteniamo anche ad un mondo naturale, in
cui l'uomo e la donna sono chiamati ad unirsi Interiore
sessualmente per creare nuova vita. Beatrice Loggia Abraxas (Toscana)

Per analogia, lo stesso dovrebbe accadere nella


nostra vita spirituale: l'unione del maschile e
del femminile, in noi e fuori di noi, è ciò che Lo scopo che ci si dovrebbe prefiggere,nel
dà vita all'androgino e che ci consentirà, un momento in cui si accede ad una qualsivoglia
giorno, di completare la nostra personale struttura iniziatica, dovrebbe essere soltanto
opera alchemica. uno: la Conoscenza. Bisognerebbe anche
avere ben presente che la reale Conoscenza
E allora saremo grati al nostro opposto e non si impara su nessun libro, per quanto esso
complementare per averci assistito sia antico, scritto da illustri studiosi,
proponendoci sfide importanti, accettando le comprovato da molte fonti, etc.
quali ci verrà data la possibilità di affrancarci Cio‟ che viene tratto dalla lettura dei cosiddetti
dalle nostre invisibili catene. “testi sacri” di ogni Tradizione dipende
unicamente dal nostro stato di coscienza, dal
nostro livello dell‟Essere, che a sua volta puo‟
essere modificato soltanto mediante una
profonda Autoconoscenza e un processo attivo
di cambiamento interiore.
L‟iniziazione reale e concreta è solo quella che
avviene al nostro interno; nessuno ci puo‟
trasmettere alcunchè per semplice
“imposizione delle mani”,nè il solo fatto di
essere affiliati ad una struttura o parte di una
Loggia modifica il nostro reale modo di essere
di una virgola.

L‟iniziato autentico è un uomo che cerca con


tutte le sue forze di elevarsi al di sopra della
sua umana (triste) condizione, che ha acquisito

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un certo grado di dominio sul suo corpo e riassorbita nei nostri innumerevoli elementi
sulla sua mente, che è disposto al sacrificio e psicologici avversi e si esaurirà velocemente
ad abbandonare abitudini e comportamenti (nella migliore delle ipotesi), oppure (in quella
che si frappongono tra lui e la sua meta. Egli peggiore) andrà, in quanto forza neutra, a
possiede la volonta‟ di modificare il proprio nutrire proprio quei lati “umani” che
carattere, ma non per moralismo o per seguire dovremmo superare.
dei dogmi di comportamento imposti
dall‟esterno, bensi‟ perche‟ sa che tutto cio‟ Il rituale giornaliero: considerazioni generali
che occupa la nostra mente, ci toglie energia Il rituale giornaliero, cosi‟ come elaborato e
(preoccupazioni, desideri opprimenti, ansia, proposto dal Convivium Gnostico Martinista,
stati emotivi intensi sia positivi che negativi) e offre numerosi spunti di lavoro interiore, se
ci allontana da quello stato interiore ideale nel eseguito nel modo corretto.
quale è possibile, seppure per brevi attimi, In generale si puo‟ dire che impegnarsi in
ricordare la nostra vera natura. modo costante ad intervalli regolari in una
Ci sono dei vantaggi concreti nell‟appartenenza pratica o rituale, è un inizio di autodisciplina e
ad un gruppo e nel condividere con altri lo puo‟ aiutarci a sviluppare la forza di volontà.
stesso impegno quotidiano, gli stessi valori, le Ogni preghiera, salmo, mantra, tracciamento
stesse esperienze. In primis, a livello di simboli, deve essere eseguito in modo da
energetico, in quanto la forza di preghiere, coinvolgere completamente tutto il nostro
intenti, motivazioni si somma (Matteo XVIII essere; dovrebbe assorbirci a tal punto da
{19-20}: “In verità vi dico ancora: se due di voi escludere qualunque altro pensiero. Questo
sopra la terra si accorderanno per domandare puo‟ risultare difficile in quanto ripetendo
qualunque cosa, la otterranno. Perche‟ dove giornalmente formule prefissate, si corre il
sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in rischio che esse diventino meccaniche e prive
mezzo a loro”). di partecipazione interiore; per ovviare a
Secondariamente, a livello psicologico, in questo problema, si puo‟ cercare di
quanto è insito nel concetto di Fratellanza coinvolgere nella pratica TUTTI i nostri sensi
l‟obbligo di sostenersi a vicenda ed (esterni ed interni).
incoraggiarsi nel difficile cammino spirituale, Ad esempio: ripetendo ad alta voce un salmo,
nei momenti di difficoltà; inoltre, il con le orecchie ascoltare la propria voce,
confrontarsi con altri in merito a questioni facendo caso a come essa risuona, alla
esoteriche e interiori puo‟ rafforzare il nostro vibrazione che produce nella stanza, al suono
obiettivo e la fede. delle parole etc.; contemporaneamente,
L‟esecuzione di certi rituali, la ripetizione di cercare di percepire il corpo e la postura, la
formule, preghiere, mantra, gestualità, simboli, posizione delle mani e delle braccia, cio‟ che
se è presente concentrazione, devozione, essa esprime, cosi‟ come la presenza eventuale
entusiasmo, puo‟ produrre stati energetici di tensioni muscolari, di dolori, cercando di
differenti rispetto a quello che sperimentiamo comprenderne la causa. Allo stesso tempo,
nella routine quotidiana. Puo‟ aumentare il mentalmente si puo‟ provare a visualizzare
nostro livello di energia con conseguenti quello che stiamo recitando, lasciare che le
sensazioni di benessere psicofisico, serenità immagini si formino spontaneamente al suono
mentale temporanea, assenza di paura e di delle parole, osservarle con l‟occhio interiore..
altre emozioni negative, oltre a percezioni Nel caso di un mantra, ad una parola o lettera
fisiche varie e piu‟ o meno intense (leggerezza, ebraica, o invocazione, si potranno associare
flussi energetici all‟interno del corpo colori o simboli inerenti, oltre all‟osservazione
sperimentati come formicolii, vibrazioni, delle caratteristiche del respiro mentre si recita
caldo, freddo etc. etc.). Se la pratica (ritmo, intensità, effetto della respirazione e
quotidiana non è accompagnata da un reale della ripetizione sul nostro stato interiore)..
cambiamento interiore duraturo e definitivo, Cio‟ che si sperimenta durante il rituale
pero‟, questi momenti resteranno (benche‟ dovrebbe essere oggetto di riflessione nelle
piacevoli) fini a se stessi, l‟energia che restanti parti della giornata (emozioni, pensieri
accumuliamo verrà, al termine della pratica, ricorrenti che ci hanno distolto, immagini sorte

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spontaneamente); la pratica non finisce con i La visualizzazione è fondamentale, non solo


30 minuti di rito, ma è parte della vita di del problema ma anche dell‟alternativa al
ognuno di noi. Intuizioni avute durante il rito e problema (o difetto) che abbiamo, perche‟ essa
poi analizzate, potranno aiutarci a risolvere agisce a livello inconscio e con il tempo finirà
problemi del quotidiano, altre potranno per produrre cio? Che mediante la volontà e la
essere richiamate alla nostra attenzione prima concentrazione noi cristallizziamo.
di dormire e venire poi elaborate nel sonno.
Esistono infinite possibilità di utilizzo degli Conclusioni
strumenti presenti nel rituale giornaliero: sta Ogni pratica diviene viva, multisfaccettata e
poi alla volontà e motivazione del singolo sempre nuova ( e produce un effetto) se la
trovarne sempre di nuove o perseverare in rendiamo tale mediante il nostro completo
quelle piu‟ affini al proprio modo di essere in assorbimento in essa. La conoscenza teorica,
modo da rendere la pratica sempre piu‟ cosi‟ come la semplice ripetitione di rituali,
profonda e fruttuosa e di non cadere nella noia sono utili in un primo tempo, perche‟ ü
e nella svogliatezza. necessario porre delle basi solide al Lavoro.
Esse possono essere fonte di ispirazione, di
La preghiera all‟angelo giornaliero e riflessioni, di interesse per ulteriori
l‟eliminazione dei difetti approfondimenti.
Fermo restando che ognuno deve La mente, pero‟, ad un certo punto dovrà
personalizzare il rituale giornaliero ed essere lasciata cadere, e per questo bisogna
incentrarsi sulle pratiche che ritiene piu‟ utili sviluppare una reale Presenza, la Conoscenza
per lui ed in sintonia col proprio essere, deve divenire intuitiva ed immediata e non
desidero soffermarmi brevemente sulla filtrata dal pensiero razionale; il significato vero
preghiera all‟angelo giornaliero, che rende di Iniziazione (troppo spesso dimenticato) è un
possibile all‟interno del nostro rituale quella radicale cambiamento nel nostro stato
parte di lavoro esoterico che viene spesso dell‟Essere, ed una ferma volontà di
dimenticata o messa in secondo piano: raggiungerlo mediante il lavoro giornaliero
l‟eliminazione dei difetti. costante e profondo.
Ogni nostro comportamento disfunzionale
puo‟, con adeguata introspezione e con la
sincerità necessaria, essere ricondotto alla
presenza nel nostro spazio psicologico di uno
dei sette difetti principali indicati col nome di 7
vizi capitali, che nella preghiera in oggetto
vengono menzionati ed associati ognuno ad un
arcangelo e ad un giorno della settimana. Il
momento in cui recitiamo questa preghiera o
invocazione, possiamo cogliere l‟occasione per
rivedere mentalmente la nostra giornata o
quella precedente, oppure rievocare degli
episodi in cui questo particolare difetto si è
manifestato. L‟energia che si sviluppa dalla
pratica potrà cosi‟ essere utilizzata in modo
costruttivo per correggere quel lato di noi,
potremo visualizzare il nostro cambiamento e i
benefici che da esso ne verranno, oppure
visualizzare l‟Angelo stesso, o il fuoco, o una
luce, che dissolve cio‟ che ci impedisce di
procedere. Porteremo cosi‟ la nostra
attenzione sugli ostacoli interiori che abbiamo
e questa consapevolezza dovrà essere
mantenuta anche al termine del rituale.

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Louis Cloude de Pasqually, fondatore dell‟Ordine dei Cavalieri


Massoni Eletti Cohen dell‟Universo, di cui
Saint Martin e la seguirà gli insegnamenti e da cui sarà iniziato,
Via Cardiaca diventandone segretario nel 1768. Dopo la
di Talia Loggia Abraxas morte del maestro (1774), sostenitore della Via
Teurgica o Magica, Saint Martin – che non
volle mai fondare un proprio Ordine - delinea
i perimetri della propria dottrina che presenta
“C‟è senza dubbio un diapason giusto nella
caratteristiche mistiche, riconoscendo
natura, c‟è n‟è uno particolare per ogni essere.
comunque un considerevole debito verso la
Se tu ne usi un altro, che puoi produrre?
cosmologia martinezista rivisitata alla luce della
Malgrado la precisione di tutti i tuoi suoni,
filosofia di Jacob Bohme. Questa sarà da Saint
secondo i rapporti della scala musicale, questi
Martin stesso definita “Via Cardiaca”.
non saranno meno falsi, poiché il diapason lo
sarà lui stesso” - L.C. de Saint Martin La mistica, o via cardiaca, è caratterizzata da
una forte ricerca interiore e da un relativo
distacco dalle cose mondane, nonché da una
La preghiera è uno strumento spiritualità semplice e lineare,
espressivo di tutte le religioni ed è istintiva e spontanea. E‟
nata con il mondo. L‟essere umano centralizzata sul superamento di
infatti spesso è ricorso all‟atto del ogni dialettica dualistica
pregare per incamminarsi di nuovo conflittuale, lavorando oltre i
verso la divinità, per invocare o sistemi plurimi ed egoici della
evocare il proprio dio. Si potrebbe mente. Vive e si nutre nel
erroneamente definire la preghiera silenzio della comunione con il
come il momento in cui l‟uomo divino che è in noi. Non c‟è
parla alla parte divina che è in sé, ricerca di perdono, di
ma è molto molto di più di un comprensione, di riparo, di
semplice momento, anche e salvezza. C‟è un viaggio
soprattutto in quanto priva di irrazionale ma controllato, folle
tempo, così come di spazio. ma lucido, con una ricerca
invocativa ed una manifestazione evocativa di
Pregare è l‟azione più semplicemente efficace intensità inimmaginabile mediante mente
a disposizione dell‟uomo, e la complessità non umana: mania (stato non ordinario della
è del sacro. La preghiera è un segmento, la via coscienza a contatto con il sacro) ed
immaginabile più breve per unire due punti la entusiasmo (“con Dio dentro di sé”). I termini
cui costituzione minima sono appunto i due invocazione ed evocazione derivano entrambi
punti stessi e che si dissolve nel suo scopo dal latino e significano rispettivamente
ultimo di farli combaciare e divenire un punto “chiamare intensamente” e “chiamare fuori”.
unico: l‟Unità. L‟accezione religiosa si distingue ovviamente
da quella esoterica, ambito in cui non
Louis Claude de Saint Martin nasce nel 1743
dobbiamo dimenticare che la preghiera è
ad Amboise, in Francia. Frequenta la facoltà di
intesa come contatto diretto con il divino
giurisprudenza ma alla fine si dedica alla
multisfaccettato, conosciuto o sconosciuto, che
carriera militare. E‟ in tale ambiente che, nel
arde in noi. Ben si comprende quindi che
1769, viene presentato a Martinez de

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utilizzeremo l‟evocazione per risolvere un fondamentale che è la preghiera interiore unita


nostro difetto, per allontanarlo, dissolverlo, a quella esteriore, serie di gesta quotidiane
mentre invece ricorreremo all‟invocazione per indirizzate verso l‟universo metafisico. L‟uomo
creare un ponte solido attraverso cui ottenere dedito alla reintegrazione nella sua essenza
una qualità, farla giungere sino a noi e farla divina universale è tutto proteso a riprendere il
nostra. Ma per procedere tra questo “fuori” e contatto con il Principio Supremo, a ristabilire
questo “dentro” è necessario aver raggiunto la l‟Unità primordiale. Questo processo si
rara e perfetta posizione dell‟enucleazione, manifesta, si costruisce e si fortifica mediante il
dello sdoppiamento coscienziale, per prendere desiderio e la volontà. L‟essere umano infatti è
a piene mani da un lato, e dall‟altro rimanere un soggetto attivo con caratteristiche di
immuni e invulnerabili psicologicamente. Noi “pensiero, volontà e azione” ed è proprio
siamo lì, consapevoli di esserlo, non per facendo leva su queste – riportate allo stato
perdere “qualcosa” bensì per canalizzarlo originario – che esso può elevarsi al NOSCE
senza traumi in noi stessi. TE IPSUM. Nel poema “Il Coccodrillo” -
scritto da Saint Martin nel 1799 - il
La via cardiaca non è ideata in supplenza di protagonista Eleazar viene depredato della sua
quella teurgica, bensì a quest‟ultima affiancata, polvere magica ottenuta con la pansé o viola
ed esaltata dalla consapevolezza del desiderio del pensiero con la quale aveva sempre vinto il
che parte dalla mente, si consolida attraverso la male. Viene insomma a perdere la sua “forza
volontà, per poi sbocciare dal cuore, luogo elementale” pur restando in possesso del
d‟incontro con il divino. La teurgia è valida e “desiderio”, che grazie anche alla
prende senso, ma soprattutto efficacia, solo se “concentrazione”, riesce a dominare i nemici
non slegata dalla preghiera nonché dal lavoro attraverso le tre facoltà dell‟anima
di retrospezione e meditazione. La riconquistate: il pensare, il sentire, il volere.
retrospezione è un allarme che segnala gli Questo è l‟uomo nuovo, questo è l‟uomo di
attacchi della nostra natura materiale a quella desiderio. Saint Martin in una lettera ad un
spirituale e divina, un segnalatore dei limiti alla amico: "La sola iniziazione che predico e
nostra libertà. La meditazione è una sonda che cerco, con tutto l'ardore della mia anima, è
rileva le catene della nostra prigione terrestre, e quella tramite cui possiamo entrare nel cuore
indica la fitta rete costruita da noi stessi (ma di Dio e far entrare il cuore di Dio in noi, per
non solo) al di sotto di queste maglie che realizzare un matrimonio indissolubile che fa
inconsciamente ci attanagliano ogni giorno. La di noi l'amico, il fratello e lo sposo del nostro
preghiera esoterica è l‟esercito con cui Divino Riparatore. L'unico mezzo per arrivare
scendiamo in guerra contro i nostri demoni e a questa Santa Iniziazione è spingersi sempre
le nostre paure, per vincere i nostri confini, per più negli abissi del nostro essere e non mollare
ridare la dignità e il trono al re che è in noi. la presa finché non siamo giunti a trarne la
Durante la retrospezione stiliamo la nostra vivente e vivificante radice".
anamnesi, durante la meditazione diventiamo
il nostro medico migliore, durante la preghiera La preghiera è un‟Azione Sacra e nasce dalla
ci curiamo sino ad intervenire chirurgicamente. sinergia delle tre macrozone fisiche e animiche
dell‟uomo. Queste individuano tre punti
Per rendere efficace l‟azione della preghiera è precisi del corpo umano pur appartenendo ad
necessaria la costruzione da due lati dello un livello più elevato, sottile: il plesso solare, il
stesso canale, occorre cioè sia l‟aiuto divino plesso cardiaco e la zona intracigliare.
che la predisposizione umana. Si lavora in due, Ciascuna di esse rappresenta la fonte di una
si opera in Uno, tramite lo strumento

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“qualità” ben delineata. Il plesso solare respiro o comunque confacente ad esso. Le


individua il luogo dove il nutrimento si parole possono essere espresse con una
trasforma in energia che viene destinata, oltre mantralizzazione o esplose nel silenzio
al corpo fisico, a funzioni intellettive, mentali, interiore. Il mantra in particolare, usato in
spirituali; è qui che umanamente viene nutrita molte preghiere e in molte religioni, è una
la legione di ego. Il plesso cardiaco individua vibrazione ritmica e sonora che “offre
l‟ingresso della caverna da cui salire o scendere protezione”, una semplice armonia che
lungo il nostro inconscio. E‟ l‟ingresso del conduce sino alla porta del risveglio. Così
labirinto dell‟anima, ove introdursi fino al come ogni nostra zona del corpo ha un ordine,
centro, sconfiggere lo sconosciuto mostro, e la serie delle nostre preghiere prevede l‟inizio
riemergere attraverso il filo “sottile”. La zona con l‟Ave Maria, prosegue con il Cuore del
intracigliare è il centro del pensiero e Cristo, per concludersi con il Padre Nostro, in
dell‟intelletto, più materiale e corporeo il un ciclo che si ripete sino ad uscire dalla
primo, più elevato e nobile il secondo. Il consistenza temporale e spaziale. Una nenia
plesso solare è energia, il plesso cardiaco è circolare e continua, magica e profonda,
volontà, la zona intracigliare è pensiero: di inattaccabile dalla mente, che ci pone al riparo
nuovo incontriamo il “pensiero, volontà e dalle infiltrazioni materiali e dove possiamo
azione” del maestro…E‟ comunque il cuore la veramente operare sulla nostra materia. Una
via di fuga dalla ristrettezza e dalla morte tabula rasa del livello ordinario su cui
terrena, il centro della croce, bilancio e focalizzare la memoria di ciò che eravamo.
soluzione del dualismo che perviene dagli ego
vigorosi materiali nonché dai pensieri duali e L‟Ave Maria è associata al plesso solare, sede
dubbiosi della mente. Quando ricerchiamo la dei nostri istinti. E‟ la luna, piena ed argentea.
nostra energia, la nostra coscienza, la nostra Ci si rivolge a Maria (=Amata del Signore) con
intelligenza, scopriamo che siamo ingannati in un saluto di gioia (“ave”=rallegrati, esulta) e la
tale ricerca dalla continua e prevaricante constatazione di uno stato di grazia, che è dono
ombra dell‟ego. Quando preghiamo divino, poi si passa a citare l‟evento
diventiamo invulnerabili e osserviamo la veste dell‟immacolata concezione, non inteso come
psicologica dei nostri io perché siamo oltre, miracolo “carnale”. Maria è l‟artefice di un atto
così come in meditazione riusciamo a guardare compiuto - quello di procreare - azione
dall‟esterno la nostra mente che agisce per noi, appartenente al mondo inferiore ma in
ci prende in giro, e ci conduce dove vuole lei. perfetto accordo con quello superiore. Infatti è
Tutto è duale, tutto è bianco e nero, persino le colma del divino (la grazia) e vergine di fronte
due colonne poste come confine fra natura al peccato dell‟ignoranza del passato. Maria
umana e divina. La preghiera è la barca per insomma è la mediatrice fra l‟uomo e il divino.
passare indenni le colonne d‟Ercole ed La luce della luna ci riempie, si espande in noi,
intraprendere il viaggio spirituale. e ci feconda.

Quando preghiamo, innanzitutto, dobbiamo Il Cuore del Cristo è legato al plesso cardiaco,
trovare il tipo di respirazione più adatto, sia a sede dei sentimenti. E‟ il luogo dello sposalizio
noi stessi che al momento specifico. E‟ fra luna e sole, il tempio sacro ed intimo dove
necessario sgomberare ogni richiamo avviene la trasmutazione alchemica. Lì siamo
psicologico, e focalizzarsi nell‟appropriata zona combattuti fra la terra, dove siamo nati nel
del corpo, magari supportati da una musica nostro stato attuale, e il cielo, verso cui
cadenzata, un ritmo armonico, simile al nostro tendiamo a tornare, figli contesi fra la Madre e
il Padre. Ambiamo a divenire Cristo, figlio di

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uomo che, nella morte iniziatica, è rinato figlio da sinistra, costituiscono la base del triangolo
di Dio. Riconosciamo comunque i nostri limiti che ha per vertice Keter, la corona spirituale, a
e la nostra ignoranza di fronte al passato e alla cui entrambi sottendono e tendono. E‟ un
conoscenza (peccato). La sfera di energia ci lavoro impegnativo e duro, ma lineare e
avvolge, ci comprende in questa Unità, e intuitivo. Eleazar spiega che l‟uomo deve
ritorna a donarsi verso l‟infinito. necessariamente ricorrere a mezzi sensibili a
causa della sua caduta. Non riesce a vedere la
Il Padre Nostro è legato alla zona intracigliare, semplice verità perché gli è troppo vicina sin
soprattutto alla testa, sede del pensiero dall‟inizio. Quando si fissa il sole al centro, in
razionale. E‟ il sole, dorato e luminoso. E‟ la fondo, non si riesce a vedere il sole ma solo il
formula più potente con cui finalmente si cerca suo contorno. “Quando l‟uomo al contrario,
la ricostituzione del tempio interiore quale cessando di fissare gli occhi sugli esseri
immagine - e non più riflesso - di quello sensibili e corporei, li riconduce sul suo
superiore, la casa del Padre a cui desideriamo proprio essere, e nell‟intento di conoscerlo fa
tornare. Questa preghiera è un metodo che uso con cura della sua facoltà intellettuale, la
fornisce un insieme di indicazioni pratiche per sua vista acquista un‟estensione immensa,
ampliare la propria natura spirituale e concepisce e tocca, per così dire, dei raggi di
raggiungere la scintilla divina che dimora in luce che sente essere fuori di lui, ma di cui
noi. Si tratta di un alto rituale magico e come sente pure tutta l‟analogia con se stesso; delle
tale comprende le tre fasi di invocazione, idee nuove discendono in lui, ma è sorpreso,
preghiera, ringraziamento. Finalmente al ammirandole, di non trovarle estranee”, scrive
termine raggiungiamo la purezza (“ma liberaci Saint Martin in “Degli errori e delle Verità” del
dal male”), meglio espressa in ebraico con il 1775.
termine Kadosh: abbiamo raggiunto il dominio
della natura inferiore, siamo padroni di Il Tempio di Salomone fu da questi realizzato
pensieri ed emozioni, abbiamo squarciato il secondo i disegni a lui consegnati, tramite il
velo, e possiamo cogliere in noi il principio profeta Nathan, da suo padre David. Nel
divino. Possiamo finalmente riconquistare e tempio - costruito a immagine di Dio,
riattivare ogni sephirah del nostro albero della dell‟uomo e dell‟universo - furono deposti gli
vita. Il sole si irradia su di noi, ci riempie di oggetti consacrati, l‟Arca dell‟Alleanza, il
calore e di luce. Candeliere a sette braccia, il Mare di Rame e
infine due altari, con fuochi diversi. Uno era
Per Saint Martin si desidera qualcosa solo se l‟Altare dei Profumi e su questo veniva
possediamo già in noi stessi una parte bruciato dell‟incenso dedicato a Dio, sia a
dell‟oggetto del desiderio. Così “conoscere”, mezzogiorno che alla sera: rappresentava il
anche se inizialmente operato tramite cuore e le buone azioni. L‟altro era l‟Altare dei
un‟intuizione cerebrale, si affinerà e si Sacrifici e su questo venivano offerte le vittime
concretizzerà con una identità totale tra il consacrate: rappresentava il cervello e il
pensante e l‟oggetto pensato, compreso il sacrificio delle passioni. I due altari sono
mezzo stesso. Si tratta di una facoltà insomma, come gli altri oggetti consacrati, due
intellettuale che riconosce in sé il principio dei nostri centri psichici essenziali nel tempio
divino attraverso un‟operazione spirituale. interiore che portiamo in noi: “Quando il
Nell‟albero della vita Chokmah rappresenta la Tempio sarà consacrato, le sue pietre morte
saggezza o piano dell‟intuizione, mentre Binah ritorneranno viventi, il metallo impuro sarà
rappresenta l‟intelligenza o piano della trasmutato in oro e l‟uomo riscoprirà il suo
razionalità; provenienti una da destra e l‟altra

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stato primitivo”” (Robert Fludd). Non si accede può nascere solo nel cuore, lì dove il razionale
al Sacro se non si è Sacri… non trova alcuna corrispondenza, dove rimani
travolto dal fiume carsico di percezioni
Si legge di sovente la definizione di via secca (o spirituali, acqua possente che passa, ti purifica,
solare, o regale) legata alla via teurgica, ti arricchisce, e scivola via. “Nuota
ritenuta la più breve, ma al tempo stesso la più costantemente nella preghiera, come in un
pericolosa, la più “guerriera”. Si affianca vasto oceano in cui non riesci a individuare né
altresì frequentemente il concetto di via umida la riva né il fondo ed in cui l‟infinita immensità
(o lunare, o sacerdotale) al percorso delle acque ti consenta in ogni istante una
devozionale e mistico, alla via cardiaca, evoluzione libera e priva di turbamenti” dice il
ritenendo questa la strada più semplice e sicura maestro.
pur più lunga. Ma il problema delle due vie è
solo un falso problema, catalogazioni fini a se In realtà la preghiera, oltre a essere un atto
stesse, inquadramenti didattici superflui. Non sacro, è uno strumento di rottura, potremmo
siamo forse qui a lavorare per ri-unire, per ri- quasi osare definirla un‟arma. La percezione
tornare, per re-integrare?! “Chi sa bruciare con umana passa inesorabilmente attraverso il
l'acqua e lavare col fuoco, fa della terra cielo e mezzo di rilevazione a nostra disposizione e a
del cielo terra preziosa” cita la famosa porta cui siamo soggiogati, la psiche. Questa è
alchemica sul colle Esquilino. Così non esiste condizionata dall‟autoillusione di ritenersi il
una via definibile migliore o più giusta, più nostro unico “io”. In realtà noi siamo molto
blanda o più diretta o più veloce. Si tratta più grandi di ciò che rileviamo ordinariamente
invece delle due facce della stessa moneta e spesso manifestazioni singolari o comunque
necessaria al traghettamento spirituale: “Due le non omologate al nostro essere sono catalogate
parole scritte sull‟albero della vita: spada e come esterne ed estranee. La preghiera è la
amore”. La via teurgica funge da specchio lama con cui tagliamo i fitti rovi della
convesso mentre la via cardiaca ha funzione di convinzione della dimensione misera a cui ci
specchio concavo, nella ricerca della reale vuole convincere e condurre la nostra psiche.
immagine di sé liberata dallo sguardo e dagli Il nostro essere è composto da una “legione di
abiti materiali. io” ci dice Marco. La preghiera amplia la
nostra percezione, non escludendone alcuno,
La via cardiaca è perfettamente ci conduce verso ciò che stiamo cercando, e ci
complementare a quella teurgica e ti assurge a posiziona al di là della vista ordinata ma
novello San Giorgio che cattura e domina limitata della punta del nostro piede. La
senza uccidere il perfido drago. Il mostro preghiera ci conduce alla perfetta coincidenza
(orribile, ma pur sempre dotato di ali) esce da fra noi stessi ricercatori , il metodo di ricerca e
una caverna buia e nera, all‟interno di una il ricercato. E‟ tutto qui ciò di cui si sta
natura rocciosa e ostile, mentre sullo sfondo parlando. In questo percorso forse
del cielo - rosso come il fuoco - spicca incontreremo tanti “Io” ma l‟ ”Unità” saprà al
l‟elegante ed etereo cavallo bianco del santo, fine comporli nuovamente e ricondurli alla
vestito di abiti militari ma adorno di un fluido reintegrazione. Abbiamo tra le dita tutti i cocci
e morbido mantello verde-azzurro. Come non del nostro vaso rotto durante la caduta; sta a
ricordare le parole di Tommaso nel suo noi adesso ricomporli secondo il disegno
Vangelo: “Colui che cerca non cessi dal superiore, secondo il vaso divino. Mediante la
cercare finché non trova, e quando troverà sarà preghiera usciamo fuori dal solido multifacce
stupito, e quando sarà stato stupito del nostro io, così come in meditazione
contemplerà e regnerà sul Tutto”. Lo stupore

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facciamo scivolare lontano i numerosi dal piano sensibile, dai legami con il corpo
chiacchiericci della mente. materiale, considerato dagli orfici la tomba
dell‟anima (soma=sema). Adesso possiamo
La preghiera è lo strumento base di ogni ricordarci di quando detto sopra a proposito
operatività religiosa e magica ma è appunto dell‟invocazione e dell‟evocazione in preghiera.
nella mistica che raggiunge importanza apicale. “Quando l‟anima, restando in sé sola, volge la
Misticismo trova il suo significato nel sua ricerca allora si eleva a ciò che è puro,
riferimento all‟etimologia greca significante eterno ed immortale e avendo natura affine a
Mistero. In ambito esoterico, la mistica viene quello, rimane sempre con quello ogni volta
definita anche via cardiaca appunto, per che le riesca essere in sé e per sé sola…e
evidenziare il distinguo dal significato dello questo stato dell‟anima si chiama „sapienza‟ “,
stesso termine in ambito religioso. L‟iniziato questo un piccolo passo del Fedone. La sofia è
esoterico, dunque, attraverso la preghiera, fa quindi intuizione mistica del divino, esito
risorgere e rievoca gli antichi misteri in sé naturale della contemplazione che ha origine
medesimo, ricreandoli e nutrendosene al nella riflessione, attività umana legata ai sensi:
tempo stesso, trasformandosi appunto da ancora il ”pensiero, volontà, azione” di Saint
iniziato ad adepto, perché l‟iniziazione non è Martin. Il percorso platonico iniziava dalla
dono sterile ma conquista viva e perenne. Il dialettica (dalla filosofia del pensiero) e
viaggio intrapreso quando preghiamo è “oltre”, giungeva alla “theoria” (contemplazione) cioè
in un non-luogo di dominio e superamento all‟esperienza mistica. Il pensiero si ferma, la
della pluralità dell‟io (il drago di cui sopra), percezione lascia il posto all‟intuizione
impossibile da delineare, ancor più da definire, interiore, all‟intelletto puro del cuore. Chi era
impensabile da comunicare. Siamo liberi da in grado di raggiungere la condizione estatica
ogni forma o concetto, dall‟idea di noi stessi, veniva da Plotino definito “Illuminato”, in
anche della libertà stessa. Siamo noi e Dio, pratica un risvegliato dal sonno del corpo, un
siamo noi immersi in Dio, siamo noi e Dio Buddha. L‟attività del pensiero viene azzerata,
come Unità. “O Dio liberami da Dio” dirà il si crea un vuoto mentale ed intellettuale, Dio
mistico renano del XIII secolo, Meister allora si manifesta nella sua parousia nel cuore
Eckhart. dell‟essere umano: “Per separarsi dal corpo
Il “divino” Platone indicava un percorso essa si raccoglie in se stessa come se provenisse
iniziatico che non si basasse su riti bensì su una da luoghi diversi, del tutto priva di turbamenti”
prassi tutta interiore. Questo percorso - Enneadi.
prevedeva una sorta di isolamento dal mondo Se la teurgia ci prepara a ricevere in ogni
con un relativo orientamento concentrato nostra molecola il trascendente, è proprio il
verso l‟interno in “presenza a se stessi”. Questa cuore il “luogo” dove si spalanca lo stargate
consapevolezza sfociava in contemplazione che attraverso il quale si realizza la riconquista della
nient‟altro era che la percezione dell‟origine natura spirituale. E‟ nel profondo, nel buio, nel
divina dell‟anima. Il filosofo aveva il compito nostro antro interiore che, dopo la riscoperta e
di purificare la coscienza/ragione dalle scorie un faticoso lavoro di ripulitura del nostro
materiali, convertirla così - pura e concentrata - ineffabile Sé, può illuminarsi la “scintilla”.
verso se stessa, fino all‟innalzamento, Siamo archeologi della nostra anima, e lo
all‟assimilazione, alla coincidenza con Dio scavo può e deve iniziare proprio dal cuore.
tramite l‟estasi. Questo termine, che significa Saint-Martin indica nella sua via cardiaca una
“uscita” in greco, indicava la capacità ed il strada ardua di purificazione protesa a far
raggiunto stato di chi riesce a separarsi appunto

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riemergere le note altissime risuonanti nel Manifesto Convivium


nostro profondo. Il risultato è quello di
riportare alla luce i resti dell‟antico splendore
Gnostico Martinista
nascosti nelle nostre catacombe, senza farsi
travolgere dalla loro magnificenza ma
esaltandone bellezza e preziosità. Un
1. Chi siamo
durissimo ma ricompensato lavoro di
immersione. Il Convivium Gnostico Martinista è una realtà
Abbandoniamo le dissertazioni, ora. iniziatica, manifesta sul piano quaternario e
Ritiriamoci nelle stanze solitarie del nostro operativa, composta da uomini e donne
genio. Il linguaggio del cuore parla in silenzio. autenticamente animati dal desiderio di
riconoscersi in una visione tradizionale della
ricerca e del lavoro spirituale.

“Le verità e le preghiere che ci sono insegnate E‟ realtà iniziatica, in quanto si accede agli
quaggiù sono troppo misere per i nostri insegnamenti e agli strumenti che il Convivum
bisogni; sono le preghiere e le verità del tempo pone a disposizione tramite una regolare e
e noi sentiamo essere stati fatti per altre tradizionale associazione.
preghiere e altre verità.” - L.C. de Saint Martin
E‟ realtà manifesta sul piano quaternario,
perchè il Convivium è dotato di strutture ed
articolazioni territoriali.

E‟ realtà operativa, in quanto agli associati al


Convivium è richiesta una laboriosa Opera
Interiore tramite strumenti formativi ed
informativi.

Quanto sopra evidenziato, risulta dal nostro


assoluto convincimento che il martinismo sia
una forma aggregativa tradizionale: un
perimetro energetico ed iniziatico. Riteniamo
che solamente l'aderenza di tale forma alla
tradizione cristiana possa permettere di
sviluppare dei lavori individuali e collettivi che
abbiano sostanza di realtà. Ecco quindi come il
Convivium Gnostico Martinista trae la propria
linfa vitale dal Cristianesimo, attraverso le
nostre radici iniziatiche ed operative che si
riconoscono: nello Gnosticismo Alessandrino,
nella Cabala Cristiana, in Martinez de
Pasqually, in Louis Claude de Saint Martin, e
nell'Ordine Martinista del Papus.

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Per questi motivi, seppur nel rispetto delle 3. Iniziato Incognito (avente carattere
altrui scelte, guardiamo con diffidenza la deriva operativo prevalentemente, ma non
teosofica e relativista che sembra aver investito esclusivamente, teurgico)
tante altre istituzioni iniziatiche, dando vita ad
una serie di formali distinzioni basate più su 4. Superiore Incognito (avente carattere
personalismi che non su una reale distinzione operativo prevalentemente, ma non
operativa e docetica. esclusivamente, sacerdotale)

2. Obiettivi 5. Superiore Iniziatore Incognito (il fratello o


la sorella hanno la possibilità di associare al
La finalità che persegue il Convivium Gnostico martinismo)
Martinista è quella della reintegrazione
dell'uomo nell'uomo e dell'uomo nel Divino 3. Strumenti dell'Opera
Immanifesto, condizione necessaria che deve
essere acquisita da ogni uomo e donna di L'opera del Convivium Gnostico Martinista
Conoscenza, per poter compiere il ritorno alla trova la propria identità e centralità nella
Dimora Celeste. Il Convivium mette quindi a formula pentagrammatica. E' attraverso il
disposizione dei fratelli e sorelle regolarmente laborioso mistero di questa parola di potere
e tradizionalmente associati un piano di studi e che è perseguito il lavoro di reintegrazione
una formazione costante sotto gli influssi individuale e collettiva. Tale Opera è posta in
spirituali della Santa Gnosi, dei Maestri essere attraverso i seguenti strumenti:
Passati, e l'assistenza dei fratelli e sorelle
esperti. 1. Rituale Giornaliero Individuale.

E' intendimento del Convivium formare degli 2. Rituale di Purificazione Mensile Individuale.
uomini di Conoscenza che siano filosofi, in
3. Rituale di Loggia Collettivo (avente natura di
quanto padroneggiano la scienza tradizionale,
complementarità all'opera proposta, che è
maghi, in quanto capaci di realizzare
sostanzialmente individuale)
mutamenti interiori, e sacerdoti, in quanto
capaci di amministrare il rapporto con il divino
4. Rituale Eucaristico Collettivo.
interiore.
5. I Quattro Rituali di Plenilunio.
Per questo il percorso è informativo, formativo
e graduale. 6. Rituale Solstiziale.

Suddiviso in cinque momenti di avanzamento 7. Rituale Equinoziale.


progressivo:
8. Pratica di meditazione a distanza
1. Probatorio o Uditore, dove l'individuo verrà
posto nella condizione di valutarsi ed essere I lavori sono modulati in virtù del grado
valutato. ricoperto e delle attitudini individuali, e hanno
natura sia cardiaca che teurgica, in quanto
2. Associato Incognito (avente carattere consideriamo ogni tentativo di porre l'una
operativo prevalentemente, ma non innanzi all'altra solamente una speculazione
esclusivamente, cardiaco) accademica priva di sostanza e discernimento.

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Nessuna esclusione in base a requisiti formali


quali il sesso o la razza è prevista per i gradi
4. Articolazione superiori.

Il Convivium Gnostico Martinista è retto da un E‟ possibile accedere al Convivium Gnostico


Reggente che ha il compito di coordinare i Martinista a seguito di una preventiva verifica
lavori dei fratelli e delle sorelle, di promuovere dei requisiti formali e sostanziali del bussante,
la revisione periodica dei rituali, di vigilare sul a cui seguirà l‟esercizio in una pratica
rispetto delle norme di fratellanza e sulla meditativa preparatoria all‟associazione, che
coesione eggregorica. Egli è il primo servitore può avvenire da uomo ad uomo oppure in
di tutti i fratelli e le sorelle. Tale incarico è a loggia.
vita. Nello svolgimento della sua funzione
viene coadiuvato da due Venerabili Maestri E‟ richiesto da parte degli associati un costante
Aggiunti, e dal collegio dei Terzi e dei Quarti il lavoro filosofico ed operativo, e quindi
quale ha valenza consultiva e propositiva. tendiamo a sconsigliare la semplice richiesta di
informazioni a coloro che non sono in grado
I fratelli e le sorelle sono raccolti in Logge di gestire minimamente la propria vita
sotto la guida dei rispettivi Filosofi. Il Filosofo quotidiana.
non è necessariamente un Superiore Incognito
Iniziatore, ma deve avere in sé i requisiti 6. Fraternitas Gnostica Abraxas
formali e sostanziali di Fratello Maggiore che
umilmente e pazientemente si pone al servizio Per quei fratelli e quelle sorelle che dimostrino
degli altri fratelli. una volontà di comprendere ed essere cosa
unica con la Santa Gnosi è data la possibilità di
Sono inoltre esistenti Logge affiliate al essere accolti nella Fraternitas Gnostica
Convivium Gnostico Martinista, che accettano Abraxas, fratellanza gnostica cristiana di
di utilizzare durante i loro lavori collettivi il tradizione alessandrina. Si accede alla
Pantacolo del Convivium; altresì i loro membri Fraternitas al termine di un percorso di
accettano di includere durante i loro lavori progressiva spoliazione, che si conclude con
giornalieri il Pantacolo del Convivium e il alcuni Voti Solenni che il fratello e la sorella
Salmo della Fratellanza del Convivium. prendono. Questi voti riguardano una serie di
impegni ed obblighi alimentari, morali e
5. Associazione al Convivium Gnostico spirituali, con particolare riguardo all'adulterio
Martinista nei confronti dello Spirito.

Il Convivium Martinista non pone nessuna Per informazioni


esclusione basata sul sesso o sulla razza, ma eremitadaisettenodi@gmail.com
pretende che i suoi associati abbiano ricevuto
un sigillo cristiano. In quanto riteniamo che
questa forma di martinismo sia un rito di
perfezionamento in ambito cristiano, e come
tale necessita la presenza, nell‟associato, di
quel patrimonio culturale, psicologico ed
iniziatico proprio del cristianesimo.

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Sul Convento di il Trilume,la Spada,la Maschera ed il


Mantello,il Pantacolo,i Riti,la Nostra profonda
Padova, e sullo Stato visione Etica,l'interesse per la Societa' in cui
dell’Arte del viviamo,l'amore per la Nostra Patria ,L'Italia, e
per la Nostra Casa comune: l'Europa. Ci
Martinismo in Italia. hanno diviso vicende i cui Protagonisti sono
di Apis Sovrano Gran Maestro
dell'Ordine Martinista Egizio Isiaco- ormai Tutti transitati nella Montagna Eterna ed
Osirideo. è quindi giunto il momento di
mettere,inesorabilmente e energicamente la
parola “FINE”a vicende occorse quando gli
attuali Grandi Maestri delle Principali
Obbedienze Martiniste erano ancora molto
E' innanzitutto d'obbligo per me ringraziare lil giovani,sia anagraficamente che
fraterno Amico Filippo Goti, Sovrano Iniziaticamente: Noi siamo percio' liberi
Reggente del Convivium Gnostico-Martinista rispetto a certe vicende del passato e
per l'ospitalita' che mi concede in questa Sua frequentandoci,conoscendoci,discutendo fra di
bella Rivista; un'ospitalità in effetti ormai Noi, abbiamo imparato a stimarci ed a volerci
abituale avendo il piacere di collaborare con bene,in una parola a considerarci tra Noi per
Lui da piu' di un anno in virtu' di diversi cio' che veramente siamo: dei FRATELLI
articoli da me scritti per le Sue Riviste. Se MARTINISTI, Iniziati al Grado di Superiore
l'idea del Convento di Padova, come il Fratello Incognito Iniziatore; Uomini e Donne che al
Goti ha voluto ricordare nel numero speciale Martinismo hanno dedicato tutta o gran parte
di luglio a questo evento dedicato, è stata mia della Loro vita; come potremmo non
occorre pero' dire doverosamente e per amore comprenderci e non amarci?
di verita' che a tale idea ha prontamente
aderito proprio il Fratello Filippo Vanno pero' doverosamente date alcune
prodigandosi, con grande generosita'ed energia repliche a coloro che, adusi ad agire
per attuarla praticamente. Sara' certamente un nell'ombra e mossi dall'impulso proveniente
evento storico perchè, per la prima volta, a dall'Avversario, di persistere nell'arte della
distanza di vari decenni, sara'offerto al divisione e della discordia,
Martinismo Italiano la possibilita' di sibilano,mormorano,sussurranno che il
ricomporre alcune dolorose fratture, non Convento di Padova non sarebbe
ancora rimarginate, che hanno certamente rappresetentativo della realta' totale del
funestato gli ultimi 30-40 anni della storia del Martinismo Italiano fornendo dati di
Martinismo nel Nostro Paese. I Discendenti di “censimenti” (peraltro fatti da chi non ha
Brunelli,di Petriccione,di Ventura,di ancora completato la propria purificazione
Gariglio,di Philippe Encausse lavoreranno Lunare non essendo ancora pervenuti agli
assieme Fraternamente e ASSIEME daranno Ultimi Due Gradi della Nostra Scala) che
vita ad una Federazione dei Martinisti Italiani indicherebbero in oltre 20 gli Ordini Martinisti
nella Quale le Sovranita' dei Singoli Ordini attualmente operanti nel Nostro Paese.
verranno totalmente salvaguardate al Costoro si peritano peraltro, di lanciare sonori
contempo pero' consentendo una fattiva e richiami “Sulla proliferazione di Ordini
costante collaborazione tra le varie “Anime” Martinisti” accusando, more solito, ALTRI
del Martinismo Italiano.Cio' che ci unisce ha delle LORO simoniache nefandezze.
certamente molto piu' valore di cio' che ci
divide: ci uniscono il ricordo del Filosofo Senza entrare nel merito ed evitando di
Incognito e del Suo Erede Papus che rincorrere sia i ragli che i latrati ci limitiamo a
attraverso le Linee Iniziatiche di spiegare COME gli Organizzatori del
Chaptal,Delaage e Chaboseau seppe trovare Convento di Padova hanno individuato gli
quella quadratura del cerchio che Gli consenti' Ordini Martinisti invitati a tale evento. Sono
di creare il Martinismo moderno, ci uniscono stati adottati due criteri: il criterio della
rappresentativita' e quello,altrettanto
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importante, della REGOLARITA'. Gli Ordini mercanti,saltibanchi,ciarlatani, nani,ballerine


Martinisti che saranno presenti a Padova ed imbroglioni dal Tempio.
possiedono infatti,una discendenza tracciabile
e lineare che giunge, all'indietro, fino al Papus, Noi siamo convinti che dal 29 settembre le
ed una adeguata distribuzione territoriale: tra cose cambieranno,aiutateci a fare in modo che
tali Ordini vi era anche L'O.M.E.C., sulla Cui sia cosi'!
regolarita' e rappresentativita' non esistono
dubbi, ma Quella Obbedienza PER PROPRI
PERSONALI MOTIVI INTERNI che non
spetta certo a me divulgare, ha declinato
l'invito: conservo la comunicazione relativa del
Gran Maestro di Tale Obbedienza,
“AARON”(che ha peraltro sempre
manifestato,nei miei confronti e nei confronti
di Altri Grandi Maestri che saranno presenti a
Padova, un comportamento improntato alla
piu' assoluta Fraternita' ed alla piu' sincera
Amicizia) ove Egli mi rende edotto dei motivi
per i quali fu costretto a declinare il Nostro
invito. E' doverosissimo rispettare la decisione
di Quei Carissimi Fratelli anche se dispiace
certamente la Loro assenza ( non disperiamo
comunque di poter avere la gradita sorpresa
della presenza di Qualcuno di Loro), ma
siamo comunque sereni poiché avremo ben
nove Ordini Martinisti Italiani a Padova oltre
che tre importanti Ordini stranieri tra Cui il
Fratello Boyer G.M. Dell'Ordine dei Cavalieri
di Cristo ( di Persona o attraverso un Suo
Rappresentante).Ora, CHI altro avremmo
dovuto invitare: chi a tale Gran Maestro si
richiama NON ESSENDO DA EGLI
RICONOSCIUTO? O magari qualche
giovanotto di belle speranze CHE DI
GIORNO E'ALL'OBBEDIENZA DI UN
ORDINE MARTINISTA E DI NOTTE DI
UN ALTRO, GRAZIE A PATENTI
AVUTE PER CORRISPONDENZA? O
magari qualcuno che, cacciato da almeno Tre
Gran Maestri di diversi Ordini Martinisti si è
poi inventato qualche improbabile
Obbedienza federale? O magari qualche
Iniziatore Libero,Filosofo Incognito di
“collinette” con un paio di Fratelli a pie' di
lista? O magari qualche Grande Ispettore
Massonico che fa riferimento non gia' al
Filosofo Incognito ma , chesso', all'Avesta o ai
Veda?

Carissimi Fratelli e Sorelle, è giunto il


momento di fare chiarezza e di cacciare

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Ordine Martinista l'amore per il prossimo e che desideravano


lottare per il bene comune, il Martinismo
approfondimenti
papusiano ha dato a decine di migliaia
d'uomini e donne la possibilità di trovare un
rifugio nell'esperienza e nella filosofia degli
Antichi, e, come lo ha precisato il rimpianto
Creato nel 1881 dal Dr. Gerard Encausse Teder : " In presenza di questo ritorno fatale
(Papus) l'Ordine Martinista moderno ha avuto, verso la Saggezza dell'antichità che ha prodotto
fino alla morte fisica del rimpianto divulgatore Rama, Krisna, Ermete, Mosè, Pitagora,
dell'Occultismo, avvenuta nel 1916, uno Platone e Gesù, il Martinismo, depositario
sviluppo considerevole. L'Ordine Martinista di delle tradizioni sacre, è uscito dalla sua
Papus era, infatti, rappresentato tanto nella
volontaria oscurità e ha aperto i suoi Santuari
vecchia Europa, che nelle colonie, negli Stati di Scienza agli Uomini di Desiderio capaci di
Uniti e nell'America del Sud. La sua influenza comprendere i suoi simboli, incoraggiando gli
si esercitava sia fra gli umili che sui gradini di ardenti, allontanando i deboli, fino a che la
certi troni e non dei minori. selezione speciale dei suoi Superiori Incogniti
Grazie a lui le idee spiritualistiche fu completa … "
guadagnarono un terreno prezioso in un'epoca Formando il nocciuolo reale di questa
in cui il Materialismo stava per trionfare. università che rifarà un giorno il matrimonio
In tutti i cuori nei quali è penetrato, il della Conoscenza senza divisione con la fede
Martinismo papusiano ha permesso di senza epiteti, il Martinismo Papusiano si è
realizzare le possibilità d'altruismo in essi sforzato di rendersi degno del suo nome
contenuti. Ha salvato dal dubbio, dalla
stabilendo gruppi di studi di quelle Scienze
disperazione e talvolta perfino dal suicidio metafisiche e metapsichiche sdegnosamente
molte persone, tanto è vero che la Luce scartate dall' insegnamento classico sotto il
attraversa i vetri anche quando sono appannati protesto che esse sono occulte.
e che essa illumina tutte le tenebre fisiche, Dalla sparizione fisica di Papus, per il quale
morali o intellettuali. l'azione creatrice rivestiva, in tutti i dominii, un
Nel suo insieme, l'Ordine Martinista di Papus particolare interesse, il movimento Martinista
era soprattutto una scuola di cavalleria morale in generale ha perduto la sua unità, come forse
sforzantesi di sviluppare la spiritualità dei suoi d'altronde una parte della sua efficienza, a
membri tanto con lo studio di un mondo prescindere dalla personalità dei "Grandi
ancora sconosciuto, di cui la Scienza positiva Maestri" che si sono succeduti alla testa dei
non ha finora determinato tutte le leggi, che
differenti Raggruppamenti, sortì dopo la morte
con l'esercizio della devozione e dell'assistenza del Creatore dell'Ordine.
intellettuale, e con la creazione, in ogni spirito, Infatti, per il profano, una penosa impressione
di una fede tanto più solida in quanto era si sprigiona talvolta da tutte queste discussioni
basata sull'osservazione e sulla scienza. ed altre messe a punto venute sia da Lione, sia
Il Martinismo di Papus costituiva dunque una da Parigi in rapporto alla " regolarità" dei
cavalleria dell'altruismo opposto alla lega successori di Luis Claude de Saint-Martin e dei
egoista degli appetiti materiali, una Scuola gruppi da essi creati.
dove si apprendeva a ricondurre il danar al suo Ma non possiamo fare a meno di riconoscere
giusto valore di sangue sociale e a non qui e rendere imparziale omaggio a quelli che,
considerarlo come un influsso divino, infine dopo Papus, in tutta buona fede e con il
un Centro nel quale ci si sforzava di restare
desiderio di onorare, anche loro, la memoria
impassibile dinnanzi ai turbini positivi o di L. C. Saint-Martin, il " filosofo ignoto" , non
negativi che sconvolgono la Società. hanno risparmiato nè il loro tempo, nè fatiche
Accessibile agli uomini, come alle donne, non e nemmeno la loro salute sotto l'egida sia dell'
chiedendo ai suoi membri nessun giuramento Ordine Martinista Sinarchico sia dell' Ordine
di obbedienza passiva, e non imponendo loro Martinista Tradizionale, sia infine dell'Ordine
alcun dogma, accogliendo senza distinzione Martinista Rettificato, di creazione assai
alcuna tutti coloro che avevano nel cuore recente (1948).

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Circondato da amici ed ammiratori di Papus, Quattre de Chiffre


ho voluto riprendere la fiaccola, e ridare una
R.Guenon
nuova vita al Martinismo Papusiano le cui
approfondimenti
grandi linee sono state tracciate qui sopra e a
creare un movimento appoggiantesi sulla
tradizione senza trascurare la scienza
contemporanea.
Questo è lo scopo che ci siamo imposti io e i (lo studio del Simbolo e della Tradizione
miei amici, augurandoci che alla nuova Occidentale rientrano fra le materie di studio
organizzazione arrida, grazie all'aiuto dei nostri obbligatorie all‟interno del Convivium
cari estinti e a quelli dei Gnostico Martinista)
viventi, lo stesso successo ottenuto dai suoi
precursori nelle battaglie che si debbono Fra gli antichi marchi corporativi ce n'è uno di
ingaggiare perchè trionfi la causa dell' Amore, carattere particolarmente enigmatico: è quello
del Bello e del Buono. cui si dà il nome di “quatre de chiffre”, perché
ha infatti la forma della cifra 4, alla quale si ag-
Dr. P. Encausse "Jean-Papus II",Gran Maestro giungono spesso alcune linee supplementari,
dell'Ordine Martinista, giugno 1952 orizzontali o verticali, e che in genere si
combina sia con vari altri simboli sia con
lettere o monogrammi per formare un insieme
complesso in cui occupa sempre la parte
superiore. Questo segno era comune a un gran
numero di corporazioni, se non a tutte, e non
sappiamo perché uno scrittore occultista, che
per giunta ne attribuisce del tutto gratuitamente
l'origine ai Catari, abbia di recente preteso che
esso appartenesse esclusivamente a una
«società segreta» di tipografi e di librai; è esatto
che esso si trova in molti marchi tipografici, ma
non è meno frequente fra i tagliapietre, fra i
pittori di vetrate, fra gli arazzieri, per citare solo
alcuni esempi che bastano a mostrare come
tale opinione sia insostenibile. È stato anche
notato che alcuni privati o famiglie avevano
fatto riprodurre questo segno sulle loro case,
sulle loro lapidi o sui loro blasoni; ma qui, in
certi casi, nulla prova che non lo si debba
attribuire all'opera di un tagliapietre piuttosto
che al proprietario in persona, e, negli altri, si
tratta certamente di personaggi uniti da
qualche legame, talvolta ereditario, a
determinate corporazioni [Altrove abbiamo
accennato a legami del genere a proposito dei
massoni «accettati» (Aperçus sur l'Initiation,
cap. XXIX)]. Comunque sia, non c'è dubbio
che il segno in questione ha carattere
corporativo ed è in relazione diretta con le
iniziazioni di mestiere; anzi, a giudicare
dall'uso che ne viene fatto, è proprio il caso di
pensare che fosse essenzialmente un marchio
del grado di maestro.

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In quanto al significato del “quatre de chiffre”, braccio verticale e una delle estremità del
che è ciò che a noi evidentemente interessa di braccio orizzontale sono unite da una linea
più, gli autori che ne hanno parlato sono lungi obliqua; ora, non si può contestare che la
dall'essere tutti d'accordo, tanto più che sem- croce, senza pregiudizio di tutti gli altri suoi
brano in genere ignorare che un simbolo può significati, sia essenzialmente un simbolo del
benissimo essere realmente suscettibile di quaternario [La croce rappresenta l'aspetto
parecchie interpretazioni differenti, ma che «dinamico» del quaternario, mentre il quadrato
non si escludono per nulla. Questo fatto non ne rappresenta l'aspetto «statico»]. Un'ulteriore
deve minimamente stupire, qualunque cosa ne conferma di questa interpretazione viene dal
pensino coloro che si attengono strettamente a fatto che vi sono dei casi in cui il “quatre de
un punto di vista profano, poiché non solo la chiffre” in associazione con altri simboli
molteplicità dei significati è, generalmente occupa palesemente il posto tenuto dalla croce
parlando, inerente al simbolismo stesso, ma, in altre raffigurazioni più comuni che per tutto
oltre a ciò, in questo caso come in molti altri, il resto sarebbero identiche; così è in par-
può esserci sovrapposizione e anche fusione di ticolare quando si trova il “quatre de chiffre”
parecchi simboli in uno solo. W. Deonna, cui nella figura del «globo del Mondo», o anche
capitò una volta di citare il “quatre de chiffre” quando esso sormonta un cuore, come avviene
tra altri simboli che figuravano su antiche armi frequentemente soprattutto nei marchi
[Armes avec motifs astrologiques et tipografici [Il cuore sormontato da una croce è
talismaniques, nella «Revue de l‟Histoire des naturalmente nell'iconografia cristiana la
Religions”, luglio-ottobre 1924], nel parlare in rappresentazione del «Sacro Cuore», che
tale occasione, d'altronde abbastanza d'altronde dal punto di vista simbolico è
sommariamente, dell'origine e del significato di un'immagine del «Cuore del Mondo»; si deve
questo marchio, accennò all'opinione secondo osservare che, siccome lo schema geometrico
la quale esso rappresenta quello che egli chia- del cuore è un triangolo con la punta diretta
ma piuttosto bizzarramente «il valore mistico verso il basso, quello del simbolo intero non è
della cifra 4»; senza respingere del tutto tale altro che il simbolo alchimistico dello zolfo in
interpretazione, egli ne preferisce comunque posizione rovesciata, che rappresenta il
un'altra, e suppone «che si tratti di un segno compimento della «Grande Opera»].
astrologico», quello di Giove. Quest'ultimo
presenta effettivamente nel suo aspetto Non è tutto, anzi c'è qualcosa che non è forse
generale una somiglianza con la cifra 4; ed è meno importante, per quanto Deonna si sia
anche certo che l'uso di questo segno può rifiutato di ammetterlo: nell'articolo a cui ci
avere qualche rapporto con l'idea di siamo riferiti sopra, dopo aver segnalato che si
«maestria»; ma, malgrado questo, pensiamo, è voluto «far derivare questo marchio dal
contrariamente al parere di Deonna, che si monogramma costantiniano, già liberamente
tratti solo di un'associazione secondaria che, interpretato e deformato nei documenti mero-
per quanto legittima [Troviamo d'altronde un vingi e carolingi» [Bisognerebbe d'altronde
altro caso della stessa associazione del aver cura di distinguere fra le deformazioni
simbolismo di Giove a quello del quaternario accidentali, dovute all‟incomprensione dei
nella quarta lama dei Tarocchi], non fa altro simboli, e le deformazioni intenzionali e
che aggiungersi al significato primo e significative] egli dice che «tale ipotesi appare
principale del simbolo. del tutto arbitraria» e che «nessuna analogia la
impone». Siamo ben lungi dall'essere
Non ci pare discutibile, infatti, che si tratti d'accordo; del resto è strano constatare come
anzitutto di un simbolo quaternario, non tanto fra gli esempi riprodotti dallo stesso Deonna
a causa della sua somiglianza con la cifra 4, che ce ne siano due che rappresentano il
potrebbe in definitiva essere solo in certo monogramma di Cristo completo, in cui la P è
modo «avventizia», quanto per un'altra ragione puramente e semplicemente sostituita dal
più decisiva: la cifra 4, in tutti i marchi in cui “quatre de chiffre”; questo non avrebbe
figura, ha una forma che è esattamente quella almeno dovuto consigliarlo a una maggiore
di una croce in cui l'estremità superiore del prudenza? C'è anche da notare che si trovano
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indifferentemente due orientazioni opposte del dell'«Ordine della Croce Rossa di Roma e di
“quatre de chiffre” [Diciamo Costantino», che è un “side-degree”, cioè un
indifferentemente, ma può darsi che ciò «annesso» agli alti gradi della massoneria
corrispondesse a qualche differenza di riti o di inglese]. Tutto ciò d'altronde diventa chiaro se
corporazioni; aggiungiamo incidentalmente a si osserva che la linea verticale nel
questo proposito che anche se la presenza di monogramma di Cristo come nel “quatre de
un segno quaternario nei marchi indicasse il chiffre” è in realtà una figura dell‟»Asse del
possesso del quarto grado di un'organizzazione Mondo»; al suo vertice, l‟“occhiello» della P è,
iniziatica, il che non è impossibile per quanto come l‟»occhio» dell'ago, un simbolo della
sia senz'altro difficile a stabilirsi, questo non «porta stretta»; e, per quanto riguarda il “quatre
modificherebbe evidentemente in nulla il de chiffre”, basta ricordarsi del suo rapporto
valore inerente a tale segno]; ora, quando è con la croce e del carattere ugualmente
volto a destra invece di essere volto a sinistra «assiale» di quest'ultima, e considerare inoltre
secondo la normale posizione della cifra 4, che l'aggiunta della linea obliqua che completa
esso presenta una somiglianza particolarmente la figura congiungendo le estremità dei due
notevole con la P. Abbiamo già spiegato [Les bracci della croce, e chiudendo così uno dei
symboles de l'analogie (qui sopra, come cap. suoi angoli, collega ingegnosamente al
50)] come vadano distinti il monogramma significato quaternario, che non esiste nel caso
semplice e quello detto «costantiniano»: il del monogramma di Cristo, lo stesso
primo è composto da sei raggi opposti a due a simbolismo della «porta stretta»; e si dovrà
due a partire da un centro, cioè da tre riconoscere che in questo fatto c'è qualcosa
diametri, uno verticale e gli altri due obliqui, e che si addice perfettamente a un marchio del
come «Monogramma di Cristo» lo si considera grado di maestro.
formato dall'unione delle due lettere greche I e
X; il secondo, che allo stesso modo unisce le
due lettere X e P ne deriva immediatamente
grazie all'aggiunta, sulla parte superiore del
diametro verticale, di un “occhiello” destinato
a trasformare la I in P ma che ha anche altri
significati, e si presenta del resto in parecchie
forme diverse [Abbiamo accennato al caso in
cui l‟“occhiello» della P prende la forma pro-
pria al simbolo egiziano della «treccia di
Horus»; in questo caso, la P ha contempo-
raneamente una somiglianza particolarmente
chiara con certi aghi «preistorici» che, come ha
segnalato Coomaraswamy, invece di essere
perforati, come avverrà più tardi, erano
semplicemente incurvati a un'estremità, in
modo da formare una specie di fibbia
attraverso la quale si passava il filo (si veda Le
«trou de l'aiguille» (qui sopra, come cap. 55)].
Ciò rende ancora meno sorprendente la sua
sostituzione con il “quatre de chiffre”, che è in
definitiva solo una ulteriore variante [A
proposito del Monogramma «costantiniano» di
Cristo, segnaleremo che l'unione delle iniziali
delle quattro parole dell'iscrizione “In hoc
signo vinces” che lo accompagna dà IHSV,
cioè il nome di Gesù; questo fatto sembra
passare generalmente inosservato, ma è
espressamente indicato nel simbolismo

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La Dottrina di psichici necessari alla buona comprensione


futura della Dottrina e delle Operazioni
Martinez de Pasqually magiche; era il necessario spiraglio delle
e l’Esoterismo “Porte” interiori sull‟immediato Aldilà.
- Permetteva all‟Ordine di penetrare in un
Massonico centro eminentemente ricco di “uomini di
DI AMBELAIN
Approfondimenti desiderio”. Infatti, l‟occultismo (e tutte le
scienze che vi si ricollegano) formava il grande
programma della maggior parte delle
Come ci siamo sforzati di dimostrare, Jean Obbedienze massoniche del sec. XVIII. La
Baptiste Willermoz ha tentato di far esprimere Massoneria Azzurra ordinaria era dunque il
al massimo, all‟abituale ritualismo massonico, setaccio necessario tra l‟Ordine degli Eletti
e creando una Obbedienza spiritualista dal Coen ed il mondo profano.
clima eminentemente favorevole, l‟essenziale - Consentiva all‟Ordine di accogliere tutti i
della dottrina ricevuta fra gli Eletti Coen. Senza fratelli visitatori delle innumerevoli
contestazione possibile, egli ha dimostrato in Obbedienze secondo la regola massonica ed i
ciò la fede indiscutibile che provava per gli principi stessi della sua Fratellanza. Ma queste
insegnamenti del suo maestro Martinez de stesse “logge di S. Giovanni” permettevano
Pasqually e per la fondatezza della sua azione. all‟Ordine di velare accuratamente agli occhi
In questo, senza dubbio, ha dovuto mettere in della Massoneria ordinaria la sua vera attualità
esecuzione le istruzioni che aveva ricevuto ed i suoi Scopi segreti, incompatibili in realtà
probabil con l‟eclettismo filosofico e con la neutralità
mente religiosa che la Massoneria Azzurra imponeva
come ai suoi “Figli”.
membro Quindi è assolutamente necessario
del comprendere, il lato segreto di questo vero
Tribuna “dramma” simbolico che è il ricevimento alla
le Maestria, di liberarne le analogie con
Sovrano l‟insegnamento dottrinale di Martinez de
e “S.J.”. Pasqually, di sottolinearne il profondo
Il lato esoterismo, per comprendere infine i rapporti
massoni che possono esistere tra il Martinismo e la
co del Martinismo costituisce dunque l‟opera Massoneria. Ecco dunque il “Rituale del
personale di Jean Baptiste Willermoz, che Grado di Maestro”, delucidato e commentato
continua quella di Martinez de Pasqually. alla luce dell‟esoterismo tradizionale...
Infatti nessuno poteva entrare negli Eletti Coen Che cosa concludere dall‟insieme di questo
(Classe del Portico) se non era già in possesso “mistero” (nel senso medievale della parola),
della “pienezza dei diritti massonici”; cioè quale insegnamento esoterico può esserne
titolare del 3° grado: Maestro. Allo scopo di dedotto, non solo dal suo lato leggendario, ma
facilitare questa prima iniziazione Martinez de dal minuto ragguaglio stesso del suo
Pasqually aveva creato, prima della “Classe del ritualismo? ... Questo.
Portico”, la “Classe Simbolica”, comprendente Tutto si svolge (o è creduto svolgersi) prima
le tradizionali “Logge di San Giovanni”, che nel Tempio di Gerusalemme, poi negli
lavoravano nei tre soliti gradi di Apprendista, immediati dintorni della Città Santa. Ora la
Compagno e Maestro. Del resto, una lettera di Tradizione biblica ci dice che il Golgota (in
Louis-Claude de Saint-Martin lo conferma, i ebraico: cranio...) fu il monte che servì da
tre gradi vi erano conferiti in una volta sola, sepoltura ad Adamo, dopo la sua morte
mentre non avveniva la stessa cosa nei diversi terrestre. Hiram, discendente dagli dei, figlio
gradi della gerarchia degli Eletti Coen. degli Elohim (secondo la bellissima leggenda
Questo sistema aveva parecchi vantaggi: portata dall‟Etiopia da Gerard de Nerval), è
- Svegliava nel Recipiendario, con il suo dunque assassinato e sepolto nel luogo ove
ragguardevole simbolismo, i primissimi fattori riposa il corpo di Adamo Kadmon, l‟Uomo-

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Archetipo, l‟Androgino primitivo incaricato di splendido che la rinascita, quotidiana o


custodire e coltivare il mitico “giardino” di annuale, dell‟astro del giorno, padre della vita,
Eden... e il trionfo dell‟istruzione sulla ignoranza!
L‟Acacia, con il facile gioco di parole (cabala Non è piuttosto un riassunto completo della
fonetica) che si può fare dall‟ebraico al Dottrina detta della Reintegrazione attribuita a
sanscrito, ci precisa che egli è dunque, l‟eterno Martinez de Pasqually il quale in realtà non ne
Presente, colui che è da per tutto... fu che il divulgatore? Certamente.
I suoi ramoscelli posseggono da 28 a 30 foglie, E allora una conclusione logica si impone
numero del ciclo lunare regolante il nostro subito allo spirito. Adamo (il factotum
Mondo. I suoi fiori, in Oriente, si aprono e si d‟Elohim), Atem o Atum (il Demiurgo egizio),
chiudono con il Sole (vedi: Dupuis: Origine Helios (il Demiurgo greco, conduttore del
dei culti). Mondo, il “protettore degli iniziati” secondo gli
Conseguenza di questa doppia morte (che non Orfici), Hiram (il “maestro di bottega” del
è che una), il Tempio massonico, immagine e Tempio celeste), in una parola il Grande
riduzione dell‟Universo, è allora immerso Architetto dell‟Universo e l‟entità metafisica,
nell‟oscurità, le Tenebre regnano, la Stella principio permanente della Conoscenza
Fiammeggiante si spegne tra le due Colonne intellettuale e della Luce Occulta, non
d‟Occidente, così sarebbero che un solo personaggio...
il Sole ogni sera... Il che dimostra l‟identità assoluta del Lucifero
Giunge allora il tale e quale lo concepisce il cattolicesimo e
Recipiendario dell‟Adamo Kadmon della cabala ebraica!
(l‟Uomo di Del resto questo punto era già stato
desiderio...) che considerato frequentemente dagli Occultisti
accetta di morire, cabalisti.
come il suo La particolare importanza di questo risultato
maestro, sarà apprezzata in modo particolare studiando
l‟Architetto Hiram. qualche capitolo dello Zohar e dei diversi
Egli allora rivive, autori cabalisti, trattanti la rottura dei “vasi” dei
microcosmo, il re d‟Edom... e in generale dell‟origine del
dramma che ha Male e della sua ripercussione sulla Natura
vissuto Hiram, Naturanda.
Macrocosmo, Saremmo incompleti se omettessimo di
Grazie al sapere segnalare il carattere comune delle
degli Iniziati (I Maestri di Loggia), il rappresentazioni bafometiche cioè l‟Androgino
Recipiendario penetra nel Regno dei Morti, ermetico abituale (viso maschile, barbuto,
nella tenebrosa “Camera di Mezzo”, si cornuto, petto femminile, fallo eretto) e la
incorpora in Hiram e tale Orfeo che strappa lama XV del Tarocco di Marsiglia detta “il
Euridice agli Inferi, rianima con la sua carne il Diavolo” che ci offre una effigie equivalente.
Maestro morto e gli serve da veicolo psichico. Ora, a proposito di Bafometto, Eliphas Levy ci
Hiram rinasce dunque e rivive attraverso tutti dà questo significato (francese) dello stesso
gli Iniziati, che lo portano in sé e vi si sono nome, cabalizzato in latino: “Il Padre del
integrati... Tempio, Pace Universale degli Uomini”...
Allora, conseguenza ultima della risurrezione (Templi Omnium...).
del Maestro Architetto, le Tenebre spariscono, Il Padre del Tempio può chiamarsi
le pesanti tende nere, simbolo delle Tenebre, indifferentemente Hiram, Adamo Kadmon, il
palpabili, esteriori, spariscono, la Luce sgorga, Demiurgo... Inevitabilmente è il Grande
gloriosa, fuori del Debhir, illuminato, Architetto!
inondante il Tempio del Mondo...
E all‟Oriente, la Stella Fiammeggiante scintilla
di nuovo, tale il Sole ogni mattino...
I profani ed i massoni materialisti o ignoranti
non hanno visto in questo simbolismo

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Iter Operativo chiari. Essere desti, essere svegli è la meta


prima fondamentale, la condizione primaria in
Martinista mancanza della quale nulla può prender vita,
Di Francesco Brunelli nulla può animarsi od essere animato, neppure
Approfondimenti i riti che muovono energie immense e
sconosciute ai più, neppure i riti hanno, in
condizioni diverse, efficacia reale, un effetto
allucinatorio che può presentarsi alla coscienza
Il mondo dell‟occulto è un mondo che attrae e ma solo dell‟operatore impreparato ad
che richiama, che fa tremare di paura, fremere operare. È dal famoso bilancio della propria
di desiderio... che fa vivere intere vite personalità, del proprio essere, che prende le
affascinanti come una splendida sirena non mosse ogni andare ed è dalla correzione delle
saprebbe mai affascinare un comune mortale. cose distorte o carenti o negative che si giunge
In verità abbiamo letto da qualche parte che all‟equilibrio perfetto in cui compare l‟angelo o
l‟uomo corre dietro alla sua anima fatta sirena il daimon che dir si voglia. Ed è in questo stato
per vite intere per congiungersi ad essa in un (come condizione d‟essere e di coscienza) che
amplesso che è morte per il secolo, ma che è si può allora parlare di operatività. Questa è la
vita sub specie aeternitatis... prima lezione che deve essere incisa nella
Il Martinista e così! L‟Ordine traccia una mente e nel cuore dell‟Associato ed allora egli
strada, un iter, ma come giustamente annotava con gli strumenti che l‟Iniziatore gli pone in
il Kremmerz non bisogna scadere nella mano potrà con frutto incominciare il suo
faciloneria. «Martinez de Pasqually in lavoro ed accingersi ad operare. La
operazioni di magia fece avere ai suoi discepoli meditazione dei 28 giorni, la biografia scritta,
di Bordeaux, delle apparizioni. Quando i l‟esame serale, la prima rituaria di catena.
discepoli, lontani dal maestro, andarono a Nessuna critica agli strumenti! Sono tutti validi
tentare e non ebbero risultati si lagnarono e quand‟essi non si dimostrano tali, non è
aspramente; ed allora il Pasqually scrisse ad valido l‟Associato. Il suo desiderio non è che
essi: “Ma che credete che io sia padrone di desiderio di fuga dalla realtà, non è che
mandarveli? Persistete e procurate di desiderio di novità ch‟egli spera eccitanti e
riuscire”». Naturalmente è logico e legittimo morbose e che per contro sono alquanto
che la strada al viandante sia tracciata con la monotone ed affatto stimolanti se non se ne
massima chiarezza possibile perch‟esso non si comprendono i perché. Il suo desiderio non è
perda in sentieri differenti (ed apparentemente che una parvenza del “desiderio” di cui ci parla
più fruttiferi) che per contro lo allontanano Louis Claude de Saint Martin. Quando
dalla meta ch‟esso si propone. Ed il viandante l‟Iniziatore giudica sufficiente la sua
è il Martinista spesso raffigurato con la nona preparazione e vuole stimolarlo concedendogli
lama del Taro, l‟Eremita che avanza cauto e un ulteriore appello, l‟Associato diviene un
circospetto poggiandosi sul bastone dai sette Iniziato, ha conosciuto la Maschera, il
nodi, che è in possesso di una luce che Mantello che isola dal mondo profano e che
dapprima da fermo ha intravisto, da cui pone alla mente il problema della
successivamente si è lasciato compenetrare, concentrazione energetica, il cero, il trilume, il
poi avvicinandosi ad essa l‟ha fatta sua. Egli è cordone e via dicendo. Le due colonne
coperto da un mantello il cui interno è dotato adombrano le correnti del sacro caduceo (per
delle stesse proprietà isolanti del mantello di chi mi intende), l‟esagramma fa ancora di più
Apollonio che rendono chi lo indossa potente intravedere i veri significati della Tavola di
nella volontà trasmutatrice non distratta dalla Smeraldo, il ritmo della rituaria si accresce, la
mondanità e dai condizionamenti del secolo. luna spunta all‟orizzonte con i suoi cicli
Questo viandante, l‟eremita della nona lama inseguentisi l‟un l‟altro... Novilunio, plenilunio,
del Taro, è il Superiore Incognito e dal novilunio, plenilunio..., il ciclo solare non è
simbolismo or ora evocato si potranno trarre ancora apparso. Studia e lavora, medita,
elementi tali che il punto d‟arrivo ed il lavoro attaccato alla catena che porta con se le verità e
necessario per conseguirlo appariranno più la forza misericordiosa dell‟anima eggregorica,

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Vergine Maria, Iside Madre, Celeste Regina Come si vede si può scegliere, su un mazzo di
delle acque. Che altro dire? Che dire di più? “cose”, ciò che maggiormente confà alla
Le scelte debbono ormai farsi quanto a propria personalità senza dilungarsi su inutili
tecniche dopo un‟ampia sperimentazione, disquisizioni non operative sul tipo di via con
dopo che la manualità esercitativa sia stata gli aggettivi appresso: mistico, lunare, solare,
acquisita, dopo che la mente riesce a leggere le secco, ecc... Non dimentichiamo che quando
analogie necessarie per mettere in moto gli si parla di iter operativo non si intende solo,
ingranaggi delle opere proprie e costruirli. Se il come erroneamente alcuni potrebbero
Martinismo deve portare direttamente l‟essere pensare, di magia cerimoniale... operare
senza intermediari umani alla potestà suprema significa sempre fare! La via della devozione è
del sole allora è bene dire senza false lacune una via rispettabile ed adatta per molti
che ciascuno può e deve attingere per se e da Martinisti, ma anche nella via devozionale le
se alla “fonte” inestinguibile ed inesauribile di tecniche sono molto interessanti se si
ogni energia e che ciascuno deve giungere al conoscono. Vorrei sottolineare questo perché
centro ed essere un punto centrale nell‟infinità mi sembra molto importante, talmente
dei punti dell‟infinito ove esso con lui si importante che sentendo parlare gli “esoteristi”
confondono sino ad essere l‟infinito stesso. Io che abbiamo a portata di mano, vien voglia di
so bene che quanto detto potrebbe cozzare domandarsi se e quanto essi conoscono ciò
contro certe affermazioni dogmatiche che dicono, non tanto per averlo praticato, ma
provenienti da autorevoli capi riconosciuti di per averlo almeno letto magari con la stessa
gruppi esoterici... ma io debbo dirvi la verità attenzione che si pone per un fatto di cronaca
mia nuda e cruda nulla importandomi del avvenuto in Papuasia. È importante sapere che
cozzo che semmai potrebbe interessare i la via del cuore di Saint Martin è davvero
teorici e non i pratici, non coloro che si valida che portare dio dentro il proprio cuore
aprono sperimentalmente un varco verso i come consiglia il nostro illuminato fratello non
cieli. Operativamente il grado di Iniziato è è impresa facile... è impresa da titani, da
importante per le scelte che si possono e si conquistatori...! D‟altra parte Saint Martin mai
debbono compiere, per la scelta della via e rinnegò la teurgia Cohen, la lasciò solo quando
della tecnica da usare, sempre valida, sempre ritenne di non averne più bisogno e solo
rispettabile, sempre positiva se riesce e per quando ritenne che i vantaggi che ne aveva
quanto riesca a trasmutare l‟essere che la tratto già erano sufficienti. E agevole qui
impiega e se l‟essere la pratica non vedere che si tratta, quando si parla di questi
nascondendosi dietro ad essa come dietro ad argomenti, solo di tecniche che sono sì
un paravento per salvare la sua rispettabilità di importanti, ma non determinanti essendo altra
esoterista. Ma a che cosa mai potranno servire cosa intuibile, quella essenziale. E noto come
le tecniche per quanto elaborate esse possano per Saint Martin l‟uomo è il centro di ogni
essere se in realtà quel processo interiore e cosa e solo per mezzo dell‟uomo - egli dice -
quella trasformazione interiore non avvengono che si possono spiegare le cose e non l‟uomo
con un progresso quotidiano? Se non si per mezzo delle cose. Non occorrono templi,
pongono in atto quelle condizioni di risveglio né complicate cerimonie perché l‟uomo si
dell‟io che lo porranno al centro del proprio unisca a dio, l‟unione avviene per mezzo del
campo di coscienza pronto ai richiami del Se cuore. Infatti l‟anima dell‟uomo essendo di
che è il tutto, mosso dalla volontà che è una origine divina rappresenta il polo inferiore di
forza agente insostituibile e che gli uomini Dio ed ivi egli risiede. Possono sembrare
spesso scambiano per tante altre cose che in queste elucubrazioni filosofiche, ma la storia
verità nulla hanno a che vedere con la volontà. nostra e quella profana confermano che Saint
L‟uomo deve acquisire le qualità del dio e qui Martin sperimentò la sua via a fondo
le metodiche sono tante. Ricorderò le tecniche riuscendo ad ottenere risultati assai brillanti.
descritte da Ambelain nella sua Alchimia Debbo tuttavia aggiungere che anche nella via
Spirituale, gli esercizi introspettivi e la pratica, devozionale può entrare tutta una rituaria che
le tecniche suggestive di Roberto Assagioli e l‟ignorante tapino scambia per magia, per
perché no anche la via della devozione. solarità e per chissà che cosa. Ho detto

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scambia e ve ne faccio un esempio. quella scelta e quella “separazione” che diverrà


L‟adorazione di un dio d‟Amore consiste nel poi stabile a livello di Superiore Incognito. Egli
realizzare l‟unione di se stessi con il dio sino a comincerà a comprendere il vero significato
divenire uno con esso. E facile pensare della terapeutica verso gli altri esseri e verso la
all‟adorazione del Cristo, bene vi propongo nostra patria la Terra. E comincerà il lavoro
l‟adorazione di Osiride. E chiaro che se volete reale ma per divenire tali voi dovete avere un
porla in pratica dovrete necessariamente sentimento di amore così candido, così senza
ricorrere ad una rituaria di tipo egizio ombra di egoismo, che l‟aura vostra deve
equivalente, ed ecco che poiché sembra che essere colorata e profumata. Bisogna
tutto cambi, il solito tapino pensa alla magia ed interiormente essere come in stato di
invece fa solo della devozione. Saint Martin preghiera, l‟anima trepidante come in
aveva preso per suo dio il Cristo, nulla obbliga comunicazione con Dio. Il fratello terapeuta è
alcuno a prendersi come dio Osiride o Iside o un uomo che si accinge volontariamente alla
Horus o Giove o Mercurio e via dicendo. Il conquista delle sue virtù super umane o divine,
Kremmerz ed il Levi affermano che il mago per mezzo di una vita rettissima e pura e,
comincia il suo lavoro senza alcuno strumento contemporaneamente, pone la conquista delle
e finisce l‟opera senza strumenti alcuni, egual sue forze al servizio dei dolori che affliggono il
cosa afferma Saint Martin. Adorare un dio suo prossimo meno progredito spiritualmente.
significa acquisirne i caratteri. Adorarlo Egli diverrà terapeuta verso i mali dell‟uomo e
significa porre questi caratteri fuori del proprio della Terra, un combattente contro la
essere ed identificarvisi mediante l‟amore e la negatività. Il Superiore Incognito possiede il
devozione sino ad acquisirli. È per questa massimo della iniziazione ed il massimo dei
ragione che un maestro disse: «Cerca il tuo poteri trasmissibili, quindi ha in se le capacità
ideale tra gli dei pagani. Perché gli dei per operare. Ma operare significa - ripeto -
rappresentano una delle forme attraverso le fare, muoversi non restare in attesa della
quali si manifesta l‟Assoluto. Tu sai che imbeccata o di una impossibile illuminazione
ciascun dio rappresenta una delle forze agenti in stato di inerzia. Il nostro Ordine è operativo
nell‟Universo, è il simbolo di un Principio, una in rapporto alla volontà di operare da singoli
faccia della Verità. Ma è anche l‟ideale più membri ed è contemporaneamente un Ordine
elevato che l‟uomo possa concepire della di inerti in rapporto alla inerzia degli stessi
Forza operante in questo mondo di cui è il benché esso proponga una operatività. Mi
principio ed il simbolo. Studia, t‟ho detto, sembra che il discorso sia chiaro e logico!!
ciascun dio pagano, il suo carattere, i suoi miti, Superiore Incognito dalla lunarità passa
i suoi poteri, i suoi attributi. E sappi che potenzialmente alla solarità. Ed anche questo
quando tu avrai ottenuto la perfetta deve essere un concetto ben chiaro. La solarità
rassomiglianza, quando sarai giunto ad è dentro ciascuno, non è al di fuori, essa c‟è e
incarnarne l‟ideale che rappresenta, tu avrai si manifesta se l‟individuo la trae dal di dentro,
diritto a Poteri che potrai qualificare divini». non si manifesta se resta in uno stato di attesa
Le cose stanno proprio cosi. Gli ingredienti passiva... L‟Ordine sottopone al Superiore
sono gli stessi della magia e della teurgia, si Incognito una sua proposta di operatività che è
tratta semmai di usare un certo atteggiamento assai interessante, degna di significati,
od un‟altro. Questa è la verità! Provate a tradizionalmente valida e tale proposta è
costruirvi tutto un rito di invocazione di un dio rappresentata dalle operazioni solari di lotta
e vedrete quanta “scienza magica” occorre per contro la negatività nel mondo e di risalita
metterlo in piedi. Provate a costruirlo a mo‟ di sull‟albero della vita.
semplice studio ed esercitazione e noterete La prima è collettiva, la seconda non può che
quanto arricchimento - questo solo fare - vi essere solitaria. La prima è l‟espressione del
arrecherà. E fatelo da soli perché il rapporto coronamento in certe epoche dell‟anno di un
tra un individuo ed il cosmo, l‟universo, la orientamento e di un atteggiamento di
divinità, l‟eggregoro, ecc... è solo individuale! positività del Martinista che dovrebbe
Ciò detto riaffermiamo che a livello di grado di permeare ogni attimo della sua vita ed è sulla
Iniziato è possibile cominciare a compiere linea della tradizione martinezista come

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concezione direttrice. La seconda è raggiungimento dello stato di “mag”. Sempre


trasmutatoria. La prima può equipararsi alla operativamente potrete entrare in contatto con
magia eonica in quanto l‟operatore agisce, non gli spiriti della natura e poi secondo la
più devozionalmente, su entità di altri piani, la tradizione con quelli delle altre sfere. La
seconda è indubbiamente “alchemica”. (E per TEURGIA può ora sostituirsi alla Magia, il
chi mi intende non parliamo esclusivamente Superiore Incognito può ora iniziare le sue
della cosiddetta alchimia spirituale). È chiaro relazioni con gli Esseri delle Alte Sfere. I
che tutte le regole della Tradizione classica Cohen di Martinez de Pasqually nel loro iter
operativa qui si ritrovano nella loro integrità, iniziatico dopo una lunga preparazione
nel loro valore applicativo e naturalmente nei iniziavano le operazioni per ottenere i noti
loro effetti poiché (malgrado ogni “passi” o glifi luminosi delle entità che
considerazione) si tratta della scienza una invocano appartenenti a diversi livelli di
applicata ovviamente alla reintegrazione spiritualità. La comparsa di un glifo, ricercata
individuale ed universale. Ma perché tutto ciò nel prontuario dei segni, indicava al teurgo il
risponda appieno allo scopo e non divengano suo grado di ascenso. Non credo - e ciò in
semplici esercitazioni magico-teurgiche, accordo con altri - che la teurgia di Martinez
perch‟esse non siano che orpelli, necessita che adattata - notate bene - alla cultura ed alle
l‟operatore sia in realtà un operatore. E qui è concezioni del tempo, sia oggi praticabile tale e
giocoforza inserire tutta un‟altra appendice. quale. Ma il fine dell‟operare comporta
Debbo necessariamente ricordare come la l‟acquisizione nell‟ascenso progressivo
condizione esistenziale dell‟uomo è quella dell‟essere, di virtù sempre maggiori a quelle
d‟essere stato posto potenzialmente al centro possedute dall‟uomo comune, e risalire quindi
dell‟universo. L‟Iniziatore colloca il Superiore dalla molteplicità dei sottomultipli in cui ci
lncognito al centro della croce dei quattro troviamo, verso quella unità a cui aspiriamo.
elementi, centro che deve essere tuttavia Dice un Maestro: «Quando sarai giunto ad
realmente acquisito o precedentemente alla acquisire una parte delle loro virtù, ti sarai
operazione d‟iniziazione o successivamente avvicinato di un passo alla divinità unica,
alla stessa. Postosi al centro della croce della perch‟essi non sono che le immagini delle sue
materia allora in realtà entra in funzione la manifestazioni». Far nascere il Fuoco dentro di
legge espressa dalla Tavola di Smeraldo, come noi, farlo crescere, ingigantire come fiamma
in alto così in basso per compiere il miracolo che salga divampi e bruci ogni scoria per
dell‟opera una. Ci sembra opportuno riunirsi al fuoco primo, questo sì che è
approfondire ora il quadro generale dell‟iter possibile e che rappresenta il coronamento
operativo che viene proposto al Martinista. dell‟opera di qualsiasi iter operativo! E su cui
Non è necessario soffermarci sulle tecniche qui si deve tacere. Non posso esimermi dal
che sono numerose e che ciascuno può trovare concludere sull‟iter ch‟esso sfocia
sui libri, farsi raccontare o inventare e che necessariamente dapprima con un fugace
portano tutte allo stesso risultato contatto con il daimon o con l‟Angelo o con il
presupponendo certe condizioni primarie tra Cristo o con il Sole, contatto che deve poi
le quali il desiderio di mutare, seconda la essere reso stabile sino alla scomparsa della
volontà di mutare, terza la determinazione propria personalità (non ho detto individualità)
della meta e la costanza ed il ritmo nella che per i kabbalisti coincide con il famoso
applicazione e via dicendo... tutte cose note ed salto dell‟Abisso. Questo è l‟iter operativo del
arcinote. Il tutto, notate bene, nel luogo ove i Martinismo così come lo ha indicato, sia pur
fati hanno posto il soggetto senza necessità di con le sue grandi lacune, il suo primo Maestro
girare il mondo, di andare in India o nel Tibet Martinez de Pasqually, come l‟hanno praticato,
o a Londra o alla storica Roccacannuccia. La indipendentemente dalle tecniche di volta in
maestranza sui quattro elementi, acquisibile volta prescelte, i suoi discepoli e
solo operativamente e non in via vicaria in quell‟evocazione del Cristo - cui prima
stato di sogno (sia ben chiaro), presuppone accennavo - sotto questa luce appare nella sua
una prima trasmutazione dell‟essere, piena significazione. Ai pronti il realizzare!
presuppone i prodromi del possibile

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