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Reg. 853/04:
Latte crudo: il latte prodotto mediante la
secrezione della ghiandola mammaria di
animali di allevamento che non è stato
riscaldato a più di 40°C e non è stato
sottoposto ad alcun trattamento avente un
effetto equivalente.
Il formaggio è il prodotto fresco o stagionato, solido o
semisolido, nel quale il rapporto proteine di lattosiero/caseina
non eccede quello del latte ottenuto:
a) per coagulazione del latte, latte scremato, latte
parzialmente scremato, crema di siero o di latticello, solo o in
combinazione, grazie all'azione presamica o di altri agenti
coagulanti appropriati, e per sgocciolamento parziale del siero
risultante da questa coagulazione;
b) per l'utilizzo di tecniche di fabbricazione comportanti la
coagulazione del latte e/o delle materie ottenute a partire dal
latte, presentanti delle caratteristiche fisiche, chimiche e
organolettiche similari a quelle del prodotto su descritto".
Legge n. 169 del 1989
Disciplina del trattamento e della commercializzazione di latte
alimentare vaccino.
DPR 54 del 1997
Recepimento delle Direttive 92/46 e 92/47/CEE. Regolamenta
la produzione di latte e prodotti lattiero-caseari.
Regolamento CE 853 del 2004 Allegato III sez. IX
Norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine
animale”. Definisce i requisiti specifici per la produzione di
latte crudo e prodotti lattiero caseari.
Regolamento 2073 del 2005 e modifiche
Definisce i criteri di sicurezza alimentare e di processo nella
produzione di latte e prodotti lattiero caseari.
Regolamento n. 2377 del 1990 e modifiche
Limiti massimi di residui di medicinali veterinari negli alimenti
di origine animale.
Il latte crudo per essere ammesso
*Tratto da FILIERA AQ
VALUTAZIONE DELLE CONDIZIONI
IGIENICHE DELLA MAMMELLA
La mungitura deve essere effettuata nel rispetto
delle norme d'igiene, accertando in particolare:
I gruppi mungitori
• Lactobacillus,
• Lactococcus,
• Streptococcus,
• Leuconostoc,
• Enterococcus;
• Ceppi di micrococchi e stafilococchi,
• Propionobatteri,
• Corinebatteri,
• Occasionalmente possono essere presenti batteri alterativi
(clostridi, bacilli, coliformi) e patogeni (L. monocytogenes, Salmonella
e altri).
Microrganismi di interesse caseario
La crescita e lo sviluppo dei batteri sono influenzati da diversi
fattori:
• Presenza di ossigeno
• pH
b) Reazioni di proteolasi
c) Reazioni di lipolisi.
3. Queste reazioni sono catalizzate da enzimi prodotti
da:
a) Batteri lattici
c) Caglio
d) Il latte stesso
Batteri di interesse caseario
I batteri lattici sono essenzialmente costituiti da diversi
gruppi:
• Streptococchi omofermentativi termofili:
streptococcus thermophilius;
• Lattococchi omofermentativi mesofili: lactococcus
cremoris, lactococcus lactis;
• Cocchi eterofermentativi, genere leuconustoc (non si
sviluppano a temperature superiori a 40 C, alcune
specie sono in grado di fermentare l’acido citrico con
produzione di acetile e acetoina, composti responsabili
dell’aroma della panna e del burro);
• Lattobacilli omofermentativi termofili:
lactobacillus bulgaricus, L. helveticus;
• Lattobacilli omofermentativi mesofili: lactobacillus
casei, L. acidofilus;
• Lactobacilli eterofermentanti: forti produttori di
gas;
• Batteri propionici: responsabili della fermentazione
propionica con produzione di acido propionico e
anidride carbonica (emmental)
BATTERI LATTICI
Lb. helveticus
Lb.acidophilus.
altri zuccheri.
(2) Gruppo eterofermentanti facoltativi.
Lb. paracasei
altri zuccheri.
comprende:
Lb. fermentum
Lb. reuteri
Lb. Brevis
Lb. Buchneri
Lb. bifermentans
In generale, le forme più tipicamente mesofile (Lb. casei,
catalasi negativi.
streptococchi:
Si differenzia da Lactococcus:
Starter termofili
• Temperatura (mesofile)
• Ossigeno aerobie
Nella maggior parte dei formaggi lo sviluppo di muffe non è gradito
ed è considerato segno di alterazione. Per contro, in alcuni
formaggi, detti a crosta fiorita (ammuffimento superficiale della
crosta) ed erborinati (sviluppo del micelio fungino all’interno della
pasta), le muffe sono inoculate come colture selezionate.
Esempi tipici di formaggi a crosta fiorita sono il Camembert e il
Brie, in cui la muffa maggiormente utilizzata è costituita da ceppi
non micotossinogeni di Penicillium candidum, che si sviluppa sulla
superficie dei formaggi con un denso micelio bianco.
Tra i formaggi erborinati, un tipico esempio è rappresentato dal
Gorgonzola (ma anche il Roquefort, lo Stilton ecc.) in cui sono
inoculati i conidi di Penicillium roqueforti come muffa tipica che si
sviluppa all’interno del formaggio con un micelio di colore verde-
azzurro.
Il ruolo delle muffe è quello di svolgere principalmente le
seguenti azioni:
• utilizzazione del lattato, con conseguente disacidificazione e
addolcimento del prodotto;
• attività lipolitica e proteolitica i cui prodotti di degradazione
conferiscono al prodotto le caratteristiche sensoriali ed
organolettiche tipiche.
Famiglia – Campylobacteraceae
• Incubazione di 1 – 7 giorni
• Febbre.
ATTENZIONE A
Latte crudo(raramente)
Trasformazione caseari
Trasformazione casearia
☼ I formaggi sono a rischio di botulismo,dopo conserve di
vegetali e carni,conserve di pesce
☼ Le spore possono sopravvivere al processo di caseificazione
Bacillus cereus nei prodotti lattiero caseari
Produce due enterotossine(diarroica, termolabile;
emetica, termostabile a 136 C per 30 min.)
Trasformazione casearia
☼ Il batterio può persister nei formaggi
☼ Può provocare difetti come l’AMARONE
Intossicazione legata a ceppi di tipo A,mentre in latte e prodotti
lattiero-caseari si isolano ceppi di tipo D
Trasformazione casearia