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i talia

Lombardia • Brescia

Dall’antica Brixia romana ai siti Longobardi,


dalle chiese barocche e romaniche alle
costruzioni in stile veneziano, dagli edifici
razionalisti agli avveniristici grattacieli.
Scoprire la città in cui da novant’anni parte
e arriva la Mille Miglia è come compiere
un viaggio nel tempo.
Testo e foto di Alberto Campanile e Anna Brianese

A ntico e moderno, passato e futuro, armonia e con-


trasto. Brescia, il comune più popolato della Lom-
bardia dopo Milano, non è la grigia capitale del tondino,
ma una piacevole città d’arte di origine antichissima. Nel IV
secolo avanti Cristo quest’angolo della Pianura Padana fu
eletto capitale dai Galli Cenomani. Dominata da un maniero
medioevale adagiato sulla sommità del Colle Cidneo, la Brèha
dei bresciani stupisce per la varietà dei musei, la ricchezza
dei monumenti e le architetture d’avanguardia.
Gli edifici civili e religiosi sono realizzati in pietra bianca
o con il marmo di Botticino, piccolo comune dell’area
pedemontana le cui cave hanno fornito la materia prima
per l’Altare della Patria di Roma, per il basamento della
Statua della Libertà a New York e per alcune parti della
Casa Bianca a Washington. «Sembra di essere sotto il ri-
flesso d’un lago o di una cava di pietra. Alla fine si capisce
che è l’uso delle pietre e dei marmi che dà questo colore
alla città, la pietra vecchia e quella nuova, l’una patinata
dal tempo e diventata lattescente, l’altra bianchissima
invernale» scriveva Corrado Alvaro. Per rendersene conto
è sufficiente recarsi in Piazza della Loggia, tristemente

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Il cuore di Brescia è Piazza della
Loggia, su cui affaccia l’elegante
palazzo rinascimentale dove ha
sede il Municipio (a fronte).
Nell’inserto, una splendida Fiat
Siata 1100 Coupé del 1939
custodita al Museo Mille Miglia.

La loggia
della leonessa
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Progettata da Marcello
Piacentini, Piazza
della Vittoria è un
notevole esempio di
architettura razionalista
(qui accanto, il Torrione).
A sinistra, un’ampia
panoramica dall’alto
del centro storico.

nota per l’attentato del 28 maggio 1974. In ricordo del- due automi di legno laminato in bronzo, alti un paio di
le otto persone uccise e degli oltre cento feriti restano metri: collegati dal 1581 al meccanismo dell’orologio,
una stele commemorativa a opera di Carlo Scarpa e la scandiscono lo scorrere del tempo colpendo con un
locandina che annunciava la manifestazione. Progettata martello una grande campana di metallo.
in epoca rinascimentale, la piazza è delimitata sul lato Sempre affollata, Piazza della Loggia è uno dei salotti
occidentale dall’elegante Loggia dalla quale prende il più amati della città: qui si affacciano alcuni negozi
nome, oggi sede del Municipio. Rivestito di marmo di di tendenza, ristoranti e caffè, frequentati soprattutto
Botticino, questo edificio fu realizzato tra il XV e XVI all’ora del pirlo, il classico aperitivo locale preparato
secolo da alcuni degli architetti più famosi dell’epoca con vino bianco fermo (non con il frizzante Prosecco
tra i quali Andrea Palladio e Jacopo Sansovino; ospita dello spritz veneziano), al quale si aggiunge Aperol
affreschi di pregio e dipinti di Paolo Veronese, di Pier nella versione arancione o Campari in quella rossa, il
Maria Bagnadore e di Agostino Galeazzi, mentre alcune tutto accompagnato da qualche stuzzichino. Alla storica
tele di Tiziano Vecellio e la copertura furono distrutte da Osteria al Bianchi, nella vicina Via Gasparo da Salò, il
un incendio divampato nel gennaio del 1575. sabato – giorno di mercato – l’aperitivo si serve con il
Sul lato opposto della piazza si stagliano vari edifici bertagnì (baccalà fritto), la domenica con le polpette di
di stile squisitamente veneziano, i bei portici progettati carne. Chi preferisce piatti più sostanziosi può optare
da Pier Maria Bagnadore e, al centro del complesso, per quelli della cucina tradizionale bresciana: i casoncelli
l’elegante Torre dell’Orologio la cui parte superiore burro e salvia, i malfatti, gli uccelletti scapati, particolari
è caratterizzata da i Macc de le ure (i matti delle ore), spiedini di carne e il manzo all’olio.

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Dall’alto e in senso orario: portici in Corso Zanardelli;


la salumeria Portieri e il mantecato di ceci con mousse
al formaggio dell’omonima trattoria; i malfatti al burro
dell’Osteria Al Bianchi; il laboratorio di ceramica Off art;
il mercatino di prodotti biologici presso la Cascina Maggia.

Le ali della Vittoria Da qui si raggiunge in breve Piaz- forme ispirate al Santo Sepolcro di Gerusalemme. Sobrio,
za della Vittoria, costruita tra il 1927 e il 1932 in un’area quasi austero, l’interno ospita mosaici paleocristiani e
precedentemente occupata dal quartiere medioevale tele del Romanino e di Alessandro Bonvicino detto il
delle Pescherie. Sulla piazza, progettata dall’architetto Moretto. Più imponente è l’adiacente Duomo Nuovo,
romano Marcello Piacentini, si affacciano il Palazzo delle dalla facciata barocca in marmo di Botticino, impreziosita
Poste, bianco e ocra, il Quadriportico con la slanciata da numerose colonne e, sulla sommità del timpano, da
Torre della Rivoluzione e il Torrione INA, alto oltre 57 cinque statue raffiguranti la Vergine Assunta e i santi
metri e ritenuto il primo grattacielo d’Italia. Pietro, Paolo, Giacomo e Giovanni. Fu eretto tra il 1604
Poco distante s’incontra la medioevale Piazza Duomo, e il 1825, dove sorgeva la pericolante basilica di San
ribattezzata Piazza Paolo VI in onore di papa Montini, nato Pietro de Dom e alla sua costruzione contribuirono
nel vicino paese di Concesio. A dominare il lato orientale vari architetti tra i quali Giovanni Battista Lantana, Pier
si stagliano Duomo Vecchio (detto anche Rotonda), il Maria Bagnadore e Giovanni Antonio Biasio. Oggi ap-
seicentesco Duomo Nuovo e il Broletto caratterizzato da pare solenne e maestoso: la cupola, ricostruita dopo i
una torre a base quadrata, detta del Pegol o del Popolo. bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, supera
Eretto in stile romanico alla fine del XI secolo sui gli ottanta metri d’altezza. All’esterno dell’abside sono
resti della basilica di Santa Maria Maggiore de Dom, il custodite le statue dei Santi Faustino e Giovita, patroni
Duomo Vecchio – o meglio la concattedrale invernale di della città, festeggiati il 15 febbraio con la tradizionale
Santa Maria Assunta – appare come una struttura a base fiera che accoglie oltre seicento bancarelle: al mattino,
circolare composta da due corpi cilindrici sovrapposti, presso la sede storica dell’Ateneo di Brescia in Palazzo

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Nell’antica Brixia Poco lontano dalla chiesa di Santa Maria della
Carità, sempre seguendo Via Musei, si raggiunge la straordinaria area
archeologica dove si trovano i resti dell’antica Brixia, una delle città
romane più importanti dell’Italia settentrionale. Nel Medioevo il sito,
già da tempo abbandonato, fu seppellito da varie frane staccatesi dal
sovrastante Colle Cidneo. Solo nel 1823 iniziò la prima delle numerose
campagne di scavi che portarono alla luce il teatro, il santuario di età
repubblicana (I secolo avanti Cristo) e il Capitolium eretto tra il 73
e il 74 dopo Cristo. La scoperta di Brixia continua nel vicino Museo
di Santa Giulia, dove si può ammirare uno dei simboli della città: la
Vittoria alata, una statua in bronzo alta 195 centimetri realizzata nella
metà del I secolo dopo Cristo e portata alla luce nell’Ottocento nei
pressi del Capitolium.

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Lombardia Brescia

Tosio, si consegna dal 1977 il Premio della Brescianità ai


cittadini il cui operato ha dato lustro alla città (nel 2017 è
stato assegnato allo scultore e incisore Francesco Medici,
a Giovanna Bussolati per il suo impegno nel volontariato
e a Giovanni Bazoli, uomo di diritto e cultura).
Superato il duomo, sempre sulla destra s’incontra
Palazzo Broletto, il cui nome è legato al fatto che si
erge dove un tempo si trovava un brolo coltivato. Arti-
colato su due corti, il complesso – nei secoli più volte
ampliato e modificato – è l’edificio pubblico più antico
di Brescia: nel Medioevo ospitò le signorie al governo
della città, oggi la Prefettura e altri uffici comunali. Da
qui si imbocca Vicolo Sant’Agostino che porta in Via
Musei dove si può ammirare la cinquecentesca chiesa
di Santa Maria della Carità (conosciuta anche come
chiesa del Buon Pastore), gioiello barocco ricco di stuc-
chi, affreschi e marmi policromi.

Il monastero di Ermengarda Allestito presso un com-


plesso monastico di origine longobarda, il Museo della Città
da solo merita il viaggio: su circa 14.000 metri quadrati sono
esposti oltre undicimila pezzi spaziando dalla preistoria
alle domus romane, dal Viridarium (riproduzione di un
giardino) alle testimonianze longobarde. Non è un caso
infatti che dal giugno del 2011 il complesso monastico
di San Salvatore e Santa Giulia e l’area archeologica del
Capitolium siano stati iscritti nella lista dei siti dichiarati
dall’Unesco patrimonio dell’umanità; oltre a Brescia il

A fronte, su Piazza
del Duomo affacciano
i due più importanti
edifici religiosi della città;
nel dettaglio, l’interno
del Duomo Nuovo.
In questa pagina
il Duomo Vecchio,
l’interno della chiesa
di Santa Maria della
Carità e la facciata
di quella dedicata a
Santa Maria del Carmine.
Nel riquadro e da
sinistra: gli affreschi
del santuario di età
repubblicana e la
statua della Vittoria
alata presso il Museo
di Santa Giulia,
il mosaico di Dionisio
e una veduta del
parco archeologico
di Brescia romana.

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Lombardia Brescia

Alcuni particolari del


Museo Mille Miglia:
fra le curiosità c’è
anche un manifesto
di Amarcord di Federico
Fellini, che nel film
inserì una scena
dedicata alla storica
competizione
automobilistica.
In alto, una sala
del Museo Nazionale
della Fotografia.
A fronte, l’imponente
complesso del
Castello di Brescia.

sito diffuso “I longobardi in Italia. I luoghi del potere Caylina il Giovane e Floriano Ferramola, autore della
(568-774 d.C)” comprende Cividale del Friuli, Torba-Ca- grande Crocifissione di Cristo, sulla parete di fondo.
stelserpio, Campello sul Clitunno, Spoleto, Benevento Dal centro storico si raggiunge in soli quindici minuti
e Monte Sant’Angelo. Nel Monastero di San Salvatore, di cammino (seguendo le indicazioni che partono da
secondo la tradizione ripresa nell’Adelchi di Alessandro Piazza Paolo VI) il castello di Brescia, adagiato sulla
Manzoni, si consumò il dramma di Ermengarda, figlia di sommità del Colle Cidneo e noto anche come Falco-
dida
re Desiderio e di sua moglie Ansa. Ripudiata dal marito ne d’Italia. Il maniero è un complesso di 75.000 metri
Carlo Magno, re dei Franchi, la sventurata si rifugiò pres- quadrati di torri, camminamenti e magazzini racchiusi
so il monastero dove morì. La chiesa di San Salvatore, all’interno delle mura di cinta. Fu da questa poderosa
più volte rimaneggiata, è costituita da una struttura a fortezza che nel 1849 gli austriaci bombardarono la città.
tre navate divise da colonne romane. Qui è possibile I bresciani insorti resistettero con tenacia e coraggio per
ammirare uno splendido bassorilievo raffigurante un ben dieci giorni, dal 23 marzo al 1° aprile: “Brescia la
pavone tra i tralci e grappoli d’uva risalente alla seconda forte, Brescia la ferrea, Brescia leonessa d’Italia”, ebbe
metà dell’VIII secolo. Del complesso museale fa parte a scrivere Giosuè Carducci nelle sue Odi barbare. In
anche il celebre Coro delle Monache, realizzato tra la ricordo di quei tragici eventi nel Grande Miglio, locale
fine del XV e l’inizio del XVI secolo per consentire alle un tempo adibito al deposito delle vettovaglie, è stato
benedettine di assistere alle funzioni religiose celebrate allestito il Museo del Risorgimento: si possono ammirare
presso la Chiesa di San Salvatore senza essere viste. Di uniformi, dipinti, proclami, onorificenze, manoscritti e
notevole interesse sono gli affreschi cinquecenteschi vari cimeli delle Guerre d’Indipendenza, della Spedizione
realizzati da vari artisti tra i quali i bresciani Paolo da dei Mille e delle Dieci Giornate di Brescia.

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Presso il Mastio Visconteo si può visitare il Museo cato alla storica competizione che nel 2017 ha festeggiato
delle Armi Luigi Marzoli dove è esposta una ricchissima i novant’anni. Inaugurato nel 2004 grazie all’impegno
collezione di armature, armi bianche e da fuoco, elmi e e alla passione di alcuni privati e dell’Automobile Club
corazze: manufatti di grande qualità, in parte provenienti di Brescia, il museo custodisce auto d’epoca, fotografie,
dalle fucine bresciane. filmati, cimeli, notizie e curiosità sui piloti, sulle gare e
sui personaggi che hanno contribuito a rendere unica
Novant’anni di motori Prima di lasciare la città vi la storia di questa competizione: da Tazio Nuvolari a
consigliamo altri due musei. Il Museo Nazionale della Federico Fellini che inserì la Mille Miglia nel suo film
Fotografia, in Vicolo San Faustino, svela la storia della Amarcord del 1973.
fotografia e del cinema, partendo dai dagherrotipi. Qui Al museo si conservano l’archivio storico della corsa,
si possono ammirare una bellissima macchina fotogra- i moduli d’iscrizione, le missive, gli articoli di giornali;
fica in legno di fine Ottocento e la Zeiss Ikon del 1930, alcune sezioni sono dedicate al periodo compreso tra
un apparecchio comandato da un grilletto istallato a il 1927 e il 1957, una ripercorre le competizioni svoltesi
bordo degli aerei militari fino agli anni Sessanta del tra il 1959 e il 1961 e un’altra è relativa alla gara con-
secolo scorso. Il museo comprende altre due sale dove temporanea. La prossima edizione si svolgerà dal 16 al
periodicamente vengono esposte le opere di autori pro- 19 maggio 2018: come da tradizione i concorrenti pren-
venienti da tutto il mondo e una biblioteca specializzata deranno il via e arriveranno in Viale Venezia a Brescia,
di circa ottomila volumi. dopo aver raggiunto Roma e aver percorso con i loro
Infine è d’obbligo una visita al Museo Mille Miglia, veicoli d’epoca le mille indimenticabili miglia della leg-
allestito nel complesso monastico di Santa Eufemia e dedi- genda. l

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in pratica
t DOVE SOSTARE Palazzo Martinengo Cesaresco, Via dei Musei e manzo all’olio.
Area Attrezzata Cascina Maggia (Via del- 30, tel. 320 0130694. Fino al 10 giugno ospita Trattoria Porteri, Via Trento 52, tel. 030
la Maggia 3, zona San Polo, uscita auto- la mostra Picasso De Chirico Morandi. 100 380947, www.trattoriaporteri.com. Cucina
stradale Brescia centro; tel. 030 3530735, capolavori del XIX e XX secolo dalle collezioni stagionale con materie prime di elevata qua-
www.cascinamaggia.it, GPS 45°30’44.43”N private bresciane. lità: da provare i malfatti al Bagoss DOP e il
10°14’8.54”E). A circa 700 metri dal casello, Museo Mille Miglia, Viale Bornata 123, presso mantecato di ceci con mousse di formaggio di
è aperta dalle 8.30 alle 22 e ben illuminata. il complesso monastico di Sant’Eufemia, tel. capra e spuma di peperoni arrostiti.
Dispone di sedici piazzole dotate di elettricità, 030 3365631, www.museomillemiglia.it.
acqua potabile e scarichi (non sono presenti ser- Museo Nazionale della Fotografia di Brescia, t PRODOTTI TIPICI
vizi igienici e docce). La sosta è consentita fino Vicolo San Faustino 2, www.museobrescia. La Premiata Salumeria Porteri, Via Trento 52,
a un massimo di quarantotto ore (sono vietati il net, tel. 030 49137 (per visite guidate con- dal 1875 offre una ricca scelta di prodotti di
campeggio e l’apertura di tendalini) e gli anima- tattare il 339 8639608). È aperto il martedì, il qualità del territorio e non solo.
li sono graditi ospiti, purché tenuti all’interno mercoledì e il giovedì dalle 9 alle 12, il sabato e Zona Alpi - La malga in città, Via Carlo Cat-
del veicolo; la tariffa giornaliera, comprensiva di la domenica dalle 15 alle 18 o dalle 16 alle 19 taneo 5/a, tel. 3466001220, www.zonalpi.
allaccio corrente, carico acqua e scarico reflui, è quando è in vigore l’ora legale. it. In vendita formaggi fatti con latte di capra,
di 15 euro a equipaggio. Le fermate più vicine di pecora e di vacca: si spazia dal Fatulì della
della metropolitana sono Poliambulanza (a t DOVE MANGIARE Valsaviore alla Robiola di capra di Casto, dal
circa 500 metri) o San Polo Parco. Ristorante Cascina Maggia (adiacente all’area Bagoss di Malga Dolò al nostrano Valtrompia
Il sabato, dalle 8 alle 12.30, presso la cascina di sosta), Via della Maggia 3, tel. 030 347726 DOP, dal pecorino al tartufo agli erborinati.
si tiene un mercato settimanale di aziende o 335 5338058; propone piatti tipici della
biologiche: qui si possono acquistare verdura, cucina bresciana tra cui casoncelli, coniglio alla t EVENTI
frutta, formaggi, marmellate, dolci e altri cacciatora e filetto al pepe verde. Dal 10 al 17 febbraio presso il Castello si terrà
prodotti locali. Osteria al Bianchi, Via Gasparo da Salò 32, tel. CidneON, il Festival Internazionale delle Luci
030 292328, www.osteriaalbianchi.it; storico (www.cidneon.com).
t COSA VISITARE locale dove assaggiare pietanze tradizionali Il 15 febbraio, in occasione della Festa dei
Museo di Santa Giulia, Via Musei 81/B, tel. quali malfatti al burro, coppa ripiena al forno Santi Faustino e Giovita, patroni della città, si
030 2977833. È aperto dal 1° ottobre al 15
giugno tutti i giorni tranne il lunedì dalle 9
alle 18, il giovedì fino alle 22; dal 16 giugno
al 30 settembre dalle 10.30 alle 19, il giovedì
fino alle 22. Per le visite guidate alla città e
al complesso del Museo di Santa Giulia si
parte – senza obbligo di prenotazione – ogni
sabato dall’Infopoint Centro di Via Trieste an-
golo Piazza Paolo VI alle ore 10 (costo 5 euro
a persona e ingresso ridotto al Museo Santa
Giulia; per informazioni tel. 030 3061266,
infopoint@comune.brescia.it.
Area Archeologica Brixia, Via Musei 55, www.
brixia.bresciamusei.com. È aperta dal 1° otto-
bre al 15 giugno tutti i giorni tranne il lunedì
dalle 9 alle 18, il giovedì fino alle 22; dal 16
giugno al 30 settembre dalle 10.30 alle 19, il
giovedì fino alle 22.
Museo delle Armi Luigi Marzoli, Via del Ca-
stello. Aperto dal 1° ottobre al 15 giugno tutti
i giorni tranne il lunedì dalle 9 alle 18, il giovedì
fino alle 22; dal 16 giugno al 30 settembre
dalle 10.30 alle 19, il giovedì fino alle 22.
Museo del Risorgimento, Via del Castello 9,
presso il Grande Miglio (attualmente chiuso
per restauro).
Pinacoteca Tosio Martinengo, Piazza Moret-
to, tel. 030 3774999; chiusa fino a marzo.
Attualmente i suoi quadri sono in parte ospi-
tati nel Museo di Santa Giulia.

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Tutto in una carta, anzi due Disponibile nella ver-
sioni ventiquattro ore (15 euro) o quarantotto ore (20 euro), la
Bresciacard museum&mobility consente l’accesso ai principali
musei: Parco Archeologico di Brescia Romana, Museo di Santa
Giulia (esclusi eventi espositivi a pagamento), Museo Mille Miglia e
Museo Diocesano. La versione con validità di due giorni permette
di accedere gratuitamente anche al Museo del Risorgimento (in
fase di restauro) e al Museo delle Armi Luigi Marzoli. Entrambe
le tessere danno il diritto di viaggiare sui mezzi pubblici locali
e garantiscono sconti e agevolazioni presso negozi ed esercizi
convenzionati; sono in vendita presso gli Infopoint e i musei
interessati (per maggiori informazioni www.bresciamobilita.it).
A Brescia è disponibile il servizio di bike sharing Bicimia, articolato
in settantasei postazioni. Per usufruirne ci si
può iscrivere al servizio presso gli Infopoint
cittadini o in alternativa scaricare gratui-
tamente l’app Bicimia e acquistare con
carta di credito il ticket, al costo di 2 euro,
che garantisce l’utilizzo per circa otto ore.

svolgerà una fiera mercato con oltre seicento


espositori.
La mostra diffusa di Mimmo Paladino Over-
ture sarà prorogata fino al 2 settembre. Le
settantasei opere dell’artista beneventano
si possono ammirare visitando i luoghi più
rappresentativi della città: Piazza della Vittoria,
Duomo Vecchio in Piazza Paolo VI, Brixia Parco
Archeologico di Brescia Romana e Museo
di Santa Giulia. Si spazia dai Cinque Specchi
ustori del diametro di cinque metri posizionati
nel Teatro Romano a I 20 testimoni di tufo del
2009 del Capitolium, dal gigantesco Zenith
(scultura equestre in bronzo e alluminio) alla
Croce del 2008 collocata all’interno del Coro
delle Monache.

t GUIDE
AA.VV., Guida di Brescia. La storia, l’arte, il
volto della città, Guide Grafo, 2013.
AA.VV., Brescia e il suo territorio, dal Garda
alla Franciacorta, dall’Oglio all’Adamello,
Touring Club Italiano Editore, Guide Verdi
d’Italia, 2012.

t INDIRIZZI UTILI
Brescia Info Point Centro, Via Trieste 1 e Piaz-
za Paolo VI, tel. 030 3061266, infopoint@
comune.brescia.it.
Infopoint Stazione, Viale della Stazione 4,
www.bresciatourism.it, www.turismobre
scia.it.
Fondazione Brescia Musei, Via Musei 55, tel.
030 2400640, www.bresciamusei.com; è
possibile acquistare, anche online, i biglietti
per tutti i musei civici.

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