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Lombardia • Brescia
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La loggia
della leonessa
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nota per l’attentato del 28 maggio 1974. In ricordo del- due automi di legno laminato in bronzo, alti un paio di
le otto persone uccise e degli oltre cento feriti restano metri: collegati dal 1581 al meccanismo dell’orologio,
una stele commemorativa a opera di Carlo Scarpa e la scandiscono lo scorrere del tempo colpendo con un
locandina che annunciava la manifestazione. Progettata martello una grande campana di metallo.
in epoca rinascimentale, la piazza è delimitata sul lato Sempre affollata, Piazza della Loggia è uno dei salotti
occidentale dall’elegante Loggia dalla quale prende il più amati della città: qui si affacciano alcuni negozi
nome, oggi sede del Municipio. Rivestito di marmo di di tendenza, ristoranti e caffè, frequentati soprattutto
Botticino, questo edificio fu realizzato tra il XV e XVI all’ora del pirlo, il classico aperitivo locale preparato
secolo da alcuni degli architetti più famosi dell’epoca con vino bianco fermo (non con il frizzante Prosecco
tra i quali Andrea Palladio e Jacopo Sansovino; ospita dello spritz veneziano), al quale si aggiunge Aperol
affreschi di pregio e dipinti di Paolo Veronese, di Pier nella versione arancione o Campari in quella rossa, il
Maria Bagnadore e di Agostino Galeazzi, mentre alcune tutto accompagnato da qualche stuzzichino. Alla storica
tele di Tiziano Vecellio e la copertura furono distrutte da Osteria al Bianchi, nella vicina Via Gasparo da Salò, il
un incendio divampato nel gennaio del 1575. sabato – giorno di mercato – l’aperitivo si serve con il
Sul lato opposto della piazza si stagliano vari edifici bertagnì (baccalà fritto), la domenica con le polpette di
di stile squisitamente veneziano, i bei portici progettati carne. Chi preferisce piatti più sostanziosi può optare
da Pier Maria Bagnadore e, al centro del complesso, per quelli della cucina tradizionale bresciana: i casoncelli
l’elegante Torre dell’Orologio la cui parte superiore burro e salvia, i malfatti, gli uccelletti scapati, particolari
è caratterizzata da i Macc de le ure (i matti delle ore), spiedini di carne e il manzo all’olio.
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Le ali della Vittoria Da qui si raggiunge in breve Piaz- forme ispirate al Santo Sepolcro di Gerusalemme. Sobrio,
za della Vittoria, costruita tra il 1927 e il 1932 in un’area quasi austero, l’interno ospita mosaici paleocristiani e
precedentemente occupata dal quartiere medioevale tele del Romanino e di Alessandro Bonvicino detto il
delle Pescherie. Sulla piazza, progettata dall’architetto Moretto. Più imponente è l’adiacente Duomo Nuovo,
romano Marcello Piacentini, si affacciano il Palazzo delle dalla facciata barocca in marmo di Botticino, impreziosita
Poste, bianco e ocra, il Quadriportico con la slanciata da numerose colonne e, sulla sommità del timpano, da
Torre della Rivoluzione e il Torrione INA, alto oltre 57 cinque statue raffiguranti la Vergine Assunta e i santi
metri e ritenuto il primo grattacielo d’Italia. Pietro, Paolo, Giacomo e Giovanni. Fu eretto tra il 1604
Poco distante s’incontra la medioevale Piazza Duomo, e il 1825, dove sorgeva la pericolante basilica di San
ribattezzata Piazza Paolo VI in onore di papa Montini, nato Pietro de Dom e alla sua costruzione contribuirono
nel vicino paese di Concesio. A dominare il lato orientale vari architetti tra i quali Giovanni Battista Lantana, Pier
si stagliano Duomo Vecchio (detto anche Rotonda), il Maria Bagnadore e Giovanni Antonio Biasio. Oggi ap-
seicentesco Duomo Nuovo e il Broletto caratterizzato da pare solenne e maestoso: la cupola, ricostruita dopo i
una torre a base quadrata, detta del Pegol o del Popolo. bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, supera
Eretto in stile romanico alla fine del XI secolo sui gli ottanta metri d’altezza. All’esterno dell’abside sono
resti della basilica di Santa Maria Maggiore de Dom, il custodite le statue dei Santi Faustino e Giovita, patroni
Duomo Vecchio – o meglio la concattedrale invernale di della città, festeggiati il 15 febbraio con la tradizionale
Santa Maria Assunta – appare come una struttura a base fiera che accoglie oltre seicento bancarelle: al mattino,
circolare composta da due corpi cilindrici sovrapposti, presso la sede storica dell’Ateneo di Brescia in Palazzo
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A fronte, su Piazza
del Duomo affacciano
i due più importanti
edifici religiosi della città;
nel dettaglio, l’interno
del Duomo Nuovo.
In questa pagina
il Duomo Vecchio,
l’interno della chiesa
di Santa Maria della
Carità e la facciata
di quella dedicata a
Santa Maria del Carmine.
Nel riquadro e da
sinistra: gli affreschi
del santuario di età
repubblicana e la
statua della Vittoria
alata presso il Museo
di Santa Giulia,
il mosaico di Dionisio
e una veduta del
parco archeologico
di Brescia romana.
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sito diffuso “I longobardi in Italia. I luoghi del potere Caylina il Giovane e Floriano Ferramola, autore della
(568-774 d.C)” comprende Cividale del Friuli, Torba-Ca- grande Crocifissione di Cristo, sulla parete di fondo.
stelserpio, Campello sul Clitunno, Spoleto, Benevento Dal centro storico si raggiunge in soli quindici minuti
e Monte Sant’Angelo. Nel Monastero di San Salvatore, di cammino (seguendo le indicazioni che partono da
secondo la tradizione ripresa nell’Adelchi di Alessandro Piazza Paolo VI) il castello di Brescia, adagiato sulla
Manzoni, si consumò il dramma di Ermengarda, figlia di sommità del Colle Cidneo e noto anche come Falco-
dida
re Desiderio e di sua moglie Ansa. Ripudiata dal marito ne d’Italia. Il maniero è un complesso di 75.000 metri
Carlo Magno, re dei Franchi, la sventurata si rifugiò pres- quadrati di torri, camminamenti e magazzini racchiusi
so il monastero dove morì. La chiesa di San Salvatore, all’interno delle mura di cinta. Fu da questa poderosa
più volte rimaneggiata, è costituita da una struttura a fortezza che nel 1849 gli austriaci bombardarono la città.
tre navate divise da colonne romane. Qui è possibile I bresciani insorti resistettero con tenacia e coraggio per
ammirare uno splendido bassorilievo raffigurante un ben dieci giorni, dal 23 marzo al 1° aprile: “Brescia la
pavone tra i tralci e grappoli d’uva risalente alla seconda forte, Brescia la ferrea, Brescia leonessa d’Italia”, ebbe
metà dell’VIII secolo. Del complesso museale fa parte a scrivere Giosuè Carducci nelle sue Odi barbare. In
anche il celebre Coro delle Monache, realizzato tra la ricordo di quei tragici eventi nel Grande Miglio, locale
fine del XV e l’inizio del XVI secolo per consentire alle un tempo adibito al deposito delle vettovaglie, è stato
benedettine di assistere alle funzioni religiose celebrate allestito il Museo del Risorgimento: si possono ammirare
presso la Chiesa di San Salvatore senza essere viste. Di uniformi, dipinti, proclami, onorificenze, manoscritti e
notevole interesse sono gli affreschi cinquecenteschi vari cimeli delle Guerre d’Indipendenza, della Spedizione
realizzati da vari artisti tra i quali i bresciani Paolo da dei Mille e delle Dieci Giornate di Brescia.
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t GUIDE
AA.VV., Guida di Brescia. La storia, l’arte, il
volto della città, Guide Grafo, 2013.
AA.VV., Brescia e il suo territorio, dal Garda
alla Franciacorta, dall’Oglio all’Adamello,
Touring Club Italiano Editore, Guide Verdi
d’Italia, 2012.
t INDIRIZZI UTILI
Brescia Info Point Centro, Via Trieste 1 e Piaz-
za Paolo VI, tel. 030 3061266, infopoint@
comune.brescia.it.
Infopoint Stazione, Viale della Stazione 4,
www.bresciatourism.it, www.turismobre
scia.it.
Fondazione Brescia Musei, Via Musei 55, tel.
030 2400640, www.bresciamusei.com; è
possibile acquistare, anche online, i biglietti
per tutti i musei civici.
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