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Il barbone e la nobildonna

Altro sketch esclusivamente mimico, con musica di sottofondo: perfetta quella comunemente usata nelle
comiche. Sulla scena ci sono due tavolini, ad un paio di metri l’uno dall’altro, è la scritta sullo sfondo "Cafe
Chantant".
Luci. Entra un barbone, conciato malissimo, sporco e lacero, barba incolta, spettinato, con un cappellaccio
sulla testa. Si siede ad un tavolino ed ordina una birra. Appena la birra gli viene portata dal cameriere, entra
in scena una donna molto distinta, elegantissima, dall’aria snob. Va a sedersi al tavolo di fianco a quello del
barbone, senza degnarlo di uno sguardo. Il barbone ha una folgorazione, si innamora a prima vista della
donna, e prova a farsi notare lanciandole degli sguardi infuocati, ma lei non lo considera. Innamoratosi
perdutamente, il barbone cerca di darsi una ripulita per rendersi più presentabile. Così incomincia la parte
più delicata dello sketch, ossia quella della sua trasformazione, da sporco e lacero qual è inizialmente, fino a
diventare quasi una persona distinta. In questa sua trasformazione viene seguito dagli sguardi della
nobildonna, dapprima furtivi, poi sempre più insistenti, fino a dimostrare un certo interesse per il barbone. La
metamorfosi avviene per gradi, e ad ogni passaggio lui guarda la nobildonna per notare eventuali segnali del
suo interesse.
Questi i passaggi: per prima cosa, si abbottona la camicia, che prima non si vedeva perché coperta
completamente dalla giacca; la camicia è bianca, immacolata. Poi si toglie la giacca, che portava a rovescio,
la rivolta, le da una spolverata con le mani e la indossa nuovamente. Quindi ricava una cravatta dalla
tovaglia stesa sul tavolino, tirando fuori un paio di forbici e cominciando a tagliuzzarla (naturalmente avrete
precedentemente sistemato sulla tovaglia, nascosta, la cravatta già pronta, con tanto di elastico per
assicurarla al collo); terminata l’opera, la indossa. Nel frattempo la nobildonna ha notato un certo
cambiamento, e comincia a rivolgere al barbone qualche sguardo più interessato. II barbone continua la
trasformazione, togliendosi i calzoni: sotto ne ha un paio neri, molto eleganti. Con il tovagliolo si lucida le
scarpe, che erano imbiancate con borotalco. Infine, si toglie il cappellaccio e comincia a pulirsi la faccia con
un batuffolo di cotone, che bagna nel suo bicchiere (naturalmente al posto della birra ci sarà lo struccante):
cosi pian piano elimina dal viso il trucco nero. Per concludere, il tocco finale: dal taschino interno della
giacca, tira fuori un pettine e comincia a pettinarsi i capelli impomatati. L’effetto che si deve raggiungere
attraverso questi passaggi e quello della completa trasformazione del personaggio, da barbone malconcio a
principe azzurro. Terminata la trasformazione, la donna, con un sorriso’ che non lascia spazio al dubbio, si
alza lentamente. Il barbone fa lo stesso. e lei, con sguardo amorevole, avanza con le braccia aperte verso di
lui, che fa altrettanto. Quando stanno per incontrarsi, lei prosegue oltre, sempre con le braccia aperte, fino
ad andare ad abbracciare un altro barbone, molto più malconcio del primo, che sta entrando in quel
momento: i due escono insieme tenendosi stretti. Il barbone, incredulo, si lascia cadere sulla sedia e guarda
verso il pubblico con aria inebetita. Buio.

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