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quelle popolazioni.
tutti i popoli, per l’Islam addirittura è la religione che regolamenta anche la vita civile, il
famiglia e nulla le preclude la possibilità di svolgere fuori casa una qualsiasi attività
donne non hanno per niente raggiunto quella dovuta e meritata emancipazione e sono
domestiche, scarsa partecipazione alla vita pubblica e politica, limitazioni alla libertà
personale e discriminazioni sul piano giuridico presenti in molte leggi dello statuto
personale.2
1
https://www.encanta.it/attualita_islam.html
2
Iannucci M., Gender Jihad. Storia, testi e interpretazioni nei femminismi musulmani, Il Ponte Vecchio,
2013, introduzione.
1
Nei paesi musulmani, infatti, la condizione della donna è una delle realtà
dell’Islam che più sconcertano parte dell’Occidente. Dal punto di vista religioso non
all’uomo, ha gli stessi doveri, non c’è per essa alcuna discriminazione nella vita eterna
poiché molte dottrine non cristiane prevedono che la donna, finché rimane in famiglia, è
sottoposta all’autorità del padre e dopo, quando si sposa, passa sotto l’autorità del
marito.
Stabilisce infatti il Corano: “gli uomini sono preposti alle donne perché Dio ha
prescelto alcuni esseri sugli altri e perché essi donano dei loro beni per mantenerle.”4
Il tema dei diritti delle donne nell’Islam, in questo senso, viene posto al centro di
Da un lato, molti osservatori sostengono che non è facile parlare di "diritti" delle
donne islamiche dal momento che la maggior parte di esse sono private persino dei
fondamentali diritti umani e civili: non godono della libertà di spostamento, della libertà
di espressione e di parola; non possono procedere negli studi né tanto meno fare carriera
possono fare attività ormai scontate in Europa ed America: votare, guidare la macchina,
proprio destino né quello dei propri figli e sono totalmente sottomesse all'uomo, da cui
con altre mogli scelte dall'uomo; vi sono frequenti gravidanze non scelte liberamente,
3
http://altritempi.info/lislam-moderato-non-esiste/
4
Corano, IV :34.
5
http://www.cancelloedarnonenews.it/la-giornata-della-donna-l8-marzo-non-e-un-giorno-per-festeggiare-
ma-per-ricordare-e-continuare-a-combattere/
2
ma imposte dal marito; e sono obbligate a coprire il proprio corpo e spesso anche il viso
attraverso l’uso del velo. Abbiamo però una varietà di veli: alcuni coprono
semplicemente i capelli (hijab), altri che coprono anche il viso (chador iraniano) e altri
sacri. L’atto simbolico di velarsi come per l’uomo di portare l’abito tradizionale,
quel timore divino che dovrebbe accompagnare ogni azione ella giornata. Il velo non
protezione in virtù della visibile consacrazione a Dio della propria persona6. Il Corano
dice infatti. “O Profeta di alle tue spose e alle tue figlie alle donne dei credenti che si
ricoprano dei loro mantelli; questo sarà più atto a distinguerle dalle altre e a che non
vengono offese7.
Nel mondo islamico le donne non sono ugualmente discriminate in tutti i paesi;
In alcuni stati elle hanno ottenuto parecchi privilegi una volta destinati quasi
esclusivamente agli uomini, ma negli stati più tradizionalisti, in quelli che mirano alla
reintroduzione a pieno titolo della sharia (legge islamica) dove le norme del Corano
sono applicate in maniera più rigida e rigorosa, le donne non vivono una situazione
all’uomo8.
Esse però non sempre avvertono come ingiustizia la diversità della loro
ingiustizia, non sempre sarebbero in grado con le proprie forze di modificare la propria
situazione.
6
Di Bella S., Tomasello D., L’Islam in Europa tra passato e futuro, Pellegrini, 2003, p.88.
7
Corano, XXXIII, 59.
8
https://flaviofirmo.wordpress.com/2016/10/29/la-storia-della-donna-nellislam/
3
Dall’altro lato, la cultura islamica sostiene che le donne accedono a specifici
diritti sociali: "La donna, come l'uomo, è un’entità indipendente e quindi un soggetto
La donna ha diritto ad una sua propria proprietà privata, che non è tenuta a
condividere con nessuno. La dote che l'uomo versa alla donna viene a far parte proprio
di questa sua proprietà va investita nei suoi bisogni personali e non va investita nelle
esigenze della famiglia, che devono essere sostenute dall'uomo, ma alle quali la donna
può decidere spontaneamente, e in accordo con il marito, di parteciparvi anche con una
Nel Corano, testo sacro della religione islamica, molteplici sono i riferimenti nei
confronti della donna nei suoi aspetti spirituali, in quelli sociali e in quelli economici;
Essi sono soggetti ad interpretazione, e le opinioni sul loro significato variano tra quanti
affermano che la donna è considerata pari all’uomo, gode di molteplici diritti, deve
essere rispettata ed amata, ad altri che sottolineano una chiara supremazia dell'uomo
araba pre-islamica10.
Nelle civiltà pre-islamiche, ovvero quelle nazioni che vissero con consuetudini
tradizionali ben definite che avevano ereditato dai propri antenati, e che non erano
basate su alcun libro o legge codificata come i popoli dell’antica Cina, India, Egitto ed
Iran, la donna non aveva indipendenza o libertà, sia nelle intenzioni sia nelle azioni; ella
9
www.provincia.imperia.it/Portals/_.../diritti_delle_donne_nel.../donna_nell_islam.pdf
10
www.lucianabenincaso.it/I%20DIRITTI%20NEGATI%20DELLE%20DONNE%20Li...
4
si trovava totalmente sotto la tutela ed il dominio dell’uomo. Non poteva decidere nulla
su qualsiasi cosa la riguardasse, e non aveva alcun diritto di interferire negli affari civili,
Oltre a ciò, ricadeva solo su di lei la completa responsabilità delle faccende domestiche
e della cura dei figli. Inoltre doveva obbedire al suo uomo in tutti i suoi ordini e
qualunque momento. Il marito poteva sposarsi, dopo la morte di sua moglie, ma, nella
maggior parte dei casi, la vedova non aveva tale diritto; e, perlopiù, le era proibito
quindi veniva trattata di conseguenza: era come un figlio minorenne sotto l’autorità
importanza”.
Poi venne l’Islam, la religione della verità e del monoteismo, accompagnata dal Sacro
Corano. L’Islam diede inizio, a suo favore, ad un sistema che il mondo non aveva mai
conosciuto prima, sin dall’alba dell’umanità. Esso si contrappose alle affermazioni del
mondo intero, e ricostruì alla donna il suo posto naturale, che le era stato da sempre
L’Islam dichiarò che la donna è un essere umano tanto quanto lo è l’uomo, e nessuno
L’Islam ha reso l’uomo e la donna uguali nella propria volontà e nell’azione per quanto
5
Secondo l’Islam, entrambi sono uguali; il Corano lo conferma, e Allah mostra che la
verità è tale attraverso le Sue parole e l’Islam, allo stesso tempo, riconosce in lei due
qualità speciali, per mezzo delle quali il Creatore l’ha distinta dall’uomo.
Primo, lei è come un terreno per la creazione e la propagazione della razza umana.
Secondo, lei ha un corpo più delicato di quello dell’uomo ed è molto più sensibile.
Tutto ciò ha un effetto tangibile sulla sua vita e sulle responsabilità sociali e domestiche
a lei affidate.
La donna, come l’uomo, è soggetta a tutte le regole che riguardano il culto ed i diritti
sociali. Lei può agire in modo indipendente in ogni campo in cui l’uomo è libero di
l’insegnamento, il fare un reclamo, il difendere i propri diritti, e così via. In tutti questi
Certamente, in altre questioni esso ha limitato la sua sfera di attività, a causa delle sue
l’allevamento dei figli, la loro gestione, l’organizzazione domestica sono state riservate
alla donna.
Nell’islam la principale differenza tra uomini e donne sta nel modello di famiglia
la cultura arabo-semita, dove l’islam è nato e gran parte della cultura si è diffusa. In tale
modello l’autorità è assunta dal capo famiglia ed ereditato sempre da un uomo della
stessa famiglia, mentre il ruolo assegnato alla donna è la subalternità a colui che ha
11
.https://www.al-islam.org/it/articles/discorso-scientifico-sulla-donna-allamah-muhammad-hussain-
tabatabai.
6
l’obbligo di mantenerla, la maternità e la padana (cure relative all’allevamento dei
Non ci si riferisce qui alle disuguaglianze che possono esistere a livello sociologico tra
uomo e donna, queste sono purtroppo diffuse in tutte le società, nel mondo musulmano
come in altre culture o civiltà. È necessario parlare della disuguaglianza giuridica, che
oggi.
Nella maggioranza dei paesi musulmani c’è innanzittutto una disparità nella possibilità
alla donna viene negata la facoltà di sposare più di un uomo, in questo caso invece si
tratta di poliandria.
suo piacere che può “arare” come vuole come afferma letteralmente il Corano. Dall
piacere, un ruolo confermato dal fatto che non viene mai chiamata con il proprio nome
La donna musulmana non può sposare un uomo di un'altra fede, a meno che non si
converte all’islam, perché il padre è il garante dell’educazione religiosa dei figli e solo
se musulmano può assicurare loro la crescita secondo i principi islamici. Nelle società
patriarcali orientali i figli adottano sempre la religione del padre. Difatti un musulmano
7
Il marito ha la facoltà di ripudiare la moglie ripetendo per ben tre volte la frase sei
ripudiata in presenza di due o piè testimoni maschi, adulti e sani di mente, senza dover
Il ripudio è comunque vissuto come un’umiliazione per la donna e presume che lei
Per quanto riguarda l’eredità alla femmina spetta metà del maschio, giustificata dal fatto
e l’intera famiglia12.
Inoltre le donne non possono studiare, sono meno coinvolte nella vita sociale e possono
Tuttavia, una delle differenze più gravi risiede nella piena autorità che il maschio ha
Per quanto riguarda le donne schiave, l’Islam approva il matrimonio con le stesse al fine
Nel corano troviamo numerosi versetti che insistono sul concetto che l’Islam preferisce
il matrimonio tra un musulmano e una schiava credente piuttosto che una donna libera
ma non credente14 .
12
https://www.magdicristianoallam.it/blogs/la-verita-vi-rendera-liberi/la-donna-nell-islambrseconda-
puntata.html
13
Ennaji M., Soldats, Domestiques et Concubines. L’esclavageau Maroc au XIX siècle, EDDIF,
Casablanca, 1977, pp. 61-67.
8
Tutte queste regole rendono la donna musulmana priva degli stessi diritti dell’uomo e
Gli ultimi decenni hanno provato che le donne, ancora percepite in alcune culture come
le creatrici dolci ed ingenue della vita umana, possono anche, in talune circostanze (lotta
contro l'invasore o l'empio) lottare e comportarsi come i maschi per pretendere lo stato
società fortemente conservatrici, dove le donne non hanno lo stesso status né godono
Benché il loro numero resti ancora modesto, alcune sono diventate "emissarie di
morte"16.
L’ISIS, nato da una rottura nella leadership di Al-Qaeda, vede il ruolo delle donne
14
Corano, II/221.
15
http://www.ossin.org/uno-sguardo-al-mondo/integralismo-terrorismo/1571-donne-kamikaze-o-della-
jihad-al-femminile.
16
Yoram Schweitzer, Female Suicide Bombers : Dying for Equality ?, op. cit
Lahnait F., “Female suicide bombers : victims or murderers ? “, in Suicide bombers : the
17
psychological, religious and other imperatives, diretto da Mary Sharpe, NATO/IOS Press, 2008, pp. 71-
82.
18
www.lifegate.it
9
2.2 Le donne dell’Isis
mondo. Ancora più sconvolgente però è il fatto che oltre 550 donne occidentali si siano
unite all'organizzazione radicale islamica che ha proclamato il suo califfato nel 201419.
Il fenomeno delle giovani donne che viaggiano verso la Siria e / o l'Iraq per unirsi
all’ ISIS è infatti del tutto nuovo. Questo numero senza precedenti di reclute femminili
nell’ISIS ha attirato molta attenzione dei media, infatti, il dibattito sull’ organizzazione
femminile e della sua propaganda sui social media è stato intensamente discusso.
Numerosi studiosi hanno cercato di scoprire le forze trainanti che guidano queste donne
afferma che: “è un diritto delle donne musulmane partecipare alla Jihad. Ed è il profeta
Maometto ha sempre difeso questo diritto. Non esiste alcun decreto religioso che
La femminista palestinese Zahira Kamal sostiene: “Le nostre donne soffrono come gli
Fa inoltre da eco Fahya Abdel Hadi, del Consiglio Nazionale Palestinese, con:
19
http://icsr.info/2015/01/foreign-fighter-total-syriairaq-now-exceeds-20000-surpasses-afghanistan-
conflict-1980s/
20
Bonetti N., Io, Donna kamikaze,quarantatrè protagoniste del terrorismo suicida, Iris edizioni 2005, p.
16.
21
Ibidem.
22
Ibidem.
10
Tuttavia per spiegare il nuovo fenomeno resta necessario investigare in modo
Uno dei contributi più importanti è quello di Erin Marie Saltman e Melanie Smith,
che hanno pubblicato nel maggio del 2015 una relazione per il progetto Women and
relazione lanciata nel gennaio dello stesso anno: Becoming Mulan? Female Western
Migrants to ISIS.23 Il progetto di ricerca di Saltman e Smith mirava a dare un'idea sul
tipologie di fattori che conducono le donne alla decisione di unirsi all’ ISIS.
Radicalization and Political Violence) e con l'ala femminile del suo database Foreign
Terrorist Fighters fa un ritratto di alcune delle muhajirah parlando del loro viaggio e dei
I fattori analizzati, causa della radicalizzazione, sono denominati Pull and Push
23
Bradford A., Frenett R., Hoyle C., Becoming Mulan? Female Western Migrants to ISIS, Institute for
Strategic Dialogue, 2015.
24
http://www.bbc.co.uk/schools/gcsebitesize/geography/migration/migration_trends_rev2.shtml
11
Fattori di spinta Fattori di attrazione
Per dar vita al processo di radicalizzazione c’è quindi bisogno di interazione tra
I risultati di questo studio evidenziano una grande diversità nei ruoli delle donne
altri studiosi hanno raggiunto la conclusione che non esista un profilo specifico di
Uno dei risultati più importanti del secondo studio è il fatto che la maggior parte
innanzitutto essere una buona moglie del marito jihadista e diventare madre della
25
Sageman M., Understanding Terror Networks, University of Pennsylvania Press. 2004 p. 135
26
Perešin A., Fatal Attraction: Western Muslimas and ISIS, Perspectives on Terrorism 2015, p. 21.
27
Saltman E., Smith M.,’Till Martyrdom Do Us Part’ Gender and the ISIS Phenomenon, Institute for
Strategic Dialogue. 2015, p. 5.
12
Indispensabile quindi è avere un’idea sulla differenziazione essenziale tra Jihad
Un’utile spiegazione del concetto di Jihad femminile è stata fornito dalla studiosa
Katharina Von Knop la quale ha esaminato il fenomeno delle donne che seguono la
Jihad per Al-Qaeda affrontando l'idea che la jihad femminile non sia uguale a quella
maschile. 29 Capire che esista un'interpretazione specifica di genere della Jihad che
conferisce diversi ruoli agli uomini rispetto a quelli delle donne è fondamentale per
potenziale minaccia.
Secondo Katharina Von Knop il "concetto di Jihad femminile significa che le donne
svolgono un atto politico sostenendo i loro parenti maschi, educando i propri figli
Le donne non cercano l'onore maschile (sharaf) attraverso il martirio perché non
sono in grado di conseguirlo ma sono vincolate all'onore femminile (ird) al quale invece
aspirano.32
Von Knop sostiene inoltre che, come gli uomini, le donne siano interessate al
potere ma il loro ambito di azione è limitato alla sfera domestica (famiglia) dalla società
in cui vivono.33
l'eroe e il santo; è colui che muore lungo la via di dio, al servizio della Umma (nazione
28
Cook D., Women Fighting in Jihad?, Studies in Conflict and Terrorism, 2005, p. 375.
29
Von Knop K., The female Jihad: Al Qaeda's women, Taylor and Francis online 2007, p.395.
30
Saltman E. M. and Winter C. (2014): ‘Islamic State: The Changing Face of Modern Jihadism’,
Quilliam Foundation 2014, p.6.
31
Von Knop K., The female Jihad: Al Qaeda's women, Taylor and Francis online 2007, p.397.
32
Ivi, p. 410.
33
Ivi,p. 399.
13
dell'islam, l'insieme dei musulmani), partecipando ad una jihad (guerra santa) e che
Lo shahid versa il suo sangue per dare così testimonianza della verità della sua
fede. Si considera come un combattente che non può infliggere perdite al nemico se non
sacrificandosi. Si tratta di un ideale di resistenza che impone di spingersi fino alla morte
legittimare e perdonare il suicidio che comporta la morte anche di altri, indicando delle
ricompense post mortem che spetterebbero al martire, come per esempio il perdono di
Le donne, dal canto loro, non possono diventare sante se non attraverso sofferenze
estreme che esse stesse si infliggono (flagellazioni, digiuni estremi) o che subiscono,
come le "vergini martiri" dei primi secoli del cristianesimo, che hanno rifiutato di
rinunciare alla loro fede. Anche nell'islam, nonostante qualche donna musulmana abbia
preso parte a degli attentati suicida negli ultimi anni, esse non sono rappresentate nel
e psicologica. E ciò vale anche per la donna. Ma se ad ogni uomo che salta in aria per
la causa vengono promesse in dono settantadue vergini, alle donne viene invece detto
che trasformate in angeli godranno del punto più elevato del Paradiso accanto alle
persone amate.”34
34
Bonetti N., Io, Donna kamikaze,quarantatrè protagoniste del terrorismo suicida, Iris edizioni 2005, p.
16-17.
14
Il martirio delle donne non ha ancora infatti un suo posto nella jihad. Una
I partigiani di Al Qaeda, infatti, hanno vissuto per anni nelle società occidentali
ingegneria moderna, ecc), ma non hanno imitato l'Occidente in tema di relazioni uomo-
donna. In questo campo, essi hanno deliberatamente scelto di mantenersi fuori dal
modello occidentale, tenuto conto che "la famiglia è uno degli spazi dove è possibile
Ma le donne della Jihad sono spesso anche vittime, rapite e rese schiave da
un’organizzazione che incita l’uomo non solo dichiarando che i jihadisti diventeranno
incoraggia ad ogni tipo di pulsione sessuale, perché, nel caso dell’Isis e contrariamente
ad altri gruppi estremisti islamici, il sesso ha un ruolo centrale ed è, di fatto, una delle
Una squallida realtà per una parte di donne, migliaia delle quali sono violentate,
rapite e sfruttate dallo Stato Islamico che si fa garante di rapporti sessuali non
consenzienti con le prigioniere, rapite con lo scopo di ridurle merce, 'schiave del sesso'
'alleviare le loro sofferenze' e supportare la causa dello Stato Islamico, tante sono coloro
orrore che in Iraq ormai rientra nelle violenze e negli stupri quotidiani di madri e figlie,
35
Khosrokhavar F., Les nouveaux martyrs d'Allah, op. cit.
36
http://www.today.it/donna/donne-isis.html
37
Ibidem.
15
pronte a togliersi la vita impiccandosi col proprio velo piuttosto che subire l'ennesima
tortura.38
Khayr Haykal che indica la distinzione tra Jihad come fard kifaya ovvero i doveri
individuali e la Jihad come fard 'ayn per i doveri collettivi. Solo nel caso del fard 'ayn ci
State: Manifesto and Case Study” con l'obiettivo di chiarire il ruolo delle donne
nell'ISIS.40 Esso afferma che le donne debbano combattere solo quando "la situazione
Tuttavia, non è solo internet a fornirci istruzioni sulla Jihad femminile, spesso
“sorellanze” oltre a fornire a ciascuna donna un senso di appartenenza sono una guida
su come le stesse dovrebbero praticare la Jihad, come educare i propri figli nella vera e
propria ideologia e come comportarsi con i loro mariti e altri uomini della propria
famiglia.42
appartenenza.
ISIS in contrasto con i rapporti "falsi" e "superficiali" offerti dalle comunità occidentali,
38
Ibidem.
39
Haykal M. K., Jihad and Fighting according to the Shar‘ia Policy’, Beirut: Dar al-Barayi, 1993, Vol.
II., pp. 995-997.
40
Winter C., Women of the Islamic State A manifesto on women by the Al-Khanssaa Brigade, Quilliam
Foundation 2005, p. 5.
41
Ivi, p.8.
42
Von Knop K., The female Jihad: Al Qaeda's women, Taylor and Francis online 2007, pp. 407-408.
16
le donne che hanno già migrato nei territori connessi all’ISIS creano una potente forza
di attrazione.
musulmane nei paesi occidentali infatti sono spesso vittime, percepite come donne
oppresse senza diritti e spesso non rispettate da uomini e donne non musulmane.
"Molte di loro sono desiderose di ritrarre se stesse come donne forti e spesso
Importante è comprendere, per esempio, che il velo non viene percepito come una
forma di repressione, ma come atto di liberazione e di fede che conferisce alla fede
femminile una vita di onore, un'aura di rispetto e dignità. Inoltre è anche un simbolo di
potere sui loro mariti da buona musulmana che segue l'Islam “vero”.44
L'ISIS può offrire una fuga da questo "status ghettizzato dell'Islam in Occidente" e
può fornire una risposta legittima alla vittimizzazione delle donne musulmane e delle
guerre guidate dagli Stati Uniti in nome dell'emancipazione femminile e dei diritti delle
donne.45
La motivazione delle donne ad aderire all'ISIS può dunque andare oltre un puro
emancipazione.
43
Gilsinan K., ‘The ISIS Crackdown on Women, by Women - ISIS's all-female brigade and the slowly
growing role of female jihadis’, The Atlantic, International. July 25, 2014.
44
Von Knop K., The female Jihad: Al Qaeda's women, Taylor and Francis online 2007, p. 409.
45
Zakaria, R., Women and Islamic Militancy, Philadelphia: The University of Pennsylvania Press 2015,
pp. 118-125.
17
Sulla base della concezione femminile di Jihad, le donne possono accanto al
premio divino mirare a ottenere potere sui loro mariti e sulle loro famiglie e sul rispetto
della società.
infatti solo adolescenti - possono essere attratte dall'ISIS perché desiderano prendere il
controllo delle loro vite nella ricerca di identità e appartenenza, cercando il rispetto
come donne. Anche i giovani sono in Occidente storicamente stati soggetti alla
Seguendo questa nozione, si può ipotizzare che attraverso la Jihad queste donne
per unirsi all’ ISIS è quello dell'avventura e del romanticismo. Questo riguarda
stranieri maschi, raffigurandola come un ruolo potente per le donne. Per il pubblico più
giovane, lo scopo del matrimonio funziona come una transizione dall'infanzia all'età
combattente straniero avrebbe portato alla donna sposata con lui. Diventare una vedova
sorridenti, dallo sguardo gentile. Utilizzati dalla propaganda dell’Isis per attirare
ragazzine insicure e in difficoltà, fino a convincerle a fare il grande passo: unirsi alla
18
grande causa del califfato come mogli degli “eroi” della jihad. Le vittime, spesso, sono
social network.”46
stato che si mostra ormai capace di fare dell’internet il mezzo più efficace di
reclutamento.
L’emancipazione per le donne che intraprendono questo viaggio è ora attuale più
che mai, esse spinte da tutti i fattori esposti non si limitano più di fronte a niente.
Come affermato dalla scrittrice Noa Bonetti.“ Le donne portano dunque anche
loro sul corpo e dentro il corpo la guerra. E la donna islamica, lontana dal pubblico,
tenuta per secoli nella domesticità e nella riproduttività, sottomessa all'autorità maschile
del padre o del marito, ha una brusca emancipazione ed espone il proprio corpo reale e
perché le donne vengono agevolate nella missione. Possono passare più facilmente ai
posti di blocco e non sempre si nota che sono donne-bomba. Paiono incinta e quando lo
pensi che nella donna l'istinto di sopravvivenza sia maggiormente legato al valore della
vita biologica.”47
in quanto ,come evidenziato, spesso tali motivazioni non vengono prese sul serio tanto
46
http://www.huffingtonpost.it/2015/03/04/jihadisti-di-bellaspetto-giovani-
sorridenti_n_6798244.html?utm_hp_ref=it-donne-isis
47
Bonetti N., Io, Donna kamikaze,quarantatrè protagoniste del terrorismo suicida, Iris edizioni 2005,
pp- 16-17.
19
Comprendere i meccanismi in atto all’interno di questa jihad femminile è
20