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RIDUTTORI A VITE
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nessuna riproduzione totale o parziale ne' l'utilizzo di qualsiasi informazione in esso contenuta sono permessi senza autorizzazione scritta
In queste poche pagine si raccolgono
alcune considerazioni cinematiche e dinamiche
sui riduttori epicicloidali.
Questi appunti, attualmente ancora in bozza,
no pretendono di essere esaurienti o di sostituire trattazioni
riportate in libri di testo, ma sperano di essere utili a chi studia l’argomento.
I riduttori a vite sono realizzati con accoppiamento vite-ruota cilindrica, hanno bassi rendimenti
rispetto ad altri accoppiamenti di ruote dentate cilindriche, hanno la possibilità di realizzare
facilmente la condizione di irreversibilità del moto.
r2
ω2 2θ
b
ω2
r1
ω1
θ
V
a c
Quando la ruota gira, gira anche la vite. La dentiera equivalente si muove a velocità V:
Pe zP
V = ω1 = 1 a ω1
2π 2π
Il moto è equivale a quello di una dentiera a denti trapezi con angolo di pressione θ (se la vite ha
filetto a profilo trapezio, come quasi sempre è) che ingrana con una ruota a denti a profilo di
evolvente di circonferenza.
Esiste uno strisciamento tra vite e ruota, che influisce in modo importante sul rendimento della
trasmissione. Le velocità delle polari del moto di vite 1 e ruota 2 sono V1=ω1r1, V2=ω2r2. Queste
due velocità sono perpendicolari tra loro, se gli assi di vite e ruota sono perpendicolari.
Si osservi la figura 1.2. Con α si è indicato l’angolo tra la traccia del filetto e la direzione
perpendicolare all’asse della vite.
asse della ruota
Le velocità perpendicolare ai denti, V1⊥ e V2⊥, sono uguali, poiché i denti restano a contatto e,
dunque, né si compenetrano né si separano: sono polari del moto.
r2
F
ω2 C2
Fy
θ
Fz ω1 C1
z
ω1 C1 r1 Fz
z α
F
Fx
x
A scopo di verifica, si noti come questa espressione di η abbia valore unitario per f=0.
Se si vuole avere l’irreversibilità del moto è necessario avere f a > tg (α ) cos(θ ) ; per assicurare che
non acceda che il moto inverso si inneschi è bene avere f > tg (α )cos(θ ) con f coefficiente di
attrito; questo per evitare che vibrazioni e disturbi inneschino il moto inverso che poi si mantenga.
Per avere un’idea dei valori di massimo coefficiente di aderenza fa, si considerino valori verosimili
per gli angoli di pressione θ e di inclinazione dell’elica α:
per
θ=20°
α=2°
si ha fa massimo 0,03.
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1 – vite
2 – sfere ricircolanti
2 3 – ruota
Figura 1.5 – schema di accoppiamento vite senza fine – ruota elicoidale con ricircolo di sfere.