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PILASTRO ENVIRONMENT

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PILASTRO ENVIRONMENT

INTRODUZIONE

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Definizione

CHE COSA E’ L’AMBIENTE

Contesto nel quale un’ organizzazione opera, comprendente l’aria, l’acqua, il terreno, le
risorse naturali, la flora, la fauna, gli esseri umani e le loro interrelazioni.

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Sistema Gestione Ambientale ( S.G.A. – E.M.S. )

Il Sistema di Gestione Ambientale è un insieme di regole codificate e descritte in


una documentazione specifica, realizzate al fine di conoscere, ridurre, controllare
l’impatto ambientale creato da un’azienda.

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La certificazione del Sistema di Gestione Ambientale

Realizzata da una terza parte indipendente


E’ la testimonianza che il sistema rispetta lo Standard internazionale scelto
Contribuisce a migliorare l’immagine dell’azienda

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Introduzione al Pilastro Environment

La protezione Migliora l’ambiente in


dell’Ambiente integrata cui vivranno i nostri
nel processo produttivo figli

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Definizione: Sviluppo Sostenibile

SVILUPPO SOSTENIBILE

Uno sviluppo che soddisfa


le esigenze del presente,
senza compromettere
la capacità delle future generazioni
di soddisfare le esigenze future

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Sviluppo Sostenibile

Le aziende e gli individui devono assumere le proprie responsabilità e


collaborare per migliorare l’ambiente

Riduzione di:
inquinamento atmosferico
inquinamento dell’acqua (falda acquifera, fiumi, laghi, mari)
contaminazione del suolo
rifiuti prodotti
inquinamento acustico
impoverimento delle risorse naturali dovuto all’uso massivo di energia

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Sviluppo Sostenibile

PERCHE’ OCCUPARSI DELL’AMBIENTE?


I motivi per diffondere una corretta cultura dell’ambiente sono:
MOTIVI MORALI
MOTIVI LEGALI
MOTIVI ECONOMICI

Comprendere i motivi della prevenzione

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Azioni per lo Sviluppo Sostenibile

Analizzare gli aspetti ambientali e gli impatti collegati


Per ridurre progressivamente la loro entità attraverso specifici piani d’azione.
Evidenziare ed analizzare sprechi e perdite con lo scopo di ridurli o
eliminarli.
Ottimizzare l’uso delle risorse
Adottando anche nuovi processi di produzione.
Realizzare prodotti compatibili con l’ambiente
Tenendo conto degli impatti lungo il loro ciclo di vita.
Ottimizzare i cicli produttivi
Questo non è un obiettivo specifico del pilastro Environment ma di tutti i pilastri WCM.
Valutare nuove tecnologie allo stadio di pianificazione.

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Pilastro Environment

Obiettivo Garantire una gestione ambientale corretta ed economica

A rispettare le esigenze e le normative di gestione ambientale


A sviluppare la cultura della protezione dell’ambiente e l’ottica preventiva
A cosa serve
A migliorare continuamente le politiche e le prestazioni ambientali ( standard,
rispetto delle regolamentazioni UE )
A sviluppare le competenze professionali specifiche

Identificazione e valutazione degli aspetti ed impatti ambientali ( VAIA )


Audit interni periodici sull’impatto della fabbrica verso l’ambiente naturale

Principali attività Applicazione di Sistemi di Gestione Ambientale conformi alla norma UNI EN ISO
14001
Miglioramenti tecnici sugli impianti
Formazione addestramento e controllo

Risultati attesi Riduzione di perdite e sprechi ( derivanti dagli impatti Ambientali)


Riduzione delle fonti di inquinamento
Eliminazione delle condizioni per potenziali incidenti ambientali

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PILASTRO ENVIRONMENT

I 7 STEP

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Environment: obiettivi

Il pilastro Environment lavora in tre direzioni fondamentali:

1. Rispetto delle leggi e controllo / riduzione progressiva degli effetti


sull’ambiente dell’attività aziendale

2. Gestione dei rifiuti e riciclo

3. Utilizzo efficiente dei vettori energetici (energia elettrica, gas, acqua)

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Environment: KPI & KAI - esempio

KEY PERFORMANCE INDICATORS:

Hydraulic oil (Kg/Engine)

KPI Cooling oil (Kg/Engine)


Industrial water (m3/Engine)
Waste production (Kg/Engine)
ENV

Waste recycling index

KEY PERFORMANCE INDICATORS:

Electrical Energy (Mwh / Engine)


KPI Compressed Air (m3/Engine)
Heating (MJ / ° day)
ENE

Methane (m3/Engine)

KEY ACTIVITIES INDICATORS:


ENE

KAI TRAINING HOURS


AUDIT (audit nr / auditors nr) ENV

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I sette step dell’ Environment

Completo utilizzo del Sistema di Gestione Ambientale per


la creazione di un modello di stabilimento in campo
ambientale
Benchmark e Certificazione
Istituire un sistema per la riduzione dell’impatto ambientale e
riduzione dei rischi ambientali. Riduzione dell’impatto
ambientale in logistica. Green procurement.

Implementare un Sistema di Gestione Ambientale (EMS) con il


supporto del sistema operativo, budget e di reporting.
STEP 0: Impostazione VAIA,
definizione policy, definizione
manuale. Controllo delle sostanze chimiche. Standardizzazione
Risparmio delle risorse naturali e energetico.

Preparare gli standard provvisori. Espandere orizzontalmente la


conoscenza creata allo step2. Istituire un sistema di audit da
parte top management.

Intraprendere misure contro le sorgenti di contaminazione.

Analisi dei dati e contromisure


Comprendere e rispettare i requisiti legali applicabili.

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PILASTRO ENVIRONMENT Use fully implemented EMS toward the creation of a model
plant for environments

Step 7
Setting out of Environment
STEP 0 Impact Assessment (EIA) Establish systems for environmental load reduction, environmental
Definition of the Policy risk reduction and environmental load reduction in logistics. Pursue
Step 0 Step 6 green procurement
Definition of the Manual

Establish an EMS together with supporting systems such as


Step 5 environmental accounting system, operating system and
reporting system.

Chemical substance control. Resource saving. Energy


Step 4 saving.

Prepare provisional standards. Horizontally expand in other areas


the know-how created in Step 2. Establish a self auditing system
Step 3 by the top management.

Take action against contamination sources


Step 2

Understand the local laws and regulations on


environments and their trends.
Step 1

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Step 0 :

• Definizione della Policy Ambientale


• Impostazione VAIA ( Valutazione Aspetti ed Impatti Ambientali )
• Definizione del Manuale

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STEP 0 – Policy Ambientale

LA POLICY E’:
l’impegno della Direzione rispetto a problematiche ambientali chiave
per l’Organizzazione

LA POLICY DEVE:

- essere approvata dall’alta Direzione


- essere appropriata alla natura, dimensione e impatti dell’azienda
- fornire il quadro di riferimento per obiettivi e programmi
- essere disponibile al pubblico
- essere documentata, operante e aggiornata
- diffusa a tutto il personale
- includere l’impegno al miglioramento continuo ed alla
prevenzione dell’inquinamento
- includere l’impegno al rispetto delle leggi e di altri requisiti
sottoscritti dall’azienda

Predisporre la policy aziendale

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STEP 0 – Policy ambientale - esempio

Rispetto dei requisiti legali

Training

Riduzione dell’impatto ambientale e


dell’uso delle risorse

Completo coinvolgimento dei


fornitori
La politica ambientale è in linea con il
Programma di Sostenibilità di FGA

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STEP 0 – Linee Guida Fiat per l’ambiente

Fiat: European Leader for the lowest CO2 emissions

Fiat underlines the fact of being acknowledged as leader of sustainability


and enters into the Dow Jones Sustainability (DJSI) World and Dow Jones
Sustainability STOXX index with a score of 89/100 compared to an
average of 61/100 hold by the companies of the automomiles sector SAM

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STEP 0 – Valutazione degli aspetti e impatti ambientali -
VAIA

ASPETTO AMBIENTALE IMPATTO AMBIENTALE

elemento di una attività, qualunque modificazione


prodotto o servizio di dell’ambiente, negativa o
un’organizzazione che può benefica, totale o parziale
interagire con l’ambiente conseguente ad attività,
prodotti o servizi di una
organizzazione

NB: ad un aspetto ambientale corrisponde uno o più impatti

Capire il concetto di aspetto ed impatto ambientale

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STEP 0 – Assessment degli Aspetti – Impatti Ambientali -
VAIA

ENVIRONMENTAL ASPECTS ENVIRONMENTAL IMPACTS

AIR EMISSION
AIR POLLUTION
OZONE DEPLETING SUBSTANCES
GREENHOUSE EFFECT SUBSTANCES
ACID RAIN
DRINKABLE WATER CONSUMPTION

OZONE LAYER DESTRUCTION


WASTE WATER DISCHARGE GREENHOUSE EFFECT

ENERGY CONSUMPTION WATER POLLUTION

WASTE PRODUCTION WASTEFULNESS OF ENERGY

ASBESTOS
WASTE DISPOSAL

NATURAL RESOURCES CONSUMPTION


GROUND/UNDERGROUND POLLUTION

CHEMICALS CONSUMPTION
EXTERNAL NOISE IMPACT
EXTERNAL NOISE EMISSIONS

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STEP 0 – Definizione del Manuale

Strumenti e documenti di riferimento


Nel Manuale di Gestione Ambientale è descritto il flusso, in termini di responsabilità, tempistiche,
documenti di riferimento relativamente all’emissione delle Procedure Operative e delle Istruzioni di
lavoro.

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PILASTRO ENVIRONMENT Use fully implemented EMS toward the creation of a model
plant for environments

Step 7
Setting out of Environment
Impact Assessment (EIA)
STEP 1 Definition of the Policy
Definition of the Manual Establish systems for environmental load reduction, environmental
Step 0 Step 6 risk reduction and environmental load reduction in logistics. Pursue
green procurement

Establish an EMS together with supporting systems such as


Step 5 environmental accounting system, operating system and
reporting system.

Chemical substance control. Resource saving. Energy


Step 4 saving.

Prepare provisional standards. Horizontally expand in other areas


the know-how created in Step 2. Establish a self auditing system
Step 3 by the top management.

Take action against contamination sources


Step 2

Understand the local laws


Step 1
and regulations on
environments and their
trends.

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Step 1 :

• Comprendere le leggi e regolamentazioni locali attuali verificando anche le future


evoluzioni legislative.
• Identificare i diversi Aspetti ambientali dello stabilimento definendo il modo per
prioritizzarli e classificarli.
• Monitoraggio degli impatti e dei rischi ambientali nei diversi processi industriali.
Definizione di un’organizzazione / team ambientale ( responsabile pilastro e team di
pilastro con competenze tecniche ed amministrative adeguate ).

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STEP1 - Rispetto delle leggi e delle regolamentazioni

Monthly newsletter of the standards


in the normative update from
Central EHS Department

CHECK
ITALIAN Environmental Requirements Register
APPLICABILITY

Weekly regulatory update via e-mail


from Central EHS Department TRAINING

Environmental aspects-impacts Assessment Monitoring and Measuring plan

(VAIA)

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STEP1 – Rispetto dei requisiti di Legge (esempio)

EXTERNAL NOISE WASTE

Survey and Survey and yearly

Noise analysis Chemical Analysis


LEGEND:

WASTE WATER Aspect Survey/


Analysis
Weekly Chemical Monthly Chemical Yearly
INTERNAL
Analysis Analysis Chemical Analysis MANAGEMENT

SOIL AND GROUND WATER AIR POLLUTION EXTERNAL


Check of underground SERVICES

tank integrity every


Yearly Chemical
Analysis
three years

ASBESTOS DRINKING WATER


Yearly Check Yearly Chemical Analysis

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STEP1 – Rispetto dei requisiti di Legge (esempio)

Valutazione delle regolamentazioni ambientali future

FUTURE ENVIRONMENTAL REGULATIONS AND TRENDS (ACC.TO UE LAW)


EXPECTED LEGAL COURSE BIELSKO
ENVIRONMENT ASPECT CRITERIA / LEVEL
PERIOD STATUS

SUBSTANCES - 01.12.2010 100%


NEW CLASSIFICATION AND
CHEMICALS CONSUMPTION LABELLING
20%
MIXTURES - 01.06.2015

55% RECYCLING LEVEL FOR


2014 100%
PACKAGING WASTE
WASTE PRODUCTION
45% RECYCLING LEVEL FOR
2016 100%
BATTERIES, ACCUMULATORS

OZONE DEPLETING "0" OZONE DEPLETING


2015 0 kg
SUBSTANCES SUBSTANCES IN PLANT

ASBESTOS "0" ASBESTOS IN PLANT 2032 0 m2

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STEP 1 – Assessment degli Aspetti – Impatti Ambientali

Identificare i PROCESSI classificazione degli aspetti ambientali


che possono avere
impatto sull’AMBIENTE
AA

ENERGY
EMISSIONS WASTE
CONSUMPTION
A
Definire la CATEGORIA
degli Aspetti Ambientali

SOIL WATER WASTE WATER


CONTAMINATION CONSUMPTION
B

DEFINIRE le CONDIZIONI ASBESTOS


CHEMICAL
OPERATIVE PRODUCTS
C

EXTERNAL
NOISE ODS+GHG
CLASSIFICARE gli
ASPETTI/IMPATTI Ambientali

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STEP 1 –Assessment VAIA (esempio)

Valutazione degli Aspetti Ambientali più rilevanti : PGA 4.3.1-1 RGA 4.3.1-P1-1

Matrix indicating environmental aspects in all the area of the plant. Identifying from 1 to 4 and with colours from grey to red the more significant aspects

Procedura ISO 14001

Evaluation = IP = (CL + CP + SI) + G * F * D

• Legal compliance - CL
• Conformity with Policy - CP
• Stakeholder notifications - SI
• Gravity of impact and public image - G
• Frequency of the impact - F
• Serious damage and/or difficulty in restoring
normal activity - D
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STEP 1 –Assessment VAIA (esempio)

AA AA AA A A

B
C

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STEP 1 - Input e Output di stabilimento – Mass Balance

Input Output
CO2: Emissioni in
51256 ton atmosfera
Energia Elettrica: Spreco di acqua:
39825 MW 1341200 m3

Gas Naturale:
17.729.787 Nm3

Rifiuti:
Acqua potabile: 7586 Ton
82940 m3

Rumore esterno
Acqua
industriale:
1861850 m3

Alluminio: Produzione:
20000 ton. 16049 ton

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STEP 1 – Mappa degli aspetti e impatti ambientali (esempio)

Chemical
CHEMICAL Measurement
MEASUREMENTPoint POINTS
Air Pollution –COV
POLLUTION VOC
DUSTEmission
Dust EMISSIONS
CHEMICAL EMISSIONS
Chemical Emission
RISK OF OIL & CHEMICAL
Risk of Oil & Chemical Impact
SPILL KITS
Spill Kit

ing resso
ing ressoc ar raio
c arr aio

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STEP 1 – Monitoraggio impatti ambientali – Emissioni in
Atmosfera

AIR EMISSION POINTS


CHECKED IN COMPLIANCE
WITH THE AUTHORIZATION

PARTICULATE MATTERS CARBON MONOXIDE

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STEP 1 – Monitoraggio impatti ambientali – Rumore Esterno

N Measuring point 12 B
7
8 CHECKS EVERY THREE YEARS AT EACH OF THE 12 MEASURING
9 POINTS
6 10
«ABSOLUTE AND DIFFERENTIAL VALUES»
1

5 2
ANNUAL CHECK ON 2 SENSITIVE BORDERS
(THOSE PAINTED DIFFERENTLY)
4 11

3
«ABSOLUTE AND DIFFERENTIAL VALUES

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STEP 1 – Monitoraggio impatti ambientali – Smaltimento
Rifiuti

Waste produced :
- Hazardous 795,3 ton/y
- Not Hazardous 6790,3 ton/y

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STEP 1 – Monitoraggio impatti ambientali – Prodotti chimici

ALL PRIMARY DEPOSITS


HAVE ADEQUATE CONTAINMENT

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STEP 1 – Monitoraggio impatti ambientali– Acque reflue

B
Water discharge points

ALL SAMPLE ANALYSIS IS BELOW THE ALARM LIMIT


- ALARM LIMIT IS LESS THAN 25% OF THE LEGAL LIMIT -

STORMWATER ACTIVITIES
IN COMPLIANCE WITH THE AUTHORIZATION

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STEP 1 – Monitoraggio impatti ambientali – Materiali
Pericolosi

Sistema di
drenaggio in caso
di sversamento

Chemical
Store
Trasporto e stoccaggio
in aree esterne per
liquidi pericolosi C o o li n g z o n e
~ 2 .0 0 m in
D O W N 30°

C o n d iti o n in g
z one ~ 1. 00 m i n
a t m ax. 8 0° c
A IR
L O C K 1
VP S C abi net

C le a n r oom
UP 30°

U V c u rin g
VPS C abi net

L oa ding
Air Lock 3

F l a s h - o f f z o n e w ith I R la m p s & ai r h e a t e r ~ 3 .6 m in
a t m a x . 8 0 ° c , i r ra d i a t i o n t i m e ~ 2 . 5 m i n
AHU C abi net

P a rt
4 00x 500
D e t e c tio n 500 x50 0 x 600
x6 00 1 00 0x5 00
S y s te m I on. x7 50

T o u c h S c re e n 4 00x5 00 3 00x 500


x 600
P L C C a b in e t
S P

x 600

A IR F l o w - c o a ti n g
L O C K 2 D r ip p in g z o n e ~ 2 .0 8 m in 1µ 10 µ 2 5µ

b o o th D
1µ 10 µ 2 5µ
P a in t s u p p ly

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STEP 1 – Monitoraggio impatti ambientali – Materiali non
Pericolosi

Location: In the Walkway/Lobby & Car park

Glass waste Paper waste Plastic waste

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STEP 1 – Monitoraggio degli Aspetti Legali e Ambientali

WARNING
TOTAL HYDROCARBONS
ASPETTO PARAMETRO LAW LIMIT ACTUAL % OK/KO
LIMITS
Emissioni in atmosfera
(UNDERGROUND WATER) - 98 %
n° 25 equipments < 1 mg/m3 -90%
TOTAL DUST 10 mg/m3 5 mg/m3
400 350
TOTAL DUST (EMISSION)
n° 33 equipments < 2 mg/m3 -80%
COD (DISCHARGED WATER)
350 (UNDERGROUND WATER) - 92 % - 82,5 %
COD mg/l 160 mg/l 120 mg/l < 30 -81%
micrograms/L

300
HC
180 mg/l 5 160 mg/l 4 mg/l < 0,5 -90%
250 12 OILS
160 mg/l 20
10 mg/l 15 mg/l < 0,5 -98%
200
10 IRON
140 mg/l 2 mg/l 1 mg/l < 0,2 -91%
150
ZINC
120 mg/l 0,5 mg/l 0,3 mg/l < 0,04 -92%
Scarichi100
idrici 8
100 100 ppm alarm threshold120 ppm alarm threshold
ppm
ppb

Acqua di50falda 6 HC TOTAL µg/l 350 µg/l 100 8 N° 8 piezometri µg/l < 10 -99%
0 80
4 5 ppb alarm threshold
60 LIMIT day 70 dB N° 6 samples
LEGAL day 65 dBACTUAL -30%
Rumore esterno
2NOISE LEVEL
40 night 60 dB night 55 dB
Max value28
0,8
49,0
-27%
Max value 43,9
0 20
0 Within 30 giorni 93%
Rifiuti 4° copy (form)LEGAL90 days
LIMIT 70 days ACTUAL
LEGAL LIMIT WithinACTUAL
60 giorni 7%

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PILASTRO ENVIRONMENT Use fully implemented EMS toward the creation of a model
plant for environments

Step 7
Setting out of Environment
Impact Assessment (EIA)
STEP 2 Definition of the Policy
Definition of the Manual Establish systems for environmental load reduction, environmental
Step 0 Step 6 risk reduction and environmental load reduction in logistics. Pursue
green procurement

Establish an EMS together with supporting systems such as


Step 5 environmental accounting system, operating system and
reporting system.

Chemical substance control. Resource saving. Energy


Step 4 saving.

Prepare provisional standards. Horizontally expand in other areas


the know-how created in Step 2. Establish a self auditing system
Step 3 by the top management.

Step 2 Take action against


contamination sources

Understand the local laws and regulations on


environments and their trends.
Step 1

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Step 2 :
Implementare azioni di miglioramento contro le fonti di contaminazione
Identificare metodi appropriati e realizzare le contromisure contro le
fonti di contaminazione dei problemi ambientali identificati.
Valutare i rischi Ambientali e prendere delle contromisure per eliminarli
o ridurli.
Costruzione della Piramide Ambientale, definizione di strumenti di
analisi ( E-RCA )

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STEP 2 – Definizione degli strumenti - tag

Viene definito uno Standard tag di Energy e Environment con le seguenti


categorie: UC, UA, NE, consumi inutili, consumi eccessivi

Tagging

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STEP 2 – Contromisure per la riduzione di consumi d’acqua-
esempio

KPI
AZIONI DI MIGLIORAMENTO

1 – Eliminazione della perdita d’acqua «rete A» con la


sostituzione della valvola difettosa
2 – Chiusura delle valvole del «Fata SPM» durante i
weekend (realizzata 1 OPL)

1 1 2

1 - 80 %

B/C = 66,67

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STEP 2 – Contromisure nella Gestione dei Rifiuti – esempio

WHITE Paper, Cardboard Aree Ecologiche con i


colori corrispondenti al
YELLOW Plastic, Rubber tipo di rifiuto

GREEN Aluminum

ORANGE Iron

Cables, Electric app. BLUE

Steel wire rods LIGHT BLUE

Tins of paint RED

Miscellaneous BLACK

Wood PURPLE

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STEP 2 – Contromisure nella Gestione dei Rifiuti – esempio

Aree per la raccolta e suddivisione iniziale

PRIMA DOPO

BEFORE AFTER

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STEP 2 – Contromisure sulle emissioni in atmosfera –
esempio

Miglioramento 4.103 tons


A
• Il sistema di riscaldamento nello stabilimento
prevedeva l’utilizzo di metano ed oli combustibili.
Il sistema attuale prevede l’utilizzo soltanto del 312 tons

metano.
Preheating
Natural gas system

Mineral Oil

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STEP 2 – Contromisure contro le contaminazioni del terreno

AA
SOSTITUZIONE DI SERBATOI SOTTERRANEI,
PRIORITA’ DEFINITA CON ALGORITMO

P * SA * A

• Pollutant - P
• Safety Equipment - SA
• Age - A

BEFORE AFTER
BEFORE AFTER

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STEP 2 – Raccolta separata dei rifiuti

SEPARATE COLLECTION ON PRODUCTION SHOP FLOOR


AA

PAPER
PLASTIC PACKAGING MIXED PACKAGING
CARDBOARD PACKAGING

PACKAGING CONTAINING RESIDUES OF, OR CONTAMINATED BY, DANGEROUS SUBSTANCES

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STEP 2 – Contromisure contro gli sversamenti di liquidi –
esempio

Utilizzo di sistemi anti sversamento

PRIMA DOPO

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STEP 2 – Contromisure contro gli sversamenti di liquidi –
esempio

Utilizzo del kit copri tombino vicino alle feritoie

PRIMA DOPO

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STEP 2 – Risultati delle contromisure – esempio

KPI

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STEP 2 – Piano d’emergenza ambientale - esempio

EMERGENCY RESPONSE

WE INTRODUCED A KIT TO PREVENT CHEMICAL ENVIRONMENTAL RISKS


THIS IS PLACED CLOSE TO AREAS OF CHEMICAL STORAGE

• MATERIAL CONTAINMENT
• SEALING PASTE
ABILITY
• GRANULATE
TO ABSORB UP TO
• PROTECTIVE GLOVES AND GOGGLES
180 LT
• WARNING SIGNS
• BAGS FOR USED ABSORBENTS

WE IDENTIFIED THE KIT POSITIONING POINTS ON


Team leader reports the incident to Head of UTE
THE PLANT LAYOUT ↓
Investigation of Root Cause
Countermeasures against the root cause

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STEP 2 – Piano d’emergenza ambientale - esempio

Telefono per Chiamare il 7777 e


emergenze descrivere il problema

A área de segurança patrimonial


aciona o alarme
para comunicar
Puoi comunicare un incidente
a Brigada de Emergência
direttamente premendo un
pulsante di allarme

Primeiros Sistema de Alarme Sonoro

Contenção de Socorros
Vazamento

INTERMITENTE: Brigada

Acidentes, vazamentos, CONTÍNUO: Abandono


Combate ao incêndio
Incêndio

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STEP 2 – Metodo: Piramide Ambientali

INTERNAL / EXTERNAL
EMAT TAGS CHECK LIST
AUDITS

2012 2013 YTD 2014


ENV
DISASTER
0 0 0

0 0 0

0 0 0

6 4 2

11 6 4

13 21 69

21 66 100

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STEP 2 – Analisi degli Incidenti Ambientali e Piramide Env.

Analisi causa radice

Contromisure 2010 2011


Fonte

Rilascio di fonti di contaminazione attraverso ENV


Audit interni collettori fognari, fiumi o acque superficiali, con DISASTER
EMAT inquinamento il cui recupero è a medio-lungo SERIOUS
/ 0
termine EMERGENCY
Rilascio di fonti di contaminazione
Segnalazioni attraverso collettori fognari, fiumi o acque
anomalie superficiali, con inquinamento il cui EMERGENCIES / 0
recupero è a breve termine
Rilascio di fonti di contaminazione che non
Piano di raggiungono collettori fognari, fiumi o SMALL EMERGENCIES / 2
acque superficiali
sorveglianza Verifica
Rilascio di fonti di
ISO 14001 contaminazione che non
raggiungono l’ambiente
NEAR EMERGENCIES 3

Piano di UNSAFE CONDITIONS 5


monitoraggio

UNSAFE ACTS 20
Suggerimenti

Espansione

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STEP 2 – Metodo: Piramide Ambientali

Criteri di compilazione della Piramide Ambientale

Accadimento di dimensione ingente, con danno ambientale molto grave.


Incendio di dimensioni consistenti con intervento dei VVF esterni, sversamento di sostanze pericolose con interessamento di corpi idrici
superficiali e/o suolo nudo e/o falda e/o fognatura pubblica, ecc.

Accadimento di dimensione importante, con danno ambientale grave.


Non conformità legali rilevate internamente, da Enti di certificazione e da Enti di controllo, ad esempio per superamento di limiti di legge,
mancato rispetto di prescrizioni; incendio di dimensioni modeste ma in aree potenzialmente pericolose, con intervento dei VVF esterni;
sversamento di grandi dimensioni ma contenuto all’interno del sito, ecc.

Accadimento, con modesto danno ambientale.


Incendio gestito da VVF interni; sversamento su aree pavimentate; superamento delle soglie d’allarme interne dei parametri oggetto di
conformità; scostamenti dalle procedure di gestione dei rifiuti, ecc.

Accadimento di modesta dimensione, con danno ambientale lieve.


Sversamenti di modeste quantità di prodotti su aree pavimentate direttamente raccolte dagli operatori; rotture di impianti di abbattimento e
contenimento immediatamente gestite dagli operatori; nella piena conformità anche alle soglie d’allarme, scostamenti significativi dagli
andamenti standard, principio d’incendio gestito dai VVF interni, ecc.

Incidente senza alcuna conseguenza ambientale, ma che potenzialmente avrebbe potuto generare un accadimento.
Rottura di una manichetta del carico/scarico prodotti chimici senza dar luogo ad alcun stillicidio; emissione di scintille al di fuori delle aree
protette, piccole anomalie nella raccolta differenziata dei rifiuti non pericolosi gestite prontamente sul luogo di generazione del rifiuto; segnali
deboli derivanti dall’analisi dei trend conosciuti; piccoli stillicidi in bacini di contenimento, ecc.

Condizioni potenzialmente pericolose.


Bacini di contenimento esistenti, ma insufficienti; segnali di allarme parzialmente predisposti; contenitori prodotti chimici non correttamente
identificati; contenitori per i rifiuti non correttamente identificati; impianti / attrezzature / contenitori in condizioni non ottimali; caditoie delle
acque meteoriche non protette in aree a rischio di sversamento, condizioni riscontrate nel corso di simulazioni di emergenze, ecc.

Azioni e comportamenti potenzialmente pericolosi.


Trasporto di prodotti chimici senza adeguate misure di prevenzione; carico/scarico prodotti chimici in modo senza rispettare misure di
prevenzione; mancata o parziale applicazione delle procedure/istruzioni; modeste anomalie nella raccolta differenziata, comportamenti
riscontrati nel corso di simulazioni di emergenze, ecc.

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STEP 2 - Environment Root Cause Analysis (esempio)

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STEP 2 – Analisi della causa radice

L’IDENTIFICAZIONE DELLE CAUSE RADICE CONSENTE DI APPLICARE LA GIUSTA

CONTROMISURA PERMETTENDO DI MINIMIZZARE O ELIMINARE IL PROBLEMA

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STEP 2 – Analisi degli Incidenti Ambientali: espansione

Unsafe Condition:
Cisterne con acido senza vasca di Causa radice:
contenimento Training non adeguato
Immediate Action :
Personnel assigned to handling placed cisterns on
appropriate platform

Countermeasure:
OPL

ESPANSIONE:
Espansione in area Nessun altro
Stoccaggio incidente simile

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STEP 2 – Gestione delle emergenze ambientali

Environment Root cause


Immediate action Countermeasures Standardization
registration analysis

Non Internal Kaizen, Horizontal


E-RCA
conformity report Training expansion

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PILASTRO ENVIRONMENT Use fully implemented EMS toward the creation of a model
plant for environments

Step 7
Setting out of Environment
Impact Assessment (EIA)
STEP 3 Definition of the Policy
Definition of the Manual Establish systems for environmental load reduction, environmental
Step 0 Step 6 risk reduction and environmental load reduction in logistics. Pursue
green procurement

Establish an EMS together with supporting systems such as


Step 5 environmental accounting system, operating system and
reporting system.

Chemical substance control. Resource saving. Energy


Step 4 saving.

Prepare provisional standards. Horizontally expand


Step 3 in other areas the know-how created in Step 2.
Establish a self auditing system by the top
management.

Take action against contamination sources


Step 2

Understand the local laws and regulations on


environments and their trends.
Step 1

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Step 3 :
• Definire gli standard provvisori.
• Espandere orizzontalmente in altre aree il know-how creato nello Step 2.
• Stabilire un sistema di autovalutazione ( EMAT audit ) da parte del Top
Management.
• Definire un sistema di formazione per sviluppare la consapevolezza sui problemi
ambientali e sui possibili modi di gestire I rischi associati.

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STEP 3 – Gli Standard

La Policy è decisa dall’alta Direzione e


diventa di dominio pubblico
Policy

Descrizione della struttura base


Manuali SGA dell’ SGA

Definizione di ruoli, responsabilità e


Procedure metodi SGA

Descrizione dettagliata di come


Env&Energy Istruzioni
effettuare un’attività
OPL + SOP
Autorizzazioni, analisi chimiche,
Registri Documenti registro rifiuti e piani di manutenzione,
etc.

Leggi Leggi che sono alla base dell’intero


L
sistema

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STEP 3 – Gli Standard - esempio

Operating
Instructions

Standard Procedures

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STEP 3 – Gli Standard - esempio

Procedure standard

Standard operativi

Tutte le informazioni sono disponibili nel


sito web di stabilimento

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STEP 3 – Conoscenza, training e consapevolezza

TRAINING DI TRAINING FORNITORI


BASE SPECIFICO ESTERNI

1. General principles 1. Operative waste management 1. General principles


2. Waste management 2. Homologation chemical products 2. Safety signs
3. Use of chemical products 3. Environmental emergencies 3. Waste management
4. Safety signs
5. Emergency escape plan

Delivery of
2 hrs training to all procedure for each
employees new contract
2 hrs training to all
employees 3 monthly Annual meetings
retraining
3 monthly retraining Emergency tests
Emergency tests

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STEP 3 – Conoscenza, training e consapevolezza

AZIONI DURANTE L’EMERGENZA

KIT D’EMERGENZA TEAM SIMULAZIONE

OPL

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STEP 3 – Totem Environment di Ute

CHECK LIST KPI / KAI

ENVIRONMENTAL
U.T.E. PYRAMID

ENVIRONMENTAL
POLICY

ENVIRONMENTAL
U.T.E. VAIA
U.T.E. OBJECTIVES

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STEP 3 – Cartellino Suggerimenti

ENVIRONMENTAL
SUGGESTIONS TAG

VISUAL
INTUITIVE
UA – USC DIVISION
EASIER TO USE (TIME SAVING)
WRITING NO LONGER NECESSARY
ASPECT DIVIDED BY COLOR

NEW EQUIPMENT-CARD:
STIMULATES CONTINOUS
AWARENESS OF OUR WORKERS

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STEP 3 – Visual aids - esempio

BY ENVIRONMENTAL TEAM

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STEP 3 – Visual management

WATER ELECTRIC ENERGY WASTES

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STEP 3 – Visual management

SPRECO INFORMAZIONI GENERALI GESTIONE AMBIENTALE

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STEP 3 – Sistema di Audit

Internal
Audit
System:
EMAT+
Waste
collection

External
Audit ISO 14001
System: SGS

ISO 14001

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STEP 3 – SGA – Audit ( esempio )

INTERNAL EXTERNAL

COMPLETED SGS - UNI - INAIL FIREMAN

PLAN SGS - ISO 14001

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STEP 3 – EMAT esempio

Emat training

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STEP3 - Audit Emat

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STEP3 - Audit Emat

ENVIRONMENTAL MANAGEMENT AUDIT CATEGORIE


GESTIONE DEI RIFIUTI: per una corretta gestione i rifiuti devono essere differenziati nelle diverse categorie di appartenenza (CER e
descrizione), tutti i contenitori devono essere identificati con gli specifici cartelli standard previsti dal sistema di gestione ambientale e
A correttamente utilizzati, possibilmente i sacchi devono essere trasparenti per favorire il controllo del contenuto. Le aree devono essere pulite ed
ordinate. Il personale sa gestire anomalie e dubbi.

GESTIONE DEI PRODOTTI CHIMICI: per una corretta gestione dei prodotti chimici è necessario che essi siano identificati con le etichette
standard previste dal sistema di gestione ambientale, e che siano presenti contenitori idonei e correttamente utilizzati. Gli armadi gialli devono
B contenere solo prodotti chimici (per esempio vernici, olii, etc.) E NON ALTRI MATERIALI (come stracci, scope, pennelli,...). I responsabili
di UTE devono saper reperire le schede dei dati di sicurezza.

RISPETTO DELLE PROCEDURE E ISTRUZIONI DI LAVORO: Le procedure, le istruzioni di lavoro e le OPL (firmate) devono essere
C chiare ed applicate sui diversi items (es. gestione dei rifiuti, dei prodotti chimici, delle emissioni in atmosfera, delle acque, della modulistica di
comunicazione/segnalazione).
IMPIANTI E ATTREZZATURE: per una corretta gestione degli impianti e delle attrezzature devono essere verificate le seguenti condizioni:
pulizia delle paciasse/bacini di contenimento/pedane di contenimento, pulizia delle bocchette di aspirazione, gli impianti e attrezzature devono
D consentire di lavorare in condizioni ambientalmente corrette e devono essere usati per lo scopo cui sono destinati. Nel caso in cui sia
significativo il rischio di sversamento, nell'area dev'essere presente uno o più kit anti-sversamento e il personale di riferimento deve essere in
grado di reperirlo prontamente e di saperlo utilizzare (utilizzo, gestione rifiuto prodotto, segnalazione per ripristino e analisi dell'accaduto).

CONSAPEVOLEZZA E PARTECIPAZIONE DELLE PERSONE: Le persone intervistate devono essere consapevoli degli aspetti/impatti
ambientali correlati alle attività svolte (in condizioni normali, anomale, emergenza) nonché delle modalità operative volte alla gestione/riduzione
E degli stessi. I lavoratori devono essere consapevoli dell'importanza del proprio ruolo attivo nella corretta gestione degli aspetti/impatti ambientali
e devono essere proattivi nell'individuazione e segnalazione di aree/interventi di miglioramento.

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