Il Coordinatore per l’inclusione
Indicazioni operative per dirigenti e docenti
acura di Annalisa Bellino
Is 978 8-96906-28-6 Cafagna) EditoreIndice
Ringraziamenti
Page 1
LiEVOLUZIONE NoRMATIVA
1, Dal docente di sostegno al Coordinatore per l'inclusione
di Cassandra Tanzella, Mariacarmela Va
1 DPR. 275/199
‘aconfronto
‘
5. La logica della L. 170/2010
6. Jusione scolastica: la Direttiva ministeriale del 27/12/2012
¢ la Circolare ministerial n. 8 del 6/03/2013
7. La nuova figura del docente inclu
Documenti e riferimenti normat
2. Perun profilo del Coordinatore per
di Anna Grisanti
1. Levoluzione della figura di coordinamento nella scuola
25
25
26
28
29
3
B
y
4
2Learee di competenze del Coordinatore per I
I compiti del Coordinatore per
Doe!
Narrare per formarsi, narrare per ricercare
1.1, La narrazione come dispositivo di formazione del docente
narrazione del docente come ogget
|. Ipartecipanti: i docenti futuri coordinator’ inclusivi
di Daniela Caponio, Ippolita Lazazzera
percorso formative “Formare per includere”
un'opportunita di ricerca
La figura del docente di sostegno
2.1. Generalita del corsista
2.2, Aspettative dei corsisti
L“esperienza” del docente di sostegno: quali sviluppi
per la nuova figura di coordinatore inclusivo?
bibliografici
di Chiara Losurdo, Valeria Brunetti, Anna Grisanti
i obiettivi della ricerca e il metodo di indagine
Leanalisi delle scriture e le categorie emergenti
2.1. Macro categoria dell’ Ambito metodologico-d
2.2, Macro categoria dell’ Ambito del contesto ¢ de!
23, Macro categoria d
2.4. Macro categoria dell’ Ambito specialistico
Luci e ombre del nuovo profilo di Coordinatore per V'inclusione
8
“4
a
50
8
56
56
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eo
65
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68
n
7
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eventuale segnalazio
‘Coordinatore pet 'inclusione nell’organizzazione scolastica
Note con
Appendice
7. La competenza metodologico-didattica del Coordinatore
inclusione. Un esempio di upa ‘inclusiva’
«li Laura Sara Agrati
1. Una ‘nuova’ figura di coordinamento
La competenza metodologico-didattica
co-teaching porto tecnologico
3.1. Descrizione della situazione ipotetica
3.2. Scelea di intervento
Riferimenti bibliografict
contesto famigli
Valeria Brunetti
la progettazione didattico-educativa integrata
°
105
105
us
133
m4
13
3
Bs
41
150
15
183
134
1575. Verso la costruzione di un progetto di vit
are le azioni scolastiche per linclusione: il protocol
Postiazione
La scuola che fa ricerca,
Dalla pratica tratti teorici per
i Cosimo Laneve
nuova figura educativa
Gli autori
159
163
166
166
"7
Prefazione
della scuola é quella di produrre apprendimento per ciascun allievo
jasi strumento che gli permetta joririsultati, Detto
sembra tutto facile, se non fosse per il fatto che la scuola é frequentata da
sempre pid “diversi” non solo per il colore della pelle, ma per bisogni che
yono € per le differenze che manifestano.
sctizione di un bambino con problemi di varia natura non @ un semplice
inistrativo, ma & un'azione che chiama in causa tanti aspetti dell’orga
jone scolastica tra cui un maggior raccordo tra i docenti ¢ l'incontro ¢ la
orazione con pit figure di riferimento interne ed esterne alla scuola, al
porre percorsi didattici articolatie flessibili con obiettivi comuni per
interno di una pluralita di approcci significativi per le esigenze di
dare incontro alle eterogenee esigenze di una utenza diversificata
Fofferta di una prestazione formativa personalizzata di qualita che
essere erogata da insegnanti di altrettanta qualita. A tal proposito, la trasfor
ne organizzativa operata dalla L. 107/2015 ridisegna una nuova governance
1 scuola che, secondo il modello della *responsabilita partecipata”, chiama
il personale scolastico allnnovazione dei modell. di formazione, al cam~
nto ¢ alla ricaduta sui comportamenti ¢ sugli apprendimenti, poggiando
to su una funzione docente “rinnovata”. Tutto cid é avvalorato dal Piano
la Formazione del personale docente 2016/2019 che, presentato il 5 ottobre
tu del docente, della scuola e del paese, leva per il miglioramento e critetio per la
valorizzazione e Pincentivo della professionalita docente.
locenti, ogai pitt che mai, sono chiamati a misurarsi con la
a loro formazione si richiede debba
10 che responsabilizza i
ampia traccia di que-Capitolo 7
La competenza metodologico-didattica
del Coordinatore per l’inclusione.
Un esempio di pa ‘inclusiva’
di Laura Sara Agrati
ta introdotta nell’am-
chiarita nelle
li cffettivo coordinamento degli interver
didattici a favore dellinclusis delega da parte del
ispetto ai risul-
Proveremo in questa sede a richiamare i principali compiti del Coordinato-
iclusione che lo tendono appunto figura di sistema e approfondiremo,
nello specifico, le competenze professionali nell'area metodologico-didattica. Di
queste specifiche competenze forniremo una possibile descrizione traendo spun-
to dalla ricerca didattica nonché l'esempio di un'Unit’ di apprendimento (uA)
per competenze trasversali. Tale ua vuol essere un dispositive operative
all'insegnante che dovra assumere tale funzione tanto complessa quanto strat
gica,
1. UNA 'NUOVA? FIGURA DI
DORDINAMENTO.
a progettuali di istituto, finalizzate a prot
vere la piena integrazione di ogni alunno nel contesto della classe ¢ della scuola,
1 Cle la Funzione strumentale dell’ Area del Sostengo;
peri
2. Sempre nel rispeto delle responsabilit del drigentescolastico, come indica la L107, at
comma 8,
se quello
33La nota sau del 19 novembre 2015 n. 0037900 specifica che per formare tale
* sono da favorire specifici percorsi a livello tertto
dal dirigente €
figura di “coordinament
campo dei processi di integrazione, rferita in pat
tta, come specificato nella nota, di una formazione
vello in quanto rivolta, appunto, a docenti che gia svolgono o intendono
funzioni di coordinamento.
l profilo di competenze del Coordinatore per
una sicura competen:
amente dalla nota ~ si presupy
piena padronanza della normativa vigente e della sua applicazione nelle diverse
situazioni, con particolare attenzione ad alcuni am che assumono
rilievo specifico nella prome:
proced
naggio delle altre figure coinvolte negli interven
Non si tratteri allora di una ‘sovrastruttura’, di una figura che si limita ad eserc
lal dirigente scol
‘affinamento di un ampio ventaglio di competenze quali “svolgere
funzioni di coordinamento pedagogico e organizzativo ¢ di supervisione profes
sionale; gestire dinamiche relazion:
ece.}; supportare la progettazione didattica integrata e la relativa formazion
zare l'uso delle risorse per Vinclusione, ivi comprese quelle tec
rapporticon le famiglie ei diversi sogget
tegrazione””
Data 'ampiezza dei nucle
documentazione ela specializzazione.
a, com’ facile desumere, di una profession:
competenze, una figura capace di abbracciare aree di
ad ampio spettro
srvento estese e tra loro
14
7- LA GONPETENZA NETODOLOGIOO-DIDATTICA DEL COORDINATO!
non sempre sovrapponibili, Per questo la professionaliti del Coordinatore per
ne non pud essere declinata secondo
le competenze’ ~ che porterebbe alla segment
a funzione di ze-
le un passaggio deseri
tivo chiarisce, infatti, che tale figura di staff “promuove il miglior coordinamento
delle diverse azioni che confluiscono in ogni istituto per favorire Vinclusione
levazione dei bisogni alla programmazione integrata, dal raccordo con
alla proiezione verso orienta
for delle scritture degli
petto alle competenze metodol
‘enti che descrivono in maniera genei
i riferimenti si fanno pit specifici,riguardano prevalentement
stione dei gruppi classe:
iamo riscontrato tiferi-
i interventi. Quando
ambito della ge-
ho conteibuito « realizzare un clima sereno
seguito con attenzione la predisposizione de
della predisposizione/divulgazione di
Personalmente ho cominciato con il curare la pe
ale bibliogralico sussidi,
Faguioenamento di
|, che potessero servire nelle at-
nonché delle metodologie didattiche:
lata dai miei colleghi
In qualita di insegnante inclusivo, sono spesso in
thio di una mera glustapposizione delle competenze delinssgnante eft. Margiontalari quando sono in difficola nel gestre situazioni complesse relative alla pedagoygia
competenza
quando li insegnat
venti:
niqualvole
i diversi progett che han
desiderio di poter ‘estendere’ gli inter
scolastica, quasi la voglia di far condivi-
speciali dei singoli student all’intera
comuniti scolastica. Come, del resto, @ insito nel costrutto stesso della didat-
tica inclusiva.
Partiamo da qui per provare a tracciare un possibile profilo del Coordinatore
Jusione dal punto di vista cella metodologia didattica
l'inclusione indicati nella nota ministeriale
— come anticipato - vi anche quello di supportare la progettazione didattica in
tegrata e la relativa formazione in servizio. In riferimento all’area metodologico-
idattica tale compito si declina in alcuni punti spe iamiamo: “la
cultura delPinclusione, con particola
ve risorse tecnologiche €
Papproccio cooperativo, la gestione della classe, la peer education; la progettazi
ne di azioni di consulenza e di formazione in servizio”.
Non essendoci nella nota ministeriale ulteriori esplicitazioni in proposito,
proviamo ad avanzare una serie di considerazioni sulla base delle indicazioni for-
nite dalla ricerca didattica pit accreditata,
Di primo acchito e volendo tracciare un fil rouge, tali declinazioni lasciano
intendere che la componente metodologico-didattica del profilo di competenze
del Coordinatore per l'nclusione ~ e, quindi, la formazione dei docenti in tale
direzione — dovrebbe essere realizzata prevalentemente sul piano:
4) dei valori condivisi dal punto di vista della relazione educativa;
per
136
4) delle azioni che si concretizzano attraverso l'uso di tecnologie e di metodolo.
sie didattiche di tipo cooperativo.
Questo signifies c tore per 'inclusione, oltre a favorite un
di cooperazione tra i diversi referenti e gli attori del proceso di inclusione su
piano della comunicazione e dell’organizzazione, deve fungere anche da promo:
tore di interventi metodologici ¢ didattici che favoriscono l'apprendimento degli
alunni con bisogni educativi speci grata.
Prima di entrare nello specifico del compito operativo affidatogli, in merito
alla diffusione di interventi metodologici e didattici di tipo cooperativo, fissiamo
breven
declina nelPottica d
La didattica per Vintegrazione (Chiappetta-Cajola, 2008; lanes, 2005) si i
ferisce allinteto processo formativo che coinvolge alunni e studenti con deficit
negli apprendimenti (bs
cdi handicap ai metodi, le tecniche, finanche
strumenti che favoriscono persone con difficolta e/o disa-
3 all’interno del contesto scolastico. Gli obiettivi, sebbene sempre specifci
delle siruazioni di ognuno, vanno nella direzione della riduzione dell handicap, la