De Vrij Hacker contro Lotito: scomparsi 2 milioni Foto:Claudio Lotito

BERARDINO PAGINA 17

www.gazzetta.it mercoledì 28 marzo 2018 anno 122 - numero 74 euro 1,50

RIVOLUZIONE SOLLIEVO
CHINA- MILAN

CHINA-INTER
Sabatini dà l’addio a Suning Ok di Mister Li
partito bonifico
fine di un amore mai nato da 10 milioni
Doveva essere l’uomo per il mercato dei sogni nerazzurri Scongiurato per ora l’intervento
«Avrei voluto un’altra storia». Pure Capello lascia lo Jiangsu di Elliott. Per Conti stagione finita
PASOTTO
> PAGINA 13
Rottura Il numero
uno di Suning,
GRAZIANO, LAUDISA Zhang Jindong e
TAIDELLI >PAGINE 8-9 Walter Sabatini

WEMBLEY: INSIGNE FIRMA L’1-1 DEGLI AZZURRI CON GLI INGLESI

E’ L’ITALIA CHE VAR

Ci salva un rigore. Passi avanti. Ora il nuovo c.t.
Alla fine della quarta
partita senza segnare Digiuno finito
Insigne ha sbloccato l’Italia
15 IL PRESIDENTE DELL’ECA
la Nazionale ritrova un dopo quasi 4 partite senza gol
gol che pareggia quello
di Vardy. Chiesa, che
L’EUROLINEA DI AGNELLI:
ha conquistato il «MENO PARTITE, COSÌ
penalty (grazie alla
video assistenza), è il TUTELIAMO I GIOCATORI»
migliore dei nostri. E rilancia: «Moviola in campo in Europa»
Bocciato Immobile. IARIA >PAGINA 15
Di Biagio parla chiaro:
«Non accetterò tutto»
BOLDRINI, CECCHINI, CENITI, LICARI,
14 UEFA: AUMENTANO I RICAVI TV
SCHIANCHI >PAGINE 2-3-4-5

CHAMPIONS: VIA ALLA

Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano

IL COMMENTO
di LUIGI GARLANDO
QUARTA SOSTITUZIONE
DUE SEGNALI MERCATO PIÙ LIBERO
DI SPERANZA Cambiano anche gli orari: 18.55 e 21

S iamo stati i primi ad

accogliere la Var a braccia
aperte, le abbiamo subito
SERVIZIO A PAGINA 14

voluto bene e lei ha

generosamente ricambiato.
A PAGINA 27

6 MESSI ANCORA FERMO 19 TUTTO COMINCIA QUI L’INTERVENTO

Lezione spagnola Sono le 17.42
di GIOVANNI MALAGÒ
all’Argentina: 6-1 SEI IL MIO
Rivincita Brasile di 25 anni fa PALLONE D’ORO
80 3 2 8>

in casa tedesca Nasce il calcio C elebrare un’emozione dopo

un quarto di secolo non è
Tripletta e show di Isco alla
Seleccion che aveva battuto
secondo Totti mai semplice. Ma ricordare
l’esordio in A di Totti per me è
9 771120 506000

gli azzurri. A Berlino decide PUGLIESE, STOPPINI >PAGINA 19 un momento speciale...

un gol di Gabriel Jesus L’addio 28-5-2017: Totti, 41, in trionfo A PAGINA 27
ARCHETTI, CONTICELLO >PAGINE 6-7

IL ROMPIPALLONE di GENE GNOCCHI Novità: da settembre ci si potrà sposare a S. Siro. E con la Var chiedere l’annullamento del matrimonio.
 2 Nazionale R L’amichevole
L’Italia
si muove
Pari con l’Inghilterra
Immobile, che errori
Var e Insigne ci salvano
IL VANTAGGIO INGLESE: LA BOTTA DI VARDY
Il gran destro di Vardy, che al 26’ p.t. porta gli inglesi in vantaggio AFP
1
INGHILTERRA
1
ITALIA
PRIMO TEMPO 1-0
MARCATORI Vardy (Ing) al 26’ p.t.;
Insigne (Ita) al 42’ s.t.
INGHILTERRA (3-5-2)
Butland; Walker, Stones (dal 28’ s.t.
Henderson), Tarkowski; Trippier (dal
15’ s.t. Rose), Oxlade-Chamberlain
(dal 15’ s.t. Lallana), Dier, Lingard
(dal 25’ s.t. Cook), Young; Vardy (dal
25’ s.t. Rashford), Sterling.
PANCHINA Pickford, Hart, Mawson,
Maguire, Livermore, Alli, Pope,
Welbeck. ALLENATORE Southgate
CAMBI DI SISTEMA nessuno
BARICENTRO MEDIO 51 METRI
POSSESSO PALLA 48,2%
ESPULSI nessuno
AMMONITI Oxlade-Chamberlain e
Young per c.n.r.; Walker per gioco
scorretto
ITALIA (4-3-3)
Donnarumma; Zappacosta, Bonucci,
Rugani, De Sciglio; Pellegrini (dal 34’
s.t. Gagliardini), Jorginho, Parolo;
Candreva (dal 5’ s.t. Chiesa),
Immobile (dal 19’ s.t. Belotti),
Insigne. PANCHINA Buffon, Perin,
Florenzi, Darmian, Ogbonna, Ferrari,
Bonaventura, Cristante, Verratti,
Cutrone, Verdi. ALL. Di Biagio
CAMBI DI SISTEMA nessuno
BARICENTRO MEDIO 51 METRI
POSSESSO PALLA 51,8%
ESPULSI nessuno
AMMONITI nessuno
ARBITRO Aytekin (Germania)
NOTE spettatori 82.598. Tiri in porta
6-4. Tiri fuori 2-4. Angoli 8-4.
Fuorigioco 0-3. Recuperi 1’ p.t., 5’ s.t.
FESTA AZZURRA L’esultanza di Lorenzo Insigne
dopo il rigore: il gol del napoletano ha sbloccato gli
azzurri dopo addirittura 374 minuti di astinenza AFP
IL GOL DEL PAREGGIO DAGLI 11 METRI
Insigne trasforma il rigore e quasi allo scadere l’Italia pareggia AP
1Gli azzurri partono forte
PRIMO TEMPO
Fabio Licari
1’ Prima palla gol sprecata da Immobile Il laziale in area tocca troppe
volte il pallone, ritarda il tiro e si fa rimontare da Stones.
INVIATO A LONDRA
ma il centravanti fallisce 3 facili
N
on sarà bello aggrappar­
occasioni e Vardy ci punisce
3’ Seconda palla gol sprecata da Immobile Altra occasione per il si a particolari del gene­
centravanti azzurro, che ruba palla a Stones ma si fa neutralizzare re, non per chi è stato
dal recupero dello stesso difensore.
quattro volte campione del
mondo, ma finalmente l’Italia
su una distrazione della difesa
17’ Terza palla gol sprecata da Immobile La più clamorosa: cross
perfetto di Candreva da destra e Immobile, tutto solo e a due passi
dalla porta, spedisce incredibilmente fuori.
c’è e segna anche. Dopo 374
lunghissimi minuti. Un 1­1 a Il pareggio arriva su rigore
Wembley, all’ultimo, quasi fos­
24’ Vardy fa le prove del gol Sterling serve una gran palla
se un successo. Con l’aiuto del­ ziale non è sereno. 3­3 perde spinta mentale e tatti­
in verticale a Vardy e l’attaccante libera un destro deviato da la Var che vede un rigore su ca. Come il 2­0 dell’Argentina,
Donnarumma con un ginocchio. Chiesa sfuggito ad Aytekin. E COPIONE BELLO E RISCHIOSO anche l’1­0 degli inglesi arriva in
con la voglia di cancellare una Pressing sulla trequarti, difesa contropiede. Per di più siamo co­
maledizione diventata osses­ inglese costretta a sbagliare, im­ sì ingenui da consentire a Lin­
26’ 1-0 DORMITA AZZURRA, VANTAGGIO INGLESE L’arbitro fischia
un fallo per l’Inghilterra al limite dell’area dell’Italia, ma gli azzurri più sione. Insigne non sbaglia e fa bucate tra i centrali. Non era un gard di battere una punizione
vicini all’azione non proteggono la palla – Parolo impreca, Rugani alza dimenticare gli errori enormi, ritmo che poteva durare a lungo, senza barriera, lanciando Vardy
gli occhi al cielo –, così Lingaard batte subito la punizione e serve Vardy in serie, di Immobile all’inizio. ma l’inizio era studiato bene da – lui una palla un gol – all’esul­
in area. L’attaccante del Leicester scatena un destro rabbioso e potente, Senza i quali ora parleremmo Di Biagio. Sbaglia però una, due, tanza che nasconde l’assenza di
che si infila quasi all’incrocio, alla sinistra di Donnarumma
di un altro risultato: sarebbe tre volte e sono guai, perché così Kane.
stata una bella carica per una l’Inghilterra ha il tempo ricom­
SECONDO TEMPO
squadra che, dopo due partite, pattarsi nel suo 3­5­2 che lascia LE DELUSIONI Il copione è un
9’ Percussione di Young, che brividi Sterling da sinistra serve
ha comunque un’identità – giocare, ma tutto sommato chiu­ po’ paradossale, anche se nel cal­
Young in area e l’inglese ci mette i brividi: Bonucci respinge il tiro. giusta o sbagliata che sia – su­ de bene gli spazi. E il nostro 4­ cio moderno la tradizione si
periore a quella di Ventura. Ha
12’ Tiro centrale, Donnarumma con facilità Oxlade-Chamberlain ci personalità. E ha forse trovato
prova dal limite, ma il tiro è facile e il portiere azzurro lo blocca. un Chiesa di livello internazio­
LA MOVIOLA
nale.
13’ La rispostina di Immobile Chiesa da destra per Immobile, il tiro del di FRANCESCO
nostro centravanti però è abbastanza molle.
IMMOBILE NOOOO! Usciamo a CENITI
testa alta contro un’Inghilterra
28’ La punizione di Insigne L’esterno del Napoli cerca la porta, ma non non di primissima fascia, ma
la trova, con una punizione da circa venti metri.
sempre nel tempio dove aveva
costretto al pari Germania e
TARKOWSKI, PESTONE A CHIESA
42’ 1-1 LA VAR CI DÀ UNA MANO, INSIGNE NON SBAGLIA Insigne
trasforma il rigore concesso grazie alla Var, per un fallo su Chiesa.
Brasile. L’1­1 firmato Insigne è
in realtà da attribuire a metà a
DALLA VAR UN GIUSTO PENALTY
Chiesa che, entrato per Can­
dreva, ha fatto quello che un La Var si prende la scena di Lahoz. Ieri, invece, il collega
ventenne deve (e che gli era Wembley e consegna all’Italia tedesco Aytekin è stato in
mancato con l’Argentina): un giusto rigore che ha modo corretto richiamato al
spaccare la partita con corag­ permesso a Insigne di replay dai colleghi per rivedere
gio, velocità, incoscienza, pro­ interrompere il digiuno di gol l’evidente pestone di Tarkowski
curandosi il rigore. Notizia bel­ degli azzurri e raggiungere sul su Chiesa, difficile da cogliere
lissima, non l’unica, circonda­ pari l’Inghilterra. Non solo, in diretta. Una volta esaminate
ta da altre meno positive. Su l’uso della tecnologia si le immagini, l’arbitro non ha
tutte l’altra maledizione, un conferma ancora una volta esitato a indicare il dischetto.
voodoo, che colpisce Immobi­ indispensabile a certi livelli (al Per il resto, direzione pulita
le. Nel primo quarto d’ora po­ Mondiale ci sarà) e semmai con tre gialli mostrati agli
tevamo stare sul 3­0, un cen­ crescono i rimpianti della inglesi. Ok il gol del vantaggio
travanti che ha tre occasioni Nazionale per la gara di dei padroni di casa con gli
del genere una la mette dentro, ritorno contro la Svezia italiani ingenui nel farsi
Nella foto l’arbitro, il tedesco Aytekin, guarda sul monitor lui no. Per cui qualunque di­ quando ci furono parecchi sorprendere da Lingard, bravo
a bordo campo l’immagine dell’azione spezzata di Chiesa scorso va inevitabilmente a episodi giudicati malissimo a servire Vardy battendo
e si appresta a concedere il penalty agli azzurri sbattere con i suoi errori: il la­ dall’arbitro spagnolo Mateu velocemente una punizione.

IL NUMERO
4
le partite di fila
senza vittorie della
adatta ormai alla l’uomo, dà indie-
globalizzazione Nazionale: ultimo tro, subisce la fisi-
delle conoscenze. successo contro cità rivale: a que-
L’Inghilterra sem- l’Albania a ottobre, ste condizioni
bra l’Italia e vice- poi 2 k.o. e 2 pari non serve. Però è
versa. Buon giro- concentrato sul
palla, Oxlade-Chamberlain e rigore. L’altro a non convincere è
Sterling che partono in velocità e Jorginho che mostra poca perso-
dribbling, manovra abbastanza nalità e meno filtro. Per fortuna
tecnica e, chiudendosi a cinque, la difesa regge bene e Rugani
contropiedi pericolosi. L’Italia ha non ne sbaglia una. Donnarum-
un progetto chiaro: pressing, un ma che se la cava, ma su Vardy
possesso orizzontale per alzare il non può niente.
baricentro gradualmente, lanci
lunghi e improvvisi per l’attac- SUPER CHIESA La svolta è Chie-
cante. Riesce, ma è rischioso. sa, dentro a destra per Candreva.
Tanti restano in avanti, soprat- Il fiorentino aggredisce la partita
tutto una delle due mezzali, la come dovevano fare tutti, come
squadra è lunga (45 metri, 9 in Pellegrini che però è discontinuo
più dell’Inghilterra). Inoltre il e alterna belle cose a ingenuità.
ritmo è basso per sorprendere, Chiesa no. Attacchi, dribbling,
quindi servirebbe più tecnica. cross, tiro e infine lo slalom del
Ma è qui che l’Italia delude. Im- rigore, con l’Italia che alla fine ha
mobile non è l’unico. Di nuovo lo ancora fiato – solo tre cambi, an-
scenario sembra troppo grande che Belotti e Gagliardini – per
per Insigne che non supera mai schiacciare gli inglesi cercando il
2-1. Sarebbe stato troppo. Però
non si può negare che abbia fatto
quello che Di Biagio ha chiesto,
anche se in pochi giorni qualche
schema è un po’ pericoloso.
RANKING: TRA 19° E 21° Poi, tut-
to è relativo. Ancora senza Messi,
quindi normale, l’Argentina ne
ha presi 6 dalla Spagna. Per noi
l’Inghilterra era alla portata, po-
tevamo anche vincere, aumen-
tando i rimpianti perché al Mon-
diale vanno loro. E perché forse
una scossa prima della Svezia,
maledetto senno del poi, sarebbe
stata utile. Precipitiamo invece
nel ranking: al 90’ siamo 19°, la
peggior posizione della nostra
storia. Se nella notte la Croazia
avrà vinto e l’Islanda pareggiato,
addirittura al 21° posto. Toccato
anche questo fondo, si può risor-
gere. Di Biagio il suo l’ha fatto,
andrà tenuto in conto anche lui.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
fTRA WEMBLEY E CORSA SCUDETTO
L’UOMO DEL DISCHETTO
Insigne ritrova fiducia
«Meritavamo il pari
Torno a Napoli carico»
1Lorenzo ha già la testa al campionato: «D’ora in poi non
possiamo sbagliare più nulla». La felicità dei 1.500 tifosi italiani
I SUOI
NUMERI
AZZURRI
4
● i gol azzurri di Insigne: 3 nelle
amichevoli con Argentina (2013),
Spagna (2016)e Inghilterra
(ieri), uno contro il Liechtenstein
nelle qualificazioni mondiali
23
● le partite con la maglia
dell’Italia di Insigne: il numero
10 del Napoli ha debuttato l’11
settembre 2012 con Cesare
Prandelli c.t. nel 2-0 a Malta
60
● le convocazioni azzurre di
Insigne tra Under 20, Under
21 e Nazionale maggiore:
44 le presenze complessive
di Lorenzo, 9 i gol totali
Lorenzo Insigne, 26 anni AFP
MERCOLEDÌ 28 MARZO 2018 LA GAZZETTA DELLO SPORT 3
decisivi anche al di là delle Al-
Massimo Cecchini
INVIATO A LONDRA
pi. Essere decisivi in Serie A
adesso, purtroppo, significa
assai meno di una volta, se si
G
li altoparlanti di Wem- vuole conquistare un palcosce-
bley graffiano canzoni nico internazionale. Occorre
mai passate di moda. saper mostrare i muscoli in
Una in particolare scalda la fol- Champions League e ovvia-
la. «La gente cerca di metterci mente in Nazionale per potersi
sotto, parlando della mia gene- definire fuoriclasse. È naturale
razione», balbetta furioso Ro- che Lorenzo in questi mesi in-
ger Daltrey, come se fosse an- segua innanzitutto un sogno
cora il 1965 e gli Who spaccas- chiamato scudetto per quel
sero sempre chitarre sui palco- vulcano di passione che ora è
scenici del mondo. Invece no, Napoli, però il modo con cui ha
sono passati 53 anni, la Coppa festeggiato, sotto la curva dei
dei Campioni ha perso da tem- 1.500 tifosi italiani, spiega che
po la via di Milano e questa ge- dopo le critiche con l’Argenti-
nerazione di calciatori azzurri na qualcosa sembra scattato
sembra un’imitazione pallida nella mente. Lorenzo e i suoi
di quella che ve- fratelli d’azzurro
diamo muoversi non ci stanno
sotto il cielo di LO SCENARIO più a sentire e a
Londra. È una La nuova leggere critiche
Generazione impietose che
che ha perduto generazione aveva dicono: «Sì, bra-
la strada del bisogno di un vi, ma soltanto
mondo, che pare risultato positivo se giocano nel
far fatica persino loro giardino di
a ricominciare. Il pareggio casa».
Quando però la
luce sembra spe- permette a questi SUSSULTO Ma
gnersi definiti- ragazzi di ripartire Insigne ha un
vamente intorno con ottimismo sussulto d’orgo-
a un’altra scon- glio. «Sono feli-
fitta, in fondo alla strada tro- ce per il gol segnato – spiega
viamo il più piccolo di tutti, Lo- l’attaccante –. Non meritava-
renzo Insigne, che ci racconta mo di perdere. Andiamo avan-
che forse c’è ancora speranza ti così, ma non sono io che de-
di futuro. Pensateci, senza il vo decidere, è il c.t.. Torno a
suo gol del pareggio l’Italia Napoli carico: da ora in poi in
avrebbe centrato un record campionato non dobbiamo
davvero poco invidiabile: non sbagliare nulla». Proprio vero.
era mai successo in tutta la sto- E non è neppure il caso di guar-
ria azzurra che la Nazionale darsi troppo indietro. «Uno dei
avesse giocato addirittura grandi misteri della vita – ha
quattro partite segnare neppu- scritto Emanuele Trevi – consi-
re una rete. ste nel fatto che non sappiamo
mai se ci tocca invecchiare in
GIOIA Chissà se, una volta un mondo che ha perso sapo-
sfiorato il baratro, non sia que- re, oppure se proprio perché
sto ragazzo di 26 anni – giunto invecchiamo che il mondo per-
al quarto centro in azzurro – a de sapore». Calcisticamente
convincerci che c’è un futuro parlando, crediamo malinco-
anche per questa generazione. nicamente che sia più vera la
Certo, il 1965 è lontano, ma prima ipotesi, ma adesso la no-
occorre ricreare un percorso stra lingua ha bisogno di as-
d’esportazione che innanzitut- saggiare il presente. Quello
to convinca gente come Immo- che forse è cominciato a Wem-
bile, Pellegrini, Chiesa e lo bley. Nel segno d’Insigne.
stesso Insigne, di poter essere © RIPRODUZIONE RISERVATA
 4 Nazionale R L’amichevole MERCOLEDÌ 28 MARZO 2018 LA GAZZETTA DELLO SPORT

LE PAGELLE di STEFANO BOLDRINI

INGHILTERRA ITALIA
6 6 6,5 5,5 6 6 6,5 5,5 6,5 6,5
BUTLAND WALKER TARKOWSKI TRIPPIER DONNARUMMA ZAPPACOSTA BONUCCI RUGANI
ROCCIA WALKER Immobile è il suo
santo protettore
Il più solido di
una difesa
Il debuttante
del Burnley non
Prestazione
scolastica: tiene
RUGANI FUNZIONA Il gol è un missile
terra-aria. Il
Parte benino, poi
s’incarta. C’è una
L’esperienza non
è un optional e
Continua il
processo di
DELUDE LALLANA perché il laziale ballerina. Ha si lascia la posizione, non JORGINHO NON VA resto non è spiegazione: ha lui può crescita. Un
lo grazia ben tre esperienza e suggestionare cerca avventure, male: sicuro tra i assorbito i ritmi trasferirla in un altro mattone
MENTRE VARDY volte. Sul rigore senso della da Wembley, affonda poco i E PAROLO NEPPURE pali, autoritario il della Premier e tempio come importante.
È UNA SENTENZA di Insigne non
può fare nulla.
posizione, ma
perde la testa
ma è sfortunato
nell’azione che
colpi. Domenica,
per capirsi, c’è IMMOBILE SCIUPA giusto. Un
rischio con i
nel copione
italiano, più
Wembley. In
Nazionale
Il paradosso è
che ha più spazio
Innocente. quando l’arbitro procura il rigore Chelsea- piedi. lento, si perde. difficilmente nell’Italia
assegna il rigore dell’1-1. Tottenham. sbaglia. rispetto
IL TECNICO all’Italia. IL TECNICO alla Juve.
GARETH GIGI
● PARATE 1 ● DUELLI 3 ● DUELLI 7 ● DUELLI 2 ● PARATE 5 ● DUELLI 7 ● DUELLI 9 ● DUELLI 7
SOUTHGATE ● TIRI SUBITI 7 ● RECUPERI 4 ● RECUPERI 3 ● RECUPERI 1 DI BIAGIO ● TIRI SUBITI 9 ● RECUPERI 9 ● RECUPERI 8 ● RECUPERI 9
6 ● PRESE ALTE 1 ● PASSAGGI 48 ● PASSAGGI 46 ● PASSAGGI 23 6,5 ● PRESE ALTE 2 ● PASSAGGI 46 ● PASSAGGI 69 ● PASSAGGI 42

Orgoglio, dignità e senso di

Stavolta sceglie il 3-5-2. appartenenza: i valori
Viaggia attraverso i moduli, fondamentali dello sport.
ma a tre mesi dal mondiale
forse dovrebbe puntare su un
6,5 6 6,5 6 Saluta Wembley a testa alta e
ancora una volta dà scacco al
6 6,5 5,5 5
copione fisso. Occhio a non OXLADE- DIER LINGARD YOUNG vecchio nemico Southgate. DE SCIGLIO PELLEGRINI JORGINHO PAROLO
perdere la bussola. CHAMBERLAIN La personalità e La punizione- Brutto un fallo Una splendida Ha il coraggio L’azzurro L’impressione è
Il classico la duttilità gli assist è una che rischia di chiusura all’alba di metterci la dell’Italia non è che in Nazionale
«rompiballe» che consentono di furbata. Siamo spaccare una del match, poi faccia e di per lui ancora abbia già dato.
IL MIGLIORE dà momenti di partire arrivati a questo gamba a IL MIGLIORE buon senso e assumere quello del Napoli. Rispetto per il
JAMIE scossa alla gara. centrocampista punto: gli inglesi Zappacosta, ma FEDERICO personalità. Tra i qualche buona Deve essere più calciatore e per
VARDY Ha una chance e e di chiudere da ci rubano anche è uno dei più vivi CHIESA migliori della iniziativa. autoritario e la persona,
7 non vuole centrale il mestiere. E’ e più incisivi. 7 spedizione in Commette propositivo. ma bisogna
sprecarla: anche difensivo. Ha un l’unica cosa, ma Mourinho lo ha terra inglese. però anche un Rivedibile. guardare avanti.
Dategli un pallone e spaccherà per questo si fa solo limite: la importante rigenerato e Dire che spacca la partita è paio di ingenuità.
una porta. Quello che manca a ammonire lentezza. (Cook s.v.) reinventato. forse troppo, ma dà la scossa Si farà.
noi: un centravanti brutto, ● DUELLI 8 ● DUELLI 9 ● DUELLI 2 ● DUELLI 7 all’Italia. Entra subito nel ● DUELLI 7 ● DUELLI 9 ● DUELLI 15 ● DUELLI 11
sporco e cattivo. Lotta ● RECUPERI 5 ● RECUPERI 4 ● RECUPERI 3 ● RECUPERI 6 match e non ha paura di ● RECUPERI 6 ● RECUPERI 2 ● RECUPERI 7 ● RECUPERI 4
sempre, non si arrende mai, ● PASSAGGI 17 ● PASSAGGI 68 ● PASSAGGI 32 ● PASSAGGI 41 verticalizzare. Si procura il ● PASSAGGI 62 ● PASSAGGI 25 ● PASSAGGI 70 ● PASSAGGI 25
ha ancora la fame dei tempi rigore. È con i Chiesa che si
della fabbrica. costruisce il futuro.
● TIRI 2● RECUPERI 3 ● TIRI 1● RECUPERI 2
● PASSAGGI 6 ● PASSAGGI POSTIVI 7
6,5 5,5 5,5 5,5 5 6 s.v. s.v.
IL PEGGIORE STERLING LALLANA ROSE RASHFORD IL PEGGIORE CANDREVA INSIGNE BELOTTI GAGLIARDINI
JOHN Quando cambia Uno dei pochi Entra nel Un solo allungo CIRO Young è uno Non ha il fisico, e Troppo poco per Cerca la
STONES passo diventa giocatori momento in cui mostra il IMMOBILE tosto, ma si sapeva. Ma dare un voto, ma posizione e
5 pericoloso. Ha di talento peggiore pezzo forte del 4,5 l’interista ha due stavolta manca cerca di farsi mette in campo
invocato l’affetto dell’Inghilterra, dell’Inghilterra repertorio, la occasioni per anche il genio, e notare nello corsa e buona
Due buchi iniziali spiegano di Wembley, meriterebbe più e non ha la velocità. Il Tre gol divorati sullo 0-0. affondare la qui si potrebbe spazio risicato volontà.
perché Guardiola nel ma deve dare minuti e più possibilità di talento non si L’Italia che non segna si corsa e invece si aprire un che gli viene Importante nel
Manchester City lo consideri qualcosa di più fiducia. Così è cercare gloria. discute, ma non spiega anche con questi limiti. ferma: vizi del dibattito. Almeno concesso. pressing finale.
un mezzo titolare. per ottenerlo. davvero dura. Peccato per lui, era la serata Gli errori sono tecnicamente nostro non sbaglia il
Svagato. Deve mangiare in disgrazia giusta. gravi, soprattutto il colpo di campionato. rigore.
ancora tante pagnotte. con gli Spurs. testa con la porta spalancata.
(Henderson s.v.) ● TIRI 2 ● TIRI 1 ● DUELLI 4 ● DUELLI 2 ● DUELLI 0 ● TIRI 2 ● TIRI 0 ● DUELLI 1
● DUELLI 5 ● RECUPERI 6 ● RECUPERI 1 ● RECUPERI 5 ● RECUPERI 1 ● RECUPERI 1 ● TIRI 3 ● PALLE PERSE 4 ● RECUPERI 3 ● RECUPERI 6 ● RECUPERI 2 ● RECUPERI 1
● PASSAGGI 42 ● PASSAGGI 32 ● PASSAGGI 16 ● PASSAGGI 9 ● PASSAGGI 4 ● PASSAGGI POSITIVI 14 ● PASSAGGI 13 ● PASSAGGI 60 ● PASSAGGI 3 ● PASSAGGI 13

6,5 AYTEKIN Il fischietto tedesco è quasi perfetto, ma il fallaccio di Young su Zappacosta meritava l’ammonizione. Bravo nell’affidarsi all’occhio
della Var sul rigore per l’Italia.
BEITINGER 6,5 FOLTYN 6,5

INGHILTERRA ITALIA
BARICENTRO MEDIO 51,2 metri ANGOLI 13 PASSAGGI EFFETTUATI BARICENTRO MEDIO 51 metri
8 3 10 10 496 549
8 9 8 6 21
6 11
10 POSSESSO PALLA 6 PASSAGGI RIUSCITI
3 18 15
5 8 26
1 14
2 17 16
4
7 9 48,2% 51,8% 19

TIRI NELLO FALLI DRIBBLING PALLE

83,7% 85,2% 10
2 2
SPECCHIO FATTI INTERCETTATE
GDS

fLA PARTITA AI RAGGI X

nemico. Adesso no, adesso RAPIDITÀ A tratti abbiamo
Andrea Schianchi proviamo a difendere attac- boccheggiato, soprattutto
cando. Non ci sono ancora i quando Sterling e Chamber-

Pressing offensivo L
a strada è ancora lunga,
molto lunga, però almeno
il carattere per questa
camminata gli azzurri dimo-
meccanismi ben oliati, sba- lain hanno accelerato. I centro-
gliamo qualche «uscita», tal- campisti devono aiutare di più
volta veniamo «presi in mez- in fase difensiva e, quando re-
zo» perché non abbiamo le ne- cuperiamo il pallone, serve più

per il possesso-palla
strano di averlo. Non si abbat-
tono al primo ostacolo, sop-
portano la fatica, si sacrifica-
no: piccoli segnali di una ripre-
cessarie conoscenze, però ci rapidità di pensiero e esecuzio-
proviamo. Un passo in avanti e ne. L’Italia cerca di utilizzare il
non uno indietro. Riflettiamo- doppio regista, con Bonucci da
ci: non è poca cosa, se pensia- dietro e Jorginho in mezzo. Ma

Ma serve più rapidità

sa che, va detto chiaramente, mo a quello che siamo stati. A l’intesa non è perfetta e, a vol-
non sarà veloce e ci vorranno Wembley, davanti a più di ot- te, si va in difficoltà. Il centrale
pazienza e comprensione da tantamila spettatori, gli azzur- del Milan si esibisce nei con-
parte dell’opinione pubblica ri hanno avuto sueti lanci lun-
per sostenerla. D’altronde la un possesso pal- ghi (ben 12), so-
1La mentalità è giusta: ci si difende attaccando. Bene il doppio Nazionale è convalescente, e la del 51,8% e IL NUMERO luzione che può

non potrebbe essere diversa-
regista, però a Jorginho servono mezzali che lo aiutino di più mente dopo un trauma come
quello subito con l’esclusione
dal Mondiale. Medicine mira-
LA MOSSA TATTICA colose non esistono: servono
soltanto il lavoro, l’applicazio-
ne, l’umiltà. Queste caratteri-
stiche il gruppo messo in piedi
JORGINHO in pochissimo tempo da Di Bia-
gio le ha. Adesso si tratta di
ZAPPACOSTA INSIGNE proseguire, consapevoli che ci
vorrà un salto di qualità dal
punto di vista tecnico per arri-
IMMOBILE vare a grandi traguardi.
PRESTAZIONE La cosa che pia-
ce maggiormente è l’atteggia-
mento della squadra. Una vol-
CANDREVA ta eravamo abituati a vedere
gli azzurri che, quando gli av-
versari avevano il pallone,
scappavano all’indietro, si
PASSAGGIO chiudevano e, davanti alla
propria area di rigore, si face-
MOVIMENTO vano il segno della croce e si
GDS affidavano alla clemenza del
8
hanno effettua- aprire corridoi
to 549 passaggi. agli attaccanti. Il
Sono numeri regista del Napo-
che, ai fini del ri- li, invece, si de-
sultato, poco dica al ricamo:
contano, ma ser- i duelli vinti, su 15, tocchetta, pal-
vono se si deve da Jorginho, che leggia, gioco
valutare la pre- corto. Dei 76
stazione com- ha toccato in tutto passaggi effet-
plessiva e se si 87 palloni: 7 persi tuati soltanto 6
deve giudicare il e 7 recuperati sono sbagliati.
modo in cui la Tuttavia è neces-
squadra ha occupato il campo. sario che si sveltisca e che le
L’Italia piazza il baricentro me- due mezzali lo proteggano e
dio a 51 metri, proprio come imparino a conoscere i suoi
l’Inghilterra, e se proprio dob- tempi di gioco: specialmente
biamo trovare un difetto nella nel primo tempo Parolo e Pel-
disposizione questo va ricerca- legrini non lo hanno assecon-
to nelle distanze tra i reparti: dato come avrebbero dovuto.
la squadra è troppo lunga (45 Quando il terzetto di centro-
metri) e troppo larga (51,5 campo migliorerà e riuscirà a
metri). E’ necessario fare uno portare un pressing ancora più
sforzo: più si è vicini, più si è aggressivo, anche gli attaccan-
compatti e meno possibilità ti ne trarranno beneficio. Non
d’inserimento si concedono resta che aspettare con fiducia.
agli avversari. © RIPRODUZIONE RISERVATA
 Nazionale R L’amichevole
Massimo Cecchini
INVIATO A LONDRA (ING)
N
on sappiamo se il suo sia
un addio o un arriveder­
ci, ma Gigi Di Biagio rac­
conta la sua verità col tono un
po’ malinconico di chi traccia
bilanci e mastica qualche rim­
pianto, sia pure addolcito da
un pareggio niente affatto ba­
nale. «Anche se insistete, il
punto non è se sono stati i miei
ultimi 90’ da c.t.: il punto è la
crescita dei ragazzi. Ciò che
conta è la squadra e secondo
me è stato fatto sicuramente
un passo in avanti. Certo, dob­
biamo essere più continui nel
corso della gara, però abbiamo
sbagliato meno nel possesso
palla e creato diverse occasio­
ni. Ho visto voglia di giocare, la
volontà di non aver paura degli
ottantamila che c’erano sugli
spalti. Il risultato positivo ci
può dare qualcosa in più, ma
dobbiamo insistere: i ragazzi
hanno mostrato personalità,
anche se quando non si vedono
giocate giuste si dice il contra­
rio. Per quel che mi riguarda,
anche sull’1­0 al pareggio ho
sempre creduto. Anzi, sull’1­1
abbiamo anche provato a vin­
cere, tant’è che siamo stati a
QUESTO RISULTATO
CI DÀ ENTUSIASMO
E FORZA, SIAMO
UN BEL GRUPPO
GIANLUIGI DONNARUMMA
PORTIERE DELL’ITALIA
L’AMICHEVOLE
Vido ci ha preso gusto
Under 21 ok in Serbia
con il marchio di Evani
1Terza rete di fila in azzurro per l’attaccante del Cittadella
e vittoria meritata: bel gioco e trame veloci, come piace al c.t.
SERBIA 0 Evani potrebbe vestirsi
ITALIA 1 re una sintesi della «campa­
PRIMO TEMPO 0-0
MARCATORE Vido al 5’ s.t.
SERBIA (4-3-3) Manojlovic 6 (dal
1’ s.t. Osotjic 6); Gajic 4,5 (dal 39’
s.t. Stevanovic s.v.), Milenkovic 6
(dal 1’ s.t. Celasan 6), Jovanovic 6
(dal 30’ p.t. Racic 6), Bogosavac
6,5; Lukic 6 (dal 39’ s.t. Denic s.v.),
Masovic 5,5, Pantic 6,5 (dal 29’ s.t.
Adzic 6); Zlatanovic 5, Jovic 6 (dal
15’ s.t. Saponjic 6), Radonjic 6 (dal
29’ s.t. Micin 6).
PANCHINA Nikolic, Mesarovic.
ALLENATORE Dorovic 6.
ITALIA (4-4-3) Audero 6 (dal 41’
s.t. Scuffet s.v.); Dickmann 6 (dal
35’ s.t. Adjapong s.v.), Mancini 6
(dal 1’ s.t. Romagna 7), Varnier 6,5
(dal 35’ s.t. Pessina s.v.), Dimarco
6,5 (dal 20’ s.t. Pezzella 6); Parigini
6 (dal 1’ s.t. Depaoli 6,5),
Mandragora 7 (dal 41’ s.t. Murgia
s.v.), Barella 7 (dal 20’ s.t. Edera
6,5), Valzania 7 (dal 35’ s.t.
Capradossi s.v.); Verde 6 (dal 1’ s.t.
Cerri 7), Vido 7 (dal 20’ s.t.
Palombi 6).
PANCHINA Meret.
ALLENATORE Evani 7.
ARBITRO Dorovic (Serbia) 6.
NOTE Ammoniti: Dickmann,
Zlatanovic, Mancini, Depaoli,
Cerri, Saponjic. Angoli 2-5.
Recupero: 2', 4'.
fAREA TECNICA
L’ALLENATORE DELL’ITALIA
DI BIAGIO «NON
ACCETTERÒ TUTTO
MA IL MIO FUTURO
ORA NON CONTA»
noi a fare la partita per tutto il
secondo tempo».
ATTACCO STERILE Di Biagio
sembra a cavallo tra passato e
futuro. «Sono ancora dispia­
ciuto di aver perso contro l’Ar­
gentina perché poteva finire
diversamente anche l’altra
partita. Stavolta mi sarebbe di­
spiaciuto perdere con l’Inghil­
terra perché abbiamo fatto
un’ottima gara. Abbiamo di­
mostrato carattere giocando a
Wembley, non bisogna dimen­
ticarlo. Non mi sono arrabbia­
to sul gol. Ne parlerò con Ruga­
ni e Parolo, ma sono cose che
V
eni, Vido, vici. Alberico
da Giulio Cesare per fa­
gna» di Serbia, risolta grazie a
un guizzo del solito Luca Vido.
L’attaccante del Cittadella (ma
di proprietà dell’Atalanta che
lo ho già fatto esordire in A a
settembre) si sta dimostrando
un cecchino: con quella di ieri
è alla terze rete di fila messa a
segno con la maglia azzurra,
dopo il gol alla Norvegia realiz­
zato giovedì scorso a Perugia e
quello al Marocco nel test di
Ferrara a ottobre. Bene Vido,
ma benissimo tutta l’Under 21
che ha dimostrato, specie nella
ripresa, di aver assimilato in
tempi rapidi il credo di Evani
(al primo successo da tecnico
degli azzurrini dopo il debutto
con la Norvegia): si sono viste
giocate veloci, inserimenti dei
centrocampisti e fraseggi di
prima in un campo non proprio
perfetto. La Serbia, non l’ulti­
ma arrivata, ha retto l’urto nei
primi 45’ quando avrebbe an­
che potuto passare in vantag­
gio all’alba della sfida, ma poi è
entrata in crisi non reggendo il
confronto tecnico e di schemi.
LAMPO Il gol che spacca la par­
tita al 5’ della ripresa quando
in una gara succedono. E’ un
peccato invece costruire così
tanto e non fare gol, ma sarei
ancora più demoralizzato se
non avessimo neppure costrui­
to. Visto che invece l’abbiamo
fatto, è un segnale positivo. I
gol arriveranno tutti insieme.
In generale, comunque, è stata
un’esperienza fantastica, dieci
giorni importanti che mi han­
no dato veramente tanto. L’ho
detto anche ai giocatori prima
della gara e li ho ringraziati».
GIOCO Di Biagio sottolinea
l’importanza di provare a gio­
care, sempre. «Non è per forza
dopo un bella ripartenza or­
chestrata da Cerri (entrato do­
po l’intervallo, mossa azzecca­
ta di Evani perché ha dato al­
l’Italia centimetri e forza fisi­
ca) e il cross di Depaoli (altra
faccia nuova della ripresa) re­
spinto fuori area da un difenso­
re, si arrivava al tiro chirurgico
di Vido: pallone nell’angolino
basso e portiere bruciato. Da
quel momento gli azzurri di­
ventano padroni del match,
con ripartenze fulminee e un
gioco di squadra superiore.
L’unica pecca, come era già ac­
caduto contro la Norvegia, le
troppe occasioni sprecate col
rischio beffa sempre in aggua­
to. La grande paura al ridosso
del 90’, quando Stevanovic con
una punizione dal limite man­
da la palla vicinissima al palo.
GIOIA EVANI Logica la gioia di
Evani manifestata a fine parti­
ta: «La Serbia è un’ottima squa­
dra, ci ha creato qualche pro­
blema, ma noi abbiamo dimo­
strato grande carattere. Meglio
con Cerri? Ha tenuto su la
squadra, ma tutti sono stati
bravi. Il mio futuro? Non penso
mai a quello che può succede­
re, mi è stato dato un compito
per queste due gare e come tut­
ti cerco di fare il massimo delle
MERCOLEDÌ 28 MARZO 2018 LA GAZZETTA DELLO SPORT 5
fAREA TECNICA
sinonimo di risultati, ma se
si gioca bene, su 10 partite
ne vinciamo 8. In campo in­ L’ALLENATORE DELL’INGHILTERRA
ternazionale è così, altri­
menti non si cresce. Qui ci
sono giocatori che da anni
non fanno il 4­3­3 in questa SOUTHGATE
ATTACCA
maniera. Se il centrocampo
ha sbagliato, è perché han­
no provato certe giocate che
ho chiesto». I titoli di coda
sono sul futuro. «Se dovessi LA VAR:
«CHIESA
esserci io il 27 maggio ad al­
lenare questo gruppo, insi­
sterei con i miei concetti: ad
esempio andare a prendere
sempre la palla nella metà IN CADUTA
NO RIGORE»
campo avversaria. Ci riusci­
rò? Non lo so, ma so che
questi ragazzi non sono così
scarsi come si vuole fare cre­
dere. Loro sono l’Italia, de­
vono capire ciò che rappre­
sentano. Vedremo se ci sarò
io o meno, ma non è un pro­ Il c.t. inglese contro e abbiamo rischiato, ma una
blema. Parlo da tifoso e non volta preso il comando delle
la tecnologia: «Da usare
da allenatore. E’ normale operazioni, abbiamo creato di­
che ognuno pensi a se stes­ solo su casi netti come verse occasioni. Vardy ha se­
so. Non ho detto che qualsi­ falli di mani. Male gnato un gol spettacolare,
asi cosa l’accetterò. Non so­ mentre Lingard, Oxlade­
5 minuti poi abbiamo
no qui perché altri debbano Chamberlain e Sterling sono
decidere del mio futuro, ma preso il comando» stati propositivi e brillanti. Per
in questo momento il pro­ noi è stato in generale un buon
blema non è l’allenatore». Il test».
graffio finale, in fondo, si­ Stefano Boldrini
gnifica molto. CORRISPONDENTE DA LONDRA TORMENTONE VAR La Var si è
© RIPRODUZIONE RISERVATA abbattuta come un ciclone sul­
G
areth Southgate attacca la Nazionale: è stato subito
la Var: «Per me la tecno­ l’argomento cult sui social. In
logia serve su casi più Inghilterra non gode di buona
netti, come i falli con la mano. stampa e anche Kyle Walker,
Spero che in Russia non dovre­ premiato Man of The Match,
mo fare i conti con queste si­ non è convinto della sua utili­
tuazioni. Nell’azione del rigore tà: «Ci ha penalizzato, ma in
concesso all’Italia, Tarkowski questi casi non si può fare nul­
colpisce Chiesa quando il gio­ la. E’ stato un pugno al mento.
catore è già in caduta. Penso Giocare da centrale non è stata
ERA RIGORE, MI che gli arbitri in generale ab­
biamo una buona visione del
una novità assoluta, lo facevo
anche ai tempi dell’Under 19 e
HA PRESO IL campo e non sia necessario dello Sheffield. L’allenatore mi
PIEDE. E IL PARI usare le immagini televisive».
Il c.t. dell’Inghilterra è più
ha chiesto la disponibilità e io
l’ho data. Abbiamo creato più
CI STA STRETTO morbido con la sua squa­ occasioni rispetto all’Olanda,
dra:«Nei primi cinque minuti ma ci sono ancora cose sulle
FEDERICO CHIESA siamo stati troppo lenti, abbia­ quali si deve lavorare».
ATTACCANTE DELL’ITALIA mo regalato il pallone all’Italia © RIPRODUZIONE RISERVATA
EUROPEI
U19, beffa finale
e sfuma l’en plein
Sorriso Brignola
1A segno il giocatore del
Benevento, poi il pari dei Cechi.
Italia lo stesso prima con 7 punti
Marco Calabresi
I
l sorriso del giorno è quello di Enrico Bri­
gnola: sta facendo bene col Benevento, si
è guadagnato la chiamata con l’Under 19
e ieri, a Udine, in uno stadio di A, ha pure se­
gnato, di testa per uno che non è un gigante.
L’Italia era già qualificata dopo le prime 2 ga­
re contro Grecia e Polonia, ma non è arrivata
la vittoria dell’en plein. Con la Repubblica Ce­
ca è finita 1­1: Nicolato ha potuto dare minuti
a chi aveva giocato meno (a riposo i 7 diffida­
ti). «Siamo stati davvero bravi, il girone non
era facile – dice il tecnico –. Un grazie alla Figc
per il lavoro che sta facendo, andremo in Fin­
landia (sede della fase finale a luglio, ndr)
con grande fiducia nei nostri mezzi».
Luca Vido, 21 mie possibilità senza pensare a UNDER 20 Ieri si è chiuso anche il torneo Otto
anni, ieri ha quello che può succedere. Il Nazioni Under 20: l’Italia, ad Alessandria, ha
deciso la sfida prossimo Europeo? L’Italia ha perso 3­2. Inutili, per la squadra allenata da
in Serbia con talento: sanno cosa mi aspetto Guidi, le reti di Marchizza (Avellino) e Bonaz­
un tiro dal e loro mi ricambiano sempre zoli (Spal). Gli azzurri chiudono con 7 punti.
limite. Per con tanto». La faccia della feli­
l’attaccante cità ha le sembianze di Vido:
del Cittadella «Sono contento il doppio per­ ITALIA-REPUBBLICA CECA 1-1
(di proprietà ché il gol è coinciso con la vitto­ MARCATORI Brignola (I) al 10’ p.t.; Sipek (R) al 40’ s.t.
ITALIA (4-3-3) Cerofolini; Bellanova, Candela, Del Pra-
dell’Atalanta) ria, ma è stata brava tutta la
è la terza rete squadra, siamo riusciti a resi­ to, Mallamo; Tonali, Marcucci, Melegoni; Capone, Sca-
macca (dal 38’ s.t. Pinamonti), Brignola. (Plizzari, Basto-
messa a stere contro una grande Serbia ni, Bettella, Buongiorno, Tripaldelli, Gabbia, Frattesi,
segno con perché loro sono davvero forti. Zaniolo). All. Nicolato
l’Under 21 Abbiamo difeso bene, rischian­ REPUBBLICA CECA (4-4-2) Groger; Kadar, Plechaty,
do nulla, anzi hanno rischiato Kral (dal 33’ s.t. Mares), Dudl; Zitny (dal 14’ s.t. Sipek),
Sadilek, Frydek, Krejci; Rusek, Drchal (dal 39’ s.t.
più loro e infatti hanno perso.
Evani? Lo conoscevamo già e Lauko). All. Kozel
ARBITRO Tierney (Inghilterra)
sta facendo benissimo. Poi è NOTE ammoniti Dudl (R), Scamacca (I), Plechaty (R),
sempre bello giocare per la Krejci (R) per g.s.
propria Nazionale e vincere». GRUPPO 3 Terza giornata: Italia-Repubblica Ceca 1-1;
cen Polonia-Grecia 3-1. CLASSIFICA FINALE Italia 7; Polo-
© RIPRODUZIONE RISERVATA nia 4; Grecia 3; Repubblica Ceca 2.
 6 Mondo R Le amichevoli
La vendetta del Brasile
firmata Gabriel Jesus
1La squadra di Tite supera la Germania (sconfitta dopo 22
partite) con la rete del giovane attaccante del Manchester City
Pierfrancesco Archetti
INVIATO A BERLINO
G
ermania e Brasile sono
state sorteggiate in
gruppi vicini, nella fase
finale del Mondiale in Russia.
Se una soltanto vince il girone,
troverà l’altra già agli ottavi:
somiglierebbe a una rivincita
per il 7-1 di quattro anni fa, al-
meno più di questa amichevole
favorevole ai brasiliani. I fanta-
smi di Belo Horizonte, spiriti
nati dopo il terribile k.o. nella
semifinale del 2014, balleran-
no ancora a lungo, però resta-
no lontani da Berlino. L’Olym-
IL MIGLIORE
7 cacia. Da quando è diventato
● CASEMIRO
BRASILE
Costante controllo in mezzo,
la Germania non passa
e lui aziona anche le punte
DESCHAMPS SORRIDE
Pogba e Mbappé: i gioielli di Francia stendono la Russia
1Per Paul gol e assist, il talento del Psg
a 19 anni diventa il più giovane autore di
una doppietta per i Blues dal Dopoguerra
RUSSIA 1 FRANCIA
MARCATORI Mbappé (F) al 41’ p.t.; Pogba (F) al 4’, Smolov (R) al 23’, Mbappé
(F) al 38’ s.t.
RUSSIA (5-3-2) Lunev 5; Samedov
6 (dal 1’ s.t. Smolnikov 6,5),
Neustradter 5,5, Granat 5,
Kudryashov 5,5 (dal 38’ s.t.
Cheryshev s.v.), Zhirkov 6,5 (dal 1’
s.t., Rausch 6); Golovin 6, Erokhin 6
(dal 31’ s.t. Shvets 5,5), Dzagoev 6
(dal 9’ s.t. An. Miranchuk 5); Al.
Miranchuk 5 (dal 21’ s.t., Zabolotny
6), Smolov 6.
ALLENATORE Cercesov 5.
ARBITRO Mazeika (Lit) 6.
AMMONITO Mbappé (F) per comportamento non regolamentare, Smolov
(R) e An. Miranchuk (R) per gioco scorretto.
piastadion è pieno (72.717
spettatori) e la partita non vie-
ne inquinata da cattiverie o ri-
valse: prevale la squadra più
vera, ma rimane un test che
mostra qualità, innovazioni e
difetti di due delle favorite per
il titolo. Da una parte ci sono
tutti i titolari tranne Neymar, e
Tite effettua solo una sostitu-
zione; dall’altra almeno sette
seconde scelte che aspirano a
un posto migliore. Più cinque
cambi. Però sono molte le boc-
ciature e Löw avrà le idee più
chiare su chi fidarsi in Russia.
I MOTIVI Decide Gabriel Jesus,
di testa, e sono sue le altre
chance migliori. Perché supe-
rato il terrore della prima mez-
z’ora, quando nel 2014 perdeva
già 5-0, il Brasile dà una scossa
in due minuti. Prima l’attac-
cante del City fa cadere con un
tacco i due centrali, ma tira al-
to, dopo fredda Trapp con un
colpo di testa centrale su invito
di Willian (38’). Tite si pronun-
cia Cici, sembra un morbido
vezzeggiativo ma l’allenatore è
simbolo di concretezza ed effi-
c.t., estate 2016, ha perso sol-
tanto una volta su 19, e in ami-
chevole. Il suo Brasile deve es-
sere aggressivo, compatto, tat-
tico e fisico: ma unendo questi
parametri, deve restare sull’al-
3 Francia. Come Mbappé che in
FRANCIA (4-3-3) Lloris 6,5; Pavard
6,5, Koscielny 6, Umtiti 6 (dal 36’ s.t.
Kimpembe 6), Hernandez 6; Pogba
7, Kanté 6 (dal 21’ s.t. Tolisso 6),
Rabiot 5 (dal 36’ s.t. Matuidi 6,5);
Dembélé 5 (dal 27’ s.t. Giroud 6),
Mbappé 7 (dal 41’ s.t. Lemar s.v.),
Martial 5,5 (dal 13’ s.t., Griezmann
6).
ALLENATORE Deschamps 6,5.
GERMANIA 0 e toglierlo sarebbe stata
BRASILE 1 stazione di Tite si basa su un
PRIMO TEMPO 0-1
MARCATORE Gabriel Jesus al 38’
p.t.
GERMANIA (4-2-3-1) Trapp 5;
Kimmich 6, J. Boateng 5,5
(dal 23’ s.t. Süle 6), Rüdiger 6,
Plattenhardt 6; Gündogan 5 (dal
36’ s.t. Werner s.v.), Kroos 6;
Goretzka 5,5 (dal 15’ s.t. Brandt
5,5), Draxler 6, Sané 5 (dal 15’
Stindl 5,5); Gomez 5 (dal 18’ s.t.
Wagner 6). PANCHINA Leno, ter
Stegen, Hector, Ginter, Hummels,
Khedira, Rudy
ALLENATORE Löw 5,5
CAMBI DI SISTEMA dal 36’ s.t. 4-
2-4
AMMONITI nessuno
BRASILE (4-3-3) Alisson 6;
D.Alves 5,5, T. Silva 6, Miranda 6,
Marcelo 6; Paulinho 6,5, Casemiro
7, Fernandinho 6,5; Willian 6,5,
Gabriel Jesus 6,5, Coutinho 7 (dal
28’ s.t. D. Costa 6). PANCHINA
Neto, Ederson, Rodrigo Caio,
Ismaily, R. Augusto, Fred,
Marquinhos, Firmino, Fagner,
Taison, W. Josè.
ALLENATORE Tite 7
CAMBI DI SISTEMA nessuno
AMMONITI nessuno
ARBITRO Eriksson (Sve) 6
NOTE Spettatori 72.717, incasso
non comunicato. Tiri in porta 1-3 .
Tiri fuori 5-4. Angoli 10-4.
In fuorigioco 4-2. Recuperi:
0’ p.t., 3’ s.t
Alessandro Grandesso
Q
uando Pogba accende la
luce, con gol e assist,
brillano poi anche gli al-
tri gioielli della ricca
rete, contro la Russia, ci va due
volte. Un nuovo record per il
prodigio del Psg, servito pure
da Matuidi. Ma la squadra di
Deschamps, per quanto imbot-
tita di talento, deve ancora im-
parare a gestirlo, per evitare
sofferenze inutili in coda alle
partite, e qualche tratto di sno-
bismo che potrebbe costare ca-
ro al Mondiale.
MISURA Ne è cosciente il c.t.
dei Bleus che a fine gara ha am-
messo: «Non tutto è perfetto,
ma almeno abbiamo fatto tre
reti, sfruttando la qualità offen-
1 2
● 1 Il gol deciso del brasiliano Gabriel Jesus, 20 anni,
attaccante del Manchester City ● 2 La delusione dei
tedeschi: Germania k.o. dopo 22 partite AFP-EPA
to livello della sua storia.
BRASILE COMPATTO L’impo-
centrocampo di opposizione e
tecnica che può sostenere an-
che qualche distrazione nella
fase di protezione da parte dei
giocolieri d’attacco. Paulinho e
Fernandinho scortano Casemi-
ro, chiave difensiva di questa
Seleçao come del Real Madrid.
Quando si distende in avanti, il
Brasile è a 4-3-3, quando si ri-
trae diventa 4-1-4-1, anche se
chiedere a Willian e Coutinho
di coprire costantemente Dani
Alves e Marcelo è sempre ri-
schioso, allora ci pensano i tre
mediani. Quando poi il pallone
gira per trovare qualche corri-
doio d’entrata, i due esterni di-
ventano anche trequartisti, per
sottrarre qualche guardiano a
Gabriel Jesus, il centravanti. Il
Brasile recupera e parte veloce,
con più crudeltà in area avreb-
be potuto allargare il risultato.
GERMANIA SERIE FINITA La
Germania non perdeva dalla
semifinale europea con la
Francia: 22 partite, ancora una
e avrebbe eguagliato il proprio
record nazionale. Contro la
Spagna era stata data la priori-
tà ai campioni del mondo,
adesso invece tocca a chi sta
dietro di loro. Gündogan, per
siva». Venerdì il 4-4-2 scelto per
la Colombia allo Stade de Fran-
ce aveva finito per far acqua,
con un centrocampo preso d’as-
salto dai colombiani nella ri-
presa per completare una spet-
tacolare rimonta da 2-0 a 2-3.
Ieri, a San Pietroburgo, la Fran-
cia si è esibita invece con un as-
setto tagliato su misura per Po-
gba, partito dalla panchina, ve-
nerdì. Un 4-3-3 per esaltare le
doti creative della mezzala ai
ferri corti con Mourinho e criti-
cata allo United.
BUIO Critiche giustificabili dal-
la prima mezzora, poco emo-
zionante, con pochi spunti, dal
lato francese. Colpa delle titu-
banze di Pogba. Merito anche
di una Russia disposta in blocco
compatto e alto, per togliere
palloni e idee agli avversari.
Strategia che ha fruttato una
MERCOLEDÌ 28 MARZO 2018 LA GAZZETTA DELLO SPORT
esempio, è uno che non lascerà
tranquillo Khedira, ma lo ju-
ventino in panchina si sarà ri-
lassato perché il concorrente
va fuori giri, con sbagli e inter-
venti senza i tempi. Viene cam-
biato. Anche Sané e Goretzka
potrebbero aspirare a una pro-
mozione, e visto che Müller e
Özil sono stati messi a riposo,
provano a guadagnare consen-
si, senza riuscirci. Sostituiti pu-
re loro. In porta l’annunciata
(da Löw) staffetta tra Trapp e
Leno non si effettua, forse per-
ché Trapp combina troppi guai,
gol compreso, nel primo tempo
un’umiliazione. La loro è una
lotta per il terzo posto dietro a
Neuer e ter Stegen. Così la noti-
zia più confortante per il Bun-
destrainer è che ieri Neuer è
tornato a correre sul campo, a
sei mesi dalla frattura al piede:
lo hanno visto anche sorridere.
Come sono usciti contenti dal
tempio berlinese gli «italiani»:
nessun danno per Miranda,
Alisson, D.Costa (entrato al 28’
s.t.). Il portiere ha compiuto
una sola parata, al 92’ su botta
di Draxler. Questo è il nuovo
Brasile.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IL PEGGIORE
5 Tunisia-Costarica 1-0 Khazri al
● GÜNDOGAN
GERMANIA
La Germania si aspettava
tanto da lui. Invece ha una
serata nera, errori su errori
prima conclusione di Smolov al
15’, impegnando Lloris. Al 27’
la replica con erroraccio sotto
porta di Mbappé. Dal buio, pe-
rò, la Francia è stata trascinata
fuori proprio da Pogba. E pro-
prio per Mbappé, con un fil-
trante illuminante, reso psiche-
delico dal dribbling su due av-
versari prima di infilzare Lu-
nev. Poi, in avvio di ripresa, il
raddoppio, con una punizione
potente e precisa dalla distanza
(4’). Di Pogba, che un assist in
nazionale non lo produceva da
18 mesi. E un gol, da oltre 16
mesi. E le due cose insieme non
le aveva mai fatte in nazionale.
SPECCHIO Bello. Forse pure
troppo per una Francia che pec-
ca di vanità, specchiandosi nel-
le individualità. Meno nel col-
lettivo. Perché non tutto è da
promuovere in questa trasferta
LA GUIDA
Zielinski-gol
e festa Polonia
Doppio Lukaku
Una doppietta di Lukaku apre il
poker del Belgio contro l’Arabia
Saudita. La Polonia va in vantaggio
di due gol con la Corea del Sud,
viene raggiunta tra l’85’ e l’87’ ma
al 91’ Zielinski realizza il 3-2. Altri
gol «italiani» nelle amichevoli di
ieri: segnano Ionita (Moldova),
Trajkovski (Macedonia), Under
(Turchia), Dzemaili (Svizzera). Per il
milanista Calhanoglu 69’ in campo
e l’assist per il momentaneo 2-0
della Turchia sul Montenegro, che
poi pareggia. Lo juventino
Lichtsteiner, invece, ha giocato gli
ultimi 21’ nel comodo successo (6-
0) della Svizzera su Panama.
Ecco tutti i risultati. Nella notte si
sono giocate: Usa-Paraguay, Perù-
Islanda e Messico-Croazia.
Armenia-Lituania 0-1 Verbickas al
45’ p.t.
Australia-Colombia 0-0
Belgio-Arabia Saudita 4-0
Lukaku al 13’, Lukaku al 39’ p.t.;
Batshuay al 32’, De Bruyne al 33’
s.t.
Bosnia-Senegal 0-0
Costa D’Avorio-Moldova 2-1
Assale (C) al 21’, Pepe (C) al 44’ p.t.;
Ionita (M) al 14’ s.t.
Danimarca-Cile 0-0
Egitto-Grecia 0-1 Karelis al 30’ p.t.
Georgia-Estonia 2-0 Tabidze al 6’,
Kazaishvili al 35’ p.t.
Iran-Algeria 2-1 Azmoun (I) all’11’,
Taremi (I) al 19’ p.t.; Chafai (A)
all’11’ s.t.
Iraq-Siria 1-1
Kenia-Africa C. 2-3 Kethevoama
(A) al 14’, Omondi (K) al 17’ p.t.;
Dagoulou (A) al 19’, Momi (A)
rigore al 28’, Olunga (K) al 45’ s.t.
Kosovo-Burkina Faso 2-0 Muriqi
al 28’, Paqarada al 45’ s.t.
Laos-Bangladesh 2-2
Lussemburgo-Austria 0-4
Arnautovic al 4’, Grillitsch al 39’
p.t.; Gregoritsch al 14’, Schaub al
39’ s.t.
Macedonia-Azerbaigian 1-1
Almeida (A) rigore al 6’, Trajkovski
(M) rigore al 22’ p.t.
Marocco-Uzbekistan 2-0 Kaabi al
3’, Da Costa al 42’ p.t.
Mongolia-Mauritius 0-2
Montenegro-Turchia 2-2 Under
(T) all’11’, Yokuslu (T) al 23’, Ivanic
(M) al 45’ p.t.; Mugosa (M) al 42’
s.t.
Nigeria-Serbia 0-2 Mitrovic al 23’,
Mitrovic al 36’ s.t.
Polonia-Corea del Sud 3-2
Lewandowski (P) al 32’, Grosicki
(P) al 45’ p.t.; Chang-Min Lee (C) al
40’, Hee-Chan Hwang (C) al 42’,
Zielinski (P) al 46’ s.t.
Romania-Svezia 1-0 Rotariu al 12’
s.t.
Slovenia-Bielorussia 0-2 Skavysh
(B) al 36’ p.t., Saroka al 45’ s.t.
Svizzera-Panama 6-0 Dzemaili al
22’, Xhaka rigore al 31’, Embolo al
33’, Zuber al 39’ p.t.; Gavranovic al
4’, Frei al 23’ s.t.
36’ p.t.
Ucraina-Giappone 2-1 Ueda (G)
autogol al 21’, Makino (G) al 41’ p.t.;
Karavaev (U) al 24’ s.t.
Uganda-Malawi 0-0
Ungheria-Scozia 0-1 Phillips al 3’
s.t.
russa. Non di certo Dembélé e
Martial, poco incisivi nel tri-
dente. E neppure Rabiot, spae-
sato e impreciso come mai al
Psg. Così, quando al 23’ Smolov
ha buttato dentro il preciso
cross di Smolnikov da destra, i
Bleus, scombinati anche dai
cambi, sono andati fuori giri.
Rischiando un’altra rimonta.
Evitata nel finale, anche grazie
a Matuidi, subentrato a Rabiot,
bravo a dare l’incipit al bis di
Mbappé, sfuggito a Neustra-
dter con finta e doppio passo,
per piazzare tra le gambe di Lu-
nev. Diventando così il più gio-
vane autore di una doppietta
nella storia della nazionale
francese, dal dopoguerra in
poi: «L’importante era vincere»,
ha minimizzato il 19enne. La
vittoria però non basta. De-
schamps lo sa.
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 Mondo R Le amichevoli
Spagna 6 devastante, Argentina travolta
1Messi resta ancora fuori, sudamericani spazzati via da uno splendido Isco che realizza una tripletta
SPAGNA 6 Filippo Conticello
ARGENTINA 1 non solo i blitz da corner di
PRIMO TEMPO 2-1
MARCATORI Diego Costa (S) al
12’, Isco (S) al 27’, Otamendi (A) al
39’ p.t.; Isco (S) al 7’, Thiago
Alcantara (S) al 10’ e al 29’, Iago
Aspas (S) al 28’ s.t.
SPAGNA (4-1-4-1) De Gea 5,5;
Carvajal 6,5, Piqué 7, Ramos 7,5
(dal 26’ s.t. Azpilicueta 6), Jordi
Alba 6,5 (dal 33’ s.t. Alonso s.v.);
Thiago Alcantara 7,5 (dal 37’ s.t.
Parejo s.v.); Asensio 8, Koke 7,
Iniesta 7 (dal 11’ s.t. Saul 6,5), Isco
9 (dal 31’ s.t. Lucas Vazquez s.v.);
Diego Costa 7 (dal 1’ s.t. Iago
Aspas 7).
PANCHINA Kepa, Reina, Nacho,
Rodrigo Moreno, Rodrigo
Hernandez, Vazquez, Odriozola,
Parejo.
ALLENATORE Lopetegui 8
ARGENTINA (4-2-3-1) Romero 6
(dal 21’ p.t. Caballero 5); Bustos 4
(dal 16’ s.t. Mercado 5,5),
Otamendi 5,5, Rojo 4, Tagliafico 4;
Biglia 4,5, Mascherano 5 (dal 11’
s.t. Pavon 5); Lo Celso 5,5 (dal 38’
s.t. Acuña s.v.), Banega 5 (dal 16’
s.t. Perez 5), Meza 5,5; Higuain 4,5
(dal 13’ s.t. Lautaro Martinez 5,5).
PANCHINA Guzman, Fazio,
Paredes, Funes Mori, Correa,
Perotti.
ALLENATORE Sampaoli 4
ARBITRO Taylor 6
NOTE Ammonito Tagliafico (A),
Rojo (A), Pavon (A) per c.n.r.
INVIATO A MADRID
G
onzalo Higuain, più che
sulla solita marcatura er­
metica dell’amico­nemi­
co Sergio Ramos, dovrà fare
rapporto a Torino su parecchie
altre cose dopo questa imbarca­
ta spagnola. Ad esempio, sugli
strappi di Isco, capace di farne
tre in una amichevole di super
lusso. E poi sulle poesie di
Asensio, scudiero del compa­
gno in un duo intercambiabile,
inarrestabile. In patria, invece,
il Pipita dovrà giustificare una
umiliazione storica. Perché po­
trà pure aver usato il bastone
contro una povera Italia ma,
senza Messi, la sua Argentina è
una creatura timida e smarrita.
Arrendevole oltre ogni ragione:
ne prende sei senza fiatare in
casa di una squadra che do­
vrebbe guardare negli occhi al­
IL MIGLIORE
9 che Messi è umano e, in quanto
● ISCO
SPAGNA
I 3 gol la punta dell’iceberg:
infiniti i tocchi pregiati,
infiniti gli applausi del Wanda
Thiago Alcantara, 26 anni, segna il quarto gol della Spagna all’inizio del secondo tempo GETTY
la pari. E, invece, è di un’altra
galassia questa Spagna che sur­
fa da un lato all’altro del cam­
po, che palleggia fino a sfinire i
rivali tra gli olè dei 70 mila di
Madrid. Questa amichevole
che profuma tanto di Mundial
ha consegnato un messaggio
anche per la Juve in vista dei
quarti di Champions: la colon­
na spagnola del Real ha il piede
caldo. Per la Roma la notizia è
tale, può avere problemi di sa­
lute. Ma proprio questo diventa
un caso di scuola per Sampaoli:
è manifesta la necessità di un
supplente del maestro. E chi
meglio di Paulo Dybala avrebbe
il physique du rôle?
NAUFRAGIO ARGENTINA Il
match del Wanda certifica l’im­
portanza per gli argentini di
trovare (presto) una strada al­
ternativa al proprio Dio. La
Spagna, ad esempio, porta
avanti una scuola, ha concetti
chiari: i due madrileni dai piedi
buonissimi, Isco e Asensio,
stanno larghi quando c’è da di­
fendere e poi si stringono attor­
no all’ariete. Così, da un pas­
saggio di Asensio, arriva l’1­0 di
Costa che rischia la tibia nel
contrasto con Romero (poi co­
stretto a uscire) e, sempre da un
cross del compagno Blanco,
MERCOLEDÌ 28 MARZO 2018 LA GAZZETTA DELLO SPORT 7
Europa ma impossibile da giu­
dicare in un simile naufragio.
Servirà altro, servirà Messi e
Otamendi (un gol e un palo).
MIX SPAGNA Il Wanda ha aper­
to per la prima volta alla Roja e
da queste parti l’euforia è giu­
stamente altissima: questa Se­
leccion promette più che bene,
il sangue nuovo innestato nel
vecchio scheletro ha prodotto
un mix pregiato. La saggezza di
Ramos e Iniesta si unisce alla
baldanza di un Isco ad altezze
da vertigine. L’inizio del secon­
do tempo, ad esempio, è un ma­
nuale da guerra­lampo, con
l’uno­due tra il 7’ e il 10’ di Isco
e Thiago e quello tra il 28’ e 29’
sempre di Isco e Iago Aspes. Co­
sì Lopetegui, sulle tracce di Del
Bosque, fa sognare un Paese; il
suo collega Sampaoli, invece,
vivrà notti difficili.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
raddoppia il folletto Isco. Ecco­
la la connection che Sampaoli
IL PEGGIORE
non riesce a disinnescare e che
prosegue nel secondo tempo
con uguale bellezza: è sempre
Isco a segnare il terzo gol che
frena ogni speranza di rimonta
e dà il via alla slavina. In ogni
caso, la maggiore qualità sulla
trequarti indirizza il match: il
Pipita, ad esempio, è costretto a
rintuzzare troppo indietro e
sotto porta sbaglia in avvio. Il
suo ritorno dopo mesi è stato
4
nel complesso generoso, ma ● ROJO
serviranno i gol. Anche perché ARGENTINA
preme la concorrenza: ieri ha Bullizzato dai folletti
esordito l’interista in pectore argentini, il difensore
Lautaro Martinez, voglioso di la mette sulla rissa...
 8 Serie A R Strategie nerazzurre
Sabatini-Inter un
L'IDENTIKIT
WALTER
SABATINI
NATO A MARSCIANO
(PERUGIA)
IL 2 MAGGIO 1955
RUOLO DIRIGENTE
Walter Sabatini fu
ingaggiato da Zhang
Jindong a inizio maggio
come coordinatore
dell’area tecnica di Suning
Sports Group, galassia
comprendente Inter e
Jiangsu: piazza subito
Luciano Spalletti sulla
panchina nerazzurra e
Fabio Capello su quella del
club di Nanchino.
QUANTI TALENTI
Dal 2011 al 2016 è stato
anche l’uomo mercato
della Roma: Benatia,
Lamela, Pjanić, Strootman,
Marquinhos, Manōlas,
Nainggolan, Allison e
Dzeko alcuni dei grandi
colpi in giallorosso. Ai
tempi del Palermo portò in
Italia Abel Hernández,
Josip Iličič e Javier
Pastore.
DA CALCIATORE
Cresciuto nelle giovanili del
Perugia, è stato un buon
centrocampista e ha
vestito le maglie di Varese,
Roma, Palermo, Vicenza,
Siracusa, Venezia, Parma e
Pro Patria. Prima di
intraprendere la carriera
da dirigente, ha avuto
esperienza come
allenatore, soprattutto a
livello giovanile.
Il d.t. rompe con Suning
«Avrei voluto costruire
una storia più importante»
1Il dirigente ha chiesto la risoluzione del contratto ai cinesi: «Stiamo
parlando in un clima di totale serenità». Anche Capello lascia lo Jiangsu
Mirko Graziano
Luca Taidelli
MILANO
P
oche ore di bufera vera
ieri mattina hanno di fat­
to ribaltato il mondo Su­
ning. Walter Sabatini e Fabio
Capello hanno chiesto la riso­
luzione del contratto. In tempi
diversi: quindici giorni fa il
62enne dirigente di Marsciano
(Perugia), settimana scorsa
don Fabio. Ma le notizie sono
emerse appunto solo ieri. I le­
gali di Capello sono già a Nan­
chino per formalizzare l’addio
allo Jiangsu sotto i vari punti
di vista: in mattinata è atteso
un comunicato ufficiale del
colosso cinese. Sul fronte Sa­
batini bisognerà invece prima
attendere il faccia a faccia fra
le parti, con Zhang junior che
potrebbe incontrare il dirigen­
te nel giro di 24­48 ore. Nulla
va dato per scontato, appare
comunque obiettivamente dif­
ficile pensare a un qualcosa di
diverso dal divorzio. Solo con
reali pieni poteri in mano Sa­
batini potrebbe infatti cambia­
re idea. «Stiamo parlando in
un clima molto sereno ­ con­
ferma l’indiscrezione lanciata
ieri mattina su Gazzetta.it ­,
ma non fatemi altre domande,
perché aspettiamo gli eventi.
Stiamo discutendo, ripeto, in
un clima di totale comprensio­
ne reciproca. Sarebbe stato
bello costruire una storia un
po’ più consistente...». Parole
che sembrano lasciare pochi
dubbi... «Capello? Scarsa
identità di vedute sulle cose
fatte — continua Sabatini ­,
quindi Fabio ha chiesto e otte­
nuto la risoluzione del con­
tratto. Il tutto senza polemiche
o toni particolari, perché Su­
ning ha apprezzato il lavoro
fatto dal tecnico, la sua mae­
stria e la sua esperienza nel ti­
rare fuori la squadra da una si­
tuazione di classifica inizial­
mente difficile. Tutto si è svol­
to nel rispetto dei ruoli e della
storia».
GLI INVESTIMENTI DI ZHANG
*altri acquisti a carico precedente azionista di maggioranza
INCOMPATIBILITÀ A Milano
ha lasciato in realtà il segno il
burrascoso mese di gennaio,
quello del mercato di riparazio­
ne, che poi non è stato tale. Fa­
cile immaginare che a «inne­
scare» Sabatini siano state so­
prattutto le grandi difficoltà in­
contrate nel muoversi con la
giusta autonomia in sede di
trattative. Insomma, Walter
non se la sente più di andare
avanti senza poter incidere a
modo suo su un mercato reso
già molto difficile dai paletti
del fair play finanziario e dalle
restrizioni del governo cinese,
senza trascurare il complicato
meccanismo di comunicazione
Milano­Nanchino anche in se­
ESTATE 2016* INVERNO 2017
Gabigol Joao Mario Gagliardini Sainsbury
2 0
29 40 più 20 di obbligo
di riscatto
TALE
CAPI
I
OD
NT
14
M
AU
530
2
IZZAZIONI
78
SOR
ON
SP
ESTATE 2017
Karamoh Padelli Cancelo
7,5 0 35 milioni
diritto
di riscatto
de di normale amministrazio­
ne. Mal digeriti, anzi per nulla
metabolizzati gli stop in parti­
colare alle operazioni Ramires,
Pastore e Texeira, con i due bra­
siliani di proprietà proprio del­
l’altro club di Suning. Si parla
anche di uno scontro durissimo
con la proprietà nelle ultimissi­
me battute di mercato, ma a Sa­
batini è forse dispiaciuto di più
il mancato concreto «appog­
gio» ­ o perlomeno vissuto co­
me tale da lui ­ di alcune com­
ponenti italiane del club. E in
questo senso scarso «aiuto» sa­
rebbe arrivato anche da Spal­
letti, tanto che i due, si dice, si
sarebbero sentiti poco o niente
da inizio febbraio ad oggi. Sa­
batini e Ausilio erano stati chia­
ri: «Se non ci rinforziamo, il
quarto posto è a rischio, e senza
Champions si svaluta ogni co­
sa, soprattutto la rosa, e quindi
addio plusvalenze sicure, e pa­
letti del fairplay finanziario più
difficili da neutralizzare». Stra­
tegia però seccamente bocciata
da Suning, segno di un feeling
evidentemente mai sbocciato,
di una fiducia mai cresciuta nei
confronti del dirigente che più
di tutti si è esposto in questi
mesi.
STRATEGIA CINESE? La «lunga
freddezza» cinese potrebbe og­
gi anche essere letta come una
tattica ben studiata per logora­
re lentamente ma definitiva­
mente un rapporto nel quale
più nessuno credeva nei piani
alti del colosso cinese. E un si­
Fabio Capello, 71 anni, era allo mile atteggiamento sarebbe fi­
Jiangsu dallo scorso giugno glio, fra le altre cose, dei risul­
 MERCOLEDÌ 28 MARZO 2018 LA GAZZETTA DELLO SPORT 9

amore mai nato DATI IN MILIONI DI EURO

TRE COLPI fLO SCENARIO
PER
Ma con Martinez,
ESTATE 2017

IL FUTURO
Vecino Borja Valero
6,5
Skriniar Dalbert

De Vrij e Asamoah
la via del rigore
24 30 20

LAUTARO JAVIER
MARTÍNEZ
Nato a Bahía Blanca
è iniziata al meglio
(Argentina) il 22/8/’97. E’ nel
giro della Nazionale maggiore. 1Già portati a casa tre colpi pesanti e low cost
MILIONI Si punta a razionalizzare anche il management
11 presenze e 7 gol con l’U20
PRESTITI

310
Sabatini sarebbe antitetica alla to con lo Shakhtar Donetsk.
Carlo Laudisa linea prevalente: razionalizza-
MILANO re, puntare sull’efficienza e da- NUOVO LOOK Lo stile è incon-
re fiducia alle forze adesso in fondibile. Giovani di prospetti-

Q
uesta rivoluzione cinese
è silenziosa, ma con ef-
fetti appariscenti. Già
ben visibili. A Nanchino,
al quartier generale di Suning,
STEFAN DE VRIJ hanno pianificato una strate-
INVERNO 2018 Difensore olandese, è nato il 5 gia in linea con le direttive del
febbraio ‘92: 35 presenze e 3 presidente-imperatore Xi
gol in nazionale. La Lazio lo Jinping. Addio spese a pioggia,
ha acquistato dal Feyenoord ma spazio ad investimenti ra-
nell’estate del 2014 zionali. Senza impennate, con
un occhio costante ai conti. La
Rafinha Lisandro Lopez Repubblica Popolare cinese ha
imposto un cambio di rotta a
35 milioni
cui neanche il poderoso Zhang
diritto
di riscatto
0,5 Jindong ha potuto sottrarsi. E
questa politica accorta è in
controtendenza con lo spirito
liberista di Sabatini, abituato a
cercare il talento in ogni ango-
lo: senza badare ai costi inizia-
li. Così l’imminente addio del
manager umbro non compor-
tati sul campo, sia dell’Inter sia cora oggi come macigni ci sono KWADWO ASAMOAH terà sconquassi in società. Al
dello Jiangsu. Partiamo dal in verità le operazioni Joao Ma- E’ nato ad Accra (Ghana) il 9 contrario di lui, l’attuale mana-
club di Nanchino, affidato a rio e Gabigol, e qui Sabatini e dicembre 1988. Alla Juve dal gement evidentemente ha già
Capello lo scorso giugno: con- parte dell’anima italiana del 2012: in bianconero ha vinto sposato la nuova filosofia della
tratto fino a dicembre 2018, club c’entrano poco. 5 scudetti, 3 Coppe Italia e famiglia Zhang. L’a.d. Alessan-
circa 8 milioni a stagione. Don 3 Supercoppe italiane dro Antonello – insieme al
Fabio, chiamato in corsa, cen- SPALLETTI E AUTARCHIA Se- Cfoo Giovanni Gardini e al d.s.
trò l’obiettivo portando la squa- condo Sabatini, il suo probabi- Piero Ausilio – ha metabolizza-
dra alla salvezza. Male invece le addio «non avrà ripercussio- to gli input della proprietà già
nelle coppe. Una vittoria e due ni su Spalletti. E’ l’allenatore al mercato di gennaio, puntan-
sconfitte nelle prime tre gior- dell’Inter e auspico che possa do sui soli prestiti di Rafinha e
nate dell’attuale Chinese Super rimanere per un quinquennio Luciano Lisandro Lopez. Senza farsi
League. Risultati evidentemen- almeno. Luciano è un grande Spalletti, suggestionare dalle sirene per
te ritenuti inadeguati rispetto professionista e merita di vin- 59 anni ANSA Pastore o Ramires. Ora in corso
all’investimento fatto per uno cere grandi trofei in nerazzur- Vittorio Emanuele tutte le at-
staff tecnico scelto appunto da ro». Il futuro del tecnico rima- tenzioni sono per la conquista
campo. va e occasioni il più possibile
low cost per restare nell’ambi-
RIPARTENZA È inutile dire che to della logica finanziaria, sen-
questa svolta all’insegna del za svolazzi o pericolose aste. Il
pragmatismo fa a cazzotti con i tutto nel recinto del Fair Play
proclami di appena un anno fa. finanziario che (alla luce degli
Va dato atto, però, che l’opera annunci di ieri in sede Eca)
silenziosa di Ausilio&c. nelle promuove sempre più i criteri
ultime settimane è stata più del rigore finanziario. Insom-
che proficua. Ad ma, l’Inter è
esempio posso- sempre più ri-
no essere consi- LO SCENARIO sparmiosa: sia
derati una man- Zhang senior aveva vista da Pechino
na i 25 milioni che da Nyon. La
investiti per Lau- già fatto capire di
mutazione gene-
taro Martinez. voler procedere con tica è sostanzia-
Con il brand del- l’autofinanziamento le, piaccia o non
l’Argentina vale piaccia. Del re-
già molto di più Voci sul ritorno sto il contesto è
ed è comunque cambiato in ma-
un punto fermo di Branca ma niera sostanziale
in prospettiva, Sabatini non e progressiva. È
prima di capire verrà sostituito arduo credere
che ne sarà di che a Nanchino
Mauro Icardi. Troverà un ac- si ricredano a medio termine.
quirente per 110 milioni di eu- Piuttosto auguriamoci, allora,
ro o rinnoverà? E a che condi- che i prossimi denari vengano
zioni? Prima di entrare nel spesi meglio che in passato. E
grande dedalo delle trattative che, in parallelo, la galassia Su-
estive, l’Inter ha avuto il merito ning metta a frutto le esperien-
di agire con grande tempestivi- ze fatte sinora nel calcio. Che la
tà, aggiudicandosi il tappone nuova fase, più consapevole,
di primavera con la definizione porti a trovare finalmente l’as-
di due acquisti di peso a para- setto giusto per la fuoriserie
metro zero: l’olandese De Vrij nerazzurra. Del resto la fami-
dalla Lazio e il ghanese Asamo- glia Zhang, a prescindere dal
ah dalla Juve. E ora nel mirino budget, è ambiziosa per natu-
c’è anche il centrocampista ra. Come l’Inter.
Bernard, a scadenza di contrat- © RIPRODUZIONE RISERVATA

Sabatini. L’inizio del 2018 è ne ovviamente legato ai risul- di un posto in Champions, un

obiettivamente tati, leggi zona traguardo che può determina-
deludente, ma Champions. Uno re il futuro immediato di que-
gli alibi non I MOTIVI spartiacque an- sto progetto. In particolare il
mancano: mer- Alla base dell’addio che per i piani destino di Luciano Spalletti,
cato in entrata futuri del club. Il guida tecnica di una squadra
anonimo (auste- le nette divergenze divorzio da Ca- appena uscita da un pericoloso
rity anche qui), sulle strategie pello e Sabatini letargo. Anche l’allenatore to-
ceduta la «stella» di mercato. Presto infatti è la con- scano faceva conto su altri rin-
Roger Martinez, vedrà Zhang junior ferma della fine forzi, sia in estate sia in inver-
mai a disposizio- per l’addio del progetto glo- no, e si è rimboccato le mani-
ne finora Boakye bale cinese in che per mettere a posto i tassel-
e Ramires, i due cui si credeva li. Tuttavia la sua conferma
più importanti stranieri in rosa. che Suning avrebbe riversato corre sul filo dei successi (sul
Dal canto suo, l’Inter sta fati- milioni e milioni sui top campo) e della condivisione
cando non poco a «blindare» il player. Ma il cambio di rotta lo dei programmi per il prossimo
quarto posto, obiettivo che si era capito già nella scorsa mercato. Altrimenti… La dop-
Zhang ha posto come obbliga- estate, con il freno imposto da pia defezione (Sabatini-Capel-
torio a inizio stagione. E al di là Pechino. L’era dell’autarchia e lo) obbliga Suning a rimischia-
di un mercato più o meno a dell’autofinanziamento co- re le carte e in queste ore è tor-
«ostacoli», i cinesi si aspettava- munque non inizia certo sotto nata d’attualità la candidatura
no probabilmente di più anche cattivi auspici. Lo testimonia- di Marco Branca, architetto
con il budget messo a disposi- no le operazioni che hanno dell’Inter del Triplete in tan-
zione la scorsa estate. Bonus portato a Lautaro Martinez dem proprio con Ausilio. A
compresi, Vecino e Dalbert so- (miglior prospetto argentino, spingere per questo ritorno di
no complessivamente costati già in nazionale a 20 anni) e al fiamma sarebbe, guarda caso,
più di 50 milioni in cartellini: parametro zero Stefan de Vrij, Massimo Moratti. Ma a Nan-
sovrastimati, certo, operazioni con Asamoah e Bernard molto chino sono convinti che la
però concluse prima del «bloc- vicini. squadra manageriale è forte Il direttore sportivo dell’Inter Piero Ausilio, 45 anni, insieme con
co governativo». A pesare an- © RIPRODUZIONE RISERVATA così com’è. L’idea di sostituire Steven Zhang, 26 anni, figlio del chairman di Suning, Jindong GETTY
10 Serie A R Verso il doppio impegno
Inter, febbre derby
è caccia al biglietto
In 60 mila col Verona
1Per la sfida contro il Milan restano in vendita 200
tagliandi. Da domani Spalletti riavrà tutti i nazionali
Luca Taidelli
MILANO
@LucaTaidelli
M
algrado la diaspora per
le nazionali e le novità
sul fronte Sabatini, Lu-
ciano Spalletti ha in testa sol-
tanto il campo. Prima delle tre
trasferte con Milan, Torino e
Atalanta, al Meazza sabato po-
meriggio arriva il Verona. L’in-
crocio tra due squadre reduci
da opposti 5-0 rappresenta il
classico trappolone e il tecnico
vuole tenere altissima la con-
centrazione dei suoi. Un bel se-
gnale gli è arrivato da Marcelo
Brozovic, che lunedì si è pre-
sentato alla Pinetina malgrado
avesse diritto a un giorno di ri-
poso dopo gli impegni con la
Croazia. Il connazionale Ivan
Perisic infatti è rientrato in
gruppo soltanto ieri, insieme a
Yann Karamoh. I due ieri matti-
na hanno svolto un personaliz-
zato, mentre i compagni lavo-
ravano in palestra. Tutti in cam-
po invece nel pomeriggio, per
una serie di partitelle a campo
ridotto e diversi esercizi per svi-
luppare velocità e intensità.
Luciano Spalletti, 59 anni, durante un allenamento ad Appiano GETTY
Unico assente Andrea Ranoc-
chia, alle prese con uno stira-
mento che gli farà saltare la sfi-
RStadio quasi pieno
da di sabato ma molto probabil-
mente anche il derby del 4 apri-
le. Oggi, per la seduta
mattutina, si aggregherà anche
Cancelo, mentre nel pomerig-
gio atterreranno e passeranno
direttamente da Appiano per
un lavoro di scarico Miranda e
Vecino. Da domani Spalletti po-
trà contare sul gruppo al com-
pleto, con i rientri anche di
Skriniar e degli azzurri Candre-
va e Gagliardini, oltre al baby
Pinamonti.
OBIETTIVO 60MILA Malgrado
col Verona si giochi nel mezzo
delle vacanze pasquali e contro
un avversario non proprio di
cartello, la risposta del pubbli-
co nerazzurro sarà un’altra vol-
ta da applausi. Compresi gli ab-
bonati, sono già stati venduti
oltre 50mila biglietti e ora di sa-
bato si potrebbe toccare quota
60mila. La società per l’occasio-
ne ha creato una serie di inizia-
tive a favore degli Inter Club
sulla falsariga di quanto succes-
so in occasione del match d’an-
data contro il Torino. Allora si
superarono le 70mila presenze,
ma stavolta l’effetto Pasqua si
farà comunque sentire. Da regi-
strare che l’attuale media spet-
tatori per le precedenti gare in-
terne della squadra di Spalletti
era già superiore a 56mila, di
gran lunga la migliore della Se-
rie A.
EUFORIA DERBY E la risposta
sta arrivando anche sul fronte
derby. Sono infatti rimasti sol-
tanto 200 dei biglietti di secon-
do anello verde rimessi in ven-
dita per il recupero del 4 aprile
e non acquistati al tempo. Chi
invece fosse in possesso del ta-
gliando da un mese ma non po-
tesse andare al Meazza in un
pomeriggio feriale rischia di
doversi affidare soltanto al
cambio di nominativo. Dopo il
no del Milan al rimborso (an-
che a spese nerazzurre) per una
contro i veneti questione di equità di tratta-
malgrado la mento, il club di corso Vittorio
Emanuele infatti con ogni pro-
Pasqua. E Brozovic babilità non potrà risarcire in
salta il riposo alcun modo i propri sostenitori.
Ma vista la febbre da Inter vie-
ne difficile pensare che qualcu-
no si perda la stracittadina con
in palio la vista Champions.
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MERCOLEDÌ 28 MARZO 2018 LA GAZZETTA DELLO SPORT
IL CASO
Berti denunciato
I legali: «Droga?
Mai coinvolto...»
1Per l’ex Inter ipotesi avvocati di Nicolino: «Il sig.
Nicola Berti, per il tramite dei
di favoreggiamento in propri legali avvocati Silvia
un’inchiesta su traffico
e consumo di cocaina.
Oppici e Clara Pasina, smenti-
sce categoricamente quanto
Durissima smentita
riportato circa un suo coinvol-
gimento, peraltro già escluso
dalle stesse autorità compe-
tenti, anche nella forma del
tutto marginale, nell’inchiesta
Paolo Gentilotti riguardante un traffico di stu-
PIACENZA pefacenti ricordando di essere
sempre stato a disposizione
N
icola Berti denuncia- della Magistratura, nella quale
to per favoreggia- ha piena e assoluta fiducia e
mento: l’ex centro- davanti alla quale è pronto a
campista nerazzurro e oggi chiarire ogni eventuale aspet-
ambasciatore degli Inter to della vicenda». Il ruolo di
club nel mondo è stato coin- Berti nell’inchiesta sarebbe
volto in un’inchiesta della quindi del tutto secondario e
Procura di Piacenza su traf- legato a una possibile non col-
fico e consumo di stupefa- laborazione nelle indagini, in
centi coordinata dal sosti- ogni caso è escluso il suo coin-
tuto procuratore Matteo volgimento nel traffico di stu-
Centini, che nella mattina- pefacenti. Gli otto arrestati so-
ta di ieri ha portato a otto no in parte piacentini, in parte
arresti e quattro denunce, stranieri e in parte altri italiani
fra le quali appunto quella residenti in altre città.
di Berti, che vive da ormai © RIPRODUZIONE RISERVATA
una ventina d’anni a Pia-
cenza (è originario di Sal-
somaggiore Terme, in pro-
vincia di Parma). Il ruolo di
uno dei giocatori più amati
di sempre dalla tifoseria ne-
razzurra sarebbe del tutto
marginale ed è smentito
con forza dall’interessato e
dai suoi legali, come si leg-
ge dal comunicato emesso
nel pomeriggio.
IL COMUNICATO Così gli Nicola Berti, 50 anni GETTY
 Viareggio Cup R Ultimo atto
E’ UN REPLAY
DEL 2011
Viareggio, Gori sfida il... suocero-Zio
1Oggi la finale Inter-Fiorentina è affare di famiglia: il centravanti viola è fidanzato con la figlia di Bergomi
Marco Calabresi
INVIATO A VIAREGGIO (LUCCA)
L
o Zio se ne sta seduto in
disparte, si mischia ai ge­
nitori, quasi non si nota.
Gabriele Gori si è fatto notare
eccome, segnando un gol nella
semifinale della Viareggio Cup
contro la Juventus: mentre
esce dal campo, lancia uno
sguardo verso la tribuna e sor­
ride. Ci sono lo Zio e sua figlia
Sara, la fidanzata di Gabriele.
La domanda viene quasi natu­
rale: lo Zio diventerà suocero?
Bergomi non ci pensa, non sa­
rebbe giusto: Gabriele e Sara
non hanno neanche vent’anni,
stanno insieme da due, hanno
una vita davanti. Ma la Fioren­
tina ha un tifoso d’eccezione,
anche se oggi si gioca il Viareg­
gio contro l’Inter: come la met­
tiamo?
RAPPORTO Beppe Bergomi ha
conosciuto Gabriele durante
un torneo in Sardegna: il «gan­
cio» è Carlo Martorelli, il figlio
di Giocondo, storico agente di
Bergomi. Ha l’età di Gori e di
Sara, giocava nelle giovanili
della Fiorentina, ora è allo Spe­
zia: «Quando facevano i tor­
nei, da piccoli, si andava in giro
tutti insieme. Si è creato un
LA PARTITA
Nell’Inter non rientrano Odgaard e
Colidio, che sono impegnati in
nazionali; fuori dalla lista per il torneo
gli azzurrini Under 19 Bettella,
Pinamonti e Zaniolo, come il portiere
titolare viola Cerofolini. Un’assenza
gruppo di genitori, in cui mi so­
no infilato», racconta Bergomi.
«Poi, due anni fa, si sono fidan­
zati, ma lo conoscevo già». Ga­
briele e Sara, innamoratissimi
anche sui social, vanno in va­
canza insieme ma vivono a di­
stanza: Sara a Milano, dove
studia comunicazione alla Cat­
tolica, Gabriele a Firenze, dove
quest’anno spera di esordire in
A dopo aver fatto il ritiro a Mo­
ena con Pioli. Si vedono appe­
na possono: «Lo vado a pren­
dere in stazione, ogni tanto
parliamo anche di calcio»,
spiega Bergomi. «È un ragazzo
semplice, che riconosce i pro­
pri limiti ma ha la giusta auto­
stima. Gioca per la squadra, è
un lottatore, un ragazzo perbe­
ne che ha dei valori. Vedendo
le sue partite sono tornato a
esultare in uno stadio come
non facevo da tempo». Detto
da uno che ha vinto un Mon­
diale da giocatore e ne ha com­
mentato un altro per Sky…
INTERISTA Due seggiolini più
in là, c’è la mamma di Gabrie­
le: «C’è un bel rapporto anche
tra le famiglie. E lui per me è
come un figlio: è caparbio, te­
nace, non molla niente. Sa che
per conquistarsi qualcosa deve
farlo attraverso il lavoro e la di­
sciplina». Bergomi ha anche un
importante pure per Bigica, quella del
bulgaro Hristov, anche lui in nazionale.
Allo stadio Bresciani ci sarà anche il
Commissario della Figc, Roberto
Fabbricini. In caso di parità al
novantesimo, a differenza dei turni
precedenti si giocherebbero due
2 3
● 1 Il centravanti della Fiorentina Daniele Gori, 19 anni, in azione
ACTIVA ● 2 Il giocatore viola con la fidanzata Sara Bergomi, figlia di
Beppe, ex bandiera dell’Inter e ora commentatore tv ● 3 Daniele con
Bergomi: si sono conosciuti in Sardegna durante un torneo estivo
tempi supplementari da 15 minuti
prima dei rigori. Inter e Fiorentina si
sono affrontate in finale nel 1962 e nel
2011: in entrambi i casi vinsero i
nerazzurri. Nell’ultima occasione la
finale fu giocata a Livorno e decisa da
una doppietta di Dell’Agnello (2-0).
1 figlio maschio, Andrea, che
MERCOLEDÌ 28 MARZO 2018 LA GAZZETTA DELLO SPORT 11
L’ALBO D’ORO (DAL 1985) Juventus; 2002 Inter; 2001 Milan;
2017 Sassuolo; 2016 Juventus; 2015 2000 Empoli; 1999 Milan; 1998 Torino;
Inter; 2014 Milan; 2013 Anderlecht
(Bel); 2012 Juventus; 2011 Inter; 2010
1997 Bari; 1996 Brescia; 1995 Torino;
1994 Juventus; 1993 Atalanta; 1992
Juventus; 2009 Juventus; 2008 Inter;
2007 Genoa; 2006 Juventud (Uru);
Fiorentina; 1991 Roma; 1990 Cesena;
1989 Torino; 1988 Fiorentina; 1987
2005 Juventus; 2004 Juventus; 2003 Torino; 1986 Inter; 1985 Torino.
non gioca a calcio ma a tennis. INTER
Gori, centravanti dai grandi
mezzi fisici, ama il calcio e ama
FIORENTINA
anche l’Inter, passione di fami­ VIAREGGIO, STADIO DEI PINI, ORE 15
glia: oggi, però, non potrà pen­ 1
sare al cuore, visto che la Fio­ PISSARDO
rentina deve vendicare la scon­ 22 13 6
fitta nell’ultima finale scudetto ZAPPA NOLAN RIZZO
Primavera, ha perso l’ultima fi­ 2 20 10 14 3
nale del Viareggio nel 2011 VALIETTI GAVIOLI SCHIRÒ DANSO SALA
contro i nerazzurri e non vince
il torneo dal 1992 (3­2 in finale 7 9
sulla Roma). Gabriele ha salta­ ROVER ADORANTE
to le prime due partite contro 9
GORI
Pas Giannina e Ascoli, e questa 7 8 10
finale non avrebbe dovuto gio­ SOTTIL LAKTI MAGANJIC
carla: era in Nazionale per l’Eli­ 29 6
te Round di qualificazione al­ DIAKHATE VALENCIC
3 2 26 5
l’Europeo Under 19 (come il MOSTI
RANIERI PINTO CECCACCI
compagno di squadra Cerofoli­
ni e gli interisti Bettella, Zanio­ 1
GHIDOTTI
lo e Pinamonti), ma è rimasto
INTER
fuori dalla lista definitiva dopo PANCHINA 12 Pozzer, 21 Bagheria,
la prima parte del raduno. Pro­ 5 Pompetti, 8 Brignoli, 11 Belkheir,
prio a proposito di Pinamonti, 13 Van Den Eynden, 15 Corrado, 17 Visconti,
23 Vergani, 24 Merola, 25 Marzupio,
Bergomi fa un confronto con 26 D’Amico, 28 Roric.
Gabriele: «Se la Fiorentina ve­ ALLENATORE Vecchi.
de in lui delle qualità, mi augu­
FIORENTINA
ro possa dargli l’opportunità di PANCHINA 12 Brancolini, 11 Purro, 14 Meli,
dimostrarle: altrimenti è me­ 15 Toure, 17 Corigliano, 18 Longo, 19 Faye,
glio mandare questi ragazzi a 20 Kasse, 21 Marozzi, 23 Ferrarini,
24 Simonti, 25 Gorgos, 27 Visentin.
giocare. Pinamonti con l’Inter ALLENATORE Bigica.
non lo ha fatto né in prima
squadra né in Primavera». Più ARBITRO Damato di Barletta.
che la speranza di uno zio, GUARDALINEE Crispo-Schenone.
quella di un papà. PREZZI 20-42 euro
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12 MERCOLEDÌ 28 MARZO 2018 LA GAZZETTA DELLO SPORT
 Serie A R Il futuro rossonero MERCOLEDÌ 28 MARZO 2018 LA GAZZETTA DELLO SPORT 13

IL COLPO DI LI YONGHONG IL MILAN CINESE PRIME INDISCREZIONI L’INCHIESTA LA LETTERA

Il 5 agosto 2016 Li Yonghong
LE TAPPE estromette la cordata di Gancikoff
e Galatioto, diventando l’uomo di
DELLA VICENDA riferimento del nuovo gruppo cinese
pronto a rilevare l’intero pacchetto
azionario del Milan.
Il 13 aprile 2017 il Milan dopo 31 anni
cambia padrone. Da Berlusconi a Li
Yonghong. Per l’acquisizione del
club, dopo una serie di rinvii, è
necessario un prestito di 303 milioni
dal fondo americano Elliott.
Il Corriere della Sera del 19 febbraio
riferisce di un’inchiesta cinese per
bancarotta della holding di Li
Yonghong, Jie Ande. Mr Li replica:
«Notizie irresponsabili
che hanno danneggiato il Club»
Il Corriere della Sera del 21 marzo
anticipa il fallimento di Jie Ande. La
Procura di Milano, invece, apre un
fascicolo d’inchiesta sulla vendita del
Milan a «modello 45», ossia per ora
senza ipotesi di reato né indagati.
Marco Fassone in una lettera ufficiale
agli azionisti chiede a Mr Li il
versamento di dieci milioni di euro,
prima tranche di un aumento
di capitale totale di 37,4 milioni
da erogare entro fine giugno.

Mr Li, arrivano i soldi: il Milan sorride

1Partito il bonifico da 10 milioni per la prima tranche dell’aumento di capitale: scongiurato l’intervento
di Elliott. Oggi il nuovo Cda. Fassone: «Vedo un futuro roseo». Gattuso, continua l’attesa per il rinnovo
allontana – almeno per il mo­ tutti i suoi progetti. Il futuro, a
Marco Pasotto mento – le indiscrezioni che in­ mio avviso, è roseo. Credo che
MILANO dicherebbero il Milan già vir­ stiamo gestendo bene il club. I
tualmente nelle mani di Elliott, risultati non arrivano mai al

I
l denaro diventerà visibile,
nel senso di accreditato
formalmente sul conto cor­
rente rossonero, lungo la gior­
nata di oggi. Al massimo nelle
prime ore di domani. Ma a con­
tare è soprattutto una cosa:
quel bonifico che il Milan atten­
deva da Li Yonghong, ieri era
partito. Dieci milioni in tutto,
ovvero la prima tranche di un
aumento di capitale complessi­
vo da 37,4 necessario per la ge­
stione del club sino a fine sta­
gione. Cioè al 30 giugno. Dieci
milioni su cui ci sono state mol­
te discussioni. Per esempio in
termini temporali, perché la
prima indicazione di data utile
per l’arrivo dei soldi era il 23
anche se – riportava ieri l’Ansa
– da fonti finanziarie filtra che
il presidente rossonero stareb­
be valutando una personale
exit strategy. Stamane intanto è
in programma un altro Consi­
glio di amministrazione, chia­
mato a fare il punto sulla situa­
zione complessiva relativa al­
l’aumento di capitale. All’ap­
pello a questo punto mancano
ancora 27,4 milioni, che saran­
no versati – in più tranche – tra
aprile e fine giugno con tempi­
stiche in base alle esigenze di
cassa del club.
PROGETTO Il tutto mentre Fas­
sone prosegue il lavoro freneti­
David Han Li, 34 anni, direttore esecutivo, il presidente Li Yonghong, 48 e l’a.d. Marco Fassone, 54 ANSA co sul rifinanziamento, con
primo anno quando si fanno le
rivoluzioni, ma i tifosi possono
aver fiducia nel futuro del Mi­
lan». E c’è spazio anche per Gat­
tuso: «Bisogna riconoscere a lui
e a Mirabelli, che mi ha dato il
coraggio di fare quella scelta in
quel momento, dei grandissimi
meriti. I risultati sono sorpren­
denti. E’ stato capace di ribalta­
re una situazione che, soprat­
tutto a livello morale, non era
ideale. Ha lavorato molto bene
sulla parte fisica e atletica. Ha
avuto coraggio, ha saputo par­
lare con tutti i giocatori, ha sa­
puto trasformare un gruppo in
palese sofferenza in un gruppo
motivato che gioca bene, ha
conquistato la finale di Coppa

marzo e il passare dei giorni
aveva generato più di un punto
interrogativo, sebbene tecnica­
mente ci fosse tempo fino al 4
aprile. Ma le discussioni aveva­
no riguardato anche la prove­
nienza stessa dei soldi, soprat­
tutto nel momento in cui si era
saputo che Elliott – il fondo che
ha prestato a Mr. Li 303 milioni
per aiutarlo nell’acquisto del
Milan – si era reso disponibile
col presidente rossonero per un
ulteriore prestito da 35 milioni.
Ovvero proprio quella somma
necessaria a completare la sta­
gione in corso.
ALTRE TRANCHE Una potenzia­
le operazione a conferma della
vicinanza di Elliott al Milan (a
tutela del proprio investimen­
to, è ovvio), ma allo stesso tem­
po un aggravio per il debito
complessivo nei confronti del
fondo americano. Ebbene, Li
Yonghong all’offerta di Elliott
non ha mai dato una risposta e
adesso è chiaro il perché: con­
tava evidentemente di riuscire
a versare i dieci milioni senza
ricorrere all’ausilio di Paul Sin­
ger, decisione che avrebbe au­
mentato l’indebitamento e av­
vicinato ulteriormente il club
rossonero al fondo americano.
In questo modo, invece, Mr. Li
37
● milioni e 400 mila euro:
è l’aumento di capitale
che occorre sino a fine giugno
per la gestione del club. Con
questi 10 ne mancano 27,4
viaggi settimanali a Londra e
contatti continui con l’advisor
Merrill Lynch. Ieri l’a.d. ha fatto
un punto della situazione di­
spensando ottimismo: «Ai tifosi
posso dire che i progetti partiti
ad aprile 2017 sono perfetta­
mente in tabella di marcia sia
sul piano sportivo sia extra­
sportivo – ha detto a Sky –. E
che la società sta andando
avanti bene, addirittura un po’
meglio rispetto ai budget, in
Italia, sta facendo ottime cose
in campionato. Siamo molto
contenti di lui». Si torna quindi
al dunque: quando il rinnovo?
Anche la giornata di ieri è filata
via senza novità: nessun incon­
tro e nessun appuntamento fis­
sato. L’auspicio di Mirabelli è
che la situazione riesca ancora
a sbloccarsi entro la partita con
la Juve, il miglior scenario pos­
sibile agli occhi del d.s..
© RIPRODUZIONE RISERVATA

CHE SFORTUNA MERCATO

Conti, un altro guaio Stima rossonera

Depay ricambia
al ginocchio già operato «Club magnifico»
La stagione finisce qui Alessandra Gozzini
INVIATA A GINEVRA (SVI)

1Forte distorsione in allenamento, ma sospiro di sollievo dopo

la paura di una ricaduta al crociato. Lo rivedremo in estate
tante trauma distorsivo al com­
MILANO partimento laterale del ginoc­
chio, la cui entità verrà valutata
È
stato Depay il primo a segnare e l’ultimo
a chiudere la porta dello spogliatoio:
Memphis ha aperto la partita contro il
Portogallo e alla fine ha aiutato i magazzinieri
della nazionale olandese a caricare sul pull­
volto il «compartimento latera­ man un paio di borsoni. Un’anima gentile in
le» induce a ritenere che ci pos­ un corpo tutto tatuato, ecco il profilo di uno
sa essere anche uno stiramento degli obiettivi rossoneri. Nella notte di Porto­

I
l sapore è ancora più amaro
perché ormai erano gli ulti­
mi metri prima del traguar­
do. Proprio quelli in cui ad An­
drea Conti è mancato nuova­
mente il terreno sotto i piedi. A
tradirlo è stato l’allenamento di
ieri mattina: uno scatto pare,
forse un salto – comunque nes­
sun contrasto di gioco – e An­
drea si è ritrovato per terra a te­
nersi fra le mani il ginocchio si­
nistro, lo stesso operato a metà
settembre per rimettere in se­
sto il legamento crociato ante­
riore. Trattandosi della medesi­
ma articolazione sono stati mo­
menti di panico, poi rientrato
dopo un consulto immediato
dal professor Schoenhuber, che
ha escluso una nuova rottura
del legamento. La diagnosi è
comunque pesante, ma nel­
l’aria resta una sensazione di
scampato pericolo: «Il Milan
comunica che Andrea Conti ha
riportato un trauma distorsivo
al ginocchio sinistro, lo stesso
operato lo scorso 16 settembre.
Esami strumentali e visita spe­
cialistica hanno escluso la rot­
tura del legamento crociato an­
teriore ricostruito, ma hanno
altresì evidenziato un impor­
nei prossimi giorni».
NIENTE RISCHI Traducendo: la
stagione è comunque da rite­
nersi conclusa qui – troppo ri­
schioso e anche privo di logica
provare a rimetterlo in campo
entro la fine del campionato –
ma se a saltare fosse di nuovo
stato il crociato per Andrea sa­
rebbe ricominciato un calvario
di (almeno) altri sei mesi. Si
tratta dunque di una forte di­
storsione, e il fatto che sia coin­
DOPPIO K.O.
15/9/2017
Rottura crociato anteriore ginocchio sinistro
16 /9/2017
Intervento chirurgico
27/3/2018
Distorsione compartimento laterale
ginocchio sinistro
GDS
del legamento collaterale. Un
guaio da 30­40 giorni, ma a
questo punto il tempo per An­
drea non conta più: il Milan
non lo rischierà e il difensore
dovrà suo malgrado abituarsi
all’idea di ricominciare a lavo­
rare in vista della prossima sta­
gione. Come si dice in questi ca­
si, la sfiga ci vede benissimo: il
ginocchio aveva fatto crac a
metà settembre, sempre in alle­
namento, e dopo l’intervento
Andrea aveva osservato scru­
polosamente tutta la trafila ria­
bilitativa, rispettando i tempi
(sei mesi circa).
NEO... ACQUISTO La prima con­
vocazione era arrivata col Chie­
vo il 18 marzo, poi è stata la vol­
ta della partitella in famiglia a
Milanello, mentre in program­
ma c’era la chiamata di Gattuso
anche per Juve­Milan e magari
una partita con la Primavera.
Invece la stagione si conferma
maledetta: in tutto cinque sole
partite fra preliminari di Euro­
pa League e campionato. Dopo
un’estenuante trattativa con
l’Atalanta, avrebbe dovuto es­
sere uno dei capisaldi su cui eri­
gere il nuovo Milan: sarà invece
uno degli acquisti più impor­
tanti della prossima estate e fa
tristezza rileggere le sue parole
di qualche giorno fa, quando
sognava un rientro nel derby.
«Abbiamo vissuti momenti di
angoscia – ha detto il suo agen­
te Mario Giuffredi a Radio Ros­
sonera –, ma quando ha saputo
che il crociato non si era rotto si
è subito tranquillizzato. Manca
poco tempo alla fine della sta­
gione ed è giusto che inizi a
pensare alla prossima: non si
può compromettere il proprio
futuro per disputare magari tre
partite di campionato».
m.pas.
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gallo­Olanda Depay ha ricambiato la stima:
«Il Milan è una grande squadra con una gran­
de società, stiamo parlando di
uno dei più grandi club al
mondo, con una storia magni­
fica». Se finito il tempo degli
investimenti a costo zero (gli
svincolati Reina e Strinic) ver­
rà anche il tempo delle grandi MEMPHIS
spese (almeno 30 milioni) DEPAY
Memphis sarà uno dei gioca­ 24 anni,
esterno
tori più ambiti. Esterno d’at­ olandese,
tacco, tocca il pallone col de­ a gennaio
stro e può giocare al posto di ha firmato
Suso oppure nella corsia op­ un contratto
Andrea Conti, posta. Cresciuto nel Psv, De­ di 4 anni con
pay è stato numero 7 dello il Lione, che lo
24 anni,
ha acquistato
acquistato United, particolare che qual­ per 20 milioni
l’estate scorsa cosa vuol dire, e oggi è ala del dal Manchester
dall’Atalanta Lione. Depay ha scritto sulla United
per una cifra maglia Memphis, il nome di
complessiva battesimo: il padre, emigrato ghanese a Moor­
di 28 milioni drecht, Olanda meridionale, abbandonò il fi­
di euro, glio quando aveva quattro anni.
comprese le
contropartite PRESENTE Questa è la storia, poi c’è il presente
LAPRESSE e oggi Depay è sinceramente concentrato sul
Lione: «L’interesse del Milan? Siamo nel mez­
zo della stagione e sto pensando solo e soltan­
to al Lione. Ogni mattina mi sveglio, ringrazio
Dio e vado ad allenarmi per aiutare la mia
squadra. Non penso ad altro». Dall’estate po­
trebbe avere altri pensieri.
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14 Calcio R Le riforme europee
NOVITÀ UEFA
Ecco la nuova
Champions:
mercato libero
e nuovi orari
1Panchina lunga,
si gioca alle 18.55 e
21, si potrà fare
il quarto cambio
ai supplementari
Fabio Licari
INVIATO A LONDRA
S
ta cambiando la Cham­
pions League. Non una
rivoluzione, ma tante
modifiche sostanziali – dall’au­
mento dei premi per i club ai
nuovi orari delle partite, dal­
l’allargamento delle panchine
a quello delle rose, più natural­
mente i criteri della lista d’ac­
cesso (la formula «4X4») – che
rimodellano l’immagine del
torneo per il triennio 2018­21.
Manca soltanto la Var che non
sarà ammessa a inizio stagio­
ne, parola del presidente Uefa
Ceferin. Chissà se poi in corso
di svolgimento, magari dall’eli­
minazione diretta, ci saranno
sorprese. Ieri l’Uefa ha riepilo­
gato le novità più importanti.
QUARTO CAMBIO Dopo l’ok
dell’International Board, in
tutte le coppe (Champions, Eu­
ropa League e Supercoppa) sa­
rà ammessa la quarta sostitu­
zione – una richiesta di lungo
tempo di tutti i tecnici – ma sol­
tanto nei supplementari. Dagli
ottavi di finale in poi. Nei 90’ i
cambi restano tre. Soltanto per
le due finali, più la Supercop­
pa, l’Uefa ha ammesso la pan­
china lunga con 12 giocatori e
non più 7. Come in A.
NUOVI ORARI Addio tradizio­
nalissime 20.45 (con l’eccezio­
ne delle ore 18 per alcune par­
tite giocate a Est): la Cham­
pions diventa come l’Europa
League. Due orari: 18.55 e 21.
Nella fase a gruppi ci saranno
due gare anticipate il martedì e
due il mercoledì (per sorteg­
gio); nell’ultimo turno, obbli­
gatoria la contemporaneità.
Dall’eliminazione diretta, fino
alla finale, sempre alle 21. In
Europa League obbligo delle
21 soltanto dai quarti. Idem
per la Supercoppa: quella del
2018 si disputerà il 15 agosto a
Tallin (Estonia).
MERCATO PIÙ LIBERO Niente
più vincoli nell’iscrizione di
nuovi giocatori. Oggi, per
esempio, chi ha giocato la fase
a gruppi della Champions non
può trasferirsi in un’altra squa­
0
● i vincoli di maglia: dalla
prossima edizione si potrà
cambiare club e giocare anche
la Champions con la nuova
squadra nella stessa stagione
21
● il nuovo orario di inizio delle
partite, a parte le eccezioni per
alcune gare giocate nell’Est
Europa. Ma nell’eliminazione
diretta, tutti in campo alle 21
Ronaldo, 33, campione d’Europa
con nazionale e Real Madrid EPA
RSpagnole, inglesi,
italiane e tedesche
subito ai gruppi:
e i ricavi in arrivo
dai diritti tv lievitano
dra di Champions da febbraio,
ma solo in Europa League. E vi­
ceversa. Dal prossimo anno,
come nei campionati naziona­
li, dopo il mercato d’inverno
sarà invece possibile vestire
due maglie nello stesso torneo.
PREMI UEFA Come anticipato
dalla Gazzetta, il prossimo tri­
ennio di coppe sarà il più ricco
di sempre. Il fatturato aumen­
terà di oltre il 40%, arrivando a
quasi tre miliardi e mezzo di
euro per stagione. I premi per i
club saliranno del 35%, circa 2
miliardi (quasi 1,5 in Cham­
pions e mezzo miliardo in Eu­
ropa League). La distribuzione
in Champions sarà determina­
ta da 4 voci: 1) market pool
(15%); 2) premi di partecipa­
zione (25%); 3) premi da risul­
tati stagionali (30%); 4) premi
da risultati storici (30%).
FORMULA 4X4 Come già in
Champions, chi vince l’Europa
League (o l’ex Coppa Uefa) per
tre volte consecutive o per un
minimo di cinque volte, può in­
dossare un distintivo sulla ma­
nica della maglia. Un diritto
che spetta per ora al Siviglia.
La novità più importante, sulla
quale si fonda la riforma, è il
4X4: le prime 4 nazioni del
ranking Uefa iscriveranno 4
squadre (le prime del campio­
nato) direttamente ai gruppi,
senza playoff. In questo modo
16 finaliste su 32 verranno dal­
le leghe top, al momento Spa­
gna, Inghilterra, Italia e Ger­
mania, disegnando così un ta­
bellone di altissimo livello. Au­
mentando fascino televisivo e,
di conseguenza, valore dei di­
ritti tv. Una piccola Superlega,
parola che però all’Uefa com­
prensibilmente non piace: una
SuperChampions è meglio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
NOVITÀ ECA
Un blocco
alle spese:
via al Fairplay
rinforzato
1Tra acquisti
e cessioni non
si potrà avere
un saldo negativo
oltre i 100 milioni
Marco Iaria
ROMA
twitter @marcoiaria1
E’
presto per prefigura­
re uno stop alle spe­
se folli sul mercato,
di certo il nuovo set di rego­
le economico­finanziarie
per la partecipazione alle
coppe europee, battezzato
Fair play 2.0, va in quella di­
rezione. Almeno questo è
l’auspicio di Uefa ed Eca
(l’associazione dei club eu­
ropei) che hanno trovato un
accordo su un aggiorna­
mento e rafforzamento dei
controlli, a partire dalla
prossima stagione, ora sog­
getto all’approvazione defi­
nitiva dell’esecutivo Uefa
previsto per fine maggio.
Sono stati introdotti due
nuovi indicatori per i conti
MERCOLEDÌ 28 MARZO 2018 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Il brasiliano Neymar, 26 anni,
è alla prima stagione al Psg AFP
RÈ stata rigettata
la «luxury tax»,
ma aumentano
gli strumenti
di controllo finanze
dei club in lizza per Champions
ed Europa League: un rappor­
to «sostenibile» tra debito net­
to ed Ebitda (il risultato d’eser­
cizio prima di interessi, tasse,
svalutazioni e ammortamenti,
ndr) e un saldo negativo massi­
mo di 100 milioni tra acquisti e
cessioni nelle campagne tra­
sferimenti della stagione. Si­
gnifica che una squadra, tra
sessione estiva e invernale,
non potrà spendere in «cartel­
lini» più di 100 milioni al netto
delle uscite.
COSA SUCCEDE Se uno dei due
parametri dovesse essere vio­
lato, l’Uefa ha il potere di inter­
venire per un controllo molto
più rapido del passato sulla
conformità (o meno) con il
break even (perdite massime
di 30 milioni nel triennio). Una
verifica a tutto campo, che può
andare a ritroso di uno o due
anni o anche in avanti esami­
nando il budget dell’anno suc­
cessivo. Se quelle spese di mer­
cato (o il rapporto debito­Ebi­
tda) sono nella norma rispetto
agli altri parametri, allora sarà
disco verde. Altrimenti scatte­
rà l’indagine, con il pericolo di
beccarsi una bocciatura. «La
violazione di uno dei due nuo­
vi indicatori — spiega il presi­
dente dell’Eca Andrea Agnelli
— non comporta automatica­
mente un’investigazione ma
può mettere a rischio il rispetto
delle norme del fair play da
parte del club. L’intesa rag­
giunta sulla regolamentazione
di accesso alle coppe testimo­
nia l’ottima cooperazione tra
Eca e Uefa». Nel Fair play Uefa
2.0 sono state implementate
alcune misure utili per la tra­
sparenza e l’armonizzazione:
verrà resa obbligatoria la pub­
blicazione dei bilanci dei club e
anche delle commissioni per
gli agenti, ci saranno stessi
principi contabili per tutti, in­
dipendentemente dal Paese di
provenienza, e si accorceranno
i tempi dei controlli. L’Eca ha
invece rigettato la proposta
dell’Uefa di introdurre una lu­
xury tax («troppo rischiosa»):
era uno degli strumenti evocati
da Ceferin per ridurre le di­
stanze tra grandi e piccole, che
tuttavia dovrebbero beneficia­
re di indennità per la formazio­
ne dei calciatori anche su scala
nazionale.
EFFETTO PSG Senza dubbio, la
misura che potrebbe avere
l’impatto maggiore è quella del
tetto alle spese sui trasferimen­
ti. Il varo del fair play, nel 2010,
aveva portato benefici com­
plessivi, con le perdite cumula­
te dei club europei che si sono
ridotte da 1,7 miliardi e meno
di 300 milioni. Tuttavia, negli
ultimi tempi si è assistito a
un’escalation che ha messo a
dura prova l’Uefa. Basti pensa­
re all’ultima, pazza estate del
Psg, che ha pagato 222 milioni
per avere Neymar (più il presti­
to con riscatto a 180 milioni di
Mbappé). Colpi che hanno sca­
tenato un’inflazione dei costi,
tanto da far scattare più di un
campanello d’allarme. Adesso
si prova a mettervi un argine.
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222
● i milioni pagati dal Psg per
prendere la star Neymar dal
Barcellona: certi eccessi non
saranno più possibili con i nuovi
vincoli pensati da Eca e Uefa
1.7
● i miliardi le perdite dei club
europei prima dell’inserimento
del Financial Fair Play: passivi
che si sono abbondantemente
ristretti in questi anni
 Calcio R Le strategie
Il futuro del calcio
Eca, la linea Agnelli
«Var in Europa
Meno gare: così
tuteliamo i calciatori»
1Il presidente della Juve, padrone di casa, spiega
i nuovi progetti davanti a Ceferin e Infantino
Marco Iaria
ROMA
@marcoiaria1
L
a volata scudetto col Na-
poli, la sfida nobile di
Champions League con-
tro il Real Madrid: la sua Ju-
ventus si prepara agli appunta-
menti cruciali della stagione
ma Andrea Agnelli, gran ceri-
moniere a Roma del decennale
dell’Eca, guarda oltre e traccia
l’agenda del futuro del calcio.
VOCE DA ASCOLTARE A set-
tembre il numero 1 bianconero
è stato eletto presidente del-
l’associazione dei club europei,
nata appunto dieci anni fa sul-
le ceneri del G14 e testimone di
una stagione nuova nel rap-
porto tra club e istituzioni cal-
cistiche. Seppellita l’ascia di
guerra, le squadre hanno deci-
so di passare dall’opposizione
al governo arrivando a ottene-
re la condivisione delle scelte
strategiche, tanto che lo stesso
Agnelli (assieme a Gazidis del-
l’Arsenal) siede pure nell’ese-
cutivo Uefa, con diritto di voto,
in rappresentanza dell’Eca.
«Siamo la parte imprenditoria-
le della famiglia del calcio —
ha detto Agnelli al termine del-
l’assemblea generale che si è
svolta nella Capitale — e ci
sobbarchiamo i rischi dentro e
fuori dal campo, ecco perché
LABANDIERA
BivioMarchisio:
unamagliasubito
olapistaStates
1Ilprincipinopunta
aessercidall’inizio
controMilanoReal
cercandofiducia.
Sullosfondoc’èl’Mls
Matteo Dalla Vite
D
ue partite per capire
quanto sentirsi impor-
tante. Per Allegri. E sic-
come le due gare in questione
non sono amichevoli ma saran-
no contro Milan e Real Madrid,
ecco che Claudio Marchisio la-
vora, lavora e lavora per parte-
cipare ad almeno una delle
due. Perché la condizione è mi-
SERVE PROTEZIONE
DEL GIOCO
E CONDIVISIONE
DEL FUTURO
ANDREA AGNELLI
CON IL TECNICO ALLEGRI
BISOGNA FAR SI’
CHE LE PARTITE
SIANO
NON PREVEDIBILI
ANDREA AGNELLI
CON L’AD BEPPE MAROTTA
gliorata. E perché due coinci-
denze potrebbero portarlo in
campo per riabbracciare la ti-
tolarità allontanandosi magari
dall’idea di sterzare a luglio
verso la MLS (campionato
Usa), idea sempre accesa an-
che dopo un like messo su un
video del New York City qual-
che giorno fa.
8 DA TITOLARE SU 15 Il Princi-
pino che cerca maglia è un con-
cetto antico in questa annata
bianconera. La sua ultima ap-
parizione dal 1’ risale all’11
marzo in campionato, Juven-
tus-Udinese 2-0. Non tanto
tempo fa e giocando da scher-
mo (tecnico) assieme a Khedi-
ra nel centrocampo a due. Poi,
due panchine ma in questi
giorni di nazionale ha pestato
vogliamo che la nostra voce
venga ascoltata a livello dome-
stico e internazionale». Non a
caso ieri a Roma, gli ospiti
d’onore erano il presidente
della Fifa Gianni Infantino e
quello dell’Uefa Aleksander
Ceferin. Orecchie attente al-
l’ascolto perché, a grandi linee,
sono stati affrontati i temi cru-
ciali per i rapporti tra le parti,
da sviluppare nei prossimi me-
si.
PROTEGGERE IL GIOCO Le pa-
role di Agnelli, perfettamente
calato in un aplomb istituzio-
nale e inserito nel clima di con-
cordia della nuova era, sono
state pacate ma allo stesso
tempo nette. In un sistema
sempre più polarizzato tra
grandi e piccole, non è facile
svestire i panni di una Juven-
tus ormai radicata nella top ten
dei ricavi e indossare quelli di
leader di un organo che tiene
assieme 230 club europei di 54
nazioni. Le linee guida? «La
protezione del gioco e la condi-
visione del futuro con tutti gli
stakeholder». Questo significa
che, tanto per andare sul prati-
co, sarà indispensabile ridurre
il numero delle partite e alleg-
gerire il calendario del calcio
internazionale. «Dobbiamo tu-
telare quelli che sono i princi-
pali attori, cioè i calciatori, in-
troducendo settimane di ripo-
so obbligatorio durante la sta-
Claudio Marchisio, 32 anni, è
cresciuto nella Juve LAPRESSE
duro a Vinovo proprio in vista
delle due prossime gare, snodi
importanti. E questi due impe-
gni diranno se Claudio può es-
sere considerato ancora cen-
trale. Finora Marchisio ha gio-
cato 8 partite da titolare e 7 le
ha disputate da subentrato:
poteva andare meglio, perché
anche l’aspettativa della mo-
glie era superiore, visti nel
post-derby foto e frase abrasi-
va.
1. Andrea Agnelli, 42 anni, presidente dell’Eca dal 2017, sul palco durante il discorso; 2. con Aleksander
Ceferin, 50 anni, presidente della Uefa dal 2016; 3. con Gianni Infantino, 48 anni, numero uno della Fifa dal
2016; insieme a Zvonimir Boban, 49 anni, ex calciatore, ora vicesegretario generale della Fifa BOZZANI
gione, calibrando i vari
impegni e allineando i tornei
delle confederazioni. E quan-
do parlo di riposo obbligatorio
mi riferisco anche alla possibi-
lità che i calciatori si allenino
senza dover pensare alla parti-
ta, visto che ora si arriva a gio-
care 2-3 volte a settimana. Pre-
servando il gioco riusciremo
anche ad allargare l’audience
globale, dando la possibilità al
pubblico di seguire più compe-
tizioni». Un ragionamento,
quello di Agnelli, che mal si
sposerebbe con l’idea di Infan-
tino di allargare il Mondiale
per club a 24, a partire dal
2021. «Prima di discuterne
DUE FINESTRE E FUTURO Le
opzioni di utilizzo nelle prossi-
me due gare sono le seguenti:
Claudio Marchisio potrebbe
essere titolare contro il Milan
perché Khedira non è in ottime
condizioni, perché Pjanic e
Matuidi sono reduci dalle na-
zionali, come Bentancur. Il fat-
to è che Pjanic quasi sicura-
mente contro il Diavolo ci sarà
perché il 3 aprile sarà squalifi-
cato nella gara di andata allo
Stadium contro il Real. E qui si
apre la seconda finestra: Mar-
chisio si trova meglio nella zo-
na di regìa. E il suo obiettivo è
proprio quello di essere il pre-
scelto per la Champions al po-
sto di Mire nel centrocampo a
tre, ammesso che Allegri non
scelga Bentancur o che non de-
cida per una diga a due. Tutti
quiz da risolvere a giorni, ma è
chiaro che il Principino auspica
la titolarità in almeno una del-
le due gare. Per sentirsi ancora
avvolto da fiducia e spegnere le
voci di un addio verso la MLS
se il prossimo anno sarà un co-
pia e incolla dell’attualità. E a
proposito di prossimo anno, ie-
ri il ds Paratici era a Wembley:
occhi su Pellegrini?
© RIPRODUZIONE RISERVATA
MERCOLEDÌ 28 MARZO 2018 LA GAZZETTA DELLO SPORT 15
1 2
3
4
dobbiamo sapere quale sarà riforma dei trasferimenti («mi-
l’architettura del calendario glioramenti sì ma non rivolu-
post 2024. Non si tratta sem- zioni») e si pone a metà strada
plicemente di aggiungere una tra Uefa e Fifa, divise sulla Var.
competizione». Dice Andrea Agnelli: «Quello
della Var è un processo irrever-
VAR Poi c’è il tema del competi- sibile. C’è in Italia, c’è in Ger-
tive balance, cioè dell’equili- mania, verrà adottato anche
brio da garantire tra club dalle
differenti disponibilità econo-
nel Regno Unito. Noi dobbia-
mo rispettare la tempistica del-
miche. Una ricetta ancora non l’Uefa che deve formare gli ar-
c’è. «Dobbiamo trovare un mo-
do perché ci siano partite inte-
bitri». Secondo Ceferin, la tec-
nologia verrà introdotta in
ressanti e non prevedibili, sen- Champions League solo quan-
za compromettere le aspirazio- do «si avrà la sicurezza che il
ni di tutti i partecipanti». L’Eca, sistema sia perfetto». Possibile
che ha cominciato a discutere che avvenga per la stagione
sul fenomeno degli e-sports, 2019-20.
vigila sui lavori in corso per la © RIPRODUZIONE RISERVATA
A VINOVO ANCHE BERNARDESCHI IN CAMPO
Buona notizia per Allegri
Cuadrado torna in gruppo
● (f.d.v.) La buona novella è
arrivata all’improvviso: ieri
conservativa ha fatto effetto e si
potrà evitare l’operazione) si
Juan Cuadrado si è rivisto avrà solo a fine settimana,
finalmente con il gruppo. Ha quando arriverà al picco degli
fatto parte dell’allenamento sforzi. A parte anche Giorgio
con i compagni, un deciso Chiellini e Alex Sandro (per
passo avanti visto che il entrambi problemi muscolari
colombiano (operato per la
pubalgia a fine gennaio)
alla coscia destra) che
continuano a nutrire speranze
lamentava ancora dolore. Se
tutto andrà per il verso
di farcela, se non per il Milan
(sabato), almeno per l’andata dei
giusto (ovvero se il fastidio quarti di finale di Champions col
non si ripresenterà e Real Madrid (3 aprile). Oggi
l’esterno potrà aumentare i rientreranno a Vinovo tutti i
giri) ci vorranno una decina nazionali.
di giorni perché ritrovi una © RIPRODUZIONE RISERVATA
buona condizione, ma Allegri
potrebbe nell’emergenza
comunque utilizzarlo per uno
spezzone di gara già nelle
prossime partite. Ancora
personalizzato per Federico
Bernardeschi, che ha
intensificato il lavoro sul
campo e finora le risposte
del ginocchio sinistro
infortunato (è fermo dal 18
febbraio) sono state positive
ma il verdetto definitivo
(ovvero se la terapia Juan Cuadrado, 29 anni GETTY
16 MERCOLEDÌ 28 MARZO 2018 LA GAZZETTA DELLO SPORT
 Serie A R Futuro e mercato
De Laurentiis lancia
messaggi a Sarri
«Rischiamo insieme»
1«A Napoli ha mostrato grande onestà e genialità
Ma se arriva qualcuno a pagare la clausola...»
Mimmo Malfitano
NAPOLI
Q T
uestione di fiducia. Dun-
que l’argomento è più
che mai serio. Aurelio De
Laurentiis parla a margine del-
la riunione dei vertici dell’Eca,
a Roma. Il contratto di Mauri-
zio Sarri è tra i temi più discus-
si. Oggi il presidente del Napoli
volerà a Los Angeles, per impe-
gni cinematografici e rientrerà
in Italia soltanto qualche gior-
no prima dello scontro diretto
con la Juventus, all’Allianz Sta-
dium. Partirà portandosi die-
tro l’incertezza per il futuro del
proprio allenatore: tra i due
non c’è stato nessun incontro
diversamente da quanto s’è vo-
luto fare intendere nelle ultime
settimane. Sarri ha spiegato
per bene qual è il suo pensiero,
vuole aspettare l’esito di que-
sto campionato prima di deci-
dere il da farsi. Soltanto a boc-
ce ferme l’allenatore incontre-
rà il presidente col quale discu-
terà della questione economica
(chiederà 4 milioni netti di sti-
pendio a stagione) e di merca-
to, soprattutto. Su entrambi i
L’INDAGINE PENALE
HackercontroLotito
OperazioneDeVrij:
scomparsi2milioni
1Ifattirisalgono
al2014:nonsitrovaun
versamentodellaLazio
alFeyenoord.Vicini
allasvoltagliinquirenti
Nicola Berardino
ROMA
È
riaffiorata una vicenda di
hackeraggio che riguarda
Stefan De Vrij. In partico-
lare il suo trasferimento dal
Feyenoord alla Lazio nel 2014.
Un’ultima tranche della somma
versata da Lotito al club olan-
dese, circa due milioni di euro,
sarebbe finita ad altri attraver-
so un sistema di hacheraggio
che si era inserito nell’opera-
zione bancaria approntata dal-
la Lazio. Che quindi risultereb-
be parte lesa. Sulla vicenda si
sta muovendo da tempo la ma-
gistratura: starebbero per
emergere particolari rilevanti
nello sviluppo delle indagini.
RIECCO SERGEJ Intanto Mi-
linkovic è pronto. Il centrocam-
pista serbo ha smaltito un affa-
ticamento muscolare molto fa-
stidioso e ieri pomeriggio è
rientrato in gruppo alla ripresa
degli allenamenti della Lazio.
Contro il Benevento potrà tor-
nare titolare dopo tre partite.
Ha risposto alla convocazione
della Serbia, ma è stato dispen-
sato dagli impegni in nazionale
per ritornare a Formello a cu-
Aurelio De Laurentiis, 68 anni, e Maurizio Sarri, 59 anni ANSA
punti, il tecnico sarà irremovi-
bile, vorrà garanzie certe sulle
operazioni di rafforzamento,
RIl presidente: «C’è
partendo dal principio che nes-
suno dei giocatori più rappre-
sentativi dovrà essere ceduto.
E poi, chiederà rinforzi di qua-
lità, giocatori in grado di poter
fare la differenza sia in Italia
sia in Europa. De Laurentiis si
farà forte della durata del con-
tratto: quello di Sarri scadrà a
rarsi. Il suo recupero ricarica la
Lazio verso la ripresa del cam-
pionato. Ma anche verso l’an-
data dei quarti di Europa Le-
gaue della prossima settimana
contro il Salisburgo. Con Mi-
linkovic Inzaghi ritrova il cen-
trocampista che sa farsi valere
a tutto campo e da goleador:
l’ultima vittoria a casa Sassuolo
è stata timbrata da una dop-
pietta di Milinkovic.
CACERES MEGLIO Si sta svuo-
tando l’infermeria della Lazio.
Ieri hanno ripreso ad allenarsi
pure Caceres e Patric, due solu-
zioni difensive in più per saba-
to, considerata la squalifica di
Wallace. Nel reparto arretrato
si profila comunque il recupero
di Radu, che ieri ha continuato
a lavorare in palestra per smal-
tire alcuni problemi al ginoc-
chio. Sarà ancora out Lulic che
non ha smaltito i fastidi legati a
una elongazione ai flessori del-
la coscia sinistra. Si punta a re-
cuperare il capitano per la gara
dell’Olimpico col Salisburgo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Stefan De Vrij, 26 anni AP
giugno 2020. L’allenatore, in-
vece, si sentirà libero di decide-
re se dovesse arrivare un club
disposto a pagare gli 8 milioni
della clausola rescissoria da
esercitare entro il 31 maggio.
Insomma, l’incontro si annun-
cia particolarmente spigoloso.
FIDUCIA E RISCHIO Sono due
aspetti che il presidente ha vo-
luto sottolineare discutendo
sulla posizione del proprio al-
lenatore. «Noi due convergia-
mo su tutto, ma spesso questo
non significa trovare i giusti
modi. O si è giovani o non si è
giovani. Se lo si è, si rischia su
tutto. C’è da capire, però,
quanto i nostri compagni di
viaggio amino rischiare. Sarri
è uno che ha rischiato in tutta
la sua vita, con onestà intellet-
tuale e professionale, è diven-
tato quasi geniale in quello che
fa. Si è avvicinato alla A da po-
co e il Napoli lo ha stimolato a
mettersi in gioco ancora di più.
Mi auguro che tutto ciò lo si
possa fare ancora insieme», ha
spiegato De Laurentiis.
PERICOLO CLAUSOLA È l’altra
questione aperta. Il presidente
vorrebbe abolirla, Sarri chie-
derà un bel po’ di soldi per il
nuovo accordo. Quattro milio-
ni, dicevamo, contro i tre che
gli proporrà De Laurentiis. Ma
non sarà l’aspetto economico
l’argomento più significativo:
l’intenzione sarebbe quella di
accontentarlo. Il problema ve-
ro è rappresentato da eventuali
offerte di altri club che voglio-
no investire su Sarri. «Se qual-
cuno volesse affrontare il pro-
da capire quanto blema della clausola, sarebbe
i nostri compagni legalmente ineccepibile e noi
dovremmo farci da parte. In 14
di viaggio amino anni ho dimostrato che si pos-
rischiare» sono fare grandi passi. Tutti
devono aver fiducia in questo
Napoli e in me», ha ribadito il
presidente.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
MERCOLEDÌ 28 MARZO 2018 LA GAZZETTA DELLO SPORT
LE ULTIME
Hysaj può sorridere
Ora ha meno dolore
niente di grave
1L’albanese in città:
oggi farà gli esami
al ginocchio destro
Hamsik non ce la fa
a recuperare sabato
Gianluca Monti
NAPOLI
anta apprensione a Na-
poli per le condizioni
di Elseid Hysaj dopo
l’infortunio rimediato da
quest’ultimo con l’Albania
nel match amichevole con-
tro la Norvegia che lo ha co-
stretto ad uscire dal campo
dopo 65’. Il terzino è, però,
rientrato soltanto ieri sera in
Italia e verrà valutato oggi
dallo staff medico capeggia-
to dal dottor De Nicola. Ov-
viamente, ci sono stati con-
tatti tra il calciatore ed i diri-
genti e la versione fornita da
Hysaj è parsa rassicurante:
la botta sopra il ginocchio
destro c’è stata ma l’ex em-
polese non avverte partico-
lare dolore. In giornata si ca-
pirà se ci sono state compli-
cazioni al ginocchio stesso o
eventualmente al quadrici-
pite per via del colpo rime-
diato. Inutile, logicamente,
fare previsioni di sorta pri-
ma di una diagnosi vera e
propria. Comunque rispetto
alle nubi che si addensavano
17
di buon mattino, ieri in serata
la situazione era più serena.
FORFAIT Sarri tuttavia sa di po-
ter tranquillamente contare su
Maggio, che già in casa del Sas-
suolo potrebbe sostituire Hysaj
senza problemi. L’esperto terzi-
no quest’anno si è sempre fatto
trovare pronto quando è stato
chiamato in causa e potrebbe
risultare prezioso contro i peri-
colosi esterni offensivi di Iachi-
ni, molto dotati sul piano della
velocità. Hamsik, invece, do-
vrebbe dare forfait: è fermo
dall’infortunio con il Genoa per
un affaticamento ai flessori e
nel frattempo è stato operato
alle tonsille (oggi visita di con-
trollo alla gola e poi esami stru-
mentali). Il capitano ieri si è ri-
visto a Castel Volturno ma è
davvero arduo immaginarlo in
campo al Mapei Stadium. Al
suo posto è pronto Zielinski, la
sua alternativa, che spesso lo
ha già sostituito, quest’anno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Elseid Hysaj, 24 anni ANSA
TACCUINO
SASSUOLO
Berardi nel 4-3-3
contro il Napoli?
● SASSUOLO (s.f.) Dopo il 3-5-2
di Udine, Iachini pensa di tornare
al 4-3-3 con i rientri di Berardi,
Ragusa e Peluso. La doppia
seduta di ieri a porte chiuse,
aspettando il rientro di Adjapong
oggi, ha rilevato una ripresa di
Matri, un attaccante possibile
arma in corsa da usare contro il
Napoli. A questo punto il tecnico
può scegliere la strategia
migliore con tutti gli uomini a
disposizione.
LEGA DILETTANTI
Zanon condannato
per diffamazione
● VENEZIA Florio Zanon, vice
presidente Area Nord della Lega
Nazionale Dilettanti, è stato
condannato dal Giudice di Pace di
Venezia Fabrizio Pertile ad un
risarcimento di 4mila euro per
diffamazione nei confronti di
Fiorenzo Perotto, ex vice
presidente vicario del Comitato
Regionale Veneto della Figc. I fatti
si riferiscono al 2010, in
occasione dell’assemblea elettiva
per il rinnovo delle cariche del
Comitato regionale.
IN CALABRIA
Sputa ai carabinieri
Ha 75 anni: 5 di daspo
● REGGIO CALABRIA Ha 75
anni ed è di Marina di Gioiosa
Jonica: C.C. il tifoso della squadra
di calcio del Locri al quale i
carabinieri hanno notificato un
provvedimento di Daspo per la
durata di 5 anni. L’11 febbraio
scorso il 75enne alla fine
dell’incontro Gallico Catona-Locri
di serie D, durante il deflusso ha
sputato verso due carabinieri,
spintonando.
18 MERCOLEDÌ 28 MARZO 2018 LA GAZZETTA DELLO SPORT
 Serie A R Il personaggio
LA RICORRENZA
ORE 17.42: COSÌ
NASCE IL CALCIO
SECONDO
FRANCESCO
VENTICINQUE ANNI FA A BRESCIA
L’ESORDIO IN SERIE A DEL CAMPIONE DELLA
ROMA, INIZIO DI UNA STORIA D’AMORE
IL RACCONTO
di ANDREA PUGLIESE
E DAVIDE STOPPINI
«M
amma,
lasciami i
soldi per
la meren-
da». «Va
bene, ma non comprare le solite
schifezze». «Tranquilla mam-
ma». E via in edicola, per la me-
renda ci si arrangia, come tutti i
lunedì in cui vince la Roma. Ec-
cola, la Gazzetta del 29 marzo
1993, che titola «Signori come
Rossi», l’attaccante della Lazio
paragonato al campione della
Juventus. No, proprio non ci sia-
mo. Al nostro interessa di più
pagina 12, «la Roma esce dal mi-
stero», cronaca di un (in)dimen-
ticabile Brescia-Roma 0-2. Vallo
a sapere che l’Evento era nasco-
sto nel tabellino: «Esordio in Se-
rie A per il sedicenne Francesco
Totti». Oddio, il Bambinello del
Presepe era un filo annunciato,
perché se del doman non v’è
Totti
certezza, di quello che si vedeva
ogni giovedì in allenamento, dei
tunnel e dei tiri al volo, dei sorri-
sini e della faccia tosta, come
potevi non accorgerti?
ORE 17.42 Quarantadue minuti
dopo le diciassette, perché la
notte prima era tornata l’ora le-
gale: le partite, tutte insieme al-
la domenica, iniziavano alle 16
e le vittorie valevano due punti.
È in quel momento che parte il
calendario d.T., dopo Totti, giu-
sto per dare un riferimento a
chiunque oggi voglia fermarsi
un attimo al lavoro per ripensa-
re a 25 anni fa. Si scherza, o for-
se no. Di certo il pomeriggio pri-
ma di quel giorno zero il ragaz-
zino, in trasferta con la Prima-
vera ad Ascoli, aveva vinto da
solo la partita già nel primo tem-
po. A Luciano Spinosi, tecnico
dei ragazzi, arrivò una telefona-
ta nell’intervallo: «Fallo uscire,
deve andare con la prima squa-
dra a Brescia». C’era da capirlo,
Vujadin Boskov, allenatore di
una Roma senza arte né parte a
DISSI A BOSKOV
DI FARLO ENTRARE:
FRANCESCO MI
DEVE UNA CENA...
SINISA MIHAJLOVIC
L’ISPIRATORE DEL CAMBIO
metà classifica, eliminata dalla
Coppa Uefa e con un presidente,
Giuseppe Ciarrapico, in galera a
Regina Coeli. Il 31 marzo la
squadra si sarebbe giocata la vi-
ta nel ritorno della semifinale di
Coppa Italia col Milan degli In-
vincibili, eppure battuti all’an-
data: dunque turnover, parolo-
ne appena affacciatosi in Serie A
ma così necessario a Brescia. A
gara vinta, minuto 87, Sinisa
Mihajlovic fa la cosa migliore di
una giornata che pure aveva
condito con un gol e un assist
(per Caniggia). Si gira verso la
panchina e a Boskov, il suo pa-
drino, suggerisce: «Fai entrare il
ragazzino». A 16 anni, 6 mesi e
un giorno iniziava la Storia. «Fu
CI RIEMPIVA DI una cosa spontanea, per come lo
vedevo in allenamento – ha rac-
TUNNEL IL GIOVEDÌ contato nel tempo Mihajlovic –.
IN ALLENAMENTO, Dissi a Boskov di buttarlo den-
tro, lui stava per inserire Muzzi.
AVEVA CARATTERE
25
Francesco lo sa che mi deve una
cena, è stato il più grande calcia-
RUGGIERO RIZZITELLI tore italiano di sempre, più di
FU LUI A LASCIARGLI IL POSTO Baggio e di Rivera».
FRANCESCO
TOTTI
NATO IL 27 SETTEMBRE 1976
A ROMA
RUOLO DIRIGENTE
EX ATTACCANTE
Cresciuto nel vivaio della Roma,
fa il suo esordio in Serie A il 28
marzo 1993 in Brescia-Roma 0-2,
a 16 anni. Da allora in giallorosso
ha giocato 786 partite e segnato
307 gol, vincendo uno scudetto
(2001), due Coppe Italia (2007 e
2008) e due Supercoppe italiane
(2001 e 2007). Tra i tanti premi
individuali anche la Scarpa d’oro
(2007) e il Golden Foot (2010)
IN AZZURRO
Dopo aver fatto la trafila di tutte
le nazionali giovanili (campione
d’Europa U21 nel 1996), fa il suo
esordio con quella maggiore il
10-10-1998 in Italia-Svizzera 2-0.
Nel 2006 è campione del mondo.
In azzurro 58 partite e 9 gol
DA DIRIGENTE
Il 28 maggio 2017 ha dato l’addio
al calcio in Roma-Genoa, oggi è
dirigente della Roma. Aspira a
diventarne il direttore tecnico
MERCOLEDÌ 28 MARZO 2018 LA GAZZETTA DELLO SPORT 19
CONTENUTO
PREMIUM
Francesco Totti, allora 16enne, nel debutto in A, il 28 marzo 1993
ALTRO MONDO E qualcosina, di fare molto e allora le minacce
Boskov, l’aveva intuito: «Totti è nei suoi confronti si sprecavano.
bravissimo e meritava questo Lui però non ci sentiva, era tutto
premio. Bisogna puntare più sul un dribbling e un tunnel, tanto
vivaio che sul mercato», disse che spesso lo “rinviavamo”, co-
zio Vuja quel pomeriggio. Se- me si dice dalle mie parti. Ma lui
condo il New York Magazine il si prendeva i calci e ricomincia-
1993 è l’anno che ha cambiato il va il giovedì dopo, aveva carat-
mondo, quello del primo atten- tere».
tato islamico alle Torri Gemelle,
di Nelson Mandela premio No- TALENTO Carattere che ha spe-
bel per la pace, di Bill Clinton al- so altre 785 volte con la maglia
la Casa Bianca. Dalle nostre par- della Roma, dopo quel pome-
ti Silvio Berlusconi era «appe- riggio lombardo. Ha continua-
na» un imprenditore, Matteo mente annaffiato il suo talento
Salvini un concorrente del con 307 gol, s’è preso gioco de-
«Pranzo è servito», Cinque Stel- gli avversari con quegli occhi
le solo un modo per classificare dietro la testa, buoni per imma-
gli hotel di lusso, Bettino Craxi ginare un corridoio dove gli al-
usciva dall’hotel Raphael som- tri vedevano un muro. Ha vinto
merso dalle monetine, Cosa No- uno scudetto e riscritto una pa-
stra organizzava l’attentato di rola del vocabolario: cucchia-
via dei Georgofi- io, credete anco-
li. Google non
esisteva, per le IL SUO VIAGGIO
ra sia una posa-
ta? Ha fatto gol
786
notizie aspettavi in 43 città del
il tg e, se proprio mondo, a 62
non resistevi, club diversi e a
spingevi insieme una nazionale,
un paio di tastini l’Australia, che
del telecomando le partite giocate gli italiani pen-
e, puff, ecco le in tutto con la Roma, savano fosse ter-
scritte colorate ra buona solo
del Televideo. Sì, mentre i gol sono per i viaggi di
il Televideo, che 307. Con l’Italia nozze, non po-
molto lasciava al- 59 partite e 9 gol polo in grado di
l’immaginazione ostacolare la cor-
e che di Totti aveva cominciato a sa verso il Mondiale 2006. Del-
scrivere già il 18 febbraio 1993, la Roma sarà sempre il Capita-
un’amichevole al Flaminio tra la no, eredità che ha material-
Roma e l’Austria di Herbert mente raccolto da Aldair ma
Prohaska. Frammenti di nel suo immaginario dall’idolo
un’Italia che si scambiava le Giuseppe Giannini: «Esserlo
lire e i giocatori al calcio- stato del più grande numero 10
mercato. Totti, invece, già della storia della Roma è un or-
volava: «Fui io a uscire per goglio – ricorda spesso il Prin-
lui, al momento del cam- cipe, il capitano di quel 28 mar-
bio gli feci l’in bocca al zo 1993 –. Lo vidi a Trigoria la
lupo – ricorda Rug- prima volta a 15 anni, capii in
giero Rizzitelli –. un secondo che era di un altro
Nessuno avrebbe pianeta». Roma è invece il pia-
mai immaginato neta che Totti non ha mai volu-
che sarebbe di- to abbandonare, pigrizia che
ventato Totti, gli è costata un Pallone d’oro.
ma che avesse Anzi no: l’ha vinto il 28 maggio
talento si sa- 2017, commuovendo l’Italia nel
peva. Di soli- giorno dell’addio. Ma questo
to il giovedì a nei tabellini non lo troverete
noi vecchietti mai scritto.
non andava © RIPRODUZIONE RISERVATA
LO VIDI A 15 ANNI:
IN UN SECONDO
CAPII CHE ERA DI
UN ALTRO PIANETA
GIUSEPPE GIANNINI
L’IDOLO DI FRANCESCO
20 MERCOLEDÌ 28 MARZO 2018 LA GAZZETTA DELLO SPORT
 Serie A R Il personaggio MERCOLEDÌ 28 MARZO 2018 LA GAZZETTA DELLO SPORT 21

Cagliari nel destino

alla coscia sinistra gli costò il
posto in squadra. Dal punto di IL DOPPIO EX
vista morale fu una mazzata,

Selvaggiricorda
ma l’ex Spal non è un ragazzo
fragile, tanto che si tirò su in

Bonifazi & Torino:

fretta ricominciando a sgomi­
tare per un posto in squadra. A
fine novembre gioca in manie­
ra impeccabile contro il Carpi i
novanta minuti che significano «Decisiunderby
è l’ora del debutto? sabatodicoX»
l’accesso agli ottavi di finale di
Coppa Italia, ma la cattiva sor­
te è di nuovo in agguato. Altro
acciacco muscolare, altra fer­
mata ai box durata fino a inizio
gennaio in coincidenza con lo 1 2

1Il centrale granata era finito k.o. un girone fa sbarco in granata di Mazzarri.
E quando la rincorsa sembra

Dopo tanti infortuni Mazzarri pensa a lui per il 4-3-3

davvero finita, prima della tra­
sferta a Verona, altra rifinitura
e altro fastidio muscolare al
quadricipite destro che stavol­
ogni volta a fare marcia indie­ ta lo costringe a disertare an­
Fabrizio Turco tro e a ripartire dal via. che lo stage azzurro di Cover­
TORINO ciano cui era stato appena con­
DESTINO Adesso arriva la tra­ vocato.

E
ccolo in rampa di lancio, sferta di Cagliari che sembra
l’ultimo golden boy gra­ essere nel suo destino: all’an­ LA SVOLTA Ecco perché adesso
nata. Dopo aver rinviato data, infatti, proprio Bonifazi è arrivato il momento della
l’esordio in Serie A per mesi, sembrava poter rappresentare svolta; senza dimenticare il
adesso Kevin Bonifazi – ossia l’ideale per il Torino che aveva vantaggio della stagione vissu­
uno dei prodotti più talentuosi bisogno di svoltare. I granata ta lo scorso anno con Semplici ● 1 Franco Selvaggi, 64, nella figurina Panini in maglia Toro dove
dell’ultima infornata granata – erano reduci da un momento e la Spal, un’esperienza prezio­ giocò dopo Cagliari dal 1982 all’84 ● 2 col Cagliari: dal 1979 all’82
è pronto alla prima. Classe non facile, la squadra non riu­ sa visto che ha giocato con con­
1996, l’ex difensore centrale sciva a reggere l’impatto dei
della Spal promossa in Serie A due centrocampisti e dei quat­
tinuità nella difesa a tre, ossia
l’abito nuovo di zecca che Maz­ 1Tre stagioni Sardegna ho fatto tre stagioni
stupende, un sesto posto in
si aspettava una stagione ben tro attaccanti e i risultati non
diversa. Soprattutto dopo aver arrivavano. Dopo due sconfitte CAIRO SICURO
zarri – che ha smaltito l’in­
fluenza tanto da essere tornato
a Cagliari, due classifica e sono arrivato in az­
zurro al Mundial vinto nel
al Torino. «Con
«BELOTTI
conquistato la convocazione in fila (e due punti conquistati a dirigere in campo l’allena­ 1982. Ho avuto un mentore: Gi­
allo stage azzurro del c.t. Ven­ in quattro partite), Mihajlovic mento granata – vuol disegna­ gi Riva. Un maestro fondamen­
i difensori di oggi
tura, tredici mesi fa, partendo salvò la panchina cambiando
da Ferrara e senza neppure volto alla squadra e tornando
passare dal massimo campio­ al 4­3­3 che aveva utilizzato fi­
È FELICE QUI» re addosso al Torino in vista
della trasferta sarda di sabato.
E se invece, all’ultimo minuto, segnerei di più»
tale per me. Non avrebbe mai
voluto che partissi. E invece
Amarugi mi vendette. Al Toro»
nato; poi quando la scorsa no a Pasqua dello scorso anno. iTORINO (f.t.) «Belotti è nel lanciare la difesa a tre Maz­
estate ha risposto picche allo Alla vigilia della sfida ai rosso­ felice di stare a Torino, non zarri dovesse optare per la li­ BELLA ESPERIENZA Lo volle
Zenit San Pietroburgo che lo blù sardi le porte per Kevin si c’è problema». Così ha nea dell’esperienza garantita Francesco Velluzzi Eugenio Bersellini. «E giocai
corteggiava proprio per gio­ erano improvvisamente spa­ parlato Urbano Cairo nel da Nkoulou, Burdisso e Moret­ due ottimi campionati anche lì.

carsi le sue chan­
ce in granata; in­
fine quando nel LA CHIAVE
mercato di ripa­ Kevin, uscito
razione a dire no
alla Spal che lo dal vivaio del club,
voleva in presti­ si aspettava una
to per il girone di stagione diversa
ritorno era stato
direttamente il L’anno trascorso
club granata.
Certo, le gerar­ alla Spal può servire
chie di inizio sta­ Conosce molto
gione lo poneva­ bene la difesa a tre
no al quinto po­
sto in griglia di partenza, ma
Bonifazi aveva la consapevo­
lezza di potersi giocare le sue
carte migliori a campionato in
corso per convincere lo staff
tecnico a dargli spazio. Invece,
a bloccarlo, è stata una raffica
di acciacchi e infortuni: nulla
di particolarmente grave, ma
quanto basta per costringerlo
È
lancate, ma pro­ corso di un incontro con ti, l’occasione per Bonifazi sa­ carico a mille. A 64 an­
prio sul più bel­ gli investitori in Borsa rebbe comunque appena volta­ ni Franco Selvaggi con­
lo, nel corso del­ Italiana. Il presidente ha to l’angolo, nel recupero di tinua a vivere uno
l’allenamento di chiarito la vicenda Belotti, campionato in programma splendido presente da capo
rifinitura del sa­ confermando la volontà di mercoledì prossimo in casa delegazione della Nazionale
bato pomerig­ trattenerlo in granata. contro il Crotone. Under 16 di Zoratto che sa­
gio, un fastidio © RIPRODUZIONE RISERVATA bato scorso ha vinto in Ger­
mania per 4­2. «Una bella
soddisfazione davanti a tan­
ti italiani e vincere in casa lo­
ro non è facile». Ma ripren­
dere l’album dei ricordi è
sempre un bel piacere. So­
prattutto se dall’album si ti­
rano fuori le esperienze con
Cagliari e Torino che per l’ex
bomber, chiamato da tutti
Spadino per la bassa statura
e il piede piccolo (38), rap­
presentano il top della car­
riera calcistica e della vita.
FAMIGLIA «A Cagliari è nato
nel 1979 il mio figlio più
grande, Marco, a Torino nel
Al Torino ho dato il cuore, ri­
nunciando a una grande offer­
ta del Napoli. Ma poi arrivò Ra­
dice che voleva a tutti i costi Se­
rena. E io, che avevo rinunciato
al Napoli, andai a Udine dove
giocai con un campione straor­
dinario: Zico. Del Toro mi re­
stano nella testa soprattutto
due derby vinti. Uno lo decisi
con un gol (2­1) nell’83. In un
altro, stesso anno, non segnai
ma fu storico: perdevamo 2­0,
vincemmo 3­2.
OGGI Per sabato Selvaggi spera
in un pareggio: «Nessuna può
perdere. Il pari accontentereb­
be tutti. Sono due club che ap­
prezzo. Cairo ha risollevato il
Toro, gli ha dato solidità. I tifosi
devono pazientare e ricordare
che il club ha avuto dei presi­
denti indecenti. Lui lo riporterà
in alto. Spero solo che faccia

20
● le presenze di Bonifazi l’anno
scorso con la maglia della Spal
(con 3 gol segnati). Il difensore
è stato tra i protagonisti
della promozione in Serie A
1982 Claudia che oggi è tifo­
sa granata. Mentre Luca è
nato a Bari, è l’unico che ha
fatto il calciatore. Mi sono
sempre spostato con mia
moglie Bruna. «Mi marcava
stretto». Come i difensori,
che, però, Franco seminava.
«Ero un giocatore tecnico,
oggi mi divertirei tanto, per­
ché le marcature sono più
blande». A Cagliari e Toro lo
Kevin Bonifazi, 21, prima stagione col Toro. Ha giocato anche con Benevento, Casertana e Spal LAPRESSE legano splendidi ricordi: «In
tornare in alto anche il settore
giovanile. Giulini tiene il Ca­
gliari con i conti a posto». Ma
sabato sarà anche una sfida tra
bomber: Pavoletti e Belotti. E
Selvaggi sceglie il migliore:
«Non c’è discussione, Belotti è
più forte. Ha tutto per essere un
centravanti completo. Vive un
brutto periodo, ma si riprende­
rà. Pavoletti è molto bravo so­
prattutto di testa».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
22
MERCOLEDÌ 28 MARZO 2018 LA GAZZETTA DELLO SPORT 23
24 MERCOLEDÌ 28 MARZO 2018 LA GAZZETTA DELLO SPORT
 Serie A R Dalle sedi MERCOLEDÌ 28 MARZO 2018 LA GAZZETTA DELLO SPORT 25

IL BLOG DELLA A
1SAMPDORIA (fr.ga.) In attesa degli otto nazionali ancora impegnati in giro per il mondo,
la Sampdoria recupera Linetty. Bereszynski, invece, prosegue il suo lavoro personalizzato
come Quagliarella e Barreto. Oggi la squadra al Gaslini per la tradizionale visita di Pasqua

la e la famiglia di Davide» il
1Via libera del Comune alla proposta dell’assessore allo sport tweet del sindaco di Firenze
Vannucci. I «Campini» accanto allo stadio, dove la squadra Dario Nardella. Poi parola
di Pioli si allena quotidianamente, dedicati al capitano viola all’Assessore allo Sport
Vannucci. «Una scelta con-

Il centro sportivo
divisa con la società Viola e
la famiglia di Davide, che
scrive il nome di Astori sui
Campini della Fiorentina

della Fiorentina
come già è scritto nel cuore
di tutti i fiorentini. Insieme
alla famiglia e alla stessa
Fiorentina - ha proseguito

intitolato ad Astori
l’assessore - individueremo
la data migliore per la ceri-
monia ufficiale di intitola-
zione».

Sportivo Davide Astori». DELLA VALLE Nel frattempo

Giovanni Sardelli RIl sindaco Nardella MOTIVAZIONI Le iniziative in
proprio al centro sportivo
Davide Astori prosegue il
FIRENZE
«Così il suo ponte per ricordare il capitano lavoro della squadra in vi-

A
desso è ufficiale.
L’idea di intitolare il
centro sportivo viola
ad Astori era nata dalle due
famiglie di Davide: quella
reale e quella calcistica, ov-
vero la Fiorentina. Poi la po-
litica ha fatto il resto e l’iter
RPresto verrà
burocratico è stato rapidis-
simo. Ieri la giunta di Palaz-
zo Vecchio (sede appunto
del Comune di Firenze) ha
dato il via libera alla propo-
sta presentata dall’assesso-
re allo Sport del Comune di
Firenze Andrea Vannucci.
L’impianto a fianco dello
stadio Artemio Franchi in
piazzale Campioni del ’56
sede degli allenamenti vio-
la e noto come «I Campini»,
si chiamerà quindi «Centro
nome rimarrà viola, prematuramente scom-
parso ad Udine lo scorso 4
per sempre legato marzo, sono moltissime. La
a Firenze» voglia di intitolare ad Astori il
centro sportivo è stata però da
subito enorme, considerando
quanto il difensore viola fosse
attaccato alla sua squadra, ai
individuata compagni, ed al mondo viola
una data per la in generale. Quelli che si chia-
mavano «I Campini» in pratica
cerimonia ufficiale erano per lui una seconda ca-
di intitolazione sa. Gioie e fatiche passavano
dal lavoro all’interno del cen-
tro sportivo. Senza contare un
altro aspetto ancora più im-
portante. Chi si allenerà in
quel luogo dovrà portare
avanti i valori, soprattutto mo-
rali, di Davide. Esempio per i
giovani e guida anche per i più
navigati. Per questo l’idea era
Davide Astori in campo nella sua ultima partita, con il Chievo GETTY
già stata annunciata dal presi-
dente esecutivo viola Mario
Cognigni durante la trasferta
di campionato che ha visto la
Fiorentina superare il Torino
lo scorso 18 marzo. In pochi
giorni l’intuizione congiunta
della società Viola e della fa-
miglia di Davide è diventata
realtà.
SODDISFAZIONE Tifosi, gente
comune, addetti ai lavori. La
prospettiva era stata reputata
perfetta da ogni componente
fin da subito. Logica quindi la
soddisfazione per la rapidità
nel rendere ufficiale la decisio-
ne. «Davide Astori non solo re-
sterà nei nostri cuori, ma il suo
nome sarà sempre legato a Fi-
renze: il Centro sportivo della
Fiorentina sarà intitolato al
nostro capitano. Lo abbiamo
deciso oggi in giunta, una scel-
ta condivisa con la società Vio-
sta della sfida interna di sa-
bato prossimo contro il Cro-
tone. Oggi torneranno a Fi-
renze tutti i calciatori impe-
gnati con le rispettive
Nazionali tranne Badelj, at-
teso in città domani all’ora
di pranzo, di rientro dagli
impegni della Croazia negli
Stati Uniti. Tra domani e ve-
nerdì arriverà a Firenze an-
che il patron Andrea Della
Valle per seguire da vicino i
suoi ragazzi in un percorso
di riavvicinamento sempre
più spedito e convinto.
Quasi certamente però,
non sarà presente sabato al
Franchi a causa di lungo
viaggio di lavoro in Asia fis-
sato da tempo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

1L’esterno del Bologna pensa 1Assemblea di Lega a Roma

a rilanciarsi contro la Roma CLASSIFICA con il capo della Polizia. Nuova
Col 3-5-1-1, però, gioca a tutta fascia SQUADRE PT PARTITE RETI
governance: l’a.d. il 7 maggio

Di Francesco: Gabrielli: «Basta

G V N P F S

JUVENTUS 75 29 24 3 2 67 15
NAPOLI 73 29 23 4 2 63 19

violenze ultrà
ROMA 59 29 18 5 6 49 23

«Sfido papà
INTER 55 28 15 10 3 47 21
LAZIO 54 29 16 6 7 67 37
MILAN
ATALANTA
50
44
28
28
15
12
5
8
8
8
41
43
32
31 in autostrada»
e voglio un gol»
SAMPDORIA 44 28 13 5 10 47 43
FIORENTINA 41 28 11 8 9 38 33
TORINO 36 28 8 12 8 37 37
Armando Izzo, 26 anni, contro l’Udinese ANSA BOLOGNA 34 29 10 4 15 34 41 Valerio Piccioni
UDINESE 33 28 10 3 15 38 42 ROMA
ha tenuto fermo quasi due mesi
1Problema muscolare GENOA 30 28 8 6 14 21 29

A
Luca Acquino a fine 2017. «Ho voglia di ri- CAGLIARI 29 28 8 5 15 27 44 llarme autostrade. Lo lancia il capo
BOLOGNA prendermi quello che mi sono per il difensore SASSUOLO 27 28 7 6 15 18 48 della Polizia, Franco Gabrielli , nel-
perso in questi mesi a causa di appena rientrato CHIEVO 25 28 6 7 15 25 47 l’incontro con i presidenti di A tenu-

A
nche se quello di sa- quell’infortunio. Sto meglio e SPAL 25 29 5 10 14 28 50 to ieri al palazzo H del Foro Italico. Il ri-

Maledizione Izzo
bato sarà il quarto voglio ritrovare il gol». Magari CROTONE 24 28 6 6 16 27 50 schio che la violenza, respinta o ridotta al-
faccia a faccia, la sfi- per mettersi in luce anche in ot- VERONA 22 28 6 4 18 25 56 l’interno degli stadi, trovi altri palcosceni-
da in famiglia ha sempre un tica Nazionale. Di Biagio lo ha BENEVENTO 10 28 3 1 24 19 63 ci. «Abbiamo assistito a situazioni nelle
sapore particolare. Bolo-
gna-Roma è anche Di Fran-
convocato all’ultimo stage e un
finale di stagione in crescendo Si fa ancora male CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI quali in sede autostradale si sono fermati
sulla corsia di emergenza due pullman per

cesco contro Di Francesco.
Federico contro papà Euse-
bio. Il bilancio è in parità:
una vittoria a testa e un pa-
reggio. Se qualcuno pensa
che i giallorossi possano
avere già la testa alla sfida
con il Barcellona, ci pensa
Un mese di stop?
potrebbe riproporlo nell’orbita darsele di santa ragione». Si riferisce pro-
azzurra, dove è già approdato a babilmente agli incidenti dell’8 marzo a
il suo grande amico Simone 30 GIORNATA Verona fra i tifosi di Ternana e Fiorentina.
SABATO 31 MARZO
Verdi: «Per arrivare in Nazio- BOLOGNA-ROMA ore 12.30 (0-1)
«Questo espone anche i cittadini che utiliz-
nale servono gol e prestazioni ATALANTA-UDINESE ore 15 (1-2) zano l’autostrada: cose non tollerabili».
migliori. È un obiettivo e un so- Alessio Da Ronch CAGLIARI-TORINO ore 15 (1-2)
gno, però sono consapevole GENOVA FIORENTINA-CROTONE ore 15 (1-2) CODICI Gabrielli non vuole tornare indie-
che devo fare meglio». Dona- GENOA-SPAL ore 15 (0-1) tro rispetto alle aperture di inizio stagione,

l’esterno rossoblù a spegne-
re ogni illusione: «Speria-
mo, ma non sarà così. Papà
è un martello», sottolinea
Federico, che ha incontrato
i tifosi allo store del Bolo-
gna. «Per me affrontarlo è
sempre una grande emozio-
ne, ma sabato saremo avver-
sari e in campo non ci guar-
deremo in faccia. Vogliamo
fare una bella partita e por-
tare a casa un bel risultato».
A CACCIA DI GOL Quello
che servirebbe a nobilitare
la stagione del Bologna, a
secco di vittorie contro una
big da 26 mesi. In queste no-
ve partite rimanenti va a
caccia di una scossa anche
Di Francesco. Il 20 agosto ha
realizzato la prima rete ros-
soblù in questa stagione nel-
l’1-1 contro il Torino. Da
quel momento, però, non ha
più trovato la via del gol an-
che per l’infortunio che lo
doni sta ancora valutando se
tornare al 4-3-3, magari ripe-
scando Destro, o continuare a
percorrere la strada del 3-5-1-1
utilizzato nell’ultimo periodo.
Un modulo, questo, nel quale
Di Francesco si è dovuto disim-
pegnare nel nuovo ruolo di
esterno a tutta fascia: «Un’op-
portunità di crescita per me,
posso imparare cose nuove.
Non mi ha penalizzato e in fu-
turo mi servirà».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Federico Di Francesco LAPRESSE
Q
uella di Armando Izzo è una vera ma-
ledizione. Il ventiseienne difensore del
Genoa, che sabato a Montecarlo aveva
fatto rientro nell’amichevole contro il
Monaco e si apprestava a riprendere il suo
posto anche in campionato, si è infortunato
di nuovo. Stavolta a bloccare il forte difenso-
re rossoblù è una lesione muscolare al soleo,
la cui entità deve ancora essere valutata in
maniera definitiva, ma che costringerà Ar-
mando ad un nuovo stop abbastanza lungo,
visto che il guaio accusato in allenamento
non è lieve e rischia di metterlo fuori causa
quantomeno fino al termine di aprile, quindi
per 6 o 7 partite.
RIECCO TAARABT Il difensore si era infortu-
nato al ginocchio a fine gennaio contro l’Udi-
nese e, come detto, era pronto al rientro, ma
Ballardini ha subito dovuto rinunciare al suo
rilancio. Ha ripreso, invece, a lavorare con il
gruppo Taarabt, che tornerà disponibile già
sabato. Difficilmente, però, l’attaccante ma-
rocchino potrà garantire una tenuta di no-
vanta minuti. Il principale candidato a sosti-
tuire Galabinov nel ruolo di centravanti con-
tro la Spal, quindi, resta Lapadula.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
INTER-VERONA ore 15 (2-1) ma chiede ai club di fare la loro parte:
LAZIO-BENEVENTO ore 15 (5-1) «Non lasceremo sole le società, i temi della
SASSUOLO-NAPOLI ore 18 (1-3) legalità ci appartengono, ma bisogna che si
CHIEVO-SAMPDORIA ore 18 (1-4) sentano partecipi di questa partita». Sotto-
JUVENTUS-MILAN ore 20.45 (2-0) scrivendo, per esempio, i codici etici anco-
ra senza firma. Giovanni Malagò, doppio
MARCATORI padrone di casa (presidente Coni e com-
24 RETI Immobile (7, Lazio). missario di Lega), ha ringraziato Gabrielli:
22 RETI Icardi (5, Inter). «Potrebbe vietare le trasferte, non lo farà,
17 RETI Dybala (1, Juventus); Mertens ma ha chiesto ai club il loro contributo».
(4, Napoli); Quagliarella (6,
Sampdoria). GOVERNANCE Il neo presidente Gaetano
15 RETI Higuain (1, Juventus). Miccichè ha avuto parole di ottimismo sul
13 RETI Dzeko (Roma). futuro (l’atmosfera era serena anche per il
10 RETI Ilicic (2, Atalanta). pagamento della prima rata dei diritti tv da
9 RETI Inglese (1, Chievo); Milinkovic-Savic parte di Mediapro). Diventerà operativo
(Lazio); Zapata (Sampdoria); Iago Falque con la nomina dell’a.d. (a proposito, Do-
(Torino).
menicali non è convinto, mentre De Sier-
8 RETI Cristante (Atalanta); Pavoletti
vo, Kahale e Perrelli non convincono: Mic-
(Cagliari); Perisic (Inter); Callejon
(Napoli); Antenucci (3, Spal).
cichè cercherà un altro nome) e del resto
7 RETI Verdi (Bologna); Simeone e
della governance. Che potrebbe avvenire
Thereau (3, Fiorentina; 2 con 1 rigore nella prossima riunione, sempre a Roma, il
nell’Udinese); Luis Alberto (Lazio); 7 maggio, a due giorni dalla finale di coppa
Cutrone (Milan); Insigne (1, Napoli); Italia. Infine la Lega A ha anche commis-
Lasagna (Udinese). sionato uno studio di fattibilità per il lancio
di una E-league, dedicata appunto agli ap-
passionati dei videogames calcistici.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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 MERCOLEDÌ 28 MARZO 2018 LA GAZZETTA DELLO SPORT 27

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Il presidente del Coni celebra il debutto di Francesco, 25 anni fa

GRAZIE TOTTI, PER ME SEI IL PALLONE D’ORO ALLA CARRIERA grande tenore che all’ultima recita si congeda
dal palcoscenico.

Lo sport italiano deve essere grato a Totti per

per me è un momento speciale, unico, che mi
L’INTERVENTO consente di riavvolgere il nastro di gran parte
di GIOVANNI MALAGÒ della mia vita. Io il 28 di marzo del 1993 a
presidente del Coni Brescia non c’ero ma seguivo sempre la squadra
visto che a quei tempi il mio papà Vincenzo era
vicepresidente della Roma. Devo ammettere
Quel giorno nacque una storia che anno dopo
anno è diventata leggenda. Un giovane talento
che ci ha regalato gol, spettacolo e prodezze
capaci di scrivere una storia fantastica e
inimitabile. E’ stata una favola meravigliosa che
tutta Italia ha vissuto insieme a Francesco e la
quello che ha fatto e per questo il ricordo del
suo debutto oggi rappresenta a distanza di
anni la sincera fotografia di una carriera fatta
di sacrifici e di sudore. Totti è stato un grande
artista del pallone, è un simbolo del calcio,
sarà per sempre nel cuore di tutti gli sportivi.

C
elebrare un’emozione dopo un quarto di che quella domenica Vujadin Boskov ebbe un dimostrazione è venuta l’anno scorso con la sua Grazie Francesco, per me sei il Pallone d’oro
secolo non è mai semplice. Ma ricordare gran coraggio a far entrare a pochi minuti dalla ultima partita contro il Genoa. Un intero Paese alla carriera!
l’esordio in serie A di Francesco Totti fine un ragazzo di appena sedici anni. ha applaudito il suo ritiro dalle scene, come un © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il pareggio dell’Italia con l’Inghilterra La vignetta Lettere alla Gazzetta

I SEMI AZZURRI TATTICA E MODULI

di Stefano Frosini

DELLA SPERANZA COME OSSESSIONE

nel centravanti azzurro che ha avvinghiato alla difesa a cinque.
IL COMMENTO segnato una rete nelle ultime 11 PORTO FRANCO
di LUIGI GARLANDO partite? Probabilmente c’entra il di FRANCO ARTURI Parlavo di percorsi progressivi. Fin
email: lgarlando@rcs.it trauma dell’eliminazione email: farturi@gazzetta.it quando si giocava quasi da fermi
mondiale. Se con risultati positivi twitter: @arturifra (semplifico: il fenomenale Meazza
come quello di ieri e con una Twitter correva come una freccia) siamo

S
ritrovata serenità, campioni come stati campioni del mondo. Estro e
iamo stati i primi ad Insigne, Immobile, Belotti, Secondo Sacchi non basta tecnica individuale ci premiavano.
accogliere la Var a braccia Verratti... torneranno a insegnare la tecnica individuale ai Ma quando il calcio ha preso altre
aperte, le abbiamo subito sintonizzarsi con il loro talento; e bambini: si deve intervenire su direzioni (l’atletismo
voluto bene e lei ha se i giovani come Chiesa quella collettiva. Seguendo le anglosassone), non siamo saltati sul
generosamente aggiungeranno freschezza ed FEDERICA PELLEGRINI ultime uscite della nazionale, a me carro, sistemandoci tutti a difesa
ricambiato. Grazie a un tele-rigore entusiasmo, forse ritroveremo Stella del nuoto sembra invece che ciò che manca della porta: pareva più semplice. I
realizzato da Insigne nel finale, un’Italia competitiva. ● 27 Marzo 2007. Ai Mondiali di ai nostri, con poche eccezioni, è risultati nell’immediato sono stati
l’Italia ha evitato la quarta partita Melbourne fisso il nuovo record proprio la tecnica individuale. grandi (Milan e Inter degli anni
di fila senza vittoria e senza gol. Ma rintracciate le ragioni delle dei 200 sl. E’ passato un po’ di 60), ma a prezzo di una crisi
Sarebbe stato un record nei lunghi speranza, dobbiamo poi essere tempo. Che bella panzerottona. Richard Mair (Ortisei) paurosa una volta rifluita l’onda.
108 anni della Nazionale. onestamente spietati. Contro @mafaldina88 Sacchi ha rimesso le cose a posto
Argentina e Inghilterra volevamo Oggi si dice «tutti dietro la linea imponendo ai suoi campioni
Il buon Di Biagio, che con dignità e inventarci il nostro piccolo della palla», ieri catenaccio. Ma soprattutto preparazione atletica di
serietà, ha prestato servizio alla Mondiale e divertirci con stringi stringi è la stessa cosa: per prim’ordine e mentalità aggressiva.
patria in un momento gramo, non prestazioni da vera Italia, per questo, e non per altro, il calcio Tuttavia, a fronte di due coppe dei
avrebbe meritato di fare questo risollevarci il morale dopo la italiano è precipitato ai minimi. Campioni vinte (eccezionale) ha
genere di storia. Tenera l’esultanza storica eliminazione da Russia ‘18. pur perso tre scudetti su quattro:
a pugni chiusi del c.t., legittima la E invece abbiamo finito per Ugo Bertoni nessun modulo è perfetto. Arrigo ha
soddisfazione perché la sua fragile legittimare il verdetto delle fatto scuola ma molti suoi epigoni

S
creatura ha dimostrato una bella qualificazioni. Non siamo stati acchi ha rivoluzionato il hanno in parte distorto la sua
capacità di rezione: ha rincorso il eliminati dalla Svezia perché NICO ROSBERG calcio e chi lo nega è cieco o lezione, credendo che il
pareggio con un secondo tempo Ventura ha lasciato in panchina Ex campione del mondo di F.1 disonesto: i suoi principi di muscolarismo puro avrebbe risolto
orgoglioso. Nell’azione del gol Insigne e neppure perché Darmian ● Se il tuo nome è Alex e mi hai gioco di base sono quelli che tutti i problemi. Al contrario,
azzurro sono nascosti i semi della ha colpito il palo. Più mandato questa lettera, grazie! preferisco. Non m’azzardo a dire «i stavano nascendo il tiki-taka e il
nostra rinascita. Federico Chiesa, semplicemente, più banalmente, Ho firmato le foto ma non trovo migliori»: il calcio è un campo di possesso palla (non circo, ma calcio
classe ‘97, si è gettato con coraggio siamo stati eliminati perché siamo la busta con l’indirizzo. Fammelo libera interpretazione. Allo stesso vincente), noi abbiamo perso un
nell’area inglese con la palla al meno bravi degli altri. Non avere. #findAlexAddress tempo trovo anch’io che la altro treno e siamo ancora fermi
piede fino a procurarsi il calcio di andremo al Mondiale perché oggi @nico_rosberg generazione attuale dei migliori alla stazione mentre altri convogli
rigore. Il rinascimento passerà dai siamo questi: una Nazionale che azzurri manifesti un deficit di ci sfrecciano davanti: dai finestrini
nostri giovani. Ne abbiamo di nelle ultime quattro partite non ha fondamentali individuali. Come si ci salutano spagnoli, inglesi,
bravi, cresceranno, ci guideranno. vinto e ha segnato solo un gol su mettono insieme queste opinioni in tedeschi, belgi... Gli acuti mondiali
Nel pomeriggio l’Under 21 ha vinto rigore. E nei primi tempi delle due apparenza divergenti? Facendo un di Bearzot e Lippi sono entrati nel
in casa della Serbia, avversario amichevoli non ha mai tirato in po’ di storia e osservando nostro cuore, ma non modificano le
nobile, con un altro gol di Vido. porta. Come dice con altrettanta l’evoluzione del gioco in Italia. linee evolutive.
Barella e Mandragora sono già spietata onestà Zola: «Mancano i Porto Franco ha appena ricevuto
pronti per il salto. L’Under 19 di talenti. Chi salta l’uomo?». Nel una lettera di un quindicenne, Anche i poveri brasiliani non hanno
Brignola e Scamacca si è cuore del campo, dove si crea, oggi impressionante per lucidità e rigore ben capito che tutto si muove. A
qualificata per le finali continentali non sappiamo esprimere più di HAKAN CALHANOGLU tattico. Il tema è il rientro, che loro, fenomeni di tecnica appresa
in Finlandia senza sconfitte. Se Jorginho. Inutile illuderci come fa Giocatore del Milan pareva imminente prima del nuovo per strada o sulle spiagge, è
sapremo accompagnare la crescita Di Biagio: «Siamo come Spagna e ● Dopo il match incontro con infortunio (a proposito: auguroni al mancato il concetto che il calcio
delle nostre speranze, la Nazionale Brasile». No, quello è un altro l’ex giocatore @acmilan Dejan giocatore), del terzino del Milan moderno è un gioco di squadra
acquisterà linfa per rifiorire. Il mondo. Non vergogniamoci di Savicevic #HC10 #Türkiye Andrea Conti. Una sorta di tesina dove si corre tanto. E così sono
rigore lo ha messo in rete Insigne, sentirci come Grecia, Austria, @hakanc10 buona per il Supercorso di diventati, incredibile, una squadra
uno dei nostri talenti più limpidi, Danimarca. La Standard and Poor’s Coverciano, con tanto di qualunque. Morale: penso che sia
già in età da trascinatore. del calcio ci ha declassati. diversificazione di moduli. necessario partire da giocatori di
Purtroppo nel travaso dalla maglia Sgobbiamo semmai per risalire, Complimenti al giovane, ma il suo grandi fondamentali individuali (da
del Napoli a quella dell’Italia, il allenando i giovani alla tecnica e bell’esercizio è una delle prove della formare, senza lasciare per strada
genio di Lorenzo si disperde troppo aggrappandoci intanto alla tattica nostra ossessione per tattiche e nanetti e mingherlini, che nel calcio
spesso. Anche ieri, rigore a parte, che è il pane dei poveri. Per questo dintorni. Del resto il buon Ventura fanno spesso epoca), cercando di
non ha incantato. Stessa il 20 maggio dovrà essere ha fallito la qualificazione al trasformarli anche in grande atleti,
dispersione per Ciro Immobile. annunciato un c.t. di grande Mondiale, escludendo nelle partite capaci di inserirsi in un buon
Com’è possibile che il killer esperienza e grande carisma. decisive il miglior giocatore italiano collettivo.
spietato della Serie A si trasformi © RIPRODUZIONE RISERVATA del momento, Insigne, per rimanere © RIPRODUZIONE RISERVATA

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DIRETTORE GENERALE LA GAZZETTA DELLO SPORT Via A. Rizzoli, 8 20132 Milano - Tel. 02.25841 - Fax 02.25846848 La tiratura di martedì 27 marzo
600100330455. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di
Francesco Carione www.rcspubblicita.it copertina per l’Italia; il triplo per l’estero è stata di 220.417 copie

PREZZI ALL’ESTERO: Austria e 2,50; Belgio e 2,50; Cipro e 2,50; Croazia Hrk 19; Francia e 2,50; Germania e 2,50; Gran Bretagna GBP 2,20; Grecia e 2,50; Lussemburgo e 2,50; Malta e 2,50; Olanda e 2,50; Portogallo e 2,50; Slovenia e 2,50; Spagna e 2,50; Svizzera CHF 3,50
28 MERCOLEDÌ 28 MARZO 2018 LA GAZZETTA DELLO SPORT
 Serie B R L’anticipo della 33a giornata MERCOLEDÌ 28 MARZO 2018 LA GAZZETTA DELLO SPORT 29

Quando Cosmi gridava

sivo campione del mondo», ri-

TACCUINO
velò Serse a distanza di anni.

DUE GIALLI L’archivio fa il re-

sto. Le spiagge sono ancora

«Vai Grosso sulla fascia»

aperte quando Cosmi conse- IL CASO
gna a Grosso la prima maglia
da titolare a San Siro. È il 26
Foggia: la Finanza
agosto 2001, esordio del cam- perquisisce la sede
pionato (e in A) contro l’Inter. ● FOGGIA Perquisizioni nella

1Insieme tre anni e mezzo a Perugia, stasera rivali in Ascoli-Bari Bilancio? Un palo, un cartelli-
no rosso (doppia ammonizio-
sede del Foggia, dove la
Guardia di Finanza ha

Il cambio di ruolo, l’esordio a San Siro e tanti amici: che incrocio

ne), ma anche un 6,5 in pagel-
la: «Una piacevole scoperta - si
legge sulla Gazzetta del giorno
dopo - bravo a chiudere, avan-
za spesso e colpisce un palo
ASCOLI (3-5-2) Giulia Guglielmi sull’1-2. L’espulsione sul finale
non macchia il suo esordio a
BARI (4-3-3)
acquisito informazioni sui
conti e i bilanci della società.
A richiederlo la Procura di
Foggia che sta indagando,
dopo il trasferimento da
Milano della posizione del
patron Fedele Sannella (ora ai

A
pagina 11 della tesina San Siro». Vincerà l’Inter 4-1, domiciliari) nell’inchiesta per
OGGI ore 20.30 ANDATA 0-3 «Il trequartista» Serse ma di quella partita in tanti ri- riciclaggio. Sanella è accusato
22 Cosmi spiegò come si corderanno un altro numero: il di aver riciclato 378mila euro
AGAZZI legge il futuro. Era il 2000 e ap- leggendario 44 di Fabio Gatti, pagando in nero calciatori,
24 5 13 pena un anno dopo, a Perugia, allora un ragazzino spuntato allenatori e procuratori. Per la
PADELLA MENGONI GIGLIOTTI il tecnico avrebbe allenato per dalla Primavera e oggi collabo- stessa inchiesta il club è stato
14 19 20 32 7
tre anni e mezzo Fabio Grosso. ratore tecnico di Sean Soglia- commissariato per sei mesi. Il
MOGOS ADDAE BUZZEGOLI KANOUTE MARTINHO Un ragazzo di 23 anni che arri- no, d.s. del Bari. Quel Sogliano club spiega di aver dato ampia
vava dal Chieti con un cespu- schierato sul centrodestra nel disponibilità per l’inchiesta.
10 45 glio riccio in testa e con il taglio 5-3-2 di 18 anni fa. Spunti dal
LORES MONACHELLO del trequartista. Stasera, in tabellino: prenderanno anche LEGA
18 27 16 Ascoli-Bari, saranno entrambi loro un giallo a testa, mentre
CISSE NENE’ IMPROTA
in giacca e camicia, magari an- Cosmi fornirà materiale per la
Assemblea su diritti
14 7 23 che con il giubbotto: il mae- sua biografia con l’espulsione e date playoff-playout
HENDERSON PETRICCIONE IOCOLANO stro, in lotta per la salvezza, dopo soli 22’ del primo tempo. ● MILANO Oggi a Milano
contro la sua creatura, che Il tecnico, infatti, venne allon- assemblea della Lega B che,
4 33 17 13
punta i fari sulla Serie A. tanato per le giuste ma eccessi- fra le altre cose, discuterà di
SABELLI EMPEREUR MARRONE ANDERSON
ve proteste a seguito dell’1-0 di diritti tv per il prossimo
12 NUMERO 11 Perché il mestiere Kallon, viziato da un suo fallo triennio 2018-2021 e fisserà le
MICAI
di terzino, Grosso, l’ha impara- di mano. Viene da dire: tutto date di playoff e playout.
ASCOLI Sono ancora indisponibili Rosseti,
Bianchi e Cherubin, oltre al lungodegente to proprio da Cosmi. Durante il qui?
Favilli. In porta Cosmi conferma Agazzi al ritiro estivo, al tecnico e all’al- LA SITUAZIONE
posto di Lanni, mentre in attacco c’è un lora suo vice Mario Palazzi ba- UN VICE No. Perché stasera si
dubbio tra Lores (favorito) e Clemenza per
starono un paio di occhiate: aprirà la busta anche per Vale-
Domani altre 8 gare
affiancare Monachello.
PANCHINA 1 Lanni, 4 De Santis, con quella corsa così ampia ab- riano Recchi. Che oggi è il vice Venerdì le ultime 2
21 Castellano, 25 Florio, 29 Baldini, binata a quel piede mancino di Grosso a Bari, ma ieri (inteso ● Questa la classifica dopo 32
23 Ganz, 18 Parlati, 26 Pinto, 28 D’Urso,
27 Clemenza, 31 Perri, 39 Ventola. così perbene, Fabio pareva come la scorsa stagione) era il giornate: Empoli* p. 60;
ALLENATORE Cosmi. quasi sprecato là in mezzo. E vice di Cosmi a Trapani. Con Frosinone 55; Palermo* 54;
SQUALIFICATI Mignanelli. così è cominciata l’esplorazio- quest’ultimo le strade si erano Bari* e Cittadella 50; Venezia*
DIFFIDATI Bianchi, Buzzegoli, Mignanelli e
Padella. ne della fascia sinistra. Negli divise in Sicilia dopo l’esonero, 49; Perugia* e Parma* 47;
occhi di Cosmi, infatti, Grosso mentre la vicinanza geografica Carpi* 44; Spezia 42;
BARI Petriccione gioca al posto era la pratica applicata a ciò con l’attuale collaboratore del Cremonese e Salernitana 41;
dell’acciaccato Basha: è l’unica novità per
Grosso rispetto alla squadra che ha
che aveva discusso nella tesi di tecnico del Bari ha fatto il pre- Foggia* 40; Pescara 37;
sconfitto il Brescia. Sono di nuovo a Coverciano: «Un numero 11 sente. Stefano Raponi, origina- Avellino* 36; Entella* e Novara
disposizione Balkovec e Gyomber, rientrati molto bravo tecnicamente e rio di Foligno, ha infatti pre- 35; Brescia* e Cesena 34; Pro
dalle rispettive nazionali, ma partiranno
entrambi dalla panchina.
tatticamente e di corsa velo- sentato Recchi (con un passato Vercelli* e Ascoli 30; Ternana
PANCHINA 22 De Lucia, 34 Conti, ce», caratteristiche che - secon- proprio nel Foligno) a Grosso. I 27. (* una gara in meno).
32 Gyomber, 19 Balkovec, 6 D’Elia, do il tecnico - avrebbero potuto due, evidentemente, devono Domani, ore 20.30: Avellino-
15 Cassani, 31 Busellato, 21 Tello, 11 Galano,
9 Kozak, 29 Andrada.
aiutare il vero trequartista a essersi piaciuti. Mentre Cosmi, Parma (0-2), Brescia-Pescara
ALLENATORE Grosso. esprimersi al meglio. Grosso si dal canto suo, si è portato ad (3-0), Carpi-Ternana (0-0),
SQUALIFICATI nessuno. metterà proprio la 11 sulle Ascoli un altro pezzo di quel Cittadella-Spezia (0-0),
DIFFIDATI Improta, Henderson e spalle e, qualche anno più tar- Perugia 2001-02. Al suo fianco Empoli-Salernitana (1-2),
Petriccione.
di, la Coppa del Mondo tra le in panchina c’è infatti Fabio Entella-Palermo (0-2), Foggia-
ARBITRO Ros di Pordenone. mani. «Fabio è stato in assoluto Bazzani, che in Umbria arrivò Pro Vercelli (4-1) e Frosinone-
GUARDALINEE Grossi-Luciano. la sorpresa più grande: arriva- un paio di settimane dopo Venezia (1-1); venerdì, ore 19
TV Sky Sport 1 HD, Sky Supercalcio HD e
Sky Calcio 1 HD. va dalla C2, mai avrei pensato Serse Cosmi, oggi 59 anni, e Fabio Grosso, 40, insieme ai tempi del quella sfida all’Inter. Novara-Cesena; ore 21
PREZZI da 12 a 50 euro. che sarebbe diventato un deci- Perugia, dove sono stati dal 2001 al gennaio 2004 GIANCARLO BELFIORE © RIPRODUZIONE RISERVATA Perugia-Cremonese.

Serie C R Le sentenze

Penalizzazioni: Arezzo -6
de invece 4 punti (finendo a un
solo punto sopra il playout) PANCHINE IL GIUDICE SPORTIVO
sempre per il mancato paga-
Santarcangelo Il record: 34
Siracusa e Vicenza, è -4
mento di stipendi e contributi
entro la scadenza; l’allora mas-
simo dirigente Franchetto,
malgrado si sia difeso dicendo
C’è Zeman jr. gli squalificati
che il club era stato ceduto a per la salvezza Sottili beffato
1Mancati pagamenti: -2 anche all’Akragas. Catanzaro: tolto il -1 Pioppi (a sua volta irreperibile
perché trasferitosi negli Emira- ● SANTARCANGELO (Rn) ● FIRENZE Il giudice sportivo
ti), ha invece preso quattro me- (l.z.) C’è Karel Zeman sulla ha squalificato 34 giocatori:
Nicola Binda
LA NUOVA SITUAZIONE
si di inibizione. Anche per il Si- panchina del Santarcangelo. primato stagionale. Espulsi:
racusa c’è il -4 (non c’era reci- Il 40enne tecnico, figlio di tre giornate a Bajic

● Questa la nuova situazione dopo 32
giornate e le sentenze di ieri (*le gare
in meno: non sono calcolati i turni di
riposo dell’andata) con il programma
delle partite per il prossimo turno:
GIRONE A
CLASSIFICA Livorno** p. 60; Siena*
58; Pisa 52; Viterbese* 50;
Alessandria** e Carrarese* 46;
Monza** 42; Giana* 41; Piacenza** 40;
Olbia* 39; Pistoiese** e Pontedera* 36;
Arzachena**, Pro Piacenza** e
Lucchese* 35; Cuneo* 28; Gavorrano*
27; Arezzo**** (-9) 23; Prato** 20.
PROSSIMO TURNO Domani, ore
16.30 Gavorrano-Cuneo (andata 1-1) e
Pro Piacenza-Arezzo (1-1); ore 18.30
Alessandria-Lucchese (1-2),
Carrarese-Piacenza (1-1), Giana-Pisa
(0-0) e Pistoiese-Viterbese (1-1); ore
20.30 Livorno-Monza (1-1) e Ponte-
dera-Siena (3-2); venerdì, ore 14.30
Arzachena-Prato (2-2); riposa Olbia.
GIRONE B
CLASSIFICA Padova p. 54**;
Sambenedettese** 46; Reggiana*** 44;
Südtirol** e Bassano* 43; Feralpi
Salò** 42; Mestre** e Pordenone 41;
Renate** e Triestina* 38; AlbinoLeffe**
36; Ravenna*** 35; Fermana* 33;
Teramo* 31; Gubbio** 28; Vicenza***
(-4) 27; Santarcangelo** (-1) 26;
Fano*** 25.
PROSSIMO TURNO Sabato, ore
14.30 Fano-AlbinoLeffe (andata
0-2), Gubbio-Teramo (2-1), Renate-
Mestre (2-1); ore 16.30 Feralpi
Salò-Bassano (2-1),
Sambenedettese-Ravenna (2-1),
Vicenza-Santarcangelo (1-2); ore
20.30 Padova-Pordenone (2-1);
lunedì 2, ore 15 Reggiana-Südtirol
(1-1, diretta su Rai Sport); riposano
Fermana e Triestina.
GIRONE C
CLASSIFICA Lecce p. 64;
Trapani* e Catania* 60; Matera*
(-1) 47; Juve Stabia** 46; Rende* e
Siracusa (-4) 43; Monopoli* 42;
Cosenza* 41; Casertana* 39; Sicula
Leonzio* 38; Bisceglie* 37;
Francavilla** e Catanzaro 36;
Reggina 33; Fidelis Andria* (-3) 31;
Paganese 28; Racing Fondi* 26;
Akragas (-5) 10.
PROSSIMO TURNO Sabato, ore
14.30 Akragas-Francavilla (andata
0-2), Juve Stabia-Cosenza (0-1),
Lecce-Siracusa (3-1), Sicula
Leonzio-Racing Fondi (1-2) e
Trapani-Matera (3-3);
ore 16.30 Bisceglie-Fidelis Andria
(0-0), Paganese-Casertana (0-3) e
Rende-Monopoli (1-0);
ore 16.45 Catanzaro-Catania (0-1,
diretta su Sportitalia); riposa
Reggina.
E’
arrivata un’altra onda-
ta di penalizzazioni in
Serie C. E purtroppo
non è l’ultima, perché stiamo
parlando di mancati pagamen-
ti di settembre e ottobre 2017:
chi non li ha regolarizzati nel
bimestre successivo, avrà la
stessa sanzione. Una mazzata.
Ma insieme a queste condanne
c’è anche la sentenza per uno
sconto. Insomma, le classifiche
ancora una volta vengono se-
gnate dalla giustizia sportiva,
oltre che dal campo.
VIA I PUNTI La pena più severa
dal Tribunale federale è per
l’Arezzo (nel frattempo fallito e
in campo con l’esercizio prov-
visorio): 6 punti in meno e
crollo al penultimo posto; il
club non ha pagato stipendi e
contributi entro la scadenza
del 16 dicembre, quindi al vec-
chio -3 si aggiungono altri 6
punti, più mille euro e cinque
mesi all’ex «presidente» Matte-
oni. Il Vicenza - pure reduce da
fallimento e in esercizio prov-
visorio, ma non recidivo - per-
diva), con conseguente perdita
di posizioni in zona playoff,
sempre per stipendi e contribu-
ti non pagati, invocando inva-
no un ritardo dovuto alle po-
ste; inibito per tre mesi inoltre
il presidente Cutrufo. Invece
l’Akragas (sempre più ultimo)
vede aggiungere un -2 al vec-
chio -3 per non aver pagato i
soli contribut; tre mesi e mezzo
di stop al massimo dirigente
Alessi. Rinviato infine il proce-
dimento a carico del Matera,
chiesto per le «condizioni at-
mosferiche avverse». Mah.
LO SCONTO Sorride invece il
Catanzaro, che grazie all’opera
dell’avvocato Chiacchio s’è vi-
sto restituire dalla Corte d’Ap-
pello il punto inflitto per un
mancato pagamento degli sti-
pendi della stagione scorsa: in
quella fase la proprietà aveva i
conti correnti bloccati per l’in-
chiesta su Cosentino (Money
Gate) e quindi non poteva pa-
gare; dopo 4 giorni il club è sta-
to ceduto e tutto è stato risolto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Zdenek, la stagione scorsa
era alla Reggina, con la quale
si è salvato nel girone C. Il
suo primo ingaggio
professionistico, dopo quelli
tra i dilettanti, è arrivato nel
2012 con il Fano, proprio la
squadra che ha decretato
l’allontanamento di Cavasin
dopo l’1-1 di domenica sera.
Dopo i marchigiani, per
Zeman parentesi a Malta, a
Selargius e ad Abano in D. A
Santarcangelo deve salvare
una squadra che ha ottenuto
3 punti nelle ultime 6 gare e
che è al penultimo posto, vale
a dire nel playout (che oggi
sarebbe proprio con il...
Fano). Con Zeman arriva il
secondo Francesco Renzoni,
mentre con Alberto Cavasin
è stato allontanato anche il
suo vice Bruno Caneo.
GLI ALTRI Ricordiamo che
lunedì hanno cambiato anche
il Pisa (Petrone per
Pazienza), il Vicenza (Lerda
per Zanini) e la Viterbese
(Giannichedda per Sottili).
(Triestina) per sputo al viso di
un avversario; due a Trovato
(Cosenza), Russu (Lucchese),
Tulli (Teramo) e Hidalgo
(Triestina); una a Quaranta
(Pistoiese), Ghiringhelli
(Reggiana). Non espulsi: una
a Onescu (Catanzaro),
Salvemini, Scoppa e Rota
(Monopoli), Burrai
(Pordenone), Martinelli
(Prato), Drudi (Trapani),
Porcari (Triestina), Mileto
(Akragas), Magli (Fano),
Belinghieri (Padova), Rossini
(Pontedera), Piccinni (Fidelis
Andria), Fink (Südtirol),
Borghini (Gavorrano), Dierna
e Marchi (Gubbio), Capuano
(Lucchese), Sernicola
(Matera), Boscolo e Perna
(Mestre), Ragatzu (Olbia),
Carini (Paganese), Carlini
(Reggiana), Pasqualoni
(Reggina), Malgrati (Renate) e
Sales (Teramo). Allenatori:
una giornata a Sottili, nel
frattempo esonerato dalla
Viterbese. Ammende: 2.000
euro Casertana e Lecce, 1500
Carrarese, Olbia e Teramo
30 MERCOLEDÌ 28 MARZO 2018 LA GAZZETTA DELLO SPORT
 Formula 1 R Dopo il GP Australia
Luigi Perna
S
i dice che nelle corse il
compagno di squadra sia
il primo avversario. Co-
me dimenticare le battaglie fra
Ayrton Senna e Alain Prost nel-
le due burrascose stagioni alla
McLaren? Oppure lo sgarbo di
Nigel Mansell allo stesso Prost
nel GP del Portogallo del 1990,
quando il francese si giocava il
Mondiale con la Ferrari? In
tempi recenti è successo a
Lewis Hamilton e Nico Ro-
sberg, fratelli coltelli per ben
tre anni alla Mercedes, con
scontri clamorosi in pista e fuo-
ri, tanto da costringere Toto
Wolff e Niki Lauda a imporre
ordini di scuderia a intervalli
di tempo ripetuti. Ma oggi la
storia non si ripete.
SICUREZZA Lo scenario è cam-
biato. La Mercedes non è più
imbattibile come fra il 2014 e il
2016, quando poteva tollerare
gli eccessi dei suoi piloti, senza
il rischio di perdere il Mondia-
le. La lotta con la Ferrari è di-
ventata intensa nel 2017 e pro-
mette di ripetersi quest’anno,
dopo la vittoria di Sebastian
Vettel nel GP d’apertura a
MotoGP R Il debuttante
Morbidelli: «Bello lottare subito con Jorge»
1L’iridato Moto2 parla della prima nella
classe regina: «Se riuscirò a migliorare,
sento di poter lottare tra il 6o e 10o posto»
Paolo Ianieri
F
ranco Morbidelli milane-
se per un giorno. «Anche
se nato a Roma, io fonda-
mentalmente sono uno che sta
bene nella natura, arrivare qui
e trovare questo traffico per
me è sempre uno choc» sorride
Franky. Salito in Lombardia
per la presentazione del nuovo
sponsor Lumberjack, del team
e personale, il campione del
Kimi vola, Bottas fatica
le traiettorie opposte
dei numeri due
272
● I GP corsi da Kimi Raikkonen,
che ha debuttato in F.1 proprio a
Melbourne con la Sauber (6°). E’
l’ultimo campione del mondo
della Ferrari: vinse nel 2007
20
● I successi in F.1: il primo lo
ottenne nel GP di Malesia 2003
con la McLaren-Mercedes;
l’ultimo in Australia 2013 al
volante della Lotus Renault
UNA GIORNATA PERFETTA
Il ferrarista Kimi Raikkonen alla
guida della SF71H a Melbourne,
dove domenica è arrivato 3° GETTY
mondo uscente della Moto2
torna sul fresco debutto in Mo-
toGP, con un ottimo 12° posto,
migliore dei debuttanti, e pri-
mi punti in classifica. «Ma la
cosa per me ancora più impor-
tante sono stati i 16” dal primo,
ancor più considerando come
quella del Qatar fosse una pista
ostica per la Honda. Per questo
sono molto contento di come
ho cominciato — spiega l’italo
brasiliano del team Marc VdS
—. Ho fatto una gran parte di
1 I finlandesi di Ferrari e
Mercedes? Raikkonen «fregato»
solo dalla strategia, Valtteri nel
pallone, rischia per il 2019
Melbourne, perciò è un bene
che non ci siano conflitti in fa-
miglia a sottrarre punti ed
energie al team di Toto Wolff.
Sotto questo aspetto, la situa-
zione si è pacificata dopo il riti-
ro a sorpresa dell’iridato Ro-
sberg a fine 2016 e l’arrivo al
suo posto del tranquillo finlan-
dese Valtteri Bottas, di cui
Wolff era stato il manager per-
sonale ai tempi della Williams.
Una svolta che ha fatto bene a
Hamilton, rafforzato dal fatto
di essere divenuto la sola stella
cometa della squadra.
ALLEATI Gli equilibri sono si-
mili anche alla Ferrari, dove
Sebastian Vettel è stato legitti-
mato dal rinnovo del contratto
fino al 2020, segno che il team
di Maurizio Arrivabene punta
sul tedesco per riportare il
Mondiale a Maranello. Perciò
la presenza accanto a lui del
finlandese Kimi Raikkonen, il
pilota più esperto della F.1 e
anche il più amico di Seb, è
funzionale alla serenità del nu-
mero uno. Vettel sa che può fi-
darsi di Kimi e che Kimi non è
un pericolo. Neppure in gior-
nate di grazia come domeni-
ca in Australia, quando è scat-
tato dalla prima fila davanti a
Franco Morbidelli, 23 anni, deb
in MotoGP, ieri a Milano GUITAR
Seb ed era più veloce del com-
pagno a inizio gara, ma è stato
sacrificato nella strategia a due
punte della Ferrari per fare da
esca con un pit stop anticipato
e attirare in trappola Hamil-
ton. «Non fottetemi in questo
modo», ha detto via radio al
suo ingegnere quando ha sco-
perto che Vettel utilizzava una
tattica diversa e che a lui non
l’avevano comunicato.
ALCHIMIA Era già successo
che Raikkonen dovesse ingoia-
re bocconi amari l’anno scorso
a Montecarlo e in Ungheria.
Ma c’è un aspetto importante,
al di là della delusione per il
terzo posto, ed è la brillantezza
mostrata fin dalle qualifiche,
segno che Kimi si trova a suo
agio sulla nuova SF71H molto
di più di quanto al momento
non lo sia Vettel. Così ha vinto
il duello fra le «seconde guide»
con Bottas, protagonista di una
qualifica disastrosa in cui ha
demolito la sua Mercedes com-
promettendo il risultato della
gara. Per Valtteri, che nel 2017
aveva battuto Vettel sia a Sochi
sia in Austria, aiutando Hamil-
ton nella corsa al titolo, non
poteva esserci maniera peg-
giore per cominciare la sta-
gara attaccato a piloti ufficiali.
E lottare con uno come Loren-
zo al primo GP per me è una
gran cosa».
LEZIONE Quelle prime fasi di
gara gli sono rimaste impresse
in mente. «Era da tanto che
non mi trovavo nel gruppo die-
tro, all’inizio ho dovuto riabi-
tuarmi. Forse sono stato persi-
no troppo conservativo, ma ve-
dere come si comportano certi
piloti di peso è stata già una le-
zione molto importante. Nel
lottare contro Lorenzo, poi, mi
ha colpito la potenza del Duca-
tone, ma anche vedere così da
vicino la pulizia di guida di Jor-
ge è stato molto figo».
MERCOLEDÌ 28 MARZO 2018 LA GAZZETTA DELLO SPORT
98
● I GP disputati da Valtteri
Bottas: esordio al GP d’Australia
2013 con la Williams. Nel 2017
il passaggio in Mercedes
al posto di Nico Rosberg
3
● I successi ottenuti dal
finlandese della Mercedes: tutti
conquistati lo scorso anno in
Russia, Austria e Abu Dhabi.
Quattro le pole e 3 i giri veloci
CHE DELUSIONE
La Mercedes W09 di Valtteri
Bottas nelle FP1 in Australia: per
lui una gara da dimenticare EPA
PAURA La prossima settimana
si corre in Argentina e Morbi-
delli è molto curioso di vedere
cosa succederà. «Quella pista
in teoria si adatta molto meglio
alla Honda, lo si è visto l’anno
scorso. Io devo crescere, ci so-
no ancora molte cose da impa-
rare, ma sono convinto che se
miglioriamo ancora un po’, poi
potrò provare a lottare per un
posto dal 6° al 10°». Coscienza
del proprio valore, nonostante
mille dubbi. «Io sono uno mol-
to insicuro e ho paura dei miei
avversari. Sto molto attento e
analizzo sempre tutto, ma for-
se, questa, alla fine è diventata
la mia forza».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
31
gione in cui cerca la riconfer-
ma con le Frecce d’argento.
CONTRATTI La prossima gara
in Bahrain sarà già un esame
per Bottas, che forse paga il fat-
to di essere sotto pressione. Po-
chi gran premi, da qui all’esta-
te, e Wolff dovrà scegliere se
tenersi il finlandese o puntare
su un altro pilota (Hamilton è
inamovibile e presto firmerà il
rinnovo fino al 2020). Alla fi-
nestra c’è da tempo Daniel Ric-
ciardo, scontento del tratta-
mento che riceve alla Red Bull
rispetto a Verstappen e in cerca
di una macchina da titolo mon-
diale. Un ulteriore pungolo per
Bottas. Mentre Raikkonen, in
scadenza di contratto come il
connazionale, potrebbe gua-
dagnarsi l’ennesima riconfer-
ma alla Ferrari (va avanti con
accordi di una stagione dal
2016) se mostrerà la costanza
necessaria a incassare punti
pesanti per il titolo Costruttori.
L’ingaggio di Ricciardo sarebbe
infatti l’equivalente di una sfi-
ducia a Vettel. Mentre la pro-
mozione del giovane talento
Charles Leclerc sembra diffici-
le dopo un solo anno in F.1
con l’Alfa-Sauber.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DUCATI A JEREZ
Test Pramac ok
Lorenzo, addio
al coach Debon
● Dopo la giornata a porte
chiuse della Honda Hrc, che
ha girato con Marc Marquez
e Dani Pedrosa, ieri in pista a
Jerez pure la Ducati Pramac
con Danilo Petrucci (autore
di una scivolata innocua
all’ultima curva), mentre
Michele Pirro ha girato con
la V4. In pista pure il test
team Aprilia con Baiocco,
con test al forcellone in
carbonio. Intanto confermato
l’addio tra Jorge Lorenzo e
Alex Debon, che il pilota
maiorchino aveva voluto
come coach a inizio anno.
32 MERCOLEDÌ 28 MARZO 2018 LA GAZZETTA DELLO SPORT
 Ciclismo R Faccia a faccia a quattro giorni dalla «Ronde» MERCOLEDÌ 28 MARZO 2018 LA GAZZETTA DELLO SPORT 33

Amici
un super Sagan, tanto che lui
Claudio Ghisalberti L’ISTINTO SFIDA LA FORZA: CHI VINCERÀ? stesso era abbastanza innervo-
twitter @ghisagazzetta sito per non avere vinto tappe
Il duello non è solo una suggestione. Di fronte, (pur avendo infilato tre secondi

I
l debutto di Vincenzo Ni- domenica al Giro delle Fiandre, ci saranno due posti). E quindi? Quindi Peter
bali è la grande attrazione amici-rivali: il re della Sanremo, Vincenzo Nibali, sta bene, ma non pare avere la

contro
della Ronde van Vlaande-
ren, il Giro delle Fiandre in pro-
gramma domenica, da Anversa
a Oudenaarde attraverso 264,7
km e 18 muri in pavé. Lo sareb-
be stato a prescindere, per il
nome. Figuriamoci dopo il cla-
moroso trionfo di sabato 17
nella Milano-Sanremo, il pri-
mo monumento della stagione.
FORMA
Da quello che Vincenzo ha di-
gamba devastante di due anni
e il vincitore della Gand-Wevelgem, Peter Sagan. fa quando fece doppietta Gand-
Vista così, parrebbe una sfida impari: lo Squalo Wevelgem–Fiandre. Secondo i
debutta sulle pietre; il tre volte iridato è bookmakers resta il favorito.
all’ottava presenza nella corsa già vinta due anni
ESPERIENZA
fa. Ma il ciclismo talvolta sfugge alla logica. Finora Peter ha corso 23 classi-
Istinto contro forza, coraggio contro esperienza: che, e 7 sono le presenze al
chi vincerà? Rivali permettendo, s’intende. Fiandre. Oltre alla vittoria nel
2016, è finito tre volte sul podio
in un monumento. In più ha
IL RE DELLA SANREMO IL CAMPIONE IRIDATO corso 8 mondiali e tre, gli ultimi
tre, li ha vinti facendo la storia e

Al Fiandre
mostrato nella Classicissima, chiudendo di fatto la bocca in
non si può dire che non sia al modo ermetico ha chi afferma-
top della condizione. E questo va che oltre una certa distanza
a dispetto di quello che s’era vi- non era lo stesso corridore.

Sagan si sente
sto pochi giorni prima alla Tir-
reno-Adriatico. Nella corsa dei SQUADRA
Due Mari il siciliano aveva Daniel Oss è arrivato in inverno
spesso pagato dazio nei finali dalla Bmc alla corte di Sagan

nel giardino
di tappa. Come spiegazione, il proprio per gare come questa e
suo allenatore Paolo Slongo per la Roubaix. Il trentino è uno
aveva detto che quello che dei pochissimi corridori in
mancava allo Squalo era legato gruppo capaci di rendersi real-

a un gennaio un po’ problema-
tico. Tra il malanno alla vigilia
della Vuelta San Juan e i lunghi
viaggi di andata e ritorno, Ni-
bali aveva potuto mettere nelle
gambe solo 1.800 chilometri.
Forse, però, visto come è anda-
ta a finire a Sanremo, si era
trattato solo di pretattica.
di casa
mente utili per il proprio capi-
tano in sfide così. Perché per
stare vicino a Peter nei momen-
ti chiave non devi essere solo
forte. Devi essere quasi a livello
di un vincente. L’altro pezzo da
Vincenzo Nibali, 33, il 17 marzo ha vinto la Milano-Sanremo LAPRESSE
1Èlacorsachepiùs’addicealloslovacco. novanta della Bora-Hansgrohe
è il tedesco Marcus Burghardt,
Ancheperquestosaràsupercontrollato un dieselone capace di erogare

Nibali sul pavé

grande potenza.
ESPERIENZA
Vincenzo è senza dubbio uno PUNTO DEBOLE
degli uomini più esperti del Cercare un punto debole in Sa-

può giocare
gruppo. Professionista dal gan per una gara come il Fian-
2005, ha corso la bellezza di 32 dre è esercizio assai arduo. Il ri-
Monumenti: 10 Sanremo, 12 schio è che la ricerca diventi un
Liegi e 10 Lombardia. Di questi esercizio accademico. Forse si

la carta
ne ha vinti tre: la Sanremo e può affermare che correndo
due Lombardia. In più è salito (come sempre) da favorito, sa-
due volte sul podio, con una rà super controllato. Ma Peter
Liegi sfiorata. Nel suo baga- sa andare per la sua strada. Vi

glio, restando alle corse di un
giorno di valore mondiale, ci
sono anche cinque prove irida-
te e tre Olimpiadi. Però tutte
queste esperienze sono su
asfalto. Nibali, di fatto, tranne
qualche breve tratto all’Eneco
Tour a inizio carriera, e due
tappe al Tour de France (la Ie-
per-Arenberg, nella vittoriosa
della sorpresa
ricordate la volata di domenica
nella Gand-Wevelgem? Sagan,
mentre tutti si guardano, pren-
de e va contro il vento e vince.
1Lo Squalo, al debutto, fa leva sulla forma. PUNTO FORTE
Il punto forte è che Sagan...è
E sarà meno marcato rispetto ai favoriti Peter Sagan, 28, domenica ha vinto la Gand-Wevelgem AFP
Sagan. Si divide con Alejandro
Valverde il titolo teorico di mi-
gliore al mondo nelle corse di

edizione 2014, e la Seraing-
Cambrai l’anno dopo) sulle
pietre non ha mai corso.
SQUADRA
Tutti sanno che nei momenti
chiave il Fiandre si trasforma in
un corpo a corpo. Il team in
quei momenti ha un’importan-
za relativa perché è difficile
avere vicino un compagno di
squadra. Però la squadra può
servire nella prima parte e la
Bahrain-Merida, che punta ai
grandi giri, non è certo tra le
formazioni più attrezzate per
questo genere di corse. Gli uo-
mini che potrebbero essere uti-
li alla causa sono Colbrelli,
Haussler e, soprattutto, il gio-
PUNTO FORTE
Oltre alla condizione atletica, il
punto a favore dello Squalo è
proprio quello appena citato,
ovvero la capacità di sapersi in-
ventare l’azione risolutiva. Poi
bisogna vedere come reagiran-
no i grandi favoriti (non solo
Sagan, ma anche Van Averma-
et, Benoot, Vanmarcke,
P
eter Sagan non è solo il
corridore più mediati-
co, quello da oltre un
milione di follower su Insta-
gram, o quello che, con i
suoi modi di fare, sta svec-
chiando il ciclismo. Il «bom-
ber» è anche uno straordina-
rio campione capace di col-
lezionare in otto anni e po-
FORMA
L’iridato domenica ha vinto la
Gand-Wevelgem, quindi non si
può dire che non stia bene. Ad
Harelbeke, invece, il suo rendi-
mento aveva suscitato qualche
perplessità. Forse un lieve calo,
del resto normale, fisiologico. È
ipotizzabile che Peter dia il 110
per cento in ogni corsa? No. Al-
un giorno. Tatticamente ha una
doppia arma da giocare nella
Ronde: può cercare la soluzio-
ne di forza o aspettare l’arrivo
in un gruppo ristretto, visto che
difficilmente troverebbe uno
più veloce al termine di una ga-
ra così sfinente.
c.ghis.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

3 1
● I successi di Nibali nelle
classiche monumento (su 32
corse): Lombardia 2015 e 2017,
Milano-Sanremo 2018. Nel 2012:
3° alla Sanremo e 2° alla Liegi
vane spagnolo Cortina.
PUNTO DEBOLE
Oltre alla squadra, le poche
esperienze sulle strade fiam-
minghe potrebbero pesare. Ma
Nibali è un fuoriclasse che cor-
re di intuito e coraggio, oltre
che di gambe. Anche la sua abi-
lità tecnica nella guida dovreb-
be essere un valido alleato per
sopperire alla carenza specifi-
ca.
stuyven, Gilbert, Terpstra...) a
un eventuale attacco di Vin-
cenzo. In teoria Nibali, che non
è considerato un grande spe-
cialista, potrebbe forse godere
di una piccola libertà con i big
del pavé che si marcheranno
stretti a vicenda. Ma dopo quel-
lo che a fatto vedere negli ulti-
mi chilometri della Sanremo, è
difficile pensare che la catena
sia molto lunga.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
chi mesi di carriera 103
successi. Con Nibali ha con-
diviso i primi tre anni di car-
riera, dal 2010 al 2012. Su
16 confronti diretti nelle ga-
re di un giorno, Peter s’è
piazzato meglio di Vincenzo
in 11 occasioni (69 per cen-
to). E le gare sul pavé sono le
sue gare. Ma intanto, come
numero di vittorie nei mo-
numenti, stiamo 3 a 1 per lo
Squalo.
la Sanremo ha chiuso sesto.
Sullo scatto di Nibali forse ha
preferito giocare d’attesa nella
speranza che fossero altri a rin-
tuzzare. O forse non ha voluto
rincorrere un amico — i due
erano molto legati ai tempi del-
la Liquigas — col rischio di fare
il gioco di un rivale. O, forse più ● Sagan ha corso 23
semplicemente, non ha avuto le monumenti e nel 2016 ha vinto
gambe per andare dietro allo il 100° Fiandre. Tre i secondi
Squalo. Del resto anche alla posti: Milano-Sanremo 2013
Tirreno-Adriatico non s’è visto e 2017, Fiandre 2013

IN TOSCANA
ERA OSPITE AL FIANDRE DA VENERDÌ A DOMENICA A WAREGEM
Armstrong rinuncia all’invito Viviani ci riprova
Ciclisti presi a pugni
manovra pericolosa di un’auto-
vettura, forse una Alfa Romeo.
I corridori hanno gridato qual- «Motivi familiari, non ci sarò» Al via Valverde
e Quintana
E Martinez
cosa all’automobilista che, di
contro, avrebbe cercato di in- ● Adducendo motivi familiari, farsi vedere sabato quando
vestirli o, comunque, di inti- Lance Armstrong ha dovuto gareggiano gli amatori o ● Tre giorni dopo la Gand-

non ricorda nulla

morirli con una successiva ma- rinunciare all’invito come domenica con i professionisti». Wevelgem, in preparazione al
novra pericolosa. Altre urla e ospite ricevuto dagli Il texano, squalificato a vita per Fiandre di domenica, si corre
imprecazioni dei corridori,uno organizzatori del Giro delle doping, e privato tra l’altro dei oggi da Roeselare a
scambio di insulti, l’automobi- Fiandre, invito che aveva sette Tour vinti fra il 1999 e il Waregem la 73a edizione della

U
n diverbio stradale cul-
minato in un’aggressio-
ne che ha visto coinvolti
alcuni ciclisti. L’episodio è av-
venuto ieri in Toscana, nei
pressi di Quarrata, in provincia
di Pistoia. I colombiani Daniel
Felipe Martinez e Julian Car-
dona (della Ef Education
First), Miguel Eduardo Florez
(Wilier Triestina-Selle Italia) e
Kristian Yustre (Amore & Vita)
erano in allenamento quando,
stando a una prima ricostru-
zione dei fatti, sono stati stretti
verso il ciglio della strada dalla
lista (secondo le testimonianze
sarebbe un giovane italiano sui
24-25 anni) che si ferma e
scende per aggredire i ciclisti.
A farne le spese sono stati Mar-
tinez, 22 anni il prossimo 25
aprile, e Yustre, 24 anni, colpiti
da due pugni. Il primo ha perso
i sensi ed è stato ricoverato al-
l’ospedale da Pistoia dove è in
osservazione. Non ricorda nul-
la dell’accaduto e quasi nulla
dell’ultima settimana della sua
vita. Più lievi le conseguenze
per Yustre.
Daniel Felipe Martinez BETTINI © RIPRODUZIONE RISERVATA
naturalmente fatto molto
discutere, al punto da far
intervenire in merito anche il
presidente dell’Uci. David
Lappartient, alcune settimane
fa, aveva infatti scritto a
Wouter Vandehaute,
organizzatore della «Ronde»,
per esternargli la propria
disapprovazione e anche ad
Armstrong per invitarlo a
non farsi vedere in Belgio. «È
un uomo libero e non posso
impedirglielo — aveva detto a
suo tempo Lappartient — ma
gli ho scritto per dirgli di non
2005, era atteso anche venerdì
come oratore alla convention
della «Tour of Flanders Business
Academy». Il suo posto sarà
preso dallo spagnolo Roberto
Martinez, c.t. della nazionale
belga di calcio. «I miei familiari
hanno la precedenza — ha detto
Armstrong sul proprio profilo
Facebook — e in questo
momento devo stare vicino a
loro. Ringrazio comunque
l’organizzatore per avermi
invitato a questo monumento.
Sarà senza dubbio una giornata
eccitante».
Attraverso le Fiandre, corsa
di World Tour (180,1 km) che
vede al via 175 corridori di 25
team. Tra i big stranieri Van
Avermaet, Kristoff, Valverde,
Quintana, Degenkolb, Benoot,
Stybar, Boasson Hagen,
Naesen, Groenewegen,
Vanmarcke, Stuyven, Küng ,
Van Aert, Terpstra e
Lampaert (1° nel 2017). Viviani
e Moscon guidano la pattuglia
italiana con Modolo, Bettiol,
Ganna, Bonifazio, Consonni,
Marcato, Troia e Gatto, unico
italiano nell’albo d’oro (2013).
34 Basket R Il personaggio
1
● 1 Pozzecco in maglia Fortitudo
dove ha giocato dal 2002 al ‘05
● 2 Il Poz col sigaro dopo aver
vinto un derby nel 2002: sfottò a
Tanjevic, coach Virtus AP/OMEGA
Mario Canfora
S
ta tornando. Anzi, è già
tornato. Spumeggiante
come sempre, irrefrena-
bile, uno dei pochissimi perso-
naggi del nostro basket mai ba-
nale, genuino, da copertina.
Gianmarco Pozzecco è da
ieri il nuovo allenatore
della Fortitudo Bo-
logna in A-2, la
sua amata Effe.
La chiamata al-
le armi (con
contratto fino a
giugno 2019) è
arrivata mentre si
trovava a Formen-
tera, l’isola dove da
tempo vive assieme alla
compagna Tania. Prima
la telefonata del suo pro-
curatore Virginio Bernardi,
poi quella di Christian Pava-
ni, numero uno della Fortitu-
do che tanto lo ha voluto. «Sto
chiudendo i trolley per tornare
in Italia, mi sta dando una ma-
no il mio amico Ugo Ducarello
che mi era venuto a trovare».
La Fortitudo: una scelta dettata
dal cuore?
«Dal profondo del cuore. Quan-
do giocavo a Varese il mio so-
gno era di indossare la canottie-
ra della Fortitudo. E per andare
lì rinunciai al 30% del mio sti-
pendio. Certo, il finale non fu il
massimo visto che mi misero
fuori squadra alla fine della sta-
gione 2004-05, ma la maglia e
la gente fortitudina hanno sem-
pre rappresentato qualcosa di
speciale. Da giocatore, prima di
firmare per Capo d’Orlando do-
ve ho chiuso la carriera, dissi no
al patron della Virtus, Sabatini.
Mi voleva a tutti i costi, ma ri-
BONICIOLLI SUPER:
MI HA CHIAMATO
METTENDOSI
A DISPOSIZIONE
GIANMARCO POZZECCO
SUL SUO PREDECESSORE
SERIE A
Pesaro esonera Leka e si affida per la salvezza al vice Galli
1Ilnuovoallenatore:
«Hodettoallasquadra
chenonlaconsiderola
piùscarsadellaA,ma
lodevedimostrare»
Camilla Cataldo
PESARO
I
n sei giorni, una rivoluzio-
ne. La Vuelle cambia pelle
e, dopo l’addio dell’infor-
tunato Dallas Moore e la firma
Pozzesco
È lui il coach della Fortitudo
«Ti porto in A e via la barba»
fiutai perché con quella maglia
proprio non mi vedevo. Sono
uno emozionale, a certi valori
ancora ci tengo».
Qual è l’obiettivo principale?
«Intanto di finire la stagione in
maniera diversa dall’altra volta.
Ma allora fu colpa mia, giocai
male, non avevo il fuoco den-
tro. Quello che ho adesso: ven-
go carico per riportare la Forti-
tudo in A e sono pronto per
l’esordio di sabato con Monte-
granaro».
Con la Effe ha allenato nei tre po-
sti che più ha amato.
«Vero, dopo Varese e Capo d’Or-
lando ho chiuso il cerchio e que-
dell’ala Taylor Braun (difficile
che riesca a debuttare sabato a
Varese), esonera coach Spiro
Leka e promuove il primo assi-
stente Massimo «Cedro» Galli.
A sette giornate dal termine si
prova il tutto per tutto per evi-
tare l’ultimo posto e portare a
termine l’ennesima impresa
nella sfida a distanza con Capo
d’Orlando. La decisione sul-
l’avvicendamento in panchina
è arrivata ieri mattina, dopo
una notte quasi insonne per il
presidente Ario Costa. «Quan-
do succedono queste cose, si-
gnifica che tutti abbiamo per-
1Ha firmato fino a giugno 2019,
sabato l’esordio sulla panchina
della sua amata Effe:
«È stata una scelta dettata
dal cuore, sono uno emozionale»
sto mi rende orgoglioso. Ah, il
cerchio non si è ancora chiuso».
Ossia?
«Mi mancano Udine e soprat-
tutto il Khimki, un posto favolo-
so, che ho amato alla grande.
Allenare lì è davvero il mio so-
gno. E poi c’è Sassari dei mio
amico Stefano Sardara: si stava
concretizzando qualcosa, ma i
tempi non sono ancora maturi.
Prima o poi allenerò anche lì,
tranquilli».
Cosa stava facendo a Formente-
ra?
«Molti penseranno nulla. Ingra-
ti, giocavo nella Lega amatoria-
le di Ibiza. Uno spasso, diverti-
so, ma l’esigenza della società
di portare a casa la stagione,
che è in salita, passa attraverso
questa soluzione spiacevole e
indispensabile – ha dichiarato
ieri Costa –. Abbiamo cambiato
per non lasciare nulla di inten-
tato e per togliere ogni alibi ai
giocatori. La molla che mi ha
fatto pensare tutta la notte è
che forse così non ce l’avrem-
mo fatta, si deve provare a mo-
dificare una routine. Ringrazio
Spiro Leka per quanto fatto in
questi anni e non escludo un
suo futuro coinvolgimento in
biancorosso. La scelta è caduta
mento puro. Per giocare pren-
devamo il traghetto, i compagni
mi portavano il vino, i formag-
gi, io ricambiavo con le scarpet-
te Nike. Ci siamo qualificati per
i playoff che cominciano l’8
aprile. Avrei intenzione di chie-
dere alla Effe l’escape Ibiza, ti-
po come fece Edmundo con la
Fiorentina per andare al Carne-
vale di Rio. Comunque, ho visto
più partite in questi mesi in cui
sono stato fermo che in tutta la
mia vita. Ovviamente, anche
tanta Fortitudo».
Ha parlato col capitano Manci-
nelli?
«Certo. Mi viene da ridere per-
ché ora dovrò allenarlo e lui è
Massimo Galli, 57 anni CIAMILLO
uno dei miei più grandi amici.
Successe già con Basile e Sora-
gna a Capo. “Da oggi dovrete
darmi del lei”, dissi loro. “Cer-
to, ora se ne vada a fare in c...”,
fu la risposta. Scherzi a parte,
l’importante è sempre il rispetto
dei ruoli. Comunque, nel fare il
coach dovrò essere più cinico,
più freddo, calcolatore».
Nelle ultime due stagioni ha fat-
to il vice nel Cedevita Zagabria
dal suo amico Mrsic.
«Esperienza super formativa,
mi ha dato tanto e ringrazierò
sempre tutti. Come Boniciolli,
un grande. Mi ha chiamato e
spiegato tutta la situazione of-
frendomi il suo aiuto. La Effe
subito su Massimo Galli, cha ha
esperienza, spalle larghe e ca-
pacità di gestire situazioni non
semplici. Rispecchia molto il
carattere e la filosofia del club
a prescindere dai risultati».
TUTTI UNITI Galli ieri ha diret-
to il primo allenamento da
head coach biancorosso e si
prepara a esordire a Varese,
contro la squadra della sua cit-
tà con cui ha vinto una Super-
coppa da primo tecnico. «Sono
onorato e ringrazio la società
per aver pensato a me in un
momento complicato – le pri-
era in buonissime mani, ora de-
vo solo completare il suo per-
corso».
Ha già pensato cosa fare in caso
promozione?
«Mi taglierò la barba. Ma è trop-
po poco, ci inventeremo qualco-
s’altro».
Chi sono gli allenatori che più le
piacciono?
«Dire Obradovic e Messina è
banale, aggiungerei Jasike-
vicius, Djordjevic, Sacchetti
che mi ha fatto sentire dav-
vero un leader, Caja che
oggi in A sta dando lezioni
a tutti e ovviamente Recal-
cati. Non mi ha ancora
chiamato, lo aspetto,
deve spendere lui i soldi
per la telefonata».
E di lei che cosa dice?
«So bene di non essere mol-
to stimato dai miei colleghi.
Forse mi vedono ancora come
giocatore. Ma non è colpa mia
se non ho fatto la gavetta. Altri-
menti, avrei esordito a 72 anni
in A e chiuso la carriera a 73».
Ha un desiderio?
«Vorrei vedere Seragnoli al Pa-
ladozza. Se andai alla Effe il
merito fu suo».
Un altro?
«Fare subito mercato e aggiun-
gere un fisioterapista: lo storico
Abele Ferrarini, un luminare,
solo che ora si è trasferito a Ca-
po d’Orlando».
Ultima domanda: ma uno come
lei perché è così poco social?
«Perché mi fanno schifo: da 10
giorni non ho nemmeno più Fa-
cebook...».
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VORREI CHIEDERE
L’ESCAPE IBIZA PER
GIOCARE I PLAYOFF
CON I MIEI AMICI...
GIANMARCO POZZECCO
COACH FORTITUDO
me parole da neo tecnico del
57enne lombardo –. Il mio pen-
siero va a Spiro, un amico con
cui ho condiviso questa avven-
tura. Ho preso la decisione
conscio del fatto che non sarà
facile, ma nemmeno impossi-
bile. I giocatori sono messi da-
vanti alle responsabilità e l’im-
perativo che mi sono posto è di
guidarli alla salvezza. Siamo
tutti uniti verso un obiettivo.
Ho detto loro che non li consi-
dero i più scarsi del campiona-
to, ma lo devono dimostrare
sul campo».
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2
UNO SCUDETTO
E L'ARGENTO
OLIMPICO
● Gianmarco Pozzecco, 45 anni, è nato
a Gorizia e cresciuto a Trieste, una delle
culle della pallacanestro italiana. Play-
maker, ha cominciato la carriera nelle
giovanili di Udine dove ha debuttato in
A-2 nel 1991-92. In Italia ha giocato an-
che a Livorno, Varese, dove ha vinto lo
scudetto e la Supercoppa italiana nel
1999, Bologna (Fortitudo) e Capo d’Or-
lando nell’ultima sua stagione A nel
2007-08. Due le esperienze all’estero: in
Russia al Khimki e in Spagna al Saragoz-
za. Con la Nazionale ha vinto l’argento
olimpico ad Atene 2004.
DA ALLENATORE Proprio a Capo
d’Orlando, in Serie A-2, ha iniziato la
sua carriera da coach, subentrando
all’esonerato Massimo Bernardi, il 18
novembre 2012, guidando i siciliani
nella trasferta vincente di Jesi. Finisce
quella stagione e anche la successiva
con l’Orlandina prima di passare in
Serie A alla guida di Varese nell’estate
2014. A fine febbraio 2015 si dimette
tra le lacrime dopo aver lasciato i
lombardi al terzultimo posto con 6
vittorie e 13 sconfitte. Nel 2015-2016 e
2016-17 va in Croazia, al Cedevita
Zagabria, a fare l’assistente di Veljko
Mrsic, suo compagno nella Varese
della stella che vinse lo scudetto
1998/99.
TACCUINO
FIBA EUROPE CUP
Oggi Venezia e Avellino
● (m.c.-l.z.) Gara-2 dei quarti e
Venezia in Russia senza Michael
Bramos, rimasto a casa per un
fastidio muscolare alla coscia.
Dieci punti da difendere (86-76)
sul campo del Nizhny Novgorod
(ore 18 italiane) per accedere alla
semifinale di Fiba Europe Cup.
Sempre emergenza pivot invece
per Avellino: N’Diaye sarà
sottoposto ad un piccolo
intervento venerdì dopo la
frattura al quinto metatarso del
piede destro, si prevede un
ulteriore mese di stop. Per Lawal
confermata la lieve distorsione al
fTIFOSO VIP
Collina:
«Come si fa
a non volergli
bene?»
Pierluigi Collina, 58 anni,
grande tifoso della Effe ANSA
Luca Aquino
BOLOGNA
«C
ome si fa a non vo­
lergli bene?». A
chiederselo è
Pierluigi Collina, presidente
della commissione arbitri
della Fifa e in questo caso, so­
prattutto, tifoso della Forti­
tudo Bologna. È stato questo
il primo pensiero passato nel­
la sua testa alla notizia del­
l’assunzione di Gianmarco
Pozzecco come nuovo allena­
tore della formazione bian­
coblù. «Al di là del dispiacere
per Boniciolli, è una scelta
che mi intriga e mi piace –
sottolinea l’ex arbitro –. Dal
punto di vista affettivo ri­
manda ad anni vissuti inten­
samente e ricordarli anche
attraverso di lui è bello».
ANNI RUGGENTI Pozzecco è
stato un idolo della tifoseria
bolognese. In maglia Fortitu­
do ha vissuto tre stagioni, dal
2002 (iniziata proprio con
Boniciolli allenatore) al
2005, interrotte bruscamen­
te pochi mesi prima dello
scudetto per i contrasti con
Repesa. «Smodis, Lorbek,
Belinelli, Basile, Delfino: vie­
ne la pelle d’oca a ricordare i
giocatori di quegli anni, non
sembra neanche vero». Era,
quella, una Fortitudo capace
di raggiungere anche la fina­
le di Eurolega nel 2004. Que­
sta sta cercando di riemerge­
re dopo anni bui, grazie an­
che al lavoro di Boniciolli: «Il
suo percorso è stato impor­
tante ed è un peccato questa
formula assurda che prevede
una sola promozione in A­1.
Gli auguro di riprendersi be­
ne dai suoi problemi di salu­
te». Collina non mancherà al
debutto di Pozzecco, sabato
sera contro Montegranaro al
Paladozza: «Mi sono stanca­
to di seguire il netcasting sul
tablet. Ero all’aeroporto di
Dubai e in quel modo ho vis­
suto gli ultimi 5 minuti della
gara con Ravenna. A 58 anni
non posso soffrire così».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ginocchio sinistro, ma il nigeriano
ci sarà stasera al Paladelmauro
(ore 20.30) contro l’Utena con la
Scandone obbligata a vincere
dopo il 77-77 della gara di andata.
MERCATO
A Capo c’è Adam Smith
Mussini verso Trieste
● (f.p.-s.p.) Capo d’Orlando ha
ingaggiato la guardia-play Usa
Adam Smith (185 cm, 1992), ex
Orzinuovi (A-2). Trieste ha chiesto
Federico Mussini a Reggio Emilia.
Il club emiliano è disposto al
prestito, mentre l’entourage del
ragazzo vorrebbe la cessione
definitiva.
MERCOLEDÌ 28 MARZO 2018 LA GAZZETTA DELLO SPORT 35
LEADER BIANCOROSSO
Stanley Okoye, 198 cm per 98 kg,
è nato a Raleigh (Usa), il 10 aprile 1991 CIAM
fIL PERSONAGGIO
Okoye, soldato a Varese
«Caja il nostro segreto»
1Stan ha fatto un college militare: «Mi ha insegnato la disciplina e
a gestire il tempo». Ha giocato in 5 continenti, è esploso in questa
stagione e con lui l’Openjobmetis vola: «Ma per i playoff è tardi»
struito dalla famiglia Bulghero­ «No, non ci pensiamo. Purtrop­
Vincenzo Di Schiavi
INVIATO A VARESE
ni negli Anni 90, si racconta.
Nord, sud­ovest, est. Si parte. SECONDI po la classifica non lo consente.
Nel girone di andata abbiamo
NEL GIRONE avuto tanta sfortuna: Pesaro e
U
no, nessuno e cento­ Stan, da dove vuole cominciare? Avellino perse all’ultimo tiro;
DI RITORNO
mila. Come le vite del «Dall’Australia. Lasciata la Gre­ con Bologna, Torino e Brindisi
soldato Stan Okoye, cia, sono volato a Perth. Espe­ al supplementare. Nel ritorno
leader naturale della Varese rienza breve ma intensa. Là si abbiamo preso le misure a tut­
ammazzagrandi di Attilio respira grande libertà, anche se ti».
Caja che, nel girone di ritor­ il cibo non è il massimo, ma ba­
no, viaggia a un passo da sta adattarsi. La nazionale ni­ SQUADRA PUNTI Avete bastonato Milano, Vene-
EMPORIO ARMANI MILANO 14
scudetto, cavalcando anche geriana invece mi ha chiamato zia e Avellino. Chi delle tre vin-
la tumultuosa crescita della dopo il college e ho accettato, OPENJOBMETIS VARESE 12 cerà lo scudetto?
sua giovane scoprendo l’Afri­ UMANA VENEZIA 12 «Penso Venezia. Ha consisten­
ala. Che, a 26 ca, un mondo SEGAFREDO VIRTUS BOLOGNA 10 za e parecchio talento. Certo,
anni, ha sol­ IL NUMERO molto diverso DOLOMITI ENERGIA TRENTO 10 dovessimo andare ai playoff la
43.4
cato i mari dal nostro, dove GRISSIN BON REGGIO EMILIA** 10 elimineremmo noi. Scher­
BANCO DI SARDEGNA SASSARI 8
giocando in il segreto della zo...».
cinque conti­ felicità è vivere GERMANI BRESCIA* 8
nenti. L’Ame­ con quello che si RED OCTOBER CANTÙ 8 Nello stare in campo a chi si ispi-
rica vuol dire ha. Proprio in THE FLEXX PISTOIA 8 ra.
Stati Uniti, La percentuale nel nazionale, tra SIDIGAS AVELLINO 6 «Kobe Bryant era l’idolo assolu­
dove è nato, tiro da tre di Okoye l’altro, affron­ VANOLI CREMONA* 6 to. Ora mi piace Russell West­
frequentando tando grandi HAPPY CASA BRINDISI 6 brook per l’impatto e l’energia
un college mi­ che viaggia a 15.8 e squadre come la FIAT TORINO 4 che mette sul parquet».
litare. La na­ 7.7 rimbalzi di media Francia, ho capi­ PESARO 2
zionale della in 31’ di utilizzo to cos’è il basket BETALAND CAPO D’ORLANDO 0 Per quanto tempo ancora si ve-
Nigeria gli ha di alto livello. In * UNA PARTITA IN MENO de con la maglia di Varese?
fatto scoprire l’Africa. Poi Israele invece ho giocato a Ne­ ** DUE PARTITE IN MENO «Al momento non penso ad al­
Israele, la sponda dell’Asia tanya, vicino a Tel Aviv. Magari tro che alle prossime sette gare.
che guarda all’Europa. uno s’immagina un contesto quentato il Virginia Military In- Certo, questa è una città di
L’Oceania è un viaggio a Per­ pieno di tensioni e invece la stitute. basket e viverci è esaltante. La
th, mentre l’Europa, sua se­ gente è ospitale e Tel Aviv una «Una delle esperienze più im­ storia del club te la trasmettono
conda casa, significa soprat­ città accogliente e molto occi­ portanti della mia vita. L’impat­ i tifosi in modo incessante, spe­
tutto Italia. «Sì, vero, a parte dentalizzata. Il basket mi ha to è stato traumatico, volevo cie quando vinci i derby con Mi­
l’Antartide ho giocato ovun­ dato la possibilità di conoscere scappare via. Sveglia alle 6.30, lano e Cantù. Tutti ti fanno ca­
que». Mosso dal basket e luoghi e storie, mondi e culture saluto alla bandiera poi tutti in­ pire che qui si è fatta la storia,
dalla voglia di scoprire il diverse dalla mia. Un privilegio truppati verso il refettorio. Alle che questa maglia è un valore.
mondo e se stesso. Ora, che mi ha fatto crescere anche 16 finiva lo studio e cominciava Gente come Dino Meneghin e
sbocconcellando un riso al umanamente». l’attività sportiva. Alle 19 nuo­ Bob Morse, a distanza di anni,
curry, seduto al campus, vo concentramento e cena sem­ restano sulla bocca di tutti».
gioiello polifunzionale co­ Negli Usa, al college, ha fre- pre a passo di marcia. Là ho im­ © RIPRODUZIONE RISERVATA
parato la disciplina e a gestire il
tempo».
Così è diventato uno dei giocato-
ri più importanti del campiona-
to: 15.8 punti, quasi 8 rimbalzi di
media e quello strabiliante 43.4
per cento da tre. A chi dire gra-
zie oltre che a se stesso?
«Ad allenatore e compagni. Co­
ach Caja è stato fondamentale
per la crescita mia e del club.
Mi ha voluto riportare a Varese
a tutti i costi. Mi aveva già con­
tattato a maggio e per me quel­
lo è stato un segnale importan­
IL COACH È AMMIRO te. Il coach è come un padre: mi
dà fiducia ma è anche molto
MORSE E DINO
COME UN PAPÀ: WESTBROOK esigente. Il resto lo hanno fatto MENEGHIN SONO
PROTETTIVO PER L’ENERGIA CHE il lavoro estivo e le motivazioni
che mi porto dentro».
SEMPRE SULLA
ED ESIGENTE METTE IN CAMPO BOCCA DI TUTTI
Ora Varese viaggia come un tre-
STAN OKOYE L’ALA VARESINA no. Rimpianti? Ai playoff ci pen- IL LEADER OPENJOBMETIS
SUL TECNICO DI VARESE E IL SUO MODELLO sate? SUI MITI VARESINI
36 Pallavolo R I playoff
GARA-1
CIVITANOVA
MODENA
O.Juantorena e E.Ngapeth
PLAYOFF
22 34
SCUDETTI VINTI
4 12
ATTACCO / POSITIVITÀ
54,4 49,6
ACE
182 197
Il muro semifinale
L'ANALISI
di
G.L.P.
CONTRO
LE SPARIZIONI:
IDEE NUOVE
E DIRIGENTI
A 70
more e morte. Il
bello e il brutto.
Paradiso e inferno.
Nei giorni più caldi
della pallavolo,
quelli dei playoff e delle
semifinali cresce il flusso
dell’adrenalina, ma anche
quello dell’ansia.
La scomparsa di Modena
femminile, il giorno
dopo la fine dei quarti,
racconta una storia già
vista. Legittimo, regolare
e anche annunciato.
Questi progetti sono tutti
a orologeria. Sembra che
non ci sia la possibilità
di dare solidità. Sparisce
il mecenate di turno
(in questo caso sia i
Cerciello, ma anche LiuJo
hanno investito tanto)
e non resta nulla.
Rischio che si corre
anche su altre piazze.
Benché proprio in queste
ore a Bergamo pare che
il gruppo Zanetti possa
essere una delle soluzioni
per subentrare
a Foppapedretti. Ma per
il futuro la scommessa
è puntellare le società
e i loro investimenti. O si
cambia il modello o si
cambiano le persone che
ci lavorano: forse l’idea
di inserire nuove figure di
dirigenti, con nuovi idee
e obiettivi più aggiornati,
potrebbe essere l’unica
strada da tentare
per dare nuova linfa al
movimento. Oltre a una
certa dieta dimagrante
in fatto di squadre:
il finto gigantismo
è finito. Ora servono
risposte certe e nuovi
spunti per ripartire.
Osmany Juantorena della Lube Civitanova in attacco contro il muro dei modenesi Bruno e Holt in una delle sfide della stagione LEGAVOLLEY
Gian Luca Pasini
G
uarda chi si rivede. An­
cora tu. Cominciano le
semifinali, ancora fra i
soliti noti, per di più con gli
stessi abbinamenti. Come un
anno fa, come in tutta questa
stagione. Un inseguimento
continuo fra queste quattro
squadre che erano e sono l’ec­
cellenza della pallavolo italia­
na.
1
TRADIZIONE Per la quar­
ta volta consecutiva le se­
mifinali che assegnano qual­
che trofeo in Italia sono le
stesse: Perugia­Trento e Civi­
tanova­Modena, cambia l’or­
dine degli addendi, non l’ac­
coppiamento. Nel senso che la
pallavolo italiana sta scopren­
do altre gerarchie, ma a gio­
carsi il tricolore sono ancora
loro.
2
SCOMMESSE Le diffe­
renze sono minime e co­
me già visto in questa annata
basta poco per stravolgerle. I
precedenti e anche un po’ il
gioco dicono Perugia e Civita­
nova più o meno avanti, ma la
logica indica prudenza e at­
tenzione. Modena è uscita dal
tunnel di una lunga serie di in­
UOMINI: VIA STASERA ALLE 20.30
QUARTI
1) Perugia 2 (22 aprile, gara-1; 25 aprile, gara-2
28 aprile, gara-3; 1 maggio, ev. gara-4
6 maggio, ev. gara-5 )
8) Ravenna 1 0
Domani
ore 20.30
Perugia
SEMIFINALI
Trento
15 aprile, ev. gara-4
18 aprile, ev. gara-5)
4) Trento 2 2
5) Verona 1 0
È aperta la caccia
al regno di Perugia 4
1Gli umbri hanno vinto tutto finora: Civitanova,
Modena e Trento sognano di fare lo sgambetto
fortuni che ne hanno limitato
il rendimento durante l’anna­
ta, ma in stagione regolare
l’Azimut ha vinto (3­0) sia a
Perugia che a Civitanova. In­
somma l’impresa è tutt’altro
che impossibile. E come poi
dice Angelo Lorenzetti da
Trento: «A forza di passare at­
traverso queste esperienze,
qualcosa abbiamo appreso.
Arriviamo alla gara con la Sir
più “imparati”». Sono partite
sulle quali è difficile scom­
mettere e di più fare un prono­
stico sicuro.
3
MERCATO Come ogni
anno in questo periodo
della stagione le voci di mer­
cato si rincorrono e si inse­
guono. Una molto forte dice
che Bruno e Ngapeth hanno
FINALE QUARTI
2 2) Civitanova
7) Piacenza
Stasera
ore 20.30
Civitanova
SEMIFINALI
Modena
(1 aprile, gara-2
8 aprile, gara-3
3) Modena
6) Milano
GDS
già le valige in mano (e non
sono i soli sotto la Ghirlandi­
na): il francese destinazione
Kazan, attenzione attenzione
invece il brasiliano sarebbe
nel mirino della Lube che a
sua volta lascerebbe partire
Christenson verso l’Emilia.
Mentre Perugia aspetta di ca­
pire se tra poco applaudirà il
polacco­cubano Leon e se co­
me sembra dirà addio a Zayt­
sev (al quale, parole a parte,
non è stata fatta nessuna pro­
posta di rinnovo concreta per
la prossima stagione). Se tut­
to questo accadrà lo sapremo
fra qualche giorno/settimana,
ma quello che è certo che non
son queste indiscrezioni a
contaminare l’ambiente. «Fa
parte della storia. Tutti gli an­
ni succede, certo negli spo­
gliatoi si parla di quello che
LA GUIDA
Kovar in campo
Sabbi titolare?
(m.g. - p.r.) Lube al gran
completo. Medei ha recuperato
anche Kovar. Il sestetto
dovrebbe essere: Christenson-
Sokolov, Candellaro-Stankovic,
Kovar-Juantorena,
Grebennikov libero. Tutti a
disposizione per Stoytchev che
ha un solo dubbio, con Sabbi
favorito su Argenta nel ruolo
di opposto al palleggiatore
Bruno. Poi Holt e Mazzona
al centro, Urnaut e Ngapeth
schiacciatori, Rossini libero.
BUSTO ARSIZIO-MONZA
(m.b.l. - giu.ma.) Busto
al completo: Orro-Diouf, Berti-
Stufi, Gennari-Bartsch,
Spirito (libero).
Saugella Monza con diagonale
Hancock-Ortolani, al centro
Dixon-Devetag, in banda Begic-
Havelkova, libero Arcangeli.
MERCOLEDÌ 28 MARZO 2018 LA GAZZETTA DELLO SPORT
GARA-1
PERUGIA
TRENTO
A.Atanasijevic e Filippo Lanza
PLAYOFF
6 16
SCUDETTI VINTI
0 4
ATTACCO / POSITIVITÀ
53,1 50,4
ACE
186 157
accadrà il prossimo anno, ma
nessuno si fa condizionare nel
rendimento. Loro sono più
forti ­ testimonia Rado
Stoytchev ­, ma noi andiamo
in campo per portare a casa la
serie di semifinale».
CHAMPIONS Per tre
squadre su quattro ci sa­
rà un’interruzione per i quarti
di finali di Champions, un pic­
colo vantaggio per Modena
che, invece, impegni di questo
tipo non ne ha. Per Perugia si
aggiunge anche il lungo viag­
gio a Novosibirsk per la gara
di ritorno. Insomma tutto
quanto fa spettacolo.
● I punti con cui Perugia ha
5
vinto la stagione regolare (due MOTIVAZIONI Finora si
in meno del record di Trento), è divertita solo Perugia
frutto di 23 vittorie e 3 k.o. (2 che ha incassato due vit­
volte Modena e Civitanova) (a.a.) torie in coppa Italia e in Su­
percoppa prima, ma dopo Ba­
4ª
ri la squadra di Bernardi ha re­
gistrato qualche sbalzo umo­
rale. Pancia piena? Troppe
voci di contorno? Equilibrio
● Il piazzamento di Trento incrinato come dice qualcu­
in questa stagione. no? Civitanova, invece, è tor­
Era arrivata 2ª un anno fa, nata a crescere e vuole difen­
davanti a Perugia e a Modena, dere lo scudetto conquistato
prima era stata Civitanova (a.a.) la passata stagione. Modena e
Trento «non possono» sbaglia­
re. Basterebbero solo queste a
riempire il capitolo delle moti­
vazioni. In campo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DONNE: BUSTO-MONZA DIRETTA RAI
QUARTI FINALE QUARTI
1) Novara 2 (21 aprile, gara 1; 25 aprile, gara 2;
29 aprile, gara 3; 2 maggio, ev. gara 4;
2 2) Scandicci
10 maggio, ev. gara 5)
8) Firenze 0 0 7) Pesaro
Novara Scandicci
SEMIFINALI SEMIFINALI
Conegliano
(31 marzo e 1 aprile, gara 1
7-8 aprile, gara 2
10-11 aprile, gara 3
13-14 aprile, ev. gara 4
4) Busto Arsizio 1 18 aprile, ev. gara 5) 2 3) Conegliano
5) Monza 1 0 6) Modena
Stasera, gara 3, ore 20.30 diretta Rai Sport
GDS
 Olimpiadi R La cerimonia
Quirinale, è qui la festa azzurra
«Da voi prestigio per il Paese»
1Il presidente Sergio Mattarella ha incontrato i medagliati di PyeongChang
«Sono stati Giochi di pace e delle donne». Fontana: «Spinta decisiva dal tricolore»
Alessandro Catapano
ROMA
I
n tempi di incertezze istitu-
zionali e timori internazio-
nali, è lo sport, ancora una
volta, a dare sicurezze a questo
Paese. «Avete regalato prestigio
all’Italia», dice Sergio Mattarel-
la abbracciando uno a uno i
medagliati, anzi soprattutto le
medagliate di PyeongChang.
«Giochi della pace e delle don-
ne: un bel dato che deve inco-
raggiare le nostre ragazze a
emergere ulteriormente», sin-
tetizza il capo dello Stato. In at-
tesa di ricevere i rappresentanti
dei partiti per consultazioni po-
litiche che si annunciano sof-
ferte, il presidente della Repub-
blica apre il Quirinale per la ri-
consegna dei tricolori (firmati)
dai sedici azzurri (tredici olim-
pici e tre paralimpici) saliti sul
podio in Corea, per un bottino
totale di quindici medaglie (10
e 5): per Coni e Cip (che quat-
tro anni fa aveva chiuso a zero)
tutt’altra musica rispetto al-
l’edizione di Sochi. «L’Italia –
Tennis R Masters 1000 di Miami
Chung scatenato: ai quarti per la sesta volta
1Dopo la vittoria alle Next Gen
di Milano non si è più fermato, ora trova
Isner. Intanto Nadal è convocato in Davis
Federica Cocchi
E’
arrivato pian piano,
senza farsi notare, e ha
vinto la prima edizione
delle Next Gen Atp Finals a Mi-
lano lo scorso novembre senza
mai aver superato i quarti di un
torneo Atp. Adesso Hyeon
Chung, il sudcocreano di gom-
ma che si ispira a Djokovic (ver-
sione sana), non si ferma più. E
conquista i quarti di finale del
può dire senza pericoli di
smentita il presidente del Coni,
Giovanni Malagò – è uscita a te-
sta alta, per le prestazioni spor-
tive e i comportamenti fuori dai
campi di gara. È stata un’altra
bella figura dello sport italia-
no». Anche per il ruolo, non se-
condario, che ha svolto perché
quelli coreani diventassero i
Giochi della diplomazia, del di-
sgelo. «Casa Italia, la cui acco-
glienza ormai è unanimamente
riconosciuta, è stata la casa di
tutti», ricorda con orgoglio il
presidente del Coni.
L’ESEMPIO «Tutti – ricorda
Mattarella – mi hanno emozio-
nato, anche chi non è riuscito a
È STATO
L’ANNO DELLA MIA
CONSACRAZIONE,
HO ANCORA FAME
SOFIA GOGGIA
ORO DISCESA LIBERA
Masters 1000 di Miami. Una
crescita costante quella del su-
dcoreano che agli ottavi ha bat-
tuto facilmente il portoghese
Sousa, in due set. E’ la seconda
volta in carriera, dopo Indian
Wells, che il ragazzo con gli oc-
chiali e l’apparecchio centra un
posto negli ultimi otto di un
Masters 1000, ma è la sesta vol-
ta che ci riesce dall’inizio del-
l’anno. Il 21enne poi non ha
mai perso il servizio nei 27 tur-
ni di battuta giocati nel torneo.
salire sul podio, ma ha offerto
comunque un grande spettaco-
lo». Ammette, il capo dello Sta-
to, di aver visto in diretta solo le
imprese dello short track («Le
altre in registrata»), consegna
un’altra medaglia (d’argento) a
tutti gli atleti, si concede ai sel-
fie di rito, scherza con la Gog-
gia («Quando l’ho invitata al
Quirinale mi ha detto che aveva
un altro impegno (le ultime ga-
re di Coppa del Mondo, ndr») e
dedica un passaggio sentito a
Giacomo Bertagnolli e Fabrizio
Casal, la coppia paralimpica
che ha sbancato lo sci alpino
con 4 medaglie. «Rappresenta-
te un modello di comporta-
mento, un paradigma della vi-
ta, perché la vostra prestazione
si basa sulla piena fiducia reci-
proca e questo è un esempio, un
richiamo per tutti, al di là dello
sport». Luca Pancalli, presiden-
te del Cip, è giustamente orgo-
glioso. Ringrazia Mattarella,
«per il tempo che ci ha concesso
in un momento istituzionale
tanto delicato», e dedica «que-
sta giornata di festa e orgoglio
anche a tutti i nostri ragazzi e
Hyeon Chung, 21 anni, è
attualmente n°23 al mondo AFP
1 2
1. I medagliati azzurri olimpici e paralimpici di PyeongChang al Quirinale con
Luca Lotti, ministro per lo sport, Sergio Mattarella, capo dello Stato, Giovanni
Malagò, presidente Coni, e Luca Pancalli, presidente paralimpico. 2. Arianna
Fontana riconsegna la bandiera olimpica 3. Selfie di Nicola Tumolero, bronzo
nel pattinaggio, col presidente della Repubblica 4. Sofia Goggia, oro in
discesa, con Mattarella LAPRESSE-ANSA-EPA
ragazze che sono arrivati a po-
chi centesimi dal podio».
LE PROTAGONISTE Felicità, ov-
vio. Ma anche adrenalina e/o
grande stanchezza. La stagione
è finita per tutti, c’è chi sta an-
cora sul pezzo e chi, invece, ha
le pile proprio scariche. Sofia
Goggia, nella storia come pri-
ma italiana a vincere la discesa
olimpica, è instancabile anche
nelle interviste. «Ho 25 anni,
ma gli infortuni mi hanno ruba-
to un paio di stagioni e io ho an-
cora la fame della nuova arriva-
ta. È stato l’anno della consa-
crazione – racconta –, è stato
più difficile vincere la Coppa di
specialità che l’oro olimpico. Io
CHE EMOZIONE LA
STRETTA DI MANO
COL PRESIDENTE.
ORA IN VACANZA!
MICHELA MOIOLI
ORO SNOWBOARD CROSS
Il prossimo avversario di Chung
sarà lo statunitense John Isner
che nel duello tra giganti ha
avuto la meglio sul numero 2 al
mondo Marin Cilic. Un buon
torneo quello di Isner che fino a
Miami aveva appena due vitto-
rie dall’inizio dell’anno. E sem-
brava che il copione prevedesse
un ko anche all’esordio a Cran-
don Park quando ha rischiato il
k.o. contro Vesely. Avanza an-
che un rinato Raonic che ha eli-
minato Chardy.
RAFA PRONTO Battuto da Kyr-
gios al terzo turno, Fabio Fogni-
ni è già concentrato sulla Davis
dove dal 6 all’8 aprile l’Italia
cercherà di raggiungere la se-
MERCOLEDÌ 28 MARZO 2018 LA GAZZETTA DELLO SPORT
3 4
comunque sono già proiettata
alla nuova stagione». Arianna
Fontana, che col suo oro ha
sbloccato l’Olimpiade italiana e
con tre medaglie è entrata nella
storia diventando l’atleta più
medagliata (8) dello short
track mondiale, mostra i segni
della stanchezza. «È stata una
stagione indimenticabile – rac-
conta –, ma piena di sacrifici
e... battaglie. Ho vinto innanzi-
tutto quella per imporre mio
marito (Anthony Lobello, ndr)
come allenatore. In Corea il tri-
colore mi ha dato la spinta deci-
siva. Cosa farò ora? Ancora non
lo so, intanto me ne vado in va-
canza al caldo». «Io scelgo la
Florida – le fa eco l’altro oro az-
zurro, la snowboarder Michela
Moioli: che emozione aver
stretto la mano a Mattarella, le
sue parole mi hanno commos-
so». E a proposito di parole, la
sintesi finale è del ministro per
lo Sport, Luca Lotti: «Siate or-
gogliosi perché le vostre storie
portano avanti i valori del no-
stro Paese e della nostra ban-
diera». Applausi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
mifinale battendo la Francia di
Noah. Barazzutti ha convocato
Fognini, Lorenzi, Seppi Bolelli
e Matteo Berrettini. Per la Fran-
cia senza Gasquet, Tsonga e
Monfils, Noah ha scelto Pouille,
Chardy, Mannarino, Herbert e
Mahut. Intanto in casa Spagna
anche Rafa Nadal è pronto al
rientro proprio con la maglia
della nazionale per la sfida con-
tro la Germania che giocherà a
Valencia: «Rafa sta miglioran-
do ed è vicino alla guarigione,
si allena bene e la forma miglio-
ra» ha detto il capitano Sergi
Bruguera. Nadal non gioca in
coppa Davis dal settembre
2016.
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37
LA CANDIDATURA
Torino 2026
scatta, ma
Malagò frena
● (a.cat.) Scatto in avanti
di Torino 2026. Nel giorno
in cui il presidente Mattarella
riceve al Quirinale
la delegazione azzurra
reduce da PyeongChang,
sotto la Mole si avviano
le procedure per la
costituzione dell’associazione
«Torino 2026». È un primo
passo importante, perché
viene costituito un soggetto
che avrà il compito di curare
le attività di studio, analisi
e ricerca necessarie
per valutare le condizioni
di fattibilità dell’eventuale
candidatura di Torino ad
ospitare i Giochi invernali
tra otto anni. «Verificheremo
attraverso l’associazione
se l’evento olimpico potrà
generare valore durevole
per i territori coinvolti»,
spiega la sindaca, Chiara
Appendino. Ma il presidente
del Coni Giovanni Malagò,
ancora una volta, è costretto
a frenare: «L’intenzione
di candidare l’Italia c’è,
ma servono certezze, perché
non espongo il mio Paese
a figure e comportamenti
sbagliati, proprio in virtù di
quanto accaduto in passato.
Gli enti locali sono disponibili,
bene. Ma senza Governo
dobbiamo stare fermi e zitti».
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LA GUIDA
Dopo il trionfo allo Us Open 2017,
si rivede Sloane Stephens.
La statunitense ha raggiunto
la semifinale spazzando via
la Kerber. Lunedì torna top 10
Risultati al combined di Miami
(7.000.000 euro, cemento)
Uomini, ottavi: Raonic (Can) b.
Chardy (Fra) 6-3 6-4; Chung
(S.Cor) b. Sousa (Por) 6-4 6-3;
Isner (Usa) b. Cilic (Cro) 7-6 (0) 6-
3; Del Potro (Arg) b. Krajinovic
(Ser) 6-4 6-2. 3° turno: Carreno
(Spa) b. Johnson (Usa) 6-4 6-4;
Anderson (Saf) b. Khachanov
(Rus) 4-6 6-2 6-3; A. Zverev (Ger)
b. Ferrer (Spa) 2-6 6-2 6-4; Coric
(Cro) b. Sock (Usa) 5-7 7-6 (4) 6-3;
Tiafoe (Usa) b. Berdych (Rep.
Ceca) 6(2)-7 6-2 7-6 (1).
Donne, quarti: Stephens (Usa) b.
Kerber (Ger) 6-1 6-2. Ottavi:
Azarenka (Bie) b. Radwanska
(Pol) 6-2 6-2; V. Williams (Usa) b.
Konta (Gb) 5-7 6-1 6-2.
38 MERCOLEDÌ 28 MARZO 2018 LA GAZZETTA DELLO SPORT

TUTTENOTIZIE
PESI: EUROPEI
Lombardo-Russo, è show
Argento e bronzo nei 53 kg
1Lochowska
super, ma dietro
è grande Italia:
entrambe oltre
il record italiano
Simone Battaggia
U
na giornata di sorrisi.
Jennifer Lombardo e
Giorgia Russo illumi­
nano la spedizione azzurra
agli Europei di Bucarest con
una splendida doppietta da
podio, un argento e un
bronzo nei 53 kg donne che
hanno ottenuto spingendosi
entrambe ben oltre il record
italiano (181 kg). Nello
strappo si muovono egre­
giamente — Lombardo 2ª ,
Russo 5ª in un esercizio che
non le è mai piaciuto —,
nello slancio arrivano perfi­
no a infastidire la polacca
Lochowska, oro in carica e
nettamente più forte delle
avversarie.
SLANCIO SHOW Dopo aver
centrato le sei prove nello
strappo, nello slancio le az­
zurre danno spettacolo. Do­
VELA
Fisher disperso
La Volvo Race
è in lutto
● (r.ra.) Il 47enne inglese
John Fisher è ufficialmente
disperso. Il velista è caduto
lunedì da Scallywag nella
Volvo Ocean Race, mentre la
barca si trovava a 1400 miglia
da Capo Horn (la tappa è
partita dalla Nuova Zelanda
per arrivare in Brasile).
Vani tutti gli sforzi compiuti
dall’equipaggio che ha
cercato il compagno fino
al calare delle tenebre.
L’imbarcazione di Hong Kong
si sta ora dirigendo verso
le coste del Cile che si trova
a meno di 1000 miglia,
mentre le altre
sei imbarcazioni in gara
continuano a puntare
sul capo più a Sud del Mondo.
«Tutti noi dell’organizzazione
della Volvo Ocean Race
vogliamo rappresentare le
nostre più sentite
condoglianze alla famiglia
di John, ai suoi amici e ai suoi
compagni e ci impegniamo
a fare tutto ciò che è in
nostro potere per assisterli
in questo momento così
difficile», ha detto
Richard Brisius, presidente
della Volvo Ocean Race.
STAZIONE UNICA APPALTANTE DEI COMUNI DEL POLESINE
ESTRATTO D’AVVISO DI ESITO DI GARA
Amministrazione aggiudicatrice: Stazione Unica Appaltante dei Comuni del Polesine presso la
Provincia di Rovigo, via L. Ricchieri (detto Celio) 10 - 45100 Rovigo RO, Italia. Telefono (+39)
0425 386561, telefax 0425 386230, sito internet sua.provincia.rovigo.it.
Amministrazione contraente: Consorzio Isola di Ariano per i Servizi Sociali (C.I.A.S.S.) ente
territoriale con sede in 45015 Corbola RO, Italia - via Roma, 673, sito internet www.ciass.it.
Oggetto: fornitura di derrate alimentari per i Centri Servizio di Corbola, Ariano nel Polesine,
Taglio di Po e Scuola Materna di Santa Maria in Punta (CIG 72595702AE).
Importo complessivo stimato: € 790.400,00 di cui €. 316.360,00 a base di gara.
Concorrenti partecipanti: 1.
Esito di gara: l’appalto non è stato aggiudicato essendo l’unica offerta pervenuta irregolare.
Data di invio esito alla G.U.U.E: 23/02/2018.
Rovigo, 22/03/2018
per la S.U.A dei Comuni del Polesine: il Dirigente
– dr. Vanni BELLONZI –
Jennifer Lombardo, 26, e Giorgia Russo, 24, sul podio di Bucarest
po aver visto uscire di gara le
avversarie che potevano infa­
stidirle per il podio — la spa­
gnola Hernandez ferma a 100
kg, la francese Lorentz a 99 —
tocca alla Lombardo. La paler­
mitana, che fino al 2017 ha ga­
reggiato nella categoria 58 kg,
apre con 102; la Russo replica
con 103, ma la Lombardo sale
a 104, eguagliandole il record
italiano. Tocca alla Russo, che
sale a 106, ma l’atleta delle
Fiamme Azzurre ribatte con
107 e balza a 191 totale, 10 kg
in più del record italiano. Il
108 chiamato dalla ragazza
dell’Esercito non entra, ma il
bronzo con 186 kg è comunque
HOCKEY GHIACCIO
Bolzano travolge
Vienna: sull’1-1
la semifinale Ebel
● Un Bolzano perfetto
affonda la corazzata Vienna
(Austria), battuta 4-1 ieri
al Palaonda davanti a 5000
spettatori in gara-2 (su 7)
di semifinale della Ebel.
Per i padroni di casa hanno
segnato Petan, Smith, Micelli e
Anton Bernard. Adesso la
serie è sull’1-1. Nell’altra sfida
di semifinale si affrontano
Linz e Salisburgo. È la prima
volta che il Bolzano si impone
contro Vienna nei playoff,
unico precedente la scorsa
stagione con la semifinale che
finì 4-0 per gli austriaci che
poi si laurearono campioni
nella serie di finale col
Klagenfurt.
ALPS, ASIAGO IN FINALE
OGGI JESENICE-RENON
(m.l.) Il Renon è a un passo
dalla finale della Alps League.
Oggi gioca gara-4 (su 5) a
Jesenice (Slo, ore 19). I Buam
vittoriosi 4-1 lunedì in gara-3
vincendo raggiungerebbero
l’Asiago che ha staccato
il pass per la finale lunedì
all’Odegar superando 5-3 il
Val Pusteria in gara-3 (serie
3-0).
1ATLETICA: SEMENYA PORTABANDIERA (si.g.) Caster Semenya sarà la portabandiera
del Sudafrica nella cerimonia di apertura dei Giochi del Commonwealth di Gold Coast
(Aus). Tra le ultime news, le assenze dei velocisti De Grasse (Can) e Powell (Giam).
sicuro. «Giornata splendida,
sono state bravissime — spiega
il d.t. Corbu —. Tecnicamente
sono molto “maschili”, con
strappo e slancio così diversi
per chili sollevati. Negli ultimi
giorni non si erano considera­
te, a fine gara però si sono ab­
bracciate».
IERI. Uomini. 62 kg: 1. Mishvelidze
(Geo) 299 (134+165); 2. Grozdev (Bul)
293 (135+158); 3. Ilie (Rom) 283
(129+154).
Donne. 53 kg: 1. Lochowska (Pol) 196
(88+108); 2. LOMBARDO 191 (84+107);
3. RUSSO 186 (80+106).
OGGI Ore 17 58 kg donne, ore 19.30
69 kg uomini (Zanni).
IN TV Diretta Eurosport 1.
IPPICA
Dettori fa festa
con Atzeni
e aspetta Enable
Atzeni e Dettori insieme ieri
● Un selfie postato ieri su
twitter da Lanfranco Dettori
immortala le celebrazione del
27° compleanno di Andrea
Atzeni con lui nell’immagine.
Entrambi i fantini non
saranno in campo nella Dubai
Cup di sabato e quindi
guardano avanti. Fanno la
stessa cosa gli uomini di
Enable, la campionessa
capace nel 2017 con Dettori di
un tremendo filotto formato
da Oaks inglesi e irlandesi,
King George, Yorkshire Oaks
e Arc de Triomphe. Il suo
ritorno in pista è
programmato nella Gold Cup
del Curragh il 27 maggio o
nella Coronation Cup di
Epsom 5 giorni più tardi.
● IERI 12-6-10-8-5 (e.lan.) A
Roma: 1 San Virdis (Marcelli),
2 Yoshida, 3 Don Medellin, 4
Neverendinglove, 5 Orenburg
My World. Tot. 8,66; 2,67, 2,25,
2,67 (58,22). Quinté: 4.777,87.
Quarté: 869,68. Tris: 211,97.
● OGGI QUINTÉ A MILANO
(e.lan.) (inizio 15.35). Tra i 15 al
via scegliamo Clever Bend (2),
Duchamp (3), Bakelor (1),
Giufeum (8), Dorian Grey (13)
e Corona D’Arborea (5).
ANCHE Trotto: Roma (14.40) e
Padova (15.25).
SCACCHI
Fatta: Caruana al Mondiale
Sfiderà Carlsen a Londra
1Batte Grischuk
e vince il torneo
dei Candidati:
a novembre
per l’iride
F
abiano Caruana sfiderà
il detentore Magnus
Carlsen nella sfida per
il titolo mondiale che si di­
sputerà a Londra dal 9 al 28
novembre, sulle 12 partite.
Il 25enne statunitense di
origine italiana ha vinto il
torneo dei Candidati — in­
cassa 95.000 dollari — che
si è chiuso ieri sera a Berlino.
Con 9 punti sui 14 disponibi­
li — il torneo prevedeva par­
tite di andata e ritorno tra gli
8 partecipanti — ha prece­
duto di un punto l’azero
Shakhriyar Mamedyarov e il
russo Sergey Karjakin e di
un punto e mezzo il cinese
Ding Liren. Le partite decisi­
ve disputate ieri si sono
chiuse tutte in parità: il pri­
mo match a finire è stato
quello di Ding Liren con
Karjakin, terminato con la
patta dopo 45 mosse; a se­
guire hanno pattato anche
Mamedyarov e Kramnik do­
ATLETICA
● UNESCO MARATHON (m.m.)
Così ad Aquileia (Ud) nella 6ª
Unesco Cities Marathon,
partita da Cividale del Friuli
e con passaggio a Palmanova,
percorso che unisce le tre località
patrimonio dell’Unesco,
valevole come campionato Italiano
Esercito e la novità della mezza
maratona la Julia Augusta Run
partita da Palmanova.
Maratona. Uomini: 1. Marhnaoui
(Mar) 2h32’06”. Donne: 1. Rizzato
3h09’19”. Mezza. Uomini: 1.
Tiongik (Ken) 1h03’51”.
Donne: 1. Yayeh (Eti) 1h14’49”.
● BRISBANE (si.g.) Sulla via
dei Giochi del Commonwealth
di aprile, oggi meeting a Brisbane
(Aus) con Blake (Giam) e Gemili
(Gb) nei 100, Hughes (Gb) e
Makwala (Bot) nei 200, Pozzi (Gb)
e Levy (Giam) nei 110 hs; donne:
E. Thompson (Giam) e Asher-
Smith (Gb) nei 100, Montsho (Bot)
nei 400, Nel (Saf) nei 400 hs.
BOCCE
● ANCHE MONDOVI’ E’ Bocce
Mondovì l’ultima squadra
ad ottenere il diritto di disputare
la massima serie nel prossimo
campionato di volo 2018/19.
Termina così anche il campionato
cadetto per il volo, che ha visto
le promozioni nella massima serie
della Chiavarese, di Belluno BC
ed appunto di Bocce Mondovì.
HOCKEY PISTA
● QUARTI A-1 (m.nan.) Ieri, in
gara-1 dei quarti di finale,
Follonica-Breganze 3-6.
NUOTO
● TRICOLORI GIOVANILI (al.f.)
Ai Tricolori giovanili Riccione (25
m), Alberto Razzetti stampa la 10ª
prestazione italiana all-time
dei 400 mx: 4’10”35. Il figlio d’arte
Michele Lamberti (Jun. 2000)
s'impone nei 100 dorso in 53”67;
nei 200 rana, Alessandro Fusco
(Jun. 2000) sfila il record
della manifestazione a
Martinenghi nuotando 2’08”34.
Uomini. Cad: 200 sl Miressi
MERCOLEDÌ 28 MARZO 2018 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Fabiano Caruana, 25 anni: è numero 8 al mondo con 2784 punti
po 54 mosse. A quel punto Ca­
ruana aveva bisogno di chiude­
re almeno in parità la propria
partita, giocata col nero contro
il russo Grischuk. La partita è
durata 69 mosse e ha visto la
vittoria dell’italo­statunitense,
che così ha suggellato il primo
posto in classifica. Caruana ha
finito il torneo con cinque vitto­
rie, otto pari e una sconfitta.
PRODIGIO È la definitiva con­
sacrazione per Caruana. Nato a
Miami da papà Luigi e mamma
Santina, talento precoce con il
doppio passaporto in tasca, Fa­
biano era diventato Grande
Maestro prima di compiere 15
1’44”91; 100 do Mora 51”74;
200 ra Castello 2’10”29; 50 fa Nardini
23”85; 100 fa Razzetti 52”38. Jun
2000: 100 do Zorzetto 52”93; 400 mx
Sarpe 4’16”23.
Jun ‘01: 200 sl, 200 ra, 100 fa Ceccon
1’47”37; 2’12”69, 52”96; 100 do
Ciavarella 53”91; 50 fa Busa 23”92.
Rag ‘02: 200 sl Andreani 1’50”72.
Rag ‘03: 100 fa Ritarossi 55”60.
Rag ‘04: 200 sl Zaccagnini 1’54”86.
● LEDECKY PROFESSIONISTA (al.f.)
Katie Ledecky ha annunciato
il passaggio al professionismo.
La 21enne di Washington che vanta
5 ori olimpici e 14 Mondiali continuerà
comunque ad allenarsi, studiare
e vivere a Stanford.
● CIAO GYURTA (al.f.) Il ranista
ungherese Daniel Gyurta ha deciso
di abbandonare l’attività agonistica
a 28 anni: lo ha annunciato tramite
il proprio profilo Instagram.
Il magiaro, che centrò il primo titolo
iridato a Roma 2009, ha conquistato
un oro e un argento olimpici, tre ori
e un bronzo mondiali nei 200 rana.
● DI PIETRO OPERATA (al.f.) Silvia
Di Pietro, stileliberista e farfallista
romana, si è sottoposta
ad un intervento chirurgico al tendine
rotuleo del ginocchio sinistro
che la tormenta dalla scorsa stagione.
PALLANUOTO
● IN A-1 Oggi la 7ª di ritorno:
Sport Management-Ortigia, Torino-
Can.Napoli, Savona-Posillipo (15);
Pro Recco-Catania (16); Florentia-
Trieste (18, streaming su Sportube.tv);
Bogliasco-Brescia, Lazio-Acquachiara
(19.30).
● SORTEGGI DONNE Nella Final Four
di Eurolega (20-21 aprile a Kirishi,
Rus), semifinali Kirishi-Orizzonte
e Sabadell (Spa)-Ujpest (Ung).
In Coppa Len (13-14 aprile a Matarò,
Spa) Padova-Olympiacos (Gre)
e Matarò-Dunaujvaros (Ung).
SPORT INVERNALI
● FESTA FILL Oggi Castelrotto (Bz)
festeggia Peter Fill, che in questa
stagione ha conquistato la terza coppa
di specialità, quella di combinata,
dopo le due di discesa del 2016 e 2017:
dalle 17 la festa in piazza, dalle 20.15 il
ricevimento.
● TRICOLORI GIOVANI (s.f.) Sipario
ieri sui Tricolori giovani in val di Susa
(To). Nello slalom maschile di Claviere
primo Matteo Canins, già secondo
39
anni. La federazione italiana
aveva creduto in lui e l’aveva
sostenuto: nel 2008 era en­
trato tra i top 100, nel 2010
aveva battuto il numero 10 al
mondo, nel 2012 aveva im­
posto il pari a Carlsen ed era
entrato tra i migliori 5, men­
tre nel 2013 divenne numero
3 e nel 2014 numero 2. Nel
2015 accettò i 200.000 dol­
lari d’ingaggio del miliarda­
rio Rex Sinquefield e si tra­
sferì a St. Louis. L’ultimo sta­
tunitense a giocarsi il titolo
mondiale era stato Gata
Kamskij nel 1996.
si.ba.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
lunedì in gigante; con lui sul podio
gli altri due altoatesini Matthias
Steinmair, a 7/100, e Manuel
Ploner (17 anni appena compiuti,
fresco del titolo aspiranti nella
specialità) a 16/100; out il
viceiridato jr Vinatzer. A Sestriere
titolo del gigante femminile alla
piemontese Veronika Calati che ha
preceduto di 47/100 la romana
classe 2000 Elena Sandulli e di
55/100 la mantovana Francesca
Fanti.
● TRICOLORI FONDO (g.v.)
Chiusura della stagione
a Dobbiaco (Bolzano) nel segno
di Dietmar Nöckler (Fiamme Oro),
che ha vinto il titolo nella 15
chilometri tecnica classica mass
start sugli alpini Fabio Pasini
e Francesco De Fabiani e di Elisa
Brocard (Esercito) nella 10km tc
mass start su Sara Pellegrini
(F. Oro) e Virginia De Martin
(Carabinieri).
ROMA CAPITALE
Dipartimento
per la Razionalizzazione
della Spesa – Centrale Unica Beni
e Servizi – Direzione Centrale
Unica Acquisti dei beni e servizi
OGGETTO: Avviso di aggiudicazione
definitiva di gara (pos.6/17S)
Procedura aperta per l’affidamento e
la gestione di due Case Rifugio e una
Casa per la Semiautonomia, suddiviso
in tre lotti funzionali: Lotto n. 1: Casa
Rifugio “Casa Internazionale dei Diritti
Umani delle donne”; Lotto n. 2: Casa Ri-
fugio “Centro comunale antiviolenza -
D. Colasanti e R. Lopez”; Lotto n. 3:
Casa per la Semiautonomia.
- Lotto n. 1: non aggiudicato;
- Impresa aggiudicataria lotto n. 2: Be
Free Soc. Coop. Sociale – Importo
€ 321.312,42 (IVA esclusa);
- Impresa aggiudicataria lotto n. 3:
Ce.I.S. Centro Italiano di Solida-
rietà Don Mario Picchi – Importo
181.737,32 (IVA esente ai sen-
si dell’art.10 comma 27-ter D.P.R.
633/1972) – d.d. del Dipartimento Co-
municazione – Ufficio Gestione Ser-
vizi Antiviolenza di genere e contact
center LGBT n. 20 del 20.02.2018 e
successiva rettifica e integrazione n.
26 del 13.03.2018.
CIG: 70429401F3-704294453F-
704294995E.
Sono in visione presso l’Albo Pretorio
on line ulteriori notizie.
Il Direttore
Dr. Ernesto Cunto
40
Gli annunci si ricevono
tutti i giorni su:
agenzia.solferino@rcs.it
oppure nei giorni feriali
presso l’agenzia:
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 AltriMondi R MERCOLEDÌ 28 MARZO 2018 LA GAZZETTA DELLO SPORT 41

NOTIZIE TASCABILI
caso, come potrebbero rifiutar­
si di sedere al tavolo con l’orri­
do Cav ­ oppure niente. Se ci
pensa, è logico. Salvini con tut­
ta la coalizione vale il 37% e
può trattare con Di Maio da pa­ I DATI EUROSTAT
ri a pari. Salvini da solo ha da
mettere in tavola appena il Lavoro e giovani
17%: l’M5S vale il doppio, il
Carroccio vivrebbe la collabo­ Il 60% rifiuta
razione in una condizione ine­
vitabile di subalternità. Il lea­
di trasferirsi
der leghista ha servito un po’ di
medicine amare al signore di ● Il 60% dei giovani italiani
Arcore, la settimana scorsa. disoccupati, tra 20 e 34 anni, non
Adesso tocca ai grillini. è disposto a cambiare residenza Senza lavoro il 31,5% dei giovani
per trovare un lavoro. Lo spiega
IL FATTO
4
Che cosa ha in testa? Eurostat, l’istituto statistico italiana: Malta (73%), Olanda
Premesso che un buon continentale in una ricerca (69%), Cipro (68%). Per quanto
DEL GIORNO tattico ha come prima re­
gola quella di non far capire fi­
relativa al 2016. La media
europea di chi non è intenzionato
riguarda gli occupati il 90% degli
europei non è disposto a
LA PARTITA no in fondo le sue intenzioni ­ e
Salvini ha mostrato in questi
a trasferirsi è del 50%. Tuttavia
sono altri i Paesi in cui la
trasferirsi per il lavoro. Ma se si
prendono in considerazione sol
A SCACCHI giorni grandi capacità tattiche percentuale di ragazzi gli italiani si raggiunge il record
­ si può tirare a indovinare e di­ disoccupati che non si vogliono continentale del 98%. All’opposto
Matteo Salvini, 45 anni, leader leghista: alle sue spalle il volto del grillino Luigi Di Maio, 31 ANSA re, per esempio, che la Lega muovere è più alta di quella a Malta la fetta è del 80%.
non abbia nessuna paura,

Provediintesaeautaut
eventualmente, di un governo
M5S­Pd. Anzi. Di Maio premier LA SCOPERTA ITALIANA STOP AI LICENZIAMENTI
e Minniti ministro degli Inter­
ni. E ci sono da trovare 30 mi­ Daunaricerca Crisi Embraco

ComefannoM5SeLega nuovesperanze Salvi 497 posti

liardi, più i soldi per qualche
forma di reddito di cittadinan­
za. Magari l’Europa ­ che
avrebbe paura, si dice, proprio
control’Alzheimer per tutto il 2018

agovernareassieme
di un governo M5S­Lega, ma
non troppa di un governo M5S­
centrodestra, dato che per i
nordici Berlusconi è diventato
● Per la prima volta in uno ● Passo avanti nella vertenza
studio sui pazienti, è stato Embraco. I sindacati e l’azienda
scoperto da scienziati italiani brasiliana del gruppo Whirlpool

sestannoagliantipodi?
a un tratto una garanzia, e me­
no che mai di un governo M5S­
Pd ­ gli concederebbe di ripor­
tare il deficit al 3% del Pil. Ma
intanto, stando al governo e
1Tensione tra i due leader: entrambi rivendicano Palazzo Chigi potendo far poco, grillini e dem
diventerebbero il bersaglio del
Leposizionisembranolontane.InsuperabileilnodoForzaItalia malcontento generale. Mentre
quelli si barcamenano per tira­
re avanti, Salvini unifichereb­
il ruolo chiave di una piccola
regione cerebrale nell’Alzheimer.
Se questa area funziona poco, ne
risente il “centro” della memoria,
quindi la capacità di apprendere
e ricordare. La scoperta, sul
«Journal of Alzheimer’s Disease»,
potrebbe rivoluzionare sia la
diagnosi precoce, sia le terapie.
hanno trovato un accordo per
congelare, fino alla fine del 2018,
i 497 licenziamenti annunciati.
Prevista la reindustrializzazione
dello stabilimento di compressori
per frigoriferi di Riva di Chieri
(To). Sul quale permane un
«concreto interesse» da parte
di investitori italiani e stranieri.

1
Accidenti. gli altri partiti devono sottomet­ be il centrodestra. E, se si tor­
di GIORGIO DELL’ARTI Frasi che il capo leghista ha tersi alla sua volontà e permet­ nasse presto al voto... A WALL STREET TWITTER -12%, FACEBOOK -4,9%
gda@vespina.com ammorbidito. «Conoscevo tergli di governare. Già altri han­

Ieri Salvini, ospite di Porta a
porta, ha detto: «Non puoi an­
dare al governo dicendo: “O io o
nessuno”. E se Di Maio dicesse
davvero “o io premier o salta
tutto”, questo non è il modo di
agire. Se dice così sbaglia, per­
poco Di Maio e i Cinquestelle. In
questi giorni ho trovato persone
ragionevoli, costruttive e propo­
sitive. Logico che ci siano scher­
maglie, ma attorno ad un tavolo
è possibile ragionare. A loro pro­
porremo un’idea di Italia non di
cinque mesi, ma di cinque anni.
no fatto notare che se è vero che
l’M5S ha avuto il 32% dei con­
sensi, è pure vero che non ha
avuto il consenso del 68% degli
elettori, i quali hanno preferito
qualcun altro. Hanno da metter­
si d’accordo con qualcuno...
5
Ma il Pd ci starebbe? Per-
ché Renzi finora s’è dichia-
rato contrarissimo...
Quanto comanda ancora Ren­
zi? Ieri si sono eletti i due capi­
gruppo democratici di Camera
e Senato. Delrio alla camera e
Marcucci al senato. Marcucci

ché ad oggi è nessuno». Poi ha
detto: «Io sono pronto, c’è una
squadra pronta. Ma non c’è un
pacchetto prendere o lasciare, e
3
Non pretendo di imporre il mio Per esempio, con Silvio Ber-
pacchetto, ma tutti devono rite­ lusconi...
nersi provvisori su questa Terra». Qui casca l’asino. Dopo
aver votato, grazie all’accordo
era il nome indicato da Renzi.
Ma Delrio, no. Il reggente Mau­
rizio Martina ha evitato di far
votare, ha proposto i due nomi

il programma si può arricchire e
discutere. Ma se si dice “dopo
Salvini il diluvio”, no. Guai a chi
dice “o Salvini o niente”: non è
che l’Italia muoia o rinasca in
base a Salvini. Io non vedo l’ora
di essere messo alla prova, ma
sarei arrogante a dire “o io o
nessuno”. Se Di Maio insiste con
“io io io”, gli rispondo “amico
mio, non se ne fa niente”». Poi
ha ancora detto: «Sono pronto a
far saltare tutto anche se si dice
“Forza Italia fuori dall’accor­
do”. Io parto dal centrodestra,
abbiamo preso i voti insieme e se
Di Maio mi chiede di lasciar fuo­
ri Forza Italia, lo saluto. Arrive­
derci».
2
Di Maio aveva preteso Pa-
lazzo Chigi come condizione
imprescindibile di qualun-
que governo con l’M5S?
Un po’ l’ha sempre detto. Ieri
mattina, però, ha mandato in
avanscoperta Alfonso Bonafede,
che nella lista spedita al Quirina­
le prima delle elezioni era mini­
stro della Giustizia. Bonafede ha
detto: «Di Maio premier o niente,
se noi ai cittadini presentiamo
un altro nome, non eletto, deter­
miniamo il definitivo allontana­
mento dalla politica». Qui vedia­
mo in azione il principio che i
grillini cercano di far valere sin
dal primo minuto: siccome
l’M5S ha preso più voti di tutti,
con Salvini, la super­berlusco­
niana Casellati, i vertici M5S so­
no stati inondati di critiche, pro­
prio dall’amata Rete. Ora Salvini
gli annuncia che, se vogliono al­
learsi con lui, devono far sedere
intorno al tavolo delle trattative
anche il Cavaliere, da loro abor­
rito. Sabato scorso Di Maio e i
suoi hanno dichiarato di poter
considerare Berlusconi ­ «il male
assoluto», «lo psiconano» ­ un in­
terlocutore con cui discutere. Se
avevano in mente di separare Le­
ga e Forza Italia, Salvini ieri sera
da Vespa gli ha tolto ogni illusio­
ne. O si rassegnano a considera­
re come partner tutto il centro­
destra ­ e non si vede, in questo
e li ha fatti approvare per accla­
mazione. Segno che la conta
era pericolosa, che la conta
avrebbe potuto far capire che il
Pd, per l’ennesima volta, è
spaccato e che Renzi non co­
manda più come prima. Tutto
liscio, invece, sul lato Forza Ita­
lia, l’altro partito in fibrillazio­
ne. Berlusconi voleva, come ca­
pigruppo, la Gelmini alla Ca­
mera e la Bernini al Senato. E
sono state elette tutt’e due. Se
consideriamo che alla presi­
denza del senato il Cav ha man­
dato la Casellati, qui l’unico
che fa una politica smaccata­
mente femminista è proprio
l’odiato Berlusconi.
Una donna davanti al quartier generale di Facebook in California AFP
IbigdelwebcrollanoinBorsa
“Zuck”prontoatestimoniare
● L’onda lunga dello scandalo di Facebook travolge i titoli tecnologici a
Wall Street, e a farne le spese è soprattutto Twitter che alla fine della
giornata di contrattazione lascia sul terreno il 12,03%. Facebook perde
il 4,92%, Google il 4,47%, Microsoft il 4,6%, Amazon il 3,78%, Apple il
2,56%. Nel frattempo il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, è
pronto a testimoniare davanti al Congresso americano. Secondo la
Cnn l’audizione in commissione giustizia al senato potrebbe essere il
10 aprile. Al contrario nel parlamento britannico ci sono state reazioni
furiose per la lettera con cui “Zuck” ha ignorato l’invito a comparire
personalmente davanti alla commissione cultura della Camera dei
Comuni offrendo in cambio la presenza di due manager.
42 AltriMondi R
Guerradispie,
altreespulsioni
Moscaattacca
«Usacolpevoli»
1Salgonoa25iPaesiprontiacacciare140
funzionaridiPutin.AnchelaNatosischiera
Pierluigi Spagnolo
I
l fronte «anti-spie» si allar-
ga. Perché, con le adesioni
arrivate nella giornata di
ieri, sotto l’egida della Nato, è
salito a 25 il numero dei Paesi
che hanno deciso di espellere i
diplomatici russi dal proprio
territorio (60 dagli Stati Uniti,
2 anche dall’Italia). In tutto so-
no 140, per quella che è una ve-
ra «espulsione di massa», come
commentato da più parti. E la
reazione del Cremlino, già an-
nunciata dal ministero degli
Esteri russo, Serghei Lavrov,
«non si farà attendere». Ma sarà
necessario aspettare la decisio-
ne del presidente Vladimir Pu-
tin, fresco di rielezione a furor
di popolo. Sarà una reazione
«speculare», fanno sapere da
Mosca, ovvero con l’espulsione
di diplomatici dei Paesi che
hanno voltato le spalle alla Rus-
sia. Secondo Lavrov «è il risul-
tato di colossali ricatti e pres-
sioni da parte degli Usa. Lo sap-
piamo per certo e rispondere-
mo», ha detto il ministro.
ORAICATALANI
BLOCCANO
LEAUTOSTRADE
In Catalogna, i separatisti
hanno bloccato l’autostrada
Ap7 per alcune ore (foto Afp)
come protesta contro
l’arresto dell’ex presidente
Carles Puigdemont. Il cui
ricorso contro la lesione
dei suoi diritti politici da parte
della Spagna è stato giudicato
«ricevibile» dalle Nazioni Unite.
ORRORE A ROMA
Abusava delle bimbe
in una materna
Maestro in manette
1Ilgiovaneinsegnante
incastratodaivideo
delletelecamere
nascoste.Levittime
traitreecinqueanni
L «V
e telecamere piazzate da-
gli investigatori lo hanno
incastrato. Un ragazzo di
25 anni, insegnante di inglese
in una scuola materna di Ro-
ma, riservata ai dipendenti
della Banca d’Italia e gestita
dall’Opera nazionale Montes-
sori, è finito in carcere con
l’accusa di avere compiuto atti
sessuali sulle sue piccole alun-
ne, dai 3 ai 5 anni di età. L’in-
dagine è partita dalle denunce
dei genitori delle bambine,
preoccupati dai racconti che
facevano le figlie al rientro da
scuola. I carabinieri del nu-
cleo investigativo della capita-
IL CASO SKRIPAL La guerra di-
plomatica contro la Russia,
partita dalla Gran Bretagna e
proseguita con il sostegno di
Stati Uniti, Canada e decine di
Paesi europei (membri dell’Ue
ma non solo) nasce dall’avvele-
namento con il gas nervino del-
l’ex spia russa Sergej Skripal e
di sua figlia Yulia, avvenuto il 4
marzo scorso a Salisbury, a
ovest di Londra. L’episodio ha
scatenato la reazione del gover-
no britannico, con la premier
Theresa May che ha esplicita-
mente accusato la Russia e ripe-
te di avere le prove delle re-
sponsabilità del Cremlino nel-
l’avvelenamento. Ma Mosca
smentisce. Da lì, il sostegno alla
battaglia inglese, che ha trova-
to subito il sostegno di un nu-
mero di Stati sempre più am-
pio. Ora anche quello della Na-
to. «Abbiamo ritirato l’accredi-
to a 7 persone dello staff russo
della missione presso la Nato,
abbiamo rifiutato l’accredito
pendente a 3 e ridotto gli accre-
diti dei diplomatici russi alla
Nato da 30 a 20. Questo invia
un chiaro messaggio che ci so-
le hanno piazzato nella scuola
gli “occhi elettronici” che han-
no ripreso e registrato il ragaz-
zo mentre, durante lo svolgi-
mento delle lezioni, induceva
le piccole vittime a subire mo-
lestie sessuali ripetute. Gli ac-
certamenti sono stati necessa-
riamente veloci. Il maestro,
cittadino italiano, sarebbe sta-
to fermato già martedì della
scorsa settimana. Tre giorni
dopo si è svolto l’interrogato-
Un controllo a Roma ANSA
RABBIA PER LA STRAGE IN SIBERIA Visita del presidente Vladimir
Putin (foto Afp) ieri a Kemerovo, in Siberia, dopo l’incendio al centro
commerciale in cui sono morte 64 persone, tra cui 41 bambini. Rabbia
per le responsabilità sulla sicurezza. Proclamato il lutto nazionale
no costi e conseguenze per il
pericoloso comportamento
della Russia», ha detto il segre-
tario generale, Jens Stolten-
berg. «Le consultazioni, nelle
capitali e alla Nato, dopo quan-
to avvenuto a Salisbury hanno
portato all’espulsioni di 140
funzionari russi da parte di ol-
tre 25 alleati e partner della Na-
to. Questa è una risposta inter-
nazionale ampia e coordinata»,
ha ribadito Stoltenberg. E ieri è
stato il giorno delle telefonate
tra capi di governo, per valuta-
re la situazione. La cancelliera
rio di garanzia in cui il ragazzo
avrebbe respinto le accuse e
chiesto gli arresti domiciliari.
Invece il gip Clementina For-
leo, su richiesta dei sostituti
Francesca Passaniti e Eleono-
ra Fini, coordinate dall’ag-
giunto Maria Monteleone, ha
notificato un’ordinanza di cu-
stodia cautelare in carcere a
Regina Coeli. Ovvio il riserbo
degli investigatori sul caso.
Tuttavia, secondo quanto ri-
portato dal quotidiano La Ve-
rità, l’insegnante, le cui inizia-
li sarebbero J.T., ha doppio
passaporto e un’abilitazione a
insegnare inglese rilasciata da
un ente thailandese.
L’ASILO PRIVATO La Banca
d’Italia spiega in una nota che
venerdì 16 marzo era stata in-
formata che «agenti in bor-
ghese dell’Arma dei carabinie-
ri si erano recati nei locali del-
la scuola in ragione di indagi-
ni penali sull’insegnante di
inglese». La Banca, prosegue
la nota, ha immediatamente
invitato l’Opera nazionale
Montessori «a sospendere dal-
l’insegnamento la persona in
questione e a impedirne l’ac-
cesso nei locali della scuola.
Le indagini penali sono anco-
ra in corso».
tedesca, Angela Merkel, ha
avuto una lunga conversazione
con il presidente degli Usa, Do-
nald Trump. Nel colloquio i due
leader «hanno sottolineato la
solidarietà con Londra e saluta-
to l’azione coordinata degli Sta-
ti Ue e degli alleati Nato come
un segnale forte di unità rispet-
to al comportamento russo» sul
caso Skripal, fanno sapere dal-
la Casa Bianca. Dalla Cina inve-
ce si chiede a tutti i protagonisti
di «abbandonare questo atteg-
giamento da guerra fredda».
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LOTTA AL TERRORISMO
«Sgozzate gli infedeli»
Arrestato a Foggia
il “prof” della Jihad
1Dioriginiegiziane,
tenevalezioni
inuncentroislamico
EFrontexlancia
l’allarmesicurezza
i invito a combat-
tere i miscreden-
ti. Con le vostre
spade tagliate le loro teste,
con le vostre cinture esplosi-
ve fate saltare in aria le loro
teste. Occorre rompere i cra-
ni dei miscredenti e bere il
loro sangue per ottenere la
vittoria». Durante le sue “le-
zioni di religione”, che si
svolgevano due volte alla
settimana nella sede dell’as-
sociazione culturale islami-
ca «Al Dawa» di Foggia,
avrebbe indottrinato sul
martirio una decina di bam-
bini (ora segnalati al tribu-
MERCOLEDÌ 28 MARZO 2018 LA GAZZETTA DELLO SPORT
VISITA DEL DITTATORE
Il giallo del treno
agita Pechino
Ipotesi-vertice
tra Kim e i cinesi
1Il convoglio partito dalla Nord Corea
Possibile mossa per anticipare Trump
La tv sudcoreana mostra le immagini del treno a Pechino AFP
L’
enigma nasce da un
misterioso treno la cui
presenza è stata nota-
ta lunedì a Pechino. Un tre-
no verde, quasi certamente
proveniente dalla Corea del
Nord e simile a quello usato
da Kim Jong Il - padre del-
l’attuale giovane leader di
Pyongyang, Kim Jong-Un -
accolto con onori militari e
da un convoglio di limousi-
ne nere. Sono scattate subi-
to le voci: si tratterebbe, in-
fatti, della prima visita al-
l’estero di Kim. Tra l’altro, in
un momento particolare:
entro l’estate, infatti, si do-
vrebbero concretizzare gli
incontri del dittatore con il
presidente sudcoreano Mo-
on Jae-in e con il numero
uno della Casa Bianca, Do-
nald Trump. E, quindi, Kim
ha forse voluto vedere Xi
Jinping, segretario generale
del Partito Comunista Cine-
se, per capire quale sia la po-
sizione del vicino di casa e
storico alleato. Con il quale
in realtà, ultimamente, i
rapporti si sono raffreddati,
perché Pechino applica le
sanzioni internazionali con-
tro il programma nucleare
di Pyongyang. O, forse, è
nale per i minori), insegnato lo-
ro a sgozzare gli infedeli, spie-
gato il concetto di «guerra san-
ta» e come ottenere il Paradiso
con la morte in battaglia. Le sue
lezioni filo-jihadiste sono state
intercettate per alcuni mesi, fi-
no all’arresto, avvenuto ieri a
Foggia, del 59enne Abdel Rah-
man, cittadino italiano di origi-
ne egiziana, ritenuto affiliato
all’Isis e fermato su disposizio-
ne della Dda di Bari per terrori-
L’arresto dell’uomo in un video
stata proprio la Cina a voler
giocare d’anticipo rispetto ad
americani e sudcoreani, in una
fase di delicati equilibri. «Non
siamo a conoscenza di una visi-
ta del leader nordcoreano Kim
Jong Un», assicurano la autori-
tà di Pechino con un comunica-
to che pare una conferma: nella
capitale sono state notate misu-
re di sicurezza particolarmente
rigide. Davanti alla Diaoyutai
Guest House - il complesso a
ovest della città dove i dignitari
stranieri vengono di solito ospi-
tati - si è concentrata una insoli-
ta presenza di polizia.
TRUMP C’è anche chi ipotizza
che a bordo del treno viaggias-
sero due funzionari di alto li-
vello della gerarchia nordcore-
ana: la sorella trentenne del
dittatore, Kim Yo-jong e il presi-
dente del Parlamento, che ha
nominalmente il ruolo di capo
dello Stato, il novantenne Kim
Yong-nam, entrambi già prota-
gonisti del disgelo olimpico tra
le Coree. Seul, dal canto suo,
non ha confermato la visita. Gli
Usa, intanto, stanno alla fine-
stra: secondo un sondaggio, il
48% degli americani è favore-
vole al meeting Trump-Kim, at-
teso prima di fine maggio.
smo internazionale. All’uomo
sono stati sequestrati beni per
370 mila euro. I magistrati
stanno verificando video e do-
cumenti che il 59enne ha con-
diviso sui social e inviato attra-
verso WhatsApp. In questi mes-
saggi, l’uomo spiegava l’obbli-
go «di distruggere le chiese e
trasformarle in moschee». Nei
video, scaricati da Internet, si
vedono bambini che sgozzano
e mostrano le teste decapitate.
EUROPA MINACCIATA Secon-
do Frontex, l’agenzia europea
della guardia costiera e di fron-
tiera, in Europa resta alto l’al-
larme per la sicurezza. La mi-
naccia «non è diminuita, dob-
biamo essere certi che non vi si-
ano attraversamenti delle
frontiere dell’Ue non intercet-
tati», ha spiegato ieri il diretto-
re esecutivo di Frontex, Fabrice
Leggeri, durante l’audizione al
Parlamento europeo, sull’ope-
razione Themis. Leggeri ha ri-
badito che al momento l’agen-
zia europea «non si aspetta un
aumento degli arrivi di migran-
ti dalla Libia». Leggeri ha spie-
gato che i velivoli di Frontex
hanno rilevato flussi di migran-
ti non intercettati da Algeria e
Tunisia, che pongono «preoc-
cupazioni sulla sicurezza».
 AltriMondi R MERCOLEDÌ 28 MARZO 2018 LA GAZZETTA DELLO SPORT 43

clic
OGGI I FUNERALI IL DUELLO DEI TELEFONI

1
APPLE LANCIA L’IPAD
PENSATO PER LA SCUOLA
LOW COST MA POTENTE

● L’iPad torna alle origini:

pensato da Steve Jobs per
permettere agli studenti di
lavorare su testi digitali, la
“tavoletta” di Apple esce negli
Usa in versione low cost: 299
dollari per le scuole, da 329
dollari per il pubblico. L’iPad
è dotato del potente chip A10
Fusion e, volendo, della
2 3 4 matita digitale «Pencil».

1 La folla alla Rai; 2 Paolo Gentiloni con Carlotta Mantovani; 3 Rosario Fiorello; 4 Virginia Raggi ANSA Richard Yu, 49 anni, ceo di Huawei, ieri sul palco a Parigi AFP

In diecimila Sfida esagerata

braccia, bacia, parla. Non nega a strada della doppia apertura fo-
nessuno, fortissima nonostante cale. La casa cinese è stata la
il suo corpo così sottile. prima a puntare pesante sulle
due fotocamere, ancora presen-

salutano Frizzi per Huawei

FILA C’è Rosario, che si gira se lo ti nel P20 (sebbene più potenti
chiami Fiorello. Arriva poco do- di quelle dell’S9) e ormai dive-
po l’apertura della sala, vuole nute uno standard della telefo-
prendersi il suo tempo. C’è Virgi- nia. La sfida “del tre” potrebbe

«Era un amico Tre fotocamere

nia, che di solito fa la sindaca di riservare altre soddisfazioni,
Roma, ma stavolta si mette in fi- anche perché il messaggio è
la come tutti: «Fabrizio era per semplice e conciso, in un merca-
ogni italiano uno di famiglia». to animato da mille promesse.

di tutti noi» nel nuovo P20

C’è Renzo, che traballa un po’ su
una stampella, ma che non pote-
va mancare: «Il sorriso di Fabri-
zio era un invito all’amicizia, alla
bontà», dice il signor Arbore. C’è
1LungacodaallacameraardenteinRai Paolo, che in quelli che sono i
suoi ultimi giorni da “premier
TraFiorelloelaRaggi,tantagentecomune Gentiloni” passa almeno mezzo-
ra a parlare con Carlotta. C’è
Giovanni, numero uno del Coni,
che ha la dichiarazione facile,
Elisabetta Esposito
ROMA
LAVORAVA COME ma che stavolta resta zitto. C’è
Luca, noto come il presidente
Non c’è solo la tripla camera,
naturalmente. Il P20 Pro esteti-
camente ricalca l’iPhone X, con
tanto di notch, cioè la mini plan-
cia sul display oled da 6,1 pollici
1Smartphonesemprepiùsimiliallereflex quasi senza bordi. Il corpo è in
metallo, la batteria è da 4000
Siaggiungelozoomibrido.Giàdisponibile mAh, la fotocamera anteriore
per i selfie è potentissima e an-
che qui, come nell’S9, spunta un
novità del P20 Pro, presentato super rallentatore dei video
Massimo Arcidiacono
INVIATO A PARIGI
insieme al P20, “collega” meno
ambizioso. Un sensore addirit-
(960 fps).

UN ARTIGIANO: Cordero di Montezemolo, che ri- tura da 40 megapixel, un altro ARTIFICIALE Passi avanti an-

C’
è una vecchina in gi-
nocchio di fronte alla
cassa di legno chiaro
circondata dai fiori bianchi.
Stringe forte tra le mani un
santino, come potesse tratte-
nere qui quel compagno di vi-
ta che non ha nemmeno mai
incontrato. Prega, piange.
Per almeno mezzora. C’è Car-
lotta, composta nel suo dolo-
re infinito. Ha perso Fabrizio,
suo marito, il padre della pic-
cola Stella. Dalle 9 alle 19 di
ieri, il tempo in cui resta aper-
ta la camera ardente nella se-
de Rai di viale Mazzini, pro-
lungato di un’ora perché la
gente non finisce mai, ab-
NON LASCIAVA
corda le telefonate di Fabrizio
dopo ogni vittoria della Ferrari.
NULLA AL CASO C’è Rita, che ha imparato il dolo-
re quando le ammazzarono papà
Dalla Chiesa, ma non riesce a na-
MASSIMO GILETTI scondere quello profondo di
CONDUTTORE adesso, lei che con Fabrizio è sta-
ta una vita. C’è mezzo mondo
dello spettacolo, che si farebbe
FRIZZI NON ERA prima a dire chi non c’è. C’è, so-
prattutto, un fiume ininterrotto
UN BUONISTA: di gente, diecimila persone. Tutti
FACEVA UNA TV attesi anche oggi, alle 12, per i
funerali alla Chiesa degli artisti
NON GRIDATA di piazza del Popolo. Intanto,
una lacrima, una carezza. «Era
sempre con noi. Come facciamo
RAFFAELLA CARRÀ adesso?».
CANTANTE E CONDUTTRICE © RIPRODUZIONE RISERVATA
A
questo punto c’è da chie-
dersi se si sia trattato del
lancio di uno smartpho-
ne o di quello di una mini-reflex
che, all’evenienza, telefona. Il
salto “generazionale” iniziato in
grande stile un mese fa da Sam-
sung viene amplificato da
Huawei con il P20 Pro presenta-
to ieri in pompa magna. Il mar-
chio cinese aveva snobbato il
Mwc di Barcellona, lasciando la
scena ai concorrenti coreani,
ma si è rifatto a Parigi e adesso
promette di dar filo da torcere a
colpi di milionarie campagne
pubblicitarie e aggressive politi-
che dei prezzi. Sono le tre foto-
camere posteriori il fulcro delle
per il solo bianco e nero da 20
mpx e una teleobiettivo da 8, in
pratica uno zoom ibrido (ottico-
digitale), vera innovazione del
P20 Pro, che si combina col pri-
mo obiettivo generando una fo-
to da 10 mpx straordinariamen-
te definita. E poi lenti ingegne-
rizzate anche stavolta da Leica,
massima autorità della fotogra-
fia. Il risultato sono immagini
nitide anche in condizioni di lu-
ce bassissima. Huawei risolve in
questo modo la principale diffi-
coltà degli smartphone: scatta-
re foto con poca luminosità. Lo
fa grazie a un software che com-
prime quattro pixel in uno,
mentre Samsung ha scelto la
che nell’intelligenza artificiale,
che poi è ancora machine lear-
ning, con l’implementazione di
funzionalità già viste nel Mate
10, come quella che consente di
identificare centinaia di scenari
di 19 diverse categorie e sceglie-
re in automatico le migliori im-
postazioni, anche grazie al fo-
cus predittivo. Accanto al Pro,
come detto il P20, ma anche lo
smodato extralusso (chi lo com-
prerà?) Mate RS in collabora-
zione con Porsche Design.
Quattro colori disponibili: nero,
blu, oro rosa e un inedito violet-
to. Il Pro costa a listino 899 euro
(679 il fratellino).
© RIPRODUZIONE RISERVATA

OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI TELECONSIGLIO LO SPORT IN TV

21/3 - 20/4 21/4 - 20/5 21/5 - 21/6 22/6 - 22/7 23/7 - 23/8 24/8 - 22/9 CALCIO GOLF EUROPEI
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ARIETE TORO GEMELLI CANCRO LEONE VERGINE LA SERIE TV BARI-BRESCIA DELL MATCHPLAY
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giornata. Pure un godrete un tardo La serata non risultati ottimi Potete rilassarvi, da soli. Meglio HOCKEY (replica)

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po’ suina, volendo. pomeriggio/serata va di sfighissima, ovunque. Da metà conseguire il tardo pomeriggio. Finale GHIACCIO
Dalle ore 16.30 super, forse con ma nemmeno pomeriggio soddisfazioni Il sudombelico 15.00 - RAI SPORT WTA PREMIER MIAMI
WINNIPEG JETS-BOSTON

SULCASOGETTY
tutto diventa una risvolti fornicatori benissimo. incontri, ideone, ed esprimervi si esprime BRUINS Quarti di finale
DANIMARCA-CILE
palla. muy golosi. Suinally too. fornicazion sapida. suinamente. alla grande. 19.00 - SUPER TENNIS
Amichevole (replica) NHL (replica)
15.15 - FOX SPORTS 13.00 - FOX SPORTS ATP MIAMI
1° Quarto di finale
23/9 - 22/10 23/10 - 22/11 23/11 - 21/12 22/12 - 20/1 21/1 - 19/2 20/2 - 20/3 PESCARA-EMPOLI
Il rapimento di John Paul RUGBY 21.00 - SKY SPORT 2
BILANCIA SCORPIONE SAGITTARIO CAPRICORNO ACQUARIO PESCI Serie B (replica)
WTA PREMIER MIAMI
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Quarti di finale
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Sarete oro Intralci, fallocefali, Prima parte della Paranoie (pure Concentrazione e Siete più 1973 a Roma, ha già dato Serie B Super Rugby (replica)
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olimpico in faccia malumore rendono giornata produttiva finanziarie) e sensibilità ingovernabili vita al film «Tutti i soldi del 20.30 - SKY CALCIO 1, WTA PREMIER MIAMI
di glutei, ma dalle forse ostichina e ottima, per tutto. sfigocupezza s’annacquano, la dell’Italia post SKY SPORT 1, SKY CRUSADERS-BULLS
mondo» e ora torna in una Super Rugby (replica)
Quarti di finale
16.30 diverrete una gran parte della Dalle 16.30 mordono l’anima. fretta vi fa errare elezioni. Datevi un SUPERCALCIO
piaga sociale, col giornata. E lo l’universomondo vi Sono immotivate. certe scelte (pure metodo, don’t serie, «Trust», su Sky SPAGNA-ARGENTINA 14.00 - SKY SPORT 2
1.00 - SUPER TENNIS
Atlantic, con la regia dei ATP MIAMI
vostro umor zebedeo vortica. farà due zebedei Serata piacevole, fornicatorie) e azzard. Amichevole (replica) 2° Quarto di finale
sfigopendulo. State Dalle 16.30 sarete come due boe. suina, idonea a mangiare gli Sopraggiunge però primi tre episodi (su dieci) 21.00 - MP SPORT SOLLEVAMENTO 3.00 - SKY SPORT 2
su. Fornicazione invece più sereni e Don’t mord, organizzare viaggi zebedei fino al fermentissimo a cura di Danny Boyle, PESI
minimal. suini. tutelatevi. e vacanze. mento. Occhio. suino. Tanto. BASKET
Oscar per «The Millionaire». EUROPEI VOLLEY
Nel cast Donald Sutherland KANSAS-DUKE 58 Kg Donne. Da Tirana, UNET E WORK BUSTO
NCAA (replica) Albania
e Hilary Swank ma anche ARSIZIO-SAUGELLA

GAZZA
22.45 - FOX SPORTS 17.00 - EUROSPORT 2
OGGI DOMANI DOPODOMANI gli italiani Luca Marinelli TEAM MONZA
UTAH JAZZ-BOSTON EUROPEI Serie A1 Femminile.
Milano Roma Milano Roma Milano Roma e Giuseppe Battiston.
METEO
a cura di 3BMETEO.COM
MAX 16°
MIN 7°
MAX 15°
MIN 8°
MAX 15°
MIN 9°
MAX 18°
MIN 10°
MAX 15°
MIN 9°
MAX 19°
MIN 11°
DA VEDERE STASERA
SU SKY ATL. ALLE 21.15
CELTICS
NBA
3.30 - SKY SPORT 3
69 Kg Uomini. Da Tirana,
Albania
19.30 - EUROSPORT
Playoff. Quarti di Finale,
gara 3
20.20 - RAI SPORT
44 MERCOLEDÌ 28 MARZO 2018 LA GAZZETTA DELLO SPORT