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N° 153
M ENSILE
SETTEMBRE 2016
ITALIA € 7,50
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04 hme:Layout 1 13-06-2016 10:17 Pagina 1
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N°153
RIVISTA MENSILE - ANNO XV
SETTEMBRE 2016
INdice
AMX 30B2 1/35
6 di Kristof Pulinckx
Humber Mk.IV Armoured Car 1/48
di Luciano Rodriguez
14
22 Panther Ausf. G con Schmalturm 1/35
di Alberto Bertoni
M32 Recovery Sherman 1/48
di Franco Senatore
28
34 Spähpanzer Luchs A2 1/35
di Fabrizio Pincelli
Il Mauriziano 1/35 44
di Fabio Nunnari
50 PHOTOFILE Jagdpanzer 38 (Hetzer)
• INTERAMENTE A COLORI
• I MIGLIORI MODELLI DI MEZZI CORAZZATI
• ARTICOLI DI TECNICA MODELLISTICA,
STORIA E SVILUPPO DEI MEZZI CORAZZATI
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L asciatemi un piccolo, vanitoso spazio per autocelebrarmi. Ho fatto qualche conto e, se non vado errato, mi sembra
proprio che questo sia mio il 100esimo editoriale pubblicato da Steel Art. Eh già…già…già… Quando mi sono lascia-
to convincere a intraprendere questa avventura, nel settembre del 2007, non avrei mai pensato che avrei resistito così
tanto a lungo. All’inizio, a essere sincero, avevo tentennato, anche in considerazione del fatto che le mie capacità non mi
avrebbero mai consentito di preparare editoriali come quelli che venivano redatti all’epoca e cioè come un vero e proprio dettaglia-
to riassunto tecnico di quello che il lettore avrebbe poi trovato nelle pagine della rivista, ma quando il Capo Redattore di allora (che
è lo stesso di adesso) mi disse “sentiti libero di scrivere quello che vuoi” vidi spalancarsi davanti a me le praterie della fantasia e, scia-
guratamente, accettai. Come ben sapete, non butto mai via niente (il ben noto istinto del robivecchi...) e ogni tanto vado a riguar-
darmi gli editoriali che ho scritto (anche per cercare di non ripetermi). Mi accorgo di aver spesso dissertato su un sacco di futilità,
facendomi forte di quella improvvida esortazione, e altrettanto spesso poi, rileggendomi, a distanza di settimane, mesi o anni, mi
sono detto: “ma che c..(bip) avevi in mente quando hai scritto quelle righe?”. Vi assicuro che molte volte ho tentato inutilmente di fre-
narmi, di seguire le disposizioni tassative che mi arrivavano (e continuano ad arrivarmi tuttora) periodicamente dal capoluogo ligu-
re, di vedere sempre il bicchiere mezzo pieno, di parlare più di modellismo e meno di anniversari e ricorrenze, di essere propositivo.
Sono conscio che qualche volta ho calcato la mano, che ho elucubrato su cose che interessavano principalmente forse più il sotto-
scritto che non la platea dei miei piccoli lettori. Ho però la pia illusione che i miei editoriali non vi abbiano annoiato più di tanto e
spero che quello che ho scritto in questi anni sia servito anche a farmi conoscere anche da quelle persone che incontro raramente in
giro per mostre e concorsi. Con il prossimo numero di Steel Art comincerà il secondo centenario di Editoriali su Steel Art: non aspet-
tatevi grandi cambiamenti, ormai sono troppo vecchio per cambiare mentalità. Spero sarete indulgenti. Vi lascio adesso al numero
della rivista che avete fra le mani. Buona lettura, noi ci sentiamo il mese prossimo.
Marcello “the Legend” Marchetti
U n a n n o d o p o la p r im a v e r s io n e e cco la s ca t o la
dell’AMX 30B2 da par t e di Men g. L a v er s ion e des er t ica è
m olt o af f as cin an t e, n on s olo per lo s ch em a di color azion e
m a an ch e per il pot en ziale di in v ecch iam en t o. Il k it h a m olt e
par t i in com u n e con la pr im a v er s ion e, m a ci son o cos e in più
s ia in plas t ica s ia in f ot oin cis ion e.
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Un lavaggio a smalto DAK di AK crea profondità e ombre sul modello. Le scrostature superficiali si
fanno con la base schiarita e un pennellino. I pigmenti European Earth e North Africa Dust creano
depositi di polvere. Si fissano con il White Spirit.
Gli scarichi ricevono un
lavaggio ruggine e un
chipping con ruggine e
verde.
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TAMIYA
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di Luciano Rodriguez
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Montaggio plesso comprendente i rie per completare lo scafo: Sulla torretta ho scavato la
Il kit è composto solo da semiassi, la trasmissione e 1. Gli occhielli di solleva- canna del pezzo principale
parti in plastica iniettata e lo sterzo. Lo scappamento è mento sono stati rifatti in e della mitragliatrice coas-
non include alcun tipo di separato. I quattro parafan- rame, stessa cosa per le pro- siale. Ho aggiunto i perisco-
metallo, nemmeno come ghi sono molto sottili, i tezioni dei fari, le maniglie pi, la maniglia e il cavo del
zavorra, come in altre scato- paraurti sono anch’essi del motore e quelle laterali; faro, realizzato la sede per
le della serie. Il dettaglio è separati. quelle superiori sono in stri- la lente e tagliato in due il
buono e non vi sono segni Le ruote sono in due parti scia di alluminio. portello del capocarro per
di estrattori sulle superfici a con un buon mozzo e batti- 2. Con piccole sezioni di poterlo aprire.
vista, non ci sono bave e le strada adeguato alla scala, sprue ho dettagliato i vari
linee di mezzeria sono vir- tenuto conto della difficoltà supporti e le luci di posizio- Colorazione
tualmente inesistenti. di stampare la particolare ne anteriori e posteriori. 1 - Generalmente non uso
La costruzione inizia incol- scolpitura degli pneumatici 3. Ho migliorato le taniche primer ma talvolta voglio
lando le parti dello scafo, britannici. Sui parafanghi vi del kit inserendole in una essere sicuro che non vi
basta fare attenzione ai gra- sono molte parti come le rastrelliera autocostruita e siano zone prive di colore,
dini che accolgono le fian- luci, le casse e le taniche, stampandone copie in resi- soprattutto quando le forme
cate, come ben specificato oltre agli attrezzi come na. Sui parafanghi anteriori sono molto complesse e
nelle istruzioni. La parte infe- pala, ascia e piccozza, tutti ho installato cassette di sono stati usati materiali
riore è formata da un com- pezzi separati. munizioni prelevate da un diversi. Due mani leggere di
Poche le aggiunte necessa- set Verlinden. NATO Green XF-69 fungo-
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8 - Ulteriori depositi di pol- fine esalta i dettagli appiatti-
vere si creano a pennello ti dalla polvere.
con gli smalti. Conviene 10 - Ulteriore sporcizia si
miscelare il Buff XF-57 con il crea con il Dark Brown
Khaki XF-49 per non avere Wash con applicazioni
una tonalità troppo chiara. mirate soprattutto nella
9 - Un lavaggio mirato nero parte bassa, dove si posso-
eseguito con un pennello no ottenere interessanti effet-
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TAMIYA- FM DETAIL
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di Alberto Bertoni
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Iniziato il progetto nel 1943 A guerra terminata alcuni que a metà degli anni
senza mai arrivare alla pro- esemplari furono prelevati Novanta, quando i produt-
duzione in serie, i progettisti dagli angloamericani e tori dei kit in plastica non
tedeschi tentarono di far impiegati come bersagli per avevano ancora preso in
adottare almeno la nuova prove valutative di tiro; al
torretta sul nuovo Panther giorno d'oggi rimangono
Ausf. F. pochi esemplari nei musei,
Alcune torrette furono termi- con ancora i segni dei pro-
nate e montate su scafi di iettili.
Ausf. G come prototipi,
anche se pare che fossero Il modello
sprovviste degli organi di Questo mio progetto nac-
sparo e movimento.
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considerazione questi Dalle immagini in bianco e di rulli gommati con altret- bei contrasti.
paper tank, costringendo nero si intuisce lo stacco dal tanti in metallo. Qualche Ho volutamente presentato il
noi poveri modellisti all’ac- nuovo al vecchio, cosi presi Schürze malamente posizio- modello su una basetta mini-
quisto di set in resina a volte a fantasticare per decidere nata crea l’idea di modifi- malista tutta nera, per dargli
anche molto costosi. A quei la livrea del mio modello. che aggiunte all’ultimo il massimo risalto.
tempi l'ungherese FM Detail Per personalizzarlo ulterior- minuto.
produsse un trans kit dedica- mente ho realizzato diversi I cingoli in metallo Friul
to a questa versione. tipi di colorazione per sug- hanno sostituito quelli in vini-
Come si vede dalle immagi- gerire un assemblaggio le del kit.
ni, il set è composto da due disordinato di quello che La colorazione ha subito
parti che raffigurano la tor- sarebbe diventato un proto- vari interventi nella fase di
retta, la cupola e il mantel- tipo da visionare per le valu- avanzamento lavori; la resa
letto del cannone in resina, tazioni del caso; per sottoli- è un poco forzata se voglia-
la canna in metallo bella neare quanto l’industria mo, ma modifica notevol-
pesante tanto da costringer- tedesca fosse avanti nei mente l’aspetto del modello
mi a zavorrare la base della tempi, ho inserito anche dei rendendolo a mio parere
torretta e alcune parti in visori notturni all'infrarosso; più interessante.
fotoincisione. questo innovativo sistema Come base ho utilizzato gli
Come spesso accade, que- tecnologico era già in uso smalti Humbrol, che ben si
sto progetto è rimasto a su alcuni carri. prestano per i trattamenti
lungo sullo scaffale in attesa Partendo dal bel kit Tamiya con gli immancabili colori a
dell’ispirazione giusta, fino dedicato al panther Ausf. G olio.
a che non ho trovato alcune “late” come base per ospita- Il modello ha ricevuto una
immagini di due prototipi re la nuova torre, non ho modulazione di colore
con lo scafo Ausf. G “late” effettuato grandi modifiche seguita da un invecchiamen-
molto vissuto sul quale spic- a parte l’aggiunta di piastre to a olio tirando il colore
ca molto vistosamente una per la protezione del motore scuro verso il basso e chiaro
torretta nuova di pacca! e la sostituzione di un paio verso l’alto, per ottenere dei
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I
produttori di aftermarket I pezzi che compongono dettagli nonostante la gros- sfacente.
in resina e fotoincisioni si questo set di dettaglio in sa botola sul cielo completa- Il modello, una volta finito e
sono dati da fare a loro verità sono abbastanza sod- mente aperta. Il dilemma arricchito dei figurini della
volta, mettendo in commer- disfacenti per quel che con- quindi è stato se chiudere Calibre 48, copiati palese-
cio appositi set di miglio- cerne la parte esterna. I par- tutto con un telo riprodotto mente da quelli Royal
ria. La base di partenza di ticolari sono curati e ben con stucco epossidico oppu- Model in 1/35 e quindi
questo articolo è proprio proporzionati nel classico re cimentarsi nell'autocostru- semplicemente fantastici, è
una conversione per lo stile CMK. Tutto molto bello zione delle parti visibili. stato colorato e posizionato
Sherman M4 Tamiya realiz- a eccezione della parte Considerando che in su un diorama che riprodu-
zata da CMK per ottenere interna della torretta, che entrambi i casi bisognava ce il suolo francese. Per rea-
il carro recupero M32. infatti si presenta priva di intervenire, tanto valeva rim- lizzare la vegetazione sono
boccarsi le maniche e cerca- state usate le piante già
re di fare un lavoro soddi- pronte della Mininature, che
occorre solo adattare al ter-
reno al momento di incollar-
le.
TAMIYA-CMK
1/48
di Franco Senatore
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Ho aggiunto
le saldature ripro-
dotte con stucco epos-
sidico testurizzato con una
lama di bisturi e i numeri di
fusione sia sullo scafo sia sui car-
relli delle ruote, ricorrendo alle decal
della Archer.
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Al colore
di base ho
aggiunto delle
striature sfuma-
te, più chiare dal-
l'alto verso il basso
e più scure dal
basso verso l'alto.
Dopo l'invecchia-
mento il risultato
è stato soddisfa-
cente. Occorre tener
conto che i passaggi
intermedi della colora-
zione difficilmente sono
veritieri.
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TAKOM
1/35
di Fabrizio Pincelli
I
l Luchs possiede una tra- suo basso rumore di funzio- visione termica e un nuovo con qualche area umida
zione integrale realizzata namento. Fino a 50 km/h apparato radio Sem dovuta al carburante e alle
dalla Thyssen-Henshel, tutti e quattro gli assi sono 80/90, portando alla macchie di lubrificante
ora Rheinmetall. È ben pro- sterzanti. Come caratteristi- nuova denominazione di nella zona del motore, nel
tetto, possiede un sistema ca speciale, il veicolo è SpPz 2 Luchs A2. contempo creando zone
NBC e si caratterizza per il dotato di una postazione di polverose sulle piastre oriz-
guida posteriore, per il Progetto zontali. Alla fine il risultato
quarto uomo dell'equipag- Ormai si sa che i carri ottenuto mi ha convinto,
gio. Fino al primo aggior- armati sono la mia passio- consentendomi di avvici-
namento del 1986, il Luchs ne, ma questi anfibi coraz- narmi sempre più alla real-
era completamente anfibio zati devo dire che mi stan- tà che è lo scopo di ogni
e poteva superare ostacoli no affascinando parecchio, mio lavoro.
d’acqua rapidamente e in soprattutto quelli moderni,
modo indipendente, utiliz- belli per le loro forme squa- Kit e costruzione
zando due eliche nella drate e sfuggenti. Questo in Takom sforna kit uno
parte posteriore e una particolare mi piace molto. meglio dell'altro e questo
paratia anteriore ripiegabi- La sua forma mi affascina e Luchs non è da meno. La
le per la correzione dell’as- costruirlo è stato veramente qualità della plastica è otti-
setto. L'armamento era soddisfacente. Il prossimo ma, senza ritiri e bave.
composto da una mitraglie- che costruirò sarà il traspor- L'unico neo sono le stampa-
ra 20 mm Rheinmetall to truppe ruotato Boxer, te, un po’ troppo grosse e
MK20 Rh 202 e da una anch'esso meritevole per la
mitragliatrice MG3 da sua inconsueta forma e
7,62 mm esterna. l'ampia possibilità di invec-
L’aggiornamento del 1986 chiamento delle sue ampie
ha incluso la sostituzione piastre verticali.
del visore notturno a infra- Tornando al Luchs, dopo
rossi con un sistema di aver esaminato molte foto
del veicolo impegnato a
uscire dal fango in qualche
campagna tedesca, il mio
obiettivo è stato quello di
simulare il fango secco,
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costruzione 2 3
1
1 Per riprodurre le maniglie ho usato del filo di rame piegato con delle pinzette a becchi lisci.
2 Con una punta da 0,5 mm creo la sede di ancoraggio delle maniglie.
3 Con un filo di rame sottilissimo applico la colla cianoacrilica attorno ai punti di saldatura delle piastre.
4 Con un punzone e un piccolo martello creo i rivetti sui pezzi fotoincisi.
5 Prima dell'incollaggio arrotondo i bordi con una lima fine.
6 Per piegare i pezzi piccoli uso una piegatrice e un paio di pinzette.
4 5 6
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colorazione
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7 Dopo aver rimosso dal modello polvere e residui di plastica, applico uno strato sottile di primer per uniforma-
re la superficie prima della pittura.
8 Il colore base della mimetica è il verde applicato ad aerografo su tutto il modello.
9 Il secondo colore della mimetica è il nero. Ho cercato di rispettare il più possibile le forme delle macchie, guar-
dando la foto fornita con il kit.
10 L'ultimo altro colore è il marrone, seguito da uno strato di vernice opaca trasparente.
11 La mimetica NATO è completa.
12 Con il prodotto Ammo eseguo un lavaggio selettivo nei recessi e negli angoli per dare profondità al model-
lo.
13-14 Ecco il modello prima di ricevere l'invecchiamento.
15 Creo una miscela con i prodotti Ammo in parti ugua-
li, diluita con il white spirit, e la applico su tutta la
parte bassa del modello.
16 Quando il colore è ancora fresco applico uno
strato sottile di sabbia finissima per dare volu-
me al fango.
17 Usando la tecnica dello stecchino
adopero la stessa miscela usata
in precedenza per simulare
gli schizzi di fango
secco nella parte
superiore del
modello.
18 Per simulare
la polvere sulle
piastre verticali
diluisco al 60% il
prodotto usato in
precedenza e lo
applico con un pen-
nello.
15 16
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ruote
25
25 Dopo aver pulito le ruote dai residui di resina applico il colore Ammo su tutta la superficie.
26 Successivamente applico il colore verde NATO sui cerchi.
27 Ecco gli ingredienti per simulare il fango secco sui cerchi: colori Ammo, diluente e sabbia finissima.
28 La miscela di colori a smalto è composta in parti uguali, leggermente diluita e applicata con un pennello
su tutta la superficie.
29 Quando il colore è ancora fresco applico la sabbia in maniera casuale, lasciando delle zone scoperte per
creare diversi spessori di fango.
30 Con il colore Dry Light Soil vario le tonalità del fango secco ed evidenzio i piccoli bulloni e la parte ester-
na del cerchio.
31 Ora procedo a simulare il fango umido, creando una mistura di colori Ammo dedicati: Wet Mud, Wet Effects
e Fresh Mud. Anche in questo caso è composta in parti uguali, diluita al 50% con diluente.
32 Applico la miscela creata in precedenza, anche nella parte esterna della ruota.
33 Il colore Turned Earth diluito è quello che serve per simulare il fango umido attorno al cerchio.
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che potrebbero danneggia- e le ruote della Def Model. nali. Con piccoli lavoretti si pennello. Devo dire che gli
re i pezzi più piccoli duran- Queste ultime sono davvero può ottenere un modello acrilici Ammo si prestano
te il taglio. Le istruzioni ottime sia per la qualità dettagliato che farà risalta- bene allo scopo, essendo
appaiono chiare, dettaglia- della resina sia per l'effetto re il risultato finale. molto coprenti e tenaci,
te e divise per consentire di peso che riproducono. Tutte permettendo di raggiunge-
costruire le versioni A1 e le maniglie e le protezioni re il risultato in una sola
Verniciatura
A2. Bisogna fare attenzio- dei fari sono state riprodot- applicazione. Il segreto è
Su questo modello ho volu-
ne al complesso sistema di te con filo di rame rispettan- quello di lasciare il colore
to sperimentare la realizza-
sospensioni, sterzo e trazio- do le misure di quelle origi- all’aria per un minuto in
zione della mimetica a
ne perché l'assemblaggio modo da far evaporare il
mano libera, usando solo il
risulta molto difficoltoso. liquido, dopo di che la con-
Nonostante l'ottima quali-
tà, ho voluto dettagliare il
modello il più possibile,
aggiungendo il set Voyager
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Conclusioni
I mezzi ruotati sono appe-
na entrati nella mia colle-
zione ma penso che presto
raggiungeranno un’alta
percentuale, prendendosi il
posto che meritano nel
panorama bellico mondia-
le. Ora vi lascio alle foto
che descrivono passo-
passo le fasi principali di
questo lavoro. Spero vi
piaccia e vi spinga a
rischiare di più nei lavori,
in modo da ampliare il
vostro bagaglio di espe-
rienza in questo fantastico
hobby.
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DRAGON-TAMIYA
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di Fabio Nunnari & FRIENDS
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A
bbiamo consultato va un carro Sherman e una
varie fonti e fotogra- jeep Willys e siamo partiti
fie, ma abbiamo nella nostra impresa.
preferito scartare un'am- La scena rappresenta
bientazione cittadina per- un'ipotetica sosta del carro
ché avrebbe richiesto la e della vettura: gli occupan-
costruzione di edifici molto ti sono scesi dai mezzi e
alti rendendo il diorama stanno parlando con alcuni
troppo voluminoso. civili, mentre altri osserva-
La scelta è caduta su un no la scena da breve
tratto della via Emilia in distanza. Qualche bambi-
direzione Modena (direttri- no gioca o riceve dolciumi
ce sud da cui proveniva la dai soldati e alcune ragaz-
colonna dei mezzi statuni- ze si avvicinano al carro
tensi), dove si trova un arco armato per ascoltare la
molto caratteristico della musica che proviene da un
nostra città, detto “del grammofono. La jeep è
Mauriziano”. carica di vettovaglie e
Presso un istituto di ricerca oggetti personali (tra questi
storica di Reggio Emilia, anche una mazza da base-
l’ISTORECO che ringrazia- ball) che i soldati americani
mo, abbiamo reperito alcu- si portano dietro nel viag-
ni fotogrammi tratti dal gio lungo la nostra peniso-
Combat Film americano la.
che rappresentano la Non si tratta di una scena
colonna proprio in transito di euforia per la liberazio-
di fronte a questo arco. ne ma di una semplice
Abbiamo pertanto focaliz- sosta della colonna che sta
zato una scena che include- per entrare in città.
Il diorama ci ha richiesto
ben quattro anni di lavora-
zione: la spiegazione della
lunghezza della lavorazio-
ne risiede soprattutto nel
tempo impiegato per
A destra il solda-
to statunitenze
Roque J. Riojas in
una foto d’epoca.
Tornò nella città
di Reggio il 25
aprile 2012 dopo
esservi entrato il
24 aprile con il 34
Infantry Division,
denominato “Red
Bull”
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Lo Sherman M4A3 della Dragon è stato dettagliato interamente con resine della CMK.
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JAGDPANZER 38 (HETZER)
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JMP
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di Paolo Sette
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Q
uesto ottimo kit in resi- Consultando le foto d'epoca
na gialla della JMP, ho aggiunto qualche picco-
anche se datato, non lo particolare in plasticard e
è certo di qualità inferiore alla filo di rame.
media. Non ci sono parti sver- A parte la cisterna, il kit è
golate o bolle, una gran cosa stato totalmente assemblato
quando si ha a che fare con la prima della verniciatura.
resina, se poi le dimensioni
generali sono corrette è una La verniciatura
pacchia. Prima di tutto occorre deter-
gere bene il modello per
Il soggetto è stato montato liberarlo da polvere, grasso
quasi da scatola, usando delle mani e residui di
soprattutto colla bicompo- distaccante della resina, poi
nente 5 minuti. Visto che il si passa al primer bianco
telaio appoggia su ruote, ho Vallejo in bomboletta.
rafforzato i punti di giunzio- Anche se non è male, devo
ne con dei perni in metallo dire che preferisco quello
invisibili a lavoro finito. Ho Tamiya. Ho riscontrato la
realizzato dei piccoli fori formazione di qualche bolla
con il trapano e usato degli che poi mi ha costretto a
innesti in metallo, una graf- carteggiare qualche punto.
fetta stirata va benissimo. Su questa base ho steso ad
Ho autocostruito i cuscini aerografo alcuni toni verdi
dei sedili in pelle usando lo del range AK Interactive; si
stucco bicomponente tratta di acrilici simili ai
Milliput bianco, che è molto Vallejo e che ora vanno Il kit JMP in
fine e non lascia grumi. La tanto di moda. Nel dettaglio resina e metallo.
pedana superiore della ho usato come primo colore Il secondo kit in resi-
cisterna è in vero legno, l’Olive Drab Base del set US na è della Plusmodel che
rappresenta un carretto minu-
sfruttando l'infinita scelta Olive Drab Special to di una particolare botte.
che offre il modellismo nava- Modulation - AK131, segui-
le. to dal Light Base Olive Drab
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al centro dei pannelli per Per i fari in ottone ho usato Invecchiamento via con un panno inumidito
schiarirli; per finire ho usato la pasta metallizzata AK su È stato realizzato completa- di acquaragia. Ovviamente
l’High Light Olive Drab. Dei base nera. Si tratta di una mente con i colori a olio occorre eseguire l'invecchia-
sei colori proposti dal set ne pasta estremamente densa messi su un cartoncino per mento dopo aver imbastito
ho usati solo tre. Non è ser- che va stesa con un baston- rimuovere un po’ di la base, in modo da poter
vito utilizzare il diluente per- cino cotonato e poi sfumata. medium. Prima si inumidisce ottenere un tono simile
ché sono già pensati per Dà un perfetto effetto metal- con acquaragia il modello e anche sul terreno.
l'uso ad aerografo. lizzato senza lasciare trac- poi con l’olio si applicano le
Le ruote, l'abitacolo e i vari cia di pennellate o rilievi; sporcature usando principal- La casetta
particolari sono stati dipinti ovviamente mi sono servito mente toni terrosi. Si può Realizzata in cartongesso
con altri colori acrilici spa- del tono Brass. I fanali sono partire da una base grigia da 1 cm di spessore, è stata
ziando dal range Vallejo, stati montati sul kit dopo le (realizzata con bianco e costruita sulla base di un
AK, Lifecolor fino agli fasi di invecchiamento, per nero) e aggiungere Terra di disegno realizzato sul car-
Ammo, perché a pennello non rovinarli. Siena, Terra di Siena toncino. Le singole pareti
tutti questi colori sono misci- Bruciata e Nero di Paine. In ritagliate con un seghetto
bili tra loro senza problemi. caso di errore il tutto si lava sono state private della
Dopo il primer bianco sono stati spruzzati ad aerografo diversi toni Olive Drab acrilici in sovrap-
posizione per accentuare la tridimensionalità.
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carta di protezione e quindi plasticard ritagliato per La finestra è fatta con profi- della cucina il metallo lavo-
incise con estrema facilità. simulare la classica ardesia lati Evergreen, la porta inve- rato.
Per non fare troppa fatica e molto utilizzata in nord ce è stata realizzata con i Anche la casa è stata dipin-
nuvole di polvere occorre Europa. profilati di legno navale. Le ta con i colori Vallejo, senza
avere l'accortezza di Per ottenere l'effetto pietra grondaie sono state ripro- usare fondo perché il gesso
bagnare il cartongesso sulle tegole ho bagnato il dotte con un foglio di ottone fa aggrappare bene il colo-
prima di inciderlo. plasticard con colla Tamiya tagliato e ripiegato a "U"; re per via della sua porosi-
Il tetto è un foglio di plasti- tappo arancione e poi ho trattandosi di ottone crudo, tà.
card di base sormontato testurizzato la superficie con per fargli tenere la piega ho I figurini sono della Master
dalle tegole realizzate in un vecchio pennello. riscaldato sopra un fornello Box in plastica: una scatola
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di francesi della prima guer- I sacchi di sabbia sulla chini per i denti e rametti
ra mondiale ovviamente. Le scena sono stati realizzati intrecciati di saggina presa
teste sono della Hornet in con il Das. Gli accessori da una scopa. Il tutto è stato
resina, ottime per forma, sono della Plus Model per la trattato con colori a olio
dettaglio ed espressioni del resina e Historex per la pla- facendo solo assorbire il
viso. Anche le mani sono stica: si tratta forse dei colore al legno senza rovi-
della Hornet, molto valide migliori produttori di ele- narne l'intensità naturale.
per caratterizzare il figurino menti di arredo per scene di
durante una qualsiasi azio- campagna. I ciuffi d'erba
ne sul diorama. che vedete sul diorama
I figurini sono stati dipinti a sono della Mininature,
pennello con i colori Vallejo, come gli alberi nella parte
usando la tecnica della luce posteriore. La recinzione in
zenitale. legno è fatta con degli stec-
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Il SU-122 è un obice semovente sovietico messo in linea dal novembre del 1942. Il mezzo
era stato progettato per distruggere fortificazioni, postazioni di artiglieria e carri armati.
Il kit comprende 828 parti (729 in plastica) per più di un etto di materiale e soprattutto... pro-
pone gli interni COMPLETI! Non come il T-44 uscito in precedenza, questa volta non manca
nulla, dal motore alla postazione di manovra passando per la casamatta col cannone.
Questo interesserà sicuramente anche gli appassionati del T-34 visto che il motore è in
comune. I dettagli in plastica sono superbi e c’è anche l’opzione per i più pigri, basta osservare la rete
di smaltimento di calore sul motore, sia in plastica sia in fotoincisione. Come anticipato, non mancano le fotoincisio-
ni: un foglio ben studiato senza ammennicoli inutili che spesso servono solo a fare numero sul foglio in ottone. Le decal sono
riferite a sei mimetiche distinte, una in bianco invernale con i rami degli alberi stilizzati (un classico!), cinque monocromatiche in verde.
Ovviamente non manca un esemplare catturato dai tedeschi con le croci sulle fiancate. Che dire, un buon kit, il primo di una serie ovvia-
mente.
A.B.
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ITALERI
Il T-55 è stato uno dei carri più prodotti e utilizzati nella storia. Realizzato in diverse versioni, è stato adot-
tato da molti Paesi posti sotto l’influenza del blocco sovietico. È stato utilizzato da parte delle truppe
corazzate irachene nella guerra contro l'Iran del 1980-1988 e durante la guerra in Kuwait nel gennaio e
febbraio del 1991. Il kit Italeri è una vecchia conoscenza del catalogo
AMT/ERTL e ancor prima Esci. Estremamente semplice, pur soffrendo la sua età rimane molto carino nelle
linee fondamentali. Le parti in gioco sono veramente poche e i cingoli a settori sono una giusta via di mezzo
per non diventare matti nelle fasi di assemblaggio. Sicuramente questo soggetto è da prendere in conside-
razione per un diorama ambientato durante la prima guerra del Golfo. Il piccolo foglio decal è abbastanza
generico e la colorazione di tutti i carri iracheni dell’epoca era in giallo sabbia.
Osservando i particolari della stampate si rimane ancora stupiti di
come potevano essere ben curati, anche se non propria-
mente perfetti, alcuni kit prodotti 20 o più anni fa!
A.B.
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DRAGON
M60 Patton
Scala 1/35
Distributore Pamatrade
venerdì 23 - sabato 24
venerdì 23, sabato 24, domenica 25 settembre 2016
domenica 25 settembre 2016
organizza la
a
Parco Esposizioni Novegro
Milano / Linate Aeroporto v
40 mostra-concorso IPMS 2016
Parco Esposizioni Novegro
Informazioni, regolamento Milano / Linate Aeroporto v
e scheda di iscrizione:
www.giemmesesto.org Per info: David Magarelli - cell: 339.85.63.268
www.ipmsitalia.it - www.parcoesposizioninovegro.it
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