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I primi storici dell’arte, ai quali abbiamo fatto riferimento nella prima lezione, nutrivano spesso
interessi che andavano dall’approfondimento di alcuni
aspetti dell’arte greco romana fino agli artisti loro contemporanei. La più attuale settorializzazione
dei campi del sapere, non solo delle discipline storiche,
ha portato a delle delimitazioni di ambiti e ad una individuazione cronologica di interessi, che si è
ulteriormente e ovviamente precisata nei programmi scolastici e universitari.
Per Storia dell’Arte Moderna si intende lo studio delle forme artistiche che si sono manifestate
grosso modo dall’inizio del Quattrocento alla Rivoluzione Francese, e cioè dal primo Umanesimo
fiorentino alla diffusione del Neoclassicismo e dei primi fermenti preromantici in Europa.
Si tende infatti, pur con le dovute cautele metodologiche e con il riconoscimento di macroscopiche
eccezioni, a far cominciare l’epoca “moderna” dopo quello che lo storico Johann Huizinga ha
definito l’autunno del Medioevo, e cioè il Trecento, la cui ultima manifestazione artistica, nella
scansione dei manuali, è il linguaggio tardo-gotico, una raffinata arte di corte i cui aspetti, in realtà,
sopravvivono in alcune regioni e nella produzione di alcuni artisti, come Gentile da Fabriano e
Pisanello, fino ai primi dei decenni del Quattrocento.
Corso di Laurea: LETTERATURA, MUSICA E SPETTACOLO 2010
Insegnamento: STORIA DELL'ARTE MODERNA
Lezione n°: 3
Titolo: PERIODIZZAZIONE I
Attività n°: 1
Ma è con l’iniziativa, da parte di Sisto IV, di far dipingere le pareti della cappella Sistina, fra 1481 e 1484,
a una schiera di pittori, da Botticelli e Ghirlandaio a Perugino e Pinturicchio, che il mecenatismo papale
comincia ad assumere un ruolo determinante nell’attirare gli artisti più importanti a Roma e nell’affidare
loro progetti di straordinario rilievo, come succederà nei primi decenni del Cinquecento con la presenza,
nei cantieri pontifici, di Raffaello e Michelangelo.
Il corso di quest’anno ha scelto di privilegiare, nell’ambito dell’ampio periodo cronologico della materia, il
periodo che possiamo definire dal Manierismo al Barocco, cioè, in maniera approssimativa, dagli anni
Venti del Cinquecento alla seconda metà del Seicento.
Si comincerà quindi a studiare la cultura e le opere dei pittori che, non potendo raggiungere i risultati di
Raffaello e Michelangelo, ne imitarono, di “maniera”, le opere. Da un’iniziale e poi accentuato significato
riduttivo o addirittura peggiorativo, il termine è passato poi a indicare il periodo storico di svolgimento
delle vicende, abbracciando le espressioni artistiche di quasi tutto il secolo, fino alla cosiddetta Riforma
dei Carracci, un momento di reazione al Manierismo in nome del recupero dei valori rinascimentali, che si
può fissare a Bologna negli ultimi due decenni del Cinquecento.
Corso di Laurea: LETTERATURA, MUSICA E SPETTACOLO 2010
Insegnamento: STORIA DELL'ARTE MODERNA
Lezione n°: 3/S2
Titolo: PERIODIZZAZIONE III
Attività n°: 1
Da questa esperienza e dal successivo trasferimento di Annibale Agostino Carracci a Roma ebbe
origine, all’inizio del Seicento, una tendenza classicista nell’interpretazione del dato naturale,
dell’imitazione dell’antico e dell’ammirazione per gli esempi rinascimentali, di cui si cercava di
recuperare lo spirito e non solo gli esiti formali. Contemporaneamente una reazione al manierismo si
può considerare anche la pittura di Caravaggio, così intensamente sintetica e concentrata su pochi
principi compositivi, come il contrasto chiaroscurale.
Dalle ricerche dei seguaci di questi due grandi artisti, dai passaggi di grandi personalità come Rubens
e anche dalle esigenze di magniloquenza della corte pontificia si assiste, intorno al terzo decennio,
alla diffusione di un linguaggio estremamente comunicativo e teatrale. Anche in questo caso il Barocco
non si può limitare alle arti figurative; va notato che, come per manierismo, il termine ebbe quasi
sempre un’accezione negativa, con la condanna, in particolare per l’Italia, di un periodo che dal punto
di vista delle vicende storiche era stato sinonimo di dominio straniero e decadenza.
Gli studi moderni hanno ancora una volta superato questo giudizio di valore e il Seicento, da
Caravaggio a Bernini, è attualmente uno dei periodi in cui più si concentrano le ricerche e le scoperte.
Corso di Laurea: LETTERATURA, MUSICA E SPETTACOLO (D.M. 270/04)
Insegnamento: STORIA DELL'ARTE MODERNA
Lezione n°: 3/S2
Titolo: Periodizzazione della Storia dell'Arte
Attività n°: 2
VIDEOLEZIONE 2
Corso di Laurea: LETTERATURA, MUSICA E SPETTACOLO (D.M. 270/04)
Insegnamento: SOCIOLOGIA DELLA LETTERATURA
Lezione n°: 7/S3
Titolo: Letteratura e Positivismo
Attività n°: 1
Videolezione
In questa sezione, come attività relativa alla didattica erogativa, viene proposto l’ascolto
e la visualizzazione di una videolezione. Lo studente dovrà ricercare il file all’interno del
database del Sistema Ministeriale. Il video avrà una durata di circa 30 minuti.
In questa sessione di studio si rimanda alla lettura di un testo in pdf che troverete nella
sezione SUPPORTI DIDATTICI.
Si tratta di un contributo fondamentale grazie al quale prendere coscienza del
«problema» della periodizzazione della Storia dell’Arte attraverso le parole di un grande
storico dell’arte come Giovanni Previtali