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QUANDO IL
MARKETING
É
STRATEGIA
Perché spostare il fulcro strategico a valle,
dai prodotti ai clienti. di Niraj Dawar
Non è un mistero che oggi in molti settori le attività a quisto più comoda. Ciò che il consumatore apprezza è
monte della catena del valore – approvvigionamento, non doversi ricordare in anticipo di acquistare il pacco
produzione e logistica – vengano commoditizzate o da 24 per prelevarne una lattina e trovare il posto dove
Niraj Dawar insegna Marketing
esternalizzate, mentre quelle a valle che puntano a ri- riporre le altre, portarsi la suddetta lattina appresso per
alla Ivey Business School durre costi e rischi per i clienti stiano emergendo come tutto il giorno e trovare un modo per mantenerla fresca
nell’Ontario e ha scritto Tilt: veri fattori di creazione del valore e del vantaggio com- fino al momento di berla.
Shifting Your Strategy from
Products to Customers (Harvard
petitivo. Prendiamo il caso di un cliente che acquista Gli aspetti downstream, come la disponibilità di un pro-
Business Review Press, 2013). una lattina di Coca-Cola. In un supermercato o grande dotto in circostanze di consumo specifiche, diventano
magazzino all’ingrosso ne compera una confezione da sempre più la ragione per cui un marchio viene preferito
24 al prezzo di circa 25 centesimi l’una. Se si trova in un a un altro e costituiscono la base della fidelizzazione del
parco in una calda giornata d’estate lo stesso consuma- cliente. Attualmente rappresentano anche una quota
tore pagherà volentieri due dollari per una Coca gelata importante dei costi sostenuti dal produttore. Per dirla
venduta al distributore automatico. Questa differenza in breve, il centro di gravità di molte aziende si è spo-
del 700% non è attribuibile alla qualità o alle diverse stato verso valle.
caratteristiche del prodotto, bensì a una modalità d’ac- E tuttavia la strategia continua ad avere come punto
L’idea in breve
L’OPPORTUNITA’ fonti primarie di vantaggio acquisto dei consumatori, aziende: quelle che operano
Nelle aziende le competitivo. innovano con l’obiettivo di in settori in cui è centrale
attività upstream - risolvere i problemi dei clienti il prodotto, come quelle
approvvigionamento, LA STRATEGIA e costruiscono il proprio farmaceutiche; quelle nei
produzione e logistica - sono Per competere in maniera vantaggio accumulando dati settori maturi e quelle che
in via di commoditizzazione efficace le aziende devono sulla clientela e sfruttando puntano a risalire la catena
o esternalizzazione, mentre spostare il baricentro dalle l’effetto network. del valore. La padronanza
quelle downstream che attività upstream a quelle delle attività downstream
puntano a plasmare la downstream, ponendo L’INSEGNAMENTO può permettere loro di creare
percezione dei consumatori attenzione a come definiscono Questo spostamento di nuove forme di valore per i
e a ridurre i loro costi e rischi la propria arena competitiva, focus è particolarmente clienti e una duratura base di
si stanno affermando come influenzano i criteri di rilevante per tre tipologie di differenziazione.
non quando rispondono alle preferenze espresse dai attiva dei pedoni; Febreze ha ridefinito ciò che i consu-
clienti ma quando identificano ciò che essi stanno cer- matori percepiscono come una casa pulita; Nike li ha
cando e ne plasmano i “criteri d‘acquisto”. Quando gli fatti credere in sé stessi. Gli acquirenti utilizzano sempre
fu chiesto di parlare delle ricerche di mercato alla base più i criteri definiti dalle aziende non solo per scegliere
dello sviluppo dell’iPad, la famosa risposta di Steve un brand ma anche per comprendere e muoversi nel
Jobs fu: «Non ne abbiamo fatte. Non è compito dei con- mercato (si veda il box “Cialis batte Viagra”).
sumatori sapere che cosa vogliono». E anche quando Sulla base di questi criteri le aziende stanno anche seg-
lo sanno chiederglielo potrebbe non essere il modo mi- mentando i mercati, definendo target e posizione dei
gliore per scoprirlo. L’azienda di fast-fashion al dettaglio brand e conquistando posizioni di mercato strategiche
Zara mette in vendita un ristretto numero di articoli per da cui ricavare un vantaggio competitivo. L’obiettivo
periodi di tempo relativamente brevi: centinaia di unità strategico a livello downstream è dunque influire sulla
al mese contro le migliaia a stagione di un concorrente percezione dei clienti dell’importanza relativa dei diversi
tipico. L’azienda è programmata per rispondere agli criteri d’acquisto e introdurne di nuovi a proprio favore.
effettivi comportamenti di acquisto dei clienti, produ-
cendo rapidamente altre migliaia di capi degli articoli Il vantaggio competitivo
che si esauriscono rapidamente ed eliminando invece si indebolisce con il tempo?
quelli che rimangono invenduti. Il tradizionale approccio upstream concepisce una
Effettivamente oggi leader di mercato sono coloro che progressiva riduzione del vantaggio competitivo man
definiscono cosa significa una prestazione nelle rispet- mano che le aziende rivali si rimettono al passo. Ma se
tive categorie: Volvo fissa gli standard della sicurezza, la concorrenza si sposta a valle il vantaggio aumenta col
plasmando le aspettative dei consumatori tanto sulle tempo o con il numero di consumatori serviti, in altre
cinture di sicurezza e sugli airbag che sui sistemi di pro- parole è cumulativo.
tezione contro gli impatti laterali o sull’individuazione Quello di Facebook, per esempio, non si trova nascosto
da qualche parte nella scintillante sede di Menlo Park e individuare i fattori che ne determinano gli esiti. Grazie
nemmeno vaga libero per gli uffici. Il personale è certa- a modelli empirici e sperimentazioni sviluppano strate-
mente brillante e molto produttivo ma non è la chiave gie e procedure che riducono notevolmente l’incertezza
del successo aziendale. È piuttosto il miliardo di per- fino ad allora connaturata a quel genere di operazioni.
sone che ha un account sul sito a rappresentare il più Sono ora in grado di prevedere e determinare la gran-
prezioso asset downstream. Al centro c’è l’effetto net- dezza dei materiali prodotti dall’esplosione e offrire ai
work: chi vuol essere connesso agli altri va dove vanno clienti qualcosa che la concorrenza non dà: risultati
tutti. Facebook fa di tutto per mantenere la propria po- garantiti all’interno di margini di tolleranza specificati.
sizione di piazza virtuale dominante: i dati postati non Malgrado i prezzi inferiori praticati dalla concorrenza,
sono trasferibili su nessun altro sito; time line, eventi, le cave presto passano a Orica; non solo questa ha svi-
giochi e applicazioni, tutto contribuisce alla fidelizza- luppato un vantaggio rispetto ai concorrenti, ma il van-
zione. Più utenti sono su Facebook e più è probabile taggio è cumulativo: man mano che immagazzina altri
che ci siano anche i loro amici. dati, Orica migliora ulteriormente l’accuratezza delle
L’effetto rete rappresenta un classico vantaggio compe- previsioni sulle esplosioni, ampliando così il gap con gli
titivo downstream: risiede nel mercato, è diffuso (non altri operatori del settore.
si può individuarlo, definirlo o imbrigliarlo) e difficile
da ricreare. Anche i marchi sono portatori di un effetto Si può scegliere la concorrenza?
rete. BMW e Mercedes fanno pubblicità in televisione e Il senso comune vuole le aziende bloccate in uno sce-
su altri mezzi di comunicazione di massa, benché meno nario competitivo dato, in cui i concorrenti esistono ed
del 10% degli spettatori rientri nel loro target, perché più emergono indipendentemente da ciò che esse fanno.
numerose sono le persone impressionate dal brand e Ma se il vantaggio competitivo si sposta a valle, vi sono
più il target è disposto a pagare per averlo. tre scelte decisive che possono determinare, o almeno
In fondo quella di essere cumulative è la natura stessa influire sulle altre pedine in gioco: il pricing, il posizio-
delle reti. Ma ci sono altri vantaggi downstream che lo namento della proposta nella mente del cliente e quello
sono, in particolare quelli che hanno a che fare con la dell’azienda rispetto alla concorrenza all’interno del
raccolta e l’elaborazione dei dati. Prendiamo il caso di canale distributivo .
Orica, azienda produttrice di esplosivi impantanata in Se operate nel settore bevande e avete sviluppato un
un mercato commoditizzato in Australia. L’interesse prodotto reidratante, potete scegliere come posizio-
principale dei suoi clienti, cave di roccia da costruzione narlo: per esempio, come destinato alla convalescenza
e per uso paesaggistico, è minimizzare i costi mante- nelle malattie dell’apparato digerente, o come integra-
nendo specifiche ben definite. Poiché i diversi prodotti tore nella pratica sportiva, o ancora come coadiuvante
sul mercato sono praticamente indistinguibili l’uno dopo una sbronza. In ognuno di questi casi il cliente
dall’altro, non c’è nessun motivo per pagare di più quelli percepisce benefici diversi e probabilmente confronta il
di Orica, o di qualunque altro produttore. Allo stesso prodotto con una differente gamma di alternative.
tempo però Orica è consapevole che far brillare la roccia Nella scelta delle modalità di posizionamento dei pro-
non è semplice come può sembrare. La resa dipende dotti finora i manager tendono a dare maggior peso
da diversi fattori: profilo della superficie rocciosa; posi- a dimensione e crescita del mercato piuttosto che a
zione, profondità e diametro delle trivellazioni per l’in- intensità e identità della concorrenza. A livello down-
serimento dell’esplosivo; persino il tempo atmosferico. stream è possibile posizionarsi attivamente all’interno
Se si sbaglia spesso questa complessa formula i profitti di un’arena competitiva oppure al di fuori di essa. Le
si polverizzano e vengono spazzati via dal vento. caraffe filtranti Brita sono in concorrenza con altre ca-
Orica si rende conto che tra i clienti serpeggia una buona raffe filtranti quando vengono vendute nel reparto ca-
dose di ansia inespressa: come maneggiare gli esplosivi salinghi della Metro, per esempio. Ma Brita modifica
senza incidenti? Come trasportarli e conservarli in si- sia il proprio orizzonte di confronto sia l’economia della
curezza? Chi riducesse sistematicamente anche solo decisione del cliente se si trova nella corsia delle acque
alcuni di questi costi e di questi rischi fornirebbe alle minerali di un supermercato. Qui gode di un vantaggio
cave un surplus di valore molto più significativo di qua- di prezzo, in quanto permette di consumare diversi litri
lunque sconto proposto dalla concorrenza. I tecnici di di acqua in più per euro di costo rispetto alle acque in
Orica si mettono al lavoro: raccolgono dati su centinaia bottiglia. Naturalmente non tutti coloro che comprano
di esplosioni in un’ampia tipologia di cave e scoprono questo secondo tipo di prodotto lo fanno unicamente
una sorprendente serie di costanti che permettono di in base a un criterio di prezzo (per esempio alcuni lo
fanno per poterla portare con sé), ma quando è così al- serie 5 era mirata a clienti che avevano già posseduto
lora Brita diventa un’alternativa attraente. una BMW, o almeno un’automobile di lusso. Inoltre
Se si preferisce non essere messi a confronto con nessun era molto costosa e chi sborsa una tale cifra non è alla
altro brand, è meglio optare per marketing, packaging ricerca di un buon acquisto bensì di una marca e di una
e distribuzione che evitino qualsiasi indizio familiare proposta di valore consolidate. Infiniti decise allora di
ai consumatori. Un giro nei negozi di alimentari o uno posizionare la G35 contro la BMW serie 3. E fu grazie
sguardo ai cataloghi online mostrano quanto simili al prezzo che raggiunse l’obiettivo: infatti molti consu-
siano le confezioni di molti prodotti: la maggior parte matori, e in particolare chi acquista un’automobile, si
degli yogurt viene proposta esattamente con identico basa sulla fascia di costo per individuare le alternative
formato e in confezioni della stessa grandezza e la loro da prendere in considerazione.
comunicazione è così omogenea che spesso il consu- Se la scelta di evitare i concorrenti può minimizzare la
matore, dopo averne visto una pubblicità, non ricorda competizione diretta, nulla garantisce di non ritrovarsi
di quale marchio si trattasse. Una scarsa differenzia- alle calcagna altri competitor non voluti né richiesti. Ma
zione incoraggia la concorrenza laddove invece molti di se si sono fatti bene i compiti a casa e si è consolidato il
questi brand farebbero meglio a evitarla. primato relativamente al proprio criterio di acquisto, al-
Infine il pricing influisce fortemente sulla composizione lora i concorrenti-fotocopia si metteranno da soli in una
della concorrenza. Quando nel 2002 Infiniti lanciò posizione sfavorevole qualora decidano di accodarsi.
l’auto della riscossa, la G35 venne salutata come vin- Quel che più sorprende è il fatto che si ha più voce in
cente sulla BMW. Vagamente ispirata alla leggendaria capitolo nel determinare chi sono i propri competitor
Nissan Skyline, rivaleggiava infatti con la BMW serie quando si entra nel mercato tardi piuttosto che essen-
5 in termini di spazi interni e potenza del motore, ma done i pionieri. Nel primo caso si può scegliere se com-
faticava a sottrarle acquirenti per un paio di ragioni: la petere direttamente con il leader o invece differenziarsi,
mentre quest’ultimo è soggetto alle decisioni di chi se- sumo e smaltimento del prodotto.
gue le sue orme. E tuttavia non è indifeso: può restare Analizziamo la strategia Hyundai nel periodo peggiore
davanti ai nuovi arrivati ridefinendo continuamente il della Grande Recessione del 2008-2009. Con la crisi
mercato e introducendo nuovi criteri di acquisto. economica le prospettive lavorative degli americani risul-
tavano dolorosamente incerte e i consumatori rimanda-
Innovazione significa sempre vano l’acquisto dei beni durevoli. Le vendite nel settore
prodotti o tecnologie migliori? automobilistico crollarono a picco. I problemi finanziari
Come gli immobili di pregio in una città densamente di lungo periodo di GM e Chrysler si ripresentarono ina-
popolata, lo spazio mentale dei clienti è sempre più spriti ed entrambe fecero richiesta di sostegno pubblico.
scarso e prezioso: in ogni categoria i brand proliferano Hyundai, il cui target è composto principalmente da con-
e quelli esistenti hanno quote di mercato sempre più risi- sumatori a basso reddito, fu particolarmente colpita: le
cate. Le aziende competono ferocemente per affermarsi vendite negli Stati Uniti calarono del 37%.
non come superiori ma come uniche. Volvo non so- Con il crollo della domanda complessiva la reazione
stiene di fare automobili migliori di BMW né vice versa, immediata della maggior parte delle case costruttrici fu
solo diverse. Nella testa dei clienti Volvo è associata alla di tagliare i prezzi e offrire sconti sotto forma di restitu-
sicurezza mentre BMW esalta il piacere e la passione zione in contanti e altri incentivi offerti dai concessio-
della guida. Le due case produttrici richiamano clientele nari. Dopo aver preso in considerazione queste opzioni,
molto diverse in quanto puntano su criteri di acquisto Hyundai scelse infine un approccio diverso: chiese ai
differenti. In uno studio condotto a livello mondiale potenziali clienti perché non compravano e la netta ri-
con l’obiettivo di individuare che cosa intendono i con- sposta fu che durante la crisi finanziaria, quando quella
sumatori per “emozionante” viene chiesto agli intervi- di perdere il lavoro non è una possibilità remota, il ri-
stati di «descrivere il giorno più emozionante della tua schio di un tale acquisto è semplicemente troppo alto.
vita». Dall’analisi dei risultati emerge come i possessori Anziché proporre sconti sul prezzo Hyundai creò allora
di una BMW descrivano le cose avvincenti che hanno una garanzia contro il rischio che andasse a rispondere
fatto: rafting estremo in Colorado, concerto dei Rolling direttamente a quella preoccupazione: se si perdeva il
Stones… Per chi invece ha una Volvo il giorno più emo- lavoro o la fonte di reddito entro un anno dall’acqui-
zionante della vita è di gran lunga la nascita del primo sto dell’automobile la si poteva restituire senza con-
figlio. I marchi competono convincendo i clienti dell’im- seguenze per il proprio rating debitorio. Denominata
portanza relativa del loro criterio d’acquisto principale. Assicurazione Hyundai, la garanzia funzionava come
Con ciò non vogliamo dire che le attività upstream ne- un’opzione put che agiva sulla ragione principale che
cessarie alla costruzione di automobili più sicure o più frenava i potenziali clienti nell’acquisto di una nuova
veloci non abbiano importanza. Il prodotto rimane un vettura. L’iniziativa fu lanciata nel gennaio 2009. In
ingrediente essenziale del posizionamento su un deter- trenta giorni le vendite Hyundai quasi raddoppiarono,
minato criterio. Con le sue caratteristiche trasforma mentre il settore faceva registrare un -37%, il maggiore
le promesse intangibili e astratte del brand in benefici calo nel mese di gennaio dal 1963. In quel mese Hyun-
reali. Le innovazioni di prodotto di Volvo rendono le dai vendette più unità di Chrysler, che aveva un numero
sue vetture realmente più sicure e rinforzano la duratura di concessionarie quattro volte superiore. I concorrenti
connessione del marchio con la sua clientela. Tuttavia avrebbe facilmente potuto riprendere l’idea, ma non lo
il prodotto in sé non occupa all’interno del marketing fecero. Continuarono invece a tagliare i prezzi e pro-
mix una posizione privilegiata rispetto per esempio alla porre incentivi in contanti. L’Assicurazione Hyundai era
giusta comunicazione o distribuzione. un’innovazione downstream: la casa automobilistica
ha innovato non vendendo vetture migliori, ma venden-
Dove altro sta l’innovazione? dole meglio.
La persistente convinzione che l’innovazione consista Ridurre i costi e i rischi per i clienti è fondamentale per
principalmente in prodotti e tecnologie migliori porta i qualunque orientamento downstream; è anzi la princi-
manager a fare eccessivo affidamento sulle attività e gli pale strategia per creare valore a questo livello. E non
strumenti upstream e non a concentrarsi su quelli del a caso in molti degli esempi da noi citati è stato fatto
mercato, come suggerisce invece la valutazione degli proprio questo: Facebook riduce i costi dell’interazione
aspetti downstream. Le battaglie con la concorrenza si con i propri amici; Orica i rischi delle esplosioni nelle
vincono offrendo innovazioni che riducono i costi i e i cave di roccia; Coca-Cola la difficoltà di reperire una
rischi per il cliente lungo tutto il ciclo di acquisto, con- bevanda rinfrescante quando si ha sete.
Titolo
Oltre i classici confini del marketing
di Carlo Difficile non essere d’accordo con la tesi di Niraj
Dawar. Per quanto mi riguarda la condivido
aziende alla ricerca della sostenibilità. E questo,
è bene sottolinearlo, non tanto perché sono i
Alberto appieno, e sono certo che chiunque abbia una loro consumatori a chiederglielo, più o meno
qualche dimestichezza con le tematiche del esplicitamente, ma gli altri stakeholder.
Pratesi marketing e dell’orientamento al mercato si ritrovi In pratica, si sta riducendo l’autonomia del singolo
negli esempi e nelle argomentazioni da lui riportate. consumatore nel decidere cosa acquistare e nel
Sappiamo tutti che in un mondo globalizzato la valutare se un’offerta sia davvero adeguata alle sue
maggior parte delle imprese di successo trova il esigenze. Basta che qualcuno (potrebbe essere
proprio vantaggio competitivo nella capacità di un concorrente o una ONG) ponga attenzione
conquistare e fidelizzare i clienti “downstream”, sulla criticità di un ingrediente (per esempio l’olio
piuttosto che negli investimenti per lo sviluppo di di palma o gli OGM) o un legislatore decida di
nuove tecnologie o per l’efficientamento delle linee regolamentare l’impatto di un prodotto (water
di produzione “upstream”. Del resto, brevetti e idee footprint, carbon footpront, contenuto di grassi,
di prodotto si possono anche acquisire dall’esterno ecc.) per spostare la sua preferenza da una offerta
(per esempio comprando una start up innovativa) a un’altra, da una marca al suo concorrente. Di
mentre la costruzione di un brand conosciuto e di fatto, non c’è settore merceologico né servizio che
un portafoglio stabile di consumatori è il risultato possa ritenersi del tutto esente dai rischi della
di lunghi e costanti investimenti che l’azienda deve insostenibilità. Anche un affascinante iPad letto
fare autonomamente. Considerato che legare a sotto il profilo ambientale può nascondere grandi
sé i clienti implica la capacità di soddisfarli, e vulnerabilità (che ne sarà dei rifiuti digitali?). E se
per soddisfarli è necessario comprendere prima valutiamo gli effetti sul profilo psicologico degli
degli altri i loro bisogni, andando ben al di là di adolescenti, anche Facebook rischia di salire sul
ciò che essi richiedono esplicitamente o di quanto banco degli accusati.
affermano rispondendo ai questionari somministrati A volte basta davvero poco: un messaggio aziendale
dagli istituti di ricerca. non del tutto “politically correct” per propagare
L’approccio suggerito da Dawar, tuttavia, è solo uno sciame di dissenso sui mercati; un distributore
un ottimo punto di partenza per la gestione dei che impone dei vincoli ambientali ai suoi fornitori
mercati molto competitivi, quelli che abbiamo per rischiare di perdere una parte della propria
conosciuto finora, ma non è sufficiente a garantire quota di mercato. Ovviamente i social media
la sopravvivenza dell’impresa in un’era di fortissima amplificano e accelerano il fenomeno in modo
turbolenza economica, sociale e ambientale come esponenziale.
quella nella quale siamo entrati. Questo implicherà per le direzioni marketing una
Chi decide le strategie aziendali per il terzo nuova capacità, che va ben oltre le classiche
millennio deve essere consapevole che la customer regole dettate dai classici manuali. Certificazioni
satisfaction e i conseguenti risultati economici ambientali di prodotto, corporate cause,
di breve periodo non possono più essere l’unico customer education, sono solo alcune delle nuove
obiettivo del marketing. Perché oggi dare al cliente responsabilità che le coinvolgeranno in modo
tutto (e solo) quello che vuole può addirittura sempre più diretto.
essere in contrasto con ciò che il resto del mondo si In conclusione quindi non basterà più offrire
aspetta dalle aziende. Le problematiche ambientali al mercato ciò che il cliente non sa ancora di
(basti pensare alla Co2 generata dai prodotti e desiderare governando le attività downstream: il
loro effetti sul riscaldamento globale) e quelle nuovo obiettivo del marketing sarà quello di riuscire
sociali (pensiamo alle minacce per la salute dal a trovare un modello di business che, riprogettando
consumo costante di alcuni prodotti) ormai non anche la fase upstream, consenta di conciliare -
sono più di sola pertinenza degli uffici legali o degli prima e meglio di quanto non facciano i concorrenti
addetti alle relazioni pubbliche. Riscaldamento - vincoli e opportunità ambientali, sociali ed
globale, diseguaglianze tra Paesi, fame e povertà, economici.
obesità e malattie, scarsità di risorse naturali,
minacce alla biodiversità, inondazioni e terremoti
hanno un impatto crescente sui modelli di
business: se ne stanno accorgendo tutte la grandi * Carlo Alberto Pratesi, Università Roma Tre.