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La tassonomia di Bloom è uno dei modi di formalizzare le fasi di acquisizione e familiarizzazione con insiemi di informazioni o teorie.I settori della tassonomia di Bloom fanno
riferimento ai vari obiettivi che gli educatori dovrebbero definire per i loro studenti; essa divide gli obiettivi in tre dominî: cognitivo, affettivo e psicomotore (a volte semplificati
rispettivamente in 'conoscere/testa', 'sentire/cuore' e 'fare/mani'). All'interno dei dominî il passaggio al livello successivo è pregiudicato dall'acquisizione delle conoscenze a
abilità che precedono. Uno degli obiettivi della tassonomia di Bloom è quello di motivare gli educatori a concentrarsi su tutti e tre i dominî, creando un approccio educativo
più olistico
Le strategie individuate da Marzano sono le seguenti:
prendere appunti e sintetizzare;
identificare analogie e differenze;
provare e riconoscere;
effettuare compiti a casa ed esercitazioni;
favorire l'apprendimento collaborativo;
effettuare rappresentazioni non verbali;
identificare gli obiettivi e fornire feedback;
formulare ipotesi;
porre domande con suggerimenti e organizzatori avanzati.
Quanti tipi di Flip?
Capovolgimento Tradizionale (Traditional
Flipped), che si configura come quello più
utilizzato in aula dai docenti.
In questo caso gli studenti guardano un video
della lezione, la imparano a casa e svolgono i
classici compiti in classe insieme agli altri
compagni, sotto la guida del docente.
Alcuni insegnanti mantengono questa tipologia di
capovolgimento come una costante negli anni,
mentre altri preferiscono effettuare altri
esperimenti che si rivelano ancor più efficaci.
Il Flipped Mastery si può considerare come la naturale
evoluzione del capovolgimento tradizionale.
In questo caso gli studenti lavorano individualmente e
non in gruppo, rivedono la lezione a casa e utilizzano le
ore in classe per effettuare esercizi alla presenza
dell'insegnante che attribuisce loro una valutazione.
Quando almeno l'80% degli studenti ha raggiunto una
valutazione positiva, è possibile passare all'obiettivo
successivo, altrimenti è necessario soffermarsi
ulteriormente su quanto trattato, fornendo magari altri
materiali di studio.
La Peer Instruction Flipped Classroom prevede invece che
gli studenti studino i materiali di base forniti dal docente al
di fuori della classe, mentre dibatteranno in classe circa i
nodi concettuali appresi, cercando di convincere i propri
compagni sull'esattezza di quanto sostenuto.
In questo dibattito continuo, il docente modera e valuta
l'apprendimento dei concetti.
Gli studenti in questo modo possono anche aiutarsi a
vicenda, in quanto spesso i concetti più complessi hanno
richiesto una maggiore concentrazione anche da parte di chi
li ha successivamente compresi e quindi, alla luce delle
difficoltà superate, possono rendersi più disponibili verso
chi ha ancora il loro stesso problema.
• La Problem Based Learning Flipped Classroom
prevede invece l'esplorazione di un problema e il
confronto delle strategie risolutive tra gli studenti.
• Gli studenti possono lavorare singolarmente o in
team, consapevoli del fatto che le loro strategie
dovranno essere discusse in una fase successiva in
classe.
• Il docente si porrà quale moderatore del processo e
valuterà quanto svolto dagli studenti. Si fa notare che
in questo caso gli studenti non guarderanno alcun
video a casa.
• Il metodo più usato per le discipline è quello
dell'Inqury Flipped Classroom. In questo caso gli
studenti possono chiedere di guardare un video su un
argomento che li incuriosisce, usare il tempo di classe
per esplorare i concetti in esso contenuti e cercare di
dare le più opportune spiegazioni dei fenomeni
• Tuttavia, essi potranno avere ancora qualche idea
confusa, quindi l'insegnante interverrà per eliminare
ogni dubbio di sorta. Anche in questo caso, gli studenti
non guarderanno alcun video a casa.
Punti di forza e di debolezza
Come per tutte le metodologie didattiche, anche il flip teaching
presenta punti di forza e punti di criticità.
Di certo tale modalità di insegnamento favorisce
l'individualizzazione e la personalizzazione dei percorsi di
insegnamento, in quanto gli insegnanti possono dare delle precise
indicazioni agli allievi su come muoversi e sulle risorse che ciascuno
di loro può utilizzare.
Verranno certamente penalizzati i rapporti interpersonali, in quanto
l'allievo avrà un contatto molto stretto con il computer sia a scuola
che a casa!
Inoltre, gli insegnanti saranno costretti a riflettere su come
strutturare e proporre i contenuti, rischiando di focalizzare
l'attenzione sul contenuto, piuttosto che sull'apprendimento.
In sintesi…
Faccio studiare prima della lezione:
I ragazzi arrivano a lezione con delle domande
Si ripete la spiegazione solo a chi non ha capito
Diminuisce il tempo per la lezione frontale per…
aumentare il tempo in classe
Seguo i ragazzi
Do il tempo di imparare
Lascio sperimentare
Lascio creare
Lascio lavorare in gruppo
Gli Obiettivi
• Rende i ragazzi indipendenti nello studio
• Consente l’apprendimento significativo
• Permette ai ragazzi di esprimere la loro
creatività da soli e in gruppo
• Il docente e l’ambiente guidano
l’apprendimento
Condivido le regole
• La classe capovolta prevede delle modalità di
lavoro diversa e un maggior uso del
computer/internet a casa.
• Avviso le famiglie
• Verifico l’accesso a internet
• Risolvo i problemi
• Verifico le loro capacità
• Trovo una modalità di comunicazione
Cosa serve a casa?
Un computer e una connessione ad Internet
Cosa serve a scuola?
Un tablet, uno smartphone, un quaderno ad anelli, …
Dove trovo informazioni?
Nei siti, email, ecc…
Quando si lavora a casa?
Spiega come preparare il lavoro
Come si lavora a scuola?
Spiega le modalità del lavoro in gruppo, singolo, le
verifiche…
Perché le lezioni online?
• Visto dallo studente…
• Sono consultabili da ogni luogo e in qualunque
momento
• Permettono ai ragazzi di studiare alla loro
velocità
• Permettono a chi è assente di recuperare
• Meglio se sono semplici e coinvolgenti
Perché le lezioni online?
• In più, visto dal docente:
• Perché possiamo essere tranquilli che se uno
studente perde una lezione non dobbiamo
ripeterla
• Perché nessuno studente può più dire
– io non c’ero
– nessuno mi ha detto niente
– non sapevo
• Perché l’anno dopo abbiamo già tutto pronto
• Stiamo seguendo un corso. I nostri pensieri:
– E’ possibile avere le diapositive?
– Ho perso la lezione, dove posso trovare gli
appunti?
– E’ possibile avere gli appunti prima, così li stampo
e annoto direttamente lì?
– Sto perdendo tempo, il docente non aggiunge
nulla al libro, sarebbe meglio stare a casa a
studiare per i fatti miei.
– Ma non ci può dire esattamente quello che vuole?
Dove metto il materiale?
• Moodle
• Wordpress
• Altervista
• Google sites
• Blogspot
Vedranno il video?
• Abbiamo preparato il terreno perché ne
conoscano l’importanza?
• Se sì allora chiediamogli qualcosa:
– Questionario sul video o sul materiale
– Verifica con un esercizio
– Assegno un piccolo compito
Cosa facciamo a scuola?
• Storia/Filosofia
– Video: Definizioni, sequenze di eventi e storie
– In classe: Analizzare le storie, discutere e dibattere
• Scienze
– Video: Definizioni, procedure e concetti
fondamentali, panoramica degli esperimenti che si
faranno in laboratorio.
– In classe: Esercizi e esperimenti in laboratorio
• Matematica/Informatica
– Video : Definizioni, procedure, problemi risolti
– In classe: Problemi avanzati e complessi anche da
svolgere in gruppo
• Inglese
– Video: Definizioni, grammatica, video e strategie per
parlare e scrivere
– In classe: Gruppi di scrittura, discussione,
realizzazione di ricettari, video e presentazioni
Perché lavorare a scuola?
• Visto dallo studente:
• Venire a scuola conviene perché si imparano a
risolvere gli esercizi
• Si può lavorare in gruppo
• Se ho qualche problema qualcuno mi aiuta
• Posso sperimentare senza avere paura di
sbagliare
• Niente più lezioni lunghe e noiose
• Visto dal docente
• Piace vedere i ragazzi impegnati che lavorano
• Piace sentirsi fare delle domande intelligenti
• Piace vedere i ragazzi che «ci arrivano» e
risolvono gli esercizi.
• Piacciono i loro occhi che si illuminano
• Si può dedicare più tempo ai ragazzi in difficoltà
• «Incredibile! I miei ragazzi si impegnano tutto il
tempo!»
Perché lavorare a scuola?
• Immagino di seguire un corso
• Finalmente si fa qualcosa, non ce la facevo più
adascoltare e basta
• Ho capito la teoria ma non si potrebbe
provare un esempio?
• Vediamo se ho capito…