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Quando ha avuto Donnarumma tra i pali negli ultimi 3 anni, il Milan ha concesso
una media di 11,6 tiri a partita. Di questi, 3,9 tiri hanno raggiunto lo specchio della
porta e richiesto l’intervento del portiere. La percentuale di tiri parati da
Donnarumma quest’anno è del 76,7%, solo leggermente inferiore rispetto a quella
dello scorso anno (78,3%) e in linea con quella dell’annata d’esordio (76,2%). Per
avere un termine di paragone, bisogna considerare che la media di tiri parati dai
portieri impegnati nel nostro campionato negli ultimi 3 anni è inferiore a quella
tenuta da Donnarumma (71,7%). Per renderlo più probante, potremmo restringere
il test ai soli Handanovic, Reina e Buffon, presenti nelle ultime tre stagioni e
considerati tra i più affidabili estremi difensori del campionato: Donnarumma
risulterebbe ancora vincitore, perché i tre hanno una percentuale di parate
cumulativa del 75,5%. Una nota ancora sui volumi di tiro: la percentuale di parate
spesso premia i portieri che hanno più possibilità di mettersi in mostra. Ad
esempio i portieri delle piccole squadre, che concedono un volume alto di
conclusioni agli avversari, statisticamente hanno percentuali di parate migliori
rispetto ad altri. Nelle ultime tre stagioni, il Milan ha subito più di Inter, Napoli e
Juventus, che hanno affrontato in media 9,4 tiri a partita, di cui 2,8 nello specchio.
Questa circostanza potrebbe aver favorito la migliore prestazione percentuale di
Donnarumma.
La percentuale di parate, però, può essere ulteriormente sezionata. Gli Expected
Goals permettono di valutare la risposta di un portiere rispetto alla difficoltà del
tiro. Tale difficoltà può variare con la distanza dalla porta, così come per la
situazione di gioco dalla quale il tiro scaturisce.