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Corso di Meccanica I

“Organi di trasmissione”

M. Gabiccini
m.gabiccini@ing.unipi.it

Dipartimento
Di ti t di IIngegneria
i M
Meccanica,
i
Nucleare e della Produzione (DIMNP)
Università di Pisa

Pisa, 28.01.2008
Argomenti della lezione

Ruote cilindriche a denti diritti


• Profili coniugati ed inviluppo
• Generazione per inviluppo di un solo profilo
(e del relativo raccordo)
• Utensile dentiera
• Generazione per inviluppo di ruote dentate
(profilo, raccordo e circonferenza di piede)
• Cinematica dell’ingranamento e rendimento
• Sistemi ausiliari per la didattica delle ruote
dentate: visualizzazione della generazione su
Mathematica e su AutoCad

Argomenti per tesine

Cenni a ruote elicoidali e coniche


• Superfici primitive, rapporto di trasmissione
• Impieghi caratteristici, vantaggi e svantaggi
Rotismi ordinari ed epicicloidali
• Formula di Willis
Organi flessibili
• Cinghie piatte, trapezoidali, dentate
• Catene
Camme
Giunti
Profili coniugati ed inviluppo
ƒ I due profili di due ruote dentate cilindriche sono un esempio di
applicazione del concetto di profili coniugati
ƒ Due profili sono tali se e solo se un profilo inviluppa le varie
posizioni che l’altro profilo assume nel moto relativo definito
dalle due polari
ƒ Si ricorda che le polari sono due curve che, rotolando senza
strisciare ll’una
una sull
sull’altra
altra, definiscono il moto relativo fra due
corpi generici in contatto, es.

Profilo mobile Polare mobile

Polare fissa

C
RSS

ƒ Profili coniugati ed inviluppo sono pertanto concetti inscindibili


ƒ E’ bene ricordarsi fin da ora che il processo di inviluppo e’ il
metodo fondamentale per la generazione di qualunque tipo di
ruota dentata, sia dal punto di vista teorico che costruttivo
ƒ Nel caso delle ruote cilindriche a denti diritti, le polari del moto
relativo hanno sempre forma molto semplice: sono delle
circonferenze, in modo da avere rapporto di trasmissione
costante
ƒ Le due polari sono anche dette circonferenze primitive
Profili coniugati nelle ruote dentate

ƒ Per quanto detto, i dati del problema sembrano essere le


due polari (i raggi delle circonferenze primitive) e la forma
(intesa anche come posizione rispetto alla polare) di uno dei
due profili
ƒ Questo modo di procedere, seppur corretto, e’ pero’ poco
pratico
ƒ E’
E piu’
piu conveniente adottare un metodo piu’
piu generale per la
generazione di ogni profilo.
Si sceglie:
1) Una primitiva e’ sempre una retta
Il profilo ad esso solidale e’ sempre una semiretta
2)) L’altra p
polare e’ la circonferenza p
primitiva di raggio
gg r
della ruota che si vuole ottenere.
Il profilo di ciascun dente viene generato per
inviluppo delle varie posizioni assunte da durante
il rotolamento della polare standard sull’altra
polare (la primitiva di raggio r della ruota)
ƒ Ciascun profilo generato per inviluppo e’ un profilo
coniugato di
Profili coniugati di assortimento

ƒ Generando indipendentemente due profili, ciascuno


coniugato con la semiretta si ottengono due profili che
risultano essere anche coniugati fra loro (mutuamente)
ƒ Tali profili vengono detti profili di assortimento
ƒ Questo aspetto risulta di grande importanza, sia teorica che
costruttiva
ƒ Anche se pramaturo,
pramaturo cio
cio’ e
e’ alla base della possibilita
possibilita’ di
generare ruote dentate che ingranano fra loro mediante una
stessa dentiera o dentatrice
ƒ Per il momento ci si limita ad analizzare ed a visualizzare
l’operazione di piu’ basso livello: la generazione di un
singolo profilo, ottenuto come inviluppo delle posizioni di
assunte
t durante
d t il rotolamento
t l t di su di una circonferenza
i f
primitiva
Generazione di un solo profilo

Relazioni utili:

Fenomeno controllato dai parametri:


Grandezze fondamentali

Raggi delle circonferenze importanti


Generazione con sporgenza

Profilo ad evolvente e raccordo ad arco di trocoide.

Il profilo e’ una evolvente completa che inizia proprio


sulla circonferenza di base. Il raccordo e’ dato dalla
traiettoria del punto B (pallino).
Generazione con sporgenza

Profilo ad evolvente e raccordo ad arco di trocoide.

L’evolvente inizia al di fuori della circonferenza di base,


il raccordo risulta molto piu’ piccolo, la circonferenza di
piede ha raggio maggiore. Riducendo ulteriormente la
sporgenza l,
l si puo
puo’ portare la circonferenza di piede a
coincidere con la circonferenza di base. In tal caso:
Generazione con sporgenza

Profilo ad evolvente e raccordo ad arco di trocoide.

Con tale valore anche la circonferenza di piede risulta


esterna alla circonferenza di base. Il raggio del punto
limite dell’evolvente e’ ancora piu’ grande in quanto
e
e’ aumentato in valore assoluto
assoluto. Anche il raccordo e’
e
estremamente ridotto.
Generazione con sporgenza

Con tale valore il raccordo svanisce poiche’ il profilo ad


evolvente e’ tutto esterno alla circonferenza primitiva. In
questo caso si ha la coincidenza delle tre circonferenze:
primitiva,
primitiva limite e di piede.
piede Si ha spigolo vivo nel
passaggio fra profilo e circonferenza di piede: situazione
da evitare nella pratica.
Generazione con sporgenza

Anche
A h se di scarsa rilevanza
il applicativa,
li ti sii vuole
l vedere
d
cosa accade se ci si spinge oltre la circonferenza
primitiva. Tutto accade all’esterno della circonferenza
primitiva (ovvio). Si osserva la ricomparsa di un
raccordo alla base del profilo coniugato. E’ arco di
trocoide ridotto (curtate) mentre prima erano di tipo
allungato (prolate).
Conclusioni su generazione con

Riduzioni della sporgenza


p g l rispetto
p ad l0 comportano:
p
1. Aumento del raggio della circonferenza di piede;
2. Se riduzione della differenza fra raggio di
piede e
3.
3 Notevoli
li variazioni
i i i nella
ll forma
f dell raccordo;
4. Esclusione dal profilo coniugato di quella parte di
evolvente piu’ vicina alla circonferenza di base.
L’ultimo effetto e’ in generale benefico nelle
applicazioni pratiche
pratiche. Infatti il profilo ad evolvente ha
raggio di curvatura addirittura zero alla partenza, ed
i raggi di curvatura sono comunque molto piccoli
nella parte iniziale. L’impiego di questa parte di
profilo per trasmettere effettivamente il moto puo’
facilmente pportare ad elevati valori delle tensioni nel
dente dovute a contatto hertziano.
Dato che rb (raggio di base) non dipende da l, tale
valore non influenza la forma del profilo coniugato
che e’ sempre la stessa (anche se puo’ mancare la
parte iniziale). Per cui tutti i profili precedenti sono
sovrapponibili essendo stati ottenuti con stesso
circonferenza primitiva r e stesso angolo di
pressione
Generazione con sporgenza

Effetti principali: (1) il raccordo alla base del dente non e’


piu’
i ’ un raccordo.
d L’intersezione
L’i i fra
f evolvente
l e trocoide
id
avviene con uno spigolo; (2) profilo ad evolvente non si
estende piu’ fino a circ. base ma viene prima generato e
poi distrutto dallo spigolo di testa; (3) raggio di piede si
riduce per le maggiori dimensioni del raccordo.
N.B. Nei casi precedenti il profilo ad evolvente non
veniva proprio generato e si raccordava ad rinv col
raccordo.
Effetto dell’angolo di pressione
Generazione con parametri diversi
dello stesso profilo

E possibile generare lo stesso profilo coniugato partendo


E’
da circonferenze primitive di raggio differente?
Si! Dato che i profili dei denti sono evolventi di cerchio,
due profili con la stessa circonferenza di base sono
necessariamente uguali. Basta che:

E’ interessante osservare pero’ che, sebbene i profili ad


evolvente siano uguali, i raccordi alla base del dente sono
di
diversi.
i Pertanto
P t t globalmente
l b l t i due
d profilifili non sono
pienamente equivalenti.
La scelta di dare sia ad che a forma rettilinea si e’
rivelata estremamente felice data la possibilita’ di
generare lo stesso profilo coniugato con infinite
combinazioni
bi i i di ed
d
In altri termini, due profili ad evolvente sono coniugati
anche se il moto relativo avviene con primitive (polari)
differenti da quelle utilizzate durante la generazione per
inviluppo.
Questo fatto e’ di enorme importanza applicativa ed ha
fatto la fortuna delle ruote dentate ad evolvente: grazie a
questa proprieta’ le ruote ad evolvente possono ingranare
con rapporto di trasmissione costante anche quando la
primitiva di lavoro non coincide con q
p quella di taglio.
g Cio’
accade (volutamente) negli ingranaggi corretti con
variazione di interasse.
Utensile dentiera

Definito il modulo come sopra, se si impone lo stesso


‘ingombro’ dei denti misurato sulla circonferenza primitiva
e sulla dentiera, si ottiene:

Inoltre definendo x l’eventuale


Inoltre, l eventuale correzione (con segno)
segno),
si ha il proporzionamento dei denti definito da:
Correzione ed interferenza

Traducendo le condizioni di interferenza per la dentiera:

Per ruote normali:

Per ruote corrette:


Ruota normale

Si osservii la
l circonferenza
i f di ttesta
t che
h di
dista
t radialmente
di l t
dal fondo dente della dentiera una quantita’ pari a 0.25m.
Altre ruote normali
Ruota con interferenza

Ruota
R t con z<z< min, in
i cuii sii h
ha una pronunciata
i t iinterferenza
t f
alla base del dente. Fisicamente accade che lo spigolo di
testa della dentiera va ad asportare materiale alla base del
dente che ha appena generato per inviluppo.
Questo ha un effetto negativo poiche’ aumenta
drasticamente
i il coefficiente
ffi i dii iintaglio
li e dunque riduce
i lla
resistenza a rottura.
Effetto dell’angolo di pressione
Effetto della correzione
Effetto della correzione
La galleria dei mostri

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