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MALPELO

Malpelo era chiamato così a causa dei suoi capelli rossi che indicavano malizia e cattiveria ed era
chiamato così da tutti tanto che la madre si scordò del suo vero nome.
La madre lo vedeva solo il sabato sera quando tornava con pochi soldi dopo il lavoro e veniva
picchiato dalla sorella perchè pensava che avesse preso qualche soldo dal suo stipendio di nascosto.
Il padrone della cav a invece aveva detto che erano giusti se non troppi i soldi che gli dava per un
monello come lui.
Malpelo era brutto e animalesco e quando gli operai facevano la pausa pran zo lui se ne stava in
disparte con un misero pezzo di pane e gli lanciavano dei sassi per poi essere mandato a calci di
nuovo a lavorare al quale dava noia che la cava era nominata “cava di Malpelo” e lo tenevano lì
solo perchè vi era morto suo padre.
Suo padre era morto perchè aveva accettato un lavoro talmente pericoloso che ci lasciiò le penne e
venne definito ingenuo dai suoi coetanei che anche dopo l'accaduto lo prenedevano in giro dicendo
che lui, malvagio com'era, sarebbe morto in carcere o come suo padre.
Nonostante suo padre fosse un abile lavoratore a quell'impresa balorda e pericolosa ci morì e disse
che se tanto si doveva guardare tutti i pericoli delle cave si potrebbe andare a fare l'avvocato.
Il sabato sera il padre stava scaavando col suo piccone e intanto grugniva pensando a ogni colpo i
premi che avrebbe avuto se avesse finito il lavoro.
Mentre Malpelo aiutava suo padre nel suo dovere, si sentì dire da esso che appena qualcosa va
storto doveva scappare e mentre Malpelo si era girato un attimo la rena aveva inghiottito suo padre.
Nel frattempo il responsabile della cava stava teatro e non controllava i suoi dipendenti e tutte le
dpnne del paese iniviarono a spargere la voce.
Quando al padrone gli giunse la nostizia, arrivò quando suo padre se ne era già andato in paradiso e
aveva c ausato solo dispiacere questo lavoro.
Nessuno badava a Malpelo che scavava urlava e piangeva con il sangue alle mani e quando vollero
toglierlo da lì esso si dimenava.
In quei giorni era diventato più c attivo e triste del solto tanto che se la prendeva con l'asino.
Dopo la morte del padre divenne più cattivo e se la prendeva con i suoi coetanei liberandosi di utto
il male che gli avevano causato e si sfogava.
Conobbe Ranocchio, un piccolo ragazzo fragile e non adatto a fare certi lavori tanto che Malpelo le
andava ad aiutare però lo offendeva anche.
Lo picchiava con lo scusante che deve imparare che se non picchia vieni picchiato e ogni volta che
picconava la rena, bisbigliava che la rena era traditora e c he pur sembrando debole poi ti sputano in
faccia.
Ogni volta che gli toccava un lavoro duro, Malpelo andava in suo soccorso.
Gli dava un pezzo della sua cipolla diceando che c'era abituato.
Era anche abituatoe tutti i maltrattamenti e le ingiustizie che riceveva e lui le accettava senza mai
lamentarsi e non riceveva un minimo conforto dalla sua mamma.
Quando arrivava il sabato sera veniva cacciato da casa perchè vedendo lo stato di Malpelo, il
fidanzato della sorella l'avrebbe potuta lasciare e si rannicchiava su un saccone come una bestia.

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