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11-10-2001
Come posso fare per realizzare una cella a idrogeno di potenza utile con acido f
particolare, vorrei sapere come avviene la combustione controllata all' interno,
deve essere innescata con fiamma o, è una ossidazione in un catalizzatore ?
(Risponde Matteo Tegoni)
Le celle a combustibile ad acido fosforico sono particolari celle dove l'elettrolita
concentrata di acido fosforico. Il combustibile impiegato è l'idrogeno e l'ossidante
Fisicamente la cella ad acido fosforico è costituita da due elettrodi di carbonio po
depositato il catalizzatore (in genere platino). I due elettrodi sono collegati fra
esterno che preleva corrente e separati da uno strato di elettrolita. Nel caso delle
fosforico l'elettrolita (acido concentrato) è mescolato ad una matrice di teflon, si
che funge da supporto. In generale la funzione dell'elettrolita è quella di chiud
permettendo il trasporto di ioni ma non di elettroni, in quanto questi scorrono nel
come in una pila (v.figura).
Guardando nel dettaglio come funziona la cella:
Il combustibile (idrogeno) viene immesso in uno dei due compartimenti della cella
l'ossidazione o Anodo). A contatto col catalizzatore avviene la reazione:
H2 -> 2H+ + 2e-
Gli elettroni (e-) scorrono attraverso il circuito esterno fino all'altro elettrodo. In questo
(dove avviene la riduzione o Catodo) viene immesso ossigeno. L'ossigeno subisce
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riduzione:

½ O2 + 2e- -> O2-

Questo flusso di elettroni dall'anodo al catodo è la corrente che può essere preleva

Appena prodotti, gli ioni O2- si legano con 2 ioni H+ che provengono dall'elettrolita acido
attraversare l'elettrodo poroso. Si produce così acqua che viene rimossa come vapo
flusso di ossigeno. Gli ioni H+ ceduti dall'elettrolita vengono recuperati prelevando que
formati all'anodo dall'H2 . In dettaglio lo schema dei processi in questa cella è rappresent

Come visto non esiste alcuna necessità di innescare la reazione con fiamme o sci
reazione è catalizzata dal platino. Tuttavia la temperatura di esercizio deve rimane
(circa 190 °C per le celle ad acido fosforico) per tre motivi principali:

1. L'acqua prodotta deve poter essere rimossa, e questo richiede temperature non in

2. Il catalizzatore permette le due reazioni a temperature relativamente bas

temperatura di esercizio è comunque piuttosto alta rispetto alla temperatura ambi

3. Per aumentare la conducibilità di soluzioni concentrate di acido fosforico servo

piuttosto elevate.

Il successo delle celle ad acido fosforico risiede nella bassa temperatura di esercizio se p
celle a carbonato fuso (650 °C) o ceramiche (1000 °C) e al relativo basso costo dei
temperatura di esercizio resta comunque sufficientemente alta da permettere una toll
monossido di carbonio (CO, prodotto al catodo e che potrebbe avvelenare il catalizza
%. Queste celle sono state perfezionate soprattutto dall'esercito degli Stati Uniti
sviluppate per usi civili durante gli anni della crisi petrolifera ('70). Oggi esistono divers
produzione di elettrictà sia mobili (autotrazione) che fissi (corrente per edifici). La neces
riscaldamento preliminare della batteria rende tuttavia limitata la loro utilità per
autoveicoli.

Celle a combustibile: qualche dettaglio

La domanda richiede una piccola introduzione. Una reazione di combustione è u

ossidazione dove una sostanza combustibile (riducente) viene ossidata da ossigeno i

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comburente (ossidante). Ogni reazione spontanea parte da reagenti con un alto conte
per produrre prodotti a basso contenuto energetico. Questa differenza di energia vie
corso della reazione e prende il nome di bilancio termico della reazione o Entalpia.
energia prende il nome di Energia Libera e può essere convertita in lavoro, ad ese
meccanico o lavoro elettrico per fare funzionare un motore e così via. Una parte di
resta vincolata alla reazione, non può essere convertita il lavoro e si disperde sot
Tuttavia, la maggiore difficoltà è quella di produrre dispositivi (es. motori) in gr
maggior quantità di energia libera in lavoro. Se non tutta l'energia libera viene co
restante quantità va ad aggiungersi all'energia vincolata e quindi viene dispersa.

Facciamo un esempio: se bruciamo una certa quantità di benzina avremo lo sviluppo

produzione di calore. In questo caso tutta l'energia libera è andata dispersa. Se fa
stessa cosa in un motore a scoppio, la combustione della benzina servirà per alim
espansione-compressione in un cilindro, e quindi per produrre lavoro e far muovere l

Il punto è che l'efficienza dei motori a scoppio è circa del 30%, ovvero solo il 30%
viene convertita in lavoro.

La tecnologia delle celle a combustibile ha cercato di superare questo problema pe

avvenire la combustione del combustibile non a diretto contatto del comburente p
detonazione come nei normali motori, ma in maniera più controllata. Controllare q
significa farla avvenire senza dispersione di energia sotto forma di attriti pistone
dispersione termica verso le parti meccaniche ecc.

Le celle a combustibile sono dispositivi dove l'ossidazione del combustibile e la

comburente avvengono in due compartimenti separati. In ognuno di questi vi è u
(platino), e i due catalizzatori sono collegati fra loro da un circuito in cui fluiscono gli ele
da combustibile a comburente mentre avviene la reazione. Questo flusso di elettroni
flusso di cariche positive attraverso l'elettrolita che separa i due compartimenti.
vanno da sali fusi a materiali polimerici, a materiali ceramici.

Anche se si tratta di reazioni catalizzate, il flusso di cariche sia nel circuito esterno ch
genera una parziale dispersione di energia, così come ne disperdono alcuni processi
catalizzatore stesso. Pertanto, l'efficienza delle celle a combustibile si attesta su valori d
che comunque sono sensibilmente più elevati che per i motori a scoppio.

Le limitazioni all'uso delle celle a combustibile rispetto a motori a scoppio sono

materiali, la necessità di sistemi di sicurezza per lo stoccaggio dell'idrogeno o di
l'elevata temperatura di esercizio, la necessità di sistematica manutenzione e il pe
dettagli rendono le celle a combustibile un prodotto di alta tecnologia, che esclude
loro produzione su scala artigianale o semi-industriale. Tuttavia, per quanto non c
l'autotrazione, il loro basso impatto ambientale le rende adatte per la produzione
esempio per uso civile in edifici.

Bibliografia:

http://www.dodfuelcell.com/fcdescriptions.html

http://www.h2fc.com/defaultIE4.html

http://americanhistory.si.edu/csr/fuelcells/phos/pafcmain.htm

http://www.aei.it/museo/mp1_pcge.htm

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