Vous êtes sur la page 1sur 3

TIZIANO VECELLIO

Pieve di Cadore, 1480 – 27 agosto 1576

Ci sono molte fonti su Tiziano ma è sconosciuta la data di nascita (tra 1473 e 1490)

Molti pensano che sia nato nel 1477 (basandosi su una lettera scritta da Tiziano a Filippo II in cui
afferma di avere 95 anni) oggi si pensa che abbia falsificato la sua età per impietosire il
committente

Vasari afferma che era nato nel 1480 e che non aveva più di 18 anni quando iniziò a dipingere alla
maniera di Giorgione (informazioni<Ludovico Dolce)

Famiglia dei Vecelli (famiglia nota e agiata, dedita per anni all’amministrazione locale dell’arte)
uno dei 5 figli di Gregorio e Lucia

- Cittadino Repubblica di Venezia


- Maestro con Giorgione del colore tonale
- Uno dei pochi pittori italiani titolare di un’azienda
- A contatto con i potenti dell’epoca (committenti)
- Rinnovamento della pittura: si basò sull’uso personalissimo del coloreMichelangelo
(primato sul disegno)
Tiziano usò la forza espressiva del colore (colore più duttile, più sensibile agli effetti della
luce)

Fin da piccolo Tiziano mostrò il suo talento e ben presto si trasferì con il fratello a Venezia da uno
zio che ricopriva una carica pubblica (aveva 10 anni)

Il primo maestro fu il mosaicista Sebastiano Zuccato

Il fratello si indirizzò verso la vita militare

Lo zio, vedendo la sua inclinazione alla pittura lo mise con Giambellino (pittore ufficiale della
serenissima)
Tiziano imparò quella tecnica che i pittori dell’epoca usavano: il ritrarre qualunque cosa facevano
dal vivo, ma con maniera secca, cruda e stentata

Quando Tiziano arrivò a Venezia, questa si trovava in uno dei momenti più prosperi (dominava il
Mediterraneo), grazie a Aldo Manuzio divenne la capitale dell’editoria italiana e dell’Umanesimo

Arrivarono a Venezia grandi personalità come Leonardo, Michelangelo


Tiziano lavorò con molti artisti italiani in quegli anni
Nel 1507 Giorgione da Castel Franco cominciò a usare una tecnica più morbidezza, senza far
disegno

1508: primo incontro con Giorgionecollaborazione nella decorazione del Fondaco dei Tedeschi
(oggi rimangono pochi frammenti)

Così Tiziano si avvicinò a questa tecnica (imparando così bene che spesso le opere di Tiziano
venivano scambiate con quelle di Giorgione)

Vasari dice che Giorgione è stato maestro di Tiziano

Pian piano Tiziano cercò di superare questo attraverso un contatto più diretto e una visione più
reale
Tiziano portò a termine la Venere di Dresda ma fu costretto a modificarla perché ritenuto troppo
idealizzato (così Tiziano inserì dei propri elementi)
Nel 1511 Tiziano si rifugiò a Padova (a Venezia si scatena la peste) dove ottenne l’incarico di fare 3
affreschi nella scuola del Santo (prima commissione documentata dall’artista)

Uso teatrale del coloresupremazia di Tiziano (Sebastiano Luciani scappò via a Roma proprio per
non concorrere con Tiziano)
La sua abilità nel dipingere paesaggi lo fece considerare come l’erede di Giorgione

Tiziano andò a Vicenza, dove dipinse il Giudizio di Salomone


Tornò poi a Verona e poi a Padova
Venne chiamato a Roma da Bembo (segretario di Papa Leone X) e fece per la Chiesa di Santa Maria
Maggiore un quadro di San Giovan Battista
Dopo il sacco di Roma tornò a Venezia, Pietro Aretino e Tiziano divennero buoni amici (Aretino
fece conoscere Tiziano con la sua penna)

Intanto a Venezia si sviluppa il favore per un nuovo pittore, il “Pordenone)

1541: Vasari stette 13 mesi a Venezia per lavorare con Messer Giovanni Cornaro, venne chiamato
dal Sansovino (che guidava la fabbrica del Santo Spirito) per fare dei disegni per tre quadri a olio,
ma Vasari partì e per questo il compito passò a Tiziano
Nello stesso anno Tiziano fece un ritratto di se stesso (per lasciare la memoria di sé)

1546: venne chiamato dal Cardinale Farnese a Roma dove incontrò Vasari (che era tornato da
Napoli) che stava facendo la sala della cancelleria

Un giorno Michelangelo e Vasari andarono a vedere Tiziano e scorsero in quadro con una donna
nuda che aveva in grembo Giove (trasformato in pioggia d’oro) e lo lodarono
Mentre andavano via Michelangelo e Vasari commentarono il modi di lavorare di Tiziano e
Michelangelo disse che ammirava il metodo e i colori ma che riteneva un peccato che a Venezia
non si imparasse a disegnare
Tiziano andò via da Roma e arrivò a Firenze, visitò il Duca Cosimo e si offrì per fare un suo ritratto
Le opere di Tiziano sono tantissime, furono perlopiù ritratti e ci ha lasciato bozze solo iniziate
(Martirio di San Lorenzo)
Tiziano a Venezia ha avuto molti concorrenti ma non di grande valore, li ha superati agevolmente
(guadagnò molto)

Vasari nel 1566 andò a trovare Tiziano e nonostante fosse molto anziano ancora lavorava

Anche se sono molti coloro che seguirono Tiziano, solo pochi possono essere reputati suoi
discepoli

Il primo lavoro noto di Tiziano è Jacopo Pesaro presentato a San Pietro da Papa Alessandro VI
(rappresentava la vittoria della flotta veneziana e papale sui Turchi, fatto avvenuto intorno al
1506)

Questo dipinto mostra un Tiziano giovane e molto influenzato più maestri

Vous aimerez peut-être aussi