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-allo stesso tempo disciplina i rapporti tra i consociati stessi attribuendo a ciascuno una
certa posizione ne gruppo;
-le posizioni di ciascuno nei confronti degli altri e dello stato sono dette situazioni
giuridiche soggettive
-statualità,in quanto esso deriva dallo stato,che crea o riconosce le norme obbligatorie
(principio di legalità). Si dice infatti che lo stato parla il diritto;
-obbligatorietà,in quanto si impone con una serie di norme obbligatorie il cui rispetto viene
assicurato dallo stato anche con ricorso alla forza;
-diritto naturale:insieme di principi derivanti dalla ragione e insiti nella natura umana
talvolta ritenuti idonei a produrre effetti giuridici;
-diritto positivo: è l’insieme delle norme giuridiche vigenti in un dato momento storico. È
ciò che noi definiamo ordinamento giuridico.
-concezione statuale del diritto che restringe il fenomeno giuridico allo stato
-concezione istituzionale del diritto che amplia il fenomeno giuridico a vari ordinamenti
giuridici
Il diritto privato è il complesso di norme che regolano i rapporti per i privati cittadini.
Tutto il complesso di istituti che regolano questi rapporti sono inseriti nel codice civile. Il
codice civile attuale fu emanato nel 1942 e andava a sostituire quello del 1865 di impronta
francese. Il codice del 1942 fu emanato dal fascismo anche se non era un codice fascista in
senso stretto tranne che per le leggi corporative cadute in seguito alla caduta del
fascismo.(i liberali hanno scritto il codice). Data l’importanza del codice civile come legge
dello stato ( e data la funzione introduttiva del diritto privato),nel ’42 fu l’occasione per
emanare insieme al codice anche le disposizioni sulla legge in generale. Oltre questa parte
introduttiva il codice è composto di 6 libri:
-4:alle obbligazioni
-assoluti:cd. erga omnes,sono quelli che garantiscono al titolare di un potere che questi
può far valere indistintamente verso tutti gli altri soggetti a carico dei quali sussiste un
generico obbligo negativo di non turbare il godimento del diritto stesso(es. il diritto di
proprietà). La categoria dei diritti assoluti comprende:i diritti reali,della personalità,sui
beni immateriali,di monopolio.
-relativi:in personam, sono quelli che assicurano al titolare un potere che si può far valere
solo verso una o più persone determinate,a carico delle quali sussiste l’obbligo di fare e non
fare qualcosa (es. il diritto del creditore di ottenere la prestazione del debitore) così che il
soggetto attivo o passivo si presenta determinato o determinabile sin dalla nascita del
rapporto giuridico.
Mentre il diritto assoluto si caratterizza per la relazione diretta tra un soggetto ed un
bene,il diritto relativo necessita della cooperazione di un terzo,cosi che si crea un rapporto
giuridico fra due soggetti:il creditore e il debitore. I diritti inoltre possono anche
essere:patrimoniali(tutelano interessi economici del soggetto e sono suscettibili di
valutazione in denaro),non patrimoniali(realizzano interessi di prevalente natura
morale,es.i diritti non patrimoniali che attengono ai rapporti della
famiglia),trasmissibili(possono essere trasmessi ad altri soggetti),personalissimi(non
possono essere trasferiti ad altri,es.diritti personalissimi alla vita,all’onore
ecc),reali(categoria più importante dei diritti assoluti,rappresentano la facoltà di agire di
un soggetto sopra un bene per la soddisfazione di un proprio interesse. Hanno i caratteri
dell’immediatezza,assolutezza e tipicità),di obbligazione o di credito.
Si devono considerare ipotesi in cui un rapporto giuridico subisce un mutamento che può
consistere ad esempio in una limitazione del suo contenuto(es. la limitazione del diritto di
proprietà con la nascita di un diritto di usufrutto sullo stesso bene). Però ci può anche
essere un’estinzione del rapporto giuridico che si ha con la perdita del diritto da parte del
soggetto. I titoli quindi possono essere anche persi infatti se uno acquista l’altro perde e
viceversa. C’è un fenomeno molto antico che è quello della prescrizione di un diritto. La
prescrizione è un modo generale di estensione del diritto accompagnato dal tempo e
dall’inerzia del titolare del diritto protrattasi per oltre 10 anni. La prescrizione è un’ istituto
importante perché risponde ad esigenze dell’ordinamento. Qualcuno dice che essa ha come
fondamento una sanzione,una punizione di chi si è disinteressato di quel diritto per un
certo periodo di tempo. Questa visone è molto condivisa ma non sull’aspetto sanzionatorio
perché sarebbe una sorta di chiave moralistica. La verità è che un soggetto che si
disinteressa di un diritto ingenera nel corpo sociale l’idea che quel diritto non esiste e
quindi quest’istituto esiste più per un esigenza sociale che sanzionatoria. Se non ci fosse
l’istituto della prescrizione infatti ci sarebbe un disordine sociale e creerebbe pretese di un
certo tempo lunghissimo (a dietro nel tempo). L’esigenza legata a quest’istituto è per lo più
pratica ed inoltre serve ad evitare anche che dopo un periodo di inerzia vengano fatte delle
pretesa da parte del proprietario che se ne è disinteressato.