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PAESE :Italia AUTORE :Giuseppe Travagli…

PAGINE :1,4-5
SUPERFICIE :107 %
Repubblica Affari e
PERIODICITÀ :Settimanale

2 luglio 2018

Tre mosseper rilanciare il Paese


Giuseppe Travaglini*

Italia attende. Il 4 marzo


L’ è ormai lontano e il nuo-
vo governo a guida Lega-M5S è
in carica da un mese. Al netto
del decreto-dignità, che virtual-
mente avrebbe lo scopo di tocca-
re aspetti prevalentemente etici
del mondo del lavoro, si attendo-
no ancora i veri provvedimenti
per il rilancio del Paese. I mini-
stri dell’Economia Tria e del La-
voro-Sviluppo Di Maio hanno
tra le mani le delicate leve del de-
collo. Conti pubblici, euro, lavo-
ro, investimenti e produttività.
segue a pagina 4

Ripresa,unbucoconflattaxecittadinanza
eccogliinvestimenti
chefannoripartirel’Italia
A 4 MESI DAL VOTO EA UN più 2 miliardi per i centri rimandano alla doman-
MESE DAL GIURAMENTO AL dell’impiego. E nello sfondo, la da inevitabile di quale
QUIRINALE PALAZZO CHIGI proposta leghista della flat tax - sia oggi il modello di svi-
NON HA ANCORA IMPRESSO o forse dovremmo dire della luppo italiano. Se esiste.
UN INDIRIZZO PRECISOALLA bis-tax per l’ipotesi sui generis E di come dovrebbe esse-
SUA POLITICA ECONOMICA, delle due aliquote - con una ca- re, dando perper scontato
scontato
STRETTOTRA PROMESSE duta stimata delle entrate tra i che le misure con-
ELETTORALI, COMPETIZIONE 40 e gli oltre 100 miliardi di euro tenute nel cosid-
INTERNA SALVINI-DI MAIO EI a seconda della rimodulazione detto “decreto-di-
LIMITI DI MANOVRA IMPOSTI di aliquote, deduzioni e detra- gnità” dall’incer-
DAL DEBITO PUBBLICO zioni. E la frenata sugli investi- to percorso non
menti pubblici, TAV e TAP, con siano in grano di di
un impatto negativo sia per le apportare bene-
Giuseppe Travaglini*
penali (circa 2 miliardi solo per fici sensibili.
seguedalla prima la TAV) che per le imprese ed il E’ questa
lavoro. una premessa
emi controversi su cui si
T gioca la credibilità del
neo esecutivo gialloverde. Temi
Insidie e incoerenze
necessaria per
valutare le
Perciò, misure e interventi proposte eco-
che richiedono un coordina- che nascondono insidie e incoe- nomiche in
mento tra dicasteri e una visio-
renze. E che rischiano di inter- campo. Dalle
ne condivisa. Ma il solco è stret- rompere la fragile ripresa italia- analisi del
to e poche le risorse. Il Ministro na, allargando ulteriormente i GEU (Gruppo
Tria, riconfermata l’adesione divari, dentro e fuori il paese. Di- Economisti Uni-
italiana all’euro, frena sul reddi- vari che, pur nel solco della ri- versità di Urbino)
to di cittadinanza e va in cerca presa dal 2014, permangono e emergono alcuni fat-
di 5 miliardi per mantenere il affondano le loro radici nei de- ti nodali. Dai primi
deficit allo 0.3% del Pil nel 2018. cenni precedenti ben prima
Di Maio vorrebbe subito 15 mi- della crisi del 2008. E che
liardi per il sostegno ai redditi

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ti nodali. Dai primi


anni 80 si è interrotta il suo sviluppo economico nel
in Italia la crescita dopo guerra.
equilibrata tra produt- Da dove ripartire? Immagi-
tività eredditi da lavo- niamo oggi una policy per lo svi-
Il gap digitale
luppo in un contesto di inflazio-
ro. E’ la così detta “re- Certo, interventi che vanno
ne stabile. I dati ricordati non
gola aurea” della poli- rafforzati con risorse pubbliche
sembrano lasciare dubbi nell’in-
tica dei redditi per cui e sovrannazionali anche per
dividuare nella produttività e
l’inflazione resta co- completare la digitalizzazione
negli investimenti orientati alle
stante se, partendo da del sistema produttivo, ad oggi
infrastrutture, all’innovazione e
una determinata distri- ancora distante da uno stan-
al superamento dei divari terri-
buzione del reddito, i dard accettabile. Ce lo dicono i
toriali lechiavi di volta per lacre-
salari crescono in li- dati dell’Osservatorio EY. In Ita-
scita sostenibile. Obiettivi però
neacon la produttivi- lia, ben 7 mila zone industriali
non linea con gli attuali progetti
su 11 mila non hanno la fibra ot-
gialloverde. Ma compatibili
tà. L’inflazione invece diminui- tica. E 1700 mancano della co-
sce (aumenta) se accelera (ral- con le politiche europee. Con la munissima banda larga. Men-
lenta) la dinamica della produt- proposta di un nuovo piano di tre il 13% è scoperto, o con un
tività rispetto a quella salariale. investimenti che vada oltre Adsl a bassa performance. Con
L’ascesa inflazionistica dei pri- quello Junker trasferendo risor- il paradosso che le lacune della
mi anni 80 e il transito dell’Italia se tra paesi in opposte fasi cicli- banda larga frenano gli effetti
verso una economia ormai ma- che. positivi di Impresa 4.0. E rallen-
tura mutò il modello di svilup- I dettagli sono ancora da defi- tano il rafforzamento dei legami
po del dopo guerra e le regole nire, ma un bilancio comune eu- intersettoriali e delle filiere nei
che ne governavano i mercati. ropeo per gli investimenti sareb- comparti strategici come l’infor-
Tra questi mutamenti emergo- be una condizione ideale per fa- matica, le comunicazioni, la chi-
no il taglio del punto di contin- vorire stabilità e convergenza mica e le biotecnologie. Qual è
genza (1984), la “concertazio- nell’eurozona. Specialmente se il costo stimato per il completa-
ne” nella politica dei redditi e il le economie in espansione con- mento della fibra ottica? Per il
doppio livello di contrattazione tribuissero con maggiori risorse. Mise circa 3.5 miliardi per rag-
L’Italia da parte sua ha comincia- giungere gli obiettivi del 2020.
salariale (1993), la prolungata to a incardinare tali obiettivi nel Dove trovare le coperture? Non
“svalutazione” della lira che fa- Piano Nazionale Impresa 4.0 at- si tratta di cifre impossibili per il
vorì la piccola impresa e le pro- traverso gli strumenti dell’ipe- bilancio pubblico, consideran-
duzioni a basso valore aggiunto rammortamento e del superam- do i risparmi attesi (sperati?) dal-
e tecnologico (a danno della mortamento. Misure che, secon- la spending review e il nascente
produttività), le privatizzazioni do il MISE, hanno consentito già piano europeo per gli investi-
(ex IRI) e la deregolamentazio- nel 2017 una ripresa del 9% degli menti.
ne bancaria e finanziaria degli investimenti, di cui il 10% in ap- E poi c’è la Cassa depositi e
anni 90. Trasformazioni cele- parecchiature elettriche ed elet- prestiti (Cdp). Nel 2017 ha rac-
brate come precondizioni per troniche e il 35% in macchinari. colto circa 253 miliardi di rispar-
favorire nuova competitività e E una maggiore spesa in R&D mio postale italiano e 88 di rac-
sviluppo. A consuntivo però il ri- (tra il 10 e il 15%) grazie al credi- colta obbligazionaria sui merca-
sultato è deludente. Sel’inflazio- to di imposta e al Patent Box. ti. Il suo ruolo di Istituto naziona-
ne inverte la sua tendenza già a ledi promozione lavede presen-
metà anni 80, debole è invece la te nell’industria, nella cantieristi-
ca, nelle comunicazioni, nell’e-
spinta sull’economia reale. Da
nergia. Con un’incidenza del
allora, la crescita della produtti- 2.3%sul Pil, del 2% sull’occupa-
vità rallenta fino ad arrestarsi. I
zione e del 9.2%sull’investimen-
redditi da lavoro subiscono un to per le infrastrutture. E con un
brusco arretramento penaliz- attivo patrimoniale che vale 4
zando consumo e risparmio. volte quello dell’IRI dei primi an-
Rallentano fino a crollare gli in-
vestimenti in beni strumentali.
Frenano gli indici di avanza-
mento tecnologico (come la
TFP). Si accentua il dualismo
Nord-Sud. In breve, il Paese si
indebolisce e disperde quel ca-
pitale di competenza e cono-
scenza che aveva caratterizzato

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ni 80 (circa 367 miliardi). Ma ulti-


mamente è sembrata interessa-
ta a valorizzare il patrimonio im-
mobiliare. Con investimenti di smo e concretezza, e avendo in
oltre 75 milioni nel 2017 nel com- mente un nuovo modello di svi-
parto dell’hotellerie. Investimen- luppo. Speriamolo, almeno.
ti che richiedono spesedi riquali- * Prof. Ordinario
ficazione per strutture abbon- di Politica Economica
dantemente superate. Il MEF Università degli Studi
controlla circa l’83% di Cdp. Per- di Urbino Carlo Bo
ché non adoperarsi per rafforzar-
ne gli investimenti nel digitale e
negli intangibles contribuendo
alla dinamica dell’economia,
piuttosto che congelare risorse FIBRA OTTICA
in comparti non strategici e a
bassaproduttività come l’immo-
biliare? Chi comanderà in Cdp
potrà fare questa scelta. El’accor-
do tra le varie anime gialloverdi
dovrà assumerne l’onere.
Resta infine il capitolo delle
relazioni industriali. E non è un
aspetto trascurabile. L’accordo
del 28 febbraio 2018 tra Confin-
dustria e Cgil, Cisl, Uil (passato
in sordina) ha riaperto la strada
alla contrattazione collettiva e
alla bilateralità, proponendo
una strategia di formazione e ri-
cerca coerente con le smateria-
lizzazioni tecnologiche in atto.
L’accordo condivide la visione
di un mercato del lavoro dina-
mico ma equilibrato. La necessi-
tà di misurare la rappresentan-
za per evitare il dumping con-
trattuale. E, aspetto innovativo
per la tradizione italiana, la spe-
rimentazione di una maggiore
partecipazione e condivisione
delle decisioni tra impresa e la-
voratori anche alla luce dei pro-
cessi innovativi 4.0. Un impor-
tante ulteriore tassello per una
crescita condivisa. E un ritorno
alla centralità delle relazioni in-

1
La digitalizzazionedel sistema produttivo resta, ad oggi,
dustriali.
Queste sono solo alcune idee ancoradistante da uno standard accettabile. Secondo
l’OsservatorioEY.In Italia, ben7 mila zoneindustriali su
di ciò che l’attuale governo può 11 mila nonhanno la fibra ottica. E1700 mancano
fare partendo dalle risorse di-
della comunissima banda larga. Mentre il 13% è
sponibili edalle assunzioni di re- scoperto,o con un Adsl a bassaperformance
sponsabilità. Certamente, vi so-
no ulteriori criticità. Alitalia, Il-
va, flussi migratori, TAV, dazi,
governance europea. E’ però ne-
cessario che ogni scelta di poli-
cy avvenga nel nome di reali-

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ROBOTICA GRANDI OPERE

2 3
Lelacune della banda larga frenano gli effetti positivi Il comparto delle grandi opere è a rischio. Il possibile
diImpresa 4.0 e rallentano comparti strategici come blocco di lavori complessi e di portata internazionale
l’informatica, le comunicazioni, la chimica e le come Tave Tap porta giàun primo impatto negativo
biotecnologie. In generale gli strumenti dell’iper e in termini di penali (circa 2 miliardi per lasola Tav)
superammortamento hanno consentito già nel 2017 ma la frenata sugli investimenti pubblici ricadrà
una ripresa del9% degli investimenti anche sulle imprese allavoro nei cantieri

[ I PROTAGONISTI ]

1 2
Quisopra,i due vicepremier
del governo Conte:il ministro
dell’Interno Matteo Salvini (1)
e dello SviluppoEconomico
Luigi Di Maio (2)

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Nei grafici
qui in pagina,
leelaborazioni
del GEU,
Gruppo
Economisti
di Urbino ,
sudiversi
indicatori
della
produttività
dell’economia
italiana

Qui
del
dell’Interno
e
Luigi

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La Cassa
Depositi e
Prestiti èuno
snodo
strategico degli
investimenti
del settore
pubblico ma il
rinnovo dei
vertici ne sta
rallentando
l’operatività

IL PREMIER
Alato, il presidente
del Consiglio Giuseppe
Conte: alui il compito di
mediare tra ledue
componenti del governo
e tra il rispetto degli
impegni finanziari,
le promesse elettorali
e le risorse effettive

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