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Dopo 1998 e il 2006, è la terza volta che l’Austria detiene la presidenza del Consiglio dell’Unione
europea, l’istituzione che rappresenta all’interno dell’UE i Governi dei Paesi membri. La presidenza del
Consiglio ha durata semestrale ed è affidata a rotazione ai diversi Stati: l’incarico dell’Austria durerà
quindi dal 1° luglio al 31 dicembre 2018.
Le priorità della presidenza austriaca sono ispirate al motto ‘’un’Europa che protegge’’.
Il tema della protezione è però declinato non in chiave sociale ma in chiave securitaria dal
Governo di Vienna, espressione del Partito Popolare e del Partito della Libertà, rispettivamente di
centrodestra e di estrema destra.
In generale, il programma della nuova presidenza pone quindi l’accento sui temi cari alla destra
nazionalista, quali l’asilo e l’immigrazione, la protezione delle frontiere esterne, la lotta alla
radicalizzazione, al terrorismo e alla criminalità organizzata, la sicurezza digitale e la protezione
dei “valori europei”. Poca attenzione è invece dedicata alla protezione sociale dei cittadini
europei e ai temi dello sviluppo sostenibile.
Viene però dato spazio alla lotta al cambiamento climatico e a due specifici obbiettivi in materia
di eguaglianza di genere: promuovere un dialogo aperto e orientato al futuro di queste
questioni e ottenere un’istituzionalizzazione delle discussioni inerenti all’eguaglianza tra uomini
e donne all’interno dell’agenda europea.
Inoltre, la nuova presidenza ha ribadito il suo impegno su due temi decisivi per il futuro
dell’Unione, quali la conclusione dei negoziati sulla Brexit e delle negoziazioni sul prossimo
quadro finanziario pluriennale dell’UE (QFP 2020).
1. Sicurezza e lotta all’immigrazione illegale
La presidenza austriaca intende affrontare il tema dell’immigrazione
esclusivamente come un tema di sicurezza, lasciando in secondo piano tutte le
questioni riguardanti la difesa dei diritti umani e la condivisione delle
responsabilità a livello europeo. Nel programma austriaco non trovano quindi
spazio le richieste italiane di uno sforzo comune europeo di accoglienza, ma
l’attenzione è rivolta esclusivamente alla protezione dei confini esterni
dell’Unione europea. La linea dettata della nuova presidenza punterà quindi a
un approccio comune nella lotta all’immigrazione illegale e ad aumentare il
numero di rimpatri effettuati, cercando una maggiore collaborazione coi Paesi
d’arrivo dei migranti.
4. Commercio internazionale
Essendo l’Europa un’economia aperta e orientata al commercio internazionale,
l’Austria supporterà gli sforzi dell’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari
esteri e la politica di sicurezza nella promozione di un effettivo
multilateralismo e di un ordine globale basato sul diritto internazionale e
sulle regole dell’Organizzazione Mondiale del Commercio.
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